php/certificazioni/9-prefabbricati/11-lastra-predalle
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“Per garantire i requisiti di tenuta e isolamento i solai […] devono presentare uno strato pieno
di materiale isolante, non combustibile e con conducibilità termica non superiore a quella del
calcestruzzo, di cui almeno una parte in calcestruzzo armato”. (D.M. 16.02.2007 >>>).
La movimentazione
Le manovre di movimentazione delle lastre predalles devono essere realizzate senza strappi o
urti e mantenendo la parte di calcestruzzo delle lastre verso il basso.
Deve essere assolutamente garantita la loro l’integrità prima e durante la messa in posa.
Il sollevamento
Il sollevamento deve essere fatto tramite cavi di acciaio o dispositivi a bilancia, muniti di ganci
di sicurezza. Le operazioni non devono essere fatte in presenza di vento con velocità superiore ai
60 km/h.
Lo stoccaggio
Lo stoccaggio standard delle lastre è realizzato disponendo le stesse in cataste costituite da
strati successivi poggianti su listelli di legno collocati sulla stessa verticale e in corrispondenza
del vertice delle staffe del traliccio. Il piano di posa delle lastre deve essere livellato e compattato.
Getto e disarmo
Il getto del calcestruzzo del solaio deve essere realizzato in un’unica soluzione senza accumuli
di materiale, a temperatura ambiente, sempre superiore ai 2° C. Il getto del calcestruzzo avviene
tramite una macchina distributrice, che elimina le operazioni manuali di distribuzione e
livellamento; successivamente per alcuni secondi si effettua la vibrazione del banco. Il getto,
infatti, deve essere vibrato, costipato e mantenuto umido per almeno 3 giorni.
Uso e manutenzione
La struttura deve essere protetta da escursioni termiche, da agenti atmosferici aggressivi con
pavimenti e intonaci opportuni. In nessun caso devono essere superati i carichi e i sovraccarichi
previsti in fase di progettazione. Il disarmo deve avvenire per gradi, evitando azioni dinamiche
che potrebbero in qualche modo modificare l’assetto delle lastre.
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La resina si espande a contatto con l’acqua. Il poliuretano (o uretano) di solito ha due componenti
: uno è la resina poliuretanica e l’altro è un attivatore, o accelerante. I due componenti vengono
miscelati prima di essere iniettati. I poliuretani hanno molte varianti e diverse viscosità. Alcune
composizioni poliuretaniche diventano molto rigide, altre sono in polvere, altre sono gommose,
ecc.
La prima fase della lavorazione è la pulizia della zona da trattare e l’esecuzione dei fori per
l’alloggio degli iniettori (packers), che avranno un diametro di circa 10-12 mm.
Dopodiché all’interno delle lastre verrà inserita la resina idroespansiva che reagirà a contatto con
l’acqua.
La pressione d’iniezione sarà sufficiente per permettere al materiale di seguire il percorso inverso
dell’infiltrazione e di sigillarne il punto d’ingresso, anche quando si tratta di lesioni di pochi
micron.