Sei sulla pagina 1di 109

CORSO DI CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI

Università IUAV di Venezia


Prof. Paolo Faccio
Coll. Arch. Elisa Fain
a.a. 2011 - 2012

Lezione n. 1 - Modelli interpretativi e costruzione


INDICE DELLE LEZIONI (orario 14.00-19.00)

Giovedì 23 febbraio: presentazione tema e introduzione. I modelli interpretativi (*)

Giovedì 1 marzo: Il dissesto delle strutture in muratura e legno

Giovedì 8 marzo: L’azione sismica e la vulnerabilità degli edifici storici ( 3 + 2)

Giovedì 15 marzo: Valutazione e riduzione del rischio degli edifici isolati e in aggregato
( L’uso della stratigrafia nella lettura, restituzione e interpretazione del danno G.P. Brogiolo) (*)

Giovedì 22 marzo: Il progetto di consolidamento (*)

Giovedì 5 aprile: Linee guida per la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale
(seminario congiunto con prof. F. Doglioni)

Giovedì 12 aprile: Tecniche di intervento sulle strutture lignee (3+2)

Giovedì 19 aprile: Tecniche di intervento sulle murature (3+2)

Giovedì 26 aprile: La storia meccanica di un edificio : esperienze di lettura e interpretazione della costruzione.
( Gli Uffizi a Firenze Claudia Conforti, Sergio Lagomarsino, Laura Moro, Anna Saetta)

Giovedì 3 maggio: Esperienze di progettazione di interventi di consolidamento


(da L’Aquila a Pompei, alcune esperienze su prevenzione e intervento Stefano Podestà)

Giovedì 10 maggio: seminario. Prevenzione e manutenzione ( Paolo Gasparoli)

Giovedì 17 maggio: Il restauro dell’architettura contemporanea: dal riuso all’adeguamento


(Actualité du logement de l’après-guerre : 10 études de cas, Benoît Carrié – La Gipsoteca Canoviana Sergio
Pratali Maffei, Piercarlo Romagnoni - Carolina De Biase )
IL COMPORTAMENTO SCATOLARE DELLE COSTRUZIONI IN
LEGNO E MURATURA
Collegamento tra
elementi lignei

Collegamento tra
elementi lignei e
muratura d’ambito
Forometria regolare e
con architravi resistenti a
flessione
Incatenamento
muri contrapposti

Cantonali ben
apparecchiati, legatura
tra murature ortogonali

Omogeneità della muratura


Impalcati funzionanti come piano rigido
Schema di edificio in muratura e legno con evidenziate le principali
caratteristiche di qualità costruttiva di un edificio
Le caratteristiche costruttive che connotano il buon comportamento strutturale di un
edificio in muratura e legno possono essere riassunte con il concetto di “Regola
dell’Arte”.

La Regola dell’arte è una razionalizzazione della prassi costruttiva definita nel tempo,
constatabile negli edifici in murature, la cui presenza consente una valutazione
qualitativa sul comportamento strutturale.
La Regola dell’Arte prevede sostanzialmente:
-Buona qualità della malta

-Presenza di diatoni (elementi che risultano ortogonali al piano del muro attraversandone
lo spessore)

-Forma degli elementi resistenti ( privilegio di quelli aventi facce piane e regolari)
-Dimensione degli elementi resistenti ( privilegio di quelli di grande dimensione)

-Sfalsamento dei giunti verticali

-Orizzontalità dei filari

-Resistenza degli elementi ( caratteristiche meccaniche)


Modello di muratura secondo A. Giuffrè.
Tratto da A. Giuffre Letture sulla meccanica delle murature
storiche
Ed Kappa, Roma, 1991
PER I MURI IN PIETRA GREZZA
(tratto da : Carlo Baggio e Caterina Carocci VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ MECCANICA DELLE MURATUR)E

1) realizzare l'ingranamento delle pietre attraverso lo spessore del muro usando con
frequenza i "diatoni", pietre disposte con la loro maggior lunghezza trasversalmente al muro.
La dimensione delle pietre usate per realizzare un muro non è indifferente, la preponderanza
di pietre grandi su quelle piccole permette una accurata ammorsatura nel piano della parete,
ma soprattutto nel suo spessore. Infatti i muri devono essere tessuti in modo da non
presentare alcuna divisione verticale parallela alle facce esterne; non si accetta la
suddivisione della sezione in due paramenti esterni, separati da un nucleo non organizzato.
Questa prescrizione indica la necessità che nel muro si ottenga il monolitismo trasversale;

2) circondare ogni pietra di malta ma senza eccesso, riempiendo con pietre più
piccole e scaglie di mattone gli spazi di risulta tra quelle più grandi. In un buon muro la
malta gioca un ruolo secondario rispetto alle pietre, la resistenza della parete è realizzata
dalla sapiente disposizione degli elementi lungo le giaciture, mentre la resistenza della malta
è chiamata in causa dal difetto di ammorsatura tra le pietre. Questa prescrizione indica la
necessità che nel muro sia realizzata la massima compattezza lapidea;

3) realizzare, a intervalli di 60 o 100 cm lungo l'altezza del muro, ripianamenti del


letto di posa, in modo da predisporre assise regolari, utilizzando scaglie di pietra o di
mattone, sulle quali collocare le pietre dei filari superiori. Questa prescrizione indica che
bisogna garantire superfici di posa perfettamente orizzontali per garantire la corretta
trasmissione dei carichi verticali tra i filari.
Il test numerico è
eseguito su assemblaggi di profondità unitaria, con
rapporto h/b =6, sottoposti al peso
proprio P e ad una forza di massa orizzontale aP
agente in direzione ortogonale al
paramento. (h) rappresenta l’altezza complessiva
della parete e (b) il suo spessore. Il
modello assunto a riferimento è il monolite con lm =
h/b = 6 per il quale avviene il collasso
per ribaltamento con a =0.166; a questo si
attribuisce l’indice numerico IQM=1
corrispondente alla totale monoliticità del suo
comportamento.

(tratto da : Carlo Baggio e Caterina Carocci


VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ MECCANICA
DELLE MURATURE)
Cavaion Veronese, particolare della ricostruzione di
due paramenti murari
In questa immagine
risulta evidente la
differenziazione
qualitativa delle
apparecchiature
murarie da pietra
squadrata a pietre
sbozzate. La presenza
di giunti regolari e di
ridotta dimensione si
riduce lasciando spazio
a giunti consistenti che
avvolgono la pietra e
presenza di scaglie.
La porzione riquadrata
rappresenta una fase
più tarda.
Apparecchiature murarie in
blocchi lapidei sbozzati.
Si può notare come la
riduzione delle dimensioni del
blocco, l’aumento
dell’irregolarità e della
variabilità della dimensione,
comporti un aumento della
percentuale di legante e una
relativa irregolarità dei giunti,
con il ricorso a scaglie per la
riduzione degli spazi tra blocco
e blocco.
J.B. Rondelet Trattato teorico e pratico dell’arte di edificare- MANTOVA 1831
J.B. Rondelet :TAVOLA LXXII - Proiezione di un'opera sopra una superficie piana,
J.B. Rondelet :TAVOLA LXXXV -
Combinazioni di legnami atti a formare palchi o solai.
Abbazia di Praglia – PD. Rilievo della struttura di copertura del chiostro doppio (arch Elisa Fain)
Abazia di Praglia : rilievo delle strutture lignee di copertura . (arch. Elisa Fain)
Abbazia di Praglia – PD. Analisi delle unioni.
(arch. Elisa Fain)
Rilievo di un solaio ligneo delle
foresterie vecchie di villa Venier a
Mira VE
…..REALTA’ E RAPPRESENTAZIONE
Villa Dolfin a S. Germano dei Berici –VI. Rilievo e consistenza
Il rilievo geometrico pone
in luce delle
caratteristiche metriche
che divengono più
complesse al momento
della lettura diretta della
consistenza del manufatto
Realizzazione dei cantonali : nella regola dell’arte la realizzazione
e lo stato di conservazione dei cantonali rappresenta uno degli
elementi fondamentali per il buon comportamento strutturale della
scatola muraria

La distanza tra regola dell’arte e realtà costruttiva


risulta evidente e implica riflessioni metodologiche
Le caratteristiche
che qualificano il
comportamento
della struttura in
muratura e legno
comprendono la
qualità dei nodi
costruttivi
L’estrema irregolarità delle murature e della forometria produce delle incongruenze con
l’assetto teoricamente ottimale dell’edificio in muratura e legno
……GLI INTERVENTI PREGRESSI, L’USO DEI NUOVI
MATERIALI NELLE RICOSTRUZIONI
Da: Guerra monumenti ricostruzione, Architetture e centri storici
italiani nel secondo conflitto mondiale, a cura di Lorenzo de
Stefani con la collab. di Carlotta Coccoli, Marsilio, Venezia, 2011
Da: Guerra monumenti ricostruzione, Architetture e centri storici
italiani nel secondo conflitto mondiale, a cura di Lorenzo de
Stefani con la collab. di Carlotta Coccoli, Marsilio, Venezia, 2011
Da: Guerra monumenti ricostruzione, Architetture e centri storici
italiani nel secondo conflitto mondiale, a cura di Lorenzo de
Stefani con la collab. di Carlotta Coccoli, Marsilio, Venezia, 2011
IL PROGETTO DI CONSOLIDAMENTO : VERIFICA E MIGLIORAMENTO DELLE
PRESTAZIONI E/O ARCHITETTURA?

LA CONOSCENZA DELLA COSTRUZIONE

LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA RESIDUA

IL MIGLIORAMENTO DELLA COSTRUZIONE : INCREMENTO DELLE


PRESTAZIONI (CAPACITA’) O MITIGAZIONE DEI DESIDERATA
(DOMANDA)
…………… LA CONOSCENZA
………….. LA VALUTAZIONE
Danneggiamento e coefficiente di sicurezza

RESISTENZA CON PROGRAMMI DI MANUTENZIONE

COEFFICIENTE DI SICUREZZA

SOLLECITAZIONI CON CORRETTA VALUTAZIONE DELL’USO


………… IL MIGLIORAMENTO
…….. IL PROGETTO

Ex silos S. Marta a Verona


futura sede della Facoltà di Economia Commercio
Torre del Castello di Pojana Maggiore
Vicenza
Nella torre sono state realizzati alcuni
rinforzi in CFRP (compositi in fibra di
carbonio) per realizzare cerchiature e
miglioramento della resistenza a taglio di
alcuni pannelli murari
Nel secondo livello di piano è presente una volta ad ombrello tirantata
All’interno della torre era stata
realizzata una cerchiatura in
carpenteria metallica
La carpenteria metallica è impostata in corrispondenza della risega del muro che
segnava il cambio di piano, con rastrematura del muro e realizzazione dell’appoggio con
la pavimentazione
(A)

E’ evidente il consolidamento delle murature per incrementare la resistenza a taglio di


alcuni pannelli murari ( fasce di piano). Si può notare la presenza di un giunto di attesa
per la costruzione di una nuova porzione di edificio (A)
Nella parte sommitale si rileva la presenza di un cordolo ligneo di ripartizione del carico
delle travi principali di copertura e avente anche la funzione di cerchiare la muratura
I MODELLI INTEPRETATIVI
MODELLO
INTEPRETATIVO A
POSTERIORI
Il modello
interpretativo
a posteriori
CONOSCENZA
(lettura e rappresentazione)

FASI DI
TRASFORMAZIONE

MATERICO MODELLI DANNO


COSTRUTTIVA INTERPRETATIVI

ANALISI
(interpretazione)
Il funzionamento
dell’organismo
edilizio
Schema
di
costruzione
del modello
La
rappresentazione
della costruzione
Il rilievo dell’edificio

DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLA DEFINIZIONE DI UN


MODELLO INTEPRETATIVO

RILIEVO GEOMETRICO
CARATTERIZZAZIONE DIMENSIONALE

RILIEVO MATERICO
RILIEVO DELLE TECNICHE COSTRUTTIVE

RILIEVO DEL DEGRADO


PATOLOGIE
DANNI MATERICI

RILIEVO DEL DISSESTO


QUADRI FESSURATIVI
DEFORMAZIONI
Costruzione del modello interpretativo
INDIVIDUAZIONE ELEMENTI
COSTITUTIVI
MORFOLOGIA DEGLI ELEMENTI
ORIZZONTALI : SCHEDE O E P
MORFOLOGIA DEI RAPPORTI :
SCHEDE O/P
Schemi di moduli schedografici speditivi e analitici

VILLA DOLFIN A S. GERMANO DEI BERICI - VI


CODIFICA DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI
NELL’EIDOTIPO
CODIFICA DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI
NELL’EIDOTIPO
SCHEDA SPEDITIVA (MOD C) PER STRUTTURE A MOLTE
ASTE
SCHEDA SPEDITIVA (MOD C) PER ORIZZONTAMENTI
SCHEDA SPEDITIVA (MOD C) PER STRUTTURE RESISTENTI PER FORMA
SCHEDA SPEDITIVA (MOD C) PER PANNELLI MURARI
SCHEDA ANALITICA (MOD C) PER STRUTTURE A MOLTE ASTE
SCHEDA ANALITICA (MOD C) PER STRUTTURE A MOLTE ASTE
SCHEDA SPEDITIVA (MOD C) PER ORIZZONTAMENTI
SCHEDA SPEDITIVA (MOD C) PER STRUTTURE A MOLTE ASTE, VILLA DOLFIN

Potrebbero piacerti anche