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Solaio predalles: tutto quello che c’è da sapere


10 Luglio 2018|Guide

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Le lastre prefabbricate per solaio predalles sono costituite da una piastra di


calcestruzzo armata dello spessore di circa 5 cm, con intradosso piano e finito, in moduli di
grandezza massima di 120 cm; armate con tralicci elettrosaldati di altezza variabile, con rete
elettrosaldata e con i ferri aggiuntivi inferiori come previsti dal calcolo delle strutture. Sono
confezionate con calcestruzzo cementizio Rck 30.
Possono completare la lastra gli appositi alleggerimenti in PSE di altezza variabile in funzione
dello spessore totale del solaio e della luce.

Caratteristiche tecniche delle lastre predalles


 la lunghezza massima della lastra è di 14,0 m, con un margine di tolleranza di +/- 20mm.
 la larghezza standard delle lastre è di 120 cm.
 la larghezza massima ammessa è di 250 cm, con un margine di tolleranza di +/- 5-10mm.
 lo spessore standard della piastra di calcestruzzo è solitamente di 5 cm.
 lo spessore complessivo del solaio va dai 15 ai 50 cm.
 peso totale della lastra è di circa 120kg per metro quadro.
 l’armatura tralicciata prevede 3 o più tralicci
 possibilità di alleggerimento del solaio con polistirolo, polistirene o interposte in
laterizio
 possibilità di soluzioni autoportanti

 Alta resistenza al fuoco delle lastre predalles


La piastra inferiore in calcestruzzo rende le lastre predalles molto consigliate per  i solai con
resistenza al fuoco (R.E.I. 60-90-120-180).
La normativa vigente prevede infatti che i solai con prestazioni R.E.I.  abbiano una piastra
inferiore in calcestruzzo armato:

“Per garantire i requisiti di tenuta e isolamento i solai […] devono presentare uno strato pieno
di materiale isolante, non combustibile e con conducibilità   termica non superiore a quella del
calcestruzzo,  di cui almeno una parte in calcestruzzo armato”.  (D.M. 16.02.2007 >>>).

Istruzioni per un uso corretto delle lastre per solaio predalles


Le lastre per solaio predalles sono utilizzate negli impalcati dell’edilizia civile, industriale,
commerciale, direzionale o pubblica, con ampie luci e discreti sovraccarichi.
Si prestano maggiormente alla realizzazione di solai dalla sagoma regolare monolitici, di grande
spessore e dalle luci anche elevate, fino a 14 metri. Inoltre, grazie all’intradosso liscio, sono
particolarmente adatte nei solai in cui non è previsto intonacare.
Questi solai sono anche impiegati in edifici di abitazione per la copertura di cantinati e garage.
In questo ultimo caso le lastre sono alleggerite con un  prodotto leggero di polistirolo o
plostirene molto malleabile e maggiormente adattabile a richieste geometriche particolari.

La movimentazione
Le manovre di movimentazione delle lastre predalles devono essere realizzate senza strappi o
urti e mantenendo la parte di calcestruzzo delle lastre verso il basso.
Deve essere assolutamente garantita la loro l’integrità prima e durante la messa in posa.

Il sollevamento
Il sollevamento deve essere fatto tramite cavi di acciaio o dispositivi a bilancia, muniti di ganci
di sicurezza. Le operazioni non devono essere fatte in presenza di vento con velocità superiore ai
60 km/h.

Lo stoccaggio
Lo stoccaggio standard delle lastre è realizzato disponendo le stesse in cataste costituite da
strati successivi poggianti su listelli di legno collocati sulla stessa verticale e in corrispondenza
del vertice delle staffe del traliccio. Il piano di posa delle lastre deve essere livellato e compattato.

Il montaggio delle lastre predalles


La posa in opera ed il montaggio delle lastre predalles è di estrema velocità e facilità, e
permette alle imprese di ridurre i tempi di realizzazione delle opere in cui è previsto l’utilizzo
di tali elementi prefabbricati.
Prima di iniziare la posa dei manufatti, è necessario però la disposizione di rompitratta
controventati e abbastanza rigidi.
Dopo vengono posate le lastre e disposte le armature aggiuntive agli appoggi. A questo punto
l’impalcato deve essere pulito e bagnato.

Getto e disarmo
Il getto del calcestruzzo del solaio deve essere realizzato in un’unica soluzione senza accumuli
di materiale, a temperatura ambiente, sempre superiore ai 2° C. Il getto del calcestruzzo avviene
tramite una macchina distributrice, che elimina le operazioni manuali di distribuzione e
livellamento; successivamente per alcuni secondi si effettua la vibrazione del banco. Il getto,
infatti, deve essere vibrato, costipato e mantenuto umido per almeno 3 giorni.

Uso e manutenzione
La struttura deve essere protetta da escursioni termiche, da agenti atmosferici aggressivi con
pavimenti e intonaci opportuni. In nessun caso devono essere superati i carichi e i sovraccarichi
previsti in fase di progettazione. Il disarmo deve avvenire per gradi, evitando azioni dinamiche
che potrebbero in qualche modo modificare l’assetto delle lastre.

Prezzi delle lastre predalles


I prezzi in opera delle lastre predalles sono al metro quadrato e si aggirano intorno ai 40 euro
per le lastre semplici fino a 100 euro per quelle fornite di polistirolo e più spesse.

Vantaggi delle lastre predalles


I vantaggi che si possono trarre da questo sistema costruttivo sono:

 l’estrema rapidità di posa in opera;


 la possibilità di coprire planimetrie aventi le forme più articolate, poiché il processo
produttivo consente di ottenere manufatti con fori o sagomature particolari;
 il campo di utilizzo è molto ampio, in quanto si possono realizzare lastre che arrivano
fino a lunghezze di 14 m;
 l’intradosso del solaio risulta essere perfettamente liscio e questa superficie può essere
lasciata a vista;
 il processo di produzione del calcestruzzo automatizzata e i processi di vibrazione
consentono di ottenere un prodotto ad alta durabilità.

Infiltrazioni d’acqua nei solai 


Le infiltrazioni di acqua nei solai in predalles sono un problema spesso sottovalutato, perché
inizialmente impercettibile e vengono notate solo quando l’acqua si è ormai fatta strada in
profondità con danni a volte irreparabili. Scopri come risolvere il problema >>>

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Infiltrazioni d’acqua nei Solai Prefabbricati


Effettuiamo la sigillatura dei solai attraverso iniezioni di resine idroespansive.  
I solai prefabbricati a lastre piane bausta o lastre predalles sono sempre più utilizzati come
copertura di garage e interrati in genere.

Le infiltrazioni d’acqua proveniente dai giardini o dalle pavimentazioni superiori ,


rappresentano uno dei problemi più diffusi in edilizia. La causa è spesso dovuta a:

 errata posa del sistema di impermeabilizzazione


 accidentale rottura del sistema di impermeabilizzazione
 assestamenti del fabbricato

L’arresto immediato delle infiltrazioni d’acqua con resine idroespansiverappresenta


la soluzione più rapida per risolvere il problema di sigillatura dei solai o dei soffitti dei garage.

La resina si espande a contatto con l’acqua. Il poliuretano (o uretano) di solito ha due componenti
: uno è la resina poliuretanica e l’altro è un attivatore, o accelerante. I due componenti vengono
miscelati prima di essere iniettati. I poliuretani hanno molte varianti e diverse viscosità. Alcune
composizioni poliuretaniche diventano molto rigide, altre sono in polvere, altre sono gommose,
ecc.

Il tempo di polimerizzazione iniziale dei poliuretani è generalmente di 15-45 minuti ed è


influenzato dalla temperatura e dall’umidità, ma con particolari acceleranti si può innescare la
reazione in 1-2 minuti.
Probabilmente le iniezioni con questo materiale sono le più comuni e le più adatte ad
arrestare le venute d’acqua grazie alla grande versatilità del poliuretano.

Procedimento di sigillatura dei solai


Le iniezioni per la sigillatura dei solai vengono eseguite dal basso, direttamente nelle lastre del
soffitto dei locali interrati anziché dall’esterno, senza quindi demolire terrazzi pavimentati,
giardini pensili, etc.

La prima fase della lavorazione è la pulizia della zona da trattare e l’esecuzione dei fori per
l’alloggio degli iniettori (packers), che avranno un diametro di circa 10-12 mm.

Dopodiché all’interno delle lastre verrà inserita la resina idroespansiva che reagirà a contatto con
l’acqua.

La pressione d’iniezione sarà sufficiente per permettere al materiale di seguire il percorso inverso
dell’infiltrazione e di sigillarne il punto d’ingresso, anche quando si tratta di lesioni di pochi
micron.

Una volta terminata l’iniezione verrà asportata la resina in eccesso, tolto l’iniettore e sigillato il


foro.
Sigillatura solai: esempi di applicazione

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