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Corso di COSTRUZIONI IN ACCIAIO

Prof. Ing. C. Amadio

Ing. G. Rinaldin

Lezione 3

Edifici monopiano in acciaio

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Elementi componenti

COLONNE INCASTRATE + CAPRIATE BIELLA

oppure

(COLONNE INCERNIERATE + CONTROVENTI) + CAPRIATE BIELLA

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COPERTURA

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MANTO DI COPERTURA

Può essere di tre tipi:


• Lamiera d’acciaio
• Fibro-cemento
• Sandwich di lamiere

l
Carico distribuito utile q (kg/cm2) per una copertura in lamiera: f ≤
200

Copertura in fibrocemento: pendenza 20:25% (maggiori ingombri volumetrici)

Copertura in lamiera:
o Pendenza:
2% per Ltot>8m
o 3:4% L<8m
o >6%
• Incide sul peso proprio della struttura per il 50% in meno rispetto ad una
copertura in fibrocemento
• Non si altera nel tempo se protetta con zincatura e vernice protettiva o
rivestimenti plastici
• Maggiore sicurezza alla permeabilità e agli urti (grandine)
• Pericolo per condensa ed eventuale rischio incendio.
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Efficaci solo le parti


vicine agli appoggi

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ARCARECCI

• Per luci da 4 a 7m circa


• Sezioni IPE, UPN, L
• Analisi dei carichi:

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CAPRIATE

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Carichi per le capriate (travi longitudinali, di falda e falsi puntoni)

• Peso proprio
• Peso proprio dell’orditura secondaria
• Peso proprio del manto di copertura
• Carico da neve
• Carico da vento

Ulteriori carichi per le capriate

• Azioni dei controventi di falda (briglia superiore)


• Azioni delle colonne e sbadacchi

Lessico “tecnico” delle coperture:


 Sporto: parte di copertura sporgente oltre le pareti perimetrali dell’edificio fino
alla linea di gronda o alla linea di bordo;
 converse: elementi collocati lungo le linee di compluvio per raccogliere e
smaltire l'acqua;
 terzere (o arcarecci, o correnti): elementi orizzontali dell'orditura;
 falsi puntoni (o paradossi): travi inclinate dell'orditura;
 trave di colmo: trave di appoggio della sommità dei falsi puntoni;
 sbadacchi: elementi inclinati utilizzati per ridurre la freccia degli arcarecci.

Tipi di capriate

N.B.
Nei disegni sottostanti vengono evidenziate le aste compresse (in rosso) le aste tese (in blu) e le aste
scariche (in grigio).

Capriata INGLESE

La capriata tipo "Inglese" è una capriata realizzata con una struttura reticolare composta da correnti
superiori inclinati, da un corrente inferiore orizzontale e da aste di parete consistenti in montanti
ortogonali al corrente inferiore e diagonali disposti in modo alternato in modo da risultare
compressi.

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Capriata POLONCEAU

La capriata tipo "Polonceau" è una capriata realizzata con una struttura reticolare composta da 2
correnti superiori inclinati, su questi correnti si realizzano poi due strutture reticolari aventi la
geometria di una capriata inglese disposte con il colmo verso l'interno della capriata stessa e
collegati tra loro da un elemento teso che costituisce la parte centrale del corrente inferiore.

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Capriata WARREN

La capriata tipo "Warren" è una capriata realizzata con una struttura reticolare composta da un
corrente superiore orizzontale o poco inclinato, da un corrente inferiore orizzontale e da aste di
parete consistenti in montanti ortogonali al corrente inferiore e diagonali disposti in modo alternato
in modo da risultare uno teso e l'altro compresso. I montanti possono anche non essere presenti.

Capriata Tipo "WARREN" a falde orizzontali senza montanti

Qualora il corrente superiore non sia orizzontale i diagonali possono essere soggetti a caratteristiche
di sollecitazione diverse da quelle del caso di corrente superiore orizzontale.

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Capriata Tipo "WARREN" a falde inclinate

Capriata Tipo "WARREN" a falde inclinate senza montanti

Capriata MOHNIE'

La capriata tipo "Mohniè" è una capriata realizzata con una struttura reticolare composta da un
corrente superiore orizzontale o poco inclinato, da un corrente inferiore orizzontale e da aste di
parete consistenti in montanti ortogonali al corrente inferiore e diagonali disposti in modo da
risultare tesi.

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Capriata Tipo "MOHNIE'" a falde orizzontali

Qualora il corrente superiore non sia orizzontale i diagonali ed i montanti possono essere soggetti a
caratteristiche di sollecitazione diverse da quelle del caso di corrente superiore orizzontale.

Capriata Tipo "MOHNIE'" a falde inclinate

(figure e testo sui tipi di capriate da sito www.studiotechnica.net)

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CONTROVENTI DI FALDA

Carichi: vento
Funzioni: - stabilizzazione briglie compresse capriate
- irrigidimento copertura
- resistenza all’azione sismica
Posizionamento: 2 testate (+ 1 centrale)

CONTROVENTI VERTICALI

Posizionamento: mediano (per dilatazione termica)


Carichi: vento, sisma, azioni frenatura carroponte

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CROCIERE ROMPITRATTA

Spesso è necessario vincolare la briglia inferiore delle capriate mediante aste


diagonali collegate al controvento di falda per assolvere le seguenti funzioni:

1) dividere la briglia inferiore in un numero di parti tali che la snellezza di


ciascuna di esse sia inferiore ad un valore voluto (caso di compressione dovuta
al collegamento con le colonne)
2) evitare l’instabilità flesso-torsionale della travatura. Le capriate infatti sono
trattenute nel loro piano dagli arcarecci collegati ai controventi di falda in
corrispondenza della briglia superiore; niente impedisce però che la capriata,
abbassandosi elasticamente sotto i carichi di progetto, si disponga fuori dal suo
piano, ruotando attorno alla briglia superiore e sbandando in corrispondenza di
quella inferiore (la rigidezza a flessione della briglia inferiore nel piano
normale a quello della capriata è bassa).

Ipotesi:
• la rigidezza torsionale della capriata è nulla
• l’energia corrispondente al lavoro delle tensioni assiali nella briglia tesa
dovuto allo sbandamento laterale della stessa è trascurabile.

In queste ipotesi si può seguire una via molto semplice per verificare la stabilità
flesso-torsionale della capriata.
In termini energetici si determina il carico critico che produce un lavoro esterno Le
pari al lavoro di deformazione Li dovuto alla flessione fuori dal piano della briglia
tesa.
Ipotizzando che la capriata abbia briglie parallele e che sia soggetta ad un carico
P
uniforme q = si ottiene:
a

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(b )
Dove J y rappresenta il momento d’inerzia della sola briglia tesa secondo il piano
parallelo a quello della capriata.
Per la relazione (*) ne segue che è possibile determinare la distanza d alla quale
devono essere poste le crociere atte ad evitare detta instabilità.

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Schemi statici tipici

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Condizioni di carico per il calcolo delle colonne

1) carico verticale in sommità delle colonne dovuto al peso proprio della


copertura
2) carico come in 1) dovuto al sovraccarico (neve)
3) azione del vento sul fabbricato da sinistra a destra
4) azione del vento sul fabbricato da destra a sinistra
5) carico verticale della gru (carroponte) con carrello spostato a destra
6) carico verticale della gru (carroponte) con carrello spostato a sinistra
7) spinta orizzontale della gru su colonna destra
8) spinta orizzontale della gru su colonna sinistra
9) variazioni termiche.

Condizioni di verifica

1) momento massimo Mmax, sforzo assiale massimo corrispondente NmaxC


2) momento minimo Mmin, sforzo assiale massimo corrispondente NmaxC
3) sforzo assiale massimo Nmax, momento massimo corrispondente MmaxC
4) sforzo assiale minimo Nmin, momento massimo corrispondente MmaxC

(eventualmente anche le altre 4 combinazioni previste nel caso di fondazioni)

ATTENZIONE:
Le combinazioni più gravose per la colonna non lo sono sempre anche per la
fondazione!

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VIE DI CORSA

Carichi:
 peso proprio
 reazioni massime delle ruote + effetto dinamico (tmax)
 azioni trasversali dovute al serpeggiamento (1/10 rmax)
 azioni longitudinali di frenatura (1/7 rfren.)

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PARTICOLARI STRUTTURA MONOPIANO

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Particolare centro capriata

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Particolare capriata - colonna

Controvento di parete

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Particolare fondazione

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