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Giovanni Boccaccio

GIOVANNI BOCCACCIO
Giovanni Boccaccio nacque in un paese di Firenze , forse Certaldo nel 1313
Certaldo
Certaldo
Dopo i primi studi , la passione per i classici latini e della letteratura italiana e francese lo
avvicinano alla corte del re Roberto d’Angiò , dove si innamora di Fiammetta , una donna
che citerà più volte nelle sue opere .
Dopo la morte del padre
ritorna a Firenze ,dove riceve
vari incarichi diplomatici e
conosce Petrarca da cui nasce
una sincera amicizia .
Nel 1351 Boccaccio finisce di scrivere la sua
opera maggiore : Il Decamerone quando la sua
tranquillità quotidiana viene interrotta da un
monaco Gioacchino Ciani che gli predice la
morte . Boccaccio turbato decide di bruciare le
sue opere ,ma viene fermato da Petrarca . Nel
1373 riceve l’onore di leggere e commentare la
Commedia di Dante nella chiesa di Santo
Stefano di Badic ,ma purtroppo non riesce a
farlo per motivi di salute
Nel 1375 muore nel suo paese natio Certaldo
Boccaccio era uno spirito indipendente , gioviale ,ma riservato. Era un attento osservatore ed
ammiratore della sua Firenze che in quel periodo stava andando incontro a tanti cambiamenti e
innovazioni , in pratica Firenze stava elaborando la propria cultura. Boccaccio entusiasta della
vivacità di questa città nelle sue opere non farà altro che narrare la vita reale del suo tempo .
La letteratura italiana grazie a Boccaccio
predomina in Europa e la sua influenza si
fa sentire attraverso i secoli tanto che
nella lingua italiana esiste l’aggettivo
“boccaccesco”, per indicare beffe
grossolane e situazioni allegre e
scostumate. Boccaccio ha scritto in
volgare romanzi in prosa, poemi,raccolte
liriche, ma il suo capolavoro rimane il
Decamerone una raccolta di novelle in
volgare.
Il Decamerone si compone di un proemio, di un’introduzione e di cento novelle in 10
giornate intercalate da 10 ballate e collegati da una cornice letteraria . Boccaccio immagina
che durante la peste del 1348 in Santa Maria Novella si incontrino sette fanciulle e tre
giovani e per evitare il contagio si rifugino in una villa vicino Firenze. Qui per passare il
tempo i giovani narrano ogni giorno una novella ciascuno.
La caratteristica principale del Decamerone è la varietà tematica degli argomenti e la qualità
che predomina e l’intelligenza umana a qualsiasi fine essa sia rivolta, l’amore che sia quello
passionale o quello volgare e infine la stupidità umana in tutte le sue sfaccettature cioè dallo
sciocco totale all’ingenuo credulone. Il Decamerone è il ritratto della società fiorentina dove
prevale il pensiero che l’umanità si stà staccando sempre più dall’aldilà per andare a
valorizzare la vita terrena e l’opera dell’uomo.
I personaggi di quest’opera vanno dal povero e
il ricco, dal nobile e il plebeo, dal saggio e lo
sciocco per poi passare agli animi nobili e
mascalzoni agli amanti ingegnosi e uomini
poveri di spirito. Il Decamerone rappresenta il
primo e il più grande capolavoro in prosa della
letteratura italiana antica e a parte la ricchezza
e la varietà degli episodi si distingue per la
sapiente analisi dell’animo umano, inoltre
Boccaccio pur usando il volgare lo perfeziona e
a seconda delle esigenze usa un linguaggio più
solenne e raffinato o uno più vivace e realistico.
Lo stile di quest’opera e sicuramente originale e
resta sicuramente un modello a cui fare
riferimento
Alcuni dei suoi tanti lavori :

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