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OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI

ELENCO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

• D.P.R. 164 del 1956 - Norme prevenzioni infortuni


sul lavoro nelle costruzioni;

• D.L. 626 del 1994 - Sicurezza e Salute sui luoghi di


lavoro;

• D.L. 494 del 1996 – Prescrizioni minime di salute e


sicurezza nei cantieri temporanei o mobili

• D.L. 235 del 2003 - Lavori in quota


OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI
Concetto di RISCHIO

RISCHIO = FREQUENZA X MAGNITUDO

•Individuazione;
•Valutazione;
•Misure di Prevenzione;
•Procedure di Attuazione.
OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI
Principali Cause di RISCHIO sui Ponteggi
• Ambiente di Lavoro soggetto a continue
modifiche;
• Piccole imprese scarsamente attrezzate e male
informate;
• Interferenza sul cantiere di + imprese in
subappalto che male interferiscono tra loro;
• Natura rischiosa del lavoro;
• La durata limitata di alcune attività rende
onerosa la sicurezza e la protezione necessaria.
OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI
Principali Fattori di RISCHIO sui Ponteggi
• Crollo della struttura
1- Cedimento punti appoggio al suolo o ancoraggi
2- Per montaggio irregolare
3- Per sovraccarico
• Piani di Lavoro/Impalcati
1- Cedimento punti appoggio al suolo o ancoraggi
2- Per montaggio irregolare
3- Per sovraccarico
• Caduta persone per accesso difficoltoso al piano
di lavoro;
• Rischio fulminazione e scossa elettrica;
• Danneggiamento ponteggio causa perturbazione.
OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI
Statistiche INAIL incidenti mortali
OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI
D.L. 626/94 Art.36
Disposizioni concernenti le attrezzature di lavoro

•D.L. 235/03
Art. 36 bis - Il datore di lavoro deve:
1. Scegliere le attrezzature + idonee dando priorità alle misure di protezioni
collettive rispetto a quelle individuali, nel caso in cui i lavori temporanei in quota
non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza ed adeguata ergonomia;
2. Scegliere il sistema più idoneo di accesso ai posti di lavoro temporanei in
quota;
3. Scegliere dispositivo più idoneo di sicurezza per lavori temporanei in quota;
4. Individuare in genere le misure atte a minimizzare i rischi;
5. Effettuare lavori in quota solo se le condizioni metereologiche lo
consentano.
OPERE PROVVISIONALI E PONTEGGI
D.L. 235/03
• Art. 36 ter
Obblighi del datore di lavoro sull’uso in sicurezza delle scale a pioli (appoggio
stabile, resistenza, ancoraggio ecc.)
• Art. 36 quater
Il datore di lavoro deve:
– Fare il calcolo di resistenza e stabilità del ponteggio nei casi previsti
– Redigere a mezzo di persona competente un PiMUS
– Assicurare:
• il fissaggio degli elementi d’appoggio;
• che i piani d’appoggio abbiano una portata sufficiente;
• la stabilità del ponteggio;
• con dispositivi appropriati l’involontario spostamento del ponteggio
– Che il montaggio lo smontaggio, la trasformazione e l’uso avvenga sotto
la sorveglianza di persone adeguatamente formate;
• Art. 36 quinquies
Obblighi del datore di lavoro concernenti sistemi di posizionamento e accesso
mediante funi
CONTENUTI PIMUS (1)
• A) PARTE GENERALE (Anagrafica)
• A.1 Gli aspetti generali del cantiere in cui il ponteggio verrà utilizzato
• A.2 I dati dell’impresa incaricata del montaggio / smontaggio / trasformazione del
ponteggio
• A.3 Altri soggetti
• (committente, impresa appaltante, progettista del ponteggio se previsto in base all’art. 32 DPR 164/56,
direzione lavori, coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori, specificando eventuali esigenze di
coordinamento ).
• A.4 Elenco delle attività lavorative per le quali si farà uso del ponteggio
• (attività lavorative, ditte individuate, periodo di utilizzo,misure di coordinamento);
• A.5 Caratteristiche tecniche dell’attrezzatura utilizzata: dati ricavabili dalla
“Autorizzazione ministeriale” della quale andrà allegata copia
• (marca, modello, numero autorizzazione ministeriale, tipo di ponteggio: fisso a telai prefabbricati, a tubi e
giunti, multidirezionali a montanti e traversi prefabbricati, altro; genere di lavoro per il quale viene
utilizzato);
• - modalità di montaggio del ponteggio
• (interamente montato secondo lo schema di montaggio, interamente progettato ai sensi dell’art. 32 del
DPR 164/56, in parte montato secondo lo
• schema di montaggio e in parte secondo progetto)
• - corrispondenza del ponteggio rispetto alle prescrizioni contrattuali e alle indicazioni fornite dal piano di
sicurezza e coordinamento
• (con eventuale motivata segnalazione della difformità)
• A.6 Elenco dei preposti e dei lavoratori addetti al montaggio, trasformazione e
CONTENUTI PIMUS (2)
• B) PARTE SPECIFICA (Aspetti tecnico – organizzativi e ambientali)
• In questa parte andranno riportate tutte le informazioni tecniche, organizzative e ambientali, utili a chi dovrà
effettuare il montaggio, la trasformazione o lo smontaggio in sicurezza del ponteggio. Particolarmente
efficaci sono gli allegati grafici e/o fotografici.
• B.1 Condizioni generali di impiego con particolare riferimento:
• a) contesto ambientale:
• - Caratteristiche del sito (terreno piano o in pendenza, terreno regolare - irregolare ecc.)
• - Presenza di linee elettriche (aeree, interrate)
• - Presenza di traffico veicolare, pedonale (con occupazione di suolo pubblico, regolazione del traffico,
dispositivi di segnalazione, ecc.)
• - Interferenze esterne eventuali (presenza di mezzi di sollevamento, altri fabbricati ecc.)
• - Vie di transito in cantiere (accessi, zone di deposito, circolazione interna ecc.)
• b) particolarità dell’opera da realizzare:
• - Altezza (per i diversi lati del fabbricato)
• - Irregolarità nelle facciate (sporgenze, balconi, passaggi ecc.)
• - Condizioni di appoggio dei montanti (marciapiedi, bocche di lupo, dislivelli, pendenze ecc.)
• - Ancoraggi (caratteristiche)
• - Sostegni contro il ribaltamento (caratteristiche)
• - eventuali ponti di carico (caratteristiche)
• - Altro (specificare)
• B.2 Elementi grafici per la realizzazione del ponteggio
• a) Nel caso in cui venga predisposto un progetto del ponteggio a firma di professionista abilitato (art. 32 DPR
164/56 ) al progetto vanno allegati oltre ai disegni esecutivi, documenti di calcolo, certificazioni di conformità
quando richiesto dalla normativa tecnica.
• b) Nel caso in cui venga predisposto esclusivamente il PIMUS vanno allegati elaborati grafici indicanti lo
sviluppo del ponteggio in pianta e prospetto, evidenziando gli schemi tipo adottati, tipi di ancoraggio e loro
posizionamento, eventuali pezzi speciali (mensole, sbalzi), presenza di rampe di scale, pozzi, ponti di carico
nonchè certificazioni di conformità quando richiesto dalla normativa tecnica.
CONTENUTI PIMUS (3)
• B.3 Sistemi di sicurezza da utilizzare per il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi
• - Per le cadute dall’alto
• (sistemi di sicurezza previsti dal costruttore del ponteggio che non richiedono l’utilizzo di ulteriori precauzioni
aggiuntive; dispositivi di protezione o sistemi di arresto – caduta acquisiti sul mercato quali ad es. linee di
vita o punti di ancoraggio; dispositivi di protezione realizzati direttamente dall’impresa)
• - DPI utilizzati
• - Segnaletica di sicurezza adottata
• (Cartelli di divieto, Cartelli di obbligo, Cartelli di pericolo, Segnaletica per la circolazione stradale, Altro
specificandone i tipi)
• B.4 Caratteristiche dell’area dei lavori di montaggio, trasformazione e smontaggio
• - Allestimento dell’area di cantiere per il montaggio e lo smontaggio del ponteggio (allegare uno schizzo)
• B.5 Verifiche degli elementi di ponteggio
• B.6 Modalità di controllo dei DPI di 3.a categoria (c.d. “salvavita”)
• B.7 Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o
smontaggio del ponteggio (“Piano di applicazione generalizzata) - Descrizione delle
modalità operative
• B.8 Gestione delle emergenze
• - Per le attività di primo soccorso
• (Nominativi degli incaricati, attrezzature predisposte, procedure previste)
• - Prevenzione e lotta antincendio
• (Nominativi degli incaricati, attrezzature predisposte, procedure previste)
• B.9 Modalità di utilizzo del ponteggio da parte di propri dipendenti o di terzi
• - nominativi degli incaricati del controllo periodico o straordinario del ponteggio
• - Indicazioni generali per l’uso in sicurezza del ponteggio (come da “autorizzazione ministeriale”)
• - specifici divieti di modifica e manomissioni del ponteggio
• - procedure per la modifica in sicurezza
• B.10 Dichiarazione di avvenuta consegna del Pimus e/o delle istruzioni d’uso alle ditte
interessate
BUONA PRATICA
• Controllo del piano d’appoggio
• Verifica di primo impianto, periodica e straordinaria
• Il Ponteggio deve lavorare a compressione
• D.P.I. – con marchio CE
• Ancoraggi solo su elementi sicuri (NO RINGHIERE)
DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE
•Obbligo datore di
lavoro:
Mantenerli in
efficienza;
Assicurare
manutenzione;
Riparazione e
sostituzione.

Obbligo del lavoratore


di segnalare al datore
o al preposto qualsiasi
difetto o
inconveniente.
D.P.I. - IMBRACATURA
•a) Rischio prevalente
di caduta dall’alto;
b)Rischio susseguente
alla caduta:
“effetto pendolo” oscillazione del
corpo per inerzia ed urto contro
ostacoli;
Sollecitazioni trasmesse al corpo
dall’imbracatura;
Sospensione inerte del lavoratore
che resta appeso al DPI
D.P.I.

Nuove Soluzioni
Tecniche
Introduzione di nuovi
componenti prefabbricati che,
eliminando il rischio di caduta
dall’alto, permettono di
eliminare i relativi DPI
• Basetta metallica di superficie idonea
e di spessore tale da resistere senza
deformazioni al carico;
• Controventati opportunamente sia
longitudinalmente che trasversalmente;
• Ogni controvento deve resistere a
trazione e compressione;
Caratteristiche di
Resistenza • Giunti con resistenza maggiore o uguale
Art. 35 DPR 164 a quella delle aste a cui sono collegate;
• A giunto serrato, le due ganasce non
devono essere a contatto dal lato del
bullone.
La partenza a terra è fondamentale: è da curare la bontà dell’appoggio e la
ripartizione dei carichi su superfici piane maggiorate; il carico a terra
raggiunge 1500-2000kg che la tavola non sempre può reggere se non ben
posizionata

L’appoggio della basetta manca completamente: tutto il carico del ponteggio è


affidato alla tavola e sotto c’è il vuoto
Regole di Buona Norma per l’appoggio dei Ponteggi

• Controllare in primo luogo l’efficienza del piano d’appoggio;


• Se il terreno non è perfettamente piano bisogna livellarlo o
regolare l’altezza delle basette;
• Se il terreno non è in grado di resistere si deve interporre
elementi atti a disperdere la pressione sul terreno;
• Se tra basetta e suolo si interpongono tavole, piastre ecc. è
necessario ancorarle al suolo;
• Evitare di appoggiare le basette direttamente sull’asfalto;
• Verificare il posizionamento delle basette come da progetto,
libretto o Pimus.
Esempio
Fotografico 1
•Ponteggio composto;
Elemento esterno;
Ancoraggi;
Messa a terra;
Appoggio basette
Esempio Fotografico 1
ANCORAGGI:
1) Tra due ponteggi differenti
2) Tra ponteggio ed elemento esterno
3) Al fabbricato (sui balconi) 3

1
2
Esempio Fotografico 1

Messa a terra Appoggio basette


Esempio
Fotografico 2
•Mantovane;
Appoggi basette;
Messa a terra;

Esempio Fotografico 2

1)Appoggio Estremo Dx;


2)Appoggio
Estremo Sx; 2
3)Appoggio
Centrale;

3
ANCORAGGI
• Ancoraggio del Ponteggio alla facciata;
– Deve essere conforme a quanto scritto nel Libretto e nel PIMUS
– Costituisce elemento essenziale di resistenza e stabilità

• Ancoraggio dei DPI alla facciata o al ponteggio


– Hanno una funzione autonoma rispetto agli ancoraggi del ponteggio
ANCORAGGI DEL PONTEGGIO
norma UNI EN 795 calssificazione ancoraggi

A1 Strutture per superfici Tassello per calcestruzzo


verticali, orizzontali e inclinate
A2 Strutturale per tetti inclinati Piastra con occhiello

B Provvisorio trasportabile, Anello di fettuccia,


barra di contrasto treppiede
C Linea di assicurazione Linea di vita in cavo
flessibile orizzontale metallico
D Rotaia di assicurazione rigida Binario con carrello
orizzontale
E Corpo morto per superfici Blocco con occhiello
orizzontali

La compatibilità della struttura di supporto deve essere verificata per ogni


singola fattispecie
ANCORAGGI DEL PONTEGGIO
• Ancoraggio di qualsiasi tipo devono essere eseguiti
a regola d’arte;
• Il numero di ancoraggi deve rispettare come minimo
quanto scritto sul libretto;
• La legge stabilisce un ancoraggio almeno ogni 2
impalcati ed ogni 2 montanti;
• Quando necessario deve essere verificata la
resistenza dell’ancoraggio e della struttura di
supporto mediante calcoli;
• Se non sono note le caratteristiche di resistenza, è
necessario eseguire prove di resistenza statica e
dinamica su campioni;
ANCORAGGI DEL PONTEGGIO
• Il collegamento tra gli elementi costituenti un sistema di
ancoraggio ed il punto ancoraggio devono essere costituiti
da connettori conformi alla UNI EN 362 e UNI EN 12275-Q;
• Anche gli ancoraggi devono essere fatti in ordine con quanto
previsto dalla fase di montaggio e smontaggio;
• Deve essere previsto l’aumento del numero di ancoraggi in
situazioni particolari d’impiego:
– Teli
– Cartelloni pubblicitari
– Parasassi
– montacarichi
• Validità dei punti sopra esposti, sia per gli ancoraggi del
ponteggio che per quelli dei DPI
ESEMPI DI ANCORAGGI DEL PONTEGGIO

ANCORAGGIO A CRAVATTA
ANCORAGGIO ANCORAGGIO
AD ANELLO TASSELLO
ANCORAGGI DEI DPI

•L’uso del ponteggio come supporto per la linea di ancoraggio


va valutato attentamente;
Sollecitazioni verticali ed orizzontali durante la caduta di uno o
più operatori, possono danneggiare gli ancoraggi;
La linea di ancoraggio deve essere sempre già montata nel
momento in cui il lavoratore sbarco al livello superiore;
Nel caso di utilizzo di una linea di ancoraggio flessibile
orizzontale per il collegamento del DPI, questa dovrà essere
costituita da una “fune tesa”;
Prestare attenzione alle sollecitazioni massime sopportabili dal
dissipatore d’energia.
Esempi di ELEVATORI su supporti prefabbricati

Elevatore a CARRELLO
CIRCOLARE N.30/2006

Niente PIMUS per i trabattelli,


basta il libretto del fabbricante,
poiché sono strutture ripetitive
e difficilmente modificabili.

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