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La progettazione delle La progettazione delle p g p g

scaffalature in zona sismica: scaffalature in zona sismica:


criteri, prestazioni, criteri, prestazioni,
scelte tecniche, collaudo scelte tecniche, collaudo
SAIE Bologna 17 ottobre 2013 SAIE, Bologna, 17 ottobre 2013
Ing. Stefano Sesana
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Le scaffalature resistono al sisma Le scaffalature resistono al sisma??
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Le scaffalature resistono al sisma Le scaffalature resistono al sisma??
Medolla
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Le scaffalature resistono al sisma Le scaffalature resistono al sisma??
Correggio Correggio
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Le scaffalature resistono al sisma Le scaffalature resistono al sisma??
Poggio Rusco Poggio Rusco
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Le scaffalature resistono al sisma Le scaffalature resistono al sisma??
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Le scaffalature resistono al sisma Le scaffalature resistono al sisma??
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Si studiano le scaffalature in zona sismica da anni Si studiano le scaffalature in zona sismica da anni
Blume & al.
1974-1980
RMI dal 1964
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Si studiano le scaffalature in zona sismica da anni Si studiano le scaffalature in zona sismica da anni
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La normativa tecnica in Italia e Europa La normativa tecnica in Italia e Europa
UNI/TS 11379:2010
Scaffalature metalliche
ACAI-Cisi
Progettazione sotto carichi sismici
delle scaffalature per lo stoccaggio
statico di pallet
Associazione Italiana Costruttori Acciaio
Sez. Scaffalature Industriali
FEM 10.2.08 v.1.04 May 2011
Recommendations for the design of
Static Steel Pallet Racking in seismic
FEM Section X / ERF
European Racking Federation
CEN TC 344
EN 16681 (2015)
Static Steel Pallet Racking in seismic
conditions
CEN TC 344
FEM Section X / ERF
European Racking Federation
prEN 16681 (2015)
Steel static storage systems
Adjustable pallet racking systems Adjustable pallet racking systems
Principles for seismic design
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La normativa tecnica in Italia e Europa La normativa tecnica in Italia e Europa
FEM Section X ERF (ACAI)
2000-2010
Attivit di ricerca Europea
ACAI / Ecoleader
Ricerca Europea
Seisracks 1
prFEM 10.2.08
Ottobre 2008
Seisracks 1
FEM 10.2.08 - v. 1.04
Maggio 2010
UNI/TS 11379:2010
UNI/TS 11379
i i
prEN16681 prEN16681
Ricerca Europea
Seisracks 2
revisione
prEN16681 prEN16681
(2015) (2015)
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La normativa tecnica in Italia e Europa La normativa tecnica in Italia e Europa
La UNI/TS 11379
La UNI/TS 11379 la traduzione della prFEM 10.2.08 draft Oct. 30
2008, adattata alla Normativa Italiana NTC-2008 nelle parti
riguardanti la definizione dellazione sismica e i coefficienti di riguardanti la definizione dell azione sismica e i coefficienti di
sicurezza.
Le Norme tecniche esistenti trattano solo
scaffali tipo APR (portapallet) scaffali tipo APR (portapallet)
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Le peculiarit delle scaffalature Le peculiarit delle scaffalature
Cosa sono le scaffalature Cosa sono le scaffalature
L ff l t d tt i d t i l i d Le scaffalature sono un prodotto industriale, in uso da
anni nei diversi ambiti della logistica.
I t di di tt i t ti il ti d i I metodi di progettazione sono stati sviluppati dai
costruttori sulla base di studi e esperienze decennali,
che negli ultimi 15 anni hanno trovato una che negli ultimi 15 anni hanno trovato una
formalizzazione nellambito delle Norme FEM (sviluppate
dallIndustria con il supporto delle Universit e Istituti di
ricerca), e recentemente una ufficializzazione in ambito
CEN (Norme EN).
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Le peculiarit delle scaffalature Le peculiarit delle scaffalature
Le caratteristiche dei carichi Le caratteristiche dei carichi
Il peso proprio della struttura e il carico
permanente sono in genere trascurabili rispetto al
carico variabile (merce stoccata), salvo casi molto
particolari
Il carico variabile costituito dalla merce stoccata
sui suoi supporti; concettualmente lunit di carico
i t t tt i di d t va vista come una struttura indipendente
semplicemente appoggiata sullo scaffale
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Le peculiarit delle scaffalature Le peculiarit delle scaffalature
Il sistema costruttivo e strutturale Il sistema costruttivo e strutturale
Le scaffalature sono realizzate in genere con profili sottili
formati a freddo, mettendo in atto disposizioni che ne
ottimizzano la prefabbricazione il montaggio la flessibilit ottimizzano la prefabbricazione, il montaggio, la flessibilit
nelluso
I bulloni utilizzati nelle scaffalature sono generalmente di I bulloni utilizzati nelle scaffalature sono generalmente di
piccolo diametro (M6-M10)
Il sistema costruttivo tradizionale sviluppato e industrializzato Il sistema costruttivo tradizionale sviluppato e industrializzato
concepito principalmente per elevati carichi verticali; su questa
base necessario unevoluzione del prodotto per fare fronte
alle azioni prodotte dal sisma
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Le peculiarit delle scaffalature Le peculiarit delle scaffalature
Il sistema costruttivo e strutturale Il sistema costruttivo e strutturale
Strutturalmente gli scaffali sono telai a nodi semirigidi, con g g ,
nodi di modesta rigidezza rispetto a quelli delle strutture
tradizionali in carpenteria. Nel piano trasversale, la rigidezza
l t l d ll ll t li i t i i di ll laterale delle spalle tralicciate in genere minore di quella
valutabile per via teorica considerando le propriet delle
sezioni, per via dellelevata flessibilit a taglio derivante dai , p g
sistemi costruttivi di collegamento delle diagonali, che pu
essere determinata solamente mediante prove.
Ove richiesto, in direzione longitudinale, gli scaffali possono
essere controventati per resistere alle azioni orizzontali o
limitare le deformazioni limitare le deformazioni.
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Le peculiarit delle scaffalature Le peculiarit delle scaffalature
Linterazione tra struttura e carico Linterazione tra struttura e carico
Il grado di vincolo del carico variabile sulla struttura di
supporto (scaffale) di semplice appoggio verticale
monolatero; ne consegue che le unit di carico sono monolatero; ne consegue che le unit di carico sono
trattenute orizzontalmente solo dallattrito attrito, e possono
traslare rispetto alla loro posizione iniziale per effetto di
azioni inerziali
La risposta strutturale dello scaffale quindi condizionata
in campo dinamico anche dallinterazione con le unit di
carico; il grado di confinamento della merce sui supporti
influenza tale risposta influenza tale risposta
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Le peculiarit delle scaffalature Le peculiarit delle scaffalature
Comportamento dinamico Comportamento dinamico pp
Data lelevata deformabilit deformabilit laterale, la risposta dinamica
delle scaffalature caratterizzata da periodo di
oscillazione elevati (1 s nella direzione delle spalle
tralicciate, 3-4 s nella direzione longitudinale non
controventata 2 s in presenza di controventi controventata, 2 s in presenza di controventi
longitudinale).
Dato lelevato carico verticale gli effetti del 2 effetti del 2 ordine ordine Dato l elevato carico verticale, gli effetti del 2 effetti del 2 ordine ordine
influenzano in modo significativo la risposta in campo
statico e dinamico
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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
Requisiti fondamentali Requisiti fondamentali qq
1) Prevenzione del collasso 1) Prevenzione del collasso
La scaffalatura deve essere progettata e realizzata per resistere La scaffalatura deve essere progettata e realizzata per resistere
allazione sismica senza presentare collassi locali o globali,
mantenendo la sua integrit strutturale ed una capacit resistente
id h d l t i i residua anche dopo levento sismico.
Gli stati limite ultimi sono quelli associati al collasso o ad altre
forme di crisi strutturale che pu creare pericolo per la sicurezza forme di crisi strutturale che pu creare pericolo per la sicurezza
delle persone.
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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
2) Limitazione del danno 2) Limitazione del danno
L N ti f i i i i i tt ll t t li it di La Normativa non fornisce prescrizioni rispetto allo stato limite di
danno
Dopo un evento sismico di entit superiore a 0.5 a
g
S, prima di Dopo un evento sismico di entit superiore a 0.5 a
g
S, prima di
continuare ad utilizzare lattrezzatura lo scaffale dovr essere
ispezionato integralmente per verificare:
li t it d l 100% d ll t tt lintegrit del 100% della struttura;
il grado di danneggiamento eventualmente subito dagli elementi
strutturali. strutturali.
Questa regola si applica per scaffali progettati secondo la Norma
Leventuale spostamento delle unit di carico stivate non deve essere p
considerato un danno.

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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
3) Rischio di caduta dei pallet 3) Rischio di caduta dei pallet
Lo scorrimento dei pallet sui correnti considerato nel calcolo di
dimensionamento sismico dello scaffale
l ff ll d ll h d Gli effetti sulla sicurezza delle persone che operano in adiacenza
dello scaffale, delle merci e della struttura stessa dello scaffale
devono essere adeguatamente considerati devono essere adeguatamente considerati
La caduta del pallet un evento che NON pu essere previsto in
sede di progetto, in quanto lentit degli spostamenti NON p g , q g p
possono essere valutati a priori e in modo deterministico con i
metodi e le conoscenze a disposizione.
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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
Definizione dellazione sismica Definizione dellazione sismica
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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
Livello di sicurezza definito da UNI/TS 11379 Livello di sicurezza definito da UNI/TS 11379
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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
Livello di sicurezza definito da UNI/TS 11379 Livello di sicurezza definito da UNI/TS 11379
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Prestazioni e sicurezza Prestazioni e sicurezza
Livello di sicurezza definiti da FEM 10.2.08 Livello di sicurezza definiti da FEM 10.2.08
e prEN16681 e prEN16681 e prEN16681 e prEN16681
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Modellazione dellazione sismica Modellazione dellazione sismica
Metodo di analisi Metodo di analisi
Il metodo di analisi di riferimento lanalisi modale a spettro di
risposta (MRSA)
Lo spettro di risposta definito nellEC8 viene recepito attraverso
i Documenti di Applicazione Nazionale
In Italia:
la zonazione e lazione sono quelle definite dallo spettro di
i t d ll NTC 2008 risposta della NTC-2008
laccelerazione di progetto definita dalla Classe duso (rif.
UNI/TS 11379))
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Modellazione dellazione sismica Modellazione dellazione sismica
Normativa tecnica cogente
S
d
(T,q)
FEM UNI/TS
S
d,mod
(T) = E
D1
*E
D3
*S
d
(T;q) + E
D2
FEM, UNI/TS
S (T) = K S (T;E ;q) + E
CEN-EN
S
d,mod
(T) = K
D
S
d
(T;E
D2
;q) + E
D2
K
D
= 1-P
E,prod
/P
E
*(1-E
D1
*E
D3
)
E
D1
*E
D3
0.4
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La UNI/TS 11374 da sola non basta La UNI/TS 11374 da sola non basta
UNI/TS 11379:2010
E
D3
=0.67
Verifica dei correnti
M t di di li i
UNI/TS 11379:2010
prFEM 10.2.08 Nov. 2008
Metodi di analisi
Stabilit delle merci sui correnti
Interazione utilizzatore - fornitore
(Specifiche)
FEM 10.2.08
v.1.04 May 2010
(Specifiche)
Modellazione delle masse
Regolarit strutturale
Rischio di caduta dei pallet
y
Rischio di caduta dei pallet
Piastre di base e ancoraggi
Disposizioni costruttive degli elementi di
tralicciatura delle spalle
prEN 16681 (2015)
tralicciatura delle spalle
Prove di scivolamento pallet-correnti
Condizioni di progetto per la spalla
Scaffali su impalcati
p ( )
Scaffali su impalcati
Regole complementari per le altre
normative (EN 15635 e EN 15629)
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Modellazione dellazione sismica Modellazione dellazione sismica
Il coefficiente E Il coefficiente E
D1 D1 D1 D1
Il coefficiente EE
D1 D1
tiene conto delleffetto della traslazione delle
unit di carico sui correnti.
Influenza la risposta sismica in termini riduzione dellordinata
dello spettro di risposta
Di d d Dipende da:
Intensit dellazione sismica [S
e
(T)]
fl b l d ll ff l [ ] Massa e flessibilit dello scaffale [T]
Attrito tra unit di carico e correnti [
S
]
E
D1
= max [ 0.4 ;
S
/S
e
(T
1
) +0.2 ] 1.0
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Modellazione dellazione sismica Modellazione dellazione sismica
Il coefficiente E Il coefficiente E
D2 D2
Il coefficiente coefficiente di di modificazione modificazione del peso del peso dellunti dellunti di di carico carico E Il coefficiente coefficiente di di modificazione modificazione del peso del peso dellunti dellunti di di carico carico E
D2
rappresenta leffetto dellinterazione tra le unit di carico e la struttura
dello scaffale.
Questo coefficiente influenza la risposta sismica in termini di massa
partecipante e modificazione del periodo di vibrazione.
Dipende dalla natura dellunit di carico Dipende dalla natura dell unit di carico
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Modellazione dellazione sismica Modellazione dellazione sismica
Il coefficiente E Il coefficiente E
D3 D3
Il coefficiente E Il coefficiente E
D3 D3
Il Il coefficiente coefficiente EE
DD3 3
raggruppa leffetto fenomeni e comportamenti
evidenziatisi in varie ricerche che contribuiscono a dissipare energia e
ridurre la sollecitazione sullo scaffale, come evidenziato da ricerche
condotte negli USA sin dagli anni 70 (John A Blume and Associates,
1973; Chen, Scholl, and Blume, 1980) e pi recentemente in Europa
(ricerche Seisracks ed Ecoleader); E
D3
un valore forfetario.
Il valore numerico del coefficiente E
D3
stato fissato nella FEM 10.2.08
D3
sulla base di considerazioni ingegneristiche e confronti empirici con
altre normative internazionali.
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Modellazione dellazione sismica Modellazione dellazione sismica
Il coefficiente E Il coefficiente E
D3 D3
Alcuni fenomeni macroscopici osservabili sono:
- La flessione flessione nel nel piano piano orizzontale orizzontale dei dei correnti correnti sotto le unit di carico, che si
manifesta localmente in una rotazione relativa con dissipazione di energia per manifesta localmente in una rotazione relativa con dissipazione di energia per
effetto dellattrito, senza produrre quegli spostamenti macroscopici considerati
dal coefficiente E
D1
.
- Lattrito che si manifesta per effetto dei giochi tra ganci e fori nei connettori giochi tra ganci e fori nei connettori L attrito che si manifesta per effetto dei giochi tra ganci e fori nei connettori giochi tra ganci e fori nei connettori
corrente-montante, che tende ad aumentare al progressivo danneggiamento
degli stessi
- La rotazione attorno allasse verticale delle unit di carico rotazione attorno allasse verticale delle unit di carico, che non produce , p
traslazioni ma dissipazione di energia per effetto dellattrito
- La flessione della piastra di base nel piano della spalla flessione della piastra di base nel piano della spalla, che normalmente non
viene considerata nel calcolo, ed fonte di sovraresistenza strutturale. ,
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Principi di progettazione Principi di progettazione
La progettazione delle scaffalature industriali tradizionali
realizzate con profili formati a freddo viene eseguita con i p g
criteri definiti dallEC8 per strutture poco dissipative.
I meccanismi di dissipazione non risiedono nella
plasticizzazione delle membrature realizzate con profili
formati a freddo, ma:
ll d l h f ll nei collegamenti dove si sviluppano giochi, attriti, rifollamenti
che sono fonte della modesta dissipazione di energia
considerata attraverso il coefficiente di struttura q=1.5 q
nellinterazione tra la massa e la struttura, considerata
attraverso i coefficienti di modificazione dello spettro
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Principi di progettazione Principi di progettazione
Regole di progettazione per scaffalature poco dissipative Regole di progettazione per scaffalature poco dissipative
1) Materiali: non vi sono requisiti addizionali rispetto alla Norma 1) Materiali: non vi sono requisiti addizionali rispetto alla Norma
EN15512 (+ EC3 Parte 1-3)
2) La resistenza delle membrature e dei collegamenti valutata in g
accordo con le regole della Norma EN 15512 (+ EC3 Parte 1-3)
3) I bulloni dovranno essere serrati con serraggio stretto (snug
ti ht) d i i t ti it t ( tight) e dovranno incorporare un sistema antisvitamento (es.
dadi flangiati zigrinati, inserti antisvitamento)
4) Il coefficiente di struttura q pu essere assunto maggiore di 1.5 4) Il coefficiente di struttura q pu essere assunto maggiore di 1.5
(ma minore o uguale a 2) se gli elementi che resistono in
compressione allazione del sisma sono di classe 1-2-3
segue
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g
Principi di progettazione Principi di progettazione
Regole di progettazione per scaffalature poco dissipative Regole di progettazione per scaffalature poco dissipative
5) E possibile utilizzare controventi a K D Z e X senza traverso 5) E possibile utilizzare controventi a K, D, Z e X senza traverso
(tipici delle configurazioni delle spalle) se
i. si assume il coefficiente di struttura q=1.5 q
ii. le diagonali e i loro collegamenti sono dimensionati per 1.5
volte lazione di calcolo
6) Nei collegamenti bullonati la resistenza a taglio del bullone F
v,Rd
deve risultare maggiore o uguale a 1.20 volte la resistenza a
rifollamento F
b Rd
rifollamento F
b,Rd
F
v,Rd
/ F
b,Rd
1.20
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Analisi e calcolo strutturale Analisi e calcolo strutturale
Limitazione del carico critico Limitazione del carico critico
Nei casi in cui
I
a
gR
S 0.1g il carico critico euleriano
dello scaffale P
cr,E
deve risultare almeno doppio rispetto al
carico portato nella condizione di progetto sismico P carico portato nella condizione di progetto sismico P
E
P
E
/ P
cr,E
0.5
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Analisi e calcolo strutturale Analisi e calcolo strutturale
Effetti del 2 Effetti del 2 ordine ordine
Il controllo degli effetti del 2 ordine si basa sulla
definizione del parametro di sensitivit , che pu essere
valutato in due modi: valutato in due modi:
Metodo dei tagli al piano
(P d ) / (V h)
i
= (P
E,i
d
r,i
) / (V
E,i
h
i
)
= max[
i
]
Valutazione del carico critico
= q
d
x P
E
/ P
E
= q
d
x P
E
/ P
cr,E
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Analisi e calcolo strutturale Analisi e calcolo strutturale
Effetti del 2 Effetti del 2 ordine per strutture poco ordine per strutture poco
dissipative dissipative dissipative dissipative
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Analisi e calcolo strutturale Analisi e calcolo strutturale
Metodo di
analisi
0.1 > 0.1
LFMA 1 ordine
2 ordine
(geometricamente non lineare)
LFMA 1 ordine
oppure
1 ordine + (1/1-)
MRSA [K
I
]
[K
I
]+[K
G
]
oppure
Lamplificazione 1/(1-) per strutture poco dissipative porta a risultati
conservativi e e molto conservativi per > 0.3; raccomandabile utilizzare
[K
I
] + (1/1-)
conservativi e e molto conservativi per > 0.3; raccomandabile utilizzare
metodi di amplificazione diretta, quali analisi statica geometricamente
nonlineare o analisi modale con effetti del 2 ordine
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Progettazione degli elementi Progettazione degli elementi
La spalla pu essere analizzata singolarmente
Progettazione della spalla Progettazione della spalla
come sottostruttura staticamente indipendente,
quando non parte del sistema di controvento
verticale
La verifica della spalla una verifica locale
Nel piano della spalla leccentricit verticale
della massa deve essere considerata della massa deve essere considerata.
Condizioni di carico da considerare:
Scaffale carico al 100%
S l li ll i i Solo livello superiore caricato
Scaffale carico con peso delle unit di carico
pari a 2/3 del peso di progetto
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Progettazione degli elementi Progettazione degli elementi
Progettazione della spalla Progettazione della spalla
La disposizione degli elementi della
tralicciatura della spalla pu produrre
torsione nel montante.
Nel caso di sistemi in cui le linee dasse degli
elementi strutturali non giacciono nel piano g p
della spalla, leffetto della torsione indotta nel
montante dovr essere considerata
esplicitamente esplicitamente
necessario determinare rigidezza e
resistenza sperimentalmente
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Progettazione degli elementi Progettazione degli elementi
C d l C d l Comportamento del connettore Comportamento del connettore
Il comportamento ciclico caratterizzato dal danneggiamento: ad ogni ciclo il Il comportamento ciclico caratterizzato dal danneggiamento: ad ogni ciclo il
connettore acquista looseness
Il singolo ciclo di carico inviluppa i cicli di carico
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C l d l C l d l
Progettazione degli elementi Progettazione degli elementi
Controventamento longitudinale Controventamento longitudinale
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Progettazione degli elementi Progettazione degli elementi
Sistema di collegamento al Sistema di collegamento al controvento controvento
Il sistema deve essere efficace a trasferire lazione senza indurre
effetti secondari non controllati di sollecitazione e deformabilit
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Progettazione degli elementi Progettazione degli elementi
La verifica del corrente una verifica locale
Progettazione dei correnti Progettazione dei correnti portapallet portapallet
Lazione di progetto derivata dallanalisi globale in termini di
accelerazione o di azione interna negli elementi fittizi del modello
Lazione orizzontale di progetto limitata dalla
resistenza allo scorrimento prodotta dallattrito
Lattrito produce un effetto diaframma che pu
Q
P,max
ridurre la flessione dei correnti nel piano
orizzontale
H
e
E necessario considerare le possibili distribuzioni
delle unit di carico sui correnti
e
V
bb
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Scelte tecniche e collaudo Scelte tecniche e collaudo
La flessibilit dello scaffale una risorsa che va
sfruttata in modo oculato senza abusarne
La conoscenza del comportamento strutturale e
delle prestazioni degli elementi indispensabile
per poter garantire i livelli di sicurezza attesi;
per questo necessaria una sperimentazione
rigorosa e completa
r
e
r
e
rigorosa e completa
E necessario far evolvere il prodotto scaffale
d l l i i i
d
u
t
t
o
r
d
u
t
t
o
r
superando alcune soluzioni storicamente
implementate ma non sicure in presenza di
azioni orizzontali rilevanti (es tralicciatura delle
I
l

p
r
o
I
l

p
r
o
azioni orizzontali rilevanti (es. tralicciatura delle
spalle, diametro dei bulloni )
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Scelte tecniche e collaudo Scelte tecniche e collaudo
Gli schemi strutturali e i particolari costruttivi
devono essere studiati per ridurre per quanto p p q
possibile le eccentricit e consentire il corretto
trasferimento delle sollecitazioni tra sistemi
strutturali diversi in modo chiaro e senza azioni
parassite che non vengono considerate nella
verifica; ad esempio:
r
e

r
e

verifica; ad esempio:
il collegamento ai controventi verticali
d
u
t
t
o
r
d
u
t
t
o
r
la torsione nel montante
il collegamento dei controventi orizzontali e il
I
l

p
r
o
I
l

p
r
o
relativo percorso delle azioni
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Scelte tecniche e collaudo Scelte tecniche e collaudo
La pavimentazione il sistema fondale dello
n
o
n
o
La pavimentazione il sistema fondale dello
scaffale: le condizioni di ancoraggio alla
pavimentazione giocano un ruolo decisivo sulla
sicurezza La pavimentazione deve essere
o
n
t
o
r
n
o
n
t
o
r
n
sicurezza. La pavimentazione deve essere
staticamente adeguata e il sistema di ancoraggio
deve garantire in ogni posizione il trasferimento
delle a ioni
n
i

a
l
n
i

a
l
c
o
c
o
delle azioni.
I progettisti dello scaffale e della pavimentazione
dovrebbero interagire in fase di progetto
n
d
i
z
i
o
n
n
d
i
z
i
o
n
dovrebbero interagire in fase di progetto
Le caratteristiche delledificio ospitante devono
essere note e tenute in conto per controllare le
L
e

c
o
L
e

c
o
essere note e tenute in conto per controllare le
interazioni con gli scaffali
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Scelte tecniche e collaudo Scelte tecniche e collaudo
La progettazione logistica e funzionale del
magazzino deve tenere conto dei requisiti g q
antisimici:
Identificazione del peso di progetto sismico e del
e
r
a
l
e

e
r
a
l
e

p p g
peso massimo delle unit di carico
Identificazione del grado di riempimento medio
tt l li i d i fl i
t
a

g
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attraverso lanalisi dei flussi
Adeguata distanza tra gli scaffali e tra scaffale e
strutture delledificio ospitante (conoscenza
g
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s
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strutture dell edificio ospitante (conoscenza
delledificio)
Il sistema di giunti della pavimentazione deve
I
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I
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p
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o
Il sistema di giunti della pavimentazione deve
essere studiato insieme al layout degli scaffali
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Scelte tecniche e collaudo Scelte tecniche e collaudo
ee
Esistenza di adeguata sperimentazione per la
progettazione strutturale dei componenti e dei
d
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e
sistemi
Considerate correttamente tutte le condizioni di

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carico
Valutare la corrispondenza tra schemi di calcolo e

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sistemi costruttivi
Valutare che il sistema di trasferimento delle azioni

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avvenga in modo staticamente corretto e non vi
siano effetti secondari parassiti necessari per
garantire lequilibrio; ove presenti questi dovranno
P
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i

garantire l equilibrio; ove presenti, questi dovranno
essere adeguatamente considerati
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Scelte tecniche e collaudo Scelte tecniche e collaudo
ee
Scelta di idonei sistemi di ancoraggio
d
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Corretta messa in opera degli scaffali
Controllare gli interspazi tra le strutture e i

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Controllare gli interspazi tra le strutture e i
giunti sismici
Verificare puntualmente le condizioni di

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Verificare puntualmente le condizioni di
ancoraggio alla pavimentazione
Profondit di infissione dei tasselli

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Profondit di infissione dei tasselli
Distanza dei tasselli dai giunti e dai tagli a pavimento
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i

Accertarsi dellidoneit della pavimentazione
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La Specifica La Specifica
La FEM 10.2.08 e la prEN
16681 forniscono una
checklist dei dati che checklist dei dati che
utilizzatore e fornitore
devono scambiarsi
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La Specifica La Specifica
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La Specifica La Specifica
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