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RELAZIONE ILLUSTRATIVA
PREMESSA
Al fine di provvedere all’esecuzione di interventi di RIFACIMENTO DELLA CO-
PERTURA IN LEGNO dell’edificio scolastico comunale del plesso ELEMEN-
TARE “LE MOLE”, così come segnalato durante le verifiche svolte in seguito agli
eventi sismici di ottobre, sono stati stanziati dall’amministrazione comunale fondi
per l’esecuzione di quelle opere ritenute necessarie ed urgenti, atte a garantire
l’utilizzo, in condizioni di sicurezza, dei locali scolastici in argomento.
Di seguito sono riportate le criticità oggetto di attenzione e la descrizione som-
maria degli interventi che si intendono eseguire.
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La copertura a tetto è costituita da travicelli in legno di abete 10x10 cm
con soprastante tavellinato di laterizio, con sovrastante massetto di calce e te-
gole. Tale orditura secondaria è sostenuta da travi di legno 20x20 circa (arca-
recci), poggiate a loro volta su travi di legno diagonali e inclinate con orditura
spingente sulle murature perimetrali. In alcuni casi gli arcarecci, come ben evi-
denziato nelle seguenti fotografie, sono sostenute con dei puntelli rompitratta
poggiati, a loro volta, su putrelle in acciaio predisposte successivamente alla co-
struzione dell’edificio per risolvere problematiche locali. Tali sostegni sono privi
di fissaggi sia alla base sia in testa e si autosostengono per la compressione di
contrasto e per attrito. E’ chiaro che tale situazione di appoggio precario, può
costituire un pericolo soprattutto nel caso di scosse sismiche a carattere ondula-
torio, che potrebbero causare la perdita dell’equilibrio dei puntelli e, di conse-
guenza, il sostegno degli arcarecci. Altra causa di degrado, rilevata negli elementi
lignei della copertura, riguarda la presenza di locali fenomeni di marcescenza del
legname strutturale, soprattutto nelle zone di appoggio e la presenza di spacca-
ture longitudinali lungo le travi. Come evidenziato dalle seguenti fotografie, a
causa di infiltrazioni idriche dalla muratura esterna e dalla copertura, si sono svi-
luppati attacchi di parassiti da insetti xilofagi, producendo evidenti zone di mar-
cescenza in prossimità degli appoggi delle travature lignee.
Le carenze descritte e testimoniate anche attraverso le foto che seguono sono
state rilevate esclusivamente in due porzioni:
• Porzione di copertura del corpo di collegamento tra blocco orizzontale e
blocco inclinato in pianta;
• Copertura del piano primo del blocco orizzontale della costruzione.
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SOSTEGNI PRECARI DELLE TRAVI
DI LEGNO PRINCIPALI
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DEGRADO PER MARCESCIENZA
APPOGGIO TRAVE DI COLMO
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DEGRADO PER MARCESCIENZA
APPOGGIO TRAVE PRINCIPALE
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DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI PROGETTO – SCUOLA MOLE
E’ prevista la sostituzione completa degli elementi lignei costituenti la copertura,
con realizzazione di un cordolo in C.A. e altri interventi locali di riparazione degli
elementi murari degradati. Tutti gli interventi sono stati progettati in maniera tale
da non modificare il comportamento globale della struttura, soprattutto ai fini della
resistenza alle azioni sismiche, ciò in quanto, tali opere, non produrranno varia-
zioni significative di rigidezza e peso delle strutture portanti preesistenti. In parti-
colare le sostituzioni integrali di porzioni di solaio di copertura, non comporte-
ranno variazioni significative di rigidezza nel loro piano, né un aumento dei carichi
verticali statici.
In particolare le principali lavorazioni saranno le seguenti:
• installazione di un ponteggio, localmente alle zone di esecuzione degli inter-
venti, necessario per la protezione degli operai e per l’accantonamento prov-
visorio dei materiali di reimpiego – eventuale utilizzo di autocarro con cestello
elevatore;
• rimozione del controsoffitto, delle tegole esistenti, del massetto, della guaina
e del tavellinato di laterizio;
• esecuzione di un cordolo di coronamento in C.A.;
• sostituzione degli elementi lignei;
• ricomposizione dell’orditura lignea del tavolato in legno sp. 2,5 cm e della
copertura preesistente, prestando attenzione a ricostituire a regola d’arte la
guaina impermeabile;
• ricostruzione del controsoffitto sostenuto da una propria orditura metallica,
aventi caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI 60;
• eliminazione delle cause che determinano fenomeni di infiltrazioni idriche e
umidità all’interno degli ambienti scolastici;
• Sostituzione plafoniere di illuminazione, con nuovi corpi illuminanti a led,
nelle aule in cui viene rimosso il controsoffitto.
Gli interventi in oggetto sono classificabili come interventi locali ai sensi del
§8.4.1. del D.M. 17/01/2018 dal momento che riguardano i singoli elementi lignei
costituenti la copertura e non producono sostanziali modifiche al comportamento
delle altre parti e della struttura nel suo insieme Inoltre la sostituzione della co-
pertura non comporta una variazione significativa di rigidezza nel piano né un
incremento dei carichi verticali statici. Ciò in quanto l’incremento di carico dovuto
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alla realizzazione del cordolo in C.A. è compensato dal decremento di carico do-
vuto alla sostituzione delle tavelline di laterizio esistenti con tavolato in legno (più
leggero).
Nel calcolo degli interventi di sostituzione degli elementi strutturali di copertura si
è sempre considerato lo schema statico della trave semplicemente appoggiata
ed inoltre è stata verificata la muratura esistente sotto il carico trasmesso agli
appoggi dalle nuove orditure.
Sui solai di piano è stata precedentemente eseguita un’indagine termografica
all’intradosso che ha consentito di definire la stratigrafia completa del solaio, non-
ché le dimensioni e le armature degli elementi portanti senza rilevare evidenze di
anomalie strutturali. Inoltre da una prova di carico condotta su un campo di solaio
di piano, si evince il buon comportamento de formativo dello stesso nei confronti
delle azioni di esercizio, in linea con i limiti deformativi dell’attuale normativa tec-
nica e con le previsioni teoriche. Tali considerazioni hanno quindi permesso di
escludere la necessità di dover eseguire interventi di rinforzo strutturale sui solai
latero-cementizi di piano.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Le fasi di analisi e verifica della struttura sono state condotte in accordo alle seguenti
disposizioni normative, per quanto applicabili in relazione al criterio di calcolo adottato
dal progettista, evidenziato nel prosieguo della presente relazione:
Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
(G.U. 26 febbraio 2009 n. 27 – Suppl. Ord.) “Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme
Tecniche delle Costruzioni' di cui al D.M. 14 gennaio 2008”.
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ANALISI DEI CARICHI
La valutazione dei carichi e dei sovraccarichi è stata effettuata in accordo con le
disposizioni del Decreto Ministero Infrastrutture Trasporti 17 gennaio 2018
(G. U. 20 febbraio 2018, n. 42 - Suppl.Ord.) “Norme tecniche per le Costruzioni”.
SI ANALIZZANO I CARICHI IN COPERTURA NELLO STATO ANTE-OPERAM
E POST - OPERAM al fine di verificare l’inesistenza di sostanziali aumenti di
carichi:
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SITUAZIONE ANTE OPERAM:
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SITUAZIONE POST - OPERAM:
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Dall’analisi dei carichi sopra riportata, ANTE E POST OPERAM, si evince
che l’intervento di progetto non comporta un aumento dei carichi ne in
fondazione ne sulle murature d’ambito
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AZIONI SULLA STRUTTURA
I calcoli e le verifiche sono condotti con il metodo semiprobabilistico degli stati limite
secondo le indicazioni del D.M. 17 gennaio 2018.
Le azioni sono combinate con le altre (carichi permanenti e accidentali) mediante le
combinazioni di carico visibili nella relazione di calcolo; da esse si ottengono i valori
probabilistici da impiegare successivamente nelle verifiche.
Essendo presenti pilastri in falso, nell’analisi si è anche tenuto conto del sisma verti-
cale.
γ G1 ⋅ G1 + γ G 2 ⋅ G2 + γ P ⋅ P + γ Q1 ⋅ Qk1 + γ Q 2 ⋅ψ 02 ⋅ Qk 2 + γ Q 3 ⋅ψ 03 ⋅ Qk 3 + .......
dove:
G1 rappresenta il peso proprio di tutti gli elementi strutturali; peso proprio del ter-
reno, quando pertinente; forze indotte dal terreno (esclusi gli effetti di carichi variabili
applicati al terreno); forze risultanti dalla pressione dell’acqua (quando si configurino
costanti nel tempo);
G2 rappresenta il peso proprio di tutti gli elementi non strutturali;
P rappresenta pretensione e precompressione;
Q azioni sulla struttura o sull’elemento strutturale con valori istantanei che pos-
sono risultare sensibilmente diversi fra loro nel tempo:
- di lunga durata: agiscono con un’intensità significativa, anche non continuativamente,
per un tempo non trascurabile rispetto alla vita nominale della struttura;
- di breve durata: azioni che agiscono per un periodo di tempo breve rispetto alla vita
nominale della struttura;
Qki rappresenta il valore caratteristico della i-esima azione variabile;
γγ, γq ,γp coefficienti parziali come definiti nella tabella 2.6.I del DM 14 gennaio
2008;
ψ0i sono i coefficienti di combinazione per tenere conto della ridotta probabilità di
concomitanza delle azioni variabili con i rispettivi valori caratteristici.
Le combinazioni risultanti sono state costruite a partire dalle sollecitazioni caratteristi-
che calcolate per ogni condizione di carico; a turno ogni condizione di carico
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accidentale è stata considerata sollecitazione di base (Qik), con ciò dando origine a
tanti valori combinati.
j =1 i=2 h =1
j =1 i=2 h =1
j =1 i=2 h =1
dove:
CATEGORIA/AZIONE 0i 1i 2i
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Neve (a quota ≤ 1000 m s.l.m.) 0,5 0,2 0,0
Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) 0,7 0,5 0,2
Variazioni termiche 0,6 0,5 0,0
In maniera analoga a quanto illustrato nel caso dello SLU le combinazioni risultanti
sono state costruite a partire dalle sollecitazioni caratteristiche calcolate per ogni condi-
zione di carico; a turno ogni condizione di carico accidentale è stata considerata solle-
citazione di base (Qik), con ciò dando origine a tanti valori combinati.
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