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Editoria Una nuova collana di poesia, votata alla poetiche ispirate al non-sense, alla
Anticipazione A due anni dalla scomparsa, Einaudi propone in un unico volume tre romanzi di un grande irregolare
di Emanuele Trevi
Il testo
Anticipiamo
in questa
pagina un
estratto della
L
postfazione
che Emanuele a mente di Vitaliano Trevisan era un
Trevi ha scritto groviglio di tensioni irrisolte, una
per il volume specie di macchina che non smette-
Trilogia di va mai di lavorare, o meglio di rea-
Thomas di gire alla pressione del mondo. I suoi occhi
Vitaliano chiarissimi da extraterrestre lampeggia-
Trevisan, in vano, letteralmente, dal varco delle palpe-
uscita il 9 bre socchiuse, rendendo una volta tanto
gennaio per credibile il modo di dire: sguardi come
Einaudi lampi dalle fessure di un altoforno. Anche
quando sembrava distratto, o perso nei
Trevisan suoi pensieri, o intento a rollarsi una siga-
(Sandrigo, retta, registrava un’infinità di dettagli. Era
Vicenza, 12 un uomo difficile, una specie di poliedro
dicembre 1960 estraneo alla geometria euclidea, perché
– Crespadoro, sembrava composto esclusivamente di
Vicenza, 7 spigoli.
gennaio 2022) Gli mancavano le due virtù (o i due vizi
è stato autore capitali) essenziali allo stare in società:
di romanzi, l’ipocrisia e la condiscendenza. E gli man-
racconti e testi cava anche il supremo analgesico: la capa-
Memoria «Antonio Gramsci è una delle più grandi Gennaro Sangiuliano, ha inviato una lettera condivisione per l’iniziativa del ministro
I
benissimo le opere. Da Bernhard, Trevi- cambiabili. Insieme, fanno sì che il tempo
san non attinge una qualche particolare del racconto coincida con certi spazi, di- baby boomers dell’Occidente, nati dal
visione del mondo, non si tratta di un mi- venti un tempo-itinerario, un procedere 1946 al 1964, dopo aver usufruito del
metismo ideologico o filosofico, queste simultaneamente fisico e linguistico. In magico trentennio che ha portato be-
sono influenze sempre dubbie nella lette- altre parole, camminare in questi due libri nessere non soltanto economico a
ratura, non si eredita una vision du mon- non è un’attività tra le altre del protagoni- un’ampia classe media, nella fase matura
de. Dal maestro austriaco semmai provie- sta, come fumarsi una sigaretta o entrare della vita sono costretti a fare i conti con
ne il movimento stesso della prosa di Tre- in un bar per bere un caffè. La politica della nostalgia. Così s’intitola
visan, che procede nella ripetizione e nel- Nel terzo libro della saga di Thomas il la raccolta di saggi a cura di Cristina Bal-
la sottile variazione, come un serpente che tema fisico del camminare sparisce, rima- S’intitola La dassini e Giovanni Belardelli che ha per
riavvolge le sue spire prima di andare ne solo ormai il doloroso procedere del politica della sottotitolo Il passato come sentimento e
avanti, producendo echi ossessivi e spac- pensiero. Se Un mondo meraviglioso è nostalgia. Il ideologia (Marsilio). Il libro tuttavia de-
cando in quattro ogni capello in una spe- uno standard e I quindicimila passi un re- passato come scrive un fenomeno non legato al fattore
cie di allucinato raziocinio. soconto, l’ultimo dei libri di Thomas, Il sentimento e anagrafico, ma che riguarda tutti e ha
«Ma allora mi leggo direttamente un li- ponte, è un crollo. Ma la parte principale ideologia il libro messo radici in Europa, negli Stati Uniti, in
del testo, stretta tra un prologo e un epilo- a più voci edito America Latina e in Russia.
go, è una ripetizione. Crollo e ripetizione da Marsilio a Coniato nel 1688 dallo studente di medi-
Il volume sono come i due poli magnetici di un cura di Cristina cina alsaziano Johannes Hofer per descri-
Esce martedì 9 campo di energie distruttive, ingovernabi- Baldassini e vere il malessere dei soldati svizzeri co-
gennaio per Einaudi li. In effetti, la memoria di Thomas, che si Giovanni stretti a vivere lontani dal villaggio natìo, il
la Trilogia di Thomas è lasciato alle spalle Vicenza e il suo passa- Belardelli termine nostalgia, dal greco nostos (ritor-
(pp. 401, e 16) che to rifugiandosi in Germania, è uno stru- (pp. 157, e 18) no) e algos (dolore) era legato a una di-
contiene tre romanzi di mento di autodistruzione, che non fa che mensione spaziale. Applicato alla politica,
Vitaliano Trevisan: Un produrre un catastrofico crollo del passa- Il volume descrive soprattutto una dimensione tem-
mondo meraviglioso, to nel presente. Come l’Italia di Pier Paolo contiene porale, con il richiamo a un’epoca d’oro in
I quindicimila passi Pasolini, drogata e stuprata da una muta- contributi dei cui il popolo era felice, il Paese ben gover-
e Il ponte zione antropologica immane e repentina due curatori e nato e rispettato. Non è da oggi che la poli-
(Thomas conosce a menadito gli Scritti di altri studiosi: tica usa la nostalgia di un passato mitico
corsari e le Lettere luterane), la coscienza Fabio Bettanin, per suscitare consenso, ma nei primi de-
poetica, un’idea della propria collocazio- bro di Thomas Bernhard!» — l’obiezione, del protagonista gira a vuoto intorno a un Giovanni cenni del Duemila il fenomeno accomuna
ne nel grande corpo polimorfo della lin- pur prevedibile, mi sembra criticamente trauma. Se un crollo è un fatto interiore, Borgognone, molti Paesi. Due date: il 2008, con la crisi
gua letteraria, ed è un passaggio obbligato infondata, perché i giudizi vanno formu- una ripetizione è l’espressione di questo Alfonso Botti, economica internazionale, e il 2016, l’anno
per la comprensione non solo di quel li- lati sui risultati concreti, e non sulle pre- crollo. Ma ripetere un trauma significa Maria Elena della Brexit e della vittoria di Donald
bro, ma di una componente essenziale e messe e sui metodi, che non sono altro pur sempre generare un discorso che ha Cavallaro, Trump.
molto equivocata dell’opera di Trevisan, che intenzioni ed astrazioni. Ebbene, ri- come unico oggetto qualcosa che per sua Stefano De Naturalmente la nostalgia viene decli-
che nel 2002, a ribadire l’importanza del leggendo Un mondo meraviglioso, I quin- natura è indicibile, sfugge alle maglie del- Luca, Ernesto nata in maniera diversa nei singoli Paesi.
concetto, pubblicò anche una raccolta di dicimila passi e Il ponte ritrovo intatta la l’espressione. Galli della La nostalgia della Russia di Putin per un
prose intitolata Standards. prima impressione: Trevisan ha vinto la Il monologare di Thomas non mette or- Loggia e Loris passato imperiale, che rivaluta la grandez-
Non è scontato, a meno di non accon- sua scommessa, riuscendo, impresa diffi- dine nel caos, è la manifestazione di uno Zanatta za degli zar assieme a quella di Stalin (vedi
tentarsi di vaghe e tutto sommato inutili cilissima, a imprimere il sigillo della sua stato d’emergenza senza rimedio, una cat- il saggio di Fabio Bettanin) è naturalmente
analogie di superficie, trasportare un’idea originalità nella materia malleabile e ap- tiva infinità. Tra i Paesi diversa da quella dell’America di Trump,
estetica e compositiva precisa da un’arte propriabile dello standard che si era scel- L’unica durata possibile non è più quel- presi in dove una classe media in crisi assieme alla
all’altra: nel caso di Trevisan, che è stato to. la di una trama, potremmo semmai dire considerazione popolazione delle aree rurali (ma non so-
anche un ottimo musicista, dal jazz alla Costruiti con una lingua e una retorica che consiste in un decorso, come lo attri- dai diversi lo) riscopre teorie del complotto e si chiu-
scrittura letteraria. Nel jazz, si definisce letteraria derivati in misura così scandalo- buiremmo più a una malattia che a un atto saggi sulla de a riccio davanti alle nuove immigrazio-
uno «standard» un brano che fa parte del samente cospicua da un modello ingom- linguistico. Certo, non è escluso che in nostalgia, oltre ni (ne scrive Giovanni Borgognone).
repertorio comune, variamente interpre- brante come Bernhard, i monologhi di questo movimento, che assomiglia molto all’Italia, anche Patria della nostalgia e del populismo è
tabile ma riconoscibile in quanto tale. Thomas producono un’immagine del a quello proverbiale della falena intorno al la Russia di l’America Latina. Il maggiore esperto ita-
L’epigrafe di Un mondo meraviglioso, trat- mondo nuova, totalmente svincolata dai fuoco, finisca intrappolata, come in una Vladimir Putin, liano, Loris Zanatta, individua tre ondate.
ta da un saggio di Keith Jarrett, parla di un suoi presupposti. rete a strascico, anche la parola «fine». A la Spagna Una prima nostalgico-corporativa, che
«materiale» sonoro, una specie di giaci- patto però che non si tratti (e «non può es- postfranchista, vestiva l’abito del nazionalismo cattolico,
mento a partire dal quale ogni singolo sere un caso») dell’ultima parola, bensì gli Stati Uniti. ebbe un’impronta fascista. Una seconda fu
musicista si incammina nella direzione Il Thomas del Mondo meraviglioso si della «penultima». Perché l’ultima non L’intervento di socialista e nacque a Cuba. Zanatta sostie-
che desidera. Nessuno si sognerebbe di aggira per Vicenza attribuendo a cose e può che essere «io»: l’origine di tutte le al- Loris Zanatta ne che «l’utopia socialista castrista nacque
accusare un jazzista di plagio o di imita- persone una specie di paranoica intenzio- tre parole e insieme l’ultima eco che ripe- tratta invece dal medesimo ceppo ideale del peroni-
zione pedissequa per il semplice fatto di nalità nei suoi confronti; nei Quindicimila tendosi si smorza e viene riassorbita nel l’America smo, cui fu sempre legata da fitti vasi co-
partire da uno standard. Tutto sta in quel- passi il «resoconto» coincide con il per- silenzio. Latina nel suo municanti». Entrambe professavano un
lo che ne fa. Applicare una tale nozione al- corso da un sobborgo di Vicenza fino in © RIPRODUZIONE RISERVATA complesso nazionalismo panlatino e sia Juan Domin-
go Perón sia Fidel Castro attingevano dal-
l’immaginario della cristianità antica. Ca-
Antichità Esce per Carocci il nuovo studio di Gemma Sena Chiesa, classe 1929, decana dell’archeologia classica stro parlava di un popolo puro «nato in un
presepe come Gesù».
Roma imperiale raccontata dalle sue gemme Tra gli autori che si occupano dell’Italia,
Ernesto Galli della Loggia analizza un par-
ticolare tipo di nostalgia, che è uno dei fili
conduttori della nostra storia unitaria (e
non solo): quello delle occasioni mancate.
di Pierluigi Panza su Costantino a Milano e nell’ottobre del in oro, letti in avorio, oro e pietre preziose. Una lettura tanto pessimistica quanto po-
2019, per i suoi 90 anni, allievi e amici le Dal I secolo d.C. l’uso di portare al dito Il libro co realistica del Risorgimento lo descrive
dedicarono una giornata di studi. una gemma si diffuse anche nelle classi come l’epoca della costruzione di uno Sta-