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LA POESIA ITALIANA TRA ERMETISMO E ANTIERMETISMO

Dopo la prima Guerra mondiale e i primi anni del secondo dopoguerra in Italia si
imposero nuovi autori che influenzarono la poesia del 900:
- Ungaretti “Allegria di naufragi”;
- Saba “Il canzoniere”
- Montale “Ossi di seppia”
Intanto il fascismo divenne sempre più diffuso:
- Era proibito qualsiasi forma di critica e opposizione al governo di Mussolini
- Veniva applicata la censura sulla traduzione di opere straniere
 L’Italia stava vivendo un isolamento culturale.
Questo portò al consolidamento di un nuovo modo di fare poesia: una poesia intima
e privata (questo rimase fino alla caduta del regime e dalla liberazione dal
nazifascismo. Finalmente si poteva tornare a scrivere poesie civili e politicamente
impegnate, con lo scopo di ricostruire l’Italia moralmente e materialmente).
In questo periodo si diffusero due tendenze:
 Quella “novecentista”: si ispirava a un’ideale di poesia pura e all’esperienza
dei poeti simbolisti. Esaltava il potere allusivo e musicale della parola. Fu
all’origine dell’Ermetismo.
 Quella “antinovecentista”: trovò il suo modello nella poetica “semplice” di
Saba e in quella pascoliana degli oggetti quotidiani. (secondo novecento)
ERMETISMO
L’Ermetismo è un movimento poetico italiano che si afferma nel Novecento ed una
delle esperienze poetiche più importanti del tempo tanto da aver apportato
modifiche e innovazioni sia sul piano del linguaggio, dello stile, che dei contenuti.
Il termine “ermetismo” deriva da Ermete (o Mercurio), dio delle scienze occulte e
misteriose, ed è stato usato per la prima volta, in senso dispregiativo, da Francesco
Flora con lo scritto “La poesia ermetica”: la considerava chiusa, oscura, misteriosa e
di difficile interpretazione e codificazione.
Era un movimento attivo a Firenze (1933-1942) caratterizzato dall’oscurità e dalla
ricerca di uno stile difficile: il lettore non poteva comprendere, almeno che non
possedeva la “chiave” per penetrare entro i significati nascosti.
Nel 1938 a Flora, si contrappose Carlo Bo che scrisse il manifesto teorico
dell’ermetismo:
- La vita diventa espressione più intima della realtà dell’uomo
- La letteratura è una “condizione esistenziale” che sale dalle origini centrali
dell’uomo ed esprime “l’assoluta necessità di sapere qualcosa di noi”
- Poesia = vita: unico movimento di verità dell’animo umano, grazie al quale è
possibile riscattare il grigiore dell’esistenza quotidiana.
- Poesia = elitaria, riservata ad una cerchia ristretta
 Dato che il regime aveva imprigionato i poeti non restava loro che chiudersi in
una sorta di isolamento. Volevano comunicare infatti il dolore, la difficoltà di
vivere e la solitudine (in molti credevano che loro dessero il consenso al
regime fascista). Si trattò di una difesa contro la possibilità di assimilarsi al
fascismo, cioè di una «resistenza passiva al regime».
I temi:
 Esprimono tutte le problematiche esistenziali dell’uomo del 900, complicate
dal periodo storico:
 Il disagio dell’uomo nei confronti dei cambiamenti della società
 L’incomunicabilità
 La solitudine
 Il contrasto fra il mondo reale e quello che l’artista sente dentro di se
 Il ripiegamento sulle proprie inquietudini spirituali
 La visione pessimistica dell’esistenza
 La mancanza di certezze
Tutto si basava sulla ricerca di una poesia essenziale. L’espressione deve evitare
ogni abbandono alla retorica, alla discorsività, al sentimentalismo.
Si opposero infatti a Pascoli e D’Annuncio: ne rifiutavano l’eloquenza e il linguaggio
elevato. Venivano considerati come degli “abusatori delle parole”: avevano perso il
naturale e originario significato. Loro volevano restituire alla parola IL VALORE E LA
MUSICALITÀ ORIGINALI.
Volevano dare alla parola quel valore che aveva quando poteva ancora stabilire un
rapporto fra l’uomo e le cose, valore magico ed evocativo, dando forma e realtà alle
cose.
La parola = strumento catartico, cioè liberatorio. Si ha infatti, la poetica del
frammento, la valorizzazione del componimento breve e raffinato:
- La punteggiatura ridotta, se non abolita;
- Le pause frequenti e cariche di significati;
- Spesso ci sono spazi vuoti tra le parole;
- L’aggettivo non ha valore descrittivo, ma serve a sfumare l’oggetto in una
dimensione non realistica attraverso la sinestesia (unione di termini
appartenenti a campi sensoriali diversi es. bianco silenzio, oscurità
melodiosa…).
- La figura retorica più utilizzata è l’analogia. Questa elimina la figura della
similitudine. Con questa tecnica sorgono nuovi rapporti tra le parole, a volte
oscuri e incomprensibili tanto da dover trovare una chiave d’interpretazione.
LE PAROLE PURE DEGLI ERMETICI ERANO CAPACI DI EVOCARE IMMAGINI E
SENSAZIONI, PER MEZZO DELL’ANALOGIA.
- La musicalità del linguaggio e i legami fonici (assonanze, allitterazioni);
- La scelta del verso libero.
 I poeti non spiegano, ma fissano sulla pagina frammenti di verità a cui sono
pervenuti non con l’aiuto del ragionamento, ma attraverso la ricerca.
Tra i maggiori esponenti troviamo:
 Quasimodo, caratterizzato dalla parola allusiva e dal gusto per le analogie,
metafore e sinestesie. (poesia tra allusività e chiarezza)
 Montale, ermetico nonostante ne rimase al di fuori.
 Alfonso Gatto, fondatore della rivista “Campo di Marte” (Salerno, 1909-1976).
 Ungaretti, precursore poiché aveva già introdotto la tecnica del frammento.
 Leonardo Simisgalli, ingegnere di origini lucane (1908-1981).
 Mario Luzzi (1914-2005).

ANTIERMETISMO
All’oscurità dell’Ermetismo di oppose la linea antiermetica: attenta ai temi e al
linguaggio della vita quotidiana.
Troviamo:
- Saba
- Cardarelli
- Penna
- Pavese
ERMETISMO ANTIERMETISMO
Le raccolte poetiche: testi indipendenti Saba-Canzoniere: raccolta unitaria con
gli uni dagli altri. un impianto narrativo: la storia di una
vita (richiamo a Petrarca).
Esprimono il disagio esistenziale L’analisi della propria esperienza
dell’uomo contemporaneo e una parola personale è vissuta come (no sradicato,
poetica che sia rivelazione dell’assoluto né voce sola) una parola che diventa il
(conoscenza intuitiva). riflesso, lo specchio dell’uomo
Esprimono il disagio dell’artista. ingenerato che si raggiunge attraverso
l’analisi del proprio mondo interiore.
Contributo = psicoanalisi.
Linguaggio: Linguaggio:
- Analogico - Chiarezza
- Allusivo - Parola discorsiva
- Difficile interpretazione - Musicalità
- Carico simbolico - Lessico quotidiano
- Bagaglio poetico vicino alla
tradizione
Metrica: verso libero. Metrica: tradizionale.

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