IN ACCIAIO
270 Laurea Magistrale
I anno I semestre
ESERCITAZIONE:
CALCOLO DELLA STRUTTURA DI UN CAPANNONE
INDUSTRIALE SITO NELLA CITT DI CAGLIARI
Parte 1
PREMESSA
Nel seguito verr sviluppata la verifica strutturale della struttura in acciaio di
un capannone industriale. Lesercitazione liberamente ispirata ad un edificio
esistente di cui si riportano in seguito alcune immagini e gli elaborati grafici. Le
verifiche strutturali verranno effettuate in osservanza delle indicazioni del D.M.
14/01/2008 e dellEurocodice 3.
La struttura portante del corpo centrale regolare con pilastri HEA240 disposti
a maglia regolare 24x12 m, in numero quindi di 4x9, con unaltezza dalla
pavimentazione allimposta delle travi di copertura di 6.50 m.
11
CARICO DA NEVE
Come noto lespressione del carico da neve, secondo le NTC la
seguente:
12
13
CARICO DA VENTO
Seguendo le indicazione delle NTC2008, tenuto conto che ledificio
sorge nella cosiddetta ZONA 5 della zonizzazione nazionale,
corrispondente alla Sardegna Orientale e ad una quota sopra il
livello del mare pari a 0.00 m, si determinano i seguenti parametri:
dalla tab. 3.3.I delle NTC
categoria di esposizione: IV
14
Da cui:
dalla tab.3.3.II delle NTC
coefficiente
coefficiente
coefficiente
(= 25)
coefficiente
coefficiente
17
AZIONE SISMICA
La Normativa Tecnica attualmente vigente ha suddiviso il territorio
nazionale secondo una griglia ai cui nodi sono assegnati tutti i valori
dei parametri necessari a definire localmente lazione sismica
(mappe di pericolosit INGV), in termini di accelerazione di
riferimento al suolo ag per sito rigido (terreno tipo A) e di spettri di
risposta elastici Se(T). La Sardegna fa parte di quelle aree del
territorio nazionale considerate a bassa sismicit (zona 4) e i
relativi parametri sono riportati in uno specifico allegato del
documento normativo.
&& + cu& + ku = Mu
&&g
Mu
T =1 f =
u& = 0
u = uMax
(u&& + u&& g ) = u&& ass = u&& ass,Max
e quindi:
&&ass,Max = kuMax
Mu
La massima forza di richiamo elastica, coincide con la massima
forza di inerzia in termini di accelerazione assoluta, quindi
entrambe possono fornirci la massima sollecitazione nella struttura.
Ma qual il valore di accelerazione da applicare a queste
masse? Nel caso delloscillatore semplice infinitamente rigido
(T=0) la risposta immediata: laccelerazione del terreno.
Poich le strutture reali non sono oscillatori semplici, n
infinitamente rigide, nel senso che sono costituite da pi masse in
qualche modo connesse, il discorso si complica, perch esistono pi
forme di oscillazione (modi) cui competono distinti periodi propri. In
realt esistono tanti modi di vibrare quanti sono i gradi di libert e
possono essere studiati effettuando unAnalisi Modale.
a(t)
(m/sec2)
t (sec)
Questi
accelerogrammi
possono
essere
rielaborati
come
sommatoria di funzioni armoniche (Trasformata di Fourier) e si pu
ottenere la soluzione dellequazione differenziale delloscillatore
semplice, ponendo tali accelerazioni armoniche al secondo membro
della stessa e sovrapponendone infine gli effetti.
22
23
24
T1 = C1 H (sec)
25
Fi = Fh
zi Wi
z j Wj
j
26
27
SPETTRI DI RISPOSTA
Per esempio nel caso in esame, possiamo tracciare gli spettri di
risposta relativi allo Stato Limite di Danno SLD (esercizio) e lo Stato
Limite di Salvaguardia della vita SLV (ultimo).
Data la natura delledificio e la sua destinazione duso sono stati
determinati i parametri:
Vita nominale VN = 50 anni
Classe duso II per edifici con normali affollamenti: Cu = 1.0
Da questi si determina il periodo di riferimento per gli eventi
naturali VR = VRCu =50 anni.
Sulla base di questo periodo temporale si deve dedurre il periodo di
ritorno TR dellevento sismico, tenendo conto che la probabilit di
superamento nel SLD del 63% (50 anni) nel periodo di
riferimento VR e nello SLV del 10% (475 anni).
Dalla Tabella 2 allegata al testo del Decreto, si ricavano:
SLD (TR = 50 anni)
ag = accelerazione di riferimento al suolo PGA = 0.235 (m/sec2)
F0 = massimo valore del fattore di amplificazione dello spettro = 2.67
TC* = periodo di riferimento per il tratto a velocit costante = 0.296 (sec)
SLV (TR = 475 anni)
ag = accelerazione di riferimento al suolo PGA = 0.50 (m/sec2)
F0 = massimo valore del fattore di amplificazione dello spettro = 2.88
TC* = periodo di riferimento per il tratto a velocit costante = 0.34 (sec)
Da questi si ricavano gli spettri di risposta elastici e di progetto gi riportati,
relativi alla componente orizzontale del sisma (quella verticale non sar presa
in considerazione). In essi il tratto ad accelerazione costante si ha per periodi
superiori a TB =TC/3 = CCTC*/3 che assume i seguenti valori:
TB_SLD = 0.138 sec
TB_SLV = 0.155 sec
28
29
COMBINAZIONE SISMICA
Le verifiche sismiche vengono effettuate con riferimento alla
seguente combinazione:
Si nota perci che le azioni del vento, della neve e di esercizio, sono
poco significative e non si considerano contemporanee allevento
sismico. Nel seguito ci si limiter pertanto a valutare il solo peso P
della copertura tenuto conto di tutti gli elementi strutturali e il
sovraccarico permanente e moltiplicare per laccelerazione sismica:
Fh = Sd(T1) W /g = 0.07 W
30
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Parte 2
Larcareccio, in virt della sua inclinazione rispetto alla direzione del carico
(piano di flessione), sottoposto a sollecitazioni di FLESSIONE e TAGLIO
DEVIATI.
MATERIALI
Ipotizzeremo luso di profilati laminati a caldo realizzati con acciaio
duttile di grado S235JR conforme alla norma armonizzata UNI EN
10025 (ex Fe360B). Tale materiale caratterizzato dalle seguenti
propriet meccaniche:
3
PREDIMENSIONAMENTO
I profili commerciali pi comunemente utilizzati per la realizzazione
di arcarecci di copertura sono profili ad (in genere profilati a
freddo), UPN e profili a doppio T (IPE, HEA, HEB).
Ipotizziamo di lavorare con questi ultimi. Questo genere di profili
sono detti a sezione compatta (CLASSE 1 e 2) e per essi lecito
luso del metodi elastico e plastico per la verifica allo SLU.
Nella scelta del profilo ci si pu basare sullesperienza, oppure si
effettuano dei calcoli preliminari che possono orientare la scelta. In
tal caso entrambe le tipologie di verifica, allo SLU e SLE devono
essere tenute in conto, perch spesso la verifica allo SLE di
deformabilit che risulta essere dimensionante.
essendo:
x,Ed = MED/Wel,min = fyk/M0
Wel,min = MED/(fyd/M0)= 2.72106/(235/1.05)=12153 mm3
I profili commerciali che soddisfano tale requisito sono p.e. (in
ordine crescente di peso): IPE80, IPE100, HEA100, HEB100.
Verifichiamo ora le propriet deformative del profilo cercato.
Cercheremo una sezione che offra uninerzia sufficiente perch le
deformazioni in esercizio dellelemento non siano tali da provocare,
in generale, effetti estetici e funzionali indesiderati, tra cui il
danneggiamento degli elementi portati.
fmax
5 qSLE L4
=
384 E Jmin
=
384
210000 Jmin
200
4
fmax = max
Tab. 4.2.II
x-max
H/2
H
y-max
B/2
B
x-max
y-max
max,x =
max,y
Tmax,y = 2.72 KN
Tmax,x = 1.26 KN
11
Tx-max
1.26 x 1000
=
= 1.39 N/mm2 (zx)
AV
909
y-med =
Ty-max
AV
2.72 x 1000
= 4.32 N/mm2 (zy)
630
x-max
y-max
H/2
H
12
14
1.869 10
10
8
Mcr = 1
5.817 10 14.01 10 1 +
=
8
4000
4000 14.01 10
= 7376162 Nmm = 7.38 KNm
2
con
14
tab. 4.2.VII
In definitiva:
LT = 1.67
LT = 0.39
La nostra verifica si conclude determinando il momento resistente
di calcolo per i fenomeni di instabilit, pari a:
Mb,Rd = LT Wy
fyk
M1
= 0.39 60700
235
= 5298242 Nmm = 5.30 KNm
1.05
fx
f tot
fy
fmax =
5 q L4
384 E J
= 4.34 mm
384 E Jx
384 210000 x 3180000
4
5 qSLE,x L
5 0.41 x (4.00 103 )4
fx =
=
= 23.5 mm
384 E Jy
384 210000 x 277000
da cui:
ftot = fycos(25)+fxsen(25) = 13.86 mm <
l
200
= 20 mm (OK)
16
= 2.79 mm
384 E Jx
384 210000 x 3180000
4
5 qSLE,v,x L
5 0.26 x (4.00 103 )4
fx =
=
= 14.90 mm
384 E Jy
384 210000 x 277000
da cui:
ftot = fycos(25)+fxsen(25) = 8.82 mm <
l
= 16 mm (OK)
250
17
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Parte 3
MATERIALI
Ipotizzeremo luso di profilati laminati a caldo realizzati con acciaio
duttile di grado S235JR conforme alla norma armonizzata UNI EN
10025 (ex Fe360B). Tale materiale caratterizzato dalle seguenti
propriet meccaniche:
modulo di elasticit = 210000 MPa
carico unitario di rottura ftk = 360 MPa
carico unitario di snervamento fyk = 235 MPa
ANALISI DELLE SOLLECITAZIONI E PREDIMENSIONAMENTO
Lo shed una sottostruttura che pu essere schematizzata come
sotto:
H = 100 mm
B = 55 mm
sa = 4.1 mm
sf = 5.7 mm
Wy = 34200 mm3
Wpl,y = 39400 mm3
Jy = 1710000 mm4
Jz = 159000 mm4
= 0.08 KN/m
Il profilo ha Classe 1.
ED =
VED
5.76 x 1000
=
= 11.34 N/mm2< (fyk / M0 )/ 3 (OK)
AV
508
Lcr = 4.10 m;
EJy (inerzia lungo lasse debole) = 210000159000 =3.341010;
GJT = 8076912020 =9.71108;
EJw = 210000351106 =0.741014;
= 1.
14
0.74 10
10
8
Mcr = 1
3.34 10 9.71 10 1 +
=
8
4100
4100 9.71 10
= 4460197 Nmm = 4.46 KNm
LT =
39400 235
= 1.44
4460197
con
Mb,Rd = LT Wy
fyk
M1
= 0.46 39400
235
= 4056324 Nmm = 4.06 KNm
1.05
H = 140 mm
B = 73 mm
A = 1640 mm2
sa = 4.7 mm
sf = 6.9 mm
Wy = 77300 mm3
Wpl,y = 88300 mm3
Jy = 5412000 mm4
Jz = 449200 mm4
Jt = 24470 mm4
Jw = 1981106 mm4
= 0.13 KN/m
Lcr = 4.10 m;
EJy = 210000449200 =9.431010;
GJT = 8076912020 =19.76108;
EJw = 2100001981106 =4.161014;
= 1.
7
14
4.16 10
10
8
Mcr = 1
9.43 10 19.76 10 1 +
=
8
4100
4100 19.76 10
= 11087211 Nmm = 11.09 KNm
con
kc = 0.94.
f = 0.99;
LT =0.34
In definitiva:
LT = 1.37
LT = 0.49
8
235
= 9683566.7 Nmm = 9.68 KNm
M1
1.05
che > di MED= 6.61 +1.30.124.102/8= 6.94 KN/m.
Mb,Rd = LT Wy
= 0.49 88300
ULTERIORI ANALISI
NED MED
7.80 x 103 4.91 x 106
+
=
+
=68.27 N/mm2 < 235/1.05
A
Wy
1640
77300
VED
3.09 x 1000
=
= 4.09 N/mm2
AV
755
Ncr = 287.35 KN
E la snellezza relativa = 1.16 ;
si nota per che NED < 0.04 Ncr = 11.49 KN, pertanto leffetto
dellinstabilit flessionale pu essere trascurato.
Considerazioni finali
11
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Parte 4
PREDIMENSIONAMENTO
Il predimensionamento di una trave reticolare richiede la
determinazione dellaltezza e la scelta del profilo degli elementi, con
particolare attenzione ai correnti inferiore e superiore. Nellipotesi di
aver predeterminato laltezza dellelemento, magari in funzione di
esigenze architettoniche, si pu, in via approssimata ragionare
come segue.
Si pu ipotizzare di considerare la trave reticolare come se fosse a
parete piena e determinare la sollecitazione flettente.
Pa
(3L2 4a2 ) = flim= 60 mm
24EJmin
Il profilo ha Classe 1.
Per le aste di parete, considereremo dei profili ad L accoppiati, che
supporremo saldati o imbullonati allanima dei correnti. In prima
approssimazione considereremo dei profili ad L40x40x4.
Globalmente possiamo stimare quindi un peso proprio della trave
pari a
4.50 KN che potremmo aggiungere alla componente
permanente dei carichi concentrati P, oppure distribuire ai nodi.
METODO RISOLUTIVO
Fy = 0
Tra le forze genericamente indicate con F si consideranno sia le
componenti di azione interna Fij, sia le forze esterne (carichi esterni
e reazioni vincolari).
Il metodo procede da un nodo allaltro, avendo cura di analizzare i
nodi in ordine tale da avere sempre non pi di due incognite (le
azioni nelle aste) per volta.
Si considereranno convenzionalmente positive le trazioni e negative
le compressioni.
RISOLUZIONE
NODO 2
Fx = F2-4+F2-3cos(31) = 0
Fy = F1-2+F2-3sen(31) = 0
F2-4 = -0.857F2-3
-15.92+0.514F2-3 = 0
F2-3 = +30.95 KN (tirante)
F2-4 = - 26.54 KN (puntone)
8
NODO 3
Fx = -F1-3-F2-3cos(31)+ F3-5 = 0
Fy = F3-4+F2-3sen(31) = 0
F3-5 = 0+0.85730.95
F3-4 = -0.51430.95
F3-5 = 26.53 KN (tirante)
F3-4 = -15.92 KN (puntone)
NODO 4
Fx = -F2-4+F4-5cos(31)+ F4-6 = 0
Fy = -F3-4-F4-5sen(31) = 0
F4-6 = -26.53-0.857 F4-5
F4-5 = -15.92/0.514
F4-6 = -53.07 KN (puntone)
F4-5 = +30.94 KN (tirante)
NODO 5
Fx = -F3-5-F4-5cos(31)+ F5-7 = 0
Fy = F5-6+F4-5sen(31) = 0
F5-7 = 26.53+0.85730.94
F5-6 = -30.940.514
F5-7 = +53.07 KN (tirante)
F5-6 = -15.92 KN (puntone)
9
NODO 6
Fx = -F4-6-F6-7cos(31)+ F6-8 = 0
Fy = -F5-6+F6-7sen(31) = 0
F6-8 = -53.07+0.857 F6-7
F6-7 = -15.92/0.514
F6-8 = -79.59 KN(puntone)
F6-7 = -30.94 KN (tirante)
NODO 7
Fx = -F5-7+F6-7cos(31)+ F7-9 = 0
Fy = +F7-8-F6-7sen(31) = 0
F7-9 = 53.07+0.85730.94
F7-8 = -30.940.514
F7-9 = +79.59 KN (tirante)
F7-8 = -15.92 KN (puntone)
NODO 8
Fx = -F6-8+F8-9cos(31)+ F8-10 = 0
Fy = -F7-8-F8-9sen(31) = 0
F8-10 = -79.59-0.857 F8-9
F8-9 = 15.92/0.514
F8-10 = -106.13 KN (puntone)
F8-9 = +30.94 KN (tirante)
10
NODO 6
Fx = -F4-6-F6-7cos(31)+ F6-8 = 0
Fy = -F5-6+F6-7sen(31) = 0
F6-8 = -53.07+0.857 F6-7
F6-7 = -15.92/0.514
F6-8 = -79.59 KN(puntone)
F6-7 = -30.94 KN (tirante)
NODO 7
Fx = -F5-7+F6-7cos(31)+ F7-9 = 0
Fy = +F7-8-F6-7sen(31) = 0
F7-9 = 53.07+0.85730.94
F7-8 = -30.940.514
F7-9 = +79.59 KN (tirante)
F7-8 = -15.92 KN (puntone)
NODO 8
Fx = -F6-8+F8-9cos(31)+ F8-10 = 0
Fy = -F7-8-F8-9sen(31) = 0
F8-10 = -79.59-0.857 F8-9
F8-9 = 15.92/0.514
F8-10 = -106.13 KN (puntone)
F8-9 = +30.94 KN (tirante)
11
NODO 9
Fx = -F7-9-F8-9cos(31)+ F9-11 = 0
Fy = F9-10+F8-9sen(31) = 0
F9-11 = 79.59+0.85730.94
F9-10 = -30.940.514
F9-11 = 106.13 KN (tirante)
F9-10 = -15.92 KN (puntone)
NODO 10
Fx = -F8-10+F10-11cos(31)+ F10-12 = 0
Fy = -F9-10-F10-11sen(31)-P = 0
F10-12 = -106.13+0.857F10-11
F10-11 = (15.92-15.92)/0.514
F10-12 = -106.13KN (puntone)
F10-11 = 0
NODO 11
Fx = -F9-11+F10-11cos(31)+F11-13 = 0
Fy = F11-12-F10-11sen(31) = 0
F11-13 = 106.13 KN (tirante)
F11-12 = 0
12
senza
13
BRIGLIA SUPERIORE
Nmax= - 105.2 KN (-1%)
BRIGLIA INFERIORE
Nmax= + 105 KN (-1%)
MONTANTI
Nmax= - 15.83 KN (-1%)
DIAGONALI
Nmax= 31.00 KN (+0.1%)
Nellipotesi di predimensionamento formulata, il modello FEM
consente di mettere in conto in modo molto celere il peso proprio
degli elementi:
BRIGLIA SUPERIORE
Nmax= - 119.4 KN (+12,5%)
BRIGLIA INFERIORE
Nmax= + 119.2 KN (+12,5%)
14
MONTANTI
Nmax= - 18.64 KN (+17%)
DIAGONALI
Nmax= 35.70 KN (+15%)
Come si pu notare lincremento dovuto al peso proprio va dal 12,5
al 17%, il che giustifica il fatto di tenerne conto in forma forfetaria.
Ovviamente dal modello FEM con correnti continui emerge la
presenza di azioni flessionali negli stessi che prima non era
possibile determinare:
Procederemo ora alla verifica delle aste, tenuto conto del fatto che
si considerer un unico profilo per ogni tipologia di asta.
CORRENTE SUPERIORE
Il corrente superiore sottoposto ad unazione assiale che
raggiunge il massimo nei campi centrali ed unazione flessionale
indotta dalla sua continuit. Allo Stato Limite Ultimo, considerando
anche il peso proprio:
NED= - 119.4 KN
MED= 0.93 KNm
VED= 1.04 KN
Abbiamo considerato il seguente profilo:
H = 70 mm
B = 70 mm
sa = 9 mm
sf = 9 mm
A = 1180 mm2
Wy = 25514.4 mm3
Jz = 108000 mm4
Jy = 890000 mm4
= 0.09 KN/m
Il profilo ha Classe 1.
16
NED MED
+
A
Wy
VED
1.04 x 1000
=
= 1.65 N/mm2
AV
630
2 E Jy
l0
2 210000 890000
= 1844629 N = 1844.6 KN
10002
A fyk
Ncr
1180 235
= 0.39 > 0.20
1844629
17
con
NbRD =
A fyk
M1
un profilo
perch ci
CORRENTE INFERIORE
NED= - 119.2 KN
MED= 0.83 KNm
VED= 0.90 KN
Effettuiamo la verifica a tensoflessione:
N
M
x,ED= ED + ED
A
Wy
VED
0.90 x 1000
=
= 1.43 N/mm2
AV
630
19
MONTANTI
NED= - 18.64 KN
Consideriamo il seguente profilo:
L = 40 mm
s = 4 mm
A = 308 mm2
W = 1550 mm3
J = 44700 mm4
= 0.024 KN/m
2 E J 2 210000 44700
=
= 257350 N = 257.4 KN
2
6002
l0
A fyk
Ncr
308 235
= 0.53
257350
con
il FATTORE DI IMPERFEZIONE riportato nella tab. 4.2.VI delle
NTC, una volta stabilita la curva di instabilit che caratterizza il
nostro profilo. Alle sezioni ad L, compete la curva di instabilit b e
dalla Tab. 4.2.VI deduciamo che =0.34, da cui:
= 0.70 = 0.87
A fyk
M1
21
DIAGONALI
NED= 35.70 KN
Considereremo lo stesso profilo ad L
accoppiato, gi utilizzato per i montanti:
L = 40 mm
s = 4 mm
A = 308 mm2
W = 1550 mm3
J = 44700 mm4
= 0.024 KN/m
x,ED
Per celerit la freccia della trave stata determinata sulla base del
modello FEM. Assumendo i soliti limiti gi considerati per gli
arcarecci, si ha:
OSSERVAZIONI FINALI
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Parte 5
PREDIMENSIONAMENTO
Il predimensionamento degli elementi pu essere condotto come in
precedenza trattando la reticolare come una comune trave
appoggiata e determinando la coppia interna corrispondente alla
massima azione flettente in mezzeria. Si ricorder che in genere un
predimensionamento a resistenza sufficiente.
Supponiamo di aver selezionato i seguenti profili:
CORRENTE INFERIORE E SUPERIORE
2xUPN140
H = 140 mm
B = 60 mm
sa = 7 mm
sf = 10 mm
A = 2040 mm2
Wy = 86400 mm3
Jy = 6050000 mm4
Jz = 627000 mm4
= 0.16 KN/m
Il profilo ha Classe 1.
MONTANTE
2xUPN80
H = 80 mm
B = 45 mm
sa = 6 mm
sf = 8 mm
A = 1100 mm2
Jy = 1060000 mm4
Jz = 194000 mm4
= 0.09 KN/m
Il profilo ha Classe 1.
5
DIAGONALE
PIATTO 80X45 mm
H = 45 mm
B = 80 mm
A = 3600 mm2
Jy = 607500 mm4
Jz = 1920000 mm4
= 0.28 KN/m
Il profilo ha Classe 1.
F11-12 = -44.54 KN
F13-14 = -16.54 KN
DIAGONALI
F2-3 = +396.08 KN
F4-5 = +324.95 KN
F6-7 = +252.60 KN
F8-9 = +180.49 KN
F10-11 = +108.52 KN
F12-13 = +36.08 KN
Si fa notare che lincidenza del peso proprio sullentit delle
suddette azioni di circa il 4%, quindi come rilevato gi in
precedenza nel calcolo pu essere trascurato per analisi speditive.
Di seguito sono riportati i diagrammi delle azioni assiale, flessionale
e tagliante del modello realizzato con la continuit delle briglie.
Ovviamente lazione flessionale nelle aste di parete dovuta
esclusivamente al peso proprio. Come al solito si pu dimostrare
che la reticolare ideale porge valori molto simili delle azioni assiali.
N
M
x,ED= ED + ED
A
Wy
216.18
N/mm2
<
235/1.05
Av = 1040 mm2
y,ED =
VED
0.40 x 1000
=
= 0.19 N/mm2
AV
2 1040
9
2 E Jy
l0
= 3134833 N = 3134.83 KN
A fyk
Ncr
2040 235
= 0.39
3134833
con
A fyk
M1
2 E Jz
Ncr =
= 81221 N = 81.22 KN
2
l0
Determiniamo la snellezza relativa:
=
A fyk
Ncr
2040 235
= 2.43
81221
l0
4000
=
= 228 > 200
iz
627000
2040
11
con
A fyk
M1
12
2 E Jz
= 2746839 N = 2746.84 KN
2
l0
A fyk
M1
CORRENTE INFERIORE
NED= - 807.67 KN
MED= 2.60 KNm
VED= 0.40 KN
NED MED
+
A
Wy
213.01
N/mm2
<
235/1.05
Av = 1040 mm2
y,ED =
VED
0.40 x 1000
=
= 0.19 N/mm2
AV
2 1040
14
MONTANTI
NED= - 321.36 KN
Abbiamo supposto di saldare due profili UPN80 in modo simmetrico
e saldarli alle anime degli UPN140. Questo pu avvenire nei due
modi mostrati in figura, senza che emergano problemi di
eccentricit delle azioni rispetto agli assi degli elementi.
A fyk
Ncr
= = 1.39
15
A fyk
M1
16
Per celerit la freccia della trave stata determinata sulla base del
modello FEM. Assumendo i soliti limiti gi considerati per gli
arcarecci, si ha:
max = freccia dovuta al carico totale = L/200
2 = freccia dovuta al solo carico variabile = L/250
17
CORSO DI COSTRUZIONI
IN ACCIAIO
270 Laurea Magistrale
I anno I semestre
ESERCITAZIONE:
CALCOLO DELLA STRUTTURA DI UN CAPANNONE
INDUSTRIALE SITO NELLA CITT DI CAGLIARI
Parte 6
CONTROVENTAMENTO
Le
strutture
metalliche
necessitano
quasi
sempre
di
controventamenti, ovvero sistemi in grado di contenere le
deformazioni orizzontali dei telai e degli elementi strutturali.
A differenza delle strutture in c.a. quelle in acciaio o legno, per
motivi economici legati al trasporto e la velocit di montaggio, sono
sempre a ridotto grado di iperstaticit; talvolta i telai, senza
adeguati controventamenti possono anche essere labili.
I motivi per predisporre elementi di controventamento sono:
- stabilizzazione di telai e falde rispetto alle azioni orizzontali
(sisma, vento, apparecchi di sollevamento e trasporto, azioni
instabilizzanti per carichi verticali fuori asse);
- ritegno di elementi soggetti ad instabilit flessionale e torsionale
(travi, correnti di capriate);
- contenimento delle deformazioni orizzontali (SLE di deformabilit
globale).
Si distinguono quindi:
- CONTROVENTI VERTICALI:
riportano le azioni orizzontali alle fondazioni;
- CONTROVENTI DI PIANO O DI FALDA:
riportano le azioni orizzontali ai controventi verticali;
- CROCIERE ROMPITRATTA:
stabilizzano i correnti compressi di travi e capriate.
ECCENTRICI
REALIZZAZIONE
Gli elementi di controventamento sono aste semplici, in genere
facenti parte di uno schema reticolare. Per ottimizzarne lutilizzo
sarebbe meglio che tali elementi lavorassero con sole azioni assiali
(maggiore rigidezza) di trazione (nessun rischio di instabilit).
Pertanto in linea di massima si tratter di elementi incernierati. Si
utilizzer qualsiasi tipo di profilo adatto alla realizzazione di tiranti:
doppi angolari, doppi UPN, profili tubolari, cavi o a sezione piena.
10
SCHEMI STRUTTURALI
In linea di massima i sistemi di controventamento sono di tipo
reticolare. Sia i controventi verticali che quelli di piano/falda
possono essere ricondotti a strutture reticolari isostatiche,
sottoposte a carichi corrispondenti alle azioni orizzontali da
contrastare. Se si utilizzano profili molto snelli (p.e. cavi) bisogna
tener presente che a seconda del segno della sollecitazione
dovranno essere presi in conto solo gli elementi sottoposti a
trazione.
Posti:
NEd = azione di compressione nel corrente da stabilizzare, supposta
uniformemente distribuita, ovvero MEd/h nel caso di travi
inflesse la cui piattabanda deve essere stabilizzata;
e0 =
m500/L = scostamento
controventato, con:
dalla
rettilineit
dellelemento
8 (e0 + d ) NEd
L2
13
14
17
18
CORSO DI COSTRUZIONI
IN ACCIAIO
270 Laurea Magistrale
I anno I semestre
ESERCITAZIONE:
CALCOLO DELLA STRUTTURA DI UN CAPANNONE
INDUSTRIALE SITO NELLA CITT DI CAGLIARI
Parte 7
VERIFICA PILASTRI
Procederemo infine alla verifica dei pilastri del capannone. Ci
limiteremo alla verifica di quelli che sostengono le travate principali,
tralasciando quelli perimetrali.
Dallanalisi delle travi principali e quindi dalle reazioni di appoggio
determiniamo lazione di compressione esercitata sui pilastri.
Riepilogando:
Rp = reazione trave c. permanente (compreso p.p.) = 141.60 KN
Rvar = reazione trave c. variabile = 83.85 KN
Rp = reazione trave c. da neve = 72.15 KN
Consideriamo per ora solo i carichi verticali (a meno del peso
proprio del pilastro):
NED = 2(1.3Rp +1.5Rvar +1.50.5Rn )= 728 KN
Il profilo prescelto un HEA260, con le seguenti caratteristiche:
H = 250 mm
B = 260 mm
sa = 7.5 mm
sf = 12.5 mm
A = 8682 mm2
Wy = 836395 mm3
Wz = 282120 mm3
Jz = 36675579 mm4
Jy = 104549360 mm4
= 0.68 KN/m
Il profilo ha Classe 1.
Ncr =
2 E Jmin
= 1351368 N = 1351.4 KN
2
L0
A fyk
Ncr
= = 1.23
A fyk
M1
Si fa osservare che alcune delle colonne che fanno parte dei telai
controventati sono sottoposte ad unazione assiale aggiuntiva (la
componente verticale del tiro nei controventi). Per si tratta nel
nostro caso di colonne perimetrali pertanto si pu verificare che
lazione di progetto comunque inferiore a quella appena
determinata.
Si potrebbe altres considerare i difetti locali dellasta, quali errore
di verticalit, difetto di rettilineit, eccentricit nei collegamenti ecc.
La norma, nella Circolare, consente di prendere in conto tali
problematiche in modo forfetario applicando un carico trasversale
uniformemente
distribuito
lungo
laltezza
della
colonna
corrispondente ad un difetto di curvatura.
8 NEd e o,d
L2
In cui:
L = lunghezza (altezza) elemento;
NEd = azione assiale di calcolo;
e0,d = scostamento convenzionale di rettilineit dedotto dalla tabella
C.4.2.I fornita dalla Circolare e di seguito riportata.