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Il

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N.2 r~E~~~çE 2

Editoria
Osservatorio sul!'editoria) 2 condanna: se un autore ha ven-
duto mille copie del suo prece- L'Indice è passato al co- ~ zioni), da un anno a que-
dente libro, per "prudenza" del lore nel febbraio 2011 e _ sta parte i Segnali e le re-
Se si naviga con il business plan nuovo titolo se ne mettono fuori
settecento quando non cinque-
il debutto non fu dei mi-
gliori, tanto che dovem-
censioni si sono impre-
ziositi con i lavori di Ma-
cento: così "siamo sicuri di non mo scusarci con i lettori (e con nuele Fior, Aimaro Isola, Gior-
Intervista a Stefano De Matteis sbagliare", ti puoi sentir dire. Mantegna) per una Camera degli gio Maria Griffa, Mario Lattes,
Quindi, questi strumenti nelle sposi riprodotta sulle nostre pa- Cecco Mariniello, Ana Juan,
gine alla Andy Warhol. Ma non Emiliano Ponzi, Aie + Aie, Bep-
P artiamo da una riflessione
sugli effetti della crisi eco-
nomica nel mercato librario.
con uno dei più grandi direttori
editoriali come Mario Spagnol e
ho imparato che non si può esse-
mani dei nuovi ragionieri dell' e-
ditoria si trasformano in condan-
ne per gli editori e per gli autori.
sempre una vocazione si può giu- pe Giacobbe, Francesca Gher-
dicare dall'esordio e noi abbia- mandi e, in questo numero, Gipi.
Arriviamo alla crisi con un si- re romantici quando si fa impre- Ed è inutile spiegare che si tratta mo imparato la lezione: siamo Sfogliando le pagine di questo
stema editoriale che nei dieci an- sa con la cultura. di un libro diverso dal preceden- . usciti dal terreno battuto della ri- ultimo anno per preparare la
ni precedenti è stato completa- te, che è già pronta l'intervista a produzione delle immagini dai li- nuova edizione de- I:Indice dei li-
mente trasformato. A cominciare Mi sembra che da quello che piena pagina sul quotidiano tal bri e ci siamo avventurati nel bri dell' anno (che uscirà per
dalle concentrazioni sul fronte lei dice e sulla base della vostra dei tali ... Gianandrea Piccioli l'a- grande mare degli illustratori e Mursia a maggio 2013 , si ved-a il
delle proprietà: ogni grande dimensione aziendale e presen- veva già ribadito in varie intervi- degli artisti contemporanei. Do- riquadro di p. 8), abbiamo nuo-
gruppo ha spesso rete promozio- za sul mercato, il segmento più ste e interventi: il dominio dei po Franco Matticchio, che ha vamente ammirato le loro - e per
nale e distributiva, nonché libre- critico della fdiera sia quello del commerciali, se diventa un pote- inaugurato la serie e che da sem- un mese nostre - immagini e ab-
rie proprie. Gli editori indipen- rapporto promozione e punti di re assoluto, è una condanna non pre ci accompagna continuando biamo provato un piccolo fremi-
denti usufruiscono di queste ca- vendita. solo per il libro. a illustrare la sezione delle Sche- to d'orgoglio per questi nomi che
tene come servizi, con tutte le dif- Diciamo principalmente del Per non toccare casi eclatanti de (ci piace in questa sede segna- costituiscono, idealmente, le se-
ficoltà del caso. Inoltre, con il versante commerciale della pro- come è successo a un nostro au- lare il suo ultimo libro, anzi Li- zioni di una galleria indicesca re-
nuovo secolo sono stati aperti mozione. Chi batte le strade, li- tore, che al più importante festi- bretto postale, € 15, Vàrivere edi- sa possibile dalla loro amicizia.
grandi spazi di catena su modelli breria per libreria, in questo mo- val di letteratura aveva novecen-
stranieri (dove tra l'altro erano mento fa una fatica da pazzi per to (dico novecento!) spettatori e zionale o prevalgono logiche e in- sformazioni, con il nuovo secolo,
già in crisi), imponendo così re- aiutarti a essere presente. Ma, in sul banco il nostro distributore teressi divergenti tra i grandi edi- hanno incrementato uno svilup-
gole di mercato nuove e cancel- qualche modo è come il soldato non aveva disponibili neanche tori e quelli medi e piccoli? po a senso unico che ha ridotto o
lando quelle che erano le librerie in trincea o al fronte che esegue ottanta copie che si sono esauri- Siamo talmente messi male censurato molta di quella varietà
tradizionali o di riferimento per degli ordini: adesso bisogna ve- te prima dell'inizio ... Se è così che credo siano moltissime le co- di proposte editoriali che esiste-
lettori "forti" che non amano il dere che tipo di ordini gli si im- . che vogliono vendere .. . se che possiamo fare . Purtroppo vano fino a poco prima. Inoltre, il
caos dei grandi spazi e le urla del- partisce e che tipo di coinvolgi- nel 2006 non siamo riusciti a far progetto megastore e librerie a
le promozioni o le esposizioni mento ha il commerciale con l'e- Quale ruolo gioca l'e-book decollare un progetto collettivo grandi spazi si imponeva in Italia
vendute a metro o a centimetro. ditore e con il progetto editoria- nel mercato attuale? Come af- dei piccoli editori per fare le quando in Inghilterra era già fal-
Si è proceduto a un ammoderna- le che l'editore incarna. frontate le innovazioni legate al- "nostre" librerie: se le avessimo limentare. Oggi si guarda aJames
mento dissennato e senza obietti- E su questo fronte c'è un'altra l'editoria digitale? fatte, oggi la situazione sarebbe Daunt come a un re Mida del Ii-
vi. Si è assecondato Un mercato cosa importante da aggiungere. Non c'è dubbio che le innova- diversa anche in rapporto a bro. Ora, senza nulla togliergli, si
che in quegli anni era positivo e Oggi esistono strumenti tecnolo- zioni vanno seguite se non' caval- quelle proprietà editoriali che tratta di un bravissimo libraio che
solo oggi ci si accorge della deva- gici che analizzano il mercato e cate, ma certo è che il segmento di gestiscono case editrici, promo- ha l'intelligenza di lnnovare la
stazione: si corre appresso alle zioni, distribuzioni, librerie. vecchia maniera di fare librerie di
novità, non c'è più attenzione ai o Abbonamento annuale alla ver- Un'invenzione straordinaria qualità, come ne ho conosciuti
rifornimenti, le ristampe vengono sione cartacea (questo tipo di abbo- che ha coinvolto tanti editori di- tanti (e molti di questi hanno fat-
ordinate così in ritardo da essere namento include anche il pieno versi e gran parte dei piccoli è to anche la grandezza &~lle libre-
poi inutilizzate. Fino a qualche accesso alla versione elettronica): stato il marchio BEAT, nato dalla rie Feltrinelli prima maniera).
anno fa, se una libreria finiva le Italia: € 55 volontà di Giuseppe Russo di L'importante non è avere spa-
copie di un libro si riforniva. Da Europa: € 75 Neri Pozza. Che poi ha avuto zi grandi o piccoli, purché siano
ben prima della crisi, invece, un Resto del mondo: € 100 tante imitazioni, come Numeri spazi "plurali" per gli editori e i
libraio, quando ha esaurito un ti- primi o Vintage che raccolgono lettori, e si tenga presente che i
tolo, tira un respiro di sollievo e
o Abbonamento annuale solo elet- però le diverse sigle dello stesso punti vendita incarnano una po-
tronico (in tutto il mondo):
non ci pensa neanche a riordinar- Consente di leggere la rivista diretta- gruppo editoriale, come al tem- litica culturale che deve essere
lo. E il promotore è spesso impo- mente dal sito e di scaricare copia del po aveva già fatto Spagnol con la diversificata perché rappresen-
tente o incapace, nel senso che giornale in formato pdf sua solita lungimiranza quando tano il punto . scambio tra pro-
non sa come affrontare la situa- €45 avviò il marchio Tea. duttori e consumatori. Fare libri
zione che si trova davanti. Poi c'è la battaglia per gli è una cosa diversa dal produrre
o Abbonamento annuale alla versione per ipad: € 44,99 sconti: la legge Levi sta mostran- macchine ci costruire case. E le
In quali termini avete compiu- Per abbonarsi o avere ulteriori informazioni è possibile contattare il do tutti i suoi limiti e sta nascen- librerie restano una cosa sostan-
nostro ufficio abbonamenti: do la volontà di guadare con at- zialmente diversa dalla rivolu-
to delle scelte per farvi fronte? tel. 011-6689823 - abbonamenti@lindice.net.
Sono intervenute modifiche nei tenzione al modello francese. zione delle sartine operata dai
vostri piani editoriali (titoli, col- Per il pagamento: Benetton e Stefanel: la serialità
lane, traduzioni, prezzi di co- Carta di credito, conto corrente postale f':J. 37827102 intestato a "L'In- E quindi? ammazza il libro, è la diversità
pertina)? dice dei Libri del Mese" o Bonifico bancario a favore de L'Indice scarI. L'impressione generale è che, che lo salva! Questa resta un'in-
Anche sul fronte editoriale le presso UniCredit Banca (IT 13 P 02008 01048 000002158762) molto cinicamente, da questa cri- dustria molto particolare, non
scelte privilegia110 i più forti: si ci si aspetta una sorta di natu- solo per l'imprenditore-editore,
non puoi non cercare di concen- permettono di conoscere al det- mercato coperto dall' e-book è del rale selezione darwiniana da cui ma anche per il commerciale e il
trare il lavoro attorno a quegli taglio quanto vende un autore. ~tto insignificante in questo mo- uscirà solo chi riesce ad adattarsi librario. Finché non ci sarà que-
autori di cui supponi o presumi Quindi quando "tratto" un auto- mento. E intanto dietro alla ban- al nuovo ambiente con gli ade- . sta consapevolezza, potremo an-
possano essere, se non forti, re che ha già pubblicato in Italia, diera dell'innovazione e a questa guati investimenti per garantirsi che uscire dalla crisi, ma certa-
quantomeno capaci di fronteg- so quanto ha venduto ogni suo li- rincorsa alla tecnologia si getta via la sopravvivenza. Ma comunque mente non risolveremo nulla
giare e resistere all'impatto della bro. AI dettaglio. Ma avere que- un sapere, un mercato, una cono- la crisi rappresenta solo uno degli . della situazione del mercato del
crisi. E anche qui il business pIan ste informazioni è importante se scenza ancora viva e operante. aspetti del problema: navighiamo libro in Italia. •
fa da navigatore: se hai previsto vengono utilizzate come stru- Quali interventi ritenete neces- tutti a vista e senza obiettivi chia-
un determinato obiettivo allan- mento di orientamento, solo che sari per reagire alla crisi? Esiste ri al punto che non si può sapere S. De Matteis, è direttore generale
cio e questo non è rispetta.to, in possono diventare anche una una strategia comune a livello na- né prevedere dove porti. Le tra- de l'ancora dci mediterraneo - Cargo Edizioni
tempi di calma puoi anche ri-
schiare sperando che i numeri
dell'uscita migliorino e crescano Le immagini
nel tempo; per com' è la situazio- Le illustrazioni di questo numero sono di Gipi che ringraziamo
ne delle librerie oggi e con il so- per la collaborazione e la disponibilità. Gipi (Gianni Pacinotti)
vrappiù della crisi, meglio non .nasce a Pisa nel 1963. Sul suo blog si definisce semplicemente
rischiare. Se un libro corre il ri- "realizzatore di storie a fumetti e cortometraggi imbecilli, illu-
schio di uscire in perdita, meglio stratore per "La Repubblica", autore di strisce dubitative per
non farlo: se poi dovesse finire, "Internazionale". In effetti Gipi collabora con le più importan-
non se ne accorgono, e se se ne ti realtà editoriali nazionali, illustrando articoli su periodici e di-
accorgono non saranno in grado segnando copertine di libri e dischi, ma è soprattutto uno degli
di rifornirlo. Allo stesso modo, autori più originali e apprezzati del fumetto europeo. Tra le sue
se hai un titolo forte e non ven- opere ricordiamo: Esterno Notte (Coconino Press, 2003); Ap-
gono raggiunti gli obiettivi che ti punti per una storia di Guerra (Rizzoli, 2004), che ottiene la
sei prefissato, aspetta e riprova "Fauve d'Or" al festival internazionale del fumetto di Angoule-
in un altro momento. Ma se vedi me, uno dei più importanti al mondo; S. (Coconino Press,
che i tuoi venditori non ti ascol- 2006) ; LMVDM - La mia vita disegnata male (Coconino Press,
tano, o non riescono a starti die- 2008) ; Diario di fiume e altre storie (Coconino Press, 2009). Nel
tro, vendilo a un altro editore 2011 esordisce dietro la macchina da presa con il film L'ultimo
più grande e più forte, non è il terrestre prodotto da Fandango e in concorso alla 68" Mostra
momento di correre il rischio di del cinema di Venezia.
perdere. Ho lavorato molti anni
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N.2 t~E~~~çE 3

SommariO
EDITORIA ELSA MORANTE FONDAZIONE BOTTARI LATTES
2 Osservatorio sull'editoria, 2. Intervist~ 21 Una povera pianta della natura, di Maria Vittoria Vittori 32 MARIo LATTES Un brano da I:incendio del Regio
a Stefano De Matteis dell'ancora del mediterraneo GRAZIELLA BERNABÒ La fiaba estrema.
Elsa Morante tra vita e scrittura, di Hanna Serkowska ARTE
VILLAGGIO GLOBALE 33 RODOLFO MAFFEIS Benedetto Lutz; di Massimiliano Rossi
5 da Buenos Aires e Londra
PAGINA A CURA DEL PREMIO CALVINO NICOLE DACOS Viaggio a Roma. I pittori europei nel '500,
Appunti, di Federico Novaro di Stefano de Bosio
22 EDUARDO SAVARESE Non passare per il sangue, MICHELE TOMASI Le arche dei santi, di Fulvio Cervini
di Silvia Corino
SEGNALI .
Viaggio tra due premi letterari, di Giovanni Greco FILOSOFIA
5 G8: impermeabili alla vergogna nonostante la Cassazione, GIOVANNI DI GIAMBERARDINO La marcatura della regina,
di Vladimiro Zagrebelsky di Mario Marchetti 35 QUENTIN SKlNNER Ragione e retorica nella filosofia
di Hobbes, di Pier Paolo Portinaro
6 Delia Frigessi: un intelletto col vento della passione, GERMANA ERNST E GUIDO GIGLIONI (A CURA DI)
di Gian Giacomo Migone . LETTERATURE I vincoli della natura e Il linguaggio dei cieli
Storia di un romanzo galeotto, di Alessandra Libutti di Antonella Del Prete
23 FERNANDO PESSOA Il libro del genio e della follia,
7 La difficoltà di parlare di musica ai cittadinz; di Vincenzo Russo
di Alberto Rizzuti GEORGES PEREC Il condottierò, di Mariolina Bertini SCIENZE
8 Il carteggio Bobbio-Capitini: un lungo appassionato 24 NATHAN ENGLANDER Di cosa parliamo quando parliamo -2.§)SERGIO PISTOI Il DNA incontra Facebook.
dialogo, di Giuliano Pontara di Anne Frank, di Daniela Fargione Viaggio nel supermarket della genetica,
di Alberto Piazza
9 La lunga vicenda degli F-35 e le irrazionali spese MARrusz SZCZYGIEL Fatti il tuo paradiso,
BRIAN GREENE La realtà nascosta. Universi paralleli
della Difesa, di Antonio Scarazzini di Alessandro Ajres
e leggi profonde del cosmo, di Michele Allegra
lO Il cinema dei Taviani in continua trasformazione, HEINZ CZECHOWSKI Il tempo è immobile,
di Umberto Mosca. di Susanna Boehme Kuby
Shakespeare a Rebibbia. Intervista a Fabio Cavalli, ECONOMIA .
di Santina Mobiglia POESIA FRANCESE 37 GIOVANNI BALCET E VITTORIO VALLI (A CURA DI)
Il Potenze economiche emergentz; di Mario Pianta
Evadere dal set del!' assurdo. 25 PHILIPPE ]ACCOTTET La poesia romanda,
Intervista a Paolo e Vittorio Tavianz; di Gianni Rondolino di Annarosa Zweifel Azzone GIORGIO LUNGHINI Conflitto crisi incertezza,
Dignità dietro le sbarre, di Patrizio Gonnella di Fabio Ranchetti
RENÉ DEPESTRE I:albero della cuccagna,
12 La Fiera di Guadalajara e il boom della letteratura
di Emanuela Cacchioli
latinoamericana, di Vittoria Martinetto MUSICA
13 Considerazioni di un intellettuale in esilio, FONDAZIONE BOTTARI LATTES 38 LIONELLO SoZZI Perché amo la musica, di Giorgio Pestelli
di Vasile Emu 26 Leggere Hollinghurst senza pregiudizz; RAFFAELE MELLACE Johann Sebastian Bach. Le cantate,
Nostalgia e disincanto, di Andrea Bajani di Manfredi di N ardo di Elisabetta Fava
IÀIN CHAMBERS Mediterraneo blues, di Errico Pavese
14 La poesia inglese: olimpiadi, parate e proteste,
di Pietro Deandrea AMERICA
15 Ermanno Rea fra Napoli e Italia, 27 DAVID W. ELLwoOD Una sfida per la modernità,
UADERNI
di Mario Marchetti ed Enzo Rega di Daniela Rossini 39 Recitar cantando, 54, di Vittorio Coletti ed Elisabetta Fava
16 Il centenario stokeriano e una mostra alla Triennale FERDINANDO FASCE Le anime del commercio. 40 Effetto film: La regola del silenzio di Robert Redford,
di Mildno, di Franco Pezzini Pubblicità e consumi nel secolo americano, di Massimo Quaglia
di Giovanni Borgognone
LIBRO DEL MESE SCHEDE
MEDIOEVO .
17 EMMANUEL CARRÈRE Limonov, 41 LETTERATURE
di Andrea Bajani e Gian Piero Piretto 29 CHRISTOPHER TYERMAN Le guerre di Dio, di Anna Chiarloni, Maurizio Pirro, Alfredo Nicotra,
di Mario Gallina Camilla Valletti e Anna Fattori
GIOVANNI TABACCO Le metamorfosi della potenza
PRIMO PIANO sacerdotale nell'alto medioevo, di Caterina Ciccopiedi 42 GIALLI
di Fulvio Gianaria e Alberto Mittone, Franco Pezzini,
18 SALVATORE SETTIS Azione popolare.
Gian Giacomo Migone e Giancarlo Caselli
Cittadini per il bene comune, di Sergio Chiarloni e
STORIA
Giorgio Resta 43 COMUNICAZIONE
30 ALFONSO BOTTI (A CURA DI) Luigi Sturzo e gli amici di mc
NARRATORI ITALIANI
spagnoli. Carteggi (1924-1951), di Gianmaria Zamagni 44 STORIA
PHILIP MICHAEL HETT BELL La guerra in 12 mosse, di Danilo Breschi, Maurizio Griffo, Roberto Barzanti,
19 ALBERTO PRUNETTI Amianto. Una storia operaia, di Daniele Rocca Giovanni Scirocco ed Elena Fallo
di Girolamo De Michele
OTTIERO OTTIERI Tempi strettz; di Angelo Ferracuti
31 FRANCESCO SAVERIO NITTI La tragedia dell'Europa, 45 FILOSOFIA E POLITICA
La Pace, La Libertà, di Bruno Bongiovanni di Cesare Pianciola, Michele Spanò e Tiziana Andina
20 LAURA PUGNO La caccia, di Raffaella D'Elia UGO INTlNIAvanti-' Un giornale, un'epoca. 1896-1993, 46 SOCIETÀ
FABIO STASSI I:ultimo ballo di Charlot, di Nicola Tranfaglia di -Cesare Pianciola, Marco Novarese, Ferdinando Fasce, .
di Francesco Morgando Babele: Governo, di Bruno Bongiovanni Daniele Rocca e Giovanni Borgognone

Conoscere la biblioteca è una nuova collana


dell'Editrice Bibliografica che si pone un obiettivo preciso: avvicinare un pubblico
il più ampio possibile al mondo delle biblioteche e di tutto quanto ruota loro intorno. Costituita da volumetti semplici, -gradevoli ed essenziali,
scritti con un linguaggio chiaro e non gergale, si rivolge a tutti i lettori che desiderano orientarsi tra i diversi aspetti di questo fondamentale servizio.
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N.2 4

da BUENOS AIRES gatto, come il nostro "miao"), cantante


dalla voce e dall' energia straordinarie.
Franc,e sca Ambrogetti La piccola fiammiferaia è poco più che
un pretesto per una performance strabi-
Noti scrittori, registi, politici sono al- liante e quasi tutta al buio, durante la
cuni dei personaggi che racconta Carlos quale Meow Meow si aggira tra il pub-
Fuentes nel suo ultimo libro, Personas, blico, con il microfono infilato nel de-
pubblicato l'anno scorso poco dopò la colleté, cantando e recitando illuminata
morte. Con questa galleria il grande dalla luce degli i-phone offerti dagli
scrittore messicano ha voluto rendere spettatori. Muovendosi tra Kurt Weil,
omaggio ad alcune importanti figure del Cole Porter, Laurie Anderson e musiche
secolo scorso che ha ammirato, gli sono originali scritte in collaborazione con il
state vicine e che in qualche modo han- compositore Iain Grandage, Meow
no fatto parte della sua vita. Lo fa con Meow è insieme diva primonovecente-
ponderazione ma anche con passione, sca, vamp postmoderna, ma anche arti-
con emozione ma senza sentimentali- sta impegnata che chiude lo spettacolo
smo. I protagonisti hanno in comune di con una commovente Be careful cantata
aver fattò parte in modo rilevante della a fil di voce, inno alle tante ragazze cal-
cultura del secolo scorso e con tutti pestate di cui è ancora pieno il mondo.
Fuentes ha stretto rapporti che in molti L'altro spettacolo è Imagine Toi, trasci-
casi sono diventati am'icizia. Alcuni nante one man show del mimo francese
aneddoti sono divertenti, come il primo Julien Cottereau, che con il solo ausilio
incontro a Parigi nel 1960 con lo scritto-
re argentino] ulio Cortazar. Dalla fama e
dalle foto lo aveva immaginato come un
VILLAGGIO GLOBALE delle mani e della voce crea oggetti, sto-
rie, mostri e fantasmi sul palcoscenico,
coinvolge il pubblico, fa ridere, piangere
uomo di una certa età serio e riservato, e tremare. Dopo un' ora e mezza, gli
quasi nascosto dietro gli occhiali. Quan- atri dei teatri e delle biblioteche: dai Southbank Centre hanno ospitato un adulti lasciano la sala increduli che i ge-
do si è trovato davanti un giovane spetti- Christmas Carols amatoriali degli amici ricchissimo Winter Festival, con spetta- sti possano dar vita a tanti racconti; i
nato e disinvolto ha creduto che fosse il della British Library a quelli sontuosi di coli per tutte le età, accomunati dal tema bambini, più a loro agio, applaudono e
figlio e gli ha chiesto di vedere il padre: Saint Martin-in-the-Fields, dagli spetta- del Natale o dell'inverno, come si prefe- chiedono altre storie. Coloro, invece, per
"Ma sono io! " , è stata la risposta di colui coli di strada di Covent Garden ai con- risce dire ormai, per non urtare la sensi- cui Natale non è Natale senza Vivaldi o
che, secondo l'autore di La morte di Ar- . certi di jazzisti famosi nel foyer della Ro- bilità dei non cristiani. Tra gli spettacoli Pierino e il lupo, non dovevano far altro
temzò Cruz, ha rappresentato uno dei più yal Festival Hall. Con alcuni dei migliori del festival, due meritano di essere men- che saltare su un bus e andare al Barbi-
grandi stimoli per la sua carriera lettera- teatri d'Europa distribuiti nell' arco di zionati. Uno è Meow Meow's Little can Centre, altro tempio delle arti, ben-
ria. Grande ammiratore di Mitterand, al poche centinaia di metri (Royal Festival Match Giri, rivisitazione in chiave post- ché in posizione meno scenografica del
quale dedica un capitolo, Fuentes rac- Hall; Queen Elizabeth Hall, National moderna, femminista e postapocalittica Southbank Centre. Qui, nella grandiosa
conta di essere andato al suo insedia- Theatre, British Film Institute), la riva della fiaba di Andersen, a opera della ca- Barbican Hall, il giorno Rrima di Natale
mento con Arthur Miller, William Styler sud del Tamigi è una meta imperdibile. barettista australiana Meow Meow (in avrebbero potuto godersi Pe~er and the
ed Elie Wiesel, ai quali, ignoti tra la fol- Durante la stagione natalizia i teatri del inglese onomatopeico per il miagolio del Wolf di Prokofiev eseguito dalla Orche-
la, fece da guida per farli avvici- stra of Welsh ~tional Opera e
nare allo statista l'attrice greca narrato dall' attrice Tamsin
Melina Mercouri. Ma se la cultu- Appunti Greig; e il giorno prima di Capo-
ra letteraria di un presidente danno avrebb ro potuto deliziar-
francese non sorprende, riflette di Federico N ovaro si con The Fou Seasòns by Cand-
l'autore in un altro passaggio, lo lelight, sontuoso concerto baroc-
fa invece quella di un capo di sta- co di hits natalizi (Handel, Bach,
ibrini, . libretti, .libri~cinf~ li: intellettuale, scherzo, concentra- basso in corsivo la parola del ti-
to americano. E ricorda la sua
sorpresa quando, con Gabriel L
tutto
bertoli, nelle librene c e di to d'inutilità. Difficilmente si tolo in vernice selettiva lucida
a spintonare per arrivare al- conservano (quando i libri si noir sur noir; i dati sono scritti in
Purcell, Vivaldi) eseguito dalla
Mozart Festival Orchestra sotto
Garda Marquez, ascoltarono in la direzione del magnifico primo
una notte d'estate a Martha's Vi- le casse. Simili a pile, rasoi, ,che- conservavano, i marosi dei traslo- bianco, con in alto una breve li- violino David ]uritz. I musicisti
wing guru, cercano d'accaparrarsi chi erano i primi a disperdere). nea-Iampo che sfuma nel grigio a
neyard Bill Clinton recitare a me-
moria William Faulkner, far capi-
re loro di aver letto Cervantes e tempo si davano ai bambini e ora bra' l'essere graziosi. Si ri-
1\ A
i soldini, quelle monete che un Ora la loro natura migliore sem.. separare il nome della collana,
"Gemme", dlÙl'indicazio-
vestiti in rigoroso stile settecen-
tesco e la sala, come prometteva
il titolo del conce~to, rischiarata
spiegare perchè Marco Aurelio
fosse il suo autor.e preferito. "Pa-
bIo Neruda - ricorda in un altro
scambiamo noi con delle picco- volgono anche a un pia-
lezze, per l'ebrezza di comprare cere di.verso:.
di più. Come quelle confezioni di essere rndeClSl fra un
difficile I "
\
ne del marchio editoria-
l~" più in alto: ,e .in corpo
V plU gr~de; plU ~. ba~so,
allume di candela.

capitolo - l'ho ascoltato prima di Tic Tac Ferrero che lillipuziana- volumazzo di Faletti che verso il centro, l rndica- Refusario
conoscerlo in una lettura vicino al mente contengono quattro, forse riempie le mani come una zione d'autore e titolo, di-
mare dove la voce dell'uomo e cinque pastiglie. L'investimento zolla e un librino come o". visi da una linea che di-
dell' oceano sembravano fondersi nel contenuto è ridotto, il margi- l'ultimo di Pericoli da venta goffamente race-
in una sola vasta e anonima". ne di guadagno un pelo meno ri- Adelphi, Attraverso ma. E interessante la
"Senza l'avventura poetica di Ne- sicato. Non sono in sé cattiva co- l'albero, nell'ormai longeva - e scelta di mettere in al-
ruda, che ha assunto i rischi del- sa. Basti pensare a quel che, nel sempre così graficamente medio- to, al centro, bello grande, il mar-
genere, del librino, seppe fare cre, anche se recentemente un chio editoriale. È un'impostazio-
l'impurezza, dell'imperfezione e,
Scheiwiller, con i suoi volumetti po' casualmente mossa - "Biblio- ne grafica più da locandina di
anche, della banalità, non ci sa-
in 32°, fragili per programma e, teca minima", che si dimentica teatro, che da copertina; potreb-
rebbe stata letteratura moderna
sontuosi nella minima dimensio- d'avere in tasca. be non essere casuale: la collana,
in America Latina". La sfilata dei
ne, copertinati in cuoio addirittu- Alla romana decembrina Fiera in cui ogni volume reca come ti-
personaggi prosegue senza sosta ra scolpito a sbalzo nella "Raccol- della Piccola e Media editoria, tolo una parola (Parola, Maria
con Luis Buiiuel, Andres Mal- ta di breviari intellettuali" che l'I- Più Libri più liberi, librini ce Luisa Altieri Biagi; Vita, Amos
raux, .Susan Sontag e tanti altri Sul numero dell"'Indice"
stituto editoriale italiano nei pri- n'erano un po' in tutti gli stando Luzzatto; Autorità, Luisa Mura- di gennaio
che hanno segnato la storia del mi decenni del seéolo scorso fece -Tralasciando i già conosciuti ro, Eredità, Chiara Saraceno, per
secolo scorso. Significativa la co- in gran copia, e che ancora girano "Zoo scritture animali" della citarne alcune) si vuole chiusa - • a pagina 3, nel sommario, la di-
pertina, che riproduce una parti- nei cataloghi, robusti, indenni. due punti edizioni, esercizi di sono previsti 24 titoli - e parte di zione "Editoria" si ripete anche
ta di Scarabeo e dove si incrocia- per la sezione che avrebbe dovu-
Erano anche librini quelli che fe- racconto breve in lingua italia- un progetto più grande, che dal to essere intitolata "Segnali"
no alcuni dei cognomi del libro: ce Einaudi, filiazione della serie na, o "i piccoli" di Terre di Mez- libro prosegua in una serie di
Buiiuel, ad esempio, ha in comu- • a pagina 5 l'editore Seuil è stato
"Scrittori tradotti da scrittori", zo, con un' anima scanzonata- eventi e di attività onllne. TI libro, erroneamente scritto Seuoi
ne la "e" con Mitterand. rosso scuro, erano i "Saggi bre- mente manualistica, o, certo, i il librino, come appoggio, bro- • a pagina 14 l'editore del libro di
vi", librini nell'idea dell' elabora- raffinatissimi, dilaganti nei re- chure, Viatico. Una serie di cita- Giuseppe Panella Pagnini è di-
zione d'occasione, nella lateralità mainder, di "TI divano" di Selle- zioni può chiarirne gli intenti: ventato, per errore, Panini
sapienziale; er,ano libretti gli "In- rio, c'erano però molti nuovi li- "Gemme. Sono voci d'autore (e ' • a pagina 15 il titolo della recen-
da LONDRA cipit" di Bollati Boringhieri, la sione di Carmen Concilio avreb-
brini affacciantisi al mercato che tristezza che proprio Rosen- be dovuto essere "La pipa perfet-
Simona Corso prima collana della gestione Cata-
crudele o meglio impoverito. berg & Sellier opti per un neo-
luccio, esternalizzata e raffinatis- ta per l'O"
A Natale la vita teatrale e musi- I più arzigogolati come pro- conservatore monogenere) che • a pagina 32 il Presidente della
sima, ora un po' svilita dal Grup- Repubblica è diventato Napole-
cale londinese, già normalmente gramma; acciaccati purtroppo da offrono messaggi ricchi e spesso
po editoriale Mauri Spagnolo I ce- tano, anziché Napolitano
così ricca, diviene scintillante. leberrimi "Millelire" di Stampa un progetto grafico degno di una inattesi e suscitano un dialogo
drogheria chic del centro, sono i che potrà continuare sul sito e • a pagina 47, nei Tuttititoli, è sal-
Per tutto il mese di dicembre, fi- Alternativa, spillati, sono stati il tata una "a" nel nome di David
no alla prima settimana di gen- trionfo del librino, così scanzona- librini della collana "Gemme" nei grandi incontri culturali in Foster Wallace e il titolo "TI Ma-
naio, avendo tempo e soldi a suf- ti da poter essere rubricati sotto della seriosa, storica e indomita tutta Italia ... sono 24 parole da ster di Ballantrae" compare erro-
ficienza, si può saltare da un la voce "fanzine", pur dispersa in torinese Rosenberg & Sellier: curare e che ci cureranno ... Un neamente minuscolo come "TI
grande spettacolo all' altro, e ogni decine di titoli. neri di una carta semilucida che dialogo fatto di voci diverse (sic): master di Ballantrae".
tanto prendere un po' di respiro La forma breve si addice agli reca memoria d'ogni unghia che per questo, qui, le pagine sono Ce ne scusiamo con gli autori, i
nei tanti spettacoli gratuiti offerti eccessi; distillato di raffinatezza gli si avvicini, hanno tracciata in ancora da scrivere. Da te". lettori e i recensori.
nelle chiese, nelle piazze, o negli
• • • • • •

N.2 5

./:?.;.y :i}L'4 La sentenza della Cassazione e le scelleratezze della Polizia al G8 di Genova


p , ~. I

' :::,;r'- Impe.rmeabili alla vergogna


di V1adimiro Za'grebelsky

U n commento alla sentenza del 5 lu-


glio 2012 con cui la Corte di cassa-
zione ha definitivamente giudicato i diri-
nore della Polizia", e la maggior parte
dei reati si sono prescritti. Le indagini
della Procura della Repubblica di Ge-
talia non ha mai introdotto nel suo codi-
ce penale il delitto di tortura. La tortu-
ra, quindi, come tale, non è punibile in
genti e funzionari della polizia di stato, nova furono condotte celermente e ef-' Italia. E rispetto àll'obbligo assunto dal-
imputati per i delitti commessi nella ficacemente, pur tra mille inframmet- l'Italia nei confronti della comunità in-
scuola Diaz di Genova, in coda alle ma- tenze e difficoltà. La serie di giudizi, ternazionale, non si tratta semplicemen-
nifestazioni che accompagnarono il G8 davanti al Tribunale, la Corte d'appello te di un lungo ritardo o di una disatten-
del luglio '2001, richiede qualche consi- e infine la Cassazione si sono trascinati zione. L'Italia ha ricevuto nel corso de-
derazione per così dire a lato della vi- poi fino alla recente conclusione. La di- gli anni una serie di solleciti da parte del
cenda penale, o ulteriore rispetto a ciò stanza nel tempo (nel frattempo quante Comitato europeo contro la tortura e
che i giudici penali, nell' ambito della lo- cose sono successe!) ha consentito la dal Consiglio dei diritti umani delle Na-
ro competenza, hanno potuto prendere distrazione con cui la sentenza finale è zioni Unite. L'Italia ha espressamente ri-
in considerazione. stata accolta dalle forze politiche, dalle fiutato di dare esecuzione a quelle rac-
Tratterò tre differenti profili della vi- istituzioni e tutto sommato, in rappor- comandazioni. Nel 2008 il governo ita-
cenda, che concorrono a giustificare il to all' enormità della vicenda, anche liano dell'epoca ha formalmente dichia-
permanere di gravi preoccupazioni, e an- dalla stampa. La ministra degli Interni, rato di non accogliere la raccomanda-
che un persistente senso di vergogna. Mi prefetto Cancellieri, vertice dell'ammi- zione del Consiglio dei diritti umani del-
riferisco al ritardo con cui la giustizia 'pe- nistrazione cui la polizia di stato fa ca- le Nazioni Unite, sostenendo che in
nale giunge a concludere il pro- realtà già ora la tortura è pu-
cesso, alla inadeguatezza delle nita, applicando quando è il
sue conclusioni, all'isolamento caso le norme che sanziona-
in cui la giustizia penale è la- no l'arresto illegale, le per-
sciata, unico e strutturalmente cosse, le lesioni, le minacce,
insufficiente luogo in cui lo sta- l'omicidio. Una risposta ca-
to reagisce a ciò che la Corte di pace di trarre in errore il Co-
appello di Genova, nella sen- mitato, come la vicenda delle
tenza sostanzialmente confer- violenze nella scuola Diaz o
mata dalla Corte di cassazione, l'altra di violenze su detenuti
aveva ricostruito parlando di in carcere recentemente giu-
"tradimento della fedeltà ai do- dicata dal tribunale di Asti
'veri assunti nei confronti della ben dimostrano. Nessuna di
comunità civile" e di "enormità quelle norme ha portato a
dei fatti che hanno portato dis- condanne: i reati di lesioni
credito sulla Nazione agli occhi contestati si sono prescritti,
del mondo intero". finendo nel nulla.
I fatti sono noti. Per giusti- In parlamento si sono are-
ficare l'irruzione nella scuola nate iniziative legislative. li
vennero portate al suo inter- pretesto è stato quello della
no delle bottiglie molotov per necessità di proteggere la po-
attribuirne il possesso ai ma- lizia da false accuse. Ma le
nifestanti, che vi si erano rac- false accuse vanno scoperte e
colti e che poi, tutti insieme, sanzionate nei processi. E
furono arrestati. È noto an- purtroppo vi sono anche ac-
che che costoro furono mi- cuse più che fondate. Ma c'è
VIadimiro Zagrebelsky nacciati e umiliati dalle forze chi sostiene che solo ipotizza-
GB: impermeabili alla vergogna di polizia, violentemente col- re in una legge che un agente
nonostante la Cassazione piti, feriti anche gravemente. Decine di po, ha tenuto a tessere l'elogio dei fun- pubblico possa torturare è offensivo per
Gian Giacomo Migone persone, molte straniere, furono ferite, zionari condannati ricordandone l'ec- i corpi di polizia!
e Alessandra Libutti due furono in pericolo di vita. Vennero cellente curriculum e solo aggiungendo La giustizia penale, con grave lentezza
eseguiti arresti di massa, per "riscattare che naturaIillente avrebbe dato esecu- e danni in itinere, ha concluso il suo la-
Un ricordo di Delia Frigessi l'onore della Polizia", accusata di iner- zione alla sentenza. li capo della poli- voro. Anzi, a dire il vero non si è ancora
Alberto Rizzuti zia a fronte delle devastazioni commes- zia, succeduto a De Gennaro nel frat- alla conclusione perché il processo per i
Come parlare di musica ai cittadini? se da parte dei manifestanti contro il tempo più volte promosso e anche sot- reati commessi nella caserma di Bolza-
Giuliana Pontara G8. L'operazione, che la Cassazione tosegretario del governo Monti, con neto è ancora in corso. Ciò che avrebbe-
definisce "scellerata operazione mistifi- delega ai Servizi di sicurezza, ha scritto ro dovuto fare le autorità politiche e am-
Il carteggio Bobbio-Capitini catoria" lucidamente organizzata, ven- due righe di scuse. Nulla dal parlamen- ministrative dei vari governi che si sono
Antonio Scarazzini ne condotta sotto la direzione di altissi .. to in ' tutt' altro affaccendato. Silenzio succeduti per ristabilire l'onore della
Gli F-35 e le irrazionalità della Difesa mi funzionari, inviati a Genova dal ca- dai partiti della "strana maggioranza". nazione e anche quello della polizia -
po della polizia. L'eventualità che poco Quanto alla sentenza va ricordato per riprendere espressioni che si leggo-
Umberto Mosca o molto di quel che avvenne sia andato che le violenze fisiche, pur accertate e no nelle sentenze - non è stato fatto.
Il cinema in movimento dei Taviani oltre le intenzioni dei vertici della poli- gravissime, sono rimaste senza sanzio- Funzionari da sanzionare sono stati pro-
Santina Mobiglia zia non toglie il fatto, purtroppo, che la ne. Almeno alcune di queste, secondo mossi. li parlamento ha rifiutato di isti-
Intervista a Fabio Cavalli vicenda sia stata lo sviluppo sul terreno la Cassazione, hanno avuto la sostanza tuire una commissione d'inchiesta sulle
di decisioni prese in riunioni di respon- di ciò che a livello internazionale si responsabilità politiche e amministrati-
Gianni Rondolino sabili della polizia. chiama tortura. Mi riferisco alla defini- ve e si è nascosto dietro lo schermo del-
Intervista a PaQlo e Vittorio Taviani Le imputazioni hanno riguardato la zione che ne offre la Convenzione del- la pendenza del procedimento giudizia-
Patrizio Gonnella calunnia nei confronti degli arrestati, la l'Onu contro la tortura, del 1984, che rio. Imbarazzo, connivenza, paura. Im-
Dignità dietro le sbarre falsificazione dei verbali di arresto. Le l'Italia ha ratificato nel 1988. Oltre a permeabili alla vergogna. Anche la cre-
violenze sulle persone hanno dato luogo episodi di vera tortura, nell' assalto alla dibilità internazionale dell'Italia è tocca-
Vittoria Martinetto a imputazioni di lesioni. Mentre il primo scuola Diaz se ne sono verificati altri, ta. La storia infatti non è finita. Dopo la
La fiera dei libri di Guadalajara blocco di accuse ha portato infine a un che costituiscono trattamenti inumani sentenza della Cassazione, "esaurite le
Vasile Ernu certo numero di condanne di dirigenti, e degradanti, anch' essi vietati dalla vie interne", prende avvio la procedura
Le amarezze di un esule volontario funzionari, agenti di polizia, la sentenza Convezione europea dei diritti umani, introdotta da ricorsi alla Corte europea
ha concluso che i delitti di lesioni perso- che l'Italia ha ratificato nel 1955. .dei diritti umani. La sentenza non ~rri­
Pietro Deandrea nali sono ormai estinti per il decorso del La Convenzione Onu contro la tortu- verà subito, ma arriverà con la certifica-
La poesia inglese: olimpiadi, termine di prescrizione. ra impone agli stati di prevedere nello- zione europea della responsabilità del-
parate e proteste ' La conclusione giudiziaria è giunta ro sistema penale interno il delitto di l'Italia per aver commesso prima e la-
Mario Marchetti ed Enzo Rega dopo undici anni dai fatti. Undici anni . . tortura, con pene di gravità adeguata, di sciato impunite poi quelle violenze. L'o-
Ermanno Rea fra Napoli e Italia Nel frattempo è morto quello che pote- mettere in atto opera di prevenzione e nore di un paese non si misura solo con
va essere il più importante imputato, il di assicurare la punizione dei responsa- l'andamento dello spread. •
Franco Pezzini prefetto La Barbera, specificamente in- bili. Analogo obbligo deriva dalla Con-
Il centenario stokeriano viato a Genova a affiancare o sostituire venzione europea dei diritti umani e da V Zagrebelsky è stato giudice della Corte europea
e una mostra alla Triennale di Milano i funzionari locali, "per ristabilire 1'0- quella europea contro la tortura. Ma l'I- dei diritti dell'uomo dal 2001 al 2010
• • •

N.2 6

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Passione e impegno senza confini

L'INCONTRO CON UN ROMANZO GALEOTTO


UN INTELLETTO CRITICO

D elia Frigessi era -l'uso del tempo passato condensa il nostro dolore - e resta una protagonista della
storia della cultura italiana dello scorso secolo. Occorre subito aggiungere che si tratta di quella par-
S e qualcuno mi chiede quanto tempo ho im-
piegato a scrivere Thomas Jay provo un cer-
to imbarazzo. Quando comincia l'avventura di
te della cultura che nasce da e si nutre di un impegno ideale, strettamente connesso ma non sovrapposto
un romanzo? Alla prima idea o alla prima pagi-
alla cultura ufficialmente riconosciuta. Non a caso l'impegno di Delia, fatto di diligenza e rigore filologico,
na? E soprattutto, quando finisce? Nel mio ca-
che sono poi una forma di onestà intellettuale, non conosceva éonfini disciplinari. Cos'hanno in comune
so la questione è complicata. È stato un percor-
Elvezia, il tuo governo, con cui - con notevole rischio personale - sfidò il razzismo antitaliano, l'imposta-
zione storica e scrupolosamente laica della sua appartenenza ebraica, l'impegno nella lotta contro le ma- so tortuoso. Infine nel 2001, a due anni dalla
lattie mentali, lo scrupolo filologico nella cura dei testi lombrosiani, il Premio Calvino, lo stesso lavoro pres- prima stesura seguita da una serie di rivisitazio-
so Einaudi ove la raggiunse il "suo" Enrico? Delia, ni, in preda a uno strano miscuglio di ansia e
nei confronti di amici e famiglia, era calda quanto il terrore, decisi di spedire Thomas Jay al Premio
suo impegno ideale. Cos'hanno in comune, queste Calvino. Per un autore inedito il Calvino è la
opere, se non il raro e prezioso incontro tra l'impe- meta più ambita. L'eventualità di una pubblica-
gno e serietà scientifica, nutrito di una spregiudica- zione è secondaria al prestigio dell'evento. Rag-
ta e libera critica di una classe sociale in cui era na- giungere la finale è la prova di saper scrivere.
ta e cresciuta? Con una forma di Schrecklichkeit, di Per questo, quando arriva la comunicazione che
forza tale da spaventare interlocutori a loro volta ro- sei uno dei finalisti, 1'ego ha un sussulto, ci si
busti. Proprio a questo proposito, mi permetto un sente padroni del mondo. A me giunse con un
solo aneddoto. Una volta, quando ero ancora diret- messaggio di Delia Frigessi sul telefonino. Non
tore dell'''lndice'', fui fermato per la strada da Giu- avevo risposto perché avevo appena partorito.
lio Einaudi. Mi chiese: "Come fai con Delia alle vo- Un figlio e il Calvino nello stesso giorno, chia-
stre riunioni?". "In che senso?" risposi. E il sommo mala coincidenza.
editore: "Alle riunioni del mercoledì ho dovuto ,Così. arrivai alla finale lubrificata dalla magni-
chiederle di sedersi dove non la vedo. Dicono che io tudine degli eventi. Avevo abbastanza modestia
abbia un buon ego. Eppure non è facile condurre da sapere che il mio romanzo non era perfetto,
una riunione con Delia che accompagna quanto di- ma non abbastanza da ammortizzare la severità
ci con espressioni del viso raramente lusinghiere, fi- delle critiche. Quella sera non riuscii a scrollar-
no a coprirsi la faccia con le mani, mostrando tota- mi di dossò la sensazione di essere un'intrusa,
le sconforto". Anche Pierre Bourdieu se ne lamen- come se f~ssi stata invitata per sbaglio. Ne uscii
tava ("Elle nous fait toujours des mines!"). malconcia. Ma la colpa non era della giuria né
E "L'Indice"? Dopo Lidia noi abbiamo perso an- della franca Delia Frigessi. A volte:;: succede sem-
che Delia. Les déesses s'en vont. Vere e proprie dio- plicemente di non essere pronti. E acerbo.
scure dell'''lndice'' delle origini, e per i molti anni Epp e fu proprio quando decisi di abbando-
successivi, Lidia De Federicis e Delia Frigessi, lette- narlo a uo destino che il mio romanzo comin-
ratura e saggistica, avevano in comune una profes- ciò a somigliare al suo protagonista galeotto.
sionalità nutrita di questa passione politica ed intel- Un giorno, circa un anno dopo, ricevetti una
lettuale. Un intelletto, anche il più raffinato, senza mail di un' agenzia letteraria: avevano scaricato
passione è come un veliero senza vento. La citazio- il romanzo dal mio sito e volevano rappresen-
ne è di Saverio Vertone e, nella tristezza, sorrido al tarmi. Chiarii che non ero interessata a pubbli-
pensiero della loro irritazione comune per la fonte di questa citazione. Perché la passione, nel loro caso, si cazioni con contributo. Tre anni passarono nel
nutriva anche di preclusioni, simpatie ed antipatie tenaci, talvolta anche reciproche; appena domate da un silenzio, poi alla fine del 2006 mi scrissero di
gusto sicuro per la qualità di ciò che leggevano, delle persone che incontravano sul loro cammino, che pas- nuovo: avevano trovato l'editore giusto. Nefta-
sassero il vaglio del loro senso critico. GIAN GIACOMO MIGONE sia era una casa editrice tanto nuova quanto
piccola, ma valutai che fosse l'unica possibilità
per Thomas Jay. Decisi di riprenderlo in mano e

D elia Frigessi nasce a Trieste nel 1929 e si lau-


rea alla Statale di Milano nel 1952 sotto la
guida di Antonio B"anfi con una tesi sull' estetica di
seguito tradotto in francese dalle Éditions d'en bas
di Losanna. Sui problemi dell' emigrazione ritornò
più tardi in un libro scritto insieme allo psichiatra
di riscriverlo. .
Thomas Jay uscì alla fine del 2007 ma non rag-
giunse le librerie. Per fortuna, qualche mese do-
Renato Serra. Assistente d1 Banfi era allora Renata Michele Risso: A mezza parete. Emigrazione, no- po comparve su Ibs e scoprii il social network
Rossanda e Delia ricorda di essersi sentita un po' stalgia, malattia mentale (Einaudi 1982). aNobii. Il gruppo Due chiacchiere con gli autori
fuori dal mondo tra i laureandi di Banfi che discu- Tornata in Italia riprende le ricerche sul positivi- era nato come scambio di esperienze tra autori
tevano tesi sul pensiero di Mao Tse Tung. smo italiano, in particolare su Cesare Lombroso pubblicati da piccole case editrici. A qualcuno
Collabora all'''Osservatore Italiano" diretto da (Cesare Lombroso, Delitto, Genio, Follia. Scritti venne in mente di mettere a disposizione una
Elena Croce con diverse recensioni. Incontra Eu- scelti a cura di Delia Frigessi, Ferruccio Giacanelli, copia dei nostri romanzi per farli circolare. È
genio Garin che nel 1955 aveva pubblicato le sue Luisa Mangoni, Bollati B(~ringhieri, 1995; Cesare stato così che Thomas Jay si è fatto strada. Ve-
Cronache difilosofia italiana 1900-1943 (Laterza) e Lombroso, Einaudi 2002). E tra i fondatori dell'In- dere che il mio romanzo aveva successo mi gra-
con lui mantiene un vivo rapporto epistolare testi- dice nel 1984, e nel 1985 crea, dopo la morte dello tificava, ma era un piacere amaro: Neftasia si era
moniato dalle numerose lettere del filosofo. Pro- scrittore, il Premio Italo Calvino, consacrato agli eclissata. Prigioniera di un editore inadempien-
getta, proprio in seguito agli incontri e alle discus- scrittori esordienti e ai loro testi inediti. Continua te non mi restò che rivolgermi a un avvocato.
sioni con Garin; una serie di antologie delle riviste la sua attività nel sociale part~cipando fino dalla Nel dicembre 2009, poco dopo essere rientrata
culturali italiane che prenderà forma nella serie fondazione all' Inventario di Psichiatria (bollettino in possesso dei diritti, ricevetti una mail da un
pubblicata nei Saggi Einaudi tra il 1960 e il 1963, a cura .del settore di educazione sanitaria USSL editor di Fazi. Aveva acquistato il romanzo su
La cultura italiana del '900 attraverso le riviste da TO.1) e a Psichiatria/Informazione, organo dell'as- Ibs e lo aveva fatto leggere a Elido Fazi, a cui era
lei coordinata e di cui curò personalmente il primo sociazione per la lotta contro le malattie mentali. piaciuto. Ero interessata a un incontro? Vi~to
volume: Leonardo, Hermes, Il Regno nel 1960. che non era uno scherzo, doveva essere un mira-
Assunta in quell' anno nella redazione dell'Einaudi colo. Consegnai la versione definitiva nel 2010.
cura e pubblica, nel 1972, una edizione in quattro Per vederlo in libreria sarebbero passati ancora
volumi delle Opere scelte di Carlo Cattaneo. Negli altri due anni (pp. 291, € 14,50, Fazi, Roma
stessi anni continua a studiare i positivisti e i filosofi 2012; cfr. "L'Indice", 2012, n. 9).
italiani del primo novecento e in particolare; con
Ferruccio Rossi Landi, le opere di Giovanni Vailati.
Stabilitasi nel 1969 a Losanna si dedica con im-
pegno ed entusiasmo allo studio e alla denuncia
D alla prima idea alla pubblicazione il calcolo
degli anni è esagerato, difficile rispondere a
chi te lo chiede. Alla fine protagonista e roman-
delle condizione dei lavoratori stagionali di quel zo sono divenuti l'uno metafora dell'altro; due
paese, visitandoae gli alloggiamenti e raccoglien- parabole che si sono intrecciate fino ·a divenire
done le voci in una serie di interviste che sono alla una sola: un percorso di scrittura. Ad anni di di-
base di Elvezia, il tuo governo: operai italiani emi- stanza, ripenso ancora spesso a quella strana
grati in Svizzera (Einaudi 1977). Alcune di queste notte del Calvino e a quando veramente l'avven-
interviste, molto critiche, vennero pubblicate su un tura è cominciata. Perché una cosa è certa: se
giornale di Losanna e le procurarono non poche Thomas Jay non fosse stato fatto a pezzi, senza
minacce telefoniche e valanghe di lettere di insulti Delia Frigessi, non avrei imparato a scrivere.
da parte di cittadini svizzeri indignati. il libro fu in ALESSANDRA LrnuTn
• • • • • •

N.2 7

.;!.:~A :i}L~ I Combustibilz~ gli Alchimistz~ i Ritmizzatorz~ i Melodisti


~ ~ ~:'s
,-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
''':,.f_ La difficoltà di parlare di musica ai cittadini
di Alberto Rizzuti

L ' idea di scrivere questo "Segnale' m'è venuta


leggendo quello pubblicato in dicembre su
queste pagine da Tomaso Montanari, dedicato a La
la raccolta del quale fu fondato nel 1959 l'Istituto,
poi Nazionale, di Studi Verdiani. Lungi dall'essere
compiuta, l'impresa ha puntato di volta in volta sul
tato, ma non privo, data la sua origine di contribu-
to enciclopedico, di quella sintesi storica per cui
l'autrice rimanda ai volumi in gestazione.
difficoltà di parlare d'arte ai cittadini. Commentan- rapporto fra Vèrdi e un interlocutore specifico Mozart è un nome che vende sempre. L'ultimo
do due osservazioni sulla Trinità di Masaccio fir- (Boito, Cammarano, Ricordi, altri). Ora, con la sua che ha provato a sfruttarlo, infilandolo nel sottoti-
mate rispettivamente da Gombrich e da Argan, selezione di settecento lettere indirizzate in sessan- tolo della sua Storia naturale del pianoforte. Lo
Montanari afferma che la scrittura "astraente" del t'anni d'attività a decine di destinatari diversi, qua- strumento, la musica, i musicisti: da Mozart al jazz,
critico italiano "risulta obiettivamente assai meno le obiettivo si pone il "Millennio"? Quello di dare e oltre (ed. orig. 2011, trad. dall'inglese di Marco
inclusiva di quella, storicamente concreta" del col- un'idea della vita e dell'opera di Verdi, certo; ma a Bertoli, pp. 338, € 22 , Edt, Torino 2012), è stato
lega austro-britannico; e che dunque, "se vogliamo chi? A un lettore che, oltre a essere disposto a Stuart Isacoff, autore noto al pubblico italiano per
che gli italiani sentano che Masaccio o Caravaggio spendere 90 euro per acquistare un carteggio par- una cavalcata attraverso la storia di un concetto
sono parte della loro identità, dobbiamo ricomin- ziale, in larga parte noto e facilmente accessibile, complicato (Temperamento. Storia di un enigma
ciare a parlarne come faceva Gombrich", ossia tra- possegga anche una solida conoscenza dei mecca- musicale, Edt, 2005; più lungo ma meno enfatico
sformando in libri i materiali preparati per le con- nismi regolativi di un sistema teatrale in cui il cu- l'originale, Temperament. How Music Became a
ferenze destinate al grande pubblico. ratore lo catapulta Sll dal primo capoverso. Se un Battlegroundfor the Creat Minds ofWestern Civi-
TI tempo di pensarci su un attimo e lization, Knopf, New York 2001).
arriva il necrologio di Charles Rosen, Maestro nell' attrarre il lettore nelle
il decano della divulgazione musicale proprie spire, Isacoff gli lascia alla
planetaria, un pianista con un Ph.D. fine un'impressione analoga a quella
in letteratura francese "che, anziché suscitata da una canzone di Battiato:
collezionare vasi cinesi, scriveva li- un transito non immune da momen-
bri" (cito da uno dei suoi autoritrat- ti gradevoli in un mare di sapere di
ti). Libri di musica, nella maggioran- cui è impossibile trattenere una sin-
za dei casi, scritti rielaborando con gola goccia. Detto altrimenti, se do-
mano leggera - qualche volta troppo vessi riferire in sede d'esame sul
leggera - gli appunti più diversi, Temperamento di Isacoff dubito che
quelli per le lezioni di Music 101 co- riuscirei a spuntare un diciotto, ma
me quelli per le Norton Lectures, il potrebbe essere un problema mio.
ciclo da cui deriva The Romantic Con tutti i suoi limiti, a cominciare
Ceneration (Harvard University dalla distribuzione dei Sommi in
Press, 1995; Adelphi, 1997; cfr. quattro categorie varate in funzione
"L'Indice", 1998, n. 6). di un'ardita cosmografia del jazz (i
TI vantaggio degli storici dell' arte Combustibili, gli Alchimisti, i Rit-
rispetto a quelli di un' arte così poco mizzatori, i Melodisti), il libro dedi-
materiale come la musica è la possi- cato al pianoforte si fa preferire per
bilità di condividere con il lettore la onestà: dichiarando la propria ap-
fruizione dell'opera. Per quanto pa- partenenza al genere della histona
tisca, riprodotta su carta la Trinità naturalis (quella "dei fatti e degli ef-
di Masaccio soffre assai meno di fetti di natura" , per dirla con Hob-
una sonata di Beethoven, che un li- bes) esso prescinde dai traguardi ta-
bro può accogliere solo parzialmen- gliati dalla historia civilis (quella
te e sotto forma di spartito (a bene- «delle azioni volontarie degli uomini
ficio dei lettori analfamusici preciso nel mondo", sempre per citare il Le-
che la notazione di una sonata del viatano, 1651) nei tre secoli in cui si
periodo classico occupa da mezza inscrive la vicenda del pianoforte. E
ad alcune dozzine di pagine). Ecco perché, trasfor- lettore del genere esista lo dirà l'ufficio vendite di allora, Mozart si può presentare attraverso il suo
mati in libri, gli appunti delle lezioni svolte con Einaudi; quel che è certo è che il grande pubblico concerto più singolare (il K 466, in re minore) rac-
1'ausilio del pianoforte risultano spesso indigesti. un libro del genere non lo compra. contandone il varo sotto le volte basse della Mehl-
Infatti, The Romantic" Ceneration è corredato, an- Restando al teatro, si segnala un'introduzione grube; Beethoven si può ascrivere alla categoria dei
che in versione italiana, da un cd con esempi ese- all'opera italiana firmata da Gloria Staffieri, stu- Combustibili (ho appena beccato alla radio il Be-
guiti al pianoforte da Rosen; ma questa prassi può diosa già distintasi con uno studio sulla scenogra- nedictus della Missa solemnis, e avverto alle viscere
incontrare varie difficoltìi, dall' ascesa dei costi di fia del Macbeth. TI titolo del suo lavoro, Un teatro una combustione fastidiosa); e Schumann a quella-
produzione del libro all'obbligo di corrispondere tutto cantato (pp. 191, € 17, Carocci, Roma dei Melodisti, senza citare una-melodia-una ma in-
diritti non di rado esosi agli autori o ai loro legali 2012), strizza l'occhio a un lettore consapevole dugiando sui misteri (Pulcinella, aiutaci tu!) delle
rappresentanti. della specificità tutta italiana di un tale tipo di Sfingi acquattate fra le maschere del Carnaval.
Offrendo la possibilità di allegare file multime- spettacolo. Ma a chi è indirizzata la strizzata d'oc- Ho appena finito di peccare di quel che inten-
diali, l'editoria online rappresenta il futuro della chio? Provo a rispondere girando alletto're la do- do criticare, l'autoreferenzialità tendenziale di
divulgazlOne musicale; in questo senso è orientata manda con cui l'autrice esordisce, "Chi non ha chi scrive di musica. Provo a rimediare ricordan-
infatti Musica e società, una storia della musica col- sentito almeno una volta il quartetto 'Bella figlia do che Mozart ha composto una ventina di con-
ta di tradizione occidentale curata per McGraw- dell'amore'?". Nove italiani su dieci, credo. certi per pianoforte, di cui due soli in tonalità
Hill da Paolo Fabbri e Maria Chiara Bertieri, il cui minore, elemento che Isacoff eleva a icona della
sua arte; Beethoven ha sistematicamente affian-
primo volume (Dall'Alto Medioevo al 1640,
pp. 456, € 41, 2012) rimanda a partiture e ascolti
ospitati su un sito dedicato. Una proposta più ra-
M a il problema è un altrò: sentire una volta "il
brano più famoso e suggestivo di Rigoletto
(e forse di tutto il melodramma ottocentesco)" ser-
cato alle sue pagine "combustibili" altre pagine
di delicatezza meravigliosa, se no non sarebbe un
dicale, rivolta a un pubblico abituato a studiare an- ve per godere di alcune fra le più belle melodie di classico né tantomeno un genio; Schumann era a
che sul web, proviene dall' editoria elettronica tout Verdi; ma per capire cosa diavolo avvenga in due sua volta un genio, e niente lo testimonia meglio
court; ma gli onlinejournals (ne cito tre, "Philo- duetti simultanei le cui parole risuonano a lungo del Carnaval, ma per dar prova di questo fatto
musica-Online", "Musica docta" e "Gli spazi della sovrapposte occorre ascoltare e magari vedere la l'ultimo pezzo da citare è Sphinx, un crittogram-
musica": quello dal titolo meno enfatico l'ho fon- scena, possibilmente con il libretto sotto il naso. ma triplo escogitato al solo fine d'innervare la
dato io) soddisfano le esigenze delle comunità ac- Quanti, fra quei sei milioni di italiani che hanno raccolta.
cademiche e non quelle del grande pubblico, che sentito almeno una volta "Bella figlia dell' amore", Volendo raccogliere l'invito a (in)formare i citta-
navigando a vista può trovare database, schede e ha mai fatto qualcosa del genere? Quelli fra cui si dini parlando loro in modo inclusivo e storica-
riassunti, ma ben di rado una letteratura critica in conteranno coloro che leggeranno i due prossimi mente concreto occorre puntare dunque sul rap-
grado di surrogare il valore di una conferenza te- lavori di Gloria Staffieri, I: opera italiana dalle ori- porto intrattenuto dalla musica con la società e la
nuta da un'oratrice/un oratore brillante. gini alle n/orme del secolo dei Lumi (1590-1790) e cultura di ogni tempo e paese; senza ambire a sve-
Dando un'occhiata ai libri apparsi di recente, I:ascesa del musicista-drammaturgo fra tradizione e larne i misteri ma provando ad esempio a spiegare
non mi pare che la difficoltà nel parlare di musica modernità (1790-1926). E gli altri? Ammesso che ai suoi troppi idolatri perché Mozart "was the
ai cittadini possa dirsi superata. Qualche esempio. siano riusciti a procurarselo, sfoglieranno il "Mil- most genial", pur essendo "the most conventional
Giocando d'anticipo sul prevedibile diluvio colle- lennio" Einaudi. Del resto si sa, Carocci serve og- composer in the world ". Farewell, uncle Charles,
gato all'imminente scadenza bicentenaria, Einaudi gi la comunità accademica come un tempo faceva we will miss you. •
ha fatto uscire nei ".Millenni" le Lettere di Verdi (a il Mulino, editore presso il quale Lorenzo Bianco- alberto.rizzuti@unito.it
cura di' Eduardo Rescigno, pp. XXXVII-1165, ni pubblicò nel 1993 Il teatro d'opera in Italia, un
€ 90,2012); o meglio, parte di un epistolario per volume ancor più succinto di Un teatro tutto can- A. Rizzuti insegna storia della civiltà musicale all'Università di Torino
N.2 8

.1·~:~;A :?ak_Il
f."oV;:;: __
'~ r.
carteggio
,<-
~ ______ Bobbio-Capitini:
___________ un_ _lungo
____ appassionato
_ _ _ _ _ _ _ _dialogo
_ _ _ _ _e
_molte
_ _ _ _ divergenze
_ __ _ _ _ _ __

Preferisco cose pronte a friggere


di Giuliano Pont ara

A ldo Capitini e Norberto Bobbio furono le-


gati da una lunga, salda amicizia i cui semi
furono gettati in quello che probabilmente fu il
mente a partire da quelli stesi nella prima metà de-
gli anni cinquanta e raccolti nel 1955 nel volume
Politica e cultura. Ma nel carteggio i temi salienti
terpretazione più comprensibile, ma pur sempre
irta di problemi, è quella di un"'apertura nonvio-
lenta a tutti gli esseri": un'etica che allarga il cam-
loro primo incontro, avvenuto a Perugia nel 1936 sui quali il dialogo tra i due amici verte sono quel- po della nostra responsabilità morale verso tutto
(o forse all'inizio del 1937). Di questa amicizia è li, strettamente interrelati, della riflessione che Ca- ciò che vive, onde "ogni creatura senziente è de-
un interessante documento la corrispondenza tra pitini va mano a mano svolgendo nei suoi scritti: la gna di essere felice " e ogni essere non senziente,
i due amici, ora raccolta nel volume Aldo Capiti- religiosità aperta alla "compresenza di tutti" , la ma vivente, è degno di vivere e di perseguire il
proprio sviluppo, il proprio telos. Per Capitini, la
religiosità è senso morale, un senso di "legame"
con e "riverenza" per ogni essere vivente, secondo
quelli che egli indicava come "i due significati di
re-ligione: legare, riverire". Una religiosità etica
che si acquisisce attraverso un processo interiore
di "tramutazione": un concetto tipicamente capi-
tiniano sul quale Bobbio, nel '75 , svolse una den-
sa relazione in un convegno molto vivace su non-
violenza e marxismo (il testo della relazione è sta-
to ripubblicato in "Nuova Antologia", 2012 , apri-
le-giugno) . Qui siamo alla radice della concezione
capitiniana della nonviolenza come insieme in-
scindibile di pensiero e azione. La fonte alla qua-
le Capitini attinge sempre più e più ampiamente
nell'elaborazione di questa sua concezione è
Gandhi, che fin dal 1931 considerò "punto di ri-
ferimento e di costruzione etico-religiosa". Si ca-
pisce così perché a Capitini premesse tanto far co-
noscere direttamente Gandhi in Italia attraverso
gli scritti. Ed è proprio a Norberto che Aldo più
volte nel carteggio si rivolge insistentemente affin-
ché l'amico si dia da fare presso Einaudi per la
pubblicazioni di scritti del Mahatma. "Ti racco-
mando di seguire se Einaudi stampa qualche cosa
di Gandhi: li mercato è vuoto" gli scrive già in
una lettera datata 14 ottobre 1957. Capitini non
fece mte\npo a vedere la pubblicazione di Gand-
hi alla quale tanto teneva, che usci nel 1973 con il
ni e Norberto Bobbio, Lettere 1937-1968, scru- nonviolenza posltlva, la democrazia diretta (cui titolo Teoria e pratica della non-violenza.
polosamente curato da Pietro Polito (pp. 139, Capitini preferiva riferirsi con il termine "omni- Bobbio prese seriamente la nonviolenza, per-
€ 18, Carocci, Roma 2012) . crazia"). E in relazione a questi temi che Capitini ché p deya sempre sul serio le cose che rite-
Entrambi furono intellettuali militanti, uomini elabora sempre più le sue "persuasioni" e che neva serie. E in Bobbio, infatti, che Capitini tro-
della ricerca spassionata e del dialogo. Ma le loro Bobbio interroga criticamente l'amico, sollevando va fra gli intellettuali italiani uno dei più inte-
strade di ricerca furono molto divergenti e tutti e problemi che lo "turbano" - il rapporto tra la con- ressati e attenti interlocutori critici sulla nonvio-
due le percorsero strenuamente fino in fondo: Ca- cezione capitiniana della "produzione corale dei lenza. Entrambi gli amici scrissero pagine di
pitini la strada della libera ricerca religiosa orien- valori" e lo storicismo, il problema del male, la grande interesse e attualità sul problema della
tata alla prassi, Bobbio quella del razionalismo praticabilità della democrazia diretta - e rispetto ai guerra e delle vie alla pace. Capitini privilegiò,
critico con una buona dose di empirismo. Capiti- quali, come scrive in una delle sue ultime lettere, spendendosi per tutta la vita in impegni pratici,
ni è aperto al dubbio: "Tutti quelli che mettono in rimane alla fin fine "perplesso". Dopo la morte la via della nonviolenza positiva: "Una persua-
azione un dubbio metodico compiono 'un atto le- prematura di Capitini nel 1968, Bobbio ritornerà sione che pervade mente, cuore e azione", "scel-
gittimo in quanto scartano le opinioni cristallizza- in modo sistematico sul pensiero religioso-etico- ta severa e tremenda" che ' "anticipa di colpo il
te del bene, e risvegliano l'anima alla ricerca, al- politico dell'amico in due impegnati e impegnativi ' fine nel mezzo ". Bobbio riteneva più percorribi-
l'ansia del meglio" (Scritti filosofici e religz"osi, scritti: La filosofia di Aldo Capitini e Religione e le, ma senza farsi troppe illusioni, la via giuridi-
Protagon, 1994). Ma per il religioso Capitini non politica in Aldo Capitini, inseriti nel libro Maestri e co-istituzionale che mira alla creazione di un go-
si può rimanere costantemente nel dubbio; infat- compagni del 1984, e recentemente riediti ìn un verno mondiale democratico detentore del mo-
ti, nella sua ricerca giunge abbastanza presto ad volumetto nelle vivaci e benemerite Edizioni del- nopolio della "forza". Le due vie non si esclu-
alcune "persuasioni" che poi non abbandonerà l'Asino: Il pensiero di Aldo Capitini. filosofia, reli- dono a vicenda e sono ambedue difficili. Ma esi-
più. Per il filosofo Bobbio, invece, il dubbio è gione, politica, 2011). stono forse vie facili? •
sempre presente, e lui stesso è seminatore di dub- Nel pensiero di Capitini la concezione della giuliano.pontara@philosophy.su.se
bi: "li filosofo è aperto al dubbio, è sempre in "compresenzacli tutti" è fondamentale, ma è pro-
cammino; il porto in cui arriva è soltanto una tap- blematica. E si presta a varie interpretazioni. L'in- G. Pontara è professore emerito di filosofia all'Università di Stoccolma
pa del viaggio senza fine, e occorre sempre essere
pronti a salpare di nuovo" (Elogio della mitezza e
altri scritti morali, Pratiche, 1998).
Già in una delle prime lettere, datata 23 novem-
bre 1946, Bobbio scrive all'amico: "lo mi muovo su
di una linea diversa, tanto per intenderci razionali-
sta e critica. Ma capisco - e ne ho avuto sempre
gran beneficio -la tua posizione religiosa-umanisti-
ca". Cinque anni dopo, in una lettera del 14 agosto
1951 , Bobbio ribadisce: "Vedo che le nostre strade
sono divergenti: tu sempre più verso l'ideale del fi-
losofo-profeta, io sempre più verso l'ideale del filo-
sofo positivo. Non credere però che abbia rinun-
ciato a comprendere, cioè a gettare qualche ponte
per attaccarmi ogni tanto anche all' altra strada.
Non credere che non ami più stare a colloquio ...
coi profeti. Ma preferisco normalmente cose più
terra terra, più solide, più 'pronte a friggere', come
direbbe il Cattaneo. Chi sa che un giorno mi con-
vinca che questa mia strada non ha via d'uscita (ne
ho sempre un persistente ma vago presentimento).
Ma sono impegnato a percorrerla sino in fondo".
Capitini seguiva con molta attenzione gli scritti
che Bobbio andava via via pubblicando, special-
N.2 9

,:!:?~A ;~h~ La lunga vicenda degli F-35 e le irrazionali spese della Dzfesa
~~":'s '- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
,,,:,.,- L'Italia e l'Europa che non sanno difendersi
eli Antonio Scarazzini

I venti di austerità sospingono la ricerca di capri


espiatori da additare come bersaglio della lotta al-
lo spreco. La Difesa è da sempre presa di mira, spe-
per imbarco su portaerei) pur accomunate da circa
due terzi dei componenti. TI Pentagono, su cui in-
previsione di spesa da una periodica revisione delle
priorità di sicurezza. I primi quattro paesi europei
combe la mannaia del fiscal eli/!, è spazientito dai per spesa militare (Gran Bretagna, Francia, Germa-
cie quando si possono rovesciare i propri strali su un ritardi di Lockheed, ma i 65 miliardi già spesi sco- nia e Italia) hanno condiviso un percorso di riduzio-
costosissimo cacciabombardiere. Comitati pacifisti raggiano qualsiasi ripensamento. ne dei budget, ma solo in Italia senza la pubblicazio-
- su tutti Rete italiana per il Disarmo di Francesco Non così per i partner, su tutti il Canada. Gli en- ne di un documento programmatico; l'ultimo risale
Vignarca (Armz~ un affare di Stato, pp. 147, € 14, ti revisori hanno denunciato lo sforamento dei 9 mi- al 2005, come nota uno studio di Gary Schmitt per
Chiarelettere, Milano 2012) - e gli schieramenti del- liardi di euro previsti per 65 aerei e ora l'aviazione l'American Enterprise Institute, think tank vicino al
la sinistra a essi p~ù vicini hanno invocato che la ri- riaprirà la gara per il rinnovo della propria flotta. sentire del "complesso militar-industriale" per dirla
forma della Difesa in Italia comprendesse la rinun- Fondamentale per Gianandrea Gaiani (penna del con Eisephower. Tra le varie irrazionalità evidenzia-
cia al caccia F-35. Del programma Joint Strike Figh- "Sole 24 Ore" e direttore di "Analisi Difesa") "la te nel documento (eccessiva spesa per il personale,
ter, di cui l'aereo è emanazione, l'Italia è partner da dialettica fra istituzioni e opinione pubblica che ha scarsa definizione delle aree geografiche di maggior
quattordici anni ma solo una battuta di Pierluigi messo il ministro McKay con le spalle al muro, ob- interesse) anche imbarazzanti defaillance, quale il ri-
Bersani, nell'ultimo dibattito tv tiro della portaerei Garibaldi dal
con Matteo Renzi, ha sdoganato teatro libico per l'aumento dei co-
un tema prima circoscritto a po- sti di manutenzione. La recente ri-
chi specialisti ("L'Unità", 30 no- forma non apporterà discontinui-
vembre 2012). TI concetto del F- tà: il miliardo di euro risparmiato
35, caccia di quinta generazione, con i tagli di quarantamila unità ,
nasce dalla Bottom Up Review dal personale verrà convogliato su
lanciata negli Stati Uniti nell'ot- nuove acquisizioni e non sulle
tobre 1993 per raffreddare la spese d'esercizio, che anzi perdo-
spesa militare. Orfana della mi- no il 7,8 per cento delle risorse: si
naccia sovietica e cullata nell'illu- compreranno gli aerei senza la
sione di un mondo a egemonia benzina per farli volare o le muni-
statunitense, l'amministrazione zioni da sparare. Pure i tagli d'or-
Clinton ridusse il budget del ganico peccano di equità ed effi-
Pentagono convogliando le esi- cienza: su una riduzione di 2970
genze di marines, aviazione e ma- unità per il 20 13 sono solo 149 gli
rina nel programma che dal 1996 ufficiali interessati con la spesa
prese il nome di J oint Strike per il personale che, anziché ri-
Fighter: il "caccia universale e dursi' salirà del 2,3 per cento. So-
sostenibile", come da slogan uffi- lo uno scarno paragrafo in apertu-
ciali. Gli Stati Uniti cercarono ra della nota aggiuntiva allo stato
sponde internazionali, per divi- di previsione per la Difesa per il
dere i costi senza tuttavia sbotto- 2013 inquadra poi l'impiego dello
narsi sulle tecnologie sensibili. La Gran Bretagna - bligandolo a ritrattare su carenze operative e cifre strum to militare oscillante fra europeismo e atlan-
divenne l'unico partner di primo livello nel 1995, palesemente errate". In Italia solo una breve vam- tismo. LmterVento in Libia nel 2011 ha segnato un
investendo 200 milioni di dollari. In Europa segui- pata di indignazione ha accolto l'intervista in cui il giro di boa per la convivenza delle due sfere: l'Euro-
rono Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca cui si ag- generale De Bertolis ha ammesso l'aumento del pa non dispone di una politica estera comune e si af-
giunsero Turchia, Canada, Australia, Israele e Sin- prezzo unitario da 80 (da lui annunciato in febbraio fida a iniziative nazionali (nel caso libico di Francia
gapore. Dal 1996 aviazione e marina spinsero l'Ita- alla Camera) a 127 milioni con punte di 13 7 per i e Gran Bretagna) per proiettarsi all'esterno. Gli Sta-
lia verso quello che Beniamino Andreatta, ministro trenta F-35B da imbarcare sulla portaerei Cavour. ti Uniti hanno vissuto con le primavere arabe l'ulti-
della Difesa del primo governo Prodi, considerava Vanificati anche i "diecimila posti di lavoro" attesi mo grande impegno nell' area mediterranea e medio-
"modello di chiara impostazione operativa e tec- nel sito di Cameri, in cui non si assembleranno, co- rientale: Washington preme perché, nel suo imme-
nologica" ("Sole 24 Ore", 15 luglio 1998). I dieci me da annunci governativi, le ali dei velivoli statu- diato vicinato, l'Europa riempia il vuoto creato dal
milioni di dollari stanziati dal primo governo D'A- nitensi ("La Stampa", 30 novembre 2011). pivot to Asia. Londra, Parigi e Berlino fanno orec-
lema nel dicembre '98 segnarono il punto di non La riforma ha tagliato 40 dei 131 aerei previsti, ma chie da mercante e Roma sceglie di non scegliere:
ritorno: i cambi di maggioran'z a nei successivi gli esempi per dubitare ancora della bontà dell'inve- comprerà i nuovi aerei (dopo aver tagliato 25 Euro-
quattro anni successivi non mutarono infatti la rot- stimento non mancano: la Germania, convinta di fighter) affannandosi, dall'Mrica all'Oceano India-
ta. TI secondo governo Berlusconi, pur di "non per- non potersi permettere simili azzardi e di dover so- no, per legittimarsi agli occhi di Washington. Che
dere il treno" - parola di Antonio Martino - ri- stenere l'industria nazionale ed europea, strutturerà ringrazia cancellando gli acquisti di un cargo tattico,
nunciò al progetto del cargo tattico Airbus A400M l'aviazione sull'Eurofighter, prodotto ed esportato il C-27J di Alenia. La stessa Nato propone ai suoi
spingendo alle dimissioni il proprio ministro degli con Gran Bretagna, Spagna e Italia. L'Efa è un cac- membri europei uno sforzo di razionalizzazione, la
Esteri Renato Ruggiero, meteora dell' europeismo cia da difesa aerea ma pure ottimo bombardiere - cosiddetta Smart Defence; l'Europa spende poco
in un esecutivo a trazione atlantista. già testato dagli inglesi in Libia - e non comporta co- (194 miliardi di euro, pari solo al 38 per cento della
Dal giugno 2002, quando Di Paola, allora re- ' sti aggiuntivi per integrare armamenti europei. L'im- spesa americana, di 689 miliardi di dollari) e male,
sponsabile nazionale agli armamenti, firmò l'intesa pianto della riforma realizzata da Di Paola è tuttavia senza garantire efficienza e interoperabilità. Le mis-
per lo sviluppo da 1028 milioni di dollari, generali sintomatico della prerogativa italiana di slegare la sioni della Politica comune di Sicurezza e Difesa so-
e governi si sono spesi per difendere l'irripe- no ferme al 2007 e delle Forze di Risposta per
tibilità delle opportunità industriali, l'inevita- la sicurezza umana - un approccio che unisce
bilità di un percorso obbligato pena l'esclu-
I libri multilateralismo e tutela dei diritti umani ela-
sione dal club dei potenti. Solo una parte del borato da Mary Kaldor - non v'è traccia; mi-
centrosinistra parve accorgersi del vulnus A Human Security Doctrine for Europe. Project, principles, nimi sforzi sono stati fatti per scremare le du-
portato alla difesa europea ma non mancò practicalities, a cura di Marlies Glasius e Mary Kaldor, Rout- plicazioni dei mezzi tramite l'utilissimo con-
chi, come Lorenzo Forcieri, dopo aver la- ledge, 2008. cetto di pooling and sharing che consente di ri-
mentato il trasferimento di fondi dall'A400M Giovanni Faleg e Alessandro Giovannini, The EU between sparmiare, anziché tagliando ex post, organiz-
al Joint Strike Flghter ("L'Unità", 28 aprile Pooting & Sharing and Smart Defence. Making a virtue of ne- zando ex ante gli organici e le acquisizioni in
2002), si ritrovò nel 2007 a firmare l'intesa cessity?, Centre for Eùropean Policy Studies, 2012. base alle necessità strategiche. Le resistenze
per la produzione come sottosegretario del Anders Fogh Rasmussen, NATO After Libya. The Atlantic Al- degli ultimi brandelli di sovranità nazionale al-
governo Prodi. Altri 908 milioni di euro stan- liance in Austere Times, in "Foreign Affairs" luglio-agosto lontanano l'unificazione degli eserciti, ma l'in-
ziati ignorando, tra gli altri, gli allarmanti 2011, Council of Foreign Relations, luglio-agosto 2011. tegrazione della difesa è una priorità del pro-
rapporti del Government Accountability Of- cesso d'integrazione. L'Europa premio Nobel
John Gordon, StuartJohnson, F. Stephe Larrabee e Peter A.
fice, l'organo statunitense di revisione dei per la pace ha l'obbligo di produrre sicurezza
Wilson, NATO and the Challenge ofAusterity, "Survival. Global
conti. L'ultimo, del marzo 2012, è sconfor- a livello regionale globale e non potrà svolge-
Politics and Strategy", agosto-settembre 2012.
tante: tra 2001 e 2011 il costo del programma re a lungo questo ruolo senza fornire identità
è salito del 40 per cento, a sfiorare i 400 mi- Gary J. Schmitt, Italian Hard Power. Ambitions and Fiscal e progettualità alla sua politica estera. Un'evi-
liardi, e si sono già persi per strada 600 ordi- Realities, American Enterprise Institute for Public Policy Re- denza messa in luce, purtroppo, solo dal pro-
nativi rispetto ai livelli del 2007 . Conseguen- search, 2012. sciugarsi delle risorse a disposizione. Più del
ze della sovrapposizione di sviluppo e pro- Quale dzfesa per la Repubblica? Sicurezza nazionale, Costitu- · pericolo, poté l'austerità. •
duzione, che ha inficiato l'affidabilità di un zione, scenari internazionali ed industria per la Dzfesa, a cura di direttore@rivistaeuropae.eu
velivolo elaborato in tre differenti versioni (A Paolo Quercia, Fondazione Farefuturo, 2012.
decollo convenzionale, B decollo verticale, C A. Scarazzini studia scienze internazionali all'Università di Torino
N.2 10

Cesare deve morire: l'incontro fecondo tra un classico (Shakespeare), il teatro di


Un' esperienza di formazione per tutti
,
di Umberto Mosca

C ' è oggi una nuova frontiera nella produzione di


contenuti audiovisivi che ha a che vedere con
una profonda trasformazione del cinema, e delle arti
sforma in un'esperienza della visione per tutti, in per coglierne le contraddizioni politiche, loro çhe fi-
grado di esibire una forte impressione di necessità. gli di un repubblicano coraggiosamente antifascista
Sin dall'esordio, nel 1962 e con Valentirio Orsini, sono presto diventati marxisti, vicinissimi al Partito
visive più in generale, in un'esperienza di formazione di Un uomo da bruaare, i Taviani hanno fatto i conti comunista italiano, ma sempre schierati ben oltre un
non soltanto per chi guarda (lo spettatore), ma anche con un deciso superamento del neo realismo, facendo ' posizionamento di comodo, con l'obiettivo molto
per chi partecipa direttamente alla costruzione del del cinema un'arte totale, del film un luogo di esten- chiaro ancorché forse inconsapevole di far avvertire
racconto, che attraverso l'esperienza del film si ritro- sione del teatro, della pittura e della musica (in partì- allo spettatore il senso del tempo che passa, che tra-
va "guardato" e di conseguenza cambiato (attore e colare, e ancora oggi, i due autori considerano il ci- sforma le cose e non le rende mai uguali a se stesse.
utente, insieme). Questa frontiera si è spostata non nema l'erede principale del grande patrimonio musi- Cantori della verde stagione del cambiamento ri-
solo genericamente perché i nuovi agilissjmi stru- cale del nostro paese), Hanno proseguito in questa voluzionario, con I fuonlegge del matn'monio (1963),
menti tecnologici (sia di produzione che di distribu- direzione percorrendo nuove vie di espressione, sen- I sovversivi (1967) e Sotto il segno dello Scorpione
zione) sono oggi un po' alla portata di tutti, ma so- za negare al neorealismo il fatto di essere una delle . (1969), i Taviani di quella stagione, come anche Ber-
prattutto per il fatto che tale diffusione ha accorciato matrici ispirative del loro lavoro (pur amando visce- tolucci e Bellocchio, coglievano le contraddizioni e
quella classica distanza tra la sfera della creatività ar- ralmente il cinema dei grandi maestri russi, da Ejzen- le frustrazioni, le prime crisi identitarie e un insop-
tistica e il livello della fruizione. Sul piano della più re- stejn a Dovzenko, i Taviani non possono negare di primibile desiderio di anticonformismo. E se il ditti-
cente produzione cinematografica, Cesare deve mori- aver iniziato ad amare il cinema vedendo Paisà). In co sulla rivoluzione incompiuta segnava il passaggio
re di Paolo e Vittorio Taviani costituisce un autentico tal senso hanno spesso trasformato i loro film lavo- da una rappresentazione del mondo incentrata sulla
paradigma di tale tendenza. Per realizzare il loro ulti- rando a strettissimo contatto con l'attore, che in cer- ricerca di un equilibrio collettivo alla sua percezione,
mo film i due fratelli di San Miniato hanno lavorato ti casi è diventato una sorta di co-autore, come acca- sempre più distorta, da parte dell'individuo in crisi,
con i detenuti del carcere di Rebibbia coordinati dal duto per Giulio Brogi in San Michele aveva un gallo vincendo la Palma d'oro a Cannes con Padre padro-
regista teatrale Fabio Cavalli, individuando nei carce- (1972). Quest'ultima opera forma con Allonsanfan, ne i Taviani esprimono, in pieno '77, l'attrazione nei
rati con la passione per il teatro proprio una nuova e del 1974, un dittico dedicato alla figura della rivolu- confronti della famiglia e della memoria come ele-
interessantissima categoria di individui creativi che zione, ponendosi idealmente come una cornice inso- menti essenziali per recuperare la visione di un'iden-
occupano una posizione di sintesi tra chi l'artista lo fa lita della grande stagione risorgirrientale. Infatti, se tità ormai minacciata da una visione del presente
di mestiere e coloro che vedono nell'espressione arti- Allonsanfan mette in scena il ripiego degli ideali rivo- pervasiva e ciecamente violenta. Come prima e più
stica uno strumento irrinunciabile di protagonismo luzionari in quella transizione della Restaurazione di prima la fantasia, il sogno e la metafora si pro-
identitario e di cittadinanza attiva. A realizzare questo dalle cui ceneri prenderà spunto il Risorgimento, San pongono come strumenti decisivi per rappresentare
effetto magico non qual- il mondo e per restituire
che giovane ed esordiente alla realtà up interesse
promessa del cinema ita- Shakespeare a Rebibbia autentico, oltre le sempli-
liano, ma una coppia di ci- ficazioni ideologiche. TI
neasti ottantenni che da Intervista a Fabio Cavalli di Santina Mobiglia cinema dei Taviani è
mezzo secolo del cinema proiettato nella ricerca di
·i• italiano stanno scrivendo inediti punti di vista, in
~ esare deve morire dei fratelli Taviani, mostrando- gliaia di reclusi. A Rebibbia abbiamo un grande tea-
la storia. TI fatto che Cesa- cui lo . sguardo poetico
re deve morire si sia aggiu- '-..Ate un risultato di straordinaria forza e qualità, ha tro, tre compagnie e i nostri spettacoli hanno avuto dei più giovani investe le
portato all' attenzione di un vasto pubblico le espe- trentamila spettatori esterni. I detenuti si lasciano cose di un'atmosfera ine-
dicato un premio come
rienze di teatro nelle carceri, cui lei come regista de- attrarre dall'esperienza, inizialmente, per sfuggire
l'Orso d'oro di Berlino, dita incarnando la salvez-
dica da tempo Un intenso impegno professionale. alla noia e alla sofferenza. Ma la potenza espressiva
che spesso e volentieri fo- Come è nata la sua idea di mettere in scena il Giulio . del teatro ha il soprawento e l'impegno si carica za del mondo (come in Il
tografa espressioni e ten- Cesare shakespeariano con i reclusi di Rebibbia? dell'insopprimibile ansia espressiva che resiste nel- prato, del 1979, e in La
denze fuori dal coro, an- I Taviani vennero ad assistere a miei lavori con i de- l'anima di ciascuno. Allora comincia il dialogo con notte di San Lorenzo, del
che di cinematografie tenuti di Rebibbia. Rimasero colpiti dalla visione del- il "personaggio", con la tridimensionalità che esso 1982) o dove la dimen-
, considerate minori, sotto- l'Inferno dantesco e della Tempesta shakespeariana. assume nell'incarnarsi nel corpo e nella voce del- sione letteraria è spesso
,.
j
I linea come il cinema dei Sulle labbra di quegli attori cosÌ disperati e fieri, le al- l'attore. un utile punto di parten-
; fratelli Taviani continui a tissime parole dei poeti risuonano autentiche, quasi za per focalizzare il rac-
proporsi come un oggetto originarie. E ciò sebbene, da sempre, la mia compa- Quali effetti producono queste pratiche nella conto, come nei piran-
in cui la ricerca e la speri- gnia traduca tutte le battute nei dialetti d'origine de- condizione e nei percorsi riabilitativi della vita car- delliani Kaos (1984) e Tu
mentazione costituiscono gli interpreti. TI celebre monologo di Amleto o il can- cerarià, in base ai suoi riscontri e nelle valutazioni ridi (1998) e negli adatta-
il valore dominante. to del conte Ugolino detti in calabrese da un recluso dei detenuti stessi? menti di Tolstoj (Il sole
Non è un caso che la a vita sono quanto di più emozionante si possa speri- Gli effetti sono straordinari. TI tasso di "recidiva" anche di notte, 1990), di
critica cinematografica si mentare. Per affrontare questa estrema awentura ci- si abbassa quasi a zero per coloro che arrivano a fi- Goethe (Le affinità eletti-
sia spesso ritrovata di nematografica, ai Taviani occorreva un allestimento ne pena dopo l'esperienza teatrale. Le istituzioni ve, 1996), di Antonia
fronte alle loro opere con di portata universale come il Giulio Cesare. Mi sono stanno cercando di studiare il -fenomeno. Forse il Arslan (La massena delle
un senso di inadeguatez- messo all' opera: traduzione dall' originale, adatta- teatro - il grande teatro - cambia l'orizzonte visua- allodole, 2007) e più re-
za, lo stesso senso di mento, confronto con gli attori sulle opportunità lin- le di che lo pratica. Prefigura un senso del vivere, centemente di Shake-
spiazzamento provato guistiche offerte dai loro dialetti. Poi sono passato al- inatteso per quanti non avevano mai incontrato pri- speare. Ispirandoci a uno
trovandosi di fronte a la messa in scena del testo. Questo lavoro preparato- ma la bellezza dell'arte. dei loro film meno com-
una filmografia ampia e rio mi ha consentito di offrire ai Taviani una buona presi, Good Morning Ba-
collaborazione nella sceneggiatura del film. Quale impatto ha esercitato, sulla sua sensibilità bilonia (1987), si potreb-
complessa che rivela l'im-
possibilità di un inqua- e pratica registica, il lavoro nelle carceri? Quali be dire che la filmografia
Come viene accolta la prop'osta di attività teatra- suggestioni feconde di nuovi approcci e sguardi
dramento omogeneo, che di Paolo e Vittorio Tavia-
li nelle carceri? Quale relazione si instaura tra i sulle potenzialità più in generale del fare teatro?
puntualmente si sottrae partecipanti esterni e interni, e nelle dinamiche tra ni costituisçe un lungo
Se non avessi incontrato la "Città dolente" e la va-
agli schemi e alle sempli- "attore", "testo" e "person~ggio"? ga speranza di coloro che hanno conosciuto il male viaggio per mezzo del
ficazioni di comodo. Sia- Quando cominciai, dieci anni fa, l'accoglienza e per questo scontano là anni disperati, credo avrei quale liberarsi dalle
mo convinti che la ragio- della mia proposta fu fredda da parte dell'istituzio- interrotto i miei rapporti con un'arte ormai asservi- istanze di un cinema
ne di tale imbarazzo sia ne penitenziaria. La visione illuminata dell'allora di- ta al gusto più banale e dimentica della sua origina- troppo appiattito sul na-
storicamente legata al fat- rettore Carmelo Cantone mi aiutò a far passare l'i- ria funzione: la catarsi. La sospensione del dolore turalismo, in cui invece
to che ci sono dei casi in dea che un carcere potesse diventare un luogo d'ar- del vivere quando esso si libera nella parola poetica far sentire di continuo il
cui gli artisti di cinema te e di cultura. Oggi la pratica teatrale si va diffon- e - nell' effimera bellezza dell' attimo - trova la sua carattere teatrale della
sono più avanti degli in- dendo a macchia d'olio in Italia, coinvolgendo mi- stupefacente redenzione. rappresentazione, in cui
tellettuali che cercano di la macchina da presa è lo
ingabbiarli. Si tratta di un strumento decisivd attra-
caso piuttosto diffuso proprio nella generazione ar- Michele aveva un gallo, che si svolge nel 1870 mentre verso il quale sottolineare la finzione, e il montaggio
tistica con cui i Taviani esordiscono, a prescindere si consumano le ultime azioni militari dell'unità ita- è l'artificio necessario per impedire allo spettatore di
dai dati anagrafici, quella di Pasolini, di Olmi e Fer- liana, di quegli ideali rivoluzionari segna il definitivo assuefarsi. Un'idea di cinema che è sempre "politi-
reri, di Bellocchio e Bertolucci. Peraltro capita an- tramonto. Non è certo un caso che i Taviani descri- ca", nel senso di animata dal coraggio di chi si muo-
che con i più visionari tra gli autori più giovani, co- vano l'idealismo utopico del protagonista come qual- ve sempre là dove più soddisfazione ricevono la cu-
me Sorrentino e Garrone. li fatto vuole, però, che cosa di prossimo all'insanità mentale, visto che stan- riosità e la sorpresa, come nella "scoperta" che i de-
tali artisti riescano, in virtù di una libertà espressiva no cogliendo in anticipo, in maniera quasi profetica, tenuti di Rebibbia sono qualcosa di ben diverso da
che li rende difficilmente codificabili, a creare 1:Ula la particolare e inquietante direzione cui si stanno una simpatica compagnia di filodrammatici. •
forte comunicazione con il pubblico, cui finiscono orientando alcune istanze politiche e culturali nate umberto_mosca@yahoo.it
per trasferire il loro approccio emozionale al rac- nel decennio precedente. Paolo e Vittorio Taviani
conto, una dimensione colta che per magia si tra- mettono in scena il passato per parlare del presente, U. Mosca è critico cinematografico
N.2 11

Fabif) Cavallz: il cinema dei/ratelli Taviani e i talenti rinchiusi nel carcere di Rebibbia
Evadere dal set dell' assurdo
Intervista a Paolo e Vittorio Taviani di Gianni Rondolino

L ' Orso d'oro di Berlino non ha fatto altro che


sancire il successo di pubblico e critica otte-
nuto all'uscita del vostro ftlm. Vi aspettavate un ri-
l'uso del dialetto il testo originario? Cosa è salta-
to fuori d'imprevisto nella lavorazione? '
Durante il nostro primo incontro un detenuto
conoscimento così ampio? leggeva il canto di Paolo e Francesca dall'Inferno
No, è stata una sorpresa anche per noi e una gioia, di Dante. Fece una premessa: io leggerò questi ver-
soprattutto per il gradimento del pubblico. Quando si nella mia lingua, il dialetto napoletano. All'inizio
decidiamo di fare un film non ci poniamo il proble- noi due, toscani, siamo rimasti un po' interdetti da
ma del suo successo. Cesare deve morire è nato da una quella anomala lettura, ma a poco a poco ci siamo
forte emozione: l'incontro con i detenuti di Rebibbia resi conto che la deformazione dialettale non im-
del braccio di massima sicurezza, ergastolani per lo miseriva i versi di Dante, anzi regalava loro una ve-
più. Leggevano Dante, recitavano Shakespeare nei lo- rità nuova. Ci siamo commossi anche perché quel
ro dialetti. Ci siamo resi conto che le tragedie di Sha- detenuto e i suoi compagni ci hanno detto: nessu-
kespeare evocavano sentimenti e aziòni come l'omici- no come noi può capire e dare voce alla sofferenza
dio, l'amicizia, il tradimento, che appartengono an- d'amore di Paolo e Francesca che sono all'inferno
che al vissuto di quei detenuti. Un'emozione inaspet- come noi qui in prigione, separati per sempre dal-
tata, nuova, che abbiamo voluto trasmettere al pub- le nostre donne. E cosÌ è accaduto anche per le in-
blico. Un documentario? un film? Non amiamo le terpretazioni ,shakespeariane in siciliano, barese o
definizioni, siamo noi e la macchina da presa. napoletano. E cosÌ che i detenuti si sono appro-
priati dei testi e li hanno adattati alla propria natu-
L'uso del colore che passa al bianco e nero è una ra. Abbiamo incontrato Fabio Cavalli, il regista di
scelta stilistica molto interessante. Come siete ri- buro. Felici. Noi due ci siamo detti: in questo mo- grande talento che ha dedicato gran parte della sua
usciti a usarlo in modo prima violento e poi lirico? mento .sono liberi, sono eyasi. E abbiamo voluto vita all'insegnamento del teatro nel carcere, e gli
La scelta del bianco e nero è dovuta a due motivi. c~udere la scena della gioia con un taglio netto del abbiamo proposto Giulio Cesare. Fabio si è dedi-
TI primo, elementare, è la semplicità narrativa: vole- sonoro, un brusco passaggio al silenzio del dolore. cato con fervore all'impresa. Noi due abbiamo
vamo che il pubblico si rendesse,conto che raccon- smembrato e ricostruito il testo originale. L'anima
tavamo un flashback e cogliesse senza fatica quel I vostri ftlm sono stati spesso legati liberamen- della tragedia è la stessa, anche l'iter narrativo, ma
passaggio narrativo. TI secondo, più profondo, è che te a un testo letterario. Quanto avete forzato con reso più semplice, più cinema. Fabio ha collabora-
secondo noi il bianco e ne- to alla sceneggiatura e
ro è irrealistico e il colore insieme ai detenuti ha
naturalistico. L'afferma- La terza vita è possibile tradotto i dialoghi nel
zione è aggressiva, ma per vari dialetti.
questo film è una verità. di Patrizio Gonnella
Sentivamo che il colore I detenuti non hanno
avrebbe appiattito la cru- esitato a dichiarare aper-
dezza della nostra storia
tra verità e finzione, l'a- Sono due le vite di Giovanni Arcuri e Cosimo Re- fratelli Taviani. Giovanni Arcuri e Cosimò Rega nel-
ga. Una vita da uomo libero e una vita da uomo la loro seconda vita, quella da detenuto. sono diven-
prigioniero. "In ,entrambe le situazionz' ho mantenuto tati scrittori. La domanda è cosa faranno nella loro
tamente le loro generali-
tà pur dovendo scontare
condanne durissime per
vrebbe resa televisiva. TI
il mio modo di essere, senza scendere a compromessz; terza vita, quella da uomini liberi, restituiti alla so- camorra e, in alcuni casi,
bianco e nero invece fa
con dignità e coerenza". Le situazioni di cui parla cietà dopo una lunga prigionia. La cultura, la scrit- l'ergastolo. Secondo voi
violenza alla realtà del tura e il teatro sono terapeutici, non sono degrada-
Giovanni Arcuri nella introduzione a Libero dentro. perché?
quotidiano, la potenzia. Brevi storie di riflessioni di vita vissuta (Albatros, bili a intrattenimento penitenziario. ono la via at-
Ogni tanto mostravamo ai Nel film abbiamo vo-
2011, pp.145, € 14,90) sono la vita libera e la vita traverso cui il singolo e la comunità costruiscono il
detenuti-attori il video prigioniera. Le due parti del suo libro (Quaderni dal contrasto alla recidiva. Sono il farmaco sociale sul luto che comparissero
della scena appena girata mondo e Quaderni dal carcere) sono ap- quale le istituzioni dovrebbero investire le didascalie con i nomi
(cosa che non facciamo punto dedicate ' ai due universispaziali, risorse ed energie. È ben difficile che fuo- dei detenuti e l'entità
mai con gli attori profes- emotivi ed esperienziali della sua esisten- ri dal carcere si riesca a sopravvivere fa- delle condanne, con la
sionisti). Erano stupiti, za, La dignità umana è il collante tra le cendo il mestiere del teatrante o dello loro approvazione. Per-
emozionati, quasi non ri- due vite. La dignità non si perde con la scrittore. Ma si può ben scommettere che ché il pubblico fosse
conoscevano i propri volti . privazione della libertà personale. La di- la loro vita scorrerà sui binari della legali- consapevole che; non si
cosÌ espressivi nel recitare, gnità umana, nella sua accezione kantiana tà e del rispetto individuale e collettivo. trattava di una compa- '
cosÌ nuovi grazie anche al- di non degradazione dell'uomo a cosa, di Accade" come si intuisce leggendo i libri gnia di attori come le
l'aiuto di quel crudo bian- uomo che deve essere sempre fine e mai di Arcuri e Rega, che le istituzioni nella altre. Per la scelta dei
co e nero. Ci siamo sentiti mezzo, non è altro che l'umanità. L'uma- migliore delle ipotesi sopportino, tollerino protagonisti facemmo
più liberi d'inventare, li- nità è in dote a tutti, onesti e criminali, in- le proposte di laboratori di scrittura e di dei provini (che com-
beri di girare in questo set nocenti e colpevoli. Non è il cambio di vi- teatro che arrivano dalla società libera. paiono an'che nel film)
dell' assurdo che è diventa- ta da criminale a scrittore o da detenuto Raramente ne sono promotori. Cesare de- usando un metodo
to il carcere. Dove Bruto che si inebetisce davanti alla tv a detenuto attore che ve morire, con Rega nelle vesti di Cassio, si è potuto semplice come faccia-
enuncia i suoi dubbi se uc- fa acquistare o riconquistare la digrità. Questa, co- girare nel carcere romano di Rebibbia perché D a mo da trent'anni con i
cidere o no Cesare pro- me scrive Giovanni Arcuri in premessa al suo libro, quel tempo c'era un direttore sensibile al mondo nostri attori. Abbiamo
prio nella cella del detenu- prescinde dai comportamenti, dal come si sta in so- dell' arte e della musica che ne comprendeva la forza chiesto loro di recitare
cietà. L'uso razionale, divertente e utile del tempo immensa di trasformazione sociale. Non dappertut- nomi, cognomi, indiriz-
to-attore, la congiura si or-
ganizza nei corridoi del nella vita carceraria può aiutare a emanciparsi da to è cosÌ. L'Italia carceraria, come l'Italia scolastica o zi, immaginando di es-
scelte di vita devianti, a rimettere in scala i valori, a delle Asl, è un'Italia a macchia di leopardo. Vi sono sere interrogati a un po-
carcere, Cesare viene ucci- trovare vie di uscita a percorsi esistenziali complessi luoghi dove i direttori, direbbe Rega, tirano a cam-
so nei cubicoli dove i dete- pare. TI direttore di carcere dovrebbe es- sto di frontiera, e di ri-
e a volte drammatici, ma nulla ha a che fa-
nuti prendono l'ora d'aria, re con la dignità. Giovanni Arcuri e Cosi- sere un umanista piuttosto che un giurista. spondere alle domande
e il palcoscenico della pe- mo Rega hanno ben usato il tempo della Le condizioni di vita interne oggi sono ta- la prima volta con dolo-
rorazione di Bruto e Anto- loro vita carceraria, come testimoniano ·i li che spesso il detenuto non ha lo spazio re, la seconda volta con
nio è il cemento abbaci- loro due romanzi che possiamo tranquilla- e la concentrazione per leggere e scrivere. rabbia, disperazione.
nante del campo di gioco mente ascrivere al genere delle autobio- Gli spazi di socializzazione sono ridotti a "Non importa che usia-
di pallavolo. TI colore tor- grafie. Nel caso di Cosimo Rega questo è dormitorio. Nelle carceri italiane vi sono te le vostre vere genera-
na alla fine, celebra la vit- chiarito sin dal titolo del suo libro Sumino ventitremila persone in più rispetto ai po- lità - abbiamo spiegato
toria dei detenuti: lo spet- fO Falco. Autobiografia di un ergastolano sti letto a disposizione. E quindi ancor più - è una finzione, inven-
tacolo si fa. TI colore è (Robin Edizioni, 2012, pp. 478, € 18,50). miracoloso l'esito letterario e artistico di tate". E invece tutti, ma
denso, forte come il bian- Un romanzo che è di fatto una ricca e bel- Giovanni Arcuri e Cosimo Rega, che in- proprio tutti, hanno
co e nero. TI pubblico ap- la sceneggiatura pronta per chi volesse far- sieme ad altri detenuti artisti, studiosi, at- usato i prppri nomi e
plaude, gli attori-detenuti ne un film o una fiction a puntate. La sua tori e letterati - cito, uno per tutti, Car- cognomi. E stato il no-
ringraziano, un ringrazia- è una storia che ha tutti gli ingredienti per diventare melo Musumeci, anche lui scrittore ergastolano - do- stro provino più emo-
mento che non assomiglia un successo televisivo. Una sorta di Heimat napole- vrebbero essere elevati a modello dalla amministra- zionante: pianto e rab-
a quelli del teatro tradizio- tana d'azione con finestre che si aprono una dentro zione penitenziaria. Invece a volte si cerca di rende- bia erano autentIcI.
nale, è un'esplosione col- l'rutra. Quella di Rega è una storia che ha un bel fi- re loro la vita ancora più difficile di quella che è, con Hanno voluto gridare a
lettiva di gioia, uno scate- nale, visto che da uomo della malavita diventa scrit- trasferimenti continui da carcere a carcere, inter- chi sapevano loro, a chi
namento dei nostri prota- tore e attore protagonista di uno dei più bei film ita- rompendo percorsi riusciti di affrancamento dal cri- stava fuori, che erano D,
gonisti che si abbracciano, liani dell'ultimo decennio, Cesare deve morire dei mine, integrazione sociale e crescita culturale. in quell'inferno, nel do-
ballano, suonano il tam- lore, nell' orrore. •
N.2 12

'/,?;;y :i}t"- Dalla Fiera di Guadalajara


... '--------------------------------------------------------~-------------------------------------
TI nuovo boom della letteratura latinoamericana
di Vittoria Martinetto
.,

L a Fiera Internazionale del Libro di Guadalajac


ra, in Messico (svoltasi tra novembre e dicem-
bre 2012), appuntamento imperdibile per l'edito-
na come trademark. Di autori tradotti da questa
giovane casa editrice romana a Guadalajara c'e-
rano i messi cani Elmer Mendoza e Yuri Herrera,
in altrettanto raffinate edizioni e considerato meri-
tevole di prestigiosi premi (recentissimo, il Premio
Antonin Artaud, conferitogli questo mese dall' Am-
ria di lingua spagnola, è la versione latinoamerica- esponenti, malgré soi (visto che la qualità della basciata di Francia, dove Bellatin è pubblieato da
na della Buchmesse di Francoforte, quindi con ag- loro scrittura supera la denominazione di gene- Gallimard) . Chissà se, arrivato al traguardo dei
giunta di colore e, a differenza della sobria manife- re), della cosiddetta narcoletteratura. Altri due "mille libri", anche noi riusciremo a capire che si
stazione tedesca, con accesso in massa per il pub- autori de La Nuova Frontiera che alla Fiera han- tratta di un'opera unica - in tutti i sensi - che va re-
blico non profes- . no avuto risonan - cepita nella sua interezza.
sionale. I primi tre za da star sono il Autore completamente diverso, ma altrettanto di
giorni di fiera sono cileno Alberto Fu- culto, affermatosi una ventina d'anni fa con il ro-
dedicati alle ceri- guet (1964) e il manzo Mala onda (1991, una sorta di Giovane Hol-
monie per così dire messicano Mario den in versione "pop" e cilena sullo sfondo del re-
solenni: quest'anno Bella tin (1960), gime di Pinochet) e poi conquistatosi la copertina di
... il doveroso omag-
gio a Carlos Fuen-
sui quali può vale- "Time" con la provocatoria antologia manifesto
re la pena soffer- McOndo (1996, levata di scudi di un'intera genera-
tes, il grande scrit- marsi. zione di giovani scrittori contro l'equazione lettera-
tore messicano del Mario Bellatin, ria America Latina/realismo magico), Alberto Fu-
"boom" morto a personalità di gran- guet rappresenta quel filone che, parallelamente ai
maggio, e l'assegna- de spicco in Messi- ben più noti realismi esotici di sapore caraibico e
zione dell' ormai co, fotografatissi- centramericano, si è venuto sviluppando a partire
decennale Premio mo per illook raf- da autori come Manuel Puig. Decisamente urbano
de Literatura en finato e stravagan- e transnazionale (come Puig, anche Fuguet ha
Lenguas Romances te, è ormai un au- attraversato frontiere reali e linguistiche fra Nord e
indetto dalla Fiera tore di culto che si Sudamerica), lo scrittore cileno si è messo in luce,
al peruviano Alfre- sta distinguendo come a suo tempo l'argentino, per aver fatto spazio,
do Bryce Echeni- anche nel mondo nella propria narrativa, ai linguaggi dei mass media
que (1939), da noi dell' arte, per il e ai temi della cultura popolare: il cinema, umanzi-
pubblicato da progetto di un'edi- tutto, e la musica pop e rock. Anche nei romanzi e
Guanda (Un mon- zione limitata e au- nei racconti di Fuguet i dialoghi e i materiali sac-
do per Julius, La vi- toprodotta delle cheggiati ~ reate fungono da fulcro, e nella costru-
ta esagerata di Mar- proprie opere dal zione delfe storie si evince un montaggio decisa-
tin Romana, La ton- titolo Los millibros mente cmematografico, come è evidente nei due
sillite di Tarzan, fra de Bellatin , presen- suoi libri tradotti in italiano, I film della mia vita
gli altri). La scelta tato con grande ' (Marcos y Marcos, 2007) e Missing (La Nuova
di conferirgli que- successo a Docu- Frontie ,2012), quest'ultimo un viaggio on the
sto importante pre- menta di Kassel. road nella California suburbana, fra motel e deserti,
mio ha tuttavia sol- Ma la straordina- sulle tracce di uno zio scomparso. TI cinema è, del
levato una notevole rietà di questo au- resto, l'indiscussa passione di Fuguet, il quale ha già
scia di polemiche tore versatile, che al suo attivo, oltre a una decina di opere narrative,
per via della conte- ha studiato teolo- due lungometraggi e un corto come sceneggiatore e
stuale accusa di gia e cinema, e si regista. Questi due versanti della sua attività creati-
plagio, ricevuta in esprime anche con va sono stati entrambi celebrati a Guadalajara, da
patria, relativa alla la fotografia, risie- un lato con un' edizione commemorativa del ven-
sua opera giornali- de nella sua opera tennale di Mala onda (Alfaguara, 2011), dall'altro
stica. Strenuamente narrativa, cHe an- con la presentazione del libro fresco di stampa dal-
difeso dall'eminen- novera già una l'inequivocabile titolo di Cinépata (Alfaguara,
za grigia della letteratura ispanoamericana Julio quarantina di romanzi brevi, tanto enigmatici nel 2012). Si tratta del diario di bordo di un maniaco di
Ortega, che presiedeva la giuria e ha raccolto una contenuto quanto limpidi nella forma. A Gua~ala­ cinema, che riflette in modo più discorsivo che sag-
lista di firme autorevoli a suo favore, Bryce Eche- jara, dove gli è stato chiesto di chiudere la manife- gistico sui filin, i registi e gli attori che lo hanno se-
niche ha infine accettato il premio (del valore di stazione insieme al filosofo spagnolo Fernando Sa- gnatonel corso della sua formazione. Fuguet si con-
150.000 dollari), ricevendolo a domicilio per evita- vater (che, detto per inciso, ha oscurato con la sa- fronta con la critica cinematografica e raccoglie im-
re contestazioni a Guadalajara, dove non si sono ri- gacia delle proprie riflessioni), Bellatin presentava pressioni ai festival, narra succosi aneddoti di indo-
sparmiate battute fra gli addetti ai lavori. La mani- l'ultimo romanzo, El libro uruguayo de los muertos le autobiografica, mette insieme frammenti di sce-
festazione è poi entrata nel vivo, di giorno con una (Sexto Piso, 2012). neggiature, snocciola frasi come fotogrammi per ce-
sovrapposizione da capogiro di incontri con scrit- Anche questo, come i precedenti, fa parte di un lebrare un personalissimo omaggio alla settima arte
tori, presentazioni di libri e dibattiti, di notte con universo autoreferenziale in cui il lettore, una volta che troverà più di un seguace tra i cinefili, ma anche
analoga sovrapposizione di feste promosse dagli introdotto, ha le chiavi per mj.lOversi a proprio fra gli ammiratori del suo stile narrativo che vedono
editori, fra cui, oltre a quelle delle istituzionali agio. Malgrado l'apparente ermeticità delle storie esplicitamente confermati i fondamenti di una poe-
Random House, Mondadori, Tusquets e Alfagua- che vi si narrano, per descrivere le quali si è fatto ri- tica ormai ventennale. •
ra, si sono distinte quelle di giovani case editrici corso agli abusati aggettivi di "kafkiano" e "surrea- vittoria.martinetto@alice.it
messicane sulla cresta dell' onda come Sexto Piso e lista", scomodando Duchamp, il peculiare mondo .
Almadia. narrativo che Bellatin è venuto modellando fin dal- V. Martinetto insegna lingua e letteratura ispanoamericana
Paese invitato quest'anno il Cile. Non, però, il le prime sue opere non fa che cucirsi intorno ai te- all'Università di Torino
Cile di Isabel Allende (che non ha più bisogno di mi concreti di una
promuoversi in nessun modo) o di LUls Sepwve- vertiginosa autofin-
da, noto e amato_soprattutto da noi ma decisa- zione. Per questo
mente snobbato in America Latina, a partire da motivo l'operazione
casa sua. La delegazione cilena si componeva di di pubblicare da noi
una serie di autori giovani, perlopiù della genera- suoi titoli isolati, co-
zione anni settanta, salvo poche eccezioni (Pedro me Dama cinese
Lemebel, Antonio Skarmeta, J orge Edwards, (Bookever, 2007) e
Diamela Eltit). Citarne tutti i nomi non si può: Salon e di bellezza
fra gli altri, in tutto una settantina, Alvaro Bisa- (La Nuova Frontie-
ma, Patricio Jara, Lina Meruane (che in questa ra, 2011), non può
occasione ha ricevuto il Premio J uan~ Inés de la di per sé' far com-
Cruz, destinato alle migliori narratrici latinoame- prendere ai nostri
ricane). Tuttavia, pur trattandosi di autori già ap- lettori il motivo per
prezzati in America Latina, su di essi non si è an- cui questo autore
cora posato lo sguardo della nostra editoria, piut- viene elogiato dalla
tosto cauta nell'investire in novità considerate ri- critica, pubblicato a
schiose. Uno degli editori che da qualche anno si gara un po' in tutto
lancia anche con buone scelte è La Nuova Fron- il mondo dalle case
tiera, che del resto ha eletto l'area iberoamerica- editrici più raffinate
II ..

N.2 13

'r.::?::/ :i}c'" Da uno scrittore in esilio volonario le amare considerazioni sui rapporti fra intellettuali e potere
I regimi cambiano, i compromessi no
di Vasile Emu

I n entrambi i miei libri pubblicati in italiano -


Nato in Urss e Gli ultimi eretici dell'Impero - i
protagonisti principali sono le idee. Poiché, tutta-
o
che gli intellettuali li rispetta, perché li teme. E per- altre marche, società, brand etc. L'iritellettuale si è ri-
ché il regjme comunista teme gli intellettuali? Per il trovato a essere, da legittima~ore o delegittimatore di
semplice motivo che è un regime fondato sulla lin- un regime politico, a semplice mercante di oggetti,
via, le idee sono appannaggio degli intellettuali, va gua, suI discorso, e gli intellettuali sono coloro che le- che deve starsene buono buono al banchetto a ven-
da sé che l'intellettuale nelle mie opere ricopre un gittimano o delegittimano il potere (in maniera simi- dere la sua merce. E, quel c~e è peggio, ha visto che
ruolo importante. TI primo libro termina con una le ai regimi fondati sulla religione). Gli intellettuali il ruolo centrale che ricopriva nel vecchio regime gli
domanda retorica: cosa avrei fatto io, come mi sa- hanno dovuto imbastire una grande favola, una gran- è stato sottratto da una folla di tecnocrati e vip, gen-
rei comportato, che rapporto avrei avuto con il po- de narrazione, una grande utopia per generare il re- te che lui, l'intellettuale, disprezza a morte. Tuttavia,
tere comunista se avessi continuato a vivere in quel gime comunista. E c'è voluta un' altra narrazione, op- visto _che nella tradizione orientale lo scrittore dete-
regime anche durante l'età adulta. La mia risposta pure un semplice e radicale NO, per farlo scompari- neva una funzione piuttosto centrale da ormai centi-
è semplice: i compromessi che mi trovo a fare oggi re da un giorno all'altro. Noi siamo coloro che han- naia d'anni, non è stato gettato nella spazzatura del-
li avrei fatti anche in quel regime. E la mia tesi cen- la storia, ma è stato ricidato come elemento decora-
trale è -altrettanto semplice: i regimi cambiano, i tivo e collocato vicino al potere.
compromessi NO, dunque a prescindere dal tipo In realtà, da qualche migliaio d'anni nulla è cam-
di regime in cui viviamo, con il potere ci troviamo biato nel rapporto tra intellettuali e potere. Sono
a fare sempre gli stessi compromessi. È altrettanto o . persuaso che, in sostanza, un intellettuale possa in-
vero che in determinati periodi e condizioni i siste- trattenere con quest'ultimo solo due tipi di rappor-
mi repressivi di matrice comunista si sono rivelati to: può essere intellettuale di corte o intellettuale in
pi~ violenti. Ma in sostanza le cose non cambiano. esilio. Non c'è un'altra via. lo ho scelto l'alternativa
E interessante osservare che, una volta caduto il dell' esilio, per questo sono critico con tutti i regimi
comunismo, gran parte degli intellettuali dell'Euro- o " politici, specie con quelli che hanno in mano il pote-
pa dell'Est ha creduto che insieme al regime sia mu- " re reale. Essere critici presuppone in primo luogo as-
tata anche la natura del compromesso. L'intellettua- o o sumersi un rischio. TI mio rabbino di Odessa mi ha
le ha creduto che non ci fossero più rischi, anche nel o insegnato una cosa: nella vita è bene mangiare di me-
suo rapporto con il potere. In realtà, le cose non so- no, per poter bere con la coscienza a posto.
no cambiate, ma si sono complicate. Fino al 1990, Torniamo ora a quanto accaduto in Romania all'I-
quasi ogni intellettuale, pur non avendo il coraggio stituto culturale romeno (ler), tema di cui da noi non
di opporsi al regime comunista, sapeva dentro di sé si fa che parlare. Di recente ha avuto luogo un cam-
che esso costituiva un male politico. Un professore biamento di governo, e di conseguenza anche la di-
a me caro descriveva questa situazione in maniera rezione dell'Icr è cambiata. Nulla di nuovo da que-
molto indovinata: "Nel periodo sovietico la nomen- ste parti, ma è una tecnica adottata in molti paesi,
datura manifestava la propria lealtà al regime be- dunque non siamo originali neanche in questo caso.
vendo e banchettando nelle ville di protocollo, men- L'errore delIa precedente direzione, che personal-
tre l'intellighenzia, per mostrare la propria avversio- mente apprezzavo dal punto di vista professionale
ne a esso, si ubriacava nella cucina di casa, e i lavo- pur criticandone le posizioni politiche, è stato di so-
ratori, infine, si sbronzavano in fabbrica e nei vicoli, stenere apertamente il presidente Basescu. lo penso
sfoggiando una totale indifferenza al regime". È che si possa avere qualsiasi opinione politica, ma
questa la sintesi dei rapporti dei vari gruppi sociali non si ppssono scrivere ogni settimana editoriali a fa-
con il potere comunista. Esso era in grado di unirci vore di Basescu (o di chiunque sia al potere) dalla
e di darci una ragione per odiare quel regime. Dopo posizione di alto funzionario dello stato. Si crea un
la caduta del comunismo, abbiamo percepito il po- conflitto di interessi. Allo stesso tempo abbiamo cri-
tere come qualcosa di radicalmente diverso. Ma in ticato la maniera in cui l'ler è stato fatto passare dal-
sostanza le cose non sono cambiate, dato che il po- no creato una storia che si è trasformata in un incu- l'amministrazione della presidenza a quella del par-
tere continua a essere animato dal desiderio di di- bo, una storia che sempre noi abbiamo distrutto con lamento, cercando di mutarne contestualmente la
ventare ancor più potente di quello che è, cercando le nostre idee e le nostre parole. Per tale motivo, missione. Hanno giocato politicamente e sono stati
di attuare controllo e repressione attraverso stru- quando il comunismo ha fallito ed è emerso un nuo- sbaragliati sempre politicamente. Ma bisogna rico-
menti diversi. TI capitalismo che si è instaurato nello vo meccanismo sociale, politico ed economico deno- noscere che buona parte degli intellettuali si è solle-
spazio orientale ha trovato mezzi più perfidi di quel- minato capitalismo, gli intellettuali dell'Est sono en- vata in difesa dell'Istituto. L'ler era divenuto forse
li di prima per controllare e costruire meccanismi di trati ben presto in depressione. Perché? Percné nel l'unica istituzione culturale romena che funzionasse
repressione, che sono più sottili, ma che corrompo- nuovo sistema, basato unicamente sul denaro, le pa- in maniera efficiente, l'unica istituzione riconosciuta
no in maniera molto più efficiente. role non hanrio più valore se non in quanto merce. all'estero che portasse avanti progetti di prestigio at-
Dopo il 1990 abbiamo assistito a un avvicinamen- L'intellettuale ha constatato all'improvviso che quel tuati in modo professionale. Personalmente, ho pre-
to fin troppo serrato degli intellettuali dell'~st al po- che lui stesso produce o crea in ambito sociale èd so le difese dell'ler perché apprezzo il lavoro com-
tere (il fenomeno vale tanto per la Romania quanto economico entra in competizione con una miriade di piuto sotto la direzione di Horia-Roman Patapievici.
per la Russia). Una parte di Sarebbe .una follia distrugge-
loro si è schierata al suo fian- re un'istituzione che funzio-
co in modo plateale, senza N ostalgia e disincanto na bene, con programmi e
porsi troppi problemi, men- progetti eccellenti. La comu-
tre la maggioranza si è atte- nità culturale ha chiesto che
stata su posizioni non-criti-
che, in una sorta di apoliti- V asile Emu è un irregolare, nella misura in cui si può definire regola la casella in cui si finisce per tro- la nuova direzione venisse
vare dimora, per propria volontà o per decisione altrui. Nato nel 1971, è una delle figure più inte-
ressanti del panor:ama letterario della Romania contemporanea. In ~omania è considerato un saggista e
eletta in base a un concorso e
a progetti concreti, e che
smo che altro non è se non
una comoda forma di oppor- un polernista provocatorio, un agitatore culturale, si potrebbe dire. E tra i fondatori di CriticAtac, un col- quelli già in corso venissero
tunismo. TI nuovo potere, a lettivo di critica sociale, intellettuale e politica. Interviene con assiduità ormai da anni, e da anni cerca di portati a termine. Senz' altro
sua volta, ha cominciato a of- ricostituire un tessuto intellettuale di sinistra, in un paese in cui il passato anteriore al 1989 non si è an- ai progetti già esistenti, che
cora dissolto. In Italia - grazie al sostegno e al convincimento meritorio delle edizioni Hacca - è arriva- possono essere migliorati, se
frire privilegi, cariche e de-
to nel 2010 Nato in URSS, geniale racconto del passaggio dal comunismo al capitalismo della Bessarabia. ne possono affiancare di
naro con modalità diverse.
Con quel libro si è guadagnato da subito un'attenzione significativa della critica e un buon apprezza-
Ebbene, il potere comunista nuovi. Purtroppo, la voce di
mento del pubblico, compatibilmente con la distribuzione della piccola editoria in Italia. Nato in URSS
non si è comportato forse al- è difficilmente governabile con i tradizionali criteri di catalogazione: considerato in Romania saggistica quella parte di intellettuali è
lo stesso modo? Ma tra i due d'avanguardia, qui ha percorso invece le vie della narrativa, che in qualche modo non le sono del tutto stata ignorata, dunque quel
regimi c'è una grande diffe- improprie. L'ironia, la provocazione, la frammentazione del discorso, il paradosso, sono le armi dell'Er- che accadrà lo vedremo negli
renza. E qui mi vedo costret- nu che conosciamo. A questi ingredienti si aggiunga una piccola dose di nostalgia, e insieme il disincan- anni a venire. Di certo emer-
to a un' affermazione radica- to che gli fa raccontare l'immaginario e il quotidiano dell'ex Unione Sovietica sbarazzandqsi della pro- gerà un'altra fetta di intellet-
le: l'ultimo regime politico paganda occidentale. Vasile Ernu è l'irresistibile liquido di contrasto'per stanare il'cancro nel corpo del- tuali che seguirà il nuovo po-
che non si è mostrato indiffe- l'Occidente in cui viviamo. In libreria è arrivato da poco Gli ultimi eretici dell'impero, altra scorribanda tere. Ma la mia domanda è la
rente nei confronti degli in- - arguta, intelligentissima - nelle praterie delle contraddizioni dei due mondi. TI genere è quello di un seguente: ,ci saranno mai de-
tellettuali, e nel quale questi saggismo spurio, in parte narrativo, portato avanti attraverso l'espediente letterario della corrisponden- gli intellettuali in grado di
ultimi hanno potuto conser- za epistolare. A lui abbiamo chiesto di raccontarci un pezzo della Romania di oggi, all'indomani delle ele- criticare il potere, a prescin-
vare il proprio prestigio, non zioni che hanno consolidato il potere della coalizione opposta al Presidente Basescu, e che in campagna dere dai loro interessi perso-
è stato il regime capitalista, , elettorale ha avuto come oggetto del contendere il lavoro dell'Istituto di cultura romeno di Bucarest. Pro- nali e diretti? •
ma quello comunista. Un re- motore della cultura romena, l'Istituto ha sostenuto per anni economicamente la traduzione degli auto-
gime che manda gli intellet- ri romeni nel mondo, Italia compresa. ANDREA BA]ANI (Traduzione dal romeno di
tuali nel Gulag è un regime Anita Natascia Bernacchia)
• • • • • •

N. 2 14

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,":,.1- Londra tra poesia, parate e proteste
di Pietro Deandrea

L ' entusiasmo per Olimpiadi e Paralimpiadi ha


dominato l'estate britannica 2012. Al margini
della ribalta c'è stata anche una ricaduta letteraria
rella Watts, che raffigura l'Union Jack e la scritta ne: Babar Ahmad, Gary McKinnon (anche lui af-
"Estradatemi, sono britannico": quella stessa se- fetto da autismo) e Richard O 'Dwyer. Nessuno di
ra è in programma nell'East End una serata di so- questi quattro ha mai messo piede negli Stati Uni-
grazie alle Olimpiadi della Poesia, che hanno rac- lidarietà per i cittadini britannici incarcerati e in ti. L'evento è organizzato in maniera molto artico-
colto a Londra 204 autori da tutto il mondo (ed Eli- attesa di estradizione verso gli
sa Biagini a rappresentare l'Italia). Spentasi l'atten- Stati Uniti per reati legati al ter-
zione mediatica, sabato 8 settembre Londra ospita rorismo.
Free Verse 2012, fiera dell'editoria poetica indipen- Quando arrivo al centro cultura-
dente organizzata nel quartiere di Islington in due le The Rich Mix, scopro che 1'e-
modesti stanzoni con lunghe file di tavoli (azzarda- vento "Extradite Me, l'm British"
to chiamarli stand) occupate da 55 editori, e aperta è organizzato dai familiari di uno
informalmente dal poeta Christopher Reid in piedi di questi accusati, il trentatreenne
su uno sgabello. Nonostante la povertà di mezzi, Talha Ahsan: benché affetto da
Free Verse rimane la più grande raccolta di editori sindrome di Asperger, è in carcere
di poesia in Gran Bretagna, un' occasione per tocca- dal 2006 su richiesta delle autorità
re con mano tantissimi autori e per conoscere diret- statunitensi, che lo accusano di
tamente una produzione eterogenea e talvolta mol- fiancheggiamento al terrorismo at-
to di nicchia: traduzioni dalle lingue più disparate traverso alcuni siti web, uno dei
(unico italofono pervenuto: Fabio PusterIa), audio- quali collegato a un server ameri-
libri, per/ormance poetry, 'pamphlet, design speri- cano. Grazie a un trattato tra i due
mentali, insomma, per i gusti di ogni appassionato. paesi del 2003, gli Stati Uniti han-
Conoscere direttamente, ma anche comprare: il no diritto a farlo estradare senza bisogno di mo- lata, con interventi diretti (in alcuni casi, molto
"Guardian" annuncia l'evento come opportunità strare alcuna prova. I vari appelli inoltrati dagli av- commossi, dei parenti), interviste dal vivo (a un ex
unica di acquisto e vendita diretti, visto il numero vocati di Ahsan si basano sulla richiesta di subire detenuto di Guantanamo per la cui liberazione
preoccupante di librerie indipendenti che hanno un giusto processo in Gran Bretagna, e lo stesso Talha Ahsan si era battuto) e un documentario.
dovuto chiudere. Da questo punto di vista, Londra vale per gli altri tre detenuti in attesa di estradizio- Grazie ad alcuni cabarettisti, i presenti trovano an-
re~ta un'eccezione. Nottingham, ad esempio, che 1'occasione di ridere per non piangere. Un ex
è una delle tante cittadine dove sono soprav- .....- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - . . . . . banchiere che in passato si è trovato nella
vissute solo catene librarie come Watersto- Sia Questa la Risposta. Un prigioniero in ginocchio ' stess'a situazione di Ahsan racconta di come
nes, che domina decisamente il mercato bri- di Syed Talha Ahsan il gartito Laburista di Tony BIair si sia sem-
tannico. li problema è che la stessa Watersto- pr~ opposto fermamente alla modifica di
nes, per , inseguire la concorrenza online, Un prigioniero in ginocchio questo trattato (umiliante, per la sovranità
sembra aver uniformato parecchio i titoli in strofina il bordo di un water britannica); conservatori e liberal-democra-
stock nei suoi punti vendita. Inoltre, come mi e le setole della spazzola tici, che invece sostenevano la causa, si sono
dice mestamente un editore, ha centralizzato saltano qua e là 1'i!nangiati ogni promessa di modifica una
gli acquisti: "Avevamo prodotto un libro bel- mentre una guardia arriva tronfia volta arrivati al governo.
lissimo per ragazzi. Anche la responsabile ac- a urlare, più che domandare - L'urgenza della poesia torna subito a col-
quisti di Waterstones lo trovava bellissimo, Dov'è il tuo Dio, adesso? pirmi quando scopro che a un banchetto
ma non adatto a quella fascia d'età: cosÌ ha vendono una raccolta poetica dello stesso
detto di no, e il nostro libro si è trovato di E il prigioniero sempre sulle ginocchia Talha Ahsan, This Be the Answer. Sono poe-
colpo a non essere disponibile nelle loro 300 la spazzola sempre a pulire risponde: sie in cùi Ahsan riesce anche a essere ironi-
librerie ... Che mazzata". Lui è con me, capo. co sulla situazione kafkiana in cui si trova,
Uno dei reading raggruppa tre dei pochis- TI mio Dio è con me adesso, oppure semplici poesie d'amore e nostalgia:
simi editori politicamente radical presenti sente e vede, "vorrei poter intrappolare la tua risata in un
alla giornata (segno dei tempi?). Per la Five mentre i vostri superiori barattolo -per aprirlo e farmi crollare". La
Leaves, editrice che annovera nel suo cata- quando vi vedono, non vi guardano poesia che dà il titolo alla raccolta, poi, è un
logo firme del calibro di Alan Sillitoe, Andy e quando vi sentono, non vi ascoltano inno alla dignità umana là dove è più calpe-
Il mio Dio è al di là del cielo stata (la traduco integralmente nel riquadro
Croft legge brani dal suo 1948, brillante
e più vici110 a me della mia giugulare
poema in sonetti puskiniani che riformula la in questa pagina).
mentre i vostri superiori non diversi da voi
distopia orwelliana: la Gran Bretagna è go- non vi fanno andare oltre la scrivania Questa storia ha due tristi appendici, for-
vernata dai laburisti e fa parte del Patto di Il mio Dio vuole che lo chiami se anch'esse segno dei tempi. Due giorni
Varsavia, la famiglia reale è fuggita in Rho- mentre con i vostri superiori voi dovete bussare dopo, lO settembre, mi reco a una manife-
desia e il detective Winston Smith deve ri- E quando mi avvicino a Lui di un palmo, srazione di fronte all'ingresso del parlamen-
solvere un caso legato alle Olimpiadi post- Lui viene a me di un metro to in solidarietà con Shaker Aamer, londine-
belliche in corso. Lo stesso Croft preseFlta e quando da Lui cammino, se detenuto a Guantanamo' senza processo
poi alcuni autori tradotti in inglese dalla ca- Lui viene a me di corsa dal 2002. Ci vado anche per conoscere Bar-
sa editrice da lui diretta, la Smokestack bara Tucket, che ogni singolo giorno è lì a
Books, inclusi Rocco Scotellaro (di prossi- L'ignoranza si cura con la conoscenza protestare contro le guerre britanniche, co-
ma uscita), Victor Jara e il venezuelano Gu- e la chiave per la conoscenza è domandare. sì come ha fatto il suo compagno Brian Haw
stavo Pereira, di cui Croft legge On Savages: Adesso meno esclamativo dal 2001 al 2011, fino alla morte. Ma a pro-
"Per dire terra, dicono madre / Per dire ma- e più un punto di domanda, testare per Amer ci sono solo una ventina di
dre, dicono tenerezza / Per dire tenerezza, la guardia se ne va imbronciata, dimostranti, mentre meno di un chilometro
dicono donarsi / Sono cosÌ emotivamente e un prigioniero in ginocchio, più in là centinaia di migliaia di persone in
confusi / Che, a buona ragione, raffinati ancora, come in preghiera. visibilio bloccano la città per il passaggio
quali noi siamo, li chiamiamo selvaggi". In- (trad. dall'inglese di Pietro Deandrea) della Victory Parade, con cui si festeggiano
fine, Stephen Watts legge dal suo Journey i medagliati olimpici e paralimpici.
across Breath ("Tragitto nel respiro"), poe- La seconda appendice è datata 6 ottobre,
ma visionario che ripercorre le origini del- Libri esiti quando Talha Ahsan e Babar Ahmad ven-
l'autore in Valcamonica, dove "gli alberi si gono estradati negli Stati Uniti, dove si di-
trasformano in persone e / le persone in al- Syed Talha Ahsan, This Be the Answer. Poems lrom Prison, Ra- chiarano non colpevoli. Due settimane più
dio Ramadan Edinburgh, Edimburgo 2011.
beri, sicuramente, così / come un uomo ad- tardi, il ministro dell'Interno Theresa May
Andy Croft, 1948, ili. di Martin Rowson, Five Leaves, Nottin-
dormentato nelle sue / tribolazioni diventa' gham 2012. blocca il processo di estradizione di Gary
sicuramente uno / scarafaggio" (il poema di Gustavo Pereira, The ArrivaI 01 the Orchestra, trad. di John McKinnon, cittadino britannico "bianco",
Watts è pubblicato assieme alla versione ita- Green, Michal Boncza, Eduardo Embry, Smokestack Books, "perché incompatibile con il rispetto per i
liana di Cristina Viti). Al termine della gior- Middlesbrough 2010. suoi diritti umani" , esacerbando i già pesan-
nata, frastornato da titoli, nomi e versi, mi Fabio PusterIa, Days Full 01 Caves & Tigers, trad. di Simon ti sospetti sul razzismo istituzionale che per-
ritrovo seduto a chiacchierare proprio con , Knight, Arc Publications, Todmorden 2011. ' vade la Gran Bretagna. li cittadino britanni-
Watts e Viti, la quale, scopro con piacere, ha Stephen Watts, Journey across Breath / Tragitto nel respiro, trad. co di origine asiatica Talha Ahsan, intanto, è
anche tradotto in inglese La vita accanto di di Cristina Viti, Hearing Eye, Londra 2011 tenuto in isolamento totale per ventitré ore
Mariapia Vela diano (Premio Calvino 2010; www.poetrybookfair.com al giorno in Connecticut. •
Einaudi, 2012), in uscita per la MacLehose www.freetalha.org pietro.deandrea@unito.it
Presso Mentre parliamo, mi cade pigramen- www.saveshaker.org
te lo sguardo sulla,cartolina con cui gioche- p, Deandrea insegna Letteratura inglese all'Università di Torino
• • • • • •

N.2 15

,;::?~A ;~JL~ Un lungo racconto sulla donna che ispirò Mistero napoletano
~~\':ts '- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

,":,.L. Quando la storia cessò di respirar.e


di Mario Marchetti

T a comunista (Due storie napoletane, pp. 144, € 12, va wnilmente sottomettersi, emerge in tutta la sua sione alla reticenza e alla rimozione": gli ex o non ex
.u;.iunti, Milano 2012), ultimo affascinante lavoro anomalia, come peraltro vale per Lapiccirella, con il compagni "vestono tutti bene, tessuti di buona quali-
dell'infaticabile Ermanno Rea, tardivamente approda- suo incontaminato gusto per la verità (insomma, uri tà, camicie, cravatte, foulard, il che, per carità, non
to alla scrittura d'invenzione (Rea è del 1927, e il suo italiano atipico: sull'idiosincrasia degli italiani per la implica nulla di disdicevole, ma diventa disdicevole
primo testo pienamente narrativo, I.;ultima lezione, responsabilità individuale, Rea ritorna nel bel saggio allorché appare segno di un benessere vissuto come
sulla scomparsa di Federico Caffè, risale al 1992), ma del 2011 La fabbrica dell'obbedienza recensito in traguardo, appagante punto di arrivo". Lo scrittore,
ormai affermatosi come una delle più originali pre- questa stessa pagina). La Napoli e il Pci di allora era- dopo aver completato la sua trilogia su Napoli (Ml~
senze della letteratura italiana contemporanea, in real- no inconciliabili con Francesca, subdolamente addi- stero napoletano del 1995, La dismiSSIone del 2002 e
tà contiene due racconti lunghi, il primo che dà il ti- tata come reproba da Cacciapuoti (e non solo): ave- Napoliferrovia del 2007), torna sul luogo del delitto
tolo al volwne, e un secondo, I.;occhio del Vesuvio. va avuto due figli da un uomo con cui non era spo- con La comunista, testo dalla prosa più aerea, dal ta-
Forse il più riuscito, narrativamente, è quest'ultimo, sata, figli che le erano stati sottratti, si era imposses- glio più libero, meno legato alla docwnentabilità, che
ma certo il più suggestivo è il primo, per gli echi che sata di alcune coperte non sue in una Latina bom- lascia spazio alle emozioni e ai sentimenti: immagina
suscita e per il suo inanellarsi con le opere precedenti bardata (e fu, per questo, processata per saccheggio), un suo incontro, lui vecchio ultraottantenne, con
di Rea. Come sempre Napoli è al cuore di entrambi i conviveva, more uxorio, con Lapiccirella. Un partito Francesca, ormai un'ombra dell'Averno virgiliano,
racconti, quella Napoli intensamente amata e disama- perbenista e moralista com' era il Pci (basti pensare impalpabile e reale al tempo stesso, e con lei intreccia
ta da Rea, città da lui respinta e al- un dialogo-confessione. Natu-
la quale è tornato per indagarla ralmente non tutto, se esiste un
nel suo presente e nel suo passa- Italiani, brutta gente! tutto, viene detto o può essere
to, nel suo destino di città investi- detto. Racconta a Francesca del
ta da una lunga glaciazione, in cui persistente fastidio che il nome
tutti i vizi italiani sembrano distil-
larsi; ma anche le virtù, se voglia- A ispirare il libro La/abbrica dell'obbedienza (Il lato oscuro e complice degli italiani, pp. 219, € 16,
Feltrinelli, Milano 2012) - nato dalle successive rielaborazioni del testo letto nell'estate 2009
al Middlebury College, tra i boschi e le brughiere del lontano Vermont - è il filosofo Bertrando Spa-
di lei suscita ancora (i pettego-
lezzi continuano, le "comari"
mo, come emerge dall'Occhio del venta con il suo Rinascimento Rzforma Controrzforma del 1928. Ma è proprio in pieno Rinascimento
parlano sempre), le racconta del
VesuvIo e dall' amabile figura del che va rintracciato l'altro nume tutelare di questo gustoso e invelenito pamphlet: 1'eretico Giordano tentativo di far passare, da parte
professor Ammenda che sa legar- Bruno, autore del "più eroico 'no' mai pronunciato". Non a caso Rea - che lascia il romanzo-saggio dell'intellighenzia napoletana di
si di un'inedita amicizia con per un vero saggio (anche se mette le mani avanti proclamando di non essere né storico né saggista) sinistra, Mistero napoletano per
"l'uomo delle mani d'oro", il fale- - si abbandona, delineando il "carattere degli italiani", a una feroce invettiva contro la chiesa catto- un "romanzo", per una storia di
gname polacco che eseguirà una lica, responsabile di un'indole che dispone all'obbedienza passiva. Se non per scatti di ribellione co- pura invenzione, per un roman-
sorta di mausoleo barocco per i me in Bruno, la cui figura vjene recuperata anche per il significato di "modello" per liberi pensato- zetto d'amore (e in certo senso, e
suoi preziosi libri, mausoleo de- ri. TI Nolano incarna cosll'''uomo nuovo" rinascimentale, il ribelle sperimentatore in ogni campo ca- ironicamente, Rea, in una sorta
stinato a un lento e rovinoso oblio ro a Eugenio Garin. Ma 'c on il rogo di Bruno si è combusto tutto il Rinascimento, la cui eredità pas- di palinodia, ammette di essere
in quella "landa asservita al de- sa alla filosofia tedesca, da Kant a Hegel. Che è quanto sostiene Bertrando Spaventa, che trovà un stato catturato dal fascino di
monio" che è l'area tra il Vesuvio preciso avvio per il declino italiano: la Controriforma. "Spaventa è perentorio: - scrive Rea - a quel Francesca). Mentre passeggiano
e la costa partenopea. , momento l'Italia è costretta a vivere 'come separata' dalla vita universale". E il cittadino responsabi- per Napoli, nei pressi della chie-
Ma chi è "la comunista"? E le diventa un suddito deresponsabilizzato. La Controriforma appare "come motore di una.vera e sa di San Ferdinando (dove a
quella Francesca Spada, morta propria mutazione antropologica". Riprendere lo "spirito hegeliano", e svelarne la matrice italico-ri- metà degli anni novanta si è ce-
nascimentale, significa allora per Spaventa riprèndere anche il filo della nostra migliore tradizione fi- lebrato una sorta di processo a
suicida nel 1961, alla quale Rea
losofica. Ma forse oggi, sembra dire Rea, è troppo tardi e anche di quello stesso spirito heg .ano re-
dedicò il suo memorabile Miste- Rea e al suo libro), e mentre di
sta poco: "Abbiamo tutti (no, non tutti, ma tanti, troppi) sposato la Controriforma; ci siamo fatti
ro napoletano, una ricostruzione Chiesa noi stessi; i nostri peccati ce li assolviamo da soli, evitando di recarci perfino al confessiona- tanto in tanto la cara ombra
sullo sfondo della Napoli del- le. Come tanti Provenzano, le nostre case pullulano di -santini e di refurtiva".
scompare, emerge con forza il
l'immediato dopoguerra, fino a tema, concreto e simbolico, dei
tutti gli anni cinquanta, delle vi- n l~go percorso ~torico c?e attraversa ~ascis~o, craxisme:> e berlusconismo. Gobetti sentiva in rifiuti ("Abbiamo taciuto tutti!
cende del Partito comunista, ri-
costruzione incentrata sulle figu-
U Italia ancora un bISOgno di protestanteslmo (bISOgnO che ID letteratura, nota Rea, emergeva nel
1921 in Rubè di Borgese), per avviare finalmente alla libertà, alla serietà morale e a un'educazione mo-
Siamo stati tutti complici dei cri-
minali"). Ritorna la città-melma,
re di Francesca, appunto, e di derna. La risposta fu la repressione clerico-fascista. Sarà Malaparte a dire come il fascismo volesse ri- la città-palude: se prima Napoli
Renzo Lapiccirella, il suo com- destare la Controriforma con un rigore e uno spirito dogmatico che hanno un'impronta meridionale e era congelata dalla guerra fredda
pagno, che rinunciò alla passio- orientale che è nell' essenza stessa della civiltà latina. Malaparte finisce cosÌ per adattare alle sue esigen- trasformandosi in un mercato a
ne medica per la passione politi- ze idee di Leopardi, contrapponendo "lo spirito critico, di natura occidentale e nordica" a "quello dog- cielo aperto di merci di contrab-
ca. Una Napoli "sequestrata dal- matico di natura orientale e meridionale". Non sembra poi che Mussolini si sia mai lamentato d'essere bando, adesso è diventata una
la guerra fredda", diventata la stato infilato nelle vesti d'un principe della chiesa. "Identica comunque la missione da parte di entrambi discarica universale di veleni.
base della Sesta flotta e del Co- (fascismo e Controriforma): imporre attraverso la violenza il pensiero unico, cioè la mordacchia al dis- Rea chiede una parola di confor-
senso". Se con Mussolini si instaura un regime, di norma "la Chiesa non chiede formalmente alla poli- to e Francesca suggerisce di "so-
mando delle forze alleate del-
tica di uccidere la democrazia. Chiede di limitarla nei suoi impulsi autocorrettivi; di porre un freno al gnare e lottare per l'impossibi-
l'Europa meridionale (Afsouth),
dissenso, alla dialettica, al cambiamento". E siamo così alla perpetuazione dello spirito controriformi-
una Napoli che rinuncia gioco- le". Ma, di fronte alle repliche
sta fino al secondo dopoguerra, a prima e seconda repubblica. E in quello snodo tra prima e seconda
forza - con l'aiuto, paradossal- nell' accoppiata Craxi-Berlusconi, a partire dagli "infami anni ottanta" . Rea sottolinea qualcosa che mol-
pessimistiche di Rea, l'ombra
mente, proprio di un armatore, il ti dimenticano: i giudici non si sono accaniti contro il premier di Arcore quando questi è sceso in poli- scompare e resta solo "il buio e
carismatico "comandante" tica; piuttosto il contrario, Berlusconi scende in politica perché già assediato dai problemi giudiziari. Lo il silenzio". Sulla copertina della
Achille Lauro, dalla misteriosa e "scontro" con la magistratura risale alle origini dell'impresa berlusconiana, a quel 1984 quando i pre- Comunista spicca, da uno sfon-
travolgente carriera politica - al- tori di Torino, Roma e Pescara fanno disattivare gli impianti per impedire le trasmissioni sul territorio do incerto e oscuro, il bellissimo
la propria vocazione marittima nazionale. Finivest si preparava così a unificare nel berlusconismo quel Paese troppo lungo di cui parla volto di una donna napoletana,
(e di qui il celebre titolo di Anna Giorgio Ruffolo in un libro (Einaudi, 2011), le cui idee in qualche misura riprende Rea, che, certo non che allude ovviamente a France-
Maria Ortese, Il mare non bagna sospetto di simpatie filo o neoborboniche, considera provocatoriamente, alla stregua di Mario Marto- sca: la fotografia proviene dal-
Napolt), da una parte, e, dall'al- ne nel bel film Noi credevamo (2010), una "iattura" l'unità d'Italia, non in sé, ma per come è stata rea- l'archivio di Rea e si trova ora
tra, un Pci ingeSsato sotto la fe- lizzata, tutta a svantaggio del Sud: che è quanto già Gramsci sosteneva sottolineando, con toni che sem- raccolta nel volume 1960. lo re-
rula dello stalinista Salvatore brerebbero liberisti, l'incapacità della borghesia industriale settentrionale postunitaria. L'amarezza con porter. Nel 1957, Rea decide di
Cacciapuoti, un partito timoroso cui Rea addita (in uno dei periodi più bui della storia d'Italia, tanto da "vergognarsi di essere italiano") lasciare "L'Unità". Attraversa
e sprezzante nei confronti di una mancanza di dignità, conformismo e servilismo nei confronti del potent~ di turno, investe anche il suo un momento di confusione, la
campo, la letteratura, nella quale si levano poche voci di dissenso. E anche questo è "controriforma". sua "linea d'ombra", e cerca
città plebea e del suo Lumpen-
ENZoREGA
proletariat, patria, per di più, de- nuove strade: tenta di darsi alla
gli eredi di Bakunin (il professor narrativa, ma, all' epoca, recede
Caccioppoli, suo nipote) e di Amadeo Bordiga, par- alla vicenda dello stesso Togliatti con Nilde lotti, per dopo essersi sentito dire da un amico: "TI fatto è che
tito in cui il potere era largamente in mano ai pru- non dire dell'Ufficio quadri e delle biografie che bi- non conosci la vita,.e come si fa a raccontare quello
denti Giorgio Amendola e, poi, Giorgio Napolitano. sognava stilare sulle proprie manchevolezze) non po- che non si sa?" . E cosÌ Rea, abbandonate le velleità
TI teorema di Rea è in sintesi questo: il declino irre- teva accettare tutto ciò, e a un certo punto Francesca letterarie, decise di affrontare l'animo wnano con
versibile della città sarebbe da ascrivere a una sorta di viene sospesa da tutti gli incarichi di partito. l'ausilio di una Leica. Viaggiò molto per il mondo,
convergenza triangolare, mai. pienamente esplicitata Rea, nel 1993, a vari decenni dai fatti, decide di fece inchieste fotografiche nella sua Napoli e nel
(e forse neanche del tutto consapevole da parte del condurre un'inchiesta, di compiere un viaggio "nel Sud, cercando sempre di cogliere un guizzo segreto,
Pci) , fra Stati Uniti (Nato), governo italiano e lea- passato e nel non tempo", in una città in cui "im- di partire dalla superficie per andare oltre la superfi-
dership locale comunista. In un simile contesto la fi- provvisamente, un giorno, le lancette si bloccarono" cie, come farà poi nelle sue opere di narrativa, di
gura di Francesca Spada, questa "bellissima borghe- e "la storia cessò di respirare" e dove venne soppres- narrativa-indagine, non a caso. •
se", dal turbolento passato, con la sua passionalità, il sa "la possibilità stessa di un'etica della salvezza". Co- m.ugomarchetti@gmail.com
suo afflato misticheggiante e utopistico, con la sua me scoprì Rea, i nervi in proposito erano ancora sco-
inosservanza delle regole, alle quali tuttavia desidera- perti o, meglio, si trovò di fronte a "un'enorme pul- M. Marchetti è insegnante e traduttore
• • • • • •

N.2 16

•OOI.~/~
,.~ ;;L. Il centenario stokeriano del 2012 e una mostra alla Triennale di Milano
,-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
La fantasia dell' armadillo
di Franco Pezzini

Q uando nel 1931, nell' America della Grande


crisi, le inquietudini trovarono maschera nei
quello i cui fasti allegri giungono all' attuale cre-
puscolo dell'età-Twilight, alla mostra milanese è
volesse usare alle feste o al pub con gli amici per ri-
sultare interessante. Neljournal si trova comunque
mostri dei film Universal- veri e propri gangster • rappresentato con declinazioni di vario interesse già quel puntiglio di annotare tutto, quasi compul-
dell' anima nutriti di 'transfughe ombre espressioni- - anche se va detto che su tale ampio fronte te- sivamente, che emergerà nel Dracula; e visto che in
ste e di freudismi precotti - forse pochi si doman- matico non mancano qui e là in Italia periodiche parte il periodo coperto coincide con quello del
darono cosa diavolo ci facessero alcuni armadilli iniziative di buon livello. Decisamente più ricca è pubblico impiego presso Dublin Castle, quando
nel Castello Dracula abitato da Bela Lugosi. Gli ar- però la parte che riguarda il romanzo e i suoi pre- Stoker si trovava con frequenza in viaggio con
madilli, com'è noto, non vivono in Transilvania: cedenti. A partire dalla sezione d'ingresso, La real- mansioni di cancelleria giudiziaria, già siamo qui
ma ancor meno numerosi dovettero essere gli spet- tà dietro il mito a cura di Margot Rauch, conserva- tentati di intravedere il viaggio dell' avvocato Har-
tatori che coglievano il nesso cinefilo della citazio- trice del Kunsthistorisches Museum di Vienna: in ker con i suoi documenti e l'inseparabile diario. In
ne. Se infatti la funzione era di arruolare creature esposizione tra-cartine, armi e reperti più o meno esposizione a Milano è anche la copia con dedica
di poetico e improbabile esotismo per un contesto evocativi del mondo del voivoda Vlad III Dracula del Dracula regalata da Stoker alla madre Charlot-
tanto altro, l'idea veniva forse dal titolo di un film (compresa una copia dei Commentari di Enea Sil- te. In seguito a quella lettura, la signora (un'inte-
muto oggi perduto, Vampire Bat and Armadillo vio Piccolomini, 1584, e una della Cosmographey ressante figura di femminista, il cui carattere influi-
(Stati Uniti 1914), a quanto pare un documentario del Miinster, 1598), del losco principe brillano ben rà in qualche modo sui profili di donna dell' opera
su curiosità naturali. In ogni caso molto più avan- due ritratti. Uno cinquecentesco, il più antico tra di Bram) scriverà al figlio che il suo libro è "splen-
ti, all'mizio degli anni novanta, questa fantasia del- quelli a pittura, è il famoso mezzobusto dall' aria si- dido" e nessun altro dopo il Frankenstein gli si può
l'armadillo riemergerà. Collaborando con Francis nistra conservato normalmente al castello di AJn- avvicinare "per originalità, o per la capacità di su-
Ford Coppola, che per il suo Bram Stoker's Dracu- bras a Innsbruck, e che sembra enfatizzare la di- scitare terrore". Mostrando cosÌ di aver colto due
la (1992) chiedeva che i costumi fossero il set, la mensione teratologica in un volto lupesco; mentre aspetti importanti: anzitutto il comune destino che
grandissima costume designer Eiko Ishioka li mo- l'altro dal castello di Forchtenstein a figura intera, avrebbe avvicinato i due grandi personaggi della te-
dellerà attingendo visionariamente al mondo della all' epoca celebrante l'eroismo antiturco del voivo- ratologia ottocentesca nell'immaginario collettivo,
natura: e all' armadillo si ispirerà per il costume con una ricaduta speciale nel cinema; ma so-
del sinistro cocchiere catafratto che porta l'o- prattutto quella sorta di "proporzione aurea"
spite di Dracula al castello. Non meno corazza- della narrazione orrifica che lo stesso Stoker
ta è però l'armatura del principe/conte inter- non riuscirà a riproporre nelle altre opere, nep-
pretato da Gary Oldman, che ibrida qualcosa pure le più felici. In occasione del centenario so-
del lupo con una struttura rossa come di fasci no del resto fiorite riproposte di romanzi di va-
muscolari a nudo. E proprio quest' armatura - o . rio genere dello scrittore, che, se confermano un
meglio una sua riproduzione "eccezionalmente profilo autorale degno di tutto rispetto, non co-
ricostruita dai produttori hollywoodiani dell' o- involgono il lettore con la medesima forza. D'in-
riginale" , recita il comunicato stampa - e un do- teresse comunque anche la sua produzione di
cumentario sul lavoro e le ispirazioni di Eiko, testi brevi: per esempio quelli della raccolta edi-
scomparsa nel gennaio 2012, sono visibili alla ta postuma nel 1914 dalla vedova Florence, da
mostra Dracula e il mito dei vampiri aperta alla poco presentata in Italia in versione finalmente
Triennale di Milano dal 23 novembre 2012 al 24 completa, J}invitato di Dracula. 9 racconti del
marzo 2013 , ideata, prodotta e organizzata da terrore e del soprannaturale, traduzione dall'in-
Alef-cultural project management . appÙ11to in glese e cura dell'esperto Fabio Giovannini per
partnership con La Trienhale, e in collaporazio- Nuovi Equilibri/Stampa alternativa (pp. 232,
ne con il Kunsthistorisches Museum di Vienna € 13,2012).
(catalogo a cura di Margot Rauch, Gianni Ca- Tornando alla mostra, un piccolo itinerario vi
nova, Giulia Mafai, pp. 132, € 29, Skira, Gine- è articolato sul tema del vampirismo, da un
vra-Milano 2012). punto di vista sia folklorico che di evoluzione
Con il suo centinaio di "opere tra dipinti, in- letteraria. In esposizione sono alcuni affasci-
cisioni, disegni, documenti, _oggetti storici, co- nanti testi settecenteschi (di particolare impor-
stumi di scena e video" a tutto campo sul tema da (era destinato alla Galleria degli Antenati del tanza uno del 1733 a firma di quel Johann Chri-
del vampiro, la mostra (dedicata a Ornar Calabre- principe Paolo I Esterhazy), mostra pupille gratta- stoph Harenberg citato nel famoso studio sui reve-
s~) è senz'altro una tra le maggiori iniziatìve ita- te via, a distanza di lustri, per la preoccupazione di nani del religioso Dom Calmet e di lì in Carmilla
liane legate al centenario stokeriano del 2012: e il quello sguardo ormai considerato demoniaco. La di Le Fanu, e il Vampyrismus dell'archiatra Gerard
tributo al lavoro di Eiko per Coppola rimanda te- notorietà dei due dipinti - specie il primo, indefi- Van Swieten, 1768, che ispirò all'imperatrice Ma-
maticamente a due sezioni dell'esposizione. Quel- nitamente riproposto sul web - non rende meno ria Teresa la proibizione delle profanazioni anti-
la curata dalla storica del costume Giulia Mafai ri- impressionante un incontro dal vero: e di fronte a vampiriche); l'edizione ancora anonima del batti-
guarda la moda, in specifico riferimento al tema simili tratti resta l'enigma dell'uomo-Vlad, eroe e strada in prosa del tema a opera di John William
della vamp (ancora una volta evocando ibridazio- mostro, una cui valutazione psicologica è a tut- Polidori, The Vampyre, 1819; nonché locandine di
ni animali, per esempio nelle ali pipistrellesche di t'oggi sfuggente. rappresentazioni (in particolare una del 1830 delle
un costume operistico da Lady Macbeth); mentre Se ai nostri giorni solo una certa vulgata enfatiz- opere musicali Der Vampyr di Heinrich August
un'altra, Morire di luce: il cinema e i vampiri a cu- za il ruolo del Dracula storico per il romanzo di Marschner, e The Skeleton Lover di George H.
fa del critico Gianni Canova, offre un breve per- - Stoker, correttamente la mostra espone una foto- Rodwell, tratto da The Condign Punishment of a
corso semiologico tra film (alcuni rari) , e della grafia dello scarno appunto del romanziere sul te- Transylvanian Necromancer) , che mostrano come
versione di Coppola permette di vedere dal vero ma, a sintetizzare visivamente il poco ch' egli dove- ben prima di Stoker il richiamo alla Transilvania
per la prima volta in Italia alcuni storyboards e la va conoscerne. Ma in collaborazione con la Bram olezZasse di mostruosità vampiresche.
sceneggiatura originale. Quanto il rapporto con il Stoker Estate, la sezione Bram Stoker: Dracula offre Se i giudizi sulla mostra (specie sul web) appaio-
grande specchio d'argento sia oggi centrale nel in visione per la prima volta in Italia alcuni prezio- no variegati, è indubbio l'estremo interesse di una
parlare di Dracula & colleghi è evidente; e del re- si originali: a partire da]. taccuino personale dello serie di pezzi e lodevole lo sforzo dei curatori di ri-
sto un altro atteso evento -del centenario 2012 scrittore trovato recentemente sull'isola di Wight, leggerli con occhi "nuovi", senza cadere in una
muoveva proprio sul fronte del cinema, quel Dra- nell'attico appartenente a uno dei pronipoti, Noel certa vulgata e azzardando piste anche originali.
cula 3D di Dario Argento che nonostante le cita- Dobbs, grazie alle segnalazioni di un ricercatore. Un approccio che però merita a monte lo stesso
zioni cinefile e qualche spunto in sé non banale è Sul testo hanno lavorato un altro pronipote, Dacre capolavoro di Stoker, sfrondato dalle precompren-
stato demolito da critica e spettatori (anche per i . Stoker, e la specialista Elizabeth Miller, e la trascri- sioni di un' eccessiva notorietà e indagato nel ric-
discussi contributi pubblici quale "opera d'inte- zione è ora pubblicata dalla Robson Press, con il ti- chissimo tessuto sottotesto. Proprio in quest'otti-
resse culturale e nazionale") e rappresenta in ef- tolo The Last Journal ofBram Stoker (2012). TI dia- ca, nel contesto delle celebrazioni stokeriane del
fetti un film frettoloso e non riuscito. rio copre due fasi, la vita a Dublino tra.il 1871 e il 2012 è per esempio partito a Torino, condotto da
Altre sezioni della mostra riguardano il rappor- 1878 e quella a Londra tra il 1879 e il 1882, quindi chi scrive, un esperimento seminariale di analisi
to del tema con il design - un'installazione sul un periodo precedente fino a otto anni l'inizio del- -del Dracula capitolo dopo capitolo, con iscrizione
ruolo del vampiro "costruttore di città" a firma la stesura del Dracula, anche se è già possibile tro- gratuita, nell' ambito delle iniziative del centro stu-
dell'architetto Italo Rota - e con il fumetto arti- vare qui intriganti prefigurazioni. In questo centi- di Libera Università dell'Immaginario (www.ver-
stico, con uno speciale omaggio dedicato a Guido naio di pagine sono compresi_esperimenti di prosa ba-manent.eu/lui/index.html): il tentativo è in-
Crepax. Oltre a singole tavole del suo Conte Dra- e poesia, componimenti teneramente romantici, somma quello di riappropriarsi delle emozioni dei
cula (1985) , ne troviamo esposte anche altre appunti, descrizioni, assaggi di folklore irlandese, primi lettori davanti alla forza visionaria del testo.
(1987?), emerse dai cassetti dopo la morte del- annotazioni ironiche sulla realtà circostante e boz- Anche senza sguinzagliare armadilli. •
l'artista: soggetto, l'incontro tra Dracula e l'eroi- zetti di familiari e amici, persino curiosi promemo- franco.pezzinil@tin.it
na Valentina, alla fine più vorace del succhiasan- ria rivolti a se stesso, e che Dacre Stoker ipotizza
gue invasore. Insomma, il vampiro dopo Dracula, fungessero da motti di spirito, arguzie che l'autore F. Pezzini è saggista e redattore giuridico
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N. 2 L:~E~~~çE 17

Libro del mese


sta il mondo di fuori, per il letto- che è un capolavoro, ed è la chia- ti libri di Carrère. E cos'è Limo-
A piedi nudi sui vetri della realtà re. Bello o brutto che sia. ve per capire il suo percorso. nov? È il racconto dellà vita di
Poi, appUQto, arriva Jean-Clau- L'assunto di fondo è semplice. Eduard Limonov, attivista russo,
di Andrea Bajani de Roman. E un uomo normale, Carrère è testimone di due storie scrittore, conosciuto anche da noi
all' apparenza, ma ammazza mo- di dolore: la morte di una bambi- per le sue posizioni radicali. Car-
Emmanuel Carrère Una biografia (Theoria, 1996), ed glie, figli e genitori dopo aver na durante lo tsunami del 2004 in rère lo descrive cosÌ: "È stato tep-
era appunto una biografia, intesa passato un pezzo di vita nella Sri Lanka e la
LIMONOV in senso tradizionale, dell' autore menzogna. È un uomo che vive morte di una don-
ed. orig. 2011, di Ubik. Era un libro documerita- fuori dai libri. Non è una storia, è na per i suoi figli e
trad. dal francese to, di grande intelligenza, ma una persona che cammina per suo marito. "Poi
di Francesco Bergamasco, Carrère poteva apparire come un strada. La realtà, quella fuori dal qualcuno - scrive
pp. 356, € 19, . appassionato di cinema e lettera- libro, spacca come una sassata il Carrère - mi ha
tura. C'erano gli appassionati di vetro della stanza in cui Carrère detto: tu sei uno
Adelph~ Milano 2012
Dick, che lo tenevano in bibliote- va a scrivere. A questo punto non scrittore, perché
ca come un libro importante per vale più lucidare la superficie tra- non scrivi la nostra

N el 2000 Emmanuel Carrère entrare nei meandri del grande sparente del romanzo, e lasciare storia? Era come
pubblica un ~bro che s'inti- scrittore di fantascienza. Ma non che sotto si vedano ombre in-
tola I.:avversario. E un libro che c'erano ancora gli appassionati di quietanti. Carrère raccoglie quel pegno, e io l'ho ac-
un ordine, un im-

non è un romanzo, o almeno non Carrère. Poi cominciò ad aprirsi sasso che ha mandato in frantu- cettato". Ecco do-
si presenta come tale. n suo auto- una via narrativa: prima uscì il mi, e con quel sasso raccolto si ve sta il punto.
re lo descrive cosÌ: "n 9 gennaio romanzo Baffi (Bompiani, 2000), apre una stagione fondamentale Qualcuno conse-
1993, Jean-Claude Romand ha storia di un uomo che va in crisi per la letteratura europea di que- gna allo scrittore
ucciso moglie, figli e genitori. Poi perché nessuno si accorge che si sti anni. Carrère, con la manciata la sua storia, e gli chiede di rac- pista in Ucraina, idolo dell'under-
ha tentato, invano, di è tagliato i baffi, e La di vetri rotti che sono gli stru- contarla. Di più: gli chiede di rac- ground sovietico, barbone e poi
suicidarsi. L'indagine settimana bianca (Ei- menti del suo mestiere, entra in contargliela, quasi nella speranza domestico di un miliardario a
ha rivelato che non era naudi, 1996), romanzo contatto con Romand, e scrive un che passando sotto l'arco della Manhattan, scrittore alla moda a
un medico come aveva breve, denso di inquie- libro. Romanzo? No, ma poco letteratura in qualche modo il do- Parigi, soldato sperduto nei Bal-
sempre sostenuto e, tudini, su una gita sco- importa. È un libro di Carrère. lore si possa sanare, la storia si cani; e adesso, nell'immenso bor-
cosa ancor più difficile lastica sulle nevi. Ma Qualcuno dice sia la strada già possa riaggiustare, la vita possa dello del dopo comunismo, vec-
da credere, non era siamo ancora nel solco percorsa da Truman Capote con battere la morte, la scrittura con- chio capo carismatico di un parti-
nient' altro. Mentiva da di una letteratura in A sangue freddo, e in parte forse è ferire un senso a ciò che senso to di giovani desperados. Lui si ve-
diciotto anni, ma la sua cui l'irrisolto (il pertur- così. Ma c'è qualcosa di diverso, non sembra avere. Carrère lo fa - de come un eroe, ma lo si può
menzogna non copnva Limonov bante, anche) apre una . che già si affaccia: realtà e finzio- e sta qui il disvelamento della sua considerare anche una carogna:
nulla. Quando stava crepa nella superficie ne non si escludono, né si mesco- strada - nell'unico modo che gli è io sospendo il giudizio". Limo-
per essere scoperto, ha ADEU'HI
più o meno rassicuran- lano. La realtà avvelena la finzio- possibile: diventando quelle sto- nov ha raccontato la sua vita in
preferito sopprimere te del racconto finzio- ne, e la finzione avvelena la real- rie. Lo scrittore non può che rac- molti romanzi (tra questi, in Ita-
tutte le persone di cui non avreb- nale della realtà. Nel racconto tà. Da n la strada è inarrestabile. contare la propria storia, e dun- lia, Libro dell'acqua, AIet, 2004;
be potuto reggere lo sguardo. È della realtà che conosciamo, nelle La vita come un romanzo russo è que l'unica possiBilità che ha per Diario di un fallito oppure un qua-
stato condannato all' ergastolo. lo storie che inventiamo, ci sono an- un libro bellissimo, in cui Carrè- raccontare, vit~ ~trui é assumerle derno segreto, Odradek, 2004;
sono entrato in contatto con lui, fratti in cui si annida un grumo di re racconta di un (proprio?) tra- su di sé, perriiettere che facciano Eddy-Baby ti amo, Salani, 2005), e
ho assistito al suo processo. Ho follia. Se lasciamo crescere - nel- collo sentimentale e di una (pro- invasione. Solo ·portandone testi- Carrère li ha letti tutti. Poi ha an-
tentato di raccontare con preci- la finzione - quel seme, la realtà pria?) ricerca in Russia, di un'ar- monianza diretta, solo a patto di che incontrato l'autore. È ai rac-
sione, giorno dopo giorno, que- può diventare insidiosa, e il ri- rampicata tra i rami dell' albero trasformare in vite mie le vite che conti scritti da Limonov che si ri-
sta vita di solitudine, d'impostura schio che la follia sbanchi il ban- genealogico. In Italia, a differen- non sono le r. . , lo scrittore può fà, per raccontarne la vita. Ovve-
e d'assenza". Dopo poco più di co mette in agitazione. Leggendo za che in Francia, se ne parla po- raccontare la realtà. ro: riracconta la vita di un altro
cinquanta pagine, scrive: "Pensa- quei primi romanzi, il lettore sen- co, o non abbastanza. I lettori an- E arriviamo qui, in conclusio- già raccontata' dall' altro medesi-
vo alla stanza in cui vado ogni te che c'è qualcosa che si muove, cora non lo conoscono, i cultori ne, a Limonov, libro comprensi- mo. E la vita che Carrère raccon-
mattina, dopo aver portato i sotto, e chiude il libro. Ma il libro cominciano però a farsi sentire. bile fino in fondo soltanto cono- ta, il fuoco che si accende nella
bambini a scuola. Quella stanza è la finzione, e chiuso il libro re- Poi esce Vite che non sono la mia, scendo la parabola dei preceden- combustione tra l'io dello scritto-
esiste, chiunque può telefonarmi re-Carrère e la storia dello scritto-
e venirmi a trovare. Quando sono re-Limonov, è un libro di una po-
n, scrivo e sistemo copioni che in tenza inusitata, ed è insieme rac-
genere finiscono sugli schermi. conto di una vita e della Russia
Ma so che cosa significhi passare A muso duro contro la tribù dei caproni del primo decennio del Duemila.
Ma noi ormai sappiamo che quel-
le proprie giornate senza testimo-
ni, sdraiato a guardare il soffitto la che racconta è la propria, di vi-
di Gian Piero Piretto
per ore, con la paura di non esi- ta. Lasciamo ai lettori, per ragioni
stere più". Nello spazio che inter- di spazio, l'onere e la sorpresa di
corre tra questi due passaggi di za sono affrontate con esplicita franchezza , le fare il viaggio di CarrèrelLimo-
1.:avversario, c'è tutto il mondo
letterario di Emmanuel Carrère
L etterato, bandito, soldato di ventura, agita-
tore. Ma non solo. Prima ancora genio in- esistenze fatte di espedienti, antisemitismo, al-
quieto, punk ante litteram, Peter Pan cresciuto colismo, disoccupazione, parassitismo. Le ma-
nov, in quelle pagine.
Ed è qui, per concludere, che
che prende forma. È n, con quel male, intellettuale sopraffino dotato di altret- cro e le micro miserie della società comunista ritorniamo all'inizio, da un pun-
romanzo non romanzo, che co- tanto sopraffina cialtroneria. Negli ultimi tem- erano messe in luce ed elevate a dignità lettera- to che sembra lo stesso eppure è
mincia a disegnarsi la parabola di pi estremista di. destra, efferato nazionalista in ria dal punto di vista di un giovane, e della sua il segno della strada personalissi-
uno degli scrittori europei più in- odore di terrorismo politico, trafficante di armi mentalità da teppista (Esenin dei poveri), che ma disegnata da Carrère in que-
teressanti oggi in Europa. Da una e di opere d'arte. Ma sempre e ovunque, anche non si adeguava al percorso forzato e triviale sti anni. All' inizio era una bio-
parte la vita di uomo reale, iscrit- in carcere o sulle peggiori barricate, scrittore. che lo avrebbe scontatamente condannato a grafia di Philip Dick. Alla fine,
to a un'auagrafe, e dall'altra qual- Per illustrarne lo spettro bio-bibliografico, non farsi borghesuccio sovietico. Ma senza il piglio ora, quella che potrebbe essere
cuno che dice "io", che scrive, sempre a proposito, sono stati scomodati Gide, predicatorio del dissidente tipo. E con questo scambiata per la biografia di
che fa lo scrittore, e che, nell' as- Celine, Houellebecq, Burgess .(anche da me in spirito partì alla conquista del mondo. AI suo Edouard Limonov. Ma la distan-
sumere su di sé la storia di quel- passato). Quando così autenticamente russo, rientro dopo l'emigrazione nella Russia ormai za è abissale. In un'intervista a
l'uomo, s'accorge che succede anche se mai sçontato, è stato il suo percorso postsovietica, Limonov propose un manifesto Limonov, a un giornalista che gli
qualcosa, che avviene una com- evolutivo: presa di distanze dalle banalità del- che stava tra la fantapolitica e l'isola d'utopia: , proponeva la definizione che
bustione, e da quella combustio- l'Unione Sovietica, da quelle omologhe ma dif- trasformare gli uffici dei burocrati in residenze Carrère dava di lui ("Un genio
ne si accende un fuoco. Quel fuo- ferenti del mondo occidentale, e poi dalle con- per studenti spiantati, boicottare i prodotti con una vita di merda"), Limo-
co è la letteratura. Con 1.:avversa- traddizioni del postsocialismo. E basterebbe stranieri, spostare le frontiere per inglobare nel nov ha risposto "Questo lo dice
rio si accende il primo fuoco, e li- un tratto per caratterizzare la sua specificità e territorio nazionale quelle città in cui la popo- lui". Eccola qui, la distanza abis-
bro dopo libro cresce, mette in meritargli rispetto in confronto a colleghi d'al- lazione russa superasse il 50 per cento, trasfor- sale. In mezzo, tra le due biogra-
crisi l'idea della forma romanzo. tri paesi o a suoi compatrioti, di lui anche più mare la Russia in un impero continentale che fie ai due capi del filo, c'è tutto il
Fino a divampare ora con Limo- celebrati. La coerenza a dir poco ammirevole andasse da Vladivostok a Gibilterra. Messiani- resto, c'è la sassata della realtà
nov, il libro che gli è valso, final- con cui ha preso posizione, con contenuti spes- smo mai sopito dello spirito russo, orgoglio ul- che ha mandato in frantumi la
mente, il riconoscimento che me- so innegabilmente contestabili se non indispo- tranazionalista, espansionismo di antico stam- forma romanzo e il racconto del-
ritava da tempo anche in Italia, di nenti, ma collocandosi per partito preso dalla po, tensione atavica verso il bene e la bellezza. la realtà. C'è Romand, c'è la
critica e di pubblico. In mezzo parte opposta rispetto al potere egemonico di Categorie canoniche ma declinate alla sua ma- bambina persa nello tsunami, la
c'è stato Un roman russe (tradot- turno, ai potenti delle istituzioni e agli omun- niera: contropelo sopra le righe, senza compli- mamma uccisa dal cancro. Li-
to in italiano con il titolo meno coli qualunquisti che, in un suo romanzo gio- menti. AI cui fianco hanno continuato a nasce- monov è uno di loro. E Limo-
felice La vita come un romanzo vanile, già definiva "tribù dei caproni". La bio- re opere letterarie e saggistiche. A muso duro, nov, dunque, altro non è che il
russo, Einaudi, 2009) e soprattut- grafia di Savenko-Limonov è disseminata di scomodo, fastidioso. Ma con intelligenza e, for- grande romanzo di uno scrittore
to Vite che non sono la mia (Ei- guai con l'autorità giudiziaria. Le pagine del se per questo, con esito ancora più azzardato. che cammina a piedi nudi sui ve-
naudi, 2011), libro chiave per en- suo ciclo letterario di Char'kov sono un inno A differenza delle provocazioni prive di qualsi- tri della realtà con un sasso in
trare nella poetica di Carrère. all'infrazione del perbenismo sovietico: il tur- voglia contenuto della maggior parte di chi og- mano. n sangue che esce dalle
L'inizio era stato quanto di più piloquio abbonda, tematiche sessuali e violen- gi strilla di politica o di cultura. piante dei piedi, però, è tutto
lontano, '. apparentemente, da suo, è tutto nostro. •
quello che avrebbe scritto poi. Si
intitolava Philip Dick 1928-1982. A. Bajani è scrittore
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N.2 t~E~~~çE 18

Primo piano
con particolare riguardo all' as-
Controllo e mobilitazione sociazionismo a difesa dei beni La società civile contro la tirannia dei mercati
comuni, fonte possibile di una
di Sergio Chiarloni vasta riaggregazione dei cittadini di Giorgio Resta
per operare" una ribellione civile
Salvatore Settis nità suddette su alcune categorie in nome della legalità costituzio- del nostro profitto immediato,
AZIONE POPOLARE di beni, in particolare quelli am-
bientali. In proposito viene dato
nale" (corsivo dell'autore). Ma è
altrettanto vero che poi il discor-
I n uno scritto inedito del 1949 su
"La storia economica e il pro-
blema della libertà", il grande in-
bensì anche per vantaggio della co-
munità umana, e cioè delle genera-
CITTADINI PER IL BENE COMUNE molto peso alla tradizione degli so si conclude con il rinvio all'a- tellettuale ungherese Karl Polanyi, zioni future nel rispetto delle gene-
pp. 228, € 18, usi civici, in parte ancora attivi. zione popolare, che dà il titolo al dialogando idealmente con le tesi razioni passate". 1:orizzonte dell' a-
Einaudi, Torino 2012 Peso derivante, direi, più dal ri- libro, con ricerca puntigliosa dei espresse da Friedrich von Hayek nalisi si allarga quindi alla dimen-
lievo teorico del modello che dal- precedenti, risalendo fino all' ac- in The Road to Serjdom, sottopo- sione del passato, che viene inda-
la loro incidenza pratica, oggi tio popularis del diritto romano, neva a una serrata critica l'atteggia- gata anche per affinare gli stru-

S uccede, non frequentemente pressoché nulla, vista la liquida-


per la verità, che specialisti zione degli usi gravanti su pro-
accademici di grande valore - prietà private, senza contare l'e-
e delle sue articolazioni odierne,
così sono definite, dall'azione di
classe ai ricorsi amministrativi in
mento consistente nel ritenere che
l'economia detennini il carattere e
la forma di una'società, concluden-
menti di disamina critica dell'esi-
stente e per elaborare modelli isti-
tuzionali rivolti al futuro. In questo
giuristi, filologi, ingegneri, storici migrazione e l'inurbamento che tema di ambiente e di concessio- do che, come modello descrittivo senso appaiono particolarmente si-
- sentano impellente, a un certo hanno reso semideserte le cam- ni edilizie. Dovendosi poi ag- delle epoche antecedenti al XIX gnificative le pagine dedicate alla
punto della loro vita scientifica, pagne e confinato nell'irrilevanza giungere le sentenze della Corte secolo; "il determinismo rappre- genesi della proprietà pubblica e
la necessità di trascendere le ri- le comunità che se ne giovano. costituzionale, qua e là ricorda- senta un mero anacronismo; come alla categoria dei beni comuni, ove
cerche cui si sono dedicati per Con riferimento alla Costituzio- te, che hanno consentito la pro- previsione del futuro, invece, esso si trova anche un' attenta ricostru-
volgere lo sguardo alla più gene- ne, Settis rileva lo strettissimo tezione dell' ambiente e di alcuni non è altro se non un pregiudizio". zione della vicenda delle enclosu-
rale situazione del mondo. Lo nesso con i beni comuni, il cui go- diritti sociali in fattispecie, pe- Benché fondate su basi analitica- res, e una discussione delle propo-
stimolo per questi sconfinamenti dimento si attua grazie all'eserci- raltro, alquanto ristrette. mente fragili, posizioni analoghe ste di riforma recentemente for-
nasce dalla crisi globale. Crisi zio dei diritti fondamentali che la Devo confessare una perplessi- continuano a essere piuttosto dif- mulate dalla Commissione Rodo-
che ha connotati particolarmente nostra Carta fondamentale pro- tà. 1:azione di classe nei confronti fuse ancor oggi, a testimonianza tà. Non meno rilevanti sono le ri-
acuti nel nostro paese. Basti pen- tegge. Siamo in presenza di un della pubblica amministrazione della persistente attrattiva dei mo- flessioni dedicate al grande patri-
sare alla cosiddetta "lotta di clas- discorso che si colloca nel filone ha un ambito molto circoscritto e delli economicistici. Pochi affer- monio di idee racchiuso nella Co-
se dall'alto" contro i ceti meno dell' odierno neocostituzionali- i giudici amministrativi sono gene- merebbero apertamente che la re- stituzione italiana, che Settis valo-
abbienti, attuata sia dai governi smo, dottrina che tende a sottoli- ralmente proclivi ad atteggiamenti strizione delle libertà economiche rizza non soltanto in quanto preci-
che dalle organizzazioni degli neare la superiorità assiologica burocratico-formalisti che impe- preluda necessariamente alla pitato storico di un pensiero
imprenditori; ai diritti entro i della Costituzione sulla legge e la discono di varcare confini. 1:azio- scomparsa delle libertà civili (la orientato al bene comune, ma an-
luoghi di lavoro messi a repenta- sua funzione di orientare la legis- ne di classe presso i giudici ordi- "via verso la servitù"). E tuttavia, la che come vero e proprio manife-
glio dalla progressiva lazione verso il ricono- nari è limitata alla protezione dei centralità assegnata alla coppia sto di un' etica pubblica laica e di
distruzione dello sta- SALVATO'" S8TTIS scimento dei diritti fon- consumatori, a differenza di quel- proprietà!contratto, l'enfasi sul ne- una politica progressista, protesa
tuto dei lavoratori; alla AZ~_",.O,!.O.!!RE damentali anche quan- la nordamericana, spesso utilizza- cessario assottigliamento di beni e alla salvaguardia dei diritti fonda-
protezione déi profitti do non espressamente ta a tutela dei diritti civili. Gli altri competenze statali, la riduzione di mentali delle persone e degli inte-
parassitari delle grandi regolati, ma enunciati istituti ricordati hanno un'impor- ogni forma di razionalità alla razio- ressi delle generazioni future. Qui
imprese, indifferenti in dichiarazioni che in- tanza marginale. Quanto alla Cor- nalità di mercato, sono tutte va- si innesta la parte specificamente
alla cementificazione corporano principi di te costituzionale è da dubitare, an- rianti di un unico atteggiamento propositiva del volume. In essa
del territorio; e soprat- giustizia oggettivi, co- che per le modalità di selezione culturale, che ha molti tratti in co- l'autore, dopo aver evidenziato le
tutto ai pericoli corsi me quella dell' articolo dei suoi membri, che essa osereb- mune con il determinismo econo- diverse ragioni di crisi della demo-
dalle libertà democra- 2, che proclama il rico- be ricorrere, in materia di beni co- mico, e che continua a condiziona- crazia rappresentativa (tra le quali
tiche, per l'ottundi- noscimento e la garan- muni e di diritti fondamentali, al- re la nostra capacità di analisi e go- spicca il fenomeno della "cattura"
mento della capacità zia dei diritti inviolabili l'esercizio del suo potere di ema- verno dei feeofueni sociali. Bene del legislatore da parte dei poteri
critica perseguito at- dell'individuo. nare sentenze manipolative di ac- ha fatto, pertanto, Salvatore Settis economici, così ben descritto in
traverso i mezzi di comunicazio- Che la Costituzione, nei dis- coglimento indirizzate a colmare, a dedicare il suo ultimo libro all'i- un recente volume di Robert
ne di massa, che riducono il pen- corsi di molti · oppositori dello ove mai ne fosse investita, omis- dea del "bene comune", quale Reich) , argomenta la necessità di
siero a passività Iudica. statu quo sia oggi la bandiera che sioni della legislazione ordinaria in paradigma . valore. intorno a cui una diretta assunzione di respon-
Un caso eminente di sconfina- contrassegna le loro battaglie quelle materie. orientare l'azione politica, e alla ca- sabilità da parte della società civi-
mento è quello di Salvatore Set- ben si capisce. Nata in uno dei Certo, molto ardua è la secon- tegoria dei beni comuni come fon- le, alla quale spetterebbe il compi-
tis, professore di storia dell' arte pochi momenti felici della no- da alternativa, vale a dire affidar- damentale alternativa simbolica, to di promuovere l'attuazione dei
alla Normale di Pisa, da anni stra storia recente, il legislatore si alla politica in senso stretto per prima che istituzionale, al disposi- principi costituzionali e la realiz-
esegeta implacabile non solo costituente è stato capace nei ottenere con il voto un cambia- tivo della proprietà privata. TI volu- zazione delle politiche ispirate al
della distruzione dei beni cultu- "Principi fondamentali" e nella mento di direzione dal governo e me, invero, è intitolato Azione po- bene comune, contro l'asservi-
rali, ma anche di altre degenera- "Parte prima" non solo di guar- dal parlamento. Non si può nega- polare, ma alla Popularklage in sen- mento delle istituzioni pubbliche
zioni in atto nel nostro paese. dare al passato della dittatura as- re, come viene reiteratamente sot- so tecnico è riservato soltanto il set- alla "tirannia dei mercati".
Nel succedere a numerosi libri, sicurando la libertà di riunione, tolineato da Settis, che la demo- timo e ultimo capitolo, che rac- '
articoli di giornale, conferenze, di opinione, di stampa, di tutela crazia rappresentativa è oggi in- chiude una parte importante, ma ,....-,aIe prospettiva non incontre-
questo recentissimo testo si segna- giurisdizionale dei diritti, ma an- quinata da un ceto politico autO- non il cuore dell' analisi di Settis. Se ~ rà, verosimilmente, il consen-
la per un'interessante novità. Set- che di guardare al futuro della . referenziale all'interno del siste- dovessi indicare in poche righe la so di chi ritenga che il luogo de-
tis non rinuncia a un'approfondi- repubblica, promuovendo la li- ma dei partiti e che il conformi- caratteristica principale del volu- putato all' esercizio della sovranità
ta analisi dei mali che ci affliggo- bertà dal bisogno, dalla malattia, smo di massa per ora imperante me, che si segnala particolarmente popolare è e rimane il parlamento
no, ma consapevole che la censu- dall'ignoranza, dalle manipola- rende difficile sostituire un perso- per la ricchezza dei riferimenti, l'e- e soltanto il sapiente esercizio del-
ra, se pur necessaria, non è suffi- zioni mediatiche, dalla distruzio- nale in prevalenza preoccupato leganza della scrittura e la passione l'arte della politica può rappre-
ciente, si adopera con grande pas- ne delle risorse naturali. dei propri privilegi con un perso- civile che lo anima, farei ricorso a sentare un antidoto efficace ai
sione civile a investigare i possibili Come lottare per la Costitu- nale che si occupi della promo- una frase di Keynes, osservando problemi del nostro tempo. E tut-
strumenti per l'auspicato cambia- zione, sempre più tradita con ri- zione dei diritti fondamentali pre- che in esso l'autore s'impegna a tavia' oltre a richiamare il profon-
mento. Indignato prima, ma poi guardo alla seconda categoria di visti o recepiti dalla Costituzione. "studiare il presente, alla luce del do mutamento degli equilibri tra
entusiasta, nel corso di una ricerca libertà considerato che viviamo Ma non si deve dimenticare che il passato, per gli scopi del futuro». TI potere legislativo e potere giudi-
indirizzata a far capire e a persua- in un momento storico in cui la parlamento è il principale luogo presente su cui si appunta lo sguar- ziario indotto dal costituzionali-
dere della giustezza delle sue pro- degenerazione del sistema di di esercizio della sovranità popo- do critico di Settis è, su un piano smo postbellico, si deve osservare
poste. Troviamo qui un'impressio- mercato indotta dalla specula- lare, competente anche a modifi- generale, quello segnato dalle ma- che tale alternativa è più apparen-
nante base di dottrina, in un arco zione finanziaria sta distruggen- care la Cestituzione, come in sen- cerie che il disembedded capitalism te che reale: l'esperienza del capi-
di tempo che fa transitare il letto- do l'economia reale? Poiché non so ahimè regressivo si è cercato di sta lasciando dietro di sé, in termi- talismo negli ultimi duecento anni
re dai filosofi greci al diritto roma- ci sono prospettive di rotture ri- fare nell'ultima legislatura con al- ni di progressiva distruzione dell' e- insegna che, alle tensioni sistema-
no, alla legislaziolJe dei comuni e voluzionarie nel prossimo futu- cuni disegni di legge. Ebbene, cosistema, di moltiplicazione delle ticamente prodotte dall'utopia
del papato, ai sociologi nordame- ro, direi che esistono solo due al- credo si debba confidare che una cause di esclusione sociale, di ridu- del mercato autoregolantesi, cor-
ricani contemporanei. ternative. Affidarsi ai sistemi di società come quella italiana, sem- zione a merce di pressoché qualsia- risponde sempre una pluralità di
La lotta per la Costituzione e controllo giurisdizionale affin- pre più liquida èome rilevano si bene o rapporto; su un piano più reazioni di forze parlamentari, dai
per i beni comuni è la parola ché affermino la superiorità del- molti sociologi, possa riuscire in specifico, il presente che suscita movimenti di cittadini, gruppi in-
d'ordine, nel contesto di una la costituzione sul legislatore or- un futuro speriamo non troppo l'indignazione dell' autore è quello termedi, ecc.), funzionali all' auto-
consumata abilità nell'impiego dinario, sanzionandolo per le lontano a riarticolarsi così che il rappresentato dalla realtà italiana, protezione della società dagli ef-
degli istituti giuridici, testimonia- sue omissioni in materia di dirit- buon senso finisca per prevalere con le sue ben note anomalie, dis- fetti distruttivi del mercato mede-
ta dal conferimento di due lauree ti fondamentali ivi riconosciuti. sul senso comune. Proprio per- funzioni, degrado, ma al contempo simo. 1:essenziale, come insegna
honoris causa in giurisprudenza. Oppure mobilitarsi per ottenere ché, come Settis rileva, i semi del- con tutte le sue ricchezze, poten- questo libro, è mantenere viva la
Con riferimento ai beni comuni che il sistema della rappresen- la rinascita stanno crescendo in zialità e speranze. Alle miopi logi- coscienza critica, per non disper-
l'autore rifiuta le prospettive uto- tanza democratica assuma i ne- fondo al baratro, possiamo affi- che della "prevalenza del profitto dere il messaggio dei padri costi-
piche e anarchiche, indirizzate cessari provvedimenti legislativi. dare con fiducia la nostra politica privato sul bene pubblico" e del si- tuenti e non restar prigionieri, co-
verso la soppressione del control- La mia impressione è che l'au- e la nostra democrazia al crescen- stematico "smontaggio dello Stato me ammoniva Polanyi, di "ana-
lo dello stato attraverso il dema- tore si affidi principalmente agy te attivismo sociale. • in favore di lucrose privatizzazio- cronismi" e "pregiudizi". •
nio per sostituirlo con il control- strumenti della giurisdizione. E sergio.chiarloni@unito.it ni", Settis contrappone la necessità giorgio.resta@uniba.it
lo delle comunità di base. Propo- vero che moltissime pagine sono di valutare gli effetti delle azioni so-
ne invece di affiancare ai beni dedicate ai movimenti che van- S. Chiarloni insegna diritto processuale ciali in una prospettiva di più lun- G . Resta insegna diritto privato
pubblici la titolarità delle comu- no nascendo nella società civile, civile all'Università di Torino go periodo, "non solo in funzione comparato all'Università di Bari
• • • • • •

N. 2 t~E~~~çE 19

Narratori italiani
nmastice della scrittura captazione all'interno di . maglie
più strette perché meno visibili: Palpitazioni asmatiche della fabbrica
come invisibile era il killer che
di Girolamo De Michele per vent'anni s'è annidato in fon- di Angelo Ferracuti
do al respiro di Renato.
Alberto Prunetti ragioni professionali a esporre il Ed è cosÌ che le due storie di- Ottiero Ottieri di romanzi in proprio di riusci-
proprio corpo a ogni tipo di me- ventano tre: perché i filamenti ta resa stilistica ed espressiva, e
AMIANTO talli pesanti. Uno che si infilava individuali, che si incrociano e si TEMPI STRETTI .come critico uno dei maggiori
UNA STORIA OPERAIA guanti d'amianto, e tute d'amian- allontanano - l'uno verso l'uni- prefaz. di Giuseppe Lupo, studiosi di quella stagione e del
pp. 142, € 13, to, e si metteva lui stesso sotto un versità, 1'altro sempre nella fab- post/az. di Mattia Fontana, rapporto tra narrativa e mondo
. agenziaX, Milano 2012 telone d'amianto, perché scioglie- brica - per poi riallacciarsi nel nota di Paolo Di Stefano, del lavoro .
va elettrodi che rilasciavano scin- dolore della malattia e della per- A rileggerlo adesso, dopo
tille di fuoco a pochi passi da gi- dita, sono parte di una matassa
pp. 386, € 14, mezzo secolo di distanza, que-
Hacca, Matelica 2012
N ella foto, Renato è alto e ma-
gro. Ha ventiquattro anni,
gantesche cisterne piene di petro-
lio e che sotto quel telone respira-
più grossa e aggrovigliata, quella
parte della grande matassa al cui
sto romanzo ci mostra ancora
quella fabbrica, quel luogo con-
una faccia da attore di film di pu-
pe e pistole (alla Jean-Paul Bel-
mondo, per intenderci), lavora
va .zinco e piombo, fino a tatuarsi
un bel pezzo della tavola degli ele-
menti di Mendeleev nei polmoni".
interno si svolge la storia di un
passaggio d'epoca visto attraver-
so la piccola geografia locale di
D a qualche anno a questa
parte la cosiddetta "lette-
ratura industriale", che verso la
centrazionario, gerarchico, che
piega le esistenze, nei tempi
spasmodici della produzione
come operaio di giorno e came- E Alberto, nato "acciaio ascen- uno spicchio di Toscana. Grandi fine degli anni cinquanta e per ma irrompendo anche in quelli
riere a sera; alla sua destra la can- dente amianto", che ha fatto le cavi di còrda intrecciati, dai qua- tutti i sessanta ha segp.ato con privati della vita, come accade a
tante del momento, Nada Mala- scuole nei locali ex llva e va in bi- li pendono cordami che avreb- forza un solco indelebile nella Emma e Giovanni nella Milano
nima, toscanaccia come lui, quin- blioteca all' ex llva, "e per arrivar- bero potuto avvinghiarsi in di- produzione narrativa italiana, "agra" che poi sarà qualche an-
ta a Sanremo a soli quindici anni. ci dovevo passare davanti a una versi intrecci e. trame, e il cui di- rivive in alcune riscoperte edi- no più tardi del ribelle Bianciar-
II fotografo che lo immortala a chiesa costruita in ghisa e quando panarsi racconta comlmque un toriali, frutto dell'epoca che vi- di, e a pochi passi quella gogo-
Livorno lo conoscono come Nick non avevo voglia di studiare an- pezzo di storia: la storia dei sub- viamo e di un bisogno di ricol- liana di un .altro grande narrato-
Vampata, il locale in cui Nada ha davo a giocare a pallone in un ordinati e dei sottomessi, le ra- legarsi ad alcune esperienze in- re del con'tro-boom, il corsaro '
appena cantato è il Cardellino di campo di calcio che era il campo gioni della loro fierezza e del 10- tellettuali e imprenditoriali che, Lucio Mastronardi, suicidato
Castiglioncello, l'anno è il 1969, dell'llva". Una vita sotto il segno ro orgoglio, le loro lotte e le loro pur naufragate come méteore dal c;inismo dell'Epoca. La lin-
un anno in cui tutto poteva sefD:- dell'llva, cresciuto sul mare dei sconfitte. Potrebbe sembrare nella notte dei tempi, strana- gua "semplice" di Ottieri, sem-
brare possibile. II "pulcino di fanghi rossi, poi andando a lavo- che Alberto Prunetti si sia dedi- mente resistono però con forza pre dentro una calibrata misura
Gabbro", come chiamano Nada, rare "sfiorando una fabbrica di cato a un esercizio di rievocazio- nella memoria collettiva come scabra, coglie il conflitto tra vi-
sembra quasi rassicurata nell' ap- titanio e acido solforico e la stra- ne memorialistica, nell'illusione un'utopia concreta, forse l'uni- ta e lavoro nella neonata civiltà
poggiarsi al braccio di quellivor- da che mi ha portato all'universi- che si possa imitare la vita repli- ca, in primis quella della Olivet- industriale, quello delle catene
nese alto e sorridente: tà seguiva il corso del candola in forma letteraria, o ti di Ivrea che ha for- di montaggio, quasi
Renato doveva sentirsi Merse che è un fiumi- peggio ancora realismo fuori nito un modello di- dando a tutto questo
padrone del mondo, in ciattolo pieno di arse- tempo massimo. Invece no: per- verso (e avverso), una valenza di denun-
quel momento. Se ci nico e aliri metalli pe- ché questo Amianto è realistico umanistico di svilup- cia vista da una condi-
fosse il sonoro, si senti- santi usciti dalle minie- tanto quanto il Don Quixote di po e di democrazia, zione psichica, psi-
rebbe la canzone che re allagate in cui sono Pierre Menard narrato da Bor- proprio nel rapporto coanalitica di aliena-
ha catapultato la ragaz- state stoccate tonnella- ges. Livorn'o e Piombino, la fab- dialettico dentro il zione, che poi sarà la
zina da Rosignano Ma- te di ceneri di pirite". brica, l'amianto, la classe operaia complesso sistema cifra di molta sua let-
rittimo alla televisione: In un altro linguaggio sono trasfigurati in un esercizio produttivo. teratura futura. Al di
Ma che freddo fa . si direbbe: sussunzione di neo-realismo, di creazione di Di quella s agione là dei fatti, sono le re-
Questa foto è una reale della società sotto un nuovo reale, perché è con gli due scrittori fonda- lazioni umane, i rap-
leggenda familiare, nel- il capitale. Linguaggio occhi e la mente di oggi, alla lu- mentalmente riemer- porti, così come i luo-
la famiglia di Renato desueto, dagli echi po- re della consapevolezza della gono dall' one di ghi un po' spettrali di
Prunetti: buona da raccontare a stoperaisti, poco praticato nei sa- sconfitta patita dalla classe ope- una stessa komè, diversi per sti- questa metropoli nebbiosa, gli
bicchiere svuotato, buona per le lotti letterari nei quali, come ri- raia di cui Renato faceva parte, le e per certi versi diametral- interni funzionali dell'architet-
risate degli amici. Finché un gior- corda nell'introduzione Valerio ma anche dalla nuova consape- mente opposti, cioè Paolo Vol- tura dei padiglioni dove il lavo-
no in cui non c'è più da ridere, Evangelisti, hanno credito "ro- volezza della questione ambien- poni e Ottiero Ottieri. Più vi- ro pulsa, gli ambienti impiegati-
perché Renato non c'è più, la foto manzetti di successo in cui la fab- tale, da un rifiuto della nocività sionario il primo, filosofico, ec- zi fatti di formiche e neon, a da-
ricompare sul giornale locale: brica è solo sfiorata, richiamata del lavoro che oggi .comincia a centricamente letterario nel re la cifra di quello "scrittore di
quant' era bello, piange la moglie nel titolo e poi ignorata". Lin- farsi strada, comparando la con- senso estremo, cioè d'invenzio- carne triste" di cui parlava Cal-
Francesca pensando a quel corpo guaggio che trovava il proprio dizione operaia di oggi a quella ne, capace di creare personaggi vino, ben evidenziata da Lupo
devastato dall'immobilità e dal senso nell'insubordinazione ope- dell'operaio-massa, che coglia- e immaginari che compiono nella sua prefazione con il titolo
cortisone che qualche volta casca- raia, nelle lotte degli anni sessan- mo in questo proletario labroni- uno scarto molto forte dal re- e il conio, appunto, di "fabbrica
va dal letto, con le piaghe da de- ta e settanta che mettevano in cri- co l'emblema di un'epica senza perto sociologico e realistico, triste". La stessa che infonde
cubito e la flebo di morfina, con si quel capitale che mentre Alber- eroi. Un operaio che ha conse- più legato alla presa diretta e "ritmi esterni che si traducono
un tumore incubato per vent' anni to nasceva e Renato incubava l'a- gnato al figlio non la nostalgia dell' autobiografia il secondo, in relazioni sociali frenetiche e
che dai polmoni era risalito lungo mianto "cominciava Urta serie di per la tuta blu e i fumi· dell'llva, alla commedia umana esisten- si metabolizzano in asmatiche
le terminazioni nervose per rico- ristrutturazioni che dopo dieci ma la forma stessa della scrittura:' zialistica, a partire da quel re- palpitazioni interiori", come
prire di ~etastasi una parte del anni avevano smantellato e di- "Lui lo diceva sempre: mettici il portage narrativo che è il suo scrive in una nota al libro lo
suo cervello. strutto il sogno di egemonia della canapone, regge più del teflon. capolavoro assoluto, Donna- scrittore Paolo Di Stefano.
Amianto è, come recita il sotto- classe operaia": uso capitalistico Stai solo attento a rispettare il rumma all'assalto (1959), pro-
titolo, una storia operaia. Una sto-
ria che è due storie: di Renato, il
giovane cameriere che l'anno do-
della crisi - perché in realtà il ca- senso della filettatura e lega il fondamente calato nell' espe-
rienza della nuova fabbrica di
Bagnoli e con al centro un per-
Q uell)('irrealtà quotidiana"
che un visionario del cine-
ma, Michelangelo Antonioni,
po la foto con Nada sveste il cra- sonaggio che parla al presente, con il quale Ottieri non a caso
vattino e diventa, definitivamente, prototipo del precario assoluto collaborò, raccontò in due me-
una tuta blu. E di Alberto, l'auto- in un Meridione che sembra morabili pellicole. La prima è Il
re, concepito durante quella tra- eternizzato per come e quanto grido, che è del 1957 come que-
sferta a Casale Monferrato da cui questo piccolo classico riesca sto romanzo, e l'altra Deserto
Renato tornò con un figlio e una così fortemente e ancora a par- rosso del 1964, uno dei suoi ca-
fibra d'amianto nei polmoni. Due lare al presente. Di Volponi è polavori, dove appunto l'inco-
vite sotto il segno della fabbrica; stato ristampato da un paio municabilità e 1'alienazione nei
Renato che si sposta da Piombino d'anni il suo romanzo summa, rapporti umani sono elementi
a Casale Monferrato, da Terni, fi- quello nato dalle viscere della fortissimi, ma sempre con un
no all'llva di Taranto, giusto per balena capitalista italiana, at- contesto, un fondale che è la
non farsi mancare niente: una rou- pitale non va in crisi, il capitale è tutto con un dito sporco di ma- traversata con spirito illumini- fabbrica, qui forse un po' or-
lette russa condotta sotto il segno crisi - non per migliorare la pro- stice verde. Poi stringi con forza, stico 'da uno dei nostri maggio- welliana, ma decisiva. In mezzo,
della grande menzogna, del lavoro duttività, ma per "distruggere ma senza cattiveria. Non deve ri scrittori e intellettuali con- nel 1962, non a caso Ottieri
che fa progredire l'Italia, che non l'alternativa di contro potere e di perdere. Ho fatto cosÌ, con la temporanei, cioè Le mosche del scrisse poi insieme a Tonino
asservisce ma libera. Che non uc- autogestione operaia dei rapporti penna. Ho cercato di rispettare capitale (Einaudi, 2010; cfr. Guerra la sceneggiatura di L'e-
cide: farà in tempo, Renato, a spie- tra capitale e lavoro". Cose che la filettatura della storia, senza "L'Indice", 2011, n. 2), mentre clisse, dove Antonioni continuò
garlo al figlio, che "non esiste ac- Alberto imparerà sulla propria forzare il passo degli eventi, sen- ora le edizioni Hacca riportano a raccontare i guasti profondi
ciaio senza amianto, anche se que- pelle attraverso una vita di preca- za strozzature. Ho usato il masti- in libreria il romanzo di Ottieri che l'improvviso falso "miraco-
sto non te lo racconta nessuno". riato in un mondo che scopre la ce della fantasia e stretto senza Tempi stretti, che è anche tem- lo economico" (il film è in par-
Un "working class hero labronico precarizzazione come destino di cattiveria ma con decisione l'or- . poralmente il primo documen- te ambientato dentro la Borsa
[che] ha iniziato a guadagnarsi il una generazione che credeva, dine del discorso. Non gocciola: to e opera letteraria della cosid- di Roma) stava producendo in
pane a quattordici anni, che è en- studiando grazie alla fatica ope- ci ho messo un cartone sotto e le detta letteratura industriale, tempo reale nella vita sempre
trato in fabbrica senza mai uscime raia dei propri genitori, di poter lacrime si sono asciugate". • uscito per la prima volta nei mi- più accelerata e convulsa, ma
dawero, perché il cantiere indu- sfuggire allo sfruttamento di clas- demichele.gi@tiscali.it tologici "Gettoni" di Elio Vit- infelice, delle persone. •
striale aveva nidificato nelle sue se. E che scopre invece nuove, torini nel 1957, in una collana angeloferracuti@interfree.it
cellule il proprio carico di negati- più raffinate e pervasive forme di G, De Michele di ripescaggi d'autore curata da
vità. Uno che è stato costretto per sfruttamento, di ingiustizia, di è insegnante e scrittore Giuseppe Lupo, già narratore A. Ferracuti è scrittore
N. 2 t~E~~~çE 20

Narratori italiani

Segatura, lacrime e risate


di Francesco Morgando

Fabio Stassi il ricordo dell' acrobata Eszter, in partenza per gli


Stati Uniti. Oltre l'immagine, riuscì per primo a
L'ULTIMO BALLO DI CHARLOT catturarne e restituirne il movimento.
pp. 279, € 16, Sellerio, Palermo 2012 Sotto il segno di questa leggenda continua I.:ul-
timo ballo di Charlot, che rocambolescamente si
sposta in America, dopo i primi passi di Chaplin
Fra creature ibride
di Raffaella D'Elia
L ' ultimo ballo di Charlot va a chiudere la tri-
logia americana di Fabio Stassi. Dopo il
Brasile e Cuba, il viaggio finisce negli Stati Uniti,
nel mondo dei circhi europei. Gli Stati Uniti de-
. scritti nel libro sono quelli di un sogno americano
ancora giovane, vitale, che proprio in quegli anni
agli inizi del secolo scorso. I mezzi di trasporto consolidava le sue premesse. I postumi della feb-
sono i più disparati: le navi che attraversano l'At- bre dell'oro, il Ku Klux Klan e le grandi migrazio-
Laura Pugno 2003, n. 2), che la sua produzio-
lantico per il nuovo mondo, il treno cha taglia le ni fanno da sfondo al viaggio di Chaplin, un viag-
LA CACCIA . ne pare continuare ad attingere:
sia per la qualità cristallina della grandi praterie (nel classico immaginario ameri- gio all'insegna della speranza di soddisfare le sue
pp. 131, € 14, sua scrittura, sia per la possibili- cano) e il velivolo, nuova grande promessa di un grandissime ambizioni. La traversata del futuro
Ponte alle Grazie, Milano 2012 tà anamorfica che da questa pri- Novecento ancora da costruire. Gli occhi per Charlot da New York alla California, scandita dai
ma prova si è sviluppata nel se- guardare sono quelli di Charlie Chaplin, prima di lavori più diversi (tipografo, imbalsamatore, alle-
gno di questa specificità, dalle Charlot, della consacrazione, della leggenda. natore di pugilato), mescola avventura e ricostru-
Chaplin, ormai anziano, si racconta in una let- zione storica, con un andamento quasi picaresco.
S e c'è un colore previsto per
innescare il cortocircuito
della visione e di una scrittura
proprietà mutevoli e cangianti,
tutte 'sempre aventi a che fare
cop. la rarefazione', la trasparen-
tera al suo ultimogenito Cristopher, portando al-
la luce quello che le sue biografie avevano taciu-
TI fotogramma degli Stati Uniti che emerge dal-
le continue digressioni e storie parallele alla nar-
visionaria, è qualcosa che si av- za, il mistero. Lo sguardo lancia- to. TI tempo sgocciola: la morte viene a trovarlo la razione centrale (una fitta serie di vissuti che van-
vicina e di poco si allontana dal to oltre i confini dell'umano, prima volta nel Natale del 1971, ma per lui è an- no a formare una sorta di romantica fenomenolo-
colore oro. Quasi come se da laddove il mito (e il rito) viene cora troppo presto e, riuscendo a farla ridere, gia americana) è quello di un paese che sotto la
quel confine tra l'umano e il rielaborato e diventa terreno su guadagna un altro anno di vita. Torna l'anno se- sua patina ingenua e fiduciosa nasconde inquietu-
non umano, lo stato di veglia e cui far convergere il terrore, il guente, e così per sette anni, ma il grande attore clini e incomprensioni. La hella parabola di Cha-
la trance, la lucidità e una sorta vizio, la coazione a ripetere, il riesce sempre a strapparle una risata, in modo da plin, che in questo romanzo ricorda (seppur con il
di sonnambulismo (anche esi- dolore della contemporaneità, si avere altro tempo per veder crescere suo figlio e lieto fine) un po' Huckleberry Finn e un po' Jay
stenziale) da cui avvale di questo tali- raccontargli la sua storia. Tutto comincia in una Gatsby, fa da contraltare a tutte le altre. La lun-

o
emergono i personag- smano un po' magico, carovana di zingari, un grande circo inglese in cui ghissima fila di sconfitti diventa forse il vero pro-
gi fosse possibile fare prezioso come può es- lavorano i suoi genitori. Un mondo di "segatura, tagonista del libro, e insieme il presupposto per il
esperienza anche a sere la scoperta di di- lacrime e risate", che modificherà per sempre mondo poi raccontato da Charlot nei suoi film. TI
partire da una serie di verse gradazioni di lu- l'occhio eIa sensibilità di Charlot, maestro del bi- • padre alcolista, la madre uscita di senno, l'emigra-
elementi che ricondu- ce a uno sguardo at- lico tra gioia e dolore, speranza e sconfitta. An- to italiano Giobbe Furnìa: sono i tanti tasselli di
cono a qualità sfavil- tento, capace di mera- cora bambino, ascolta da due clown la vera storia un mosaico degli ultimi, che danno forza ai ricor-
lanti, sfuggenti, ar- viglia e stupore. Nella dell'invenzione del cinema, nato dall'amore im- di della vita del famoso vagabondo. Una vita pas-
gentee. Minuscole pa- Laura PU9no favola nera, nel viag- possibile e taciuto di Arlequin, inserviente sata a catturare "ombre in movimento", nel tenta-
gliuzze di colore, lievi I. ll cnc.c.ìn
gio onirico di Eva, circo, e dal suo bisogno di conservare per sempre tivo di procrastinare ancora la morte.
luminescenze, riflessi -_.__._----- protagonista di Quan-
luminosi: la qualità .
=~-::-....:.--==­
do verrai (Minimum
trasparente dei corpi, -~-
Fax, 2009), la capacità
il loro pallore, spesso in contra- di predire la morte al contatto
sto con attributi umani arricchi- fisico con 1'altro è misteriosa- zoalbina, così venivano chiama- concetto di "allegoria vuota", minosa che si trascina dietro la
ti di fantasiosi corollari (capelli mente legata a delle chiazze ar- te le sirene con la pelle bianca con cui Benjamin ha definito le ricerca di quest' autrice, indivi-
elastici e in movimento come gen~ee, piccole o grandi scaglie con screziature d'argento, e gli opere di Kafka in Il dramma del duarla, rincorrerla ogni volta, ri-
fasci di muscoli) accompagnano opalescenti, che uniscono il suo occhi, la coda e la palma tura barocco tedesco. conoscere ogni pulviscolo e pic-
il lettore in mondi altri. Anche a destino a quello di un uomo mi- delle mani più azzurri che ver, In La caccia, la vicenda dei cola sfumatura di luce screziata,
questo ci sta abituando Laura sterioso. Ma è da Sirene (Einau- di"; "TI bianco degli occhi di Sa'- due fratelli legati dalla telepatia, perché il mistero e lo sguardo
Pugno (Roma 1970), capace di dj, 2007; cfr. "L'Indice", 2007, dako aveva assunto una sfuma- Nord e Mattias, alla ricerca l'u- lanciato alla fine e all' origine del
attraversare felicemente, con n. 10), considerato il capolavoro tura d'oro, segno che stava so- no dell'altro, in una città in sta- mondo ci suggerisce di giocare
esiti ugualmente importanti e dell' autrice, che il recupero può praggiungendo la cecità pre- . to di assedio a causa di una anche con i colori, dove il bian-
riconosciuti, la narrativa e la mutarsi in saccheggio: tanto è morte". Ancora, l'esemplare più guerra civile di cui è impossibile co, l'etereo, il trasparente si me-
poesia (si ricorda qui almeno Il ricca la storia di Samuel intrec- bello ha un collo lungo, quasi da dare maggiori dettagli (se non scolano, mutuandosi nell'identi-
colore oro, Le Lettere, 2007; cfr. ciata a quella delle più meravi- donna, "bianco screziato d'ar- quello che vuole la città invasa tà sfavillante e sfuggente di
"L'Indice", 2007, n. 12). gliose creature del mare, dalla gento. Collo di cigno, corpo del da una pioggia rossastra), ri- un'illusione ottica. . •
È dalla qualità fragile e resi- catne pregiatissima e richiestis- colore delle piume bianche dei manda ancora una volta anche raffadelia@virgilio.it
stente del Ghiaccio, titolo rac- sima, e dagli sviluppi e dalle at- cigni". Andrea Cortellessa, in alla qualità enigmatica, inespli-
chiuso nell'esordio di Sleepwal- mosfere perturbanti, con esseri occasione della presentazione cabile, di questa scrittura. La R D'Elia è scrittrice
king. Tredici racconti visionari "mezzoumani", a metà tra una dell'ultimo romanzo di Pugno, realtà, la non realtà, quel confi- e critica letteraria
(Sironi, 2002; cfr. "L'Indice", specie e 1'altra: "Era una mez- La caccia, ha fatto riferimento al ne sottilissimo tra la veglia e il
sonno, la memoria e la dimenti-
canza, in cui implodono ed

IN I~I)•I (~()
esplodono le pulsioni erotiche,
la violenza, ·la potenza rigene-
rante e distruttiva di ogni meta-
morfosi e trasformazione, basta-
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torinesi», diretto da
tonizzarsi su queste frequenze,
restare in ascolto, con lo sguar-
D Antonello Ronca.
SPECIALE do rapido a cogliere le sfumaJu- O Tra i fondatori,

-
nel febbraio 1971,
ALFATEATRO re di ogni evanescenza, ogni 'I-
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scintillio luccicante e prezioso, a
ricordarci la condizione limine
da cui ci scrive Laura Pugno.
.- Enrico Pe)rretti,
direttore fino al 200 1,
e Aldo Bodrato.
Perché, come ha scritto Ema- Tra i sostenitori Norberto
nuele Trevi ("il manifesto", 12 Bobbio. Esord1 quando
luglio 2007) , "La morale somi-
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J

N. 2 r'E~Q~çE 21
, ,
Elsa Morante J
,f
La storia sarebbe caduto, nella li-
Una povera pianta della natura vida atmosfera dei primi anni set- Tutta nei libri
tanta, come un meteorite. Un og-
di Maria Vittoria Vittori ' getto proveniente da un altro pia- di Hanna Serkowska
neta. La scrittrice, che aveva fiu-

A Ppena conclusosi l'anno


morantiano (a cento anni
dalla nascita di quella grande
suoi affetti come sa e come può, e
al tempo stesso dotata di un'urti-
cante sincerità, Morante in qual-
tato nell' aria il grande sommovi-
mento del '68 e che ne aveva por-
tato alla luce, con una stupefa-
Graziella Bemabò
LA FIABA ESTREMA
e precisa che il romanzo venne
scritto al tempo del lutto per la
morte del padre biologico, Fran-
protagonista della letteratura che modo costringe i suoi interlo- cente pluralità di voci e di figura- ELSA MORANTE cesco Lo Monaco, cui la scrittri-
che è Elsa Morante), si può pro- cutori a pigiare sul tasto dell'am- zioni, la componente più liberta- TRA VITA E SCRITTURA ce intendeva dedicare il libro.
vare a tracciarne un bilancio, plificazione emotiva: sentimenti e ria, l'intellettuale autrice del sag- pp. 339, € 24, A volte l'analisi biografica ral-
muovendosi tra convegni, attese risentimenti, attestazioni d'amore gio Pro o contro la bomba atomi- Caroea, Roma 2012 lenta per cedere il passo all'in-
ristampe di opere, pubblicazioni e rimorsi, fraintendimenti e sensi ca, che perfino gli studenti più tento di contestualizzare un in-
di inediti che vengono a colmare di colpa sono moneta corrente in settari avevano risparmiato nello- treccio. Un esempio: l'azione di
un vuoto.
Un convegno dall'originale
formulazione è stato Morante a
queste lettere. Soltanto due inter-
locutori sembrano sottrarsi al
contagio febbrile: Luchino Vi-
ro programmatico tiro al bersa-
glio, viene ora ferocemente attac-
cata. Ci riporta di prepotenza nel
U n tempo il biografo si im- .Menzogna e sortilegio è ambien-
barcava in una lunga e fati- tata ancora nell'Ottocento, I.:iso-
cosa ricerca attorno alla vita del- la di Arturo si ferma al 1938, ap-
Roma, nato da un'idea di Laura sconti, uno dei suoi "amori im- clima fazioso di quegli anni l'i- l'autore, spesso anche in cerca pena prima del conflitto mon-
Fortini, Giuliana Misserville e possibili" trincerato dietro una struttiva rassegna di recensioni a del dettaglio licenzioso e inedito, diale, segno che Morante voleva
Nadia Setti della Società Italiana cortese inafferrabilità (che Elsa La storia, apparsa nel numero di "pruriginosa tentazione dal par- rimandare, precisa Bernabò, il
delle Letterate (novembre aveva tentato invano di scalfire ottobre 2012 della rivista "Lo ticolare piccante", pur di immor- momento dell'irruzione nella
2012). li tratto originale consiste con la messa in comune dei suoi Straniero" per la cura di Graziel- talare se stesso. Graziella Berna- sua narrativa del tempo della
nella sua doppia articolazione: adorati gatti, infiltrati speciali la Bernabò, che giustamente sot- bò non pecca di questo vizio. E , morte, cioè della guerra. La stu-
alla classica giornata di studi in nella casa del regista), e Alberto tolinea quanto sia inquietante ri- rispetta chi, come Elsa Morante, diosa riesce, pur tenendo conto
onore di Elsa, densa di interven- Moravia, il compagno di una vita, leggere oggi queste recensioni, voleva che rimanessero "un mi- delle resistenze che la scrittrice
ti su ogni aspetto della sua bio- da lei molto amato ma tenace- "soprattutto per la profonda in- stero e un segreto" molti fatti oppose alla ghettizzazione del-
grafia e del suo fertilissimo uni- mente accusato di freddezza. La giustizia consumata in quell' occa- della sua vita. "Sono tutta nei l'artista in base al genere sessua-
verso creativo, è seguito un itine- loro era una coppia di assoluto ri- sione da ampi settori del mondo -miei libri", diceva, quindi è giu- le, a declinarne l'opera al femmi-
rario sui luoghi della scrittrice, lievo nell' ambiente culturale del culturale italiano - con giudizi sto che l'autrice non si limiti a nile, ponendo in rilievo il rap-
in un percorso che dal rione Te- tempo, come ricorda anche San- tanto distruttivi quanto superfi- scrivere una mera biografia ma porto irri.solto con la madre (il
staccio, dov'è nata, ha condotto dra Petrignani nel suo recente ciali - nei confronti di una scrit- che anzi si proponga di recupe- motivo ispiratore di tutta l'ope-
le partecipanti nel cuore segreto Addio a Roma (pp. 336, € 16,50, trice come Elsa Morante, indiffe- rare un'immagine più ampia del- ra), corredando i capitoli di per-
del Ghetto, più volte attraversa- Neri Pozza, Vicenza 2012), ma rente da sempre alle sirene del l'opera, ' ispirandosi al metodo tinenti citazioni di Carolyn Heil-
to da Ida nei suoi mercato lettera- della stilistica storica, abbinando brun (Scrivere la vita di una don-
pellegrinaggi, fino rio". Come darle cioè la vita al contesto storico e na), richiamando Maria Zam-
al quartiere di San torto? Ci sono culturale di Morante, con riguar- brano e Ingeborg Bachmann a
Lorenzo, segnato quelli che, lette do anche alla frequen- proposito del "reali-
ancora dalle cica- poche righe, la li- tazione della Libreria smo amoroso" di I.:iso-
trici del bombar- quidano come delle donne di Milano, la di Arturo, e infine ri-
damento raccon- "bamboleggiante in particolare della conoscendo l'apporto
tato nella Storia. nipotina di De "Comunità di storia di Carla Lonzi al pen-
Una formula ca- Amicis"; il critico vivente". siero della differenza e
pace di coinvolge- letterario d'avan- D'altra parte, 1'opera alla pratica dell'auto-
re i partecipanti e guardia che la de- di Morante, proprio coscienza. Senza iridi-
di propiziare l'u- finisce "una sub- per il suo nascondersi care prestiti o fruizioni
nione tra cono- dola portatrice di dietro la sm a ("Ar- concrete, Bernabò ri-
scenza e passione, buone dosi di sa- turo c'est moi"), che è leva , un parallelismo
i numi tutelari che dismo", il potente poi tutto un esibirsi, tra le posizioni moran-
hanno presieduto accademico che un raccontarsi e esami- tiane e lo sviluppo del
anche alla stesura accosta le sue tec- narSI, difficilmente ammette le pensiero femminista.
di La fiaba estrema niche letterarie a analisi improntate al decostruzio- La figura del poeta - così Mo-
(pp. 340, € 24, Ca- "qualcosa che Olsmo. La "morte dell'autore" rante si definiva - che si profila è
rocci, Roma 2012), la bella mo- certo fortemente squilibrata, con- oscilla tra recenti kolossals cine- non gioverebbe alla sua com- di una persona riservata e scon-
nografia dedicata a Morante in siderando che era difficile trovare matografici e certi particolari ac- prensione. Sin da Il gioco segreto trosa, dal carattere difficile e esi-
cui Graziella Bernabò mirabil- due persone più distanti tra loro corgimenti presenti in taluni è nota la passione morantiana per gente, ma generosa con gli altri,
mente intreccia i fili della bio- per temperatura emotiva. shorts pubblicitari". Intollerabile, il travestimento, per il "costruir- soprattutto i bisognosi (specie se
grafia e della creazione artistica. Può capitare che emergano per i custodi dell'ortodossia mar- si", come Umberto Saba: entram- di talento), attenta ad animali e
Se già nel 1989 la pubblicazio- nelle lettere occasioni particolar- Xista, che abbia rappresentato gli bi, infatti, si accusavano di narci- bambini. Evitava i letterati come
ne di alcune pagine di diario mente significative per penetrare umiliati e offesi soltanto come vit- sismo, di incapacità di uscire dal una peste, pericolosa per i suoi
(Dzario 1938, Einaudi) aveva get- non solo nell'interiorità della time. Reazionaria dunque Elsa , proprio io. Tanto più arduo amati libri. Come Elsa - vibrante,
tato una luce più intensa sulla sua scrittrice, ma anche nel suo uni- Morante, e per di più populista, quindi il compito di Bernabò: carismatica, inquieta e sfuggente
personalità, viene ora ad arric- verso poetico, e questo accade in perché cerca di accattivarsi il fa- scrivere una biografia svincolata - così anche la sua opera non si
chirla di nuove e sconosciute sfu- virtù di quella sua estrema e a vore "delle masse" con il ricorso dai sette veli della morantiana lascia inquadrare rigidamente.
mature la pubblicazione di una volte destabilizzante sincerità: al- al patetismo e a linguaggi "spuri e (auto)mitografia. Sempre in anticipo sui tempi, an-
significativa porzione del suo epi- l'ainico Rodolfo J. Wilcock che si inverecondi". Perfino Pasolini, li saggio procede cronologica- che per quanto riguarda la sfidu-
stolario, selezionata dal nipote dichiara entusiasta delle poesie di che non difettava certo di intelli- mente, dalla nascita nel segno cia nel ruolo dell'intellettuale e
Daniele Morante (I.:amata. Lette- Il mondo salvato dai ragazzini genza critica, dopo aver espresso del leone, attraverso un vissuto dell' artista, ci ha lasciato libri di
re di e a Elsa Morante, a cura di (1968, nel 2012 ristampato da Ei- grande ammirazione per la prima antologizzato con scrupolo: la straordinaria attualità.
Daniele Morante con Giuliana naudi, pp. 254, € 16) e in parti- parte del romanzo, liquida come sala parto dove Elsa nacque, il L'aver preso dimora nella stan-
Zagra, pp. 682, € 30, Einaudi, colare della canzone dei Felici puro manierismo l'infanzia di giardino del Testaccio dove gio- za delle favole - motivo di accu-
Torino 2012). Sono lettere rice- Pochi, Elsa confessa con amarez- Useppe e la giovinezza di Nino: e cò bambina, le camere ammobi- sa di Pasolini all'amica -le deri-
vute e indirizzate a persone forte- za il proprio scacco. fu proprio da questo ingeneroso liate in affitto, il bilocale di Mo- vava da una stima assoluta nella
mente amate, a critici e scrittori giudizio che si generò la frattura, ravia. Bernabò attinge sia dai scrittura. li mandato del poeta,
amici (da Debenedetti a Calvino,
da Ginzburg a Landolfi, da Paso-
lini a Fofi), ad amiche di lunga
S crive: "Mi pare ormai di aver
capito il segreto della felicità,
come là ho scritto. L'ho capito,
mai più sanata, con l'amica di un
tempo. Ci sono naturalmente del-
le eccezioni: le interpretazioni di
manoscritti del Fondo Morante l'unica rivoluzione vera, contro i
presso la Biblioteca Nazionale di mostri generati dal potere, è di
Roma sia dai colloqui con amici, interrogare le coscienze. Le ope-
data come Leonor Fini; sono let- ma non sono capace di trasfor- critici quali Garboli, Fofi, Raboni, parenti, artisti, studiosi, persone re di Morante rimangono, oltre-
tere d'amore, di amicizia, di ri- marmi in quello! CAPlRE e NON molto diverse tra loro ma acco- conosciute e amate, in seguito ché "un atto di accusa", una
flessioni esistenziali, culturali, eti- ESSERE CAPACI è addirittura un munate da un'assoluta indipen- escluse o maltrattate. Esaustiva è "preghiera", perché l'arte non
che e politiche, di importanti ri- controsenso, una condizione mi- denza e limpidezza di giudizio. anche la rassegna di viaggi o può smettere di essere "una spe-
ferimenti autobiografici, in cui si serabile ... ". La felicità senza so- Ma quel che c'era da dire ·di es- eventi a cui la scrittrice ha parte- ranza nell' avvento del miraco-
colgono non solo gli accenni alla vrastrutture o complicazioni è senziale sull'irriducibilità della cipato e la bibliografia, cui si ag- lo". Bernabò, già autrice dell'im-
sua vita, ma anche i riflessi delle per lei un miraggio particolar- sua opera alle categorie e ai crite- giunge il documentario di Fran- prescindibile saggio Come legge-
opere a cui sta lavorando. mente suggestivo'e potente, se ha ri di giudizio allora vigenti l'aveva cesca Comencini e l' autobiogra- re "La Storia)) di Elsa Morante
La capacità particolarmente in- sentito l'esigenza di riproporlo già (pre)detto lei stessa in una let- fia di Moravia. Letteralmente (Mursia, 1991), è emotivamente
tensa della scrittrice di sentire e proprio all'interno della storia tera del 1971 indirizzata a Fofi: tutte le testimonianze accessibili partecipe della materia a cui la-
vivere emozioni, passioni e senti- più efferata del Novecento, nel "Come ogni povera pianta della sono raccolte e citate insieme a vora. Nell'incontro con Elsa
menti ha alimentato non solo personaggio di Useppe. Che non natura, io sono capace di produr- brani in versi e prosa, legati a de- Morante non si è risparmiata. li
l'immaginazione e la scrittura (fin è personaggio patetico né tanto- re una sola specie di fiori ... se li terminati luoghi, persone, eventi suo libro, pubblicato nel cente-
dall'infanzia Elsa fu certa della meno vittima sacrificale, bensì volete, quelli sono. Faranno ma- storici. Quando ricostruisce i nario di nascita della scrittrice, è
sua vocazione), ma anche il tessu- creatura luminosamente al di gari schifo, ma non sono finti". • soggiorni della piccola Elsa in davvero un dono generoso. •
to relazionale. Possessiva, come fuori della storia, puro incanto mv.vittori@tiscali.it casa della ricca e nobile madri- hanna.serkowska@uw.edu.pl
chi viene da una famiglia instabi- dell' esistere. na, Bernabò richiama lo sdop-
le e da un'adolescenza tempesto- Era pienamente consapevole, M.v, Vittori piamento della figura materna H . Serkowska insegna letteratura italiana
sa e ha imparato a difendere i Elsa Morante, che il suo romanzo è insegnante e saggista operata in Menzogna e sortilegio, all'Università di Varsavia
N. 2 22

infanzia idilliaca passata tra quel mare e quegli arance-


L.intuito arcaico ti (mica vero .. . ). Volano baci, abbracci, incoraggia-
menti, persino Miss Italia 2011 , erede della Bbbona-
delle donne greche creanza autoctona, presentatrice della serata, si com-
plimenta con lo screanzato che non vince neppure in
casa, ma "il suo libro era il migliore". •
di Silvia Corino
giovannigreco6@gmail.com

Eduardo Savarese G . Greco è scrittore, attore e saggista

NON PASSARE PER IL SANGUE


pp. 208, € 16, e/o, Roma 2012 Tutte le ore feriscono

Eduardo Savarese "I due bambini biondi de-


vono essere fratelli e stan-
di Mario Marchetti

. NON PASSARE no seppellendo nella sabbia un Giovanni Di Giamberardino


PER ILSANGUE criceto bianco". Forse nell'inci-
LA MARCATURA DELLA REGINA
pit di un romanzo non è conte-
nuto tutto il romanzo. In que- pp. 190, € 9, Socrates, Roma 2012
sto caso non vi sono nemmeno
i personaggi che faranno poi
parte della storia, ma vi è la for-
za e gli elementi che la compor-
B reve romanzo, finalista al Premio Calvino nel 2009
con il più pertinente titolo di Arzsteo e le apz; ovve-
ro l'uomo nelle celle del giorno), decisamente originale
ranno. /"
sia nell'impianto sia nel variegato stile. La narrazione,
Vi è dolore e morte e fratel- ambientata a Roma, si sviluppa e si conclude in un cal-
lanza e sentimenti di dolore do 15 aprile, dall'una di notte alla mezzanotte successi-
condiviso nel silenzio. È un breve romanzo, con la Viaggio tra i pr'e mi letterari va, ovvero dal ritrovamento in un cassonetto del cada-
forza e lo spessore di un classico, con tutto ciò che vere ili una donna - in una via Nomentana assonante,
un classico deve possedere: innanzi tutto l'amore, di Giovanni Greco pour cause, con la via Merulana del Pasticciaccio - alla
nelle sue dimensioni meno consuete e nella sua for- conclusione dell'indagine. L'aspetto investigativo funge
za dirompente e assoluta, senza mediazioni e possi- da filo rosso allo svolgersi della narrazione che si snoda
bilità di fuga.
. Con l'amore inseparabili sono la morte e il dolo-
re straziante e impotente, come quello di due bam-
Q uando scrissi Malacrianza (pp. 267 , € 18, Nu-
trimenti, Roma 2012; vincitore della XXIV edi-
zione del Premio Calvino), che è stata un po' la mia
per ventiquattro capitoli, uno per ogni ora della giorna-
ta e per ogni personaggio (il clochard delirante, il taxi-
sta separato, lo strafottente netturbino e il netturbino
bini che di fronte al proprio criceto inerte n9n ca- recherche cruenta e forastica, non avrei mai pensato laureato, poliziotti tatuati, poliziotti misteriosi e poli-
piscono cosa sia avvenuto e perché, eppure soffro- che un libro cosÌ, figlio un po' rocambolesco e tardi- ziotti efficienti, madri e mogli sciattamente discinte, l'e-
no orribilmente, di un dolore che supera i loro pic- vo, una volta al mondo, prendesse strade cosÌ remo- roinomane, l'attrice disposta al sesso orale per una par-
coli corpi e il corpicino dell'animale. Se è un fami- te dai sentieri "vetero" e dalla militanza etico-estetica ticina ... ). La scrittura assume sfumature peculiari, talora
liare a morire, una persona giovane e amata, la sua del genitore. Certo, il genitore un peccatuccio di fri- gergali e dialettali, a seconda dei personaggi, tutti, in mi-
morte rivela l'impotenza della persona, il tempo volezza originale l'aveva commesso: aveva mandato sura minore o maggiore, o magari solo tangenzialmen-
sembra passare più lentamente e perdere di senso, la creatura a battesimo da quella "nave di folli" del te, toccati dall' omicidio o coinvolti. Anche gli ambienti
si sente soltanto la fatica del vivere. Le parole di- Premio Calvino, dai quali sperava di ottenere al più cambiano, e così nel giro delle ventiquattr'ore siamo
ventano più leggere, vane. una scheda critica e aveva finito per vincèrlo, il pre- portati nei più diversi punti della città. E quasi come se
. Elemento cruciale da romanzo classico, antropo- mio. Da quel momento Malacrianza, libro screanzato Roma si scoperchiasse (in una sorta di aggiornato Dia-
logico, è anche un tema purtroppo nuovamente at- per definizione, adolescente difficile e refrattario alle volo zoppo, il celebre conte di Lesage in cui il protago-
tuale ed è la sepoltura dopo la morte in guerra. Et- definizioni, ha vissuto, forse montatosi la testa, la sua nista, trasportato dal diavolo Asmodeo, ha modo di ve-
tore, l'indimenticabile eroe greco, viene restituito vita di fricchettone borderline, senza che il suo at- dere, attraverso i tetti, nell'interno delle case di Madrid
al padre per essere sepolto. Questo atto cosÌ fisico tempato autore riuscisse a stargli dietro. scoprendone le miserie) e potessimo assistere, non visti,
in verità nasconde un bisogno antico e fondamen- Pubblicato da Nutrimenti, editore in guerra con il al btu.ltftiio ésistenziale di una città, al brulichio di indi-
tale di rito finale, di congedo dai nostri cari . .Ma mercato, si è trovato dopo due mesi tra i candidati al vidui resi grevi dalla fatica di vivere, e quasi potessimo
non tutti possono seppellire i propri morti, e nel Premio Strega. Se il Calvino è il Premio Tenco, lo Stre- condividerne sensazioni, emozioni e pensieri. Gli inter-
caso di Marcello, militare rapito in Afghanistan e ga è il Festival di Sanremo: nel bene e nel male. Se dici ni sono resi con vividezza nella loro pur plumbea realtà:
non più ritrovato ma protagonista-assente del ro- ho vinto il Calvino, i più ti sorridono ottusamente; se lo stanco risveglio di un'impiega-
6Joqnni Di Glimbennlìno
manzo, il rito non può avere luogo, sostituito da dici o si scopre che non è un tuo omonimo quel Greco lA IIIIfQtura della regina ta tra bidet e assorbenti, l'addor-
cerimonie della modernità in soddisfacenti come candidato allo Strega, ti arrivano mail dalla provincia di mentarsi di un uomo di mezza
una cassa: vuota. ·La consegna degli effetti persona- Crotone dove non sospettavi di avere parenti di terzo età di fronte a qualche televisiva
li alla famiglia costringe il commilitone e amante di grado e comincia una grande giostra d'incomri, letture, immagine pornografica con la
Marcello, Luca, al viaggio e all'incontro con Agar, presentazioni, nei quali l'aura benjaminiana viene solle- mano sui genitali, il rifugiarsi nel
la nonna cretese di Marcello, e il romanzo segue ticata metodicamente da folle di sconosciuti che vo- web e nei giochi di ruolo di un fi-
un filo che vede alternarsi ai ricordi silenziosi dei gliono autografi, sconosciute che ti chiedono foto e che glio bamboccione. Oppure sono
due personaggi gli impetuosi confronti tra di loro silenziano quei pochi che hanno letto libro e nome del- interni di anime, come il deside-
nel corso dei quali Luca desidera imporre all'an- l'editore e che non perdono occasione per ripeterti rio dell'immigrato bengalese di
ziana donna l'accettazione del rapporto che lo le- "non hai speranze, non vincerai mai". E tu che. dissi- poter almeno carezzate la sinuo-
gava al nipote. . muli, non confessi neppure a te stesso di sentire che sa- sa e inarrivabile Mercedes Benz
Le due personalità a confronto non potrebbero rai il primo caso nella storia dello Strega di libro senza . 350. Arricchiscono la tavolozza
essere più diverse e dall' evocazione dei loro destini speranze che .. , Poi a Casa Bellonci, a metà giugno, il degli attori una zanzara che "sa" pasolinianamente (an-
si sviluppa un racconto di vite diverse nello spazio nome di Trevi viene ripetuto novanta volte, quello di zi è l'unica a sapere) e il pungiglione di un'ape che vie-
e nel tempo. Su tutti spicca il personaggio indi- , Carofiglio settanta e giù a scendere fino al tuo: dodici ne trovato itifitto nel corpo della vittima, la marcatura
menticabile e forte, degno di un classico, di Agar: voti di integerrimi "soldati della letteratura" che non della regina, appunto, del titolo editoriale, il marchio di
una bambina che doveva essere un maschio, 'tanto cedono a lusinghe: sei fuori! Non fa in tempo lo screan- un destino d'eccezione. TI romanzo, di scrittura spesso
debole nel corpo quanto granitica nella volontà, zato a digerire l'esclusione, che ora dice scontata, che straordinariamente incisiva (si veda la descrizione del
che, giovinetta, incontra un medico italiano duran- finisce negli undici e poi nella terna finalista del Via- buco dell' eroinomane, all' una di notte, o della visita del-
te la se~onda guerra mondiale, lo sposa contro il reggio: c'è qualcosa che non torna, pensa il padre del la citata - famelica e ironica - zanzara, alle cinque del ·
volere dei familiari e lo segue in Italia~ Marcello, malacriato, che nel frattempo ha polemizzato con criti- mattino, in una trasudante camera da letto di un anoni-
suo nipote, conosce anch' egli l'amore grazie a una ' ci e accademici moralisti e che ha ricevuto encomi so- mo palazzo del quartiere Aurelio), ha ambizioni filoso-
guerra, nell' esercito, dove trova insieme la propria lenni in decine e decine di recensioni. Fortunatamente, fiche, come si può intuire dal titolo originario, sviluppa-
fine, in un ambiente alieno, nel quale i talebani nell' afosa serata viareggina, a settembre, la giuria rinsa- te, per la verità, con mano leggera, senza andare a sca-
sfrecciano in lontananza come fagotti abbarbicati a visce oppure il caldo la ottenebra: per pochissimi voti, pito della narrazione e del suo senso (che potrebbe eS-
motociclette e le mitragliatrici paiono ectoplasmi il premio lo vince un amico dell' autore. Ci aveva cre- sere ben riassunto con Tutte le ore feriscono ... l'ultima
di un videogioco. duto pure il padre stavolta, e invece ... uccide). L'apicoltore Aristeo - non a caso, nel romanzo,
Le due guerre, quella del passato e quella del E invece il secondo posto al premio versiliano, gli il nome del giardiniere amante dei giacinti - secondo il
presente, sono su due specchi temporali contrap- vale, due mesi dopo, un viaggio nelle Langhe, al Pre- mito narratoci nelle Georgiche da Virgilio (indicato in
posti, come Agar è lontana e diversa da Luca e da mio Asti d'Appello, pensato per dare una seconda calce al volume come ispiratore del romanzo, in con-
suo nipote, che tuttavia comprende da sempre, chance ai secondi dei più importanti premi letterari correnza con Rino Gaetano, il cantautore di culto
con l'intuito arcaico delle donne greche. E in un italiani: qui l'autore, per conto del figlio ormai disin- amante del nonsense, e Jack Bauer, il supereroe della se-
modo misterioso e nostro malgrado, questa donna gannato, svolge, da regolamento, un' arringa ciceronia- rie televisiva 24) è colui che involontariamente provoca
che non è amabile perché ha troppo sofferto la sua na davanti a magistrati di prestigio che ridono, si com- la morte di Euridice perdendo per punizione le api:
dissonanza con il pFOprio tempo ma che ha una fi- muovono, battono le mani alle parole del padre-guit- ogni essere umano, chiuso nella sua cella, vuole proba-
sionomia originale è mai scontata, ci entra dentro to' ma poi premiano un altro libro, votato in massa bilmente dirci Giovanni Di Giamberardino, è un Ari-
e lì resta. • dalla giuria popolare. E di nuovo una giuria popolare steo che finisce con il perdere ciò che più ama. •
silvjacorino@libero.it attende Malacrianza, il mese successivo, al Premio Pal- m.ugomarchetti@gmai~.it
mi: l'autore, certo della sconfitta, cerca biecamente di
S. Corino è dottoranda in scienze umanisticbe far leva sulle origini calabresi del romanzo, sulla sua M. Marchetti è traduttore
1.

N.2 t~E~~~çE 23

Letterature
di testo definitivo appartiene
Tutto è frammento, solo frammento unicamente alla religione o alla Ragazzo selvaggio e falsario
stanchezza» (La discussione,
di Vincenzo Russo 1973). Quello pessoano è allora di Mariolina Bertini
un testo come resto restituito.
Fernando'Pessoa i concetti. Anche la condizione Strutturato su dodici capitoli, Georges Perec distruzione di cinquecento
postuma della letteratura-Pessoa Il libro del genio e della follia puzzle, finirà per assassinare il
IL LIBRO DEL GENIO (di una postumità che non cele- "restituisce" almeno in parte il IL CONDOTTIERO suo ricco committente, inflig-
EDELLA FOLLIA bra ma dà la cifra del progetto caleidoscopio di riflessioni sulla ed. orig. 2012, trad. dal francese gendogli l'insostenibile frustra-
a cura di Jeranimo Piumo, letterario) va ricollocata nella sua questione del genio, della follia di Ernesto Ferrero, zione di un puzzle dal comple-
ed. orig. 2006, giusta dimensione: al di là dei e della degenerazione, in un ten- pp. 170, € 15, tamento impossibile, nel quale
ed. it. a cura di Giulia Lancianz; pochi volumi poetici in inglese e tativo di aggiornamento e risi- all'ultimo spazio vuoto a forma
in portoghese e dei pamphlet stemazione del vastissimo dibat-
Voland, Roma 2012
pp. XXXVIII-433, € 22, di W corrisponde un pezzo a
pubblicati in vita, è davvero no- tito che fonda la modernità cul- forma di X.
Mondadori, Milano 2012 tevole il corpus dei testi pubbli- turale europea. Si va dalle ri-
cati in rivista dal 1912 al 1935 scritture di testi classici del pen- P ubblicato per la prima volta
in Francia nel marzo del
Oltre al nome, altri indizi ci
suggeriscono di riconoscere nel

U n'enigmatica figUra si aggi- per perpetuare ancora l'immagi- siero psicopatologico legato alla
ra nel Novecento letterario ne di intellettuale isolato o mar-
europeo: è Fernando Pessoa,
creazione' artistica (letture che si
ginale nel Portogallo della prima concentrano particolarmente
2012, Il condottiero, romanzo
giovanile di Perec datato 1960,
arriva ora nelle nostre librerie
Gaspard Winckler del Condot-
tiero un alter ego del suo crea-
tore. Abbandonato durante la
"taciturno fantasma del mezzo- metà del XX secolo. negli anni successivi al definitivo in un'edizione davvero soddi- guerra da genitori stranamente
giorno portoghese", come ebbe Senza ripercorrer~ la labirinti- ritorno a Lisbona nel 1905, una sfacente. La casa editrice Vo- indifferenti (abbandono che
a dire di lui Octavio Paz, di cui il ca vicenda editoriale.di Pessoa, la su tutte Dégénérescence di Max land (che già aveva pubblicato maschera la' tragica morte dei
lettore italiano conosce a memo- cui ricaduta sulla ricezione tra- Nordau), alle riconfigurazioni di nel 2011 Tentativo di esaurire genitori di Perec) , Gaspard,
ria, o quasi, certe tappe obbliga- duttiva italiana resta ancora da genealogie concettuali come nel un luogo parigino con un corre- studente di belle arti, nel 1943
torie come i grani di un rosario studiare, basterà avvertire il letto- caso dell'etopatologia (,'la scien- do iconografico d'eccezione; inizia presso il pittore J erome
assai ripetuto: poeta, uno e qua- re nostrano, di recente inondato za del carattere morboso, cioè la cfr. il blog dell"' Indice", 18 un singolare apprendistato:
druplo, inventore poliglotta e da una nuova e ricca offerta edi- scienza del criminale antisociale, gennaio 2012) presenta il testo quello di falsario. La data non
miope degli eteronimi (il cui nu- toriale, che l'inesauribile porto- dell'uomo di genio soprasociale accompagnato da due saggi in può essere scelta a casO: è quel-
mero è sempre provvisorio, set- ghese continuerà ancora per mol- e dell'alienato extrasociale"), qualche modo complementari la dell' anno in cui la madre di
tantadue le firme contate fino- to a rimanere un territorio solo passando per le speculazioni tra loro. Il primo, scritto da Georges Perec scompare ad
ra), l'infanzia sudafricana e an- parzialmente esplorato e che pur sull'annosa e forse ormai inat- Claude Burgelin, studioso del- Auschwitz. Collocando in
glofona, l'incompiutezza di dotati di mappe necessarie, sem- tuale (al tempo di Pessoa) que- l'opera di Perec e vicinissimo a quell' anno l'inizio della carrie-
un' opera sterminata e quasi inte- pre aggiornate e rigorose (edizio- stione Shakespeare-Bacon come lui proprio negli anni giovanili, ra di falsario del suo protagoni-
gralmente postuma, il ni affidabili, traduzio- esemplificazione delle teorie sul- fornisce le coordinate sta, è come se Perec
travet squattrinato e ni solide, ecc.), il solo la genialità e la sua natura. L'im- per l'inserimento del ci indicasse il mo-
cantore di una Lisbona FERNANDO PESSOA nostro vantaggio sarà portanza di queste pagine non romanzo nella vita mento in cui la sua
irrimediabilmente in IL LI&RO DEL OENIO
[ DELLA FOLLIA
ancora perderci in es- risiede solo in un'ulteriore esibi- dello scrittore; il se- stessa vita è diventata
bianco e nero di caffè e so con tutto il piacere zione dei complessi meccanismi condo, di Ernesto Fer- qualcosa di falso, una
malinconie moderni- che ciò implica. che regolano l'officina di scrittu- rero, propone un'in- mera apparenza priva
ste, lo strambo e pudi- . Per continuare con ra pessoana, ma contribuiscono terpretazione nutrita. di sostanza. Artigiano
co fidanzato di un'ine- la metafora cartografi- . a chiarire come le categorie di di riferimenti.,. !tugge- d'incomparabile abi-
vitabile e shakespea- ca, Il libro del genio e genio e follia (al di là delle ovvie e
stivi alla poetici!- al- lità, Gaspard per anni
riana Ophélia; e, per i della follia, recente- ricadute biografiche) funzionino l'opera di Calvino, produce quadri, sta-
più informati, il filoso- mente apparso per quale agente e legittimazione che di Perec fu, dal tue e gioielli "anti-
fo, il critico d'arte e di Mondadori, appartie- della stessa eteronimia: "L'origi- 1972, amico, compli- chi" che un' organiz-
letteratura, lo studioso ne a quegli strumenti ne dei miei eteronimi è il pro- ce di sottili giochi zazione criminale im-
di religioni ed esoterismo, lo indispensabili per una buona na- fondo tratto d'isteria che esiste enigmistico-letterari e commos- mette sul mercato. La sua ver-
scrittore di gialli e pièces teatrali, vigazione in tale oceano, sempre in me. Non so se sono semplice- so esegeta. Il lettore italiano ha satilità allude, evidentemente, a
di cronache e pagine d'econo- fluido e rischioso. Ricostruito mente isterico o se sono, più dunque tutto quel che gli serve quella di Pere è, eccelso imita-
mia, il "nazionalista cosmopoli- egregiamente e pazientemente esattamente, un istero-nevraste- per partire alla scoperta del tore di tutti gli stili possibili.
ta" per utilizzare un ossimoro, dall' edizione critica portoghese nico" . Condottiero. Una scoperta che Ma c'è un punto in cui la subli-
amata e raffinatissima figura re- curata da Jer6nimo Pizarro e ri- Leggere il Pessoa in prosa è lo condurrà alle origini dell' ar- me facilità di Gaspard si rove-
torica - studiata nel poeta da proposto, con una doverosa ri- una sfida che illumina meglio il te di Perec, tra motivi autobio- scia nel suo contrario. Sfidato a
Stegagno Picchio e J akobson - calibratura testuale e paratestua- poeta, se è vero che nei celebri grafici e influssi culturali, aspi- creare non una copia del Con-
con cui molti hanno pensato di le, in traduzione italiana da Giu- versi di Tabaccheria (1928), l'ete- razioni epiche e onnipresente dottiero di Antonello da Messi-
interpretare tutto di Pessoa (dal- lia Lanciani, il volume organizza ronimo Alvaro de Campos ci autoironia. . na, ma un'altra versione dello
le posizione politiche a quelle re- tutta una costellazione di testi in consegna una delle più perfette La prima spia dei fondamen- stesso quadro, Gaspard fallisce
ligiose, da quelle storiografiche a prosa di varia natura (saggistica, rappresentazioni della figura del ti autobiografici del Condottie- nell'impresa, comprende di es-
quelle filosofiche). narrativa) in cui il poeta ritorna genio come folle: "Genio? In ro è il nome del protagonista,- sersi lasciato imprigionare in
Non ripetiamo la storia arcino- ossessivamente ~ull' asse concet -. questo momento I centomila narratore, Gaspard Winckler. E una vita senza sbocchi e uccide
ta se non per ricordare, a quasi tuale "genio e follia" . cervelli si credono in sogno geni composto dal nome del tedesco il suo ricco committente, Ana-
ottant' anni dalla morte del poe- . Potrebbe Caspar Hauser, il "ragazzo sel- tole Madera, prima di darsi alla
ta, come la vicenda testuale e suonare pleo- vaggio" protagonista di un fuga. Il racconto di questo ten-
biografica di Pessoa abbia fun- nastico l'avver- drammatico caso giudiziario tativo impossibile e del suo fal-
zionato spesso quale dispositivo timento, ma ottocentesco, e da un cognome limento costituisce il cuore
mitografico, non immune da cer- quando si trat- che compare (lo ha scoperto il stesso del romanzo. Ipnotizza-
ti luoghi comuni critici che per ta di Pessoa è biografo di Perec, David Bel- to dalla sicurezza di sé dell' e-
di più erano già stati ravvivati, sempre meglio los) nel film di Lang M. Eine roe rinascimentale e del pittore
tra il serio e l'ironico, dalla stessa stare in guar- Stadt sucht einen Morder (da che lo ha immortalato, il falsa-
penna dello scrittore. Esiste una dia: l'introdu- noi, M . Il mostro di Dusseldor/). rio non può che misurare la di-
stratificata mitologia pessoana zione italiana Evoca dunque insieme la soli- stanza tra le proprie inquietu-
che lo stesso poeta si era impe- ribadisce con tudine di uno degli orfani più dini, la propria visione fram-
gnato a declinare nelle forme di forza come derelitti della storia, Caspar mentaria del reale, e la maesto- .
una compiaciuta ritrosia alla Escritos sobre Hauser, e la violenza di un'a- sa serenità di una tradizione or-
pubblicazione ("Non è che non Génio e Loucu- troce vendetta, quella esercita- mai lontana nel tempo. La sua
pubblichi perché non voglio: ra sia un "libro ta, nel film di Lang, dalla mala- perplessità estetica traspone le
non pubblico perché non pos- che non esiste vita su un maniaco assassino di impasses teoriche del giovane
so") e di una cronica incapacità come tale, ma bambini. Vero condensato del- Perec, affascinato da Klee ma
per l'opera finita e conclqsa, co- è una delle le ossessioni di Perec, il nome anche dal "realismo critico» di
scientemente ammessa: "E tutto tante, possibili "Gaspard Winckler" designerà Lukacs, da Sartre e da Roland
frammenti, frammenti, fram- costruzioni in W ou le souvenir d'enfance Barthes, da Brecht e da Flau-
menti". Eppure in Pessoa a mo' che un editore due personaggi a forte conno- bert. Ci racconta i primi passi
di contrappunto esiste un'estre- critico può elaborare riunendo come me, I e la storia non ne re- tazione autobiografica: un bim- di un romanziere che, a diffe-
ma volontà progettuale, come at- una serie di frammenti, associati gistrerà, chissà?, neppure uno, I bo sordomuto scomparso nel renza dei nouveaux romanciers,
testano nel Fondo del poeta le e associabili in base a certe pre- e non resterà che letame di tante corso di un naufragio e il diser- non vuole rifiutare in toto la I
centinaia di esempi di piani, si- rogative comuni: dalla prolunga- conquiste future. I No, non cre- tore dalla problematica identità tradizione ottocentesca, ma è
stemazioni, schemi, palinsesti ta e discontinua (o intermitten- do in me. I In tutti i manicomi ci incaricato di ritrovarlo. Ritro- d'altronde consapevole, con i,
sempre aggiornabili e riconfigu- te) fase redazionale alla simulta- sono pazzi insensati con tante veremo un Gaspard Winckler estrema lucidità, del fatto che
rabili, perché l'opera frammen- neità di una incompiutezza va- certezze! I lo, che non ho nessu- anche tra i protagonisti della "la sensibilità al mondo moder-
taria non è un fine in sé, ma è riamente perpetuata". Lo scetti- na certezza, sono più certo o me- Vita . Istruzioni per l'uso. Il no è la prima condizione di
esclusivamente l'impossibilità di co Borges, che in una immagina- no certo?" . • Winckler della Vita, abilissimo un'arte moderna". •
portare a termine un'opera tal- ria lettera indirizzata nel 1985 a vincenzo.russol@unimi.it artigiano coinvolto dal miliar- rnaria.bertini@unipr.it
mente vasta che è in gran parte Pessoa lo eleggeva a poeta del dario Bartlebooth in un proget-
postuma. Un testo come resto, se Portogallo, in una sua celebre V. Russo insegna letteratura ponoghese to che prevede la fabbricazio- M. Bertini insegna letteratura francese
volessimo giocare con le parole e massima avvertiva: "Il 'concetto e brasiliana all'Università di Milano ne, la ricostruzione e infine la all'Università di Parma
N.2 t'E~~~çE 24

Letterature
Panino al pastrami
di Daniela F argione
Siberia di Westfalia
Nathan Englander primono ogni freno inibitorio, fi-
di Susanna Boehme Kuby
no a far ammettere che il vero ti-
DI COSA PARLIAMO more degli ebrei non è tanto
QUANDO PARLIAMO "l'Olocausto del passato, ma
Heinz Czechowski nel testo italiano manca il secondo "io", un fuor-
DIANNEFRANK quello attuale", quello dei matri-
viante errore di stampa o di traduzione, la quale
ed. orig. 2012, trad. dall'inglese moni misti. E poi c'è la paura di IL TEMPO ÈIMMOBILE avrebbe del resto beneficiato di una rilettura più
una minaccia subdola ma plausi-
di Silvia Pareschz; a cura di Paola Del Zoppo, attenta dell'opera). npoeta è fiero di non avere la
bile dopo 1'11 settembre, un'in-
pp. 199, € 19, combente seconda Shoah che pp. 297, € 13, Del Vecchio, Roma 2012 pelle del camaleonte; "Ma che non posso striscia-
Einaudi, Torino 2012 re / e cambiare colore / a piacere, /è anche una
spinge i quattro a domandarsi, in-
grazia, per la quale / non devo ringraziare nessu-

E"
trattenendosi nel perverso "gioco
meritevole aver pubblicato in ItllJia questa no, / eccetto me". Proprio questo tratto orgo-
S vezzato tardi dai rigori talora
esaspera(n)ti della comunità
ortodossa newyorkese in cui è
del Gentile Giusto", chi mette-
rebbe a rischio la propria vita per
salvare l'altro. Nessuno di loro,
scelta di poesie di un grande .poeta come
Heinz Czechowski (1935-2009). Nato a Dresda,
glioso gli impedirà di ambientarsi nella Germania
unificata. n disagio di fronte al "dissidio che
ebbe l'esistenza segnata da un'infanzia difficile, separa questa terra entro i (suoi) confini", espres-
cresciuto, Nathan Englander viv~ intrappolati nell'angusta dispensa
oggi un' adolescenza differita. E dove il gioco si svolge, ha il co- . sovrastata dal trauma della guerra e dal bombar- so già negli anni giovanili, diventa disperazione di
forse questa la condizione ideale raggio di dire ad alta voce che i damento di Dresda: "Talvolta, lo ammetto / non fronte al nuovo sradicamento culturale (un enne-
che si autoconcede chi, come lui, dubbi sommersi sono, in realtà, mi va bene: / la città la vedo in fiamme, ma: / il simo Kahlschlag tedesco) che lo porterà all'isola-
ha familiarizzato con gli estremi, li drammatiche certezze. futuro mi viene incontro, di certo previsto. / Ep- mento: "Ci si abitua a / non ricevere più rispo-
ha interiorizzati e ci si è infine ri - Tragedia e ironia, comicità e pure il tempo cui siamo sfuggiti / piange". Di- ste", scriverà in Luce invernale, a fine 1999. Gli
appacificato. Certo, il percorso - senso del grottesco si intrecciano venta poeta nella Repubblica democratica tede- ultimi versi segnalano un disperato spaesamento:
che in un'intervista alla National costantemente nell'esplorazione sca, che soffre e paga l'eredità della guerra molto "Non c'è ritorno. Non girarti. taci e va' / ora per
Public Radio definisce di "irreli- delle contraddizioni che la Storia, più della Repubblica federale, e alla quale, vissu- la strada che resta, abitante delle piane, circonda-
giosità attiva" - non dev' essere individuale e collettiva, pone in ta come "paese migliore", Czechowski rimarrà to / dalla magnificenza che sfugge, allora e ades-
stato privo della sua buona dose primo piano. Ne è prova Tutto fedele, malgré !aut. Di conseguenza Czechowski so, e qui / nella Siberia di Westfalia". Luoghi bio-
di dolore. A diciannove anni, os- quello che so della mia famiglia è rimasto pressoché sconosciuto presso il pubbli- grafici, storici e di paesaggio si disegnano come
sessionato da "paranoie e minac- dalla parte di mia madre, un rac- co tedesco-occidentale, nonostante abbia vissuto strumenti di mimetismo, utili a celare
ce inesistenti", Englander decide conto che si snoda in sessantatre dagli ann.i novanta all'Ovest, dove pure venne in- quell"'uomo solitario sotto il cielo stellato".
di trasferirsi a Gerusalemme per paragrafi e che snocciola antiche signito di qualche premio letterario: La sua è "Poeta in tempi del bisogno", la sua prospettiva
pro curarsi qualche timida rispo- credenze e assodate verità, per poi dunque poesia di molte verità, carica di una com- si dilata allora fino a immettere l'Io in un bilancio
sta a interrogativi tanto gigante- affondarle nella più pura menzo- plessità del reale che va oltre il mero rispecchia- che coinvolge i drammi recenti della storia euro-
schi quanto martellan- _____ gna. Del resto, chi in- mento naturalistico, anche là dove egli sembra pea: "Sono anch'io vittima / di una presa di
ti. Primo fra tutti, ciò ..MM.&.4MO"""'
COM - - cw_ contra Englander perla abbandonarsi alla natura. coscienza di sé / che 'non era tale. Sole e vento. E
" fIII&ANIC
La raccolta Die Zeit steht stili abbraccia un arco la felicità / celata in un file / che non si può ritro-
che Homi Bhabha defi- prima volta è colpito
nirebbe la sua in-bet- dalla sua personalità os- di quarant'anni (1958-1999) di vita e di produzio- vare. / La DDR come Stato solare / affidato al pas-
weenness, condizione simorica: il suo perpe- ne lirica e viene da chiedersi se la traduzione "n sato: / vittima e carnefice / celati / in un patto
inter-media che si ge- tuo candore, l'indoma- tempo è immobile" rispecchi anche i momenti di segreto / tra l'Alleanza 90 / i Verdi: / In Kosovo /
nera nell'incontro di bile parlato spiccio e cesura in cui il tempo "si ferma o si è fermato". cresce l'ulcera cancerosa / che assimila
due culture, due storie, aneddotico, il ricorso Negli anni settanta - è il periodo della cosid- l'Europa". Questa la nuova prospettiva legata
due lingue. Englander compulsivo agli stru- detta "letteratura soggettiva" - Czechowski afE, - aH'antica consapevolezza che "il mondo è cam-
impara, cosÌ, che la menti tecnologici con i ma: "Per quel che mi riguarda / io sono io" (e qw biato / ma la vita / non si lascia correggere".
rappresentazione della quali acquieta una fame
differenza trascende la quasi bulimica nei con-
mera conferma di tratti fronti del mondo e del-
etnici o culturali cristallizzati al- le sue novità, come a voler perpe-
l'interno di un'''invenzione'' della tuare un'atavica attitudine alla do- dei cechi: "Cerco di essere buo-
tradizione (nella duplice valenza cumentazione. Ma se lingua e pol-
Credere in chi non esiste na, perché mi conviene"; cosÌ
di "origine" e "eredità"), mo- lice si muovono velocissimi per ri- come alla cultura necrofila de-
strando il paradosso degli Ameri- spondere a questa sua ingorcligia di Alessandro Ajres gli uni ("La morte nobilita l'uo-
kaner-geborene - come direbbe intellettuale, la sua scrittura è pati- mo. Per lunghi periodi, nella
Cynthia Ozick - di tutti coloro nata del "colore del tempo", lo Mariusz Szczygiel rano gli attentatori del gerarca storia polacca non si è fatto che
che nascono e crescono in una co- stesso che percepiamo sui gusci di nazista Reinhard Heydrich: "Di combattere per l'indipendenza
munità chassidica parlando una "antiche" tartarughe che chiudo- FATTI IL TUO PARADISO fronte alla chiesa di Cirillo e e morire per la patria") rispon-
lingua cristiana. E se Ozick de- no il crudele Camp Sundown, in ed. orig. 2010, trad. dal polacco Metodio, a pochi metri dalla fi- de, ancora una volta, il sorriso
plora la riduzione di un'intera co- cui un gruppo di anziani soprav- di Marzena Borejczuk, nestrella della morte, si trova degli altri: "Non conosco nien-
scienza ebraica a mero "panino al vissuti crede di aver riconosciuto pp_337, € 17,50, una piacevole osteria che in lo- te di più divertente che riderse-
pastrami", Englander si ptecipita in un ospite pel campo estivo l'as- ro onore si chiama Ai paraca"- la della morte", afferma il can-
nottetempo, Roma 2012
a sancire la sua rottura con l'orto- sassino nazista di un campo "al- dutisti. E questo le tautore ceco J aromir
dossia addentando un hamburger tra" e prepara una lenta "vendet- sembra poco?", do- Faltiilluoparadiso Nohavica.
al formaggio, il che infrange la
legge ebraica che vieta di mesco-
lare carne e latticini nella stessa
ta geriatrica". E di ritorsioni si tor-
na a parlare sia in Come vendicam-
ma i Blum sia nella parabola Le
C ome un piede dal fondo
del letto, la personalità e le
idee di Szczygief congelate nel-
manda un taxista al M,oitl9:&2<)gII:I
narratore esterrefat-.
to; o alle modalità
È lampante, insom-
ma, da che parte pen-
da la bilancia delle
pietanza. E tuttavia, per quanto colline sorelle che, con toni ben di- le opere precedenti sbucano con cui contestarono simpatie di Szczygief,
diversamente irriverenti, entram- stinti, riversano ancora una volta improvvise lungo le pagine del- il regime: organizzan- pende anzitutto verso
bi gli scrittori sostengono con cer- una storia introiettata in secoli di l'ultima sua opera tradotta in do corse (corsa lungo Jara Cimrman, genio
tezza che la pratica dello scrivere sangue e ora trasudata a ogni pa- italiano. A forza di osservare i il Viale dei prigionieri nazionale ceco mal-
è un atto morale, persino quando rola. Perché è' questa la preghiera cechi, suo popolo d'adozione, politici per la libera- grado non sia mai esi-
con essa si dilettano in giochi iro- pagana a cui Englander si dedica l ' autore non approfondisce zione dei prigionieri stito. Una figura d'in-
nici e dissacratori. con maggiore devozion~: la ricer- soltanto la conoscenza dei pro- politici), escursioni in v~nzione che può
ca della parola esatta. "E una sor- pri compatrioti polacchi, ma barca (COli il motto: vantare teatri a suo
"Ai remi ci siete sempre voi, ma nome, edizione complete delle
I l racconto che apre la raccolta
e le dà il titolo, per esempio,
prende avvio da una libera riscrit-
ta di Kavanàh", sostiene, un'im-
mersione partecipata nel suono,
nel ritmo della prosa, che lo rende
per la prima volta suggerisce
pure dove vadano le sue simpa-
tie. L'occasione, come già in
oggi ai remi ci siamo noi").
In Polonia tutto risulta più
proprie opere, raccolte di volu-
mi esclusivi con documenti au-
tura di Carver per sfociare in una scrittore scrupoloso e inevitabil- Gottland (2009, European pesante all' autore, schiacciato tografi e appunti ritrovati nel
torbida canzone di Tom Waits, mente lento, ma anche traduttore Book Prize) e Reality (2011), è dal rispetto per la religione e le corso degli anni. Nel 2005 , nel-
mettendo in scena false leggende acuto, come dimostra la sua nuo- una collezione di medaglioni di tradizioni: "I cechi sono grandi l'ambito di un concorso televi-
e serissime finzioni. I quattro pro- va versione dell'Aggadah di Pe- gente comune e artisti della Re- individualisti. Contrariamente, sivo per eleggere "il più grande
tagonisti - due vecchie compagne sach a cui ha lavorato per tre anni pubblica Ceca immortalati nel- per esempio, ai polacchi, che ceco di tutti i tempi", Cimrman
di scuola che si ritrovano grazie a con l'amico J onathan Safran Foer. la loro quotidianità; l'esito è un hanno un forte spirito gregario, dovette essere escluso di forza
Facebook e i loro rispettivi mariti Non sorprende, dunque, la sua to- ritratto straordinario di due e sono schiavi delle usanze e per impedirgli il trionfo. E alla
- intavolano un vivace dibattito tale complicità con la traduttrice popoli cosÌ vicini eppure così della tradizione. Non bastereb- domanda come si possa credere
"sull' ossessione dell'Olocausto italiana, Silvia Pareschi, la quale, lontani nel cuore dell'Europa, bero tutti i soldi del mondo a in qualcuno che non esiste, i ce-
come indispensabile segno di con sapienti note esplicative per nonché un primo passo nella riscattare il polacco dalla sua chi risponderanno: "Ma è esat-
identità", ma le loro divergenze ostici fraseggi dallo yiddish, ci re- personalità di chi ce li sta ren- condizione di schiavo". Lo tamente quello che fate nella
(una coppia si è trasferita in Israe- stituisce intatta l'in-betweenness di dendo tanto familiari. scarto tra i due popoli aumenta vostra Polonia cattolica, non le
le dopo una conversione all' orto- molti personaggi. • Un motivo per cui Szczygief ulteriormente avvicinandosi al- pare?". •
dossia chassidica, l'altra vive in daniela.fargione@unito.it mostra di amare tanto i cechi è la sfera religiosa. Alla devozio- aquadro@libero.it
Florida fra gli assimilati laici) si il loro talento innato per l'iro- ne dei polacchi, a quella che
amplificano grazie agli effetti del- D. Fargione è traduttrice letteraria e insegna lingua nia e l'umorismo. Basti pensare talvolta è soltanto una posa vo- A. Ajres insegna lingua polacca
l'alcol è della marijuana che sop- e letterature angloomericane all'Universtà di Torino al modo in cui essi co.mmemo- tiva, risponde la concretezza aII'U!Ùverstà di Torino
N. 2 t'E~R~çE 25

Poesia francese
società". A queste caratteristI- meravigliosi senza tregua resu-
che aggiungerà, commentando scitati (. .. ) lo spiedo, la lancia,
uno dei poeti selezionati, J ean la mazza, tutte le antiche armi
Tiranni haitiani Cuttat, la rarità di "ingegnosi-
tà" e di "facilità". Ma, in parti-
abbandonate per un'unica ar-
ma: un sibilo di pallide frecce
colare, come elemento che infi- silenziose in mezzo al cuore". E
di Emanuela Cacchioli cia una possibile,. ipotizzabile i poeti della levità, dei "minuti
autonomia della letteratura ro- segnali che aiutano a vivere", le
Postel non si arrende e organizza una fuga in Ca- manda, J accottet solleva il pro- cui parole sembrano "semplici
René Depestre blema della lingua comune: "E tracce di uccelli nell'aria" (An-
nada. Quando l'esilio è a un passo, l'ex senatore
L'ALBERO DELLA CUCCAGNA opta per una nuova sfida: scalare l'albero della
soprattutto: il francese non è ne Terrier). 0, come Pierre
stato la nostra lingua materna, Chappuis "che tesse con l'arte
ed. orig. 1979, trad. dal francese di Crz'stz'na Brambilla, cuccagna e spronare, in questo modo, il popolo
la nostra lingua nativa, la lingua leggera e sottile di un ragno una
pp. 175, € 14, Jaca Book, Milano 2012 alla resistenza e alla rivolta. Nonostante il fisico
che ci ha cresciuti? Ebbene, è la tela fragile solo all' apparenza,
appesantito dall'età e dall'uso di alcol, Postel
lingua che in primo luogo abita , in cui viene ad impigliarsi ( ... )
mostra un ardore e una determinazione tali da uno scrittore". la luce appena credibile e quasi
N el 1945, a soli diciannove anni, René Depe-
stre pubblica la sua prima raccolta di poe-
catalizzare l'attenzione del popolo verso un gesto
così straordinario. TI palo della cuccagna funge
Proprio per quanto riguarda
la lingua, la situazione nei can-
impercettibile che sembra talo-
ra bastare a nutrirci ancora"
sie e dà inizio a una lunga carriera che lo porterà
a essere annoverato tra i maggiori scrittori haitia-
sia da strumento per tentare una rivolta nei con-
. fronti di un potere iniquo e ingiusto, sia da ful-
toni germanofoni, pochi chilo-
metri più in là, è molto diversa.
(Jaccottet). Al di fuori di questa
classificazione, ma in qualche
.
ni viventi. Nato a Jacmel nel 1926, Depestre af- cro di una cerimonia vudù e si carica di signifi- Esiste, innanzitutto il problema modo al centro della raccolta, le " I
Il
fianca alla produzione letteraria la militanza po- cati metaforici che oltrepassano la concretezza della diglossia (nei cantoni del- poesie di Jaccottet stesso. Im- l'
:
litica. Convinto sostenitore delle idee marxiste e della sfida. Elemento di unione tra il mondo ter- la Svizzera tedesca si scrive in magini della fragilità e della sof-
rivoluzionarie, si espone apertamente contro il restre e celeste, il poteau-mitan è il palo attorno tedesco - la "lingua muta" - ferenza umana e il persistere
presidente della repubblica haitiana, Élie Lescot, al quale si svolge il rito che culmina con la pos- ma si parla in dialetto). Diceva struggente di un'esile speranza
e partecipa alla rivolta studentesca che porta alla sessione. TI vudù, tuttavia, non va inteso come Friedrich Diirrenmatt: "lo de- ("Ho fatto provvista · d'erba e
sua destituzione. È il 1946 e Depestre conosce, esempio di magia nera fine a se stessa, ma come vo abbandonare continuamen- d'acqua rapida, / mi sono tenu-
per la prima volta, l'esilio. Pur tentando un rien- fattore dell'identità culturale haitiana in grado di te la lingua che parlo per trova- to leggero: / sprofonderà meno
tro nel paese natale nel 1958, lo scrittore si ren- liberare l'individuo a livello politico e psicoanali- re una lingua che non so parla- la barca"). Per non dire degli
de conto dell'impQssibilità di stabilirsi ad Haiti. tico. Le possibilità di vittoria di Postel dipendo- re". Ma, soprattutto, dopo la stupendi Pensieri sotto le nuvo-
Si trasferisce, quindi, in numerosi paesi dell'A- no dal suo atteggiamento nei confronti della reli- seconda guerra mondiale, nei le, già noti al lettore italiano. -
merica centrale e meridionale e in Europa. Le gione, ma anche dalla sua capacità di lasciare che confronti della Germania, della
tappe più significative del suo lungo percorso di una donna lo riconcili con il suo popolo.
esule sono la Francia (Parigi in un primo mo-
mento; il Sud negli ultimi anni) e Cuba.
La piacevolezza della scrittura di Depestre e il
suo tono satirico proiettano il lettore in un uni-
grande madre culturale, si è
creata una frattura profonda,
distacco, sgomento. Commenta
R esta ancora un aspetto. I
cappelli introduttivi di J ac-
cottet, che si segnalano per "li-
È durante il soggiorno nell'isola che Depestre verso magico, dal quale emerge la tragicità del Max Frisch: "Se persone che bertà critica e precisione inter-
scrive I:albero della cuccagna, il suo primo ro- regime tirannico e l'allusione alla sanguinosa parlano la mia stessa lingua e pretativa eccezionale" (Puster-
manzo dopo oltre trent'anni di produzione poe- dittatura di François Duvalier che ha dominato amano la stessa musica che amo la), sono molto brevi. C'è un te-
tica in cui ha trattato le tematiche del vudù, del- Haiti dal 1957 al 1971. TI romanzo coinvolge il io non sono in nessun modo al ma però che tutti li accomuna. li
1'erotismo e della rivolta. Ritrovi~o questi lettore nel desiderio di riscatto di un popolo che sicuro di fronte àlla possibilità rilievo che J accottet dà al fatto
aspetti anche nell'Albero della cuccagna. TI prota- cerca l'affermazione della propria identità cultu- di diventare ess,çri inumani, chi che molti dei poeti (e alcuni di
gonista è Henri Postel, un ex senatore costretto rale a livello internazionale. TI volume è correda- mi dà la certezza che io ne sia questi, osserva, sono tra i mi-
a gestire una piccola bottega e a subire un pro- to di una postfazione curata dalla stessa tradut- preservato?". Questi problemi gliori) hanno provato il bisogno
cesso di "zombificazione", ossia a condurre trice che offre al lettore un approfondimento sul . che rimandano alla difficoltà di "di varcare le frontiere del loro
un'esistenza di morto-vivente. Lontano ·dall'af- promo dell'autore e sui. significati metaforici arrivare a un quadro d'insieme paese natale", di abbandonare
fetto dei familiari e soggiogato a una vita piatta, contenuti nel testo. per quanto uarda la lettera- "il giardino forse troppo protet-
tura prodotta in Svizzera e che to della letteratura romanda". n
spiegano quella che Pusterla tema della fuga, dunque. Che, in
definisce la "tentazione autar- questo caso, accomuna la poesia
chica" della letteratura svizze- romanda a quella prodotta nel-
per la poesia romanda, "identi- ro-tedesca, non toccano però la l'area germanofona dove viene
Tentazione autarchica ficare e sottolineare alcuni trat- letteratura romanda né questo continuamente (forse fin trop-
ti comuni, uno sfondo di cultu- libro, il éui fascino è tutto nella po) rilevato il senso di ristrettez-
di Annarosa Zweifel Azzone ra e di storia che non può non bellezza, nell'intensità e nella za (Paul Nizon), di una "limita-
aver esercitato qualche influen- straordinaria armonia dell'in- tezza ossessiva e ossessionante"
J
Philippe accottet fatti un "concerto di voci diver- za su chi dentro quello sfondo sieme: "Questa è un'antologia (Cesare Cases). In questo picco-
sissime, eppure perfettamente si è formato", sarebbe tuttavia bella da leggere, ricca di voci lo, silenzioso, complicato paese
LA POESIA ROMANDA intonate". "assurdo e pericoloso credere diverse eppure orientata attor- a pochi chilometri di distanza
ed. orig. 2008, Sarà prima opportuno soffer- di poter isolare la scrittura ro- no a un centro invisibile, a un dalla terra di questi poeti, il pro-
a cura di Fabio Pusteria, marsi su cosa si intenda per manda dal grande fiume france- . perno che crea una forma di ar- blema si radicalizza (il motivo
pp. 256, Chf 25, "poesia romanda" (poesia fran- . se" e ribadisce che la "maggio- monia; ed è difficile non intuire della fuga, è stato detto, percor-
cese della Svizzera) e quali im- re o minore altezza delle opere che un simile nucleo armonico re come una malattia mortale la
Armando Dadò, plicazioni abbia tale artistiche non può riconduce appunto alla finezza letteratura prodotta nell' area
Locarno (Svizzera) 2012 denominazione. La mai darsi al di fuori di del curatore, del suo orecchio svizzero-tedesca). Per i poeti ro-
poesia, in Svizzera, si un dialogo e di un musicale" (Pusterla). mandi, di una malattia mortale
scrive infatti in alme- confronto con l'insie- I diciassette poeti rappresen- certo non si può parlare. Segna-
I l titolo, La poesia romanda,
potrebbe creare un leggero
senso di smarrimento. Ma allet-
no quattro lingue di-
verse. Tre di queste, il
me delle opere e della
tradizione che il lin-
tati hanno, per motivi cronolo-
gici e di scelte tematiche e for-
la però un disagio, un'insoffe-
renza per quella "misura" che
tedesco, il francese e guaggio di quell' arte, mali, voci molto diverse l'una alla Svizzera tanto spesso si invi-
tore basterà vedere i nomi indi- l'italiano, sono quelle nel caso specifico il dall'altra. Ma due raggruppa- dia, ma di cui a volte, dall'inter-
cati in copertina per rendersi dei grandi paesi con- francese, ha visto na- menti si possono individuare. no, ci si vorrebbe liberare: "Co-
conto ·che quello che gli viene finanti, ricchi di seco- scere in sé". Si tratta Quello dei maledetti, della "di- sì siamo fatti: un giorno meravi-
proposto è un libro prezioso. lari e prestigiose tra- di una posizione che versità e della colpa" (la virgo- gliati dai bei frutti della misura,
L'autore della raccolta antologi- dizioni culturali. Ac- non può non essere Iettatura è di J accottet), che col- un altro felici di vederla allarga-
ca è Philippe J accoltet, tra i cade così che quando condivisa e che deli- piscono per la radicalità della ta, meno rigida e persino scom-
massimi rappresentanti della un testo svizzero, scritto in una nea con esemplare chiarezza i loro sofferenza: Pierre-Louis bussolata" (Jaccottet). Di picco-
poesia francese contemporanea. di queste lingue, viene presen- termini del rapporto tra due Matthey, "serpente fiero e ag- le fughe, sconfinamenti, "ol-
li curatore, Fabio Pusterla (che tato, emerga la questione se sia letterature, romanda e francese, gressivo", dalla "forza visiona- tranze", anche in questo libro
di Philippe J accottet è la voce corretto parlarne come di una scritte nella stessa lingua in ria" e dalla "stupefacente origi- dunque si parla. Ma, andrà di
in Italia), è uno dei maggiori realtà culturale autonoma, in paesi diversi. J accottet, a sua nalità metaforica", Edmond- nuovo ribadito, sono soprattut-
poeti della sua generazione in qualche misura distinta dalla volta, dopo aver affermato di Henri Crisinel, "voce lancinan- to 1'armonia e la bellezza che
lingua italiana (il giudizio, di letteratura (francese, tedesca o non avere "mai fino in fondo te e cristallina", morto suicida. catturano il lettore in questo
tutta autorevolezza, è di Pier italiana) o se invece ipotizzare creduto all'esistenza di una 'let- E lo straordinario Gustav Roud concerto di voci, che ha trovato
Vincenzo Mengaldo). Jaccottet tale autonomia non possa che teratura romanda' realmente (insieme a Ungaretti ispiratore e nel traduttore un interprete ec-
tradotto dunque dal suo mag- risultare deviante. li problema autonoma", riconosce tuttavia nume tutelare di Jaccottet), la cellente, capace di individuare
giore esegeta e traduttore è pre- viene posto nel libro - con ~he tra la maggior parte dei cui prosa poetica Diversità con- ogni volta i giusti esiti tiìnbrici e
sentato qui nella veste non solo equilibrio e ricchezza di riman- poeti romandi circola un "'aria tiene alcune delle pagine di più fonici e di far risuonare anche
di poeta, ma anche - soprattut- di a questioni identitarie com- di famiglia", i cui caratteri più alta, crudele e lancinante ten- per il lettore italiano, con gran-
to - di mediatore, di "direttore plesse - sia nella brevepostfa- visibili sono "una certa 'seriosi- sione poetica della raccolta. de incanto, la musica dell' orche-
di un' orchestra che lui stesso ha zione di J accottet che, in modo tà', e dunque un difetto di fan- Penso alle immagini delle co- stra che J accottet ha chiamato a
chiamato a raccolta" (Fabio Pu- più esteso, nella prefazione di tasia, di senso ludico; un certo stellazioni trasformate in "muta raccolta. •
sterla). Come si ricorda nella Pusterla. Pusterla, anticipando gusto per la 'buona fattura' (. .. ), acutissima ( ... ) che si accanisce annarosa.zweifel@gmail.com
quarta di copertina, quello che dunque e approfondendo alcu- un grande senso della 'misu- a trafiggere una preda ormai
J accottet ha composto in questo ne delle posizioni di J accottet, ra"'. Inoltre, un "gusto più priva di forze". Alle stelle tra- A. Zweifd Azzone ha insegnato letteratura
libro, più che un'antologia è in- osserva che, s~ pur è possibile, marcato per la natura che per la sfonnate in "aguzzini dai nomi tedesca all'Universtà di Padova
N.2 FONDAZIONE
26
BonARI
LATTES

dall' altra i fattori ideologici, poli-


Leggere Hollinghurst ti ci , economici, morali o psicolo-
gici. La "teoria letteraria" è, in
senza pregiudizi questo senso, utile strumento in-
terpretativo o suggerimento di
di Manfredi di N ardo poetica; ma è meno legittimo cer-
to atteggiamento precettistico,
che induce a schematismi degni

N el 2012 Mondadori pubblicava la traduzione di


Il figlio dello sconosciuto, l'ultimo romanzo di
Alan Hollinghurst, uscito in Inghilterra l'anno prima
delle professoresse in pensione ti-
morose di non apparire abbastan-
za aggiornate. TI rischio è di cade-
(trad. dall'inglese di Giovanna Granato, pp. 472, re vittime, nella scelta delle no-
€ 22). L'autore, non ancora sessantenne, è uno degli stre letture, di sopraffazioni para-
scrittori inglesi oggi più noti, molto amato da gran gonabili a quelle subite da noi
parte della critica di casa, ma in Italia non troppo let- giovinetti degli anni cinquanta,
to, nonostante le belle edizioni mondadoriane. Forse quando i soloni della dodecafonia
sarà così anche perché, da sempre, molte librerie ne conculcavano la nostra aspirazio-
confinano i romanzi nella speciale sezione della nar- ne a goderci le delizie musicali di
rativa a tematica omosessuale, quasi che un appassio- Richard Strauss. Secondo una
'nato del teatro shakespeariano dovesse cercare Ro- formula narratologica un po' vec-
meo and fuliet nella scansia della drammaturgia a te- chiotta, noi possiamo invece ac-
matica eterosessuale. Non c'è dubbio, come qualcUno cettare, con spirito ecumenico e
lamenta, che ancora una volta Hollinghurst ricorra al- un po' eclettico, il patto narrativo
l'abusata ambientazione sociale nella classe alta d'In- con Alan Hollinghurst e accin-
ghilterra, con una particolare attenzione al còté omo- gerci alla lettura del suo romanzo.
sessuale: come non pensare, di fronte a certe pagine, Tutt'al più, potrei parafrasare
al Ritorno a Brideshead di Waugh o al Maurice di For- Lars Iyer quando, confrontando
ster? Ma è la stessa diversità tra questi due romanzi a Jonathan Franzen e George Eliot,
evidenziare quanto sia superficiale un giudizio esclu- scrive: "Siamo tutti consapevoli
sivamente fondato sulle scelte di contenuto. che Freedom non può essere
Sono dunque.indiscutibili le qualità di questo libro Middlemarch, anche se non sap-
per chi appartiene allo stesso ambiente culturale del- piamo bene perché": forse an-
l'autore: "un esercizio di realismo di livello vertigino- ch'io non so bene perché, ma nel
samente alto", "la capacità di illuminare senza sforzo 2012 leggo con piacere Il figlio
gran parte della storia sociale del Ventesimo secolo", dello sconosciuto.
"una qualità stilistica e un'osservazione_ acuta del Proprio le ambiguità e gli insi-
comportamento umano tali da rendere quasi ogni fra- diosi rischi della letteratura sono
se un mini-capolavoro". Una voce fuori dal coro è uno dei fili conduttori del rac-
quella di Peter Carne, con il suo articolo La paralisi conto, che prende origine dalla
della fiction nel numero della "Nude Literary Re- visita di Cecil Valance, nel 1913,
view" datato 15 maggio 2012. Ma per comprendere ai "Due Acri", la residenza di fa -
questa presa di posizione è necessario partire dalle miglia dell' amico e compagno di
premesse programmatiche del nuovo periodico "Nu- studi George Sawle. Cecil, un
de", che compare on line in italiano e in inglese per aristocratico e fascinoso predatore convinto del fatale incalzare dei cambiamenti. TI flusso degli even-
discutere di "teoria letteraria", avendo come modelli proprio destino di poeta, trascorre un paio di gior- ti è situato in una serie di ambienti concreti e rico-
studiosi quali Bachtin, Derrida, Butler, Heidegger, ni in casa di George, "un bel bocconcino a quell' e- noscib.i,li, non illustrati in modo didascalicamente
Lacan e, insomma, tutti quei teorici che, in varie di- poca", come più che ottuagenario questi dirà di sé a descrittIvo, bensì suggeriti con cenni in apparenza
rezioni, hanno contribuito ad analizzare l'evoluzione un giovane aspirante biografo. Con i! suo atteggia- casuali, che sfiorano arredi, costumi e atteggiamenti
del linguaggio letterario e dell'idea stessa di letteratu- mento da onnivoro dominiitore, l'ospite attira.l'at- con l'evidenza ma senza l'estetismo di un trovaroba-
ra. "Nude" si richiama al recente "manifesto" dell'in- tenzione di Daphne, sedicenne sorella dell'amico, e, to viscontiano.
glese Lars Iyer sulla "morte della letteratura", che svi- prima di partire, scrive su richiesta nel di lei album li perno su cui ruota tutto il racconto è, come di-
luppa il concetto di Walter Benjamin circa la ripro- degli autografi una poesia, che la destinataria consi- cevamo, il fantasmatico incombere della presenza di
ducibilità tecnica dell'opera d'arte come causa di de- dererà a sé dedicata. Passano pochi anni e la morte Cecil nell'arco di alcuni decenni. Nel primo dopo-
cadenza qualitativa, imputando all'esponenziale cre- di Ceci! sul fronte della prima guerra mondiale ne fa guerra ha luogo l'annuale commemorazione del suo
scita quantitativa del prodotto letterario la colpa del- il poeta di una generazione, "il figlio dello scono- valore e del suo genio, promossa dalla madre, persi-
la fine d'ogni sua funzione. Peter Carne, nel com- sciuto" (per identificarlo con la figura più famosa no per il tramite dello spiritismo. Alla fine degli anni
mentare la "provocazione" di Lars Iyer, sottolinea, in della sua immaginazione creativa): egli è affidato a sessanta, alla festa per il settantesimo compleanno di
un suo intervento dotto quanto intelligente, l'aspetto una tradizione letteraria mano a mano più sbiadita Daphne in casa della figlia Corinna, fa il suo ingresso
per così dire positivo della proposta, che prende le con il trascorrere dei decenni. D'altra parte, l'atten- in scena Paul Bryant, futuro biografo del ' defunto
mosse da una frase di Pessoa: "Dal momento che sia- zione di Hollinghurst non va al reale valore di que- poeta; all'inizio ' degli ottanta, Paul si imbatte di nuo-
mo incapaci di estrarre bellezza dalla vita, tentiamo sti versi (su cui non manca di esercitare qualche in- vo, per caso, in Daphne e dall'evento riceve impulso
almeno di estrarla dalla nostra incapacità di ,--;:-;;;;"""'"=~~~ diretta ironia), bensì alla condi- a continuare le sue indagini, per arrivare
estrarre bellezza dalla vita". Sulla scorta di zio ne di simbolo che Cecil Va- alla verità su Cecil e i suoi rapporti con gli
autori come Bernhard, Bolano o Vila Ma- . IHOll~~~=URS1 lance acquisisce, a partire dal altri. Infine, nel 2008, la lunga storia si
tas, l'ipotesi è quella di orientare il futuro I• .,,_. --,o culto dedicatogli dalla madre e chiude con la partecipazione di Paul a un
della narrativa su una linea metaletteraria, dall'ambiente sociale d'apparte- ricordo dell' amico Peter Rowe, morto di
facendo letteratura con la riflessione sulla nenza. TI personaggio viene ben recente: come biografo di un personaggio
fine della letteratura. presto imbalsamato nel biancore di spicco, egli è (o si crede) finalmente par-
Ma torniamo a Hollinghurst. Una sa- della statua che lo raffigura sul te di quella "società letteraria" per entrare
piente analisi stilistica del testo porta Peter coperchio del suo sarcofago, nella quale si era a lungo battuto. Cecil Va-
Carne alla conclusione che proprio l'ecce- nella cappella di Corley Court, lance a questo punto non è che un ' guscio
zionale bravura del "narratore consumato" la mansion di famiglia. E la sua vuoto, un pretesto narrativo per entrare
è il principale capo d'accusa contro i! suo straripante vitalità si trasferisce, nelle vite incrociate degli altri personaggi,
romanzo: "Quanta abilità - dice - per dare senza che egli lo sappia o lo vo- spesso lunghissime, ma comunque brevi,
al lettore la possibilità di staccarsi dal mondo circo- glia, nel ruolo di motore principale dell' azione per in bilico tra l'appannarsi delle memorie e il riaffac-
stante ed immergersi" in un "luogo immaginario e moltissimi anni a seguire. ciarsi delle passioni, mentre impietosa sul vuoto del-
fittizio". Di qui l'ostracismo comminato a Il figlio La struttura del romanzo, dopo questo antefatto, la morte si assesta l'onda della vita altrui.
dello sconosciuto con parole ferme e decisive: "Molti organizza gli eventi successivi in quattro brevi e cir- Forte sarebbe ora, per me, la tentazione di rico-
direbbero che è l'epoca che ha prodotto un pensiero coscritti momenti, all'apparenza poco me~orabili, a struire in dettaglio i percorsi di Daphne, di George
modernista, postmodernista e decostruzionista a distanza di parecchi anni l'imo dall'altro. E una pro- Sawle, di Dudley Valance, di Paul Bryant e degli altri
rendere un'opera come quella di Hollinghurst così cedura narrativa diversa da quella di La linea della interessanti o addirittura appassionanti personaggi,
falsa e forzata. Probabilmente le basi del sapere sono bellezza (Mondadori, 2006; cfr. "L'Indice", 2007,n. con i quali ho vissuto come se le loro vite fossero la
diventate troppo fragili sotto i nostri piedi perché i! 2), il precedente romanzo dello stesso autore nel mia; ma questo esercizio è demandato gj piacere del-
lettore (o perlomeno un lettore come me) possa so- quale è delineata, entro un lasso di tempo ben defi- la lettura. A me non rimane se non una confessione:
spendere l'incredulità e bersi la trama e i personaggi nito, l'esperienza di Nick Guest, un giovane provin- pur nella consapevolezza che un buon secolo di stu-
di un romanzo di finzione". La polemica si nutre del- ciale: questi tenta la scalata sociale ma si scontra con di di linguistica generale e di semiotica rende diffici-
la certezza che la "fiction realist~ contemporanea" l'impossibilità del salto di classe, e le sue vicende so- le accettare senza dubbi il linguaggio della "fiction
non sia se non la ripetizione, a centovent'anni di di- no disegnate entro un preciso contesto sociale, quel- realista contemporanea", non riesco a evitare il desi-
stanza, delle procedure, a loro tempo giustificate ma lo dell' era thatcheriana. L'andamento di Il figlio del- derio di, leggere un libro come Il figlio dello scono-
oggi desuete, di I-Ienry James e di George Eliot. E fin lo sconosciuto è invece diacronico, ma non propone sciuto. Che siano gli effetti perversi di una grave ma-
qui il dibattito è appropriato e interessante: per dir- una successione cronologica dei fatti, bensì li rico- lattia dello spirito? •
la in modo semplice, non sfugge ad alcuno quanto struisce attraverso i punti di vista dei personaggi, per manfredi.dinardo@libero.it
contribuiscano alla diversificazione nel tempo del sviluppare un tema esistenziale: il trascorrere ineso-
prodotto letterario da una parte le forme archetipe e rabile del tempo nel permanere delle costanti e nel M. di Nardo è professore di letteratura italiana
N.2 t.E~~.çE 27

America
Democrazia, produzione, comunicazione di massa sumisti e statalisti". Nel corso
degli anni la stessa sinistra euro- Dai mad man alle Cola wars
pea, per rimanere fedele ai pro-
di Daniela Rossini pri ideali di uguaglianza, assi- di Giovanni Borgognone
stenza e progresso culturale per
David W Ellwood di potenza mondiale. Già allora tutti, era costretta a guardare in Ferdinando Fasce Committee on Public Informa-
si delineavano alcuni tratti di- modo nuovo ai parametri di pro- tion, istituito dalla presidenza
UNA SFIDA , stintivi del mito della nuova duttività e profitto. Senza una LE ANIME DEL COMMERQO Wilson per gestire la comunica-
PER LA MODERNITA America, che riusciva ad acco- costante crescita economica, in- PUBBUCITÀ E CONSUMI zione in quella delicata fase della
EUROPA E AMERICA munare personaggi apparente- fatti, era difficile tenere in piedi NEL SECOLO AMERICANO vita del paese, sorse riprometten-
NEL LUNGO NOVECENTO mente lontani, quali il carisma- il nuovo Welfare State, le cui ri- pp. 236, € 17, dosi di differenziare i nobili fini
pp. 403, € 29, tico presidente Theodore Roo- chieste aumentavano in maniera della publicity progressista e de-
sevelt e William "Buffalo Bill"
Caroea, Roma 2012
Caroea, Roma 2012 esponenziale. Nello stesso perio- mocratica statunitense dalla
Cody con la lunga fortuna del do, un confronto si instaurava "propaganda" attuata, mvèce, in

I l "lungo" Novecento, che


dalla fine dell'Ottocento,
suo popolare spettacolo sul sel-
vaggio West. Aggiungendo così
alla scansione temporale di fon-
nel campo della televisione, in
cui si fronteggiavano il successo
di una programmazione esclusi-
P unto di partenza di questa
"storia della pubblicità" negli
Stati Uniti, che consente di riper-
Europa: dovevano essere evitate,
innanzitutto, censure, esagerazio-
ni e manipolazioni. Sennonché, le
quando gli Stati Uniti emersero do vari medaglioni centrati su vamente commerciale e l'idea correre efficacemente molti esigenze della "battaglia per il
come nuova potenza sulla euro- figure, fenomeni culturali o isti- del mezzo televisivo come servi- aspetti della società e dei costumi cuore e le menti degli uomini"
centrica scena internazionale, tuzioni, l'autore dà sostanza e zio pubblico nazionale. A tali vi- d'oltreoceano, è l'attività di Bar- spinsero presto al "nazionalismo
arriva fino ai decenni a cavallo vivacità al racconto. cende, e in particolare al model- num (1810-1891), universalmen- più gridato e intollerante". E al-
del Duemila, in cui si è parlato L'analisi comparata dell' azio- lo inglese sviluppatosi nell'ambi- te noto per il circo in cui agli lora ecco lo "zio Sam" con il dito
della solitaria "iperpotenza" ne americana in Europa nei tre to della Bbc anche per contra- spettatori erano proposti numeri puntato, o i manifesti con l"'un-
americana nel mondo globale, dopoguerra permette di notare stare l'invadenza dello stile ame- acrobatici, "scherzi di natura" e no invasore" che violentava don-
ha visto un continuo confronto alcuni tratti comuni che avvici- ricano, Ellwood dedica pagine addirittura una sirena (in realtà ne inermi o, ancora, l'inquietante
tra Stati Uniti e Europa sulle nano il primo e l'ultimo di essi: interessanti. una scimmia imbalsamata im- immagine della Statua della liber-
forme e i contenuti della mo- in entrambi i casi si sarebbe trat- La combinazione in continuo piantata sul corpo di un pesce); tà tra le fiamme.
dernità. In questo rapporto che tato di dopoguerra spontanei, cambiamento di hard e solt po- Barnum era un geniale promoto- Di lì in avanti, peraltro, gli in-
è contemporaneamente di con- caotici, basati sul mercato, "con wer è un altro dei fili condutto- re di spettacoli ed esibizioni gra- trecci tra pubblicità e politica
fluenza e conflitto, l'Europa ha temi culturali di particolare ri- .ri del libro: il potere politico zie a locandine, manifesti e inser- non poterono che infittirsi. La
dovuto spesso giocare di ri- lievo e il governo statunitense ed economico degli Stati Uniti zioni sui giornali, "rutilanti di fra- campagna elettorale di Warren
mando, rispondendo con vari che incoraggiava le forze del si è sempre accompagnato alla si a effetto e rime accattivanti". Harding, nel 1920, fu affidata a
gradi di accettazione, rifiuto, commercio e della finanza a forza d'attrazione dei suoi mo- Le origini della pubblicità in un pubblicitario. Nel frattempo,
adattamento o ripro- prendersi tutte le li- delli e stili di vita. Quest'ulti- America risalivano già, le tecniche pubblicita-
posizione alle sfide bertà di cui avevano mo potere è ben più arduo da per molti versi, alla rie, con il contributo
americane. li motore bisogno". Da questo affrontare perché legato a "Pennsylvania Gazet- della psicologia (e il
delle innovazioni pe- punto di vista, è il se- un'impareggiabile capacità di te" di Benjamin Fran- coinvolgimento diret-
rò si è spostato sem- condo dopoguerra ad inventare, produrre e distribui- klin, sulla quale com- to, in particolare, di
pre più oltre Atlanti- apparire anomalo, re cultura popolare su scala in- parivano avvisi com- John B. Watson, fon-
co, dove alla grande "con quel suo disegno dustriale. Fin dall'inizio del merciali "piazzati, in datore dell'indirizzo
capacità propositiva ufficiale così self-con- Novecento, l'America aveva maniera strategiça, a comportamentista), di-
in campo economico, scious, ben consapevo- "scoperto" l'abbondanza e ne fianco delle informa- ventavano sempre più
politico e culturale si le di dover costruire aveva fatto uno degli elementi zioni vere e pr prie e sofisticate. Sono molto
è affiancata una con- istituzioni, predicare il centrali del suo messaggio. La degli editoriali". Solo, interessanti, poi, le os-
vinzione diffusa del multilateralismo e dif- democrazia statunitense si de- però, con la rivoluzio- servazioni di Fasce su
primato e valore uni- fondere la presenza finiva così non solo in termini ne industriale, lo svi- come la Grande De-
versale dei propri modelli e strategica e l'ideologia dell' A- di leggi e voto, ma anche in luppo delle f&rrovie e l'aumento pressione modificò l'immagina-
messaggi. L'Europa invece, più merica in ogni angolo del mon- quelli di diritto al consumo. del volume dè! traffici commer- rio pubblicitario degli anni tren-
frammentata e ripiegata su se do". L'analisi ci porta a conside- Democrazia di massa, produ- ciali, i giornali iniziarono sistema- ta, che si incentrò sulle preoccu-
stessa, non è stata in grado di rare un aspetto basilare della zione di massa e comunicazio- ' ticamente a ospitare in spazi spe- pazioni più vive dei consumatori:
elaborare, sulla base dei suoi politica di potenza americana e ne di massa si sono costante- cifici e ben definiti le comunica- un prodotto contro l'alitosi, ad
tratti di forza e originalità, un cioè quella particolare porosità mente poste come i pilastri del- zioni a pagamento delle aziende. esempio, era presentato quale so-
discorso ugualmente dinamico tra il sistema pubblico e privato la proiezione della modernità Le pubblicità riempirono le rivi- luzione a un problema che, altri-
e attraente e di proiettarlo den- che accentua il suo ruolo nei pe- americana in Europa. ste illustrate. La "società dei con- menti, avrebbe potuto compro-
tro e fuori i propri confini. riodi di transizione. Nel primo Di essi fa parte un'industria sumi" si accingeva a compiere i mettere persino il posto di lavo-
dopoguerra, finita rapidamente dell'intrattenimento in rapida suoi primi passi. ro. Durante la seconda guerra

I l volume di Ellwood (in que-


sta edizione scritta e pensata
per il pubblico italiano dall'au-
la parabola . di Woodrow Wil-
son, l'azione statunitense in Eu-
ropa vede protagonisti non sta-
evoluzione, che ha spaziato dai
fumetti al cinema, dalla musica
al ballo popolare, dai quiz e le
La concorrenza rese presto
necessario puntare sul brand (la
marca). Con il tempo, inoltre, ri-
mondiale, invece, molti messaggi
pubblicitari furono tesi a giustifi-
care il momentaneo sacrificio
tore stesso), il "libro di una vi- tisti, ma finanzieri, industriali, soap-opera televisive fino alle spetto alle prime illustrazioni della produzione dei beni di con-
ta" come lui stesso lo definisce, opinionisti e la figura ecceziona- nuove forme di comunicazione nelle quali erano solitamente raf- sumo di massa per quella bellica:
affronta questo vasto campo le di Herbert Hoover, passato digitale, e che ha in genere tra- ' figurati il proprietario e i fonda- così, in un annuncio della Norge,
d'indagine con mano sicura, ac- più volte da un sistema all' altro. dotto in spettacolo elementi di tori dell'impresa, il "produtto- azienda produttrice di frigoriferi,
compagnando il lettore attra- La sua importanza starebbe non base della storia, del paesaggio, re" scomparve dall' orizzonte vi- in cucina si poteva anche trovare
verso fatti e processi tutt'altro tanto nel quadriennio di presi- della società e delle ' abitudini sivo: il committente, infatti, era una mitragliatrice.
che lineari e in cui è necessario denza, quanto nella lunga in- quotidiane statunitensi. sempre più' spesso un soggetto il volume dedica grande atten-
spostarsi continuamente su di- fhienza esercitata sia dentro che corporate, impersonale e a dire- zione, ovviamente, ai cambia-
fuori le sfer~ governative, attra-
versi registri di lettura (ne è te-
stimone l'imponente apparato
di note e bibliografia). L'analisi
verso la direzione di vari organi-
smi economici e assistenziali tra
C osì la presenza americana
in Europa ha acquistato
via via sia i contorni dell' ege-
zione manageriale; la pubblicità
puntava pertanto su elementi di
maggiore attrattiva, che rispon-
menti portati dall'ingresso sulla
scena di nuovi mezzi di comuni-
cazione: la radio prima e la televi-
storico-politica si intreccia a guerra e dopoguerra: secondo monia politico/militare che devano alla mentalità e ai desi- sione poi (ma nelle ultime pagine
frequenti e gustose incursioni Ellwood, Hoover ha contribuito quelli più seduttivi dell' empire deri del consumatore. E proprio non mancano altresì considera-
nel campo della cultura, sia d'é- alla definizione di un nuovo mo- ollun, in cui business, tecnolo- questa trasformazione della zioni sulle più recenti forme di
lite che di massa. Ne risulta do per proiettare la potenza gia, divertimento e ideologia si grande impresa americana ebbe interazione on line). Non può
un'opera poliedrica e coinvol- americana in Europa, vale a dire mescolano in maniera efficace, un ulteriore rlllesso sulle inser- che soffermarsi sulle fortunate te-
gente, come l'oggetto trattato. le organizzazioni umanitarie su anche grazie alla propria ener- zioni: si diffusero infatti quelle si del giornalista Vance Packard,
Per dare chiavi di interpreta- larga scala. gia creativa e alla capacità di non orientate solo alla vendita di che nel suo libro del 1957 I per-
zione a una materia così com- Largo spazio è dedicato alla assorbire e riconfigurare le no- un prodotto, bensì a migliorare suasori occulti denunciò le tecni-
posita, Ellwood focalizza lo stu- vigorosa spinta modernizzatri- vità per restituirle in formule l'immagine complessiva di un'a- che pubblicitarie volte a raggiun-
dio sui tre dopoguerra del "se- ce americana degli anni del Pia- adatte a un pubblico sempre zienda. Fasce presenta, ad esem- gere la dimensione "inconscia"
colo americano", vale a dire i no Marshall. Malgrado gli sfor- più globale. Oggi siamo di pio, il caso del colosso della tele- dei consumatori, quasi realizzan-
periodi che seguono la prima, la zi di tecnici e politici di tradur- fronte agli ultimi fuochi d'arti- fonia AT &T (American Tele- do il "raccapricciante regno di
seconda guerra mondiale e la re i successi statunitensi in ri- ficio di un impero in declino phone and Telegraph), che reagì George Orwell". Approda, infi-
guerra fredda, fasi in cui è cette per salvare il Vecchio con- oppure all'ennesima rigenera- alle polemiche sulle sue eccessi- ne, alle Cola wars (la lotta senza
emersa con più forza l'influenza tinente, non si è mai trattato di zione della potenza culturale ve dimensioni con una campa- esclusione di colpi tra i marchi di
americana a favore o contro processi lineari di americaniz- americana? Qualsiasi risposta gna volta a dimostrare l'impor- bibite Pepsi e Coke) degli anni
l'innovazione in Europa. A essi zazione. Anzi, fu forse proprio si dia a questa domanda, rima- tanza del carattere "nazionale" ottanta e all'odierno "proliferare
premette l'analisi di un altro l'energia scaturita da questo in- ne il ruolo cruciale che la sfida della compagnia per garantire di forme di promozione commer-
dopoguerra di minore portata contro/scontro in Europa delle della versione americana della chiamate interurbane e intersta- ciale", che secondo alcuni rende
ma parimenti significativo, vale esperienze di entrambi i lati modernità ha giocato in Euro- tali, indispensabili di fronte alle problematico l'uso stesso del ter-
a dire il periodo seguito alla dell' Atlantico a portare, nel pa nell'ultimo secolo. • esigenze della modernità. mine "pubblicità". •
guerra ispano-americana del quindicennio dopo la seconda Un momento cruciale nella sto- giovborg@tiscali.it
1898, quella "splendida piccola guerra mondiale, all' afferma- D. Rossini insegna storia contemporanea ria della pubblicità americana
guerra" che aveva sancito il pas- zione di quegli ibridi modelli all'Università di Roma Tre non può che essere, poi, l'età del- G. Borgognone insegna storia delle dottine
saggio degli Stati Uniti al rango occidentali di modernità "con- la prima guerra mondiale. il politiche all'Università di Torino

• • Compagnia
.-_.di San Paolo

1563 2013

www.compagniadisanpaolo.it
N.2 [,,~~çE 29

Medioevo
ti. Nondimeno la pz'etas religiosa esiti negativi delle suc-
Utopia e miopia di un grande rappresentava una forza podero- cessive spedizioni che
sa: dietro alle crociate c'era una indussero Innocenza
evento mediterraneo visione idealizzata della chiesa, e ID a creare "uno sche-
con essa l'idea che la corruzione ma istituzionale entro il
di Mario Gallina avesse consentito la conquista dei quale la teologia della
luoghi cristiani da parte dell'is- crociata trovò espres-
lam. In specie vi era l'idea del rin- sione concreta".
Christopher Tyerman lo scontro finale fra le culture", lo novamento attraverso la grazia; All'interno di una
storico non possa che rimanere così come nel retroterra della precisa ed elegante ri-
LE GUERRE DI DIO colpito "dalla malleabilità della guerra santa vi erano le nozioni di costruzione delle varie
NUOVA STORIA DELLE CROCIATE crociata, dalla sua penetrazione violenza sacra e di gUerra giusta crociate, ivi comprese
ed. orig. 2006, trad. dall'inglese in così tanti interstizi religiosi, derivate rispettivamente dal mon- quelle contro gli Albi-
di Barbara Del Mercato, politici, sociali e personali della do della tradizione ebraica e da gesi e contro le comu-
vita medievale". Sicché, se è sba- quello greco-romano. Tuttavia nità pagane del Baltico
pp. XVIII-1084, € 80,
gliato ridurre le crociate a una di- soltanto durante la riforma papa- orientale e settentrio-
Einaudz; Torino 2012 mensione puramente distruttiva le, e in particolare sotto Gregorio nale, almeno altri due
(ciò che deriva in primo luogo VII, si fece strada il concetto di aspetti meritano di es:

A .
mezzo secolo dalla pubbli-
cazione della classica Hi-
story 01 the Crusades di Steven
dall'incomprensione, che ha fatto
seguito all'illuminismo, circa il
ruolo pubblico della religione) ,
combattimento penitenziale, e le
guerre contro gli infedeli e in dife-
sa della chiesa furono concepite
sere messi in rilievo.
Innanzitutto il capitolo
dedicato alle colonie
Runciman esce ora una nuova non meno pericoloso è conside- come qualcosa di meritorio e qua- franche dell' Outremer, la cui sto- deguato sia nella prospettiva del-
storia delle crociate, Le guerre di. rare le "guerre della croce" come le mezzo di salvezza per le anime. ria ha da tempo attirato l'atten- la teologia cinquecentesca delle
Dio, con cui Tyerman, pur rifiu- presagio dei conflitti dell'impe- Parimenti, è solo con la predica- zione in quanto precorritrici del Scritture sia alla luce della secola-
tando nella prefazione ogni com- rialismo e del colonialismo al fine . zione di Urbano il nel 1095 che si successivo colonialismo europeo, rizzazione della politica. Come
parazione (,'Sarebbe follia e di conferire "una legittimità spu- ebbe "la prima dichiarazione mentre secondo Tyerman "sareb- succintamente scrive Tyerman,
hybris pretendere di competere, ria a problemi attuali di tipo poli- pubblica del nuovo concetto di be più consono considerarle a sé "la cristianità prosperava, l'uni-
o mettere sullo stesso piano la ta- tico, sociale, economico e religio- guerra santa", sia pure in assenza e nell' ottica della loro epoca di versalità dei cristiani era defunta,
stiera ticchettante del mio com- so completamente scollegati fra di un preciso concetto di "crocia- appartenenza", al fine di ricono- e con essa morì una delle sue ca-
puter e la sua penna, che fu al di loro". Così come appare altret- ta", a quel momento ancora in via scere che, per un verso, l'idea di ratteristiche più distintive: la cro-
tempo stesso stocco e pennello, e tanto distorto il mito di "una cri- di formazione almeno sotto l'a- una società franca del tutto aliena ciata". Peraltro, mentre il mondo
contrapporre un unico volume, stianità intollerante che corrom- spetto istituzionale e canonistico. all'Outremer e incapace di inne- cristiano cambiava confinando in
per quanto corposo, all' ampiez- pe il tollerante Islam". Malgrado tutto, come Tyerman starsi nella cultura indigena è due sfere diverse della vita civile
za, alla portata e all' e- Infine, se Runciman stesso aveva già argomentato in frutto di moderne analogie politi- diritto e religione, "la guerra san-
leganza dei suoi tre"), aveva concentrato la un suo studio precedente dedica- cizzate, ma che d'altro canto, ta (in tono minore), dell'Islam, il
di fatto si propone di propria attenzione sul- to all'Invenzione delle crociate (Ei- nonostante l'acculturamento, la Ji'hiid" rimaneva "un fenomeno
aggiornare e rivisitare lè-spedizioni in Terra- naudi, 2000; cfr. "L'Indice", 2000, relativa brevità della presenza moderno, mentre la crociata cri-
quell' opera alla luce di santa, dalla prima cro- n. 7), la prima crociata non creò franca precluse ulteriori sviluppi stiana no (se non in bocca ad al-
nuovi spunti di ricerca ciata del 1095-1099 alla alcuna struttura giuridica consoli- "verso l'integrazione sociale e cuni accademici prostituti e scon-
e di una mutata sensi- fine del dominio cri- data, tanto che il pellegrinaggio, e verso la creazione di una identità siderati)". •
bilità culturale. So-
prattutto grazie ai la-
stiano in Levante nel
1291, Tyerman dilata
non la guerra, continuò a essere la
risposta alla conquista islamica
culturale specifica e coesa". Di
grande interesse, ~e, è l'anali-
mariogal12004@libero.it .,
vori di Jonathan Riley- sia l'arco cronologico della Terrasanta. Furono soltanto si del declino del concetto di cro- M. Gallina insegna storia bizantina e storia dd
Smith e dei suoi disce- sia lo spazio geografico la perdita di Gerusalemme e gli ciata che sembr' sempre più ina- Mediterraneo medievale aIl'Universtà di Torino
poli, negli ultimi tren- della propria indagine.
t'anni si è infatti assi- Dalla pressione araba
stito a un grande sviluppo di stu- in Spagna, ai movimenti ereticali
di che hanno aperto vie interpre- in Francia, alle sacche di pagane-
tative differenti, specie per ciò simo nei paesi baltici, per la prima Poteri angianti
che concerne le motivazioni dei volta in maniera tanto esaustiva le
crociati, le caratteristiche istitu- crociate sono viste come un even- di Caterina Ciccopiedi
zionali di quelle spedizioni, l'e- to globale, nella convinzione, a
stensione della denominazione più riprese espressa dallo storico
di "crociata" a tutte le imprese di Oxford, che pochi angoli del Giovanni Tabacco al rapporto fra i sovrani carolingi e la chiesa di Ro-
militari che, predicate dai ponte- Mediterraneo fossero sfuggiti ma, iI} un gioco di protezione e legittimazione che
fici contro i diversi nemici della completamente alle guerre con- LE METAMORFOSI DELLA POTENZA ha come protagonisti, in qualità di protetto e pro-
chiesa (musulmani, pagani, ereti- dotte in nome di Dio. Tanto più SACERDOTALE NELL'ALTO MEDIOEVO tettore, ora l'uno ora l'altro attore: risulta così
ci, scismatici, awersari politici che esse furono parte integrante a cura di Grado Giovanni Merlo, chiarita l'improvvisa preminenza della chiesa di
del papato), beneficiarono delle sia dei tentativi compiuti dal pa- Roma nella storia ecclesiastica in stretto connubio
indulgenze pontificie inizialmen- pato per imporre in Europa un
pp. 130, € 14, Morcelliana, Brescia 2012
con il dilatarsi della potenza franca in Europa.
te concesse da Urbano il. ordine morale guidato da una L'insistenza di tabacco verso il monachesimo ri-
Sebbene Tyerman non appar- chiesa centralizzata, sia degli sfor- formato anglosassone - il cui apporto si rivda
tenga alla scuola di Riley-Smith, il
suo libro riflette alcuni di questi
zi di ampliare i confini del mondo
latino: separare il filo della crocia-
R iproporre oggi il testo che Giovanni Tabac-
co consegnò alle stampe per la prima volta
nel 1973 come supporto ai suoi corsi universita-
centrale nell' esportazione di un rigoroso tessuto
di controllo episcopale nell' espansione militare
temi, e in particolare l'enfasi sugli ta dalla trama del medioevo dis- ri (riedito nd 1996 da Scriptorium con il titolo dei Franchi - mostra quanto l'autore sia attento a
aspetti organizzativi e l'inclusio- torce l'una e l'altra cosa. Lungi Profilo di storia del medioevo latino germanico) ogni demento, anche esterno, che concorra allo
ne nella discussione storiografica dall' essere un' eccentrica barbarie, si giustifica per il carattere di originalità che i te- sviluppo della potenza sacerdotale.
dei molteplici fronti crociati e le crociate contribuirono a forgia- mi e la trattazione presentano. TI terzo momento preso in analisi è quello che
non soltanto della Terrasanta. re un senso condiviso di apparte- L'analisi della potenza sacerdotale è condotta segue alla disgregazione dell'impero carolingio e
nenza alla societas Christiana e a dia cronicamente, dalle origini delle strutture ec- alla conseguente dissoluzione dell' ordinamento

P iù ancora: Runciman, la cui


trilogia risale agli anni della
decolonizzazione del Medio
confermare un'identità collettiva
fatta di aggressività e paranoia,
utopia e miopia; e, a lungo termi-
clesiastiche sino allo sbocco nella monarchia pa-
pale nd secolo XI. Ne emerge l'illustrazione di
pubblico: l'autore si sofferma da un lato sulle nuo-
ve responsabilità di cui si fa carico l'episcopato an-
molteplici scontri e incontri che .intervengono a che dal punto di vista politico-militare, dall' altro
Oriente, non aveva dubbi sul fat- ne, incoraggiarono l'Europa a di- modificare il sacerdozio: la prima fase, coinciden- sugli sviluppi della chiesa di Roma: la dinastia im-
to che fosse difficile non deplora- latare le proprie esperienze oltre te con gli ultimi secoli dell'impero romano, è ca- periale degli Ottoni individua nd primato romano
re le crociate e, sulla scia forse gli orizzonti tradizionali, sino a ratterizzata dal confluire dell' episcopato nell' ap- uno strumento utile per un riordinamento istitu-
della settecentesca convinzione rappresentare uno "dei filoni per parato imperiale. Avvicinamento che si traduce zionale e morale profondo e complessivo. Con
di Hume secondo il quale esse la giustificazione concettuale del- nell'idea di due poteri operanti ufficialmente in l'aiuto imperiale tedesco la chiesa romana acquista
costituivano il più evidente e du- la conquista delle Americhe". concordia in una stessa area di civiltà. La seconda un prestigio che la trasforma in un centro univer-
raturo monumento della follia Tyerman non si propone certo fase è segnata dai profondi mutamenti che l'in- sale di potenza. Si prepara in questo secolo X il cli-
umana, non esitava ad affermare di esaltare "le guerre di Dio", ma contro con le realtà dei regni romano-barbarici ma ecclesiastico in cui matura la dura lotta che un
che, lungi dal lasciare un qualche PIuttosto di ricondurle al loro genera sia nelle gerarchie ecclesiastiche sia all'in- pontefice come Gregorio Vll, conduce contro
durevole beneficio, le crociate contesto originario valorizzando- terno delle strutture dei nuovi regna: da un lato le l'impero. Nulla di predeterminato e di scontato,
aumentarono anzi l'animosità fra ne la dimensione spiptuale, spes- conversioni delle dinastie regie al cattolicesimo, bensì uno dei processi possibili fra quelli conver-
le grandi religioni monoteiste. so trascurata a favore di quella pu- dall' altro la fusione delle carriere ecclesiastiche genti sulla potenza sacerdotale, che dal secolo X
Per contro Tyerman, persuaso ramente materiale, nella persua- con gli interessi della nuova aristocrazia. Fusione venne a concentrarsi - a livello ecclesiastico, ec-
che ogni periodo scriva la propria sione che i crociati, e le stesse cit- che determina, per l'episcopato, uno stile di vita clesiologico e politico - nd vescovo della chiesa di
storia, e che qualsiasi resoconto tà mercantili italiane, non vedes- nuovo in cui il prestigio della carica episcopale ri- Roma. In sottofondo, non esplicitamente espressa,
storico moderno non possa che sero contraddizione tra il combat- mane intatto mentre mutano le strutture culturali vi è la connessione continua tra le "metamorfosi
essere provvisorio, reputa che, "a tere per la fede e il procurarsi van- e i mezzi di esercizio dell'influenza dei vescovi che della potenza sacerdotale" e le metamorfosi dd
differenza di quanti polemizzano taggi economici. TI linguaggio del- si armonizzano nd nuovo contesto sociale e poli- cristianesimo nelle sue formulazioni teologiche ed
in nome della ragione, dell'impe- la trascendenza non escludeva tico. Particolare spazio è dedicato al secolo VIll e ecclesiologiche, nd suo farsi ideologia.
rialismo, del medievalismo, del
nazionalismo, del capitalismo,
avidità e interessi secolari, anche
se poi, di fatto, Tyerman si dilun-
. ...
della libertà, della religione o del- ga assai più su questi ultimi aspet-
N.2 t~E~~~çE 30

Storia
quanto era necessario stÙ piano
Guerre giuste e paci imperiali pastorale" . C'è chi vince e chi giganteggia
Questo ci porta a intervenire
di Gianmaria Zamagni anche sulla questione della legit- di Daniele Rocca
timazione teologica della violen-
LUIGI STURZO E le europeo che con più determi- za fisica. La presa di posizione Philip Michael Rett Beli resoconto di fatti e retroscena,
GLI AMICI SPAGNOLI nazione, costanza e lungimiran- pubblica della massima autorità
LA GUERRA IN 12 MOSSE
guida l'autore sia nel delineare,
CARTEGGI (1924·1951) za si batté, dapprima e durante vaticana, con un argomento teo- sia nell' oltrepassare l'orizzonte
gli anni della Seconda Repubbli- logico-morale (quali condizioni MOMENTI CHIAVE DELLA degli eventi: se Hitler non aves-
a cura di Alfonso Botti ca, per evitare che cattolici e devono darsi per dire una guerra SECONDA GUERRA MONDIALE se sottovalutato la capacità pro-
pp. CXLVI-572, € 40, Chiesa spagnoli fossero identifi- "giusta"?), appena al di sotto ed. orig. 2011, trad. dall'inglese duttiva dell'URSS (1200 carri
Rubbettino, Soveria Mannelli (C,z) 2012 cati con le destre, poi, scoppiata della piena chiarezza, è da datare di Cristina Sagradini, armati al mese) e se le sue trup-
la guerra civile, da una parte, al già menzionato discorso di pe non avessero fatto naufraga-
per delegittimare dal punto di metà settembre '36. In esso il pa- pp. 303, € 28, re, per l'eccessiva brutalità,
" L uigi Sturzo fu l'uomo di vista della morale cattolica la pa parlava di guerra giusta addu- Il Mulino, Bologna 2012 l'accoglienza positiva ricevuta
Chiesa, l'intellettuale e il sollevazione militare e affermare cendovi tre delle quattro tradi- in terra sovietica, l'Operazione
politico italiano che più ebbe
rapporti, più fu informato e
scrisse durante il decisivo decen-
un'interpretazione meno unila-
terale del conflitto spagnolo,
dall' altra, per far prevalere una
zionali condizioni preliminari:
una giusta causa, la minaccia del
comunismo internazionale, con
G ià docente di storia con- Barbarossa, con i due milioni di
temporanea a Liverpool, uomini scagliati su Mosca e le
Philip Bell suddivide la guerra centinaia di divisioni lanciate
nio per la 'traiettoria del paese soluzione di compromesso che il suo tentativo di sovversione di del 1939-1945 in dodici turning all'assalto della fortezza-Stalin-
iberico in età contemporanea". mettesse fine alla carneficina". ogni ordine; un'intenzione retta, points: dalla battaglia dell' At- grado, sarebbe lo stesso andata
A suffragare quest' affermazione L'insistenza di Sturzo sul primo che coloro che si erano sollevati lantico, fondamentale per l'ap- incontro a un fallimento? Se
del curatore sono sufficienti i punto è ricorrente in questa rac- cioè non avessero propositi men provvigionamento della Gran l'Inghilterra non avesse fermato
dati quantitativi di questo volu- colta; si può leggere, a titolo d'e- che giusti e non fossero motivati Bretagna, a Hiroshima, passan- i tedeschi nel '40, gli americani
me: trentasette corrispondenze, sempio, quanto scriveva 1'11 ot- da un interesse di parte; e infine do per l'epico scontro delle avrebbero ugualmente deciso
per un totale di oltre 550 lettere tobre 1936 ad Augel Ossorio y un giusto mezzo, e cioè che la Midway, Stalingrado, il D-Day, di accantonare dopo Pearl Har-
scambiate, in un arco cronologi- Gallardo: "lo mi sono sforzato, guerra fosse il male minore data J alta. Ogni tappa è a suo modo bor il Neutrality Act, approvato
co di tre decenni, ma concentra- nei miei articoli e lettere ( ... ) per l'incombente minaccia. TI princi- cruciale per il conflitto, sicché solo nel 1937, per portare l' at-
te soprattutto negli anni trenta. mettere in chiaro, che la Chiesa pale criterio, quello del potere le- l'autore, senza mai cadere nelle tacco al Giappone, con l'unico
Quanto decisivo sia invece per la come tale e il papa come capo, gittimo, più e più volte viene de- sgangherate fantasticherie della voto contrario, in tutto l'arco
Spagna questo arco cronologico non sono affatto partecipi alla nunciato come mancante dallo "If History", più volte si do- del Congresso, dell'ex suffra-
risulta chiaro se si pensa che rivolta e alla guerra. Le apparen- stesso sacerdote di Caltagirone, manda che cosa sarebbe avve- getta J eannette Rankin? E se il
questi sono gli anni della dittatu- ze sono contro di me". perché l'autorità legittima era in nuto se l'esito dell'una o dell'al- gigante d'Oltreoceano, ancora
ra di Primo de Rivera e Questi elementi Spagna quella repubblicana. tra fosse stato differente, sotto- alla fine del novembre '41,
della Seconda Repub- 1m aprono a una conside- L'impressione che l'epistolario lineando quella che chiama avesse scongiurato il sempre
blica, e poi della solle- razione e contempora- di Sturzo e la mappatura di Al- "l'importanza della scelta indi- più probabile attacco giappo-
vazione militare e dello neamente pongono un fonso Botti sembrano conferma- viduale nel corso degli eventi nese, dobbiamo pensare che sa-
scoppio della guerra monito alla ricerca sto- re è che il rapido montare del storici". Molto ebbero, infatti, a rebbe poi davvero entrato in
civile, fino alla vittoria rica sulla chiesa e la "male minore" - le atrocità di contare le intuizioni o gli errori guerra, diventando subito la
franchista; quanto lo guerra civile spagnola. una guerra per i suoi tempi mo- commessi dai generali come dai prima potenza sulla scena mili-
sia per l'Italia, quando La considerazione è dernissima per tecnologia e im- politici che li orientarono, in tare? Cosa poteva succedere, se
il regime fascista giun- che non è possibile in patto sui civili - portò a ingigan- prt"mis quelli di parte tedesca: i rapporti di Roosevelt e Stalin
geva con l'avventura ogni caso, in particola- tire anche nel discorso pubblico lungo tutta la seconda fase della con Churchill, che si sentì
etiopica all' apice del re nel caso della guerra la dimensione del "male maggio- guerra, Hitler e Goering costi- snobbato alla conferenza di Te-
consenso, è, per il fon- di Spagna, generalizza- re", la minaccia rivoluzionaria; tuirono un'autentica zavorra heran (novembre-dicembre
datore del Partito po- re e trattare la chiesa cosÌ, nel contempo, tuttavia, una per .la Wehrmacht, forse il più '43), si fossero irrimediabil-
polare, non meno importante. cattolica ' come un' entità monoli- strategia argomentativa cedeva potente esercito allora in campo mente incrinati? O se si fossero
Dodicesimo volume dell'epi- tica e in tutto coerente al suo in- gradualmente il passo a un'altra (nelle operazioni terrestri, essa dissolti quelli fra Londra e
stolario scelto di Luigi Sturzo, terno. Sturzo è esemplare nel suo e si passava da un'argomentazio- surclassava cpn una certa facili- Washington da una parte e Mo-
parte quarta dell' assai meritoria aver avuto una posizione assai ne aristotelico-tomista delle giu- tà le trup nemiche, anche sca dall'altra, non solo in segui-
e accurata pubblicazione dell'O- definita, che egli assumeva da e in ste cause della guerra, impronta- grazie al micidiale carro armato to all'eccidio di Katyn, ma an-
pera omnia del sacerdote di Cal- quanto cattolico, e che tut- pesante "Ti- che per il mancato sostegno so-
tagirone, l'edizione si presenta al tavia non coincideva con le ger"). Pur valo- vietico all'eroica insurrezione
lettore con un' ampia e articolata posizioni (sfumate anche rizzando il pro- antinazista di Varsavia nell' ago-
introduzione di Botti su Sturzo, ·tra loro) del papa, della Se- prio fiuto per il sto 1944? Ancora: se von Run-
la Spagna e l'impegno dei cattoHci greteria di stato, o con quel- dettaglio signifi- stedt e gli altri avessero capito
durante la Seconda Repubblica e la espressa dai vescovi spa- cativo, Bell ar- che gli Alleati non intendevano
la guerra civile. TI curatore va qui gnoli nella lettera pastorale monizza l'accat- sbarcare a Calais, se il 6 giugno
ben oltre il compito di prefare il del 1937; la condotta di tivante piano 1944 il generaleJodl avesse osa-
testo: egli mette a disposizione Sturzo fu dunque certa- delle ipotesi con to svegliare Hitler al mattino
del lettore un'utile mappa storica mente esemplare, ma non una visione siste- presto affinché impartisse tem-
orientativa, ripercorrendo (non fu l'unica eccezione nella mica del conflit- pestive disposizioni alle armate
prima di aver dato conto dello chiesa degli anni trenta. to, come quando nei dintorni della costa france-
stato delle ricerche), lungo quasi TI monito storiografico richiama il cre- se, se gli americani non avesse-
tre decenni, i rapporti di Sturzo che ne deriva è che l'interes- scente ottimismo ro minacciato in modo troppo
con la Spagna, dai primi contatti se verso i pochi, pochissimi degli americani ambiguo il Giappone, posse-
(uno fra tutti, quello con Alfredo che "remarono controcor- propensi all'in- dendo ormai la bomba atomica,
Mendizabal), e il viaggio del sa- rente", come Sturzo o, se si tervento davanti ebbene, la guerra avrebbe sorti-
cerdote a Barcellona e Madrid vuole, più ~utorevolmente, . al maturare della to un esito identico?
(nella tarda estate del 1934), fino il cardinale Vidal i Barra- disfatta nazista Attraverso tutta la brillante
alle elezioni del 1936, che segna- quer, è proprio per questo con l'Inghilterra narrazione, per chiarire con la
rono la vittoria del Frente Popu- assai lodevole ma non do- nel 1940, anche massima consequenzialità non
lar, e al colpo di stato franchista, vrebbe esporsi al rischio di servi- ta al pragmatismo, a una di tono se verso la fine dell' agosto i te- solo i singoli nuclei salienti, ma
con le prime valutazioni sturzia- re da espediente apologetico per apocalittico, tipica semmai del- deschi erano sembrati prossimi la fenomenologia del conflitto
ne in merito; e poi dalle ipotesi parlare di una chiesa super partes, l'agostinismo politico: e l'unico al trionfo; e mette in evidenza i nel complesso, Bell mantiene
di una mediazione internazionale perché la chiesa in Spagna non lo argine contro il dilagare del sov- risvolti psicologici della guerra: uno stile terso e un equilibrio
e la difficile gestazione dei comi- fu, e non lo fu in Vaticano, dove versivismo, e del comunismo in- si pensi al formidabile effetto ri- olimpico. Nel concludere, posta
tati per la pace e i loro appelli semmai vi fu la preoccupazione di ternazionale, si identificava con scosso in URSS dalle celebra- la sordina alle valutazioni mora-
contro i bombardamenti, fra replicare negando le accuse di la cristianità, che nel caso spa- zioni della Rivoluzione per li, cede alla tentazione di tirare le
Guernica e Barcellona, sino alla parte franchista di una supposta gnolo era da far coincidere natu- mezzo della parata di Mosca nel somme: gli unici veri vincitori si
lettera collettiva dell' episcopato imparzialità del papa, a partire raliter con la parte sollevata. TI novembre 1941, tenutesi non- rivelarono, scrive, gli Stati Uniti,
spagnolo e la propaganda fran- anzitutto dal discorso di Castel riferimento di Pio XI, nel pro- ostante il forte rischio di bom- ma nello specifico, per la smgo-
chista fino all'ultimo Natale di Gandolfo ai profughi spagnoli del prio messaggio di Natale del bardamenti nazisti, con 28 mila lare lucidità sul piano strategico
guerra, alla vittoria dell'una e la 14 settembre 1936. Lo stesso può 1936, a papa Silvestro (314-335), soldati e due battaglioni di car- e la ferma scaltrezza nelle tratta-
disfatta dell' altra parte e al perio- dirsi della successiva fase dell'or- pareva infatti confermare che ri armati, i quali, dopo aver sfi- tive di pace, nonostante alcune
do immediatamente successivo ganizzazione dei comitati per la quella desiderata dal pontefice lato sulla Piazza Rossa, per vo- previsioni fallite circa la durata
al conflitto. pace: Sturzo ne fu inesausto ani- era, più che l'opera del principe lontà di Stalin non si arrestaro- . della guerra franco-tedesca, tra i
La conclusione che Botti trae matore e, nel caso inglese, vero e della pace, l'imperiale pax con- no, ma proseguirono fino al politici protagonisti della carne-
da questa ricognizione non solo proprio "motore", mentre le stantiniana, comportante, a suo fronte , galvanizzando la popo- ficina più spaventosa della storia
del presente epistolario, ma del- "preoccupazioni diplomatiche tempo, la mutua influenza tra lazione, prima nel panico per a giganteggiare fu, questo è il
le prese di posizione pubbliche, della Santa Sede ne soffocarono chiesa e diritto romano. • l'attacco, e cementandone la vo- verdetto finale, Iosif Stalin. •
delle fonti archivistiche e della l'azione, che rimase al di sotto gzama Ol@uni-muenster.de . lontà di resistenza. dlink14@libero.it
letteratura storiografica presa in della soglia dell'impegno umani- Questo genere di impianto,
esame non è meno netta che giu- tario possibile SlÙ piano politico- G. Zamagru è collaboratore che di riga in riga si integra mi- D. Rocca è insegnante e dottore in storia
stificata: "Sturzo fu l'intellettua- diplomatico e ben al di sotto di dell'Università di Miinster rabilmente con il circostanziato delle dottrine politiche dell'Università di Torino
N.2 r~E~~~çE 31

Storia
Esule. antifascista, quasi nobel
di Bruno Bongiovanni
Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica
Francesco Saverio Nitti due volte rassegnazione del Nobel
per la pace), antifascista, esule tra i
LA TRAGEDIA DELVEUROPA primi (a Zurigo e poi a Parigi), in-
CHE FARÀ L'AMERICA? terprete acuto degli assetti degli
G overno, s.gubernare
m.
mone) e
Deriva dal latino gubernum (ti-

regere,
di guidare, sinonimo di
(reggere il timone, quin-
da cui discende il
un ufficio, una spedizione (militare o esplorati-
va). Concerne il potere sociale. e sempre più
spesso i pubblici poteri, lo stato, la stessa chiesa.
ed. orig. 1924, anni tra le due guerre, protagoni- tedesco Regierung). Gubernare è a sua volta pro- Si affaccia anche il Buon Governo, esercizio che
post/az. di Francesco Barbagallo, sta della politica italiana ancora veniente da Kut3Epvav, ossia dal greco antico, riguarda in primis la polizia, l'ordine pubblico,
pp. 341, € 38, dopo Ia seconda guerra mondiale. lingua in cui, onde accedere al più frequentato la sicurezza. TI governo diventa allora il com-
Steso nell'autunno del 1923 e con- significato odierno, occorre invece risalire a :n:o- plesso di organi che condiziona gli assetti civili.
Edizioni di Storia clusione di una trilogia sull'Euro- À-L-edu, termine che ha come origine la :n:OÀ-Lç Può essere legittimo-legale, illegittimo-illegale,
e Letteratura, Roma 2012 pa del dopoguerra (i primi due vo- (città) e che consente, a partire da Erodoto per può essere provvisorio o governo-ponte (si pen-
lumi erano usciti presso Bempo- poi giungere ad Aristotele, di suddividere - con si a quello russo dopo la rivoluzione del feb-
LA PACE rad, casa editrice poi accostatasi al classificazione triadica - le forme di governo braio 1917 o, si parva licet, ai due governi bal-
ed. orig. 1925, fascismo), La tragedia dell'Europa (cnc-rl!!u-eu' :n:oÀ-L-eduç), ossia la monarchia (go- neari di Leone, 1963 e 1968, in attesa di un ac-
(1924) è un testo "scritto per l'A- verno di uno, e se degenera è tirannide), aristo- cordo tra i partiti), può essere inoltre ammini-
postlaz. di Cert S0rensen, merica e destinato sopra tutto agli crazia (governo dei migliori, e se degenera è oli- strativo, d'affari, tecnico, militare (esercitato dai
pp. 265, € 28, americani". Nitti, in questo non garchia, vale a dire governo dei pochi o dei più vincitori su un territorio conquistato o esito di
Edizioni di Storia dissimile da Keynes, si era infatti abbienti), democrazia (governo dei più, o dei un colpo di stato), giuridico-costituzionale, for-
e Letteratura, Roma 2012 convinto che Versailles 1919, per meno abbienti, a perenne rischio di caos se non mato dalla maggioranza di un parlamento e da
Keynes una "pace cartaginese" e affiancato dalla rappresentanza dei migliori). Le libere elezioni o da un potentato che non si cu-
LA LmERTÀ ben più negativa di Vìenna 1815, forme di governo, più che con le istituzioni poli- . ra della maggioranza, può infine essere basato
era stata la continuazione della tiche, hanno all'inizio a che fare, a dimostrazio- su una monarchia assoluta o parlamentare e su
ed. orig. 1926, guerra per responsabilità dei fran- ne della maturità dei greci classici, con il com- una repubblica parlamentare, semipresidenziale
post/az. di Luigi Musella, cesi, che avevano imposto (occu- plesso delle organizzazioni sociali, con i ceti che o presidenziale. Vi sono poi i governatori (negli
pp. 111, € 14, pando ad esempio la Ruhr) una le costituiscono e naturalmente con la politica Stati federali e nelle colonie) e la militanza filo-
Edizioni di Storia . perenne rappresaglia contro la che solo da tali organizzazioni scaturisce. governativa, ma vi è anche il governo come assi-
e Letteratura, Roma 2012 Germania, la quale, per difender- Successivamente permangono ancora il timo- stenza o protezione, e, allargandosi (tanto da
si, avrebbe potuto avviarsi o verso ne e la barra del timone. Nel francese antico sparire) la metafora, il governo della casa, della
una feroce reazione militarnazio- compare nel 1190 gouvernement. E passiamo al- famiglia, delle faccende domestiche. In inglese il

D ei volumi che sono stati


pubblicati da Piero Gobetti,
con il suo lavoro di editore, tra il
nalistica o verso il non meno te-
muto bolscevismo. Occorreva in-
vece normalizzare la Repubblica
l'italiano: "veramente io sono stato legno sanza
vela e sanza governo, portato a diversi porti e fo-
ci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa
termine compare nel 1566, in francese nel 1648
arriva a significare una struttura politica. In
Montaigne già si discorre del governo di se stes-
1922 e il 1926 (anno , - - - - - - - - , di Weimar e quietare, povertade". Così Dante nel Convivio (I, 3, 6), si, in Montesquieu una società non sussiste sen-
della sua morte), volu- con il commercio eia di- scritto in esilio tra il 1304 e il 1307. TI punto di za governo, in Rousseau diventa l'esecutivo con
mi poi continuati, co- plomazia, la stessa Rus- partenza resta, con il timone, la guida di una na- governabilità, in Bentham il promotore possibi-
me Edizioni del Baret- sia bolscevica. Lloyd ve, nonché l'azione del guidarla. E per sineddo- le del benessere e delle leggi. E per Camus, in
ti, sino a11929, questo LATRAGEDIA George e gli inglesi si che talora la nave stessa. Ma intanto si scorge L'uomo in rivolta (1951), il sistema concentra-
. ale (f
g10rn c r. "L'lnd'1- DELL'EUROPA
UlI:r.\l!h'A\lUI<:\I erano comportati con che la dinamica metaforica diversifica la seman- zionario sovietico unifica il governo sulle perso-
ce", 2012, n. 4) si è già più saggezza. Ma non tica. Così si vedrà ancora in Petrarca, Ariosto, ne con l'amministrazione sulle cose. Non si può
occupato in occasione bastavano per fermare Tasso. Ed ecco che emerge la funzione di deci- stare insomma senza governo. Ma può produrre
dell'inizio della loro ri- il disegno francese di dere, di deliberare, e di dirigere un gruppo so- il bene o il male.
ciale, una comunità, un'istituzione, una carica, (B.B.)
stampa presso le Edi-
zioni di Storia e Lette-
ratura. L'iniziativa più
* egemonia continentale.
L'importante era che gli
americani, diventati i
che meritoria è del Co- cittadini della più gran-
mirato Edizioni Gobettiane e i de potenza del mondo, uscissero
volumi, facilmente di nuovo con- dal neoisolazionismo post-wilso- rebbe stato tra gli incubatori del
sultabili, al termine saranno tutti i niano e impedissero all'Europa di Ben altro che socialisti Partito comunista d'Italia, creato
114 usciti in quel breve e nel con- balcanizzarsi. La l'znis Europae sa- poco dopo in seguito alla scissione
tempo lunghissimo periodo. La rebbe stata un disastro, politico ed di Nicola Tranfaglia di Livorno (21 gennaio).
politica, la cultura, la letteratura e economico, per gli stessi america- L'intero ragionamento di Incini
la filosofia dei drammatici e con- ni, che avevano tratto giovamento Ugo Intini E subito dopo Incini, che trava- è accettabile dagli storici, ma con
vulsi anni venti italiani stanno co- dalla civiltà europea, fondata su lica il giornalismo autoctono come qualche precisazione. Che il quo-
sì per tornare nuovamente al me- quel capitalismo e su quel liberali- AVANTI! quasi tutti quelli che hanno fatto tidiano socialista sia stato un cro-
glio conoscibili. Nulla mancherà. srno che ora rischiavano di dege- UN GIORNALE, UN'EPOCA. per molti anni politica, ricorda cevia della nostra storia tra la fine
E si vedrà come da questo corpus nerare e di convertirsi all'imperia- 1896·1993. che "quel giornale" ha fatto ben dell'Ottocento e tutto il Novecen-
librario sia scaturita la fisionomia lismo, tendenza degli stati piccoli LE SUE PAGINE, I SUOI GIORNALISTI altro che la storia del socialismo. to è indubbio. I nomi dei suoi di-
unica dell' editoria torinese, che non meno che dei grandi. E DIRETIORI RACCONTANO Non soltanto due direttori (Sara- rettori ricordati dal curatore del
comprenderà la casa editrice Sla- La trilogia era conclusa. Ma non gat e Pettini) sono in- volu"me sono eloquenti
ILSECOW e significativi. Fu tutta-
via, l'Einaudi e poi, anni dopo, al- le preoccupazioni che conteneva. fatti diventati presiden-
tre case editrici e la Boringhieri. Fu così la volta di La pace (1925), DA BISSOLATI A MUSSOLINI, ti della Repubblica e
Ugolntini
via il fascismo, nella fa-
libro costituito da conferenze che GRAMSCI, NENNI, due (Mussolini e Craxi) se che precedette l'ot-
PERTINI E CRAXI
S i stava avverando insomma -
per la ' cultura grazie anche a
Gobetti - la previsione di Berse-
ebbero luogo, nell' ottobre del
1924, su iniziativa delle università
di Danimarca, Svezia e Norvegia.
pp. 750, € 30,
capi del governo (oltre
a uno dei suoi redattori,
Ivanoe Bonomi). Da
~I
UN GIORNALE
UN'EPOCA
tobre 1922, che attras-
se una parte non picco-
la di persone che vide-
Ponte Sirto, Roma 2012
zio, che nel 1880 ebbe modo di La Scandinavia era del resto la una costola dell"'Avan- fu",..-
IN.I,..\

..... _'_"""'"
ro in quel movimento il
intravedere, tramontata rapidis- parte del mondo dove più intensa ti!" sono infatti nati sia _. .\'
./-4
1TIo . . . .~~
~.r_ "nuovo" che ammazza-
simamente Torino come capitale
politica d'Italia (1861-64), un'al-
tra Torino, destinata a diventare
era l'ostilità verso le soluzioni bel-
liche. Sussistevano sempre, per
Nitti, le premesse di una nuova
U n secolo. E un giornale che
ha attraversato una parte no-
tevole della storia dell'Italia con-
il fascismo che il comu-
nismo. È nato il fasci-
smo perché Mussolini,
va il "vecchio" e che
avrebbe potuto, a suo
modo, rinnovare lo sta-
capitale del lavoro (o dell'indu- guerra ed era già in corso - espres- temporanea e che, dopo i piccoli e suo direttore e leader to liberale. Basti pensa-
stria) e della cultura (o dell'edito- sione pesante - una "guerra civile densissimi volumi pieni di intelli- dell' ultrasinistra radicale, nel 1914 re a vari personaggi e a molti gio-
ria, ma anche, aggiuntosi il Poli- europea". Né era più sufficiente genza dell'indimenticabile Gaeta- ha rotto con il partito socialista, ha vani schieratisi decisamente, so-
tecnico, dell'università). rivolgersi alle sole élites politiche. no Arfè, non ha più affascinato gli scelto l'interventismo nella guerra prattutto solo dopo il 1924, con-
Con belle postfazioni (tra cui Occorreva, per spegnere l'odio, storici. Peccato, perché, a leggere poi mondiale e ha lasciato tro il regime fascista ormai mon-
quella di Barbagallo, cui dobbia- un appello alle grandi masse po- il grande zibaldone che ha messo l'" Avanti!" di Milano per fondare tante. Si pensi anche al comuni-
mo una biografia nittiana, Utet, polari. Ed è da qui che nacque an- insieme uno dei suoi direttori de- subito "TI Popolo d'Italia", antesi- smo italiano e alla sua fase stali-
1984) e utilissime schede finali di che La libertà (1926), testo sorto gli anni ottanta, Ugo Incini, noto gnano del fascismo. Da una costo- niana, che durò fino a metà degli
Alessia Pellio, escono ora i tre vo- da conferenze tenute nel 1925 in anche per la fedeltà a uno degli ul- la dell' "Avanti !" è in parte nato anni cinquanta e forse ancora ol-
lumi "gobettiani" di Francesco Sa- Gran Bretagna. Era infatti indi- timi leader del partito (non uno anche il comunismo. Serrati, infat- tre. Dopo, il Pci, però, aderì irre-
verio Nitti, nato nel 1868 a Melfi e spensabile ovviare alla crisi del li- dei migliori), il siciliano-milanese ti, pur massimalista, ha chiuso l'e- versibilmente a un cammino
morto a Roma nel 1953, attivo al- beralismo con la ripresa dell'idea Craxi, ci sono cose di grande inte- dizione di Torino, considerata molto più legato alla democrazi~
l'inizio nell' area radicale, meridio- di libertà. Evidente era il richiamo resse per chi vuoI conoscere la troppo estremista e filosovietica. repubblicana e sempre meno -
nalista, economista, professore a al Kant della pace perpetua, ad storia del socialismo. Nella sua in- E Gramsci, immediatamente, nel- sia pure con una lentezza su cui
Napoli, liberale mai privo di origi- Amendola e a Croce. Ma intanto troduzione, il curatore ricorda che la stessa sede, e con gli stessi gior- ormai con diverse tesi si sono
nalità, uomo politico, più volte mi- la corsa verso il dispotismo e ver- l"'Avanti!" è stato "il primo gran- nalisti (tra gli altri Terracini e To- soffermati gli storici ..:.. al regime
nistro, interventista non nazionali- so la guerra non si arrestava. • de giornale nazionale, arrivando gliatti), ha continuato le pubblica- sovietico. •
sta, presidente del Consiglio dal bruno.bon@libero.it ad avere nel 1919 tre edizioni: a zioni, sostituendo il primo gen- Nicolatranfaglia@gmail.com
giugno del 1919 al giugno del Milano, Torino e Roma. È stato il naio 19211'''Avanti!'' con il setti-
1920, intrinseco ai problemi del B. Bongiovanni insegna storia contemporanea più diffuso quotidiano del Nord manale "L'Ordine Nuovo", tra- N . Tranfaglia è professore emerito di storia
dopo-Versailles (tanto da sfiorare dell'Università di Torino dopo la Liberazione nel 1945". s.formato nel quotidiano che sa- contemporanea dell'Università di Torino
• • • • • •

N.2 32
FONDAZIONE
BOTTARI
LATTES

Continuiamo la presentazione dà romanzi autobiograftd di Mario Lattes, che saranno presto tradotti in francese dall'editore parigino L'écarquzllé.
Qui di seguito vi offriamo la lettura delle prime pagine dell'Incendio del Regio, nella riedizione del 2011 di Marsdio.

T a mattina del 9 febbraio 1936, era una domenica, qùello che restava del palcoscenico un'immane Pretendeva che non fosse successo niente, voleva
~io padre mi svegliò e disse: occhiaia vuota ... nella sala tanto cara al cuore dei parlare lo stesso come prima, muoversi.
"E bruciato il Regio" . torinesi ... una selva di pilastri anneriti
"Eh" dissi io, "l'ho sognato stanotte". lo guardavo la porta nera col grande vetro smeri-
Trasecolato pensavà a un sogno premonitore. Aveva gliato rettangolare dalla quale mio padre era entrato
ben capito che mi faceva uno scherzo, eh sì il Regio! con i giornali in mano, e anche la porta della sua Mio padre ne aveva due, di lauree. "E pensare che
In mano aveva due giornali camera, le maniglie ovali d'ottone. tuo padre ne aveva due, di lauree!" ha sempre detto la
"Dove guardi sta' a sentire" diceva voleva soffoca- signora Feliz. Parlando di me, s'intende, che non sape-
IL TEATRO REGIO re la perdita col maggior numero di particolari come vo prenderne nessuna, che non avevo nemmeno finito
DISTRUITO DA UN VIOLENTISSIMO INCENDIO quando muore qualcuno il liceo. Ho dovuto cogliere l'occasione favorevole, si
abbiamo perduto un amico disse l'Augusto Figlio éonoscevano dei professori, per via della "Gazzetta .
lesse mio padre del Re caro generale portatosi sul luogo del sinistro Stenografica", era il momento buono, la sessione parti-
"Toh!" battendo la mano sul giornale dove si vede- mentre duravano ancora giani, adesso o mai più, e poi all'università, l'università
va la foto di una scatola nera che sporgeva avanti uno col costume di seta bianca coi ricami con le piume è niente, lo dicono tutti, è un' altra cosa. All' esame di
spigolo e sul davanti aveva sei rettangoli verticali bianche al Carosello Storico mio padre reggendomi maturità si portavano i tre anni, ho esibito il documen-
bianchi con questo bianco svaporante verso l'alto e in alto perché potessi vedere - Sta' giù adesso - col to del Governo Militare Alleato e quello della
verso destra, che erano fiamme e fumo dalle finestre. braccio intormentito tra le gambe della gente Comunità Israelitica che prima non me lo volevano
Sotto era scritto Allora guardavo avanti la cima del pino dalla fine- dare, il certificato, perché alla Comunità non ero mai
stra stato iscritto: chi è iscritto ha il certificato, chi non lo è,
La facciata del Teatro in fiamme, dal la'fo di piazza fra i palchetti e i ridotti da rossi riflessi di rossi che certificato, il certificato di una cosa che non è? e
Castello bagliori l'immane avevano ragione, però le stesse cose degli iscritti erano
toccate anche a me che non ero iscritto, lì in quegli
e me lo metteva sotto gli occhi, il giornale,
prima un giornale e poi l'altro dove però non c'era Dedicato a Mario Lattes anni, e anch'io non avevo torto, non so. E sempre
stato il mio destino, mi sembra dirla lunga, quel
nessuna foto, aperto in tutta la sua larghezza dalla rifiuto, giustissimo, non dico, anzi appunto perché
prima all'ultima pagina e io leggevo anche giusto: che cosa sono, io? Se non sono, perché la cosa
accade come se fossi? O essere una certa cosa non sta
Oggi al CINE CORSO una straordinaria novità: nel certificato della cosa stessa ma in qualcos' altro che,
il grandioso film musicale di van Dyke M~\rio L~tftcs cosa o non cosa, mi.. . Anche questo piccolo episo-
TERRA SENZA DONNE L"incendio del Regio dio ... Ho un bel sforzarmi. Insomma poi me l'hanno
Protagonisti dato, il certificato, e badate bene non mi spettava, è
Jeanette MacDonald importante da sottolineare, questo, se vogliamo capirci
e la nuova rivelazione Nelson Eddy qualcosa, alla fine. Anche se tutto era accaduto come se
mi spettasse, 'invece, il certificato, ecco come va, la sto-
li Teatro Regio non è più, leggeva, Un immane ria: e perché? Adesso loro, gli iscritti, chi si è salvato sta
incendio l'ha questa notte distrutto. in regola: può dire io così e così. lo niente, il racconto
Gettò il giornale sul letto, sulle mie ginocchia spie- cade in contraddizioni, zone oscure, spiegazioni pere-
gò l'altro grine: ingenera diffidenza, antipatia. Ma insomma! ... ,
L'IMMANE INCENDIO CHE HA DISTRUITO IL "REGIO" dicono gli altri. Hanno ragione. Insomma cosa? Non
quasi completamente. li barone Mazzonis l'ultimo a so. E siamo solo al principio, vedrete vedrete. L'esame
uscirne alle 0,30 dié uno sguardo all'edificio meridia- l'ho superato. Era più che altro così pro forma, non
na notturna la faccia bianca rivolta in alto le f de svo- sapevo niente, non ero preparato, avevo delle racco-
lazzanti del cappotto nero lì tra il Regio e Palazzo mandazioni, era un' opera patriottica.
Madama monumento All'università ho trovato dei compagni di ginnasio
"Era la mezza" disse mio padre ... e anche i fratelli maggiori, chi li aveva si capisce al
il bagliore delle fiamme dietro una finestra ... il terzo e al quart'anno, loro, che passavamo l'estate in
Frumento si precipitò a telefonare... .. . montagna, prima della guerra. Per un po' di castagne
Passava da un giornale all' altro. Nell' lÙtro giornale mi hanno fatto la matricola. Una sera, per festeggia-
il Frumento si chiamava però il Bertero re, siamo andati anche al Cavallino Bianco, in collina.
quando sentì suonare e avvertì un forte odore di Si vedevano le luci della città, di lassù, la giovinezza
bruciaticcio ... tentò di risalire le scale ma ne fu impe- faceva male al cuore, la notte era piena di promesse
dito dal fumo li benemerito Corpo dei nostri pom- cominciava la vita ...
pieri 7 autopompe 2 autoscale 2 motopompe 60 pom- Sono andato anche al distretto militare, a regola-
pieri, civici e 60 militari una scala Magirus B18LIO'ft>td nOvec.en 'fO Mar ilio rizzare la mia posizione, così mi iscrivevano - anche
- E la marca l'inventore sarà il fabbricante aspetta lì - e che sia finita. Invece mi hanno chiamato alle
- Magirus magiri uccello-maestro. Uccello minaccio- armi. Come, dico io, sono stato con gli alleati. Faccia
.~
so. Magirus meus. Nessuna soddisfazione, a mio vedere, dicono, non conta, è stato partigiano? Allora
padre, lo diceva sempre la signora Feliz. Una vacanza non conta, non serve. Ho la madre a carico. La
nelle nostre relazioni, in genere cattive, questa del Impossibile valutare anche soltanto tre milioni madre? fanno. "Madre vedova" dico. Vedova ma non
Regio, bisognava farne tesoro, l'avremmo ricordata anche più sua madre. Non è mia madre la signora Feliz. Ho
per un pezzo, ci avrebbe tenuti uniti, e invece .. . La tappezzeria era la stessa di carta a fiorami che dovuto arrangiarmi, per evitare il servizio.
già squarciava il silenzio notturno - prosegulmio c'è ancora. Già allora si scollava secca in più d'un Non è mai niente niente, nella mia vita, lo vedete,
padre - dai rossi riflessi ... in cima alle alte scale ... punto e aveva delle macchie come se fossi sempre al posto di un altro, non so. Non
immani indomabili fiammate i legni intarsiati e dorati c'è mai niente ·che io possa provare documenti alla
come il cassettone tra la porta e il termosifone con mano, in questo mondo pieno di carte di bolli di auten-
sopra il vetro e sul vetro la statuina, il cassettone sor- tiche. Quello che esibisco non conta, ci ridono sopra,
CORAGGIOSI SALVATAGGI montato dalla specchiera dorata intarsiato a motivi di "ci vuoI altro" dicono. O addirittura dicono che non è
foglie e di serti e al centro, metà su un cassetto metà vero. "Ma i fatti" dico, "i fatti" . "I fatti niente" dicono.
La scala Magirus funzionò rapidamente ... si alzò sull'~ltro, un cerchio con una figura di donna in tuni- Sarà sempre peggio, vedrete, si mettono male, le cose.
come un prodigio ... Braccia vigorose ... i quattro ca coi piedi nudi con un fascio di erbe sotto il brac-
~ bambini sani e salvi ... In preda a folle terrore ... in cio, la stessa che ornava anche i due fianchi e c'erano
nobile gara d'un duro dovere ... anche delle nuvole, dietro queste donne, e delle col-
Ormai mi distraevo. Non si sta attenti a lUngo line, e mi fermavo a guardare quelle nuvole, io Ho anticipato un po' i fatti. Quando la guerra è
quando si è bambini. Leggevo anche GRACE MOORE, visibili da punti anche lontani della città anche lon- finita ero a Brescia con gli alleati. Finita per modo di
sul giornale, e MISSIONE EROICA tano disegnava un grande bagliore rossastro dire, non si sapeva mica bene. Lì con gli alleati sem-
e solo l'avvicinarsi della scala Magirus valse a trat- il pino verde rado contro il muro gialletto. Leggevo: bra impossibile non si sapeva rìiente, se Torino era
tenerla dall'insano proposito ... il palcoscenico ... spa- li crollo del pavimento di una camera ardente occupata o no. Così un giorno chiedo la licenza,
ventoso braciere .. . Torrenti di fumo e scintille ... un dovuto a un corto circuito Torno torno nei neri vengo giù. Riabbraccio la signora Feliz, dormo una
alone rossastro .. . cunicoli del boccascena sbilenco di fili a spirale Rifatto notte e riparto. Ma quando torni. Adesso non so.
I Pompieri della Casermetta Barriera di Nizza ... le interamente nel 1908. Vidi che ci rifletteva, mio padre. Allora metto a posto la casa; io ... C'erano ancora gli
scintille e fiammate abbaglianti ... con le asce e con Passava da un giornale all' altro ma più lentamente, sfollati, i vetri rotti ...
getti improvvisi ... adesso, 18 persone precipitano col cadavere In prima pagina si vedeva Goering col fazzoletto in
Si udì un rombo cupo ... L'altro giornale diceva un i timpani i rulli un darone un darino una Celesta- mano. Al centro della pagina una grossa macchia di
lugubre schianto ma c'eravamo: il soffitto col gran Mustel un' arpa del valore di 12 mila lire il fuoco con- inchiostro blu era passata dall' altra parte, proprio
lampadario ... il tetto della sala ... l'affresco di tinua benché ormai circoscritto sopra la faccia dell' attrice con le gambe in aria e le
Giacomo Grosso .. . colossale avvampante falò ... li Capo del Governo ha subito impartito ... Uno calze a rete. Questo invece è un numero di agosto, la
Gli ori le sete i velluti rossi .. . Era una matinée. Mi scambio di vedute relativo alla ricostruzione ... è prima pagina è occupata quasi per intero dal titolo
piaceva, matinée. . paga intanto ... che dovrà rivivere e rivivrà
Cantavano strimpellando grandi orpbrelli colorati "Qui finisce come il terremoto di Messina!' disse FINALMENTE LA PACE
quattro o cinque in fila sul palcoscenico o meglio mio padre. Morì l'anno dopo, da un po' era malato. Sceso il sipario sulla più terribile guerra della storia
• • • • • •

N.2 L:~E~~~çE 33

Arte
Per imparare e guadagnare
di Stefano de Bosio
Ira cielo e terra
. ,"'
Nicole Dacos rante Roma". il libro è in tal sen-
di Fulvio Cervini so ricco di inedite proposte attri-
VIAGGIO AROMA
I PITTORI EUROPEI NEL '500
butive, con diverse articolazioni
interne di responsabilità nei cicli
.,
Michele Tomasi zione europea che non si è fennata all'antico amo-
re degli avori, ma ha saputo giovarsi della sensibi- ed. orig. 2011, trad. dal francese ad affresco, il cui vaglio analitico
LE ARCHE DEI SANTI lità pluridisciplinare propria di uno studioso che di Stefano Salpietro, obbliga, caso per caso, a interro-
SCULTURA, RELIGIONE E POLITICA ha ora raggiunto un'invidiabile maturità critica. In pp. 263, € 80, garsi sui possibili riassestamenti
NEL TRECENTO VENETO nei percorsi biografici degli arti-
tal senso può sembrare un saggio atipico, se ci si at- Jaea Book, Milano 2012 sti. Per fare solo alcuni esempi,
pp. 342, € 45, Viella, Roma 2012 tende .una monografia storico-artistica nel senso
tutti di provenienza francese, si
stretto .. Si tratta invece di un' esplorazione a livelli
multipli che rivaluta il ruolo di fonte dei testi figu-
L ' indagine sui pittori stranieri ipotizza la presenza a Roma di
attivi a Roma nel corso del Jean Cousin il Giovane nella sa-
N el medioevo la sepoltura di un santo non è
mai soltanto una tomba, ma anche e soprat-
tutto il punto simbolico d'incontro tra il cielo e la
rativi, facendo delle arche venete, vere opere poli-
semiche e quasi multimediali, le protagoniste di
una storia che tocca sÌ la circolazione di modelli e
Rinascimento è un tema di lungo
corso per Nicole Dacos, dai Pein-
la del Trono del Palazzo dei
Conservatori, di Charles Do-
tres belges à Rome del 1964 fino . rigny in Palazzo Massimo alle
terra, dove l'epifania del sacro può suscitare mi- maestranze, ma soprattutto fonne e funzioni dei
alla mostra del 1995 Fiamminghi Colonne, di Antoine Caron a Pa-
racoli e incoraggiare la pietà popolare; documen- sarcofagi, manifestazioni del culto, orientamenti e a Roma 1508-1608 e allibro Ro- lazzo Massimo di Pirro e di J ean
to del prestigio, della cultura 'e della linea politica personalità della committenza, modi e tempi della ma quanta fuit. Tre pittori fiam- Chartier nella Sala delle Origini
di un vescovo, di una comunità religiosa o di comunicazione agiografica (o ideologica) attraver-
;:
I~
minghi nella Domus Aurea. Per di Roma in Palazzo Capodifer-
un'intera città; e monumento di grande dignità so le immagini e le epigrafi. Tutto ciò non toglie ammissione della stessa autrice, il ro-Spada: presenze che sostan- r!r
materiale e fonnale, che talvolta raggiunge una fi- che la spina dorsale del lavoro sia l'analitica sche- volume ora edito da Jaca Book si zierebbero quel clima retour de I
sionomia plastico-architettonica tanto complessa datura di ventidue arche, dalla più antica del bea- pone dunque come bilancio di Fontainebleau che si avverte in t
da ospitare impegnativi programmi iconografici e to Luca Belludi al Santo di Padova (1285) alla più una vita di ricerche. Nelle pagine diversi cicli decorativi romani l
stimolare incroci tra le arti: specie quando il se- recente di san Liberale nel Duomo di Treviso superbamente illustrate di questo dei maturi anni quaranta. tit
polcro è un vero microedificio che non rinuncia a (1403), passando per snodi cruciali come le arche Viaggio a Roma si avvicenda un Ad apertura e a chiusura del
dialogare con le casse in metallo prezioso e riat- di san Simeone nell' omonima chiesa veneziana, ca- numero quasi vertiginoso di arti- volume, due capitoli conducono
tribuisce senso a un'intera chiesa, e pertanto va polavoro di Marco Romano (1318), dei santi Er- sti, affrontati secondo una scan- una più ampia analisi del feno-
letto in simbiosi con il suo contesto spaziale. magora e Fortunato nel .Battistero di Udine (1340) sione fondata sui tempi del loro meno del "viaggio a Roma" dove,
Brillante emigrato nella cattedra (a Losanna) ma o il sarcofago paleocristiano recuperato e integrato arrivo e permanenza a Roma, nel- anche attraverso le fonti, sono
per nostra fortuna non negli oggetti di ricerca, To- in San Giovanni in Valle a Verona (santi Simone e la convinzione che, in una certa messe in luce le ragioni che spin-
masi evidenzia quei nessi attraverso lo studio (mai Giuda, 1395). La sequenza mette in luce una no- epoca "indipendentemente dalla gevano gli artisti in Italia: "per
tentato finora, in questi tennini) di una tipologia di tevole varietà di soluzioni e combinazioni che in- loro età e dalla loro ori- imparare e guadagna-
arca-reliquiario che ebbe particolare fortuna per carnano il dinamismo di una tradizione culturale, gine, tutti quelli che so- re", come scriveva Va-
tutto il XIV secolo nell'Italia nordorientale e pre- perché, viste le limitate distanze reciproche, è ben no partiti per l'Italia so- ~~ .. . ~~r>
•. ;. sari nella Vita di Tad-

~
vedeva un sarcofago mannoreo innalzato su soste- difficile che l'autore di ogni nuova arca non ne co- . . !I..
no stati attratti dagli ,.. \
.. ;~
.
. . . . ~. :: dea Zuccari riferendosi
gni, in genere ·quattro colonne, che lo esaltavano noscesse almeno una delle precedenti. L'esame stessi modelli". Su tali ....... ~ -. ' . .
..
. .

ai "giovani forestieri
.,-,

visivamente e lo preservavano dal "consumo di de- comparativo fornisce così lo spunto per ripensare premesse, invero un -~
I

.." : :
I, . ., . , '

-, che sempre sono in Ro-


vozioni". Per giungere all'approdo ha riplasmato la geografia artistica del Trecento veneto e altoa- poco schematiche ma ma e vanno lavorando
~

per dieci anni una tesi di specializzazione condot- driatico secondo prospettive nuove; e soprattutto certo utili a organizzare a giornate", per realiz-
ta presso la Nonnale di Pisa e ha messo a frutto per ripensare la storia dell'arte come viatico privi- la vastità della materia, VIAGGIO zare "opere che potes-
una conoscenza dell' arte tardomedievale in proie- legiato alla storia della società e della civiltà. l'analisi -dei ,soggiorni
romani si dipana in cin-
AROMA sero assicurargli un
successo meno volga-
que capitoli: Il tempo re", come scrisse Do-
"delle Aquile" (con rife- minique Lampsoh rife-
rimento al pintura antiga di rendosi a Lambert Lombard.
cri del classicismo seicentesco da Francisco de Hollanda, edito nel Dacos si sofferma inoltre sul
Un arcade cartesiano Domenichino a Poussin". La 1549, dove a fianco delle "aquile" fenomeno ricorrente di una
sintonia di Luti con il "sistema Raffaello e Michelangelo sono no- "normalizzazione", una volta
di Massimiliano Rossi di valori, contenutistici e forma- minati gli spagnoli Alonso Berru- tornati in patria, del linguaggio
li" dell'Arcadia si innesta ora guete, Machuca, 6rdoiiez e Die- pittorico appreso in Italia (Tra
Rodolfo Maffeis pittorica già bell'e pronto: "l'ulti- sulla nativa formazione raziona- go de Siloé); Il richiamo dell'anti- assimilazione e rigetto), quando,
mo pittor della Scuola". lista: ne nasce una pittorica ars co e di Raffaello; Nel segno di Mi- con una metafora linguistica cui
BENEDETTO LUTI I contemporanei e i posteri non critica che impone di ripensarne chelangelo; Nostalgia del Parmi- l'autrice ricorre sistematicamen-
L'ULTIMO MAESTRO remoti colsero nell' opera di Luti l'opera entro una più ampia cor- gianino e virtuosismo; Ritorno al te, "la padronanza dell'italiano
prefaz. di Edgar Peters Bowron, la confluenza nel più vasto alveo nice di pensiero, italiana ed eq- "naturale", spingendosi fino a Ru- tende di frequente a smussarsi.
pp. 412, 42 ili: col. e 340 b/n, € 50, romano: la prima e più difficile ropea. Si tratta della grande ri- bens. Capitoli a loro volta artico- La sintassi diventa più limitata,
questione che si poneva a Maffeis forrna dei saperi e dei metodi lati in paragrafi, spesso brevi e si- il lessico si impoverisce" e "ha
Mandragora, Firenze 2012
era quella di specifica- storiografici che, in mili a schedature, che raggruppa- inizio un periodo di riflessione"
re che cosa fosse anco- questi stessi decenni, . no i pittori per provenienza: Spa- che può dare come esito "una

I l dotto e sontuoso volume de-


dicato da Rodolfo Maffeis a
Benedetto Luti (Firenze 1666 -
ra, ormai o già, la scuo-
la di Firenze in cui Lu-
ti si formava e che in
persegue Ludovico
Antonio Muratori nel
suo progetto di un'en-
gna, Paesi Bassi, Portogallo, Fran-
cia, Germania ma anche Creta (El
Greco, ovviamente) e la costa
distillazione più sottile" oppure
"un rigetto, in un ritorno alle
proprie radici": dinamiche che,
Roma 1724) offre il destro per Luti si estingueva. ciclopedia moderna, croata, con Giulio Clovio (que- a evidenza, s'intrecciano intima-
una serie di considerazioni i cui Maffeis lo fa ritessendo attingendo tanto allo st'ultimo uno dei rari casi di relais mente con le richieste e le aspet-
spunti sono disseminati per l'in- la scena pittorica tosca- spirito filosofico d'im- tra le varie comunità nazionali tative delle committenze e dei
tera compagine del testo, costi- na, in particolare di Fi- pronta francese che al- che, di norma, tendevano invece a pubblici.
tuendo la trama secondaria di renze e Pisa, tra gli ulti- l'immenso lascito gali- una marcata autoreferenzialità). Un'appendice, infine, riper-
una trattazione che rispetta con mi decenni del Seicen- leiano. Due ulteriori capitoli sono dedi- corre la vicenda storiografica dei
rigore i codici propri al genere to e i primi del secolo L'affondo di Maffeis cati a una discussione dei disegni "romanisti" entro i due poli del-
monografico (fortuna, saggio, nuovo, con il pigliò di sulla pittura profana di di Alonso Berruguete e al cantie- l'indiscusso prestigio che fino al-
catalogo, appendici documenta- chi è stato allievo di Mina Grego- Luti è altrettanto felice: nell' Edu- re "internazionale" di Palazzo Ca- l'Ottocento riveste il viaggio a
rie, apparati). ri e insieme con il disincanto im- cazione di Amore (Pommersfel- podiferro-Spada. Roma e delle resistenze verso il
Una predominante attitudine parato da Luigi'Baldacci. den) è da cogliere "la pace incor- il Viaggio entra dunque nelle "meticciato" fra tradizioni pitto-
intellettuale in Luti sarà ricono- Cartesiano di mente, d'occhio rotta e sorridente di questa Sacra botteghe romane dove, a partire riche locali, specie quella fiam-
sciuta da Lione Pascoli: "Era co- e di mano e tuttavia partecipe Famiglia pagana, delineata con dal caso monstre della bottega minga, e l'arte antica e italiana.
sì profondo nel sapere, che sape- dell' eredità del Cimento, Luti si un disegno impeccabile, strenua- raffàellesca (in parte poi replica- Un rifiuto che, nel secondo No-
va ancor più di ciocché dall' ope- muove tra categorie della mo- mente esercitato sulla statuaria to da Perin del Vaga), all'ombra vecento, ha)asciato progressiva-
re sue si ritrae, quantunque as- dernità come la "distinzione" classica e intenerito dallo studio di un maestro erano attivi diver- mente il posto a una più serena
saissimo vi si ritragga (. .. ). Ave- verificatrice e la "plausibilità" del vero dal modello". È dunque si pittori, anche per brevi perio- comprensione del fenomeno,
va grandissima cognizione del- espressiva. Allorché diviene, dal questa delle favole antiche la to- di, a seconda delle necessità. Per storico e culturale, di cui questi
l'altrui maniere". Spetterà poi ad secondo decennio del Settecen- pica immaginativa consustanzia- muoversi entro queste botteghe pittori sono espressione; sebbe-
Antoine-Joseph Dezailler d'Ar- to' l'artista più prestigioso di Ro- le alla genealogia storica della dalla geometria variabile, la stel- ne, conclude il suo volume Da-
genville scorgere in tale distillan- ma, cavaliere dell'impero e poi modernità italiana, ora che è la polare eletta da Dacos è la cos, certi studiosi "non hanno
te esercizio la vocazione malin- principe dell' Accademia di San sempre più insostenibile l'atto di connoisseurship, "un terreno in- ancora smesso di paventare [in
conica dell'epigono (Luti "ter- Luca, questa sua metodica sarà fede nel "realismo", quello sì in- sidioso, si dirà, che oggi non go- questi pittori] il meticcio in ag-
minera l'histoire des peintres applicata a un'inedita "riedizio- ventato e atemporale. • de di grande favore". L'esito è guato". •
Florentins"), cosicché l'abate ne dell'episodio di storia sacra", massL~liano.rossi@unisalento.it una scansione cronologica pun- stefano_debosio@yahoo.it
Lanzi non si lascerà sfuggire la in un formato "che ovviamente tualmente presente nella dida-
possibilità di impiegare un con- si rifaceva ai bassorilievi antichi M. Rossi insegna storia della critica d'arte scalia di ogni immagine: "prima S. de Bosio è dottore di ricerca in storia
trassegno epocale alla sua Storia per i gradi intermedi dei testi sa- all'Università del Salento di Roma", "dopo Roma" o "du- dell'arte moderna all'Università di Torino
• • • • • •
• . . • l . I

7'

N.2 t~E~~~çE 35

Filosofia
di interagire con quelli superiori
Senza persuasione la verità non prevale Inquisiti per canalizzarne le energie verso
quelli inferiori. L'universo è al
di Pier Paolo Portinaro e repress1• tempo stesso ordinato dunque ge-
rarchicamente e intessuto di cor-
Quentin Skinner contrarie". La nostra ignoranza di Antonella Del Prete rispondenze: agendo su di esse è
di quella letteratura retorico- possibile mettere in comunicazio-
RAGIONE E RETORICA umanistica, a cui tutti i filoni del ne potenze e poteri tra loro onto-
NELLA FILOSOFIA pensiero politico della prima I VINCOLI DELLA NATURA logicamente e fisicamente distan-
DI HOBBES modernità si sono alimentati, MAGIA E STREGONERIA ti. Ogni realtà naturale è quindi al
ed. orig. 1996, non ci ha forse portati, si chiede ' NEL RINASCIMENTO tempo stesso un segno e una chia-
a cura di Manuela Ceretta, l'autore, a disconoscere "il tono ve: può mettere in moto processi
ironico e canzonatorio" di tante. a cura di Germana Ernst positivi o negativi e, in alcuni casi,
pp. 588, € 39, e Guido Giglioni può rivelarci ciò che awerrà nel
sue pagine e a interpretare alcu-
Raffaello Cortina, Milano 2012 ni principi e molte tesi di Hob- futuro, se saggiamente interpreta-
pp. 319, € 25,
bes "in modo palesemente erra- Caroea, Roma 2012 ta. Segno per eccellenza sono gli

D OpO qualche decennio di


euforia, in cui si è celebrato
il ritorno della filosofia politica
to?". Skinner si spinge anche ol- bando dal territorio della scien-
tre, impegnandosi in un'affer- za civile": L'esperienza del de-
mazione più generale sotto il cennio in cui si è svolta la guerra IL LINGUAGGIO DEI CIELI
eventi straordinari: la nascita di
mostri, le calamità, la comparsa di
oggetti celesti come le comete o le
come disciplina normativa del profilo metodologico: a suo giu- civile (e. di cui avrebbe fornito AsTRI E SIMBOLI . novae. Di qui il fiorire di pubbli-
discorso pubblico e come istan- dizio, la distinzione fra testi let- una vivace ricostruzione nel dia- NEL RINASCIMENTO cazioni, colte e popolari, dedicate
za critica per ragionevoli utopie, terari e testi storici o filosofici è logo Behemoth) 'ha lasciato il se- a cura di Germana Ernst a tali fenomeni, il cui carattere
i tempi stanno oggi sotto il segno largamente destituita di signifi- gno e si è tradotta in un di più di e Guido Giglioni profetico verrà difeso fino a Sei-
della rassegnazione e dell'ironi- cato. "L'elenco dei principali scetticismo circa la "capacità cento inoltrato. Sulla natura e sul-
co disincanto. Una stagione di fi- trattati della storia della filosofia della ragione di guadagnarsì il pp. 342, € 29, le proprietà delle potenze supe-
ducia nella progettazione razio- è contemporaneamente la lista . consenso". Come già aveva rico- Caroea, Roma 2012 riori si apre un dibattito che deli-
nale della cosa pubblica, tra cal- dei principali testi letterari". nosciuto Tucidide (alla cui deci- nea anche un primo importante
colo utilitaristico e procedure
discorsive, sembra volgere al tra-
monto. Nell'evidente involuzio-
L'impianto metodologico origi- frazione delle logiche del mondo
nario della new history 01 ideas, storico Hobbes sarebbe sempre
alla quale con Pocock l'autore rimasto debitore), gli interessi in
La consapevolezza che la ma-
gia e l'astrologia abbianoavu-
to un ruolo importante nella cul-
spartiacque: chi, come Pietro
Pomponazzi, si situa su una linea
di rielaborazione dell' aristoteli-
ne populistica delle democrazie ha fornito i più importanti con- conflitto sono in grado di distor- tura del Rinascimento risale alme- smo' tende a concepire tali poten-
costituzionali, tornano a preva- tributi, è avanzato qui significa- cere non solo i ragionamenti ma no ai pioneristici studi di Francis ze come degli intelletti imperso-
lere letture della storia del pen- tivamente in direzione di Derri- il significato stesso delle parole, A. Yates (1964) e Daniel P Wal- nali, che quindi non possono en-
siero politico che pri- da e di certo postmo- trasformando il linguaggio, co- ker (1958); nelle storie della filo- trare in contatto con noi tramite
vilegiano la sua com- dernismo. me leggiamo nel De cive, in una sofia, però, queste discipline ten- sistemi simbolici (il linguaggio,
ponente retorica, ne Leo Strauss, in un li- "tromba di guerra e di sedizio- dono sempre a essere considerate ma anche le immagini se di esse si
fanno un genere filo- bro classico che resta ne". "L'intuizione fondamentale come delle appendici (spurie?) di prende in considerazione non la
sofico-letterario in cui fra i contributi più ri- di Hobbes è pertanto che gli in- dibattiti ben più fondamentali forma fisica, ma la valenza seman-
la narrazione prevale levanti della critica teressi contaminano la formazio- sullo statuto umano, la struttura tica). Chi, come Ficino, si situa su
sull' argomentazione. hobbesiana, aveva ri- ne delle convinzioni, facendo ontologica della realtà o le carat- una linea neoplatonica, accetta il
Non è casuale, pertan- costruito il tormentato nascere la volontà di mettere in teristiche dell'universo. Germana carattere personale delle intelli-
to, che anche l'interes- cammino che aveva discussione anche le più eviden- Erost e Guido Giglioni hanno in- genze, che quindi si configurano
se degli interpreti di portato Hobbes a ti verità della ragione, quando vece deciso di dare piena centrali- come i più familiari angeli della
un' opera capitale co- emanciparsi dalla cul- interesse e ragione collidono". tà a questi temi, e di raccogliere tradizione cristiana, suscettibili
me il Leviatano di tura classico-umanisti- Le relazioni tra ratio e oratio studi e contri uti che ne rico- quindi di entrare in contatto con
Thomas Hobbes, que- ca in cui si era formato vengono ridefinite, sulla base di struissero le molteplici implica- noi tramite sistemi simbolici. Ciò
.sto monumento di legittimazio- e che aveva per molti decenni un più consapevole riconosci- zioni e valenze: filosofiche, ma an- non basta però ad assicurare ai I
ne dello stato moderno, si orien- dominato i suoi interessi, moti- mento dei limiti della ragione e che mediche, letterarie, artistiche, platonici la benevolenza delle au-
ti più verso l'analisi delle sue vandolo fra l'altro a diventare della probabilità dell'errore. Al- teologiche, gturidiche e storiche torità ecclesiastiche: che agli ari-
strategie retoriche che verso 1'e- traduttore delle Storie di Tucidi- l'errore e all'ignoranza spetta in senso lato. La suddivisione de- stotelici obiettano 1'eliminazione
same critico della coerenza argo- de. Non diremo ora che Skinner ora un posto maggiore nella trat- gli argomenti tra i due volumi, di fatto di tutte le entità persona-
mentativa e dei debiti nei con- compia, letteralmente, il cammi- tazione. Di conseguenza, una ra- poi, abbandona la tendenza ad as- li superiori all'individuo, angeli o
fronti del dibattito scientifico no inverso, proponendosi cioè gione che faccia affidamento sociare astrologie e magia, per pri- demoni che siano; ai platonici ri-
del suo tempo (e delle filosofie di mostrare come questa emer- unicamente sulle sue forze fini- vilegiare i rapporti che quest'ulti- cordano che distinguere tra intel-
più impregnate di questo dibat- sione dall'involucro umanistico, sce per risultare impotente. Sen- ma intrattiene con la stregoneria: ligenze buone e malvagie è un
tito, come quella di Francis Ba- la rivoluzione "copernicana" del za le tecniche persuasive dell' ar- è così possibile mettere in eviden- esercizio riservato all'unico de-
con, di cui pure Hobbes fu, e lo suo pensiero, datata agli anni te ,retorica la verità non riesce a za percorsi di lungo periodo, che tentore del sacro, il clero. Arrivia-
si dimentica spesso, segretario e trenta, vada limitata al suo pri- prevalere. La rivalutazione del- vanno dal tardo medioevo all'ini- mo così a un altro tema che attra-
collaboratore) . mo tentativo di porre su basi l'eloquenza è quindi l'esito del zio del Seicento, da cui emergono versa il Rinascimento e che, come
Questo è, almeno in parte, an- nuove, rigorosamente scientifi- disincanto. continuità ma anche rotture signi- l'interpretazione profetica di
che il senso della lettura skinne- co-deduttive, il sapere politico: La tesi convince. Inoltre, la ficative. E tuttavia è bene leggere eventi straordinari, o la diffusio-
riana di Hobbes, proposta dal- agli Elementi di diritto naturale stupenda conoscenza della cul- insieme i due volumi, perché l'e- ne di calendari con pronostici
l'editoria italiana (con non ap- (1640) e al De cive (1642). Nel tura umanistica e rinascimentale norme successo del De Vita coeli- astrologici, mette in comunicazio-
prezzabile ritardo rispetto all' e- Leviatano la convinzione che la e lo ·scavo sottile nelle pieghe re- tus comparando di Marsilio Ficino ne cultura colta e cultura popola-
dizione originale dell' opera, rivoluzione scientifica abbia toriche del discorso hobbesiano contribuisce a diffondere e conso- re: Opere magiche (con una certa
uscita nel 1996 per la Cambrid- creato le premesse per porre fi- (nonché i contributi apportati lidare un nuovo rapporto tra ma- comprensibile cautela), tradizione
ge University Press) nell'accura- nalmente su solide fondamenta alla ricostruzione della biografia gia e astrologia: quest'ultima non iconografica, testi teologici e giu-
ta traduzione di Manuela Ceret- anche il sapere morale e politico di Hobbes) non possono che su- è più una disciplina quasi esclusi- ridici, fonti storiche concordano
ta. Contro l'interpretazione che è sicuramente ribadita, mentre scitare ammirazione. E, nondi- vamente predittiva, volta all' ela- nel ricordarci che il demonio è
fa di Hobbes l'autore che inau- continua a essere ostentato il meno, non si può dire che il borazione di oroscopi, ma si allea lungi dall'essere scomparso dal-
gura la modernità rompendo disprezzo per teorie fondate sol- grande affresco dell' opera hob- con la magia e con la medicina l'immaginario cinque-seicente-
con la tradizione aristotelica e tanto sulla presunta autorevolez- besiana che Skinner ci fornisce per tentare di rafforzare gli influs- sco: ne sanno qualcosa gli inqui-
con la cultura umanistico-retori- za di altri autori e scritti e sulle in questa superba monografia si celesti positivi e attenuare l'im- sitori e le magistrature secolari
ca e trapiantando la concezione regole degli studia humanitatis, sia completo: il corpo a corpo patto di quelli negativi, tramite che istruiscono i processi alle
galileiana della scienza nel cam -. indirizzate a rendere persuasivi i . tra due anime dell'impresa del una serie molto variata di pratiche streghe e gli esorcisti che cercano
po della filosofia morale e politi- discorsi degli oratori (ben equili- filosofo di Malmesbury, quella il cui scopo è agire sul corpo per di scacciarlo dal corpo degli inde-
ca, Skinner sostiene, un po' sor- brando tra le doti necessarie a umanistica e quella scientifica, è permettere all' anima un contatto moniati (anche loro prevalente-
prendentemente, che Hobbes, confezionare un discorso effica- ricostruito mirabilmente. Resta con le realtà superiori. Essendo mente di sesso femminile). Ed è
oltre a essere senza alcun dubbio ce, inventio f dispositio, elocutio, troppo sullo sfondo, e in ombra, impossibile approfondire i contri- su questo elemento che si aggan-
"uno tra i più vivaci polemisti memoria, pronunciatio). la terza anima, quella del teologo buti raccolti nei due volumi, mi li- cia la strategia di controllo, cen-
della rivoluzione scientifica", è Ma la strategia argomentativa politico e dell'interprete delle miterò a delineare alcuni temi che sura e repressione della chiesa
"essenzialmente un teorico delle è cambiata. In un' opera scritta Scritture: l'anima più insidiosa, li attraversano e a individuare de- cattolica: salvaguardare con in-
virtù". Lungi dal poter essere non in latino ma in inglese, e che maggiormente avrebbe co- gli spartiacque. Al di là delle spe- transigenza quanto tramandato
imprigionato nella gabbia meta- quindi rivolta a un pubblico più alizzato contro di lui schiere di cifiche appartenenze a una scuola dalla dottrina e al tempo stesso
fisica del razionalismo cartesia- ampio, Hobbes si mostra ben suoi per altro ammirati lettori - filosofica, e spesso al di là dello canalizzare la repressione delle
no o dell'empirismo utilitaristico consapevole della necessità del- gli umanisti, perché non persua- stesso possesso di conoscenze fi- religiosità alternative, come la
inglese tra Bacone e Bentham, l'eloquenza. Negli Elementi e si retoricamente, gli scienziati, 10sofiche' vi sono infatti delle cre- magia e la stregoneria rinasci-
Hobbes deve essere "inserito in nel De cive la polemica nei con- perché non soggiogati, su quel denze condivise che strutturano mentale, e il proteiforme riaffio-
una tradizione che va da Erasmo fronti di una filosofia che mira a terreno estraneo alla scienza, dal la riflessione e le pratiche magiche rare di credenze pagane, mante-
e More a Rabelais, Montaigne e suscitare emozioni anziché co- rigore delle deduzioni e dall'evi- e astrologiche, a livello colto come nendola quanto- più saldamente
altri scrittori satirici rinascimen- noscere con certezza è dominan- denza delle prove. • a livello popolare. Comune è in- possibile nelle proprie mani. •
tali che si oppo~ero ai loro av- te e quasi ossessiva. Nel Leviata- pierpaolo.portinaro@unito.it fatti la convinzione che la realtà a.delprete@unitus.it
versari intellettuali più ridicoliz- no, invece, Hobbes "rinuncia a sia strutturata su vari livelli tra lo-
zandone le assurdità che non insistere sull'idea che l'arte della P.P. Portinaro insegna filosofia politica ro comunicanti e che al A. Del Prete insegna storia della filosofia
utilizzando delle argomentazioni retorica deve essere messa al all'Universtà di Torino mago/astrologo/stregone sia dato all'Universtà della Tuscia
• • • • • •

N.2 [~E~~~çE 36

Scienze
quelli che costituiscono il tema
Come identificare biologicamente più avanzato del libro. La raffina- Un multiverso inaccessibile
tezza e il fascino di questa avven-
il sé e l'altro tura risiedono per esempio nel-
l'intravedere lo studio integrato
di Michele Allegra

di Alberto Piaz.za di quelle che possono essere le Brian Greene na in una delle infìnite bolle pre-
nostre emozioni sotto il profilo dette dall'inflazione. Nell'ottavo
della variabilità genomica, e per- LA REALTÀ NASCOSTA capitolo è riportata un'interpre-
Sergio Pistoi Sulla peculiarità dei problemi ciò lo studio del campo più inti- UNIVERSI PARALLELI tazione eterodossa della meccani-
sociali ed etici dei test genetici vi mo della nostra identità al tempo E LEGGI PROFONDE DEL COSMO ca quantistica, secondo cui even-
IL DNA INCONTRA è ormai una vasta letteratura stesso biologica e culturale. ti mutuamente esclusivi si verili-
ed, orig, 2011, trad. dall'inglese
FACEBOOK (fatta anche di raccomandaziorll Dunque, l'identità culturale cherebbero simultaneamente in
di Simonetta Frediant;
VIAGGIO NEL SUPERMARKET e direttive comunitarie, conven- evolve così come evolve l'identità universi paralleli. il nono capito-
DELLA GENETICA zioni internazionali, ecc.): basta biologica, ma è un po' come l'ara- pp, XI-431, € 26, lo è dedicato al principio ologra-
seguirne le tracce nel testo e nel- ba fenice: esiste ma non sappiamo Einaudt; Torino 2012 fico, un'ipotesi promettente se-
pp. 238, € 16,50,
le note del libro e, quand'anche bene dove sia. Per entrare nello condo cui ciò che accade all'in-
Marsilio, Venezia 2012 conducano a crocevia dai quali è specifico del tema del social net-
difficile uscire, non viene in work genomico, ritengo vi sia una L
a realtà potrebbe essere smi- terno di una regione spaziale può
suratamente più vasta di essere letto come il riflesso di

U na sequenza completa del mente nulla di rilevante da ag-


Dna è un romanzo completo giungere. L'aspetto più ìnteres-
certa ambiguità: quella di con- quanto non abbiamo mai imma-

letto per intero, dove possiamo sante e più nuovo è quello che identità biologica quella che in nerale che si ricava dalla lettura capitolo, il più selvaggiamente
eventi che occorrono sulla super-
trabbandare per una ricerca di ginato: questa l'impressione ge- ficie che lo racchiude. il decimo

apprezzare le sottili sfumature, la dà il titolo allibro, e cioè l"'in- realtà è una ricerca di identità cul- di La realtà nascosta, l'ultimo li- speculativo, si cimenta con la
variazione di registro che rendono contro" della genomica con Fa- turale. Ci siamo mai chiesti perché bro del fisico americano Brian possibilità che una civiltà estre-
un,genoma diverso da un altro". cebook o, per dirla in modo me- sia .così frequente il desiderio di Greene. Già assurto a fama pla- mamente avanzata arrivi a simu-
E una citazione tratta dall'ulti- no mediatico, la nascita e lo svi- andare indietro nel tempo alla ri- netaria con i fortunati saggi di- lare al calcolatore nientemeno
ma parte (Futuri prossimz) del li- luppo di un "social network ge- cerca delle nostre origini? Una . vulgativi Z;universo elegante (Ei- che interi universi; e, a seguire,
bro di Sergio Pistoi, finalmente nomico" che va oltre le funzioni manifestazione attuale di questa naudi, 2000; cfr. "L'Indice", con l'eventualità che la realtà che
un'opera scritta da un autor,e ita- sociali di un "social netw~rk" e richiesta è quello che il nostro au- 2001, n. 4) e La trama del cosmo osserviamo sia essa stessa 1'esito
liano capace di unire alla chiarez- le funzioni conoscitive dell' ana- tore definisce "social networking (Einaudi, 2004; cfr. "L'Indice", di una siffatta simulazione,
za espositiva il rigore della docu- lisi del genoma di una o più per- genomico", che "sottintende un 2005, n. 4), dedicati a iniziare un In questo percorso a tratti
mentazione e l'attualità deJl'ag- sone. Da che cosa trae origine? rapporto nuovo e molto più per- pubblico generico alla teoria sconcertante viene naturale do-
giornamento. Per offrire un'ulte- Tale domanda va forse prece- . vasivo fra l'individuo, la scienza e delle stringhe, Greene trascina il mandarsi se nel lasciarsi guidare
riore idea del "romanzo comple- duta da un'altra, più difficile: in la tecnologia rispetto a quello che lettore in un vertiginoso climax dalle equazioni matematiche fino
to" costituito dal no- quale misura i concetti oggi caratterizza i social network speculativo attraverso a postulare l'esistenza
stro Dna, aggiungerò di identità biologica e tradizionali quali Facebook. Men- le più avanzate fron- RnauCrcJ",: di segmenti non osser-
che la sua lettura equi- identità culturale sono tre in questi ultimi la tecnologia è tiere della fisica teori- " l.~,La rea! là," naS('obla~"i~'~ vabili della realtà non
vale a quella di 7024 contigui? L'identità solo il mezzo con cui far pervenire ca, accompagnatQ dal- si trasgrediscano le re-
Divine Commedie, ov- . biologica va intesa in tempo reale un messaggio crea- le note .di un leitmotiv gole usuali del metodo
viamente diverse l'una strictu sensu, senza cioè to dagli utenti, nella genomica ·di ricorrente: il teJPa del- scientifico: la logica
dall'altra. E continuan- ambigui riferimenti a massa è la tecnologia stessa a crea- la molteplicità .degli della scoperta scientifi-
do con alcune informa- nozioni molto lontane re un contenuto, fornendoci la universi. Dalle teorie ca vorrebbe un con-
zioni presenti anche nel dalla biologia: mi riferi- scansione del nostro Dna e la- più consolidate e veri- stante raffronto tra la
libro, potrebbe essere sco al fatto che tutti i sciando quindi agli scienziati il ficate alle 'ù trabal- teoria e i dati empirici.
utile ricordare che: tra vertebrati ~ono sotto- compito di incidere, almeno in lanti e malce e, si fa il settimo capitolo
gli individui della no- posti a processi di iden- parte, sulla nostra socialità", per largo, per vie molto ospita proprio una di-
stra specie (Homo Sa- tità biologica ben defi- di più coltivando in noi anche la diverse ma prepoten- gressione su questo te-
piens o anatomicamente moder- niti, che risiedono sostanzialmen- sensazione di una socialità condi- temente e inesorabilmente, l'i- ma: Greene discute lo statuto
no) il Dna differisce in media del te in quel sistema essenziale per la visa da Dna comune e perciò più dea che l'universo a noi accessi- epistemologico del multiverso,
2 per mille (una ogni 500 delle let- nostra difesa biologica dall' altro, intima. Si tratta, a mio parere, di bile non sia che un frammento di senza eccessive preoccupazioni
tere di cui sopra) mentre gli indi- che è il sistema immunitario. Se una richiesta forte di identità cul- un multiverso infinitamente più filosofiche ma con onestà di
vidui della nostra specie differi- un qualsiasi oggetto estraneo vie- turale, non biologica. Perché è la grande e, forse, sfaccettato. scienziato. Si fa promotore di una
scono dagli scimpanzé nel loro ne::l contattò con il nostro organi- ricerca di un'identità che ci per- Dopo una brevissima introdu- scienza estesa, libera di immagi-
Dna dell'I-2 per cento (una ogni smo, l'organismo si difende; si di- metta di vedere nel nostro simile zione, nel secondo capitolo Gree- nare realtà nascoste all'osserva-
25-50); il numero di geni umani è fende qualunque esso sia purché in qualche modo un fratello, quàl- ne si basa sull' attuale, assodato zione, qualora lo richieda la co-
circa 25.000; la maggior parte dei non sia una parte di sé: l'organi- cuno che non è diverso da noi per- paradigma della cosmologia fisi- erenza interna di teorie matema-
nostri geni (circa il 98 per cento) smo ha cioè la capacità di discri- ché quella frazione di Dna comu- ca per affrontare una questione tiche per altri versi verilicabili, e
non ha una funzione conosciuta; minare il sé dal non sé, quindi di ne ci fa più solidali. che rammenta le speculazioni di soprattutto qualora le entità invi-
se si svolgesse il Dna contenuto definire l'identità biologica. Oc- Giordano Bruno, quella dell'infi- sibili contribuiscano a un'inter-
in una nelle nostre cellule osser- corre però essere coscienti del fat-
veremmo una sequenza lunga to che !'identità biologica, così co-
circa' un metro e mezzo; nel cor-
Forse l'idea di cercare sul web il nità dello spazio e della sua inevi-
percorso che va da noi alla ri-
pretazione più semplice, più
tabile conseguenza: l'esistenza di chiara, più economica dei dati os-
me quella culturale, costituisce in cerca dei nostri antenati e dai no- infìnite galassie e pianeti arbitra- servativi; insomma, qualora ser-
po umano sono presenti circa realtà il risultato di un processo stri antenati ricade sul potenziale riamente simili a quelli in cui vi- vano a spiegare. Per esempio, a
100 mila miliardi di cellule evolutivo. Inoltre le due identità iscritto al social network genomi- viamo, Nel terzo capitolo è spie- spiegare perché l'universo è co-
(100.000.000.000.000); se potessi- hanno un nesso comune, quello co che intende mettersi in contat- gata la teoria della inflazione eter- me è, e non diversamente: in que-
mo svolgere in un filo il Dna con- di essere sottoposte a un "proces- to con noi, nasce anche all' esigen- na (una plausibile variante della sto senso, uno degli argomenti
tenuto in tutto il nostro corpo, so adattativo", cioè alla necessità, za di dare un senso alla nostra va- teoria cosmologica standard) se- più convincenti a favore del mul-
questo filo sarebbe lungo quanto ' attraversando la biologia (ma oggi riabilità: oggi viviamo in un mon- condo la quale in un mare di spa- tiverso è l'idea che se il nostro
600 volte il percorso tra la Terra e più ancora attraversando la cultu- do in rapidissima trasformazione, zio in impetuosa espansione (det- universo appare compatibile con
il Sole e ritorno. ra) di adattarci: di qui lo stimolo a con molte persone di origini etni- ta inflazione) gemmerebbero infi- lo sviluppo della vita intelligente,
I! Dna incontra Facebook si conoscere e a capire meglio le dis- che diverse, che in qualche modo nite "bolle", regioni spaziali il cui non è per una predilezione co-
compone di sei parti suddivise in criminazioni ambientali e cultura- contribuiscono al pulsare biologi- allargamento subirebbe un dra- smica nei nostri confronti, ma
ventun capitoli dai titoli accatti- li che ci condizionano. co (ma soprattutto culturale). di stico rallentamento: ciascuna di perché nell'infinita varietà degli
vanti (per esempio: Geni in offer- Ciò premesso, gli odierni pro- ciò che siamo. Tutto ciò induce esse sarebbe un universo a sé universi diventa probabile che ve
ta; I! solito ignoto; Carambate cro- cessi tecnologici che ci permet- cambiamenti profondi nella no- stante, simile al nostro, ma forse ne siano almeno alcuni vagamen-
mosomiche; Il genoma pervasivo; tono di analizzare rapidamente il stra cultura. Ricordo 1'aria famosa caratterizzato da valori diversi te ospitali. Molti scienziati, co-
Rivoluzionari in pantofole; Z;ami- profilo genomico di una perso- di Lohengrin nell' opera omonima dalle costanti fisiche fondamen- munque, rimangono ancora titu-
co alieno .. .). Pistoi sperimenta su na, ci permettono anche di sco- di Wagner: "Mai devi domandar- tali. I capitoli dal quarto al sesto banti di fronte all'idea del multi-
se stesso i servizi che sul web il si- prire le relazioni biologiche di mi / né a palesar tentarmi / ond'io affrontano il tema del multiverso verso: come l'autore giustamente
to 23 anelMe (ma ve ne sono altri) questa persona non solo con tut- ne venni a te / né il nome mio qual nel quadro della .teoria delle riconosce, in gioco è la vera e
offre a chi è interessato alla cono- ti i suoi antenati, ma anche con è" e le tragiche conseguenze cau- stringhe (a oggi, del tutto conget- propria anima della scienza.
scenza del suo genoma: ovvero al- coloro che le sono vicine. sate dall' aver invece posto la do- turale). Secondo la versione più il saggio è tutt' altro che snello
la conoscenza, per il momento, di Si parla sempre di ascendenza e manda. Forse anche Pistoi avreb- corrente della teoria, il nostro (quattrocento pagine) e, in molti
una fràzione di quelle lettere di discendenza, ma in realtà oggi, be ritenuto più sicuro non fare do- universo si distenderebbe su una passi, piuttosto difficile: nono-
cui si diceva prima, la cui varia- più che i nostri antenati, dovreb- mande se, pur condividendo una membrana tridimensionale flut- stante la caparbietà dell' autore
zione da una persona all' altra co- bero interessarci i nostri simili: i piccola frazione di Dna con il Si- tuante in uno spazio di dimensio- nel provare a spiegare con ottime
stituisce la trama della nostra di- fratelli, i cugini, le persone che so- gnor J. p. che 1'aveva contattato ne molto più alta, tanto capace da metafore e immagini anche le più
versità biologica, ma anche la pos- no davanti a noi, tutte a noi cor- per conoscere meglio il profilo ge- ospitare, potenzialmente, un gran arcane teorie, il lettore digiuno di
sibile fonte di manifestazioni pa- relate da qualche relazione geneti- nomico di entrambi e invitarlo a numero di altre membrane. L'ar- fisica farà una certa fatica a segui-
tologiche. Non è rilevante che la ca anche se lontana nel tempo. scambiarselo sul sito, ha poi deci- dita combinazione della teoria re le spiegazioni. Adeguatamente
"sperimentazione" sia stata in Naturalmente questa precisione so di declinare l'invito e troncare delle stringhe e della cosmologia ricompensato, però, dal fascino
parte reale in parte simulata, per- nell'identilicazione biologica del ogni contatto ulteriore. • inflazionaria dà adito a un'idea della lettura. •
ché le implicazioni che ne deriva- sé, ma anche dell' altro - perché alberto.piazza@unito.it radicale: se la teoria delle stringhe ·micheleallegra85@gmail.com
"-J
no e i problemi che pongono sot- qui sta il nocciolo del problema - ammette una sconfinata varietà
to il profilo sociale ed etico meri- diventa talmente sottile da porre A. Piazza insegna genetica di forme dello spazio, esse po- M, Allegra è dottorando in fisica
. tano la massima attenzione. problemi etici non indifferenti, all'Università di Torino trebbero realizzarsi tutte, ciascu- all'Università di Torino
N.2 t~E~~~çE 37

Economia
ma chiave nella ricostruzione of- nomia, al fine, appunto, di rag-
Autorità pubbliche e capitali privati ferta dal volume. Nell'introdu- La via degli eretici giungere la piena occupazione e
zione al volume si segnala che in una più accettabile distribuzione
di Mario Pianta Cina esiste ora un "triplo mix" di Fabio Ranchetti della ricchezza.
tra piano e mercato, tra proprietà Ma allora, si domanda il letto-
POTENZE ECONONUCHE caratteri del "fordismo cinese": pubblica e privata, tra centrali- Giorgio Lunghini re, soprattutto con riferimento
EMERGENTI l'emergere di imprese di pro- smo e decentramento delle deci-
CONFLITTO
agli economisti a noi temporal-
CINA E INDIA A CONFRONTO prietà degli enti locali e private, sioni economiche; in India invece mente più vicini, owero Keynes e
la moltiplicazione di investimen- il ruolo dello stato è caratterizza- CRISI INCERTEZZA Sraffa, come mai queste teorie al-
a cura di Giovanni Balcet ti diretti ejoint ventures di mul- to dalle norme che regolano le at- LA TEORIA ECONOMICA ternative, ragionevoli e rigorose,
e Vittorio Valli tinazionali straniere, la forte tività produttive che hanno por- . DOMINANTE E LE TEORIE espressioni di una tradizione illu-
pp. 264, € 20, concentrazione sull' esportazio- tato al consolidamento di grandi ALTERNATIVE stre, sono, come sono, dimentica-
il Mulino, Bologna 2012 ne, la capacità di costruire nuove gruppi privati conglomerati, atti- te e relegate a una posizione del
competenze nei settori ad alta vi in settori diversi. pp. 132, € 14, tutto marginale e di estrema mi-
tecnologia, accanto alle industrie Aspetti importanti che merite- Bollati Boringhieri, Torino 2012 noranza nell'attuale dibattito cul-
T a scarsa attenzione in Italia tradizionali del fordismo (elet- rebberQ un approfondimento per turale e politico? Perché chi fa
.l.-Nerso l'ascesa economica del- trodomestici e poi auto, ecc.), gli
l'Asia è un fatto sconcertante, e effetti di forte crescita delle dis-
un contributo a colmare questo uguaglianze e una persistente
completare il quadro offerto dal
volume riguardano la struttura
proprietaria delle imprese (di
I n questo volume, rivolgendosi a
un lettore comune, Lunghini
descrive e analizza con superba
oggi il mestiere dell' economista,
se non aderisce al predominante
canone neoclassico, è, se non del
vuoto viene dal nuovo volume cu- mancanza di riforme sociali ca- grande complessità in Cina, più chiarezza, nel linguaggio ordina- tutto ignorato, quanto meno
rato da Giovanni Balcet e Vittorio paci di costruire un welfare sta- segnata dalle grandi conglomera- rio e senza fare ricorso al consue- guardato con profondo sospetto,
Valli, Potenze economiche emer- te. li caso dell'India è più artico- te in India), la distribuzione fun- to armamentario di grafici, formu- come qualcuno che si pone al di
genti. Cina e India a confronto, lato, con l'industria fordista che zionale del reddito, la situazione le e numeri caratteristico degli fuori della comunità scientifica?
che raccoglie sei saggi su aspetti ha spazi più ridotti, tra un'agri- del lavoro. Più in generale, sareb- economisti, le due principali stra- Come sono spiegabili, per usare
chiave della crescita di questi pae- coltura che resta più estesa, il Be rilevante capire a fondo la dis- de che il pensiero economico pro- le parole di Lunghini, questo si-
si e offre, nell'introduzione, una grande settore informale e .per- tribuzione del potere economico pone: quella della teoria oggi do- lenzio e questa "damnatio memo-
chiave di lettura della dinamica corsi di crescita che - come nel nei due paesi, in che modo opera- minante, il cosiddetto "main- riae", a cui si accompagna il pre-
attuale e dei problemi futuri di caso del forte sviluppo del soft- no i centri decisionali dei capitali stream", e quella di alcuni "ereti- valere di una teoria della quale si
quei paesi. li metodo comparati- ware - hanno saputo "saltare" privati e come interagiscono con i ci". Per la teoria dominante, la cri- sono dimostrati, e anche matema-
vo;utilizzato da tutti i capitoli del l'industria e puntare ad alcuni poteri pubblici, e che contrappesi si sarebbe soltanto una deviazio- ticamente, gli errori? Sono, ·que-
volume, rappresenta una prima serviti avanzati. esistono sul piano dei rapporti so- ne, dovuta a specifici e tempora- ste, tutte domande a cui non è fa-
specificità dello studio. Le traiet- I risultati di tre dece~ di cre- ciali e ~indacali, e del sistema po- nei:"shock esogeni", da un sentie- cile dare una risposta. Ma sono
torie di Cina e India sono analiz- scita elevata sono eclatanti. Co- litico. E da qui che sono venute le ro di magnifico e progressivo svi- domande fondamentali perché
zate in parallelo, con- me ricorda l'introdu- scelte di investimento che hanno luppo; e, se la smithiana "mano individuano, nel presente mo-
sentendo confronti nel- ...,..-.omIdIe1lftll1lll\li zione del volume, ora portato alla crescita passata ed è invisibile" del mercato venisse la- mento storico, il nesso tra le poli-
le tappe e caratteristi- la Cina è la seconda qui che saranno decise le scelte sciata libera di operare, senza in- tiche economiche praticate, che
che dello sviluppo eco- economia del mondo: future di Pechino e Nuova Delhi. debiti interventi della mano visibi- conducono a nefasti risultati (cri-
nomico, ma anche una le stime del valore del È un tema chiave di fronte al- le cioè dello stato, prima o poi si si, disoccupazione, ecc.), e la teo-
considerazione della Pil cinese del 2010, a le contraddizioni dello sviluppo ritornerebbe a un equilibrio eco- ria economica che le sostiene.
storia e delle istituzioni parità di poteri d'ac- di questi paesi e ai fattori che nomico in c .. maggiori problemi Lunghini dice: "Consegno allet-
dei due paesi che dà la quisto, vanno dal 69 al potrebbero presto rallentarlo, di oggi -la grande disoccupazione tore la questione gramsciana di
necessaria profondità 104 per cento del Pil segnalati da Balcet e Valli. Per la e la profonda diseguaglianza nelle come mai la teoria neoclassica sia
all'analisi. Un secondo statunitense. Per l'In- Cina l'invecchiamento della po- ricchezze e nei redditi - sarebbero riuscita a conservare la sua ege-
aspetto è l'attenzione dia, le stime vanno dal polazione, dopo decenni di poli- automaticamente eliminati. monia culturale e politica, in un
ad alcuni processi che 29 al 42 per cento del tica "del figlio unico", la que- mondo come non mai agitato dal
sono al centro dello svi- Pil statunitense, ma la
luppo di quei paesi: la crescita in- sua traiettoria di crescita è solo
dustriale e il caso dell'auto, la fi- ora in via di accelerazione. Oggi
stione ambientale e l'eccessivo
consumo di risorse naturali (un
esempio: solo il 6 per cento del-
S e si imboccasse la strada più
seguita, quella della teoria
economica dominante, detta an-
conflitto, dalla crisi, dall'incertez-
za". In verità, e per fortuna, Lun-
ghini non lascia il lettore del tutto
nanza, le politiche pubbliche, le la Cina ha più addetti alla ricer- l'enorme territorio cinese è co- che teoria "neoclassica", la politi- solo di fronte a tale difficile com-
disuguaglianze sociali, la questio- ca e sviluppo degli Stati Uniti, e perto da foreste); per l'India pe- ca economica ottimale sarebbe pito. Infatti, Lunghini accenna a '
ne ambientale, offrendo un qua- il suo mercato dell' auto è dal sa l'eredità dell' arretratezza: il si- perciò quella suggerita dal liberi- due possibili spiegazioni. La pri-
dro non esaustivo, ma sufficiente- 2009 il più grande del mondo. stema delle caste, la perdurante smo: estendere il più possibile la ma consiste nell'indicare il peso
mente ampio dei nodi economici In India l'industria del software povertà, le grandi dimensioni "libera" concorrenza e liberaliz- dell'ideologia, di una particolare
e sociali dei due paesi. li terzo ele- è seconda solo agli Stati Uniti. dell' economia informale, l'as- zare al massimo i mercati, elimi- ideologia, nel determinare il pre-
mento chiave del volume è l'ana- Nel secondo capitolo, di Ga- senza di infrastrutture, i bassi li- nando ogni laccio e lacciuolo che dominio di una teoria economica
lisi di come il modello fordista di briele Guggiola, si esamina la velli d'istruzione. Per entrambi i costringa e reprima l'iniziativa (quella neoclassica) sulle altre
sviluppo abbia trovato spazio nei spesa pubblica (in Cina ancora paesi l'evoluzione futura sarà le- privata dei singoli. Secondo Lun- (quelle degli eretici): "La scienza
due paesi. TI secondo capitolo, di sotto al 20 per cento del ghini, la teoria dominante è non 'normale' dominante sopprime, e
Valli, riassume in modo efficace le Pil) e si passa in rassegna solo teoricamente errata (qui sa- quindi ignora, i casi di contraddi-
caratteristiche del fordismo nelle. il ' difficile equilibrio tra rebbe troppo lungo spiegare per- zione e di anomalia al suo inter-
sue due prime "incarnazioni", ne- politiche di liberalizza- ché: tale spiegazione viene fornita no" (Luigi Pasinetti). La seconda
gli Stati Uniti dei primi anni del zione e di redistribuzio- nel libro), ma anche falsificata spiegazione avanzata da Lunghini
XX secolo e nel secondo dopo- ne, ricordando 'che l'a- dalla realtà: non vi è infatti chi è, a mio giudizio, più sottile. Lun-
guerra in Europa e Giappone. Al- spettativa di vita alla na- non veda come la disoccupazione ghini mostra un doppio (e con-
lora come oggi in Asia quel mo- scita è già salita a 73 an- e la diseguaglianza siano oggi nesso) cambiamento intervenuto
dello industriale si fonda su gran- ni in Cina, e resta di 64 inaccettabilmente diffuse. nella cultura: da un lato i lettera-
di imprese con disponibilità di ca- in India. La questione Esiste tuttavia un' altra strada ti, che una volta leggevano atten-
pitali e tecnologie, forti economie delle disuguaglianze è che una società potrebbe prende- tamente e meditavano sugli scritti
di scala e mercati in espansione, esaminata da Donatella re, quella indicata dagli "eretici". degli economisti, non si occupa-
riduzione dei costi, largo impiego Saccone nel terzo capi- Costoro non sono dei cranks, no più di questioni economiche;
di lavoro non qualificato in man- tolo, con una rassegna cioè dei personaggi dalle idee bis- dall' altro lato gli economisti, che
sioni ripetitive, forte crescita della delle difficili stime sulla lacche e strampalate, ma rispon- una volta conoscevano perfetta-
produttività, a cui può fare segui- distribuzione del reddito dono ai nomi di David Ricardo e mente i classici greci e latini, oltre
to una più modesta crescita dei nei due paesi e un'anali- di Karl Marx, di Maynard Key- alla letteratura contemporanea (e
salari che alimenta la domanda in- si del ruolo che le dispa- nes e di Piero Sraffa: Secondo alla matematica, naturalmente),
terna, forti consumi di energia, rità nell'istruzione han- questi economisti, al contrario ora si sono ridotti a semplici ra-
pesanti effetti negativi sull'am- no nel riprodurre le disugua- gata alla capacità di affrontare la dei cosiddetti "neoclassici", la gionieri o contabili, a puri e apo-
biente. Questi ingredienti sono al- glianze. L'analisi dell' auto, nel questione sociale e le enormi crisi, la disoccupazione, la dis- litici tecnici. Se questo è vero, per
la base dell' accelerazione della quarto capitolo, di Balcet, Silvia disuguaglianze - di reddito e di eguaglianza e i conflitti sociali, poter cambiare strada e imbocca-
crescita in Cina e, in misura mi- Bruschieri e Joel Ruet, mostra la condizioni di vita, tra città e lungi dall'essere eccezioni, devia- re quella migliore, quella indicata
nore, nell'industrializzazione del- complessità del sistema produt- campagne, tra regioni diverse - zioni da un percorso fondamen- dai classici e dagli eretici, occor-
l'India. Nei paesi in via di svilup- tivo dei due paesi, fortemente che hanno accompagnato lo svi- talmente stabile ed equilibrato, rerebbe, allora, riconciliare di
po sono rilevanti le precedenti intrecciato alle attività di multi- luppo e che creano tensioni so- sono la regola, la norma del siste- nuovo l'economia come techne
esperienze di industrializzazione nazionali straniere attraverso in- ciali crescenti. La çapacità del si- ma economico che si regge sul (come econometria) alla politeia,
che puntavano alla sostituzione vestimenti esteri,joint ventures e stema politico, assai diverso tra i mercato. E il mercato, pur essen- alla politica, all' arte e alla lettera-
delle importazioni, in economie flussi di tecnologia, ma ormai due paesi, di introdurre nuovi do un potentissimo "mediatore", tura. Quando, anche in Italia, si
molto chiuse. Era emersa in que- anche con crescenti acquisizioni spazi di democrazia in Cina e di non riesce quasi mai a risolvere insegneranno arte e letteratura
sto modo una base produttiva di imprese all'estero da parte dei renderla efficace nel ridefinire le tali conflitti e diseguaglianze. Di nelle facoltà di economia, e non
estesa a tutti i settori, con alcune maggiori produttori di Cina e priorità politiche in India, sarà qui la necessità di un intervento solo economia dell' arte e dei beni
competenze tecnologiche inter- India. Negli altri capitoli del vo- un ulteriore banco di prova per regolatore esterno al mercato. li culturali, si potrà, forse, ritrovare
ne, ma con volumi di produzio- lume sono affrontati i problemi le due potenze emergenti. • libro di Lunghini argomenta in la strada alternativa. •
ne modesti. In Cina, a questi ele- dei sistemi finanziari e della go- mario.pianta@uniurb.it modo molto chiaro quali dovreb- ranchetti@mail.jus.unipi.it
menti che caratterizzano l'indu- vernance ambientale. bero essere le linee di politica
stria statale fino alle riforme av- I rapporti tra autorità pubbli- M. Pianta insegna politica economica economica necessarie ed efficaci F. Ranchetti insegna economia politica
viate nel 1978, si aggiungono i che e capitali privati sono un te- all'Università di Urbino per realizzare il governo dell' eco- ;ili'Università di Pisa
N.2 r~E~~,çE 38

Musica
Un breviario musicologico
di Elisabetta Fava
Suoni non allineati
di Errico Pavese Raffaele Mellace centro nell'individuare la corri-
spondenza fra i presupposti del
JOHANN SEBASTIAN BACH testo e le scelte musicali. Mellace
LE CANTArE tiene presente una mole di lettera-
lain Chambers nate si formano all'interno di un paesaggio so-
prefaz. di Christoph Wolfi tura impressionante, dai lavori
noro in continua mutazione. Non soltanto i re-
MEDITERRANEO BLUES pp. 779, € 68,30, pionieristici di Arnold Schering e
pertori musicali, ma i suoni stessi sono in grado
MUSICHE, MALINCONIA POSTCOLONIALE, L'Epos, Palermo 2012 Albert Schweitzer fino alle inda-
di raccontare la realtà contraddittoria del pre-
gini più moderne di Max Pet-
PENSIERI MARITTIMI sente. TI riferimento al blues va letto, certamen- zoldt, Christoph Wolff e del bolo-
trad. dall'inglese di Sara Marinellz; te, in questa direzione, nei suoi aspetti ambiva- gnese Pellegrino Santucci, per ci-
pp. 103, € lO, Bollati Boringhieri, Torino 2012 lenti, come repertorio di musiche che sono frut-
to e insieme espressione di tensioni e comporta-
menti non sempre coerenti.
C he cos'è esattamente una
cantata? Un'aria solistica ca-
ratterizzata da interruzioni e
tare solo alcuni nomi.
Le cantate di Bach affiancano
cambiamenti interni, oppure un grandiosi cori pollfonici, semplici
I suoni ribattuti di un baglamas elettpncato ir-
rompono nel palasport gremito, sono sommer-
si da urla e slogan prima di fondersi con la voce
Un altro tema portante, come emerge dal tito-
lo stesso, è quello della "malinconia postcolo-
niale" e, quindi, del rapporto passato-presente,
brano corale articolato in manie-
ra complessa? Una composizione
corali,
una tale
arie, recitativi, duetti, con
varietà di forme, anda-
di carattere profano, oppure una menti, colori strumentali, tratta-
afi/là di Giannis Aggelakas, uno dei cantautori di dichiaratamente affrontato secondo la prospet- mento vocale da lasciare l'ascol-
riferimento della contemporanea - e non soltanto tiva teorico-critica di Benjamin. Dietro l'incapa- pagina meditativa, basata su testo
tatore persino sconcertato; Mel-
giovanile - resistenza alle politiche neoliberiste in cità di aprirsi all' eterogeneità di suoni inusuali, biblico, quasi un oratorio in mi-
lace lo prende per mano, chiaren-
Grecia. Nel loro doppio aspetto di fonte storica atipici, non ancora conosciuti, c'è, secondo niatura? Una pagina destinata a
do le ragioni espressive delle sin-
(in questo caso in relazione alla tradizione del re- Chambers, una condizione di nostalgia indisso- esecuzioni cameristiche raffinate,
gole scelte. Qualche esempio: la
betiko) e di innovazione/sovversione (la "creoliz- lubilmente legata alla formazione dell'identità oppure, proprio per il suo carat-
Cantata BWV 123 si apre con un
zazione" con altri suoni, il contesto di destinazio- europea e alla sua "missione civilizzatrice". Esi- tere privato e introspettivo, un
coro grandioso, tutto maschile, e
ne), questi suoni mediterranei rientrano certa- ste, in questo senso; un "lutto culturale e politi- genere portato agli esperimenti, a
ricorre prevalentemente a voci
mente nella cartografia sonora proposta da Iain co" ancora presente nel mondo occidentale che confinare con opera, oratorio,
scure per meglio evidenziare la
Chambers in questo suo testo, breve ma denso e si riflette nell'incapacità, da parte dei sistemi di musica strumentale, mottetto, centralità del Cristo nella liturgia
interessante. Nel Mediterraneo vi sono, infatti, vo- potere consolidati, di rielaborare il passato e senza potersi riconoscere piena- del giorno, che è l'Epifania; il
ci e suoni che, trascurati e invisi alle cartografie uf- proporre nuovi orizzbnti, anche sonori. mente in nessuno di questi? Dif-
momento umano e drammatico
ficiali, forniscono qualcosa di più di una semplice Di qui la riflessione sul mare nostrum. TI Medi- ficile dirlo: certo, però, la cosid- interviene nella prima aria, che
testimonianza storica o di un'espressione estetica: terraneo, luogo tutt' altro che omogeneo, è spec- detta cantata nasce in Italia fian- rappresenta l'anelito umano a
attraverso la loro capacità di "sollevare questioni chio delle contraddizioni attuali: luogo di rappre- co a fianco con l'aria (quante rac- Dio, e in cui, mentre si evoca l'in-
critiche oltre che di narrare", afferma Chambers, sentazione ed espressione di una pluralità di suo- colte sono intitolate furiare (toben, in tede-
propongono una forma di conoscenza. ni che si intrecciano e superano i confini linguisti- Cantate et arie), si rita- sco) della tempesta, la
Si capisce fin da subito che lo scopo di Cham- ci e nazionali, ma al tempo stesso spazio coloniale glia uno spazio signifi- voce infuria a sua volta
bers, docente di Studi culturali e postcoloniali e colonizzato, "mare monstrum" per chi, di questi cativo dove l'opera sulla "o" di toben mar-
all'Università Orientale di Napoli, antropologo stessi confini, provenendo dal Sud del mondo e non può attecchire, ..............
]o.!».nn , . m. &d,
tellandola con una sfu-
e sociologo, non è soltanto descrittivo. Si tratta, attraverso le sue acque, ne è vittima. Anche qui, la primariamente a Ro- 1 ~ '~I
riata di novanta note;
certamente, di delineare una mappatura capace rftiessione di Chambers si fa radicale: "Come una ma, e intuisce imme- mentre nel corale con-
di "catturare e scomporre" la molteplicità di re- nemesi, la presenza inqui.sitiva del migrante che diatamente la fecondi- clusivo ogni furia si
pertori presenti nelle regioni che si affacciano giunge dal mare annuncia processi planetari che tà dell'intreccio fra le smorza in un insolito
sul Mediterraneo (e non solo) ma queste coordi- .da soli non siamo in grado di gestire e definire". forme strumentali or- congedo ripetuto come
mai avviate a fiorente un'eco, che pare antici-
sviluppo e una vocalità pare le attenuazioni di
che trova sempre più Brahms, quando la
gusto nell' esplorare testi raffinati morte gli appare come un riposo,
più interessanti del libro è sco- della poesia del tempo. Questi come un ultimo dono della vita.
Il sottofondo sonoro della vita prire come musiche tanto amate spunti, fondamentali nel Seicento Nella Cantata BWV 125 i confini
siano arrivate al suo orecchio; romano, finirono tuttavia per di recitativo, arioso e aria sem-
di Giorgio Pestelli mai nelle sale çleputate, dove av- soccombere quasi del · tutto di brano più che mai elastici e sfu-
vengono, come si dice in gergo fronte alla diffusione esuberante mati, ogni modulazione trae le
Lionello Sozzi e ' tensione affettiva", di "realtà giornalistico, le "grandi esecu- dell' opera; salvandosi invece e sue ragioni dal testo, il dialogo
e chimera", o in termini storici, zioni", ma in occasioni quotidia- mutando in parte i connotati gra- dei flauti sembra un duetto voca-
PERCHÉ AMO LA MUSICA di classica severità e "cedimen- ne, nel canto di una zia, su for- zie a un fortunato trapianto in le, mentre la voce solistica si com-
RICORDI, RIFLESSIONI, EMOZIONI ti" romantici: giacché la sua ba- tunosi giradischi, sul pianoforte terra tedesca, dove divennero porta come uno strumento.
pp. 140, € 15, se illuministica è spesso "scon- di un amico, in colonne sonore parte integrante della liturgia lu-
terana, che metteva al suo centro
Le Lettere, Firenze 2012 volta" (è un termine che ritorna
spesso) da irruzioni di brucian-
te romanticismo.
catturate in qualche cineclub,
occasioni tuttavia innestate nella
vita come luminose e indelebili
non l'Ordinarium Missae come
nei paesi cattolici (Kyrie, Gloria,
E via via Mellace individua la
parola chiave di ogni brano,
il suo concetto cardine, e ne sug-
Credo, Sanctus e Agnus Dei) , gerisce il corrispettivo musicale:
N on bisogna credere troppo
a chi dichiara di non "sa-
pere" la musica pur amandola e
È affascinante seguire Sozzi nel
suo diario interiore costellato di
musiche: un panorama a perdita
verità: ciò che in fondo signifi-
ca "cultura musicale" nel senso
più proprio. Così, per lui non è
bensì il Vangelo del giorno, che
diventava così il fulcro stesso del-
tenebre e luce, speranze e timo-
re, morte . e vita si specchiano
frequentandola assiduamente; d'occhio che comprende non so- questione di generi, di colto e la cantata, ormai ripensata deci- spesso in alternanze timbriche e
spesso questi così popolare, ma di au- samente in termini sacri e costrui- vocali; lunghi pedali gravi o li-
dett,i dilettanti ne tenticità e di defini- ta in modo tale da aderire in pro- nearità armonica sono il basa-
"sanno" molto di più zione stilistica, come fondità agli addentellati del testo, mento sonoro che illustra la fede,
di tanti musicisti cui nelle canzoni di un . scavando nelle sue radici spiri- l'eternità, la pace interiore; den-
sfugge il senso di Brassens, Édith Piaf, tuali e teologiche. tro queste figurazioni, che tradu-
quello che fanno. J uliette Gréco e tanti Queste ragioni interiori della cono in armonia delle sfere i con-
Un'eloquente confer- altri. Inutile dire che cantata sacra luterana sono esplo- cetti teologici e le speranze inte-
ma si trova in questo spesso il maestro rate e discusse nel poderoso volu- riori, si agita tutto un mondo di
libro di Lionello Soz- smaschera il simulato me monografico di Raffaele Mel- errori, dubbi, sviamenti che l'u-
zi, letterato e france- dilettante: basta leg- lace, nato sulle orme di un pro- mile saldezza del corale mitiga e
sista per il quale la gere le pagine su getto ammirevole della milanese consola. Mellace esplora via via
musica è il sottofon- Brahms e Flaubert, Società del Quartetto, che in die- questa costellazione, non senza
do sonoro della vita due "tempi", uno in ci anni, dal 1994 al 2004, aveva in- averle premesso un affresco in-
stessa, il filo costante musica e uno in prosa serito nella propria stagione l'ese- troduttivo che fissa i dati salienti
che ha attraversato di profonda affinità: cuzione integrale delle cantate di del periodo, anticipa i profili de-
tutte le sue stagioni di dove le "chutes" , le Johann Sebastian Bach: traguar- gli autori che fornirono i testi a
studio e lavoro. li ti- cadenze delle frasi do insuperato del genere, ridecli- Bach per quanto concerne i testi
tolo Perché amo la annotate dallo scrit- nato nei circa duecento titoli poetici, definisce i lineamenti del
musica potrebbe an- tore, ricordano gli giunti fino a noi (per incredibile genere "cantata": di cui, natural-
che essere inteso co- abbozzi di tanti musi- che possa sembrare, questi capo- mente, esamina anche la più li-
me una domanda, e la cisti, Mozart o Bee- lavori erano musica di consumo, mitata produzione profana: il ri-
rispo~ta sarebbe subito chiara. lo i maestri supremi e prediletti, thoven ad esempio, che segna- destinata a scomparire con l'usci- sultato è un vero breviario, utile
Sozzi ama la musica perché che ritornano come i temi di una vano, più che i temi, i punti ta di scena dell'autore). Non ci so- e anzi indispensabile a professio-
questa gli dice, gli parla, lo aiu- sinfonia, ma anche i minori e sco- chiave della modulazioni. • no precedenti italiani di un lavoro nisti e appassionati. •
ta a risolvere l'equazione del nosciuti ai più, come Anton Ru- giorgio.pestelli@unito.it critico di queste proporzioni, ere- lisbeth71@yahoo.it
suo temperamento: il contrasto, binstein, Grieg, Bonporti, Villa- de del bellissimo studio di Alfred
o l'avvicendarsi, di ragione e Lobos, Fanny Mendelssohn, G. Pestelli insegna storia della musica Dillr ma con una sua personalità E. Fava insegna storia della musica
passione, di "dominio mentale Max Reger. Uno degli aspetti all'Università di Torino autonoma, che mette il suo bari- all'Università di Genova
N.2 39

• Recitar cantando, 54
di Vittorio Coletti ed Elisabetta Fava

C ome ogni anno, anche nel 2012 l'e-


vento musicale più gettonato è stata
l'apertura della stagione della Scala. Era
a essere compreso e davvero amato dal
mondo, è un eroe debole e malato, una
specie di "santo bevitore" segnato da in-
mente interpretata da Evelyn Herlitzius,
per finire con la sublime Elsa di Annette
Dasch, scritturata la sera prima della pri-
in scena il Lohengrin di Wagner e qual- compiutezza neonatale e nevrastenia adul- ma per improvvisa defezione delle due
cuno, con nazionalistica piccineria, ha ta. li risultato è che l'eroe intrepido e sub- primedonne in cartellone e bravissima a
trovato a ridire sul fatto che la stagione lime è stato interpretato dal magnifico J0- inserirsi nella regia e a cantare un'opera,
del duplice centenario della nascita di nas Kaufmann come se fosse un malato di che, evidentemente, conosce benissimo,
Verdi e di Wagner fosse inaugurata da nervi, instabile e tremolante, che non si ca- anche se la sera dopo era già a Berlino a
un' opera del tedesco, come se non ci fos- pisce come possa far fuori il forte Telra- fare La finta giardiniera di Mozart!
sero in cartellone appuntamenti verdiani mund con tanta noncuranza e come possa Inutile dire, poi, che l'esecuzi ne del-
di prim'ordine, alla Scala stessa, o come parlare un linguaggio così superiore, fer- l'orchestra della Scala diretta da Baren-
se la Fenice non avesse dedicato la sua mo e limpido. L'idea in sé poteva avere an- boim è stata sopraffina, con una lettura
prima assoluta all'Otello verdiano. In che dei lati intelligenti: la semidivinità è che ha ricavato il meglio dall'idea troppo
realtà, sono altre le cose da lamentare: una condanna se comporta la rinuncia al- esposta ma non del tutto sbagliata di
innanzitutto che l'appuntamento della l'amore e il culto del Graal è una nobile Guth, sottolineando, a partire dal celebre
doppia ricorrenza non venga raccolto missione, ma anche una dura distanza dai e vertiginoso preludio, la delicatezza, la
per approfondire diversità e somiglianza caldi sentimenti umani. E quindi Lohen- trepida intensità del sublime flusso musi-
non solo tra i due compositori ma tra le grin non va rappresentato come un cava- cale pensato da Wagner. Com'è noto, il
due tradizioni operistiche ,d i cui Verdi e liere senza macchia e senza paura, una sor- Lohengrin è stata la prima opera di Wa-
Wagner sono i massimi esponenti. E un ta di "cavaliere inesistente" che rispetta so- gner rappresentata in Italia (nel 1871), a
peccato ché la sequenza di una stagione lo il regolamento. L'ombra e il dolore di un Bologna. E Massimo Mila ha osservato
pur ricca e magnifica come quella previ- destino superiore pesano su di lui ed è che la sua musica è più vicina alla consue-
sta dalla Scala non segua un filo cul- tudine e sensibilità italiane di quella
turale anche piccolo, tipo quello che di qualsiasi altra opera di Wagner,
alternasse opere verdiane e opere spiegandone così la sua fortuna da
wagneriane cronologicamente coeve noi. Il fatto è che Lohengrin, come
o, meglio ancora, che esponesse l'Olandese volante e il Tannhiiuser
opere meno note dei due composi- che la precedono, è un' opera in equi-
tori, o almeno di Verdi. Tanto per libriò fra la tendenza all'unificazione
dire, l'anno della prima del Lohen- totale del dramma in un unico flusso
grin è per Verdi quello dello Sti/!elio musicale-vocale e la tradizione dei
(poi rifatto nell'Araldo), una delle numeri chiusi, della riconoscibilità
opere più . golari e meno note del melodica delle situazioni, con esiti
Bussetano. Purtroppo una sensibili- per noi italiani appunto più familiari
tà culturale latita ovunque e, ad e forse, oggettivamente, più godibili
esempio, i vari teatri che quest'anno di quelli dei mastodoritici drammi
mettono in scena lo stupendo Mac- del Rin'g. Ritorniamo .al compleanno
beth sembrano ignorare tutti che ne parallelo dei due grandi numi dell' o-
esistonò due versioni, nonostante ci pera mondiale. Quando Wagner
vorrebbe poco, con lo stesso cast, ad compose Lohengrin correva il 1848,
alternare quello (più bello e rifinito) l'anno delle rivoluzioni europee. E il
del 1865 a quello di tanta precoce compositore vi prendeva attiva e un
modernità del 1847 . po' sconclusionata parte, salendo a
Tornando a Lohengrin, come si sa Dresda sulle barricate, pagando poi
la vicenda che Wagner si è confezio- con l'esilio la sua attività rivoluziona-
nato da sé, desumendola liberamente ria accanto a Rockel e Bakunin. In
da miti e poemi del medioevo tedesco e quindi giusto mettere in rilievo anche la quegli stessi anni, in Italia, anche Verdi è
francese (il Parzival di Wolfram von sua fragilità, meglio direi la sua costitutiva al culmine del suo ardore patriottico e in-
Eschenbach, gli anonimi Lohengrin e Le infelicità, la sua delusione per non aver tro- dipendentistico, e con La battaglia di Le-
Chevalier au cygne), racconta di un cava- vato nemmeno nella pura Elsa una donna gnano offre da lontano il suo appassiona-
liere misterioso che viene (a bordo di una capace di pieno e del tutto disinteressato to anche se non memorabile contributo
barca trainata da un cigno) a certificare, amore. Ma di qui a fame un mezzo epilet- alla rivolta della Repubblica Romana. Una
battendosi vittoriosamente, l'innocenza tico' straccione, sempre a terra ce ne corre. storia comune, dunque, ma insieme tutta
di Elsa di Brabante e poi ne ' diventa lo Tanto più che, a questo punto, era gioco la differenza che c'è tra quella italiana e
sposo, con il patto che non sia mai richie- forza fare anche di Elsa una donna sull'or- quella tedesca, oltre che tra l'intellettualis-
sto di rivelare il proprio nome e origine. lo di una crisi di nervi, con semisvenimen- simo Wagner e il pragmatico Verdi. Baste-
Tentata dalla perfida Ortrud, però, Elsa ti ripetuti e incongrui. Peccato, perché il rebbe pensare ai due diversi medioevi cui
non resiste a chiedere allo sposo di sve- regista è uno bravo, che sa far muovere attingono l'uno e l'altro: quello mitologico
larsi. Lohengrin uccide il cattivo Telra- magnificamente gli attori e le masse in sce- ed etnico dei tedeschi, che Wagner esplo-
mund, marito di Ortrud, e svela a malin- na e che ha idee anche belle, pur se irri- ra a partire da Tannhiiuser e prosegue con
cuore la sua identità di semidio, figlio di spettose del testo originario (come quando Lohengn'n e infine con la Tetralogia; e
Parsifal, capo dei custodi del Santo ambienta la storia in un Ottocento tedesco quello politico e culturale degli it~ani,
Graal. Lo svelamento dell' identità com- militar-borghese e la scena finale ai bordi che Verdi mette in scena nella Battaglia di
porta la perdita dei suoi poteri superiori di uno stagno, anche se nell' originale si Legnano (ma già con i Lombardi alla prima
e Lohengrin è costretto a tornare al Mon- tratta di medioevo nordeuropeo e di una crociata e ancora più tardi con il Boccane-
salvato da dove era venuto. C'è anche un camera da letto nuziale già pronta al lutto, gra). Poi occorrerebbe notare le diverse
finale che riduce un po' la tristezza della come ce n'è a dozzine nell' opera lirica). ragioni (nel comune nazionalismo) che
conclusione vera, con il cigno che si rive- In compenso il mirabile Kaufrnann si è ispirano il patriottismo dei due e delle lo-
la essere Gottfried, il fratello perduto divertito a fare l'attore fino in fondo , co- ro culture: ragioni sociali e politiche (Wa-
(per un sortilegio di Ortrud) di Elsa, e me pare abbia sempre sognato, mostran- gner sale sulle barricate contro il dominio
che ora torna a governare nel Brabante; do ancora una volta che le sue capacità dell"'idea diabolica del denaro") e ragioni
ma la vera storia si chiude, anche alla Sca- di recitazione non sono inferiori alla istituzionali e culturali (Verdi si batte con-
Vittorio Coletti la, con la rinuncia all'amore di Lohen- straordinaria qualità della sua voce, che tro il predominio straniero e l'invadenza
grin, che ritorna malinconicamente nel ha emesso con una delicatezza conve- clericale). Il duplice centenario dei grandi
ed Elisabetta Fava superiore ma anafettivo mondo dei mini- niente alla labilità psichica del personag- gemelli rivali potrebbe essere anche una
stri del Graal, dove un giovanotto par suo gio che gli è stato, un po' incongruamen- bella occasione, in Italia, per ripensare
Recitar cantando) 54 doveva star bene come in seminario un te, chiesto di rappresentare. Tutti i can- meglio al Risorgimento approfittando di
adolescente con incerta vocazione. tanti sono stati comunque ottimi, dal quello tedesco, così simile e diverso. E vi-
Effetto film: La trama andava riraccontata perché è grande René Pape, che ha dato voce a un ceversa in Germania, si capisce. •
da essa che il regista Claus Guth ha preso autorevole re Enrico, a Tomas Tomasson
Massimo Quaglia lo spunto per la sua interpretazione del bravo baritono nel ruolo del cattivo ma
vittorio.coletti@lettere.unige.it
lisbeth71@yahoo.it
La regola del silenzio personaggio en titre. Per Guth, Lohengrin,
in cui Wagner aveva invitato a vedere la fi-
insicuro Telramund, una sorta di Mac-
heth, anche lui nelle mani della grintosa V. CoIetti insegna storia della lingua italiana
di Robert Redford gura dell'artista moderno, impossibilitato e perfidissima moglie Ortrud, magnifica- ed E. Fava storia della musica all'Università di Genova
N.2 40

TI privato epubblico
di- Massimo Quaglia

La regola del silenzio di Robert Redford, con Robert Redford,


Shia LaBeouf, Julie Christie, Susan Sarandon, Nick Nolte, Richard Jenkins, Stati Uniti 2012

P rodotto, diretto e interpretato da una delle


stelle più brillanti, in tutti i sensi, di Holly-
wood, La regola del silenzio ha illuminato una del-
1969 e il 1976, a scopo dimostrativo per protesta-
re nei confronti della politica estera americana, e
in particolare contro la guerra in Vietnam, da par-
volgente, di Cliff.Martinez, ex batterista dei Red
Hot Chili Peppers.
Risulta immediatamente evidente come La rego-
le edizioni senza dubbio meno splendenti nella re- te dei Weather Underground (nome che deriva da la del silenzio, al di là della forma pur seducente
cente storia della Mostra del cinema di Venezia, un verso della canzone di Bob Dylan Subterranean del suo intreccio, sia un' opera profondamente po-
dove è stato presentato fuori concorso. Ha costi- Homesick Blues e che sostituisce, su sollecitazione litica, tramite la quale tracciare un bilancio della
tuito la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, di della componente femminile del gruppo, l'iniziale generazione del Movement. Generazione osservata
uno dei percorsi artistici di maggior rigore e co- Weathermen), ala radicale scaturita da una scis- con palese complicità e simpatia dal coetaneo regi-
erenza che la gloriosa tradizione del cinema civile sione all'interno del movimento Students for a sta, che mette in scena una galleria di personaggi -
americano sia in grado di annoverare. Quello di un Democratic Society. quasi tutti significativamente incarnati da alcuni
Robert Redford che ha fatto dell'impegno uno dei Su tale sfondo, richiamato dalle scarne ma es- degli esponenti più noti del cinema d'impegno ci-
fattori distintivi della sua straordinaria carriera, senziali immagini di repertorio collocate in aper- vile americàno di ieri (Susan Sarandon e Nick Nol-
tanto in qualità di attore all'interno di opere fir- tura e relegato per il resto in un immanente fuori- te) e di. oggi (Richard Jenkins) - capaci di assu-
mate da autori che sono considerati dei veri e pro- campo, prende le mosse una vicenda ambientata mersi retro attivamente le loro responsabilità, se-
pri campioni in tale ambito, come Arthur Penn, circa trent'anni dopo. Quando l'Fbi arresta Sha- condo modalità e tempistiche differenti l'uno dal-
Sydney Pollack, Abraham Polonsky e Alan J. Pa- ron Solarz, una latitante ricercata per aver parte- l'altro, senza rinnegare gli ideali giovanili. Esem-
kula (del quale viene qui naturale citare Tutti gli cipato all' epoca a una rapina in banca, finalizzata plare ed emozionante in tal senso è il colloquio in
uomini del presidente, pellicola del 1976 con cui al reperimento di fondi da utilizzare per finanzia- carcere ra Sharon e Ben, opportunità per la don-
quest'ultimo film di Redford può essere apparen- re l'attività dei Weather, conclusasi con l'omicidio na di affermare con piena convinzione la propria
tato sul piano del soggetto), quanto nelle vesti di di una guardia. La cattura della donna, ,nonostan- totale irriducibilità alla logica di pensiero domi-
regista, ma anche di fondatore, nel 1981, e presi- te le intercettazioni telefoniche effettuate dalle nante. Sarà presumibilmente merito di una simile
dente del Sundance Institute, un ente non-profit forze dell'ordine indicassero in modo inequivoca- e condivisa saldezza di principi se la consapevolez-
che si "occupa di supportare i progetti dei cineasti bile la sua ferma e imminente volontà di costituir- za dell' occasione perduta di cambiare il mondo
indipendenti e di contribuire alla formazione dei si, desta più di un sospetto in Ben Shepard, gio- non trasforma l'atmosfera comprensibilmente
giovani aspiranti professionisti del cinema, nonché vane cronista di un piccolo quotidiano locale, che amara che pervade il film in un atteggiamento de-
di organizzare il Sundance Film Festival, la massi- incomincia a indagare. Scopre ben presto che nel- cisamente pessimista rispetto al futuro.
ma manifestazione internazionale dedicata alla co- la stessa Albany (New York) , sede del suo giorna-
siddetta produzione "indie".
Spostatosi dietro la macchina da presa nel 1980
con Gente comune - esordio che gli valse addirit-
le, vive l'avvocato che ha appena rifiutato là dife-
sa della Solarz, quelJim Grant dietro l'identità fit-
tizia del quale si nasconde un altro membro del
I l riconoscimento degli errori commessi costitui-
sce l'atto doveroso e necessario prima di conse-
gnare il testimone alle nuove generazioni, di affi-
tura quattro premi Oscar: miglior film, miglior re- commando artefice della rapina. Jim, cittadino dare loro il destino dell'umanità. Un'eredità cultu-
gia, miglior attore non protagonista (Timothy modello rimasto .vedovo da un anno e con una fi- rale che si aggiunge naturalmente all'altrettanto in-
Hutton) e miglior sceneggiatura non originale glia dodicenne a carico, decide allora di affidare la dispensabile esperienza diretta delle cose. Ben, in-
(Alvin Sargent, da un romanzo di Judith Guest)-, ragazzina al fratello e di attraversare gli States, in- traprendente e spregiudicato cacciatore di notizie,
si è sempre cimentato con la trasposizione di testi seguito sia dal reporter determinato nel mettere a si rende conto che in fondo la verità è qualcosa di
letterari sino a Leoni per agnelli (2007) e The Con- segno un memorabile scoop sia dai federali ansio- ambiguo e sfuggente, maggiormente legata alla di-
spirator (2010), entrambi realizzati, viceversa, a si di assicurarlo finalmente alla giustizia, per tro- mensione intima degli individui che non all'appa-
partire da storie inedite. La regola del silenzio rap- vare la maniera di provare la propria presunta in- renza degli avvenimenti storici. Questione già visi-
presenta il ritorno a fonti d'ispirazione preesisten- nocenza. Oltre non è assolutamente consentito vamente suggerita allo spettatore con le inquadra-
ti, perché frutto dell' adattamento per il grande svelare riguardo a un itinerario ricco di segreti, di ture che seguono i materiali d'archivio introduttivi
schermo di The Company You Keep, libro pubbli- rivelazioni e dall' esito imprevedibile. ~enzionati in precedenza: un lento movimento di
cato nel 2003 dallo scrittore Neil Gordon (La re- macchina nel tentativo di mostrare il volto di Sha-
gola del silenzio, Rizzoli, 2012), al cui titolo corri-
sponde esattamente quello del film (che al contra-
rio non ha nulla a che spartire con la traduzione
S ulla base di una solida sceneggiatura di Lem
Dobbs, Redford realizza un film classico che
acquisisce da subito le cadenze del thriller, evi-
ron, che comparirà, con lieve ritardo, raddoppiato
dalla superficie riflettente del mobiletto della cuci-
na. li giornalista è protagonista di una storia di for-
della versione italiana, dettata probabilmente da tando comunque di uniformarsi alle declinazioni mazione al termine della quale il rapporto tra sfe-
ragioni esclusivamente commerciali). L'elemento horror e persino gore che spesso caratterizzano ra privata e pubblica si è completamente modifi-
che tuttavia lo accomuna al precedente The Con- attualmente il genere. Adotta uno stile piano, cato: non più "il privato è pubblico" di sessantot-
spirator è l'attenzione riservata alla storia del pro- forse inconsciamente debitore della lezione tesca memoria, né il suo ribaltamento negli anni
prio paese, un passato da rileggere criticamente e hitchcockiana appresa sui set televisivi di Alfred ottanta che si potrebbe definire "il privato soprat-
da collegare al presente per meglio riuscire a com- Hz'tchcock presenta (1961) e J.}ora di Hitchcock tutto e sopra a tutto" e nemmeno l'idea "il privato
prendere la complessità della realtà contempora- (1962-1963) , dove aveva recitato in un paio di è di pubblico dominio" dell~era digitale cQntem-
nea. Là si trattava però del passato remoto: l'ucci- episodi. Non che a causa di ciò alla platea siano poranea. li magnifico epilogo, sospeso fra la poe-
sione, il 15 aprile 1865, del presidente degli Stati negate le sorprese, ma la narrazione è orientata sia sognante dei finali chapliniani e la chiusa sim-
Uniti Abraham Lincoln e il successivo processo in direzione del cervello piuttosto che della pan- bolica di Eroe per caso (1992) di Stephen Frears, fa
alle otto persone accusate di aver ordito il com- cia dello spettatore. E il punto di vista di que- infatti sperare in un diverso e corretto equilibrio
plotto. Qui invece del passato prossimo: le azioni st'ultimo aderisce perfettamente a quello del tra questi due piani. •
di contestazione violenta, inclusi una serie di at- giornalista, vale a dire all'autentico asse portante massimo.quaglia@libero.it
tentati dinamitardi ad alcuni luoghi simbolo come di un racconto il cui tono soft è anche creato gra-
il Campidoglio di Washington, compiute, tra il zie alla musica discreta, eppure intrigante e coin- M . Quaglia è critico cinematografico
N.2 41

aspiranti scrittrici che awincono Elias in una re- Margaret PoweU, AI PIANI BASSI, ed. orig. 1968,
Letterature te seduttiva per indurlo a scrivere per loro con- trad. dall'inglese di Carla Palmieri e Anna Maria
to, libri da imporre poi a importanti editori (alme- Martinz; pp. 192, € 16,50, Einaudi, Torino 2012
Christa Wott: AUGUST, ed. orig. 2011, a cura di no una di queste amiche, Friedl Benedikt, ebbe
Anita &ja, pp. 80, € 12,50, e/o, Roma 2012 peraltro nell 'Inghilterra del dopoguerra una dis- Gli appassionati dello sceneggiato tv Down-
creta fama come autrice di qualità). E si segue ton Abbey non troveranno qui plot e scenari
Germania 1945. In un castello prussiano con parecchia pena la storia del progressivo come quelli a cui sono abituati. Piuttosto si trat-
adattato a sanatorio arriva tra i profughi dai ter- disfacimento di Veza, sempre impegnata in una ta della cronaca della vita durissima di una
ritori orientali del Reich il piccolo August, un or- difficile opera di mediazione tra le personalità donna nata in un piccolo centro di matrice
fano scaraventato dalla guerra in un mondo contrastanti e spesso in aperto conflitto dei due contadina che si trasferisce per fare la cuoca
esausto di ombre prossime alla morte, sia per fratelli. Georges è il destinatario di lettere briose in diverse abitazioni aristocratiche al principio
inedia che per tubercolosi . In questo scenario e dalla brillante capacità di invenzione, sul cui degli anni venti. Abituata a sforzi indescrivibili,
desolato l'unico barlume di vita è rappresentato fondo si intuisce senza fatica il persistere di una privata giovanissima della possibilità di ottene-
da Lilo, la giovane e dolce infermiera che la se- mai superata depressione. Esse danno in ogni re una scolarità decente, Margaret non si per-
ra recita versi dei classici tedeschi e canta per i caso una vivida impressione delle difficoltà e de mai d'animo e scommette con il destino.
bambini malati. Resterà nel ricordo di August l'i- delle tensioni tra le quali, all 'indomani della Dopo avere lavorato in una lavanderia in mez-
cona di un amore, di una felicità possibile. Il rac- guerra, si ricostituisce una comunicazione cul- zo a donne provate e "depravate" come erano
conto, dedicato al marito Gerhard nel sessante- turale tra i vari paesi europei. L'edizione italiana considerate allora, la ragazza passa a fare la
simo anniversario di nozze con brevi e intense non dispone purtroppo di una cura scientifica sguattera di cucina. Mansioni assurde, tic del-
parole, rivela, come sempre nella scrittura di autonoma. Anche solo poche pagine di introdu- le padrone, solidarietà tra camerieri sono regi-
Wolf, una componente autobiografica: August zione avrebbero permesso al lettore non spe- strati con un senso dell'umorismo non usuale.
rimanda infatti alla drammatica fuga di Christa cializzato di intendere nella giusta misura la por- Finalmente, ormai raggiunta la maggiore età,
adolescente davanti all'incalzare dell'Armata tata di questo rilevante carteggio. Margaret approda in una nuova famiglia dove
rossa, un'esperienza narrata in Trame d'infan- MAURIZIO PIRRO la padrona - coperta da una strana biacca
zia. Qui la figura maldestra del protagonista vi bianca e tinta a chiazze giallastre - dà gli ordi-
compariva appena accennata, come nota Anita ni pe'r !a giornata sdraiata in una vasca da ba-
Raja nella prefazione. Si tratta dunque di pagi- gno. Margaret finalmente si trova meglio, dopo
ne stralciate dall'ordito del grande romanzo del Amy Waldman, NEI CONFINI DI UN GIARDINO, ed. avere trascorso la giovinezza a lucidare ar-
1976, forse destinate a un successivo sviluppo, orig. 2011, trad. dall'inglese di Cristiana M ennella, genteria e strofinare stivali da cavallerizza, fino
ma che in questa forma pur breve suscitano al- pp. 400, € 20, Einaudi, Torino 2012 a riuscire a diventare cuoca. Ben messa, vita-
cune riflessioni , a cominciare dal fatto che, con le, alla ricerca di un marito che le assicuri una
un procedimento insolito, Wolf colloca al centro Cosa significa essere americani , se già dalle certa stabilità, la donna si costruisce una vita
una figura maschile: attraverso un tracciato sue origini l'America ha scelto di non avere degna, certa comunque che, per "Loro", i do-
temporale che si dilata fino al presente, la tragi- un'appartenenza se non al futuro? Chi sarà do- mestici "non dovrebbero mai ammalarsi, non
ca vicenda dei profughi tedeschi, con quei mani il nuovo cittadino americano? Sono questi dovrebbero mai essere troppo eleganti né ave-
bambini spersi, abbandonati con il solo nome al gli interrogativi sollevati da The Submission, ti- re opinioni diverse da quelle dei padroni". Se è
collo, è affidata alla memoria di August adulto, tolo originale del romanzo di Amy Waldman difficile trovare una vera vocazione alla lotta di
voce di un uomo dall'esistenza modesta e soli- (codirettrice della sede sud-asiatica di "The classe, in Margaret Powell c 'è però la capaci-
taria, ambientata nella Berli- New York Times" al suo tà di far sentire l'ingiustizia in modo inequivo-
no di oggi . Interessante è poi esordio di scrittrice). La cabile. Come quando descrive le bizze di "sua
la funzione narrativa del lied storia, ambientata nel cuo- signoria", il gatto della padrona, che rifiuta il
tedesco, frequente nella pro- re dell'America del post 11 merluzzo completamente spinato da una delle
sa più recente di Wolf. Se settembre, tre anni dopo ragazze di cucina.
nella Città degli angeli (201 O) l'attentato, ci consegna un CAMILLA VALLETTI
il canto c are con funzio- affresco variopinto delle vi-
ne terapeutica in un fitto sus- te e delle angosce di chi
seguirsi di titoli, quasi una ta- ha assistito a quella trage-
stiera mormorante di rimandi dia, tracciando con nettez- "VICEVERSA LETTERATURA. RIvISTA SVIZZERA DI
musicali, in August la sottile za di contorni una varietà SCAMBI LETTERARI", n. 6, pp. 292, € 22, Service de
differenza nel genere delle . di percezioni ed emozioni Presse Suisse-Casagrande, Bellinzona 2012
canzoni caratterizza i singoli contrastanti. AI centro della
personaggi. Così Lilo canta e vicenda, il tema controver- La rivista annuale di letteratura svizzera "Vi-
seduce l'animo infantile con so della coesistenza tra ceversa" , che dal 2007 esce in tre edizioni (te-
noti lieder di derivazione popolazioni ed etnie diver- desca, francese e italiana) con l'intento di favo-
classica, mentre ad altre fi- se: tutte raccolte sotto rire gli scambi letterari tra i vari ambiti linguisti-
gure è assegnata un'intona- Le immagtni della sezione SCH EDE un'unica bandiera, quella ci e culturali della Confederazione, dedica la
zione più popolare - e giù a sono di Franco Matticchio dell'appartenenza comune sesta annata alle geografie reali e immaginarie
scendere fino a quegli "arzilli alla cittadinanza america- della letteratura svizzera, presentata come un
vecchietti" della Germania riunificata che in gita na. Simbolo di questa auspicata qrmonia è un amalgama di diversità. Lungi dal porre l'anno-
verso i territori perduti si sgolano cantando inni monumento che, in seguito a un concorso in- so problema se sia 'corretto parlare di letteratu-
della Wehrmacht. E sono marce militari, che di detto da una giuria di accademici , dovrà na- ra svizzera o piuttosto delle quattro letterature
scorcio rimandano alla tragedia tedesca, un'e- scere sulle ceneri di Ground Zero a memento della o nella Svizzera e simili, le varie rubriche
co certo residuale ma puntualmente registrata delle vittime e preludio di una sofferta pacifica- propongono viaggi nello spazio e nel tempo, ri-
dalla scrittrice. zione: il Giardino. Ma il progetto vincitore na- fuggendo dalla nozione comune di letteratura
A NNA CHlARLONI sconde un segreto imbarazzante. Quando la nazionale e considerando piuttosto la Confede-
stampa conservatrice e sensazionalistica sco- razione, si legge nell'editoriale, "un luogo di in-
pre che l'autore è un architetto di origini musul- contri e di incroci", come attestato dalla varie-
mane (benché indiano) ma naturalizzato ameri- gata molteplicità degli scritti riportati: testi ine-
Veza ed Elias Canetti, LETTERE A GEORGES 1933- cano, il cui nome è Mohammad Khan, l'opera diti , traduzioni , interviste, dossier e interventi in
Letterature 1959; a cura di Karen Lauer e Kristian Wachinger, incontra l'ostilità dell'opinione pubblica, soprat- riferimento ad autrici e autori che per diverse
ed. orig. 1950, trad. dal tedesco di Giovanna Aga- tutto dei parenti delle vittime. Metafora di una ragioni vengono ritenuti parte della costellazio-
bio, pp. 328, € 25, Archinto, Milano 2012 metafora, il Giardino rievoca il paradiso terre- ne elvetica. Così , accanto a nomi canonici (ma
stre, lo spazio edenico della tradizione cristiana dawero poco noti in Italia) come Erica Pedretti
Gialli Un fortunato ritrovamento ha permesso, nel e occidentale, ma può anche ricordare per on- e Klaus Merz per l'ambito germanofono, Yvette
2006, la conoscenza di queste lettere rimaste togenesi la Janna, il luogo consacrato ai marti- Z'Graggen per il contesto francofono e Fabio
per decenni dimenticate tra le carte di Georges ri e a chi si sottomette alla volontà di Allah. Ed è Pusteria per quello italofono, nonché ad autori
Canetti, medico autore di studi sulla tubercolosi , in un giardino-labirinto metaforico che la con- che più recéntemente si sono affermati, il letto-
Comunicazione a cui nel 1977, sei anni dopo la morte, il fratello sapevolezza e la certezza della propria identità re è messo a confronto con artisti che a vario ti-
Elias dedicherà La lingua salvata. I materiali ri- da parte dei numerosi personaggi coinvolti nel- tolo vengono considerati elvetici. È questo il
guardano in particolare due periodi : il primo, la vicenda si perderanno inevitabilmente. L'ar- caso di Alfonsina Storni , ticinese la cui famiglia
1933-1938, segnato dalle difficoltà economiche chitetto, gli esperti componenti della giuria, i si trasferisce in Argentina quando lei è ancora

Storia dei coniugi Canetti , dal manifestarsi di alcuni parenti delle vittime e l'opinione pubblica do- in tenera età e che diventerà tra la più apprez-
violenti attacchi di nevrosi in Elias e dal lavoro di vranno rinegoziare quei valori di libertà e di tol- zate autrici sudamericane, così come dell'u-
promozione della sua fama di scrittore (nel leranza che ne determinavano l'aderenza ai craino Jurij Andruchovyc, la cui attività teatrale
1935, a quattro anni dalla chiusura del mano- principi di una nazione. Dalle voci di questo ro- lo conduce spesso nella Confederazione. Que-

Fumetti scritto, viene pubblicata Die Blendung, che do- manzo corale e polifonico emergono così tutte . st'ultimo è forse l'unico autore del volume a ri-
po la guerra circolerà fuori dalla Germania con le contraddizioni che oggi inquietano l'America flettere, con freschezza e onestà intellettuale,
il titolo dell'edizione inglese del 1946, Auto da e l'Occidente: la difficoltà di fare coesistere pa- su alcuni topoi elvetici , peraltro adottando
fé). Nel secondo periodo, 1945-1948, cadono le cificamente diversi punti di vista, la problemati- un 'angolazione esterna agli antipodi rispetto a
vicende più notevoli e più che negli anni prece- cità della convivenza tra democrazia e fonda- quella dell'ultimo DOrrenmatt, che considerava
Filosofia e politica denti si delineano il talento epistolare di Veza e mentalismo religioso, ma anche la dialettica tra la Svizzera, come è noto, una prigione. Il multi-
la sua funzione di equilibrio sulla psicologia on- laicità e fede, fino alle riflessioni sull'alterità del- forme e dinamico paesaggio letterario elvetico
divaga e fortemente narcissica del marito. Si l'arte e sull'importanza del valore estetico in sé che ne risulta è osservato criticamente da stu-
leggono con gusto romanzesco i racconti che rispetto alle ragioni etiche, morali, religiose. diosi di varie nazionalità.
Società Veza fa al cognato circa la voracità di un paio di ALFREDO NICOTRA ANNA FATTORI

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Martin Suter, IL TALENTO DEL CUOCO, ed. Genova dove si celebra la sinistra liturgia giallo tradizionale. I fatti sono ambientati 2011 è stata ospite protagonista) e cinema
orig. 2010, trad. dal tedesco di Emanuela Cer- dell'elettroshock: e Defilippi gioca anche nel 1960, il luogo in cui si verificano è l'Is- (il Torino Film Festival del 2011 ha asse-
vin~ pp. 333, € 16, Sellerio, Palermo 2012 stilisticamente su tale registro, alla luce di landa e più in particolare una minuscola gnato il primo premio a una sua pellicola).
un'appassionata frequentazione di letture isola, Flatey, di cinquantadue abitanti, si- . Non è un caso che questo romanzo meriti
Maravan è un giovane cuoco tamil pro- "popolari". Ma a un secondo livello, impa- tuata in un fiordo all'estremo Nordovest. attenzione. Non solo giallo.
veniente dallo Sri Lanka, che ha lasciato stato con scampoli memoriali della storia di All'alba di un giorno di giugno una famiglia (F.G. e A.M.)
per scappare dalla guerra, in cerca di un una generazione (minestre al pesto e bom- di pescatori trova il cadavere di uno sco-
futuro migliore. Lavora in un ristorante di bardamenti, siamo nel 1942, lo squarcio nosciuto con una serie di trentanove lette-
lusso a Zurigo, gli vengono affidati compiti aperto di un passato fascista che continua re in tasca. Costui era uno studioso di un
umili ma non se ne lamenta. È amabile, ot- a saRguinare), il teatro mitico enigma irrisolto Maj SjowaU e Per Wahloo, IL MILIONARIO,
timista, circondato e assistito dai suoi ritua- del rapporto con il ma- basato sulle saghe pp. 117, € 11, Sellerio, Palermo 2012
li e dai suoi dei. Lì incontra una giovane ca- le mantiene, grazie al- raccolte nel Libro di
meriera, Andrea, disinibita e sveglia, che si la sottigliezza del nar- Flatey, custodito nella Si tratta di "testi scritti e/o pubblicati ori-
accorge delle doti straordinarie del giova- ratore, una dolente se- biblioteca locale. Si ginariamente negli anni 1949-1994" (la tra-
ne e gli propone di aprire un'attività. La rietà mitica: e gli omici- occuperà del caso un duzione dallo svedese res.ta anonima, salvo
chiameranno "Love Food" , con una menù di perpetrati entro e at- giovane awocato in- per il racconto Vent'anni dopo, di Gabriella
destinato a migliorare il desiderio sessuale torno il manicomio, e viato appositamente Bonalumi), la cui ripubblicazione rende un
delle coppie in crisi. Così awiene, e non misteriosamente cele- dal continente, che si cattivo servizio sia alla casa editrice che
mancheranno clienti tra politici, personag- brati nei disegni con il imbatterà in un altro agli autori, dei quali ha invece avut0 il gran-
gi della finanza, facoltosi affaristi. Pur tra sangue della ricovera- cadavere e in altri mi- de merito di pubblicare i nove volumi della
crucci familiari, il ricordo delle radici con- ta, lasciano spazio a steri. Si snodano così serie Roman om ett brott, Romanzo di un
sente a Maravan di mantenere la rotta in intervalli meditabondi due storie, quella del- delitto. Purtroppo si tratta di sette racconti
una società tanto diversa dalla sua, quella in cui può fare capoli- l'inchiesta per scopri- brevi, un interludio teatrale e un dialogo tra
svizzera, la cui apparenza disinfettata in- no anche qualche re l'accaduto e quella i due autori che nulla aggiungono, nemme-
ganna. Anche in questo romanzo, /I talento sentimento meno della ricostruzione no il dialogo che vorrebbe chiarire il senso
del cuoco, uscito in 'Svizzera nel 2010, estremo e qualche delle lettere per deci- della loro opera complessiva, e qualcosa
Martin Suter conferma le doti di analista del porzione di quiete. frare l'enigma di Fla- tolgono a essa. Mette conto parlarne per ri-
dettaglio, di professionista nella ricerca D'altra parte il thriller tey. Un terzo elemen- sparmiare agli appassionati dei loro rom~n­
settoriale, qui l'ayurvedica, di scrittore go- stesso appare come la to è però il vero prota- zi una delusione e per raccomandare a co-
dibile nel fornire i profumi e gli odori, in punta di un iceberg, alludendo a un passa- gonista del romanzo: il territorio di quei loro che ancora non vi si sono accostati di
questo caso nei piatti della cucina di Mara- to che resta sfuggente: e non a caso un si- luoghi, quei pezzetti di terra con una man- non rinunciarvi. Non a caso la coppia degli
vano Manca l'incisivo ritmo di altri lavori, su mile romanzo "puro" di jndagini poliziesche ciata di case dove i prezzi si calcolano in autori svedesi sono ritenuti da Andrea Ca-
tutti Com'è piccolo il mondo, qui rallentato costituisce la terza puntata (conclusiva, o pelli di foca, in tavola si servono uova di milleri e Alicia Giménez-Bartlett dei capi-
dall'indolente piacere delle ricette diffusa- forse no) di una saga più ampia di sapore sterna, le notizie dal mondo sono scolori- scuola di un genere letterario che, pur es-
mente descritte. Anche Suter si piega al fe- fantastico (Angeli, 2002, e Le perdute trac- te, la vita è immutabile, in un'atmosfera do- sendo di gradevole lettura, non priva di ten-
nomeno del "gastronomico", gustoso e ce degli dei, 2008, entrambi per Passigli) ve chiunque crede alla maledizione legata sione, hanno poco o nulla a che fare con
gradito grimaldello verso la popolarità, incentrata proprio sul rapporto tra Dio e il all'enigma di Flatey. Si delinea un piccolo quello che in Italia viene denominato giallo.
questa sì ricetta di successo. Però, per re- male attraverso il dramma di potestà ange- mondo fuori dal tempo, in cui ogni abitan- Si potrebbe azzardare la definizione di un
stare in tema, questa ciambella non è ri- liche in esilio sulla Terra. L'ombra delle loro te nasconde un universo di storie e segre- romanzo poliziesco, nel caso dei due sve-
uscita con il buco come le altre. ali e anzi il loro silenzio si allarga ora ideal- ti, in cui compaiono minuscole comunità desi, a sfondo-scopo sociale. Si tratta infat-
FULVlO GlANARlA e ALBERTO MITTONE mente su questa storia di individui alle pre- popolate da figure emblematiche e cari- ti di un'opera di denuncia militante, da par-
se con l'Abisso: quasi la celebrazione sim- smatiche. Il tutto calato nel paesaggio, te di due autori di orientamento comunista,
bo a di un mistero incarnato nei grovigli nella sua bellezza dura ed essenziale, delle ingiustizie e dei perduranti soprusi
interiori che meglio conosciamo. "preumano" come ricordava il viaggiatore perpetrati nella Svezia degli anni sessanta
Alessandro Defilippi, LA PAZIENTE N. 9, FRANCO PEZZINI Giorgio Manganelli, in quanto l'individuo è e settanta, a governo socialdemocratico,
pp. 313, € 18, Mondadorl~ Milano 2012 ospite in un ambiente "scostante dalle for- attraverso la descrizione della vita e dell'at-
me discontinue ed estreme", in un"'isola tività professionale di un gruppo di poliziot-
Si può leggere in modi diversi questo pianeta". La natura islandese, autorevole e ti, guidati dal taciturno e democratico com-
thriller (così definito fin dalla copertina) di , Viktor Amar Ing6lfsson, L'ENIGMA DI FLA- autoritaria, si raccorda nel romanzo con i missario Martin Beck. L'attività investigativa
Alessandro Defilippi, psicoanalista e straor- TEY, ed. orig. 2012, trad. dall'islandese di Ales- miti nazionali e forma con essi un connu- dei protagonisti si presta a metterne in luce
dinario narratore anfibio capace di passare sandro Stort~ pp. 288, € 16,50, Iperborea, Mi- bio stringente, che non è però calato nel l'umanità, in continuo conflitto con autorità
dal mainstream al genere, e viceversa, lano 2012 passato astorico, ma cementa 'gli animi politiche e gerarchiche superiori, illuminan-
sempre però ibridando qualche misura del- degli abitanti che devono affrontare il pre- do situazioni, marginali nella società svede-
l'uno con l'altro. C'è evidentemente la lezio- Aveva ragione Chabrol quando soste- sente e la sua trasformazione. L'identità se, tuttora più diffuse in altre parti d'Europa.
ne del feuilleton nel rimorso misterioso che neva che il giallo è un "veicolo" della crea- nazionale non si esaurisce così in uno ste- Riuscire a farlo senza intaccare una qualità
rode un maturo colonnello dei carabinieri, tività, un modo che consente all'autore di rile e malinconico sguardo all'indietro, ma emotiva fuori dal comune costituisce un
nella femme fatale che ha enigmaticamen- lasciare libera la sua fantasia e rappresen- corazza la popolazione nell'affrontare le pezzo di bravurà che ha trovato altri degni
te attraversato la sua vita, nel segreto di un tare il mondo che accompagna la storia. È sfide contingenti. Non è un caso che il ro- proseliti, da Petros Markaris in Grecia, Qiu
giovane psichiatra tedesco che potrebbe quanto si verifica con L'enigma di Flatey di manzo sia ambientato nel 1960, non è un Xiaolong in Cina, Henning Mankel nella
essere qualcun altro, nella follia di una rico- Victor Ing6lfsson, raffinato intrigo che si caso che la cultura islandese affascini co- stessa Svezia.
verata in un goticissimo manicomio sopra pone lontano dai collaudati canoni del me letteratura (alla Fiera di Francoforte del GlAN GlACOMO MIGONE

Paolo Toso, LA VERITÀ DI CARTA. ROMANZO A PALAZZO risulta tutt'affatto "logico") è che l'ingegner Chiari con- Non tutto è cupo, peraltro, nel racconto di Toso. Nel
DI GIUSTIZIA, pp. 227, € 14, Instar, Torino 2012 fessa senza riserve il reato commesso e ce la mette davve- composito mondo che l'autore cifa conoscere attraverso
ro tutta per farsi condannare e "riparare", ma proprio non l'esperienza giudiziaria dell'ingegner Chiari si possono
Con il romanzo La verità di carta, Paolo Toso, giovane ci riesce. Un manipolo di avvocati spregiudicat~ arrogan- cogliere anche sprazzi di luce, non prevalenti e tuttavia
ma già affermato pm della Procura di Torino, trasferisce sul ti e cialtroni difende con ogni possibile artificio dtalettico significativi. Un ruolo centrale, al riguardo, ha il difen-
piano letterario storie e soprattutto riflessioni che sono n~ e processuale i coimputati di Chzan; che alla fine sono as- sore d'ufficio che Chiari (dopo aver rinunziato a un le-
sultato e patn'monio del suo quotidiano impegno giudizia- solt~ trascinando con sé lo stesso Chiarz; che per riscat- gale "doppiogiochista") ha la fortuna di incontrare:
rio. Le amarezze e le frustrazioni che ormai sono inevitabi- tarsi avrebbe voluto invece distinguersi da loro. un'avvocatessa alle prime armi ma capace, onesta e pie-
li corollan' del lavoro del magistrato sono qui scolpite con I! racconto di Toso non risparmza neppure i "chierici": ed na di passione, che si immedesima nella situazione del
la pazienza dello "spettatore di se stesso", che nel contempo ecco il giudice "con il consueto passo stanco e il capo chi- "cliente" diventandone alla fine sinceramente amica.
studia il mondo circostante con la freddezza dell' entomolo- no", mentre il pm teorizza "l'estetica dell'impacchetta- Figure positive sono anche quelle di due detenuti (un
go (e l'espressione non vuoI essere per nulla imverente .. J. mento", vale a dire che "spesso nel processo conta più il rapinatore per... disoccupazione e un immigrato clan-
Un giovane ingegnere torinese, Enrico Chiari, accetta di pacco che quello che c'è dentro"; e se il pacco "non è a nor- destino del Burkina Faso incarcerato per una "bagatel-
partecipare alla turbattva di una gara in pubblico appalto. ma", cioè confezionato secondo regole "precisissime" (cioè la", poi trasferito al Cie dove morirà cadendo dal tetto)
Finisce in carcere per sedici giorni. Esce cambiato e vuole i cavilli che fanno del processo un percorso a ostacoli), "al- intorno alle quali Toso tesse - senza retorica, con sem-
"riappropnarsi di sé", vuole "indietro la sua faccia". Perciò lora si butta via tutto", anche la verità, e "qualcuno ne ap- plicità che coinvolge e colpisce - storie di vera solida-
decide di affrontare il processo come "luogo in cui portare . profitta". Ne nsulta un pm che ha perso il gusto di "com- rietà che soltanto gli "ultimi" sono capaci di creare. In-
un segno di umana autenticità"; per scoprire invece che si battere" perché non crede più nella sua funzione, avvilita fine, Agnese, la compagna di Enrico Chiari, che se ne va
tratta di "una recita e niente più". Perché un conto è la ve- da regole stravolte, "spesso riscritte per far vincere una par- dall'Italia (medico in Africa) perché condanna la scelta
n'tà, tutt'altra faccenda è la sua dimostrazione, che deve fa- te, di regola la più forte, O per far perdere lo Stato". Un pm che metterà l'ingegnere nei guai. Ma la sua presenza re-
re i contt; fra l'altro, con la conoscenza "debole" che onto- rassegnato e disilluso, alla fine perdente. I.: esatto contrario sta immanente nell'intero arco del racconto, grazie alla
logicamente caratterizza il mestiere di giudicare. Posto che - prego di credere - di quel che Toso è nella realtà dell' ef parola "onestà" da lei scritta su 4i un post-it lasciato a
"le éarte degli ingegneri contengono fatti che cambieranno fettil'o esercizio delle sue funzioni. Ciò che fintsce per co- Enrico prima di partire, che questi tiene in evidenza
la realtà", mentre quelle dei giudici contengono "opinioni", stituire forse la principale chiave di lettura del libro: una (quasi fosse un costante richiamo) nella sua casa. Dove
e i fatt~ "pur essendo già successt; sono tratteggzati in lon- denunzza obiettzva e spietata, argomentata e rigorosa, ma Agnese farà ritorno alla fine del romanzo, come a signi-
tananza": una "verità di carta", appunto. intrecczata con la speranza (convinta) che le cose prima o ficare che nella vita, oltre alle "verità di carta", ve ne so-
I! paradosso (tale può apparire ai non addetti ai lavori, poi cambieranno nell'interesse della giustizia, altrimenti no di più autentiche e genuine.
ma nella realistica narrazione di Toso ti relativo percorso destinata a diventare sempre più un obiettivo retorico. GIANCARLO CASELLI
Caterina Malavenda, Carlo Melzi d'Eril, Giu-
N. 2

stessi giornalisti - valga per tutti il lavoro


.
zelli, nel 2004, in un volume curato da Gui-
.

nostro sistema mediale, per favorire la


'.
lio Enea Vigevani, LE REGOLE DEI GIORNALI- pionieristico che ne fece Paolo Murialdi do Crainz.). Non sono più di 1.500 coloro conoscenza degli elementi strutturali
STI. ISTRUZIONI PER UN MESTIERE PERICOLO- con la sua sintesi storica edita da il Mulino). che dawero seguono le paginate che i che ne condizionano la produzione e in-
SO, pp. 180, € 15, Il Mulino, Bologna 2012 Quali, allora, le ragioni per unJ1UOVO studio giornali dedicano al dibattito politico, scri- fluenzano il mestiere del giornalismo.
accademico? La risposta sta nel progetto veva Forcella, e ne enumerava i soggetti e Già autore d'un altro volume ("Notizie
Fa ormai parte del sapere comune lo espresso efficacemente dal titolo, di rac- le categorie con una sfrontatezza (nella lo- s.p.a." , pubblicato da Laterza nel 2010)
spettacolo teatrale che una sera di gen- contare e analizzare la relazione stretta che gica di quel tempo) che raccontava la tem- che affronta il tema della natura della
naio di quest'anno ha messo in scena co- nel sistema mediatico del nostro paese in- pra e la qualità del suo giornalismo. Che è produzione giornalistica, Michele Polo,
me due compari complici Santoro e Berlu- treccia giornalismo e strutture oligarchiche stato un giornalismo interpretato con raro docente di Economia politica e direttore
sconi. Sappiamo tutti come fi- spirito di autonomia, tanto raro - del "Giornale degli economisti ", qui rac-
nì, che lo show vinse sul co- allora come oggi - da portare conta la storia dei nostri media, ieri oggi
pione, e il convitato stravinse Forcella a dover abbandonare e domani, come un sistema senza plura-
sul domatore; ma molti restaro- clamorosamente due giornali, la lismo. Questa "anomalia", che dovreb-
no con qualche insoddisfatta "Stampa" di De Benedetti nel be trovare una naturale analisi di carat-
çuriosità quando B. lesse (col '59 e il "Giorno" di Afeltra nel tere politico piuttosto o sociologico, re-
ditino che seguiva le righe del '72, per un forte dissenso sulla cupera però nell'ottica dell'economista
tes~o , come un ,analfabeta di ri- loro linea editoriale (De Bene- le radici d'una tabe genetica, legata agli
torno) il lungo elenco di con- detti non gli pubblicò due sue assetti proprietari dei ' mezzi d 'informa-
danne per diffamazione inflitte analisi di apertura verso il na- zione - in Italia non esistono "editori pu-
al castigamatti Travaglio e pe- scente centrosinistra, e Afeltra ri" , né nella stampa presuntamente d'in-
rò sqbito, a seguire venne la aveva imposto al giornale dell'E- formazione né nei giornali o nei media
protesta di Travaglio che inutil- ni un'ottica che contrastava net- d'opinione - e all'inevitabile ricaduta che
mente invitava il Cavaliere a tamente con l'analisi che Forcel- questa dimensione imprenditoriale river-
raccontare che quelle condan- la faceva del confronto politico sa sul lavoro giornalistico. Una ricaduta
ne erano "in sede civile" ma nulla avevano del potere, non soltanto politico, ma anche di quegli anni). È tutta l'antologia, comun- che non coinvolge soltanto il grado di
a che fare con il giudizio penale. E fa economico e sociale. Mauro Forno, giova- que, curata da due studiosi cui va tra l'altro autonomia che i giornalisti possono gua-
ugualmente parte del sapere comune la ne docente universitario, ha alle proprie il merito d'aver scritto una bella biografia di dagnarsi nell'esercizio del proprio lavo-
lunga epopea che sul finire dell'anno ha spalle un ricco percorso editoriale di studi Montanelli in due volumi , è tutta l'antologia ro, ma riguarda direttamente la linea edi-
contrapposto un martire della libertà di sull'Ottocento e il Novecento, e quel territo- che va letta con l'attenzione d'un racconto toriale dei media, la selezione dei temi
stampa come Alessandro Sallusti alla mal- rio di ricerca gli ha ora fornito una robusta che fa scoprire un "secondo mestiere" di da affrontare, le priorità imposte all 'a-
vagità del magistrato che lo aveva con- base di elaborazione per l'approfondimen- Forcella, quello dello storico che si misura genda setting . Appare molto interessan-
dannato alla galera per un reato di diffa- to di quella che lui definisce "una prassi di con awenimenti significativi della nostra te in quest'analisi diacronica di Polo la
mazione consumato sulle pagine di un lungo periodo", cioè una costante di com- storia nazionale, la Grande guerra, il fasci- parte relativa al "domani" dell'informa-
quotidiano del quale egli era direttore (pri- portamenti e di posizionamenti che ac- smo, 1'8 settembre, il neofascismo e il post- zione. Internet, l'I-Pad , Safari, i "giardini
ma "Libero" e poi "il Giornale"). Se il sotto- compagna la dipendenza del giornalismo fascismo, il cattolicesimo popolare di Dos- recintati " nei quali sempre più si chiudo-
titolo di questo libro scritto da due awoca- italiano quali che siano le forme nelle quali setti , ma anche le riflessioni sul dibattito in- no i consumatori dell'informazione , rive-
ti esperti di diritto dell'informazione e da un si manifesta l'esercizio del potere politico. Il terno al giornalismo, Arrigo De Benedetti, lano una propensione alla selezione
docente di diritto costituzionale e di diritto "pluralismo polarizzato" che, secondo Gio- Pannunzio, 1"'Espresso" e 1'''Europeo''. d'un materiale cognitivo che sia coeren-
della comunicazione racconta d"'un me- vanni Sartori, rappresenta in particolare il mc te e omogeneo con la visione che il "let-
stiere pericoloso" quando ricostruisce i nostro sistema ha sempre avuto come uno tore " ha del mondo e della politica; e
rapporti tra libertà di stampa e giustizia, gli dei pilastri di controllo dell'opinione pubbli- con la conseguente esclusione d'ogni
esempi di Travaglio e Sallusti appaiono un ca - o comunque della società nazionale - opinione alternativa. Escluso anche che
significativo riscontro dei problemi che ac- la disponibilit$. dei media a farsi strumento Michele Polo, L'INFORMAZIONE CHE NON C'È. possano esservi -come nel passato tec-
compagnano il lavoro giornalistico a misu- docile della lotta politica, perché la genesi INTERVISTA A CURA DI SANDRA BELLINI, nologico - politiche pubbliche di riequi -
ra di un impianto normativo non sempre ij carattere identificativo della stampa ita- pp. 102, € lO, Il Mulino, Bologna 2012 librio, il problema della riduzione dell'o-
chiaro, e non sempre propenso a ricono- liana sono stati immutabili nel tempo anche rizzonte di riferimento costituisce la
scere quella libertà che, eppure, l'art.21 quando il nostro paese ha perduto, sia pu- Inserito nella produzione della testata grossa incognita che la Rete consegna
della Costituzione definisce senza ombra re solo in parte, la sua povera scolarizza- web "Iavoce .info", questo voi umetto rea- alla creazione di una vera opinione pub-
alcuna di ambiguità. La materia potrebbe zione, il basso livello economico, la disp- lizza in termini d'intensa qualità didattica blica, anche nell 'analisi dell 'economista.
restare comunque chiusa nell'ambito di un nea del consumo culturale. Il berlusconi- il progetto di rendere chiara la natura del mc
dibattito sulle contraddizioni della giuri- , smo mediatico e l'''editto bulgaro" appaio-
sprudenza e sulle sottigliezze interpretative
degli operatori del diritto - gli awocati co-
no dunque come l'espressione di un co-
stume che ha radici assai lontane, e Forno
,
me i magistrati - se non fosse che quel di-
battito ha una ricaduta diretta sull'esercizio
di una delle forme più importanti del lavoro
riporta in esemplificazione significativa i
dati di una ricerca svolta qualche anno fa
in quattro paesi occidentali, sui condizio-
Einlibreria
mediatico: il giornalismo d'inchiesta; e se namenti subiti dai giornalisti nella pratica
non fosse che il potere (vd . Foucault) si del loro lavoro: se per gli Usa le pressioni
serve della contraddizioni e delle ambigui- venivano confessate dal 13% degli intervi-
tà normative per tentare di ridurre drastica- stati, e per la Germania da appena il 7%, i
mente il diritto dell'opinione pubblica alla giornalisti italiani avevano un triste primato
conoscenza della realtà. Accompagnç.to del 27%. Muovendo dal 1861 e dal giolitti-
da un costante riferimento a fatti concreti e smo, e passando attraverso il fascismo e
ad episodi del contrasto tra giornalismo e poi la nascita della repubblica, Forno arri-
prassi della giustizia, il lavoro dei tre esper- va fino all'egemonia televisiva e all'oggi di-
ti non solo fornisce un utile strumento di gitale trovando sempre nella realtà delle
definizione dei limiti nei quali la prassi re- forme di rappresentazione della nostra so-
stringe la ricerca investigativa dei media, cietà la conferma amara di questa servizie-
ma offre un contributo cognitivo rilevante vole "prassi di lungo periodo".
sulle forme nelle quali l'evoluzione delle mc
tecnologie elettroniche sempre più espri-
me il tradizionale lavoro del giornalista.
mc
ENZO FORCELLA. APOLOGIA DELLA PAURA.
INCURSIONI NELLA STORIA DEL NOVECENTO, a
cura di Sandro Gerbi e Raffaele Liucci,
Mauro Forno, INFORMAZIONE É POTERE. pp. 350, € 25, Aragno, Torino 2012.
STORIA DEL GIORNALISMO ITALIANO, pp. 298,
€ 22, Laterza, Roma-Bari 2012 In questa corposa, anche sorprendente,
antologia del lavoro di Enzo Forcella, val la
Gli studi storici sul giornalismo italiano pena partire dalla metà del volume, la pa-
sono ormai un prodotto consolidato della gina 233, dove s'inizia il testo di "Millecin-
ricerca accademica, in un arco di riferi- quecento lettori. Confessioni di un giornali-
mento che muove dai primi , preziosi, sette sta politico". Pubblicata nel 1959 da "Tem-
volumi della "Storia della stampa italiana" po Presente", una rivista diretta da Nicola
diretta per Laterza da Vittorio Castronovo e Chiaromonte e Ignazio Silone, quell'amara
Nicola Tranfaglia alla fondamentale raccol- e disamorata confessione non soltanto aprì
ta antologica in 4 volumi dei Meridiani, un irteressante e largo dibattito in un tem-
"Giornalismo italiano 1860-2001 ", curata po segnato ancora fortemente dalle con-
da Franco Contorbia. (Non va dimenticato venzioni ad excludendum, ma squinternò
comunque che un contributo a questi studi l'ipocrisia della struttura nella quale si cro-
tutt'altro che marginale, anche se non ac- giolava la relazione tra la stampa del nostro
cademico, è dato dai numerosi volumi di paese e il sistema di potere che governava
memorie, testimonianze, analisi critiche, la cultura politica. (II testo e il dibattito che
che nel tempo sono stati pubblicati dagli ne seguì sono stati poi ristampati da Don-
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N. 2 44

Vittorio Emanuele Orlando, SALVARE L'ITA- grafia o più propriamente filosofici (la le storie (manifestolibri , 2009), di legare (Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia) ,
LIA. DISCORSI EXTRAPARLAMENTARI, a cura di critica della sociolog ia, la ripulsa per la micro e grande storia, sullo sfondo dell'I- Avagliano e Palmieri si occupano in que-
Fabio Grassi Orsini, pp. 292, € 15, Libro filosofia della storia, il rapporto tra idea- talia liberale, del fascismo e dei suoi ap- sto saggio della deportazione politica. I
Aperto, Ravenna 2012 lismo e storicismo, la storia come storia parati repressivi, sottolineando che spes- capitoli si dipanano secondo un ordine
contemporanea , la filosofia come meto- so venivano utilizzati gli strumenti della cronologico e tematico e sono corredati
Sessant'anni fa scompariva Vittorio dologia della storia, il peso del retagg io "correzione" manicomiale (tra i protagoni- da un inquadramento storico. L'anal isi
Emanuele Orlando, ma paiono trascorsi hegeliano) ; e quelle che investono temi sti, il direttore del confino di Ventotene , degli scritti privati intende far emergere
più di cento anni. Perché, in fondo, il gran- relativi all 'i nterpretazione della storia d'I- Marcello Guida, futuro questore di Milano in maniera diretta, senza filtri , l'esperien-
de costituzionalista e statista siciliano ap- talia (la Spagna e il Rinascimento italia- all'epoca della strage di piazza Fontana). za vissuta dalle vittime , in modo tale che
partiene a un'epoca distante anni luce ri- no, la concezione crociana della "nuova Attraverso il paziente scavo dei fascicol i le singole storie si inse~iscano in un qua-
_spetto a entrambi i suoi principali ambiti di Italia", la fondazione della Repubblica). del Casellario politico .centrale, ci scorro- dro corale , in cui il dramma individuale
competenza e attività. Sia come studioso Nel complesso , dai quarantuno saggi no davanti le storie, straordinarie e ordi- diventa collettivo . Nonostante l'eteroge-
del diritto costituzionale , e capofila di qui raccolti appare chiaro che per l'au- narie al tempo stesso, commoventi e neità dei protagon isti dal punto di vista
un 'importante "scuola" giuridica, sia co- tore la filosofia crociana rimane un pun- quasi mai a lieto fine , degli anarchici Clo- dell 'età, del genere, dell 'estrazione so-
me uomo di governo, egli rappresenta in to di riferimento essenziale non solo dal tilde Peani, Emilia Buonacosa, Giovanni ciale e culturale, della provenienza geo-
pieno la seconda e ultima stagione del li- punto di vista concettuale e teoretico, Bergamasco e Umberto Vanguard ia, del grafica, l'arrivo nei campi di Fossoli, Bol-
beralismo postunitario, quello che non ma ancora di più sotto il profilo emotivo comunista libertario Kolia Patriarca, del li- zano e San Sabba segnò infatti "il pas-
seppe resistere al fascismo. Il caso di Or- ed esistenziale . berale Luigi Maresca, dell'ambientalista sagg io da una storia individuale ad una
lando è di particolare interesse perché MAURlzlO GRIFFO ante litteram Pasquale Ilaria, fino alla vi- comune della deportazione, caratteriz-
egli era stato da giovane un "giolittiano di cenda più trag ica di tutte, quella della fa- zata dalla privazione della libertà" . Gli
sinistra", ricoprendo con impegno e com- miglia Grossi (e in particolare del figlio scritti esprimono la volontà da parte dei
petenza il dicastero della Pubblica istru- Renato). Nono'stante qualche polemica, prigionieri politici di contrastare , in ogni
zione. Entrato titubante nel governo Sa- Nino Cordisco, UNIVERSITÀ E FASCISMO. li giustificata, ma talora un po' forzata, con fase della deportazione, la spersonaliz-
landra, sarà tra i più ferventi sostenitori CASO SENESE, pp. 401, € 19,90, A theneum, Fi- la storiografia "revisionista", Aragno ri- zazione e l'annientamento della propria
dell'ingresso dell'Italia nel conflitto mon- renze 2012 esce a ridare memoria a uomini e donne dignità, cercando di mantenere un lega-
diale, considerato una "guerra giusta e che , per usare le parole di uno dei suoi me con i valori della Resistenza e con la
necessaria". Lasciando da parte i morali- Se per "fascistizzazione " delle universi- maestri, Gaetano Arfè, "non trionfarono propria fede , ideologica o religiosa che
smi , l'indagine tà si intende una mai, ma non furono mai vinti ", perlomeno fosse . Nel volume sono anche raccolti
storiografica deve strategia di an- nella loro dignità. lettere e diari clandestini provenienti dal-
ancora spiegarci nessione e con- GIOVANNl S C1ROCCO l'interno dei Lager: pur nella diversità
nel dettaglio cosa trolli che erodeva del tipo di detenzione, gli italiani , arriva-
accadde alla clas- autonomia, pur ti dopo 1'8 settembre, furono ovunque
se dirigente libe- lasciando spazi considerati traditori dai tedeschi e fasci -
rale tra l'estate del di vigilata libertà, Gaudio Vercelli, TRIANGOLI VIOLA. LE PER- sti dai prigionieri delle altre nazioni e per
1914 e la primave- è nei singoli con- SECUZIONI E LA DEPORTAZIONE DEI TESTIMO- questo motivo furono costretti a occupa-
ra del 1915. Uno testi che ne van- · NI DI GEOVA NEI LAGER NAZISTI, pp. 181, re i gradini più bassi della gerarchia dei
scivolamento per no verificati inci- € 19, Carocci, Roma 2012 campi. Il ritorno fu segnato dalla paura
il liberalismo euro- denza e succes- di non essere creduti , dal senso di colpa
peo che il richia- si . Cordisco inter- Il libro, che inserisce la storia del mo- per essere sopravvissuti e dalla volontà,
mo al ruolo gioca- viene sul caso vimento dei testimoni di Geova all'interno da parte dell'opinione pubblica, di di-
to dal caso, o dal senese , metten- delle più generali vicende europee (poli- ' menticare quanto accaduto.
contesto interna- do a disposizione tiche, culturali e civili) degli anni trenta e (E.E)
zionale, non basta del lettore una quaranta, ripercorre dettagliatamente !~
a giustificare. La massa di dati da fasi di persecuzione da parte della Ge - •
storia delle idee vagliare con sen- mania nei confronti di questo gruppo re-
politiche può dar- so critico. La ri- ligioso. I pregiudizi contro gli Studenti bi- Daniela Belliti, lo CHE SONO UNO SOLO. GIU-
ci una mano, e cerca si divide in blici si delinearono ben prima dell'a ' - DICARE IL MALE DOPO EICHMANN, pp. 295,
questa raccolta di due parti: la pri- sa al potere del nazismo, stabilendo poi € 22, Ets, Pisa 2012
discorsi extrapar- ma riguarda il con esso una linea di continuità e crean-
lamentari, e quindi corpo docente, la do un terreno propizio per le successive Tra le minacce più gravi che incombo-
ufficiali , ma non frenati dall 'etichetta delle seconda gli studenti del Guf. Il prefetto di azion i repressive . Accusati di essere no sul nostro mondo c'è la crisi del giu-
istituzioni parlamentari , fornisce materiale Siena, in un rapporto del 1925, denuncia sovversivi e di nascondere, dietro alla dizio, il suo ritrarsi di fronte al male , e il
utile a una disamina dell "' ideologia" orlan- "il precario radicamento del fascismo al- maschera religiosa , intenti di natura poli- connesso riemergere dell 'essere totalita-
diana. Ne viene fuori il ritratto di un pa- l'interno dell 'ateneo". Da questa consape- tica , e visti con sospetto a causa dell 'ori- rio denunciato da Hannah Arendi. ·Sue
triottismo risorgimentale così coerente ~ volezza muovono azioni insidiose e pene- gine straniera del proprio culto , i testimo- caratteristiche erano e sono la mancan-
sincero da finire con l'essere astratto e tranti. Ma isole di resistenza e voci indi- ni di Geova dovettero subire fin dagli an- za di pensiero e l'incapacità di giudizio.
svincolato da un 'analisi effettiva del muta- pendenti riescono a sopravvivere agli at- ni venti atti discriminatori. Con l'avvento Come a dire che le intere fondamenta
to contesto nel quale le idee di metà Otto- tacchi. Se le motivazioni appaiono talvolta di Hitler la situazione degenerò e si ebbe della civiltà occidentale, costruite lungo
cento erano fiorite.' Romanticismo politico più sostenute da prese di distanza morali il passaggio da una persecuzione collet- secoli di lotte e conquiste , stanno crol-
ed elitismo avevano nutrito le idee risorgi- che non da espliciti fondamenti politici, tiva a una individuale: i singoli divennero lando sotto il peso di una trasformazione
mentali di "popolo" e "nazione" . non per questo sono da sottovalutare. oggetto di angherie ~ vessazioni da par- rad icale che la globalizzazione e la tec-
D AN ILO BRESCHl Emerge una linea liberalsocialista che eb- te delle milizie hitleriane. L'escalation nicizzazione stanno producendo da anni
be in Mario Bracci e Mario Delle Piane i delle violenze aveva come obbiettivo la nelle mentalità collettive . Si tende ormai
suoi protagonisti, e con loro spiccano per- distruzione fisica del movimento. Il perio- a confondere ciò che è umano, e quindi
sonalità come Mochi Onory, Vannini , Bion- do peggiore iniziò con lo scoppio della perfettibile ed emendabile , con ciò che
Fulvio Tessitore, LA RICERCA DELLO STORICI- di, perlopiù di ascendenza liberal-masso- seconda guerra mondiale e con l'intensi- è naturale , dunque necessario e inelut-
SMO. STUDI SU BENEDETTO CROCE, pp. 703, nica. A Siena insegnò fuggevolmente isti- ficarsi della deportazione verso i Lager. tabile. Ma il crollo delle borse e la crisi
€ 75, il M ulino, Bologna 2012 tuzioni di diritto romano La Pira, che pre- Molto interessante risulta l'analisi dei mondiale dei mercati finanziari , gli inci-
stò giuramento al regime in data 21 gen- comportamenti e dell'evoluzione dei ruo- denti nucleari , le carestie o la corruzione
In prima approssimazione questo libro naio 1932. Bobbio vi iniziò le lezioni di fi- li e delle posizioni ricoperti all 'i nterno dei dilagante non sono fenomeni di fronte ai
si può definire come l'attestazione di losofia del diritto nel gennaio 1939 (il ver- campi da parte dei testimoni di Geova. quali possiar:no dichiarare la nostra im-
una lunga fedeltà critica . Fedeltà perché bale di giuramento reca la data del 3 mar- Nei Lager costoro diedero vita a una co- potenza né mostrare indifferenza e ras-
testimonia l'interesse per la filosofia di zo 1939), proprio all'indomani della cac- munità compatta, instaurando una forte segnazione . Secondo Dan iela Belliti
Croce che l'autore ha mantenuto vivo ciata del civil ista Tedeschi, ebreo e antifa- solidarietà di gruppo che permise mag- stiamo vivendo uno di quei momenti nel-
per numerosi decenni ; critica perché al- scista. Bobbio in una delle tre lettere indi- giori possibilità di sopravvivenza. Stabili- la storia dell 'umanità in cui si richiede
lo storicismo crociano Tessitore ha sem- rizzate all 'autore, riprodotte in appendice, rono e mantennero regole precise e ad- una riflessione alta per evitare una deri-
pre avanzato ragionate obiezioni mosse non usa giri di frase: "Quando arrivai a dirittura alcuni , di nascosto, non esitaro- va morale senza fine . Solitamente in
soprattutto sulla scorta della tradizione Siena, probabilmente alla fine dell'anno no a compiere opera di proselitismo. Il questi casi è il relativismo l'imputato
dello storicismo tedesco . Questa defini- 1938, Tedeschi non c'era più e quindi non saggio ha il merito di affrontare un 'tema principale, accusato di occultare il nichi-
zione generale, se coglie sinteticamente l'ho conosciuto. Si sapeva che era andato poco studiato e di avvalersi di testimo- lismo. Belliti non è di questo parere, per-
le linee di fondo del volume , non ne in Israele. Riguardo alla campagna raz- nianze e di materiale bibliografico pres- ché il riconoscimento della pluralità der-
esaurisce però i motivi d 'interesse. La ziale, ci siamo comportati quasi tutti , co- soché inedito in Italia. la condizione umana non conduce di
raccolta, infatti, si fa apprezzare da di- me pretendeva la dittatura, con un 'oppor- ELENA F ALLO per sé al livellamento dei giudizi, all 'in-
versi punti di vista particolari. Basti pen- tunistica rassegnazione , salvo conside- differenza e all 'insensibilità morale. Ep-
sare ai numerosi saggi nei quali si stu- rarla in privato un 'infamia". pure occorre ripartire dalle aporie insite
dia, con impeccabile attenzione filologi- R OBERTO B ARZANTI nella categoria di "banalità del male" ,
ca , il giudizio crociano su varie persona- Mario Avagliano e Marco Palmieri, VOCI che tanto ha contribuito a ripensare i li-
lità della cultura tedesca (Ranke , Dil- DAL LAGER. DIARI E LETTERE DI DEPORTATI miti della rag ione illuministica e di una
they, Meinecke, Troeltsch , Weber); op- POLITICI 1943-1945, pp. XLN-419, € 14, Ei- modernità occidentale lasciata a sé co-
pure alle messe a punto che offre su Giuseppe Aragno, ANTIFASCISMO E POTERE, naudt; To rino 2012 me un progetto che poteva autoalimen-
problemi di critica crociana (l'influenza pp. 145, € 15, Bastogz; Foggia 2012 tarsi senza più esercizio di critica filoso-
di De Sanctis, la rottura con Gentile , il Il libro completa il ciclo di opere sulla fica e antropologica. Questo libro è una
rapporto con Guglielmo Ferrero). Non Giuseppe Aragno prosegue, con que- deportazione dall' Italia: dopo aver af- coraggiosa risposta allo smarrimento
meno significative risultano le indagini ri- sto libro, il più che meritorio tentativo, ini- frontato la deportazione militare (Gli in- contemporaneo.
volte ad argomenti di storia della storio- ziato con Antifascismo popolare. I volti e ternati militari italianI) e quella razziale (D .B .)
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N.2 45

GIOVANNI FORNERO, MAURIZIO MORI, LAICI Alessandra Gribaldo e Giovanna Zapperi, Dario Gentili, ITALIAN THEORY. DALL'OPE- POPULISMO E DEMOCRAZIA RADICALE. IN DIA-
E CATTOLICI IN BIOETICA: STORIA E TEORIA DI Lo SCHERMO DEL POTERE. FEMMINISMO E RE- RAISMO ALLA BIOPOLITICA, pp. 248, € 20, il LOGO CON ERNESTO LACLAU, a cura di Marco
UN CONFRONTO, pp. VIIl-364, € 24, Le Lette- GIME DELLA VISmILITÀ, pp. 126, € 13, ombre Mulino, Bologna 2012 Baldassarri e Diego Melegari, pp. 320, € 25,
re, Firenze 2012 corte, Verona 2012 ombre corte, Verona 2012
Sul calco del fortunato volume di Fran-
Il tema del libro è posto chiaramente all'ini- È fu or di dubbio che l'Italia degli ultimi ços Cusset French Theory (da poco dis- Paradossi dell 'editoria italiana, le
zio del saggio storico di Mori: "Esiste dav- dieci anni abbia funzionato come un for- ponibile anche in italiano per Il Saggiato- opere di Ernesto Laclau (un classico di
vero la contrapposizione tra una 'bioetica midabile laboratorio per pensare i rappor- re), Dario Gentili dedica la sua recente ri- quello che, nel jargon accademico, si
laica' e una 'bioetica cattolica' o questo è ti tra genere, immagine e potere. Gli cerca a quell'incerta costellazione teorica, chiama postmarxismo) sono state tra-
solo un artificio retorico usato per sollevare exempla sono fin troppo noti perché met- che, con sempre maggiore diffusione, vie- dotte nel nostro paese con un ritardo
polemiche un po' sterili e retrò", TRASCURAN- ta conto rievocarli. Molteplici, come è ov- ne designata come Italian Theory. Se nel consistente rispetto alle loro originali
DO i valori comuni e condivisi? La tesi di vio, le prospettive sul tema. Quella svolta caso della French Theory il sintagma indi- date di pubblicazione. Lentamente gli
Mori è che speranze suscitate dal Vaticano nel volume scritto a quattro mani da Ales- ca le trasformazioni sopportate dal pen- editori vanno accorgendosi del rilievo,
Il in un dialogo costruttivo e in una possibi- sandra Gribaldo e Giovanna Zapperi è siero poststrutturalista francese nel suo o anche più semplicemente della circo-
le convergenza - già resi difficili dalla Hu- per più versi singolare: dichiaratamente viaggio oltre Atlantico, il referente dell' Ita- lazione, che le categorie forgiate dal fi-
manae Vitae (1968) - siano state vanificate femminista (e, per quel che può valere lian Theory è insieme più sfuggente e più losofo argentino (ma da molti anni in In-
dalla normalizzazione e dall'irrigidimento l'aggettivazione, femminista "radicale"), determinato. Con questa espressione si ghilterra) hanno avuto e hanno nel di-
dogmatico di Giovanni Paolo Il e di Bene- essa incrocia, sullo sfondo di un presente cerca infatti di stabilire una linea di conti- battito pubblico e nella conversazione
detto XVI. Sui temi bioetici più rilevanti, dal- confusamente postpatriarcale, la questio- nuità interna a un canone della filosofia accademica. Si sono potuti così final-
l'aborto alla procreazione medicalmente ne del genere a quella della visualità. Il politica italiana che, dalla fine degli anni mente leggere in italiano Egemonia e
assistita, all'autodeterminazione del fine vi- "momento" berlusconiano è in realtà sessanta a oggi, ha fatto della disconti- strategia socialista (scritto a quattro
ta, con i drammatici casi Welby e Englaro, un'occasione che permette alle autrici di nuità e della indisciplinatezza il proprio si- mani con Chantal Mouffe, il melangolo,
si conferma una radicale orchestrare una riflessio- gillo e il proprio blasone. Se, come sostie- 2011), il "trialogo" sui destini della sini-
diversità di "paradigmi", ne più ampia che ha al ne Gentili, quello di "biopolitica" è senz'al- stra (ma in realtà su molto altro: l'uni-
cioè modelli generali di suo centro le forme i mo- tro il concetto che più di ogni altro rende versalismo, il rapporto tra psicoanalisi
pensiero caratterizzati da di della produzione e riconoscibile, oggi, uno stile "italiano" del- e teoria politica, la differenza sessuale,
"contrapposte prospetti- della costruzione del ge- la filosofia, la genealogia che in esso si la trasformazione radicale dell'esisten-
ve antropologiche ed eti- nere nei suoi rapporti deposita è più densa e risalente di quan- te) con Slavoj Zitek e Judith Butler, e,
che". Fornero le elenca con l'immagine e il vi- to non appaia a prima vista. L'operatore complici i destini politici di casa nostra,
con precisione in 12 pun- suale: "II visuale è un decisivo della filosofia italiana sarebbe in- La ragione populista (Laterza, 2008). Il
ti, proseguendo le sue ambito cruciale per la ri- fatti constituito dal concetto e dalla prati- paradosso dunque, in ogni caso felice,
precedenti ricerche flessione femminista a ca del conflitto: la dimensione cruciale del è che la riflessione al secondo grado
(Bioetica cattolica e bioe- partire da una proble- politico moderno è riconosciuta da autori su un'opera, come è il caso di questo
tica laica e Laicità debo- matizzazione di questio- diversi nelle nozioni di parte e di partito; in volume collettivo, preceda l'integrale
le e laicità forte. /I contri- ni che coinvolgono una tutte quelle pratiche e quei soggetti, in- disponibilità e la compiuta ricezione
buto della bioetica al di- molteplicità di &oggetti somma, che non quadrano con le forme dell'opera stessa. Paradosso felice,
battito sulla laicità, Bruno che non si identificano del politico moderno. Di più: la filosofia perché questa raccolta di saggi, cui si
Mondadori, Milano 2005 necessariamente con la italiana sfoggerebbe un tenore intrinseca- accompagna una lunga e articolata in-
e 2008). Si tratta in sostanza di un perso- categoria 'donna"'. Si tratta, in altre paro- mente politico svolgendo la propria rifles- tervista dei curatori allo stesso Laclau,
nalismo metafisico fondato sulla creaturali- le, di un libro di estetica (e dunque di po- sione attorno ai concetti di dicotomia, vale come un'introduzione ai nodi cen-
tà e dipendenza da Dio, 'e sul presupposto litica) femminista, in tutto e per tutto an- dualismo e antagonismo. Così, fissando trali della sua riflessione: si va dall'ege-
di un piano divino sul mondo con "valori e tiessenzialista. Nessuna essenza o natura in Machiavelli e in Gramsci le matrici ge- monia al populismo, dal significante-
fini inscritti da sempre nel nostro essere", "femminile" sarebbe infatti catturata dai nealogiche, Gentili può provare a lasciare vuoto alla democrazia radicale. Un re-
che tutti, credenti e non credenti, e soprat- dispositivi visuali, dal momento che il emergere una "continuità nella disconti- gesto, insomma, dei loci classici la-
tutto le autorità civili, dovrebbero ricono- "femminile" come tale è già sempre me- nuità": aj.Jtori insieme prossimi e distanti, clauiani, criticamente illustrato da bril-
scere, in quanto non sarebbero in gioco dialmente e immaginativamente prodotto: come Tronti, Cacciari, Negri, Vattimo , lanti e autorevoli filosofi e teorici politi-
scelte filosofico-religiose particolari dei ciò che importa è piuttosto la consistenza Agamben, Esposito, trovano posto in una ci italiani (da Sandro Chignola a Ida
cattolici ma una legge naturale universal- sempre sessuata del dominio del visuale genealogia che ha nelle rotture, negli Dominijanni, da Geminello Preterossi a
mente valida. Ne derivano divieti assoluti e e le chance e i rischi che esso, come tutti scarti e nelle deviazioni i propri snodi fon- Sandro Mezzadra) . Il vertice ottico da
principi non negoziabili che contrastano ' i dispositivi di potere, custodisce e pro- damentali. La rubrica sotto cui Gentili rac- cui guardare a quel bizzarro impasto di
radicalmente con il principio della libertà di mette. Non si tratta perciò, secondo le au- coglie questa compagnia così diversa- lacanismo e gramscismo che alimenta
scelta e della "massimizzazione del benes- trici, di ripristinare, a fronte di una vilipesa mente assortita è quella della sinisteritas: la riflessione di Laclau è, in questo ca-
sere conseguita nel rispetto dell'autonomia o distorta, un'immagine integra (degna, la parte maledetta e la maledizione della so, il concetto di popolo e quello, cor-
individuale" (Mori) che ispira la bioetica lai- decorosa, moralmente inappuntabile) del- parte. Dall 'operaismo e dai lavori semina- relato, di populismo. Sottratto alla sua
ca. Fornero risponde puntualmente ai suoi le donne, quanto piuttosto di attrezzarsi, li di Tronti, ciò che accampa centrale nel- dimensione "totalitaria", "plebiscitaria"
critici, da Francesco D'Agostino a Elio con teorie e pratiche, a immaginare altri- l' Italia n Theory è il "dispositivo della crisi": o fatalmente "antipolitica", il populismo
Sgreccia, - i cui interventi sono integral- menti: ovvero, alla lettera, a produrre altre l'impossibilità della sintesi dialettica tras- di Laclau intrattiene, al contrario, un
mente riprodotti nella terza parte del libro. immagini della soggettività. Il femmini- loca dal piano istituzionale a quello delle rapporto cruciale con la democrazia;
Particolarmente articolata la discussione, smo, insomma, diviene allo stesso tempo soggettività. La questione della soggetti- ne è anzi il motore, almeno quando si
nell'ultimo capitolo, sui diversi significati di una politica dell'immagine e una politica vazione, transitata dal soggetto-popolo al accetti di pensare quest'ultima come il
"dignità umana" spesso invocata come ter- della visibilità, la cui posta in gioco (come soggetto antagonista, sarebbe oggi infine teatro di quella inesausta lotta per l'e-
reno d'incontro, mentre la dottrina cattolica lascia intendere, in copertina, la gladiatri- dislocata sul piano stesso della vita: Dal- gemonia in cui parti diverse e contrap-
ufficiale esclude sempre e comunque il di- ce che dà la schiena a lettori e lettrici) è l'operaismo alla biopolitica, dunque, è la poste si contendono lo spazio d.ell'uni-
ritto a procurarsi una morte dignitosa quan- quell'ambiguo intreccio di potenzialità conflittuale vicenda della "parte dei senza versale e il "riempimento" di quel signi-
do viene a mancare la qualità che rende che annoda, nello spazio di un corpo ses- parte" che continua a interrogare l' Italian ficante-vuoto che permette ogni dina-
accettabile il prolungamento della vita. suato, l'immagine e il potere. Theory. mica sociale.
CESARE PlANOOLA MICHELE SPANÙ (M.S.) (M.S.)

Sossio Giametta, IL BUE SQUARTATO E ALTRI MACELLI, tradotto instancabilmente. Giametta riesce ad attraversare esce, nota Giametta, un quadro teorico niente affatto ras-
pp. 257, € 17, Mursia, Milano 2012 il pensiero di Nietzsche e a sondarlo in profondità senza sicurante di esaltazione della forza, dell' eccezionalità, in
subirne la seduzione o senza smarrirsi a rincorrelo nei suoi cui ogni scelta è permessa, anzi, dovuta, in nome del re-
Per uno studioso difilosofia e ancor più per uno studio- mille rivoli. Attento a non faré anche lui bistecche di quel cupero dei valori del mondo della vita. Proprio perché
so della filosofia di Friedrich Nietzsche, leggere le riflessio- bue di cui un intero secolo si è in fondo nutrito, egli iridi- ama profondamente Nietzsche, ma prima di tutto è filo-
ni di Sossio Giametta è sempre istruttivo e, alcune volte, è vidua nella tensione morale il centro forte della filosofia di sofo, Giametta non ha nessuna intenzione di rimuovere la
anche un piacere. È precisamente questo ti sentimento che Nietzsche, senza nascondersi che quella tensione, straordi- filosofia positiva di Nietzsche: "Contrarzamente a quello
accompagna la lettura de TI bue squartato, una conversa- naria per forza e acume critico, nasconde esiti terribilz; di che pensava Nietzsche, che non esiste né merito né colpa,
zione condotta da Giuseppe Girgenti che discorre con Gia- cui Nietzsche stesso è stato il primo a portare conseguenze io mi permetto di pensare (. . .) che tutti hanno responsa-
metta delle sue passioni di filosofo oltre che di traduttore. profonde nella carne così come nell'anima. bilità per quello che pensano, dicono e fanno (. . .) I pen-
Ne esce il ritratto di un intellettuale appassionato e molto Quando Nietzsche pone fine al suo finissimo lavoro di satori hanno certamente responsabilità, una altissima re-
lucido che mostra di avere un'idea ben chiara di quale sia critico. della morale e della cultura per consegnarci la 'sua sponsabilità di fronte alla verità. Questa responsabilità è
la funzione della cultura e la missione della filosofia nella visione del mondo confessa anche che la cosa in sé non aggravata dalla loro consapevolezza delle conseguenze che
sua differenza dalla poesia e dall'arte e di quanta impor- esiste e che sarebbe meglio che gli uomini smettessero di -le loro idee possono avere. Nietzsche rivendicava addirit-
tanza abb,a il sapere storico per la comprensione del mon- cercarla. Con una sola mossa cancella qualsiasi significato tura al pensatore questa responsabilità anche per la co-
do. Gzametta è un intellettuale a tutto tondo, ma quasi ten- dal mando e ci chiede di imparare a vivere accettando un munità. Secondo me il principio è questo: se il male con-
ta di nascondersi nelle pieghe della cultura contemporanea, mondo privo di significati. Tuttavia - e qui sta la con- segue da errori del pensatore, questi ne è responsabile in-
che il più delle volte smarrisce il coraggio di proporre una traddizione - ci chiede anche di assumere la sua trasvalu- sieme con quelli che lo commettono in pratica. Altrimen-
visione del mondo. Nel corso della conversazione spesso si tazione dei valor~ che vorrebbe sostituire i valori della ti no". Insomma, se la filosofia di Nietzsche è segno della
schermisce indossando i panni del traduttore, e tuttavza dal tradizione con quelli della vita, che sono poi i valori della . malattza di un secolo, Giametta ha superato benissimo
suo lavoro di filologo emerge un'interpretazione netta del forza, non prima di aver cancellato anche l'ultima traccia anche i postumi della convalescenza.
pensiero di quei ftioso/t; primo fra tutti Nietzsche, che ha della -responsabilità personale e del libero arbitrio. Ne TIZIANAANDINA
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N.2 46

GIANLUCA Cuozzo, MR. STEVE JOBS SOGNA· esempio eclatante di errore decisionale za particolari ambizioni letterarie, fatto
TORE DI COMPUTER, pp. 69, € 6, Mimesis, Mi- spiegabile con le diverse distorsioni pre- salvo un ridotto numero di nuove poesie DIREZIONE

lano-Udine 2012 sentate. Gli autori propongono diverse inserite nel corpo del testo, ripercorrendo Mimmo Candito (direttore)
mimmo.candito@lindice.net
applicazioni ed esempi legati all'ambito gli ultimi decenni di storia italiana, esso Mariolina Bertini (vicrdirettore)
Docente di filosofia teoretica a Torino e di impresa, e in questo modo mettono in mira a spiegare la decaderiza nazionale. Aldo Fasolo (vicedirettore)
autore di volumi su Gioberti, Cusano, luce ancora l'ubi- A tal fine, anche COORDINAMENTO DI REDAZIONE
Benjamin, Cuozzo, del quale sta per usci- quità degli errori, sulla scorta di arti- Andrea Bajani, Santina Mobiglia, Elena Ros-
re una ricerca sulla (in)civiltà -dei rifiuti e ma anche la loro coli pubblicati su ri- si, Massimo Vallerani
sull'ammucchiarsi di gadget destinati a doppia natura (i viste o quotidiani, REDAZIONE
una rapida obsolescenza, ce ne dà un as- conti mentali, so- come pure di ri- via Madama Cristina 16,
saggio con questo volumetto sulla figura vente presentati mandi a passi di 10125 Torino
teI. 011·6693934
cult di Steve Jobs. All'inizio sembra la so- come forma di ir- Kant, Heidegger e
Monica Bardi
lita tiritera contro il consumismo, sulla scia razionalità sono, Foucault, vi si de- monica.bardi@lindice.net,
di Baudrillard, Anders, Latouche: "La so- ad esempio, del nunciano sia l'or- Daniela Innocenti
cietà dei consumi, come hanno insegnato tutto assimilabili al mai generale ten- daniela.innocenti@lindice.net,
Walter Benjamin e Jean Baudrillard, asso- budget, uno degli denza alla polariz- Elide La Rosa
miglia sempre di più a un' 'orgia di imma- strumenti di effi- zazione, sia l'ineso- elide.larosa@lindice.net,
Tiziana Magone, redattore capo
gini' spettacolari, la cui ridondanza senza cienza delle orga- rabile imporsi del tiziana.magone@lindice.net,
referente è la morte del significato, l' nizzazioni). Dopo "cuore suicida del- Giuliana Olivero
'estinzione dell'essere'''. Ma poi il critico aver descritto le la sinistra italiana", giuliana.olivero@lindice.net,
addenta la mela di Appie e l'analisi diven- caratteristiche co- un mélange di ari- Camilla Valletti .
ta stringente e acuminata. Libertà e crea- gnitive delle per- stocraticismo e camilla.valletti@lindice.net
tività, in una felice convergenza di alta sone (con qualche scarso realismo os- Vincenzo Viola (Bndice della scuola)
vinci.viola@gmail.com
tecnologia e di eleganza estetica, è stato cenno alle motiva- servabile non solo COMITATO EDITORIALE
il messaggio con cui Jobs andò all 'attac- zioni che ne spie- nelle stantie politi- Enrico Alleva, Arnaldo Bagnasco, Elisabetta
co dei concorrenti' Sony, IBM , Microsoft. gano le origini e le che sindacali, scri- Bartuli, Gian Luigi Beccaria, Cristina Bianchet-
Un messaggio che si annunciò nel 1984 - natura) e gli errori ve Magrelli , ma an- ti, Valter Baggiane, Bruno Bongiovanni, Guido
anno del primo Macintosh - come alter- che possono deri- che nell'impopola- Bonino, Giovanni Borgognone, Caterina Bottari
Lattes, Eliana Bouchard, Loris Campetti, An-
nativa alla cupa distopia di Orwell. Jobs varne, gli autori propongono tecniche e re tendenza a giustificare il colpevole di drea Casalegno, Enrico Castelnuovo, Guido Ca-
presentava una tecnologia dal volto uma- spunti per cercare di evitarli o almeno es- turno qualora non sia un rivale di partito; stelnuovo, Alberto Cavaglion, Mario Cedrini,
no, seducente come la mela con cui il ser- serne consapevoli, per quanto possibile. per tacere della devastante infiltrazione Anna Chiarloni, Sergio Chiarloni, Marina Co-
pente adescò i nostri progenitori promet- MARCO NOVARESE clericale tra le file progressiste. Radicale lonna, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Piero
tendo loro: "Sarete come dei". Invece per e continuo, benché corra il rischio di tra- Cresto-Dina, Piero de Gennaro, Giuseppe De-
matteis, Tana de Zulueta, Michela di Macco,
il suo critico siamo dentro a un "sogno rei- sformarsi in un indistinto borbottio a tre- Manfredi di Nardo, Franco Fabbri, Giovanni Fi-
ficante, in cui ci riflettiamo sacrificando centosessanta gradi, è più in generale lo ramo, Anna Elisabetta Galeotti, Gian Franco
ogni slancio dell'eros, ogni spinta utopica - Daniele Marchesini, L'ITALIA A QUATTRO l'attacco a quel malcostume nazionale Gianotti, Claudio Gorlier, Davide Lovisolo,
e ogni autentico desiderio di salvezza". RUOTE. STORIA DELL'UTILITARIA, pp. 265, che per l'autore fa dell'Italia uno degli sta- Giorgio Luzzi, Fausto Malcovati, Albina Maler-
ba, Danilo Manera, Diego Marconi, Franco Ma-
Nel miscuglio di sacro e profano del nuo- € 24, il Mulino, Bologna 2012 ti-cenerentola sul proscenio planetario: renco, Walter Meliga, Gian Giacomo Migone,
vo paradiso hi-tech il Tablet ha lo stesso nemmeno i'istruzione e la cultura scam- Alberto Papuzzi, Franco Pezzini, Cesare Pian-
must della tavola dei comandamenti mo- C'era proprio bisogno di un libro come pano al degrado, ben rappresentato dai ciola, Telmo Pievani, Renata Pisu, Pierluigi Po-
saici. Cuozzo sviluppa un discorso critico questo. Sulle orme dei notevoli lavori di troppi voti raccolti da Berlusconi e dalla liti, Nicola Prinetti, Tullio Regge, TIzjana Reda-
che intreccia con perizia riferimenti filoso- Federico Paolini e Massimo Moraglio, concessione dei funerali di stato per Mike vici, Marco Revelli, Alberto Rizzuti, Gianni Ron-
dolina, Franco Rositi, Lino Sau, Domenico Scar-
fici e letterari , e in particolare dedica una l'autore ci fornisce una brillante e solida ri- Bongiorno. pa, Rocco Sciarrone, Giuseppe Sergi, Stefania
bella analisi alla metafisica fantascientifi- costruzione di come un paese a lungo D ANIELE ROCCA Stafutti, Ferdinando Taviani, Mario Tozzi, Gian
ca dell'Ubik (1969; Fanwcci Editore , prevalentemente rurale e legato alle due Luigi Vaccarino, Maurizio Vaudagna, Anna Via-
2007) di Philip K. Dick, perché "è forse il ruote della bicicletta si sia trasformato in cava, Paolo Vineis, Gustavo Zagrebelsky
solo narratore che abbia posto al centro una nazione a quattro ruote. Lo fa intrec- ÙNDICE ON UNE
della sua opera l'ambiguità della merce in iando abilmente storia economica e Nunzio Dell'Erba, INTELLETTUALI LAICI NEL
www.lindiceonline.com
www.lindiceonline.blogspot.com
quanto tale , esaltandola nella sua valenza impresa, storia sociale e culturale, sulla '900 ITALIANO, pp. 270, € 24, Grasso, Padova Redazione
tanto utopica, quanto tirannica", tradu- base di una ricca documentazione di fon- 2012 Mario Cedrini (coordinatore)
cendo in potenti figure letterarie le "sotti- •• ti primarie che spazia dall'Archivio centra- Luca Barello, Federico Feroldi, Franco Pezzini
gliezza metafisiche e i capricci teologici" . l.e dello stato all'Archivio storico Fiat. Strut- Il volume propone una galleria di ritrat- EDITRICE
che Marx attribuiva alle merci. Ora ~teve ' turato in nove, e serrati, capitoli , il libro ti, costruiti sulla base di solidi apparati bi- Undice Scarl
Jobs non c'è più, ma l'Eden delle delizie, parte dalle prime ipotesi di auto di ·massa bliografici , di cui sono protagonisti Napo- Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del
17/10/1984
digitali da lui inventato rimane a disposi- dell'Italia fascista e, passando attraverso leone Colajanni, Gaetano Salvemini, Pie-
PREsIDENTE
zione del nostro desiderio, rinnovando :'il sogno dell'auto" della prima metà degli ro Gobetti, Carlo Rosselli , Aldo Capitini, Gian Giacomo Migone
continuamente l'identico appeal alla no- anni cinquanta, approda all"'età dell'ab- Guido Calogero, Piero Calamandrei e CONSIGLIERE
stra carta di credito. bondanza" della 600 e della 500, per fer- Norberto Bobbio. Otto intellettuali italiani Gian Luigi Vaccarino
CESARE PIAN ClOu.. mare la propria parabola al lancio della del Novecento accomunati dalla "Iaicità", DIRETTORE EDITORIALE
850 che "mantiene sostanzialmente inva- sia pure declinata in forme diverse. Il sen- Andrea Pagliardi
riata l'architettura della 600 (così come la so di questa chiave interpretativa emerge DIRETTORE RESPONSABILE
126 quella della 500), risultando però, al- fin dalla prima figura presa in esame, Sara Cortellazzo
Augusto Carena e Antonio Mastrogiorgio, la fine, auto diversa. Non più utilitaria". Fra quella di Colajanni, irrisolta ma anche per UmCIO ABBONAMENTI

LA TRAPPOLA DEL COMANDANTE. ALLA sco- l'articolo della rivista aziendale Fiat che questo suggestiva. Fu lucida, in partico- tel. 011-6689823 (orario 9-13).
abbonamenti@lindice.net
PERTA DEGU ERRORI COGNITIVI CHE CI IMPE- nel 1926 "azzarda che l'auto non è più un lare, la sua critica del trasformismo giolit-
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DISCONO DI DECIDERE CORRETTAMENTE, lusso" e l'approdo alla 850 nel 1964, Mar- ti ano, ricondotto all 'assenza in Italia di Maria Elena Spagnolo - 333/6278584
pp. XXVI-260, € 18,50, Rizzolt; Milano 2012 chesini ci guida con mano ferma in una "partiti veri" e all"'asservimento a una elena.spagnolo@lindice.net
marea di indagini di mercato aziendali, persona" , che egli descriveva come "la PuBBLICITA CASE EDITRICI
Come racconta Massimo Egidi nella trasformazioni politiche ed economiche più laida contraffazione del regime rap- Argentovivo srl, via De Sanctis 33/35, 20141
prefazione, questo libro propone un nazionali e internazionali, scorci letterari e presentativo" . Salvemini, un intellettuale Milano
"cammino agevole" tra le nuove e sempre musicali sull'auto (Italo Calvino, Paolo refrattario a ogni tipo di categorizzazione , tel. 02-89515424,fax 89515565
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più numerose scoperte e riflessioni dell'e- Conte). Forse una migliore contestualizza- fu un osservatore delle convergenze tra
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conomia cognitiva e una buona sintesi di zione delle attività pubblicitarie Fiat avreb- l'Italia cattolica e quella fascista, ma nel DISTRIBUZIONE
una letteratura ormai molto ampia. Anche be giovato. Ma il libro testimonia della pie- contempo evitò le condanne complessi- So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Bettola 18,
un lettore esperto della materia trova na maturità raggiunta dagli studi italiani ve , assai diffuse nella sinistra antifasci- 20092 Cinisello (Mi)
sempre qualche novità, qualche spunto sulla "automobilizzazione". sta, del mondo cattolico in blocco. La tel. 02-660301
nuovo finora sfuggito, o una riflessione FERDINANDO FASCE "Iaicità", analogamente nel senso di auto- VIDEO IMPAGINAZIONE GRAFICA
proposta in un'ottica diversa dal solito, nomia di pensiero, caratterizzò inoltre 1'0- la fotocomposizione,
che può aiutarlo a scoprire o capire qual- riginale versione del liberalismo elabora- via San Pio V 15, 10125 Torino
STAMPA
cosa di più. Il libro riassume i principali ri- ta da Gobetti, il socialismo liberale di
SIGRAF SpA (via Redipuglia 77, 24047
sultati del lavoro di Daniel Kahneman (la Valerio Magrelli, IL SESSANTOTTO REALIZZA· Rosselli, il liberalsocialismo di Capitini , la Treviglio - Bergamo · tel. 0363-300330)
mente doppia, la funzione del valore, l'in- TO DA MEDIASET. UN DIALOGO AGU INFERI, "filosofia del dialogo" di Guido Calogero, il 28 gennaio 2013
fluenza del contesto) e di altri economisti pp. 72, € 13, EinaudI; Torino 2012 la difesa del principio di legalità ~ dello RITRATII
e psicologi (il funzionamento della memo- stato di diritto di Calamandrei. Il volume si Tullio Pericoli
ria, la difficoltà a valutare le proprie idee Quest'opera di Valerio Magrelli , poeta e chiude con Norberto Bobbio, la cui laici- DISEGNI
e capacità, e tutta una serie di biases si- docente di letteratura francese a Cassino, tà è primariamente individuata nel rifiuto Franco Matticchio
stematizzati anche al fondo del volume); si ispira al Dialogue aux Enfers entre Ma- della "partiticità della cultura": basti pen- rIndice usps (008-884) 1s published
un capitolo è dedicato alle distorsioni che chiavel et Montesquieu di Maurice Joly, sare alla difesa del valore del pluralismo monthly for € 100 by Undice Scad, Via
Madama Cristina 16, 10125 Torino, Italy.
nascono dalla nostra natura sociale (di- scritto nel 1864 e qualche anno appresso politico nei suoi dibattiti con Della Volpe e Distributed in the US by: Speedimpex USA,
mostrate da famosi esperimenti in cui le divenuto, suo malgrado, una delle fonti Togliatti. Appare così giustificato il tenta- Ine. 35·02 48th Avenue - Long Island City,
persone si lasciano manipolare o guidare dei famigerati Protocolli dei Savi di Sion. Il tivo di evidenziare nei ritratti la centralità NY 11101-2421. Periodicals postage paid
da un capo o dal conformismo del grup- dialogo fra Machiavelli, "Grande Cacolo- del tema della laicità, connotato non cer- at LIC, NY 11101 -2421.
Postmaster: send address changes to: Dndice
po, anche con esisti inquietanti). Il .titolo go", esperto del male, e "II tenerissimo", to scontato nella storia intellettuale del S.p.a. do Speedimpex -35-02 48th Avenue-
del libro è legato a un recente notissimo voce del progressismo tradizionale, dà vi- nostro paese. Long Island City, NY 11101-2421
fatto di cronaca, ché rappresenta un ta a un serrato e tagliente pamphlet. Se n- GIOVANNI BORGOGNONE
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N.2 . r~E~~~çE 47

Tutti i titoli di questo numerO


.A RAGNO, GIUSEPPE - Antifascismo e potere - Basta- ENTILI, DARIO - Italian Theory. Dall' operaismo ITII, FRANCESCO SAVERIO - La libertà - Edizioni di
gi - p. 44
ARCURI, GIOVANNI - Libero dentro - Albatros - p. Il
G alla biopolitica - il Mulino - p. 45
GIAMETIA, SOSSIO -
. N Storia e Letteratura - p. 31
Il bue squartato e altri macelli - NITII, FRANCESCO SAVERIO - La pace - Edizioni di Sto-
AVAGLIANO, MARIo / PALMIERI, MARco - Voci dal la- Mursia - p. 45 ria e Letteratura - p. 31
ger - Einaudi - p. 44 GREENE, BRIAN - La realtà nascosta. Universi paralle- NITTI, FRANCESCO SAVERIO - La tragedia dell' Europa. Che
li e leggi profonde del cosmo - Einaudi - p. 36 farà l'America? - Edizioni di Storia e Letteratura - p. 31
GRIBALDO, ALESSANDRA / ZAPPERI, GIOVANNA - Lo
schermo del potere. Femminismo e regime della visi-
bilità - ombre corte - p. 45

B37ALCET, GIOVANNI/VALLI, VITIORIO (Ail CURA


p.
Potenze economiche emergenti - Mulino -
DI) -

O RLANDO, VITIORIO EMANUELE - Salvare l'Italia.


Discorsi extraparlamentari - Libro Aperto - p. 44
BALDASSARRI, MARCO / MELEGARI, DIEGO (A CURA OTIIERI, OTTIERO - Tempi stretti - Hacca - p. 19
DI) - Populismo e democrazia radicale. In dialogo I.JOLLINGHURST, ALAN - Ilfiglio dello sconosciuto-
con Ernesto Laclau - ombre corte - p. 45 r:l..Mondadori - p. 26
BELL, PHILIP MICHAEL HETT - La guerra in 12 mosse - HOLLINGHURST, ALAN - La linea della bellezza - Mon-
il Mulino - p. 30 dadori - p. 26
BELLITI, DANIELA - lo che sono uno solo. Giudicare il DEREC, GEORGES - Il condottiero - Voland - p. 23
male dopo Eichmann - Ets - p. 44 . r PESSOA, FERNANDO - Il libro del genio e della fol-
BERNABÒ, GRAZIELLA - Lafiaba estrema. Elsa Moran- lia - Mondadori - p. 23
te tra vita e scrittura - Carocci - p. 21 PISTOI, SERGIO - Il DNA incontra Facebook - Marsilio -
BOTII, ALFONSO (A CURA DI) - Luigi Sturzo e gli ami- T NG6LFSSON, VIKTOR ARNAR - L'enigma di Flatey - p.36
ci spagnoli. Carteggi (1924-1951) - Rubbettino - .lIperborea - p. 42 POLO, MICHELE - L'informazione che non c'è - n Mu-
p . 30 INTINI, UGO, - Avanti! Un giornale, un'epoca. 1896- lino - p. 43
1993 - Ponte Sisto - p. 31 POWELL, MARGARET - Ai piani bassi - Einaudi - p. 41
ISACOFF, STllART - Storia naturale del pianoforte - Edt - PRUNETII, ALBERTO - Amianto - agenzia X-p. 19
p. 7 PUGN.O, LAURA - La caccia - Ponte alle Grazie - p. 20

C ANETII, VEZA / CANETII, ELIAS - Lettere a


Georges 1933-1959 - Archinto - p. 41
CAPITIN!, ALDO / BOBBIO, NORBERTO - Lettere D EA, ERMANNO - La comunista - Giunti - p. 15
1937-1968 - Carocci - p. 8 ~A, ERMANNO - Lafabbrica dell' obbedien-
CARENA, AUGUSTO / MASTOGIORGIO, ANTONIO - La za - Feltrinelli " p. 15
trappola del comandante - Rizzoli - p. 46 REGA, COSIMO - Sumino 'O Falco. Autobiografia
CARRÈRE, EMMANUEL - Limonov - Adelphi - di un ergastolano - Robin - p. Il
p.17
CHAMBERS, lAIN - Mediterraneo blues - Bollati
Boringhieri - p. 38
CORDISCO, NINO - Università e fascismo. Il caso
senese - Atheneum - p. 44 AVARESE, EDUARDO - Non passare per il san-
,
CUOZZO, GIANLUCA - Mr. Steve Jobs sognatore di
computer - Mimesis - p. 46
S gue -e/o - p. 22
SCAFFIERI, GLORIA -Un teatro tutto cantato - Ca-
CZECHOWSKI, HEINZ - Il tempo è immobile - Del rocci - p. 7
Vecchio - p. 24 SETIIS, SALVATORE - Azione popolare - Einaudi -
p. 18
SJOWALL, MAl / WAHLùb, PER - Il milionario - Sel-
lerio - p. 42
SKINNER, QUENTIN - Ragione e retorica nella filo-
ACOS, NICOLE - Viaggio a Roma - Jaca Book- sofia di Hobbes - Raffaello Cortina - p. 35
D p.33
DEFILIPPI, ALESSANDRO - La paziente n. 9 - Mon-
SOZZI, LIONELLO - Perché amo la musica - Le Let-
tere - p. 38
dadori - p. 42 STASSI, FABIO - L'ultimo ballo di Charlot - Sel-
DELL'ERBA, NUNZIO - Intellettuali laici nel '900 lerio - p. 20
italiano - Grasso - p. 46 STOKER, BRAM - L'invitato di Dracula - Nuovi
DEPESTRE, RENÉ - L'albero della cuccagna - Jaca equilibri/Stampa alternativa - p. 16
Book - p. 25 SUTER, MARTIN - Il talento del cuoco - Sellerio -
DI GIAMBERARDINO, GIOVANNI - La marcatura p.42
della regina - Socrates - p. 22 SZCZYGIEL, MARIusz - Fatti il tuo paradiso - notte-
tempo - p. 24

E LLWOOD, DAVID W. -
Carocci - p. 27
ENGLANDER, NATHAN -
Una sfida per la modernità -

Di cosa parliamo quando par-


J ACCOTTET, PHILIPPE - La poesia romanda - Armando
Dadò - p. 25 T ABACCO, GIOVANNI - Le metamorfosi della potenza
sacerdotale nell' alto medioevo - Morcelliana - p. 29
TEsSITORE, FuLVIO - La ricerca dello storicismo . Studi
liamo di Anne Frank - Einaudi - p. 24 su Benedetto Croce - il Mulino - p. 44
ERNST, GERMANA / GIGLIONI, GUIDO (A CURA DI) - Il TOMASI, MICHELE - Le arche dei santi - Viella - p. 33
linguaggio dei cieli - Carocci - p. 35 Toso, PAOLO - La verità di carta - Instar - P. 42
UNGHINI, GIORGIO - Conflitto crisi incertezza - TYERMAN, CHRISTOPHER - Le guerre di Dio - Einaudi -
L Bollati Boringhieri - p. 37 p. 29

ABBRI, PAOLO / BERTIERI, MARIA CHIARA - Musica


F e società dall' alto medioevo al 1640 - Mc-Graw- ERCELLI, CLAUDIO - Triangoli viola - Caracci - p. 44
Hill- p. 7
FASCE, FERDINANDO - Le anime del commercio - Carac- M AFFEIS,
p. 33
RODOLFO - Benedetto Luti - Mandragora - V VERDI, GIUSEPPE - Lettere - Einaudi - p. 7
"Viceversa letteratura. Rivista svizzera di scambi lette-
ci - p. 27 MAGRELLI, VALERIO - Il sessantotto realizzato da M e- rari" , n. 6 - Service de Presse Suisse-Casagrande - p. 41
FORCELLA, ENZO - Apologia della paura - Aragno - diaset - Einaudi - p. 46
p. 43 MALAVENDA, CATERINA / MELZI D'ERIL, CARLO / VIGE-
FORNERO, GIOVANNI / MORI, MAURIZIO - Laici e catto- VANI, ENEA- Le regole dei giornalisti - n Mulino - p. 43
lici in bioetica: storia e teoria di un confronto - Le MARCHESIN!, DANIELE - L'Italia a quattro ruote - il
Lettere - p. 45 Mulino - p. 46 ALDMAN, AMy - Nei confini di un giardino - Ei-
FORNO, MAURO - Informazione e potere - Laterza -
p. 43
MELLACE, RAFFAELE - J ohann Sebastian Bach. Le can-
tate - L'Epos - p. 38
W naudi - p. 41
WOLF, CHRISTA - August - e/o - p. 41
• • • • • •

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