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NORMA TECNICA DATA AUTORI TITOLO

UNI EN 13383-1:2003 01/10/2003


UNICEMENTO Aggregati per opere di protezione (armourstone) - Specifiche Armourstone - Specification

SOMMARIO

La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 13383-1 (edizione maggio 2002 e tiene conto dell'errata corrige del maggio 2004 (AC:2004). La norma specifica le propriet degli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati, miscelati per essere per essere utilizzati come aggregati per opere di protezione (armourstone)

TESTO DELLA NORMA


CLASSIFICAZIONE ICS CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO PARZIALMENTE SOSTITUITA GRADO DI COGENZA STATO DI VALIDITA' COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI LINGUA PAGINE PREZZO EURO

91.100.15 AA10C05

In vigore EN 13383-1:2002;EN 13383-1:2002/AC:2004 Italiano 32 Non Soci 54,50 Euro - Soci 27,25 Euro

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Aggregati per opere di protezione (armourstone)


NORMA ITALIANA

Speciche

UNI EN 13383-1

OTTOBRE 2003 Armourstone


Corretta il 25 maggio 2006

Specication

SOMMARIO

La norma specica le propriet degli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, articiali o riciclati, miscelati per essere utilizzati come aggregati per opere di protezione (armourstone).

RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN 13383-1:2002 La presente norma la versione ufciale in lingua italiana della norma europea EN 13383-1 (edizione maggio 2002) e tiene conto dellerrata corrige del maggio 2004 (AC:2004).

ORGANO COMPETENTE

UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calcestruzzi e Cemento Armato Presidente dellUNI, delibera del 7 luglio 2003

RATIFICA

UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 10

UNI - Milano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microlm o altro, senza il consenso scritto dellUNI.

UNI EN 13383-1:2003

NORMA EUROPEA
Pagina I

CLASSIFICAZIONE ICS

91.100.15

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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 13383-1 (edizione maggio 2002 + errata corrige AC:2004), che assume cos lo status di norma nazionale italiana. La traduzione stata curata dallUNI. LUNICEMENTO, ente federato allUNI, segue i lavori europei sullargomento per delega della Commissione Centrale Tecnica. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a vericare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

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UNI

Pagina II

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INDICE
1 2 3 4
prospetto prospetto prospetto prospetto prospetto prospetto prospetto 1 2 3 4 5 6 7

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI TERMINI E DEFINIZIONI REQUISITI GEOMETRICI

1 1 1

2 Requisiti per la distribuzione granulometrica delle granulometrie grosse normalizzate ....... 3

Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria A .......................................................................... 4 Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria B ..................................................................................................................................................... 4 Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria A .......................................................................... 5 Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria B ..................................................................................................................................................... 5 Categorie per la forma ................................................................................................................................ 6 Categorie per superfici frantumate o rotte............................................................................................ 7

5
prospetto prospetto prospetto 8 9 10

REQUISITI FISICI

7 Requisiti per la massa volumica .............................................................................................................. 7 Categorie per i requisiti di resistenza alla rottura............................................................................... 8 Categorie per i requisiti di resistenza allusura ................................................................................... 8 9

6 7
prospetto prospetto prospetto prospetto prospetto 11 12 13 14 15

REQUISITI CHIMICI REQUISITI DI DURABILIT

9 Categorie per la disintegrazione delle scorie dacciaio ................................................................. 10 Categorie per lassorbimento dacqua ................................................................................................ 10 Categorie per la resistenza al gelo e disgelo ................................................................................... 11 Categorie di resistenza alla cristallizzazione salina ....................................................................... 11 Categorie per segni di Sonnenbrand .................................................................................................. 12 12 12 13

8 9 10 APPENDICE (informativa)
figura

VALUTAZIONE DELLA CONFORMIT DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE MARCATURA ED ETICHETTATURA A


A.1

LIMITI DELLE CLASSI GRANULOMETRICHE GROSSE, LEGGERE E PESANTI

14 ........................................................................................................................................................................ 14 15

APPENDICE (informativa) APPENDICE (informativa)

GUIDA ALLINTEGRIT DEL BLOCCO

prospetto C.1 prospetto C.2

GUIDA RELATIVA ALLA RESISTENZA AL GELO E DISGELO E ALLA CRISTALLIZZAZIONE SALINA DEGLI AGGREGATI GROSSI PER OPERE DI PROTEZIONE 17 Zona di esposizione e condizioni ......................................................................................................... 17 Condizioni ambientali ............................................................................................................................... 19 CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA 20

APPENDICE (normativa)

prospetto D.1 prospetto D.2

Frequenze minime di prova per le propriet generali .................................................................... 23 Frequenze minime di prova per propriet specifiche per limpiego finale .............................. 24 UNI EN 13383-1:2003 UNI Pagina III

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prospetto D.3

Frequenze minime di prova per propriet di aggregati per opere di protezione provenienti da fonti particolari .............................................................................................................. 24

APPENDICE (informativa) APPENDICE (informativa)

PROPRIET E INFORMAZIONI PER LA DESCRIZIONE DEGLI AGGREGATI PER OPERE DI PROTEZIONE

25

ZA

prospetto ZA.1 prospetto ZA.2a prospetto ZA.2b prospetto ZA.3a prospetto ZA.3b figura figura ZA.1 ZA.2

PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE SUI PRODOTTI DA COSTRUZIONE 26 Scopo, campo di applicazione e punti relativi ai requisiti rilevanti ............................................ 26
Sistema(i) di attestazione della conformit per aggregati per opere di protezione con alti requisiti di sicurezza (dove sia richiesto lintervento di terzi) .............................................. 27 Sistema(i) di attestazione della conformit per aggregati per opere di protezione senza alti requisiti di sicurezza, dove non sia richiesto lintervento di terzi .......................... 27 Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformit (riguardanti aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+) .................................................................................... 28 Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformit (riguardanti aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4) ....................................................................................... 28 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+ .................................................................................................................................... 30 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4 ....................................................................................................................................... 31

BIBLIOGRAFIA

32

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UNI

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Aggregati per opere di protezione (armourstone)


NORMA EUROPEA

Speciche

EN 13383-1

MAGGIO 2002 Armourstone


EUROPEAN STANDARD

Specication
Enrochements

NORME EUROPENNE

Spcications
Wasserbausteine

EUROPISCHE NORM

Anforderungen

DESCRITTORI

ICS

91.100.15

La presente norma europea stata approvata dal CEN il 25 marzo 2002. I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che deniscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliograci relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. La presente norma europea esiste in tre versioni ufciali (inglese, francese e tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilit da un membro del CEN e noticata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufciali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE


European Committee for Standardization Comit Europen de Normalisation Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

2002 CEN Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono riservati ai Membri nazionali del CEN.
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PREMESSA
Il presente documento EN 13383-1:2002 stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 "Aggregati", la cui segreteria afdata al BSI. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notica di adozione, entro novembre 2002, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004. Il presente documento stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed di supporto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE. Per la corrispondenza con la/e Direttiva/e UE, vedere l'appendice informativa ZA, che parte integrante del presente documento. La presente norma europea fa parte di una serie di norme concernenti gli aggregati grossi per opere idrauliche (armourstone), l'altra parte : EN 13383-2 Armourstone - Test methods I requisiti per gli altri tipi di aggregati sono specicati nelle norme europee seguenti: prEN 12620 Aggregates for concrete prEN 13043 Aggregates for bituminous mixtures and surface dressings for roads EN 13055 Lightweight aggregates prEN 13139 Aggregates for mortar prEN 13242 Aggregates for unbound and hydraulically bound materials for use in civil engineering work and road construction prEN 13450 Aggregates for railway ballast In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specica le propriet degli aggregati ottenuti mediante lavorazione di materiali naturali, articiali o riciclati e miscele di detti aggregati per lutilizzo come aggregati per opere di protezione (armourstone). Essa fornisce le Direttive per la valutazione di conformit dei prodotti in base alla presente norma europea.
Nota 1

Gli aggregati per opere di protezione utilizzati nelle costruzioni dovrebbero essere conformi a tutti i requisiti della presente norma europea. Il mandato M/125 "Aggregati" comprende, oltre ad aggregati naturali e industriali comuni e tradizionali, aggregati per opere di protezione riciclati e alcuni materiali provenienti da fonti nuove o non comuni. Gli aggregati per opere di protezione riciclati sono compresi nelle norme, e i relativi nuovi metodi di prova sono in fase avanzata di preparazione. Per materiali non comuni provenienti da fonti secondarie, tuttavia, il lavoro di normalizzazione iniziato solo recentemente ed necessario pi tempo per denire in modo chiaro le origini e le caratteristiche di tali materiali. Nel frattempo, tali materiali non comuni; quando sono immessi sul mercato come aggregati per opere di protezione, devono essere completamente conformi alla presente norma e ai regolamenti nazionali per le sostanze pericolose (vedere appendice ZA della norma), a seconda del loro impiego previsto. Caso per caso, sulla base dellesperienza derivante dallimpiego del prodotto, ulteriori caratteristiche e requisiti possono essere specicati e deniti in specici documenti contrattuali. Aggregati pi ni di quelli specicati nella presente norma europea sono utilizzati nelle strutture idrauliche. Per tali aggregati dovrebbero essere applicate le norme europee relative ad altri utilizzi nali.

Nota 2

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). EN 932-3 Tests for general properties of aggregate - Procedure and terminology for simplied petrographic description EN 932-5 Tests for general properties of aggregate - Common equipment and calibration EN 933-3 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of particle shape - Flakiness index EN 1097-1 Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of the resistance to wear (micro-Deval) EN 1367-2 Tests for thermal and weathering properties of aggregates Magnesium sulfate test EN 1744-1:1998 Tests for chemical properties of aggregates - Chemical analysis prEN 1744-3 Tests for chemical properties of aggregates - Preparation of eluates by leaching of aggregates EN 1926:1999 Methods of test for natural stones - Determination of compressive strength EN 13383-2:2002 Armourstone - Test methods

3
3.1 3.2

TERMINI E DEFINIZIONI
Ai ni della presente norma europea, si applicano i termini e le denizioni seguenti.

aggregati per opere di protezione (armourstone): Aggregati grossi utilizzati in strutture


idrauliche e in altre opere di ingegneria civile.

aggregati naturali per opere di protezione: Aggregati per opere di protezione di origine minerale che sono stati sottoposti unicamente a lavorazione meccanica.
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3.3

aggregati articiali per opere di protezione: Aggregati di origine minerale derivanti da lavorazione industriale che prevede modiche termiche o di altro tipo escludendo blocchi prefabbricati di calcestruzzo. aggregati riciclati per opere di protezione: Aggregati derivanti dalla lavorazione di materiale inorganico precedentemente utilizzato in costruzioni. granulometria degli aggregati per opere di protezione: Designazione degli aggregati per opere di protezione con limite nominale minore e maggiore.
Nota

3.4 3.5

Questa designazione accetta la presenza di pezzi di aggregati per opere di protezione sotto e sovradimensionati.

3.6

limite inferiore nominale: Per una determinata classe granulometrica, massa o luce di maglia al disotto della quale i pezzi di aggregato sono considerati appartenere alla classe inferiore. limite superiore nominale: Per una determinata classe granulometrica, massa o luce di maglia al disopra della quale i pezzi di aggregato sono considerati appartenere alla classe superiore. aggregato grosso: Classe granulometrica caratterizzata da un limite superiore nominale denito da una luce di maglia dello staccio tra 125 mm e 250 mm inclusi. aggregato leggero: Classe granulometrica caratterizzata da un limite superiore nominale denito da una massa compresa tra 25 kg e 500 kg inclusi. aggregato pesante: Classe granulometrica caratterizzata da un limite superiore nominale denito da una massa maggiore di 500 kg. frammento: Pezzo di aggregato appartenente alla frazione pi ne delle granulometrie grosse oppure la frazione pi leggera delle granulometrie leggere e pesanti per le quali si applicano i requisiti della distribuzione granulometrica o delle masse.
Nota

3.7

3.8 3.9 3.10 3.11

Per ulteriori informazioni riguardanti la granulometria, vedere appendice A.

3.12
Nota

categoria: Livello di una propriet degli aggregati per opere di protezione espresso come intervallo di valori o valore limite.
Non esiste relazione tra le categorie di propriet diverse.

4
4.1

REQUISITI GEOMETRICI
Generalit
La necessit di eseguire prove e dichiarare tutte le propriet specicate in questo punto limitata in funzione della particolare applicazione nellutilizzo nale o dellorigine dellaggregato. Quando richiesto, le prove specicate al punto 4 devono essere eseguite in modo da determinare le appropriate propriet geometriche.
Nota 1

Quando si richiede il valore di una propriet non denita con limiti specicati, il valore dovrebbe essere dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio nel prospetto 7 una percentuale del 7% di pezzi di aggregato con meno del 50% di superci rotte o frantumate corrisponde a RO7 (Valore dichiarato). Quando una propriet non richiesta, si pu utilizzare la categoria "Nessun requisito". La guida per la scelta di categorie appropriate per applicazioni speciche pu essere consultata nelle disposizioni nazionali alla voce utilizzo degli aggregati per opere di protezione. Il campionamento deve essere effettuato come specicato nella EN 13383-2:2002, punto 4.

Nota 2 Nota 3

UNI EN 13383-1:2003

UNI

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4.2
4.2.1

Granulometrie
Granulometrie grosse
La distribuzione granulometrica delle frazioni grosse deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 5 e deve essere conforme a: a) b) prospetto 1 per le categorie CP45/125, CP63/180, CP90/250, CP45/180, e CP90/180; oppure come dichiarato dal produttore per la categoria CPDichiarata.

La distribuzione media deve essere ottenuta calcolando la media aritmetica delle percentuali passanti a ciascuno staccio specicato.
prospetto 1

Requisiti per la distribuzione granulometrica delle granulometrie grosse normalizzate


Granulometria mm Categoria Dimensione dello staccio mm 360 250 180 125 90 63 45 31,5 22,4
a) b) c)

45/125 CP45/125

63/180 CP63/180

90/250 CP90/250

45/180 CP45/180

90/180a) CP90/180a)

Percentuale di passante (in massa)

da 98 a 100 da 90 a 100 da 0 a 50 da 0 a 15 da 0 a 5c)

da 98 a 100 da 90 a 100 da 0 a 50 da 0 a 15 da 0 a 5c) -

da 98 a 100 da 90 a 100 da 0 a 50 da 0 a 15 da 0 a 5c) -

da 98 a 100 da 90 a 100 da 0 a 50 da 0 a 15 da 0 a 5c)

da 98 a 100 da 80 a 100b) da 0 a 20b) da 0 a 5c) -

La granulometria 90/180 mm una granulometria stretta progettata per applicazioni speciali come i gabbioni. La frazione tra gli stacci da 90 mm e 180 mm della granulometria 90/180 mm deve essere 80% in massa. Frammenti.

4.2.2

Granulometrie leggere
La distribuzione delle masse delle frazioni leggere deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 6. La distribuzione delle masse di un campione sfuso consistente in tre campioni provenienti da un usso di materiale o in sei campioni provenienti da un lotto statico deve essere conforme a: a) b) c) prospetto 2 per le categorie LMA5/40, LMA10/60, LMA40/200, LMA60/300 e LMA15/300; oppure prospetto 3 per le categorie LMB5/40, LMB10/60, LMB40/200, LMB60/300 e LMB15/300; oppure la distribuzione delle masse e, laddove appropriato, la massa media dichiarata dal produttore per la categoria LMDichiarata.

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prospetto

Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria A
Granulometria kg Categoria Massa media kg Massa kg 450 300 200 120 80 60 40 30 15 10 5 3 2 1,5
a) Frammenti.

da 5 a 40 LMA5/40 da 10 a 20

da 10 a 60 LMA10/60 da 20 a 35

da 40 a 200 LMA40/200 da 80 a 120

da 60 a 300 LMA60/300 da 120 a 190

da 15 a 300 LMA15/300 da 45 a 135

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) -

prospetto

Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria B
Granulometria kg Categoria Massa kg 450 300 200 120 80 60 40 30 15 10 5 3 2 1,5
a) Frammenti.

da 5 a 40 LMB5/40

da 10 a 60 LMB10/60

da 40 a 200 LMB40/200

da 60 a 300 LMB60/300

da 15 a 300 LMB15/300

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 2a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 to 10 da 0 a 2a) -

4.2.3

Granulometrie pesanti
La distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 6. La distribuzione delle masse di un campione sfuso consistente in tre campioni provenienti da un usso di materiale o in sei campioni provenienti da un lotto statico deve essere conforme a:

UNI EN 13383-1:2003

UNI

Pagina 4

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a) b) c)

prospetto 4 per le categorie HMA300/1 000, HMA1 000/3 000, HMA3 000/6 000, HMA6 000/10 000, e HMA10 000/15 000; oppure prospetto 5 per le categorie HMB300/1 000, HMB1 000/3 000, HMB3 000/6 000, HMB6 000/10 000, e HMB10 000/15 000; oppure la distribuzione delle masse e, laddove appropriato, la massa media dichiarata dal produttore per la categoria HMDichiarata.

prospetto

Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria A
Granulometria kg Categoria Massa media kg Massa kg 22 500 15 000 10 000 9 000 6 500 6 000 4 500 4 000 3 000 2 000 1 500 1 000 650 300 200
a) Frammenti.

da 300 a 1 000 HMA300/1 000 da 540 a 690

da 1 000 a 3 000 HMA1 000/3 000 da 1 700 a 2 100

da 3 000 a 6 000 da 6 000 a 10 000 HMA3 000/6 000 da 4 200 a 4 800 HMA6 000/10 000

da 10 000 a 15 000 HMA10 000/15 000

da 7 500 a 8 500 da 12 000 a 13 000

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5 da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) -

prospetto

Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria B
Granulometria kg Categoria Massa kg 22 500 15 000 10 000 9 000 6 500 6 000 4 500 4 000 3 000 2 000 1 500 1 000 650 300 200
a) Frammenti.

da 300 a 1 000 HMB300/1 000

da 1 000 a 3 000 HMB1 000/3 000

da 3 000 a 6 000 da 6 000 a 10 000 HMB3 000/6 000 HMB6 000/10 000

da 10 000 a 15 000 HMB10 000/15 000

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5 da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) da 97 a 100 da 70 a 100 da 0 a 10 da 0 a 5a) -

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UNI

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4.3
4.3.1

Forma
Rapporto lunghezza-spessore
La percentuale di pezzi di aggregati grossi con un rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 7.

4.3.2

Granulometrie grosse
La percentuale di pezzi di aggregato con rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 di un sottocampione ottenuto dai campioni specicati per la determinazione della distribuzione granulometrica (vedere 4.2.1) deve conformarsi ai requisiti corrispondenti (o alla dichiarazione del produttore per la categoria LTDichiarata) specicati al prospetto 6 per la categoria scelta, quando sottoposti a prova come specicato in 4.3.1.

4.3.3

Granulometrie leggere
La percentuale di aggregati grossi con rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 di un campione sfuso come specicato per la determinazione della distribuzione della massa (vedere 4.2) deve conformarsi ai requisiti corrispondenti (o alla dichiarazione del produttore per la categoria LTDichiarata) specicati nel prospetto 6 per la categoria scelta, quando sottoposti a prova come specicato in 4.3.1.

4.3.4

Granulometrie pesanti
La percentuale di pezzi di aggregato con rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 di un campione sfuso come specicato per la determinazione della distribuzione delle masse (vedere 4.2.3) deve conformarsi ai requisiti corrispondenti (o alla dichiarazione del produttore per la categoria LTDichiarata) specicati al prospetto 6 per la categoria scelta, quando sottoposti a prova come specicato in 4.3.1.
prospetto 6

Categorie per la forma


Rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 Percentuale in massa Granulometrie grosse 20 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Granulometrie leggere 20 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Percentuale in numero Granulometrie pesanti 5 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito LTA LTDichiarato LTNR Categoria LT

4.4

Proporzione di superci frantumate o rotte


Quando richiesto, la proporzione di pezzi di aggregato (frammenti esclusi), con meno del 50% di superci frantumate o rotte (pezzi rotondi) deve conformarsi al requisito corrispondente specicato al prospetto 7 per la categoria scelta (o alla dichiarazione del produttore per la categoria RODichiarata). Il campione sottoposto a prova deve essere il campione utilizzato per la determinazione della forma, vedere 4.3. Il campione deve essere sottoposto a esame visivo e al conteggio dei pezzi di aggregato.

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prospetto

Categorie per superci frantumate o rotte


Pezzi di aggregato con meno del 50% di superci frantumate o rotte Percentuale in numero 5 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Categoria RO RO5 RODichiarato RONR

Nota 1: Si intende che le superci rotte comprendono le superci risultanti da discontinuit nella formazione rocciosa quali piani di straticazione e giunti. Nota 2: La categoria RO5 dovrebbe essere applicata solo agli aggregati da utilizzarsi in strutture nelle quali pezzi arrotondati di aggregato potrebbero causare instabilit.

5
5.1

REQUISITI FISICI
Generalit
La necessit di eseguire prove e dichiarare tutte le propriet riportate in questo punto limitata in base alla particolare origine di applicazione degli aggregati. Quando richiesto, le prove specicate in 5 devono essere eseguite in modo da determinare le relative propriet siche.
Nota 1

Quando si richiede il valore di una propriet non denita con limiti specicati, il valore dovrebbe essere dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio nel prospetto 10 un valore di un coefciente micro Deval di 40 corrisponde a MDE40 (Valore dichiarato). Quando una propriet non richiesta, si pu utilizzare la categoria "Nessun requisito". La guida per la scelta di categorie appropriate per applicazioni speciche pu essere consultata nelle disposizioni nazionali alla voce utilizzo degli aggregati per opere di protezione. Il campionamento deve essere effettuato come specicato nella EN 13383-2:2002, punto 4.

Nota 2 Nota 3

5.2

Massa volumica dei pezzi


La massa volumica dei pezzi degli aggregati (frammenti esclusi) deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 8 dichiarando i risultati. Il numero dei pezzi di aggregato da sottoporre a prova e i risultati della prova devono essere conformi al prospetto 8.
prospetto 8

Requisiti per la massa volumica


Massa volumica media di 10 pezzi Massa volumica di almeno 36 pezzi sui 40 sottoposti a prova x Mg/m3 x - 0,10 Mg/m3

Il valore di x deve essere dichiarato dal produttore ed espresso al secondo decimale e non deve essere minore di 2,30.

Se ognuno dei primi 10 pezzi di aggregato sottoposto a prova soddisfa i requisiti della massa volumica media, non si richiede alcuna prova supplementare.

5.3

Resistenza alla rottura


La resistenza alla rottura degli aggregati (frammenti esclusi) deve essere determinata vericando la resistenza alla compressione in conformit alla EN 1926:1999, appendice A. Ogni provino deve essere preparato a partire da un pezzo separato di aggregato grosso. Il numero di provini da sottoporre a prova e i risultati della prova devono essere conformi ai requisiti corrispondenti specicati nel prospetto 9 per la categoria scelta (o alla dichiarazione del produttore per la categoria CSDichiarata).
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prospetto

Categorie per i requisiti di resistenza alla rottura


Resistenza media alla compressione Resistenza alla compressione di non di 9 provini dopo aver eliminato il pi di 2 provini su 10 valore pi basso ottenuto da 10 provini MPa MPa 80 60 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito <60 <40 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Categoria CS

CS80 CS60 CSDichiarato CSNR

Nota

Anche lintegrit del blocco riveste particolare importanza. Gli aggregati per opere di protezione dovrebbero essere privi di discontinuit signicative quali fratture, venature, stiloliti, laminazioni, piani di fogliazione, piani di sfaldabilit, cambiamenti di "facies" o altri difetti analoghi che potrebbero causare rottura durante il caricamento, lo scarico o la posa in opera. Una guida per lintegrit del pezzo riportata nellappendice B.

5.4

Resistenza allusura
Quando richiesto, la resistenza allusura degli aggregati per opere di protezione (frammenti esclusi), determinata in conformit alla EN 1097-1:1996, punto 7, deve conformarsi al corrispondente requisito specicato nel prospetto 10 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per la categoria MDEDichiarata).
prospetto 10

Categorie per i requisiti di resistenza allusura


Coefciente micro Deval 10 20 30 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito
Nota

Categoria MDE MDE10 MDE20 MDE30 MDEDichiarato MDENR

Questi requisiti si applicano agli strati superiori degli aggregati che si sa essere soggetti ad abrasione da parte del sedimento. Lutilizzo suggerito delle categorie il seguente: Categoria MDE10: Ambiente estremamente abrasivo, per esempio mari frequentemente burrascosi con interazione fra struttura e ghiaione, torrenti, strutture dinamiche. Categoria MDE20: Ambiente altamente abrasivo, per esempio mari occasionalmente burrascosi con litorale sabbioso o con ghiaione. Categoria MDE30: Ambiente moderatamente abrasivo, per esempio onde occasionalmente signicative oppure azione di una corrente carica di sedimenti sospesi.

La porzione di prova deve essere preparata in conformit alla EN 1097-1:1996, punto 6. Laddove non disponibile un aggregato rappresentativo dellaggregato per opere di protezione, la porzione di prova deve essere preparata in conformit con la EN 1097-1:1996, punto 6, con le variazioni specicate in 5.4.1, 5.4.2 e 5.4.3.

5.4.1

La porzione di prova deve essere ottenuta frantumando almeno sei pezzi separati di aggregato per opere di protezione per i quali le masse non differiscono di oltre il 25%. La frantumazione deve essere eseguita con un frantoio a mascelle da laboratorio. Le scaglie devono essere eliminate utilizzando stacci a barra in conformit alla EN 933-3 come segue: a) b) staccio a barra da 6,3 mm per le frazioni da 10 mm a 11,2 mm (o da 10 mm a 12,5 mm); staccio a barra da 8 mm per le frazioni da 11,2 mm a 14 mm (o da 12,5 mm a 14 mm).

5.4.2

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5.4.3

Le particelle cubiche devono essere eliminate utilizzando stacci a barra in conformit alla EN 933-3, come particelle trattenute sullo staccio a barra da 12,5 mm per le frazioni da 11,2 a 14 mm (o da 12,5 mm a 14 mm).

5.5

Requisiti associati alliniezione


Gli aggregati per opere di protezione da utilizzarsi in uno strato da iniettare con malta cementizia o bituminosa non devono essere ricoperti da terreno argilloso o altro terreno adesivo.

5.6

Colore
La variazione naturale del colore fornito da una cava (o parte distinta di una cava) con un consolidato modello di fornitura non deve essere motivo di riuto del materiale.
Nota

Lacquirente dovrebbe informare il fornitore di qualunque preferenza nei confronti di un colore particolare per aggregati per opere di protezione.

6
6.1

REQUISITI CHIMICI
Generalit
Quando richiesto, le prove specicate in 6 devono essere eseguite in modo da determinare le appropriate propriet chimiche.
Nota

Questo punto generalmente si applica ad aggregati naturali e articiali per opere di protezione. Tuttavia, alcuni materiali riciclati potrebbero presentare altre caratteristiche chimiche non incluse nel mandato M 125 che non si applicano alla generalit degli aggregati per opere di protezione con un consolidato modello di utilizzo e, quando richiesto, possono essere utilizzate disposizioni in vigore sul luogo di utilizzo per valutare la loro idoneit. Il campionamento deve essere effettuato come specicato nella EN 13383-2:2002, punto 4.

6.2

Impurit
Gli aggregati per opere di protezione non devono contenere materiale estraneo in quantit tale da causare danni alla struttura o allambiente che li ospitano (vedere prospetto D.2).

6.3

Costituenti idrosolubili
Quando richiesta una determinazione dei costituenti idrosolubili, si deve preparare un eluato come specicato nel prEN 1744-3.

7
7.1

REQUISITI DI DURABILIT
Generalit
La necessit di eseguire prove per tutte le propriet riportate nel presente punto limitata alla particolare applicazione nellutilizzo nale o allorigine degli aggregati per opere di protezione. Quando richiesto, le prove specicate in 7 devono essere eseguite in modo da determinare le appropriate propriet di durabilit.
Nota 1

Quando si richiede il valore di una propriet non denita con limiti specicati, il valore dovrebbe essere dichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio nel prospetto 14 un valore di perdita di massa del 30% corrisponde a MS30 (Valore dichiarato). Quando una propriet non richiesta, si pu utilizzare la categoria "Nessun requisito". La guida per la scelta di categorie appropriate per applicazioni speciche pu essere consultata nelle disposizioni nazionali alla voce utilizzo degli aggregati per opere di protezione. Il campionamento deve essere effettuato come specicato nella EN 13383-2:2002, punto 4.
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Nota 2 Nota 3

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7.2
7.2.1

Costituenti che inuenzano la durabilit delle scorie dacciaio e di altoforno


Disintegrazione del silicato dicalcico delle scorie di altoforno raffreddata in aria
Quando richiesto, gli aggregati per opere di protezione composti da scorie di altoforno raffreddate in aria (frammenti esclusi) sottoposti a prova in conformit alla EN 1744-1:1998, punto 19.1, non devono presentare disintegrazione da silicato dicalcico.

7.2.2

Disintegrazione del ferro delle scorie di altoforno raffreddate in aria


Quando richiesto, gli aggregati per opere di protezione composti da scorie di altoforno raffreddate in aria (frammenti esclusi) sottoposti a prova in conformit alla EN 1744-1:1998, punto 19.2, non devono presentare disintegrazione da ferro.

7.2.3

Disintegrazione delle scorie dacciaio


Quando richiesto, la disintegrazione degli aggregati per opere di protezione in scorie dacciaio deve essere sottoposta a prova in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 10. Il campione per la prova deve consistere di 20 pezzi di scorie (frammenti esclusi). La disintegrazione delle scorie dacciaio deve essere conforme ai requisiti corrispondenti specicati al prospetto 11 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per la categoria DSDichiarata).
prospetto 11

Categorie per la disintegrazione delle scorie dacciaio


Disintegrazione delle scorie dacciaio Perdita di massa o formazione di fratture Non pi di quattro pezzi presentanti una perdita di massa >0,5% e non pi un pezzo presentante una perdita di massa >20% o fratture Perdita totale di massa di tutti i pezzi 0,5% e non pi di un pezzo presentante una frattura o >20% perdita di massa Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Categoria DS DSA

DSB DSDichiarato DSNR

Per le categorie DSA e DSB del prospetto 11, se uno dei 20 pezzi presenta o fratture o pi del 20% di perdita di massa, devono essere sottoposti a prova altri 20 pezzi di scorie di acciaio. Nessuno di questi ulteriori pezzi deve presentare fratture o una perdita di massa maggiore del 20%.

7.3

Assorbimento dacqua come prova di valutazione per la resistenza al gelo e disgelo e alla cristallizzazione salina
Quando richiesto, lassorbimento dacqua degli aggregati per opere di protezione (frammenti esclusi) deve essere determinato in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 8. Se lassorbimento dacqua non maggiore del valore scelto come categoria WA0,5 specicata nel prospetto 12, si deve presumere che gli aggregati per opere di protezione siano resistenti al gelo e disgelo e alla cristallizzazione salina. Devono essere sottoposti a prova 10 pezzi.
prospetto 12

Categorie per lassorbimento dacqua


Assorbimento di acqua Percentuale in massa Assorbimento medio 0,5 Categoria WA WA0,5

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7.4

Resistenza al gelo e disgelo


Quando richiesto, la resistenza al gelo e disgelo degli aggregati per opere di protezione (frammenti esclusi) deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 9. La resistenza al gelo e disgelo deve conformarsi ai corrispondenti requisiti specicati nel prospetto 13 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per la categoria FTDichiarata). Inizialmente devono essere sottoposti a prova 10 pezzi di aggregato. Se uno dei pezzi sottoposti a prova presenta pi dello 0,5% di perdita di massa o formazione di fratture aperte, devono essere sottoposti a prova altri 10 pezzi.
Nota 1

I pezzi sottoposti a prova in conformit con 7.2 che presentano un assorbimento dacqua massimo dello 0,5% sono esclusi da ulteriori prove. Nellappendice C riportata una guida su come specicare la resistenza al gelo e disgelo degli aggregati per opere di protezione. Categorie per la resistenza al gelo e disgelo
Gelo e disgelo Perdita di massa o formazione di fratture aperte Non pi di un pezzo di quelli inizialmente sottoposti a prova e nessuno dei pezzi successivamente sottoposti a prova deve presentare una perdita di massa maggiore dello 0,5% o formazione di fratture aperte Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Categoria FT FTA

Nota 2

prospetto

13

FTDichiarato FTNR

7.5

Resistenza alla cristallizzazione salina


Quando richiesto, la resistenza alla cristallizzazione salina degli aggregati per opere di protezione (frammenti esclusi) deve essere determinata in conformit alla EN 1367-2:1998, punto 8. La resistenza alla cristallizzazione salina deve conformarsi al corrispondente requisito specicato al prospetto 14 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per la categoria MSDichiarata). Laddove non siano disponibili idonei e rappresentativi aggregati grossi per opere di protezione, la porzione per la prova deve essere ottenuta per frantumazione, utilizzando un frantoio a mascelle da laboratorio, di almeno sei pezzi separati di aggregato per i quali le masse non differiscano di oltre il 25%.
prospetto 14

Categorie di resistenza alla cristallizzazione salina


Risultato della prova al solfato di magnesio Percentuale perdita di massa 25 Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Categoria MS MS25 MSDichiarato MSNR

Nota

Nellappendice C riportata una guida su come specicare la resistenza alla cristallizzazione salina degli aggregati per opere di protezione.

7.6

Sonnenbrand
Quando richiesto, la presenza di segni di Sonnenbrand negli aggregati per opere di protezione (frammenti esclusi) provenienti da roccia vulcanica come il basalto deve essere determinata in conformit alla EN 13383-2:2002, punto 10. La presenza di segni di Sonnenbrand deve conformarsi al corrispondente requisito specicato al prospetto 15 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per la categoria SBDichiarata). Inizialmente devono essere sottoposti a prova 20 pezzi di aggregato. Se un pezzo presenta segni di Sonnenbrand, devono essere sottoposti a prova altri 20 pezzi.

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prospetto

15

Categorie per segni di Sonnenbrand


Segni di Sonnenbrand Non pi di un pezzo di quelli inizialmente sottoposti a prova e nessuno dei pezzi successivamente sottoposti a prova deve presentare segni di Sonnenbrand Altro valore dichiarato dal produttore Nessun requisito Categoria SB SBA

SBDichiarato SBNR

8
8.1

VALUTAZIONE DELLA CONFORMIT


Generalit
Il produttore deve effettuare prove di tipo iniziali (vedere 8.2) e il controllo della produzione di fabbrica (vedere appendice D) per garantire che il prodotto sia conforme alla presente norma europea e dichiarare i relativi valori.

8.2

Prove di tipo iniziale


Le prove di tipo iniziale relative alla destinazione duso devono essere eseguite per controllare la conformit ai requisiti specicati nelle circostanze seguenti: a) b) si deve utilizzare una nuova fonte di aggregati per opere di protezione; subentrata una modica importante nella natura delle materie prime o nel processo che possono inuenzare le propriet degli aggregati per opere di protezione.

I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza del controllo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ci deve includere in particolare lidenticazione di ogni costituente che pu emettere radiazioni oltre il normale livello di fondo, ogni costituente che pu rilasciare idrocarburi poliaromatici o altre sostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di questi costituenti supera i limiti stabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dellaggregato, devono essere dichiarati i risultati delle prove iniziali.

8.3

Controllo di produzione di fabbrica


Il produttore deve avere installato un sistema di controllo di produzione di fabbrica rispondente ai requisiti dellappendice D. Le registrazioni tenute dal produttore devono indicare quali procedure di controllo della qualit sono in atto durante la produzione dellaggregato per opere di protezione.
Nota

La forma di controllo applicata a qualsiasi aggregato per opere di protezione dipende dallimpiego previsto e dalle regolamentazioni sul suo impiego.

9
9.1

DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE
Denizione
Gli aggregati per opere di protezione devono essere identicati in base a: a) b) c) origine e produttore - se il materiale stato ripreso da un deposito, devono essere indicati sia lorigine sia il deposito; tipo di aggregati per opere di protezione (vedere EN 932-3); classe granulometrica.

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9.2
Nota

Ulteriori informazioni per la descrizione degli aggregati per opere di protezione


La necessit di fornire altre informazioni dipende dalla situazione e dallimpiego nale. Lacquirente dovrebbe informare il fornitore, al momento dellordine, dellesistenza di qualunque requisito speciale associato a un particolare impiego nale e della propria necessit di ricevere altre informazioni non trattate dal prospetto ZA.1a.

10

MARCATURA ED ETICHETTATURA
La bolla di consegna deve contenere almeno le informazioni seguenti: a) b) c) d) designazione; data di spedizione; numero di serie della bolla; riferimento della presente norma.

Il contratto di fornitura pu prevedere ulteriori informazioni da evidenziare nella bolla di consegna.


Nota

Per la marcatura CE e l'etichettatura vedere ZA.3.

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APPENDICE (informativa)
gura

A LIMITI DELLE CLASSI GRANULOMETRICHE GROSSE, LEGGERE E PESANTI


A.1

X Massa, kilogrammi/apertura staccio, millimetri Y % in massa minore di (passante) 1 Frammenti 2 Requisiti granulometrici Aggregato grosso: a/b mm Aggregato leggero e pesante: da a no b kg ELL: Limite estremo inferiore NLL: Limite inferiore nominale, a NUL: Limite superiore nominale, b EUL: Limite estremo superiore

Nota

Vedere prospetti 1, 2 e 4 per i valori dei requisiti granulometrici.

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APPENDICE (informativa) B.1

B GUIDA ALLINTEGRIT DEL BLOCCO

Generalit
"Integrit del blocco" il nome dato alla propriet di ogni blocco o pezzo di aggregato per opere di protezione indicante la sua capacit di rimanere intero o, in termini pratici, la sua resistenza alla rottura lungo difetti o fessurazioni durante le operazioni di movimentazione, messa in opera e sotto lazione di carichi ciclici sullopera. Limportanza dellintegrit del blocco aumenta con la dimensione dellaggregato, diventando la propriet meccanica pi importante degli aggregati pesanti. La presente appendice fornisce informazioni sui metodi di controllo della rottura del blocco risultante dalla presenza di difetti signicativi allinterno dei pezzi di aggregato. A causa della loro origine geologica e della variet dei possibili mezzi di estrazione, i pezzi di aggregato possono contenere fessurazioni naturali o causate da scoppio e difetti. Questi piani di potenziale debolezza a volte insorgono a causa di venature, stiloliti, laminazioni, piani di fogliazione o cambiamenti di "facies". Per granulometrie minori selezionate meccanicamente in base alla dimensione alla rinfusa e la cui resistenza quindi stata duramente messa alla prova, solitamente lintegrit del blocco ritenuta accettabile ed maggiormente correlata alla resistenza alla compressione rispetto ai grandi blocchi selezionati individualmente.

B.2

Prove
La resistenza alla rottura della tessitura minerale degli aggregati per opere di protezione pu essere misurata utilizzando prove di resistenza sulla roccia intatta, quali la prova di resistenza alla compressione specicata nella EN 1926. Il metodo impiega provini delle dimensioni di una mano ed obiettivo, ma non fornisce unindicazione afdabile sullintegrit del blocco. Una prova distruttiva la "prova di rottura da caduta" che consiste nel sottoporre 50 blocchi ad una prova di impatto normalizzata facendo sequenzialmente cadere i blocchi da unaltezza ssa di 3 m su un piano di roccia che stato preparato per offrire una condizione normalizzata di impatto. Lindice di rottura valutato da misurazioni di perdita di massa.
Nota

Questo metodo stato messo a punto a seguito delle raccomandazioni esposte nel manuale per limpiego di roccia in opere di ingegneria costiere e litoranee [1]. Ulteriori ricerche sono in corso [2]. Solitamente si utilizza la valutazione visiva soggettiva dei blocchi difettosi. Tuttavia ci di scarso valore per le speciche, in quanto non sempre possibile rilevare fratture nascoste allinterno degli aggregati che possono causare rotture impreviste [3]. In Francia e nei Paesi Bassi sono stati messi a punti dei metodi di prova non distruttivi che utilizzano la velocit del suono. Il Laboratoire Rgional des Ponts et Chausses (LCPC, Parigi) ha perfezionato un metodo per rilevare i diversi gradi di fessurazione allinterno dei blocchi utilizzando unapparecchiatura comunemente impiegata per valutare la qualit del calcestruzzo. Il metodo si basa sulla NF 18.556 [4] ed utilizzato per rilevare microfratture negli aggregati, noto come "Indice di continuit" e raffronta la velocit misurata allinterno di un pezzo di roccia con la sua velocit teorica. Tuttavia, il metodo previsto per gli aggregati per opere di protezione [5] richiede che lindice di continuit ricavato idealmente da tre misurazioni perpendicolari per blocco sia dapprima tarato rispetto ai risultati delle prove di caduta per ogni diversa provenienza della roccia. Questa procedura obiettiva utilizzata in Francia da parecchi anni per la valutazione della qualit. Un metodo alternativo sviluppato dal Centre of Engineering Geology di Delft [6] prevede da 20 a 25 misurazioni della velocit effettuate a caso su un blocco. stata ricavata una analisi statistica basata sulla distribuzione normalizzata della velocit. Sebbene abbia tempi pi lunghi del metodo LCPC, il metodo di Delft presenta il vantaggio di poter diventare una prova di campo interamente non distruttiva per indicare la presenza di fessure in un blocco.

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Si dovrebbe scegliere un metodo appropriato dopo aver considerato ogni metodologia e i relativi costi nei confronti di qualunque conoscenza preesistente di omogeneit, porosit e assorbimento dacqua nella partita di aggregato da valutare. Nel considerare lomogeneit, si dovrebbe tener conto della possibilit di fratture nascoste, sia di origine naturale nella massa rocciosa sia causate dal metodo estrattivo.

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APPENDICE (informativa)

C GUIDA RELATIVA ALLA RESISTENZA AL GELO E DISGELO E ALLA CRISTALLIZZAZIONE SALINA DEGLI AGGREGATI GROSSI PER OPERE DI PROTEZIONE Generalit
Nei climi freddi, gli aggregati per opere di protezione possono essere particolarmente suscettibili al deterioramento causato da pressioni cicliche indotte dal ghiaccio a causa dei processi di gelo e disgelo. Nei climi caldi, tali aggregati possono essere particolarmente suscettibili al deterioramento causato da pressioni cicliche per cristallizzazioni saline a causa della precipitazione salina che ha luogo dopo il ripetuto prosciugamento di acqua salata. La suscettibilit della roccia alla rottura causata da questi e altri meccanismi interni ciclici di sollecitazione dipende principalmente dal clima, dalluso nale, dal tipo petrograco, dal grado di alterazione geologica della roccia originaria, dalla presenza di minerali instabili e dai mezzi di estrazione, dalla distribuzione dimensionale dei pori e dai difetti che possono consentire la penetrazione dellacqua.

C.1

C.1.1

Clima
La severit dei danni causati dal gelo e disgelo collegata alla frequenza dei cicli di gelo e disgelo, al grado di gelo e disgelo indicato dal regime delle temperature estreme, dallumidit e dal grado di saturazione dellaggregato. Il danno dovuto alla cristallizzazione salina ugualmente collegato alla frequenza e alla velocit di essiccazione come indicato dal regime di umidit e temperatura e dalla salinit dellacqua. Gli aggregati per opere di protezione sono maggiormente suscettibili al danno quando utilizzati in parti della costruzione esposte a signicative variazioni del grado di saturazione. Per esempio, tali aggregati nelle parti permanentemente sommerse di una struttura idraulica, posti troppo in profondit per avvertire condizioni di gelo, sono meno suscettibili, mentre quelli che si trovano in strati di rivestimento nella zona instabile lo sono di pi. La severit delle condizioni in grado di favorire la disgregazione dellaggregato pu essere scelta dal prospetto C.1.
prospetto C.1

Zona di esposizione e condizioni


Zona di esposizione e condizioni Mediterraneoa) Comprendenti le zone immerse situate al di sotto della profondit di penetrazione del gelo, nei climi freddi Saturazione totale o parziale con acqua dolce Saturazione totale o parziale con acqua salata
a) b)

Clima Atlantico e Continentaleb) Mite Severo Severo

Mite Mite Severo

La classicazione Mediterraneo implica che non vanno considerate le condizioni di gelo. Solo aree con clima suscettibile di gelo.

C.1.2

Tipo petrograco
I geologi riconoscono che alcuni tipi di roccia possiedono differenti gradi di resistenza, in funzione della dimensione e della distribuzione dei pori, oltre a particolari suscettibilit allalterazione geologica (per esempio, disgregazione sica e/o chimica alla fonte). Unindagine petrograca e una classicazione del tipo di roccia pu spesso fornire una chiara indicazione di alta resistenza al deterioramento. Alternativamente, segni di corrosione geologica, se ben sviluppati, dovrebbero far presumere una scarsa resistenza alla alterazione in servizio.

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C.2
C.2.1

Prova e scelta dei requisiti di specica


Documentazione di servizio
Laddove sia disponibile una soddisfacente documentazione di servizio per la prestazione a lungo termine degli aggregati per opere di protezione provenienti da una sorgente omogenea e la documentazione di servizio corrisponda alle condizioni di utlizzo progettate, generalmente non sono necessari altri requisiti di prova per la resistenza al gelo e disgelo e alla cristallizzazione salina. Se non disponibile una documentazione di servizio soddisfacente, la pi opportuna considerazione dovrebbe basarsi sui dati petrograci, in quanto potrebbero non essere necessarie altre prove per la resistenza al gelo e disgelo o alla cristallizzazione salina.

C.2.2

Esame petrograco
I risultati dellesame petrograco sul campione di aggregati per opere di protezione in conformit al procedimento specicato nella EN 932-3 danno unindicazione dei principali costituenti della roccia, della tessitura, dellanisotropia, della porosit e della presenza di costituenti che possono avere importanza in particolari circostanze, unitamente allo stato di alterazione geologica e denominazione geologica. Gli aggregati con resistenza insoddisfacente al gelo e disgelo o alla cristallizzazione salina, in caso di condizioni miti o severe, provenienti da rocce molto alterate o ssili, da alcuni conglomerati e brecce possono includere tutti o alcuni degli elementi seguenti: scisto, micascisto, llite; calcare farinoso, marna; scisto argilloso; conglomerato debolmente cementato con minerali argillosi.

C.2.3

Prove di assorbimento dacqua, gelo e disgelo e al solfato di magnesio


Qualora i risultati dellesame petrograco si siano dimostrati inconcludenti, pu essere necessario considerare il prospetto C.1 e il prospetto C.2 allo scopo di determinare quale ulteriore prova sia necessaria. Se lassorbimento dacqua determinato in conformit con la EN 13383-2:2002, punto 8, non maggiore dello 0,5%, laggregato pu essere considerato resistente al gelo e disgelo e alla cristallizzazione salina e non necessario procedere a prove ulteriori. Molti aggregati presentano tuttavia valori maggiori di assorbimento dacqua. Per esempio, i calcari e le arenarie del Giurassico presentano di frequente valori di assorbimento maggiori del 4%, mentre i calcari e le dolomiti del Permiano e le arenarie carbonifere spesso presentano valori di assorbimento maggiori del 2%, ma questi materiali possono ancora avere unadeguata resistenza al gelo/disgelo o alla cristallizzazione salina. Aggregati aventi valori di assorbimento dacqua maggiore dello 0,5% dovrebbero generalmente essere valutati con la prova di gelo e disgelo specicata nella EN 13383-2:2002, punto 9, oppure con la prova al solfato di magnesio specicata nella EN 1367-2. La prova al solfato di magnesio in conformit alla EN 1367-2 stata ritenuta una prova idonea per molti aggregati. Tuttavia, per quanto riguarda gli aggregati per opere di protezione, i risultati ottenuti in conformit con questo metodo di prova dovrebbero essere valutati con prudenza a causa dello stretto intervallo granulometrico dei pezzi sottoposti a prova (da 10 mm a 14 mm). La ridotta dimensione dellaggregato di prova non pu riprodurre fedelmente la corrosione in situ causata dalla cristallizzazione salina dallaggregato. Lintervallo granulometrico dellaggregato sottoposto a prova spesso inuenza notevolmente i risultati. Per questi motivi, prima di eseguire la prova, utile eseguire un esame petrograco del materiale roccioso e unidenticazione visiva della modalit di disintegrazione dopo la prova. In caso di risultati limite, la prova normalizzata pu essere confrontata con altri metodi: a) b) utilizzando intervalli pi ampi e diverse granulometrie (per esempio da 63 mm a 125 mm); e/o ripetendo la prova con solfato di sodio, per esempio in conformit alla EN 12370.

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Se gli aggregati devono stare permanentemente sommersi, non dovrebbe essere necessaria alcuna prova di stabilit. I prospetti C.1 e C.2 servono solo da guida e la scelta nale lasciata allacquirente/cliente. A mano a mano che ulteriori risultati di prove riguardanti la prestazione dellaggregato in diverse condizioni ambientali si renderanno disponibili, saranno aggiunte ulteriori classi di severit e categorie di requisiti di prova ai prospetti 1 e 2 nelle future edizioni della presente norma.
prospetto C.2

Condizioni ambientali
Condizioni ambientali Miti Prova di gelo e disgelo (7.4) appliCategoria NR cabile alle condizioni climatiche atlantiche e continentalia) Prova al solfato di magnesio (7.5) applicabile alle condizioni mediterraneeb)
a) b)

Severe Categoria A

Categoria NR

Categoria A

Solo aree con clima soggetto a gelo. La classicazione mediterranea implica la non considerazione di condizioni di gelo.

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APPENDICE (normativa) D.1

D CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA

Introduzione
La presente appendice specica un sistema di controllo della produzione di fabbrica degli aggregati per opere di protezione al ne di garantirne la conformit ai relativi requisiti della presente norma. Le prestazioni del sistema di controllo della produzione di fabbrica devono essere valutate sulla base dei principi utilizzati nella presente appendice.

D.2
D.2.1

Organizzazione
Responsabilit e autorit
Occorre denire le responsabilit, lautorit e linterrelazione tra tutto il personale addetto alla gestione, esecuzione e controllo delle attivit legate al sistema di qualit, incluso il personale che necessita di libert organizzativa e autorizzazione per: a) b) iniziare azioni atte a prevenire leventuale non conformit del prodotto; identicare, registrare e intervenire in caso di eventuali deviazioni di qualit del prodotto.

D.2.2

Rappresentante della direzione per il controllo della produzione di fabbrica


Per ciascun impianto di produzione di aggregati, il produttore deve nominare una persona alla quale conferire lautorit necessaria a garantire lattuazione e il mantenimento del rispetto di tutti i requisiti indicati nella presente appendice.

D.2.3

Revisione della direzione


Il sistema di controllo della produzione di fabbrica adottato per soddisfare i requisiti della presente appendice deve essere controllato e revisionato ad intervalli stabiliti da parte della direzione per garantire la sua continua adeguatezza ed efcacia. Le registrazioni di tali revisioni devono essere conservate.

D.3

Procedure di controllo
Il produttore deve redigere e tenere aggiornato un manuale relativo al sistema di controllo della produzione di fabbrica che stabilisca le procedure tramite le quali sono soddisfatti i requisiti del controllo della produzione di fabbrica.

D.3.1

Controllo dei documenti dei dati


Il controllo dei documenti dei dati deve includere tutta la documentazione e i dati ritenuti importanti in base ai requisiti della presente norma e relativi allacquisto, alla lavorazione, e ispezione dei materiali e i documenti del sistema di controllo della produzione di fabbrica. Una procedura riguardante la gestione di documenti e dei dati deve essere inclusa nel manuale di controllo della produzione riguardante le procedure e le responsabilit per lapprovazione, emissione, distribuzione e amministrazione dei documenti dei dati interni ed esterni, e la preparazione, emissione e registrazione delle modiche alla documentazione.

D.3.2

Servizi in subappalto
Se qualsiasi parte dellattivit subappaltata da parte dal produttore, deve essere stabilito un mezzo di controllo. Il produttore deve mantenere lintera responsabilit per tutte le parti di attivit subappaltate.

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D.3.3

Identicazione delle materie prime


Si deve disporre della documentazione dettagliata sulla natura delle materie prime, la loro origine e, se necessario, una o pi mappe che illustrino il luogo e il piano di estrazione. responsabilit del produttore garantire che, qualora siano identicate eventuali sostanze pericolose, il loro contenuto non ecceda i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dellaggregato.
Nota

La maggior parte delle sostanze pericolose denite nella Direttiva del Consiglio 76/769/CEE non sono generalmente presenti nella maggior parte dei giacimenti di aggregati di origine minerale. Tuttavia la nota ZA.1 dellappendice ZA rivolta allattenzione del produttore di aggregati per opere di protezione.

D.4

Gestione della produzione


Il sistema di controllo della produzione di fabbrica deve soddisfare i requisiti seguenti: a)
Nota

Presenza di procedure per lidenticazione e il controllo dei materiali. Queste possono includere procedure per mantenere e correggere le apparecchiature di processo, lispezione o le prove dei materiali campionati durante il processo, la modica del processo dovuta a cattivo tempo, ecc.

b)

Presenza di procedure per identicare e controllare gli eventuali materiali dannosi, identicati in D.3.3, per garantire che non superino i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti sul posto di impiego dellaggregato. Presenza di procedure per garantire che il materiale sia stoccato in modo controllato e che sia possibile identicare i punti di immagazzinamento e loro contenuto. Presenza di procedure per garantire che il materiale prelevato dal magazzino non sia deteriorato in modo tale da comprometterne la sua conformit. Il prodotto deve essere identicabile no al punto vendita per quanto riguarda lorigine e il tipo.

c) d) e)

D.5
D.5.1

Ispezione e prove
Generalit
Il produttore deve mettere a disposizione tutti gli impianti, le apparecchiature e il personale addestrato necessari per lesecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.

D.5.2

Apparecchiatura
Il produttore deve essere responsabile del controllo, della taratura e della manutenzione delle apparecchiature di ispezione, di misurazione e di prova. Laccuratezza e la frequenza di taratura devono essere conformi alla EN 932-5. Lapparecchiatura deve essere utilizzata in conformit a procedimenti documentati. Lattrezzatura deve essere identicabile in modo univoco. Le registrazioni di taratura devono essere conservate.

D.5.3

Frequenza e ubicazione dellispezione, del campionamento e delle prove


La documentazione di controllo della produzione deve descrivere la frequenza e la natura delle ispezioni. La frequenza del campionamento e delle prove, se richiesto, deve essere effettuata per le caratteristiche di pertinenza specicata nei prospetti D.1, D.2 e D.3.
Nota 1

La frequenza delle prove generalmente correlata ai periodi di produzione. Un periodo di produzione denito come una intera settimana, mese o anno di giorni lavorativi per la produzione. I requisiti per il controllo della produzione di fabbrica possono comprendere esami visivi. Qualsiasi deviazione indicata da queste ispezioni pu portare ad un aumento delle frequenze di prove. Quando il valore misurato si avvicina al limite specicato, pu essere necessario aumentare la frequenza.

Nota 2

Nota 3

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Nota 4

In condizioni speciali, le frequenze di prova possono essere diminuite al disotto di quelle riportate nei prospetti D.1, D.2 e D.3. Tali condizioni potrebbero essere: a) b) c) d) apparecchiatura di produzione altamente automatizzata; esperienza a lungo termine con costanza delle propriet speciali; giacimenti ad alto grado di conformit; applicazione di un Sistema di Gestione della Qualit dotato di misure eccezionali per la sorveglianza e il monitoraggio del processo di produzione.

Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto dei requisiti minimi dei prospetti D.1, D.2 e D.3. I motivi della diminuzione delle frequenze di prove devono essere riportate nel documento del controllo della produzione di fabbrica.

D.6

Registrazioni
I risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo da includere i punti di campionamento, le date, gli orari e i prodotti sottoposti a prova, con ogni altra informazione importante, quale per esempio, le condizioni atmosferiche.
Nota 1

Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel caso il produttore, sulla base della propria esperienza, pu ritenere possibile applicare i risultati di una prova a pi di un prodotto. Ci si verica in particolare quando un prodotto consiste nella combinazione di due o pi classi granulometriche diverse. La distribuzione granulometrica o la pulizia dovrebbero essere controllate anche se le caratteristiche intrinseche possono rimanere invariate. Qualora il prodotto ispezionato o sottoposto a prova non soddis il requisito dichiarato nella specica, o nel caso ci sia unindicazione in tal senso, occorre fare una nota nelle registrazioni dei provvedimenti intrapresi per risolvere la questione (per esempio eseguendo una nuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione). Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice. Le registrazioni devono essere conservate almeno per tutto il periodo stabilito.

Nota 2

Per "periodo stabilito" si intende il periodo di tempo per il quale si devono conservare le registrazioni in conformit alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.

D.7

Controllo del prodotto non conforme


In seguito ad una ispezione o ad una prova che indichi che un prodotto non conforme, il materiale in questione deve essere: a) b) c) riprocessato; o destinato ad altra applicazione per la quale idoneo; oppure riutato e marchiato come non conforme.

Tutti i casi di non conformit devono essere registrati dal produttore, ricercandone la causa e se necessario devono essere intraprese azioni correttive.
Nota

Le azioni correttive possono includere: a) b) c) d) e) indagini sulla causa di non conformit, incluso un esame del procedimento di prova ed applicazioni di eventuali necessari aggiustamenti; analisi dei procedimenti, operazioni, registrazioni di qualit, rapporti di servizio e reclami dei clienti per individuare ed eliminare le potenziali cause di non conformit; attuazione di azioni preventive per trattare i problemi ad un livello corrispondente al rischio incontrato; applicazione di controlli per garantire che siano intraprese le azioni correttive efcaci; attuazione e registrazione di modiche nelle procedure risultanti da azioni correttive.

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D.8

Movimentazione, stoccaggio e condizionamento delle aree di produzione


Il produttore deve adottare tutte le misure necessarie per il mantenimento della qualit del prodotto durante la movimentazione e lo stoccaggio.
Nota

Tali misure dovrebbero considerare quanto segue: a) b) c) contaminazione del prodotto; segregazione; pulizia dellapparecchiatura di movimentazione e delle aree di stoccaggio.

D.9
D.9.1

Trasporto e imballaggio
Trasporto
Il sistema di controllo della produzione di fabbrica del produttore deve precisare il campo della propria responsabilit in relazione allo stoccaggio e alla consegna.
Nota

Se laggregato per opere di protezione trasportato sfuso, pu essere necessario coprirlo o metterlo in un contenitore al ne di ridurre la contaminazione.

D.9.2

Imballaggio
Se gli aggregati sono imballati, i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare o degradare laggregato al punto di modicarne signicativamente le propriet prima che laggregato sia rimosso dallimballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopo durante la movimentazione e lo stoccaggio dellaggregato imballato devono essere riportate sullimballaggio o sui documenti di accompagnamento.

D.10

Addestramento del personale


Il produttore deve stabilire e tenere aggiornate le procedure per laddestramento di tutto il personale coinvolto nel sistema di produzione di fabbrica. Le appropriate registrazioni sulladdestramento devono essere conservate.
prospetto D.1

Frequenze minime di prova per le propriet generali


Punto 4.2.1 Note/riferimenti Aggregati grossi Metodo di prova Frequenza minima di prova

Propriet 1 Distribuzione granulometrica

EN 13383-2:2002, punto 5 1 ogni 20 000 t e immediatamente dopo uninterruzione della produzione di almeno 6 mesi EN 13383-2:2002, punto 6 1 ogni 20 000 t e immediatamente dopo uninterruzione della produzione di almeno 6 mesi EN 13383-2:2002, punto 7 1 ogni 20 000 t e immediatamente dopo uninterruzione della produzione di almeno 6 mesi EN 13383-2:2002, punto 8 1 allanno

Distribuzione delle masse 4.2.2 4.2.3

Aggregato leggero Aggregato pesante

Forma

4.3

Rapporto lunghezzaspessore

4 5

Massa volumica dei granulia) Resistenza a rotturaa)

5.2 5.3 Prova di resistenza a compressione

EN 1926:1999, appendice A

1 ogni 5 anni

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prospetto

D.1

Frequenze minime di prova per le propriet generali (Continua)


Punto 9.1 D.3.3 D.4 Note/riferimenti Vedere appendice C
b)

Propriet 6 7
a) b)

Metodo di prova EN 932-3


b)

Frequenza minima di prova 1 ogni 5 anni Quando richiesto e in caso di dubbi

Descrizione petrograca Sostanze pericolose


b)

Le propriet devono essere vericate per classe granulometrica a meno di non dimostrare che non esistono signicative differenze tra le diverse classi granulometriche. Se non espressamente indicato, solo laddove necessario a ni della marcatura CE (vedere appendice ZA).

prospetto

D.2

Frequenze minime di prova per propriet speciche per limpiego nale


Punto 4.4 Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova 1 ogni 20 000 t

Propriet 1 Percentuale di superci frantumate o rotte

EN 13383-1:2002, 4.4 Solo per aggregati per opere di protezione da utilizzarsi in strutture nelle quali pezzi rotondi di aggregato potrebbero causare instabilit Solo per aggregati per opere di protezione destinati ad uno strato superiore soggetto ad abrasione da sedimento EN 1097-1

Resistenza allusuraa)

5.4

1 ogni 2 anni

3 4 5 6
a)

Assorbimento dacquaa) Resistenza al gelo e disgeloa) Resistenza alla cristallizzazione salinaa) Impurit

7.3 7.4 7.5 6.2

EN 13383-2:2002, punto 8 1 ogni 2 anni EN 13383-2:2002, punto 9 1 ogni 2 anni EN 1367-2 Visivo 1 ogni 2 anni Ogni lotto

Le propriet devono essere vericate per classe granulometrica a meno di non dimostrare che non esistono signicative differenze tra le diverse classi granulometriche.

prospetto

D.3

Frequenze minime di prova per propriet di aggregati per opere di protezione provenienti da fonti particolari
Punto Note/riferimenti Loppa daltoforno Loppa daltoforno Scoria dacciaio Nei casi dubbi, laddove sono possibili segni di "Sonnenbrand" in alcuni basalti Metodo di prova EN 1744-1:1998, 19.1 EN 1744-1:1998, 19.2 EN 13383-2:2002, punto 10 EN 13383-2:2002, punto 10 Frequenza minima della prova 2 allanno 2 allanno 2 allanno 2 allanno

Propriet 1 2 3 4 Disintegrazione da silicato 7.2.1 calcico Disintegrazione da ferro 7.2.2

Disintegrazione da scorie 7.2.3 dacciaio "Sonnenbrand" 7.6

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APPENDICE (informativa) E.1

E PROPRIET E INFORMAZIONI PER LA DESCRIZIONE DEGLI AGGREGATI PER OPERE DI PROTEZIONE Informazione essenziale
a) b) c) d) Nome e ubicazione della cava, o stabilimento di produzione e, laddove appropriato, deposito; tipo di aggregato per opere di protezione, per esempio roccia frantumata, loppa; indicazione petrograca semplicata; classe granulometrica degli aggregati per opere di protezione, per esempio da 10 kg a 60 kg.

E.2

Altre informazioni
a) b) c) d) Codice (se specicato); massa volumica dei granuli; distribuzione granulometrica o distribuzione della massa; forma: e) f) rapporto lunghezza-spessore, superci frantumate o rotte;

assorbimento dacqua; resistenza a: rottura, sfregamento, gelo e disgelo, cristallizzazione salina;

g) h) i)

presenza di segni di Sonnenbrand; assenza di disintegrazione da silicato bicalcico e da ferro nelle loppe daltoforno raffreddate in aria; disintegrazione da scoria dacciaio.

Per ogni fornitura dovrebbero essere fornite solo le informazioni elencate in E.1. La necessit di ulteriori dettagli sulle propriet riportate in E.2 e la frequenza delle prove dipendono dalla situazione e dallimpiego. Queste informazioni supplementari dovrebbero essere rese disponibili su richiesta.

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APPENDICE (informativa)

ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE SUI PRODOTTI DA COSTRUZIONE Scopo e campo di applicazione e corrispondenti caratteristiche di pertinenza
La presente norma europea e la presente appendice ZA sono state elaborate nellambito di un mandato1) conferito al CEN dalla Commissione Europea e dallAssociazione Europea di Libero Scambio. I punti della presente norma europea e, se pertinenti, di altre norme europee, riportati nella presente appendice, soddisfano i requisiti del mandato, conferito dalla Direttiva UE relativa ai Prodotti da Costruzione (89/106/CEE). La conformit ai presenti punti conferisce una presunta idoneit degli aggregati per opere di protezione trattati dalla presente norma europea agli impieghi ivi previsti; deve essere fatto riferimento alle informazioni di accompagnamento della marcatura CE. AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE, che non interferiscono con lidoneit agli impieghi previsti, possono essere applicati agli aggregati per opere di protezione che rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente appendice.
Nota

ZA.1

In aggiunta ai punti specici relativi a sostanze pericolose contenute nella presente norma, possono esservi altri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio, legislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per poter rispondere alle disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da costruzione, tali requisiti devono inoltre essere conformati ai tempi e luoghi di applicazione. Nota: una banca dati informativa relativa alle disposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose disponibile al sito Internet Construction su EUROPA (CREATE, cui si accede via http://europa.eu.int). Scopo, campo di applicazione e punti relativi ai requisiti rilevanti

prospetto ZA.1

Prodotto:

Aggregati per opere di protezione ottenuti lavorando materiali naturali, articiali o riciclati e miscele di questi aggregati per lutilizzo in qualit di aggregati per opere di protezione trattati dallo scopo e campo di applicazione della presente norma. Impiego/impieghi previsto/i: Opere idrauliche di protezione e di regolazione. Caratteristiche essenziali Punti dei requisiti in questa e/o altra norma 4.3 4.2 5.2 Resistenza a rottura Resistenza allo sfregamento Rilascio di sostanze pericolose 5.3 5.4 Forma Granulometrie Massa volumica dei granuli Resistenza a rottura Resistenza allusura Livello/i o classe/i di mandato Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Note Categoria Valori limiti granulometrici per dimensione/massa Valore dichiarato Categoria Categoria Vedere terzo paragrafo in ZA.3 Valore limite Valore limite Categoria Categoria Categoria Categoria

Forma, dimensione e massa volumica dei granuli

NOTA in ZA.1 sopra D.3.3 Conoscenza della materia prima D.4 Gestione della produzione

Durabilit delle loppe

7.2.1 Disintegrazione del silicato bicalcico della Nessuno loppa di altoforno raffreddata in aria Nessuno 7.2.2 Disintegrazione del ferro della loppa di altoforno raffreddata in aria Nessuno 7.2.3 Disintegrazione della scoria dacciaio 7.4 7.5 7.6 Resistenza al gelo e disgelo Resistenza alla cristallizzazione salina Sonnenbrand Nessuno Nessuno Nessuno

Durabilit al gelo/disgelo Durabilit alla cristallizzazione salina Durabilit al "Sonnenbrand" del basalto

1)

M125 "Aggregati" nella forma emandata. UNI Pagina 26

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Il requisito di una certa caratteristica non applicabile in quegli Stati Membri (SM) che non possiedono alcun regolamento riguardante quella caratteristica per l'impiego previsto del prodotto. In questo caso i produttori che immettono i propri prodotti sul mercato di questi SM non sono obbligati a determinare o a dichiarare le prestazioni dei propri prodotti relativamente a questa caratteristica e possono utilizzare la stampigliatura "Nessuna prestazione determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE (vedere punto ZA.3). L'opzione NPD non pu, tuttavia, essere utilizzata qualora la caratteristica sia soggetta a un livello di soglia.

ZA.2
ZA.2.1

Procedure per lattestazione della conformit degli aggregati per opere di protezione
Sistema(i) di attestazione della conformit
I sistemi di attestazione della conformit per gli aggregati per opere di protezione indicati nel prospetto ZA.1, in accordo con la decisione della Commissione 98/598/CE del 9 ottobre 1998, secondo quanto riportato nell'appendice 3 del mandato M125 "Aggregati" nella forma emendata, sono illustrati nei prospetti ZA.2a e ZA.2b per l'/gli impiego/impieghi previsto/i. 2) 3)
prospettoZA.2a

Sistema(i) di attestazione della conformit per aggregati per opere di protezione con alti requisiti di sicurezza2) (dove sia richiesto lintervento di terzi)
Destinazione duso Opere idrauliche di protezione e di regolazione. Livello/i o classe/i Attestazione del/i sistema/i di conformit 2+

Prodotto/i Aggregati per opere di protezione

Sistema 2+: Vedere la Direttiva 89/106/CEE (CPD) appendice III.2.(ii), Prima possibilit, includente la certicazione di controllo della produzione di fabbrica tramite un ente autorizzato, sulla base dell'ispezione iniziale di fabbrica e del controllo della produzione di fabbrica, nonch della continua sorveglianza, valutazione e approvazione del controllo della produzione di fabbrica.

prospettoZA.2b

Sistema(i) di attestazione della conformit per aggregati per opere di protezione senza alti requisiti di sicurezza3), dove non sia richiesto lintervento di terzi
Destinazione duso Opere idrauliche di protezione e di regolazione. Livello/i o classe/i Attestazione del/i sistema/i di conformit 4

Prodotto/i Aggregati per opere di protezione

Sistema 4: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) appendice III.2.(ii), Terza possibilit.

Lattestazione di conformit degli aggregati per opere di protezione di cui al prospetto ZA.1 deve essere basata sulle procedure di valutazione della conformit indicate nel/i prospetto/i ZA.3a e ZA.3b, derivanti dallapplicazione dei punti della presente norma europea qui riportati.

2) 3)

I requisiti di sicurezza devono essere deniti dagli Stati Membri nelle rispettive leggi nazionali, regolamentazioni e disposizioni amministrative. I requisiti di sicurezza devono essere deniti dagli Stati Membri nelle rispettive leggi nazionali, regolamentazioni e disposizioni amministrative. UNI Pagina 27

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prospettoZA.3a

Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformit (riguardanti aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+)
Compiti Contenuto del compito Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1 Punti da applicare Appendice D

Compiti per il produttore

Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.)

Prove di tipo iniziale Compiti per l'ente autorizzato

Tutte le caratteristiche rilevanti del 8.2 prospetto ZA.1 Appendice D

Certicazione del C.P.F. Ispezione iniziale della Parametri correlati a tutte le sulla base di fabbrica e del C.P.F. caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1 Sorveglianza continua, Parametri relativi a tutte le valutazione e approva- caratteristiche rilevanti del zione del C.P.F. prospetto ZA.1

Appendice D

prospettoZA.3b

Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformit (riguardanti aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4)
Compiti Contenuto del compito Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1 8.3 Punti da applicare

Compiti per il produttore

Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.)

Prove di tipo iniziale

Tutte le caratteristiche rilevanti del 8.2 prospetto ZA.1

ZA.2.2

Dichiarazione di conformit CE
Per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+: Una volta ottenuta la conformit alle condizioni della presente appendice e una volta che l'ente autorizzato ha redatto il certicato menzionato di seguito, il produttore o il suo agente designato nell'EEA deve preparare e conservare una dichiarazione di conformit che autorizza il produttore ad apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere: nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante designato nell'EEA e luogo di produzione; descrizione del prodotto (tipo, identicazione, impiego, ) e una copia delle informazioni di accompagnamento della marcatura CE; disposizioni a cui il prodotto conforme (appendice ZA della presente EN); condizioni particolari applicabili alluso del prodotto (per esempio disposizioni per limpiego in determinate condizioni, ecc.); numero del certicato di accompagnamento del controllo della produzione di fabbrica; nome e qualica della persona incaricata di rmare la dichiarazione per conto del produttore o del suo rappresentante autorizzato.

La dichiarazione deve essere accompagnata da un certicato di controllo della produzione di fabbrica redatto dall'ente autorizzato che, oltre alle informazioni di cui sopra, deve contenere quanto segue: nome e indirizzo dell'ente autorizzato; numero del certicato di controllo della produzione di fabbrica; condizioni e periodo di validit del certicato, se applicabile; nome e qualica della persona incaricata di rmare il certicato.

La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufciali dello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.
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UNI EN 13383-1:2003

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Per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4: Una volta raggiunta la conformit alle condizioni della presente appendice, il produttore o il suo agente designato nell'EEA deve preparare e conservare una dichiarazione di conformit (Dichiarazione di conformit CE) che autorizza il produttore ad apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere: nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante designato nell'EEA e luogo di produzione; descrizione del prodotto (tipo, identicazione, impiego, ) e una copia delle informazioni di accompagnamento della marcatura CE; disposizioni a cui si conforma il prodotto (appendice ZA della presente EN); condizioni particolari applicabili alluso del prodotto (per esempio disposizioni per limpiego in determinate condizioni, ecc.); nome e qualica della persona responsabile della rma della dichiarazione per conto del produttore o del suo rappresentante autorizzato.

La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufciali dello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.

ZA.3

Marcatura ed etichettatura CE
Il produttore o il suo rappresentante autorizzato designato nell'EEA responsabile dell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deve essere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve gurare sulletichetta, sullimballaggio o sui documenti commerciali di accompagnamento (per esempio una bolla di consegna). Il simbolo di marcatura CE deve essere accompagnato dalle informazioni seguenti: numero di identicazione dellente di certicazione (solo per prodotti sotto il sistema 2+); nome o marchio identicativo e indirizzo registrato del produttore; le ultime due cifre dellanno di afssione della marcatura; numero del certicato del controllo della produzione di fabbrica (solo per prodotti sotto il sistema 2+); riferimento della presente norma europea; descrizione del prodotto: nome generico, materiale, dimensioni, ... e destinazione duso; informazioni sui requisiti essenziali rilevanti di cui al prospetto ZA.1 come segue: valori dichiarati e, se pertinente, livello o classe/categoria (incluso lindicazione "passa" per i requisiti "passa/non passa", se necessario) da dichiarare per ciascuna caratteristica essenziale come indicato nelle "Note" del prospetto ZA.1; e "nessuna prestazione determinata" per le caratteristiche laddove appropriato.

L'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) non pu essere utilizzata nel caso in cui la caratteristica sia soggetta a un limite di soglia. Diversamente, lopzione NPD pu essere impiegata quando e dove la caratteristica, per una determinata destinazione duso, non soggetta a requisiti regolamentari. Oltre alle eventuali informazioni speciche, relative alle sostanze pericolose sopra descritte, il prodotto dovrebbe essere accompagnato, nei tempi e nei luoghi richiesti e in forma appropriata, dalla documentazione che elenca altre eventuali legislazioni su sostanze pericolose di cui si rivendica la conformit, nonch eventuali informazioni richieste da tali legislazioni.
Nota

Non necessario menzionare la legislazione europea in assenza di deroghe nazionali. Le gure ZA.1 e ZA.2 illustrano esempi delle informazioni da riportare sulletichetta, sullimballaggio e/o sui documenti commerciali.

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gura

ZA.1

Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+

Marcatura di conformit CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

01234 Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 02 0123-CPD-0456

Numero di identicazione dell'ente di ispezione Nome o marchio identicativo e indirizzo registrato del produttore Ultime due cifre dell'anno in cui stata applicata la marcatura Numero del certicato CE

EN 13383-1 Aggregati ottenuti lavorando materiali naturali, articiali o riciclati e miscele di questi materiali per limpiego come aggregati per opere di protezione Forma dei granuli Dimensione dei granuli Categoria Categorie (per esempio LTA) (per esempio CP63/180, LMA5/40 HMB300/1 000) (Mg/m3)

N della norma europea Descrizione del prodotto e informazioni sulle caratteristiche regolamentate

Massa volumica dei granuli Resistenza alla frammentazione/frantumazione Resistenza a rottura Resistenza allo sfregamento Rilascio di sostanze pericolose Durabilit delle loppe Disintegrazione del silicato bicalcico della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione del ferro della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione della scoria dacciaio Durabilit al gelo/disgelo Durabilit alla cristallizzazione salina Durabilit al "Sonnenbrand"

Valore dichiarato

Categoria Categoria per esempio sostanza X: 0,2 m3 Valore dichiarato

(per esempio CS60) (per esempio MDE10)

(Ispezione visiva Passa/non passa) (Ispezione visiva Passa/non passa) (per esempio DSA) (per esempio FTA) (per esempio MS25) (per esempio SBA)

Valore dichiarato Categoria Categoria Categoria Categoria

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gura

ZA.2

Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4

Marcatura di conformit CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050 02

Nome o marchio identicativo e indirizzo registrato del produttore Ultime due cifre dell'anno in cui stata applicata la marcatura N della norma europea Descrizione del prodotto e informazioni sulle caratteristiche regolamentate

EN 13383-1 Aggregati ottenuti lavorando materiali naturali, articiali o riciclati e miscele di questi materiali per limpiego come aggregati per opere di protezione Forma dei granuli Dimensione dei granuli Categoria Categorie (per esempio LTA) (per esempio CP63/180, LMA5/40 HMB300/1 000) (Mg/m3)

Massa volumica dei granuli Resistenza alla frammentazione/frantumazione Resistenza a rottura Resistenza allo sfregamento Rilascio di sostanze pericolose Durabilit delle loppe Disintegrazione del silicato bicalcico della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione del ferro della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione della scoria dacciaio Durabilit al gelo/disgelo Durabilit alla cristallizzazione salina Durabilit al "Sonnenbrand"

Valore dichiarato

Categoria Categoria per esempio sostanza X: 0,2 m3 Valore dichiarato

(per esempio CS60) (per esempio MDE10)

(Ispezione visiva Passa/non passa) (Ispezione visiva Passa/non passa) (per esempio DSA) (per esempio FTA) (per esempio MS25) (per esempio SBA)

Valore dichiarato Categoria Categoria Categoria Categoria

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BIBLIOGRAFIA
Pubblicazioni relative alle norme EN 12370 Natural stone test methods - Determination of resistance to salt crystallisation Altri documenti [1] CIRIA/CUR. Manual for the use of rock in coastal and shoreline engineering Construction Industry and Research and Information Association. CIRIA Special Publication 83. CUR Report 154. pp 607, 1991 Latham, J-P., Gauss, G.A. The Drop Test for Armourstone integrity. In: River, Coastal & Shoreline Protection. Ed. A.R. Thorne, S.R. Abt, F.B.J. Barends, S.T. Maynard & K.W. Pilarczyk. John Wiley & Sons, Chichester, pp. 832, 1995 Clark A.R. & Palmer, J.S. The problem of quality control and the selection of armourstone. Quarterly Journal of Engineering Geology, London. Vol 24, No 1, pp 119-122, 1991 French norm P18-556. Granulats; Dtermination de l'indice de continuit. AFNOR, 1990 LCPC. Les Enrochements, Laboratoire Central des Ponts et Chausses, Paris 1989 Verhoef, P.N.W. Ultra sonic velocity measurements to detect ssures in rock blocks. GEOMAT.04 Memoirs of the Centre of Engineering Geology in the Netherlands, 103, 1992

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[3] [4] [5] [6]

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