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Vengono utilizzati per scheletrati metallici in PPM e per la costruzione di basi metalliche in
protesi totali mobili
Cromo: adeguata resistenza alla corrosione ( PASSIVAZIONE si crea una patina “strato”
che aiuto la resistenza)
Carbonio: aumenta la resistenza e durezza, tende a formare insieme agli altri componenti
dei composti (CARBURI caratterizzati da durezza e fragilità a seconda della condizione)
Hanno durezza maggiore rispetto alle leghe d’oro extradure da colata, elevata resistenza ad
usura quando si trovano nello scheletro metallico, maggior laboriosità durante lucidatura e
rifinitura, hanno un modulo di elasticità longitudinale che è quasi il doppio rispetto a quelle
leghe nobili, peso specifico più basso, maggiore rigidità, fondono a T periodate, hanno un
ritiro più elevato, coef. di dilatazione termica minore e costo minore.
● ABBRACCIO: parte rigida delle due spalle che si sviluppano dall appoggio. Non
deve mai trovarsi nel sottosquadro e deve essereperfettamente aderente alla corona
del dente pilastro e avere una rigidità sufficiente in grado di impedire movimenti
laterali della protesi
La linea di analisi non ci da indicazioni del luogo dove la punta del gancio dovrà essere
collocata. Dovrà essere determinata la quantità di sottosquadro orrizontale sinistra per la
necessaria ritenzione del tipo di gancio che si vuole utilizzare. Tale quantità varia in funzione
del profilo longitudinale del dente considerato. Per determinare questo punto esistono dei
misuratori di sottosquadro formati da un gambo che termina con una testina; la sporgenza
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del gambo può variare ed essere di 3 misure. Il punto di contatto fra la testina e la faccia
interessata del dente mi indica dove dovrà terminare la punta del gancio prescelto. Si
dovrà stabilire l’inclinazione e procedere al disegno dello scheletro.
6. Pre-riscaldamento in forno:
a questo punto il cilindro viene collocato con la cavità di colata verso il basso in un forno
elettrico per eliminare la cera e realizzare l’espansione del rivestimento.
7. Fusione e colata:
La fase di fusione può avvenire secondo tre modalità:
a. a induzione elettromagnetica: si ricorre al crogiolo ceramico;
b. Per fusione al cannello ossiacetilenico: si ha una miscela di ossigeno e
acetilene il calore che si sviluppa nella combustione esotermica di una miscela costituita da
un volume di ossigeno e uno di acetilene. È una reazione di combustione (brucia) che
avviene all’estremità del cannello e produce una fiamma ad elevata temperatura. In base al
rapporto tra il volume di ossigeno e acetilene, la fiamma può essere: neutra, pari proporzioni
e non determina reazioni chimiche; carburante, l’acetilene é immerso in una quantità
maggiore del dovuto (+ acetilene) e il dardo si prolunga in una scia luminosa. La fiamma
cede carbonio alle superfici fuse; ossidante, l’ossigeno in eccesso e la fiamma presenta un
dardo molto piccolo. Da luogo a ossidi.
La colata di una lega non nobile fusa in un crogiolo ceramico attraverso un cannello
ossiacetilenico, avviene con materiali ad azione centrifuga. Terminata la colata, il cilindro
viene lasciato raffreddare in aria ambiente fino alla scomparsa del colore rosso vivo della
lega, dopodiché viene immersa in acqua fredda per evitare una dispersione continua di
carburi lungo i contorni dei grani. Con un raffreddamento brusco, i carburi si presentano in
modo puntiforme. La formazione dei carburi deve essere controllata;
c. Fusione all’arco elettrico: avviene con fonditrici in cui la fusione avviene
grazie all’elevato calore dell’arco elettrico che si genera fra un elettrodo di tungsteno e la mia
lega. L’elettrodo di tungsteno si trova sotto e un altro sopra il crogiuolo, collegato al
coperchio della fonditrice e manovrabile esternamente dall’operatore per mezzo di una
manopola. Vengono inseriti dei lingottini di lega nel crogiuolo e viene tappata la fonditrice.
Rifinitura e lucidatura:
Dopo la sgrossatura con la sabbiatrice, si toglie un disco separatore di carborundum, I perni
relativi ai canali di colata. Con una punta montata al granulometria grasso una si dovranno
ripassare le zone di inserzione dei perni sullo scheletro e liberare le eventuali sporgenze.
Con la stessa punta andranno ritoccate le zone interne dei ganci e verificato l’adattamento
dello scheletro sul modello master, ritoccato e ripulito. Ottenuto il livellamento superficiale
che si desidera ad ottenere il pezzo colato viene lucidato a specchio con delle botine di
gomma e spazzole di cotone con paste per lucidatura a base di particelle di granulometria
molto fine.
TITANIO
Caratteristiche:
Ottima biocompatibilità
Elevata resistenza alla corrosione
Atossicità
Assenza di sapore e reazioni allergiche
Bassa conducibilità termica
Bassa densità
Possibilità di essere radioficato
Buona proprietà meccaniche
Rigidità compatibile con il tessuto osseo
Assenza di reazioni chimiche
Possibilità di essere saldato
1) Commercialmente puro:
Viene utilizzato per la realizzazione di scheletrati; viene classificato in base al contenuto
massimo di impurezze presenti che formano soluzioni solide interstiziali con il titanio e ha
valori minimi per alcune proprietà meccaniche. Viene classificato secondo una scala di valori
che va da 1 a 4 in cui aumentano le percentuali di alcune impurezze e le proprietà
meccaniche e diminuisce la duttilità.
Ad esempio
● il titanio 1 è più resistente alla corrosione e presenta una maggior deformazione al
freddo ;
2) Lega di titanio
Si presentano sotto forma di soluzioni solide in cui il titanio è in associazione con alluminio,
cromo, molibdeno, tantalio, niobio, vanadio, zirconio, stanio.
Alcuni di questi metalli tendono a stabilizzare la fase alfa, altri la fase beta, altri non
influiscono ai cambiamenti di trasformazione ma migliorano le proprietà meccaniche della
fase alfa.
In base alla struttura vengono classificate in alfa, beta, alfa-beta.
In campo dentale vengono impiegate le beta
Il titanio viene portato allo stato liquido nella camera di fusione in un crogiolo di rame,
sfruttando il calore che si sviluppa dall’arco elettrico (scarica di corrente a forma d’arco):
il tempo necessario per la fusione dipende dalla quantità di titanio utilizzata. Il timer deve
essere regolato secondo la casa produttrice della lega. Allo stato liquido, lasciando cadere il
metallo fuso nel cilindro di rivestimento con il cono di colata rivolto verso l’alto.
- Verranno disposti i perni e posizionato il modellato su una base con un cono di colata
incorporato
- All’interno del cilindro si dovrà inserire il tutto
- Riempito il cilindro con l’impasto si dovrà attendere per 40 minuti, dopodiché sarà
impossibile inserire la massa di rivestimento in un forno freddo per l’espansione
termica. La T aumenta di 5/7 C al minuto con una T di arresto a determinate
temperature. A 1000 gradi l’espansione termica del rivestimento è del 1% per la
miscelazione con il solo liquido speciale, dello 0,85% nella miscelazione con 60 parti
di liquido e 40 parti di acqua distillata
- Ottenuta l’espansione il cilindro viene estratto dal forno e munito nella parte
superiore di una guarnizione ad anello in ceramica
- Dopo aver posizionato il cilindro sul supporto regolabile, si dovrà chiudere lo sportello
e premere dei pulsanti correttamente indicati dalla casa costruttrice.
- Dopo 30 minuti che la pressione rimane uguale a 0,lo sportello si può aprire, ruotare
la manopola di regolazione ed estrarre il cilindro con apposite pinze e immergerlo in
acqua.
- Rimosse le scorie di titanio rimaste sul crogiuolo e gli eventuali residui dal canale di
colata dalla fonditrice e verificando l’appuntimento dell’elettrodo occorrerà attendere
per successive fusioni dai 2 ai 7 minuti a seconda della quantità di titanio fusa in
precedenza
- 15g = 2 minuti
- 20g = 3 minuti
- 30g = 5 minuti
- 35g = 7 minuti