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Steel RTD
Deliverable 3.1
Technical Group
TGS 8 “Steel products and applications for buildings, construction and industry”
Ed Date: 31/12/2015
Progetto STEEL‐EARTH
1. Introduzione
I paragrafi seguenti descrivono il contributo di Ferriere Nord SpA (FeNO) alla ricerca Precasteel in
termini di applicazione della procedura di pre-dimensionamento a specifici casi studio spiegata in
dettaglio nel documento "progetto STEEL-EARTH - WP1 - Scheda tecnica".
Da qui in poi viene riportata una sintesi delle principali caratteristiche dei due edifici commerciali
selezionati, con i principali risultati del pre-dimensionamento considerando le pareti prefabbricate con
doppia lastra in cemento armato come sistema di controventamento alternativo.
Si tratta di un edificio commerciale a due piani, che copre una superficie per ogni piano (vedi Figura
1) di:
ACBs = D x L = 36 x 50 = 1800 m2
Prima di tutto, le intensità dei carichi accidentali applicati alle strutture CB sono:
Qk1 = 5 kN/m2 (carico accidentale, primo piano)
2
Qk2 = 2 kN/m (carico della neve, secondo piano)
Il livello di sismicità del sito (PGA, peak ground acceleration) è pari a:
ag = 0.32 g (area ad alta sismicità)
La distribuzione delle forze di piano, con riferimento al numero dei piani e alla natura delle azioni
(sismiche), è di tipo "C".
La classe di duttilità della struttura considerata è "DCH" per strutture dissipative sotto carichi ciclici
generati da un terremoto.
Una corretta stima del fattore di comportamento "q" della struttura dipende dalla classe di duttilità e
dalle proprietà geometriche della parete in c.a. (altezza, larghezza, spessore):
H = 5.00 m (altezza interpiano)
B = 6.00 m (larghezza della parete in c.a.)
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
poi, secondo le disposizioni dell'Eurocodice 8, il fattore di comportamento si assume pari a:
q = 3.56 (fattore di comportamento)
Raffinando l’intervallo del database sui carichi di taglio orizzontali (sisma, vento) ogni 250 kN, il
miglior risultato del sistema di pareti dissipative è raggiunto per:
Vb = 1250 kN (taglio alla base per una singola parete in c.a.)
Che è collegato ad un’area di influenza della parete di:
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Progetto STEEL‐EARTH
Awall = 444 m2
Infine, il numero delle pareti dissipative in c.a. per ogni piano e direzione (X, Y) è:
nwall = ACBs / Awall = 1800 / 444 ≈ 4
Proprietà geometriche:
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
B = 6.00 m (larghezza della parete)
H = 5.00 m (altezza della parete d’interpiano)
Le verifiche di cui sopra allo SLU sono riferite alle barre di rinforzo e alle staffe relative ai seguenti
disegni tecnici (vedi Figura 2), con:
As,bending = 11+1114 (zona critica, zona confinta lc = 0.15∙B = 0.90 m)
As,shear = 18/10cm
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Progetto STEEL‐EARTH
Figura 2: Tipico angolo dettaglio strutturale dell’angolo di un sistema di controventamento con pareti in c.a. e le
configurazioni di piano comuni (vista dall'alto).
Inoltre, l'immagine seguente descrive i dettagli strutturali tipici per il sistema di pareti di taglio in c.a.:
- Dettagli strutturali per il collegamento tra parete in c.a. e piano prefabbricato in c.a. (vedi Figura 3);
- Dettagli strutturali per il collegamento tra parete in c.a. e fondazione (vedi Figura 4).
Figura 3: Tipico dettaglio strutturale per il collegamento tra parete in c.a. e piano prefabbricato in c.a. (sezione verticale).
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Progetto STEEL‐EARTH
Figura 4: Tipico dettaglio strutturale per il collegamento tra parete in c.a. e la sua fondazione (sezione verticale).
Per quanto riguarda i dettagli strutturali delle connessioni tra la struttura principale in acciaio (travi,
colonne) e le pareti in c.a., ci sono due possibili modi di esecuzione:
Collegamento che disaccoppia carichi orizzontali e verticali
In questo caso abbiamo bisogno di una trave ausiliaria, che trasferisce i carichi gravitazionali verso le
colonne di acciaio principali, in modo da poter collegare il nostro sistema di controventamento in c.a.
al telaio in acciaio disaccoppiando carichi verticali ed orizzontali (vedere Figura 5).
Figura 5: Tipico collegamento tra la struttura in acciaio e le pareti in c.a., disaccoppiando carichi orizzontali e verticali
(vista dall'alto).
Figura 6: Tipico collegamento tra la struttura in acciaio e le pareti in c.a. per entrambi i carichi orizzontali e verticali..
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Progetto STEEL‐EARTH
Le connessioni tra struttura in acciaio (travi, colonne) e pareti in c.a. come sistema di
controventamento possono essere realizzate in modo semplice da ancoraggi chimici o meccanici, dopo
la costruzione della struttura in c.a. Un altro modo per realizzare questo tipo di giunti è la connessione
bullonata classica, formata e inclusa nella cassaforma prima che il calcestruzzo venga gettato. Se la
struttura principale è isolata da dispositivi dissipativi, ad ogni piano ci sono specifici giunti in acciaio
per prevenire il martellamento tra i sistemi di pareti e le strutture del solaio.
Si tratta di un edificio commerciale a due piani, che copre una superficie per ogni piano (vedi Figura
7) di:
ACBs = D x L = 36 x 66 = 2376 m2
Prima di tutto, le intensità dei carichi accidentali applicati alle strutture CB sono:
Qk1 = 5 kN/m2 (carico accidentale, primo piano)
2
Qk2 = 2 kN/m (carico della neve, secondo piano)
Il livello di sismicità del sito (PGA, peak ground acceleration) è pari a:
ag = 0.32 g (area ad alta sismicità)
La distribuzione delle forze di piano, con riferimento al numero dei piani e alla natura delle azioni
(sismiche), è di tipo "C".
La classe di duttilità della struttura considerata è "DCH" per strutture dissipative sotto carichi ciclici
generati da un terremoto.
Una corretta stima del fattore di comportamento "q" della struttura dipende dalla classe di duttilità e
dalle proprietà geometriche della parete in c.a. (altezza, larghezza, spessore):
H = 5.00 m (altezza interpiano)
B = 6.00 m (larghezza della parete in c.a.)
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
poi, secondo le disposizioni dell'Eurocodice 8, il fattore di comportamento si assume pari a:
q = 3.56 (fattore di comportamento)
Raffinando l’intervallo del database sui carichi di taglio orizzontali (sisma, vento) ogni 250 kN, il
miglior risultato del sistema di pareti dissipative è raggiunto per:
Vb = 1750 kN (taglio alla base della singola parete in c.a.)
Che è collegato ad un’area di influenza della parete di:
Awall = 618 m2
Infine, il numero delle pareti dissipative in c.a. per ogni piano e direzione (X, Y) è:
nwall = ACBs / Awall = 2376 / 618 ≈ 4
Qui sono riportati brevemente, secondo i suggerimenti e le disposizioni dell'Eurocodice 2 e
dell’Eurocodice 8, tutte le principali verifiche (SLU) dei sistemi di pareti in c.a.
Proprietà geometriche:
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
B = 6.00 m (larghezza della parete)
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Progetto STEEL‐EARTH
Le verifiche di cui sopra allo SLU sono riferite alle barre di rinforzo e alle staffe relative ai seguenti
disegni tecnici (vedi Figura 2), con:
As,bending = 12+1220 (zona critica, zona confinta lc = 0.15∙B = 0.90 m)
As,shear = 110/10cm
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Progetto STEEL‐EARTH
In questo paragrafo, esaminiamo il caso di studio n ° 1 considerando che le pareti in c.a. devono
mantenere una risposta elastica verso azioni cicliche orizzontali (sismici) e la maggior parte di energia
causata dal terremoto deve essere dissipata in dispositivi HDR specifici (vedi Figura 8).
Si tratta di un edificio commerciale a due piani, che copre una superficie per ogni piano (vedi Figura
1) di:
ACBs = D x L = 36 x 50 = 1800 m2
Prima di tutto, le intensità dei carichi accidentali applicati alle strutture CB sono:
Qk1 = 5 kN/m2 (carico accidentale, primo piano)
2
Qk2 = 2 kN/m (carico della neve, secondo piano)
Il livello di sismicità del sito (PGA, peak ground acceleration) è pari a:
ag = 0.32 g (area ad alta sismicità)
La distribuzione delle forze di piano, con riferimento al numero dei piani e alla natura delle azioni
(sismiche), è di tipo "C".
La classe di duttilità della struttura considerata è "DCL" per strutture non-dissipative sotto carichi
ciclici generati da un terremoto.
Le proprietà geometriche delle pareti in c.a. (altezza d’interpiano, larghezza, spessore) sono:
H = 5.00 m (altezza interpiano)
B = 6.00 m (larghezza della parete in c.a.)
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
Il fattore di comportamento, in questo caso, è pari a:
q = 1.00 (fattore di comportamento, struttura elastica)
Le forze orizzontali alla base di ciascun piano e per entrambe le direzioni (X, Y) sono:
FX,1 = 280 kN
FX,2 = 360 kN
FY,1 = 320 kN
FY,2 = 400 kN
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Progetto STEEL‐EARTH
Nel caso delle pareti in c.a. in direzione Y (più sollecitata di quelle in direzione X), sono riportati
brevemente, secondo i suggerimenti e le disposizioni dell'Eurocodice 2, tutte le principali verifiche
(SLU) dei sistemi di pareti in c.a.
Proprietà geometriche:
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
B = 4.50 m (larghezza della parete)
H = 5.00 m (altezza della parete d’interpiano)
Le verifiche di cui sopra allo SLU sono riferite alle barre di rinforzo e alle staffe relative ai seguenti
disegni tecnici (vedi Figura 9), con:
As,bending = 9+916
As,shear = 18/15cm
Figura 9: Disegno tecnico per parete in c.a. (caso di studio n ° 1, i dissipatori accoppiati con pareti in c.a..).
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Progetto STEEL‐EARTH
5. Caso di studio n°3 (confronto tra il sistema di controventamento con pareti in c.a. della
FeNO e il sistema di controventamento in acciaio della UniCAM)
Si tratta di un edificio commerciale a due piani, analizzato anche dalla UniCAM come un esempio di
lavoro per i sistemi con controventi eccentrici, che copre una superficie per ogni piano:
ACBs = D x L = 36 x 66 = 2376 m2
Prima di tutto, le intensità dei carichi accidentali applicati alle strutture CB sono:
Qk1 = 5 kN/m2 (carico accidentale, primo piano)
2
Qk2 = 2 kN/m (carico della neve, secondo piano)
Il livello di sismicità del sito (PGA, peak ground acceleration) è pari a:
ag = 0.193 g (sismicità dell’area di Camerino, Italia)
La distribuzione delle forze di piano, con riferimento al numero dei piani e alla natura delle azioni
(sismiche), è di tipo "C".
La classe di duttilità della struttura considerata è "DCH" per strutture dissipative sotto carichi ciclici
generati da un terremoto.
Una corretta stima del fattore di comportamento "q" della struttura dipende dalla classe di duttilità e
dalle proprietà geometriche della parete in c.a. (altezza, larghezza, spessore):
H = 5.00 m (altezza interpiano)
B = 6.00 m (larghezza della parete in c.a.)
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
poi, secondo le disposizioni dell'Eurocodice 8, il fattore di comportamento si assume pari a:
q = 2.67 (fattore di comportamento)
Raffinando l’intervallo del database sui carichi di taglio orizzontali (sisma, vento) ogni 100 kN, il
miglior risultato del sistema di pareti dissipative è raggiunto per:
Vb = 1300 kN (taglio alla base della singola parete in c.a.)
Che è collegato ad un’area di influenza della parete di:
Awall = 606 m2
Infine, il numero delle pareti dissipative in c.a. per ogni piano e direzione (X, Y) è:
nwall = ACBs / Awall = 2376 / 606 ≈ 4
che è lo stesso numero della soluzione della UniCAM per tale struttura di edificio commerciale, anche
se in questo caso siamo in grado di ridurre fino al 50% l'estensione della soluzione in acciaio del
sistema di controventamento (larghezza B = 12,00 m per l ‘esempio di lavoro della UniCAM), con un
notevole risparmio in termini di costo totale.
Nelle pagine seguenti è brevemente illustrato il modello ad elementi finiti implementato nello stesso
modo dell’esempio di lavoro della UniCAM (tranne che per il sistema di controventamento con pareti
in c.a. invece del sistema di controventamento in acciaio), considerando la stessa geometria, le stesse
condizioni di vincolo e al contorno, gli stessi casi di carico e le stesse combinazioni. E 'interessante
notare che la procedura Precasteel di pre-dimensionamento è totalmente affidabile, e questo modello
strutturale raffinato è in grado di convalidare la procedura menzionata; infatti, la stima dell'errore
seguendo la procedura Precasteel di pre-dimensionamento non raggiunge il 15%, valore che include
tutte le semplificazioni in termini di ipotesi strutturali (ossia nel caso di azioni sismiche: assumendo
come rappresentativo solo il primo modo di vibrare, che influenza gli effetti dell’eccentricità
accidentale, combinazione di effetti di carico ortogonali, ecc). E 'importante anche sottolineare un altro
importante vantaggio strutturale che riguarda la soluzione a pareti piuttosto che in acciaio del sistema
di controventamento: tutti e sei i modi di vibrare (vedere Figura 16 ÷ Figura 21) sono assolutamente
regolari in termini di componenti di partecipazione di massa sismica, invece dei modi di vibrazioni più
irregolari e ibridi derivanti dalla soluzione in acciaio del sistema di controventamento.
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Progetto STEEL‐EARTH
Figura 10: Caso studio n°3 (FeNO sistema di pareti in c.a. per un edificio commerciale a due piani).
Figura 11: Caso studio n°3 (FeNO sistema di pareti in c.a. per un edificio commerciale a due piani).
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Figura 12: Caso studio n°3 (FeNO sistema di pareti in c.a.- primo piano).
Figura 13: Caso studio n°3 (FeNO sistema di pareti in c.a.- primo piano).
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Figura 14: Caso studio n°3 (FeNO sistema di pareti in c.a.- secondo piano).
Figura 15: Caso studio n°3 (FeNO sistema di pareti in c.a.- secondo piano).
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Figura 22: Inviluppo dei risultati delle combinazioni SLU (forza assiale nelle pareti in c.a.).
Figura 23: Inviluppo dei risultati delle combinazioni SLU (taglio nelle pareti in c.a.).
Figura 24: Inviluppo dei risultati delle combinazioni SLU (momento flettente nelle pareti in c.a.).
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Figura 25: Inviluppo dei risultati delle combinazioni SLD (spostamenti in direzione X).
Figura 26: Inviluppo dei risultati delle combinazioni SLD (spostamenti in direzione Y).
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Progetto STEEL‐EARTH
Proprietà geometriche:
s = 0.25 m (spessore della parete in c.a.)
B = 6.00 m (larghezza della parete)
H = 5.00 m (altezza della parete d’interpiano)
Le verifiche di cui sopra allo SLU sono riferite alle barre di rinforzo e alle staffe relative ai seguenti
disegni tecnici (vedi Figura 27), con:
As,bending = 7+716 (zona critica, zona confinta lc = 0.15∙B = 0.90 m)
As,shear = 110/12.5cm
Figura 27: Tipico angolo dettaglio strutturale dell’angolo di un sistema di controventamento con pareti in c.a. e le
configurazioni di piano comuni (vista dall'alto).
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