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RELAZIONE GENERALE

Progetto di pensilina in cemento armato

Ing. Fabio Bruni


INDICE

1. DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA pag. 3


2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO pag. 4
3. CARATTERITICHE DEI MATERIALI pag. 5
4. ANALISI DEI CARICHI pag. 6
5. COMBINAZIONI DI AZIONI pag. 10
6. CALCOLO DEL SOLAIO pag. 11
7. CALCOLO DELLE TRAVI pag. 19
8. CALCOLO DEI PILASTRI pag. 33
9. CALCOLO DEI PLINTI DI FONDAZIONE pag. 35

2
1. DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA

L’opera oggetto della presente progettazione è costituita da una pensilina da eseguirsi nel
centro urbano di Roma, ed avente la destinazione di copertura di un’area d’attesa per la
fermata di autobus.
La struttura di fondazione della pensilina è di tipo diretto a plinti. La struttura in elevazione è
costituita invece da un’ossatura portante intelaiata di travi e pilastri da gettare in opera e da un
solaio a nervature parallele.
In particolare, la pensilina sarà costituita da un impalcato piano a pianta rettangolare di
dimensioni esterne 8.00 x 12.00 m. (vedasi pianta di seguito riportata), realizzato mediante
solaio laterocementizio a travetti prefabbricati a traliccio, ordito parallelamente al lato
maggiore del rettangolo e sostenuto da due travi trasversali in c.a. fuori spessore e a sezione
variabile. Il solaio, previsto non praticabile, ha spessore complessivo di 320 mm (H=280+40) ed
è completato con masso a pendio in cls, oltre che dall’impermeabilizzazione, al fine di garantire
lo smaltimento delle acque meteoriche verso i 2 pluviali previsti in aderenza ai pilastri portanti,
aventi altezza netta pari a 5.00 m.
Per dimensioni, forme e particolari costruttivi si rimanda, comunque, agli elaborati grafici di
progetto.

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2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il progetto delle strutture portanti dell’opera in oggetto è stato elaborato in conformità con le
prescrizioni della normativa tecnica europea contenute negli Eurocodici strutturali. In
particolare si è fatto riferimento ai seguenti Eurocodici, suddivisi in più parti come elencato nel
seguente prospetto:

Eurocodice Parti costituenti ciascun eurocodice

Eurocodice 0 EN 1990 Principi di progettazione strutturale


Principi di progettazione EN 1990-A1 Principi di progettazione strutturale per ponti stradali,
strutturale passerelle pedonal e ponti ferroviari
Eurocodice 1 EN 1991-1-1 Pesi per unità di volume, pesi propri e sovraccarichi
Azioni sulle strutture EN 1991-1-2 Azioni sulle strutture esposte al fuoco
EN 1991-1-3 Carichi da neve
EN 1991-1-4 Azioni del vento
EN 1991-1-5 Azioni termiche
EN 1991-1-6 Azioni durante l’esecuzione
EN 1991-1-7 Azioni eccezionali dovute ad urti ed esplosioni
EN 1991-2 Carichi sui ponti
EN 1991-3 Azioni indotte da gru e macchine
EN 1991-4 azioni nei serbatoi e nei silos

Eurocodice 2 EN 1992-1-1 Regole generali e regole per gli edifici


Progetto di strutture in EN 1992-1-2 Regole generali - Progetto di strutture resistenti al fuoco
calcestruzzo EN 1992-2 Ponti di calcestruzzo – Progettazione e dettagli costruttivi
EN 1992-3 Serbatoi e strutture di contenimento
Eurocodice 7 EN 1997-1 Progetto geotecnico – Regole generali
Geotecnica EN 1997-2 Metodi di indagine e prove

Non si è fatto riferimento all’ Eurocodice 8, riguradante il “Progetto di strutture resistenti al


sisma”, poiché si è trascurata progettualmente l’azione sismica.
Per quanto riguarda la scelta dei “Parametri Nazionali” difformi dai valori, classi o metodi
previsti dagli Eurocodici - che tengano conto di quelle differenze che derivano ad es. da
peculiari condizioni climatiche o geografiche, tipicamente le azioni del vento e della neve,
oppure da abitudini e stili di vita differenti così come da differenti livelli di protezione che
possono prevalere a livello nazionale - si è fatto riferimento alle Appendici Nazionali Italiane.
Nel caso dell’EC2, non essendo ancora disponibile l’appendice Nazionale Italiana dell’EN 1992-
1-1, nella seguente progettazione si è fatto riferimento ai valori raccomandati.
3. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI

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La struttura è realizzata in cemento armato, con calcestruzzo di classe C 25/30 ed acciaio in
barre ad aderenza migliorata del tipo FeB 44k.
Le caratteristiche di resistenza e deformabilità dei materiali sono:
Calcestruzzo classe C25/30
Resistenza caratteristica (cilindrica) a
fck = 25 N/mm2
compressione
f ck 25
Resistenza di progetto a compressione fcd = αcc · = 25 · = 14.2 N/mm2
γc 1.5
Tensione ammissibile nel cls sotto
σcadm = 0.6 fck = 15 N/mm2
combinazione dei carichi rara

2 /3
Resistenza media a trazione fctm = 0.3 ( f ck ) = 2.6 N/mm2

Resistenza caratteristica a trazione


fctk = 0.7 fcm = 1.8 N/mm2

f ctk 1.8
Resistenza a trazione di progetto fctd = αct · = 1.0 · = 1.2 N/mm2
γc 1.5
0.3
f ck +8
Modulo elastico secante Ec = 22 ( 10 ) ≈ 31000 N/mm2

Acciaio tipo FeB44k (≈ B450B ad alta duttilità)


Tensione caratterisica di snervamento fyk ≥ 430 N/mm2
f yk 430
Tensione di snervamento di progetto fsd = = ≈ 374 N/mm2
γs 1.15
Modulo elastico Es = 200000 N/mm2

Sia il conglomerato che l’acciao devono rispondere ai requisiti previsti dall’EC2 al punto 3.1 e
3.2. In particolare, per quanto riguarda il calcestruzzo, gli inerti, naturali e di frantumazione,
devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose
ed argillose, di gesso, ecc., in proporzioni nocive all'indurimento del conglomerato od alla
conservazione delle armature. L'acqua per gli impasti deve essere limpida e priva di sali
dannosi.

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4. ANALISI DEI CARICHI

4.1 Pesi propri degli elementi strutturali e non strutturali

Per quanto riguarda la valutazione dei carichi, i materiali utilizzati presentano i pesi specifici di
seguito indicati (valori suggeriti dall’EN 1991-1-1 prospetti 4.2):

Calcestruzzo armato γ = 25 kN/m3


Massetto γ = 18 kN/m3
Intonaco γ = 20 kN/m3
Laterizio (pignatta) γ = 5.5 kN/m3

Solaio
Il solaio è costituito da travetti tralicciati completati con getto di cls in opera, di larghezza pari a
120 mm ed alti 280 mm, realizzati ad un interasse i pari a 500 mm e con interposti laterizi di
alleggerimento (non collaboranti), il tutto completato da una soletta collaborante in c.a.a
gettata in opera dello spessore di 40 mm. Si prevedono altresì le opere di finitura quali illustrate
nello schema qui appresso riportato:

6
soletta 0.04 x 1.00 x 1.00 x 25 1.00 KN/m2
travetti 2 x (0.12 x 0.28 x 25) 1.68 KN/m2
pignatte 2 x (0.38 x 0.28 x 5.5) 1.17 KN/m2
Totale peso proprio solaio 3.85 KN/m2
intonaco 0.02 x 15 0.30 KN/m2
massetto 0.07 x 18 1.26 KN/m2
impermeabilizzazione 0.30 KN/m2
Totale carichi permanenti solaio
valore caratteristico Gk,solaio 5.71 KN/m2

Il sovraccarico accidentale per “tetti non accessibili eccetto per normale manutenzione,
riparazione, tinteggiatura e riparazioni minori” con inclinazione della falda < 20°, è fornito dall’
EN 1991-1-1 6.3.4.2 ed è pari a: Qk,esercizio = 0.75 KN/m2

Trave
Il dimensionamento della sezione della trave è stato effettuato sulla base di una valutazione di
massima delle sollecitazioni.
Nella valutazione del carico unitario si è considerata anche la fascia piena del solaio, nella
misura di 100 mm; pertanto si deve sottrarre il peso proprio della porzione di solaio occupata
dalla trave, per evitare di computare due volte uno stesso carico.
Trave 40 x 70:

Peso proprio trave [(0.4 x 0.7) + (0.4 x 0.32)] x 25 – 0.8 x 3.85 7.12 KN/m
Carico permanente 5.71 x (2+4) 34.26 kN/m
(solaio portato)
Totale carichi
permanenti trave
Gk,trave= 41.38 KN/m
valore caratteristico

Pilastro
La dimensione della sezione trasversale del pilastro è 40x30 cm:
Gk,pilastro = (0.4 x 0.3) x 25 = 3 KN/m

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4.1 Azione della neve

Si è fatto riferimento alla EN 1991-1-3, con le specifiche contenute nell’Appendice Nazionale del
24.11.2004. Il carico di neve sulla copertura risulta dato da:
s = μ i · Ce · C t · s k
μi = fattore di forma della copertura pari a 0.8 per copertura piana;
Ce = coefficiente di esposizione, pari a 1.0 per topografia normale;
Ct = coefficiente termico, pari a 1.0 non essendoci valutazioni specifiche;
sk = 1.15 KN/m2 valore caratteristico del carico neve a suolo per la provincia di Roma e per
altitudini sul livello del mare inferiori a 200m;
Qk,neve = s = 0.8· 1.15 = 0.92 KN/m2

4.1 Azione del vento


Si è fatto riferimento all’EN 1991-1-4 e alla sua Appendice Nazionale.
 Il valore fondamentale di riferimento della velocità del vento varia in funzione della
altitudine as del sito secondo l’espressione:
vb,0 = v́ b,0 per as ≤ a0
vb,0 = v́ b,0 + ka (as – a0) per a0 ≤ as≤ 1500 m
I valori di v́b,0 ka ed a0 sono dati in funzione della posizione geografica del sito, sulla base della
suddivisione geografica del territorio nazionale (macrozonazione) in 9 zone dell’Appendice
Nazionale alla EN 1991-1-4. Per il territorio del comune di Roma, essendo a s ≤ a0 = 500 m, è:
vb,0 = v́ b,0 = 27 m/s

 Per tener conto della direzione del vento e di fattori climatici nazionali, moltiplicando tale
valore fondamentale per due coefficienti moltiplicativi cdir e cseason si ottiene il valore di
riferimento della velocità del vento:
vb = cdir · cseason · v́ b,0 = 25 m/s
L’Appendice Nazionle raccomanda i valori cdir = cseason = 1 e pertanto risulta:
vb = vb,0 = 27 m/s

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 Il valore medio della velocità del vento, funzione della rugosità del suolo e della orografia del
sito, ha un andamento che varia con la quota z rispetto al terreno:
vm(z) = cr(z) · c0(z) · vb
si assume per il coefficiente di orografia c0(z) il valore raccomandato pari ad 1;
per il coefficiente di rugosità del terreno cr(z), essendo la pensilina situata nel comune di
Roma (classe rugosità B, categoria III: z0= 0.1 m, zmin = 5 m) risulta:
0.07
0.1
kr =0.19 · ( )
0.05
= 0.20

cr (zmin) = 0.2 · ln(5)= 0.32


cr (z) = 0.234 · ln(z)

 La pressione esercitata dal vento dovuta al valore di picco della velocità è pari a :

qp(z) = ce(z) · ( 12 ρ v )
2
b

in cui
1 2 1
ρ v b= ·1.25 · 272 = 455.62 N/m2 è la pressione cinetica del vento
2 2
2
z z
il coefficiente di esposizione ce(z) vale: ce(z) = kr ln2
z0 ( ) [ ( )]
7+ln
z0
2
5 5
2
ce(ze) = 0.2 ln
0.1( ) [ ( )] =7+ln
0.1
1.7

qp(z) = 455.62 · 1.7 = 774.55 N/m2


 La pressione del vento sulla copertura è pari a :
Qk,vento = we = cs · cd · cp · qp(ze) = 1 · 0.8 · 774.55 = 619.64 N/m 2 ≈ 620 N/m2
in cui
l’altezza di riferimento ze è pari ad h=5m;
il coefficiente aerodinamico (o di pressione) c p per una tettoia piana è stato assunto pari a
0.8;
il fattore di struttura cs · cd (cs è un fattore dimensionale e cd è un fattore dinamico) è stato
assunto unitario.

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5. COMBINAZIONI DELLE AZIONI
Combinazioni agli SLU
Per gli stati limite ultimi si considera la combinazione delle azioni fondamentale (tralasciando la
combinazione eccezionale e quella sismica):
∑γ G,j · GK,j + γQ,1 · QK,1 + ∑γ Q,i · ψ0,i · QK,i
j≥ 1 i> 1

Combinazioni agli SLE


Le combinazioni di azioni per gli stati limite di esercizio sono di tre tipi: caratteristica, frequente
e quasi permanente:
∑G K,j + QK,1 + ∑ψ 0,i · QK,i combinazione caratteristica (o rara secondo la N.I.)
j≥ 1 i> 1

∑G K,j + ψ1,1 QK,1 + ∑ψ 2,i · QK,i combinazione frequente


j≥ 1 i> 1

∑G K,j + ∑ψ 2,i · QK,i combinazione quasi permanente


j≥ 1 i ≥1

Coefficienti
I valori dei coefficienti parziali γ delle azioni sono:
Azioni permanenti (γG) Azioni variabili (γQ)
Effetto favorevole 1.00 0.00
Effetto sfavorevole 1.35 1.50

I valori del coefficiente di combinazione ψ0 e dei coefficienti ψ1 e ψ2 usati per le verifiche, sono
quelli raccomandati dall’EC0 (prospetto A1.1 - EN 1990):
Sovraccarichi sugli edifici per categoria Ψ0 Ψ1 Ψ2
Categoria A: abitazioni, aree residenziali 0.7 0.5 0.3
Categoria B: uffici 0.7 0.5 0.3
Categoria C: aree congressuali 0.7 0.7 0.6
Categoria D: aree commerciali 0.7 0.7 0.6
Categoria E: magazzini 1.0 0.9 0.8
Categoria F: area aperta al traffico
0.7 0.7 0.6
con peso dei veicoli ≤ 30 kN
Categoria G: area aperta al traffico
0.7 0.5 0.3
con peso dei veicoli > 30 kN e ≤ 160 kN
Categoria H: coperture 0 0 0
Carichi di neve sugli edifici (siti sopra i 1000 m s.l.m.) 0.7 0.5 0.2
Carichi di neve sugli edifici (siti sotto i 1000 m s.l.m.) 0.5 0.2 0
Carichi da vento sugli edifici 0.6 0.2 0
6. CALCOLO DEL SOLAIO
6.1 Dimensionamento della sezione

10
Il solaio della copertura, come già detto, è realizzato con travetti a traliccio prefabbricato
completati in opera con getto di cemento armato e laterizi di alleggerimento, e presenta due
travetti per metro.
Il suo spessore è stato scelto con l’obiettivo di mantenere limitate le inflessioni in esercizio,
seguendo le indicazioni dell’EC2 (punto 4.4.3) che suggerisce:
 per le campate intermedie di solaio, le deformazioni sono accettabili se il rapporto
luce/altezza è non superiore a 25 per calcestruzzo molto sollecitato (ρ=A s/bd≈ 1.5%) o 32 per
calcestruzzo poco sollecitato (ρ < 0.5%):
l
h≥
25
 per evitare l’eccessiva deformabilità dello sbalzo, il rapporto luce/altezza utile dello sbalzo
deve essere non superiore a 7 per calcestruzzo molto sollecitato o 10 per calcestruzzo poco
sollecitato; in genere questo secondo limite è accettabile, quindi:
l sbalzo
dsbalzo ≥
10
La luce della campata centrale del solaio in esame è 8.00 m e pertanto l’altezza del solaio della

8000
campata centrale deve essere di almeno = 320 mm, mentre la luce degli sbalzi è pari a
25

2000
2.00 m e prtanto la loro altezza utile deve essere di almeno = 200 mm. Si è quindi deciso
10
di assegnare sia al solaio dello sbalzo che a quello della campata centrale uno spessore di 320
mm. Al fine di limitare la lunghezza libera d’inflessione dei travetti, si prevede un rompitratta
ogni 2.00 m.

6.2 Stato limite ultimo


Analisi delle sollecitazioni
Il calcolo del solaio viene effettuato con riferimento ad una striscia di solaio di larghezza pari ad
1 m; i carichi agenti su tale striscia di solaio risultano pertanto essere i seguenti:
Carico permanente totale Gk,solaio = 5.71 KN/m
Sovraccarico d’esercizio Qk,esercizio = 0.75 KN/m
Carico variabile neve Qk,neve = 0.92 KN/m
Carico variabile vento Qk,vento = 0.62 KN/m

11
L’analisi delle sollecitazioni viene condotta secondo il metodo della analisi lineare elastica con
riferimento alla combinazione dei carichi per gli stati limite ultimi, così definita:
∑γ G,j · GK,j + γQ,1 · QK,1 + ∑γ Q,i · ψ0,i · QK,i
j≥ 1 i> 1

I valori del coefficiente di combinazione ψ0 variano in funzione del tipo di carico variabile:
CARICO VARIABILE ψ0
Sovraccarico d’esercizio 0.7
Carico neve 0.5
Vento 0.6

La situazione più sfavorevole si ha considerando il carico neve quale azione variabile dominante
della combinazione e gli altri due carichi variabili con il loro valore di combinazione. Infatti
risulta:

Azione dominante: neve 1.35· GK,solaio + 1.5·(Qk,neve + 0.7 · Qk,esercizio + 0.6 · Qk,vento) =
1.35· 5.71 + 1.5·(0.92 + 0.7 · 0.75 + 0.6 · 0.62) =
7.70 + 2.72 = 10.42 kN/m

Azione dominante: sov. esercizio 1.35· GK,solaio + 1.5·(Qk,esercizio + 0.5 · Qk,neve + 0.6 · Qk,vento) =
1.35· 5.71 + 1.5·(0.75 + 0.5 · 0.92 + 0.6 · 0.62) =
7.70 + 2.37 = 10.07 kN/m

Azione dominante: vento 1.35· GK,solaio + 1.5·(Qk,vento + 0.5 · Qk,neve + 0.7 Qk,esercizio ) =
1.35· 5.71 + 1.5·(0.62 + 0.5 · 0.92 + 0.7 · 0.75) =
7.70 + 2.40 = 10.10 kN/m

12
Combinazione 1 (massimo momento M+ in campata)

1 1
MAB = · 10.42 · 8.002 - · 5.71 · 2.002 = 71.94 KN·m
8 2
Per ogni travetto ( 2 travetti per metro) risulta:
1
MSd = · 71.94 = 35.97 KN·m
2

Combinazione 2 (massimo momento e massimo taglio agli appoggi )

1
MA = MB = · 10.42 · 2.002 = 20.84 KN·m
2
VsxA = VdxB = 10.42 · 2.00 = 20.84 KN
VdxA = VsxB = 20.22 KN

13
Per ogni travetto ( 2 travetti per metro) le sollecitazioni massime risultano:
1
MSd = · 20.84 = 10.42 KN·m
2
1
VSd = · 20.22 = 10.11 KN
2

Copriferro

Per il dimensionamento del copriferro si fa riferimento alle prescrizioni date al punto 4.4.1
dell’EC2. Il valore nominale del copriferro viene calcolato in base alla relazione:
cnom = cmin + Δcdev
essendo
cmin il valore minimo del copriferro;
Δcdev la tolleranza di esecuzione relativa al copri ferro;
Si ha:
cmin = max (cmin,b; cmin,dur + Δcdur,γ – Δcdur,st – Δcdur,add ; 10 mm)
cmin,b = copriferro minimo necessario per l’aderenza delle armature = φ barra = 16 mm;
cmin,dur = copriferro minimo correlato alle condizioni ambientali = 10 mm per una classe di
esposizione XC2 e per una classe strutturale S4, essendo previsto l’uso di un cls di classe
C25/30;
Δcdur,γ = valore aggiuntivo del copriferro legato alla sicurezza = 0 (valore raccomandato da EC2);
Δcdur,st = Δcdur,add = 0 non essendo previsto l’uso di armature di acciaio inossidabile né l’adozione
di specifiche misure di protezione;
E’ pertanto: cmin = max (16 mm; 10 mm; 10 mm) = 16 mm.
Assumendo inoltre Δcdev = 10 mm come raccomandato dall’EC2, si ha:
cnom = 14 + 10 = 26 mm
Si assume un copriferro pari a 30 mm.

14
Predimensionamento delle armature longitudinali

Armatura inferiore tesa: in campata


MSd = 35.97 KN·m
Imponendo la “rottura bilanciata” si ha:
M +¿Sd 35.97 · 103
Á S= = =¿ ¿ 368.5 mm2 (¿ 3.68 cm2)
0.9 ∙ d ∙ f yd 0.9∙ 0.29 ∙ 374
Si utilizza un’armatura: A S = 2φ16 = 402 mm2 (¿ 4.02 cm2)

Armatura superiore tesa: su appoggi


MSd- = 35.97 KN·m
Imponendo la “rottura bilanciata” si ha:
M −¿Sd 10.42 ·10 3
Á ' S= = =¿ ¿ 106.7 mm2 (¿ 1.07 cm2)
0.9 ∙ d ∙ f yd 0.9 ∙0.29 ∙ 374
Si utilizza un’armatura: A ' S = 2φ10 = 158 mm2 (¿ 1.58 cm2)

Verifica allo stato limite ultimo per flessione


Per le seguenti verifiche allo SLU si utilizza il software “EC2 vers. 1.3.2”:
- Verifica sezione in mezzeria (sezione a T)
Msd= 35.97 KNm

15
(deformazioni: ε s,sup = -0,0100; ε c,inf = 0,0015; asse neutro x =3,8 cm)
Momento ultimo: MRd = 41.4 KNm
MSd/MRd = 0,869
Verifica soddisfatta.

- Verifica sezione all’appoggi (sezione rettangolare piena 120x320)


Msd= -10,4 KNm
(deformazioni: ε s,sup = -0,0100; ε c,inf = 0,0015; asse neutro x =3,8 cm)
Momento ultimo: MRd = -15,8 KNm
MSd/MRd = 0,6586
Verifica soddisfatta.

Verifica “delle bielle compresse”


L’armatura longitudinale inferiore in corrispondenza dell’appoggio deve resistere ad una
trazione pari al taglio, per l’equilibrio delle bielle compresse inclinate di 45°. Si è scelto di
prolungare anche sugli appoggi l’armatura calcolata a flessione in campata. Pertanto:
V d 20.11
As,min = = = 53.7 mm2
f yd 0.374
As= 2φ16 = 402 mm2 ≥ 53.7 mm2 → verifica soddisfatta

Verifica allo stato limite ultimo per taglio


La verifca a taglio viene effettuata nelle sezioni più a rischio e precisamente nelle sezioni di
passaggio fra la fascia piena (larga 200 mm) e quella alleggerita. Il solaio è sprovvisto di
armature resistenti a taglio, perciò la verifica riguarda solo il calcestruzzo.
VRd1 = 0.25 fctd k (1.2 + 40 ρl) bw d
con
k = 1.6 – d = 1.6 – 0.29 = 1.31
ρl = Asl / bw d = 158 / (120 · 280) = 0.005
Pertanto risulta:
VRd1 = 0.25 · 1.2 · 1.31 · (1.2 + 40 · 0.005) 120 · 280 = 18486.72 N = 18.5 kN
VSd = 18.5 KN ≤ VRd1 = 24.3 KN → verifica soddisfatta

16
17
6.3 Stati limite di esercizio
Analisi delle sollecitazioni
Si valutano i momenti flettenti sotto le combinazioni di carico rara e quasi permanente.
Combinazione rara:
∑G K,j + QK,1 + ∑ψ 0,i · QK,i
j≥ 1 i> 1

La situazione più sfavorevole considera quale azione variabile di base Q K,1 il carico neve:
GK,solaio + Qk,neve + (0.7 · Qk,esercizio + 0.6 · Qk,vento) =
5.71 + 0.92 + (0.7 · 0.75 + 0.6 · 0.62) = 7.53 kN/m

1 1
 Mmax, campata = · 7.53 · 8.002 - · 5.71 · 2.002 = 48.82 KN·m
8 2
Per ogni travetto ( 2 travetti per metro) risulta:
1
MSd = · 48.82 = 24.41 KN·m
2

1
 Mmax, appoggio = · 7.53 · 2.002 = 15.06 KN·m
2
Per ogni travetto ( 2 travetti per metro) risulta:
1
MSd = · 48.82 = 7.53 KN·m
2

18
Combinazione quasi permanente:
∑G K,j + ∑ψ 2,i · QK,i = GK,solaio + 0.3 · Qk,esercizio = 5.71 + 0.3 · 0.75 = 5.94 kN/m
j≥ 1 i ≥1

1 1
 Mmax, campata = · 5.94 · 8.002 - · 5.71 · 2.002 = 36.1 KN·m
8 2
Per ogni travetto ( 2 travetti per metro) risulta:
1
MSd = · 36.1 = 18.02 KN·m
2

1
 Mmax, appoggio = · 5.94 · 2.002 = 11.88 KN·m
2
Per ogni travetto ( 2 travetti per metro) risulta:
1
MSd = · 11.88 = 5.94 KN·m
2

In definitiva risulta:
Mmax, campata Mmax, appoggio
Combinazione rara 24.41 kN/m 7.53 kN/m
Combinazione quasi permanente 18.02 kN/m 5.94 kN/m

Verifica dello stato limite di tensione in esercizio


σcmin ≥ 0.6 fck combinazione caratteristica
σcmin ≥ 0.45 fck combinazione quasi permanente
σsmax ≥ 0.8 fyk combinazione caratteristica (azioni di natura statica)

Verifica dello stato limite di fessurazione

Verifica dello stato limite di deformazione

19
7. CALCOLO DELLE TRAVI
Il dimensionamento della sezione della trave è stato effettuato sulla base di una valutazione di
massima delle sollecitazioni.
Si è deciso di realizzare la trave a sezione variabile al fine di massimizzare l’efficienza strutturale
sotto le sollecitazioni di calcolo; nella valutazione dei carichi e quindi nella determinazione delle
caratteristiche di sollecitazione, si sono considerati quattro tratti della trave a sezione diversa
partendo dalla sezione prossima all’appoggio di dimensione 400 x 700 mm fino ad arrivare alla
sezione terminale libera di dimensione 400 x 250 mm. Nella figura seguente si riporta una
schematizzazione semplificata del modello adottato per la valutazione dei carichi e delle
successive caratteristiche di sollecitazione:

Nell
a valutazione del carico unitario si è considerata anche la fascia piena del solaio, nella misura di
100 mm; pertanto si deve sottrarre il peso proprio della porzione di solaio occupata dalla trave,
per evitare di computare due volte uno stesso carico.
Trave sezione 400 x 700
Peso proprio [(0.4 x 0.7) + (0.4 x 0.32)] x 25 – 0.8 x 3.85 7.12 KN/m
Sovacc. permanente 5.71 x (2+4) 34.26 kN/m
(solaio portato)
Carico permanente Gk,trave 41.38 KN/m
(valore caratteristico)
Carico permanente 41.38 X 1.35 Gd,trave 55.90 KN/m
(valore di calcolo )
Carico accidentale Qk,trave 11.00 KN/m
(valore caratteristico)
Carico accidentale e 11 X 1.5 Gd,trave 16.5 KN/m

20
(valore di calcolo )

Trave sezione 400 x 587,5


Peso proprio trave [(0.4 x 0.5875) + (0.4 x 0.32)] x 25 – 0.8 x 3.85 6.00 KN/m
Carico permanente 5.71 x (2+4) 34.26 kN/m
(solaio portato)
Totale carichi Gk,trave 40.26 KN/m
permanenti trave
(valore caratteristico)
Totale carichi 40.26 x 1.35 Gd,trave 54.35 KN/m
permanenti trave
(valore di calcolo)
Totale carichi Qk,trave 11.00 KN/m
accidentali trave
(valore caratteristico)
Totale carichi 11 X 1.5 Gd,trave 16.50 KN/m
permanenti trave
(valore di calcolo )

Trave sezione 400 x 475


Peso proprio trave [(0.4 x 0.475) + (0.4 x 0.32)] x 25 – 0.8 x 3.85 4.87 KN/m
Carico permanente 5.71 x (2+4) 34.26 kN/m
(solaio portato)
Totale carichi Gk,trave 39.13 KN/m
permanenti trave
(valore caratteristico)
Totale carichi 39.13 x 1.35 Gd,trave 52.82 KN/m
permanenti trave
(valore di calcolo)
Totale carichi Qk,trave = 11.00 KN/m
accidentali trave
(valore caratteristico)
Totale carichi 11 X 1.5 Gd,trave 16.50 KN/m
accidentali trave
(valore di calcolo )

21
Trave sezione 400 x 337.5
Peso proprio trave [(0.4 x 0.3375) + (0.4 x 0.32)] x 25 – 0.8 x 3.85 3.50 KN/m
Carico permanente 5.71 x (2+4) 34.26 kN/m
(solaio portato)
Totale carichi Gk,trave 37.75 KN/m
permanenti trave
(valore caratteristico)
Totale carichi 37.75 x 1.35 Gd,trave 51.00 KN/m
permanenti trave
(valore di calcolo)
Totale carichi Qk,trave 11.00 KN/m
accidentali trave
(valore caratteristico)
Totale carichi 11 X 1.5 Gd,trave 16.50 KN/m
accidentali trave
(valore di calcolo )

Le caratteristiche di sollecitazione della trave a sezione variabile sono state determinate


mediante il programma di calcolo agli elementi finiti “SAP 2000”:

Fig. Diagramma dei carichi permanenti

Fig. Diagramma del momento flettente

Fig. Diagramma taglio

22
Nella tabella seguente è riportato il predimensionamento delle armature longitudinali superiori
ed inferiori in corrispondenza della sezione di incastro indicata con la lettera A:

Progetto armature longitudinali

sez. Md (KN·cm) Td Af (cm2) Td/fyd 0,15%Ab Φ Aeff


Asup 55203 24.47 4.2 8Φ20 25.12
Ainf 280.07 4,29 7.48 4Φ16 8.04

Considerando la sezione variabile da z = 2 m si adottano superiormente 4Φ20

Progetto delle staffe

 Verifica delle bielle compresse

1
V d =280 . 07 KN ≤ ε⋅f cd⋅( 1+cot β )⋅b⋅z=1088 KN
2
dove risulta:

ε =max {( 0 .7−f ck /200 ) , 0 .5 }=0. 58

 Calcolo del taglio portato dal calcestruzzo

V cu =[ 0 .25 f ctd⋅r⋅ 1. 2+ 40
( ρl ) +0 . 15⋅σ cm ]⋅b⋅d =120. 3 KN

dove risulta:

r=max { ( 1. 6−d ) ,1 } =1
Nd
σ = =0
Ac
As
ρl =min {
b⋅d }
,0 . 02 =9 .37 x 10−3

 Calcolo del quantitativo minimo di armatura:

A sw d
( )s min
( )
=0 .10⋅ 1+0 . 15⋅ ⋅b=5 cm2 /m
b

Usando staffe Φ 8 a due braccia con area pari a 0.5cm2x 2 = 1cm2 il passo è dato dalla relazione:

23
1
s= =0 . 2m=20 cm
5

Considerando le prescrizioni di normativa risulta:

s=20 cm<min ( 33 cm;0 . 5 d=53 .6 cm)

A sw
- Calcolo del taglio resistente Vsu(min) della sezione armata con
( )s min :

A sw
V su =
min ( )
s min
¿ 0 . 9⋅d⋅f ywd =112. 76 KN

- Calcolo del taglio resistente minimo della sezione armata V ru(min):

V ru =min(2⋅V su ;V su +V cu )=225 .52 KN


min min min

- Confronto tra il taglio resistente minimo Vru(min) e il taglio di calcolo:

- Infittimento delle staffe in corrispondenza dell’appoggio:

Dal disegno si può notare come sia necessario infittire il passo delle staffe in corrispondenza
della sezione di incastro; in particolare si procede all’infittimento delle staffa, a partire dalla
sezione di incastro, per una distanza pari a 100 cm .

Vd
[
V su =max (V d −V cu );
2 ]
=159 .77 KN

24
( As )= 0 . 9⋅d⋅f
sw V su

ywd
=0. 071 cm2 /cm=7 . 1 cm2 /m

1
s= =0. 14 m=14 cm
7 .1

Verifica della sezione allo stato limite ultimo

La verifica a flessione allo stato limite ultimo è stata effettuata con il programma di calcolo EC2;
in seguito si riportano i dati principali:

 Sezione Rettangolare b = 400 cm h = 700 cm


Momento di calcolo: Md= -552.0 KNm
Momento limite: MRd = -6487.1 KNm
Md/MRd = 0,0851
Deformazioni:
ε s =−0 . 0100
sup

ε c =0 .0002
inf

asse neutro x =13,1cm


Sezione verificata

 Sezione Rettangolare b = 400 cm h = 475 cm


Momento di calcolo: Msd= -135,1 KNm
Momento limite: MRd = -2196,1 KNm
M/MRd = 0,0615
Deformazioni:
ε s =−0 . 0100
sup

ε c =0 .0002
inf

asse neutro x =7,0 cm


Sezione verificata

25
Verifica delle sezioni allo stato limite d’esercizio

Lo stato di compressione nel calcestruzzo deve essere convenientemente limitato per evitare
l’insorgenza di fessurazioni longitudinali, microfessurazioni, nonché elevati valori delle
deformazioni viscose che possono ridurre la funzionalità della struttura.
Per quanto riguarda le armature, lo sforzo di trazione deve essere limitato per evitare
deformazioni anelastiche o intollerabili ampiezze di lesioni ed ecessive deformazioni
Per la valutazione dei valori limite delle tensioni si fa riferimento ad un ambiente poco
aggressivo; in seguito si riportano i valori del momento flettente in corrispondenza delle due
combinazioni di calcolo:

- Combinazione di carico rara (


γ g =γ q =1 F d =G K +QK )

Fig. Diagramma del momento flettente

- Combinazione di carico quasi permanente (per semplicità


Ψ 2,1 =0 ; Fd=Gk)

Fig. Diagramma del momento flettente

Tensioni limite nei materiali


Materiale Combinazione Tensione limite
Rara 0,60 f ck =14,94 N /mm2
Calcestruzzo
Quasi permanente 0,45 f ck =11,20 N / mm2
Acciaio Rara 0,7 f ck =301 N /mm2

26
Caratteristiche geometriche sezione 400 x 700

Copriferro = 3.0 cm
Diametro staffa = 0.8 cm
Raggio barra = 1.0 cm
= 4,8 cm ≅ 5cm

b⋅h

y =n⋅A s⋅

−1± 1+ 2

b
n⋅A s
=267 , 5 mm
- Asse neutro:

2
b⋅y 3 ( −
)
I= +n⋅A S h− y =8 , 06⋅109 mm 4
- Momento d’inerzia: 3

Verifiche della sezione

- Combinazione di carico rara:



M
σc= ⋅y =12, 85 Mpa≤14 , 94 MPa
I

M ( )
σ s=n⋅ ⋅ h− y =275 , 4 MPa≤301 MPa
I
- Combinazione di carico quasi permanente:

M
σc ⋅y =9 , 92 MPa≤11, 20 MPa
I

27
Caratteristiche geometriche sezione 400 x 587,5

b⋅h

y =n⋅A s⋅
b

−1± 1+ 2
n⋅A s
=237 , 4 mm
- Asse neutro:

2
b⋅y 3 ( −
)
I= +n⋅A S h− y =5 , 17⋅10 9 mm 4
- Momento d’inerzia: 3

Verifiche della sezione

- Combinazione di carico rara:


M −
σ c = ⋅y =9 , 92 Mpa≤14 ,94 MPa
I

M ( )
σ s=n⋅ ⋅ h− y =188 , 1 MPa≤301 MPa
I

- Combinazione di carico quasi permanente:


M −
σc ⋅y =7 , 64 MPa≤11 ,20 MPa
I

28
Caratteristiche geometriche sezione 400 x 475

b⋅h

y =n⋅A s⋅

−1± 1+2

b
n⋅A s
=137 , 61 mm
- Asse neutro:

2
b⋅y 3 ( −
)
I= +n⋅A S h− y =1 , 43⋅10 9 mm 4
- Momento d’inerzia: 3

Verifiche della sezione


- Combinazione di carico rara:
M −
σ c = ⋅y =9 ,14 Mpa≤14 , 94 MPa
I

M ( )
σ s=n⋅ ⋅ h− y =287 MPa≤301 MPa
I

- Combinazione di carico quasi permanente:


M −
σ c ⋅y =7 , 04 MPa≤11,20 MPa
I

29
Caratteristiche geometriche sezione 400 x 337,5

b⋅h

y =n⋅A s⋅

−1± 1+ 2

b
n⋅A s
=108 , 57 mm
- Asse neutro:

2
b⋅y 3 (−
)
I= +n⋅A S h− y =5 , 92⋅10 8 mm 4
- Momento d’inerzia: 3

Verifiche della sezione

- Combinazione di carico rara:



M
σ c = ⋅y =4 ,38 Mpa≤14 , 94 MPa
I

M ( )
σ s=n⋅ ⋅ h− y =107 , 21 MPa≤301 MPa
I

- Combinazione di carico quasi permanente:


M
σ c ⋅y =3 , 43 MPa≤11 ,20 MPa
I

30
Verifica della sezione a taglio

Le veriche a taglio delle diverse sezioni significative secondo le indicazioni fornite


dall’Eurocodice 2, sono state eseguite con il programma di calcolo EC2:

- Sezione 40x70

Taglio di calcolo:

V = 280,1 kN

Valori limiti del taglio:

VRd1= 91,7 kN
VRd2= 1080,1 kN

Metodo normale:

VRd2= 1080,1 kN

VRd3= 232,9 kN

La sezione é adeguata, ma l'armatura è insufficiente

Poiché la sezione con armatura a taglio Φ8/14cm non risulta essere verificata, si infittisce il
passo considerando, per una lunghezza di 1m dall’incastro, staffe Φ8/12cm.
In questo caso la sezione risulta essere verificata:

Taglio di calcolo:

V = 280,1 kN

31
Valori limiti del taglio:

VRd1= 91,7 kN

VRd2= 1080,1 kN

Metodo normale:

VRd2= 1080,1 kN

VRd3= 280,6 kN

Sezione verificata

- Sezione 40x58,75

Taglio di calcolo:

V = 207,7 kN

Valori limiti del taglio:

VRd1= 79,5 kN

VRd2= 898,8 kN

Metodo normale:

VRd2= 898,8 kN

VRd3= 173,8 kN

32
La sezione é adeguata, ma l'armatura è insufficiente

Poiché la sezione a distanza x=1m dall’incastro armata a taglio con staffe Φ8/20cm risulta
essere non verificata, si è deciso di prolungare il passo delle staffe s = 12 cm fino ad una
distanza dall’incastro pari a x = 1,5m.
In questo modo la sezione risulta essere verificata:

Taglio di calcolo:
V = 207,7 kN

Valori limiti del taglio:


VRd1= 79,5 kN
VRd2= 898,8 kN

Metodo normale:
VRd2= 898,8 kN
VRd3= 214,3 kN

Sezione verificata

- Sezione 40x47,5 - Sezione 40x33,75

Taglio di calcolo: Taglio di calcolo:


V = 136,8 kN V = 67,5 kN

Valori limiti del taglio: Valori limiti del taglio:


VRd1= 71,5 kN VRd1= 54,4 kN
VRd2= 737,5 kN VRd2= 495,7 kN

33
Metodo normale: Metodo normale:
VRd2= 737,5 kN VRd2= 495,7 kN
VRd3= 148,9 kN VRd3= 104,0 kN

Sezione verificata Sezione verificata

8. CALCOLO DEI PILASTRI

Predimensionamento

Ai fini del predimensionamento, è sufficiente calcolare le aree d’influenza di ciascun pilastro


moltiplicarle per i carichi permanenti e variabili espressi a metro quadro e considerare, in più, il
peso degli elementi strutturali, compreso il pilastro ipotizzato, in prima battuta, con sezione 300
x 400 mm.
La sezione del pilastro, quindi, al piano “k”, sarà dimensionata in base al carico complessivo:

n
N ik = ∑ A ij x W ij + Pij
j =K +1

Area (m2) Peso QK (kN) Qd (kN)


Carico copertura 48 5.21 250.08 337.6
Travi 8 7 56 75.6
Variabile 48 2.72 130.56 195.84
Totale N 609.64

Carico complessivo alla sezione di base del pilastro:


609 .64 KN + ( 3⋅5 )⋅1. 35=629. 3 KN

L’area di calcestruzzo necessaria, si valuta mediante la formula seguente, nella quale si è


considerata una riduzione del 25% della resistenza del calcestruzzo, così come imposto dalla
normativa italiana, anche se ciò non è richiesto dall’Eurocodice 2:

34
N sd
A c , nec= =794 cm 2
0 .6⋅f cd
e quindi la sezione 30x40 di area A = 1200 cm2 risulta essere sufficiente.

Armatura pilastri
La sezione dei pilastri è stata armata sulla base dello stato di sollecitazione M-N più gravoso tra
la pressoflessione dovuta Mmax-Nmin e quella dovuta a Mmax-Nmax: si è presa come armatura di
progetto lungo tutto il pilastro, la massima armatura tra le due necessarie per resistere alle
coppie M-N.
Sono inoltre state prese in considerazione le prescrizioni date dalla normativa:
 diametro minimo delle barre longitudinali: φ12
 numero minimo riguarda barre longitudinali: 4
Il valore dell’armatura minima prevista dall’Eurocodice 2 risulta essere: A smin > 0,15 Nsd / fyd
Inoltre l’armatura totale del pilastro deve avere sezione compresa tra: 0,3% A b < Af < 6% Ab
dove Ab è l’area della sezione in calcestruzzo

KN⋅m KN KN cm2 cm2 cm2 cm2 cm2

M Nmax Nmin Asup,min Ainf,min Ferrisup Ferriinf Asup Ainf Atot


130.56 551.76 486.48 Min Min. 3φ16 3φ16 4.7 4.7 9.4
norma norma

VERIFICA NORMATIVA

Area totale 0.003 * Ab 0.06 * Ab Af min


9.4 3.6 72 2.21 Sezione vericata

VERIFICA A PRESSOFLESSIONE

35
Sezione 30x40 Sezione 30x40

Caratteristiche di sollecitazione: Caratteristiche di sollecitazione:


M = 130,6 kNm M = 130,6 kNm
N = 486,5 kN N = 551,8 kN
Oltre all’armatura
longitudinale
Valori limiti: Valori limiti: vengono disposte
Mrd = 134,6 kNm Mrd = 139,8 kNm delle staffe secondo
le prescrizioni della
Nrd = 501,5 kN Nrd = 590,7 kN normativa, ovvero
N/Nrd = 0,9700 N/Nrd = 0,9340 con un passo p che
rispetti i seguenti
limiti:
Deformazioni: Deformazioni:
p≤12 φ min , cioè
eps c sup = 0,0035 eps c sup = 0,0035
p≤19.2cm
eps s inf = -0,0048 eps s inf = -0,0036
asse neutro x =15,6 cm asse neutro x =18,4 cm Il passo deve
infittirsi, secondo un
fattore 0.6, in
Sezione verificata Sezione verificata prossimità degli
estremi del pilastro
per una ampiezza
pari alla dimensione maggiore del pilastro.
Si è quindi deciso di disporre una staffa φ8 ogni 15 cm nella parte centrale e ogni 10 cm agli
estremi del pilastro per una lunghezza pari a 40 cm.

36
9. CALCOLO DEI PLINTI DI FONDAZIONE

37

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