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ARCHI E VOLTE IN MURATURA Anna Anzani

Architravi, piattabande, dormienti e archi di scarico


Questi elementi hanno la funzione di trasportare i carichi dalla loro retta di applicazione sugli appoggi piu vicini. Le piattabande monolitiche di pietra e le travi in legno sono strutture in grado di sopportare sollecitazioni flessionali. Gli archi invece hanno la capacit di sostenere i carichi in modo da essere sottoposti solo a compressione.
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Sistema trilitico

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Pseudoarco

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Pseudoarco e pseudocupola

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Arco naturale

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Effetto arco nella muratura

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Archi di scarico

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Archi di scarico

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Piattabande

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Statica degli archi

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Dispositivi di contenimento delle spinte


Il problema da risolvere era contenere la spinta delle arcate (in particolare spinte di archi e volte ribassati) in modo che il piedritto non risultasse instabile. Tre erano le possibilit pi razionali: costruzione del muro con un piede maggiore ampliamento della sezione muraria del piedritto con contrafforti toranti e capichiave I tiranti dovevano essere posti all altezza delle reni dell arco, dove cio si attende lo sfiancamento; la posizione delle reni varia da arco ad arco in funzione di: forma geometrica qualit della malta tecnologia utilizzata In genere il tirante era rialzato rispetto alle imposte, ad un terzo della freccia. A volte per l aspetto estetico prevaleva su quello strutturale e cos si poneva il tirante in un altra posizione. La disposizione della catena deve essere studiata in funzione del tipo di spinta e quindi del tipo di volta; in relazione ad esso dovrebbero definirsi posizioni e dimensioni.

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Stabilit degli archi: elementi spingenti

Dispositivi per il contenimento delle forze orizzontali Si tratta di dispositivi come: tiranti e capichiave, contrafforti e fodere
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Speroni e contrafforti

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Geometria

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Archi di conci

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Volte di concrezione
La concrezione era un cetto di inetri (coementa) e di malta legante che, indurendo, manteneva la struttura della cassaforma. Usata soprattutto nell architettura delle volte romane, il getto veniva creato tramite strati in cui si sovrapponevano pietre e letti di malta.
nella formazione delle grandi volte, i romani predisponevano una serie di arcate laterizie reciprocamente connesse entro cui veniva eseguito il getto di calcestruzzo. (da Chabat,1881)

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Archi in conglomerato

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Nervature

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Nervature

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Dissesti di un arco
a) arco ribassato,stabile,ma che potrebbe manifestare lesioni in corrispondenza in prossimit della chiave (rischio di ulteriore abbassamento) b) arco a tutto sesto,si ripete lo schema precedente,ma evidenziando la possibilit di ulteriori cernierizzazioni alle imposte. (rischio di sfiancamento della parte centrale a causa dellesplosione delle reni)

c) arco ogivale che rappresenta larco con il meccanismo di collasso pi pericoloso: cedimento delle arcate,conseguente innalzamento della chiave e sfiancamento delle reni. (rielaborati da Breymann,1927).
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Dissesti

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DISSESTI DI ARCHI E VOLTE effetti di carichi concentrati

Dannoso Stabilizzante

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DISSESTI DI ARCHI E VOLTE effetti di carichi concentrati

Dannoso Stabilizzante

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Le volte
GENERALIT
La volta la naturale estensione nello spazio della struttura lineare dell arco.

SULLA SOSTRUZIONE E APPARECCHIATURA


Come nelle murature anche nelle volte sono presenti: ossatura parte di riempimento

Le armature e le centine
Potevano essere costituite da una sagoma lignea che guidava il mastro nella creazione della volta oppure da una massa di terra; se guidava e basta = centina se sosteneva anche la costruzione = armatura

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Fig. 29: alcuni schemi di carpenteria fissa per la realizzazione delle volte pi comuni.Si tratta di soluzioni tipiche,ma che potevano essere facilmente modificate in base alla disponibilit di materiali.

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Rinfianchi

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Volte Semplici

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Volte Semplici

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Scomposizione di una volta a botte secondo piani passanti per le diagonali: A = unghie, B = falde

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Volta a crociera

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Volta a padiglione

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Volta a botte lunettata A = differenza di quota dei cervelli

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Elementi costruttivi delle cupole


fondamentale

era l illuminazione, a questo scopo si creavano aperture sulla sommit (lanterna) e/o sui lati (obl) il tamburo era costituito dal cilindro murario su cui appoggia la cupola, punto su cui spesso si collocano gli obl per non interrompere la cupola soprastante. Tipologie costruttive: volte a struttura discontinua volte a struttura continua volte a cassettoni volte costolonate o nervate cupole a doppia o tripla calotta Lo spessore della cupola in genere variava lungo i meridiani, aumentando verso l imposta dove tutte le pressioni sono maggiori, per il peso della massa e dove utile avere pesi stabilizzanti. Di forma variabile, il problema maggiore il rapporto peso/altezza ( struttura e materiali).
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Volta a crociera su pianta ottagonale

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Volta a unghie

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Volta a padiglione su pianta ottagonale

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Volte Finte

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Impostazione e serraggio L assestamento, che di non facile valutazione, dipende sia dal movimento degli elementi che tendono ad abbassarsi, sia dalla spinta esercitata dalla volta sui piedritti, che devono assestarsi a loro volta per poter resistere. In cantiere la volta veniva realizzata al termine della costruzione della muratura; si voltava dunque quando i muri si erano ormai induriti e potevano sopportare la spinta.
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Le apparecchiature: volte di pietra concia


Per la nobilt del materiale e per la complessa lavorazione, sono le pi raffinate e impegnative. I conci devono aderire tra loro in modo che, con il perfetto contatto, le facce possano trasmettere i carichi distribuendoli omogeneamente. In questo caso la malta costituisce sostanzialmente un cuscinetto di ripartizione per la trasmissione dei carichi tra i conci (lo spessore dei giunti e ridottissimo). E una tecnica utilizzata solo nelle opere monumentali e durevoli a causa delle lunghe lavorazioni, della raffinatezza dei materiali richiesti e delle notevoli conoscenze tecniche necessarie. A seconda del tipo di volta, la struttura pu essere: discreta continua a sezione omogenea a sezione nervata
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Fig. 30 : Nellimmagine superiore sono rappresentate le imposte delle volte,un punto costruttivamente delicato da prevedere gi durante lelevazione del muro. La volta si formava in un secondo tempo,dopo aver raggiunto con i muri altezze e peso tali da stabilizzare le spinte.La saldatura tra volta ed imposta era migliorata col rinfianco. (da Misuraca et al,1916)

Nellimmagine a lato, rappresentato il rinfianco;un elemento costruttivo utile a impedire lo sfiancamento della volta.

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Volte in pietrame
Il pietrame appena abbozzato, ottenuto da rocce meno resistenti, ma anche di minor peso specifico, permette la realizzazione di volte particolarmente adatte alla modeste luci degli edifici pi comuni. La malta qui abbondante deve ovviare alle irregolarit tra i giunti tra i pezzi non lavorati; deve inoltre avere buone caratteristiche meccaniche e una discreta adesione alla pietra. Questo tipo di volte ha uno spessore maggiore rispetto alle altre: ci significa che una minor qualit accompagnata da una maggor quantit di materiale impiegato. Proprio perch eseguite con piccoli elementi, Fig. 31 : volte di pezzame spozzato,appare evidente la suddivisione in arcata portante,rinfianco e riempimento. le volte possono adeguarsi alle condizioni di sollecitazioni locali per: forma spessore materiali Ci consente una ottimizzazione delleconomia del materiale.
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Volte di laterizi
Il mattone, rispetto alle superfici pi compatte, un materiale leggero, maneggevole e adatto alla formazione di qualsiasi arco o volta. Il laterizio utilizzato poteva essere mattoni pieni o cavi. La posa era di 4 tipi: longitudinale (piani longitudinali) trasversale (archi paralleli) obliquo (archi diagonali) in foglio (volte in foglio)

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E bene riflettere sul fatto che a questi componenti, raramente era destinato un compito attivo, il loro funzionamento era previsto perlopi per casi di carico rari e accidentali (eventi sismici). Mentre le spinte prodotte per sostenere le ordinarie situazioni di carico dovevano essere assorbite dalla struttura muraria che a tal fine era appositamente predisposta.

GENESI GEOMETRICA
Analizzando le strutture voltate viene da pensare ad una articolazione di alcuni elementi base, con una specifica morfologia e sintassi. E chiaro che ognuna delle particolari volte che si possono far scaturire dalle composizioni geometriche cui si accennato, pu avere caratteristiche costruttive e strutturali diverse.

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VOLTE A BOTTE
generate da un arco a tutto sesto usate dai romani generata da un arco ribassato o policentrico forti spinte orizzontali (necessit di tiranti)

Volte a lacunari
Sono caratterizzate da un aspetto sobrio, derivante dalla semplicit geometrica della volta a botte, anche se spesso si preferito l aspetto delle volte arricchite da lunette e nervature incrociate a formare cassettoni e losanghe. A seconda dei casi cambia lo schema che pu essere: costruttivo statico

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Volte lunettate
La costruzione di lunette implica delle complicazioni; si tratta di volte relativamente piccole che interessano il cilindro della volta principale ( possono essere sferiche o a botte). Queste volte consentono di risolvere in modo elegante il problema delle finestrature sul lato d imposta e di liberare l architrave della finestra dal peso della volta.

Altre particolari conformazioni


La volta a botte si spesso adeguata agli ambienti irregolari, assumendo particolari conformazioni (vd volte oblique utilizzate nei ponti).

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VOLTE A VELA E A BACINO


Dal punto di vista geometrico: sferiche (su piante quadrate o rettangolari ellissoidiche (su piante circolari o ellittiche) La vela si ottiene sezionando la superficie geometrica di partenza con piani verticali. La ridotta dimensione delle corde faceva s che le sollecitazioni di trazione venissero contenute dalla cintura muraria senza bisogno di tiranti.

Cera poi l apparecchiatura a spina di pesce: esecuzione facilitata senza centine utilizzata da Brunelleschi e dai Sangallo la cosiddetta volta autoportante La volta a vela realizzata su ambienti rettangolari pu essere ricavata da superfici curve generate con la traslazione di archi, anche acuti.
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VOLTE OTTENUTE CON L INTERSEZIONE DI VOLTE SEMPLICI


- volte a crociera - volte a imbuto - volte a cappa - volte a stelle o reticolate - volte a padiglione, a peducci, a schifo - volte poligonali

Volte a crociera
ambienti quadrati nasce dall intersezione di due volte a botte cilindriche semplicit di costruzione geometrica e tecnologica (da cui la sua grande diffusione nell antichit) tipica dell architettura romana e gotica spinte convogliate verso i quattro appoggi volte pi leggere e spinte convogliate in soli 4 punti (facilmente contrastabili) pi adatte ad edifici monumentali che ad abitazioni si adegua a qualsiasi pianta e qualsiasi arco le si adatta

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Volta ad imbuto
Si ottiene con quattro spicchi di una speciale volta ottenuta ruotando il semiarco di 90 attorno ad un asse verticale.

Volte a stella e reticolate

sono complesse
hanno delle costolonature che caratterizzano all aspetto strutturale sono composte da volte a vela, bptte o crociera

Volte a padiglione, a peducci e a schifo


adatte ad ambienti rettangolari nasce intersecando due volte a botte volta a padiglione (Rinascimento, architettura palaziale) realizzata con le modalit e le apparecchiature tipiche della botte, ripetute nelle due direzioni degli assi volta a schifo (peso minore di quelle a padiglione) al fine di contenere le spinte, qualora i muri non fossero stati autonomamente sufficienti si ricorreva alle catene
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Volte a cappe
Le volte a botte, per la loro semplicit costruttiva e formale, erano spesso utilizzate per coprire grandi ambienti di servizio (tipicamente ottocentesco). In alternativa non si utilizzava un unica grande volta, bens una serie di archi. Si voltavano poi trasversalmente i campi intermedi: queste ultime volte erano dette cappe.

Volte poligonali
La volta a padiglione su pianta poligonale, al crescere del numero di lati, si avvicina alla forma e al comporamento strutturale delle cupole.

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LE CUPOLE
Solo raramente sono realizzate per costruire un orizzontamento; in genere sono impiegate per le coperture superiori delle costruzioni monumentali e spesso hanno corde elevatissime. Come un poligono tende ad un cerchio all aumentare del numero dei lati, cos una volta a padiglione tende ad una cupola.

Fig. 33 : le cupole sono state spesso evidenziate,protette o addirittura surrogate con coperture a cupola su struttura lignea o,pi recentemente metallica.

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Fig. 34 : le cupole murarie maggiore (come San pietro e Santa Maria del Fiore,si sdoppiano in una calotta portate sovrastante di copertura che contribuisce comunque,attraverso i costoloni radiali e con i pesi,alla stabilit del complesso. (da Breymann,1927)

Elementi costruttivi delle cupole


fondamentale era l illuminazione, a questo scopo si creavano aperture sulla sommit (lanterna) e/o sui lati (obl) il tamburo era costituito dal cilindro murario su cui appoggia la cupola, punto su cui spesso si collocano gli obl per non interrompere la cupola sopra. Le tipologie costruttive

volte a struttura discontinua volte a struttura continua volte a cassettoni volte costolonate o nervate cupole a doppia o tripla calotta
Lo spessore della cupola in genere variava lungo i meridiani, aumentando verso l imposta dove tutte le pressioni sono maggiori, per il peso della massa e dove utile avere pesi stabilizzanti. Di forma variabile, il problema maggiore il rapporto peso/altezza ( struttura e materiali).

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DISSESTI DI ARCHI E VOLTE

Mileto, Terme di Faustina, particolare di un arco.

Antalya, Chiesa di S. Nicola, particolare di una fessura intradossale in chiave.

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Istanbul, Santa Sofia, deformazioni di archi e volte


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Fessurazioni intradossali ai fianchi


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DISSESTI SULLE VOLTE: VOLTE A BOTTE

Veduta di insieme delle lesioni di una volta a botte su colonne (Piccirilli C.) L. Binda, L. Zanzi, P. Condoleo, G. Cardani and A. Anzani

DISSESTI SULLE VOLTE: VOLTE A PADIGLIONE

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DISSESTI SULLE VOLTE: VOLTE A CROCIERA

Schema dei dissesti delle volte a crociera (Piccirilli C., 1989 )


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DISSESTI SULLE VOLTE: VOLTE A VELA

Andamento delle tensioni principali di compressione e trazione nella volta a vela (Piccirilli C., 1989)

Schema di depressione nelle volte a vela

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DISSESTI SULLE VOLTE: VOLTE A VELA

Manifestazioni del quadro fessurativo nelle volte a vela (Piccirilli C., 1989 ) L. Binda, L. Zanzi, P. Condoleo, G. Cardani and A. Anzani

DISSESTI SULLE VOLTE

Firenze, Uffizi, particolare di lesioni su una volta a botte

Firenze, Ospedale degli Innocenti, particolare di lesioni su una volta a crociera

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DISSESTI SULLE VOLTE

Lesioni su una volta a crociera

Lesioni su volte a vela

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DISSESTI SULLE CUPOLE: CUPOLE SEMPLICI (CUPOLE EMISFERICHE E CUPOLE RIBASSATE)

Manifestazioni del quadro fessurativo nelle cupole ribassate (Piccirilli C., 1989)

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Manifestazioni del quadro fessurativo nelle cupole semplici (Piccirilli C., 1989)

Bursa, Moschea Verde, particolare di una lesione nella cupola semplice

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DISSESTI SULLE CUPOLE: CUPOLE COMPOSTE CON COSTOLONI

Roma, Santa Maria dei Miracoli, posizione sul prospetto e in pianta delle principali fessure sulla cupola (Fiengo G., 1978)

Roma, Santa Maria dei Miracoli, vista dal basso della cupola

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DISSESTI SULLE CUPOLE: CUPOLE COMPOSTE CON COSTOLONI

Firenze, Santa Maria del Fiore, posizione in pianta delle principali fessure sulla cupola
(Docci M., Maestri D., 1994

Firenze, Santa Maria del Fiore, particolare di lesioni sulla cupola

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CEDIMENTI DELLE STRUTTURE MURARIE VERTICALI PER SPINTE DEGLI ARCHI E DELLE VOLTE

Schema del Cedimento delle strutture murarie verticali per spinte degli archi e delle volte e particolare di un edificio in Valtellina soggetto a tale danno (Folini E., 2000/2001)
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CEDIMENTI DELLE STRUTTURE MURARIE VERTICALI PER SPINTE DEGLI ARCHI E DELLE VOLTE

Edificio in Valtellina. (Folini E. 2001)

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CEDIMENTI DELLE STRUTTURE MURARIE VERTICALI PER SPINTE DEGLI ARCHI E DELLE VOLTE

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CEDIMENTI DELLE STRUTTURE MURARIE VERTICALI PER SPINTE DEGLI ARCHI E DELLE VOLTE

Firenze, particolare di un edificio situato sul Ponte Vecchio e soggetto a cedimento delle strutture murarie verticali per presenza di strutture spingenti L. Binda, L. Zanzi, P. Condoleo, G. Cardani and A. Anzani

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Consolidamento

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