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Francesco Petrarca

Cronologicamente non siamo molto distanti da polites, cittadino), si sente un intellettuale


Dante Alighieri, perché Petrarca nasce nel 1304, cittadino del mondo, quindi rispetto a dante, non
ma nonostante questo, noi incontreremo un si lega a una città specifica, ma si sente cittadino
intellettuale profondamente diverso da Dante del mondo, dato che si spostò da una città ad
Alighieri. Mentre dante è ancora legato alla un’altra dell’Europa. Chiaramente non legandosi
mentalità medievale, Petrarca è un autore che si in una città particolare viene meno anche
proietta verso l’età moderna, più precisamente quell’impegno politico attivo che caratterizzò
verso l’età umanistico-rinascimentale. Egli si dante. Questo continuo viaggiare è legato alla
caratterizzerà come intellettuale della crisi, perché grande curiosità di Petrarca, di conoscere
si pone come espressione della crisi dei valori costumi sempre nuovi, ma in realtà questo
medievali e diventa precursore di ideali nuovi che continuo viaggiare si lega anche ad un altro
confluiranno nell’umanesimo. aspetto per cui Petrarca si indica come precursore
dell’umanesimo. Inizialmente venivano
Nasce ad Arezzo, anche se la famiglia era tramandati solo manoscritti contenenti opere
fiorentina, ma ricordiamo come anche la famiglia conformi ai principi del cristianesimo, con
di Dante fu colpita dall’esilio al tempo dello Petrarca emerge l’atteggiamento dell’intellettuale
scontro fra guelfi bianchi e neri, così anche la che vuole conoscere la civiltà antica sotto tutti i
famiglia di Petrarca venne costretta all’esilio. punti di vista, fa sì che Petrarca viaggi nelle varie
Rimarrà ad Arezzo fino a quando compì otto anni, città con l’obiettivo di visitare i monasteri, nella
dopo di che seguì la sua famiglia ad Avignone. Si speranza che negli archivi dei monasteri era
trasferirono qui perché a quel tempo ad Avignone possibile trovare dei manoscritti, non ricopiati dai
era stata trasferita la sede della curia papale, copisti e che non erano stati distrutti. Oltre ad
presso la quale il padre di Petrarca lavorava. In essere un intellettuale cosmopolita, egli era anche
questa località iniziò la formazione culturale di un intellettuale cortigiano, condizione subita da
Petrarca, che venne curata in diverse città della dante, che si è dovuto piegare a cercare il sostegno
Francia, ma anche dell’Italia, ed è una formazione dei grandi signori. Con Petrarca cambia che, egli
sostanzialmente giuridica. Poi quando si stabilirà non vede questa condizione come qualcosa che lo
di nuovo ad Avignone, continuerà la sua danneggi, lo vede come processo naturale che
formazione dedicandosi alla lettura dei classici, asseconda e che vive con tranquillità traendone
ma anche alla lettura di autori cristiani, come tutto il meglio, dato che questo sistema delle
Sant’ Agostino che vedremo ebbe un particolar signorie per gli intellettuali poteva essere un
ruolo nella formazione morale del poeta. grande vantaggio, perché essere ospitato nella
Ad Avignone Petrarca trascorse la sua giovinezza corte significava avere un aiuto economico che il
e fu un periodo molto vivace, fino a quando a signore era disposto a dare all’intellettuale. Perché
causa soprattutto della decisione del fratello di la presenza dell’intellettuale nella corte, conferiva
farsi frate, subentrò in Petrarca una profonda prestigio a una corte. Petrarca, in virtù delle sue
crisi spirituale, che rese insopportabile per esperienze si poneva a questi signori come
Petrarca la vista della corruzione della curia. In consigliere, sul piano politico e economico.
realtà poi lo stesso Petrarca prese i voti per entrare Petrarca anticipa in questo modo la figura
a far parte negli ordini minori, ma fu una scelta di dell’intellettuale che troveremo nell’età
comodo. Questa crisi spirituale gradualmente rese umanistico-rinascimentale. Egli è anche
insopportabile a Petrarca la società Avignonese, e intellettuale chierico, perché associa alla sua
soprattutto la corruzione della curia, e quindi attività culturale, anche un’attività relativa alla
decide di ritornare in Italia, si trasferisce ad chiesa, prendendo gli ordini minori, per un
Arquà, sui colli euganei e ci rimarrà fino alla supporto economico (prebende). Grazie all’aiuto
morte nel 1374. dei grandi signori, e alle prebende della chiesa
Il fatto di vivere un periodo di profonde egli poté dedicarsi tranquillamente ai suoi viaggi e
trasformazioni, fa sì che l’intellettuale Petrarca sia all’attività letteraria.
totalmente diverso rispetto a Dante. Dante era
stato espressione del cosiddetto intellettuale Le opere minori di Petrarca
cittadino, profondamente legato alla sua città e La stragrande maggioranza delle opere di Petrarca
partecipe alla politica della città. Petrarca si pone è scritto in latino, a parte il canzoniere. Può
come intellettuale cosmopolita (cosmo, mondo - sembrare un passo indietro rispetto a Dante, ma
questa scelta era dovuta al fatto che essendo immaginario, i cui interlocutori sono Francesco
Petrarca un intellettuale cosmopolita che gira di Petrarca e Sant’Agostino, dialogo impossibile
città in città, ha bisogno di uno strumento perché Agostino è precedente a Petrarca. Il
linguistico per comunicare ovunque (koine dialogo avviene alla presenza di una donna
dialectos, lingua comune). bellissima che in realtà è allegoria della realtà, tra
l’altro questa donna non interviene mai nella
Opere carattere religioso-morale discussione fra questi uomini. I protagonisti
dell’opera in realtà rappresentano un dissidio
È un sistema filosofico in rottura con quello che interiore del poeta, due lacune che convivono in
abbiamo riscontrato con dante. Perché nel pieno Francesco Petrarca, perché il personaggio di
medioevo, il sistema filosofico dominante era Francesco rappresenta quella parte del poeta che
stato quello aristotelico, nella rielaborazione di subisce il fascino dei beni terreni, quindi
San Tommaso D’Aquino, fino alla cosiddetta proiettato al futuro, invece Agostino rappresenta
Scolastica. Questa era caratterizzata dalla la parte che lega Petrarca ancora alla mentalità
convinzione che l’uomo potesse riconoscere tutta medievale, e quindi a quella parte che aspira ad
la realtà circostante e nel momento in cui la realtà una vita pura e libera dal peccato. Questo dialogo
era stata conosciuta nella misura in cui dio vuole, è soprattutto determinato dalla volontà di
il sapere derivante da essa (come nelle sacre Francesco di giustificare il suo amore per i beni
scritture) poteva influire nelle opere terreni e Agostino che rimprovera Francesco per il
enciclopediche, che riassumono tutto lo scibile e fatto di subire questo fascino. Soprattutto
che danno un sistema organico di conoscenza. Agostino ha il compito di smascherarlo, e fargli
Tutto questo viene smantellato al tempo di capire che i beni terreni lo allontanano dalla
Petrarca, ed era inevitabile che questo accadesse, beatitudine, perché Francesco cerca sempre di
dato che questo era un periodo caratterizzato da dimostrare che i beni terreni da cui era attratto in
forti cambiamenti sociali. Soprattutto accade che realtà non costituiscono peccato. In realtà
questo continuo mutare porta ad un intellettuale nell’opera che è costituita da tre libri vengono
come Petrarca a capire che la realtà di fondo passati in rassegna i sette peccati capitali, ma la
visto che la società muta così velocemente, in discussione tra Agostino e Francesco si concentra
realtà è molto più sfuggente di quanto non si soprattutto su quei peccati da cui Francesco è
potesse pensare nel medioevo. Petrarca decide di maggiormente colpito. Essi sono tre: l’amore per
utilizzare la filosofia come strumento Laura, il desiderio di gloria e un terzo peccato
d’indagine della realtà interiore e porta indicato con il termine accidia, intesa come
l’intellettuale a prendere coscienza della sua incapacità di agire e reagire.
natura e della sua indole. Se prima si utilizzava Questo dissidio all’interno del secretum non viene
la filosofia per studiare le cose esterne, adesso superato, perché nel dialogo nessuno dei due
diventa qualcosa di introspettivo, e non sarà solo personaggi riesce a prevalere sull’altro. Questo
strumento conoscitivo ma darà all’uomo la forza dissidio interiore non verrà risolto e Petrarca
per affrontare la sorte. continuerà per tutta la vita a oscillare fra queste
opposte tendenze, mentre Boccaccio si
De vita solitaria: il tema è la vita solitaria e abbandonerà al cambiamento.
dunque la solitudine, più precisamente potremmo
utilizzare un termine latino per capire quest’opera, Opere umanistiche di Petrarca
cioè il termine otium. Per gli antichi romani Petrarca preannuncia i caratteri della civiltà
l’otium indicava un modello di vita che molti umanistico-rinascimentale. L’umanesimo ha
autori scelsero, e si intende una vita ritirata, portato un nuovo rapporto con i classici. Il
dedicata allo studio e all’attività intellettuale, in medioevo aveva operato una selezione all’interno
compagnia di pochi amici scelti. Petrarca nella sua delle opere classiche, i medievali avevano scelto
opera fa suo il principio di otium, però c’è le opere che erano considerate affini ai principi
un’aggiunta, perché Petrarca è un autore cristiano del cristianesimo. Nel leggere le opere antiche le
e quindi percepisce l’otium come modello di vita interpretavano in base a delle convinzioni
che prevede uno spazio per la meditazione e per la religiose. Con l’umanesimo cambia
preghiera. Quindi Petrarca prende il modello quest’atteggiamento, perché Petrarca si avvicina
dell’antica Roma e lo attualizza. alle opere antiche senza alcun tipo di pregiudizio,
egli vuole conoscere tutti gli aspetti della
Secretum: rientra nelle opere a carattere religioso letteratura antica, senza alcuna forma di censura.
e morale. Opera costituita da un dialogo Egli non cerca soltanto le opere moralmente
vicine all’ideologia cristiana, ma egli si avvicina fosse stata trattata da nessun poeta latino, ma
al passato per conoscerlo in tutti i suoi aspetti. in realtà successive scoperte portarono a
Con Petrarca le opere antiche vengono interpretate un ‘opera intitolata “Puniche” di un certo
per quello che sono. Silio Italico.
Questo nuovo atteggiamento nei confronti dei Ci aspettiamo che Petrarca abbia una fonte
classici, farà si che Petrarca andrà alla ricerca di storica, e la fonte alla quale attinse per poter
opere andate perdute nel tempo e questi sforzi trattare questo argomento della storia romana,
saranno ricompensati perché proprio lui ritroverà fu lo storico Tito Livio. Invece per quanto
le Epistole ad Atticum, che sono un’opera di riguarda il modello (dal punto di vista
cicerone, fino ad allora sconosciuta. stilistico e per le modalità narrative) a cui
Oltre ad avere un rapporto diverso con le opere Petrarca si ispira, non poteva che essere
antiche, con Petrarca si afferma anche l’idea che Virgilio, chiaramente si ispira all’Eneide.
la cultura antica abbia raggiunto la perfezione e di L’obiettivo che Petrarca si proponeva con il
conseguenza egli ritiene che le opere antiche suo poneva era quello di celebrare la
debbano essere il modello a cui ispirarsi per le grandezza di Roma, perché abbiamo con
proprie opere. Petrarca il culto di Roma antica, ma
soprattutto la celebrazione dei valori della
Le raccolte Epistolari civiltà antica, come quelli della bellezza, e
Petrarca compose un gran numero di lettere e le dell’armonia, che secondo Petrarca dovevano
compose con finalità letterarie. Petrarca ne essere le basi per fondare la società moderna.
compose parecchie:
 Familiari, cioè le lettere destinate a Sempre per le opere minori, dobbiamo
parenti o amici. considerare il “De viribus illustribus” e il
 Senili, scritte nell’età più tarda titolo ci sta già indicando il contenuto, si tratta
 Sine nomine, lettere in cui Petrarca di biografie di uomini illustri della civiltà
affronta argomenti più particolari, come il romana, e condivide la finalità enunciate per
problema della corruzione della chiesa. l’Africa, quindi si propone di esaltare grandi
Non vengono indicati i destinatari in figure della storia romana e di recuperare i
modo da non creare problemi valori romani. Petrarca fa emergere anche le
 Le varie, raccolta di lettere non curate da vite di questi personaggi, e nel fare tutto ciò
Petrarca ma raccolte dai suoi amici. egli fa emergere anche le tematiche a lui più
care come il dissidio interiore, la volontà id
I temi sono molto vari all’interno di queste indagare l’animo umano.
raccolte e ci sono chiaramente elementi
autobiografici nel parlare di un determinato Il canzoniere
tema. Pur essendo vari si tratta sempre di temi Insieme ai Trionfi, costituisce l’unica opera di
nobili, perché con Petrarca abbiamo un Petrarca in volgare. Il titolo non è il titolo
atteggiamento diverso rispetto a quello di originario di queste opere, essa era intitolato
dante: mentre dante era convinto che tutto “Rime sparse” o “Rerum vulgarium
avesse una dignità per cui poteva essere fragmenta”. Il titolo canzoniere è un titolo
trattato in un’opera letteraria, Petrarca invece utilizzato a partire dal 500 e che più
torna a concezioni precedenti a Dante, comunemente viene utilizzato per indicare
secondo le quali l’opera letteraria deve trattare questa raccolta di liriche di Petrarca. Petrarca
solo argomenti nobili e importanti. ritenne il latino come la lingua per eccellenza,
a differenza di Dante, e che soprattutto che gli
Altra opera minore, l’Africa argomenti importanti dovessero essere trattati
L’Africa è un poema epico-storico. Petrarca si mediante la lingua latina. Il volgare, da
è confrontato anche con il genere della poesia Petrarca era considerato come una lingua
epica e l’argomento nello specifico è storico, inferiore, utilizzabile solo per argomenti poco
cioè la seconda guerra punica. Egli era importanti, come l’amore, così come si
convinto che questo argomento non fosse credeva prima di Dante.
stato trattato da nessun poeta della letteratura, Quindi la principale tematica del canzoniere
ma noi sappiamo bene che quando Petrarca sarà l’amore. Potremmo aspettarci una lingua
scrive, una gran parte della letteratura latina poco curata nel canzoniere di Petrarca, ma in
non era stata ancora scoperta. Petrarca ha realtà, nonostante la sua concezione del
pensato che la seconda guerra punica non volgare, Petrarca dedica alle opere in volgare
un ottimo modo di scrivere. Manoscritto degli invece è ben consapevole del carattere
abbozzi, è un manoscritto che non ci da dei effimero delle passioni umane. Il concetto
testi definiti, ma è un manoscritto che ci da i ritorno un po' anche nell’epilogo, ma qui si
diversi momenti di Petrarca in cui si colgono rivolge alla Vergine. Questa volta chiede pietà
continui aggiustamenti, a testimoniare il e misericordia alla vergine Maria, sperando
grande lavoro che Petrarca effettuò. (aggiusta che ella gli conceda la salvezza, nonostante i
con l’audio sta parte). peccati di cui si è macchiato, ma quest’idea di
Petrarca utilizzò il volgare per trascrivere un amore peccaminoso da cui è macchiato lo
quelli che erano i suoi stati d’animo e troviamo nel prologo e nell’epilogo, quindi
soprattutto per parlare di questa sua storia c’è una struttura ad anello del canzoniere.
d’amore con Laura. Quindi volgare inteso A tenere unite le varie opere del canzoniere è
come strumento per dare spazio a delle un filo conduttore che è dato dal rappresentare
riflessioni, a degli stati d’animo e a delle l’amore per Laura, come un viaggio
tematiche considerate meno importanti. intellettuale/spirituale. Un viaggio spirituale
Petrarca che si aspettava la gloria dalle opere che porta a una maturazione nel modo di
in latino, in realtà l’ha ottenuta dall’opera che concepire l’amore, quindi ritorna l’aspetto
considerò meno importante, di fatto il colto nella Vita Nuova. Noi vedremo
Canzoniere, perché nel canzoniere ha dato sostanzialmente due modi di concepire
espressione alla vera e propria espressione l’amore, che inizialmente è terreno, per
interiore che ancora noi moderni riusciamo ad arrivare a un amore spirituale e due modi di
apprezzare. concepire la donna amata, prima vista come
Nel canzoniere troveremo trattate tematiche creatura terrena poi invece passeremo a una
che abbiamo già colto all’interno delle altre figura femminile più spirituale e meno
opere, come quella del dissidio interiore. associata all’idea del peccato e alla maniera
Quindi, un dissidio che nasce dal fatto che stilnovistica può anche portare alla salvezza,
Petrarca è poeta della crisi, che da voce a un concepita da Petrarca come possibilità, a
periodo di transizione che vede la crisi dei differenza di Dante che l’amore per Beatrice è
valori medievali e viceversa l’affermarsi di garanzia per la visio dei, viceversa per
nuovi ideali che abbiamo definito umanistico- Petrarca la salvezza è data come possibile ma
rinascimentale. Quindi un dissidio che nasce non certa. Questo duplice modo di vedere
dalla volontà da un alto di assecondare ancora l’amore, si riflette anche nella struttura del
i dettami della mentalità medievale, dall’altro canzoniere. Infatti possiamo dire che il
c’è il fascino che esercitava su Petrarca dei canzoniere si divide sostanzialmente in due
nuovi valori che andavano affermandosi, parti. La prima parte, comprende i primi 263
come i piaceri della vita terrena, in una componimenti e contiene le rime scritta prima
dimensione naturalistica. Strutturalmente il della morte di Laura, e dal 264 al 366
canzoniere non è altro se non una raccolta di contiene la parte dopo la morte di Laura.
lirica. Non è la prima volta che viene
utilizzato rispetto a un’opera, perché questo Nella prima parte, Laura ci viene presentata
titolo viene utilizzato anche per la raccolta di come una creatura superba, distante dal poeta,
liriche degli stilnovisti. La caratteristicha del e questo ci dice anche che l’amore che
canzoniere di Petrarca, rispetto ai precedenti, Petrarca prova per Laura, è in realtà un amore
era quella di avere una struttura unitaria, non corrisposto, per cui di fatto che
perché le liriche avevano un filo narrativo che quell’amore che è fonte di gioia è al tempo
tiene insieme le varie liriche. A dare una stesso fonte di dolore, quindi un amore
struttura unitaria a questa poesia è il prologo contrastante. Il volto di Laura cambia un po'
“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono” e nella seconda parte dell’opera, è come se
un epilogo “Vergine bella, che di sol vestita”. attenuasse gli aspetti più aspri della
Nel prologo si rivolge ai propri destinatari, a personalità di Laura. L’amore, soprattutto
coloro ai quali le sue poesie sono indirizzate. nella seconda parte finisce con l’assumere
Egli chiede loro pietà, comprensione, caratteri più spirituali, ma non sarà mai
compassione, per quel sentimento d’amore l’amore inteso da Dante. Nella seconda parte
che ha coinvolto gran parte della sua vita e si accennano a temi come la brevità della vita
che è protagonista di gran parte delle sue o la riflessione sul carattere effimero dei
poesie. Egli sa che quel sentimento d’amore piaceri terreni.
in realtà l’ha condotto al peccato, lui che
I protagonisti
Laura è dunque la co-protagonista del
canzoniere di Petrarca. Essa fu una figura
reale, ma il fatto che questa donna coincida
con un personaggio storico, ma ciò non deve
farci pensare che i caratteri con cui Petrarca
ce la descrive siamo veritieri. Nel momento in
cui subentra l’invenzione letteraria, il
personaggio storico viene sempre trasfigurato,
e quindi viene presentata in una visione
letteraria che rimandano a un’atmosfera
stilnovistica. Anche se la donna rimane una
figura rarefatta, con Petrarca comincia ad
acquisire caratteri di maggiore realismo.

Il vero protagonista chiaramente è Petrarca,


perché tutto ruoto attorno a lui e quest’opera
esprime i suoi stati d’animo e i suoi
sentimenti. Egli non li esprime in maniera del
tutto libera, per fare ciò dobbiamo aspettare il
Romanticismo. Infatti l’espressione di
Petrarca è sempre filtrata dalle convenzioni
letterarie. Manca una parte sulle forme.

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