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maxino muro di sostegno su pali
« il: 05 Giugno , 2012, 11:15:50 am »
Semi Esperto
Salve, nel progetto di muro di sostegno su pali, è sempre corretto considerare
Thank You
la spinta a riposo?
Given: 84
in pratica se ho un muro di sostegno su una sola fila di pali considerare la
Receive: 3
spinta a riposo non è una condizione troppo gravosa per il calcolo?
Post: 142
leggevo poi queste considerazioni:
Karma: 3
Novizio
http://www.romolodifrancesco.it/lespertorisponde/lespertorisponde/216
Professione: ing spintasismicainmuroconpali.html
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Ingegneria Forum muro di sostegno su pali
« il: 05 Giugno , 2012, 11:15:50 am »
g.iaria Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #1 il: 05 Giugno , 2012,
Veterano del forum 17:47:49 pm »
Thank You Personalmente non sono daccordo con la metodologia proposta nel link, mi
Given: 104 sembra piuttosto fantasiosa e non supportata da alcun riferimento normativo
Receive: 199 o evidenza sperimentale.
Nel caso di fondazioni su pali la norma specifica che si applica l'incremento di
spinta sismica a metà altezza del muro assumendo il coefficiente di riduzione
dell’accelerazione massima attesa al sito BETAm = 1.
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Post: 597
Karma: 208 Un bravo scienziato è una persona con delle idee originali.
Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero
possibile di idee originali.
Freeman Dyson
melo Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #2 il: 06 Giugno , 2012,
Semi Esperto
11:47:09 am »
Thank You La presenza dei pali rende di fatto la struttura fissa senza spostamenti (frase
Given: 6
da prendere con le pinze), pertanto la spinta che si realizza è la K0.
Receive: 10
Post: 143
Ovviamente non è proprio così, il muro un pò si sposta comunque, quindi la
Karma: 11
spinta sarebbe compresa tra Ka e K0;
Novizio Comunque se non usassi K0, e per caso succedesse qualcosa, un perito
Città: sud chiamato a giudicare il tuo operato, direbbe che hai sbagliato, in quanto la
Professione: ingegnere letteratura tecnica dice che per muri su pali si deve usare K0.,
Specializzazione: strutture
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"Non prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne uscirai vivo!"
zax2010 Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #3 il: 06 Giugno , 2012,
Visitatore
12:10:51 pm »
Riportare please stralci della letteratura tecnica.
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zax2010 Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #4 il: 06 Giugno , 2012,
Visitatore
12:42:25 pm »
La storia vera è che Coulomb senza forse rendersene conto ha per primo
'trovato' il teorema plastico (si chiama così? boh).
In sintesi, quando un sistema è andato, di equilibrio e congruenza puoi
tranquillamente sbattertene. L'importante è l'equilibrio.
Cosa fece Coulomb? Osservò degli scavi non protetti da opere di sostegno e
si accorse che si veniva a creare un cuneo di terra che si veniva a staccare dal
fronte di scavo rovinando a fondo scavo.
Fece due o tre ipotesi su ampiezza del cuneo e sulle forze che su di esso
agivano e 'decise' che per poter mantenere in equilibrio quel cuneo di terra che
per forza voleva cadere giù, sarebbe bastato esercitare su di esso una forza
uguale e contraria a quella 'squilibrante'.
Che questa forza 'equilibrante' si materializzi in un muro, è in definitiva un
dettaglio.
Ovviamente il tutto comporta che il cuneo sia libero di potersi creare.
Ovviamente è anche vero che di acqua sotto i ponti ne è passata. Ma
l'intuizione di Coulomb ed il suo successivo svolgimento teorico nessuno si è
più azzardato a confutarlo.
Vediamo in pratica cosa succederebbe se invece di dimensionare l'opera di
sostegno, di qualunque genere essa sia, con la spinta a riposo la si dimensioni
con la spinta attiva (inferiore rispetto a quella a riposo).
Praticamente nulla. Sollecitato da una spinta maggiore, il muro comincia a
cedere. Ma proprio per questo suo cedimento si verificheranno nel cuneo di
spinta le condizioni affinchè si determini la spinta attiva. E poichè il muro è
dimensionato per quello.......fine della storia. Il muro ha inizialmente ceduto,
ma poi rimane su.
Ovviamente per un muro a gravità tutto questo poco importa. Ma per un
muro a mensola in c.a. potrebbe essere opportuno eseguire le verifiche a
flessione del paramento verticale con la spinta a riposo, piuttosto che con la
spinta attiva, per evitare che il muro possa avere una rottura al piede del
paramento.
Il caso del muro su pali?
Con spinta a riposo calcolo struttura della sezione di base del paramento
verticale e della suola di fondazione (che avrebbe una reazione dei pali
maggiore). Ma dimensionamento geotecnico dei pali con spinta attiva (perchè
ammesso che un palo possa avere più sforzo normale che non con la spinta
attiva, cederà facendo ruotare l'opera di sostegno, oppure per carico
orizzontale eccessivo farà traslare di poco l'intero muro, in ogni caso si
'muoverà' quanto basta per far diventare la spinta a riposo attiva).
Poi se per esigenze varie il tuo muro non deve assolutamente muoversi, allora
spinta a riposo per tutto.
Connesso
g.iaria Re: Re: muro di sostegno su
pali
Veterano del forum
« Risposta #5 il: 06 Giugno , 2012,
19:55:38 pm »
Thank You
Given: 104 Citazione da: melo 06 Giugno , 2012, 11:47:09 am
Receive: 199
La presenza dei pali rende di fatto la struttura fissa senza spostamenti (frase da prendere
con le pinze), pertanto la spinta che si realizza è la K0.
Ovviamente non è proprio così, il muro un pò si sposta comunque, quindi la spinta
sarebbe compresa tra Ka e K0;
Post: 597 Comunque se non usassi K0, e per caso succedesse qualcosa, un perito chiamato a
giudicare il tuo operato, direbbe che hai sbagliato, in quanto la letteratura tecnica dice
Karma: 208
che per muri su pali si deve usare K0.,
A prescindere dalla letteratura tecnica e dal perito che potrà in futuro giudicare
il mio operato, secondo me la norma parla chiaro:
NTC'08 § 7.11.6.2.1 Metodi di analisi
L’analisi pseudostatica si effettua mediante i metodi dell’equilibrio limite. Il
modello di calcolo
deve comprendere l’opera di sostegno, il cuneo di terreno a tergo dell’opera,
che si suppone in stato
di equilibrio limite attivo (se la struttura può spostarsi), e gli eventuali
sovraccarichi agenti sul
cuneo suddetto.
E se la struttura non può spostarsi?
"Per muri che non siano in grado di subire spostamenti relativi rispetto al
terreno, il coefficiente BETA m
assume valore unitario.
Nel caso di muri di sostegno liberi di traslare o di ruotare intorno al piede, si
può assumere che
l’incremento di spinta dovuta al sisma agisca nello stesso punto di quella
statica. Negli altri casi, in
assenza di specifici studi si deve assumere che tale incremento sia applicato a
metà altezza del
muro."
La formula da applicare quindi è sempre la (7.11.6) con le precisazioni
riportate nel calcolo del BETA m.
Più precisamente interviene in aiuto l'EC8 Parte 5 al § 7.3.2.2, in cui le veci
del coefficiente BETA m di NTC'08 vengono svolte dal rapporto 1/r, che viene
così definito al § E.1:
"Concettualmente, il coefficiente r è definito come il rapporto tra il valore di
accelerazione
che genera lo spostamento permanente massimo compatibile con i vincoli
esistenti e il
valore corrispondente allo stato di equilibrio limite (ovvero alla comparsa di
spostamenti).
Quindi r è maggiore per i muri che possono sopportare spostamenti
maggiori."
e viene così determinato:
e pertanto, in analogia ad NTC'08, per muri di sostegno su pali si avrà 1/r =
1.
Tutto quanto sopra per il calcolo in condizioni sismiche.
In condizioni statiche vale quanto indicato da zax nel suo precedente
intervento
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Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero
possibile di idee originali.
Freeman Dyson
maxino Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #6 il: 07 Giugno , 2012,
Semi Esperto
13:27:22 pm »
Thank You vi ringrazio tutti per le ottime risposte.
Given: 84
Receive: 3
avrei un altro dubbio, una volta realizzato il muro su pali, a valle del muro, ad
Post: 142
una distanza dal muro di circa 3 m, si scava per una profondità di 4 m per
Karma: 3
realizzare un edificio.
Novizio ora questo sbancamento, anche se non avviene sotto i pali ma alla distanza
Professione: ing indicata, penso rientri nel cuneo di spinta passiva a valle della paratia, è
Specializzazione: edile corretto?
quindi
1) deve tenere conto dello scavo nel calcolo del muro
2) se non tenessi conto dello scavo, dopo prima di scavare dovrei realizzare
un altra opera di sostegno?
« Ultima modifica: 07 Giugno , 2012, 13:29:11 pm da maxino » Connesso
maxino Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #7 il: 09 Giugno , 2012,
Semi Esperto
09:28:04 am »
Thank You un consiglio perfavore
Given: 84
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Receive: 3
Post: 142
Karma: 3
Novizio
Professione: ing
Specializzazione: edile
zax2010 Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #8 il: 09 Giugno , 2012,
Visitatore
09:40:35 am »
Dipende da quanto sono lunghi i pali del muro.
In ogni caso la risposta deve darla una analisi di stabilità complessiva Muro
pendioscavo.
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maxino Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #9 il: 12 Giugno , 2012,
Semi Esperto
15:19:14 pm »
Thank You ti ringrazio per la risposta.
Given: 84 mi sapresti indicare qualche spunto di studio per i sistemi di drenaggio a
Receive: 3
monte di una paratia.
Post: 142
Karma: 3
grazie
Novizio
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Professione: ing
Specializzazione: edile
Cris Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #10 il: 13 Giugno , 2012,
Global Moderator
00:47:29 am »
Nonno del forum
Citazione da: maxino 12 Giugno , 2012, 15:19:14 pm
Thank You
Given: 89 ti ringrazio per la risposta.
Receive: 206 mi sapresti indicare qualche spunto di studio per i sistemi di drenaggio a monte di una
paratia.
grazie
Post: 1513
Karma: 216 E vabbè... allora vuoi l'IBAN di zax... !
Libero Professionista
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1731.15 (alla fine del topic)...
Città: Roma
Professione: Ingegnere
Software utilizzati: Edilus Connesso
Primus Certus... insomma
ACCA
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.
Specializzazione: Civile Edile
g.iaria Re: muro di sostegno su pali
« Risposta #11 il: 15 Giugno , 2012,
Veterano del forum
16:26:43 pm »
Thank You Sfogliando il libro del prof. Lancellotta (Geotecnica, ed. Zanichelli) nel
Given: 104 paragrafo relativo all'influenza degli spostamenti dell'opera sul regime delle
Receive: 199
spinte, si dice al §8.9 che nel caso di fondazioni dotate di pali inclinati:
"....va assunto o è consigliabile (Hambly, 1979) assumere come spinta il
valore della pressione a riposo."
Più avanti nel testo, nel corso dello svolgimento di un esempio numerico di
una spalla da ponte:
"In alternativa (alla fondazione diretta, n.d.r.) si può pensare di fondare il
muro su pali. Se per limitare gli spostamenti (orizzontali, n.d.r.) dell'opera si
Post: 597 pensa di far uso di pali inclinati, è consigliabile, tenendo conto di quanto
Karma: 208 evidenziato nel paragrafo 8.9, calcolare la spinta in termini di k0 ."
Ricordo che per la mobilitazione della spinta attiva è necessario uno
spostamento in testa del muro dell'ordine del 0.1÷0.2 %, e quindi, ad
esempio, per un muro che dallo spiccato della fondazione alla sommità misura
5 m gli spostamenti richiesti sono all'incirca 5÷10 mm
Alla luce di quanto sopra e di quanto riportato nei precedenti messaggi,
ritengo si possa dire che:
in condizioni statiche con pali inclinati si deve assumere un coefficiente
di spinta a riposo
in condizioni statiche con pali verticali si può assumere un coefficiente
di spinta attiva qualora la deformabilità flessionale dei pali sia tale da
mobilitare spostamenti dell'opera come sopra riportati, in assenza di
un'analisi del genere conviene assumere un coefficiente di spinta a
riposo
in condizioni sismiche con pali inclinati o verticali si può/deve assumere
un coefficiente di spinta attiva come indicato dalla teoria di MO e
secondo le indicazioni fornite dall'EC8 il cui stralcio avevo riportato nel
mio precendente intervento
Faccio comunque presente che la scelta di pali inclinati viene sconsigliata da
NTC'08 ed EC8, non viene detto perchè, ma i motivi sono:
nei confronti delle azioni orizzontali un palo inclinato è molto più rigido
di un palo verticale e pertanto in una palificata sottoposta ad azioni
orizzontali i pali inclinati (in compressione ed in trazione) tenderanno ad
assorbire la maggior parte del carico rispetto ai pali verticali, in quanto
la loro massima resistenza viene mobilitata per spostamenti molto più
piccoli di quelli dei pali verticali. Queste elevate (ed impreviste)
concentrazioni di forze possono anche determinare rotture locali della
zattera di fondazione, e questo è stato rilevato da osservazioni reali
postsisma di fondazioni su pali inclinati.
i pali inclinati vengono fortemente sollecitati anche in trazione, il che
comporta anche la quasi incapacità di questi di portare significative
sollecitazioni flessionali, ovviamente stiamo parlando di pali in c.a. di
grande diametro, perchè di questo svantaggio sono immuni i micropali
realizzati con tubi d'acciaio
I pali inclinati dovrebbero poi essere sempre disposti secondo una
configurazione simmetrica, altrimenti la risposta del sistema terreno
fondazione sarebbe diversa nei due versi di azione del sisma.
« Ultima modifica: 15 Giugno , 2012, 17:48:18 pm da g.iaria » Connesso
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« Risposta #11 il: 15 Giugno , 2012,
16:26:43 pm »
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