Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
STRUTTURE
AERONAUTICHE
LE GIUNZIONI NELLE STRUTTURE AERONAUTICHE
• permanenti
• semi-permanenti
• removibili
LE GIUNZIONI NELLE STRUTTURE AERONAUTICHE
Ribattino Rivetto
Ribattino in Rivetto in
opera opera
GEOMETRIA DEI RIBATTINI
CLASSIFICAZIONE DEI RIBATTINI
L = s + 1,5d
INSTALLAZIONE DEI RIBATTINI
Rivetti speciali. I rivetti con testa ribattuta (rivetti solidi) sono quelli
maggiormente utilizzati per l'assemblaggio dei velivoli. Il materiale
utilizzato per questi rivetti è principalmente lega leggera e in qualche caso
titanio, acciaio o superleghe. La testa viene formata con un martello
pneumatico o con piccole presse, nel caso di installazione automatica o
semiautomatica.
Oltre i rivetti solidi esistono molti altri tipi di rivetti che possono installati
ribattendo la testa o con sistemi particolari.
Questi rivetti vengono utilizzati per trasmettere forti carichi, spesso in aree
a grosso spessore, nelle quali non è possibile utilizzare rivetti normali.
RIVETTI SPECIALI
Alcuni rivetti speciali si differenziano solo per i materiali utilizzati, come ad
esempio il Cherrybuck solid rivet, che è un rivetto con testa preformata;
parte del gambo è in Ti-6Al-4V, mentre la parte di gambo che andrà a
formare la testa ribattuta è in titanio puro, un materiale più duttile rispetto
alla lega. Le due parti sono saldate (dal costruttore del rivetto) per attrito.
Durante la ribattitura il gambo non subisce deformazioni apprezzabili,
come viceversa avviene nei rivetti normali. Il rivetto consente quindi di
introdurre un forte carico di serraggio fra le due lamiere, senza espandere
eccessivamente il foro.
RIVETTI SPECIALI
Questo rivetto può essere installato sia con gioco che con interferenza;
I diametri del gambo variano da 5/32" a 1". L’Hi-Lok, come anche altri
rivetti, può essere installato su superfici non parallele, utilizzando un
collare particolare che ingloba una rotula sferica.
CARATTERISTICHE DEI RIVETTI SPECIALI
RIVETTI SPECIALI
Sequenza di installazione
CHIODI PARTICOLARI – HUCK-LOCKBOLT
Resistenza a fatica dei giunti rivettati Dal punto di vista della resistenza
statica, il disegno ottimale è quello che produce lo stesso carico nelle due file
(PA=PB; stessa pressione di ovalizzazione nei fori e stessa sollecitazione a taglio
nei rivetti). Questa condizione la si ottiene con uno spessore totale del
coprigiunto uguale a quello della lamiera, 2t2=t1. Dal punto di vista della
resistenza a fatica, le due file non sono nella stessa condizione: nella file B la
lamiera è sollecitata da un carico uguale alla metà del carico applicato, poiché
metà carico è stato trasferito nel coprigiunto. Di conseguenza i due punti critici
sono nella lamiera, fila A, e nel coprigiunto, fila B. Da notare in questo giunto
che eventuali cricche generatesi per fatica nella lamiera, non sono osservabili
durante una ispezione.
RESISTENZA A FATICA
Nel caso di tre o più file di rivetti, sono possibili disomogeneità nei
carichi trasferiti; ad esempio nel giunto in figura, ipotizzando il rivetto
infinitamente rigido, si ha PA=PC e PB=0. In questo caso quindi la fila
B non trasferisce carico. In realtà il rivetto non è infinitamente rigido,
ma il carico trasferito dalla fila centrale è comunque minore di quello
trasferito dalle altre due file. Applicando un carico elevato, prima della
rottura del giunto, le deformazioni plastiche causano una ridistribuzione
del carico trasferito dalle file, che diviene più uniforme. Ciò non avviene
applicando bassi carichi, con deformazioni in campo elastico, che sono
quasi sempre associate ai fenomeni di fatica. Modificando il disegno del
giunto è possibile ottenere PA= PB= PC, situazione ideale dal punto di
vista della resistenza statica. Anche in questo caso però la prima fila (A)
è quella più critica per la lamiera, poiché in questa si ha il maggior
carico di bypass.
RESISTENZA A FATICA
SB=sflessionale/sassiale
PESO