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AW3 1.

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FEBBRAIO 2005

NOTE GENERALI

Le dimensioni, gli spessori ed il peso dei profilati indicati in questo catalogo sono teorici e potranno
variare in funzione delle tolleranze previste dalla norma UNI EN 12020-2.

Tutti i dati riportati nel presente catalogo sono indicativi e non impegnativi. I nodi rappresentati in
questo catalogo al repertorio 5, 6, 7 e 8 sono esemplificativi.

Questo sistema costruttivo è stato studiato e collaudato nella sua integrità.


L’uso del marchio ALU-K è consentito a condizione che vengano impiegati i componenti originali
ALU-K (profilati, accessori, guarnizioni) e che vengano rispettate le indicazioni tecniche riportate in
questo catalogo.

L'incollaggio strutturale del vetro con il telaio in alluminio, dovrà essere eseguito da azienda
specializzata nel pieno rispetto delle direttive dei produttori di sigillante strutturale e dei produttori
del vetro (vedere paragrafo “INCOLLAGGIO STRUTTURALE ED INDICAZIONI SULLA
RESPONSABILITA’).

Si ricorda che questo tipo di prodotto, prima di essere immesso sul mercato comunitario, dovrà
essere rispondente ai requisiti imposti dalla Direttiva Europea sui Prodotti da Costruzione
(89/106/CE, recepita con DPR n. 246 del 21.4.1993):
- per l’impiego delle varianti AW3 M e S, caratterizzate dall’incollaggio strutturale del vetro, si
dovrà ottenere un Benestare Tecnico Europeo (ETA) in conformità alla linea guida EOTA –
ETAG 002; sulla base di questo Benestare Tecnico il Costruttore dovrà poi procedere alla marcatura
CE della facciata continua come attestazione di conformità secondo il livello previsto.
- per l’impiego delle varianti AW3 B e T il Costruttore dovrà apporre la marcatura CE come
attestazione di conformità ai requisiti imposti dalla norma di riferimento UNI EN 13830:2003
“Curtain walling – Product Standard”; il Costruttore è tenuto a garantire, per i requisiti in essa indicati,
il rispetto dei livelli prestazionali minimi richiesti nel Paese di utilizzo del prodotto, dove previsti.

La società declina ogni responsabilità derivante dal mancato rispetto di quanto sopra.

La società si riserva la facoltà di apportare, in qualsiasi momento, le modifiche che riterrà


opportune al fine di migliorare il prodotto.
AW3 1.02
FEBBRAIO 2005

DESCRIZIONE DEL SISTEMA

SISTEMA - Il sistema AW3 è caratterizzato dalla griglia di facciata concepita a telai (split wall).
Questa soluzione è stata scelta prevalentemente per facilitare la posa in opera, che nelle facciate
strutturali deve essere particolarmente accurata.
Grazie alla semplicità della connessione dei traversi con i montanti, il telaio principale può essere
agevolmente assemblato a piè d’opera in cantiere; in questo modo gli oneri di trasporto risultano
allineati con quelli delle facciate “Stick wall” a montanti e traversi.
Il sistema, pur utilizzando la stessa griglia portante, può essere proposto in quattro soluzioni
architettoniche diverse:
AW3M - Facciata strutturale con ritegno meccanico del vetro.
AW3S - Facciata strutturale.
AW3B - Facciata con bordino perimetrale.
AW3T - Facciata con telaio in vista.
I telai principali della griglia devono essere vincolati alle solette della struttura principale con
speciali staffe asolate, fissate a profilati tipo "halfen" preventivamente annegati nelle solette stesse.
La regolazione tridimensionale dell'attacco permette la perfetta messa in opera della facciata
compensando le tolleranze dimensionali della struttura principale.
Particolari giunti di dilatazione permettono l'assorbimento dei movimenti dovuti alle dilatazioni
termiche dei telai costituenti l'ossatura portante della facciata.
Gli elementi di tamponamento denominati "cellule" vengono assicurati alla griglia principale per
mezzo di fissaggi rapidi a baionetta.
In tutte le versioni, per le cellule vetrate di parapetto, è prevista una camera di ventilazione tra il
vetro esterno ed il pannello coibente.
Le aperture previste sono a sporgere con compassi di autobilanciamento e chiusura a più punti di
bloccaggio.
Recentemente, per soddisfare le richieste di particolari mercati, è stato sviluppato anche il sistema
a montanti e traversi (Stick wall); questo sistema, come quello a telai, può utilizzare le quattro
soluzioni architettoniche diverse di cellule.

PROFILATI - Per gli estrusi vengono impiegate billette allo stato omogeneizzato in lega 6060 (UNI
9006/1), con tolleranze ristrette di composizione adatta per ossidazione anodica e verniciatura.
Le tolleranze dimensionali sono conformi alla normativa europea UNI EN 12020-2.

TAGLIO TERMICO - L'interruzione del ponte termico delle cellule è ottenuta tramite l'inserimento di
speciali barrette in poliammide rinforzato aggraffato meccanicamente agli estrusi in alluminio previa
operazione di zigrinatura. Il coefficiente di trasmittanza termica del sistema è riportato nella tabella
alla voce prestazioni.
AW3 1.03
FEBBRAIO 2005

GUARNIZIONI - Le guarnizioni, sia statiche che dinamiche, sono realizzate in EPDM (elastomero
Etilene - Propilene). Esclusivamente la guarnizione di bordatura vetro della versione "M" è
realizzata in mescola siliconica per la compatibilità con l'incollaggio strutturale del vetro.
Per zone climatiche molto rigide è possibile fornire su richiesta le guarnizioni dinamiche realizzate
con mescole siliconiche.

ACCESSORI - Gli accessori sono stati progettati per un impiego semplice e razionale.
Le squadrette per l'assemblaggio delle cellule sono tutte monolitiche, ricavate da profilati estrusi in
alluminio e fissate con viteria in acciaio inossidabile. I compassi di autobilanciamento per le
aperture a sporgere sono realizzati in acciaio inossidabile e permettono un'apertura minima di 15°.
La chiusura dei telai apribili avviene per mezzo di una maniglia di blocco a rotazione, aste di rinvio
e nottolini arresto.
Per il ritegno delle cellule fisse sono previsti degli elementi di bloccaggio realizzati in lega metallica
pressofusa; il loro montaggio si esegue senza lavorazione meccanica.

VETRAZIONE
AW3M - Questa versione strutturale, con ritegno meccanico di sicurezza del vetro, adotta una
lastra esterna opportunamente molata a 45° dello spessore di 8 mm. Diverse composizione del
vetrocamera si possono ottenere variando lo spessore della lastra interna e del canalino
distanziatore, ma in tutti i casi lo spessore totale del vetrocamera dovrà essere tassativamente di
mm 291. L'incollaggio strutturale dovrà essere eseguito da azienda specializzata nel pieno rispetto
delle direttive dei produttori di silicone strutturale e del vetro.

AW3S - Questa versione strutturale prevede il supporto inferiore anche per la lastra esterna del
vetrocamera. Gli spessori delle lastre come pure la composizione del vetrocamera possono
spaziare ampiamente come illustrato nella tavola 6.50 del presente catalogo. L'accoppiamento del
telaio con il vetro può essere eseguito a telaio già assemblato. Anche per questa versione
l'incollaggio strutturale dovrà essere eseguito da azienda specializzata nel pieno rispetto delle
direttive dei produttori di silicone strutturale e del vetro.

AW3B - Questa variante con telaio in vista è caratterizzata dal ridotto bordo perimetrale. Il vetro
non necessita d’incollaggio strutturale al telaio, tuttavia anche in questa soluzione il vetrocamera
dovrà essere assemblato con canalino distanziatore di colore nero e sigillante resistente ai raggi
U.V. Lo spessore massimo del vetro dovrà essere di 27 mm.

AW3T - La versione con telai in vista prevede l'adozione di vetrocamera classici con bordo piano.
Lo spessore del vetrocamera dovrà essere tassativamente di mm 26 1. Diverse composizioni sono
possibili variando lo spessore della lastra esterna ed interna e del canalino distanziatore; in ogni
caso lo spessore totale del vetrocamera dovrà essere rispettato.
AW3 1.04
FEBBRAIO 2005

TRATTAMENTI SUPERFICIALI

OSSIDAZIONE ANODICA
Il trattamento di ossidazione anodica prevede un primo pretrattamento meccanico di spazzolatura
scotch-brite dei profili grezzi. Successivamente tutti gli altri trattamenti elettrochimici ed i relativi
controlli vengono eseguiti secondo le Direttive Tecniche del marchio di qualità europeo
QUALANOD Rev. 00 Edizione 3° 1999.

Lo spessore di ossido anodico viene controllato secondo UNI EN ISO 2360:1998 (metodo a
correnti indotte), mentre per la qualità del fissaggio dello strato di ossido anodico si fa riferimento
alla ISO 3210 e alla UNI EN 12373-4:2000. I trattamenti sono garantiti con marchio di qualità
(EURAS-EWAA) QUALANOD, e sono eseguiti da azienda certificata UNI EN ISO 9001:2000.
I profili con parti in vista hanno finitura Spazzolata E2, mentre per i profili con parti non in vista, la
finitura è Satinata Chimica E6.
Lo spessore minimo obbligatorio dell’ossido per architettura per uso esterno è di 15 micron, che
può essere aumentato a classi maggiori (20 e 25) a seconda delle richieste del cliente e/o delle
norme vigenti nei Paesi di destinazione.
Le colorazioni possono essere: naturale argento, bronzo chiaro, bronzo medio, elettrocolore
bronzo medio, elettrocolore bronzo scuro, elettrocolore nero.

VERNICIATURA
La verniciatura è del tipo a polvere ed il colore può essere scelto nella gamma dalla cartella «RAL»
, secondo ns. mazzetta colori e/o secondo specifiche richieste del cliente.
Prima della verniciatura, la superficie dei profili viene trattata con le seguenti operazioni di
pretrattamento in tunnel comprendenti:
 sgrassaggio
 lavaggio
 decapaggio
 lavaggio
 cromatazione
 doppio lavaggio in acqua demineralizzata
 passaggio in forno di asciugatura
Successivamente vengono applicate le polveri tramite verniciatura a spruzzo in cabina automatica
con pistole elettrostatiche a movimento alternativo con passaggio successivo in forno per la
polimerizzazione della vernice. Le polveri utilizzate sono omologate QUALICOAT o GSB e la
verniciatura viene eseguita da azienda certificata UNI EN ISO 9001:2000.
Lo spessore minimo obbligatorio del film di vernice per architettura per uso esterno è di 60 micron.
Tutto il ciclo di verniciatura dei profili viene svolto nel pieno rispetto delle normative previste
per il marchio di qualità QUALICOAT e GSB.
AW3 1.05
FEBBRAIO 2005

INCOLLAGGIO STRUTTURALE ED INDICAZIONI SULLA RESPONSABILITA’

Le versioni AW3M ed AW3S sono caratterizzate dalla modalità di vetrazione che avviene tramite
l’incollaggio del vetro al telaio in alluminio per mezzo di sigillante strutturale. La sicurezza della
costruzione è subordinata alla corretta e scrupolosa esecuzione di questa operazione.
Dovrà essere attentamente verificata l’adesione del sigillante alle superfici del vetro e del telaio in
alluminio in modo da garantire le prestazioni statiche richieste dal progetto.
Allo scopo risulta fondamentale una stretta collaborazione tra il fornitore del sigillante strutturale, il
produttore dei vetri e l’azienda specializzata che eseguirà l’incollaggio.
Il trattamento superficiale di ossidazione anodica elettrocolore “111004”, dei specifici profilati AluK,
viene eseguito dalla nostra consociata OSMET secondo lo standard concordato con Dow Corning.
Tale trattamento è stato testato positivamente da Dow Corning , Tremco e Sika (Wacker).
I profili così trattati dovranno essere impiegati entro sei mesi dalla data del trattamento stesso,
l’invecchiamento del trattamento oltre tale periodo non potrà più garantire, infatti, la buona
adesione del sigillante strutturale.
La fornitura di questi profili prevede da parte di OSMET l’indicazione del lotto (data di produzione)
ed una copia dell’approvazione del produttore del sigillante indicante inoltre il prodotto idoneo per
la pulizia; l’incollaggio del vetro al telaio dovrà pertanto essere eseguito tassativamente entro sei
mesi da tale data.
La fornitura di questi profilati è possibile esclusivamente con trattamento superficiale “111004” ed è
subordinata ad una dichiarazione che il serramentista dovrà fare all’atto dall’ordine specificando:
1) L’azienda specializzata (vetreria) con la quale intende eseguire il lavoro, che dovrà essere
autorizzata dal produttore del sigillante strutturale.
2) La superficie totale della facciata continua strutturale.

Per ottenere il rilascio della garanzia da parte del produttore dei sigillanti, il serramentista e la
vetreria dovranno inoltrare i seguenti documenti:
A) ” Project List ”, ovvero le caratteristiche del progetto. Su questo documento dovranno essere
indicate, oltre le caratteristiche generali del progetto, le dimensioni dei telai da vetrare e la spinta
cinetica del vento prevista, sia in pressione che in depressione. Tali dati risultano indispensabili per
la verifica del dimensionamento della sezione di incollaggio da parte del produttore del sigillante
strutturale.
B) “ Sample Check List “, ovvero la lista ed i campioni di tutti i materiali interessati all’incollaggio
strutturale.
Detti documenti dovranno essere spediti direttamente al produttore dei sigillanti, il quale, dopo le
opportune verifiche, provvederà a spedire il certificato di garanzia direttamente al serramentista.
Per cantieri di piccole dimensioni (600 / 800 mq.) viene richiesto da parte del produttore dei
sigillanti un contributo per le spese di gestione e rilascio della garanzia.
AW3 1.06
FEBBRAIO 2005

I materiali AluK interessati dall’incollaggio strutturale sono stati da noi già testati, si raccomanda
tuttavia di avere la massima cura nell’immagazzinare tali prodotti in luogo coperto, asciutto e privo
di polvere. Si dovrà avere la massima cura durante la lavorazione per non alterare la superficie
trattata dei profilati destinata all’incollaggio.
Una eventuale pulizia dei profilati sarà possibile utilizzando esclusivamente il prodotto
raccomandato dal produttore dei sigillanti applicato e pulito con doppio straccio.

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