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PROBLEMA: Recuperare, Ristrutturare, Riqualificare, Risanare, Rivestire.

Coperture
in cemento
amianto
Coperture a
geometria
complessa

Tetti
verdi

Coperture con
manto a vista

Coperture
in lamiera
o legno

Coperture
per impianti
fotovoltaici

Terrazze
Parkings

12 Calcestruzzo
Terrazze
e balconi

Isolamento
termoacustico

6 Sottotegola
11 Murature
controterra
e vani interrati

14

Isolamento
acustico

13

umide
10 Murature

2013

SOLUZIONE: prodotti e sistemi INDEX per


Recuperare, Ristrutturare, Riqualificare, Risanare, Rivestire.
verdi
4 Tetti

8 Coperture
in cemento
amianto
Coperture a
geometria
complessa

con
manto a vista
1 Coperture

Coperture
in lamiera
o legno

Coperture
per impianti
fotovoltaici

Parkings
9 Terrazze

12
Terrazze
e balconi

Isolamento
termoacustico

6 Sottotegola
11 Murature
controterra
e vani interrati

14

Isolamento
acustico

Calcestruzzo

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

13

umide
10 Murature

INDICE

Coperture con
manto a vista

1.1

Rifacimento senza demolizione di coperture in calcestruzzo


o laterocemento, senza isolamento termico, con manto a vista 8

1.1.1
1.1.2
1.1.3

Il rinnovamento in aderenza monostrato


Il rifacimento in semiaderenza monostrato
Il rifacimento in semiaderenza bistrato

1.2

Riqualificazione energetica

10

1.2.1
1.2.1
1.2.1
1.2.2

Il vecchio manto funge da barriera vapore


Posa di una nuova barriera al vapore a secco
Posa di una nuova barriera al vapore in aderenza
Posa di una nuova barriera al vapore in semiaderenza

10
11
11
11

1.3

Rifacimento senza demolizione di coperture con isolamento


termico in calcestruzzo e laterocemento
12

1.3.1
1.3.2
1.3.3

Il rinnovamento in aderenza monostrato


Il rinnovamento in semiaderenza monostrato
Il rinnovamento in semiaderenza bistrato

12
13
13

1.4

Riqualificazione energetica

14

1.4.1
1.4.1
1.4.1
1.4.2

Il vecchio manto funge da barriera vapore


Posa di una nuova barriera al vapore in semiaderenza
Posa di una nuova barriera al vapore in aderenza
Posa di una nuova barriera al vapore a secco

14
11
11
15

1.5

Nuovo manto impermeabile

16

1.5.1
1.5.2

Manto impermeabile bistrato su isolamento termico resistente al calore


Manto impermeabile bistrato su isolamento termico non resistente al calore

16
17

Per approfondimenti
consultare:

Coperture per
impianti
fotovoltaici

"Capitolato 2"
Tetto piano
non pedonabile

TETTO PIANO NON PEDONABI

8
9
9

"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi

LE

socio del GBC Italia


Impermeabilizzazione e isolamento
termico di coperture su solai
in laterocemento,
in cemento armato prefabbricato
precompresso o gettato in
opera

In edilizia il tetto piano


sinonimo di utilizzazione
ottimale dello spazio, di libert
tempo della copertura verr
di espressione e di risparmio
garantita da una corretta
energetico nel condizionamento
progettazione ed esecuzione
per soddisfare i criteri di una
termico dei volumi sottostanti.
dello strato isolante e del
edilizia sostenibile va affrontata
manto impermeabile che
Lefficienza nel
con una visione olistica.
Una visione olistica della
la rivestono. Non ultima la
sostenibilit impone scelte
problematica ambientale
progettuali che non riguardano
che
saggistica, lutilizzo di fonti
unicamente il contenimento
di energia rinnovabili, limpatto
energetico delledificio in
ambientale dei prodotti per
edificazione come pure la
esercizio ma anche lintegrazione
la costruzione attraverso
valutazione previsionale degli
urbanistica/paelanalisi del loro ciclo di vita
impatti ambientali in fase
delledificio/di tutto ledificio,
LCA (Life Cicle Assessment),
di gestione, in fase di manutenzione/riparazione,
in fase di demolizione parziale
limpatto della fase di
o totale dello stesso e, a
INDEX produttrice dellisolante
modifica parziale o totale
fine vita, del riciclo dei materiali
termico THERMOBASE e
della destinazione duso
edili.
di parti
dei fogli impermeabili FLEXTER
di impermeabilizzazione ed
TESTUDO, HELASTA, PROTEADUO
isolamento facilmente adattabili
alle diverse condizioni climatiche
e MINERAL DESIGN propone
a vista come ultimo strato
della copertura soggetto
ai tecnici edilizi dei sistemi
ed ai tipi di copertura pi
a notevoli escursioni termiche,
completi
svariati. II manto impermeabile
invecchiamento che tendono
pu essere facilmente strappato
applicato su isolante termico
ad infragilirlo sono notevolmente
e lasciato
da un forte vento o perforato
deformazioni e si possono
accelerati dalla presenza
da una violenta grandinata
del coibente. Gli isolanti
delaminare o sgretolare sotto
e i fenomeni di
termici sensibili al calore
Iazione del vento. I sistemi
brane flessibili alle basse
ed allumidit sono soggetti
impermeabili FLEXTER TESTUDO,
temperature, resistenti allinvecchiamento
a calo di spessore o a
HELASTA e PROTEADUO,
deforma. Non pi necessario
termico ed ai raggi U.V. Lisolante
MINERAL DESIGN sono
stendere lo strato di ghiaia
termico THERMOBASE
costituiti da memsulle coperture in quanto
vengono strappati dal vento
resistente al calore, compatto,
i fogli FLEXTER TESTUDO,
e sono resistenti allinvecchiamento.
non cala di spessore e non
HELASTA, PROTEADUO
si
resistere alle fessure dovute
II sistema impermeabile
e MINERAL DESIGN incollati
sottoposto alle sollecitazioni
al ritiro del calcestruzzo
sul THERMOBASE non
e allalternanza dei cicli di
meccaniche generate dai
sistemi impermeabili FLEXTER
apertura e di chiusura dei
movimenti del piano su cui
TESTUDO, HELASTA, PROTEADUO
giunti di accostamento dei
appoggia deve
fatica, agli sforzi di taglio
e MINERAL DESIGN sono
tegoli prefabbricati o dei
ed alla lacerazione. Lisolante
costituiti da membrane di
pannelli isolanti che riveste.
THERMOBASE, che stabile
elevata resistenza meccanica
I
membrane di barriera al vapore
e non si deforma, un ideale
e di ottima elasticit. Sono
SELTENE BIADESIVO, TECTENE
resistenti alla
piano di posa per le membrane
luso della spalmatura di
BV STRIP EP e PROMINENT,
impermeabili. Con lavvento
bitume ossidato fuso, il cantiere
frutto della ricerca INDEX,
delle innovative
che consentono lincollaggio
pi sicuro e si riduce linquinamento
dello strato di isolamento
ambientale delle operazioni
termico evitando
di posa.

RIFACIMENTI CONSERVATIVI

Modalit dintervento, sistemi


di ripristino
e casi particolari

socio del GBC Italia

Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.

2.1


Rifacimento senza demolizione di una copertura in cls o


laterocemento con manto impermeabile bituminoso a vista
per linstallazione di impianto fotovoltaico con nuovo manto
classificato Broof(t2)

18

2.1.1
2.1.2
2.1.2

Bistrato in totale aderenza su manti in buono stato


Bistrato in semiaderenza
Bistrato in semiaderenza su chiodatura diffusa

18
19
19

2.2

Riqualificazione energetica

20
14

Per approfondimenti
consultare:

"Capitolato 14bis"
Coperture classificate Broof(t2)
con impianti fotovoltaici

COPERTURE classificate B ( )
(t2)
CON IMPIANTI FOTOVOLTAroof
ICI *

socio del GBC Italia


Scelta della stratigrafia e sistemi
di collegamento di impianto
fotovoltaico non
integrato alla impermeabilizzazione
di vecchie e nuove coperture

Le coperture si prestano
particolarmente ad essere
destinate alla produzione
to dellimpianto nella posizione
di energia elettrica dal sole,
pi favorevole per la migliore
maggiormente le coperture
resa del pannello fotovoltaico.
dellimpianto fotovoltaico
piane in quanto pi agevole
pu essere limitato alla sola
Un impianto fotovoltaico
lorientamensostituzione del
deve durare almeno 20 anni
fissato al tetto attraversando
e successivamente il rinnovo
la stratigrafia di impermeabilizzazione. modulo fotovoltaico lasciando in loco il telaio metallico
strato, membrane di lunga
a cui agganciato che a
Per questo nel caso delle
sua volta pu essere che
durata certificate con Agrement/DVT
nuove coperture importante
sia
prevedere un sistema bistrato
SPUNBOND POLIESTERE
dellI.T.C-CNR come le membrane:
protette dal fuoco proveniente
impiegando come primo
PROTEADUO TRIARMATO,
dallesterno con la membrana
pianti fotovoltaici edizione
HELASTA POLIESTERE e
FIRESTOP POLIESTERE
FLEXTER FLEX TESTUDO
2012 del dipartimento dei
conforme le disposizioni
Vigili del Fuoco del Ministero
una attenta analisi del manto
della Guida per linstallazione
dellInterno. Lo stesso sulle
esistente, che pu essere
degli imvecchie coperture che si
ammalorato o vicino alla
caso di manti bituminosi,
vogliono destinare a questo
scadenza dei termini di garanzia,
per il semplice rinnovamento
scopo, dopo
si potr optare per il completo
per sovrapponimento solidale
fotovoltaici, per quelli in cui
rifacimento del manto oppure,
dellimpermeabilizzazione
si prevede il fissaggio che
nel
esistente. Dopo una panoramica
attraversa limpermeabilizzazione,
abile ai supporti dei pannelli
sulle diverse tipologie di pannelli
di seguito verranno suggeriti
ed inoltre le migliori strategie
gli accorgimenti opportuni
per implementare il rendimento
MINERAL FLEXTER FLEX
per raccordare il manto impermeTESTUDO SPUNBOND POLIESTERE
dei moduli fotovoltaici. Lo
stesso per le coperture inclinate
Nella trattazione seguente
e le coperture inclinate con
con membrana sottotegola
non sono considerati i pannelli
fogli traspiranti sottotegola
della serie DIFOBAR.
fotovoltaici a film sottile integrati
gie lenergia e lambiente),
per quanto possibile, preferibile
al manto impermeabile e,
conforme i suggerimenti
che in copertura limpianto
dellENEA (Ente per le nuove
fotovoltaico non interferisca
tecnolo-

Caso 3a - impianti fotovoltaici


con limpermeabilizzazione
con pannelli FV di classe
e la coibentazione.
Circolare relativa ai requisiti
2 o equivalente di reazione
antincendio degli impianti
al fuoco su coperture classificate
fotovoltaici installati sulle
prevenzione incendi emanata
Broof (t2) alla luce della
coperture
dal Dipartimento dei Vigili
del Fuoco del Ministero dellInterno degli edifici in cui si svolgono attivit soggette
al controllo di
il 07/02/2012 e successiva
nota di chiarimento del 04/05/2012

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Terrazze
e balconi

3.1

Rifacimento senza demolizione di terrazzini e balconi

22

3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4

Rifacimento senza demolizione di terrazzini con COVERCOL AB RAPID


Rifacimento senza demolizione di terrazzini con UNOLASTIC
Rifacimento senza demolizione di terrazzini con SELFTENETile
Rifacimento senza demolizione di terrazzini con membrane a fiamma

22
22
21
23

3.2

Riqualificazione energetica

23

3.2.1

Riqualificazione energetica con tetto rovescio

23

Per approfondimenti
consultare:

Tetti
verdi

"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi

RIFACIMENTI CONSERVATIVI

Modalit dintervento, sistemi


di ripristino
e casi particolari

socio del GBC Italia

Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.

Rifacimento senza demolizione di una copertura con cambio


di destinazione a verde pensile
24

4.1
4.2

Rifacimento in totale aderenza


Rifacimento in semiaderenza

24
25

4.2

Riqualificazione energetica

25

4.2.1 Rifacimento e integrazione dell'isolamento

25

Per approfondimenti
consultare:

"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi

RIFACIMENTI CONSERVATIVI

Modalit dintervento, sistemi


di ripristino
e casi particolari

TETTI VERDI

"Capitolato 10"
Tetti verdi

TETTO VERDE INTENSIVO (GIARDINO

PENSILE) E TETTO VERDE ESTENSIVO

socio del GBC Italia

socio del GBC Italia

Recuperare spazi vitali


allinterno delle citt una
recupero di aree altrimenti
tendenza che va sempre
sterili, ma dal bisogno di
pi
La funzione di polmone
migliorare le qualit abitabiliaffermandosi in questi ultimi anni e che dettata
verde di un giardino pensile
non solo dallesigenza del
dei complessi edilizi.
collettivo e trasformare
assolve ad un compito urbanistico
il volto di quartieri non
fondamentale
solo
Per quanto riguarda la
realizzazione di nuove opere,esteticamente ma anche come qualit abitativa. poich oltre alluso privato, pu restituire aree
scantinati.
di ritrovo
la copertura mediante interramento
risolve brillantemente molti
Il tetto verde pu svolgere
problemi di coperture di
garages e di
capacit di drenaggio delle anche limportante funzione di regolare il deflusso
diamenti edilizi a giardino aree interessate allinurbamento rendendo troppo delle acque piovane. La progressiva cementificazione
rapidamente obsolete le
del territorio riduce la
I tetti verdi hanno anche pensile, che funge da volano idraulico in caso
reti fognarie. Destinando
di
la
le coperture dei nuovi insenella gestione energetica funzione di ridurre il fenomeno delle Isole di forti acquazzoni, si evita la tracimazione delle
reti fognarie.
calore
delledificio e nella gestione
Nella sola citt di Chicago
globale delle aree urbane. delle citt e il loro impiego apporta un significativo
vantaggio economico
verde dei tetti della citt. uno studio di Weston Design Consultant stima
Inoltre
evapotraspirazione di vapore il tetto verde: filtra linquinamento urbano in 100.000.000 $ il risparmio energetico annuo
ricavabile dalla
e riduce lanidride
acqueo, favorisce linsediamento
INDEX, pu fornire, oltre
di ecostistemi animali, riduce carbonica, filtra lacqua piovana inquinante, trasformazione a
agli
raffredda laria per
la trasmissione dei rumori
ELASTOBIT S ANTIRADICE sperimentati materiali impermeabilizzanti
allinterno
come il
anche i sistemi per la loro
La coltivazione di piante
posa in opera, fornendo DEFEND ANTIRADICE POLIESTERE, FLEXTER delledificio.
su superfici piane rimane
TESTUDO, OSMOFLEX
Per quanto riguarda il dimensionamento
quindi soltanto un problema i metodi di corretta applicazione dei diversi
ed
prodotti.
di scelta di materiali e di
della copertura a verde
attento impiego delle tecniche
ci si riferir alla norma UNI11235.
di posa.

Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.

Capitolato Tecnico
TETTI VERDI

Coperture a
geometria
complessa

Sottotegola

1a LINEA

Rifacimento senza demolizione del manto bituminoso di coperture


in calcestruzzo a geometria complessa con prodotti liquidi
26

5.1
5.2

Rifacimento su membrana bituminosa nera con IDROLASTIK


Rifacimento su membrana bituminosa ardesiata con UNOLASTIC

26
27

6
6.1

Impermeabilizzazione sottotegola di vecchie coperture


Impermeabilizzazione sottotegola di vecchie coperture
su cls e laterocemento

28

6.1.1

Sottotegola su sottotetto non abitato ventilato

29

6.2

Riqualificazione energetica

30

6.2.1
6.2.2

Coperture non ventilate isolate termicamente con THERMOBASE


Coperture non ventilate isolate termicamente con pannelli

30
31

6.3

Impermeabilizzazione sottotegola di vecchie coperture


su legno

32

6.3.1

6.3.2

Impermeabilizzazione sottotegola su vecchi tavolati di legno,


con connessure tra le tavole ben accostate
Impermeabilizzazione sottotegola su vecchi tavolati di legno sconnessi,
con connessure tra le tavole inferiori a 5 mm

29

32
34

6.4

Riqualificazione energetica

36

6.4.1
6.4.2
6.4.3
6.4.4

Coperture non ventilate con tavolato singolo e tegole poste sulla membrana
Coperture non ventilate con tavolato singolo e tegole posate sui listelli
Coperture ventilate con doppio tavolato e strato isolante discontinuo
Coperture ventilate con doppio tavolato e strato isolante continuo

36
36
36
37

Per approfondimenti
consultare:
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

2a DIVISIONE

"Capitolato 7"
Sottotegola

SOTTOTEGOLA

socio del GBC Italia


Impermeabilizzazione e isolamento
termico sottotegola di coperture
in calcestruzzo e legno
con membrane bitume distillato
polimero applicate a fiamma

La copertura discontinua
molto diffusa nelledilizia
residenziale. Lelemento
pendenza del tetto ed
di tenuta, in questa tipologia
costituito da un insieme
di prodotti che possono
costruttiva, assicura limpermeabilit
La presente pubblicazione
essere di grandi, medie
prende in esame gli elementi
solo per certi valori minimi
e piccole dimensioni.
di tenuta realizzati con prodotti
di
tegole bituminose, pietre
naturali. Verranno considerate
di piccole dimensioni quali:
tegole in laterizio, sia piane
coperture con sottotetto
ventilato con o senza isolamento
che curve (coppi), tegole
abitato, isolate termicamente
sul solaio. La pendenza
in cemento,
sulla falda (mansarde)
minima del tetto generalmente
geografica di costruzione.
e coperture con sottotetto
Fino a che il sottotetto
determinata dalla forma
non abitato,
non venne abitato, il concetto
della tegola e della situazione
inizi a sfruttare anche
di impermeabilit in queste
questo volume, lesigenza
climatica presente nella
coperture sempre stato
di impermeabilit divenne
zona
spesso si costretti ad
molto relativo, successivamente
sempre pi importante.
impiegare lo stesso vecchio
Nel caso di rifacimenti in
quando si
tipo di tegola la cui tenuta
degli isolanti termici che,
zona vincolata dalla Sovraintendenza
si era gi manifestata insoddisfacente.
se vengono bagnati, perdono
ai Monumenti
le loro caratteristiche coibenti.
Sempre pi spesso poi,
si siano manifestati dei
danni o delle alterazioni
sotto alle tegole, vengono
Innumerevoli sono le cause
dei singoli elementi, gi
applicati
che possono provocare
S.p.A. ha messo a punto
un forte vento misto a pioggia
il passaggio dacqua, anche
una membrana impermeabile
sufficiente per far passare
senza che
MINERAL TESTUDO in
antisdrucciolo certificato
lumidit. Per risolvere questi
bitume-polimero armata
con Agrement I.T.C. sulla
problemi la INDEX
con non-tessuto di poliestere
quale pu aderire la malta
in rotoli, THERMOBASE
da filo continuo, con la
cementizia destinata alla
TEGOLA, costituito da
superficie superiore
formazione dei cordoli
listelli in fibra di roccia
precedente.
per lancoraggio delle tegole
orientata, in polistirolo
espanso o in poliuretano
e un isolante termico
Con questa pubblicazione,
espanso protetti da una
membrana impermeabile
si intende proporre al Tecnico
come la
un prospetto di sistemi
opere accessorie e dei dettagli
completi di impermeabilizzazione
pi comuni. I sistemi proposti
ed isolamento ed alcuni
le tegole subiscono danni
costituiscono una impermeabilizzazione
suggerimenti per la realizzazione
o spostamenti rilevanti.
continua e autosufficiente
In questa nuova edizione
delle
di barriera al vapore PROMINENT
che in grado di garantire
vengono suggeriti dei sistemi
e TECTENE BV STRIP
la tenuta idrica anche se
di posa nuovi e pi sicuri,
che eliminano il bitume
ribaltamento sul tetto in
basati sullimpiego delle
fuso usato per incollare
pendenza dei secchi che
innovative membrane
lisolante termico riducendo
lo contengono, sia il fumo,
gli odori e il rischio di incendio
sia i rischi di scottature
causati dal facile
relativo alluso della caldaia
per il riscaldamento del
bitume ossidato.

"Guida al sottotegola
con membrane
best-adhesive"

GUIDA ALLIMPERMEABILIZZAZ DEL


SOTTOTEGOLA SU COPERTURE IONE
IN LEGNO
Guida e Capitolati Tecnici
membrane autoadesive Best-Adesive

Sottotetto abitato
Tetto ventilato con doppio
pag. 4

tavolato

Sottotetto abitato
Tetto non ventilato con tavolato

singolo

pag. 5

Sottotetto non abitato.


Tetto ventilato con
tavolato singolo
pag. 6

Tavolati in legno con


tegole tipo canadese
COVERTILE
pag. 7

La famiglia delle membrane


BEST-ADESIVE Index, costituita
professionali di provata
da membrane bitume polimero
esperienza pluridecennale
entrambe le facce con
che vengono adesivizzate
speciali mescole elastomeriche,
su di una od
si incollano per semplice
a temperatura ambiente
pressione
senza impiegare la fiamma
Ed. 2009-1
SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE

1a DIVISIONE

2a DIVISIONE
1a LINEA

DEL SOTTOTEGOLA SU

COPERTURE IN LEGNO 1

Coperture
in lamiera
o legno

7.1

Rifacimento senza demolizione del manto impermeabile di


coperture, in legno o lamiera grecata, piane ed inclinate,
in presenza di isolamento termico

38

7.1.1
7.1.2

Rifacimento in monostrato
Rifacimento in bistrato

38
38

7.2

Riqualificazione energetica

39

7.2.1
7.2.2

Il vecchio manto funge da barriera al vapore


Posa di una nuova barriera al vapore

39
39

7.3

Nuovo manto impermeabile

40

7.3.1
7.3.2

Manto impermeabile bistrato su isolamento termico resistente al calore


Manto impermeabile bistrato su isolamento termico non resistente al calore

40
41

7.4

Riqualificazione energetica

42

7.4.1

Pannelli isolanti sagomati su vecchia lamiera grecata

42

7.5

Rifacimento anticorrosione di coperture in lamiera zincata


corrosa

43

7.5.1
7.5.2

Rifacimento con rivestimento liquido ALLUMASOL


Rifacimento con UNOLASTIC

43
43

7.6

Rifacimento completo di vecchie tettoie e tetti in legno


in pendenza con manto a vista. Tavolati in legno
con connessure tra le tavole ben accostate

44

7.6.1
7.6.2

Rifacimento con membrane autoadesive direttamente su tavolato


Rifacimento con UNOLASTIC direttamente su tavolato

44
46

7.7

Rifacimento completo di vecchie tettoie e tetti in legno


in pendenza con manto a vista. Tavolati in legno sconnessi
con connessure tra le tavole inferiori a 5 mm

47

7.7.1

Rifacimento con membrane autoadesive su ROLLBASE

47

7.8

Riqualificazione energetica

48

7.8.1
7.8.2

Tetto non ventilato su tavolato singolo


Tetto ventilato su doppio tavolato e strato isolante continuo

48
48

Per approfondimenti
consultare:

Coperture
in cemento
amianto

"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi

RIFACIMENTI CONSERVATIVI

Modalit dintervento, sistemi


di ripristino
e casi particolari

socio del GBC Italia

Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.

8.1

Rifacimento di coperture in cemento amianto

8.1.1

8.1.2

Incapsulamento estradosso - Bonifica mediante lincapsulamento


delle lastre di cemento-amianto tipologia A.
Incapsulamento intradosso - Bonifica mediante lincapsulamento
delle lastre di cemento-amianto tipologia B.

8.2

Riqualificazione energetica

51

8.2.1

Sovracopertura - Bonifica mediante la sovracopertura delle lastre


di cemento-amianto tipologia C.

51

Per approfondimenti
consultare:

50
50
50

"Capitolato 12"
Bonifica di coperture
in cemento amianto

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Terrazze
Parkings

Rifacimento senza demolizione di terrazze-parkings

52

9.1.1
9.1.2

9.1.3

Rifacimento Bistrato in semiaderenza sotto pavimentazione cementizia


Rifacimento bistrato in semiaderenza sotto nuova pavimentazione
in conglomerato bituminoso
Rifacimento monostrato in totale aderenza sotto nuova pavimentazione
in conglomerato bituminoso

52

Per approfondimenti
consultare:

10

Murature
umide

RIFACIMENTI CONSERVATIVI

"Capitolato 3"
Rifacimenti
conservativi

Modalit dintervento, sistemi


di ripristino
e casi particolari

52
53
8

PARKING

"Capitolato 8"
Parkings

socio del GBC Italia

Impermeabilizzazione ed isolamento
di coperture destinate al parcheggio termico
di autoveicoli

Il problema dei parcheggi


si fa sempre pi impellente,
le citt stanno progressivamente
Le aree edificabili sono
poche e sempre pi costose,
soffocando sotto lassalto
per cui, per un migliore
di milioni di autoveicoli
a parcheggio il tetto degli
e pi economico sfruttamento
che giornalmente la invadono.
edifici.
dello spazio, si va sempre
Anche questo tipo di copertura
pi diffondendo luso di
necessita di una protezione
adibire
particolare a cui adibito
impermeabile, la cui progettazione
il tetto.
dovr tener conto degli
La scelta del pacchetto
agenti fisico-meccanici
di copertura comprensiva
derivanti dalluso
del manto impermeabile
compressione, trazione,
e, quando necessita, dellisolamento
taglio e aggressione chimica
caratteristiche del tetto
Quindi anche la struttura
termico, sar adeguata
parcheggio.
portante e la pavimentazione
alle sollecitazioni di
ne saranno dimensionate
Nella progettazione di un
compatibilmente con le
terrazzo-parking necessario
esigenze di impermeabilizzazione
considerare che, data la
onerose e quindi si dovr
ed isolamento termico.
presenza di una pavimentazione,
calcolare con coefficienti
di sicurezza molto ampi.
le eventuali opere di rifacimento
I sistemi impermeabili
FLEXTER TESTUDO, HELASTA
sarebbero molto
POLIESTERE e PROTEADUO,
durevoli, di elevata resistenza
proposti da Index, sono
meccanica e di ottima
costituiti da membrane
elasticit. Sono resistenti
sono di grosso spessore
in bitume distillato polimero
alla fatica, agli sforzi di
e sopportano il traffico
taglio ed alla lacerazione,
di cantiere. Le nuove membrane
si incollano sfruttando il
inoltre, resistono alla perforazione,
autotermoadesive
calore passivo della pavimentazione,
membrane di barriera al
in asfalto colato o in conglomerato AUTOTENE ASFALTICO consentono di risparmiare
vapore SELFTENE BIADESIVO,
energia perch
bituminoso, che vi viene
TECTENE BV STRIP EP
isolamento termico evitando
stesa sopra. Con lavvento
e PROMINENT, frutto della
luso della spalmatura di
delle innovative
ricerca INDEX, che consentono
bitume ossidato fuso, il
pubblicazione prende in
cantiere pi sicuro e si
lincollaggio dello strato
esame le terrazze-parking
riduce linquinamento ambientale
di
con elemento portante
gettato in opera. Vengono
cementizio e pavimentazione
delle operazioni di posa.
forniti suggerimenti su come
Questa
in conglomerato bituminoso,
conformare il pacchetto
in asfalto colato o in calcestruzzo
di copertura e i particolari
del tetto.

Le modalit di un intervento
di rifacimento sono influenzate
da molteplici fattori, in questa
ogni intervento fa storia a
pubblicazione non possibile
s, ma possibile riassumere
prevedere tutti i casi che si
le situazioni pi frequenti
La pubblicazione inoltre riguarda
fornendo indicazioni di carattere
possono verificare, anche
principalmente il rifacimento
perch
generale.
di coperture con manto impermeabilizzante
Una stratigrafia di copertura
pu risultare
di natura bituminosa.
naturale processo di invecchiamento degradata per:
del manto impermeabile
impiego di materiali non
idonei o cattiva esecuzione
della posa in opera
errori progettuali riguardanti
sia la scelta dei materiali
e dei collegamente fra strati,
interno, delle sollecitazioni
sia lordine di successione
meccaniche ecc.
degli strati, in funzione delle
Il rifacimento sar indirizzato
condizioni climatiche, del
per quanto possibile al recupero
microclima
una errata valutazione del
degli strati di copertura esistenti,
problema pu portare ancora
per cui innanzitutto importante
a conseguenze spiacevoli.
Modalit dintervento. I principali
stabilire quali sono le cause
del degrado poich
fattori che determinano la
scelta del tipo dintervento
la successione e la natura
sono:
degli strati che costituiscono
il pacchetto di copertura
la presenza di isolanti termici;
in particolar modo per quanto
riguarda:
il tipo di copertura che costituisce
il piano di posa del sistema
sollecitazioni meccaniche
termo-impermeabilizzante
generate dalle sue dilatazioni
visto nel senso pi ampio
possibile: la pendenza, luso
ecc;
le implicazioni igrotermiche,
a cui adibita la copertura,
specialmente nel caso che
le
sia stato proprio lerrata valutazione
la situazione climatica esterna:
di queste situazioni a determinare
aggressioni chimiche dovute
ad
le protezioni poste sopra
il dissesto.
il manto impermeabile, pavimentazioni,ambienti industriali, ventosit, zone soggette a grandinate
ecc.
il tipo di degradazione subita
protezioni in ghiaietto, verniciature,
dal manto impermeabile.
manti autoprotetti con scagliette
di ardesia o lamine metalliche.

10.1

Risanamento delle murature umide


con intonaci deumidificanti

10.1.1
10.1.2
10.1.3

Umidit da risalita capillare e forte affioramento salino


Umidit meteorica da pioggia battente
Umidit dovuta all'azione combinata di risalita capillare
e presenza di acqua di falda

54
54
55
55

Per approfondimenti
consultare:

"Capitolato 1"
Risanamento delle
murature umide

RISANAMENTO DELLE MURATURE


UMIDE
CON INTONACI DEUMIDIFICANTI

socio del GBC Italia

Il recupero costituisce oggi


una percentuale molto rilevante
Recuperare e risanare vuol
degli interventi che si eseguono
dire anche salvaguardare
in edilizia.
il nostro enorme patrimonio
acquistano unimportanza
storico e culturale, e quindi
notevole.
gli interventi
Tra le varie fonti di degrado
la pi importante da analizzare
Leliminazione dei gravi
nelle sue varie forme
danni che da essa derivano,
sicuramente lumidit.
costituisce una delle voci
dei locali di costruzioni
pi importanti dei costi
civili o di fabbricati di importanza
passivi per il recupero
Prima di iniziare qualsiasi
storica ed artistica.
tipo di intervento sulle strutture,
umidit e la quantit di
sar opportuno accertare
essa contenuta nei muri,
la natura dei fenomeni che
poich i metodi dintervento
casi e al tipo di umidit
generano
potranno essere assai diversi
presente.
a seconda dei
Classifichiamo un muro
secco se contenente
un tasso di
t tra il 5% al 10%, muro
bagnato con umidit superiore umidit dal 3% al 5% (umidit fisiologica), muro
umido con umidiPer garantire un buon esito
al 10%.
dellintervento, necessario
e la qualit dei sali esistenti
analizzare anche la consistenza
nella muratura.
della struttura muraria e
Successivamente si passer
la quantit
alla scelta dei sistemi di
deumidificazione, che dovr
vate. Questa una fase
molto importante poich
una scelta errata pu incidere essere ponderata in base alle analisi rilela deumidificazione e il
risanamento si interviene
in maniera drastica sul
risultato finale. Per
quasi sempre con un sistema
funzioni specifiche, che
basato sullapplicazione
nellinsieme formano un
di vari prodotti, con
ciclo di risanamento su
misura della struttura considerata.
Capitolato Tecnico
RISANAMENTO DELLE MURATURE

11

Murature
controterra
e vani interrati

UMIDE CON INTONACI DEUMIDIFICANTI

4a DIVISIONE
1a LINEA

11.1

Impermeabilizzazione, risanamento e riqualificazione


energetica di muri, pavimenti controterra e cantine umide

11.1

11.2

11.3

11.4

11.5

Affioramenti di umidit dal pavimento controterra e/o umidit


di condensazione, muri umidi da risalita capillare
Cantine, seminterrati e muri controterra
su terreni umidi
Impermeabilizzazione dei vani interrati dallinterno
con cementi osmotici
Impermeabilizzazione interna in presenza di infiltrazioni da acqua
di falda in assenza di adeguata impermeabilizzazione esterna
Impermeabilizzazione interna di vecchie murature miste in
mattone-pietra in presenza di infiltrazioni dacqua

Per approfondimenti
consultare:

"Capitolato 1"
Risanamento delle
murature umide

RISANAMENTO DELLE MURATURE


UMIDE
CON INTONACI DEUMIDIFICANTI

56
56
57
58
58
59
5

"Capitolato 5"
Fondazioni

socio del GBC Italia


socio del GBC Italia

Il recupero costituisce oggi


una percentuale molto rilevante
Recuperare e risanare vuol
degli interventi che si eseguono
dire anche salvaguardare
in edilizia.
il nostro enorme patrimonio
acquistano unimportanza
storico e culturale, e quindi
notevole.
gli interventi
Tra le varie fonti di degrado
la pi importante da analizzare
Leliminazione dei gravi
nelle sue varie forme
danni che da essa derivano,
sicuramente lumidit.
costituisce una delle voci
dei locali di costruzioni
pi importanti dei costi
civili o di fabbricati di importanza
passivi per il recupero
Prima di iniziare qualsiasi
storica ed artistica.
tipo di intervento sulle strutture,
umidit e la quantit di
sar opportuno accertare
essa contenuta nei muri,
la natura dei fenomeni che
poich i metodi dintervento
casi e al tipo di umidit
generano
potranno essere assai diversi
presente.
a seconda dei
Classifichiamo un muro
secco se contenente
un tasso di
t tra il 5% al 10%, muro
bagnato con umidit superiore umidit dal 3% al 5% (umidit fisiologica), muro
umido con umidiPer garantire un buon esito
al 10%.
dellintervento, necessario
e la qualit dei sali esistenti
analizzare anche la consistenza
nella muratura.
della struttura muraria e
Successivamente si passer
la quantit
alla scelta dei sistemi di
deumidificazione, che dovr
vate. Questa una fase
molto importante poich
una scelta errata pu incidere essere ponderata in base alle analisi rilela deumidificazione e il
risanamento si interviene
in maniera drastica sul
risultato finale. Per
quasi sempre con un sistema
funzioni specifiche, che
basato sullapplicazione
nellinsieme formano un
di vari prodotti, con
ciclo di risanamento su
misura della struttura considerata.

Impermeabilizzazione delle

opere controterra

Limpermeabilizzazione delle
opere controterra va progettata
dellopera protetta e ben
ed eseguita con particolare
difficilmente sono possibili
cura, si deve considerare
interventi di ripristino, per
un notevole danno economico.
cui la mancanza di impermeabilizzazioneche la durata del rivestimento dovr essere pari
La scelta dei materiali quindi
a quello
o una impermeabilizzazione
verr rivolta verso quei prodotti
vapor acqueo, di imputrescibilit,
difettosa possono provocare
che mantengono nel tempo
di resistenza meccanica
anche sotto lazione del traffico
le loro caratteristiche di
controterra spesso legato
impermeabilit allacqua
allisolamento termico e che
di cantiere. Non si deve poi
e al
molto frequentemente si
dimenticare che il problema
condensazione dellaria umida
addebitano alla mancanza
dellumidit dei vari interrati
per insufficiente resistenza
di impermeabilit delle strutture
o
termica dei pavimenti e delle
Il progettista quindi dovr
fenomeni di umidit dovuti
pareti controterra.
provvedere a controllare
invece alla
sia:
lacqua ascendente dal
suolo per capillarit o per
spinta di falda freatica o da
ma anche:
acqua meteorica di dilavamento.
lacqua contenuta come
vapore nellaria tellurica che
migra sotto le variazioni barometriche
lacqua prodotto e contenuta
e di temperatura e che pu
sotto forma di vapore nellaria
condensare sulle superfici
dei vani interrati che pu
Per risolvere questi problemi
fredde.
condensare sulle superfici
la INDEX ha messo a punto
fredde.
delle membrane di bitume-polimero
POLIESTERE. I fogli sono
imputrescibili, resistenti alla
armate con non tessuto
trazione ed alla perforazione
di poliestere da filo continuo
impiegati con successo nei
e sono dotati di una buona
Flexter Testudo ed Helasta
sistemi di impermeabilizzazione
resistenza alla diffusione
di chiusure controterra sia
la pi recente membrana
del vapore, si prestano quindi
contro lumidit ascendente
impermeabilizzante destinata
ad essere
per capillarit che in presenza
alla protezione dei muri interrati.
di tenuta allacqua, di drenaggio
di falda freatica. ARMODILLO
una membrana corazzata
e di protezione. Gli additivi
e drenante che in un unico
per calcestruzzo FLUXAN
INDEX, consentono di ottenere
prodotto assolve la funzione
e SATURFIX congiuntamente
getti di fondazione e massetti
al cordolo idroespansivo
omogenei ed impermeabili
Con questa pubblicazione
EXPAN BENTONITICO, prodotti
che in sinergia con le membrane
si suggeriscono inoltre dei
da
sistemi di isolamento e le
garantiscono il raggiungimento
opere accessorie in funzione
dellobbiettivo prefissato.
del diverso uso dei vani delimitati
da superfici contro terra.

Capitolato Tecnico
RISANAMENTO DELLE MURATURE

12

Calcestruzzo

12.1

Ripristino del calcestruzzo


Capito lato tecnic o

Per approfondimenti
consultare:

"Capitolato 3"
Ripristino del
calcestruzzo

II calcestruzzo senza dubbio


il materiale pi usato in edilizia,
messa in opera, alla plasmabilit
che permette di realizzare grazie alla sua economicit, alla facilit e velocit
con i ferri darmatura che
della
opere dalle forme pi complesse
ne aumentano le caratteristiche
e alla sua compatibilit
sembrava fosse un materiale
di resistenza meccanica
a flessione e trazione. II calcestruzzo
portato a tralasciare, spesso, indistruttibile, e questa convinzione, combinata
con
tempo delle opere. Nel settoreanche le norme pi elementari per ottenere la qualit la sua facilit di produzione hanno
necessaria a garantire la
progettista che a sua volta produttivo bisogna prevedere severi controlli
durata nel
di qualit per soddisfare
deve tener conto non solo
le esigenze del
dellambiente pi o meno
delle caratteristiche meccaniche
aggressivo al quale lopera
della struttura ma anche
precisione per quanto riguarda
esposta. La messa in opera,
la compattazione, lo spessore
inoltre,
del copriferro, la stagionatura, deve essere eseguita con
riprese di getto, ecc.

4a DIVISIONE
2a LINEA

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

UMIDE CON INTONACI DEUMIDIFICANTI

4a DIVISIONE
1a LINEA

1a DIVISIONE

2a DIVISIONE
1a LINEA

60

13

Isolamento
acustico di
pavimenti,
pareti e sofitti

13.1
13.2

Prontuario delle tecniche di isolamento acustico


Isolamento acustico di pavimenti

61
67

13.2.1
13.2.2
13.2.3

13.2.4

13.2.5

Isolamento acustico realizzato sotto pavimento in legno flottante


Isolamento acustico sotto pavimenti in marmo, ceramica e pietra
Isolamento acustico biadesivo realizzato sotto pavimento in ceramica
senza uso di adesivi cementizi
Isolamento acustico monoadesivo realizzato sotto pavimento in ceramica
posato con adesivi cementizi
Isolamento acustico flottante realizzato sotto pavimento in ceramica
senza uso di adesivi cementizi

67
67

13.3

Isolamento acustico di pareti confinanti con un'altra


unit abitativa

68
69
70

71

13.3.1 Le contropareti su telaio metallico


13.3.2 Le contropareti incollate
13.3.3 Le contropareti incollate a spessore minimale

71
72
72

13.4

Isolamento acustico di soffitti confinanti con un'altra


unit abitativa

74

13.4.1 Il controsoffitto su telaio metallico ribassato


13.4.2 Il controsoffitto su telaio metallico a ridotto del soffitto esistente

74
75

Per approfondimenti
consultare:

"Guida all'isolamento
acustico dei
fabbricati"

Guida allisolamento
acustico dei fabbricati

I sistemi e i prodotti per lisolamento


acustico dei pavimenti, delle
pareti, dei soffitti
e dei tetti (DPCM 5/12/97) e
verifica termoacustica di pareti
e coperture (DLgs 311/06)

Isolamento acustico dei pavimenti su solai


in latero-cemento dai rumori di calpestio
pag. 11

Isolamento termico e isolamento acustico


delle terrazze dai rumori di calpestio
pag. 57

Isolamento termico e isolamento acustico


dei soffitti dai rumori aerei e di calpestio
pag. 89

Isolamento acustico dei solai con pavimento


radiante dai rumori di calpestio

Isolamento acustico dei pavimenti


su solai in legno dai rumori di calpestio

pag. 33

Isolamento termico e isolamento acustico


delle pareti divisorie tra alloggi dai rumori
aerei
pag. 59

Isolamento termico e isolamento acustico


dei tetti in legno dai rumori aerei
pag. 95

pag. 45

Isolamento termico e isolamento acustico


delle pareti perimetrali dai rumori aerei
pag. 59

pag. 47

Isolamento acustico delle facciate


e delle prese daria
pag. 77

Isolamento termico e isolamento acustico


del vano ascensore
pag. 97

Isolamento acustico dai rumori di calpestio


sotto pavimento in legno o ceramica

Isolamento acustico
degli impianti tecnologici
pag. 97

2012

14

Isolamento
termoacustico

14.1

14.2

Isolamento termoacustico dei fabbricati esistenti dallesterno


e dallinterno
76
Isolamento termoacustico dall'esterno delle pareti
76

14.2.1

14.2.2

14.2.3

Isolamento termoacustico dall'esterno con


sistema a cappotto
Isolamento termico dall'esterno con intonaci
termoisolanti in presenza di umidit di risalita capillare
Isolamento termico dall'esterno con intonaci
termoisolanti traspiranti

14.3

Isolamento termoacustico dall'interno delle pareti

77
78
79

80

14.3.1 Isolamento termoacustico dall'interno con lastre in gessorivestito


14.3.2 Isolamento termoacustico dall'interno con controparete

80
81

14.4

82

Isolamento termoacustico dei soffitti

14.4.1 Il controsoffitto su telaio metallico ribassato


14.4.2 Il controsoffitto su telaio metallico a ridotto del soffitto esistente

82
82

14.5
14.6

Isolamento termoacustico del sottotetto non abitato


Isolamento termoacustico dei tetti in legno
con sottotetto abitato

83

14.6.1
14.6.2
14.6.3
14.6.4
14.6.5

Isolamento termoacustico dei tetti in legno dall'interno


Isolamento termoacustico tra le travi a vista
Isolamento termoacustico su superfice piana
Isolamento termoacustico dei tetti in legno con strato isolante omogeneo
Isolamento termoacustico dei tetti in legno con strato isolante eterogeneo

84
84
85
86
87

84

Per approfondimenti
consultare:

"Capitolato 4"
Isolamento termico delle
facciate degli edifici

ISOLAMENTO TERMICO
DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI

Lisolamento a cappotto e

intonaci termoisolanti

socio del GBC Italia

Lobiettivo dellisolamento
termico quello di ridurre
i consumi delle risorse
rico per prevenire leffetto
energetiche e di ridurre
serra dovuto allimmissione
linquinamento atmosfedei gas inquinanti che si
Lisolamento termico produce
formano in tutti i processi
un aumento del benessere
di combustione.
esterno dellabitazione,
e confort abitativo grazie
riduce i costi e risolve i
al ridotto scambio termico
problemi di condensa e
tra interno ed
Lazione dellisolamento
formazione di muffe.
termico rallenta la diffusione
di calore attraverso linvolucro
gia necessaria per il riscaldamento
delledificio e riduce la
invernale e per il raffrescamento
quantit di enerestivo.
Un edificio normalmente
costituito da vari strati di
materiali e quindi la sua
sore e dal valore di conducibilit
conducibilit
l (lambda) specifico per
ogni materiale. La conducibilit termica globale dipende dallo spesDal punto di vista energetico
globale (U) viene espressa
il miglior isolamento termico
in W/m2K.
terno rimane pi a lungo
quello esterno, detto
nella struttura delledificio
a cappotto, perch il calore
e in estate previene il suo
prodotto allinUn sistema di isolamento
eccessivo riscaldamento.
termico deve essere efficace
e duraturo e per ottenere
progettazione e messa in
i migliori risultati necessaria
opera.
una accurata
La normativa italiana rende
obbligatorio lisolamento
termico e promuove quello
di edifici esistenti.

4a DIVISIONE
1a LINEA

5a DIVISIONE

"Guida all'isolamento
acustico dei
fabbricati"

Guida allisolamento
acustico dei fabbricati

I sistemi e i prodotti per lisolamento


acustico dei pavimenti, delle
pareti, dei soffitti
e dei tetti (DPCM 5/12/97) e
verifica termoacustica di pareti
e coperture (DLgs 311/06)

Isolamento acustico dei pavimenti su solai


in latero-cemento dai rumori di calpestio
pag. 11

Isolamento termico e isolamento acustico


delle terrazze dai rumori di calpestio
pag. 57

Isolamento termico e isolamento acustico


dei soffitti dai rumori aerei e di calpestio
pag. 89

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Isolamento acustico dei solai con pavimento


radiante dai rumori di calpestio

Isolamento acustico dei pavimenti


su solai in legno dai rumori di calpestio

pag. 33

Isolamento termico e isolamento acustico


delle pareti divisorie tra alloggi dai rumori
aerei
pag. 59

Isolamento termico e isolamento acustico


dei tetti in legno dai rumori aerei
pag. 95

pag. 45

Isolamento termico e isolamento acustico


delle pareti perimetrali dai rumori aerei
pag. 59

Isolamento termico e isolamento acustico


del vano ascensore
pag. 97

2012

Isolamento acustico dai rumori di calpestio


sotto pavimento in legno o ceramica
pag. 47

Isolamento acustico delle facciate


e delle prese daria
pag. 77

Isolamento acustico
degli impianti tecnologici
pag. 97

COPERTURE CON MANTO A VISTA

1.1
1.1.1

Rifacimento senza demolizione di coperture in calcestruzzo o laterocemento,


senza isolamento termico, con manto a vista

Il rinnovamento in
aderenza monostrato

Si pu applicare su di un vecchio
manto, planare e aderente, ancora in buono stato ma prossimo a
fine vita. Nel caso di vecchie impermeabilizzazioni ancora a perfetta
tenuta allacqua con screpolatura
superficiale diffusa che non interessa lo spessore del manto ma
perfettamente piani, asciutti e privi
di segnali di tensionamento si potr considerare il rinnovamento in
monostrato applicato a fiamma
(pendenza max. 40%) o a freddo
con la colla MASTIPOL (pendenza
max. 5%).

2. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE RINOVA

1. Vecchio
manto

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15

PENDENZA
40%
Per pendenze superiori
integrare con fissaggio
meccanico

1. Vecchio
manto

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2, Primer INDEVER o
ECOVER
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO
TRIARMATO
o MINERAL
PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER
TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15

PENDENZA
5%

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER TEX o
MINERAL FLEXTER FR TRIATEX

2. Collante
bituminoso
MASTIPOL

1. Vecchio
manto

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Per pendenze superiori


integrare con fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL TECTENE
RINOVA

2. Primer
INDEVER o
ECOVER

PENDENZA
40%

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Collante bituminoso
MASTIPOL
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER
TEX
o MINERAL FLEXTER
FR TRIATEX

consigliato nel caso che il manto sia aderente ma con pieghe e bolle
1.1.2
che con interventi limitati, posa essere appianato, tagliando e riparando
pieghe, bolle e ondulazioni, integrando il nuovo manto con dei fissaggi
meccanici perimetrali e al piede dei rilievi.

PENDENZA
15%

4. MINERAL TESTUDO 16 o
MINERAL HELASTA
2. TESTUDO 16
o HELASTA

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE REROOF EP o
MINERAL TECTENE REROOF HE

1. Vecchio
manto

Per pendenze superiori


integrare con fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. TESTUDO 16 o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante MINERAL TECTENE
REROOF EP o MINERAL TECTENE REROOF HE
4. MINERAL TESTUDO 16 o MINERL HELASTA

Il rifacimento
in semiaderenza
bistrato

invece consigliato nei casi pi gravi quando il manto perde non incollato
1.1.3
ed gravemente ammalorato. Dopo aver tagliato le parti del vecchio manto
in tensione alla base dei rilievi, asportato il rivestimento non incollato delle
parti verticali, tagliato e appiattito tutti i corrugamenti del manto rincollandoli al
supporto e dopo aver stabilizzato la vecchia impermeabilizzazione per fissaggio meccanico diffuso su tutta la superficie, si potr procedere alla posa del nuovo manto. Lo spigolo fra parte piana e verticali verr rinforzato incollando a
fiamma a cavallo dello stesso una fascia larga 20 cm di una membrana dello stesso tipo di quella che verr impiegata
nello strato successivo e che verr applicata prima del rivestimento della parte piana. Anche in questo caso il nuovo
manto verr stabilizzato con dei fissaggi meccanici perimetrali e al piede dei rilievi (pendenza max. 15%). Nel caso di
un manto gravemente danneggiato dalla grandine in zone soggette a questo tipo di precipitazioni conveniente applicare come strato a finire la membrana antigrandine MINERAL PROTEADUO HP 25.

2. FLEXTER
TESTUDO o
HELASTA

4. Membrana impermeabilizzante superiore


MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15

3. Membrana
impermeabilizzante sottostrato
TECTENE REROOF
BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
1. Vecchio
manto

PENDENZA
15%
Per pendenze superiori
integrare con fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. FLEXTER TESTUDO o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
TECTENE REROOF BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
4. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

COPERTURE CON MANTO A VISTA

Il rifacimento in
semiaderenza
monostrato

1.2

COPERTURE, SENZA ISOLAMENTO TERMICO E MANTO A VISTA


Riqualificazione energetica

Nel caso la vecchia stratigrafia non sia isolata termicamente invece che limitarsi a rifare solo il manto
impermeabile conveniente provvedere alla posa di
un nuovo isolamento termico.
Nel caso si riscontri una insufficiente adesione del
manto impermeabile segnalata da pieghe e tensionamenti si dovr procedere a stabilizzare la vecchia
stratigrafia con un fissaggio meccanico diffuso su
tutta la superficie.

1.2.1

Il vecchio manto funge


da barriera al vapore

Il vecchio manto funge da barriera al vapore e nuovo isolante


fissato meccanicamente o incollato con MASTICOL o incollato
con bitume fuso. La vecchia stratigrafia ben aderente, il vecchio
manto dopo lievi riparazione funge da barriera al vapore del nuovo
isolamento che pu essere fissato
meccanicamente oppure con bitume fuso o con la colla MASTICOLL. Il nuovo manto verr fissato
meccanicamente al piede dei rilievi.

1. Nel caso che il manto e la barriera al vapore sia


ben aderente, una volta che stato riparato il vecchio manto questo pu servire da barriera al vapore del nuovo strato di isolamento termico.
2. Nel caso che il vecchio manto non sia ben aderente o non abbia una resistenza alla migrazione
del vapore sufficiente si dovr invece posare una
nuova barriera al vapore sul vecchio manto.

3. Manto impermeabile
bistrato

2. Fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Fissaggio meccanico
3. Manto impermeabile
bistrato

1. Vecchio
manto

3. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non
ammesso in presenza
di polistirolo espanso
nel vecchio manto

2. Adesivo
MASTICOLL
o bitume
ossidato fuso (*)

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Adesivo MASTICOLL o
bitume ossidato fuso (*)
3. Manto impermeabile
bistrato

1. Vecchio
manto

Per quanto riguarda il nuovo manto impermeabile vedi i successivi capitoli 1.5.1 e 1.5.2.

10

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1
4. Manto impermeabile
bistrato

Posa di una nuova barriera al vapore a secco e nuovo isolante fissato meccanicamente. La vecchia
STRATIGRAFIA
3. Fissaggio
stratigrafia non aderente e si do1. Vecchio manto
meccanico
2. Barriera vapore
vuto asportare il rivestimento dei rilieDEFEND
2. Barriera
3. Fissaggio meccanico
vi non incollato. La stabilizzazione del
vapore
4. Manto impermeabile
DEFEND
bistrato
manto verr ottenuta attraverso una
1. Vecchio
chiodatura diffusa del nuovo pannelmanto
lo isolante, la barriera al vapore sar
costituita da DEFEND/V oppure su
ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE posati a secco. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma che
sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico. Successivamente il pannello isolante verr fissato
meccanicamente con almeno 5 chiodi a m da portare a 8 10 sulle parti perimetrali per una fascia di almeno 2 m.

1.2.3

Posa di una nuova


barriera al vapore
in aderenza

4. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non

ammesso in presenza
Posa di una nuova barriera al vadi polistirolo espanso
pore in aderenza e nuovo isolante
nel vecchio manto
3. Adesivo
incollato con bitume fuso o con
MASTICOLL
STRATIGRAFIA
MASTICOLL. La vecchia stratigrafia
o bitume
1. Vecchio manto
ossidato fuso (*)
2. Barriera vapore
non aderente e si dovuto stabiDEFEND
2. Barriera
lizzarla con una chiodatura diffusa su
3. Adesivo MASTICOLL o
vapore
bitume ossidato fuso (*)
DEFEND
tutta la superficie e asportare il rivesti4. Manto impermeabile
1. Vecchio
bistrato
mento dei rilievi non incollato per cui
manto
necessario posare una nuova barriera al vapore costituita da DEFEND/V
oppure su ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma su una mano di primer
INDEVER. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia di DEFEND o DEFEND
ALU POLIESTERE che sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico. Successivamente il pannello
isolante verr incollato con bitume ossidato fuso o con ladesivo bituminoso a freddo MASTICOLL.

1.2.4

Posa di una nuova


barriera al vapore
in semiaderenza

3. Manto impermeabile
bistrato

Posa di una nuova barriera al vapore in semiaderenza e nuovo


isolante incollato a fiamma su
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
TECTENE BV STRIP. La vecchia
2. Barriera vapore TECTENE
2. Barriera vapore
BV BISTRIP EP
stratigrafia non aderente e si
TECTENE BV
3. Manto impermeabile
STRIP
EP
bistrato
dovuto stabilizzarla con una chiodatura diffusa su tutta la superficie
1. Vecchio
manto
e asportare il rivestimento dei rilievi
non incollato per cui necessario
posare una nuova barriera al vapore incollata a fiamma, costituita da TECTENE BV STRIP EP/V
oppure su ambienti ad alta produzione di vapore TECTENE BV STRIP EP ALU POLIESTERE incollati a fiamma su una
mano di primer INDEVER. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia
di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE che sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

11

COPERTURE CON MANTO A VISTA

1.2.2

Posa di una nuova


barriera al vapore
a secco

Rifacimento senza demolizione di coperture in calcestruzzo o laterocemento,


con isolamento termico e manto impermeabile bituminoso a vista

1.3

Per un manto che ha avuto delle perdite, va attentamente valutata la situazione esistente, lisolante deve
essere ancora sufficientemente asciutto e planare e le perdite localizzate solo in alcuni punti ed i locali
sottostanti dovranno essere esenti da muffe e condense diffuse, altrimenti si dovr procedere alla demolizione della vecchia stratigrafia e a rifarla completamente.

1.3.1

Il rinnovamento in
aderenza monostrato

Si pu applicare su di un vecchio
manto, planare e aderente, ancora in buono stato ma prossimo a
fine vita. Nel caso di vecchie impermeabilizzazioni ancora a perfetta
tenuta allacqua con screpolatura
superficiale diffusa che non interessa lo spessore del manto ma
perfettamente piani, asciutti e privi
di segnali di tensionamento si potr considerare il rinnovamento in
monostrato applicato a fiamma
(pendenza max. 40%) o a freddo
con la colla MASTIPOL (pendenza
max. 5%).

PENDENZA
40%

2. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE RINOVA

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL TECTENE
RINOVA

1. Vecchio
manto

PENDENZA
40%

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15

Per pendenze superiori


integrare con fissaggio
meccanico

2. Primer
INDEVER o
ECOVER

1. Vecchio
manto

2. Collante
bituminoso
MASTIPOL

1. Vecchio
manto

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o
ECOVER
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL
PROTEADUO
TRIARMATO
o MINERAL
PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER
TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15

PENDENZA
5%

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER TEX o
MINERAL FLEXTER FR TRIATEX

12

Per pendenze superiori


integrare con fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Collante bituminoso
MASTIPOL
3. Membrana
impermeabilizzante
MINERAL FLEXTER
TEX
o MINERAL FLEXTER
FR TRIATEX

consigliato nel caso che il manto sia di recente esecuzione e con


1.3.2
interventi limitati, posa essere appianato, tagliando e riparando pieghe, bolle e ondulazioni, integrando il nuovo manto con dei fissaggi
meccanici perimetrali e al piede dei rilievi.

PENDENZA
15%

4. MINERAL TESTUDO 16 o
MINERAL HELASTA
2. TESTUDO 16
o HELASTA

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TECTENE REROOF EP o
MINERAL TECTENE REROOF HE

1. Vecchio
manto

Per pendenze superiori


integrare con fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. TESTUDO 16 o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante MINERAL TECTENE
REROOF EP o MINERAL TECTENE REROOF HE
4. MINERAL TESTUDO 16 o MINERL HELASTA

Il rifacimento
in semiaderenza
bistrato

invece consigliato nei casi pi gravi quando il manto ha pi di 10 anni,


perde ed gravemente ammalorato. Dopo aver tagliato le parti del vecchio
manto in tensione alla base dei rilievi, asportato il rivestimento non incollato delle parti verticali, tagliato e appiattito tutti i corrugamenti del manto
rincollandoli al supporto e dopo aver stabilizzato la vecchia impermeabilizzazione per fissaggio meccanico diffuso
su tutta la superficie, si potr procedere alla posa del nuovo manto. Lo spigolo fra parte piana e verticali verr
rinforzato incollando a fiamma a cavallo dello stesso una fascia larga 20 cm di una membrana dello stesso tipo di
quella che verr impiegata nello strato successivo e che verr applicata prima del rivestimento della parte piana.
Anche in questo caso il nuovo manto verr stabilizzato con dei fissaggi meccanici perimetrali e al piede dei rilievi
(pendenza max. 15%).

1.3.3

2. FLEXTER
TESTUDO
o HELASTA

4. Membrana impermeabilizzante superiore


MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15

3. Membrana impermeabilizzante
sottostrato
TECTENE REROOF
BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
1. Vecchio
manto

PENDENZA
15%
Per pendenze superiori
integrare con fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. FLEXTER TESTUDO o HELASTA
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
TECTENE REROOF BASE STRIP EP o
VAPORDIFFUSER STRIP/V
4. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

13

COPERTURE CON MANTO A VISTA

Il rifacimento
in semiaderenza
monostrato

1.4

COPERTURE, CON ISOLAMENTO TERMICO E MANTO A VISTA


Riqualificazione energetica

Nel caso la vecchia stratigrafia non sia isolata termicamente o lo spessore dello strato isolante esistente sia
insufficiente invece che limitarsi a rifare solo il manto
impermeabile conveniente provvedere alla posa di un
nuovo isolamento termico.
Prima di procedere al nuovo intervento si dovr valutare con dei sondaggi la qualit dellisolante termico della
vecchia stratigrafia per stabilire:
ladeguatezza alla nuova destinazione duso del nuovo manto;
se il pannello isolante sufficientemente asciutto e
le zone inumidite sono localizzate in pochi punti che
vanno ripristinati;
se i pannelli isolanti sono planari;
lo stato dellincollaggio del pannello alla barriera al
vapore.
Si dovr appurare anche lo stato dellincollaggio del
vecchio manto al pannello o al supporto nel caso di
assenza di questo, se esiste una barriera al vapore e lo

1.4.1

Il vecchio manto funge


da barriera al vapore

Il vecchio manto funge da barriera al vapore e nuovo isolante


fissato meccanicamente o incollato con MASTICOL o incollato
con bitume fuso. La vecchia stratigrafia ben aderente, il vecchio
manto dopo lievi riparazioni funge da barriera al vapore del nuovo
isolamento che pu essere fissato
meccanicamente oppure con bitume fuso o con la colla MASTICOLL. Il nuovo manto verr fissato
meccanicamente al piede dei rilievi.

stato dellincollaggio di questa al supporto.


Nel caso lisolante si presenti impregnato dacqua si
dovr demolire e rifare una nuova stratigrafia, lo stesso
se i pannelli sono imbarcati.
Nel caso si riscontrino insufficiente adesione sia del
manto impermeabile che della barriera al vapore segnalata da pieghe e tensionamenti si dovr procedere
a stabilizzare la vecchia stratigrafia con un fissaggio
meccanico diffuso su tutta la superficie.
1. Nel caso che il manto e la barriera al vapore sia ben
aderente, una volta che stato riparato il vecchio
manto questo pu servire da barriera al vapore del
nuovo strato di isolamento termico il cui spessore va
verificato sempre dal termotecnico per evitare condensazioni al di sotto della barriera al vapore.
2. Nel caso la vecchia stratigrafia non sia aderente, si
dovr invece posare una nuova barriera al vapore
sul vecchio manto, previo fissaggio meccanico della
vecchia stratigrafia o del nuovo pannello isolante.

3. Manto impermeabile
bistrato

2. Fissaggio
meccanico

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Fissaggio meccanico
3. Manto impermeabile
bistrato

1. Vecchio
manto

3. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non
ammesso in presenza
di polistirolo espanso
nel vecchio manto

2. Adesivo
MASTICOLL
o bitume
ossidato fuso (*)

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Adesivo MASTICOLL o
bitume ossidato fuso (*)
3. Manto impermeabile
bistrato

1. Vecchio
manto

Per quanto riguarda il nuovo manto impermeabile vedi i successivi capitoli 1.5.1 e 1.5.2.

14

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1
3. Manto impermeabile
bistrato

Posa di una nuova barriera al


vapore in semiaderenza e nuovo isolante incollato a fiamma su
STRATIGRAFIA
TECTENE BV BISTRIP. La vecchia
1. Vecchio manto
2. Barriera vapore TECTENE
stratigrafia non aderente e si do2. Barriera
BV BISTRIP EP
vapore
vuto stabilizzarla con una chioda3. Manto impermeabile
TECTENE BV
bistrato
BISTRIP EP
tura diffusa su tutta la superficie e
1. Vecchio
asportare il rivestimento dei rilievi non
manto
incollato per cui necessario posare
una nuova barriera al vapore incollata a fiamma, costituita da TECTENE BV BISTRIP EP/V oppure su ambienti ad alta produzione di vapore TECTENE BV
BISTRIP EP ALU POLIESTERE. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia
di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE che sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico.

1.4.3

Posa di una nuova


barriera al vapore
in aderenza

4. Manto impermeabile
bistrato
(*) ATTENZIONE. Non

ammesso in presenza
Posa di una nuova barriera al vadi polistirolo espanso
pore in aderenza e nuovo isolante
nel vecchio manto
3. Adesivo
incollato con bitume fuso o con
MASTICOLL
STRATIGRAFIA
MASTICOLL. La vecchia stratigrafia
o bitume
1. Vecchio manto
ossidato fuso (*)
2. Barriera vapore
non aderente e si dovuto stabiDEFEND
2. Barriera
lizzarla con una chiodatura diffusa
3. Adesivo MASTICOLL o
vapore
bitume ossidato fuso (*)
DEFEND
su tutta la superficie e asportare il
4. Manto impermeabile
1. Vecchio
bistrato
rivestimento dei rilievi non incollamanto
to per cui necessario posare una
nuova barriera al vapore costituita
da DEFEND/V oppure su ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma su una
mano di primer INDEVER. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia
di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE che sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico.
Successivamente il pannello isolante verr incollato con bitume ossidato fuso o con ladesivo bituminoso a freddo
MASTICOLL.

1.4.4

Posa di una nuova


barriera al vapore
a secco

4. Manto impermeabile
bistrato

Posa di una nuova barriera al vapore a secco e nuovo isolante fissato meccanicamente. La vecchia
STRATIGRAFIA
stratigrafia non aderente e si do3. Fissaggio
1. Vecchio manto
meccanico
2. Barriera vapore
vuto asportare il rivestimento dei rilieDEFEND
2. Barriera
vi non incollato. La stabilizzazione del
3. Fissaggio meccanico
vapore
4. Manto impermeabile
manto verr ottenuta attraverso una
DEFEND
bistrato
chiodatura diffusa del nuovo pannel1. Vecchio
manto
lo isolante, la barriera al vapore sar
costituita da DEFEND/V oppure su
ambienti ad alta produzione di vapore DEFEND ALU POLIESTERE posati a secco. Prima della posa della BV si rinforzer lo spigolo fra parti piane e verticali con una fascia di DEFEND o DEFEND ALU POLIESTERE incollati a fiamma che
sopravanzer sul verticale per 5 cm lo spessore dellisolante termico. Successivamente il pannello isolante verr fissato
meccanicamente con almeno 5 chiodi a m da portare a 8 10 sulle parti perimetrali per una fascia di almeno 2 m.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

15

COPERTURE CON MANTO A VISTA

1.4.2

Posa di una nuova


barriera al vapore
in semiaderenza

Nuovo manto impermeabile

1.5
1.5.1

Manto impermeabile bistrato


su isolamento termico
resistente al calore
3. Manto impermeabile bistrato
HELASTA+MINERAL HELASTA o
HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA+MINERAL PROTEADUO HP 25 o
FLEXTER TESTUDO+FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MIN. REFLEX WHITE FLEXTER TEST. o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15

2. Isolante termico
resistente al calore
1. Vecchio
manto

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Isolante termico resistente al calore
3. Manto impermeabile bistrato
HELASTA+MINERAL HELASTA o
HELASTA+ MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA+ MINERAL PROTEADUO HP 25 o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL REFLEX WHITE
FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15

Manto impermeabile bistrato su strato di isolamento termico resistente al calore.


I sistemi bistrato previsti sono:
Manto impermeabile bistrato con membrana elastomerica.
- Membrana sottostrato: sullo strato di isolamento termico in pannelli verr incollata in totale aderenza a fiamma, una membrana impermeabilizzante bitume
distillato polimero elastomerica di 4 mm di spessore HELASTA POLIESTERE. I teli verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15
cm nel senso trasversale e la saldatura dei sormonti verr eseguita a fiamma. Il manto impermeabile verr risvoltato ed incollato in totale aderenza a fiamma
sulle parti verticali.
- Membrana superiore: Sullo strato di protezione verr incollata in totale aderenza a fiamma una membrana impermeabilizzante composita in bitume distillato
polimero elastomerico ed elastoplastomerico pluristrato, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 oppure la membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero elastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4
mm di spessore MINERAL HELASTA POLIESTERE.
Modalit di posa
I teli del secondo strato verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale, saranno disposti a cavallo dei sormonti del primo strato e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni prevedendo un fissaggio meccanico al piede dei rilievi. La membrana
verr risvoltata sulle parti verticali per una quota di almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.
In alternativa:
Manto impermeabile bistrato con membrana elastoplastomerica
- Membrana sottostrato: sullo strato di isolamento termico in pannelli verr incollata in totale aderenza a fiamma, una membrana impermeabilizzante bitume
distillato polimero elastoplastomerica, di 4 mm di spessore FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE. I teli verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel
senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale e la saldatura dei sormonti verr eseguita a fiamma. La membrana verr risvoltata ed incollata in totale
aderenza a fiamma sulle parti verticali.
- Membrana superiore: lo strato superiore del manto impermeabile sar costituito da una membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero elastoplastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE oppure con la membrana
MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE con autoprotezione minerale speciale bianca ad alta saturazione e luminosit per
il risparmio energetico e la riduzione delle isole di calore urbane dotata di una alta riflettivita solare unita ad una elevatissima emissivita termica. In alternativa
come strato superiore pu essere usata anche la membrana elastoplastomerica MINERAL DESIGN 15 POLIESTERE da 4,5 kg/m, autoprotetta con una
combinazione di granuli minerali ceramizzati, in diverse tipologie di disegno, per la decorazione e lo sviluppo del design dei tetti con manto a vista.
Modalit di posa
I teli dello strato superiore verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale, saranno disposti a cavallo dei sormonti
del primo strato e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni prevedendo un fissaggio meccanico al piede dei rilievi. La membrana verr
risvoltata sulle parti verticali per una quota di almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.

16

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1.5.2

COPERTURE CON MANTO A VISTA

1
Manto impermeabile bistrato
su isolamento termico non
resistente al calore

4. HELASTA o
FLEXTER TESTUDO

5. Membrana impermeabilizzante superiore


MINERAL HELASTA o
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
FLEXTER TESTUDO o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15

3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
2. Isolante termico
non resistente al
calore
1. Vecchio
manto

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Isolante termico non resistente al calore
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
autotermoadesiva AUTOTENE BASE EP
4. HELASTA o FLEXTER TESTUDO
5. Membrana impermeabilizz. superiore MINERAL HELASTA
o MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTEADUO HP 25
o FLEXTER TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15

Manto impermeabile bistrato su strato di isolamento termico non resistente al calore.


Per posare le membrane in aderenza sul polistirolo espanso sia estruso che sinterizzato si dovr impiegare uno speciale sottostrato protettivo autotermoadesivo AUTOTENE BASE EP POLIESTERE che viene steso a secco sullisolante e che aderir successivamente da solo con il calore della posa a fiamma dello
strato superiore che vi viene incollato sopra.
- Membrana di protezione e sottostrato: il sottostrato del manto impermeabile bistrato verr steso a secco sui pannelli isolanti con sormonti longitudinali di 6
cm e trasversali di 10 cm, e sar costituito da una membrana impermeabilizzante autotermoadesiva di base, tipo AUTOTENE BASE EP POLIESTERE in bitume distillato polimero elastoplastomerico di 3 mm di spessore con la faccia inferiore e la fascia di sormonto della faccia superiore spalmata con una mescola
adesiva attivabile con il calore indiretto generato dalla posa a fiamma dello strato successivo. Entrambe le superfici autotermoadesive sono protette da un
film siliconato che va asportato durante lo svolgimento dei rotoli che verranno stesi a ricoprire tutta la superficie piana e fermati al piede delle parti verticali. Il
rivestimento delle parti verticali verr eseguito con una fascia di membrana liscia della stessa natura di quella usata come strato superiore.
Manto impermeabile bistrato con membrana superiore elastomerica.
- Membrana superiore: sullo strato di protezione verr incollata in totale aderenza a fiamma una membrana impermeabilizzante composita in bitume distillato
polimero elastomerico ed elastoplastomerico pluristrato, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP 25 oppure la membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero elastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4
mm di spessore MINERAL HELASTA POLIESTERE.
In alternativa:
Manto impermeabile bistrato con membrana superiore elastoplastomerica
- Membrana superiore: sullo strato di protezione verr incollata in totale aderenza a fiamma una membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero
elastoplastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE oppure con la
membrana MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE con autoprotezione minerale speciale bianca ad alta saturazione e
luminosit per il risparmio energetico e la riduzione delle isole di calore urbane dotata di una alta riflettivita solare unita ad una elevatissima emissivita termica.
In alternativa come strato superiore pu essere usata anche la membrana elastoplastomerica MINERAL DESIGN 15 POLIESTERE da 4,5 kg/m, autoprotetta
con una combinazione di granuli minerali ceramizzati, in diverse tipologie di disegno, per la decorazione e lo sviluppo del design dei tetti con manto a vista.
Modalit di posa
I fogli di membrana dello strato superiore, disposti a cavallo dei sormonti della membrana sottostrato, saranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale lungo lapposita fascia di sormonto priva di ardesia e per 15 cm nel senso trasversale, e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni prevedendo un fissaggio meccanico al piede dei rilievi. Il calore generato dalla posa a fiamma del secondo strato determiner contemporaneamente
ladesione in totale aderenza del sottostrato autotermoadesivo sullo strato di isolamento termico senza causarne la fusione. La membrana verr risvoltata e
incollata sulle parti verticali per una quota di almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

17

COPERTURE PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Rifacimento senza demolizione di una copertura in cls o laterocemento con manto


impermeabile bituminoso a vista per linstallazione di impianto fotovoltaico con
nuovo manto classificato Broof (t2). Per impianti fotovoltaici con pannelli FV di classe 2 o
equivalente di reazione al fuoco su coperture classificate Broof (t2) alla luce della Circolare relativa ai requisiti antincendio degli impianti fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici in cui si svolgono attivit soggette
al controllo di prevenzione incendi emanata dal Dipartimento dei Vigili
del Fuoco del Ministero dellInterno il 07/02/2012 e successiva nota di
chiarimento del 04/05/2012. Le soluzioni proposte se correttamente
applicate hanno una durata superiore a quella dellimpianto fotovoltaico.

2.1

Bistrato in totale
aderenza su
manti in buono stato

Rifacimento bistrato in totale aderenza si applica su manti asciutti


ancora in buono stato. La vecchia stratigrafia ben aderente, il vecchio
manto dopo lievi riparazione funge da barriera al vapore del nuovo isolamento che pu essere fissato meccanicamente oppure con bitume fuso o
con la colla MASTICOLL. Il nuovo manto verr fissato meccanicamente al piede dei rilievi.

2.1.1

4. PROTEADUO
TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX
TESTUDO

PENDENZA
10%

5. Membrana impermeabilizzante
superiore FIRESTOP resistente allincendio

Per pendenze superiori


integrare con fissaggio
meccanico

3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
2. Primer
INDEVER
o ECOVER

1. Vecchio
manto

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
5. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente all'incendio

Modalit di posa
Primer. Dopo aver riparato il vecchio manto la superficie di posa pulita e asciutta verr verniciata con una mano di primer bituminoso al solvente, tipo INDEVER,
steso in ragione di 0,30,5 kg/m2, o in alternativa di primer bituminoso allacqua, tipo ECOVER, steso in ragione di 0,250,40 kg/m2.
Membrana sottostrato. Successivamente verr incollata in totale aderenza a fiamma la membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero sottostrato armata con tessuto non tessuto di poliestere, di 4 mm di spessore, certificata con Agrement/DVT dellITC-CNR. I fogli di membrana svolti parallelamente alla linea di
massima pendenza, verranno sormontati per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm di testa e verranno incollati in totale aderenza a fiamma sul piano di posa e
lungo le sovrapposizioni. Saranno inoltre risvoltati e incollati a fiamma sulle parti verticali.
Potranno essere impiegate in alternativa le seguenti membrane:
la membrana bitume distillato polimero composita pluristrato PROTEADUO TRIARMATO.
In alternativa: la membrana bitume distillato polimero elastomerica HELASTA POLIESTERE.
In alternativa: la membrana bitume distillato polimero elastoplastomerica FLEXTER FLEX SPUNBOND POLIESTERE.
Membrana superiore. Lo strato superiore del manto impermeabile sar costituito da una membrana impermeabilizzante in bitume distillato polimero elastoplastomerica resistente al fuoco, autoprotetta con scagliette di ardesia e massa areica di 4,5 kg/m2, tipo FIRESTOP POLIESTERE, a base di bitume distillato, plastomeri,
elastomeri e additivi antifiamma inorganici innocui, con armatura in tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo Spunbond. La membrana sar classificata in
Euroclasse E di reazione al fuoco (EN13501-1), con resistenza agli incendi esterni dei tetti e delle coperture di tetti Broof (t2), sia su substrato combustibile
che su substrato incombustibile, (secondo UNI EN 13501-5:2009 classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - parte 5: classificazione in base ai risultati delle prove di esposizione dei tetti a un fuoco esterno secondo UNI ENV 1187:2007).
I teli del secondo strato verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale, saranno disposti a cavallo dei sormonti
del primo strato e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni. Il manto impermeabile verr risvoltato sulle parti verticali per una quota di
almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.
(*) per pendenze della copertura comprese tra 40100% lincollaggio del manto impermeabile verr integrato da un fissaggio meccanico con chiodi/viti muniti di
rondella di 50 mm di diametro, disposti ogni 20 cm sotto i sormonti di testa dellultimo strato.

18

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Bistrato in
semiaderenza

Nel caso che il manto, con interventi limitati, posa essere appianato, tagliando e riparando pieghe, bolle e ondulazioni sar sufficiente stabilizzare il nuovo manto con dei fissaggi meccanici perimetrali e al piede dei rilievi.
3-6. PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
2. Primer
INDEVER
o ECOVER

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. VAPORDIFFUSER STRIP/V
5. Membrana impermeabilizzante sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
6. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
7. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente allincendio

2.1.3

Bistrato in
semiaderenza su
chiodatura diffusa

7. Membrana
impermeabilizzante superiore
FIRESTOP resistente allincendio

5. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
PROTEADUO
TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER
FLEX TESTUDO
4. VAPORDIFFUSER
STRIP/V
1. Vecchio
manto

Rifacimento bistrato in semiaderenza su chiodatura diffusa.

Nel caso invece il vecchio manto sia gravemente danneggiato, dopo


aver tagliato le parti del vecchio manto in tensione alla base dei rilievi, asportato il rivestimento non incollato
delle parti verticali, tagliato e appiattito tutti i corrugamenti del manto rincollandoli al supporto e dopo aver
stabilizzato la vecchia impermeabilizzazione per fissaggio meccanico diffuso su tutta la superficie, si potr procedere alla posa del nuovo manto.
Lo spigolo fra parte piana e ver3-6. PROTEADUO
ticali verr rinforzato incollando a
TRIARMATO
o HELASTA
7. Membrana
fiamma a cavallo dello stesso una
o FLEXTER FLEX TESTUDO
impermeabilizzante superiore
fascia larga 20 cm di una memFIRESTOP resistente allincendio
2. Primer
INDEVER
brana dello stesso tipo di quella
o ECOVER
che verr impiegata nello strato
5. Membrana
impermeabilizzante
successivo e che verr applicata
sottostrato
PROTEADUO
prima del rivestimento della parTRIARMATO
te piana. Anche in questo caso
o HELASTA
o FLEXTER
il nuovo manto verr stabilizzato
FLEX TESTUDO
con dei fissaggi meccanici perimetrali e al piede dei rilievi.
4. VAPORDIFFUSER
STRIP/V

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto fissato meccanicamente
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. VAPORDIFFUSER STRIP/V
5. Membrana impermeabilizzante sottostrato
PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
6. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
7. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente all'incendio

1. Vecchio manto
fissato
meccanicamente

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

19

COPERTURE PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI

2.1.2

Rifacimento bistrato in semiaderenza si applica su manti umidi con


pieghe e bolle.

2.2

COPERTURE CON MANTO A VISTA E INSTALLAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO


Riqualificazione energetica

Vedi casi citati a pag. 14 e 15, dove lo strato a finire sar costituito da FIRESTOP POLIESTERE e, nel caso di posa su
isolante resistente al calore, la membrana sottostrato sar HELASTA POLIESTERE o FLEXTER FLEX TESTUDO mentre
nel caso del manto impermeabile su isolante sensibile al calore dove AUTOTENE BASE EP POLIESTERE verr sostituito
dallinsieme:
AUTOTENE BASE HE/V + HELASTA POLIESTERE
o in alternativa: AUTOTENE BASE HE/V + FLEXTER FLEX TESTUDO.

6. Membrana impermeabilizzante
superiore FIRESTOP resistente allincendio

5. Membrana
impermeabilizzante sottostrato
HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
4. Membrana impermeabilizzante
autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
3. Isolante termico non
resistente al calore
2. Barriera
vapore
1. Vecchio
manto

20

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Barriera vapore
3. Isolante termico non resistente al calore
4. Membrana impermeabilizzante autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
5. Membrana impermeabilizzante sottostrato HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
6. Membrana impermeabilizzante superiore FIRESTOP
resistente all'incendio

Rifacimento senza demolizioni di terrazze e balconi. Quando si vuole evitare la demolizione


del vecchio pavimento a ci spesso si aggiunge la problematica della posa su piccole superfici ed
in situazioni dove disagevole luso della fiamma o questa potrebbe danneggiare lesistente oppure
quando nelle nuove costruzioni ci si accorge a costruzione ultimata che nei balconi e nei terrazzini non si dispone dello
spessore sufficiente per la posa del massetto.

3.1

3.1.1

Rifacimento di terrazzini
e balconi con
COVERCOL AB RAPID

Rifacimento senza demolizione


di terrazze e balconi con
COVERCOL AB RAPID e nuova
pavimentazione tradizionale
incollata

6. Nuova pavimentazione
4. COVERBAND
5. COVERCOL
AB RAPID
(Funzione
adesivo)
3. RETINVETRO
PER RASANTI
2. COVERCOL
AB RAPID
(Funz. impermeab.)

STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. COVERCOL AB RAPID (funzione impermeabilizzante)
3. RETINVETRO PER RASANTI
4. COVERABAND
5. COVERCOL AB RAPID (funzione adesivo)
6. Nuova pavimentazione

3.1.2

1. Vecchia
pavimentazione

Rifacimento di terrazzini
e balconi con
UNOLASTIC

Rifacimento senza demolizione


di terrazze e balconi con
UNOLASTIC e nuova
pavimentazione tradizionale
incollata

4-5. Giunto
perimetrale con doppia
mano di UNOLASTIC
e RINFOTEX PLUS

7. Nuova pavimentazione

6. Adesivo
classificato C2,
S1/S2

2-3. Doppia mano


di UNOLASTIC e
RINFOTEX PLUS

STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2-3. Doppia mano di UNOLASTIC e RINFOTEX PLUS
4-5. Giunto perimetrale con doppia mano di UNOLASTIC
e RINFOTEX PLUS
6. Adesione classificato C2, S1/S2
7. Nuova pavimentazione

1. Vecchia
pavimentazione

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

21

TERRAZZE E BALCONI

TERRAZZE E BALCONI

3.1.3

Rifacimento di terrazzini
e balconi con
SELFTENETile

5-6. Giunto
perimetrale con
doppia mano di
UNOLASTIC e
RINFOTEX PLUS

Rifacimento senza demolizione


di terrazze e balconi con
SELFTENETile e UNOLASTIC e
nuova pavimentazione tradizionale
incollata

7. Nuova pavimentazione

3-4. Doppia mano


di UNOLASTIC e
RINFOTEX PLUS
2. SELFTENETile
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. SELFTENETile
3-4. Doppia mano di UNOLASTIC e RINFOTEX PLUS
5-6. Giunto perimetrale con doppia mano
di UNOLASTIC e RINFOTEX PLUS
7. Nuova pavimentazione

3.1.4

Rifacimento di terrazze
di grandi dimensioni con
membrane a fiamma

Rifacimento senza demolizione


di terrazze di grandi dimensioni
con membrane a fiamma e
nuova pavimentazione galleggiante
in quadrotti di cls su supporti
HELASTORING

STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER TESTUDO
4. Nuova pavimentazione poggiata su HELASTORING
5. Ghiaia

22

1. Vecchia
pavimentazione

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

2. Primer
INDEVER o
ECOVER

1. Vecchia
pavimentazione

5. Ghiaia

4. Nuova pavimentazione
poggiata su HELASTORING

3. Membrana
impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER TESTUDO

Se le quote lo consentono possibile isolare termicamente la terrazza


e il sistema che occupa meno spazio quello del tetto rovescio sotto
3.2.1
pavimentazione galleggiante in quadrotti di cls la cui quota pu essere
disposta allaltezza della soglia di accesso alla terrazza. Se necessario
per contenere lo spessore dellisolante si pu demolire il massetto di pavimentazione incollare in totale aderenza
una membrana HELASTA POL. da 4 mm in monostrato sul vecchio manto e stendere dei pannelli di polistirolo
estruso su cui verranno appoggiati i quadrotti sui sostegni in plastica HELASTORING. In prossimit della soglia
verr disposta una griglia con drenaggio perimetrale collegato agli scarichi per facilitare il deflusso dellacqua
piovana.
Riqualificazione
energetica con
tetto rovescio

5. Griglia e ghiaia per


drenaggio perimetrale

STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER TESTUDO
3. Isolante termico in pannelli di polistirolo espanso
estruso
4. Nuova pavimentazione poggiata su HELASTORING
5. Griglia e ghiaia per drenaggio perimetrale

4. Nuova
pavimentazione
poggiata su
HELASTORING

3. Isolante termico in
pannelli di polistirolo
espanso estruso

1. Vecchia
pavimentazione

2. Membrana
impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA
o FLEXTER TESTUDO

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

23

TERRAZZE E BALCONI

3.2

TERRAZZE E BALCONI
Riqualificazione energetica

TETTI VERDI

Rifacimento senza demolizione di una copertura con cambio di destinazione a verde


pensile. La trasformazione della copertura a verde pensile, quando la portata della struttura lo
consente, una soluzione di intervento che viene praticata sempre pi spesso sia per ridurre limpatto ambientale delledificio sia per migliorare il contenimento energetico delledificio.
In genere si sceglie la tipologia del tetto verde estensivo che comporta il minor spessore e il minor sovraccarico
sulla struttura portante. Nel caso di tetto verde estensivo sulla struttura delledificio si deve prevedere un sovraccarico di 60-250 kg/m, a seconda del sistema impiegato.
Nel tetto verde estensivo si coltivano piante di piccole dimensioni che trattengono la terra, non
accessibile ma il grado di manutenzione pi ridotto ed il sistema di irrigazione pi semplice. La protezione
della nuovo manto impermeabile con lo strato di terra avr anche il benefico effetto di prolungare ulteriormente la
durata dello stesso e di proteggerlo da vento, grandine e shock termici.

4.1

4.1.1

Rifacimento in totale
aderenza

Rifacimento in totale aderenza si applica su manti ben incollati, prossimi


a fine vita, ma ancora impermeabili e privi di umidit.

6. DEFEND ANTIRADICE
4. FLEXTER TESTUDO

7. Verde pensile estensivo

2. Primer
INDEVER o
ECOVER

5. Membrana
impermeabilizzante
superiore
DEFEND ANTIRADICE

3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
FLEXTER TESTUDO

1. Vecchio
manto
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
sottostrato FLEXTER TESTUDO
4. FLEXTER TESTUDO
5. Membrana impermeabilizzante
superiore DEFEND ANTIRADICE
6. DEFEND ANTIRADICE
7. Verde pensile estensivo

24

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

5. DEFEND ANTIRADICE
3. FLEXTER TESTUDO

6. Verde pensile estensivo

2. Primer
INDEVER o
ECOVER
4. Membrana
impermeabilizzante
superiore
DEFEND ANTIRADICE

3. Membrana
impermeabilizzante
sottostrato
TECTENE REROOF
STRIP EP

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
sottostrato TECTENE REROOF STRIP EP
4. Membrana impermeabilizzante
superiore DEFEND ANTIRADICE
5. DEFEND ANTIRADICE
6. Verde pensile estensivo

4.2

1. Vecchio
manto

TETTI VERDI
Riqualificazione energetica

Nel tetto verde estensivo lisolamento termico sempre previsto per cui sia nel caso che la stratigrafia esistente
ne sia sprovvista sia nel caso si voglia integrare un isolamento insufficiente, il sistema dellisolamento a tetto
rovescio il pi semplice e conveniente.

4.2.1

Rifacimento e
integrazione
dell'isolamento

Rifacimento del manto e


integrazione dell'isolamento
con il sistema "Plus".

4. DEFEND ANTIRADICE

7. Verde pensile intensivo

2. Primer
INDEVER o
ECOVER

6. Strato filtrante:
tessuto non tessuto
5. Isolante termico
POLISTIRENE
ESPANSO ESTRUSO
3. Membrana
impermeabilizzante
DEFEND ANTIRADICE
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante DEFEND ANTIRADICE
4. DEFEND ANTIRADICE
5. Isolante termico POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO
6. Strato filtrante: tessuto non tessuto
7. Verde pensile intensivo

1. Vecchio
manto

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

25

4
TETTI VERDI

Rifacimento in semiaderenza si applica sui vecchi manti impermeabili


Rifacimento in
scarsamente aderenti al supporto per i quali si dovuto asportare il rive4.1.2 semiaderenza
stimento dei rilievi non incollato, dove si ritiene che possa essere ancora
intrappolata dellumidit, specie quella compresa fra gli strati del vecchio
manto, che gia in fase di posa potrebbe causare la formazione di bolle se il nuovo manto vi venisse incollato sopra
in totale aderenza.

COPERTURE A GEOMETRIA COMPLESSA

5.1

Rifacimento senza demolizione del manto bituminoso di coperture in calcestruzzo


a geometria complessa con prodotti liquidi.

Rifacimento su
membrana bituminosa
nera con IDROLASTIK

IDROLASTIK si presenta come una pasta tixotropica fluida pronta alluso,


costituita da unemulsione bituminosa arricchita con resine selezionate
che rendono il film, una volta essiccato, molto elastico e impermeabile. II
prodotto altamente adesivo, resiste bene allazione di molti acidi diluiti,
allacqua, alla maggior parte delle soluzioni saline. II film essiccato di IDROLASTIK forma un rivestimento flessibile,
di colore nero, che resiste agli shock termici, non cola alle alte temperature e non si fessura alle basse.

5.1.1

5. IDROLASTIK
2. Primer
ECOVER

4. RINFOTEX

3. IDROLASTIK

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto
2. Primer ECOVER
3. IDROLASTIK
4. RINFOTEX
5. IDROLASTIK

1. Vecchio
manto

Modalit di posa
Dopo aver riparato e appianato il vecchio manto bituminoso ed averlo trattato con una mano di primer allacqua ECOVER si proceder con la stesura di almeno
due mani di IDROLASTIK da 500 g/m alternate ad una armatura in TNT di poliestere RINFOTEX. II film essiccato va sempre protetto con pitture riflettenti (WHITE
REFLEX o SOLARIS) o pitture decorative colorate allacqua (INDECOLOR).

26

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Con il suo impiego, UNOLASTIC impermeabilizzante monocomponente


5.1.2
allacqua, pronto alluso garantisce limpermeabilit di piccole superfici
anche senza limpiego dellarmatura.
Utilizzando i tessuti darmatura RINFOTEX PLUS o RINFOTEX EXTRA, il
sistema raggiunge altissime prestazioni, necessarie per garantire limpermeabilit di superfici estese.
Si tratta di una soluzione allavanguardia per prestazioni dimpermeabilit, durabilit nel tempo e facilit di posa
che innalzano il fattore di sicurezza dellintero sistema. UNOLASTIC verniciabile con ELASTOLIQUID S o con
WHITE REFLEX.

4. UNOLASTIC

3. RINFOTEX PLUS
o RINFOTEX EXTRA
2. UNOLASTIC

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto ardesiato
2. UNOLASTIC
3. RINFOTEX PLUS o RINFOTEX EXTRA
4. UNOLASTIC

1. Vecchio
manto ardesiato

Modalit di posa
Previa pulizia del supporto, stendere una mano abbondante (minimo 1,5 kg/m) di UNOLASTIC
sulla superficie del tetto. Stendere larmatura RINFOTEX EXTRA o RINFOTEX PLUS su UNOLASTIC ancora fresco. Stendere poi unaltra mano di UNOLASTIC
(minimo 1,5 kg/m) in modo da ricoprire accuratamente larmatura.

Stesura di UNOLASTIC

Stesura di RINFOTEX PLUS


su UNOLASTIC fresco

Stesura di UNOLASTIC sull'armatura


RINFOTEX PLUS

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

27

5
COPERTURE A GEOMETRIA COMPLESSA

Rifacimento su membrana
bituminosa ardesiata con
UNOLASTIC

SOTTOTEGOLA

Impermeabilizzazione sottotegola di vecchie coperture in cls e in laterocemento. Fino a che il sottotetto non
venne abitato, il concetto di impermeabilit in queste coperture sempre stato molto relativo, successivamente quando
si inizi a sfruttare anche questo volume lesigenza di impermeabilit divenne sempre pi importante.
Problematiche della copertura in tegole
Accade spesso che la pendenza del tetto inadeguata al tipo di tegola montata sul tetto, quando i materiali non sono
perfetti possono risultare troppo permeabili allacqua. Oppure quando il comportamento negativo pu dipendere da:
- un errore di realizzazione del supporto (ad esempio la distanza non esatta dei listelli di supporto, il piano di posa non
sufficientemente regolare o planare, la pendenza della copertura ridotta, ecc.);
- un errore di posa dei prodotti (ad esempio la sovrapposizione insufficiente in relazione alla pendenza della superficie
di copertura);
- difetti dimensionali del prodotto (quali ad esempio tolleranze eccessive, sbavature nei giunti, ecc.).
Il pedonamento, soprattutto sul laterizio umido, una delle cause pi frequenti di rotture e di conseguente infiltrazione,
(basti pensare alla visita di un antennista poco accorto).
La nidificazione di alcuni tipi di uccelli al di sotto di quelle tegole che per loro
forma ne permettono linsediamento, smuove e rialza gli elementi di copertura.
Per tegole che per ragioni dipendenti dallimpasto dalla cottura conservano cavit nella massa, esiste il pericolo assai frequente di sfaldamento. Lumidit che
vi penetra condensa, e allabbassarsi della temperatura ghiaccia aumentando
il volume e facendo scoppiare il laterizio.
Nel caso di venti di una certa intensit linfiltrazione idrica pu avvenire attraverso le fessure esistenti, in maniera pi o meno accentuata.
Nel caso di piogge persistenti in corrispondenza delle sovrapposizioni degli
elementi discontinui pu crearsi uno
pioggia
spessore costante dacqua tale da favorire il fenomeno dei vasi comunicane
n
de
sio
pr
es
res
p
vento
ti. Con tegole ben accostate lungo le
sio
vra
ne
so
linee di sovrapposizione pu verificarsi
il fenomeno della risalita delle acque
infiltrazione
per capillarit. Infiltrazioni per depresa
acqu
sione, questo fenomeno particolarmente esaltato dalle condizioni della
soffitta come ad esempio: aperture nei lati del sottotetto, presenza di bocche di
aerazione ecc. che favoriscono il manifestarsi della depressione interna. Proseguendo nellanalisi degli elementi negativi che possono influenzare la penetrazione dacqua meteorica evidenzieremo lazione combinata NEVE-GHIACCIO. Se
non esiste un regolare isolamento termico dove la neve staziona a lungo sui tetti,
il caldo che sale dagli ambienti sottostanti provoca il rapido scioglimento della parte inferiore dello strato nevoso. Lacqua
che ne deriva gorgoglia verso le zone pi fredde del coperto, come ad esempio la cornice di gronda, gela e con fasi successive pu creare un ostacolo allallontanamento delle acque che non trovando un facile scorrimento verso le grondaie
sinfiltrano tra tegola e tegola. facile rilevare quindi quanto sia indispensabile, prevedendo unevenienza di questo tipo,
isolare termicamente una copertura. Nel caso di rifacimenti in zona vincolata dalla Sovrintendenza ai Monumenti spesso
si costretti ad impiegare lo stesso vecchio tipo di tegola la cui tenuta si era gi manifestata insoddisfacente. Sempre pi
spesso poi, sotto le tegole, vengono applicati degli isolanti termici che, se vengono bagnati, perdono le loro caratteristiche
coibenti. Innumerevoli sono le cause che possono provocare il passaggio dacqua anche senza che si siano manifestati
dei danni o delle alterazioni dei singoli elementi, gi un forte vento misto a pioggia sufficiente per far passare lumidit.
AVVERTENZA
Le opere di ripristino vanno eseguite spostando le tegole esistenti per file perpendicolari alla linea di gronda, badando che, alla fine
della giornata lavorativa, il nuovo intervento
sia raccordato al vecchio al fine di evitare
infiltrazioni in caso di pioggia.

28

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

6
SOTTOTEGOLA SU CLS E LATEROCEMENTO

Le problematiche esposte suggeriscono limpiego di una manto impermeabile continuo posto al di sotto
delle tegole ad ulteriore tenuta allacqua come si fa sulle coperture di montagna.
Membrane sottotegola di grosso spessore saldate. In zone di montagna o in zone climatiche fredde con
forti precipitazioni nevose anche limpiego di fogli sottotegola sottili posati per semplice sovrapposizione pu costituire una protezione insufficiente quando si manifesta un accumulo di neve o ghiaccio anche nellintercapedine
sottotegola. In tal caso lacqua che trafila dalle tegole durante lo scioglimento dello strato nevoso sovrastante pu
trovare un ulteriore ostacolo al deflusso nellintercapedine sottostante e trafilare attraverso le sovrapposizioni dei
fogli sottili sottotegola che non sono saldate. Solo una vera e propria impermeabilizzazione continua, con membrane di grosso spessore saldate, pu garantire la tenuta allacqua della copertura.
Protezione sottotegola durevole. Solo unimpermeabilizzazione con membrane saldate di grosso spessore
da la certezza assoluta del risultato durevole nel tempo perch alla perfetta tenuta delle saldature dei sormonti
associa lelevato durabilit anche esposta direttamente allesterno quando il sovrastante manto in tegole dissestato. Ci consentir di dilazionare gli interventi di manutenzione delle tegole senza alcun timore che venga meno
la tenuta allacqua della copertura.

Sottotegola
su sottotetto
non abitato ventilato

Impermeabilizzazione sottotegola di solaio inclinato su sottotetto


non abitato ventilato, la localizzazione dellisolamento termico sullultimo
solaio orizzontale che sar ventilato dalla intercapedine a sezione variabile costituita dal vano sottotetto non abitato. Il manto impermeabile sar
costituito da una membrana impermeabilizzante bitume polimero elastoplastomerica tipo MINERAL TESTUDO
SPUNBOND POLIESTERE 4,5 rivestita con scagliette di ardesia, a base di bitume distillato, plastomeri ed elastomeri, con armatura in tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo Spunbond.

6.1.1

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TESTUDO 16
Sottotetto non abitato

2. Primer
INDEVER
o ECOVER

STRATIGRAFIA
1. Supporto in calcestruzzo
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TESTUDO 16

1. Supporto in
calcestruzzo

Modalit di posa
Il piano di posa dovr essere planare, pulito e asciutto e dovranno essere asportate le eventuali listellature portategola in cordoli di malta. Tutta la superficie da
rivestire sar trattata con una mano di primer di adesione INDEVER costituito da una soluzione bituminosa di bitume e solventi a rapida essiccazione che verr
applicata in ragione di 250 fino a 500 g/m in funzione della rugosit della superficie da verniciare. I fogli di membrana,svolti lungo la linea di massima pendenza,
verranno incollati al piano di posa in totale aderenza a fiamma sormontandoli per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm di testa. Anche i sormonti verranno
saldati a fiamma e le membrane verranno risvoltate sulle parti verticali per almeno 20 cm al di sopra del livello massimo del piano di scorrimento delle acque.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

29

SOTTOTEGOLA

6.1

Posa delle tegole


POSA DIRETTA DELLE TEGOLE SULLA MEMBRANA ARDESIATA
SU CORDOLI DI MALTA (pendenza max ammessa 35%)
In clima di pianura fino ad una pendenza del 35% possibile poi la posa
diretta su cordoli di malta stesi sulla membrana impermeabile sottotegola
ardesiata. Quando ammessa dalle consuetudini locali possibile posare
il manto di tegole su cordoli di malta stesi direttamente sulla membrana
per file parallele alla linea di gronda e badando di interromperle ogni 2 m
ca. con una breve fenditura al fine di consentire una seppur minima ventilazione sottotegola e lo scorrimento di eventuali acque di infiltrazione.
POSA DELLE TEGOLE SU LISTELLI IN LEGNO
(valido per clima di montagna)
Nel caso che le tegole vengano posate su listelli questi verranno chiodati
parallelamente alla linea di gronda su delle file di controlistelli, opportunamente sagomati, precedentemente fissati meccanicamente al piano
di posa cementizio attraverso la membrana e disposti lungo la linea di
massima pendenza nel senso perpendicolare alla linea di gronda al fine di
consentire una efficace ventilazione sottotegola.
Fascia di tenuta sopralistello
Per garantire la tenuta stagna della chiodatura dei listelli anche in zone ad
alta precipitazione nevosa dove durante il disgelo possibile la formazione di ristagni dacqua sottotegola opportuno provvedere allincapsulamento dei controlistelli che determinano lo spessore della ventilazione con
una fascia di membrana larga 25 cm incollata a fiamma su di essi e risvoltata e incollata sulla membrana sottotegola. In questo caso per consentire
il rivestimento ottimale del listello questo dovr essere opportunamente
sagomato a sezione trapezoidale. A lato sono riportate le misure della
sezione dei listelli consigliate dal CSTB per i tetti in montagna: altezza
minima: 2,7 cm; larghezza alla base: 8 cm; larghezza alla sommit: 5 cm

6.2

Cordoli di
malta

Fascia di
tenuta sopralistello

5 cm
2,7 cm
8 cm

SOTTOTEGOLA SU CLS E LATEROCEMENTO


Riqualificazione energetica

Riqualificazione energetica da sottotetto non abitato a sottotetto abitato. Durante le opere di ripristino della tenuta allacqua della copertura in tegole conveniente recuperare i vani di un sottotetto rendendoli abitabili
ed in questo caso si dovr riqualificare dal punto di vista energetico la copertura inserendo un isolamento termico immediatamente al di sotto della membrana impermeabile continua sottotegola.

6.2.1

Coperture non ventilate


isolate termicamente
con THERMOBASE

Copertura non ventilata,


con isolante termico in rotoli
resistente al calore, accoppiato
a membrana bitume polimero,
THERMOBASE PUR 35,
incollato su PROMINENT.

Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Supporto in calcestruzzo
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Barriera vapore bugnata PROMINENT
4. Isolante termico THERMOBASE TEGOLA PUR 35

30

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

4. Isolante termico
THERMOBASE TEGOLA PUR 35

2. Primer
INDEVER
o ECOVER

3. Barriera
vapore bugnata
PROMINENT

1. Supporto in
calcestruzzo

6.2.2

Coperture non ventilate


isolate termicamente
con pannelli

Copertura non ventilata, con isolante


termico in pannelli resistente al calore
incollato su PROMINENT

Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Supporto in calcestruzzo
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Barriera vapore bugnata PROMINENT
4. Isolante termico in pannelli poliuretano
5. Membrana impermeabilizzante MINERAL TESTUDO 16

5. Membrana impermeabilizzante
MINERAL TESTUDO 16
4. Isolante
termico in
pannelli
poliuretano
2. Primer
INDEVER
o ECOVER

3. Barriera
vapore bugnata
PROMINENT

1. Supporto in
calcestruzzo

Copertura non ventilata, con isolante termico in pannelli di poliuretano resistente al calore, incollato senza impiego di bitume ossidato fuso su PROMINENT
e ricoperto da membrana impermeabilizzante ardesiata. Il piano di posa dovr essere planare, pulito e asciutto e dovranno essere asportate le eventuali listellature
portategola in cordoli di malta. Tutta la superficie da rivestire sar trattata con una mano di primer di adesione INDEVER costituito da una soluzione bituminosa di bitume e
solventi a rapida essiccazione che verr applicata in ragione di 250 fino a 500 g/m in funzione della rugosit della superficie da verniciare.
Barriera al vapore multifunzionale PROMINENT con strato termoadesivo incorporato per il fissaggio a fiamma dellisolamento termico
(VEDI CASO PRECEDENTE)
Isolamento termico in pannelli. Al di sopra della barriera al vapore tipo PROMINENT verr incollato a fiamma un isolante termico resistente al calore fornito in pannelli
dotato di marcatura CE conforme EN13165 in schiuma poliuretanica autoestinguente laminata in continuo fra due feltri di vetro bitumati idonea alluso sottotegola conforme
le indicazioni del fabbricante. Lo spessore dellisolante risulter dal calcolo volto ad evitare la formazione di condensa nella stratigrafia. La posa avverr conforme le modalit
descritte in precedenza per lanalogo isolante in rotoli. Riscaldando con la fiamma di un bruciatore a gas propano le bugne termoadesive che ricoprono la faccia superiore
della barriera al vapore se ne attiver ladesivit e in tal modo i pannelli isolanti che vi verranno premuti sopra risulteranno tenacemente incollati.
Manto impermeabile sottotegola. Il manto impermeabile sar costituito da una membrana impermeabilizzante bitume polimero elastoplastomerica tipo MINERAL
TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE 4,5 rivestita con scagliette di ardesia, a base di bitume distillato, plastomeri ed elastomeri, con armatura in tessuto non tessuto di
poliestere da filo continuo Spunbond. I fogli di membrana, svolti lungo la linea di massima pendenza, verranno incollati allo strato di isolamento termico in totale aderenza
a fiamma sormontandoli per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm di testa. Anche i sormonti verranno saldati a fiamma e le membrane verranno risvoltate sulle parti
verticali per almeno 20 cm al di sopra del livello massimo del piano di scorrimento delle acque.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

31

6
SOTTOTEGOLA

Bugne termoadesive di PROMINENT


Modalit di posa
Il piano di posa dovr essere planare, pulito e asciutto e dovranno essere asportate le eventuali listellature
portategola in cordoli di malta. Tutta la superficie da rivestire sar trattata con una mano di primer di adesione
INDEVER costituito da una soluzione bituminosa di bitume e solventi a rapida essiccazione che verr applicata
in ragione di 250 fino a 500 g/m in funzione della rugosit della superficie da verniciare.
Barriera al vapore multifunzionale PROMINENT con strato termoadesivo incorporato per il fissaggio a
fiamma dellisolamento termico.
Su tutta la superficie della parte piana verr incollata in totale aderenza a fiamma una barriera al vapore costituita
da una membrana impermeabilizzante bitume polimero elastoplastomerica di 4 kg/m larga 1,05 m, con faccia
superiore bugnata e armata con feltro di vetro rinforzato tipo PROMINENT/V. I rotoli di membrane verranno stesi
lungo la linea di massima pendenza e anche le sovrapposizioni longitudinali larghe 6 cm verranno saldate a fiamma, mentre le teste dei teli verranno incollate a fiamma su delle fasce di DEFEND di spessore 3 mm, larghe 14
Applicazione di THERMOBASE TEGOLA PUR
cm che saranno state preventivamente incollate sul piano di posa. Nel caso di coperture di ambienti con umidit
su PROMINENT
relativa 80% a 20C in alternativa, ma con la stessa modalit, verr applicata una barriera al vapore costituita
da una membrana impermeabilizzante bitume polimero elastoplastomerica di 4 kg/m, larga 1,05 m, con faccia
superiore bugnata, armata con una lamina di alluminio da 12 microns accoppiata a tessuto non tessuto di poliestere composito stabilizzato con fibra di vetro, tipo PROMINENT ALU POLIESTERE. La continuit della barriera
al vapore sulle parti verticali verr realizzata incollando preventivamente a fiamma, sullo spigolo al piede dei rilievi
una fascia di una membrana bitume polimero elastoplastomerica armata con tessuto non tessuto di poliestere
composito accoppiata a lamina dalluminio da 12 microns tipo DEFEND ALU POLIESTERE di larghezza tale
da coprire per almeno 10 cm la parte piana e risvoltare in verticale una quota di 5 cm superiore lo spessore
dellisolamento previsto.
Isolamento termico e manto impermeabile con THERMOBASE TEGOLA PUR 35/AE
Al di sopra della barriera al vapore tipo PROMINENT verr incollato a fiamma un isolante termico impermeabile
fornito in rotoli tipo THERMOBASE TEGOLA PUR 35/AE, dotato di marcatura CE conforme EN13165 ed EuroTHERMOBASE TEGOLA
con aletta di sormonto
classe F di reazione al fuoco conforme EN13501-1, codificato con codice di designazione PUR EN 13165-T2DS(TH)2-CS(10/Y)100-TR40. Lisolante sar costituito da listelli, larghi 50 mm, in schiuma poliuretanica autoestinguente, di =0,030 W/mK, laminata in continuo fra due feltri di vetro o fra due cartonfeltri bitumati che sono
accoppiati a caldo in continuo ad una membrana bitume polimero impermeabilizzante sottotegola tipo P4,5 con
faccia superiore costituita da scagliette di ardesia antiscivolo incollate ad alta temperatura che armata con un
tessuto non tessuto di poliestere composito stabilizzato con fibra di vetro. Lo spessore dellisolante, risulter dal
calcolo volto ad evitare la formazione di condensa nella stratigrafia. A partire dalla linea di colmo si svolgeranno
i rotoli di isolante termico. Riscaldando con la fiamma di un bruciatore a gas propano le bugne termoadesive
che ricoprono la faccia superiore della barriera al vapore se ne attiver ladesivit, e il rotolo isolante che vi verr
premuto sopra risulter perfettamente incollato. Successivamente si salderanno a fiamma anche i sormonti e i
raccordi alle parti verticali che saranno risvoltati per almeno 20 cm sul livello massimo delle acque e saranno costituiti da fasce di una membrana impermeabilizzante bitume
polimero armata con tessuto non tessuto di poliestere.

SOTTOTEGOLA SU LEGNO

6.3

Protezione sottotegola durevole. Solo unimpermeabilizzazione con memAVVERTENZA


brane di grosso spessore da la certezza assoluta del risultato durevole nel
Le opere di ripristino vanno eseguite spostando le tegole esistenti per file perpendicotempo perch alla perfetta tenuta delle saldature dei sormonti associa lelevato
lari alla linea di gronda, badando che, alla fine
durabilit anche esposta direttamente allesterno quando il sovrastante manto
della giornata lavorativa, il nuovo intervento
in tegole dissestato. Ci consentir di dilazionare gli interventi di manutenziosia raccordato al vecchio al fine di evitare
infiltrazioni in caso di pioggia.
ne delle tegole senza alcun timore che venga meno la tenuta allacqua della
copertura.
La membrana autoadesiva MINERAL SELFTENE TEGOLA EP POLIESTERE. Lapplicazione delle membrane bitume polimero a fiamma su tavolati in legno, specialmente quando questi delimitano una intercapedine ventilata, richiede la stesura preventiva di uno strato parafiamma chiodato e per evitare il rischio
di incendio deve essere eseguita da personale qualificato.
Lavvento delle nuove membrane autoadesive MINERAL SELFTENE TEGOLA EP POLIESTERE e SELFTENE BASE
EP POLIESTERE elimina il problema dellincendio causato dalle fasi operative di posa e non richiede limpiego di uno
strato aggiuntivo ma le normali membrane costituite da una mescola unica autoadesiva difettano di resistenza al calore e
possono causare la scivolamento delle tegole in gronda. Da ci la convenienza di usare una membrana adesiva che non
richieda lutilizzo della fiamma a contatto diretto con il tavolato ma che nello stesso tempo non sia eccessivamente molle
da causare il successivo scorrimento delle tegole verso la gronda quando queste poi verranno scaldate dal sole.
Impermeabilizzazione
sottotegola su vecchi
tavolati di legno, con
connessure tra le tavole
ben accostate

Impermeabilizzazione sottotegola con membrane autoadesive su


vecchi tavolati di legno, con connessure tra le tavole ben accostate,
su sottotetto non abitato ventilato, la localizzazione dellisolamento
6.3.1
termico sullultimo solaio orizzontale che sar ventilato dalla intercapedine a sezione variabile costituita dal vano sottotetto non abitato. (clima di
pianura, pendenza massima ammessa 35%). La posa delle membrane
autoadesive potr avvenire direttamente su tavolato, previamente pulito e se necessario trattato con una mano di
primer di INDEVER PRIMER E o FONOCOLL.
PENDENZA
35%

3. Coppi

2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL SELFTENE TEGOLA EP
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

Climi di montagna
esclusi

Sottotetto non abitato

STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL SELTENE TEGOLA EP chiodato sotto
sormonto di testa
3. Coppi

1. Tavolato
in legno

ATTENZIONE. La posa della membrana sottotegola va sempre integrata con fissaggio


meccanico per qualsiasi pendenza del tetto.

Modalit di posa
La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta e se necessario verr trattato con una
mano di primer INDEVER PRIMER E o FONOCOLL. Successivamente su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastoplastomerica, con faccia inferiore spalmata con mescola autoadesiva,
con armatura composita in tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro, autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE TEGOLA
EP POLIESTERE. I teli verranno sovrapposti per 6 cm lungo lapposita fascia longitudinale priva di ardesia prevista sulla faccia superiore, mentre la sovrapposizione di testa sar di 15 cm ca. Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si proceder allincollaggio asportando il film siliconato che ricopre la faccia inferiore della
membrana. Ladesione verr consolidata con un rullo metallico curando particolarmente i sormonti dei teli. Le sovrapposizioni di testa verranno incollate con
lapposito adesivo bituminoso a freddo HEADCOLL.

32

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Nel caso di posa delle tegole su


listellatura con le stesse modalit
verr impiegata la membrana
autoadesiva SELFTENE BASE
EP POLIESTERE con la faccia
superiore rivestita con la finitura
tessile Texflamina.

3. Coppi su
listellatura

SOTTOTEGOLA

2. Membrana impermeabilizzante
autoadesiva SELFTENE TEGOLA EP

PENDENZA
35%

1. Tavolato
in legno

Sottotetto non abitato


STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
SELTENE TEGOLA EP
3. Coppi su listellatura

Chiodi sotto sormonte


ogni 20 cm
Chiodi sotto
sormonte di testa
ogni 10 cm

20
10

Distribuzione
dei teli

MINERAL SELFTENE
TEGOLA EP

Lucernari ed
elementi
emergenti

Tutte le parti verticali in legno verranno rivestite


con la membrana bitume distillato polimero
SELFTENE BV BIADESIVO sulla quale poi verr
incollata la membrana sottotegola.
La membrana verr fissata meccanicamente
al supporto con chiodi a testa larga 10 mm
o graffe metalliche disposte ogni 10 cm sui
sormonti e sui bordi dei fogli e a quinconce
ogni 33 cm sul resto del foglio che verr
risvoltato sul piano per 20 cm.

Sistema metallico previsto


dal produttore di lucernari
MINERAL SELFTENE TEGOLA EP

MINERAL SELFTENE
TEGOLA EP

Lucernario

SELFTENE BV BIADESIVO

HEADCOLL

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

33

6.3.2

Impermeabilizzazione
sottotegola su vecchi
tavolati di legno sconnessi,
con connessure tra le
tavole inferiori a 5 mm

Impermeabilizzazione sottotegola con membrane autoadesive su


ROLLBASE, su vecchi tavolati di legno sconnessi, con connessure
tra le tavole inferiori a 5 mm, su sottotetto non abitato ventilato, la
localizzazione dellisolamento termico sullultimo solaio orizzontale che
sar ventilato dalla intercapedine a sezione variabile costituita dal vano
sottotetto non abitato.

3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL SELFTENE TEGOLA EP
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

4. Coppi

Sottotetto non abitato

2. ROLLBASE
HOLLAND

STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno sconnesso
2. ROLLBASE HOLLAND
3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
SELTENE TEGOLA EP chiodato sotto sormonto di testa
4. Coppi

1. Tavolato in legno
sconnesso
ATTENZIONE. La posa della membrana sottotegola va sempre integrata con fissaggio
meccanico per qualsiasi pendenza del tetto.

Modalit di posa
La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta.
I teli di ROLLBASE verranno stesi a secco sul piano di posa, sormontandoli tra loro per 6 cm nel senso longitudinale e per 12 cm nel senso trasversale. ROLLBASE va fissato meccanicamente con chiodi o viti muniti di rondella di 50 mm o di area equivalente. La densist minima di fissaggio
schematizzata nel disegno, dove i sormonti vengono fissati ogni 25 cm e sulla parte centrale del foglio vengono applicate due linee di fissaggio distanti
rispettivamente 33 e 66 cm dal bordo del telo con una cadenza di fissaggio ogni 50 cm. Per le parti del tetto pi esposte, riducendo il passo della
chiodatura si pu aumentare la densit del fissaggio in corrispondenza di una fascia larga 1 m attorno ai corpi emergenti mentre nel caso di zone
climatiche con vento forte si dovr aumentare la densit del fissaggio anche sul resto del tetto.
Successivamente su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastoplastomerica, con faccia inferiore spalmata con mescola autoadesiva, con armatura composita in
tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra di vetro, autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE TEGOLA EP POLIESTERE.
I teli verranno sovrapposti per 6 cm lungo lapposita fascia longitudinale priva di ardesia prevista sulla faccia superiore, mentre la sovrapposizione
di testa sar di 15 cm ca. Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si proceder allincollaggio asportando il film siliconato che ricopre la faccia inferiore
della membrana. Ladesione verr consolidata con un rullo metallico curando particolarmente i sormonti dei teli. Le sovrapposizioni di testa verranno
incollate con lapposito adesivo bituminoso a freddo HEADCOLL.

Fissaggio meccanico con viti


munite di rondella

25 cm
50 cm

Chiodatura di
ROLLBASE
66

0m
m

cm

33

5m

45

34

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

mm

cm

ROLLBASE HOLLAND POLIESTERE

6
20

SOTTOTEGOLA

Chiodi sotto sormonte


ogni 20 cm

Chiodi sotto
sormonte di testa
ogni 10 cm

ROLLBASE HOLLAND POL.

10

Chiodatura
del manto
impermeabile

MINERAL SELFTENE
TEGOLA EP

Nel caso di posa delle tegole su


listellatura con le stesse modalit verr impiegata la membrana
autoadesiva SELFTENE BASE EP
POLIESTERE con la faccia superiore rivestita con la finitura tessile
Texflamina.

Sottotetto non abitato


STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno sconnesso
2. ROLLBASE HOLLAND
3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
SELTENE TEGOLA EP chiodato sotto sormonto di testa
4. Coppi su listellatura

4. Coppi
su listellatura

3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


SELFTENE TEGOLA EP
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

2. ROLLBASE
HOLLAND

1. Tavolato in legno
sconnesso

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

35

6.4

SOTTOTEGOLA SU LEGNO
Riqualificazione energetica

Riqualificazione energetica da sottotetto non abitato a sottotetto abitato. Durante le opere di


ripristino della tenuta allacqua della copertura in tegole conveniente recuperare i vani di un sottotetto
rendendoli abitabili ed in questo caso si dovr riqualificare dal punto di vista energetico la copertura inserendo un isolamento termico:
- nel caso di un solo tavolato, immediatamente al di sotto della membrana impermeabile continua sottotegola (tetto non ventilato).
- oppure pu essere aggiunto un altro tavolato per formare una intercapedine di ventilazione dellisolante
sul quale si posa la membrana sottotegola (tetto ventilato).
Recupero a vano abitato del sottotetto con tetto non ventilato su tavolato singolo.

6.4.1

Coperture non ventilate


con tavolato singolo e tegole
poste sulla membrana
PENDENZA
35%

Climi di montagna
esclusi

6. Coppi

4. Listelli trasversali
(passo 60 cm)

5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


SELFTENE TEGOLA EP
chiodata sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione

Da sottotetto non abitato


a sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV BIADESIVO
3. Isolante termico resistente alla compressione fissato per
autoadesione
4. Listelli trasversali
5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
SELTENE TEGOLA EP chiodata sotto sormonto di testa
6. Coppi

6.4.2

Coperture non ventilate


con tavolato singolo e tegole
posate sui listelli

1. Tavolato
in legno

2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO

ATTENZIONE. La posa della membrana sottotegola va sempre integrata con fissaggio


meccanico per qualsiasi pendenza del tetto.

5. Coppi su listellatura

4. Membrana
impermeabilizzante
autoadesiva
SELFTENE BASE EP

PENDENZA
35%
Climi di montagna
compresi
Max 900 m

3. Isolante termico
resistente alla
compressione

Da sottotetto non abitato


a sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BASE EP
3. Isolante termico resistente alla compressione
4. Membrana impermeabilizzante autoadesiva SELTENE
BASE EP
5. Coppi su listellatura

36

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1. Tavolato
in legno

2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BASE EP

6
MINERAL SELFTENE TEGOLA EP

10

Chiodi sotto
sormonte ogni
10 cm

Isolante termico

SOTTOTEGOLA

Posa di
MINERAL
SELFTENE
TEGOLA EP
POLIESTERE
su isolante
termico posato
tra listelli
trasversali
(rif. 6.4.1)

Chiodatura sul listello


Listello

Recupero a vano abitato del sottotetto con tetto ventilato a doppio tavolato.

6.4.3

Coperture ventilate
con doppio tavolato e
strato isolante discontinuo

6. Coppi

5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL SELFTENE TEGOLA EP
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

4. Secondo tavolato
PENDENZA
35%
Climi di montagna
esclusi

3. Isolante
termico

Da sottotetto non abitato


a sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BASE EP
3. Isolante termico
4. Secondo tavolato
5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
SELTENE TEGOLA EP chiodata sotto sormonto di testa
6. Coppi

6.4.4

1. Tavolato
in legno

2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BASE EP

ATTENZIONE. La posa della membrana sottotegola va sempre integrata con fissaggio


meccanico per qualsiasi pendenza del tetto.

Coperture ventilate
con doppio tavolato e
strato isolante continuo

5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL SELFTENE TEGOLA EP
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

6. Coppi
4. Secondo tavolato

PENDENZA
35%
Climi di montagna
esclusi

3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione

Da sottotetto non abitato


a sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV BIADESIVO
3. Isolante termico resistente alla compressione fissato per
autoadesione
4. Secondo tavolato
5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
SELTENE TEGOLA EP chiodato sotto sormonto di testa
6. Coppi

1. Tavolato
in legno

2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO

ATTENZIONE. La posa della membrana sottotegola va sempre integrata con fissaggio


meccanico per qualsiasi pendenza del tetto.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

37

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

Rifacimento senza demolizione del manto impermeabile di coperture, in legno o lamiera


grecata, piane ed inclinate, in presenza di isolamento termico. Dopo aver tagliato le parti
del vecchio manto in tensione alla base dei rilievi, asportato il rivestimento non incollato delle parti
verticali, tagliato e appiattito tutti i corrugamenti del manto rincollandoli al supporto sulla superficie
di posa pulita e asciutta verr stesa una membrana elastoplastomerica di diffusione del vapore in bitume distillato
polimero ROLLBASE POLIESTERE/V la cui chiodatura sostituisce il fissaggio meccanico del vecchio manto. La
faccia inferiore di Rollbase costituita da un TNT di poliestere che consente la diffusione dellumidit intrappolata
nella vecchia stratigrafia.

7.1

7.1.1

Rifacimento
in monostrato

Rifacimento in monostrato
su ROLLBASE fissato
meccanicamente

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. ROLLBASE chiodato
3. Manto impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL PROTADUO HP 25
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15

7.1.2

Rifacimento
in bistrato

Rifacimento in bistrato
su ROLLBASE fissato
meccanicamente
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. ROLLBASE chiodato
3. Manto impermeabile superiore
HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA+MINERAL PROTADUO HP 25 o
HELASTA+MINERAL HELASTA o
FLEXTER FLEX TESTUDO+MINERAL FLEXTER
FLEX TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15

38

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

2. ROLLBASE
chiodato

1. Vecchio manto
su tavolato in
legno

3. Manto impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL PROTEADUO HP25 o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15

1. Vecchio manto
su lamiera
grecata

3. Manto impermeabile bistrato


HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
HELASTA+MINERAL PROTADUO HP 25 o
HELASTA+MINERAL HELASTA o
FLEXTER FLEX TESTUDO+MINERAL FLEXTER FLEX TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO o
FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15
2. ROLLBASE
chiodato

1. Vecchio manto
su tavolato in legno

1. Vecchio manto
su lamiera grecata

7.2.1

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA


Riqualificazione energetica

Il vecchio manto funge da


barriera al vapore

Il vecchio manto funge


da barriera al vapore e
nuovo isolante fissato
meccanicamente. La vecchia
stratigrafia ben aderente,
il vecchio manto dopo lievi
riparazione funge da barriera al
vapore del nuovo isolamento
che pu essere fissato
meccanicamente.
STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. Isolante termico fissato meccanicamente
3. Manto impermeabile bistrato

7.2.2

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

7.2

3. Manto impermeabile bistrato


2. Isolante termico fissato
meccanicamente

1. Vecchio manto
su tavolato in legno

1. Vecchio manto
su lamiera grecata

Posa di una nuova


barriera al vapore

Posa di una nuova barriera al vapore


a secco e nuovo isolante fissato
meccanicamente. La vecchia
stratigrafia non aderente e si
dovuto asportare il rivestimento dei
rilievi non incollato per cui necessario
posare una nuova barriera al vapore
costituita da DEFEND/V oppure su
ambienti ad alta produzione di vapore
DEFEND ALU POLIESTERE posati
a secco. Prima della posa della BV
si rinforzer lo spigolo fra parti piane
e verticali con una fascia di DEFEND
o DEFEND ALU POLIESTERE che
sopravanzer sul verticale per 5 cm
lo spessore dellisolante termico.
Successivamente il pannello isolante
verr fissato meccanicamente
per stabilizzare vecchia e nuova
stratigrafia.

3. Isolante termico fissato


meccanicamente

4. Manto impermeabile bistrato

2. Barriera
vapore DEFEND

1. Vecchio manto
su tavolato in legno

1. Vecchio manto
su lamiera grecata

STRATIGRAFIA
1. Vecchio manto su lamiera grecata / su tavolato in
legno
2. Barriera vapore DEFEND
3. Isolante termico fissato meccanicamente
4. Manto impermeabile bistrato

Per quanto riguarda il nuovo manto impermeabile vedi i successivi capitoli 7.3.1 e 7.3.2
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

39

Nuovo manto impermeabile

7.3
7.3.1

Manto impermeabile bistrato


su isolamento termico
resistente al calore

2. Manto impermeabile bistrato


HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA+MINERAL HELASTA
o in alternativa
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL REFLEX WHITE
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15

1. Isolante termico
resistente al calore

STRATIGRAFIA
1. Isolante termico resistente al calore fissato
meccanicamente
2. Manto impermeabile bistrato
HELASTA+MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA+MINERAL HELASTA
o in alternativa
FLEXTER TESTUDO+MINERAL FLEXTER TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL REFLEX WHITE
o FLEXTER TESTUDO+MINERAL DESIGN 15

Manto impermeabile bistrato su strato di isolamento termico resistente al calore.


I sistemi bistrato previsti sono:
Manto impermeabile bistrato con membrana elastomerica.
- Membrana sottostrato: sullo strato di isolamento termico in pannelli verr incollata in totale aderenza a fiamma, una membrana impermeabilizzante bitume
distillato polimero elastomerica di 4 mm di spessore HELASTA POLIESTERE. I teli verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15
cm nel senso trasversale e la saldatura dei sormonti verr eseguita a fiamma. Il manto impermeabile verr risvoltato ed incollato in totale aderenza a fiamma
sulle parti verticali.
- Membrana superiore: Sullo strato di protezione verr incollata in totale aderenza a fiamma una membrana impermeabilizzante composita in bitume distillato
polimero elastomerico ed elastoplastomerico pluristrato, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
oppure la membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero elastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL HELASTA POLIESTERE.
Modalit di posa
I teli del secondo strato verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale, saranno disposti a cavallo dei sormonti del primo strato e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni. La membrana verr risvoltata sulle parti verticali per una quota
di almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.
In alternativa:
Manto impermeabile bistrato con membrana elastoplastomerica
- Membrana sottostrato: sullo strato di isolamento termico in pannelli verr incollata in totale aderenza a fiamma, una membrana impermeabilizzante bitume
distillato polimero elastoplastomerica, di 4 mm di spessore FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE. I teli verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel
senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale e la saldatura dei sormonti verr eseguita a fiamma. La membrana verr risvoltata ed incollata in totale
aderenza a fiamma sulle parti verticali.
- Membrana superiore: lo strato superiore del manto impermeabile sar costituito da una membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero elastoplastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE oppure con la membrana
MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE con autoprotezione minerale speciale bianca ad alta saturazione e luminosit per
il risparmio energetico e la riduzione delle isole di calore urbane dotata di una alta riflettivita solare unita ad una elevatissima emissivita termica. In alternativa
come strato superiore pu essere usata anche la membrana elastoplastomerica MINERAL DESIGN 15 POLIESTERE da 4,5 kg/m, autoprotetta con una
combinazione di granuli minerali ceramizzati, in diverse tipologie di disegno, per la decorazione e lo sviluppo del design dei tetti con manto a vista.
Modalit di posa
I teli dello strato superiore verranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale e per 15 cm nel senso trasversale, saranno disposti a cavallo dei sormonti
del primo strato e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle sovrapposizioni. La membrana verr risvoltata sulle parti verticali per una quota di almeno
20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.

40

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

7.3.2

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

7
Manto impermeabile bistrato
su isolamento termico non
resistente al calore

2. Membrana impermeabilizzante
sottostrato autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP

3. Membrana impermeabilizzante superiore


MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL HELASTA
o in alternativa
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL REFLEX WHITE o
MINERAL DESIGN 15

1. Isolante termico
non resistente al
calore

STRATIGRAFIA
1. Isolante termico non resistente al calore fissato
meccanicamente
2. Membrana impermeabilizzante sottostrato
autotermoadesiva
AUTOTENE BASE EP
3. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL HELASTA
o in alternativa MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL REFLEX WHITE
o MINERAL DESIGN 15

Manto impermeabile bistrato su strato di isolamento termico non resistente al calore.


Per posare le membrane in aderenza sul polistirolo espanso sia estruso che sinterizzato si dovr impiegare uno speciale sottostrato protettivo autotermoadesivo AUTOTENE BASE EP POLIESTERE che viene steso a secco sullisolante e che aderir successivamente da solo con il calore della posa a fiamma dello
strato superiore che vi viene incollato sopra.
- Membrana di protezione e sottostrato: il sottostrato del manto impermeabile bistrato verr steso a secco sui pannelli isolanti con sormonti longitudinali di 6
cm e trasversali di 10 cm, e sar costituito da una membrana impermeabilizzante autotermoadesiva di base, tipo AUTOTENE BASE EP POLIESTERE in bitume distillato polimero elastoplastomerico di 3 mm di spessore con la faccia inferiore e la fascia di sormonto della faccia superiore spalmata con una mescola
adesiva attivabile con il calore indiretto generato dalla posa a fiamma dello strato successivo. Entrambe le superfici autotermoadesive sono protette da un
film siliconato che va asportato durante lo svolgimento dei rotoli che verranno stesi a ricoprire tutta la superficie piana e fermati al piede delle parti verticali. Il
rivestimento delle parti verticali verr eseguito con una fascia di membrana liscia della stessa natura di quella usata come strato superiore.
Manto impermeabile bistrato con membrana superiore elastomerica.
- Membrana superiore: sullo strato di protezione verr incollata in totale aderenza a fiamma una membrana impermeabilizzante composita in bitume distillato
polimero elastomerico ed elastoplastomerico pluristrato, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
oppure la membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero elastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL HELASTA POLIESTERE.
In alternativa:
Manto impermeabile bistrato con membrana superiore elastoplastomerica
- Membrana superiore: sullo strato di protezione verr incollata in totale aderenza a fiamma una membrana impermeabilizzante bitume distillato polimero
elastoplastomerica, autoprotetta con scagliette di ardesia, di 4 mm di spessore MINERAL FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE oppure con la
membrana MINERAL REFLEX WHITE FLEXTER TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE con autoprotezione minerale speciale bianca ad alta saturazione e
luminosit per il risparmio energetico e la riduzione delle isole di calore urbane dotata di una alta riflettivita solare unita ad una elevatissima emissivita termica.
In alternativa come strato superiore pu essere usata anche la membrana elastoplastomerica MINERAL DESIGN 15 POLIESTERE da 4,5 kg/m, autoprotetta
con una combinazione di granuli minerali ceramizzati, in diverse tipologie di disegno, per la decorazione e lo sviluppo del design dei tetti con manto a vista.
Modalit di posa
I fogli di membrana dello strato superiore, disposti a cavallo dei sormonti della membrana sottostrato, saranno sovrapposti tra loro per 10 cm nel senso longitudinale lungo lapposita fascia di sormonto priva di ardesia e per 15 cm nel senso trasversale, e verranno incollati a fiamma su tutta la superficie e sulle
sovrapposizioni con un bruciatore a gas propano. Il calore generato dalla posa a fiamma del secondo strato determiner contemporaneamente ladesione in
totale aderenza del sottostrato autotermoadesivo sullo strato di isolamento termico senza causarne la fusione. La membrana verr risvoltata e incollata sulle
parti verticali per una quota di almeno 20 cm superiore al piano di scorrimento delle acque.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

41

7.4

COPERTURE IN LAMIERA priva di isolamento termico


Riqualificazione energetica

Pannelli isolanti sagomati


su vecchia lamiera
grecata

Riqualificazione energetica con pannelli isolanti sagomati


ISOLGRECA di una vecchia coperura in lamiera grecata priva di isolamento termico. Spesso i volumi protetti con semplice lamiera grecata
subiscono cambiamenti di destinazione duso che rendono necessarie
integrazioni dellisolamento termico di lamiere dal profilo difficile da rivestire con lastre isolanti piane. Lo stesso nel
caso di coperture ammalorate che non conveniente demolire e sulle quali si vuole ripristinare la tenuta allacqua.
ISOLGRECA la lastra isolante in polistirolo espanso autoestinguente con battentature laterali e la faccia superiore piana accoppiata ad una membrana in bitume distillato polimero elastoplastomerica che sborda dal pannello a formare due cimose di sormonto. La faccia inferiore sagomata su misura secondo il profilo della lamiera
metallica, e consente di realizzare su qualsivoglia disegno una superficie piana e resistente sulla quale incollare
il manto impermeabile. Le lastre vengono prodotte su misura con polistirolo classificato dalla norma EN13163
come tipo 80 e 120.

7.4.1

3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL DESIGN 15
Vite
autoperforante

STRATIGRAFIA
1. Lamiera grecata
2. ISOLGRECA
3. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL DESIGN 15

1. Lamiera grecata

2. ISOLGRECA

Modalit di posa
La superficie da trattare dovr essere sufficientemente regolare, con lastre prive di rotture ed in generale in condizioni tali da sopportare la posa dei nuovi pannelli
che dovranno essere ben accostati con le cimose sovrapposte secondo la linea di massima pendenza.
La stabilizzazione dei pannelli alla struttura esistente viene affidata ad una chiodatura costituita dalle speciali viti autoperforanti per lamiera grecata. I tasselli
saranno muniti, in testa, di una rondella di circa 70 mm di diametro. II numero dei chiodi a m sar in funzione dello stato del supporto e dellesposizione al vento.
Dovranno essere previsti comunque almeno 4 chiodi al m.
Limpermeabilizzazione sar costituita da una membrana bitume distillato polimero armata con non tessuto di poliestere tipo MINERAL PROTEADUO, MINERAL
HELASTA, MINERAL FLEXTER TESTUDO o MINERAL DESIGN incollata a fiamma a cavallo delle sovrapposizioni della membrana sottostante.

42

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Rifacimento anticorrosione
di coperture in lamiera zincata corrosa

Rifacimento con
rivestimento liquido
ALLUMASOL

Rifacimento di una copertura in lamiera zincata corrosa con rivestimento liquido ALLUMASOL. ALLUMASOL stato messo a punto per
proteggere le coperture in lamiera zincata dalla corrosione, un rivestimento liquido di colore argenteo a base di una miscela di bitumi, resine
elastiche, cariche autoestinguenti, pigmento di alluminio affiorante e additivi antiruggine specifici per bloccare
lossidazione del ferro. Inoltre la presenza di alluminio, riflettendo i raggi solari, riduce la temperatura superficiale
del supporto. ALLUMASOL inoltre per la sua elevata azione antiossidante, antiruggine, termoisolante e resistenza
alla corrosione da fuliggine e da fumi di scarico indicato per strutture metalliche di tetti in lamiera, grondaie,
converse, box metallici, serbatoi, camini e su supporti ferrosi e zincati in genere.

7.5.1

STRATIGRAFIA
1. Lamiera grecata
2. Doppia mano di ALLUMASOL

Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Le superfici
devono essere perfettamente pulite da parti friabili
ed in distacco, asciutte, ed esenti da olii e grassi. I
supporti metallici ferrosi nuovi devono essere sgrassati con solvente; per le superfici arrugginite si rende
necessario anche unaccurata preventiva pulizia con
spazzola in acciaio manuale o meccanica e lapplicazione di una mano di fondo del convertitore di ruggine
PROTIFER; consumo 0,100 Kg/m.
APPLICAZIONE. ALLUMASOL si applica tal quale,
a pennello, spazzolone e a spruzzo, previa diluizione
con Ragia Minerale. Per una lunga durata si consiglia
sempre lapplicazione di ALLUMASOL in due mani
sovrapposte da 400 g/m cad. importante che il
prodotto venga applicato in ununica direzione; la
posa incrociata o in direzioni diverse altera il leafing
della pasta di alluminio e quindi laspetto della pittura.

2. Doppia mano di
ALLUMASOL

1. Lamiera grecata

Rifacimento di una copertura in lamiera zincata corrosa con rivestimento liquido UNOLASTIC. Con il suo impiego, UNOLASTIC impermeabilizzante monocomponente allacqua, pronto alluso garantisce limpermeabilit anche senza limpiego dellarmatura.
Utilizzando i tessuti darmatura RINFOTEX PLUS o RINFOTEX EXTRA, si possono riparare crepe o piccoli fori
presenti sulla lamiera. UNOLASTIC verniciabile con ELASTOLIQUID S o con WHITE REFLEX.

7.5.2

Rifacimento con
UNOLASTIC

STRATIGRAFIA
1. Lamiera grecata
2. Doppia mano di UNOLASTIC

Modalit di posa
Dopo aver preparato il supporto, stendere due
mani (minimo 1,5 kg/m cad.) di UNOLASTIC
sulla superficie del tetto. Si possono riparare crepe e piccole fessure stendendo una fascia larga
10 cm dellarmatura RINFOTEX EXTRA o RINFOTEX PLUS sulla prima mano di UNOLASTIC
ancora fresco stendere poi la seconda mano di
UNOLASTIC in modo da ricoprire accuratamente
larmatura.

2. Doppia mano di
UNOLASTIC

1. Lamiera grecata

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

43

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

7.5

7.6

Rifacimento completo di vecchie tettorie e tetti in legno in pendenza


con manto a vista.
Tavolati di legno con connessure tra le tavole ben accostate

Spesso le vecchie tettoie e le coperture in legno inclinate sono rivestite con lastre ondulate o comunque con elementi che si possono rimuovere con relativa facilit portando a nudo il vecchio tavolato.
Rifacimento con
membrane autoadesive
direttamente su tavolato

Rifacimento di vecchi tavolati di legno, con connessure tra le tavole ben accostate, con membrane autoadesive posate direttamente
su tavolato. La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta e
se necessario sar trattata con una mano di primer INDEVER PRIMER E o FONOCOLL. Successivamente
su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, una
membrana impermeabilizzante autoadesiva in bitume polimero elastomerica, con faccia inferiore spalmata
con mescola autoadesiva, con armatura composita in tessuto non tessuto di poliestere stabilizzato con fibra
di vetro, autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS oppure MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS.

7.6.1

PENDENZA
vedi pag. 45

2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS

VIDEO DI POSA

Sottotetto non abitato

STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS

1. Tavolato
in legno

Modalit di posa
I teli verranno sovrapposti per 8 cm lungo lapposita fascia longitudinale priva di ardesia prevista sulla
faccia superiore, mentre la sovrapposizione di testa sar di 15 cm ca.
Dopo aver allineato e riavvolto i teli, si proceder allincollaggio asportando il film siliconato che ricopre
la faccia inferiore della membrana. Ladesione verr consolidata con un rullo metallico curando particolarmente i sormonti dei teli. Le sovrapposizioni di testa verranno incollate con lapposito adesivo
bituminoso a freddo HEADCOLL.
AVVERTENZA
Poich il manto completamente aderente al tavolato, lutilizzo di questo sistema dovr
essere oggetto di attenta valutazione delle condizioni termoigrometriche degli ambienti
coperti per evitare laccumulo di umidit nelle strutture lignee, si dovr pertanto provvedere ad una adeguata ventilazione del vano sottostante il tavolato.

44

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Dettaglio della cimosa e sormonto parafiamma

6 cm
Sormonto
parafiamma
autoadesivo

2 cm

Sormonto
laterale a
fiamma

Tabella decori MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS POLIESTERE


O

TT

FE

3D
EF

Three-Dimensional

Decoro: COPPI

Decori tradizionali

Decoro: TEGOLA CANADESE OVALE

Decoro: TEGOLA CANADESE OVALE

Decoro: TEGOLA CANADESE

Dettagli di posa

Pendenza superiore a 100%

Pendenza superiore al 15%

Lunghezza massima

2,5 metri

Pendenza tra 15 e 100%


Lunghezza massima

5 metri

4m
Fissaggio meccanico
con chiodi o viti
con rondella ogni 20 cm

Sormonte di testa

Colmi e dipluvi

Taglio
lineare

Area di sovrapposizione del manto


predisposto con taglio lineare

Soluzione B
Tagliare una striscia
come indicato

Soluzione A
Tagliare le
singole
tegole

Soluzione B
Tagliare una strisica
come indicato

Soluzione A
Tagliare le
singole tegole

Tagliare seguendo la curva del


coppo e quindi sovrapporlo al
manto sottostante

Area di sovrapposizione
del manto predisposto con sagomatura

Tagliare seguendo
le linee rette del disegno

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

45

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

Rifacimento
con UNOLASTIC
direttamente su tavolato

Rifacimento di vecchi tavolati di legno, con connessure tra le tavole


7.6.2
ben accostate, con guaina liquida UNOLASTIC direttamente su tavolato. Con il suo impiego, UNOLASTIC impermeabilizzante monocomponente allacqua, pronto alluso garantisce limpermeabilit di piccole
superfici anche senza limpiego dellarmatura. Utilizzando i tessuti darmatura RINFOTEX PLUS o RINFOTEX
EXTRA, il sistema raggiunge altissime prestazioni, necessarie per garantire limpermeabilit di superfici estese.
Si tratta di una soluzione allavanguardia per prestazioni dimpermeabilit, durabilit nel tempo e facilit di posa
che innalzano il fattore di sicurezza dellintero sistema. UNOLASTIC pu essere lasciato a vista ed disponibile
nei colori grigio, nero, e marrone cotto oppure verniciabile con ELASTOLIQUID S o con WHITE REFLEX.

4. Coppi

VIDEO DI POSA

Sottotetto non abitato

STRATIGRAFIA
1. Tavlolato in legno
2-3. Doppia mano di UNOLASTIC e RINFOTEX
PLUS
4. Coppi

1. Tavolato
in legno

Modalit di posa
Previa pulizia del supporto, stendere una
mano abbondante (minimo 1,5 kg/m)
di UNOLASTIC sulla superficie del tetto.
Stendere larmatura RINFOTEX EXTRA o
RINFOTEX PLUS su UNOLASTIC ancora
fresco. Stendere poi unaltra mano di UNOLASTIC (minimo 1,5 kg/m) in modo da
ricoprire accuratamente larmatura.

2-3. Doppia mano di


UNOLASTIC e RINFOTEX
PLUS

Su UNOLASTIC possibile posare coppi e tegole fissandoli direttamente su cordoli di malta.

AVVERTENZA
Poich l'impermeabilizzazione completamente aderente al tavolato, lutilizzo di questo sistema dovr essere oggetto di attenta valutazione delle condizioni termoigrometriche degli ambienti coperti per evitare laccumulo di umidit nelle strutture lignee, si dovr
pertanto provvedere ad una adeguata ventilazione del vano sottostante il tavolato.
Applicare UNOLASTIC sulla superficie
dangolo tra il tetto e la grondaia

Posizionare una fascia di RINFOTEX PLUS di


altezza 15 cm su UNOLASTIC ancora fresco

Ricoprire accuratamente RINFOTEX PLUS


con una mano di UNOLASTIC

Procedere con l'applicazione di UNOLASTIC


sulla superficie del tavolato

Stendere RINFOTEX EXTRA o RINFOTEX PLUS


su UNOLASTIC ancora fresco e pressare

Stendere UNOLASTIC in modo da ricoprire


accuratamente l'armatura

46

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Rifacimento completo di vecchie tettorie e tetti in legno in pendenza


con manto a vista.
Tavolati di legno sconnessi con connessure tra le tavole inferiori a 5 mm

Rifacimento con
membrane autoadesive
su ROLLBASE

Rifacimento di vecchi tavolati di legno sconnessi con connessure


7.7.1
tra le tavole inferiori a 5 mm, con membrane autoadesive su ROLLBASE. Dopo aver ristabilito la planarit della superficie sul tavolato in
legno, prima di posare le membrane autoadesive, per regolarizzare la
superficie verr fissata meccanicamente, con chiodi muniti di rondella da 50 mm di diametro, ROLLBASE
HOLLAND POLIESTERE , una membrana armata con tessuto non tessuto di poliestere da filo continuo Spunbond con faccia inferiore accoppiata ad un tessuto non tessuto di poliestere a vista e faccia superiore rivestita
con una pelle polimerica fusa compatibile con la posa a freddo di membrane autoadesive. Successivamente
su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la
membrana autoadesiva autoprotetta con scagliette di ardesia MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS oppure
MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS.
3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)

Sottotetto non abitato

STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. ROLLBASE HOLLAND
3. Membrana impermeabilizzante autoadesiva
MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS
chiodato sotto sormonto di testa

2. ROLLBASE
HOLLAND

1. Tavolato in legno

Modalit di posa
La superficie di posa dovr essere liscia e priva di avvallamenti e asperit, e dovr essere adeguatamente pulita ed asciutta. I teli di ROLLBASE verranno stesi a secco sul piano
di posa, sormontandoli tra loro per 6 cm nel senso longitudinale e per 12 cm nel senso trasversale. ROLLBASE va fissato meccanicamente con chiodi o viti muniti di rondella di
50 mm o di area equivalente. La densist minima di fissaggio schematizzata nel disegno, dove i sormonti vengono fissati ogni 25 cm e sulla parte centrale del foglio vengono applicate due linee di fissaggio distanti rispettivamente 33 e 66 cm dal bordo del telo con una cadenza di fissaggio ogni 50 cm. Per le parti del tetto pi esposte, riducendo
il passo della chiodatura si pu aumentare la densit del fissaggio in corrispondenza di una fascia larga 1 m attorno ai corpi emergenti mentre nel caso di zone climatiche con
vento forte si dovr aumentare la densit del fissaggio anche sul resto del tetto. Successivamente su tutta la superficie verr incollato in totale aderenza, per semplice pressione a temperatura ambiente, la membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS o MINERAL SELFTENE HE OVERLAPS.
Fissaggio meccanico con viti
munite di rondella

25 cm
50 cm

Chiodatura di
ROLLBASE
(rif. 6.3.2)
5

66
0m
m

cm

33

cm

ROLLBASE HOLLAND POLIESTERE

5m
m

45

mm

Per i dettagli di posa vedi il capitolo 7.6.1.


GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

47

COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

7.7

7.8

COPERTURE IN LEGNO
Riqualificazione energetica

Se la struttura della vecchia copertura lo consente possibile recuperare a vano abitato il sottotetto sovrapponendo un altro tavolato con isolamento ventilato oppure semplicemente posando un isolante termico protetto
dalla membrana autoadesiva.

7.8.1

Tetto non ventilato


su tavolato singolo
PENDENZA
vedi pag. 45

Climi di montagna
esclusi

5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)
4. Listelli trasversali
(passo 60 cm)
3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione

Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV
BIADESIVO
3. Isolante termico resistente alla compressione fissato
per autoadesione
4. Listelli trasversali
5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS chiodato
sotto sormonto di testa

7.8.2

1. Tavolato
in legno

2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO

Tetto ventilato
su doppio tavolato e
strato isolante continuo

PENDENZA
vedi pag. 45

5. Membrana impermeabilizzante autoadesiva


MINERAL DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS
chiodato sotto sormonto di testa
(lunghezza massima teli 4,0 m)
4. Secondo tavolato

Climi di montagna
esclusi

3. Isolante termico
resistente alla
compressione fissato
per autoadesione

Sottotetto abitato
STRATIGRAFIA
1. Tavolato in legno
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV
BIADESIVO
3. Isolante termico resistente alla compressione fissato
per autoadesione
4. Secondo tavolato
6. Membrana impermeabilizzante autoadesiva MINERAL
DESIGN AUTOADESIVO EP OVERLAPS chiodato
sotto sormonto di testa

48

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1. Tavolato
in legno

2. Barriera vapore
autoadesiva
SELFTENE BV BIADESIVO

7
COPERTURE IN LEGNO O LAMIERA

Chiodi sotto sormonte


ogni 20 cm
Chiodi sotto
sormonte
ogni 10 cm

20
10

Disposizione
dei teli

MINERAL SELFTENE
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO

MINERAL SELFTENE
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO

SELFTENE BV HE
BIADESIVO

Bordi laterali
del tetto

HEADCOLL

MINERAL SELFTENE
o MINERAL DESIGN AUTOADESIVO

Chiodi sotto
sormonte ogni
10 cm

Posa di
MINERAL
SELFTENE
TEGOLA EP
POLIESTERE
su isolante
termico posato
tra listelli
trasversali
(pag. 7)

10

Isolante termico

Chiodatura sul listello

Listello

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

49

COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO

Rifacimento di coAVVERTENZA
perture in cemenPer quanto riguarda lorganizzazione del
cantiere si suggerisce:
to amianto. Le co Prima di iniziare i lavori. Interpellare gli uffiperture in cementoci della ASL competente per il territorio circa
lesecuzione dei lavori aventi come oggetto
amianto degli edifici, sono spesso in
prodotti in fibro-cemento.
condizioni di grave degrado a causa
Nel corso dei lavori. Approntare tutte le
del loro naturale invecchiamento.
sicurezze necessarie per la salvaguardia degli operatori in conformit alle disposizioni
La prolungata esposizione agli
legislative vigenti.
agenti atmosferici, infatti, provoca
unusura elevata soprattutto sul lato
esterno della copertura. Accurate indagini hanno dimostrato come le fibre di
amianto, utilizzate quale rinforzo nelle lastre ondulate in cemento, con linvecchiamento delle stesse, tendono a liberarsi e a diffondersi nellatmosfera.
Questo minerale estremamente dannoso per la salute delluomo.
La loro rimozione e sostituzione con sistemi alternativi si scontra con parecchie problematiche dovute sia alla difficolt di operare nelle normi di legge
vigenti che per gli elevati costi di smaltimento. Si calcola che non esistono
discariche sufficienti a contenere i rifiuti tossici nocivi che risulterebbero dalle
demolizioni delle coperture esistenti in cemento-amianto.
Da ci la necessit di operare in modo tale da evitare il pi possibile le demolizioni e lulteriore dispersione nellaria delle fibre di amianto.
Si deve inoltre considerare che la rimozione degli elementi di copertura pu
provocare gravi disagi alle attivit sottostanti.

8.1

8.1.1

Incapsulamento
TIPOLOGIA A

DECRETO LEGGE
Il Ministero della Sanit con il Decreto del 20
agosto 1999 ha definito le diverse tipologie
di applicazione dei rivestimenti incapsulanti
sulle lastre in cemento amianto.
TIPOLOGIA A.
Con vista allesterno: se applicato per lincapsulamento di manufatti in cemento-amianto
esposti agli agenti atmosferici e quindi soggetti a degrado progressivo.
TIPOLOGIA B.
Con vista allinterno: se applicato per lincapsulamento di manufatti in cemento-amianto
situati allinterno.
TIPOLOGIA C.
Non a vista: se applicato per lincapsulamento di manufatti in cemento-amianto, a supporto degli interventi di confinamento.
TIPOLOGIA D.
Ausiliario: se applicato per evitare la dispersione di fibre nellambiente a supporto degli
interventi di rimozione.
Tutte queste soluzioni di bonifica sono state
supportate con attestazioni di conformit sui
materiali impiegati a determinate caratteristiche prestazionali contenute nella norma
UNI10686.

Incapsulamento estradosso - Bonifica mediante lincapsulamento


delle lastre di cemento-amianto tipologia A.

4. Doppia mano di
ELASTOLIQUID PUR
di due diversi colori

3. Una mano di
FIBERPROOF o
FIBERPROOF ECO

STRATIGRAFIA
1. Copertura in cemento amianto
2. Una mano di PREFIX o PREFIX ECO
3. Una mano di FIBERPROOF o FIBERPROOF ECO
4. Doppia mano di ELASTOLIQUID PUR di due diversi
colori

50

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1. Copertura in
cemento amianto

2. Una mano
di PREFIX o
PREFIX ECO

Incapsulamento
TIPOLOGIA B

1. Copertura in
cemento amianto

2. Doppia mano di
ELASTOLIQUID PUR
di due diversi colori
STRATIGRAFIA
1. Copertura in cemento amianto
2. Doppia mano di ELASTOLIQUID PUR di due diversi
colori

8.2
8.2.1

COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO


Riqualificazione energetica

Sovracopertura con
pannelli isolanti sagomati
TIPOLOGIA C

Sovracopertura - Bonifica mediante la sovracopertura delle lastre di


cemento-amianto tipologia C.

4. Vite ad
ancoretta

STRATIGRAFIA
1. Copertura in cemento amianto
2. Una mano di ELASTOLIQUID PUR
3. ISOLONDULA
4. Vite ad ancoretta
5. Membrana impermeabilizzante superiore
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO o
MINERAL HELASTA o
MINERAL FLEXTER TESTUDO o
MINERAL DESIGN 15 o
MINERAL PROTEADUO HP 25 o
MINERAL REFLEX WHITE

1. Copertura in
cemento amianto

5. Membrana impermeabilizzante
MINERAL PROTEADUO TRIARMATO
o MINERAL HELASTA
o MINERAL FLEXTER TESTUDO
o MINERAL DESIGN 15
o MINERAL PROTEADUO HP 25
o MINERAL REFLEX WHITE

3. ISOLONDULA
2. Una mano di
ELASTOLIQUID PUR

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

51

8
COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO

8.1.2

Incapsulamento intradosso - Bonifica mediante lincapsulamento


delle lastre di cemento-amianto tipologia B.

TERRAZZE-PARKINGS

Rifacimento senza demolizione di parking. Anche nel caso del rifacimento dei tetti parcheggio, quando le quote dei rilievi e delle soglie di accesso lo consentono, sempre conveniente
evitare le opere di demolizione e le spese di conferimento dei rifiuti posando il nuovo manto impermeabile direttamente sulla vecchia pavimentazione in asfalto o cementizia. Nel caso di posa
su vecchia pavimentazione cementizia preferibile optare per la posa in semiaderenza per evitare la formazione di bolle che potrebbero manifestarsi prima della stesura della nuova pavimentazione a causa dellumidit
intrappolata nel sottofondo mentre nel caso di posa su vecchio asfalto sufficientemente poroso sar possibile
anche la posa in totale aderenza, tipologia di collegamento al supporto che comunque sar sempre usata nel
caso di rifacimento delle rampe di accesso al parcheggio.

9.1

9.1.1

Bistrato in semiaderenza
sotto pavimentazione
cementizia

Rifacimento bistrato in semiaderenza, su vecchia pavimentazione cementizia, sotto nuova pavimentazione cementizia carrabile
gettata in opera o su elementi in
cls autobloccanti
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione cementizia
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. FLEXTER TESTUDO
4. TECTENE REROOF BASE STRIP EP
5. Membrana impermeabilizzante PROTEADUO
TRIARMATO o HELASTA o FLEXTER FLEX
TESTUDO o FLEXTER TESTUDO
6. PROTEADUO TRIARMATO o HELASTA o FLEXTER
FLEX TESTUDO o FLEXTER TESTUDO
7. Tessuto non tessuto 500 g/m + Film PE 0,1 mm
8. Giunto
9. Nuova pavimentazione cementizia

9.1.2

Bistrato in semiaderenza
sotto pavimentazione in
conglomerato bituminoso

Rifacimento bistrato in semiaderenza, su vecchia pavimentazione cementizia o su vecchia


asfaltatura, sotto nuova pavimentazione in conglomerato bituminoso carrabile
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione in asfalto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO TRIARMATO
o PROTEADUO POL. 25/4 o FLEXTER TESTUDO 25/4
4. TECTENE REROOF BASE STRIP EP
5. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o PROTEADUO POL. 25/4 o FLEXTER TESTUDO 25/4
6. PROTEADUO TRIARMATO
o PROTEADUO POL. 25/4 o FLEXTER TESTUDO 25/4
7. Nuovo conglomerato bituminoso

52

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

6. PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO

8. Giunto

3. FLEXTER TESTUDO

9. Nuova pavimentazione
cementizia

7. Tessuto non
tessuto 500 g/m2 +
Film PE 0,1 mm

5. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO
o HELASTA
o FLEXTER FLEX TESTUDO
o FLEXTER TESTUDO
4. TECTENE REROOF BASE
STRIP EP

1. Vecchia
pavimentazione
cementizia
2. Primer INDEVER
o ECOVER

6. PROTEADUO TRIARMATO 4
o PROTEADUO POL. 25/4
o FLEXTER TESTUDO 25/4
2. Primer INDEVER
o ECOVER

7. Nuovo conglomerato
bituminoso

5. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO TRIARMATO 4
o PROTEADUO POL. 25/4
o FLEXTER TESTUDO 25/4
3. PROTEADUO TRIARMATO 4
o PROTEADUO POL. 25/4
o FLEXTER TESTUDO 25/4

4. TECTENE REROOF
BASE STRIP EP
1. Vecchia
pavimentazione
in asfalto

Rifacimento monostrato in totale aderenza, su vecchia asfaltatura,


sotto nuova pavimentazione in conglomerato bituminoso carrabile

9
TERRAZZE-PARKINGS

9.1.3

Monostrato in totale aderenza


sotto pavimentazione in
conglomerato bituminoso

5. PROTEADUO POLIESTERE 25/5


o FLEXTER TESTUDO 25/5
2. Primer INDEVER
o ECOVER

STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione in asfalto
2. Primer INDEVER o ECOVER
3. PROTEADUO POL. 25/5 o FLEXTER TESTUDO 25/5
4. Membrana impermeabilizzante PROTEADUO
POLIESTERE 25/5 o FLEXTER TESTUDO 25/5
5. PROTEADUO POL. 25/5 o FLEXTER TESTUDO 25/5
6. Nuovo conglomerato bituminoso

6. Nuovo conglomerato
bituminoso

4. Membrana impermeabilizzante
PROTEADUO POL. 25/5
o FLEXTER TESTUDO 25/5
3. PROTEADUO POL. 25/5
o FLEXTER TESTUDO 25/5

1. Vecchia
pavimentazione in asfalto

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

53

10

MURATURE UMIDE

Risanamento delle murature umide con intonaci deumidificanti.


Il recupero costituisce oggi una percentuale molto rilevante degli interventi che si eseguono in
edilizia. Recuperare e risanare vuol dire anche salvaguardare il nostro enorme patrimonio storico e
culturale, e quindi gli interventi acquistano unimportanza notevole.
Tra le varie fonti di degrado la pi importante da analizzare nelle sue varie
forme sicuramente lumidit. Leliminazione dei gravi danni che da essa
derivano, costituisce una delle voci pi importanti dei costi passivi per il
recupero dei locali di costruzioni civili o di fabbricati di importanza storica
ed artistica.
Prima di iniziare qualsiasi tipo di intervento sulle strutture, sar opportuno
accertare la natura dei fenomeni che generano umidit e la quantit di essa contenuta nei muri, poich i metodi dintervento potranno essere assai
diversi a seconda dei casi e al tipo di umidit presente.
Classifichiamo un muro secco se contenente un tasso di umidit dal 3%
al 5% (umidit fisiologica), muro umido con umidit tra il 5% al 10%, muro
bagnato con umidit superiore al 10%.
Per garantire un buon esito dellintervento, necessario analizzare anche
la consistenza della struttura muraria e la quantit e la qualit dei sali esistenti nella muratura.
Successivamente si passer alla scelta dei sistemi di deumidificazione,
che dovr essere ponderata in base alle analisi rilevate. Questa una fase
molto importante poich una scelta errata pu incidere in maniera drastica sul risultato finale. Per la deumidificazione e il risanamento si interviene quasi sempre con un sistema basato sullapplicazione di vari prodotti, con
funzioni specifiche, che nellinsieme formano un ciclo di risanamento su misura della struttura considerata.

10.1

10.1.1

Umidit da risalita capillare e forte affioramento salino

5. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
4. Intonaco deumidificante
POROVENT INTONACO PRONTO
STRATIGRAFIA
1. Muratura fuori terra interessata da umidit da risalita
2. Impregnante antisalino DEUMISAL
3. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
4. Intonaco deumidificante POROVENT INTONACO
PRONTO
5. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR

54

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

3. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
2. Impregnante antisalino
DEUMISAL

1. Muratura fuori
terra interessata da
umidit da risalita

Umidit meteorica da pioggia battente

MURATURE UMIDE

10.1.2

10

5. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
STRATIGRAFIA
1. Muratura fuori terra interessata da umidit da risalita
sottoposta a pioggia battente
2. Impregnante antisalino DEUMISAL
3. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
4. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
5. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR

4. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN
3. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
2. Impregnante antisalino
DEUMISAL

1. Muratura fuori
terra interessata da
umidit da risalita
sottoposta a pioggia
battente

10.1.3 Umidit dovuta all'azione combinata di risalita capillare e presenza


di acqua di falda

6. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
5. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN
STRATIGRAFIA
1. Muratura contro terra in presenza di acqua da falda
2. Cemento a presa rapida BETONRAPID
3. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
4. Cemento impermeabilizzante OSMOSEAL
5. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
6. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR

4. Cemento
impermeabilizzante OSMOSEAL
3. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN

1. Muratura contro
terra in presenza di
acqua da falda
2. Cemento a presa rapida
BETONRAPID

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

55

11 PAVIMENTI E MURATURE CONTROTERRA, VANI INTERRATI


11.1

Impermeabilizzazione, risanamento e riqualificazione energetica di muri, pavimenti


controterra e cantine umide.

Affioramenti di umidit dal pavimento controterra e/o umidit


11.1.1 di condensazione, muri umidi da risalita capillare
Pavimento. Per quanto riguarda il pavimento posando sul vecchio pavimento una membrana TESTUDO SPUNBOND
POLIESTERE 16 da 4 mm di spessore, contro lumidit di risalita, stesa a secco saldata solo sui sormonti e risvoltata ed
incollata sui muri a contenere lo spessore degli strati successivi che saranno costituiti dal pannello isolante resistente alla
compressione, contro lumidit di condensazione e dalla nuova pavimentazione. Come barriera al vapore, prima della
posa del pavimento, si dovr proteggere lisolante con dei fogli di polietilene di almeno 0,20 mm di spessore sormontati
per 20 cm ca.
Muri umidi. Per quanto riguarda i muri umidi, possono esser risanati demolendo il vecchio intonaco, sia allinterno che
allesterno, fino ad 1 m oltre il fronte dellumidit, e rintonacando poi con il ciclo POROVENT SYSTEM PRONTO come
indicato nel precedente capitolo 10.1.1.
Parte esterna interrata. Per quanto riguarda la parte interrata se fosse necessario linserimento di una cintura di drenaggio, si dovr scavare fino al piede della fondazione ed alloggiare le apposite tubazioni forate raccordate al foglio di plastica
bugnata accoppiato ad un TNT tipo PROTEFON TEX appoggiato sul muro in elevazione fino a 10 cm fuori terra dove
verr fissato meccanicamente in testa e protetto con lapposito profilo in plastica. In prossimit delle tubazioni di drenaggio
il tessuto non tessuto che riveste PROTEFON TEX verr delaminato dal foglio di plastica per avvolgere le tubazioni.
A maggior protezione, dopo avere pulito accuratamente il muro e prima di stendere il foglio bugnato, si pu trattare la
parte interrata con 2 mani di UNOLASTIC da 1,5 kg/m cad. armate con RINFOTEX.
5. Membrana
impermeabilizzante
TESTUDO

6. Isolante
termico

ciclo POROVENT
SYSTEM PRONTO capitolo 10.1.1
7-8. Nuova
pavimentazione su
nuovo massetto
cementizio

9. ciclo POROVENT
SYSTEM PRONTO capitolo 10.1.1

2. Vecchia
pavimentazione
STRATIGRAFIA
1. Fondazione
2. Vecchia pavimentazione
3. Foglio protettivo drenante PROTEFON TEX
4. Tubo drenaggio
5. Membrana impermeabilizzante TESTUDO
6. Isolante termico
7-8. Nuova pavimentazione su nuovo massetto
cementizio
9. Ciclo POROVENT SYSTEM PRONTO
vedi capitolo 10.1.1

56

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

1. Fondazione

3. Foglio
protettivo
drenante
4. Tubo
drenaggio PROTEFON TEX

Cantine, seminterrati e muri controterra


11.1.2 su terreni umidi

Pavimento. Per quanto riguarda il pavimento, pu essere risanato posando sul vecchio pavimento una membrana TESTUDO SPUNBOND POLIESTERE 16 da 4 mm di spessore, contro lumidit di risalita, stesa a secco saldata solo sui
sormonti e risvoltata ed incollata sui muri a contenere lo spessore degli strati successivi che saranno costituiti dal pannello
isolante resistente alla compressione contro lumidit di condensazione e dalla nuova pavimentazione. Come barriera al
vapore, prima della posa del pavimento, si dovr proteggere lisolante con dei fogli di polietilene di almeno 0,20 mm di
spessore sormontati per 20 cm ca.
Muri umidi. Per quanto riguarda i muri umidi, possono essere risanati demolendo il vecchio intonaco, sia allinterno che
allesterno, fino ad 1 m oltre il fronte dellumidit, e rintonacando poi con il ciclo POROVENT SYSTEM PRONTO oppure, per integrare lisolamento termico, fissando il foglio di plastica bugnato PROTEFON al muro e chiodandovi sopra un
pannello preconfezionato di polistirolo espanso accoppiato ad una lastra di cartongesso. In alternativa si possono posare
i pannelli di polistirolo e poi edificare un contromuro.
Faccia esterna della parete controterra. Per quanto riguarda la faccia esterna della parete controterra si dovr scavare
fino al piede della fondazione ed alloggiare le apposite tubazioni forate che saranno raccordate alla membrana bugnata
ARMODILLO che sar stata incollata alla muratura fino a 10 cm fuori terra dove verr fissato meccanicamente in testa e
protetta con una lamiera metallica sagomata. ARMODILLO verr protetto dal non tessuto filtrante FILTRO con la funzione
di trattenere le parti fini del terreno che potrebbero intasare i canali drenanti. Il FILTRO verr fissato pressandolo sulle placche della bugne di ARMODILLO fatte rinvenire a fiamma. In prossimit delle tubazioni di drenaggio il tessuto non tessuto
verr invece avvolto su di esse.
8. Foglio protettivo drenante PROTEFON
posato con le bugne rivolte verso la parete
7. Isolante termico
6. Membrana
impermeabile
TESTUDO
POLIESTERE

In alternativa a 7-8, ciclo POROVENT SYSTEM


PRONTO - capitolo 10.1.1

9. Pannelli in polistirene
espanso sinterizzato

10. Tamponamento con


lastra di cartongesso

11-12. Nuova
pavimentazione su
nuovo massetto
cementizio

2. Vecchia
pavimentazione
STRATIGRAFIA
1. Fondazione
2. Vecchia pavimentazione
3. Membrana impermeabilizzante corazzata ARMODILLO
4. Tubo drenaggio
5. Filtro Tessuto non tessuto di poliestere
6. Membrana impermeabilizzante TESTUDO
7. Isolante termico
8. Foglio protettivo drenante PROTEFON posato con le
bugne rivolte verso la parete
9. Pannelli in polistirene espanso sinterizzato
10. Tamponamento con lastra di cartongesso
11-12. Nuova pavimentazione su nuovo massetto
cementizio

5. Filtro Tessuto
non tessuto di
poliestere

4. Tubo drenaggio

1. Fondazione

3. Membrana
impermeabile bugnata
ARMODILLO

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

57

PAVIMENTI E MURATURE CONTROTERRA, VANI INTERRATI

11

Impermeabilizzazione dei vani interrati dallinterno


11.1.3 con cementi osmotici
La fonte principale del degrado e quindi dellinagibilit di locali sotterranei o parzialmente interrati lacqua proveniente da infiltrazioni, da falda freatica o da sacche di acqua piovana dispersa nel terreno che stazionano sul muro
controterra privo di una adeguata impermeabilizzazione e drenaggio. Nei casi pi gravi, in presenza di falda freatica, lacqua spinta dalla pressione idrostatica, tende a raggiungere allinterno del locale, lo stesso livello esterno,
attraverso le fessure o vuoti capillari. Lacqua da infiltrazione pu essere bloccata soltanto rendendo impermeabile
la struttura di contenimento, alla quale affidato il compito di reggere la spinta idrostatica.

11.1.4

impermeabilizzazione
interna in presenza di
infiltrazioni da acqua di
falda in assenza di adeguata
impermeabilizzazione
esterna
4. Cemento
impermeabilizzante
OSMOSEAL

5. Massetto cementizio
protettivo QUICKCEM
PRONTO

STRATIGRAFIA
1. Muratura contro terra, con intonaco cementizio in
buone condizioni, in presenza di acqua da falda
2. Cemento a presa rapida BETONRAPID
3. Sguscia con RESISTO TIXO
4. Cemento impermeabilizzante OSMOSEAL
5. Massetto cementizio protettivo QUICKCEM PRONTO

58

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

3. Sguscia con
RESISTO TIXO
2. Cemento a
presa rapida
BETONRAPID

1. Muratura contro
terra, con intonaco
cementizio in buone
condizioni, in presenza
di acqua da falda

PAVIMENTI E MURATURE CONTROTERRA, VANI INTERRATI

11.1.5

11

impermeabilizzazione
interna di vecchie murature
miste in mattone-pietra
in presenza di infiltrazioni
dacqua

7. Finitura SILICOLOR
o DECORFINE
o BioCALCECOLOR
STRATIGRAFIA
1. Muratura contro terra in presenza di infiltrazioni
dacqua
2. Cemento a presa rapida BETONRAPID
3. Intonaco macroporoso idrorepellente IDROPLAN
4. Cemento impermeabilizzante OSMOSEAL
5. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
6. Intonaco deumidificante
POROVENT INTONACO PRONTO
5. Finitura SILICOLOR o DECORFINE o
BioCALCECOLOR

6. Intonaco deumidificante
POROVENT INTONACO PRONTO
5. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO
4. Cemento
impermeabilizzante OSMOSEAL
3. Intonaco macroporoso
idrorepellente IDROPLAN

1. Muratura contro
terra in presenza di
infiltrazioni dacqua
2. Cemento a presa rapida
BETONRAPID

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

59

12

CALCESTRUZZO

AGGRESSIONE
Ripristino del calcestruzzo. II calcestruzzo senza
DA AGENTI CHIMICI
dubbio il materiale pi usato in edilizia, grazie alla sua economicit, alla facilit e velocit della messa in opera, alla
plasmabilit che permette di realizzare opere dalle forme pi
complesse e alla sua compatibilit con i ferri darmatura che ne aumentano
le caratteristiche di resistenza meccanica a flessione e trazione. II calcestruzzo sembrava fosse un materiale indistruttibile, e questa convinzione,
combinata con la sua facilit di produzione hanno portato a tralasciare,
spesso, anche le norme pi elementari per ottenere la qualit necessaria
a garantire la durata nel tempo delle opere. Nel settore produttivo bisogna
prevedere severi controlli di qualit per soddisfare le esigenze del progettista che a sua volta deve tener conto non solo delle caratteristiche meccaniche della struttura ma anche dellambiente pi o meno aggressivo al
quale lopera esposta. La messa in opera, inoltre, deve essere eseguita con precisione per quanto riguarda la
compattazione, lo spessore del copriferro, la stagionatura, riprese di getto, ecc.

12.1

1. Pulizia

2. Protezione e passivazione
dei ferri

3. Ripristino

4. Regolarizzazione delle
superfici

Modalit di posa
PULIZIA. Eseguire la disintonacatura degli eventuali intonaci sino a trovare la superficie in calcestruzzo.
Rimuovere le parti in fase di distacco e incoerenti mediante scalpellatura; boiacche superficiali, olii disarmanti, polvere e sporco in genere verranno asportati con
idrosabbiatura.
I ferri scoperti andranno puliti a metallo bianco, asportando ogni traccia di ruggine.
PROTEZIONE E PASSIVAZIONE DEI FERRI. Immediatamente dopo la pulitura, i ferri darmatura saranno trattati e protetti da ulteriori ossidazioni con Iapplicazione di due mani a pennello di una boiacca costituita da STRATO 4900 e cemento, oppure STRATO AB, bicomponente epossidico, oppure STRATO FER.
RIPRISTINO. II riporto a spessore di parti mancanti e copriferro verr eseguito con Iapplicazione della malta cementizia a ritiro compensato, tissotropica
e fibrorinforzata RESISTO REP o RESISTO TIXO, previa bagnatura a rifiuto del sottofondo prima dellapplicazione. Evitare veli dacqua che saranno eliminati
mediante assorbimento o con aria compressa.
Riporti di spessore elevato, potranno essere ripristinati mediante colatura in cassero di RESISTO FLUID, malta colabile a ritiro compensato fibrorinforzata.
Eventuali irregolarit superficiali a basso spessore verranno regolarizzate mediante rasatura con RESISTO UNIFIX, malta cementizia ad alta lavorabilit ed adesione maggiorata.
REGOLARIZZAZIONE DELLE SUPERFICI. Le superfici cos riparate verranno poi regolarizzate con RESISTO BIFINISHING, malta bicomponente a base di
leganti idraulici inerti selezionati e additivi con polimeri sintetici in dispersione acquosa, che garantisce unottima adesione al supporto, impermeabilit allacqua
ed ai gas aggressivi dellatmosfera.
VERNICIATURA PROTETTIVA. Successivamente si protegger la struttura contro la carbonatazione con unapposita verniciatura protettiva e decorativa a
base di resine acriliche INDECOLOR BETON o ELASTOLIQUID S

60

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

12

13

CALCESTRUZZO

ISOLAMENTO ACUSTICO

13.1 PRONTUARIO DELLE TECNICHE DI ISOLAMENTO ACUSTICO

L1

L2

smesse da pareti e solai sollecitati dal


rumore aereo generato allesterno o nelle
unit immobiliari confinanti, dal rumore di calpestio che gli occupanti delledificio causano sui solai e dai rumori degli impianti installati nelledificio.
Rispetto al vecchio metodo basato sulla
realizzazione di contropareti pesanti in
laterizio quello basato sulla controparete in gesso rivestito (cartongesso) occupa meno spazio, la parete pi leggera, si realizza a secco, un vantaggio non
da poco nei locali abitati, il passaggio di
cavi e tubazioni semplice e, pi importante di tutto, si ottengono livelli di isolamento notevolmente pi elevati di quelli
ottenibili con una muratura tradizionale.
Si deve tener conto che non esiste
un materiale isolante miracolistico che
incollato sul muro risolve i problemi di
isolamento acustico, i pannelli spesso
sagomati a cuspidi o forati usati per la
correzione acustica delle sale di spettacolo non hanno alcuna funzione per lisolamento acustico.

I pannelli isolanti cellulari rigidi a celle


chiuse, ottimi per lisolamento termico,
non hanno per alcuna propriet di isolamento acustico dai rumori.
I pannelli isolanti da inserire nella intercapedine di un sistema di isolamento acustico sono di natura fibrosa meno diffuso
limpiego di isolanti cellulari elastici e/o a
celle aperte, inutile e in alcuni casi addirittura negativo limpiego di isolanti cellulari rigidi a celle chiuse.

NON CONFONDERE LISOLAMENTO


CON LASSORBIMENTO

Gli isolanti fibrosi opportunamente


protetti da una lamina fonoimpedente impermeabile in fase di costruzione
vengono usati con successo anche per
lisolamento dei rumori di calpestio sotto
un massetto galleggiante ma danno ottimi risultati anche quando evitando di
demolire una pavimentazione esistente
vengono interposti fra la vecchia ed una
nuova pavimentazione in legno flottante. Nel caso si voglia la pavimentazione in ceramica si useranno gli isolanti
FONOSTOPTile.

Lisolamento acustico di un vano gi abitato si basa sulla realizzazione di contropareti e controsoffitti leggeri in cartongesso, realizzati a secco, con intercapedine riempita da isolanti fibrosi, che
vengono addossati, evitando ogni collegamento rigido, alle superfici da isolare, realizzando un sistema di isolamento
dinamico massa-molla-massa in grado
di smorzare le vibrazioni dellaria tra-

Controparete
pesante in
muratura

CORREZIONE ACUSTICA
La modifica dellassorbimento superficiale della parete che si
pratica per correggere lacustica delle sale non influisce sul
rumore trasmesso ma solo sul suono riflesso

Controparete
leggera in gesso
rivestito

13

FONOSTOPLegno

ISOLAMENTO DELLE PARETI


E DEI SOFFITTI
Le contropareti su telaio metallico. il
sistema di isolamento pi performante
perch il telaio autoportante e consente sia di variare la distanza dalla parete da isolare sia di montare pi lastre
incrementando in entrambi i casi il potere fonoisolante del sistema. La controparete in gesso rivestito montata su dei profilati metallici fissati a due
binari, avvitati uno a soffitto ed uno a
pavimento, opportunamente isolati con
guarnizioni autoadesive. Lintercapedine
determinata dallo spessore dei montanti metallici viene riempita con gli isolanti fibrosi SILENTEco, SILENTRock,
TOPSILENTRock. Si consiglia sempre
di montare almeno due lastre sovrapposte la prima costituita dalla lastra
TOPSILENTGips, che preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta
densit mentre la seconda sar del tipo
standard reperibile in tutti i magazzini edili.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

61

ISOLAMENTO ACUSTICO

Il corretto isolamento acustico di un edificio in fase di progetto e costruzione incide


relativamente sui costi mentre lisolamento acustico di una unit immobiliare gi
costruita abitata una operazione onerosa che riduce i volumi dei vani.
Innanzitutto si deve considerare che il
rumore non proviene esclusivamente per
trasmissione diretta attraverso le pareti o i
solai che confinano con le unit immobiliari vicine o con lesterno ma anche per via
indiretta attraverso pareti o solai che non
sono direttamente sollecitati dalla sorgente del rumore ma che comunque entrano in
vibrazione perch sono legate rigidamente alle partizioni di confine, per cui lisolamento molto spesso non riguarder unicamente pareti e solai perimetrali ma anche i
divisori interni.

Lo spessore minimo da considerare per un


sistema come sopra descritto, montato su
di un telaio da 50 mm, in grado di fornire un
buon livello di isolamento indicativamente
di 85 mm ca.
TOPSILENTGips

R
F IB

A D I P O LI E S T

Lo spessore minimo da considerare per


SILENTGips, spessore della colla compreso, va dai 35 mm ca. del pannello da
29,5 mm ai 55 mm ca. del pannello da
49,5 mm, mentre lo spessore occupato
da TOPSILENTDuogips di 26 mm ca.
TOPSILENTDuogips

SILENTGips e SILENTGipsalu

SILENTRock

ER
E

LA

SILENTEco

Le contropareti incollate. Le contropareti del tipo incollato come SILENTGips


e TOPSILENTDuogips isolano meno e in
genere non possono esservi sovrapposte
altre lastre di cartongesso per aumentarne le prestazioni isolanti, di contro, occupano meno spazio delle pareti su telaio metallico, la prima pi performante mentre la seconda, meno spessa, va
usata solo quando lo spazio a disposizione minimale.
Entrambe le tipologie sono costituite da
una lastra di cartongesso sul cui retro,
nel caso di SILENTGips, incollato un
pannello di fibra di vetro, mentre nel caso
di TOPSILENTDuogips vi incollata una
lamina fonoimpedente accoppiata ad un
tessuto non tessuto di fibra poliestere
ad agugliatura elastica. Entrambi vanno
incollati al muro da isolare con la colla
GIPSCOLL, stesa sulla faccia fibrosa del
pannello, realizzando in tal modo un legame elastico e non rigido fra cartongesso
e parete, perch ottenuto attraverso la
fibra di vetro o di poliestere, in grado di
smorzare le vibrazioni acustiche.

MATERIALE AD ALTO
CONTENUTO RICICLATO E
INTERAMENTE RICICLABILE

CONTROPARETE LEGGERA INCOLLATA


TOPSILENTDuogips

Forato
25x25x12

CONTROPARETE LEGGERA SU ORDITURA


METALLICA

3. TOPSILENTDuogips

2. Colla

3. SILENTEco

o
SILENTRock

1. Fascia
desolidarizzante

2. TELAIO

METALLICO

4. TOPSILENTGips

PARETE
ESISTENTE

5. CARTONGESSO

1. FASCIA

DESOLIDARIZZANTE

CONTROPARETE LEGGERA INCOLLATA


SILENTGips

PARETE
ESISTENTE

1. FASCIA
DESOLIDARIZZANTE

62

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

2. SILENTGips

o
SILENTGipsalu

Il controsoffitto su orditura metallica.


Lisolamento del soffitto si realizza con la
stessa tecnica usata per le contropareti su
telaio metallico con la differenza che lorditura metallica del controsoffitto, su cui
si avvita prima la lastra TOPSILENTgips e
poi una lastra di cartongesso standard, va
sostenuta elasticamente con degli appositi
agganci metallici che mantengono appeso
il telaio evitando di avvitarlo rigidamente al
soffitto altrimenti si perde totalmente lisolamento previsto.
Labbassamento minimo da considerare
dellordine di 100 mm per i sistemi su telaio metallico in aderenza con un isolamento
dellintercapedine di almeno 40 mm realizzato con pannelli SILENTEco,

ELEMENTI COSTITUENTI LA FACCIATA


Piccoli elementi
Cassonetti delle tapparelle

Parte opaca

CONTROSOFFITTO SU TELAIO
METALLICO RIBASSATO
1. SILENTEco o
SILENTRock

13

FONOPROTEX la presa daria silenziata distribuita da INDEX con un sezione netta di per il passaggio dellaria
di 100 cm2 dotata di un isolamento
acustico certificato di Dn,e,w = 53,9 dB.
FONOPROTEX ha dimensioni ridotte (352915 cm) ed dotato di una
prolunga componibile che ne consentono una facile e rapida installazione
nelle murature perimetrali esterne pi
comuni.

2. Telaio metallico

FONOPROTEX

Piccoli elementi
Prese daria

3. TOPSILENTGips
4. Lastra di cartongesso

CONTROSOFFITTO SU TELAIO METALLICO A


RIDOSSO DEL SOFFITTO ESISTENTE
1. SILENTEco o
SILENTRock

2. Telaio metallico

Parte trasparente

I vecchi cassonetti in legno montati nei


vecchi edifici sono un importante veicolo dei rumori e sede di una consistente dispersione termica. Si pu migliorare il confort termoacustico dei vani
abitati incollando allinterno dei vecchi cassonetti, sui pannelli di legno, la
lamina TOPSILENTBitex con la colla
FONOCOLL e foderando poi il vano del
cassonetto con i pannelli isolanti termoacustici SILENTEco che possono essere
incollati con la colla GIPSCOLL.
SILENTeco un isolante a base di fibre
di poliestere non contiene fibre minerali,
non irrita la pelle e non punge e pertanto pu essere agevolmente maneggiato,
tagliato e sagomato nelle misure volute.
Se lo spazio fra cassonetto e avvolgibile minimale il rivestimento interno
del vano potr essere eseguito usando
la lamina TOPSILENTDuo con la faccia ricoperta con un tessuto non tessuto di poliestere bianco fonoassorbente
rivolta verso lesterno usando la colla
FONOCOLL sulle parti lignee e la colla
GIPSCOLL sulle parti murarie.
SILENTEco

F IB

RA D

I P O LI E

ST

ER
E

COME DIFENDERSI DAL RUMORE


PROVENIENTE DALLESTERNO
DELLEDIFICIO
In genere la parte muraria delle facciate (la parte opaca) costruita correttamente sufficientemente pesante da proteggere dal rumore proveniente dallesterno
per cui tutta lattenzione va rivolta allisolamento della parte finestrata (la parte trasparente) perch il rumore esterno, come
il calore, passa tutto da l ma se si abita in
un ambiente urbano rumoroso ci si deve
rassegnare a vivere con le finestre chiuse
e per lestate a montare limpianto di condizionamento.
Per migliorare la situazione sul costruito
come si visto la prima cosa da fare la
sostituzione dei vecchi infissi ed installare almeno i doppi vetri, quando possibile, la soluzione migliore e la pi performante linstallazione delle doppie finestre a chiusura ermetica.

LA

4. Lastra di cartongesso

3. TOPSILENTGips

MATERIALE AD ALTO
CONTENUTO RICICLATO E
INTERAMENTE RICICLABILE

Le aperture che vengono praticate nei


muri di facciata nelle pareti dei vani cucina dove sono installati forni e fornelli a gas possono ridurre notevolmente
il potere fonoisolante della muratura, si
consideri che un foro aperto di 100 cm2,
il minimo prescritto dalle norme, riduce
di circa 10 dB lisolamento della parete.

Dn,e,w = 53 dB
Per il periodo che si tengono aperte
le porte dei balconi ci si pu difendere dai rumori provenienti dallesterno
montando delle barriere e delle piante
con fogliame folto e il pi alte possibile, disposte in aderenza alle ringhiere dei
poggioli, magari integrandole con tendaggi il pi pesanti possibile che arrivino
a coprire tutta la ringhiera; fino ad arrivare alla soluzione pi protettiva costituita
dallinstallazione di una veranda.
Raramente conviene isolare acusticamente le pareti perimetrali di facciata
perch normalmente sono di per s sufficientemente pesanti da garantire la protezione acustica.
Nel caso di pareti di facciata effettivamente deboli se ne valuter la necessit
e la convenienza solo dopo la sostituzione della parte finestrata.
La convenienza potrebbe manifestarsi nelloccasione di una integrazione
dellisolamento termico delle pareti di
facciata ed in tal caso si dovranno
scegliere materiali isolanti e tecniche
di posa in grado di garantire entrambe le prestazioni sia di isolamento termico sia di isolamento acustico.
Lisolamento a cappotto che si applica sulla parte esterna della parete perimetrale il sistema che garantisce la
copertura totale della facciata e presenta
il vantaggio di eliminare tutti i ponti termici ed affinch possa garantire anche
un buon isolamento acustico necessario impiegare pannelli isolanti fibrosi
di natura minerale (fibra di vetro o lana
di roccia) di almeno 6 cm di spessore
corredati di certificazione acustica, da
evitare luso di isolanti plastici cellulari a
celle chiuse che offrono buone prestazioni termiche ma scadenti prestazioni
acustiche, fatto salvo, per quei sistemi
basati sullimpiego di pannelli compositi
costituiti dallaccoppiamento di entrambi
i materiali ma per i quali sempre utile
richiedere la certificazione della prestazione acustica.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

63

ISOLAMENTO ACUSTICO

SILENTRock, fino ai 200 mm e oltre, qualora laltezza della stanza lo consenta, per
i sistemi su telaio sospeso con pendini e
doppio strato di isolamento ottenuto con
gli stessi pannelli il primo dei quali fissato
sul soffitto.

Quando in un edificio condominiale si


deve provvedere in proprio allisolamento sia acustico che termico dellalloggio
si pu isolare la parete di facciata dallinterno con i sistemi basati sulla posa di
una controparte leggera montata su telaio metallico o sullapplicazione della controparete leggera incollata, con lavvertenza, in questo ultimo caso, di sostituire il pannello SILENTGips, lunico dei
sistemi descritti in precedenza sprovvisto di barriera al vapore, con il pannello
SILENTGipsalu, in gesso rivestito accoppiato a lana di vetro con barriera al vapore
in lamina di alluminio incorporata.
POSIZIONAMENTO DELLA FASCIA
DI GUARNIZIONE

COME DIFENDERSI DAL RUMORE


PROVENIENTE DALLINTERNO
DELLEDIFICIO
Le pareti perimetrali di confine degli edifici
costruiti negli anni del boom edilizio spesso sono troppo leggere e trasmettono facilmente i rumori aerei generati dalle voci e
dagli apparecchi radiotelevisivi.
I vecchi impianti idraulici e di riscaldamento, i vani ascensore ecc. spesso non sono
adeguatamente isolati.
Generalmente i solai cementizi hanno invece di per s un peso sufficiente per ridurre
il passaggio dei rumori aerei ma non isolano il rumore durto o calpestio generato dal
trascinamento di sedie e mobili o dai passi
degli abitanti.

Solaio Rw>50 dB

POSIZIONAMENTO DELLA LASTRA


DI SILENTGips
Solaio Lnw>63 dB

Lavvertenza sopra riportata si rende necessaria nellisolamento termoacustico della


parete di facciata perch, attraversata dalla
dispersione termica unita alla migrazione
del vapore acqueo verso lesterno, se non
adeguatamente protetta da una barriera
al vapore, posta sulla faccia pi calda della
muratura, si potrebbe innescare una condensazione del vapore acqueo negli strati
pi freddi della facciata.
In alcuni casi lisolamento del rumore esterno che per via diretta attraversa la parete
di facciata pu risultare insufficiente se il
rumore che passa per via indiretta attraverso le pareti interne legate alla parete di
facciata importante, per cui pu risultare necessario anche il rivestimento di queste ultime.

64

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

POSA DI SILENTEco

POSA DEL CARTONGESSO

Un solaio
pesante
isola dai rumori
aerei...

ma un solaio
pesante NON
isola dai rumori
di calpestio

Pi grave il problema dei vecchi solai in


legno che essendo leggeri ed elastici trasmettono facilmente sia i rumori aerei che i
rumori di calpestio.
Per proteggersi dal rumore aereo proveniente da un appartamento posto sullo
stesso piano si realizza una controparete
sulla parete confinante con laltra unit abitativa ma questo a volte non sufficiente
quando il rumore che passa per via indiretta ancora rilevante per cui si dovr prevedere leventualit di rivestire con la stessa
tecnica tutte le pareti del vano che si vuole
isolare.
Per evitare di occupare inutilmente lo spazio abitativo si pu procedere per gradi,
prima di tutto si isola la parete confinante
e poi se il beneficio risulta ancora insufficiente si proceder con il rivestimento totale delle pareti della stanza. Raramente
necessario isolare anche il soffitto perch
la trasmissione indiretta del rumore aereo
attraverso un solaio pesante ridotta.
MONTAGGIO DEL CONTROTELAIO METALLICO

Per isolare i rumori dei passi e delle voci


provenienti dal piano superiore si dovr
installare il controsoffitto e poich i rumori
di calpestio sono molto pi forti dei rumori
aerei pi frequente la necessit di provvedere anche allisolamento di tutte le pareti
del vano su cui insiste il solaio da isolare
e non si pu procedere per gradi, come
nel caso precedente, isolando inizialmente
solo il soffitto per poi fare successivamente
le contropareti.

Isolamento
della parete

SILENTEco

Alcuni rumori dellimpianto idraulico


sono facilmente risolvibili intervenendo direttamente sullorigine del disturbo
spesso causato dalla mancanza di giunti elastici fra pompe e autoclavi o degli
ammortizzatori dei colpi di ariete sulle
tubazioni, dallassenza di supporti antivibranti sotto le macchine in movimento, da una rubinetteria mal conformata,
dalla mancanza dei riduttori di pressione, tutti problemi impiantistici che generano rumori ma che possono essere
risolti alla fonte.

AMMORTIZZATORE DEI COLPI DARIETE

13

Ammortizzatore

ISOLAMENTO ACUSTICO

La decisione in questo caso dovr essere presa preventivamente perch per una
corretta posa del sistema di isolamento
necessario procedere prima alla posa delle
contropareti e poi al montaggio del controsoffitto e non il contrario altrimenti il controsoffitto rimane pi vincolato e isola di meno.

Telaio
metallico

Tratto lungo di tubo

TOPSILENTGips
Cartongesso

Nel caso si voglia provvedere in proprio allisolamento dei rumori di calpestio


che disturbano i vicini si potr intervenire
sovrapponendo una pavimentazione resiliente come la moquette sul vecchio pavimento lapideo o ceramico della propria abitazione oppure sovrapponendo sullo stesso una pavimentazione in legno flottante su
di uno strato di FONOSTOPLegno.
lisolante dei rumori di calpestio specifico per le pavimentazioni in legno flottanti, spesso 5 mm, costituito da una lamina
fonoresiliente accoppiata ad un tessuto
non tessuto elastico di fibre poliestere ad
alta densit, occupa uno spessore totale,
pavimentazione compresa, di 20 mm ca.

Manicotto
elastico
Supporti
antivibranti

FONOSTOPLegno

FONOSTOPDuo

PAVIMENTAZIONE IN LEGNO FLOTTANTE


FONOCELL ROLL
Vecchia
pavimentazione

DETTAGLIO DEI GIUNTI SUL TUBO DI


COLLEGAMENTO CON IL VASO DI ESPANSIONE

Listoni in legno
ad incastro

FONOSTOPLegno

Manicotti di gomma

FONOCOLL

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

65

Lo stesso si pu fare con i vani dove


sono installati gli impianti centralizzati
RCA (riscaldamento, condizionamento,
aerazione) o che contengono i motori degli ascensori, provvedendo sia ad
isolare dai rumori aerei la sala che li
contiene, con linstallazione dallinterno
di contropareti e controsoffitti in gesso
rivestito su telaio metallico preferendo il
pannello SILENTRock, pi resistente al
fuoco, come riempimento dellintercapedine nel caso della sala caldaie, sia
ad isolare la trasmissione delle vibrazioni degli organi in movimento alla struttura edile, installando opportuni supporti antivibranti sotto i macchinari, sia ad
intercettare le vibrazioni veicolate dalle
tubazioni isolandole dalla struttura con
manicotti elastici e dotandole di giunti elastici.

ISOLAMENTO ACUSTICO DALLINTERNO


CON CONTROSOFFITTO E CONTROPARETI

3. SILENTRock

1. SILENTRock

2. Telaio metallico

4. TOPSILENTGips

5. Lastra di
cartongesso

POTERE
FONOISOLANTE
Rw = 69,0 dB
CERTIFICAZIONE ITC-CNR
n. 4213/RP/06

6. SILENTRock
2. Laterizio
7. TOPSILENTGips

1. FONOSTRIP

8. Cartongesso
4. Fascia perimetrale
per massetti
3. INTOPLAN

Nellimpossibilit di intervenire sullorigine del disturbo causato da un vecchio


impianto o un macchinario identificando
la parete/i attraverso la quale passa per
via diretta gran parte del rumore si interverr con gli stessi criteri indicati in precedenza isolando prima la parete interessata per poi intervenire sulle altre pareti
se la trasmissione indiretta del rumore
ancora rilevante.

5. Telaio metallico

VANO ASCENSORE ISOLATO DAL FABBRICATO

Vano ascensore
Supporti
antivibranti

FONOSTOPDuo

TOPSILENTEco

in doppio strato
a facce contrapposte

Materiali
antivibranti
Controparete

TOPSILENTEco

Controparete

66

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

13
ISOLAMENTO ACUSTICO DI PAVIMENTI

Isolamento acustico dai rumori di calpestio di una pavimentazione esistente senza demolizione. In
edilizia civile sentita lesigenza di garantire lisolamento acustico dei rumori di calpestio e limpermeabilit dei
solai interni come pure di proteggere la pavimentazione dalle fessure e dallumidit che dal piano di posa potrebbero trasmettersi alla pavimentazione stessa. Una ulteriore esigenza che riguarda sia i nuovi edifici e ancora di pi
il rifacimento di vecchie pavimentazioni quella di impiegare materiali e sistemi di isolamento che consentano di
ridurre gli spessori degli strati sottostanti la pavimentazione.
Isolamento acustico
realizzato sotto pavimento
in legno flottante

un sistema praticabile in edifici di nuova costruzione ma pu anche risultare


molto conveniente nel caso di ristrutturazioni, posato direttamente sul vecchio
pavimento,evitando cosi la demolizione. Poich porta via poco spessore pu
anche servire in quei casi disperati quando nel caso di nuova costruzione mancano le quote per il massetto o per errori progettuali e/o di posa non si raggiunto il risultato previsto. E stato messo a
punto un prodotto specifico, FONOSTOPLegno, adatto per pavimentazioni in legno ad incastro che occupa uno spessore inferiore ed dotato di una bassa comprimibilit sia per evitare il danneggiamento delle giunzioni ad incastro dei listoni
di legno sia quella sensazione sgradevole
di eccessiva cedevolezza del pavimento
durante il pedonamento.

13.2.1

4. Listoni in legno ad incastro

2. FONOCELL ROLL
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. Listoni in legno ad incastro
4. FONOSTOPLegno

Modalit di posa
3. FONOSTOPLegno
La posa dellisolante e della pavimentazione avviene
completamente a secco I rotoli di FONOSTOPLegno
vanno svolti su di sottofondo liscio, pulito ed asciutto,
privo di asperit ed avvallamenti.
FONOSTOPLegno va posato con la faccia ricoperta
1. Vecchia
dal non tessuto rivolta verso il solaio da isolare. Nel
pavimentazione
caso di posa sopra una pavimentazione ceramica
esistente e preferibile stendere preventivamente su di
questa una mano delladesivo FONOCOLL al fine di evitare
lo spostamento di FONOSTOPLegno durante la posa del
pavimento sovrastante.
Le linee di accostamento vanno sigillate con lapposito nastro super adesivo SIGILTAPE incollato a cavallo delle stesse. Lisolante va fermato e rifilato al piede
delle murature e dei corpi emergenti dal piano del solaio. Durante la posa del pavimento,per evitare ponti acustici, si dovr evitare di addossarlo alle murature,
per precauzione pu essere impiegata una striscia di politene espanso autoadesivo da incollare perimetralmente solo al piede dei muri che garantisca la desolidarizzazione fra questi ed il pavimento e che verr rifilata a conclusione della posa in opera. Si dovr poi porre attenzione anche alla successiva posa del
battiscopa che per lo stesso motivo dovr essere posto in opera leggermente staccato dal pavimento.

Isolamento acustico sotto


pavimenti in marmo,
ceramica e pietra

Isolamento acustico sotto pavimenti in marmo, ceramica e pietra.


13.2.2
Specialmente nel caso delle pavimentazioni rigide in marmo, ceramica e pietra,
il problema ancora pi sentito perch lottenimento di un elevato grado di
isolamento dei rumori di calpestio normalmente passa attraverso la posa di un
massetto galleggiante interposto fra lo strato di isolamento acustico e pavimentazione che allunga i tempi e gli oneri di
messa in opera e che, dato lo spessore consistente (almeno 4 cm) riduce i volumi abitativi. Inoltre sempre pi sentita
lesigenza di ridurre i tempi di presa dei collanti usati per posare le pavimentazioni stesse.
FONOSTOPTile un prodotto innovativo e multifunzionale, un isolante sotto pavimento costituito da un tessuto non
tessuto di fibra di poliestere ad alta resistenza e fonoresiliente rivestito su entrambe le facce con uno strato elastomerico
impermeabile, per lisolamento acustico dai rumori dimpatto e limpermeabilizzazione dei solai interni, per la protezione
dei pavimenti dai movimenti del piano di posa e dallumidit. La linea FONOSTOPTile consta di tre diverse versioni.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

67

ISOLAMENTO ACUSTICO

13.2

Isolamento acustico
FONOSTOPTile Biadhesive. Questa versione dotata di due facce
biadesivo realizzato sotto
13.2.3 pavimento in ceramica senza autoadesive protette con due film siliconati rimuovibili e viene incollato in
completa autoadesione a temperatura ambiente sul supporto cementizio
uso di adesivi cementizi
(che dovr certamente avere una buona planarit e una pulizia adeguata) o addirittura sulla pavimentazione
esistente, sul quale di seguito sar
4. Nuova pavimentazione posata
possibile effettuare la posa della paviper autoadesione senza uso
di adesivi cementizi
mentazione in ceramica, gres, legno
o pavimenti resilienti in pvc, gomma o
2. FONOCELL TILE
altro, per diretta autoadesione senza
dover applicare collanti e procedendo
quindi solo alla stuccatura delle fughe
(per i pavimenti che lo richiedono).

3. FONOSTOPTile
Biadhesive
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPTile Biadhesive
4. Nuova pavimentazione posata per autoadesione senza
uso di adesivi cementizi

1. Vecchia pavimentazione

Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Supporti in cemento devono essere perfettamente planari, puliti ed asciutti. Se la planarit non perfetta correggere con malta cementizia
autolivellante. Dopo asciugatura dellautolivellante (2 giorni) applicare un primer a base di resina acrilica PRIMER FIX in dispersione acquosa. I vecchi pavimenti in ceramica, marmo
o legno devo essere perfettamente planari e puliti. I supporti in marmo o ceramica devo essere privi di trattamenti, tipo cere o similari. I suddetti trattamenti devono essere rimossi
con soda caustica. Dopo la rimozione applicare il PRIMER FIX.
STESURA DEL FOGLIO ISOLANTE. Prima di procedere con la posa bisogna avere lavvertenza di posare su tutto il perimetro la striscia desolidarizzante FONOCELL
TILE. Srotolare FONOSTOPTile Biadhesive sul piano di posa allineandolo ad una delle pareti e tagliare a misura. Rimuovere il mezzo film siliconato della faccia inferiore opposto
alla muratura avendo cura di non spostare lisolante evitando quindi di perdere lallineamento. Esercitare una pressione adeguata sulla met del rotolo dove stato rimosso il film
siliconato per creare aggrappo al supporto. Rimuovere laltra met del film siliconato della faccia inferiore. Esercitare una pressione adeguata sullintero rotolo per creare un completo aggrappo al supporto. Procedere con lapplicazione ripetendo le operazioni di stesura, taglio, allineamento, rimozione del film siliconato e pressione, mantenendo perfettamente
accostati i teli.
POSA DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE. Rimuovere il film siliconato superiore nella zona necessaria per iniziare la posa della nuova pavimentazione (ceramica, marmo o
legno). Prima di procedere alla posa della ceramica le linee di accostamento dei teli e il perimetro andranno sigillati con il mastice bituminoso HEADCOLL. Iniziare la posa avendo
cura di allineare il nuovo pavimento utilizzano delle crocette preformate in plastica. Proseguire nella posa rimuovendo il film siliconato ed esercitando una adeguata pressione sulle
piastrelle posate.
Per aumentare ladesione del nuovo pavimento esercitare pressione sulle piastrelle anche camminandoci sopra. Eventuali piccoli avvallamenti potranno essere compensati utilizzando dei piccoli quantitativi del suddetto mastice bituminoso sotto le piastrelle.
STUCCATURA. Subito dopo la posa si pu procedere alla realizzazione della fuga utilizzando uno stucco cementizio a base quarzo, flessibilizzato con resine in polvere. Impastare
lo stucco con acqua pulita e applicarlo utilizzando una apposita spatola in gomma. Quando lo stucco inizia la presa pulire la superficie della ceramica dalleccesso di stucco utilizzando una spugna umida. Ripetere se necessario loperazione di pulizia con la spugna umida. Non calpestare lo stucco per almeno 24 ore dopo la posa.
Stesura di FONOSTOPTile Biadhesive

Rimozione del film siliconato inferiore,


dalla met opposta alla parete

Rimozione della seconda met


del film siliconato inferiore

Rimozione del film siliconato superiore e


sigillatura perimetrale con HEADCOLL

Posa della pavimentazione per


autoadesione su FONOSTOPTile Biadhesive

FONOCELL TILE

Supporto planare,
pulito e asciutto

Posa completa su tutta


la pavimentazione

68

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

3. FONOSTOPTile
Monoadhesive
STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPTile Monoadhesive
4. Nuova pavimentazione posata con adesivo cementizio

1. Vecchia pavimentazione

Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Supporti in cemento devono essere sufficientemente planari, puliti ed asciutti. Se il difetto di planarit troppo importante correggere con
malta cementizia autolivellante PLANORAPID. Dopo asciugatura dell autolivellante (2 giorni) applicare un primer a base di resina acrilica PRIMER FIX in dispersione acquosa.I vecchi
pavimenti in ceramica, marmo o legno devo essere puliti e asciutti. I supporti in marmo o ceramica devo essere privi di trattamenti, tipo cere o similari. I suddetti trattamenti devono
essere rimossi con soda caustica. Dopo la rimozione applicare il PRIMER FIX.
STESURA DEL FOGLIO ISOLANTE. Prima di procedere con la posa bisogna avere lavvertenza di posare su tutto il perimetro la striscia desolidarizzante FONOCELL TILE.
Srotolare FONOSTOPTile Monoadhesive sul piano di posa allineandolo ad una delle pareti e tagliare a misura. Rimuovere il mezzo film siliconato della faccia inferiore opposto alla
muratura avendo cura di non spostare lisolante evitando quindi di perdere lallineamento. Esercitare una pressione adeguata sulla meta del rotolo dove stato rimosso il film siliconato per creare aggrappo al supporto. Rimuovere laltra met del film siliconato della faccia inferiore. Esercitare una pressione adeguata sullintero rotolo per creare un completo
aggrappo al supporto. Procedere con lapplicazione ripetendo le operazioni di stesura, taglio, allineamento, rimozione del film siliconato e pressione, mantenendo perfettamente
accostati i teli.
POSA DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE. Prima di procedere alla posa della ceramica le linee di accostamento dei teli e il perimetro andranno sigillati con il mastice bituminoso
HEADCOLL. Posizionare la fascetta perimetrale in polietilene espanso. Iniziare la posa della pavimentazione utilizzando il collante idoneo per la tipologia di ceramica o pietra naturale
da posare, mantenendo tutti gli elementi sempre sttaccati dalle pareti. Stendere ladesivo utilizzando spatola dentata proporzionata alle dimensioni della piastrella. Posare la piastrella sulladesivo prima che questo faccia la pelle e correggere la posizione della stessa prima che scada il tempo di registrazione dell adesivo. Non calpestare la superficie posata
prima che ladesivo scelto faccia presa (24-48 ore per adesivi a presa normale)
STUCCATURA. Dopo indurimento dell adesivo si pu procedere alla realizzazione della fuga utilizzando uno stucco cementizio a base quarzo, flessibilizzato con resine in polvere tipo FUGOFLEX 2-12. Impastare lo stucco con acqua pulita e applicarlo utilizzando una apposita spatola in gomma. Quando lo stucco inizia la presa pulire la superficie della
ceramica dalleccesso di stucco utilizzando una spugna umida. Ripetere se necessario loperazione di pulizia con la spugna umida. Non calpestare lo stucco per almeno 24-48
ore dopo la posa.
Stesura di FONOSTOPTile Monoadhesive

Rimozione del film siliconato inferiore,


dalla met opposta alla parete

Rimozione della seconda met


del film siliconato inferiore

Sigillatura perimetrale con HEADCOLL

Posa della pavimentazione con adesivo


cementizio su FONOSTOPTile Monoadhesive

FONOCELL TILE

Supporto planare,
pulito e asciutto

Posa completa su tutta la pavimentazione

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

69

ISOLAMENTO ACUSTICO

13

Isolamento acustico
FONOSTOPTile Monoadhesive. Questa versione dotata di una faccia
monoadesivo realizzato
13.2.4 sotto pavimento in ceramica autoadesiva protetta da un film siliconato rimuovibile e dallaltra da una
finitura tessile in fibra di polipropilene, anche questo isolante viene quindi
posato con adesivi cementizi
incollato in completa autoadesione a temperatura ambiente sul supporto cementizio (che dovr certamente
avere una buona planarit e una pulizia
adeguata) o addirittura sulla pavimen4. Nuova pavimentazione posata
con adesivo cementizio
tazione esistente, sul quale di seguito
sar possibile effettuare la posa della
2. FONOCELL TILE
pavimentazione in ceramica, gres, legno o pavimenti resilienti in pvc, gomma o altro che saranno questa volta
incollate con un collante idoneo alla
tipologia di piastrella e fugate ad arte
come consuetudine.

Isolamento acustico flottante FONOSTOPTile Floatingadhesive. Questa versione dotata di una facrealizzato sotto pavimento
cia autoadesiva protetta da un film siliconato rimuovibile e dallaltra da uno
13.2.5 in ceramica senza uso di
strato in fibra di poliestere, questo isolante viene quindi posato a secco sul
adesivi cementizi
supporto cementizio (che dovr certamente avere una buona planarit e
una pulizia adeguata) o addirittura sulla
pavimentazione esistente, sul quale di
4. Nuova pavimentazione posata
seguito sar possibile effettuare la poper autoadesione senza uso
di adesivi cementizi
sa della pavimentazione in ceramica,
gres, legno o pavimenti resilienti in pvc,
2. FONOCELL TILE
gomma o altro, per diretta autoadesione senza dover applicare collanti e
procedendo quindi solo alla stuccatura
delle fughe (per i pavimenti che lo richiedono).
3. FONOSTOPTile
Floatingadhesive

STRATIGRAFIA
1. Vecchia pavimentazione
2. FONOCELL ROLL
3. FONOSTOPTile Floatingadhesive
4. Nuova pavimentazione posata per autoadesione senza
uso di adesivi cementizi

1. Vecchia pavimentazione

Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Supporti in cemento devono essere sufficientemente planari, puliti ed asciutti. Se il difetto di planarit troppo
importante correggere con malta cementizia autolivellante PLANORAPID. I vecchi pavimenti in ceramica, marmo o legno devo essere puliti e asciutti.
STESURA DEL FOGLIO ISOLANTE. Prima di procedere con la posa bisogna avere lavvertenza di posare su tutto il perimetro la striscia desolidarizzante FONOCELL TILE.
Srotolare FONOSTOPTile Floatingadhesive sul piano di posa allineandolo ad una delle pareti e tagliare a misura. Per una posa pi agevole possibile fissare i fogli su di una mano di FONOCOLL steso a strisce. Procedere con l'applicazione ripetendo le operazioni di stesura, taglio, allineamento,
mantenendo perfettamente accostati i teli.
POSA DELLA NUOVA PAVIMENTAZIONE. Rimuovere il film siliconato superiore nella zona necessaria per iniziare la posa della nuova pavimentazione (ceramica, marmo o legno). Prima di procedere alla posa della ceramica le linee di accostamento dei teli e il perimetro andranno sigillati
con il mastice bituminoso HEADCOLL. Iniziare la posa avendo cura di allineare il nuovo pavimento utilizzando delle crocette performate in plastica.
Proseguire nella posa rimuovendo il film siliconato ed esercitando una adeguata pressoine sulle piastrelle posate. Per aumentare l'adesione del nuovo
pavimento esercitare pressione sulle piastrelle anche camminandoci sopra.
Eventuali piccoli avvallamenti potranno essere compensati utilizzando dei piccoli quantitativi del suddetto mastice bituminoso sotto le piastrelle.
STUCCATURA. Dopo indurimento dell adesivo si pu procedere alla realizzazione della fuga utilizzando uno stucco cementizio a base quarzo, flessibilizzato con resine in polvere tipo FUGOFLEX 2-12. Impastare lo stucco con acqua pulita e applicarlo utilizzando una apposita spatola in gomma.
Quando lo stucco inizia la presa pulire la superficie della ceramica dalleccesso di stucco utilizzando una spugna umida. Ripetere se necessario loperazione di pulizia con la spugna umida. Non calpestare lo stucco per almeno 24-48 ore dopo la posa.

Stesura di FONOSTOPTile Floatingadhesive


su strisce di HEADCOLL

Posa completa su tutta la pavimentazione

FONOCELL TILE

Supporto planare,
pulito e asciutto

Rimozione del film siliconato superiore e


sigillatura perimetrale con HEADCOLL

70

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Posa della pavimentazione per autoadesione


su FONOSTOPTile Floatingadhesive

13.3

ISOLAMENTO ACUSTICO DI PARETI


CONFINANTI CON UN'ALTRA UNIT ABITATIVA

Isolamento acustico di una parete non sufficientemente isolata. Accade spesso che lisolamento acustico
delle tramezze gi esistenti non garantisca una protezione sufficiente e allora i sistemi correttivi dintervento possono essere scelti fra:
edificare un contromuro in laterizio di peso sufficiente, distanziato da una intercapedine riempita con lana minerale o
sintetica e desolidarizzato al contorno;
applicare verso la parete da isolare una controparete leggera in pannelli di cartongesso o legno, separata da una intercapedine riempita con lana minerale o sintetica.
Il secondo sistema il preferito in ambienti gi abitati.
Il miglioramento apportato dalla controparete leggera ad isolamento dinamico tanto pi elevato quanto pi la parete da
isolare leggera.
il sistema di isolamento pi performante perch il telaio autoportante e
consente sia di variare la distanza dalla parete da isolare sia di montare pi
13.3.1
lastre incrementando in entrambi i casi il potere fonoisolante del sistema.
La controparete in gesso rivestito montata su dei profilati metallici fissati a due binari, avvitati uno a soffitto ed uno a pavimento, opportunamente isolati con guarnizioni autoadesive.
Lintercapedine determinata dallo spessore dei montanti metallici viene riempita con gli isolanti fibrosi SILENTEco,
SILENTRock, TOPSILENTRock. Si consiglia sempre di montare almeno due lastre sovrapposte la prima costituita dalla lastra TOPSILENTGips, che
preaccoppiata ad una lamina fonoim2. Telaio metallico
pedente ad alta densit mentre la seconda sar del tipo standard reperibile
3. SILENTEco o
in tutti i magazzini edili.
TOPSILENTRock
Lo spessore minimo da considerare
per un sistema come sopra descritto,
montato su di un telaio da 50 mm, in
4. TOPSILENTGips
grado di fornire un buon livello di isolamento indicativamente di 85 mm ca.
Le contropareti su telaio
metallico

STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di cartongesso

5. Lastra di
carongesso
1. Striscia di
guarnizione

Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali esistenti dellunit abitativa verr realizzato con un contromuro in gesso rivestito montato su telaio metallico autoportante che delimita unintercapedine riempita con pannelli a base di fibra di poliestere termolegata tipo SILENTEco.
In alternativa:
con pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo SILENTRock.
Il tamponamento della controparete sar realizzato con una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, tipo
TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito entrambe avvitate sui montanti metallici verticali distanziati di 60 cm.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo Nastrogips con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar
eseguita con uno stucco tipo STOCCOJOINT.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

71

ISOLAMENTO ACUSTICO

13

Le contropareti del tipo incollato come SILENTGips e TOPSILENTDuogips


isolano meno e in genere non possono esservi sovrapposte altre lastre di
13.3.2
cartongesso per aumentarne le prestazioni isolanti, di contro, occupano
meno spazio delle pareti su telaio metallico, la prima pi performante
mentre la seconda, meno spessa, va usata solo quando lo spazio a disposizione minimale.
Entrambe le tipologie sono costituite da una lastra di cartongesso sul cui retro, nel caso di SILENTGips, incollato un pannello di fibra di vetro, mentre nel caso di TOPSILENTDuogips vi incollata una lamina fonoimpedente
accoppiata ad un tessuto non tessuto di fibra poliestere ad agugliatura elastica. Entrambi vanno incollati al muro
da isolare con la colla GIPSCOLL, stesa sulla faccia fibrosa del pannello, realizzando in tal modo un legame elastico e non rigido fra cartongesso e parete, perch ottenuto attraverso la fibra di vetro o di poliestere, in grado di
smorzare le vibrazioni acustiche.
Le contropareti
incollate

3. SILENTGips

2. GIPSCOLL

STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. GIPSCOLL
3. SILENTGips

1. Striscia di
guarnizione

Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali interne divisorie tra unit abitative diverse verr realizzato per placcaggio con lastre prefabbricate costituite da un
cartongesso accoppiato ad una lana di vetro, tipo SILENTGips. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a
cavallo delle linee di accostamento verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS, con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar eseguita
con uno stucco tipo STUCCOJOINT.
Distribuzione della colla GIPSCOLL

Posizionamento della lastra di SILENTGips

72

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Posizionamento della fascia di guarnizione

A - Particolari di posa. Spessore al piede


dei pannelli

B - Particolari di posa. Posizionamento della


striscia

2. GIPSCOLL

3. TOPSILENTDuogGips

STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. GIPSCOLL
3. TOPSILENTDuogips

1. Striscia di
guarnizione

Modalit di posa
Lisolamento acustico a spessore minimale delle pareti verr realizzato per placcaggio con lastre prefabbricate di spessore 21 mm, costituite da un cartongesso
accoppiato ad una lamina fonoimpedente, tipo TOPSILENTDUOgips. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL e a cavallo delle linee di accostamento degli elementi verr posta una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei
giunti, eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.

Distribuzione della colla GIPSCOLL

Stesura della colla GIPSCOLL sul pannello

Posizionamento di un altro pannello di


TOPSILENTDuogips

Sigillatura tra i pannelli di TOPSILENTDuogips

3. Posizionamento del panello di


TOPSILENTDuogips

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

73

ISOLAMENTO ACUSTICO

13.3.3

13

Le contropareti
incollate a spessore
minimale

13.4

ISOLAMENTO ACUSTICO DI SOFFITTI


CONFINANTI CON UN'ALTRA UNIT ABITATIVA

Isolamento acustico di un soffitto. un sistema di isolamento che si basa sullo stesso principio di quello delle
pareti in gesso rivestito gi usato per i rumori aerei.
Come per le pareti, offre un isolamento sia dai rumori aerei, sia dai rumori di percussione, anche se per questi ultimi non
ha la stessa efficacia del sistema a pavimento galleggiante, se non a scapito di unelevata riduzione del volume del locale disturbato, e conseguente riempimento isolante raramente realizzabile. Non si devono poi confondere i materiali per
controsoffitti usati per la correzione acustica delle sale pubbliche, uffici, ecc., con quelli per lisolamento acustico. Come
per le pareti, i migliori risultati si ottengono con le lastre in gesso rivestito montate su telaio metallico. Il telaio pu essere
montato a ridosso del soffitto per contenere al minimo il ribassamento oppure distanziato dal soffitto e sostenuto con
appositi agganci metallici in sospensione, il secondo il sistema pi efficace. Le ditte fornitrici di lastre di cartongesso
forniscono in proposito una gamma completa di agganci e telai metallici.

13.4.1

Il controsoffitto su telaio
metallico ribassato

2. SILENTEco

3. SILENTEco o
SILENTRock
4. TOPSILENTGips
STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
3. SILENTEco o SILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Latra di cartongesso

5. Lastra
di cartongesso

1. Telaio
metallico

Modalit di posa
Lisolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sullunit abitativa verr realizzato con un controsoffitto ribassato in gesso rivestito
che delimita una intercapedine con doppio isolamento costituito da pannelli a base di fibra di poliestere termolegata, tipo SILENTEco.
In alternativa:
Pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo SILENTRock.
Il primo strato verr incollato o fissato meccanicamente al soffitto mentre il secondo strato verr steso sulle lastre in gesso rivestito che costituiscono il tamponamento del controsoffitto. Questo sar realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante che sar avvitato sui profili
di una orditura metallica appesa ad appositi agganci di sospensione per lisolamento acustico.
Il tamponamento sar costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, tipo TOPSILENTGips seguita
dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che
sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.
Congiunzione a muro senza controparete

SILENTEco o
SILENTRock

Telaio metallico

3
4
5

74

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Congiunzione a muro con controparete

SILENTEco o
SILENTRock

TOPSILENTGips

Cartongesso

1
0
2
3
4
5

Isolamento della parete

SILENTEco o
SILENTRock

Telaio metallico

SILENTEco o
SILENTRock

TOPSILENTGips

Cartongesso

2. SILENTEco

ISOLAMENTO ACUSTICO

13.4.2

13

Il controsoffitto su telaio
metallico a ridotto del
soffitto esistente
1. Telaio
metallico

3. TOPSILENTGips

STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
4. TOPSILENTGips
4. Latra di cartongesso

4. Lastra
di cartongesso

Modalit di posa
Lisolamento acustico dei rumori di calpestio dei solai esistenti che insistono sullunit abitativa verr realizzato con un controsoffitto in gesso rivestito che delimita una intercapedine riempita in pannelli a base di fibra di poliestere termolegata, tipo SILENTEco o in alternativa i pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo
SILENTRock.
Il tamponamento del controsoffitto sar realizzato con un doppio strato di lastre in gesso rivestito con interposto uno strato smorzante avvitato su profili metallici
di una orditura adiacente al soffitto ma da esso isolata con una guarnizione adesiva in polimero espanso. Il tamponamento sar costituito da una prima lastra
in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit, tipo TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito.
A cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che
sar eseguita con uno stucco tipo STUCCOJONT.

Congiunzione a muro senza controparete

2
3

Telaio metallico

SILENTEco o
SILENTRock

TOPSILENTGips

Cartongesso

Isolamento della parete

Telaio metallico

SILENTEco o
SILENTRock

TOPSILENTGips

Cartongesso

Congiunzione a muro con controparete

1
3
4

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

75

14

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

Per lisolamento termico delle coperture e dei vani interrati si vedano i precedenti capitoli.

Isolamento termoacustico dei fabbricati esistenti dallesterno e dallinterno. Lobiettivo


dellisolamento termico quello di ridurre i consumi delle risorse energetiche e di ridurre linquinamento atmosferico per prevenire leffetto serra dovuto allimmissione dei gas inquinanti che si
formano in tutti i processi di combustione.
Lisolamento termico produce un aumento del benessere e confort abitativo grazie al ridotto scambio termico tra
interno ed esterno dellabitazione, riduce i costi e risolve i problemi di condensa e formazione di muffe.
Lazione dellisolamento termico rallenta la diffusione di calore attraverso linvolucro delledificio e riduce la quantit di energia necessaria per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo.
Dal punto di vista energetico per gli ambienti abitati tutto lanno il miglior isolamento termico quello esterno,
detto a cappotto, perch il calore prodotto allinterno rimane pi a lungo nella struttura delledificio e in estate
previene il suo eccessivo riscaldamento.

14.1

Lisolamento termico pu essere realizzato posizionando i pannelli sul lato esterno o interno della parete oppure
nellintercapedine della doppia muratura.
Se il pannello viene applicato allinterno dellambiente, questo potr
essere riscaldato molto velocemente, ma non verr sfruttato il volano termico della parete per cui il raffreddamento sar altrettanto rapido. Questa
soluzione pu essere quindi consigliata in ambienti abitati per pochi giorni
come case di montagna usate solo nei week-end. Un difetto di questa
soluzione sta nello spazio occupato dal pannello e quindi la riduzione volumetrica dellambiente abitativo.
Se il pannello viene posizionato nellintercapedine della parete si aumenta linerzia termica della stessa, ma non si riescono ad eliminare i ponti
termici: ovvero quelle parti della struttura di un edificio che presentando
delle discontinuit nellisolamento costituiscono una dispersione di calore
da e verso lesterno.

Pannello isolante allinterno dellambiente

Pannello isolante nellintercapedine della parete

Pannello isolante allesterno della parete

Se il pannello viene posizionato allesterno secondo il sistema a cappotto i ponti termici possono essere eliminati e con essi la formazione di condensa, muffe e macchie. I muri svolgono la funzione di volano termico, accumulando calore e cedendolo lentamente, riducendo quindi le ore di funzionamento dellimpianto di riscaldamento e migliorando linerzia termica anche nelle stagioni pi calde e soleggiate.
Inoltre limitando le dilatazioni termiche, si riducono i movimenti interstrutturali degli edifici evitando cos il generarsi di fessurazioni.
VANTAGGI DEL SISTEMA A CAPPOTTO: Limmobile aumenta il proprio valore; la durabilit delle facciate maggiore; i ponti termici vengono corretti totalmente; la superficie abitabile resta invariata; abbattimento dei consumi
di combustibile; riduzione delle immissioni inquinanti; riduzione del rischio di condensa e di formazione di muffe;
maggior confort e ambienti pi salubri.
Nel caso dei fabbricati esistenti le soluzioni praticabili sono quelle dellisolamento dallesterno o quella
dellisolamento dallinterno.

76

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Isolamento termoacustico dall'esterno delle pareti

Isolamento termoacustico
dall'esterno con
sistema a cappotto

Isolamento termoacustico di murature non soggette ad umidit di risalita


14.2.1
capillare. Lisolamento a cappotto CAPTHERM, con pannelli isolanti, applicabile su murature non soggette a risalita di umidit capillare e prima di applicarlo
sulla facciata si dovranno rimuovere le parti di intonaco ammalorate o in fase di
distacco e ripristinarlo con lintonaco pronto INTOPLAN.
Se come pannello isolante si impiegano isolanti in fibra minerale,
oltre al beneficio termico si otterr
anche un apprezzabile isolamento
acustico.

STRATIGRAFIA
1. Parete esterna
2. Isolante termoacustico THERMOSILENTRock
3. Rasante COATBOND FINE FIBER
con armatura RETINVETRO PER RASANTI
4. Rasante COATBOND FINE FIBER
5. Finitura colorata DECORFINE SIL

5. Finitura colorata
DECORFINE SIL
4. Rasante
COATBOND FINE FIBER
3. Rasante COATBOND FINE FIBER
con armatura RETINVETRO PER
RASANTI

1. Parete esterna

2. Isolante termoacustico
THERMOSILENTRock

Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO. Il supporto deve essere pulito da polvere e sporco in genere, privo di sostanze grasse, disarmanti, efflorescenze. Parti in fase
di distacco devono essere eliminate e stuccate. Pitture friabili o compromettenti per ladesione del collante devono essere rimosse. Le facciate e tutte le superfici di
posa devono essere planari e regolari, prive di creste o ondulamenti che compromettono la corretta esecuzione del sistema.
FISSAGGIO DEI PROFILI DI PARTENZA: ZOCCOLATURA. La zoccolatura di partenza deve essere perfettamente sigillata a tenuta tra zoccolo e cappotto, impermeabile allacqua e resistente alle sollecitazioni meccaniche.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO COLLANTE. Il collante COATBOND FINE FIBER va impastato con il 251% di acqua pulita, preferibilmente con un trapano
mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una pasta morbida e tissotropica.
APPLICAZIONE DELLADESIVO. Le temperature di applicazione devono essere comprese tra +5 e +35C evitando situazioni di imminenza di pioggia, elevato
soleggiamento e probabilit di gelate notturne. Con il metodo di incollaggio a cordolo e punti, si stende con la cazzuola una striscia perimetrale di almeno 5 cm su
tutto il perimetro del pannello e 3 punti di colla centrali. Con il metodo a tutta superficie si stende la colla su tutto il retro del pannello con spatola dentata.
POSA DEI PANNELLI. I pannelli vanno incollati a giunti strettamente accostati, in orizzontale, sfalsati verticalmente e procedendo dal basso verso lalto. Tra un pannello e laltro non ci devono essere fughe. I giunti di dilatazione strutturali devono essere ripresi anche nellisolamento e in corrispondenza vanno previsti profili coprigiunto.
In corrispondenza degli spigoli i pannelli vanno posati in modo alternato, le sporgenze vanno tagliate dopo lindurimento del collante.
In corrispondenza di finestre o porte i raccordi tra i pannelli non devono allinearsi con la spalletta o le architravi.
TASSELLATURA DEI PANNELLI. La tassellatura dei pannelli sempre consigliata per ottenere la massima stabilit del sistema. Regolare la profondit dei fori secondo la lunghezza dei tasselli +10 mm e forare solo dopo lindurimento del collante (dopo ca. 24 h). La quantit dei tasselli di almeno 6/m, ma pu essere aumentata
in funzione di zone specifiche particolarmente sollecitate. Lo schema tipico di tassellatura a T prevede un tassello per ogni
incrocio dei giunti, pi uno centrale.
POSA DELLO STRATO RASANTE CON ARMATURA. Dopo almeno 24 ore dal fissaggio del pannello, si pu procedere con la stesura dello strato rasante. Impastare il prodotto COATBOND FINE FIBER come indicato precedentemente e stendere con spatola inox a rasare uniformemente. Sullo strato fresco affogare larmatura di rinforzo in fibra di vetro
RETINVETRO PER RASANTI passando la superficie con la spatola e sovrapponendo i teli nelle giunzioni per almeno 10
cm. Rasare poi uniformemente per coprire tutta la rete di armatura. In corrispondenza degli spigoli di porte e finestre posizionare dei fazzoletti di rete a rinforzo dellarmatura.
CERTIFICAZIONI - CERTIFICATIONS
PROTEZIONE DEGLI ANGOLI. In corrispondenza degli angoli, COATBOND
FINE FIBER dei rinforzi in plastica o alluminio che verranno fissati con adesivo
Il sistema di isolamento
COATBOND al pannello, avendo lavvertenza di premerli contro lo spigolo e far
defluire ladesivo in eccesso attraverso i fori.
termico a cappotto
POSA DELLO STRATO DI FINITURA. Attendere il corretto asciugamento
CAPTHERM
dello strato di base rasante e poi applicare una mano di PRIMER FIX a pennello
su tutte le superfici da rivestire per un consumo di ca 200 gr/m.
certificato
Dopo lasciugatura del primer (in genere il giorno dopo) si procede con la stesura uniforme con spatola inox del rivestimento decorativo in pasta, DECORFINE
ETA 13/0134
SIL. La successiva frattazzatura pu essere eseguita immediatamente con spatola liscia in plastica.
GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

77

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

14.2

14

Isolamento termico di vecchie murature soggette ad umidit di risalita capillare. Nel caso le murature siano soggette a risalita capillare di
umidit, il pannello dellisolamento a cappotto aumenterebbe il carico di
14.2.2
umidit della parete non permettendone levaporazione, con conseguente formazione di efflorescenze e sbollature. In questo caso quindi bisogna
utilizzare un intonaco termoisolante che associ allisolamento termico le
capacit di un intonaco deumidificante: BioTHERMOVENT. Le modalit applicative sono simili agli intonaci tradizionali, pu essere applicato a mano o con le comuni intonacatrici, quindi non incidono sui costi applicativi, ma
consentono un risparmio energetico ed economico.
Isolamento termico
dall'esterno con intonaci
termoisolanti in presenza
di umidit di risalita
capillare

5. Finitura colorata
DECORFINE SIL
STRATIGRAFIA
1. Parete esterna
2. Impregnante antisalino DEUMISAL
3. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
4. Intonaco termoisolante BioTHERMOVENT
5. Finitura colorata DECORFINE SIL

4. Intonaco termoisolante
BioTHERMOVENT
3. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO

1. Parete esterna

2. Impregnante antisalino
DEUMISAL

Modalit di posa
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO E IMPREGNAZIONE ANTISALINA CON DEUMISAL. Spazzolare energicamente la superficie, asportando
tutti i materiali incoerenti, sali, polvere e sporco in genere; in presenza di vecchi intonaci disintonacare completamente.
Eseguire un trattamento antisalino per impregnazione con DEUMISAL su tutte le superfici.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO DEL RINZAFFO ANTISALINO POROVENT FONDO PRONTO. La malta si ottiene mescolando 4,5-5 litri di
acqua pulita con un sacco da 25 kg di POROVENT FONDO PRONTO per il tempo necessario al raggiungimento di un impasto omogeneo.
APPLICAZIONE DI POROVENT FONDO PRONTO. Applicare fresco su fresco sul trattamento con DEUMISAL una mano di rinzaffo antisalino
aggrappante POROVENT FONDO PRONTO con uno spessore massimo di circa 0,5 cm per creare il supporto ideale alla posa del successivo intonaco deumidificante e termoisolante.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO DELLINTONACO TERMOISOLANTE BioTHERMOVENT. Lintonaco termoisolante BioTHERMOVENT va
impastato con il 451% di acqua pulita, preferibilmente con un trapano mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una
pasta morbida.
APPLICAZIONE DI BioTHERMOVENT. Dopo circa 24 ore, si procede allapplicazione dellintonaco deumidificante e termoisolante
BioTHERMOVENT che garantisce la costante evaporazione dellumidit e il raggiungimento dellequilibrio igronometrico con lambiente.
La macroporosit omogenea del prodotto riesce inoltre a contenere le efflorescenze e le sollecitazioni tensionali causate dallaumento di volume
della cristallizzazione dei sali. Lintonaco pu essere applicato a mano o a macchina con le comuni intonacatrici seguendo le normali avvertenze di
applicazione degli intonaci leggeri.
POSA DELLO STRATO DI FINITURA. Attendere il corretto asciugamento dellintonaco, poi applicare BioDECORFINE o DECORFINE SIL con
spatola inox, rasando a spessore uniformemente. BioDECORFINE P300 si applica in due mani per poi essere finito con frattazzo in spugna o con
lavorazione lamata a spatola inox. DECORFINE SIL1.2 e SIL1.6 si rifiniscono con frattazzo in plastica o spugna a seconda della granulometria e
finitura desiderata.

78

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

4. Finitura colorata
DECORFINE SIL
STRATIGRAFIA
1. Parete esterna
2. Rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO
3. Intonaco termoisolante THERMOCAP
4. Finitura colorata DECORFINE SIL

3. Intonaco termoisolante
THERMOCAP
2. Rinzaffo aggrappante
POROVENT FONDO PRONTO

1. Parete esterna

Modalit di posa
PREPARAZIONE DELLIMPASTO E APPLICAZIONE DI POROVENT FONDO PRONTO. La malta si ottiene mescolando 4,5-5 litri di acqua pulita
con un sacco da 25 kg di POROVENT FONDO PRONTO per il tempo necessario al raggiungimento di un impasto omogeneo. Applicare una mano
di rinzaffo aggrappante POROVENT FONDO PRONTO con uno spessore massimo di circa 0,5 cm per creare il supporto ideale alla posa del successivo intonaco termoisolante.
PREPARAZIONE DELLIMPASTO DELLINTONACO TERMOISOLANTE THERMOCAP. Lintonaco termoisolante THERMOCAP va impastato con
il 491% di acqua pulita, preferibilmente con un trapano mescolatore a basso numero di giri per il tempo necessario ad ottenere una pasta morbida.
APPLICAZIONE DI THERMOCAP. Circa 24 ore dopo lapplicazione del rinzaffo aggrappante, si procede allapplicazione dellintonaco termoisolante THERMOCAP che, grazie alla formulazione naturale a base di silicato, rientra nella categoria dei prodotti in classe A1 di reazione al fuoco.
Lintonaco pu essere applicato a mano o a macchina con le comuni intonacatrici seguendo le normali avvertenze di applicazione degli intonaci leggeri.
POSA DELLO STRATO DI FINITURA. Attendere il corretto asciugamento dellintonaco, poi applicare BioDECORFINE o DECORFINE SIL con
spatola inox, rasando a spessore uniformemente. BioDECORFINE P300 si applica in due mani per poi essere finito con frattazzo in spugna o con
lavorazione lamata a spatola inox. DECORFINE SIL1.2 e SIL1.6 si rifiniscono con frattazzo in plastica o spugna a seconda della granulometria e
finitura desiderata.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

79

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

14.2.3

Isolamento termico
dall'esterno con intonaci
termoisolanti
traspiranti

14

Isolamento termico di vecchie murature di cui si vuole salvaguardare la traspirabilit. Quando si vuole realizzare lisolamento termico delle
pareti salvaguardandone la traspirabilit, bisogna intervenire con intonaci
idonei anche su vecchie murature. Intonaci che uniscano caratteristiche di
coibenza termica, resistenza meccanica, durabilit, traspirazione e assoluta inerzia al fuoco come THERMOCAP.

14.3

Isolamento termoacustico dall'interno delle pareti

Nei fabbricati esistenti non sempre possibile isolare ledificio dallesterno ed in questi casi si dovr operare
dallinterno dei locali abitati.
Le soluzioni proposte di seguito si basano sullimpiego di lastre in gesso rivestito preaccoppiate ad isolanti fibrosi o da montare su telaio metallico a costituire contropareti e controsoffitti con isolanti fibrosi che abbinano sia
lisolamento termico sia lisolamento acustico come descritto nel capitolo riguardante lisolamento acustico. Ha
il grande pregio di essere una costruzione a secco che si posa velocemente e non richiedere per il montaggio
luso di materiali sporchevoli come sabbia, cemento, ecc. Inoltre si ottengono elevati risultati di isolamento termoacustico con spessori e pesi notevolmente ridotti rispetto ai sistemi tradizionali.
Per questi motivi e di gran lunga il sistema preferito per il ripristino del comfort termoacustico di ambienti
gia abitati.
Isolamento termoacustico
dall'interno con lastre in
gessorivestito

La controparete leggera incollata. Il sistema si basa sullimpiego di la14.3.1


stre di gesso accoppiate a lana minerale SILENTGipsAlu dotate di schermo metallico al vapore che vanno incollate alla parete perimetrale che da
sullesterno con adesivi a base di leganti idraulici operando in modo da
non farle toccare il pavimento, le pareti laterali ed il soffitto per non generare trasmissioni laterali del rumore.
Lisolamento acustico delle pareti esistenti perimetrali esterne verr realizzato per placcaggio delle stesse con
lastre prefabbricate SILENTGipsalu costituite da un cartongesso accoppiato ad una lana di vetro, protetta da una
barriera al vapore incorporata costituita da una lamina di alluminio.

3. SILENTGipsalu

2. GIPSCOLL

STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. GIPSCOLL
3. SILENTGipsalu

1. Striscia di
guarnizione

Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali interne divisorie tra unit abitative diverse verr realizzato per placcaggio con lastre prefabbricate costituite da un
cartongesso accoppiato ad una lana di vetro, tipo SILENTGipsalu. Le lastre verranno fissate al muro da rivestire con gnocchi di gesso adesivo tipo GIPSCOLL
e a cavallo delle linee di accostamento verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS, con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar
eseguita con uno stucco tipo STUCCOJOINT.

80

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

La controparete leggera su orditura metallica. Consente una maggior


14.3.2
liberta progettuale perch si pu variare la distanza dalla parete e montare
pi strati di lastre alternate a materiali antivibranti, incrementando progressivamente il grado di isolamento, anche pi agevole linserimento dellimpiantistica. Esistono varie tipologie di orditura metallica, con una comune misura dinterasse di fissaggio a 60 cm, che in
casi particolari pu essere portata a 40 cm. Il maggior grado di liberta e dato dal telaio metallico autoportante che non
necessita di fissaggi alla parete da isolare ma solo dei binari perimetrali avvitati al soffitto e al pavimento, opportunamente isolati con guarnizioni autoadesive, che ne garantiscono il disaccoppiamento e riducono le trasmissioni laterali.
Lintercapedine fra lastre e muro viene riempita totalmente o parzialmente con lana di poliestere SILENTEco oppure
con i pannelli SILENTRock, TOPSILENTRock ed TOPSILENTEco, che vengono infilati nellapposita sede dei montanti
verticali. Successivamente vengono avvitate le lastre di cartongesso in uno o pi strati.
Nel caso di posa in monostrato opportuno che la lastra venga preventivamente accoppiata alla lamina fonoimpedente TOPSILENTBitex che ne migliora le propriet acustiche e funge da barriera vapore nel caso di isolamento della
parete perimetrale esterna.
Nel caso di posa in doppio strato, fra
le lastre pu essere inserita la lamina
TOPSILENTDuo che integra lazione di
2. Telaio metallico
spostamento della frequenza di risonanza della lastra.
3. SILENTEco o
In entrambi i casi per sveltire le operazioTOPSILENTRock
ni di posa pu essere vantaggioso usare
le lastre TOPSILENTGips gia preaccoppiata a TOPSILENTBitex.
4. TOPSILENTGips
Le lastre vengono posate sfalsate tra loro e la sede delle viti e i giunti di accostamento vanno appositamente stuccati.

STRATIGRAFIA
1. Striscia di guarnizione
2. Telaio metallico
3. SILENTEco o TOPSILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Lastra di cartongesso

5. Lastra di
carongesso
1. Striscia di
guarnizione

Modalit di posa
Lisolamento acustico delle pareti perimetrali esistenti dellunita abitativa verr realizzato con un contromuro in gesso rivestito montato su telaio metallico autoportante che delimita una intercapedine riempita con pannelli a base di fibra di poliestere termolegata, tipo SILENTEco.
In alternativa:
pannelli di lana di roccia autoportanti, tipo SILENTRock.
Il tamponamento della controparete sar realizzato da un doppio strato di lastre in gesso rivestito avvitate sui montanti metallici verticali distanziati 60 cm con
interposto uno strato smorzante costituito da una prima lastra in gesso rivestito preaccoppiata ad una lamina fonoimpedente ad alta densit ed elevatissima
frequenza critica TOPSILENTGips seguita dalla posa della seconda lastra in gesso rivestito entrambe avvitate sui montanti metallici verticali distanziati di 60 cm.
In alternativa:
il tamponamento della controparete sar realizzato da un doppio strato di lastre in gesso rivestito avvitate sui montanti metallici verticali distanziati 60 cm con
interposto uno strato smorzante costituito da una lamina fonoimpedente ad alta densit TOPSILENTBitex che verr incollata alla prima lastra di cartongesso
con la colla FONOCOLL.
Successivamente a cavallo delle linee di accostamento delle lastre verr posata una rete coprigiunto tipo NASTROGIPS con la funzione di armatura della sigillatura dei giunti, che sar eseguita con lo stucco STUCCOJOINT.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

81

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

14

Isolamento termoacustico
dall'interno con
controparete

14.4

Isolamento termoacustico dei soffitti

Se non possibile isolare il solaio superiormente o si interviene solo nella propria unit abitativa lisolamento termoacustico verr realizzato dallinterno con una controsoffittatura come indicato nei precedenti capitoli 13.4.1 e
13.4.2.

14.4.1

Il controsoffitto su telaio
metallico ribassato

2. SILENTEco

3. SILENTEco o
SILENTRock
4. TOPSILENTGips

STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
3. SILENTEco o SILENTRock
4. TOPSILENTGips
5. Latra di cartongesso

1. Telaio
metallico

14.4.2

Il controsoffitto su telaio
metallico a ridotto del
soffitto esistente

5. Lastra
di cartongesso

2. SILENTEco

1. Telaio
metallico

3. TOPSILENTGips

STRATIGRAFIA
1. Telaio metallico
2. SILENTEco
4. TOPSILENTGips
4. Latra di cartongesso

4. Lastra
di cartongesso

82

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Isolamento termoacustico del sottotetto non abitato

Il sottotetto non abitato, se accessibile, pu essere agevolmente isolato con materassini di isolante fibroso di
natura minerale o sintetica di almeno 10 cm di spessore. In questo caso vantaggioso localizzare lisolante sullultimo solaio orizzontale sia per evitare di riscaldare inutilmente il vano non abitato sia per rivestire una superficie
inferiore. Lisolamento del sottotetto non abitato non sottoposta a carichi n a sollecitazioni termiche particolari
e va semplicemente appoggiata sul solaio preventivamente rivestito con fogli di polietilene di 0.2 mm di spessore
con sovrapposizioni di 20 cm ca.
Se non sono richieste prestazioni acustiche lisolamento pu essere realizzato con pannelli di polistirolo o poliuretano a bassa densit. Nelle tabelle sottostanti indicato il corretto dimensionamento della ventilazione sia per
le coperture cementizie sia per la coperture in legno.
Dimensionamento della ventilazione primaria
del sottotetto non abitato di coperture in cls
o in laterocemento
Nel caso delle coperture cementizie predominante la tipologia di
ventilazione a sezione variabile e le aperture di ventilazione saranno
regolarmente ripartite nella parte pi bassa e nella parte pi alta del tetto.
In entrata saranno poste nel punto pi basso in corrispondenza della
gronda ad almeno 10 cm dal piano del solaio mentre le uscite saranno
poste in alto in corrispondenza del colmo del tetto e comunque ad una
quota superiore a quella di entrata dellaria. Normalmente nel caso di
coperture a bassa pendenza con spazi di ventilazione ridotti la sezione
di ventilazione prevista di 1/500mo della superficie del tetto mentre per
falde di grande dimensione si prevedono sezioni di entrata e altrettanto
di uscita pari a 100 cm2 per ogni m3 di volume del sottotetto da ventilare.

Dimensionamento della ventilazione primaria


del sottotetto non abitato di coperture
in legno

Nel caso di tetti con vano non abitato, la sezione totale di ventilazione dellisolante termico riferita alla superficie del tetto in pianta,
riassunta nella tabella seguente ricavata dalla norma francese per
tetti in legno DTU43.4 che riteniamo possa essere assunta anche nel
caso di coperture miste legno/cemento.
VENTILAZIONE DEL SOTTOTETTO NON ABITATO
Ambienti a bassa
Ambienti a media
Ambienti ad alta
umidit
umidit
umidit
Q
Q
Q
3
3
3
3
2,5 g/m <
5 g/m <
2,5 g/m
5 g/m
7,5 g/m3
n
n
n

Quota minima
di entrata
dellaria

SR

10 cm

Sezione di ventilazione
di tetti di dimensione
ridotta e/o di bassa
pendenza

con
barriera
vapore

senza
barriera
vapore

con
barriera
vapore

senza
barriera
vapore

con
barriera
vapore

senza
barriera
vapore

1/2500

1/500

1/1.200

1/250

1/1.000

SR= Sezione totale delle aperture di ventilazione (entrate+usccite) rispetto la superficie


del tetto in pianta
Q = Quantit di vapore prodotto in unora allinterno dei locali in g/h
n = Tasso dei ricambi daria orario in m3/h

S (cm2)

A = superficie

s3

del sottotetto (cm2)

S = S1+S2
S = A/500

A
S1

10 cm

S2

s1

S (cm2)

V = volume del

sottotetto (m3)

S = S1+S2
S = A/100 (cm2)

Sezione di
ventilazione di
tetti di grande
dimensione

SR =

s1 +s2 +s3
A

s1+s2= Entrate daria


s3= Uscita daria
A = Area del tetto in pianta

V
S1

s2

10 cm

S2

Nota.
Gli ambienti con umidit

Q
7,5 g/m3
n
possono essere ricondotti in condizioni di umidit inferiore provvedendo ad una
appropriata ventilazione interna dei locali umidi.

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

83

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

14.5

14

14.6

Isolamento termoacustico dei tetti in legno con sottotetto abitato

Isolamento termoacustico
dei tetti in legno
dall'interno

possibile rinforzare lisolamento termoacustico di un sottotetto abitato dallinterno riempiendo con un isolante fibroso,
14.6.1
SILENTRock o SILENTEco, lo spazio compreso fra le travi a
vista, rivestendo poi la superficie isolata con il foglio di barriera al vapore ALUSTOP BV fissato sulle travi e poi si tampona il tutto con la lastra di cartongesso
accoppiata ad un lamina fonoimpedente TOPSILENTGips seguita da una seconda lastra di cartongesso sfalsata rispetto la prima. Se il passo della travatura non adeguato per un corretto fissaggio del tamponamento si preferir fissarlo su di un telaio metallico come quello usato per le
pareti.
Nel caso le travi non sporgano dal soffitto e questo si presenti liscio si potr tamponare con la
lastra SILENTGipsalu che andr anche fissata meccanicamente oppure se si desidera un isolamento superiore si provveder al montaggio di un telaio metallico con lintercapedine riempita
con gli isolanti fibrosi succitati e tamponando poi con il sistema di doppia lastra sopra indicato.
Tetto esistente

14.6.2

Isolamento termoacustico
tra le travi
a vista

1. Isolante termico
fibroso

3. Tamponamento
STRATIGRAFIA
1. Isolamento termico fibroso
2. Barriera vapore ALUSTOP BV
3. Tamponamento

84

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

2. Barriera vapore
ALUSTOP BV

Isolamento termoacustico
su superfice piana

Tetto esistente

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

14.6.3

14

STRATIGRAFIA
1. Tamponamento isolante con SILENTGipsalu

1. Tamponamento
isolante con
SILENTGipsalu

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

85

La recente normativa sui requisiti acustici passivi degli edifici non ha imposto
limiti per il rumore proveniente dallesterno attraverso la copertura, ma solo della
facciata. Se possiamo considerare come
assodato che una stratigrafia di copertura
tradizionale in calcestruzzo o in laterocemento sia quasi sempre sufficientemente pesante da garantire livelli di D w2m,nTw
superiori a 45 dB e nel caso delle terrazze,
perch maggiormente pesanti, anche di 55
dB, ci non risulta cos scontato quando
la copertura pi leggera come nel caso
delle coperture in legno o derivati del legno
come i pannelli OSB o altro.
Il sempre pi spinto utilizzo del sottotetto al fine abitativo e la diffusione nelle
ristrutturazioni del tetto in legno ventilato
uniti alla dimenticanza legislativa, possono
portare allassurdo di costruire mansarde
magari confortevoli e a norma dal punto
di vista termico, ma carenti sotto laspetto
relativo allisolamento acustico.
Le problematiche acustiche da cui le
coperture lignee possono essere affette
sono fondamentalmente due e sono riconducibili alle scelte effettuate dal progettista ed alla natura stessa del materiale, ed
essenziale lapporto del tecnico competente in acustica che affianchi il progettista in fase progettuale. In primo luogo si
deve considerare che se da un lato, la leggerezza, i costi contenuti, la flessibilit di
destinazione duso e la notevole resa estetica del legno, ne fanno un materiale particolarmente gradito a progettisti e utenza
finale, dallaltro tali ottimi requisiti generici
non hanno purtroppo corrispondenza con
quanto richiesto dalla legislazione corrente
in ambito di isolamento acustico.
Leccessiva leggerazza del materiale, in
contrasto con lesigenza di una massa
adeguata per lisolamento acustico, unita
alla presenza di innumerevoli discontinuit
nei piani di copertura, costituiti dalle linee

14.6.4

Esempio di intervento di isolamento su fabbricato esistente con taglio acustico fra due unit abitative
Tamponamento con lana di vetro

Esistente
(tetto ventilato)

Pannelli SILENTGips

15 cm
9 cm
16-17 cm

aggiuntivo di TOPSILENTBitex chiodato


al tavolato con chiodi da tegola canadese prima della posa della barriera al vapore contribuisce a sigillare le discontinuit.

4. Barriera al vapore
3. TOPSILENTBitex o
TOPSILENTDUO o
TOPSILENTAdhesiv

6. Ventilazione

2. Tavolato

86

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

Muro divisorio
esistente

29-30 cm

8. Membrana ardesiata
5. SILENTEco o
SILENTRock

1. Struttura
portante del tetto

Esistente
(tetto ventilato)

Cartongesso

Isolamento termoacustico
dei tetti in legno con strato
isolante omogeneo

7. Tavolato

Trasmissione del rumore

di accostamento delle tavole o dei pannelli, rende le coperture lignee potenzialmente inadeguate a garantire un buon livello di
confort acustico.
La progettazione sar quindi rivolta ad:
appesantire quanto pi possibile la stratigrafia;
sigillare le discontinuit dei tavolati;
usare materiali isolanti di natura e spessore adeguati alle esigenze sia termiche
che acustiche.
Laccorgimento di appesantire o di raddoppiare il primo tavolato confinante con
lambiente abitato tende a soddisfare la
prima esigenza e limpiego di uno strato

STRATIGRAFIA
1. Struttura del tetto
2. Tavolato
3. TOPSILENTBitex o TOPSILENTDuo o
TOPSILENTAdhesiv
4. Barriera vapore
5. SILENTEco o SILENTRock
6. Ventilazione
7. Tavolato
8. Membrana ardesiata

Nel caso di doppio tavolato ventilato non


necessita di chiodatura.
Allo stesso scopo, nel caso di doppio
tavolato ventilato, anche la posa di una
membrana ardesiata sul secondo tavolato
che regge il manto in tegole, contribuisce
a sigillare le discontinuit.
La scelta del materiale di isolamento termoacustico per soddisfare entrambe le
esigenze dovr necessariamente cadere
su isolanti di natura fibrosa (gli isolanti a
cellule chiuse normalmente usati, in pratica forniscono esclusivamente prestazioni termiche) di spessore sufficiente a soddisfare le esigenze termiche e comunque
non inferiore a 60 mm e densit non inferiore a 40 kg/m3 come ad esempio il pannello in lana minerale SILENTRock.
La seconda problematica nel caso del
tetto in legno ventilato relativa alle trasmissioni laterali del rumore aereo, particolarmente gravi specialmente quando si
usato un pannello isolante non idoneo.
La presenza della camera di ventilazione,
necessaria per questioni termiche, crea un
corridoio di comunicazione tra ambienti
abitati sotto la medesima copertura, e nel
caso in cui la direzione di ventilazione del
tetto corra perpendicolarmente alle partizioni di separazione tra ambienti attigui
di differente propriet, la bonifica a posteriori del problema acustico risulta particolarmente complicata ed intrusiva, perch
il tamponamento acustico, ottenuto riempiendo completamente lintercapedine con
lana minerale o sintetica, impedisce la ventilazione della stessa.

14

Taglio acustico

ISOLAMENTO TERMOACUSTICO

Limpiego di materiali isolanti fibrosi unito


alla preventiva progettazione di coperture aventi direzione di ventilazione parallela
allo sviluppo delle partizioni di separazione consente la possibilit di intercettare
buona parte della trasmissione laterale del
rumore aereo.
In tal caso, il taglio acustico ottenuto
per riempimento completo con isolante fibroso della intercapedine di ventilazione in corrispondenza della linea
di sviluppo della sottostante muratura
divisoria, gi preventivamente disposta
parallelamente al senso di ventilazione,
non interferir con il corretto funzionamento della stessa.
Leventuale presenza di lucernari in seno
alla copertura, come per le facciate, se non
opportunamente valutata penalizza lisolamento acustico complessivo del sistema; anche in questi casi andranno quindi
preferiti elementi trasparenti (infisso+vetro)
aventi sufficiente valore dellindice di potere fonoisolante.

Ventilazione

Taglio acustico.
Riempimento con
materiale fibroso
Muro divisorio

14.6.5

Isolamento termoacustico
dei tetti in legno con strato
isolante eterogeneo

5. Pannelli OSB
o similari

4. TOPSILENTRock
Spessore 5 cm
tra listellatura

6. Impermeabilizzazione
SELFTENE BASE EP

3. POLISTIRENE
ESPANSO ESTRUSO
Spessore 5 cm

1. Tavolato

2. Barriera vapore
autoadesiva SELFTENE
BV BIADESIVO ALU

Lisolamento del tetto nella soluzione tecnica sopra raffigurata prevede limpiego di
due strati di isolamento termico di diversa natura, il primo costituito da pannelli in polistirolo espanso estruso con funzione prevalente di isolamento termico
ma dotati della resistenza alla compressione necessaria per consentire attraverso di essi il fissaggio della listellatura che
regge il tavolato superiore, evitando in tal

modo i ponti termici causati dal contatto diretto dei listelli sul tavolato inferiore, il secondo svolge anche la funzione di
isolamento acustico, essendo costituito
da uno strato di pannelli in fibra minerale
TOPSILENTRock. Per ridurre le trasmissioni laterali dei rumori in prossimit della
linea di confine fra unit immobiliari diverse opportuno prevedere il taglio acustico
sopradescritto.

STRATIGRAFIA
1. Tavolato
2. Barriera vapore autoadesiva SELFTENE BV
BIADESIVO ALU
3. POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSO
4. TOPSILENTRock tra listellatura
5. Pannelli OSB o similari
6. Impermeabilizzazione SELFTENE BASE EP

GUIDA AL RECUPERO EDILIZIO

87

S.7/dig. - 500 - 5/2013ita-AGG VI

I dati esposti sono dati medi indicativi relativi alla produzione attuale e possono essere cambiati e aggiornati dalla INDEX in qualsiasi
momento senza preavviso. I suggerimenti e le informazioni tecniche
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