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LA FOTO DI COPERTINA
Non sono certamente molte le piante che, dal momento della loro pubblicazione, hanno cambiato
tante volte "stato civile" come quella di cui è raffigurato un esemplare in copertina. Scoperta nel 1957
poco a valle della coniluenza del Rio Utcubamba con il Rio Marafión (Perù settentrionale, provincia
Bagua) a 400 m di quota da P. C. HUTCHINSON e descritta dallo stesso nel 1963 come Bor;:icu(.-:us
madisom'orurn, venne trasferita a motivo del suo pericarpello peloso da BACKEBERG nel suo genere
Submatucana. G. ROWLEY la ascrive poi nel 1971 al genere Mafucarza dove permane per tre anni prima
di essere inclusa nel sottogenere Anhaloniopsis del genere Loxanthocereus da BUXBAUM. Nel 1976
DONALD riesuma per questa pianta il nome generico originario di Borzicactus finché RJTTER nel 1981 la
incluse nel suo genere Eomatucaria (Matucana primitiva) dove per ora sembra sia rimasta. Qualunque
sia il nome che si voglia dare a questa pianta così decorativa, essa colpisce per la straordinaria
somiglianza che le sue forme prive di spine hanno con Lophophora 1.-villiamsiz` e quelle con spine con
Turbinicarpus polaskiz' e per la facilità con cui produce i suoi bellissimi fiori.
(G. Sleiter - Collezione e foto Zerbini)
SOMMARIO
_ _ Pag- pag.
Giancarlo Sleiter Massimo Leoni
Editoriale . . . 1 Una pianta di facile coltivazione . 45
EDITORIALE
Sono trascorsi ormai due anni da quando - dopo essere stato chiamato a questo incarico
dal Consiglio Nazionale - ho iniziato la mia attività redazionale per l'organo di stampa
della nostra Associazione, che si sta avviando al compimento del primo decennio di vita e
forse è utile soffermarsi un istante per fare un consuntivo di quanto realizzato in questo
tempo grazie al sostegno e alla collaborazione di tanti soci al fine di poterne trarre
indicazioni e idee per il proseguimento di queste attività.
Quando cominciai, due anni fa, disponevo di sole tre cose, che si sono rilevate tutte
preziosissime: l'esempio della precedente redazione, l'entusiasmo mio e degli amici che con
molta generosità si erano offerti di accompagnarmi in questa avventura e un tipografo
paziente, disponibile e di pretese commisurate alle possibilità dell'A.I.A.S. Tutto il resto,
cioè la materia prima per la realizzazione della rivista, era inesistente o meglio, era presente
allora solo nella mente di coloro che, senza dirlo, avrebbero poi arricchito la redazione con
articoli, fotografie, suggerimenti. Mancava anche Fesperienza e di ciò, voi soci, non potevate
non accorgervi: ritardi nel1'uscita dei fascicoli, qualche immagine ripetuta, argomenti
trattati talora di limitato interesse. Siamo comunque potuti uscire con quattro fascicoli per
complessive 128 pagine, 16 pagine fuori testo, 32 “pagine blu” e 28 fotografie a colori. Dei
diciotto articoli pubblicati, dieci riguardavano in modo specifico le cactacee, due le "altre"
succulente e i rimanenti erano dedicati a temi di carattere generale. Gli autori sono stati
sedici: cinque della Sicilia (con quattro articoli), cinque del Lazio (con sette articoli), tre
della Lombardia (con tre articoli), due del Piemonte (con tre articoli) e uno della Campania
(con un articolo). Gli inserzionisti sono stati dodici.
Nell'anno teste trascorso le cose sono andate meglio e, grazie all'impegno personale di un
accresciuto numero di collaboratori, si è potuto anche raggiungere uno dei traguardi che ci
si era posti, quello cioè di avere pronto materiale sufficiente per un fascicolo prima ancora
di mandare in stampa il fascicolo del trimestre in corso.
Anche nel 1987 i fascicoli sono stati quattro; sia il numero delle pagine di testo, sia quello
delle “pagine blu" è aumentato del 25% passando, rispettivamente, a 160 e 40. Sono state
anche pubblicate 38 fotografie a colori con un incremento del 36%. Un incremento analogo
si è potuto registrare nel numero degli articoli, che sono stati ventiquattro (+33%). Di essi,
sette trattavano direttamente di cactacee, nove di "altre" succulente e i rimanenti di
argomenti vario di carattere generale. -
Per la prima volta, giustificata dall'interesse per molti del tema trattato, è stata offerta ai
I
soci la traduzione in italiano di un articolo pubblicato in una rivista consorella e per la
prima volta abbiamo potuto annoverare fra i collaboratori della rivista il nome di una
prestigiosa personalità straniera. Degli altri autori (16), otto sono stati del Lazio (con nove
articoli), tre della Lombardia (con sette articoli), uno della Toscana (con due articoli) e uno
(con un articolo ciascuno) dell'Abruzzo, della Campania, della Liguria e del Friuli-Venezia
Giulia. Gli inserzionisti sono stati quindici. La puntualità della spedizione è stata
soddisfacente per i primi due fascicoli; non altrettanto si può dire per gli ultimi due che, per
cause non dipendenti dalla redazione e che si spera possano quanto prima esere rimosse dal
Consiglio Nazionale, sono rimasti giacenti presso la tipografia per più settimane dopo
essere stati finiti di stampare. Un'altra cosa che certamente dovrà essere migliorata (finanze
associative permettendo) è la qualità delle riproduzioni a stampa delle foto non sempre
soddisfacente.
Per non aggravare ulteriormente il già pesante e complesso lavoro della redazione
sarebbe anche molto importante il rispetto da parte di tutti coloro che desiderano servirsi
della rivista come veicolo di notizie, idee, proposte, note di cronaca, relazioni, ecc. della
scadenza del 15 dei mesi di Gennaio, Aprile, Luglio e Ottobre per la ricezione da parte della
redazione dei testi che si vuole compaiano pubblicati nei fascicoli di Marzo, Giugno,
Settembre e Dicembre. Una preghiera poi vorrei rivolgere agli autori degli articoli:
attenersi il più scrupolosamente possibile alle istruzioni date sulle "pagine blu" e allo stile
corrente della rivista. Non è raro che per rendere un articolo “pronto per la stampa" sia
necessaria una giomata intera di lavoro!
All'inizio di ogni nuovo anno si è soliti formulare propositi e auspici. Tutti desideriamo
una rivista che sia utile, ricca di cose interessanti e godibile. La realizzazione di ciò però non
può essere compito della sola redazione (lo sarebbe se potesse disporre di uno staff di
giornalisti specializzati e di fotografi professionisti) ma di tutti noi soci, che costituiamo a
tutti gli effetti lo staff redazionale e che certamente abbiamo la capacità di contribuire,
purché lo vogliamo, alla realizzazione dei nostri desideri. I segnali in questo senso che
vengono dall'aumento delle collaborazioni, pur nella loro timidezza, sono confortanti e
lasciano ben sperare per il futuro. _
Un altro auspicio vorrei esprimere e cioè che la rivista possa diventare (ora lo è in misura
piuttosto modesta) un effettivo tramite e mezzo di collegamento fra i soci, non solo, e questo
sarebbe veramente importante, ma anche fra organi direttivi e soci, il cui numero, mi
auguro, possa ulteriormente crescere per conferire alla nostra associazione quella
importanza e quel peso che essa certamente merita.
Per concludere è d'obbligo un ringraziamento vivo e cordiale accompagnato da un
augurio fervido e sincero innanzitutto agli autori _ è grazie a loro che la rivista si sta
conquistando consensi sempre più vasti- poi al Comitato di redazione, la cui disponibilità
ed il cui impegno hanno permesso il superamento di tante difficoltà, ai nostri insetzionisti,
in ispecie a quelli più fedeli, per la fiducia ed il sostegno che ci offrono, all'impagabile
titolare della tipografia, il Signor Mario Sticca, un vero amico della nostra associazione e,
come direbbe gli anglosassoni, “last but not least" al nostro Direttore Responsabile e a voi
tutti che leggete queste righe.
Giancarlo Sleiter
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LE MIE MATUCANA
INTRODUZIONE
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(*) Via Bordighera 12, I - 12045 Fossano CN. Frutto di Arequipa hempeliana
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un numero di costolature variabile da 7 a anche per queste piante, la classificazione
30. Anche la spinazione è variabile da esatta è ancora in alto mare; l'estrema
specie* a specie: alcune di queste hanno variabilità delle specie, le innumerevoli
poche spine per areola, altre ne hanno differenze osservabili sul fiore, le stesse
molte e ricoprono totalmente il corpo della scoperte di specie nuove esistenti in natura
pianta. ' in un paese botanicamente giovane come il
Una caratteristica peculiare è rappresen- Perù, gioca a sfavore degli studiosi e, a mio
tata dai fiori, i quali sono più o meno avviso, rende difficile il loro lavoro. Le
bilateralmente simmetrici (zigomorfi). Na- Matucana sono, quindi, tutte peruviane ma
scono, di solito, leggermente decentrati il loro habitat è variabilissimo. Matucana
rispetto all'apice della pianta ed hanno un rrzadisonioram cresce in vallate a 400-500
tubo fiorale squamoso e lanoso (M. inter- metri sul livello del mare, mentre Matuca-
texta, M. paucicostata) in gran parte dei rza hayrtei, per esempio, cresce a notevoli
casi, ma anche privo di peli in altri (M. altitudini, 2.500-3.000 metri s.l.m.; le pri-
haynei, M. oreodoxa). Il colore è per tutto il me avranno dunque bisogno di più calore
genere, salvo qualche eccezione, rosso vio- e più umidità, le seconde godranno di
laceo di varie gradazioni; questo colore, temperature più basse e di una più forte
abbinato alle dimensioni del perianzio ed irradiazione solare. Di tali cose si dovrà
alla lunghezza del tubo fiorale, rende le tenere conto per una giusta coltivazione,
piante fiorite molto appariscenti. come si dovrà tenere conto del fatto che
Le Matucana hanno in comune con i tutte queste specie vivono tra le rocce, per
Borzicactus l'aspetto del fiore, per tale lo più calcaree, in terreni polverosi e privi
motivo sono stati amalgamati in un unico di humus indicando le necessità di avere le
genere già una volta ed in seguito nuova- radici impiantate in terreni poco acidi,
mente divisi, poiché i Borzicactus tipici magri e perfettamente drenati.
sono piante prettamente colonnari. Descriverò, a questo punto, le Matacana
Le Matucana sono decisamente più simi- che posseggo, o meglio, tratterò quelle che
li al genere Arequipa, ma il vero particolare hanno un nome quasi sicuro e che mi sono
che li distingue è il frutto: è secco e si apre state date o regalate, o che ho acquistato
spaccandosi alla base in queste ultime, è come tali con un buon margine di sicurez-
polposo e si apre spaccandosi lateralmente za.
nelle prime.
Lo stesso genere Mamcaria è stato diviso MATUCANA AUREIFLORA Riti.
a sua volta in sottogeneri ancora discussi,
da alcuni accettati, da altri rifiutati. BAC- Il corpo è globoso/depresso, verde scuro
KEBERG istituì un suo genere Submatucaria. lucido con un diametro di 10-12 cm. Le
Compare pure un terzo genere Eornatuca-
na, comprendente, per quanto ne sia a
conoscenza io, Eomatucarza oreocloxa*;
venne classificata Borzicactus da DONALD,
ma in seguito esclusa da tale genere e
tutt'ora non ancora riclassificata come una
specie di Matt-tcarza.
Sui cataloghi di piante inglesi il genere è
uno solo e tutto raggruppato sotto la voce
Matucana, sui cataloghi tedeschi il genere
è diviso in Matucana e Submatucana.
Come per molte altre specie di cactus,
(*) Nel 1981 R1TTER ha ascritto a questo Matucana aureìflora var. elata - Cajamarca -
genere anche Matucana madi.=;oriiorttm (N.d.R.) 2800 m s. l. m.
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IVIATUCANA AURANTLACA (Vp1.) Buxb.
Corpo globoso di color verde scuro; le
coste dovrebbero essere circa 16, tante
sono anche sul mio giovane esemplare. I
tubercoli sono prominenti e recano una
grossa areola feltrosa e biancastra.
Non c'è, a parer mio, una distinzione tra
spine centrali e radiali; le spine sono
presenti in un numero variabile da 10 a 25,
su vecchi esemplari possono essere anche
30. Sono tutte di color giallo chiare con la
punta più scura, giallo miele.
Il fiore è lungo sino a 9 cm ed è arancio
con il centro del perianzio rosso scuro.
Cresce nel Perù settentrionale nelle loca-
lità di Cajamarca, la Libertad.
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Matucana comacephala (collezione Martini, fo- Matucana haynei var. (collezione Martini, foto
to Zerbini) Zerbini) .
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corpo è diviso approssimativamente in 12
Matucana haynei var. (collezione Martini, foto coste o, almeno, tante ne possiede il mio
Zerbini) esemplare.
11
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Matucana formosa
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Io non posseggo piante di M. haynei e |
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miele con punta scura. _
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Nel complesso, la pianta mostra una
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bella.
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2. mi in coltivazione per quanto riguarda la
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crescono a notevoli altitudini (2.500-3.000
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Ø-«' m) sulle Ande, poiché abbisognano di una
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Matucana haynei var. multicolor «armillata» e spinazione, ad osservarle durante la
KK l ISS fioritura.
13
Posso dire, in base a notizie ed informa-
zioni apprese, che i fiori sono normalmente -1
14
Sul mio esemplare si nota una differenza
di crescita di queste ultime. Sulle areole
più vecchie, poste logicamente alla base ' _..;;-'.'--.-
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15
decisamente grigiastra; essa reca un nume-
ro variabile di spine. Sul mio esemplare ho
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contato su alcune areole 14-16 di queste, su -- ."_
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16
L'areolà'è*"feltrosa di colore inizialmente
giallastro verso l'apice;~ poi biancastra sul-
le areole più vecchie.
Le spine radiali, se giovani, sono gialla-
stre con la punta bruna, le spine centrali
brune; sia le une, sia le altre, invecchiando, h
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sono disposte a croce e la quinta sormonta - ' . *- aáiåa
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quella superiore. Queste ultime sono lun-
ghe da 15 a 20 mm mentre quelle radiali \ ixi 27- ` i
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sono lunghe, al massimo, 15 mm.
Il bocciuolo è coperto abbondantemente . šs *--_*-M'
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da lanugine bianca; la peluria è presente <-'_ "" " "
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Corpo inizialmente globoso, poi cilindri-
fííl co. L'esemplare da me osservato ha un
diametro di 8 cm ed un'altezza di 15 cm.
Le coste sono, praticamente, formate da
piccoli tubercoli tronco-conici. C'è una
linea longitudinale ben delineata, che deli-
mita ogni costa e che è ben visibile osser-
vando attentamente la base dei tubercoli;
così definite, le coste sono, sempre sul mio
esemplare, 22 e, a mio parere, non sono
spiralate. _
Le areole sono feltrose e biancastre e da
esse si irradiano numerose spine. Sulle
areole più vecchie esse sono di colore giallo
chiaro ed hanno un aspetto vetroso. Anche
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sia se non c'è una chiara distinzione tra radiali
e centrali, sono presenti 3-5 spine più scure
e più centrali, color miele con la punta
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bruna; queste hanno anche un aspetto più
Matucana yanganucensis (da seme raccolto a robusto delle altre che appaiono più setolo-
Yanguyo a 3800 m s. l. m.) se.
17
La pianta ha un aspetto molto spinoso;
questo perché le spine l'avvolgono comple-
tamente, essendo esse, o molte di esse,
ricurve su di questa. È molto difficile 4.
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definirne il numero esatto: su alcune areo- -.
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Alla base della pianta si sfibrano e si ¬
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to setoloso e irradiate in gran numero,
30-35, in ogni direzione. Nel complesso, la
pianta, appare molto spinosa. Devo far
notare che le spine alla base di questa,
sono fittissime e ne impediscono totalmen-
te la vista.
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MATUCANA YANGANUCENSIS var. s1¬;TosA Ritt.
18
ha forma conica; al suo apice è presente anche esse sono formate da tubercoli,
l'areola, biancastra e feltrosa. La pianta da piccoli e tronco-conici. L'areola è bianca-
me osservata ha 22 coste con disposizione stra, si imbrunisce quando invecchia ed è
non spiralata. di forma quasi circolare; come nella prece-
Le spine sono irradiate in tutte le dire- dente varietà, ci sono da 1 a 4 spine per
zioni senza una vera distinzione tra radiali areola più robuste e con la ptmta bruna.
e centrali; solo una, la più centrale, è Queste, intersecandosi tra loro all'apice
proiettata all'infuori, le altre sono legger- della pianta, fanno assumere a quest'ulti-
mente ricurve sulla pianta. Ogni areola mo una colorazione, nell'insieme, bruna-
reca un numero, variabile da 3 a 5, di spine stra, cosa che non è osservabile nella
brune con punta nerastra, queste sono le santíensis ed è dovuta al fatto che le spine
più centrali, le altre disposte tutt'attorno a sono molto più numerose che in quest'ulti-
queste, sono giallo chiaro con la punta più ma anche se, nel complesso, di lunghezza
scura. Si possono contare, non senza una inferiore. Tali spine sono simili a setole
certa difficoltà, 18-22 spine per areola, ma bianche e sono irradiate in ogni direzione;
su alcune di queste esse possono essere molte di esse sono ricurve sul fusto.
anche 25-26, ed hanno una lunghezza va-
riabile tra 10 e 15 mm. MATUCANA MAD1soN1oRuM (Hutch.) Row-
Il tubo fiorale è lungo circa 6 cm, è privo ley*
di peli ed i segmenti del perianzio sono
rossi con sfumature violacee. Corpo globoso, poi allungato, di color
grigio-bluastro che può raggiungere 30 cm
MATUCANA vANoA_NucENs1s var. Pomabam- di altezza con un diametro di 12-15 cm.
ba Ho osservato un esemplare estremamen-
Molto simile alla varietà santiensis ha il te pollonifero presso il giardino di Delrue a
corpo globoso, verde scuro. Le coste, a mio Mentone, Francia, ma non so dire se questa
parere leggermente spiralate, sono 22-23; particolarità fosse dovuta ad un eventuale
innesto a cui è stata sottoposta la pianta o
è un fatto normale, poiché non mi è mai
successo di vedere, se non in quella occa-
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sione, tale Matuccma accestire.
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\`.H. Le coste sono 7-22 evidenti solo su piante
adulte (non altrettanto su giovani soggetti,
molto simili, tra l'altro, a Lophophora),
sono larghe alla base e poco prominenti
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- per via dei tubercoli appena rilevati sui
quali appaiono le areole, piccole e bianche.
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,I Le spine sono poche e cadono facilmente,
sulla stessa pianta si possono osservare
areole con una sola spina ed altre areole
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recanti anche 5 spine; sono fortemente
ricurve su di essa e lunghe sino a 3 cm.
Sono gialle al momento della fuoriuscita
dall'areola quando sono ancora tenere ma
poi, indurendo, diventano nerastre o mar-
roni per diventare infine, con l'invecchia-
mento, bianche.
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I fiori sono imbutiformi con peli bruna-
19
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de genere.
o1-' Qualche chiarimento potrebbe venire da
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lfå/z il_/\\~_, un serio studio sui semi e sui frutti. Ciò non
lllfiš /3,,._.;_ ,_ `'Q;
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f'!____; ›f_ _ 1_-._v_›, "` ojga,
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- -:È è alla portata di uno come me, ma spero,
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che prima 0 poi, qualche studioso in
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rato di me chiarisca il complicato discorso
Matucana madìsonionun
20
Matucana madisonionun var. pujupatii
che riguarda questa bellissima pianta*. Seme di Matucana madisoniorum var. asterium
Vengono distribuite da KAREL KNIZE le
varietà uyupani (KK 712), chiamata in Specie nuova distribuita da WOLFGANG
seguito da LAU e DONALD var. pujuparii KRAHN (WK 673) scoperta sulla Cordillera
(Lau 107) e la varietà asterium (KK 1766). Blanca a 10-15 km da Tarcia: il corpo è
Di quest'ultima non ho ancora avuto l'oc- globoso, verde scuro lucido, con un diame-
casione di osservare alcun esemplare; del- tro di 30 cm ed un'altezza di 20, le coste
la prima ho un esemplare con un diametro sono circa 15 formate da tubercoli larghi e
di circa 5 cm e quindi poco rappresentati- poco prominenti. Le areole sono feltrose e
vo. Nonostante questo, l'aspetto è molto giallastre, lunghe 5-6 mm e larghe 3-4 mm.
differente dalla forma base di Matucana Le spine sono circa 15-20 a seconda dell'a-
madisoniorumz l'epidermide del fusto è reola, lunghe sino a 3 cm, leggermente
verde brillante ed è chiaramente suddiviso ricurve, aghiformi e di colore variabile dal
in una quindicina di coste (dato da non giallo al bruno.
considerare definitivo poiché l'esemplare
citato, con l'età potrebbe aumentare il MATUCANA MYRIACANTHA (Vpl.) Buxb. ,
numero di queste). La caratteristica più
importante però che la differenzia, a mio Il corpo è verde chiaro, globoso depres-
parere, dalla forma base sono le spine, so. Il mio esemplare ha un diametro di
circa una ventina per areola, sottili e circa 15 cm ed è alto 10 cm con circa 25
lunghe circa due centimetri. coste formate da tubercoli poco prominen-
Questa varietà appare molto simile alla `_ _.
21
ti. Spine radiali da 15 a 25 a -seconda
dell'areola che è bianca e feltrosa di forma
ovale; le spine centrali possono essere
anche 10. Le prime sono lunghe sino a 2 cm
mentre le seconde raggiungono 3 cm. Tutte
le spine assomigliano a setole rigide e
pungenti; se giovani, sono gialle, invec-
chiando diventano nerastre o grigie.
Mi pare un po' difficile da coltivare. Ho
notato, su esemplari osservati in svariate
occasioni, che si formano, e non solamente
alla base (in tal caso potrebbe trattarsi di
una suberificazione dei tessuti vecchi) del-
le macchie marroni sull'epidermide simili
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a delle bruciature. È da escludere che, nei _ '¦A`f"¦$;¦1él›"'
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casi da me osservati, si trattasse di brucia- ;;_'-›:;r-:- ' " -. _ _ '
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XXXIII. Questa pianta scoperta da RIT'rER` nel 1962 a Mal Paso nella provincia boliviana
Sud-Chichas e da lui descritta nel 1977 come Rebulia rosalbiƒlora e nota anche sotto'il nome generico di
Mediolobivia, è stata riconosciuta da RAUSCH identica a quella da lui descritta nel 1972 con il nome
DigiI`0rebu!ia eos (dal nome greco dell'aurora, riferito al colore del fiore) e che era stata raccolta nei
pressi di Talina e di Tafna in Argentina. Oggi lo stesso RAUSCH la trasferisce al genere Lobivia come
varietà eos della specie haagei. Le piante di Lobivia /zaagei (Fric & Schelle) Wessn. var. eos (Rausch)
Rausch sono solitamente cespitose; i singoli rami, globosi in gioventù, si allungano alquanto con
l'aumentare dell'età e possono raggiungere un diametro di circa 3 cm. L'epidermide è di color
grigio-verde, la radice, fittonante, è di dimensioni modeste. Le costole, in numero di 10-l I, sono
riconoscibili come tali solo in prossimità del vertice della pianta in quanto, con il progredire dell'età, le
stesse si suddividono fino a formare serie di tubercoli tondeggianti. Sulle areole, strette e lunghe fino a
1,5 mm e provviste di scarso tomento rosso-bruno, sono impiantate, con disposizione pettinata, 8-11
spine periferiche, lunghe da 4 a 7 mm, aciculari, diritte e appressate al corpo della pianta o da esso
poco discoste. Il colore delle spine è rosso~bruno in gioventù, rosa pallido in età adulta; alla base delle
spine si osserva un rigonfiamento anch'esso di color rosso-bruno. I fiori, primaverili, spuntano da
areole vecchie e possono raggiungere una lunghezza di 4 cm; I'ovario è spesso ìpogeo ed è ricoperto da
squame color verde cupo con poca lana bianca e qualche setola. I filamenti degli stami sono purpurei,
le antere color crema; lo stilo e i 9- IO lobi dello stigma sono di color giallo verdastro. La corolla è ampia
e radiata, i "petali" sono di color rosa porpora pallido. I semi, sacciformi, sono di color bruno.
La coltivazione di queste piante deve tener conto del fatto che le stesse crescono a oltre 3.500 m di
quota: non dovrà, pertanto, mancare loroila luce (anche se nei mesi più caldi sarà opportuna una lieve
ombreggiatura) e bisognerà assicurare loro un'ottima ventilazione. Il substrato, che potrà contenere
una piccola percentuale di humus, dovrà avere struttura grossolana ed essere lievemente acido. Nella
buona stagione si potrà largheggiare con le annaffiature (da somministrare preferibilmente per
immersione), mentre _lo svemamento awerrà in condizioni di quasi completa aridità e temperature
relativamente basse. E importante proteggere le piante dalla pioggia da Settembre fino ad Aprile. La
pratica dell'innesto, spesso adottata, modifica apprezzabilmente l'aspetto naturale della pianta.
Di Lobivia haagei sono anche note le varietà: canacruzensis (Rausch) Rausch (Digitorebutia
carzacruzensis Rausch), molto simile alla varietà eos, crassa Rausch, elegamula Rausch, mudarzensis
(Rausch) Rausch (Digitorebuíia nazarenoënsis Rausch), orurensís (Backeberg) Donald (Lobivia omrensis
Backbg. e alcuni altri sinonimi), pallida (Rausch) (Digitoreburia pallida Rausch), pelzlíana Rausch,
violascerrs (Ritt.) Rausch (Rebutia violascens Ritt.).
(G. Sleiter - Collezione e foto Lombardozzi)
XXXIV. Gymmnocalycium umguayense (Arechavaleta) Britton & Rose, del quale - secondo RITTER,
SCHLOSSER e SC!-lüTZ - sono sinonimi G. guerkeamtm (Heese) Br.&: R. e G. artigas Herter, è diffuso
nell'Uruguay centro-settentrionale e helle regioni confinanti del Brasile dove cresce insieme con specie
dei generi Notocactus, Wigginsia e Frailea. Esso viene compreso nella serie I, Uruguayenses, Sottoserie
I-a, Uruguayenses typicae, insieme con G. leeanum (Hook) Br. & R. e, almeno secondo alcuni botanici,
G. hyptjíacamhum (Lem .) Br. & R. Una caratteristica abbastanza peculiare di questo gruppo di specie è
la diecla, le popolazioni sono cioè costituite da piante con fiori maschili (stilo e stigma mancano 0 sono
atrofizzati) e da piante con fiori femminili (gli stami sono atrofizzati o mancano); ne consegue che per
poter avere fruttificazioni e quindi semi, è indispensabile la presenza di individui di entrambi i sessi. Il
corpo di G. uruguayense è globoso-appiattito con epidermide di colore verde cupo brillante e può
raggiungere un diametro di 15 cm; produce getti dalle areole basali. Le 10-13 costole, ottuse e separate
da solchi ampi e diritti, sono fortemente incise trasversalmente: i tubercoli, pertanto, risultano
prominenti e aguzzi. Le areole, rivestite da tomento inizialmente grigio e poi bianco, recano di solito 3,
talora 5, raramente 7 spine radiali bianche, robuste, rigide e più 0 meno appressate al corpo, disposte e
raggiera incompleta verso l'alto e lunghe fino a 2 cm. I fiori, che spuntano in primavera in prossimità
del vertice, hanno la forma di un imbuto allargato, possono raggiungere 5 cm di lunghezza e hanno la
corolla usualmente di color giallo 0 di color giallo con riflessi verdi. Si conoscono comunque anche
piante con fiori bianchi (molto rare; bianco è il colore dei fiori indicato da ARECHAVALETA nella sua
diagnosi del 1905) e fiori rosa (var. roseiflorum Ito). E interessante l'osser\/azione fatta da H. SCHLOSSER
che esemplari a fiore giallo ed esemplari a fiore rosa non crescono mai commisti. I semi sono
globoso-galeriformi, di color grigio molto scuro.
La coltivazione di questa specie di Gymnocalyciurn non presenta difficoltà di rilievo se si pone mente
al fatto che l'Uruguay è un paese a clima temperato, pianeggiante e attraversato da catene di colline
basse (l'elevazione massima è di 500 m s.l.m.). Le cactacee crescono ivi di solito in luoghi rilevati e
-pietrosi, da dove è facile il deflusso delle acque meteoriche, al riparo di erbe e cespugli bassi. Le
"precipitazioni, pur abbondanti, sono intervallate da periodi piu o meno lunghi di aridità. Il suolo è
sempre molto permeabile, ricco di sali e di humus e ha reazione subacida. Da quanto detto è facile
ricavare le norme di coltura a cui attenersi e alle quali si possono aggiungere le informazioni che in
inverno la temperatura non dovrebbe scendere, se non occasionalmente, sotto 5 “C e che la ripresa
vegetativa coincide con la fine dell'inverno. Il metodo di moltiplicazione piu semplice è senza dubbio
quello per talea servendosi dei getti basali.
(G. Sleiter - Collezione e foto Lombardozzi).
LE PAGINE BLU I
D
soppto PIANTE cmsse, voloo-lo s, Foooioolo 1, oooooio-Moi-zo 1988
1
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L
Segretari delle Sezioni locali -
ABRUZZO-MOLISE: Luigi DI PRIMJO , Via Foro 68,
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"¬'-7'_Ã\í›"
I-_66010 RIPA TEATINA (CH) - Tel. 0871/68924-7
_- .
SARDEGNA: Antonello VALENTE , Viale Fra' Ignazio 13,- I-09123 CAGLIARI- Tel. 070/670208
ai
I
BILANCIO DI PREVISIONE Si ricordano ai soci' le attività già
PER L'ANNO 11988 programmate:
a) Riunioni all'0rto Botanico dell'Università
A seguito delle deliberazioni dell'assemblea di Roma il 6 Febbraio (innesti e talee; proiezioni
annuale dei soci e del Consiglio Nazionale il di diapositive sulle flora succulenta del Kenya), 5
bilancio di previsione per il corrente anno Marzo (piante grasse in via d'estinzione; proz`ezio_-
risulta essere il seguente: ni di diapositive sulla flora succulenta del Perù), 9
Aprile (impostazione di una collezione; scambio
ENTRATE di piantine da seme), 8 Maggio (proiezione di
diapositive “Viaggio a Montecarlo"), 4 Giugno
Quote sociali (L. 20.000 >< 1.200) .L. 24.000.000 (idee per il nuovo anno).
Vendita- arret_1_'at_i e proventi ' _ b) Visita all'Orto Botanico di Napoli nella
pobblloiià _ _ _ _ _ _ _ .L_ 2.000.000 seconda quindicina di Marzo. '
Residuo attivo esercizio 1987 .L. 4.000.000 c) Dal 23 al 25 Aprile X Congresso Nazionale
TOTALE ENTRATE _ _ _ _ _ _ .L.30.000.000 A_l.A.s_ (cagliari).
d) Dal 28 Maggio al 5 Giugno si svolgerà la
Uscire ` quinta edizione della mostra-mercato “Le Pian-
te Grasse all'Orto Botanico", in collaborazione
Sezioni Locali (L. 3.000 X 1.000) .L. 3.000.000 con il Dipartimento di Biologia Vegetale dell'U-
Rivista (stampa di due nume_ri niversità di Roma "La Sapienza".
doppi) _ _ _ _ _ _ _ _ _L_ 10.000.000
Rivista (stampa di due numeri Il Segretario
vattuali) _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 8.000.000 GlUsEl=PE MAl_osl=larri
Distribuzione e varie _ _' _ _ 2.000.000
Segreteria _ _ _ _ _ _ 2.500.000
Congresso _ _ _ . _ _ _ 2.500.000
Servizio semi _ _ _ 500.000
Diateca _ _ _ 600.000
_ _ SEZIONE LOMBARDIA
Spese diverse _ _ . r r r r 900.000
Dopo la breve pausa estiva, l'attività della
TOTALE uscire _ _ _ _ _ _ .L. 30.000.000 sezione è ripresa con una riunione tenutasi il 24
Ottobre u_s_
Il Tesoriere I numerosi partecipanti sono stati trattenuti,
MARIANGELA Cosmvzo , per primo, dal prof. LAURIA, che ha illustrato con
interessanti proiezioni iiviaggi da lui compiuti
in Etiopia in stagioni diverse, presentando
DALLE SEZIONI LOCALI piante grasse comuni e nuove con dovizia di
detfagli in ogni diapositiva. Curiosità e stupore
sEzloNE Lazio i non ci sono stati risparmiati! Fantastiche ed
indimenticabili le diapositive!
Nella seconda riunione della sezione Lazio La riunione è poi proseguita con la proiezione
dell'A.I.A.S_ tenutasi il 7 Novembre 1987 alle di altre diapositive portate dai soci. Tra questi,
ore 16 presso un 'aula dell'Orto Botanico dell'U- l'ing. BENZONI ha presentato Pediocactus, Colo-
niversità di Roma, è stato illustrato l'argomento rádoa e Sclerocactus in fiore; queste piante sono
“Acqua e Concimi”. Si è poi proceduto alle state da lui seminate, "svezzate" e portate a
votazioni per il rinnovo delle cariche sociali per fioritura. Accuratissima la fotografia.
l'anno 1988. Colgo l'occasione per nuovamente ringraziar-A
Sono stati riconfermati nelle rispettive cari- li. _. _
che il segretario della Sezione Lazio, Giuseppe Fra gli intervenuti ci sono stati scambi di
MA1_osP1Rrr1, Via della Palmarola 12, 00135 semi e di talee.
Roma, Tel. 06/3398781 ed il tesoriere, Raimon- La prossima riunione è prevista per i primi di
do LDMBARDOZZI, Via. S. Dorotea 21a, 00153 Dicembre: in tale occasione verrà steso il pro-
Roma, Tel. 5800090. gramma (incontri, gite, mostre) per l'anno 1988.
Sono stati altresì eletti tre Consiglieri: Romo- La nostra Sezione ha anche raccolto e spedito
lo Rlzzs, Augusta Rosluu e Anna Tunco I..ivElu_ al sig. RUOCCO 120 diapositive per la Diateca
Nella riunione non è stato possibile designare i Nazionale; contiamo di raccoglierne ancora.
Responsabili Provinciali. Si invitano pertanto i La scrivente ha portato 50 diapositive sue e
soci delle provincie di Frosinone, Latina, Rieti e altre di soci della regione alla Fiera di Milano
Viterbo che fossero disposti ad assumersi l'inca- nell'ambito della manifestazione VERDE IN-
rico di Responsabile Provinciale a volersi mette- CONTRO tenuta dal 31 Ottobre all'8 Novembre
re in contatto con il segretario della Sezione presso il Salone del Giardinaggio (spazio GAV,
Lazio. Giornalisti Amici del Verde). Queste diapositi-
- 4-
..-
ve, che ritraevano piante grasse singole, comuni in Maggio mostra a Rosà VI (I domenica),
e rare in fiore ed importanti collezioni, venivano mostra a Rustega di Camposampiero PD (10
proiettate ogni giorno più volte su un grande Maggio), mostra presso l'Orto Botanico di Pado-
telone ed erano accompagnate da un tešto va (giorno da stabilire); ,
sonoro steso dalla scrivente. La scrivente è stata in Giugno (18 e 19) X Congresso A.I.A.S. (a
anche presente per tre pomeriggi, le cui date Bergamo); -
erano state preventivamente stabilite, pubblica- in Settembre Flormart (Fiera di Padova), mostra
te ed annunziate per radio nell'ambito della presso Villa Manfrin di Treviso ed assemblea
fiera, al fine di rispondere alle domande di un annuale della Sezione presso l'Orto Botanico di
pubblico accorso numeroso, interessato e ansio- Padova, che chiuderà le attività del 1988. _
so di apprendere. Notizia di tale iniziativa era Maggiori dettagli saranno contenuti nella
stata pubblicata dai principali quotidiani e dal prima circolare del 1988 che sarà inviata proba-
“Sole 24 Ore". Il “Corriere della Sera" ha bilmente in Febbraio. _
intitolato il suo articolo “SOFFIO DEL DESER-
TO IN SALOTTO" corredandolo con la fotogra- Il Segretario
fia di cactacee di grandi dimensioni ripresa, Rosa TAN1 -
penso, in una importante collezione all'aperto.
Durante la manifestazione ho anche distribui-
to volantini pubblicizzanti le attività della
nostra associazione fra cui anche la pubblica- ALCUNE NOTIZIE
zione del nostro giornalino.
Si è recentemente costituita la Sociedad Pe-
La Vicesegretaria ruana de Cactus y Suculentas (Apartado 3505,
VIWANA Dlnom Lima 100, Perù; Presidente: Dr. Carlos Ostola-
za). -La società pubblica il bollettino mensile
QUEPO contenente articoli su Cactacee e succu-
lente con particolare enfasi per le specie peru-
SEZIONE TRIVENETO - viane. Chi fosse interessato ad avere maggiori
informazioni sulla società può scrivere al Dr.
' Comunico alcune notizie, che non erano state MAURIZIO SAIEVA, Dipartimento di Scienze Bota-
rese note a suo tempo, su mostre effettuate. niche dell'Università, Via Archirafi 38, 90123
1. Mostra presso il Museo Bellonadi Monte- Palermo. Se un gruppo sufficientemente ampio
belluna (TV) tenutasi dal 25 Aprile al 3 Maggio di soci fosse interessato si potrebbe organizzare
s.a. e organizzata dal consocio MARCOLIN. La uno scambio di abbonamenti con Peruviani
mostra è stata visitata da numerose persone e interessati alla nostra rivista. Poiché non -è
scolaresche. Il ricavo netto è stato di L. facile inviaredenaro in America Latina questo
3.031.800, di cui L. 300.000 sono state versate sistema può rivelarsi molto comodo. Potrebbe
nella cassa della Sezione ed il resto, detratte essere anche interessante cercare di organizzare
alcune altre spese, sarà destinato ad arricchire uno scambio con la Società Messicana, che
di pubblicazioni sulle piante grasse la bibliote- pubblica una rivista quadrimestrale. Se queste
ca del museo. In quella occasione hanno aderito iniziative andranno in porto, si potranno creare
all'associazione 12 persone. nuove possibilità per ottenere semi ed informa-
2. Mostra presso Villa Manfrin di Treviso zioni da appassionati che operano “in habitat".
tenutasi dal 12 al 20 Settembre s.a. e organizza-
ta dal consocio TRAVERSARI, fattivamente' coa- _' M. SAJBVA
diuvato dai soci CHIAMPI. CENTI, DALLA TORRE,
CASSARÀ, TOMÈ, ROTA, e MURARO e dalle non socie In Inghilterra è stato rifondato il MESEMB
LELLA CHIAMPO e B1-:rn Aouou. Il ricavato netto è STUDY GROUP, che opera a livello internazio-
stato di L. 1.361.245. Sono state devolute in nale e ha lo scopo di favorire lo studio della
beneficenza: L. 200.000 alla CARITAS di S. famiglia della Mesembryanthemaceae. Organo
Maria sul Sile (TV) e L. 300.000 alla Cooperativa ufficiale di questo gruppo è il M.S.G. BULLE-
di Vascon di Carbonera (TV) che si occupa del TIN che viene pubblicato nei mesi di Gennaio,
recupero di ex detenuti. La rimanenza servirà Aprile, Luglio e Ottobre. La lingua è l'inglese, le
per l'acquisto di un testo sulle piante grasse del foto sono in bianco e nero. L'abbonamento
valore di L. 260.000, per lo sviluppo di diapositi- annuo costa 4,00 lire sterline da inviare tramite
ve e per l'acquisto di materiali per l'allestimen- vaglia internazionale a Mrs. Suzanne MACE, 12
to delle future mostre. I visitatori sono stati Mill Rise, BRIGHTON, East Sussex BN 1 5 GD,
numerosi; sono stati acquisiti 10 nuovi soci. ' Inghilterra.
Le manifestazioni previste per l'anno 1988
saranno, in linea di massima, le seguenti:
Nel corso di 1.m'assemblea tenuta il 4 Luglio
in Febbraio FLORMART (Fiera di Padova);
in Aprile mostra a Noale VE; 1986, gli amatori ungheresi delle piante grasse
hanno manifestato il desiderio di organizzarsi
-_
in associazione ufficialmente riconosciuta, Ot_te- pianta e quello dell'autore della foto. Sarebbe
nuta la necessaria autorizzazione .ministeriale anche utile che sulla fotografia comparisse un
la "Magyar Kaktusz- és Szukkulenskedvelök elemento idoneo a far apprezzare le dimensioni
Egyesülete"› (Associazione Ungherese degli Ami- della pianta (in sua assenza indicarle) e che
ci delle Cactacee e delle Succulente) ha iniziato venissero anche indicate la provenienza della
immediatamente la propria attività con un'e- pianta e la sua età (almeno presunta).
sposizione che ebbe luogo dal 16 al 24 Agosto Ricordate che normalmente non è consentita
dello stesso anno presso lo zoo di Budapest e che la pubblicazione di fotografie eseguite in Orti
venne visitata da 36.000 persone. Il successo Botanici o di piante appartenenti a collezioni
della manifestazione anche dal pimto di vista pubbliche 0 private, a meno di esplicita autoriz-
finanziario ha permesso di realizzare una pub- zazione, che deve essere allegata alla fotografia.
blicazione dal titolo "TÖvIs" (La Spina) per la E indispensabile che le piante ritratte siano
quale si prevede una periodicità trimestrale. Gli classificate con esattezza e che la leggibilità
interessati possono rivolgersi al Presidente della della foto sia eccellente dato l'inevitabile scadi-
neonata associazione, TAMAS GYULA, Zsombor mento di qualità che sempre accompagna la
utca 24, H-1119 Budapest, Ungheria, per ulte- riproduzione tipografica. Salvo casi eccezionali,
riori informazioni. non vengono pubblicate fotografie in cui aom-
paiono anche persone. '
Nella sua adunanza del 5 marzo u.s. il Consi- La pubblicità, che compare sulle pagine del
glio Nazionale dell'A.I.A.S. ha deliberato che il giornale, ci aiuta a coprire le spese ed è inoltre
X Congresso Nazionale avrà luogo a Bergamo utile ai soci, che, in tal modo, possono essere
nei giorni 18 e 19-Giugno p.v. L'organizzazione informati sulla reperibilità di piante, semi,
sarà a cura della sezione Lombardia. Il pro- articoli per giardinaggio, fertilizzanti,,antipa-
gramma della manifestazione verrà spedito a rassitari o altri prodotti da loro desiderati. La
tutti i soci con la convocazione. redazione rivolge pertanto un caldo invito a
tutti coloro, che fossero in grado di procurare
inserzioni pubblicitarie, di mettersi in contatto,
ERRATA CORRIGE per informazioni concernenti i prezzi, peraltro
modicissimi, e per i necessari accordi, con il
Il n. del c.c.p. del segretario della sezione Socio, PASQUALINO NICOSIA, Viale Libia, 76 -
Toscana è 12487500. _, 00199 Roma.
L'importo della quota dell'anno 1988 dei soci La redazione accetta ogni tipo di pubblicità,
della sezione Lombardia è di L. 20.000 e non di ad eccezione di quella. concernente il commer-
L. 22.000 come indicato erroneamente nel fasci- cio di piante protette prelevate in habitat.
colo scorso.
Istruzioni per gli autori -di articoli
NOTIZIE SULLA RIVISTA Coloro che inviano articoli da pubblicare
sulla rivista sono pregati di mandare, per
Comunicazioni con la redazione
quanto possibile, dattiloscritti composti su una
sola facciata con spaziatura due, lasciando a
Nelle comunicazioni con la redazione, qualo-
destra e a sinistra un margine di almeno 2 cm.
ra desideriate ricevere una risposta, siete prega-
Dato che la preparazione degli articoli per la
ti di allegare alla lettera una busta già affranca- stampa (editing) avviene in sede redazionale, si
ta e munita del vostro indirizzo. prega di evitare l'uso di lettere tutte maiuscole e
di sottolineature e di indicare invece chiara-
Archivio fotografico
mente titoli, sottotitoli 'e capoversi e la posizio-
ne approssimativa di tabelle e figure. Particola-
Sia per corredare gli articoli inviati alla
ri esigenze per la stampa debbono essere segna-
redazione, sia per costituire un archivio fotogra-
late su un foglio a parte. In caso di dubbio
fico indispensabile per la regolare pubblicazio-
attenersi allo tile e al formato degli articoli
ne della rivista, vi preghiamo di inviarci foto-
correntemente pubblicati sulla rivista. Tenuto
grafie delle vostre piante. Sono ugualmente
conto che la rivista ha una certa diffusione
gradite fotografie in bianco e nero, a colori (in
all'estero, chi lo desidera può corredare il suo
questo caso le piante devono risaltare molto
scritto da un sommario non troppo stringato in
bene sullo sfondo) e diapositive (in b.n. o a
inglese, tedesco, francese o spagnuolo.
colori). Sul retro della fotografia, o allegate alla
Gli articoli e il materiale iconografico di
diapositiva, vanno riportate tutte le --notizie corredo (quest'ultimo viene restituito salvo de-
utili, compreso il nome del proprietario della
siderio contrario dell'autore) vanno inviati o
-v
alla redazione o ad mio dei membri del comita- caso di errori _ anche piccoli -- segnalarli alla
to di redazione. La pubblicazione degli articoli è Segreteria Nazionale.
comunque subordinata al parere favorevole del
'L comitato di redazione.
Informazioni
Servizio arretrati _
Il servizio è curato dal socio Pasquale RUOC-
Il servizio arretrati del nostro giomale è CO, Via G. Cosenza 236/A, 80035 CASTELLA-
affidato ad ADELE MANNARINO CORRADI, MARE DI STABIA NA. _
Largo Solera 7, I-00199 ROMA. É possibile chiedere, rispettando le ben note
Sono disponib_ili in buon numero i volumi 5 e regole (allegare busta affrancata e indirizzata)
6 della rivista, al prezzo complessivo di L. informazioni su libri e riviste concernenti il
15.000 cadauno. I volumi 1-4 sono esauriti. Ai mondo delle piante succulente, aiuto nella iden-'
suddetti importi, da versare sul c.c.p. numero _ tificazione di piante, consigli sulla coltivazione,
34048009 intestato ad Adele MANNARINO indi- illustrazione di tecniche culturali, -reperibilità
cando chiaramente la causale del versamento e di piante, indirizzi di collezionisti, reperibilità
del proprio recapito, vanno aggiunto L. 3.000 di cataloghi, ecc. ' -
per coprire le spese postali. Faremo il possibile per rispondere celermente
ed esaurientemente ai vostri quesiti, anche se in
Piccoli annunci E certi periodi' potranno verificarsi dei ritardi, per
i quali vi chiediamo scusa fin d'ora. Vi preghia-
Tutti i soci in regola con il pagamento della mo, tuttavia, di non rivolgere alla redazione
quota sociale possono usufruire gratuitamente domande, la risposta alle quali potrebbe costi-
della rubrica PICCOLI ANNUNCI. Per poter tuire pubblicità redazionale gratuita a favore di
essere pubblicato, un piccolo annuncio non deve qualche ditta o vivaio o prodotto. Coloro che
servire a scopi commerciali ma solo alla ricerca avessero interesse a far conoscere sé ola propria
0 all'offerta di occasioni riguardanti 'il mondo produzione ai soci dell'A.I.A.S. possono, con una
delle piante grasse. La redazione invita i soci modicissima spesa, usufruire del servizio pub-
con' esigenze pubblicitarie a voler usufruire del blicità offerto dalla rivista.
servizio pubblicità offerto dalla rivista.
Il testo dell'annuncio, compreso l'indirizzo ed
il numero di tessera del _socio, deve essere Documentazione '
battuto a macchina, non deve superare le cin-
que righe di stampa e pervenire alla redazione Attualmente l'A.I.A.S. intrattiene con una
entro il giorno 15 dei mesi di Gennaio, Aprile, ventina di associazioni di altri paesi rapporti di
Luglio e Ottobre per essere ospitato, rispettiva- collaborazione, che prevedono anche lo scambio
mente nei n. 1, 2, 3 e 4 della rivista. delle rispettive pubblicazioni. _
Delle pubblicazioni estere ricevute dalla reda-
zione sarà presentato sulla rivista un conciso
L'A.I.A.S. PER I SOCI sommario degli argomenti principali trattati. I
soci che fossero interessati alla lettura di qual-
Questa rubrica ha lo scopo di far conoscere ai cuno degli articoli pubblicati possono chiedere
soci i servizi, dei quali possono fruire. in prestito -_ per un periodo di tempo non
superiore' a 30 giorni- il fascicolo. Per conosce-
re le condizioni e le modalità del prestito i soci
Assistenza ai soci possono rivolgersi, rispettando le ben note rego-
le, ad Arturo GUIDONI, Via Sorelle Marchisio
Essa è curata dal Segretario Nazionale (Chia- 13, 00168 Roma.
ra VERARDI, Prolungamento Vico HI, Corso
Umberto 22, 70050 S. SPIRITO BA), che è lieto
di mettersi a disposizione per risolvere qualun- LETTO PER VOI
que problema connesso con Fappartenenza al-
l'A.I.A.S. e, in particolare, con quelli riguardanti A. BIANCI-IERI ci invia un ritaglio de “IL
la regolare ricezione della rivista. SECOLO XIX" del 9 Ottobre s.a. in cui si dà
Al fine di assicurare funzionalità alla distribu- notizia del sequestro effettuato da Carabinieri e
zione della rivista, i soci che cambiano indirizzo Guardie Forestali in un paio di vivai della
sono pregati di comunicare tempestivamente la provincia di Imperia di oltre 13.000 piante di
variazione: troppo spesso vengono restituiti Lophophora williamsii munite, a quanto pare, di
giomali spediti a soci, che hanno cambiato regolare permesso di importazione. A questo
domicilio senza renderlo noto. ~ riguardo la redazione ritiene doveroso ricordare
Controllare inoltre l'indirizzo riportato sulla (non si 'può usare _un altro verboin quanto "la
busta, nella quale si è ricevuto il giornale e, in legge non ammette ignoranza") che la vigente
I
XXXVI. Pubblicata con il nome di Echù-rap.-:is violacea da WERDAMANN nel 1931 e trasferita da
Backeberg nel nuovo genere Acarzlhoca1_vciw-n (dal calice spinoso) da lui eretto nel 1935, questa pianta
scoperta da E. STUMER nel 1930 presso Cordoba (Argentina) a 1000 m di altitudine dove cresce fra rupi c
su pendii erbosi, si può senz'altro raccomandare anche ai meno esperti fra gli amatori. Acantlzocaly-
ci:-mi violacew-iz (Werd.) Backbg. cresce solitario; il corpo, ernisferico in gioventù, più allungato in età
adulta (può raggiungere un'altezza di circa 20 cm ed un diametro di circa 15) ha un'epidermide di color
verde chiaro opaco (talora con toni giallastri). Le costole, in numero di 15 o più, sono alte fino a 2 cm
diventando più appiattite verso la base della pianta. Le areole, tondeggianti (diametro 5-7 mm), sono
rivestite inizialmente di tomento bianco e poi diventano nude. Il numero delle spine per areola, che
all'inizio è di 10-12, aumenta in seguito fino ad arrivare a 20 circa. Le spine, giallastre o cornee in
gioventù, bianco-grigiastre in età avanzata, presentano una punta più scura, sono diritte, aciculari,
pungenti e lunghe fino a 3 cm. I fiori che spuntano in prossimità del vertice in 2-3 cicli dalla tarda
primavera fin verso il termine dell'estate e che durano alcuni giorni aprendosi verso mezzodì e
richiudendosi alla sera, sono di color viola chiaro con gola bianco-verdastra, lunghi da 60 a 75 mm e a
forma di imbuto svasato. I filamenti degli stami, che alla base sono circondati da un diaframma di peli,
sono di color giallo-verde, le antere sono gialle, stilo e stigma sono verde pallido. Tubo e ovario sono
rivestiti da squame che terminano con una resta perganienacea lunga alcuni mm e che conferiscono
perciò, specie ai bocciuoli, un aspetto tipicamente setoloso. I semi sono rotondeggianti, di color nero
opaco.
Poiché l'apparato radicale di A. vicilaceum è piuttosto esteso non bisognerà essere troppo avari con le
dimensioni del recipiente di coltura. La coltivazione avverrà in un terriccio ricco e permeabile avente
reazione acida. Nella buona stagione bisognerà fare in modo che la pianta possa godere di un lieve e
costante apporto di umdità, mentre lo svernamento (da Ottobre a Marzo) avverrà in condizioni di
aridità con temperature minime attorno a 5 “C (le piante comunque resistono anche a brevi periodi di
gelo). L'esposizione sarà sempre in pieno sole con ottima ventilazione. La riproduzione avviene per
semina; i semi germinano con facilità. La forza da fiore viene raggiunta generalmente al quinto anno di
€123.
(G. Sleiter - Collezione e foto Frachey)
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28
fiori di colore arancio e quindi potrei
ipotizzare che gli esemplari da me osserva-
ti appartengano a tale gruppo. Non condi-
vido l'affermazione che la colorazione gial-
lo limone sia una peculiarità di tale specie.
Faccio riferimento all'articolo scritto sul
primo numero del sesto volume della no-
' -*-**`~;- I?_ - stra rivista "Piante Grasse" dai soci STEFA-
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29
A parte questa mia personalissima con-
l statazione, ho avuto modo di osservare la
fioritura di diverse decine di esemplari di
Matucana weberbaueri posseduti da vari
collezionisti di mia conoscenza: essi aveva-
no, invariabilmente, i fiori della stessa
colorazione giallo arancio.
COLTIVAZIONE
30
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A questo punto potevo adottare due coltivare tali cactus in un terreno ricco e
soluzioni: o innaffiare molto poco o impo- moderatamente drenato. Attualmente io
verire ulteriormente il terriccio rendendo- aggiungo una quantità di ghiaia e ghiaiet-
lo molto magro. Ho scartato la prima to pari alla quantità di terriccio base che
soluzione poiché mi creava troppi disagi intendo utilizzare, rendendo così il tutto
(non è facile, quando si hanno molte molto povero e permeabile all'acqua poi-
piante, bagnare un giorno una specie , due ché è mia convinzione che questi cactus,
giorni dopo un'altra e così via e ricordarsi, più di altri, funzionino come delle vere
di settimana in settimana, quale si era pompe naturali nel momento in cui vengo-
innaffiata per prima; la cosa si complica no innaffiati: cercano di immagazzinare
ulteriormente, poi, se si aggiungono a più acqua possibile quando questa viene
distanza di tot annaffiature i sali minerali data loro e subitamente poiché, in natura,
per la concimazione, un funghicida o altro) quando piove, queste piante non hanno
e ho cercato di lavorare sulla seconda una grande possibilità di approvvigiona-
apportando, cioè, delle modifiche alla mento visto che il terreno è composto in
composizione del terriccio. gran parte da polvere e ciottolame attra-
Avevo avuto altresì informazioni sul verso il quale l'acqua scorre con grande
habitat delle Matucana e mi ero reso conto facilità non venendo quasi per niente trat-
che queste piante vivono in un terreno tenuta.
privo di humus estremamente drenato, Comunque, anche con questo tipo di
polveroso. Era quindi errato insistere e terriccio, non esagero con l'innaffiatura e
32
Io credo che questasuddivisione sia il
risultlàto di osservazioni raccolte sui diver-
\\ si modi con cui crescono le piante del
genere. Spiegandomi meglio posso dire che
le Matucana sono presenti a quote molto
alte (oltre i 2500-3000 m) e quindi sottopo-
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ste a temperature più fredde; il corpo è più
sviluppato in altezza che non in diametro
ed è avvolto da molte spine lunghe e
robuste, accompagnate da peli e setole. Le
Submatucana sono generalmente presenti
a quote più basse (al di sotto dei 2500-3000
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m) e quindi abituate a temperature più
miti, hanno una forma per lo più globosa o
globoso-depressa; le spiinè sono deboli,
aghiformi e rade su ogni areola.
Un altro fattore di distinzione sembra
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Krahnii Donald
Matucana hystrix
33
la coltivazione, o, almeno, lo deve solo
influenzare occasionalmente; voglio dire
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che si può adottare un sistema generalizza-
to per Matucana e Submatucana facendo
eccezione per alcune specie, quali Subma-
lucana formosa o Submatucana myria-
cantha, alle quali si dovranno dare alcuni
gradi in più di calore nella stagione fredda.
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Non è infrequente, comunque, che si verifi-
chino, tra i collezionisti, casi in cui tali
piante, sebbene tenute in condizioni non
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idonee, prosperino benissimo anche colti-
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vate allo stesso modo di tutti gli altri
cactus.
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Più importante è, invece, dare alle nostre
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Matucana quanto più sole è possibile. Una
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" -'/› posizione a sud-est è senz'altro la migliore
cercando un angolo dove i raggi solari
arrivino per sei o sette ore. Non ho mai
notato segni di bruciature sulle mie piante
ma, per precauzione, dopo l'asciutta inver-
nale e dopo averle poste in un luogo
assolato, consiglio, per i primi giorni, di
Ombreggiarle leggermente, almeno duran-
te le ore più calde.
Consiglio di esporre al sole principal-
_ .,.- ....__........._._..---.-.g«~ mente per due motivi: secondo me si
ottiene una migliore spinazione e, sempre
Matucana hystrix var. nigrlspina KK 53 I
secondo un mio personalissimo parere, si
ottengono migliori e più precoci fioriture_
poiché in entrambi i generi si possono H0 notato che le Submatucana fioriscono
avere popolazioni prive della caratteristi- più facilmente delle Matucana ed anche
ca (tubo fiorale peloso o glabro) che do- più precocemente; mi è capitato di veder
vrebbe eseere tipica del genere. Questa produrre fiori da esemplari di Submaruca-
osservazione potrebbe avvalorare l'idea na paucicosrata non più grandi di-4-5 cm,
che alcune piante (non so se sia esatto mentre non ho ancora avuto il piacere di
definirle forme di transizione) rientrino in
una categoria intermedia.
In questo articolo, come si è potuto
notare, ho chiamato tutte le piante descrit- . ,grill `
34
più basse e, per brevi periodi, anche al di
sotto dello zero; io non ho mai voluto
provare, anzi rischiare, poiché non soppor-
to l'idea di poter perdere delle piante di
per sé difficili da reperire sul mercato e
poi, magari, non più rimpiazzabili, per il
solo motivo di fare un esperimento.
SEMINE E, MALATTIE
Per effettuare le semine delle Matucana
si può adottare il solito sistema che viene
usato per la stragrande maggioranza degli
Matucana celendinensis
altri cactus. Personalmente ho fatto diversi
esperimenti cambiando, di volta in volta, il
vedere fiori sulle mie varietà di Matucana
terriccio su cui volevo seminare: ho semi-
haynei sebbene gli esemplari in mio pos-
nato in sabbia pura, nel ten'iccio che uso
sesso abbiano un diametro di lO-12 cm.
per le Matucana adulte, in torba setacciata
Devo anche far notare che alcune di
con aggiunta di sabbia, in torba e letame
queste hanno prodotto numerosi bocciuoli
maturo di coniglio; le Matucana sono
che, però, non sono riusciti ad aprirsi e
sono miseramente seccati. Non so trovare
una spiegazione a questo poiché non faccio
mancare i sali minerali necessari e cerco di
coltivarle nel miglio modo possibile: posso
solo ipotizzare che le mie piante, seppur
già di una certa dimensione, non siano
ancora in forza da fiore. - _. `
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35
dati di località, questo per evitare di
immettere sul "mercato" dei collezioni-sti
esemplari "dubbi", i quali non farebbero
altro che confondere ulteriormente le idee
sulla classificazione di questi cactus. Non
stò alludendo direttamente al problema
della diffusione di piante ibride poiché
ritengo che attualmente non ve ne siano
molte in commercio, visto le difficoltà che
si hanno ad avere le piante-tipo, e dato che
quello delle Matucana e un genere poco
coltivato. Non escludo, ovviamente, che
-1
non ve ne siano, visto anche che l'ingegner
BENZONI di Vedano Olona ha ibridato una
Eomarucana oreodoxa con una Soehrensia
sp. ottenendo un esemplare oltremodo in-
teressante, sia perché ciò indica l'esistcnza
di affinità genetiche tra i due generi, sia
sotto il profilo estetico. :
Le Matucana sono soggette a marciume
come tutte le altre succulente e per evitar-
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36
lo, come ho già scritto, raccomando un quanto riguarda l'integrità della pianta
terriccio ben drenato ed un riposo inverna- che risulterà rovinata presso l'apice; que-
le completamente privo di innaffiature. sto, crescendo, produrrà per un certo pe-
Agendo in tal modo, gli attacchi da parte di riodo tubercoli piccoli provvisti di minute
funghi sono molto contenuti e raramente si spinette ben lontane dal loro vero aspetto.
hanno delle perdite. Per combattere questi parassiti esistono
Attacchi da parte di acari e cocciniglie moltissimi prodotti in commercio e quindi
sono, invece, più frequenti: se non si presta non c'è che l'imbarazzo della scelta da
molta attenzione e se non sono combattuti parte dell'interessato; gli unici consigli che
efficacemente possono causare seri proble- posso dare (e non riguardana solo le Matu-
mi. Anche se personalmente e fortunata- cana) è di non aspettare che le nostre
mente non ho mai avuto occasione di piante vengano completamente infestate
osservarlo direttamente, so che le Matuca- prima di agire e di alternare due o tre
na sono facilmente attaccate dal ragnetto prodotti diversi per evitare che i parassiti
rosso il quale causa i ben noti danni: si assuefacciano ad un unico prodotto che
l'epidermide assume un colore rossiccio e si rivelerà, poi, inefficace col passar del
secca, screpolandosi con il crescere della tempo.
pianta, che rimane così deturpata irrime-
diabilmente. Voglio ringraziare i sigg. ANGELA e MA-
Un altro terribile parassita è la coccini- RIO MARTINI '-per avermi messo a disposizio-
glia cerosa; questi insetti che si trovano ne diapositive e piante e voglio altresì
specialmente sull'apice delle piante, ap- ringraziare la signora ANNAROSA NICOLA
paiono bianchi poiché coperti da uno stra- per avermi dato la possibilità di effettuare
terello formato da granuli di cera che le le diapositive dei semi.
protegge: essi diventano grigiastri se inu- I disegni sono dell'Aut0re_
miditi con alcool od altri pesticidi. Le foto, salvo diversa indicazione, sono dell'Au-
Sulle Matucana meno spinose, le Subma- tore a piante della sua collezione.
lucana per intenderci, sono facilmente visi-
bili e sono eliminabili manualmente con
uno stuzzicadenti o con qualsiasi altro Bibliografia
oggetto acuminato; la cosa è più comples-
sa per le Matucana le quali hanno gli apici G. LODI, Le Mie Piante Grasse, Edagricole,
fittamente coperti da spine e peli che Bologna, 1979.
impediscono all'osservatore di vedere, se W. I-IAAGE, Kakteen von A Bis Z, Neumann
al di sotto di questi, si vanno a formare le Verlag, Leipzig - Radebeul, 1982.
colonie di questi parassiti. Molte volte CuL1_MANN, Gòrz & GRÖNER, The Encyclo-
quando ce ne accorgiamo (a me è successo) paedia of Cacti, 1986.
è già tardi e non tanto per quanto riguarda M. PIZZETTI, Piante Grasse-Le Cactacee, A.
l'eliminazione dell'infestazione, ma per Mondadori, Milano, 1985.
5:
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"P ANNA
pi_?
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nnmm Cascina La Custodia
Fm. S. Genaio
10090 Castagneto Po (lb)
piante insolite bel. 011 -912 982
esotiche
succulente
37
Elenco dei «field numbers» '
dei principali raccoglitori di Matucana
38
207 Matucana multicolor Puquio - Nazca
208 Matucana hystrix Puquio - Nazca
209 Matucana cereoides Valle Psico
218 Matucana weberbaueri Carrizal - Balsas 1 200 m
221 Ma tucana formosa v. nova Pai Pai
223 Matucana tubercuiosa Ritt.
224 Mafricana roseo-alba Aricapampa
225 Matucana pallarensis Ritt. Pallar
226 Matucana formosa v. minor Chagual 900 m
232 Matuca na sp. Aguia
272 Matucana sp. (hastifera?) Huari - Valle Puccha 3 700 m
273 Matucana oreodoxa Huari
KK - KAREL KNIZE
Matucana Br. & R.
Submamcana Backbg.
779 1-veberbaueri
754 spec. Llamelin 2.000 m
1 <_. /I; È
*"..›,-`.›._' bernus e coxii: Ancistrocactus
sousie ed asimfm: I f_ :_-_ 5 .~,,;,-55.
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Reicheocactus pseudoreicheanus;
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se vai da Sabatini!
Dal|'EUF1 solo tre miglia.
aperto anche i festivi: *filt.-i`°ç"5O 4//Ö'
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Cochemiea setispina e poselgeri;
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Dl ALDO SABATINI
Tu scrivimi (0 telefona). di
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UNA AFFASCINANTE SUCCULENTA:
ADENIUM OBESUM Balf.
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Adenium obesum Balf.
per il rimanente terzo da sabbia grossola- to. Durante il trapianto bisogna adibire la
na e vecchio stallatico perfettamente de- massima attenzione per non danneggiare
composto e finemente sminuzzato. le radici. La crescita delle piantine, se le
È. consigliabile tenere queste succulente condizioni ambientali sono quelle ottima-
in un ampio contenitore affinché le piante li, avviene in modo abbastanza veloce.
possano sviluppare bene sia la parte sot- Occorrono pochi anni di attesa per vedere
terranea del tronco caudiciforme, sia le fiorire le piante e qualche anno ancora
radici, che sono camose e delicate e che, se perché le stesse assumano il tipico aspetto,
lese, si deteriorano facilmente portando sia nella disposizione dei rami, sia nelle
spesso alla perdita dell'esemplare. È que- notevoli dimensioni della base del fusto
sto il motivo per cui è bene non sottoporre caudiciforme.
gli Adenium a frequenti rinvasature. Il Adenium obesum può anche essere tenu-
contenitore deve essere molto ben drenato to innestato su talee di oleandro ma in
al fine di evitare ogni ristagno di acqua, questo caso, pur producendo le consuete,
letale per le radici delle piante. ' abbondanti fioriture, perde il caratteristi-
Il modo migliore per acquisire queste co aspetto caudiciforme delle piante otte-
piante è senz'altro quello di ricorrere alla nute da seme.
semina, da eseguire, preferibilmente in La classificazione botanica degli Ade-
primavera, in una terrina contenente ter- nium è in fase di sistemazione da parte di
riccio sabbioso misto a poca torba e a alcuni bot-anici e, secondo costoro, le dia-
minutissimo terriccio di foglie. Il substrato gnosi delle numerose specie descritte da
va tenuto sempre umido e la temperatura vari autori comedistinte andrebbero inve-
dell"ambiente deve essere calda, attorno a ce riferite a varietà di un ristretto numero
+28 °C. La germinazione avviene abba- di specie fondamentali.
stanza rapidamente e, dopo alcuni mesi, le Oltre ad Adenium 'obesum Balf. se ne
pianticelle presentano già il caratteristico possono citare altri come, ad es., A. arabi-
fusticino camoso. Nell'anno successivo a curr; Balf., A. boehmianum Schinz, A. olei-
quello della semina i -piccoli Adenium folium Stapf., A. multiflomm K1., A. soco-
vanno trapiantati in singoli contenitori tranum Vierh., A. somalense Balf., ecc. -
colmi del terriccio di coltura sopra descrit- Gli Adenium vivono in un areale che si
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estende dalla penisola arabica meridionale arrivo, non sopravviva. L'ideale sarebbe
attraverso l'isola di Socotra fino alla So- poter acquistare direttamente (di persona
malia, all'Africa Orientale e al Sud Africa. o tramite amici) gli Adenium in vaso.
Adenium obesum cresce nell'Africa Orien- Ho scritto queste notizie sull'Adem`um
tale. obesum perché sono attratto dalla sua
La linfa di tutte le specie di Adenium bellezza e per la particolare considerazio-
contiene sostanze tossiche. ne che ho di questa succulenta e perché
Nella mia collezione sono presenti da desidero dare qualche utile suggerimento
molti anni alcune piante di Adenium obe- su queste piante a chi volesse coltivarle. Le
sum che sistemo durante l'estate all'aper- stesse, infatti, seppure conosciute da molto
to, a mezzogiorno, in pieno sole, vicino ad tempo, non sono molto diffuse fra gli
una parete e durante l'inverno sul davan- amatori. Spero, in tal modo, di aver offerto
zale di una finestra rivolta a mezzogiorno; un contributo ad una maggiore conoscenza
sotto il davanzale si trova il calorifero. di queste splendide piante, degne di figura-
Queste piante di Adenium mi hanno re, per il loro aspetto e la loro fioritura, in
sempre ricompensato per le poche, essen- ogni collezione.
ziali cure che ho prestato loro regalandomi
copiose fioriture e con la progressiva for- Le piante e le foto sono deII'Autore.
mazione dell'ingrossamento caudiciforme
alla base del tronco.
Nei mesi di Luglio e Agosto queste Bibliografia
piante producono splendide fioriture che
durano molto tempo. La ricchezza di tali H. JACOBSEN, A Handbook of Succulent
fioriture è rilevabile dalle foto che ho Plants, Blandford Press, Poole (Inghilter-
scattato e che sono riprodotte come illu- ra), 1960, Vol. I.
strazioni al presente testo. W. RAUH, The Wonderful World of Succu-
Semi o pianticelle si possono ottenere lents _ Smithsonian Institution Press,
richiedendoli a dei fornitori esteri che, sia Washington D.C. (U.S.A.), 1984.
pure saltuariamente, li offrono nei loro G. ROWLEY, Caudiciform & Pachycaul Suc-
listini. Può darsi che anche in Italia qual- culents, Strawberry Press, Mill Valley,
che azienda florovivaistica disponga di California (U.S.A.), 1987.
piante di Adenium e ne faccia commercio;
tuttavia, fino ad oggi non ne sono al G. ROWLEY, The Adenium & Pachypodium
corrente. Nel caso di acquisti per corri- Handbook, British Cactus and Succulent
spondenza, le pianticelle, spedite con radi- Society, 1983, Inghilterra.
ce nuda, soffrono e capita che qualcuna di E. PALMER e N. PITMAN, Trees of Southern
esse, nonostante tutte le attenzioni e le Africa, A.A. Balkema, Cape Town (Re-
cure che è possibile offrirle dopo il suo pubblica del Sud Africa), 1973, Vol. III.
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UNA PIANTA DI FACILE COLTIVAZIONE:
ECHINOPSIS Zuccarini
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(**) L'epiteto generico, derivato dal greco,
significa "dall'aspetto simile a quello di un
riccio .
(***) In “Name that Succulent", 1980, Stan-
ley Thornes Publ., Ltd., a p. 121, G.D. Rowley,
richiamandosi alla classificazione di Hunt, dà
come sinonimi di Echinopsis (che ha la priorità,
Echinopsis multiplex (foto e collezione Ruocco) essendo il più antico): Helz`am°hocereus, Lasioce-
reus, Leucostele, Pseudolobivia pro parte, Roseo-
(*) Via Fra' Bartolomeo 5, 1 - 50132 Firen- cereus e Trichocereus. Precisa, inoltre, che la
ze. specie tipo è E. eyriesii (Turp.) Zucc.
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rante l'inverno. Durante l'estate io le con-
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cimo ogni 7-10 giomi con un fertilizzante
minerale ricco di fosforo (P) e potassio (K)
o, meglio, costituito solo da P e K e
l sospendo le concimazioni in Settembre. Le
piante hanno una certa tendenza a far
abortire i primi bocci formati in primave-
ra: non c'è da spaventarsi, altri ne verran-
no prodotti e arriveranno regolarmente a
fiorire risultando tanto più numerosi
quanto più vecchie sono le piante. La
fioritura è per lo più notturna e i fiori
durano una sola notte, ma possono resiste-
re per tutta la mattinata successiva, spe-
cialmente se il sole non è tanto forte.
Per quello che ne so io, i .fiori sono
autosterili, ma producono facilmente frutti
verdi, globosi, ricchi di semi, se vengono
impollinati con polline di altre Echinopsis
(o generi affini). La crescita da seme, come
per quasi tutte le cactacee, è piuttosto
lenta. Le piante vecchie tendono a divenire
cilindriche (potendo raggiungere circa 50
cm di altezza) perdendo completamente la
forma globosa che ha valso loro l'appe1lati-
vo popolare di "mondo".
Naturalmente, solo se le piante sono com- G. LODI, “Le mie Piante Grasse", Edagrico-
pletamente asciutte è assicurata la resi- le, Bologna.
stenza alle basse temperature per cui è G. ANDERSOHN, “Cacti & Succulents”, A. &
indispensabile ripararle dalla pioggia du- C. Block.
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Un gruppo di Notocactus ottonis (collezione e
foto Nicosia)
Un maestoso esemplare di Echinocactus gruso- _J
nii (foto Nicosia)
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Austrocylindropuntìa vestita; Eäemplflrß Cresta' Lobivia haematantha var. drijveriana fa. longi-
to (collezione e foto Nicosia) spina Lau 489 (collezione e foto Ficai)
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Matucana comacephala (collezione Martini, fo- Matucana intertexta var. cinerascens (collezio-
to Zerbini) ne e foto Zerbini)