Sei sulla pagina 1di 65

Progetto di un solaio in calcestruzzo armato

Indice

- Premessa
- Descrizione della struttura
- Predimensionamento della struttura
- Proprietà dei materiali
- Analisi dei carichi
- Combinazione dei carichi
- Disposizione dei carichi
- Risoluzione dello schema strutturale
- Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio di calcolo e del loro inviluppo
- Progetto delle armature longitudinali
- Calcolo dei momenti resistenti
- Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio
Premessa
Si definiscono solai quelle strutture bidimensionali piane caricate ortogonalmente al proprio
piano, con prevalente comportamento resistente monodirezionale.
I solai fanno parte delle cosiddette chiusure o diaframmi orizzontali, che svolgono il
compito di ripartire i carichi sulle travi della struttura in elevazione dell’edificio.
La struttura portante del solaio può essere realizzata in calcestruzzo armato, in acciaio o in
legno, con la presenza o meno di altri materiali con funzione di alleggerimento, per esempio
elementi in laterizio o pani di polistirolo.

La parte di immagine con ID relazione rId7 non è stata trov ata nel file.
Descrizione della struttura 1/2
La presente esercitazione riguarda il progetto esecutivo di un solaio tradizionale misto in
latero-cemento. Il solaio è costituito da travetti in calcestruzzo armato tra cui si dispongono
elementi di alleggerimento in laterizio, denominati pignatte.
Il solaio è completato da una soletta in calcestruzzo armato posta al di sopra dei travetti e delle
pignatte che, oltre a svolgere le funzioni di ripartizione dei carichi verticali, irrigidisce il
solaio nel suo piano al fine di distribuire le azioni sismiche orizzontali tra le strutture verticali.
All’intradosso e all’estradosso sono disposti gli strati di finitura (intonaco e pavimento).
Descrizione della struttura 2/2
La disposizione planimetrica del solaio e la direzione dell’orditura dei travetti sono indicate
nella seguente pianta di carpenteria.
Predimensionamento della struttura 1/2
La precedente normativa (DM 09/01/1996)
prescriveva per i solai misti in latero-cemento
le limitazioni dimensionali riportate nella
seguente tabella.
Anche se le NTC18 ne ripropongono solo
alcune, è buona norma continuarle a seguire
in ogni caso.

Spessore solaio H ³ L 25 L è la luce della campata più lunga. Poiché una pignatta non è
H ³ 12 cm alta meno di 12 cm, l’altezza minima del solaio è 16 cm.

Spessore soletta s ³ 4 cm In genere non si usano solette con spessore maggiore di 5 cm.
b0 ³ i 8 Dimensioni usuali sono b0 = 10 ¸ 12 cm . La larghezza del travetto
Larghezza travetto b0 ³ 8 cm dipende anche dal valore previsto della sollecitazione di taglio.

In genere l’altezza di una pignatta è sempre un numero pari:


Larghezza pignatta bp £ 52 cm
12 ¸ 14 ¸ 16 ... cm.

Un interasse usuale è i = 50 cm, considerando una pignatta larga


Interasse travetto i £ 15× s
40 cm e un travetto largo 10 cm.
Predimensionamento della struttura 2/2
Nel nostro caso, poiché L = 550 cm, risulta H = 22 cm. Si pongono, inoltre, s = 4,0 cm,
b0 = 10 cm, bp = 40 cm. L’interasse dei travetti è quindi pari a i = 50 cm.
Si assume, inoltre, che all’intradosso sia presente un intonaco di spessore 1,5 cm e che
all’estradosso vi sia un pavimento in piastrelle di ceramica, posato su un massetto di spessore
3,0 cm
Caratteristiche dei materiali

La classe del calcestruzzo si sceglie in base alla classe di esposizione della struttura, con
riferimento alle norme UNI 11104:2004 e UNI EN 206-1:2006, al fine di garantire
un’adeguata durabilità del materiale.
La durabilità del calcestruzzo è la capacità di durare nel tempo, resistendo alle azioni
aggressive dell’ambiente, agli attacchi chimici, all’abrasione e a ogni altro processo di
degrado che coinvolga il conglomerato cementizio e/o le armature metalliche.

Per la classe di esposizione XC1 si ha:


- Calcestruzzo classe C25/30
- Acciaio tipo B450C
Analisi dei carichi 1/12
L’analisi dei carichi riguarda:

Carichi permanenti strutturali Carichi permanenti non strutturali


– soletta – intonaco
– travetti – massetto
– pignatte – pavimento
– incidenza tramezzi o impermeabilizzazione
Carichi variabili
Dipendono dalla destinazione d’uso dell’edificio e del solaio (copertura, locali interni,
balconi)

Determinati i carichi e stabilite le combinazioni di carico più gravose, le sollecitazioni nei


travetti del solaio si calcolano con riferimento al seguente schema di trave continua su tre
appoggi:
Analisi dei carichi 2/12

Per comodità di calcolo, l’analisi dei carichi verrà svolta con riferimento a una fascia di
solaio larga 1,00 m.
Analisi dei carichi 3/12

Prima di svolgere l’analisi dei carichi,


si riportano le indicazioni dei
paragrafi 3.1.2, 3.1.3 e 3.1.3.1 delle
NTC18.
3.1.2 Pesi propri dei materiali
strutturali
Per la determinazione dei pesi
propri strutturali dei più comuni
materiali possono essere assunti i
valori dei pesi dell’unità di volume
riportati nella Tab. 3.1.I
Analisi dei carichi 4/12

3.1.3 Carichi permanenti non strutturali


Sono considerati carichi permanenti non strutturali i carichi non rimovibili durante il
normale esercizio della costruzione, quali quelli relativi a tamponature esterne, divisori
interni, massetti, isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci,
controsoffitti, impianti ed altro, ancorché in qualche caso sia necessario considerare
situazioni transitorie in cui essi non siano presenti. Essi devono essere valutati sulla base
delle dimensioni effettive delle opere e dei pesi dell’unità di volume dei materiali costituenti.
In linea di massima, in presenza di orizzontamenti anche con orditura unidirezionale ma con
capacità di ripartizione trasversale, i carichi permanenti portati e i carichi variabili
potranno assumersi, per la verifica d’insieme, come uniformemente ripartiti. In caso
contrario, occorre valutarne le effettive distribuzioni.
I tramezzi e gli impianti leggeri di edifici per abitazioni e uffici possono assumersi, in genere,
come carichi equivalenti distribuiti, purché i solai abbiano adeguata capacità di ripartizione
trasversale.
Analisi dei carichi 5/12
3.1.3.1 Elementi divisori interni
Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e uffici, il peso proprio di elementi divisori
interni potrà essere ragguagliato ad un carico permanente portato uniformemente distribuito g2k,
purché vengano adottate le misure costruttive atte ad assicurare una adeguata ripartizione del
carico. Il carico uniformemente distribuito g2k ora definito dipende dal peso proprio per unità di
lunghezza G2k delle partizioni nel modo seguente:
- per elementi divisori con G2< 1,00 kN/m: g2 = 0,40 kN/m2
- per elementi divisori con 1,00 < G2 < 2,00 kN/m: g2 = 0,80 kN/m2
- per elementi divisori con 2,00 < G2 < 3,00 kN/m: g2 = 1,20 kN/m2
- per elementi divisori con 3,00 < G2 < 4,00 kN/m: g2 = 1,60 kN/m2
- per elementi divisori con 4,00 < G2< 5,00 kN/m: g2 = 2,00 kN/m2
Elementi divisori interni con peso proprio maggiore
devono essere considerati in fase di progettazione,
tenendo conto del loro effettivo posizionamento sul solaio.
Analisi dei carichi 6/12
Pesi specifici di altri materiali ed elementi costruttivi
La Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici del 4 luglio 1996 n. 156, tra l’altro, specifica i
seguenti ulteriori pesi specifici:

Malta bastarda (intonaci) 19.00 kN/m3


Laterizi forati 8.00 “
Muratura di mattoni forati 11.00 “
Manto impermeabilizzante (guaina) 0.10 kN/m2
Pavimento di ceramica 0.40 “
Analisi dei carichi 7/12
Peso proprio unitario delle partizioni interne
Considerando partizioni interne realizzate con mattoni forati di spessore 8 cm, con un intonaco
su entrambe le facce di spessore 1.0 cm, si ha

Peso per unità di superficie


Materiale Spessore γ Totale
[m] [kN/m3] [kN/m2]

intonaco 0.01 19.00 0.19


laterizio 0.08 11.00 0.88
intonaco 0.01 19.00 0.19
Totale al m2 1.26

Considerando un’altezza di 3.00 m, il carico unitario vale:


G2 = 1.26 ×3.00 = 3.78 kN/m
Pertanto, il carico distribuito equivalente risulta pari a
g2 = 1.60 kN/m 2
Analisi dei carichi 8/12
Solaio per uso residenziale (campate)

Dimensioni: 3

H = 22 cm b0 = 10 cm 22
18
s = 4 cm bp = 40 cm
i = 50 cm 1.5 cm

Carichi permanenti strutturali G1


b [m] h [m] γ [kN/m3] γ [kN/m2] q [kN/m]
Soletta 1.00 0.04 25 1.00
Travetti 2 x 0.10 0.18 25 0.90
Pignatte 2 x 0.40 0.18 8 1.15
G1 = 3.05
Analisi dei carichi 9/12
Solaio per uso residenziale (campate)

Dimensioni: 3

H = 22 cm b0 = 10 cm 22
18
s = 4 cm bp = 40 cm
i = 50 cm 1.5 cm

Carichi permanenti non strutturali G2


b [m] h [m] γ [kN/m3] γ [kN/m2] q [kN/m]
Intonaco 1.00 0.015 19 0.29
Massetto 1.00 0.03 21 0.63
Pavimento 1.00 0.40 0.40
Tramezzi 1.00 1.60 1.60
G2 = 2.92
Carico variabile Q Q = 2.00
Analisi dei carichi 10/12
Solaio a sbalzo (balcone)
Lo spessore della parte a sbalzo viene ridotto di 4.0 cm rispetto a quello delle campate per
favorire lo smaltimento delle acque meteoriche.

Dimensioni:
5
H = 18 cm b0 = 10 cm
14 18
s = 4 cm bp = 40 cm
i = 50 cm 1.5 cm

Carichi permanenti strutturali G1


b [m] h [m] γ [kN/m3] γ [kN/m2] q [kN/m]
Soletta 1.00 0.04 25 1.00
Travetti 2 x 0.10 0.14 25 0.70
Pignatte 2 x 0.40 0.14 8 0.90
G1 = 2.60
Analisi dei carichi 11/12
Soletta a sbalzo (balcone)

Dimensioni: 5

H = 18 cm b0 = 10 cm 14 18

s = 4 cm bp = 40 cm 1.5 cm
i = 50 cm

Carichi permanenti non strutturali G2


b [m] h [m] γ [kN/m3] γ [kN/m2] q [kN/m]
Intonaco 1.00 0.015 19 0.29
Massetto (pendenze) 1.00 0.05 21 1.05
Pavimento 1.00 0.40 0.40
Impermeabilizzazione 1.00 0.10 0.10
G2 = 1.84
Carico variabile Q Q = 4.00
Analisi dei carichi 12/12

Tabella riassuntiva

G1 [kN/m] G2 [kN/m] Q [kN/m]

Campata 3.05 2.92 2.00

Sbalzo 2.60 1.84 4.00

All’estremità dello sbalzo si considera anche un carico concentrato FP= 0,10 kN,
corrispondente al peso del parapetto.
Combinazione dei carichi
Per la verifica e il progetto allo Stato Limite Ultimo si considera la combinazione
fondamentale dei carichi
Fd = g G ×G1 + g G ×G2 + g Q ×Q
1 2

dove γG1, γG2 e γQsono i coefficienti parziali di sicurezza dei carichi, specificati nella Tabella
2.6.I delle NTC18 per le verifiche di tipo STR.

0,9
1,1

0,8
1,5
Disposizione dei carichi 1/7
Per la determinazione del momento flettente e del taglio, il solaio viene schematizzato come
una trave continua su più appoggi.

Sezione resistente

I valori massimi delle sollecitazioni si ottengono in corrispondenza delle disposizioni più


sfavorevoli dei carichi, che possono essere individuate attraverso il seguente ragionamento.
Si consideri una trave continua con un numero indefinito di campate, e si applichi su una di
esse un carico distribuito uniforme q.
Disposizione dei carichi 2/7

Il relativo diagramma del momento è riportato nella seguente figura.

Si osserva che:
- il carico applicato sulla generica campata induce momenti positivi in quella stessa campata e
in altre in maniera alternata;
- lo stesso carico induce momenti negativi sugli appoggi adiacenti e su altri in maniera
alternata.
Da queste osservazioni si deducono le seguenti due regole generali:
- per ogni campata, il momento massimo positivo si ottiene applicando il carico massimo su
quella campata e sulle altre in maniera alternata (carico a scacchiera), e il carico minimo
sulle rimanenti.
- Per ogni appoggio intermedio, il momento massimo negativo si ottiene applicando il carico
massimo sulle campate adiacenti e sulle altre in maniera alternata (carico a scacchiera), e il
carico minimo sulle rimanenti.
Disposizione dei carichi 3/7
Esempi

Tipica disposizione dei carichi per la valutazione dei massimi momenti positivi in campata

Tipica disposizione dei carichi per la valutazione dei massimi momenti negativi sugli appoggi
Disposizione dei carichi 4/7

Per il solaio considerato, si devono considerare le seguenti tre condizioni di carico.

Condizione di carico 1: massimo momento positivo in campata BC.

qAB = 0,9 ×G1 + 0,8×G2 + 0 ×Q = 0,9 × 2,60 + 0,8×1,84 = 3,81 kN/m


qBC = 1,1×G1 + 1,5×G2 + 1,5×Q = 1,1×3,05 + 1,5× 2,92 + 1,5× 2,0 = 10,74 kN/m
qCD = 0,9 ×G1 + 0,8×G2 + 0 ×Q = 0,9 ×3,05 + 0,8× 2,92 = 5,08 kN/m
Disposizione dei carichi 5/7

Condizione di carico 2: massimo momento positivo in campata CD e massimo momento


negativo sull’appoggio B.

qAB = 1,1×G1 + 1,5×G2 + 1,5×Q = 1,1× 2,60 + 1,5×1,84 + 1,5× 4,0 = 11,62 kN/m
qBC = 0,9 ×G1 + 0,8×G2 + 0 ×Q = 0,9 ×3,05 + 0,8× 2,92 = 5,08 kN/m
qCD = 1,1×G1 + 1,5×G2 + 1,5×Q = 1,1×3,05 + 1,5× 2,92 + 1,5× 2,0 = 10,74 kN/m
Disposizione dei carichi 6/7

Condizione di carico 3: massimo momento negativo sull’appoggio C.

qAB = 0,9 ×G1 + 0,8×G2 + 0 ×Q = 0,9 × 2,60 + 0,8×1,84 = 3,81 kN/m


qBC = 1,1×G1 + 1,5×G2 + 1,5×Q = 1,1×3,05 + 1,5× 2,92 + 1,5× 2,0 = 10,74 kN/m
qCD = 1,1×G1 + 1,5×G2 + 1,5×Q = 1,1×3,05 + 1,5× 2,92 + 1,5× 2,0 = 10,74 kN/m
Disposizione dei carichi 7/7

Tabella riassuntiva

Condizione di carico Carico [kN/m]

AB BC CD

1 3,81 10,74 5,08

2 11,62 5,08 10,74

3 3,81 10,74 10,74


Risoluzione dello schema strutturale 1/8
Il metodo delle forze è uno dei possibili metodi per la risoluzione di strutture iperstatiche ed è
particolarmente indicato nel caso di strutture costituite da travi continue.
Secondo il metodo delle forze, si assumono come incognite le reazioni dei vincoli
sovrabbondanti, il cui numero è pari al grado di iperstaticità della struttura. Tali incognite si
determinano attraverso la soluzione delle equazioni di congruenza, che impongono il rispetto
delle condizioni cinematiche imposte dai vincoli soppressi.
La struttura considerata, che è una trave su tre appoggi con grado di iperstaticità pari a 1, si
rende isostatica sopprimendo il vincolo di continuità interna in corrispondenza dell’appoggio C
e si assume come incognita iperstatica il corrispondente momento flettente MC.
Risoluzione dello schema strutturale 2/8

Per l’analisi della struttura è conveniente sostituire la mensola AB con le azioni che essa
trasmette all’appoggio B.

1.5·Q

1.5·G2 0.8·G2

1.1·G1
0.9·G1

MC
2
qAB(L )/2+F PL1
1 B C D
qABL1+F P

L2 = 4.3 m L3 = 5.5 m
Risoluzione dello schema strutturale 3/8
L’incognita MC viene determinata mediante
la seguente equazione di congruenza
DC = Cs  Cd = 0
che impone l’uguaglianza delle rotazioni a
destra e a sinistra dell’appoggio C, come
imponeva il vincolo di continuità soppresso.
Si ha:

qAB L12
Cs =  C ( M C ) +  C (qBC )  C ( + Fp L1 ) Cd = C ( M C )   C (qCD )
2
M L qCD L33
C ( M C ) = C 2 C (qCD ) =
3EI 24 EI
q BC L2 3 M C L33
C (qBC ) = C ( M C ) =
24 EI 3EI
 qAB L12   qAB L12  L2 qAB L12 L2 Fp L1 × L2
C  + Fp L1  =  + Fp L1   = +
 2   2  6 EI 12 EI 6 EI
Risoluzione dello schema strutturale 4/8

Risulta quindi:
M C L2 q BC L2 qAB L12 × L2 Fp L1 × L2
3

Cs =  +  +
3EI 24 EI 12 EI 6 EI
M C L3 qCD L33
 Cd = 
3EI 24 EI

da cui si ottiene la seguente equazione di congruenza:


M C L2 q BC L2 qAB L12 × L2 Fp L1 × L2 M C L3 qCD L33
3

 +  + = 
3EI 24 EI 12 EI 6 EI 3EI 24 EI

che risolta fornisce:


M C = 20.50 kN × m
Risoluzione dello schema strutturale 5/8

Calcolo dello sforzo di taglio nella campata BC

1.5·Q

1.5·G2

1.1·G1

2
qAB(L1)/2+F PL1 B C MC

TB TC

L2 = 4.3 m

Imponendo l’equilibro alla traslazione verticale e alla rotazione intorno al punto B, si ha:

qBC L2  TB  TC = 0 TB = 19,6 kN


 
 L22 L21
TC L2  qBC + qAB + Fp L1  M C = 0 TC = 26,5 kN
 2 2
Risoluzione dello schema strutturale 6/8
Calcolo del momento massimo nella campata BC

Leggi di variazione del taglio e del momento


TB  qBC x = 0
qAB L12 qBC x2
M (x) =   Fp L1 + TB x 
2 2
Ascissa di taglio nullo
TB
x= = 1.83 m
qBC
Momento flettente massimo
3.81 ×1.7 2 10.74 ×1.832
M max = M (1.83) =   0.1 ×1.7 + 26.5 × 1.83  = 12.3 kNm
2 2
Risoluzione dello schema strutturale 7/8

Calcolo dello sforzo di taglio nella campata CD

0.8·G2

0.9·G1

MC
MC C D

TC TD

L3 = 5.5 m

Imponendo l’equilibro alla traslazione verticale e alla rotazione intorno al punto C, si ha:
TC  qCD L3 + TD = 0
 TC = 17,7 kN
 L23 
TD L3 + M C  qCD = 0 TD = 10,2 kN
 2
Risoluzione dello schema strutturale 8/8
Calcolo del momento massimo nella campata CD

Leggi di variazione del taglio e del momento


TC  qCD x = 0
qCD x2
M (x) = M C  + TC x
2
Ascissa di taglio nullo
11.6
x= = 3.50 m
3.05
Momento flettente massimo
5.08 × 3.50 2
M max = M (3.50) = 17.7  + 17.7 × 3.50 = 12.3 kNm
2
Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 1/10

Combinazione di carico 1 - Diagramma del momento flettente


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 2/10

Combinazione di carico 1 - Diagramma dello sforzo di taglio


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 3/10

Combinazione di carico 2 - Diagramma del momento flettente


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 4/10

Combinazione di carico 2 - Diagramma dello sforzo di taglio


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 5/10

Combinazione di carico 3 - Diagramma del momento flettente


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 6/10

Combinazione di carico 3 - Diagramma dello sforzo di taglio


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 7/10

Sovrapposizione dei diagrammi del momento flettente.


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 8/10

Inviluppo dei diagrammi del momento flettente.


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 9/10

Sovrapposizione dei diagrammi dello sforzo di taglio.


Tracciamento dei diagrammi del momento e del taglio e del loro inviluppo 10/10

Inviluppo dei diagrammi dello sforzo di taglio.


Progetto delle armature longitudinali 1/4

In una generica sezione, l’area minima dell’armatura, Asmin, viene calcolata con la
relazione:
M Sd
Asmin =
0.9 × d × f yd
con:
– MSd, momento flettente di calcolo
– d, altezza utile della sezione (200 mm)
– fyd, resistenza di calcolo dell’acciaio (391,3 MPa)

In ogni caso, il valore minimo deve rispettare l’indicazione della normativa che al punto
4.1.6.1.1 ne fornisce il seguente valore:
f ctm
Asn = 0.26 × × b × d £ 0.0013× b0 × d
f yk 0

Al di fuori delle zone di sovrapposizione, inoltre, l’armatura tesa non deve superare il 4%
dell’area del calcestruzzo.
Progetto delle armature longitudinali 2/4

Osservazioni

– La lunghezza massima delle barre è di 12 m


– E’ opportuno impiegare non più di due diametri di armatura
– E’ obbligatorio disporre inferiormente almeno una barra per travetto
– Il numero massimo di barre da disporre superiormente non deve essere superiore a due
– Il numero massimo di barre da disporre inferiormente non deve essere superiore a tre
Progetto delle armature longitudinali 3/4

Calcolata l’area strettamente necessaria, Asmin, bisogna stabilire il numero di barre da


impiegare e il loro diametro.
Per le barre maggiormente utilizzate, la corrispondenza tra diametro e area della sezione è
indicata nella seguente tabella.

ϕ As
[mm] [mm2]

8 50
10 79
12 113
14 154
Progetto delle armature longitudinali 4/4

Nella seguente tabella si riporta l’armatura per travetto calcolata nelle sezioni più sollecitate.
L’area minima è stata suddivisa per ogni travetto, considerando che l’analisi è stata eseguita per
una fascia di larghezza pari a 1.0 m, e che in tale fascia sono contenuti due travetti.

MSd d Asmin Asmin ϕϕϕ As


Sezione per travetto
[kNm] [mm] [mm2] [mm] [mm2]
[mm2]

Appoggio B − 16.90 160 301 150 1ϕ14 154


1ϕ10
Appoggio C − 32.50 200 461 231 233
+1ϕ14
Campata BC 12.30 200 174 87 1ϕ14 154
1ϕ10
Campata CD 29.40 200 416 208 233
+1ϕ14
Calcolo del momento resistente 1/5
Dopo avere progettato le armature, si calcola il momento resistente dell’acciaio e quello del
calcestruzzo.

Momento resistente dell’acciaio


Il momento resistente dell’acciaio si calcola con la relazione

M Rsd = 0.9 × d × As × f yd
Nel caso in esame si ha:

As As MRsd
ϕ d fyd
per travetto per metro per metro
[mm] [mm] [N/mm2]
[mm2] [mm2] [kNm]
10 160 79 158 391.3 8.9
10 200 79 158 391.3 11.12
14 200 154 308 391.3 21.7
Calcolo del momento resistente 2/5
La presenta tabella mostra che nelle sezioni più sollecitate il momento resistente dell’acciaio,
MRsd, è sempre maggiore in valore assoluto del momento agente di calcolo, MSd (i valori dei
momenti si riferiscono a una fascia di solaio larga un metro).

MSd d ϕ MRsd
Sezione
[kNm] [mm] [mm] [kNm]
Appoggio B − 16.90 160 1ϕ14 − 17.80

Appoggio C − 32.50 200 1ϕ10 +1ϕ14 − 32.82

Campata BC 12.30 200 1ϕ14 21.69

Campata CD 29.40 200 1ϕ10 +1ϕ14 32.82


Calcolo del momento resistente 3/5
Momento resistente del calcestruzzo
Il momento resistente del calcestruzzo è stato calcolato considerando una larghezza b0 della
sezione pari a 10 cm nel caso del travetto, a 30 cm nel caso di fascia semipiena e a 50 cm nel caso
di fascia piena.

Appoggio Fascia semipiena Fascia piena


Calcolo del momento resistente 4/5

Il momento resistente del calcestruzzo si determina invertendo la formula di progetto. Si ha:


b0 d 2
M Rcd = 2
r
2
in cui, supponendo presente un’armatura compressa minima, si pone r  = 0.018.
Per una fascia di 1.0 metro, nei tre casi di (a) travetti, (b) fascia semipiena e (c) fascia piena si
ha:

d = 160 mm (sbalzo) d = 200 mm (campate)

0.10 × 0.16 2 0.10 ×0.202


(a) M Rcd =2 2
= 15.80 kNm M Rcd = 2 2
= 24.70 kNm
0.018 0.018

0.30 ×0.162 0.30 ×0.202


(b) M Rcd = 2 = 47.40 kNm M Rcd = 2 = 74.08 kNm
2 2
0.018 0.018

0.50 ×0.162 0.50 ×0.202


(c) M Rcd = 2 = 79.02 kNm M Rcd = 2 = 123.46 kNm
2 2
0.018 0.018
Calcolo del momento resistente 5/5

Per le sezioni più sollecitate, nella seguente tabella sono riportati a confronto i valori dei
momenti resistenti del calcestruzzo con quelli di calcolo (fascia di solaio larga un metro).

MRcd [kNm]
MSd d
Sezione fascia fascia
[kNm] [mm] travetto
semipiena piena
Appoggio B − 16.90 160 − 15.80 − 47.40

Appoggio B − 16.90 200 − 24.70

Appoggio C − 32.50 200 − 24.70 − 74.08

Campata BC 12.30 200 123.46

Campata CD 29.40 200 123.46

Si nota che il momento flettente negativo agente sugli appoggi è spesso maggiore di
quello resistente dei travetti, ma inferiore a quello relativo alla fascia semipiena. Sono quindi
necessarie fasce semipiene in prossimità degli appoggi, la cui ampiezza si ottiene graficamente
imponendo che il diagramma del momento resistente del calcestruzzo sia sempre esterno
all’inviluppo dei diagrammi del momento flettente.
Diagramma del momento resistente
Stabilito il diametro e il numero di barre da
impiegare, occorre disporre l’armatura all’interno
dei travetti. Quest’operazione si può eseguire
1 14+1 10
graficamente dopo avere costruito il diagramma Mrd = 16.4 kN m
16.25 kNm
dei momenti resistenti, che deve essere sempre
esterno all’inviluppo dei diagrammi del 1momento14
flettente. 1 14
Mrd = 10.84 kN m

Mrd = 8.67 kN m
8.48 kNm 1 10
Mrd = 5.56 kN m

4.3 kNm
F

A B C D

6.14 kNm

1 14
Mrd = 8.68 kN m
1 14
Mrd = 10.84 kN m

14.68 kNm

1 10+1 14
Mrd = 16.4 kN m

A B D
L1 = 1.7 m L2 = 4.3 m L3 = 5.5 m
Distinta delle armature
È importante sottolineare che le armature devono essere convenientemente ancorate. In accordo
con le NTC18, la lunghezza d’ancoraggio può essere convenzionalmente assunta pari a 40 ϕ.

A B C D
L1 = 1.7 m L2 = 4.3 m L3 = 5.5 m

550 15
15 1 14 L= 580
226 627
15 15 15 15
1 14 L= 256 1 10L=657

527 56
15
56 532 15
1 14 L=598
1 10+1 14 L=603
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 1/8

Poiché nei travetti del solaio non si dispone l’armatura trasversale, la sollecitazione di taglio
deve essere interamente assorbita dal calcestruzzo.
La verifica deve essere eseguita in corrispondenza degli appoggi, dove lo sforzo di taglio
raggiunge i valori massimi. A tale proposito e con riferimento a un singolo travetto, si considera
il seguente inviluppo dei diagrammi degli sforzi di taglio, relativi a tutte le combinazioni di
carico considerate.
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 2/8
Il valore del taglio resistente di calcolo di un travetto, VRd, si ricava attraverso la relazione:

VRd =
 1 ck 
 0.18 × k × 100 ×  × f 1/3 
+ 0.15×  cp  b0 × d
 gc 
 
dove

k = 1+ 200 / d £ 2, in cui d = 200 mm l'altezza utile della sezione


As
1 = è la percentuale geometrica di armatura longitudinale tesa
b0 d
N
 cp = sd è la tensione media di compressione della sezione (in MPa)
Ac
fck è la resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo (in MPa)

g c = 1.5 è il coefficiente di sicurezza parziale del calcestruzzo

La verifica si conduce confrontando il valore del taglio resistente con lo sforzo di taglio agente
in corrispondenza degli appoggi (taglio di calcolo).
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 3/8
Il taglio resistente viene calcolato considerando una larghezza b0 della sezione pari a 10 cm nel
caso del travetto, a 30 cm nel caso di fascia semipiena e a 50 cm nel caso di fascia piena.

Appoggio Fascia semipiena Fascia piena


Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 4/8
Appoggio B
Il taglio massimo di calcolo è pari a VSd = 9.92 kN. Poiché risulta

k = 1+ 200 / 200 = 2.00


il taglio resistente vale

b0 = 10 cm – Travetto  0.18 × 2.00 × 100 × 0.0077 × 25 1/3  3


154 VRd = 100 × 200 ×10 = 12.86 kN
1 = = 0.0077  1.5 
100 × 200

b0 = 30 cm – Fascia semipiena  0.18 × 2.00 × 100 × 0.0025 × 251/3 


154 VRd =   300 × 200 ×10 3 = 26.76 kN
1 = = 0.0025  1.5 
300 × 200

b0 = 50 cm – Fascia piena  0.18 × 2.00 × 100 × 0.00154 × 25 1/3 


154 3
1 = = 0.00154 VRd =  500 × 200 ×10 = 37.61 kN
500 × 200  1.5 

Si nota che il valore del taglio resistente calcolato per b0 = 10 cm è maggiore del taglio di
calcolo massimo VSd = 9.92 kN. Non è pertanto necessario realizzare fasce piene o semipiene.
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 5/8
Appoggio C
Il taglio massimo di calcolo è pari a VSd = 17.72 kN. Poiché risulta

k = 1+ 200 / 200 = 2.00


il taglio resistente vale

b0 = 10 cm – Travetto  0.18 × 2.00 × 100 × 0.011 × 25 1/3  3


233 VRd =  100 × 200 ×10 = 14.77 kN
1 = = 0.011  1.5 
100 × 200

b0 = 30 cm – Fascia semipiena  0.18 × 2.00 × 100 × 0.0038 × 25 1/3 


233 VRd =   300 × 200 ×103 = 30.72 kN
1 = = 0.0038  1.5 
300 × 200

b0 = 50 cm – Fascia piena  0.18 × 2.00 × 100 × 0.0023 × 251/3  3


233 VRd =  500 × 200 ×10 = 43.20 kN
1 = = 0.0023  1.5 
500 × 200
Si nota che il valore del taglio resistente calcolato per b0 = 10 cm è inferiore al taglio di calcolo
massimo VSd = 17.22 kN. È pertanto necessario realizzare una fascia semipiena a destra
dell’appoggio.
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 6/8
Appoggio D
Il taglio massimo di calcolo è pari a VSd = 12.55 kN. Poiché risulta

k = 1+ 200 / 200 = 2.00


il taglio resistente vale

b0 = 10 cm – Travetto  0.18 × 2.00 × 100 × 0.011 × 25 1/3  3


233 VRd =  100 × 200 ×10 = 14.77 kN
1 = = 0.011  1.5 
100 × 200

b0 = 30 cm – Fascia semipiena  0.18 × 2.00 × 100 × 0.0038 × 25 1/3 


233 VRd =   300 × 200 ×103 = 30.72 kN
1 = = 0.0038  1.5 
300 × 200

b0 = 50 cm – Fascia piena  0.18 × 2.00 × 100 × 0.0023 × 251/3  3


233 VRd =  500 × 200 ×10 = 43.20 kN
1 = = 0.0023  1.5 
500 × 200

Si nota che il valore del taglio resistente calcolato per b0 = 10 cm è maggiore del taglio di
calcolo massimo VSd = 12.55 kN. Non è pertanto necessario realizzare fasce piene o semipiene.
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 7/8

Tabella riassuntiva

VRd [kN] VRd [kN] VRd [kN]


Appoggio VSd [kN]
b0 = 10 cm b0 = 30 cm b0 = 50 cm

B 9.92 12.86 26.76 37.61


C 17.72 14.77 30.72 43.20
D 12.55 14.77 30.72 43.20
Verifiche allo stato limite ultimo per le sollecitazioni di taglio 8/8

Diagramma del taglio resistente e fasce semipiene

Potrebbero piacerti anche