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Instabilità a flesso torsione delle travi

Al punto 4.2.4.1.3.2 delle NTC si dice


Le travi inflesse con la piattabanda compressa non sufficientemente vincolata
lateralmente, devono essere verificate nei riguardi dell’instabilità flesso-torsionale
secondo la formula…..
Ora vi chiedo, essendo la verifica nettamente (e giustamente) penalizzante, il collegamento
dell'ala superiore dell'arcareccio a pannelli sandwich di copertura (composto da doppia
lamiera sp. 0,4 mm) può considerarsi un sufficiente vincolato laterale?
Puoi trascurare la verifica a svergolamento se l'arcareccio è ben collegato al pannello di
copertura, cosa che generalmente si fa per evitare che il vento verso l'alto sotto il pannello
non si porti via il pannello.
Quindi a questo punto studia un collegamento sufficientemente robusto e spera che il
costruttore lo realizzi veramente (e quindi controlla), comunque a mio parere il pannello è
ok e se proprio non sei convinto e devi fare la verifica tieni presente che per luci
dell'arcareccio sui 5 metri la verifica a svergolamento non è determinante.
Pertanto, la verifica ad instabilità laterale (pressoflessione) è impedita dal manto di
copertura.
Sul Cordova vengono suggeriti angolari in mezzeria a collegamento degli arcarecci.

Pannelli sandwich: i requisiti strutturali


I principali utilizzi sono per coperture civili o industriali, e per pareti perimetrali esterno o
interne. Per gli elementi strutturali, è necessario rispettare i requisiti normativi. I principali
requisiti strutturali che il pannello deve possedere sono connessi alla resistenza alle azioni
taglianti e flessionali, alla verifica dei limiti della deformabilità del pannello e alla resistenza
delle connessioni agi sforzi di taglio e flessione. In particolare l’acciaio utilizzato come
rivestimento deve possedere una resistenza allo snervamento di almeno 220N/mm 2.

Deformabilità, carichi e sovraccarichi per le NTC 2018

In merito alla deformabilità le NTC 2018 prevedono alla tabella Tab. 4.2.XII i limiti di


deformabilità degli spostamenti laterali δmax/L:

–coperture in generale 1/200;


– coperture praticabili 1/250.

In commercio esistono diverse tipologie di pannelli con diverse forme sia piani, curvi e
grecati. La caratteristica che li distingue oltre allo spessore della parte di materiale
coibentante, è la tipologia di acciaio utilizzato e il relativo spessore. Uno stesso pannello di
uguale dimensione può prevedere acciai di rivestimento esterno di diversa resistenza.

Il sistema di fissaggio: la norma DIN 18807


Il sistema di fissaggio più appropriato viene scelto sia in base al progetto che in funzione
della tipologia di montaggio, in modo da garantire sicurezza, stabilità e tenuta anche in
considerazione delle condizioni atmosferiche del sito quali acqua, vento e neve.

Gli elementi di fissaggio devono essere in grado di resistere alle forze dinamiche delle
sollecitazioni cui i pannelli coibentati vengono sottoposti (sbalzi di temperatura, carico del
vento, calpestio) garantendo la tenuta meccanica, la portata e l’isolamento.

Il numero e il posizionamento dei fissaggi dipende dalle condizioni locali di vento e


dall’interasse degli arcarecci e l’altezza del fabbricato. In generale si consiglia un numero
di fissaggio mai inferiore a 2 per metro quadro.

In merito alla superficie di appoggio ci viene in aiuto la norma DIN 18807 nella parte


centrale è consigliabile un appoggio superiore a 6 cm e sul bordo un appoggio superiore a
4 cm per le strutture in acciaio. Mentre per le strutture in muratura un appoggio sia
all’estremità che intermedio di 10 cm. Nel caso di strutture in legno l’appoggio minio è di
6cm.

Il fissaggio avviene in corrispondenza delle greche, per avere maggiore ancoraggio. Si


inserisce tra la vite e la lastra profilata un cappellotto e una rondella in PVC, posizionata tra
il cappellotto e la lamiera, impedisce la penetrazione di umidità.

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