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PIANTE GRASSE - Fascicolo 1 - Marzo 1988 - Volume 8

Periodico trimestrale dell'Associazione Amatori delle piante Succulente (A.I.A.S.)


Sped. Abb. postale GR. IV/70

Direttore responsabile: Claudio RAO


Redattore/Editofl Herausgeber: Giancarlo SLEITER - Via Monte Tomatico 16, I - 00141 ROMA
Comitato di redazione/ Advisory board/ Kurarorium: Mariangela Costanzo, Massimo MEREGALL1,
Pasquale Ruocco, Maurizio SAJEVA
Redazione/ Editorial board/ Redaktion.- Marisa Fioasuzs FRACHEY, Arturo Gumoui, Raimondo LQMBAR-
oozzi, Patrizia NARDI, Pasqualino Nicosia, Fausto TAVELLA, Giorgio VARESE
1
Distribuzione: Daniela e Giuseppe MALOSPIRITI - Via della Palmarola 12, I - 00135 ROMA
Pubblicazione fuori commercio riservata ai soli soci dell'A.I.A.S.
Quota di iscrizione all'associazione per il 1988: Lit. 20.000.
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SPIRITO BA. L'iscrizi0ne nel corso dell'anno dà diritto a ricevere tutti i numeri della rivista uscita da
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LA FOTO DI COPERTINA

Non sono certamente molte le piante che, dal momento della loro pubblicazione, hanno cambiato
tante volte "stato civile" come quella di cui è raffigurato un esemplare in copertina. Scoperta nel 1957
poco a valle della coniluenza del Rio Utcubamba con il Rio Marafión (Perù settentrionale, provincia
Bagua) a 400 m di quota da P. C. HUTCHINSON e descritta dallo stesso nel 1963 come Bor;:icu(.-:us
madisom'orurn, venne trasferita a motivo del suo pericarpello peloso da BACKEBERG nel suo genere
Submatucana. G. ROWLEY la ascrive poi nel 1971 al genere Mafucarza dove permane per tre anni prima
di essere inclusa nel sottogenere Anhaloniopsis del genere Loxanthocereus da BUXBAUM. Nel 1976
DONALD riesuma per questa pianta il nome generico originario di Borzicactus finché RJTTER nel 1981 la
incluse nel suo genere Eomatucaria (Matucana primitiva) dove per ora sembra sia rimasta. Qualunque
sia il nome che si voglia dare a questa pianta così decorativa, essa colpisce per la straordinaria
somiglianza che le sue forme prive di spine hanno con Lophophora 1.-villiamsiz` e quelle con spine con
Turbinicarpus polaskiz' e per la facilità con cui produce i suoi bellissimi fiori.
(G. Sleiter - Collezione e foto Zerbini)
SOMMARIO

_ _ Pag- pag.
Giancarlo Sleiter Massimo Leoni
Editoriale . . . 1 Una pianta di facile coltivazione . 45

Dario Zerbim' Le foto dei lettori _ _ 48


Le mie Matucana . 3 _ _
Giancarlo Sleiter
Giorgio Sacchi Necrologio di Adolfo Maria
Una affascinante succulenta . . 41 Friedrich

EDITORIALE
Sono trascorsi ormai due anni da quando - dopo essere stato chiamato a questo incarico
dal Consiglio Nazionale - ho iniziato la mia attività redazionale per l'organo di stampa
della nostra Associazione, che si sta avviando al compimento del primo decennio di vita e
forse è utile soffermarsi un istante per fare un consuntivo di quanto realizzato in questo
tempo grazie al sostegno e alla collaborazione di tanti soci al fine di poterne trarre
indicazioni e idee per il proseguimento di queste attività.
Quando cominciai, due anni fa, disponevo di sole tre cose, che si sono rilevate tutte
preziosissime: l'esempio della precedente redazione, l'entusiasmo mio e degli amici che con
molta generosità si erano offerti di accompagnarmi in questa avventura e un tipografo
paziente, disponibile e di pretese commisurate alle possibilità dell'A.I.A.S. Tutto il resto,
cioè la materia prima per la realizzazione della rivista, era inesistente o meglio, era presente
allora solo nella mente di coloro che, senza dirlo, avrebbero poi arricchito la redazione con
articoli, fotografie, suggerimenti. Mancava anche Fesperienza e di ciò, voi soci, non potevate
non accorgervi: ritardi nel1'uscita dei fascicoli, qualche immagine ripetuta, argomenti
trattati talora di limitato interesse. Siamo comunque potuti uscire con quattro fascicoli per
complessive 128 pagine, 16 pagine fuori testo, 32 “pagine blu” e 28 fotografie a colori. Dei
diciotto articoli pubblicati, dieci riguardavano in modo specifico le cactacee, due le "altre"
succulente e i rimanenti erano dedicati a temi di carattere generale. Gli autori sono stati
sedici: cinque della Sicilia (con quattro articoli), cinque del Lazio (con sette articoli), tre
della Lombardia (con tre articoli), due del Piemonte (con tre articoli) e uno della Campania
(con un articolo). Gli inserzionisti sono stati dodici.
Nell'anno teste trascorso le cose sono andate meglio e, grazie all'impegno personale di un
accresciuto numero di collaboratori, si è potuto anche raggiungere uno dei traguardi che ci
si era posti, quello cioè di avere pronto materiale sufficiente per un fascicolo prima ancora
di mandare in stampa il fascicolo del trimestre in corso.
Anche nel 1987 i fascicoli sono stati quattro; sia il numero delle pagine di testo, sia quello
delle “pagine blu" è aumentato del 25% passando, rispettivamente, a 160 e 40. Sono state
anche pubblicate 38 fotografie a colori con un incremento del 36%. Un incremento analogo
si è potuto registrare nel numero degli articoli, che sono stati ventiquattro (+33%). Di essi,
sette trattavano direttamente di cactacee, nove di "altre" succulente e i rimanenti di
argomenti vario di carattere generale. -
Per la prima volta, giustificata dall'interesse per molti del tema trattato, è stata offerta ai

I
soci la traduzione in italiano di un articolo pubblicato in una rivista consorella e per la
prima volta abbiamo potuto annoverare fra i collaboratori della rivista il nome di una
prestigiosa personalità straniera. Degli altri autori (16), otto sono stati del Lazio (con nove
articoli), tre della Lombardia (con sette articoli), uno della Toscana (con due articoli) e uno
(con un articolo ciascuno) dell'Abruzzo, della Campania, della Liguria e del Friuli-Venezia
Giulia. Gli inserzionisti sono stati quindici. La puntualità della spedizione è stata
soddisfacente per i primi due fascicoli; non altrettanto si può dire per gli ultimi due che, per
cause non dipendenti dalla redazione e che si spera possano quanto prima esere rimosse dal
Consiglio Nazionale, sono rimasti giacenti presso la tipografia per più settimane dopo
essere stati finiti di stampare. Un'altra cosa che certamente dovrà essere migliorata (finanze
associative permettendo) è la qualità delle riproduzioni a stampa delle foto non sempre
soddisfacente.
Per non aggravare ulteriormente il già pesante e complesso lavoro della redazione
sarebbe anche molto importante il rispetto da parte di tutti coloro che desiderano servirsi
della rivista come veicolo di notizie, idee, proposte, note di cronaca, relazioni, ecc. della
scadenza del 15 dei mesi di Gennaio, Aprile, Luglio e Ottobre per la ricezione da parte della
redazione dei testi che si vuole compaiano pubblicati nei fascicoli di Marzo, Giugno,
Settembre e Dicembre. Una preghiera poi vorrei rivolgere agli autori degli articoli:
attenersi il più scrupolosamente possibile alle istruzioni date sulle "pagine blu" e allo stile
corrente della rivista. Non è raro che per rendere un articolo “pronto per la stampa" sia
necessaria una giomata intera di lavoro!
All'inizio di ogni nuovo anno si è soliti formulare propositi e auspici. Tutti desideriamo
una rivista che sia utile, ricca di cose interessanti e godibile. La realizzazione di ciò però non
può essere compito della sola redazione (lo sarebbe se potesse disporre di uno staff di
giornalisti specializzati e di fotografi professionisti) ma di tutti noi soci, che costituiamo a
tutti gli effetti lo staff redazionale e che certamente abbiamo la capacità di contribuire,
purché lo vogliamo, alla realizzazione dei nostri desideri. I segnali in questo senso che
vengono dall'aumento delle collaborazioni, pur nella loro timidezza, sono confortanti e
lasciano ben sperare per il futuro. _
Un altro auspicio vorrei esprimere e cioè che la rivista possa diventare (ora lo è in misura
piuttosto modesta) un effettivo tramite e mezzo di collegamento fra i soci, non solo, e questo
sarebbe veramente importante, ma anche fra organi direttivi e soci, il cui numero, mi
auguro, possa ulteriormente crescere per conferire alla nostra associazione quella
importanza e quel peso che essa certamente merita.
Per concludere è d'obbligo un ringraziamento vivo e cordiale accompagnato da un
augurio fervido e sincero innanzitutto agli autori _ è grazie a loro che la rivista si sta
conquistando consensi sempre più vasti- poi al Comitato di redazione, la cui disponibilità
ed il cui impegno hanno permesso il superamento di tante difficoltà, ai nostri insetzionisti,
in ispecie a quelli più fedeli, per la fiducia ed il sostegno che ci offrono, all'impagabile
titolare della tipografia, il Signor Mario Sticca, un vero amico della nostra associazione e,
come direbbe gli anglosassoni, “last but not least" al nostro Direttore Responsabile e a voi
tutti che leggete queste righe.

Giancarlo Sleiter

2
LE MIE MATUCANA

Dario Zerbini (*)

INTRODUZIONE

Fu fin dall'inizio della mia collezione che


mi accorsi di avere un particolare interesse
rivolto al genere Matucana. Questo traspa-
riva da piccole cose come la gioia del
reperimento, l'acquisto, la crescita e la
fioritura di una di esse.
Tutte le nostre piante ci sono care e noi
collezionisti dedichiamo cure ed attenzioni
in egual misura a tutte loro, questo è vero,
ma è altrettanto vero che tra loro ci sono
sempre quelle a cui teniamo un po' di più.
Io non so bene perché, incominciai a
prediligere le Matucana, forse per il nome
così orecchiabile 0 forse per i bellissimi
fiori di cui sono ornati i loro apici; sta di
fatto che a tutt'oggi ne possiedo una cin-
quantina e mi sono fatto una certa espe-
rienza su di esse, esperienza che desidero
mettere a disposizione di chi voglia, come
me, cimentarsi nella coltivazione di queste
piante. Matucana paucicostata var. senilis
Perciò mi sono deciso, pur volendo e
sapendo fare solo un lavoro da amatore e scoperta della specie tipo presso il villag-
non da botanico, a scrivere questo articolo, gio di Matucana situato a nord-est di Lima
che non vuole essere una descrizione del (Perù) sulla Cordigliera Occidentale.
genere Matucana preso specie per specie, Tale genere comprende cactus di forma
magari trascrivendo e confrontando diver- globosa, globosa-depressa e cilindrica con
si autori e riportando solamente notizie e
dati ritrovati sui loro libri (pochi, molto
fa
pochi, per la verità) ma il resoconto di una
vera e diretta osservazione sulle mie pian-
te, invitando il lettore a confrontare una
ii
sua pianta, simile alla mia, con la speranza
di confermare od annullare la classifica- -..1~›-
zione di questa e cercando di definire il suo
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nome scientifico.
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CENNI D1 CARAWERE GENERALE
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Il genere Matucana verme istituito da /H "_

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(*) Via Bordighera 12, I - 12045 Fossano CN. Frutto di Arequipa hempeliana

3
un numero di costolature variabile da 7 a anche per queste piante, la classificazione
30. Anche la spinazione è variabile da esatta è ancora in alto mare; l'estrema
specie* a specie: alcune di queste hanno variabilità delle specie, le innumerevoli
poche spine per areola, altre ne hanno differenze osservabili sul fiore, le stesse
molte e ricoprono totalmente il corpo della scoperte di specie nuove esistenti in natura
pianta. ' in un paese botanicamente giovane come il
Una caratteristica peculiare è rappresen- Perù, gioca a sfavore degli studiosi e, a mio
tata dai fiori, i quali sono più o meno avviso, rende difficile il loro lavoro. Le
bilateralmente simmetrici (zigomorfi). Na- Matucana sono, quindi, tutte peruviane ma
scono, di solito, leggermente decentrati il loro habitat è variabilissimo. Matucana
rispetto all'apice della pianta ed hanno un rrzadisonioram cresce in vallate a 400-500
tubo fiorale squamoso e lanoso (M. inter- metri sul livello del mare, mentre Matuca-
texta, M. paucicostata) in gran parte dei rza hayrtei, per esempio, cresce a notevoli
casi, ma anche privo di peli in altri (M. altitudini, 2.500-3.000 metri s.l.m.; le pri-
haynei, M. oreodoxa). Il colore è per tutto il me avranno dunque bisogno di più calore
genere, salvo qualche eccezione, rosso vio- e più umidità, le seconde godranno di
laceo di varie gradazioni; questo colore, temperature più basse e di una più forte
abbinato alle dimensioni del perianzio ed irradiazione solare. Di tali cose si dovrà
alla lunghezza del tubo fiorale, rende le tenere conto per una giusta coltivazione,
piante fiorite molto appariscenti. come si dovrà tenere conto del fatto che
Le Matucana hanno in comune con i tutte queste specie vivono tra le rocce, per
Borzicactus l'aspetto del fiore, per tale lo più calcaree, in terreni polverosi e privi
motivo sono stati amalgamati in un unico di humus indicando le necessità di avere le
genere già una volta ed in seguito nuova- radici impiantate in terreni poco acidi,
mente divisi, poiché i Borzicactus tipici magri e perfettamente drenati.
sono piante prettamente colonnari. Descriverò, a questo punto, le Matacana
Le Matucana sono decisamente più simi- che posseggo, o meglio, tratterò quelle che
li al genere Arequipa, ma il vero particolare hanno un nome quasi sicuro e che mi sono
che li distingue è il frutto: è secco e si apre state date o regalate, o che ho acquistato
spaccandosi alla base in queste ultime, è come tali con un buon margine di sicurez-
polposo e si apre spaccandosi lateralmente za.
nelle prime.
Lo stesso genere Mamcaria è stato diviso MATUCANA AUREIFLORA Riti.
a sua volta in sottogeneri ancora discussi,
da alcuni accettati, da altri rifiutati. BAC- Il corpo è globoso/depresso, verde scuro
KEBERG istituì un suo genere Submatucaria. lucido con un diametro di 10-12 cm. Le
Compare pure un terzo genere Eornatuca-
na, comprendente, per quanto ne sia a
conoscenza io, Eomatucarza oreocloxa*;
venne classificata Borzicactus da DONALD,
ma in seguito esclusa da tale genere e
tutt'ora non ancora riclassificata come una
specie di Matt-tcarza.
Sui cataloghi di piante inglesi il genere è
uno solo e tutto raggruppato sotto la voce
Matucana, sui cataloghi tedeschi il genere
è diviso in Matucana e Submatucana.
Come per molte altre specie di cactus,

(*) Nel 1981 R1TTER ha ascritto a questo Matucana aureìflora var. elata - Cajamarca -
genere anche Matucana madi.=;oriiorttm (N.d.R.) 2800 m s. l. m.

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Le provincie in cui è suddiviso il Perù


lšlå? Suv” Le zone climatiche del Perù
coste possono essere una ventina, larghe 2 lunghezza di 3-4 cm e con un diametro di 5
cm e non molto alte; esse sono formate da cm. A differenza dalle altre Matucana il
tubercoli che sono ben definiti e delineati, fiore è radialmente simmetrico*, nasce
soltanto se giovani, all'apice della pianta,
dove assumono l'aspetto di una vera e
propria squama. Invecchiando perdono
questa particolarità tanto da essere quasi
indefiniti come forma e dimensione. Le
areole sono biancastre, strette ed allungate
(2 mm >< 10 mm) e recano 8-13 spine
radiali (che io definirei pettinate) lunghe
da 1 a 2 cm. Le spine centrali sono presenti
solamente su piante vecchie e sono lunghe
da 1 a 1,5 cm. Tutte le spine sono da nere a
brtmo rossicce con la base normalmente
gialla e con la punta giallo-bruna.
Da una mia osservazione (e non solo su
Matucana aureiflora
di una singola pianta) dico che però questa
non è la regola, poiché ci può essere
diversità di colorazione delle spine anche (*) Questo carattere, come l'atrofia delle
ghiandole nettarifere e della camera nettarifera
sulla stessa pianta. hanno indotto RITTER a creare per questa specie
I fiori sono giallo oro ed hanno una il nuovo sottogenere Irzcaia (N .d.R.).

5
IVIATUCANA AURANTLACA (Vp1.) Buxb.
Corpo globoso di color verde scuro; le
coste dovrebbero essere circa 16, tante
sono anche sul mio giovane esemplare. I
tubercoli sono prominenti e recano una
grossa areola feltrosa e biancastra.
Non c'è, a parer mio, una distinzione tra
spine centrali e radiali; le spine sono
presenti in un numero variabile da 10 a 25,
su vecchi esemplari possono essere anche
30. Sono tutte di color giallo chiare con la
punta più scura, giallo miele.
Il fiore è lungo sino a 9 cm ed è arancio
con il centro del perianzio rosso scuro.
Cresce nel Perù settentrionale nelle loca-
lità di Cajamarca, la Libertad.

MATUCANA ceneotnes Rauh & Backbg.*


Corpo inizialmente globoso poi allunga-
to; da adulto alto sino a 50 cm con un
diametro di 10 cm. Le coste sono 24 e sono
tubercolate. Le areole sono biancastre e
feltrose e recano un numero imprecisato di
spine radiali, biancastre e setolose lunghe
sino a 2,5 cm.
Si possono osservare e contare 5-7 spine
che io non definirei propriamente centrali,
ma che si differenziano dalle altre essendo
più robuste, più lunghe, brunastre e con la
punta più scura. A
Backeberg riscontra tm numero variabi-
le da 0 a 4 di tali spine centrali e afferma
Eomatucana oreodoxa che la loro lunghezza è di 5 cm. Io non
posso confermare tali particolarità ma
sulle areole più giovani ed ha il tubo devo dire che il mio esemplare è ancora
fiorale provvisto di peli biancastri. giovane avendo un'altezza ed un diametro
La località di ritrovamento è Cajamarca di 8 cm; non è da escludere che esemplari
a 2.800 metri d'altezza e, nonostante cre- più vecchi emettano tali spine.
sca a notevoli altitudini, ha un aspetto Sempre secondo BACKEBERG il fiore è
decisamente “nudo”, privo di spine e, a lungo 8 cm ed è carminio.
parere mio, il rivestimento spinoso è ina-
datto ad una eventuale protezione da raggi MATUCANA COMACEPHALA Ritt.
solari o da basse temperature.
La pianta da adulta raggiunge un'altez-
La radice di tale Matucana è a fittone. Ne
za di 120 cm e un diametro di 8. Le coste
esiste una varietà (var. elata) che, a me
sono, sul mio esemplare 27 e recano delle
pare, differisce per le spine più lunghe,
giallo dorate con base bruna; l'esemplare
(*) Secondo RITTER, M. cereoides (habitat Val-
in mio possesso non ha ancora fiorito e le Pisco) non può essere nemmeno considerata
quindi non posso dire se vi siano delle una varietà regionale di M. hayrzei (O.) Br. & R.
variazioni a riguardo del fiore. (N.d.R.)

6
I

Matucana comacephala (collezione Martini, fo- Matucana haynei var. (collezione Martini, foto
to Zerbini) Zerbini) .

areole piuttosto grosse in proporzione alle sino a 60 cm con un diametro di 15 cm,


piccole dimensioni del tubercolo; sono verde chiaro. Coste divise in tubercoli
feltrose, giallastre e di forma circolare e piccoli, non spiralate; il mio esemplare ne
sono munite di 15-20 spine radiali, filifor- ha 23. Le areole sono feltrose, biancastre,
mi, simili a peli flessuosi e molli che di forma ovale (2-3 mm >< 5 mm).
avvolgono e proteggono la pianta; esse Tutte le spine sono bianche ed il loro
nascono già molto fitte all'apice impeden- numero varia da 30 a 35 con una lunghezza
done la vista all'osservatore. Sono pure tra i 10 ed i 15 mm; esse si irradiano in
presenti, a seconda dell'areola, da 3 a 10 ogni direzione. Le areole più giovani reca-
spine centrali molto più robuste e lunghe no da 2 a 3 spine più lunghe delle altre con
da 1 a 4 cm; esse sono rivolte verso l'alto la punta brunastra, che nascono sempre
meno quella inferiore che è rivolta verso il dal centro dell'areola e tendono, invec-
basso. Tali spine sono tutte di color bianco chiando, a divenire biancastre. Non c'è,
giallastro con la punta nerastra o bruna; comunque, a parer mio, una vera distinzio-
sono leggermente ricurve. ne tra radiali e centrali, ma devo far notare
I fiori non sono molto lunghi, 5 o 6 cm, di che le spine a punta bruna non sono mai
color rosso, anche se ho visto degli esem- più di 3 per areola. Alla base della pianta
plari con fiori rosa.
(*) Secondo RITTER, al massimo una varietà
IVIATUCANA ELONGATA Rauh & Backbg* di M. l-zaynei della Valle Fortaleza: M. liaynei
(O.) Br. & R. var. elongafa (Rauh & Backbg.)
Corpo dapprima globoso poi allungato Ritt. (N.d.R.).

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questo, forse, è dovuto solamente alla @T° D-L
vicinanza del terreno il quale, nel tempo, è W
agente di deterioramento.
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MATUCANA I=oRMosA Ritt.
Corpo globoso - depresso, praticamente
formato da grossi tubercoli tronco-conici
con la base a forma di rombo, verde '--'c¦~'¢ . › . '- Ã`}`°5' ` -- - €-
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Particolare della spinazione della Matucana Particolare della spinazione di Matucana
aureiflora var. elata - Cajamarca - 2800 m s.l.m. aureiflora

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13-.:-

Matucana aurantiaca ar - ' -

Le areole sono biancastre, non molto


grandi, quasi rotonde e feltrose. Esse han-
no 9-10 spine bianche con la punta nera-
stra, irradiate in ogni direzione. Da notare
che quelle poste superiormente sull'areola
sono più lunghe (2 cm circa) che non quelle
poste inferiormente (I cm circa). Si posso-
no osservare, su ogni areola, 2 o 3 spine più
centrali, anch 'esse bianche a punta nera.
*Questa Malucanà cresce a basse altitudi-
ni (600-800 metri) e risente maggiormente

Matucana comacephala (collezione Martini. lo-


to Zerbini)

delle basse temperature. È. meglio mante-


nere una temperatura non inferiore a IO °C
_,:~'v`¬' ii
durante la cattiva stagione ed io non faccio
t \ ì ia mancare una certa umidità a tale pianta
con frequenti nebulizzazioni.

MATUCANA GRANDIFLORA Knize n.n.


Il corpo è globoso, verde scuro lucido ed
emette facilmente polloni dalla base.
Le coste sono divise in tubercoli, grossi e
prominenti molto simili a quelli delle
Corypharztha e, come questi, recano sulla
loro sommità un piccolo solco: questo è
presente sui tubercoli più giovani i quali
1
appaiono come incastrati uno sull'altro,
-1 mentre su quelli vecchi esso scompare;
sono poi questi ultimi che danno la forma
ben delineata della costa. Si può dire che il
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corpo è diviso approssimativamente in 12
Matucana haynei var. (collezione Martini, foto coste o, almeno, tante ne possiede il mio
Zerbini) esemplare.

11
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Matucana formosa

Devo far notare che questo mio esempla-


re ha l-a tendenza a suberificarsi alla base.
L'areola, posta sulla sommità del tuber-
colo, è lunga circa 1 cm e larga 3-4 cm,
biancastra e feltrosa. Le spine su ogni
areola sono in numero variabile da 14 a 18,
lunghe 10-13 mm, di colore bruno: esse
sono pettinate. Su qualche areola è presen- Matucana grandiflora
te una spina centrale un po' più lunga e
rivolta verso l'alto. MATUCANA HAYNE1 (O.) Br. & R.
Il fiore è grande e di colore rosso.
Il corpo è da globoso ad allungato con
25-30 coste. Le spine radiali sono circa 30
ed anche di più: le spine centrali sono più
lunghe, bianche o brunastre con l'apice
scuro e lunghe sino a 3,5 cm.

I fiori sono privi di peluria, lunghi 6-8
cm e di colore carrninio o scarlatto.
Questa è la descrizione riguardante la
forma tipo di M. haynei così come viene
!
-ht, riportata da “The Encyclopaedia of Cacti"
i i vir di CULLMANN - Görz - GRoNER`.

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Matucana haynei var. multicolor «amiillata»


Matucana haynei var. multicolor KK 532 KK I l33 - Lucanas - 4200 m s. l. m.

12
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Io non posseggo piante di M. haynei e |

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sono ricorso a tale descrizione; possiedo,


però, diverse varietà di tale Matucana che
ora cercherò di_descrivere.
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MATUCANA HAYNEI var. ATRISPINA Knize n.n. Hu.


_..
11;.
'_ \.v

Il còrpo della pianta è allungato, verde -_


I-_

chiaro, con 23 coste larghe 1 cm e tuberco- -u..


-'Ja

late. Il tubercolo è conico e non molto alto


(O,5 cm).
Le areole sono bianco-giallastre (3 >< 5
mm), sono munite di una ventina di spine _"__`
ul'_' _-"p
.ø'

radiali, setolose, leggermente ricurve sulla Wi-,È


1.i
v it.
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-fi-I/l:
l' ll:›-_-
Hívly-
. _'
_
. ___,_,
ll-ir-f
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pianta, bianche e lunghe da 1 cm a 2 cm.
. '-.,;-__
Ogni areola ha 4 o 5 spine disposte più
centralmente, più robuste e più lunghe,
specialmente quella inferiore che è lunga \_.__,
sino a 3 cm. Tali spine centrali hanno la 1%
\f -:-,_

base biancastra e si imbruniscono verso la


punta sino a divenire nerastre. * 'o
ii' "”
NIATUCANA HAYNE1 var. GRANDIFLORA Knize
l'l.l'1.

Corpo da globoso ad allungato con 23-25 Matucana herzogiana KK 565 - Casma-Huavar -


3200 m s. l. m.
coste, verde scuro.
Le coste non sono molto larghe, sono
tubercolate ed ogni tubercolo reca un'areo-
la decisamente più grande delle areole
presenti sulle altre varietà, bianco-
giallastra.
Le spine radiali bianche, setolose, sono
_/
presenti anche, a parer mio in numero
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` maggiore, su tale varietà; inoltre, sono
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anche presenti 5 0 6 spine "centrali"

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lunghe non più di 1 cm, di color giallo
miele con punta scura. _
' -.'1' - U». " l . _ _ a
Nel complesso, la pianta mostra una
- -4°'
G colorazione generale giallastra, molto
bella.
I

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~-.-›-`.'.°§
Purtroppo, tutte le haynei danno proble-
."°' __- r.
""'=.1'ß''. 4*.Qi '--fißçâ '"¬iI›g\-\!='_ _
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E.›.!.'-_'.,¬-›

¢=¢_'*-"s'*e.- "
2. mi in coltivazione per quanto riguarda la
...-,~*.s..~. I.af
\,..
._:._A_:i fioritura come, del resto, tutte le piante che
crescono a notevoli altitudini (2.500-3.000
- - ¬ " 1-ll*_:
Q
.›r;,;¬:
Ø-«' m) sulle Ande, poiché abbisognano di una
-.-_-I. notevole irradiazione solare. Io non sono
/L»É"›~f.«f>;:.\é:f`, ;, ,i 'E 1
--°"..› ancora riuscito, sebbene crescano molto
A'`.I'
17-. 2.:,
%'2,›_1fvr, --lå“ãâ`:'
f'=* “-5 7›f
;«›.:†i°1'-“1/ I. :U .__ iis??
,-__;-f/7,,Z"
kg '1-'
v '_ °"'50-:-¬.`ä;rf§'.š" -=-1.:. bene ed abbiano una normale vegetazione
Matucana haynei var. multicolor «armillata» e spinazione, ad osservarle durante la
KK l ISS fioritura.

13
Posso dire, in base a notizie ed informa-
zioni apprese, che i fiori sono normalmente -1

zigomorfi, carminio o scarlatti, hanno il


tubo fiorale privo di peli e lungo 6-8 cm ed
in alcune varietà (M. haynei var. perplexa)
tale lunghezza non supera i 5,5 cm.

MATUCANA HAYNE1 var. Mu1.T1coLoR Rauh &


Backbg.
Corpo allungato verde scuro. Coste non -

spiralate lunghe 1 cm e leggermente tuber-


_›

colate. Sul mio esemplare ne ho contate 21. Matucana calliantha


Le varietà di Matucana haynei sono molto
simili tra loro come forma e come aspetto;
MATUCANA HAYNEI var. MULT1COLOR“AR1vuL-
le differenze si riscontrano essenzialmente
LATA" Knize n.n.
nel numero, nella lunghezza e nella colora-
zione delle spine. come aspetto, simile alla multicolor,
Le areole della varietà multicolor sono ma ogni areola è munita di 2 o 3 spine
bianco-giallastre e feltrose. Anch'esse reca- centrali completamente brunastre a punta
no una ventina e più di spine radiali più scura, lunghe sino a 5 cm. Anche le
bianche e setolose, irraggiantesi in ogni spine radiali sono più lunghe che nella
direzione e lunghe da 1 a 3 cm; hanno 4 varietà multicolor. '
spine centrali, per lo più disposte a croce,
brunastre a base biancastra, più lunghe e
più robuste di quelle radiali. MATUCANA HERZOGIANA Backbg.*
'ñ'i'l'¦š"'5'
Corpo globoso-allungato, verde chiaro,
con un'altezza di 10 cm ed un diametro di
I_,«{-
7 cm. Le coste sono tubercolate; sul mio
\'-.Tr-..~ esemplare sono 24 e a me sembrano spira-
l__
late.
1' Il tubercolo è conico con la base larga
-1°'
circa 1 cm, l'areola posta in cima ad esso è
feltrosa e biancastra.
Le spine più vecchie sono grigiastre, le
più giovani bianco-giallastre e quelle mol-
to prossime all'apice sono brune. Ogni
areola reca due forme ben distinte di spine:
un tipo è setoloso e biancastro e si irradia
in ogni direzione, l'altro tipo, per lo più
diretto in fuori,°è più robusto e marrone.
Sono queste ultime spine che, intersecan-
dosi tra loro, conferiscono 'all'apice della
pianta un colore molto scuro. Sono circa
una quarantina quelle del primo tipo e
circa una decina quelle del secondo; hanno
una lunghezza variabile tra i 15 ed i 20
mm.

Matucana herzogiana KK 565 - Casma-Huaraz - (*) È considerata da RJTTER sinonimo di M.


3200 m s.l.m. yanganucensis Rauh & Backeberg. (N .d.R.).

14
Sul mio esemplare si nota una differenza
di crescita di queste ultime. Sulle areole
più vecchie, poste logicamente alla base ' _..;;-'.'--.-

della pianta, esse sono molto più lunghe e


di sezione maggiore e talvolta alcune di
queste areole sono armate di una spina
(chiamiamola centrale) lunga oltre 3 cm e
leggermente ricurva. Questo, senz'altro, è
dovuto alla differenza di condizioni am-
bientali in cui la pianta è cresciuta. Trat-
tandosi di un'importazione (KK 565) si
notano perciò le spine, più lunghe, cresciu-
te quando la pianta era nel suo habitat Matucana calliantha
naturale e le differenti spine, più corte e
più esili, cresciute invece, prima nella
serra del rivenditore da cui l'ho avuta e poi
nella mia. F/ _ _

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Seme di Matucana haynei «huarinensìs» Q. 9

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l\/IATUCANA cALL1AN'rnA Don. & Lan "'b"_\


L,JiJp-1%'
///I///Ig

Corpo globoso, verde scuro con 12-13


Matucana calliantha: particolare della spina-
coste, molto larghe alla base, formate da zione
tubercoli grossi e prominenti, di forma
conica. spina, centralmente disposta all'estremità
La pianta accestisce alla base con facili- inferiore dell'areola. In tale areola, infine,
tà anche se giovane. Le areole sono bianca- è presente, a volte, una piccola e breve
stre e non sono molto grandi (3 mm >< per 5 spina centrale rivolta verso l'alto.
mm) rispetto alla dimensione dei tubercoli Le spine giovani hanno una colorazione
e recano 8-10 spine bianche a punta bruna; scura che si sbiadisce nel corso della
radialmente disposte, esse sono ripiegate crescita.
verso il fusto, quasi pettinate; c'è una spina
corta, lunga al massimo un centimetro, NIATUCANA INTERTEXTA Ritt.
posta centralmente e sulla sommità dell'a- Corpo globoso che invecchiando diventa
reola la quale ha, ai lati, 2 paia di spine colonnare, verde scuro. La radice non è
lunghe anche più di 2 cm contorte e fiuonante.
flessuose, ripiegate sul fusto. Inferiormente Le coste sono una quindicina, fortemen-
a queste c'è ancora un paio di spine, molto te tubercolate; ogni tubercolo reca un'a-
più corte, disposte ai lati di un'ultima reola feltrosa, giallastra se giovane, poi

15
decisamente grigiastra; essa reca un nume-
ro variabile di spine. Sul mio esemplare ho
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contato su alcune areole 14-16 di queste, su -- ."_
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altre sino a 22-23. Sono lunghe dai 10 ai 15 ,i«. --«. i 1


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mm, disposte a raggiera e sembra non fa -._-.f ; . '-353 - -.- .

esserci distinzione tra radiali e centrali; @`.__ '.__-_.'_____- _ _ _ ,_

tuttavia, al centro dell'areola è sempre _ :_ _


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presente una spina proiettata all'infuori.


Tutte le spine sono robuste e di sezione .Og j l
circolare; specialmente quella "centrale" e Öa e l
le altre 2 o 3 disposte attorno a questa
sembrano avere questa particolarità;
Sezione del frutto di Matucana intertexta
quando nascono dall'apice sono tutte bru-
ne o giallastre a punta scura poi, man
mano che invecchiano, divengono bianche NIATUCANA INTERTEXTA var. CINERASCENS
apunta nera. Knize n.n.
Corpo globoso, verde chiaro, formato da
coste non cosi fortemente tubercolate co-
me nella forma tipo; sul mio esemplare ne
ho contate 15.

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Matucana intertexta :~:¦:"

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I fiori nascono dalle areole più giovani e _. \-_

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sono rosso sangue, lunghi da 7 a 10 cm; il


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bocciuolo è abbondantemente coperto da


lanugine bianca, lanugine che è anche
presente sul lungo tubo fiorale.

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Matucana intertexta var. clnerascens KK I054 -


Frutto di Matucana intertexta Ichocan - Cajamarca - 2000 m s. l. m.

16
L'areolà'è*"feltrosa di colore inizialmente
giallastro verso l'apice;~ poi biancastra sul-
le areole più vecchie.
Le spine radiali, se giovani, sono gialla-
stre con la punta bruna, le spine centrali
brune; sia le une, sia le altre, invecchiando, h

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tendono a divenire bianche a punta nera. . ' *-2 -'*g.|- 111'; * '° _ - "RH .. .
Ho contato 16-17 spine radiali e 4-5 centra- ågcw f' i :WE, i _=:-- if- il -wr -mi › ~
li anche se è molto difficile un'immediata yo .,..--
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quella superiore. Queste ultime sono lun-
ghe da 15 a 20 mm mentre quelle radiali \ ixi 27- ` i
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sono lunghe, al massimo, 15 mm.
Il bocciuolo è coperto abbondantemente . šs *--_*-M'
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da lanugine bianca; la peluria è presente <-'_ "" " "
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anche sul tubo fiorale. Il fiore è lungo sino .,'.
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a 11 cm ed è, a parer mio, molto più aperto


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che non in molte altre Matucana; i segmen-


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ti del perianzio sono arancio chiaro. ß


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Matucana yanganucensis var. nova (da semi


raìccolti presso il lago Yanganuco a 3800 m
s. .m.

MATUCANA YANGANUCENSIS Rauh & Backbg.

L?
Corpo inizialmente globoso, poi cilindri-
fííl co. L'esemplare da me osservato ha un
diametro di 8 cm ed un'altezza di 15 cm.
Le coste sono, praticamente, formate da
piccoli tubercoli tronco-conici. C'è una
linea longitudinale ben delineata, che deli-
mita ogni costa e che è ben visibile osser-
vando attentamente la base dei tubercoli;
così definite, le coste sono, sempre sul mio
esemplare, 22 e, a mio parere, non sono
spiralate. _
Le areole sono feltrose e biancastre e da
esse si irradiano numerose spine. Sulle
areole più vecchie esse sono di colore giallo
chiaro ed hanno un aspetto vetroso. Anche

.' 0"
sia se non c'è una chiara distinzione tra radiali
e centrali, sono presenti 3-5 spine più scure
e più centrali, color miele con la punta
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bruna; queste hanno anche un aspetto più
Matucana yanganucensis (da seme raccolto a robusto delle altre che appaiono più setolo-
Yanguyo a 3800 m s. l. m.) se.

17
La pianta ha un aspetto molto spinoso;
questo perché le spine l'avvolgono comple-
tamente, essendo esse, o molte di esse,
ricurve su di questa. È molto difficile 4.
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definirne il numero esatto: su alcune areo- -.

le ne ho contate 25-26, su altre più di 30. ;_'.-_-


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Alla base della pianta si sfibrano e si ¬
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,.-:lì-¬.` -f;
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rompono e sono fittissime rendendo invisi-


bile il corpo della stessa; invecchiando
perdono la loro trasparenza ed assumono
un colore grigiastro.
Il fiore è lungo 5 cm con un diametro di 3
si
cm, i segmenti del perianzio sono viola/
rossastri.

NIATUCANA YANGANUCENSIS var. sAN'r1ENs1s


Knize n.n.

Corpo globoso, verde scuro. Le coste,


fortemente tubercolate, sono 21-22; ogni
tubercolo reca un'are0la biancastra e fel-
trosa, quasi circolare.

Matucana yanganucensis var. setosa KK M59 -


Recuay - 4000 m s. l. rn.
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~ Le spine sono bianco-vetrose lunghe da
= .išäilj 15 a 20 mm. Sulle areole più giovani si può
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osservare un numero variabile da 1 a 4 di


spine di colorazione diversa; a differenza


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ii» *Jia da quelle precedentemente descritte, la
loro punta è bruna che sfuma al biancastro
f - - 'É'~-- ' verso la base, hanno un aspetto più robusto
.-', ed una lunghezza maggiore che non quelle
totalmente bianche, le quali sono di aspet-
'-17"-"- \I\›
Il

ur
to setoloso e irradiate in gran numero,
30-35, in ogni direzione. Nel complesso, la
pianta, appare molto spinosa. Devo far
notare che le spine alla base di questa,
sono fittissime e ne impediscono totalmen-
te la vista.
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MATUCANA YANGANUCENSIS var. s1¬;TosA Ritt.

Corpo globoso color verde erba. Le coste


Matucana yanganucensis var. santiensis sono fortemente tubercolate ed il tubercolo

18
ha forma conica; al suo apice è presente anche esse sono formate da tubercoli,
l'areola, biancastra e feltrosa. La pianta da piccoli e tronco-conici. L'areola è bianca-
me osservata ha 22 coste con disposizione stra, si imbrunisce quando invecchia ed è
non spiralata. di forma quasi circolare; come nella prece-
Le spine sono irradiate in tutte le dire- dente varietà, ci sono da 1 a 4 spine per
zioni senza una vera distinzione tra radiali areola più robuste e con la ptmta bruna.
e centrali; solo una, la più centrale, è Queste, intersecandosi tra loro all'apice
proiettata all'infuori, le altre sono legger- della pianta, fanno assumere a quest'ulti-
mente ricurve sulla pianta. Ogni areola mo una colorazione, nell'insieme, bruna-
reca un numero, variabile da 3 a 5, di spine stra, cosa che non è osservabile nella
brune con punta nerastra, queste sono le santíensis ed è dovuta al fatto che le spine
più centrali, le altre disposte tutt'attorno a sono molto più numerose che in quest'ulti-
queste, sono giallo chiaro con la punta più ma anche se, nel complesso, di lunghezza
scura. Si possono contare, non senza una inferiore. Tali spine sono simili a setole
certa difficoltà, 18-22 spine per areola, ma bianche e sono irradiate in ogni direzione;
su alcune di queste esse possono essere molte di esse sono ricurve sul fusto.
anche 25-26, ed hanno una lunghezza va-
riabile tra 10 e 15 mm. MATUCANA MAD1soN1oRuM (Hutch.) Row-
Il tubo fiorale è lungo circa 6 cm, è privo ley*
di peli ed i segmenti del perianzio sono
rossi con sfumature violacee. Corpo globoso, poi allungato, di color
grigio-bluastro che può raggiungere 30 cm
MATUCANA vANoA_NucENs1s var. Pomabam- di altezza con un diametro di 12-15 cm.
ba Ho osservato un esemplare estremamen-
Molto simile alla varietà santiensis ha il te pollonifero presso il giardino di Delrue a
corpo globoso, verde scuro. Le coste, a mio Mentone, Francia, ma non so dire se questa
parere leggermente spiralate, sono 22-23; particolarità fosse dovuta ad un eventuale
innesto a cui è stata sottoposta la pianta o
è un fatto normale, poiché non mi è mai
successo di vedere, se non in quella occa-
_ -_. ._
sione, tale Matuccma accestire.
.._` , a _ '
\`.H. Le coste sono 7-22 evidenti solo su piante
adulte (non altrettanto su giovani soggetti,
molto simili, tra l'altro, a Lophophora),
sono larghe alla base e poco prominenti
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- per via dei tubercoli appena rilevati sui
quali appaiono le areole, piccole e bianche.
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,I Le spine sono poche e cadono facilmente,
sulla stessa pianta si possono osservare
areole con una sola spina ed altre areole
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recanti anche 5 spine; sono fortemente
ricurve su di essa e lunghe sino a 3 cm.
Sono gialle al momento della fuoriuscita
dall'areola quando sono ancora tenere ma
poi, indurendo, diventano nerastre o mar-
roni per diventare infine, con l'invecchia-
mento, bianche.
-¬ ....u_-›
I fiori sono imbutiformi con peli bruna-

(*) Attualmente dovrebbe essere Eomatucana


Matucana yanganucensis var. (Pomabamba) madisoniorum (Hutch.) Ritt. (N .d.R.).

19
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úñj Matucana madisoniorum
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ul›if''ll0-*° “;
/ 4 i raggruppare tutti questi in un unico gran-
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_ *».0
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de genere.
o1-' Qualche chiarimento potrebbe venire da
ll //
lfå/z il_/\\~_, un serio studio sui semi e sui frutti. Ciò non
lllfiš /3,,._.;_ ,_ `'Q;
:I,¦g_-f
f'!____; ›f_ _ 1_-._v_›, "` ojga,
_',__\_,\_
- -:È è alla portata di uno come me, ma spero,
"` -.-12-
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11-ì. ';-š.¬›" 'f ;ø*f*›
Il`
che prima 0 poi, qualche studioso in
O "' _ Q~›(
~¬* “ifI-.:¬~'-_. materia 0 qualche appassionato più prepa-
rato di me chiarisca il complicato discorso

Matucana madìsonionun

stri attorno alle scaglie del lungo tubo


fiorale che può arrivare a 10 cm di lun-
ghezza. I segmenti del perianzio sono mol-
to aperti con un diametro di 5-6 cm e sono
rosso vermiglio. Il frutto è coperto di peli
folti, corti e morbidi ed è sferico con un
diametro di 2 cm.
E una pianta molto discussa che è stata
classificata ora in un genere ora in un
altro; io non sono un botanico e perciò
posso solamente esporre un mio persona-
lissimo parere in proposito. A mio avviso,
tale pianta andrebbe posta nel genere
Matucana se non altro per il suo portamen-
to dissimile da quello dei Borzicacms, i
quali sono più esili ed allungati, più colon-
nari; anche il fiore è più simile a quello
delle Matucana: esile, molto lungo ed
imbutiforme. L'ho confrontato con il fiore _. :ss -aååà

di alcuni Borzicacms, il cui tubo fiorale mi


sembra più corto e più cilindrico. Il fiore
però non mi sembra molto adatto per un _- _ ___' _ __ __

qualsiasi genere di confronto, poiché i fiori _


._
_- '_

___1;
-7,
':;;;. '_.¬.'.'_'
di molti cactus peruviani si rassomigliano
assai e ciò potrebbe indurre, semmai, a Matucana madìsoniorum

20
Matucana madisonionun var. pujupatii

che riguarda questa bellissima pianta*. Seme di Matucana madisoniorum var. asterium
Vengono distribuite da KAREL KNIZE le
varietà uyupani (KK 712), chiamata in Specie nuova distribuita da WOLFGANG
seguito da LAU e DONALD var. pujuparii KRAHN (WK 673) scoperta sulla Cordillera
(Lau 107) e la varietà asterium (KK 1766). Blanca a 10-15 km da Tarcia: il corpo è
Di quest'ultima non ho ancora avuto l'oc- globoso, verde scuro lucido, con un diame-
casione di osservare alcun esemplare; del- tro di 30 cm ed un'altezza di 20, le coste
la prima ho un esemplare con un diametro sono circa 15 formate da tubercoli larghi e
di circa 5 cm e quindi poco rappresentati- poco prominenti. Le areole sono feltrose e
vo. Nonostante questo, l'aspetto è molto giallastre, lunghe 5-6 mm e larghe 3-4 mm.
differente dalla forma base di Matucana Le spine sono circa 15-20 a seconda dell'a-
madisoniorumz l'epidermide del fusto è reola, lunghe sino a 3 cm, leggermente
verde brillante ed è chiaramente suddiviso ricurve, aghiformi e di colore variabile dal
in una quindicina di coste (dato da non giallo al bruno.
considerare definitivo poiché l'esemplare
citato, con l'età potrebbe aumentare il MATUCANA MYRIACANTHA (Vpl.) Buxb. ,
numero di queste). La caratteristica più
importante però che la differenzia, a mio Il corpo è verde chiaro, globoso depres-
parere, dalla forma base sono le spine, so. Il mio esemplare ha un diametro di
circa una ventina per areola, sottili e circa 15 cm ed è alto 10 cm con circa 25
lunghe circa due centimetri. coste formate da tubercoli poco prominen-
Questa varietà appare molto simile alla `_ _.

(*) Secondo RITTER, le caratteristiche morfo-


logiche che giustificherebbero la separazione di
Eomatucana da Matucana sono: la corolla atti-
nomorfa (i fiori di Eomatucana sono tipicamen-
te entomogami, quelli di Matucana ornitogami
per opera dei colibrì), una camera nettarifera
tubolare, stretta, molto allungata e priva di
diaframma, le inserzioni dei filamenti degli
stami distribuite uniformemente su tutta la
parte superiore della parete interna del tubo
senza dare luogo alla formazione di una fitta
palizzata al margine superiore del tubo. L'ilo
dei semi di E. madísoniomm racchiude una
cavità che rende i semi stessi predisposti alla
anemocorìa (ad essere distribuiti, cioè, dal Matucana sp. WK 673 (Cordillera Blanca, 10-15
vento). (N.d.R.). km a E di Tarcìa)

21
ti. Spine radiali da 15 a 25 a -seconda
dell'areola che è bianca e feltrosa di forma
ovale; le spine centrali possono essere
anche 10. Le prime sono lunghe sino a 2 cm
mentre le seconde raggiungono 3 cm. Tutte
le spine assomigliano a setole rigide e
pungenti; se giovani, sono gialle, invec-
chiando diventano nerastre o grigie.
Mi pare un po' difficile da coltivare. Ho
notato, su esemplari osservati in svariate
occasioni, che si formano, e non solamente
alla base (in tal caso potrebbe trattarsi di
una suberificazione dei tessuti vecchi) del-
le macchie marroni sull'epidermide simili
__<;;-/,_-;;:__|_______ :-:-___ \__ _ _
a delle bruciature. È da escludere che, nei _ '¦A`f"¦$;¦1él›"'
. ;.¦¦¦.¦¦}¦$¦¦¦'¬ ,'._ '-`
..-:-_*¬1-›1-_-¦¢ - -
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casi da me osservati, si trattasse di brucia- ;;_'-›:;r-:- ' " -. _ _ '

ture solari e quindi ritengo che la pianta


sia sensibile a pesticidi e/o funghicidi che
ne intaccano le cellule dell'epidermide.
Non posso neppure supporre che questa
anomalia, se lo è poi veramente, colpisca
solo le piante importate, poiché gli esem-
plari di Matucana myriacantha che- mi
sono stati presentati come piante nati_,n'ei
nostri vivai avevano un aspetto _niol_t'o _ _-¬_
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lontano dall'aspetto della vera pianta t-ipo _ _'1 _. I.


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(spine molto corte e poche su ogni singola


areola) ed alcune di esse avevano queste Matucana myriacantha
"scottature" ed altre no.
Anche se io non l'ho mai visto sulla mia MATUCANA PAUc1cosTATA Ritt.
pianta, il fiore dovrebbe essere .o giallo
dorato od arancio-rosso con i margini dei Il corpo è inizialmente globoso ed, in
segmenti del perianzio purpurei. seguito, allungato con un diametro di circa
7-8 ed un'altezza di 12-15 cm. Le coste sono
7-12 larghe ed alte con tacche trasversali,
formate da grossi tubercoli conici e promi-
nenti, sui quali appaiono le areole grigia-
stre e feltrose armate di 4-8 spine radiali
lunghe da 1 a 2 cm. A volte è presente una
spina centrale lunga anche sino a 3 cm;
tutte le spine sono, in un primo tempo,
nerastre a base rossiccia e divengono gri-
giastre con l'invecchiamento. -
La pianta ha radice a fittone ed è molt'o
pollonifera. -
Il fiore è Vermiglio scLu“o con i margini
dei segmenti del perianzio violetti ed è
lungo 6-7 cm; il bocciuolo è abbondante-
mente coperto da peli bmni e grigiastri i
quali sono pure presenti silul lungo tubo
Matucana myriacantha fiorale. Viene distribuita da KAREL KNIZE

22
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Matucana paucicostata (da seme raccolto a San


Marcos a 2800 m s.l.m.) ¬4f__ ,-._Q-7-%';_f

la varietà senilís (KK 754): ha la caratteri-


stica di avere una lanugine bianca sul -"':»
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bocciuolo e sul tubo fiorale. Inoltre, i
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segmenti del perianzio sono di un rosso _.,« /_, __ 1_ 7:77'


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meno intenso e le spine, giallastre da '-\_`:


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giovani, sono praticamente bianche con la


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MATUCANA Potzn Diers, Donald & Zecher ,il
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Si tratta di una specie nuova ritrovata \_ '-_"ݣ',_|__\.

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nella valle superiore del fiume Maranón LJ_À_ I

nel dipartimento di Huânuco. Il corpo è


Sezione del fiore di Matucana paucicostata.
globoso/depresso, verde brillante; il mio Var. senilis
esemplare ha un diametro di circa 5 cm ed
un'altezza di 3 cm. È estremamente acce-
stente ed i polloni vengono emessi normal- za dal terreno è, per quelli nati dalle areole
mente dalle areole più basse formandoin più alte, superiore ai 2 cm.
breve tempo un grosso cespo. Degno di Nel complesso la pianta appare molto
nota è il fatto che tali polloni, emettono simile ad un'Oroya, avendö coste prive di
spontaneamente radici anche se la distan- tubercoli e non essendoci minimamente
segno di solchi trasversali tra le areole. La
mia pianta ha 11 coste larghe 1 cm e ben
divise da profondi solchi longitudinali.
Le areole sono lunghe e strette (2 >< 5
mm), biancastre e feltrose; recano 4 o 5
spine marroni lunghe 1 cm, tutte radiali,
dirette in fuori.

MATUCANA TUBERCULOSA Ritt.


Il corpo è verde scuro, globoso allungato.
Ne possiedo un esemplare giovane con
un diametro di circa 5 cm ed un'altezza di
Matucana paucicostata - San Marcos - 2800 m 7 cm. È fornito di coste fortemente tuber-
s.l.m. colate; sempre osservando la mia pianta

23
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XXXIII. Questa pianta scoperta da RIT'rER` nel 1962 a Mal Paso nella provincia boliviana
Sud-Chichas e da lui descritta nel 1977 come Rebulia rosalbiƒlora e nota anche sotto'il nome generico di
Mediolobivia, è stata riconosciuta da RAUSCH identica a quella da lui descritta nel 1972 con il nome
DigiI`0rebu!ia eos (dal nome greco dell'aurora, riferito al colore del fiore) e che era stata raccolta nei
pressi di Talina e di Tafna in Argentina. Oggi lo stesso RAUSCH la trasferisce al genere Lobivia come
varietà eos della specie haagei. Le piante di Lobivia /zaagei (Fric & Schelle) Wessn. var. eos (Rausch)
Rausch sono solitamente cespitose; i singoli rami, globosi in gioventù, si allungano alquanto con
l'aumentare dell'età e possono raggiungere un diametro di circa 3 cm. L'epidermide è di color
grigio-verde, la radice, fittonante, è di dimensioni modeste. Le costole, in numero di 10-l I, sono
riconoscibili come tali solo in prossimità del vertice della pianta in quanto, con il progredire dell'età, le
stesse si suddividono fino a formare serie di tubercoli tondeggianti. Sulle areole, strette e lunghe fino a
1,5 mm e provviste di scarso tomento rosso-bruno, sono impiantate, con disposizione pettinata, 8-11
spine periferiche, lunghe da 4 a 7 mm, aciculari, diritte e appressate al corpo della pianta o da esso
poco discoste. Il colore delle spine è rosso~bruno in gioventù, rosa pallido in età adulta; alla base delle
spine si osserva un rigonfiamento anch'esso di color rosso-bruno. I fiori, primaverili, spuntano da
areole vecchie e possono raggiungere una lunghezza di 4 cm; I'ovario è spesso ìpogeo ed è ricoperto da
squame color verde cupo con poca lana bianca e qualche setola. I filamenti degli stami sono purpurei,
le antere color crema; lo stilo e i 9- IO lobi dello stigma sono di color giallo verdastro. La corolla è ampia
e radiata, i "petali" sono di color rosa porpora pallido. I semi, sacciformi, sono di color bruno.
La coltivazione di queste piante deve tener conto del fatto che le stesse crescono a oltre 3.500 m di
quota: non dovrà, pertanto, mancare loroila luce (anche se nei mesi più caldi sarà opportuna una lieve
ombreggiatura) e bisognerà assicurare loro un'ottima ventilazione. Il substrato, che potrà contenere
una piccola percentuale di humus, dovrà avere struttura grossolana ed essere lievemente acido. Nella
buona stagione si potrà largheggiare con le annaffiature (da somministrare preferibilmente per
immersione), mentre _lo svemamento awerrà in condizioni di quasi completa aridità e temperature
relativamente basse. E importante proteggere le piante dalla pioggia da Settembre fino ad Aprile. La
pratica dell'innesto, spesso adottata, modifica apprezzabilmente l'aspetto naturale della pianta.
Di Lobivia haagei sono anche note le varietà: canacruzensis (Rausch) Rausch (Digitorebutia
carzacruzensis Rausch), molto simile alla varietà eos, crassa Rausch, elegamula Rausch, mudarzensis
(Rausch) Rausch (Digitorebuíia nazarenoënsis Rausch), orurensís (Backeberg) Donald (Lobivia omrensis
Backbg. e alcuni altri sinonimi), pallida (Rausch) (Digitoreburia pallida Rausch), pelzlíana Rausch,
violascerrs (Ritt.) Rausch (Rebutia violascens Ritt.).
(G. Sleiter - Collezione e foto Lombardozzi)

XXXIV. Gymmnocalycium umguayense (Arechavaleta) Britton & Rose, del quale - secondo RITTER,
SCHLOSSER e SC!-lüTZ - sono sinonimi G. guerkeamtm (Heese) Br.&: R. e G. artigas Herter, è diffuso
nell'Uruguay centro-settentrionale e helle regioni confinanti del Brasile dove cresce insieme con specie
dei generi Notocactus, Wigginsia e Frailea. Esso viene compreso nella serie I, Uruguayenses, Sottoserie
I-a, Uruguayenses typicae, insieme con G. leeanum (Hook) Br. & R. e, almeno secondo alcuni botanici,
G. hyptjíacamhum (Lem .) Br. & R. Una caratteristica abbastanza peculiare di questo gruppo di specie è
la diecla, le popolazioni sono cioè costituite da piante con fiori maschili (stilo e stigma mancano 0 sono
atrofizzati) e da piante con fiori femminili (gli stami sono atrofizzati o mancano); ne consegue che per
poter avere fruttificazioni e quindi semi, è indispensabile la presenza di individui di entrambi i sessi. Il
corpo di G. uruguayense è globoso-appiattito con epidermide di colore verde cupo brillante e può
raggiungere un diametro di 15 cm; produce getti dalle areole basali. Le 10-13 costole, ottuse e separate
da solchi ampi e diritti, sono fortemente incise trasversalmente: i tubercoli, pertanto, risultano
prominenti e aguzzi. Le areole, rivestite da tomento inizialmente grigio e poi bianco, recano di solito 3,
talora 5, raramente 7 spine radiali bianche, robuste, rigide e più 0 meno appressate al corpo, disposte e
raggiera incompleta verso l'alto e lunghe fino a 2 cm. I fiori, che spuntano in primavera in prossimità
del vertice, hanno la forma di un imbuto allargato, possono raggiungere 5 cm di lunghezza e hanno la
corolla usualmente di color giallo 0 di color giallo con riflessi verdi. Si conoscono comunque anche
piante con fiori bianchi (molto rare; bianco è il colore dei fiori indicato da ARECHAVALETA nella sua
diagnosi del 1905) e fiori rosa (var. roseiflorum Ito). E interessante l'osser\/azione fatta da H. SCHLOSSER
che esemplari a fiore giallo ed esemplari a fiore rosa non crescono mai commisti. I semi sono
globoso-galeriformi, di color grigio molto scuro.
La coltivazione di questa specie di Gymnocalyciurn non presenta difficoltà di rilievo se si pone mente
al fatto che l'Uruguay è un paese a clima temperato, pianeggiante e attraversato da catene di colline
basse (l'elevazione massima è di 500 m s.l.m.). Le cactacee crescono ivi di solito in luoghi rilevati e
-pietrosi, da dove è facile il deflusso delle acque meteoriche, al riparo di erbe e cespugli bassi. Le
"precipitazioni, pur abbondanti, sono intervallate da periodi piu o meno lunghi di aridità. Il suolo è
sempre molto permeabile, ricco di sali e di humus e ha reazione subacida. Da quanto detto è facile
ricavare le norme di coltura a cui attenersi e alle quali si possono aggiungere le informazioni che in
inverno la temperatura non dovrebbe scendere, se non occasionalmente, sotto 5 “C e che la ripresa
vegetativa coincide con la fine dell'inverno. Il metodo di moltiplicazione piu semplice è senza dubbio
quello per talea servendosi dei getti basali.
(G. Sleiter - Collezione e foto Lombardozzi).
LE PAGINE BLU I
D
soppto PIANTE cmsse, voloo-lo s, Foooioolo 1, oooooio-Moi-zo 1988

_-I ASSOCIAZIONE ITALIANA AMATORI


delle piante SUCCULENTE
*fondata nel 1979 A

1
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Presidente/President Gianfranco ROVIDA - Via dei Della Robbia 44 - I-50132 FIRENZE


Vicepresidente/Vice President: Maurizio SAJEVA - Via E. Albanese 7 _ I-90139 PALERMO

Q. Segretario NazionalelSecrerary: Chiara VERARDI - Villa Cioffrese, Prolungamento Vico III, -


}z_
Corso Umberto 22 - I-70050 S. SPIRITO (BA)
'Tesoriere/Treasurer.' Mariangela COSTANZO - Viale Piave 68 -- I-20060 PESSANO (MI)

Distribuzione semi/Seed distribution: Nicola PAGLIARA - Via Cavalieri di Vittorio Veneto 36 -


I-74019 PALAGIANO (TA)
lr

L
Segretari delle Sezioni locali -
ABRUZZO-MOLISE: Luigi DI PRIMJO , Via Foro 68,
'-lA
"¬'-7'_Ã\í›"
I-_66010 RIPA TEATINA (CH) - Tel. 0871/68924-7
_- .

CALABRIA: Elio COLAVITA, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria,


'ii I-87036 ARCAVACATA DI RENDE (CS) - Tel. 0934/839480

CAMPANIA: Pasquale RUOCCO, Via G. Cosenza 236/A,
I-80053 CASTELLAMARE DI STABIA (NA) - Tel. 081/8716938

il EMILIA-ROMAGNA: Moreno MENEGATTI , Via Gramsci 227, I-40013 CASTELMAGGIORE (BO)


`›. (clc postale per i pagainenti 22165401) ` '
LAZIO: Giuseppe MALOSPIRITI, Via della Palmarola 12,» I-00135 ROMA - Tel. 06/3398781
LOMBARDIA: Mariangela Cosmnzo, Viale Piave 68, I-20060 PESSANO (MI) - Tel. 02/9504404
(clc postale peri pagamenti 30202204); vicesegretaria: Viviana DIDONI, Via Martin ìntemo 7,
I-20126 MILANO ' ›
MARCHE: Maria GNUD1-TARABoanEi.1.1,Via Montello, 34,
I-63039 SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) - Tel. 0735/82996
PIEM ONTE-VALLE D'AOSTA: Stefano NAVA CORSI-, Corso Re Umberto 29fbis,
I-10128 TORINO - Tel. OI 1/540955 I

PUGLIA-BASILICATA: Vincenzo D'ANDRLA ,Via Umbria 262,- I-74100 TARANTO


f

SARDEGNA: Antonello VALENTE , Viale Fra' Ignazio 13,- I-09123 CAGLIARI- Tel. 070/670208

TOSCANA: Sergio FALLANI, Via Luigi Einaudi 2, I-50136 FIRENZE


(c/c postale per i pagamenti 12487500) -
TRIVENETO: Rosa TANI, Via Padova 20,1-35010 LIM ENA (PD) - Tel. 049/714137
I

UMBRIA: Enzo TILIA, Via Casemasce 2,


I-06059 TODI (PG) - Tel. 075/8851204 - '
ti'.
Le altre regioni non hanno ancora un segretario locale. Speriamo dipoter risolvere questo problema al più
presto. Nel frattempo, coloro che ƒossero disponibili, sono pregati di mettersi in contatto con la Segreteria
Nazionale. . ' - '
I
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BILANCIO DI PREVISIONE Si ricordano ai soci' le attività già
PER L'ANNO 11988 programmate:
a) Riunioni all'0rto Botanico dell'Università
A seguito delle deliberazioni dell'assemblea di Roma il 6 Febbraio (innesti e talee; proiezioni
annuale dei soci e del Consiglio Nazionale il di diapositive sulle flora succulenta del Kenya), 5
bilancio di previsione per il corrente anno Marzo (piante grasse in via d'estinzione; proz`ezio_-
risulta essere il seguente: ni di diapositive sulla flora succulenta del Perù), 9
Aprile (impostazione di una collezione; scambio
ENTRATE di piantine da seme), 8 Maggio (proiezione di
diapositive “Viaggio a Montecarlo"), 4 Giugno
Quote sociali (L. 20.000 >< 1.200) .L. 24.000.000 (idee per il nuovo anno).
Vendita- arret_1_'at_i e proventi ' _ b) Visita all'Orto Botanico di Napoli nella
pobblloiià _ _ _ _ _ _ _ .L_ 2.000.000 seconda quindicina di Marzo. '
Residuo attivo esercizio 1987 .L. 4.000.000 c) Dal 23 al 25 Aprile X Congresso Nazionale
TOTALE ENTRATE _ _ _ _ _ _ .L.30.000.000 A_l.A.s_ (cagliari).
d) Dal 28 Maggio al 5 Giugno si svolgerà la
Uscire ` quinta edizione della mostra-mercato “Le Pian-
te Grasse all'Orto Botanico", in collaborazione
Sezioni Locali (L. 3.000 X 1.000) .L. 3.000.000 con il Dipartimento di Biologia Vegetale dell'U-
Rivista (stampa di due nume_ri niversità di Roma "La Sapienza".
doppi) _ _ _ _ _ _ _ _ _L_ 10.000.000
Rivista (stampa di due numeri Il Segretario
vattuali) _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 8.000.000 GlUsEl=PE MAl_osl=larri
Distribuzione e varie _ _' _ _ 2.000.000
Segreteria _ _ _ _ _ _ 2.500.000
Congresso _ _ _ . _ _ _ 2.500.000
Servizio semi _ _ _ 500.000
Diateca _ _ _ 600.000
_ _ SEZIONE LOMBARDIA
Spese diverse _ _ . r r r r 900.000
Dopo la breve pausa estiva, l'attività della
TOTALE uscire _ _ _ _ _ _ .L. 30.000.000 sezione è ripresa con una riunione tenutasi il 24
Ottobre u_s_
Il Tesoriere I numerosi partecipanti sono stati trattenuti,
MARIANGELA Cosmvzo , per primo, dal prof. LAURIA, che ha illustrato con
interessanti proiezioni iiviaggi da lui compiuti
in Etiopia in stagioni diverse, presentando
DALLE SEZIONI LOCALI piante grasse comuni e nuove con dovizia di
detfagli in ogni diapositiva. Curiosità e stupore
sEzloNE Lazio i non ci sono stati risparmiati! Fantastiche ed
indimenticabili le diapositive!
Nella seconda riunione della sezione Lazio La riunione è poi proseguita con la proiezione
dell'A.I.A.S_ tenutasi il 7 Novembre 1987 alle di altre diapositive portate dai soci. Tra questi,
ore 16 presso un 'aula dell'Orto Botanico dell'U- l'ing. BENZONI ha presentato Pediocactus, Colo-
niversità di Roma, è stato illustrato l'argomento rádoa e Sclerocactus in fiore; queste piante sono
“Acqua e Concimi”. Si è poi proceduto alle state da lui seminate, "svezzate" e portate a
votazioni per il rinnovo delle cariche sociali per fioritura. Accuratissima la fotografia.
l'anno 1988. Colgo l'occasione per nuovamente ringraziar-A
Sono stati riconfermati nelle rispettive cari- li. _. _
che il segretario della Sezione Lazio, Giuseppe Fra gli intervenuti ci sono stati scambi di
MA1_osP1Rrr1, Via della Palmarola 12, 00135 semi e di talee.
Roma, Tel. 06/3398781 ed il tesoriere, Raimon- La prossima riunione è prevista per i primi di
do LDMBARDOZZI, Via. S. Dorotea 21a, 00153 Dicembre: in tale occasione verrà steso il pro-
Roma, Tel. 5800090. gramma (incontri, gite, mostre) per l'anno 1988.
Sono stati altresì eletti tre Consiglieri: Romo- La nostra Sezione ha anche raccolto e spedito
lo Rlzzs, Augusta Rosluu e Anna Tunco I..ivElu_ al sig. RUOCCO 120 diapositive per la Diateca
Nella riunione non è stato possibile designare i Nazionale; contiamo di raccoglierne ancora.
Responsabili Provinciali. Si invitano pertanto i La scrivente ha portato 50 diapositive sue e
soci delle provincie di Frosinone, Latina, Rieti e altre di soci della regione alla Fiera di Milano
Viterbo che fossero disposti ad assumersi l'inca- nell'ambito della manifestazione VERDE IN-
rico di Responsabile Provinciale a volersi mette- CONTRO tenuta dal 31 Ottobre all'8 Novembre
re in contatto con il segretario della Sezione presso il Salone del Giardinaggio (spazio GAV,
Lazio. Giornalisti Amici del Verde). Queste diapositi-
- 4-
..-

ve, che ritraevano piante grasse singole, comuni in Maggio mostra a Rosà VI (I domenica),
e rare in fiore ed importanti collezioni, venivano mostra a Rustega di Camposampiero PD (10
proiettate ogni giorno più volte su un grande Maggio), mostra presso l'Orto Botanico di Pado-
telone ed erano accompagnate da un tešto va (giorno da stabilire); ,
sonoro steso dalla scrivente. La scrivente è stata in Giugno (18 e 19) X Congresso A.I.A.S. (a
anche presente per tre pomeriggi, le cui date Bergamo); -
erano state preventivamente stabilite, pubblica- in Settembre Flormart (Fiera di Padova), mostra
te ed annunziate per radio nell'ambito della presso Villa Manfrin di Treviso ed assemblea
fiera, al fine di rispondere alle domande di un annuale della Sezione presso l'Orto Botanico di
pubblico accorso numeroso, interessato e ansio- Padova, che chiuderà le attività del 1988. _
so di apprendere. Notizia di tale iniziativa era Maggiori dettagli saranno contenuti nella
stata pubblicata dai principali quotidiani e dal prima circolare del 1988 che sarà inviata proba-
“Sole 24 Ore". Il “Corriere della Sera" ha bilmente in Febbraio. _
intitolato il suo articolo “SOFFIO DEL DESER-
TO IN SALOTTO" corredandolo con la fotogra- Il Segretario
fia di cactacee di grandi dimensioni ripresa, Rosa TAN1 -
penso, in una importante collezione all'aperto.
Durante la manifestazione ho anche distribui-
to volantini pubblicizzanti le attività della
nostra associazione fra cui anche la pubblica- ALCUNE NOTIZIE
zione del nostro giornalino.
Si è recentemente costituita la Sociedad Pe-
La Vicesegretaria ruana de Cactus y Suculentas (Apartado 3505,
VIWANA Dlnom Lima 100, Perù; Presidente: Dr. Carlos Ostola-
za). -La società pubblica il bollettino mensile
QUEPO contenente articoli su Cactacee e succu-
lente con particolare enfasi per le specie peru-
SEZIONE TRIVENETO - viane. Chi fosse interessato ad avere maggiori
informazioni sulla società può scrivere al Dr.
' Comunico alcune notizie, che non erano state MAURIZIO SAIEVA, Dipartimento di Scienze Bota-
rese note a suo tempo, su mostre effettuate. niche dell'Università, Via Archirafi 38, 90123
1. Mostra presso il Museo Bellonadi Monte- Palermo. Se un gruppo sufficientemente ampio
belluna (TV) tenutasi dal 25 Aprile al 3 Maggio di soci fosse interessato si potrebbe organizzare
s.a. e organizzata dal consocio MARCOLIN. La uno scambio di abbonamenti con Peruviani
mostra è stata visitata da numerose persone e interessati alla nostra rivista. Poiché non -è
scolaresche. Il ricavo netto è stato di L. facile inviaredenaro in America Latina questo
3.031.800, di cui L. 300.000 sono state versate sistema può rivelarsi molto comodo. Potrebbe
nella cassa della Sezione ed il resto, detratte essere anche interessante cercare di organizzare
alcune altre spese, sarà destinato ad arricchire uno scambio con la Società Messicana, che
di pubblicazioni sulle piante grasse la bibliote- pubblica una rivista quadrimestrale. Se queste
ca del museo. In quella occasione hanno aderito iniziative andranno in porto, si potranno creare
all'associazione 12 persone. nuove possibilità per ottenere semi ed informa-
2. Mostra presso Villa Manfrin di Treviso zioni da appassionati che operano “in habitat".
tenutasi dal 12 al 20 Settembre s.a. e organizza-
ta dal consocio TRAVERSARI, fattivamente' coa- _' M. SAJBVA
diuvato dai soci CHIAMPI. CENTI, DALLA TORRE,
CASSARÀ, TOMÈ, ROTA, e MURARO e dalle non socie In Inghilterra è stato rifondato il MESEMB
LELLA CHIAMPO e B1-:rn Aouou. Il ricavato netto è STUDY GROUP, che opera a livello internazio-
stato di L. 1.361.245. Sono state devolute in nale e ha lo scopo di favorire lo studio della
beneficenza: L. 200.000 alla CARITAS di S. famiglia della Mesembryanthemaceae. Organo
Maria sul Sile (TV) e L. 300.000 alla Cooperativa ufficiale di questo gruppo è il M.S.G. BULLE-
di Vascon di Carbonera (TV) che si occupa del TIN che viene pubblicato nei mesi di Gennaio,
recupero di ex detenuti. La rimanenza servirà Aprile, Luglio e Ottobre. La lingua è l'inglese, le
per l'acquisto di un testo sulle piante grasse del foto sono in bianco e nero. L'abbonamento
valore di L. 260.000, per lo sviluppo di diapositi- annuo costa 4,00 lire sterline da inviare tramite
ve e per l'acquisto di materiali per l'allestimen- vaglia internazionale a Mrs. Suzanne MACE, 12
to delle future mostre. I visitatori sono stati Mill Rise, BRIGHTON, East Sussex BN 1 5 GD,
numerosi; sono stati acquisiti 10 nuovi soci. ' Inghilterra.
Le manifestazioni previste per l'anno 1988
saranno, in linea di massima, le seguenti:
Nel corso di 1.m'assemblea tenuta il 4 Luglio
in Febbraio FLORMART (Fiera di Padova);
in Aprile mostra a Noale VE; 1986, gli amatori ungheresi delle piante grasse
hanno manifestato il desiderio di organizzarsi
-_
in associazione ufficialmente riconosciuta, Ot_te- pianta e quello dell'autore della foto. Sarebbe
nuta la necessaria autorizzazione .ministeriale anche utile che sulla fotografia comparisse un
la "Magyar Kaktusz- és Szukkulenskedvelök elemento idoneo a far apprezzare le dimensioni
Egyesülete"› (Associazione Ungherese degli Ami- della pianta (in sua assenza indicarle) e che
ci delle Cactacee e delle Succulente) ha iniziato venissero anche indicate la provenienza della
immediatamente la propria attività con un'e- pianta e la sua età (almeno presunta).
sposizione che ebbe luogo dal 16 al 24 Agosto Ricordate che normalmente non è consentita
dello stesso anno presso lo zoo di Budapest e che la pubblicazione di fotografie eseguite in Orti
venne visitata da 36.000 persone. Il successo Botanici o di piante appartenenti a collezioni
della manifestazione anche dal pimto di vista pubbliche 0 private, a meno di esplicita autoriz-
finanziario ha permesso di realizzare una pub- zazione, che deve essere allegata alla fotografia.
blicazione dal titolo "TÖvIs" (La Spina) per la E indispensabile che le piante ritratte siano
quale si prevede una periodicità trimestrale. Gli classificate con esattezza e che la leggibilità
interessati possono rivolgersi al Presidente della della foto sia eccellente dato l'inevitabile scadi-
neonata associazione, TAMAS GYULA, Zsombor mento di qualità che sempre accompagna la
utca 24, H-1119 Budapest, Ungheria, per ulte- riproduzione tipografica. Salvo casi eccezionali,
riori informazioni. non vengono pubblicate fotografie in cui aom-
paiono anche persone. '

X CONGRESSO NAZIONALE Pubblicità sulla rivista

Nella sua adunanza del 5 marzo u.s. il Consi- La pubblicità, che compare sulle pagine del
glio Nazionale dell'A.I.A.S. ha deliberato che il giornale, ci aiuta a coprire le spese ed è inoltre
X Congresso Nazionale avrà luogo a Bergamo utile ai soci, che, in tal modo, possono essere
nei giorni 18 e 19-Giugno p.v. L'organizzazione informati sulla reperibilità di piante, semi,
sarà a cura della sezione Lombardia. Il pro- articoli per giardinaggio, fertilizzanti,,antipa-
gramma della manifestazione verrà spedito a rassitari o altri prodotti da loro desiderati. La
tutti i soci con la convocazione. redazione rivolge pertanto un caldo invito a
tutti coloro, che fossero in grado di procurare
inserzioni pubblicitarie, di mettersi in contatto,
ERRATA CORRIGE per informazioni concernenti i prezzi, peraltro
modicissimi, e per i necessari accordi, con il
Il n. del c.c.p. del segretario della sezione Socio, PASQUALINO NICOSIA, Viale Libia, 76 -
Toscana è 12487500. _, 00199 Roma.
L'importo della quota dell'anno 1988 dei soci La redazione accetta ogni tipo di pubblicità,
della sezione Lombardia è di L. 20.000 e non di ad eccezione di quella. concernente il commer-
L. 22.000 come indicato erroneamente nel fasci- cio di piante protette prelevate in habitat.
colo scorso.
Istruzioni per gli autori -di articoli
NOTIZIE SULLA RIVISTA Coloro che inviano articoli da pubblicare
sulla rivista sono pregati di mandare, per
Comunicazioni con la redazione
quanto possibile, dattiloscritti composti su una
sola facciata con spaziatura due, lasciando a
Nelle comunicazioni con la redazione, qualo-
destra e a sinistra un margine di almeno 2 cm.
ra desideriate ricevere una risposta, siete prega-
Dato che la preparazione degli articoli per la
ti di allegare alla lettera una busta già affranca- stampa (editing) avviene in sede redazionale, si
ta e munita del vostro indirizzo. prega di evitare l'uso di lettere tutte maiuscole e
di sottolineature e di indicare invece chiara-
Archivio fotografico
mente titoli, sottotitoli 'e capoversi e la posizio-
ne approssimativa di tabelle e figure. Particola-
Sia per corredare gli articoli inviati alla
ri esigenze per la stampa debbono essere segna-
redazione, sia per costituire un archivio fotogra-
late su un foglio a parte. In caso di dubbio
fico indispensabile per la regolare pubblicazio-
attenersi allo tile e al formato degli articoli
ne della rivista, vi preghiamo di inviarci foto-
correntemente pubblicati sulla rivista. Tenuto
grafie delle vostre piante. Sono ugualmente
conto che la rivista ha una certa diffusione
gradite fotografie in bianco e nero, a colori (in
all'estero, chi lo desidera può corredare il suo
questo caso le piante devono risaltare molto
scritto da un sommario non troppo stringato in
bene sullo sfondo) e diapositive (in b.n. o a
inglese, tedesco, francese o spagnuolo.
colori). Sul retro della fotografia, o allegate alla
Gli articoli e il materiale iconografico di
diapositiva, vanno riportate tutte le --notizie corredo (quest'ultimo viene restituito salvo de-
utili, compreso il nome del proprietario della
siderio contrario dell'autore) vanno inviati o

-v
alla redazione o ad mio dei membri del comita- caso di errori _ anche piccoli -- segnalarli alla
to di redazione. La pubblicazione degli articoli è Segreteria Nazionale.
comunque subordinata al parere favorevole del
'L comitato di redazione.
Informazioni
Servizio arretrati _
Il servizio è curato dal socio Pasquale RUOC-
Il servizio arretrati del nostro giomale è CO, Via G. Cosenza 236/A, 80035 CASTELLA-
affidato ad ADELE MANNARINO CORRADI, MARE DI STABIA NA. _
Largo Solera 7, I-00199 ROMA. É possibile chiedere, rispettando le ben note
Sono disponib_ili in buon numero i volumi 5 e regole (allegare busta affrancata e indirizzata)
6 della rivista, al prezzo complessivo di L. informazioni su libri e riviste concernenti il
15.000 cadauno. I volumi 1-4 sono esauriti. Ai mondo delle piante succulente, aiuto nella iden-'
suddetti importi, da versare sul c.c.p. numero _ tificazione di piante, consigli sulla coltivazione,
34048009 intestato ad Adele MANNARINO indi- illustrazione di tecniche culturali, -reperibilità
cando chiaramente la causale del versamento e di piante, indirizzi di collezionisti, reperibilità
del proprio recapito, vanno aggiunto L. 3.000 di cataloghi, ecc. ' -
per coprire le spese postali. Faremo il possibile per rispondere celermente
ed esaurientemente ai vostri quesiti, anche se in
Piccoli annunci E certi periodi' potranno verificarsi dei ritardi, per
i quali vi chiediamo scusa fin d'ora. Vi preghia-
Tutti i soci in regola con il pagamento della mo, tuttavia, di non rivolgere alla redazione
quota sociale possono usufruire gratuitamente domande, la risposta alle quali potrebbe costi-
della rubrica PICCOLI ANNUNCI. Per poter tuire pubblicità redazionale gratuita a favore di
essere pubblicato, un piccolo annuncio non deve qualche ditta o vivaio o prodotto. Coloro che
servire a scopi commerciali ma solo alla ricerca avessero interesse a far conoscere sé ola propria
0 all'offerta di occasioni riguardanti 'il mondo produzione ai soci dell'A.I.A.S. possono, con una
delle piante grasse. La redazione invita i soci modicissima spesa, usufruire del servizio pub-
con' esigenze pubblicitarie a voler usufruire del blicità offerto dalla rivista.
servizio pubblicità offerto dalla rivista.
Il testo dell'annuncio, compreso l'indirizzo ed
il numero di tessera del _socio, deve essere Documentazione '
battuto a macchina, non deve superare le cin-
que righe di stampa e pervenire alla redazione Attualmente l'A.I.A.S. intrattiene con una
entro il giorno 15 dei mesi di Gennaio, Aprile, ventina di associazioni di altri paesi rapporti di
Luglio e Ottobre per essere ospitato, rispettiva- collaborazione, che prevedono anche lo scambio
mente nei n. 1, 2, 3 e 4 della rivista. delle rispettive pubblicazioni. _
Delle pubblicazioni estere ricevute dalla reda-
zione sarà presentato sulla rivista un conciso
L'A.I.A.S. PER I SOCI sommario degli argomenti principali trattati. I
soci che fossero interessati alla lettura di qual-
Questa rubrica ha lo scopo di far conoscere ai cuno degli articoli pubblicati possono chiedere
soci i servizi, dei quali possono fruire. in prestito -_ per un periodo di tempo non
superiore' a 30 giorni- il fascicolo. Per conosce-
re le condizioni e le modalità del prestito i soci
Assistenza ai soci possono rivolgersi, rispettando le ben note rego-
le, ad Arturo GUIDONI, Via Sorelle Marchisio
Essa è curata dal Segretario Nazionale (Chia- 13, 00168 Roma.
ra VERARDI, Prolungamento Vico HI, Corso
Umberto 22, 70050 S. SPIRITO BA), che è lieto
di mettersi a disposizione per risolvere qualun- LETTO PER VOI
que problema connesso con Fappartenenza al-
l'A.I.A.S. e, in particolare, con quelli riguardanti A. BIANCI-IERI ci invia un ritaglio de “IL
la regolare ricezione della rivista. SECOLO XIX" del 9 Ottobre s.a. in cui si dà
Al fine di assicurare funzionalità alla distribu- notizia del sequestro effettuato da Carabinieri e
zione della rivista, i soci che cambiano indirizzo Guardie Forestali in un paio di vivai della
sono pregati di comunicare tempestivamente la provincia di Imperia di oltre 13.000 piante di
variazione: troppo spesso vengono restituiti Lophophora williamsii munite, a quanto pare, di
giomali spediti a soci, che hanno cambiato regolare permesso di importazione. A questo
domicilio senza renderlo noto. ~ riguardo la redazione ritiene doveroso ricordare
Controllare inoltre l'indirizzo riportato sulla (non si 'può usare _un altro verboin quanto "la
busta, nella quale si è ricevuto il giornale e, in legge non ammette ignoranza") che la vigente
I

pochi e non rifletta il pensiero della maggioran-


legislatura in materia di sostanze stupefacenti
za dei soci di quella sezione.
fa esplicito' riferimento al "Peyote". Non è
pertanto consentito ad alcuno, salvo i casi
Gianfranco Rovida
previsti dalla legge, detenere, coltivare e com-
merciare piante di Lophophora riconosciute per
tali. Per evitare possibili "grane" gli organizza- DALLE ALTRE RIVISTE `
tori di mostre faranno bene, da ora in poi, ad
esporre tali piante solo in effigie. . Mitteilungasblatt des Arbeitskreises für Mam-
millarienfretmde, l l (5), 145-180 (1987)

PICCOLI ANNUNCI Nel resoconto di un viaggio effettuato in


Messico F. WOLF descrive il ,habitat di Mammil-
laria huitzilopochtlii, la cui diagnosi venne pub-
Scambio Euphorbia alluaudii, E. didieroides, blicata da D.R. I-IUNT nel 1979 e che qui viene
E. balsamifera, Morzadenium sp. nova, Didiérea riportata. Le piante crescono in pieno .sole su
madagascariensis, Pachypodium rosulatum, Ka- pendii formati da una roccia incoerente-di color
larzchoë behariensis e altre con piante del genere rosso-bruno in cui affondano le lunghe radici e
Monadenium e altre africane (escluse Mesem- che raggiunge temperature insopportabili. Le
briantemacee). Per accordi scrivere o telefonare spine, bianche e splendenti, ricoprono comple-
a FLAVIO BONDIMAN, -VIA 28 GENNAIO, tamente il corpo, il cui vertice appare di color
`37063 ISOLA DELLA SCALA VR - bruno carico. Nella popolazione esaminata solo
Tel. 045/7302345. pochi esemplari erano-forniti della spina centra-
le di cui si fa menzione nella diagnosi e che
sembra compaia su quelle piante che crescono
LA POSTA DEI LETTORI in posizioni molto esposte. In habitat sono rare
sia le forme crestate, sia le piante che hanno
Avrei preferito che la polemica sollevata dalla subito una divisione dicotomica. Sembra anche
sezione Triveneto sulla faccenda della quota che questa specie sia molto selettiva per quanto
sociale non fosse andata oltre l'ambito del concerne la natura del suolo su cui vegeta. Su
Consiglio Nazionale, ma la relazione di quella tassonomia e nomenclatura riferisce L.E. NEW-
sezione, pubblicata nelle pagine blu del fascico- TON in un articolo intitolato "Basi sperimentali
lo ottobre-dicembre della rivista, mi obbliga ad della tassonomia del genere Mammillaria". Nel-
un commento. la seconda puntata della discussione su Mam-
Non voglio certo alimentare la polemica millaria candida Scheidw. “Mammillaria" o
contestando quanto riportato a proposito della ”Mammilloydia"? Buxbaum si è forse sbagliato?
Assemblea Nazionale di Roma, della cui condu- H. ROGOZINSKI racconta come si sia recato
zione, come Presidente, mi assumo la piena insieme con P. SCHÃTZLE da Saltillo a Parras per
responsabilità. conoscere il habitat di M. viescensis n.n. Da
Voglio solo dire che nessuna sezione può Parras si sono poi trasferiti a- Menchaca dove
arrogarsi il diritto di decidere autonomamente hanno trovato una popolazione di M. candida
quanto deve essere la quota di iscrizione al- con fiori di color rosato e spine di colore da
l'A1AS o come tale quota deve essere impiegata. bianco a fulvo; il seme di questa popolazione è
Ricordo che, a norma dello statuto, la quota del tipo descritto da BUXBAUM e cioè turbercola-
viene stabilita dall'Assemblea Nazionale e che to. Le domande che suscita la scoperta di questa
\¬_

l'amministrazione dell'Associazione è compito popolazione di M . candida sono: è sostenibile la


del Consiglio Nazionale (di cui fanno parte i teoria di BUXBAUM concemente la progressione
segretari regionali). Mi ero personalmente reca- dei semi e illustrata con l'esempio di M. ortiz-
to a Padova all'assemblea del Triveneto per fare mbicma (che HUNT considera sinonimo di M.
riflettere su quanto sopra e per invitare ad candida) oppure si tratta di due tipi di semi
attendere, come hanno fatto tutte le altre sezio- completamente diversi? È certo che si possa
ni, l'imminente riunione del Consiglio Naziona- considerare superflua l'esistenza di un genere (o
le che avrebbe esaminato il problema della di un sottogenere) Mammilloydia come proposto
quota ed avrebbe preso le opportune decisioni, da RII-IA & RIHA? Comunque, SUPTHUT conferma
come poi ha fatto, nel rispetto della delibera che il seme di M. candida depositato da BUX-
dell'Assemblea di Roma. BAUM nell'erbario ha la stessa struttura di quella
Dispiace che una sezione come il Triveneto, del seme di M. candida da Menchaca. Su proprie
che tutti abbiamo ammirato per l'attività e esperienze di coltivazione di ll specie di Mam-
l'efficienza dimostrate, abbia assunto questo millaria della serie Polyacanthae riferisce J.
atteggiamento, che, oltre tutto, mi sembra spro- PILBEAM. Nel suo articolo dal titolo "È veramen-
porzionato alla rilevanza del problema. Spero te così complesso il complesso Mammillaria
solo che tutto ciò sia il risultato della focosità di mazatlanerzsis/occidentalis?" Th. M.W. NEUTE-
8
LINGS discute M_ mazatlanensis e le specie affini. verso il genere Echirzocereus" D. .IENSEN tratta
Nella sua rassegna storica introduttiva egli di E. triglochidiarus, E. scheeri, E. salm-dyckia-
arriva a concludere che Mammillaria mazatla- nus, E. pentalophus, E. gentryi, E. blanckii, E.
rzensis var. monocentra è in realtà M_ yaquensis e stramineus ed E. engelmanii. Una breve presen-
che M_ litroralis è un sinonimo di M. mazarlanen- tazione del genere Huemíopsis con le specie
sis. Nel suo articolo egli riconosce M. mazatla- atrosanguinea (originaria del Transvaal e del
nensis, M. mazatlarzensis var. occiderztalis, M. Botswana) di cui viene mostrata anche una
mazatlanensis f. patonii, M. mazatlanensis f. fotografia, gibbosa (originaria del Botswana),
sinalensis e fórnisce tabelle comparative accom- decipiens (originaria dell'Africa del Sud-Ovest,
pagnate da fotografie e osservazioni in coltura. del Botswana e della Provincia del Capo, an-
L'articolo si conclude con alcuni suggerimenti ch'essa raffigurata) e papillata (anch'essa origi-
riguardanti la coltivazione e la moltiplicazione naria del Botswana) viene fornita da W. MAN-
di questo interessante gruppo di piante. Il DERS. H. NLLSSON racconta delle visite da lui
fascicolo si conclude con la presentazione di M. effettuate durante un periodo di ferie passato a
neopàlmeri da parte di W. BLUM e di un seme Malta presso collezioni di piante grasse presenti
"doppio" di M. rekoi v. aureispina da cui si _su quell'isola. CARLA WoLr1-ans, in un articolo
potrebbero originare gemelli siamesi e di ge- dedicato a Discocactus pulvinicapitatus, descri-
melli siamesi di M. wrightii var. wolfíz' da parte ve la pianta, il suo habitat e, molto in dettaglio,
di O. APPENZELLER. . le norme da seguire per la sua coltivazione. In
un interessante articolo di carattere storico G.A.
Giancarlo Sleiter SYDow esamina le vicende delle cactacee dalla
~
loro prima introduzione, avvenuta con Cristofo-
Mitteilungsblatt des Arbeitskreises für Mam- ro Colombo, alla fine del XV secolo fino al 1696
millarienfreunde, I l(6), 181-216 (1987) non solo in Danimarca ma anche in tutta
Europa, fornendo anche un elenco delle pubbli-
Nel priino articolo di questo ultimo fascicolo cazioni comparse sull'argomento fra gli anni
del1'anno I-I. MULLER riferisce su quanto da lui 1535 e 1696. Concludono il fascicolo brevi note
osservato in Messico (Puebla, a occidente di di W. MANDERS; T. I-IA1.DAMME.N e U. EL1AssoN
Tehuacan) nella Meseta di San Lorenzo, un rispettivamente su Fòckea crispa, Norocactus
pianoro esteso per 6-8 'km in ogni direzione, tenuicylindricus e Weberocereus glaber.
dove crescono imponenti gruppi di Ferocactus
robustus in mezzo ai quali crescono sempre . Giancarlo Sleiter
alcune piante di Mammillaria (M. camea, M.
mystax). Questi gruppi di Ferocactus costituisco- Kaktus, 2| (3), 51-70 (1986)
no posatoi preferenziali per gli uccelli che si
pascono di frutti maturi di Mammillaria-e che In copertina Discocactus pugionacanthus di-
qui depositano le loro feci contenenti i semi segnatoda CARLA WOLTERS. D. JENSEN continua
indigeribili, che possono germinare ben protetti (HI puntata) la sua "crociera" attraverso il
e dare così luogo a piante che a loro volta genere Echinocereus, prendendo in esame que-
possono condurre un'esistenza indisturbata. sta volta E. tayopensis, E. dasyácaríthus e la sua
Dopo la conclusione dell'articolo di Th. M. W. varietà steereae, E. subinermis, E. stoloniferus, E.
NEUTELINGS sul complesso Mammillaria ochoterenae, E. amoenus, E. bristolii, E. floresii,
4 mazatlanensís/occidentalis viene riportata la ri- E. weinbergíi ed E. freudenbergeri. Sul XIX
stampa della diagnosi di M. freudenbergiz' Rep- Congresso dell'IOS tenutosi in Argentina riferi-
penhagen, una nuova specie che cresce presso sce G.A. SYDOW, mentre PA. ASEN racconta le
Muralla nello stato di Coahuila (Messico) ac- avventure di un lungo viaggio compiuto, in
I
compagnata da microfotografie del seme (molto occasione del XD( Congresso IOS, attraverso le
simile a quello di M. parrasensis) originali. provincie argëntine di Tucuman, Salta e Jujuy.
Considerazioni critiche di J. PILBEAM su Mam- J. I-Iovens, G. Komos e C. Womens illustrano in
millaria elongata/echinaria, una presentazione dettaglio Discocactus pugionacarzthus fomendo
dettagliata di O. APPENZELLER di M. crassimam- anche informazioni sul suo habitat. Su alcune
miflis e tre Mammillarie presenti nella collezio- Sulcorebutia boliviane (S. steinbachii G13, KK
ne di W. BLUM (M. theresae, M. zephyrarzthoides e
806, WR 56; S. mentosa, S. tiraquensis G15, S.
M. heidiae) concludono il fascicolo. spp. G25 e G2lb; S. vasqueziana e S. tororensis e
altre riferisce W. GERTEL.
` Giancarlo Sleiter
Giancarlo Sleiter
Kaktus, 2 I (2), 274f›(1š›sf›)
Kaktus, 2 I (4), 75-94 (1986)
In copertina Díscocactus pulvinicapitatus di-
segnato da CARLA WoLTERs. Nella seconda pun- In copertina Discocactus pulvinícapitatus var.
tata del suo articolo intitolato "Crociera attra- gigantoglobosus HU 461 'disegnato da CARLA
WOLTERS. Nella quarta puntata della sua "cro- UNA LIRICA
ciera" attraverso il genere Echinocereus D.
JENSEN conclude con la presentazione di Echi- CACTUS
nocereus pectinatus e'della sua varietà rigidissi-
mas, E. longisetus, E. nivosus, E. delaetii ed E. Cactus dalle mille spine!....
bmndegeei. Sulle disavventure (tutto il mondo è Ieri in festa
paese!) a cui può andare incontro chi acquista per un fiore scarlatto
piante grasse all'estero riferisce G. RAVN. P. spruzzato d'argento...
BRANDT PEDERSEN presenta Lui antico ibrido di Oggi triste
Yucca (Y. aloífolia '>< recurvifolia) che ricevette il perché il fiore è appassito...'
nome di Yucca "Vittorio Emanuele II" in onore E ti restan le spine...
del nostro Padre della Patria; come riferisce Così è il viver nostro:
P.C.O. NORGAARD, tale ibrido verme ottenuto qui gioie e allegrezze
in Italia all'inizio di questo secolo da dove si _ quand'anche concesse -
diffuse in Francia ed in Inghilterra. Di J. son presto già spente...
HovE.Ns, G. Konios e C. WoLTERs è la descrizio- Ma le mille spine
ne, accompagnata dai consueti eccellenti dise- son tutte presenti...
gni, di Discocactus spec. "Agua Limpa" che E sempre pungenti
cresce nello Stato di Goias in Brasile e che fino al sussulto estremo
sembra essere affine a D. subterrarzeo-proliferarzs del nostro respiro. .
Diers & Est. Conclude il fascicolo la traduzione
di un articolo di R. MOTTRAM comparso su “The CARLO PIERRI
British Cactus & Succulent Journal" e che Via Pacinotti l4,Torino
tratta di una corretta "alimentazione" delle
succulente.
† ADOLFO MARIA FRIEDRICH
Giancarlo Sleiter 1897-1987`

Si è spento ad Asuncion (Paraguay) all'età di


novant'anni il più profondo conoscitore della
flora succulenta di quel paese. Nato a Vienna,
Kaktus, 22 (1), 3-22 (1987)
servì come sottoufficiale nell'esercito austriaco
durante la I guerra mondiale. Dopo la guerra
In copertina una fotografia di un 'ibrido
trovò un'occupazione presso una gioielleria. Nel
naturale di Norocactus. P. BRANDT PEIERSEN 1925 emigrò in Brasile (S. Catarina) dove rima-
presenta anche in immagini (le foto sono di B.
se per cinque anni facendo l'agricoltore. Nel
KIEMPFF, redattore della rivista) le piante della 1930 si trasferì nel Paraguay, dove prese parte
Nordisk Kaktus Selskab (Società Settentrionale
in qualità di ufficiale addetto all'informazione
del Cactus): Euphorbia sipolisii, Aloë "Frans
alla guerra del Chaco fra Paraguay e Bolivia
Laursen", Orthòphytum saxicola, Kalànchoç; hil- (1933-35). Indotto a ciò dalle insistenze del
debrandtii, K. pirmata, Graptopètalum saxifragoi- botanico HASSLER, attivo presso l'Università di
de, Crassula rfauhii, Dorstenia foetida, Senecio
Asuncion, in compagnia del vicedirettore del-
cedrorum, Euphorbia milii v. hislopii '"Kristi l'Orto Botanico, approfitto dell'azioni belliche
tornekrone", Rhipsalis madagascariensis, Pepe-
per studiare la flora dei territori ancora inesplo-
romia gravèolens, P. sp., Haworthia mmcata, H.
rati del Paraguay occidentale fino alla frontiera
maughanii, Viscum minimum, Euphorbia sub-
(di allora) con la Bolivia. In quell'occasione
mammillaris ed E. ƒirnbriata. K.-E. NILSSON
vennero scoperte 42 specie e varietà nuove.
riferisce sui danni causati alla propria collezio-
Dopo la guerra (perduta dal Paraguay), A.M.
ne dalla presenza di roditori. Su avventure e
FRIEDRICH continuò i suoi studi floristici, a
disavventure nella moltiplicazione 'per seme di
partire dal 1963 in stretta collaborazione con G.
cactacee e altre succulente riferisce in modo MOSER, il quale ha dedicato al suo amico un
scherzoso I-l.E. HANSEN. Conclude il fascicolo un libro sulle cactacee che crescono nel Paraguay,
articolo di P. BRANDT PEDERSEN delfenigmatico
dal titolo: "Adolfo Maria Friedrich e il suo bel
titolo "Pensieri fuori tempo in tempo" in cui
Paraguay". Costituiscono riconoscimento dei 51
l'autore racconta le proprie esperienze di colle-
anni di attività di ricerca e di studio le piante
zionista e fotografo. che portano il suo nome: Gymrzocalycium friedri-
chii, Echinopsis adolfofriedrichii, Frailea friedri-
G.iancarlo Sleiter
chii e lo ricordano i numerosissimi esemplari da
lui raccolti e attualmente presenti nelle serre di
uno dei suoi migliori amici, GUNTHER Most-:R di
Kufstein in Austria. '
Giancarlo Sleiter
XXXV. Descritta da Fosrsn nel 1968, Mammillaria glassii (cosi chiamata in onore diCHAR1.Es G1.Ass,
condirettore del Cactus & Succulent Journal (U.S.A.), noto per la sua attività di ricerca nel campo delle
cactacee e per il contributo dato alla scoperta di molte specie nuove, soprattutto Mamrnillarie) si e
andata progressivamente diffondendo nelle raccolte amatoriali, sia per la sua autofertilita, sia per la
facilità con cui è possibile moltiplicarla per mezzo dei numerosissimi getti che produce. La pianta,
infatti, e fortemente cespitosa; le singole "teste" sono sferiche, possono raggiungere un diametro di 2
cm e piu e hanno il vertice depresso. I tubercoli, cilindrici (M. glassii appartiene, infatti, alla serie
Stylothelae = con i tubercoli a forma di colonna), sono morbidi e contengono un succo acquoso; alle
loro ascelle si trovano circa 25 peli setolosi bianchi, sottili e morbidi. Sulle areole, nude, moltissime
spine radiali (fino a 60), lunghe 1-1,5 cm, bianche, tricomorfe e intrecciantesi tra loro al punto di
nascondere quasi completamente il corpo della pianta. Le 6-9 spine centrali sono di color ambrato e
lunghe 4-5 mm; di esse una è solitamente uncinata, più robusta e discosta dal corpo della pianta. I fiori,
che di solito si aprono singolarmente, sono di color rosato, lunghi fino a 1,4 cm e han no un diametro di
3-5 mm; essi compaiono in Marzo-Aprile.
I frutti, di aspetto non usuale, sono fusiformi, verdi e diventano di colore rosa quando sono
perfettamente maturi ( circa 3 mesi dopo la fioritura). I semi sono neri. Il habitat di M _ glassii si trova
nei pressi della cittadina Dieciocho de Marzo (XVIII Marzo, stato di Nuevo Leòn, Messico) dove cresce
in ombra in prossimità del margine di un profondo avvallamento su suolo calcareo perfettamente
drenato. Di queste notizie si dovra tener conto per avere successo nella coltivazione di questa
Mammillaria. Quindi, esposizione a mezz'ombra (alle nostre latitudini l'intensita della radiazione
solare non raggiunge quella che si ha in Messico) con ottima ventilazione, prudenza nelle innaffiature e
nessun ristagno di umidita. Durante l'inverno bisognerà evitare che la temperatura si avvicini troppo
al punto di gelo. ` _
Nel 1975, REPPENHAGEN trovo a 2400 m s.l.m. su una montagna nei pressi di Ascension (Nuevo Leon)
una Mammillaria, molto simile a M_ glassii, che cresceva in ombra leggera nella fessura di una roccia in
cui si era accumulato humus e che egli chiamò Mammillaria ascensionis. Data l'eseguità delle
differenze morfologiche e l'assenza di differenze nell'aspetto dei semi rispetto a M. glassii (la differenza
più vistosa è rappresentata dal diametro della corolla che puo raggiungere 22 mm), G|_Ass e FosTER
considerano M _ ascerzsionis solo una varieta di M _ glassii.
(G. Sleiter - Collezione e foto Lombardozzi)

XXXVI. Pubblicata con il nome di Echù-rap.-:is violacea da WERDAMANN nel 1931 e trasferita da
Backeberg nel nuovo genere Acarzlhoca1_vciw-n (dal calice spinoso) da lui eretto nel 1935, questa pianta
scoperta da E. STUMER nel 1930 presso Cordoba (Argentina) a 1000 m di altitudine dove cresce fra rupi c
su pendii erbosi, si può senz'altro raccomandare anche ai meno esperti fra gli amatori. Acantlzocaly-
ci:-mi violacew-iz (Werd.) Backbg. cresce solitario; il corpo, ernisferico in gioventù, più allungato in età
adulta (può raggiungere un'altezza di circa 20 cm ed un diametro di circa 15) ha un'epidermide di color
verde chiaro opaco (talora con toni giallastri). Le costole, in numero di 15 o più, sono alte fino a 2 cm
diventando più appiattite verso la base della pianta. Le areole, tondeggianti (diametro 5-7 mm), sono
rivestite inizialmente di tomento bianco e poi diventano nude. Il numero delle spine per areola, che
all'inizio è di 10-12, aumenta in seguito fino ad arrivare a 20 circa. Le spine, giallastre o cornee in
gioventù, bianco-grigiastre in età avanzata, presentano una punta più scura, sono diritte, aciculari,
pungenti e lunghe fino a 3 cm. I fiori che spuntano in prossimità del vertice in 2-3 cicli dalla tarda
primavera fin verso il termine dell'estate e che durano alcuni giorni aprendosi verso mezzodì e
richiudendosi alla sera, sono di color viola chiaro con gola bianco-verdastra, lunghi da 60 a 75 mm e a
forma di imbuto svasato. I filamenti degli stami, che alla base sono circondati da un diaframma di peli,
sono di color giallo-verde, le antere sono gialle, stilo e stigma sono verde pallido. Tubo e ovario sono
rivestiti da squame che terminano con una resta perganienacea lunga alcuni mm e che conferiscono
perciò, specie ai bocciuoli, un aspetto tipicamente setoloso. I semi sono rotondeggianti, di color nero
opaco.
Poiché l'apparato radicale di A. vicilaceum è piuttosto esteso non bisognerà essere troppo avari con le
dimensioni del recipiente di coltura. La coltivazione avverrà in un terriccio ricco e permeabile avente
reazione acida. Nella buona stagione bisognerà fare in modo che la pianta possa godere di un lieve e
costante apporto di umdità, mentre lo svernamento (da Ottobre a Marzo) avverrà in condizioni di
aridità con temperature minime attorno a 5 “C (le piante comunque resistono anche a brevi periodi di
gelo). L'esposizione sarà sempre in pieno sole con ottima ventilazione. La riproduzione avviene per
semina; i semi germinano con facilità. La forza da fiore viene raggiunta generalmente al quinto anno di
€123.
(G. Sleiter - Collezione e foto Frachey)
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Matucana paucicostata - San Marcos - 2800 In
s.l.m.

Matucana paucicostata var. senllis Knize n.n. ll


ne ho potuto contare 14. I tubercoli sono fiore si sta aprendo
tronco-conici alti 0,5 cm con base ovale
larga 1 cm. Le areole poste in cima al propria delle spine più giovani poiché,
tubercolo sono biancastre, feltrose, non invecchiando, esse diventano completa-
molto grandi e rotonde (diametro 3 mm). mente bianche e la colorazione brunastra
Da esse nascono 12-15 spine lunghe da 0,5 rimane solamente sulla loro punta.
a 20 mm irradiate in tutte le direzioni Ea radice è grossa, a fittone.
senza, a mio avviso, una netta distinzione
tra radiali e centrali. Quando nascono MATUCANA RITTERI Buin.
dall'apice sono completamente brune a
punta più scura; questa colorazione è Corpo globoso appiattito, verde scuro
con epidermide lucida, e fomítof di 12-22
coste larghe e poco prominenti) L'areola è
allungata e stretta e reca 7-10 spine radiali
lunghe 1-3 cm e una 0 due spine centrali.
Le spine sono leggermente ricurve e sono
"\.

di colore nero 0 marrone. Nel complesso la


pianta ha un aspetto poco spinoso: forse
questo è dovuto alla distanza che intercor-
re tra areola ed areola. I fiori sono di color
vermiglio o carminio, lunghi 7-9 cm.

Matucana polzii (Quivilla)

26
Seme di Matucana paucicostata KK I768
Seme di Matucana paucicostata FR 597
MATUCANA vARmB11_1s Rauh & Backbg.*
;-.;_;_ _ _* _<;,: -.-.-,_I_ _; - - _

Il corpo è globoso; poi allungato, suddi- -.


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I

viso in 25-26 coste strette e fortemente


tubercolate. I tubercoli sono tronco-conici
con una base larga 0,5 cm ed alti altrettan-
to; l'areola è grande, ovale, e ricopre
totalmente l'apice del tubercolo. Bianca-
stra e feltrosa reca un buon numero di

(*) Secondo RITTER, la diagnosi di Rauh &


Backeberg è troppo generica e incompleta per
poterla riferire con sicflrezza a qualcuna delle
popolazioni di Matucarza che crescono nei pressi
di Churin (Valle Huaura) a 2.500 rn di quota
(N.d.R.). Matucana tuberculosa

__ PALMERO FLORIANO ___._

Piante grasse Varie

BORDIGHERA
Via Madonna della Ruota, 66
*I Km. prima di Ospedaletti (lato more) àk
<5: 0184 26.62.58
nn

de rispetto alla dimensione del tubercolo, è


biancastra, feltrosa e da essa si irradiano
in ogni direzione 40-50 spine bianche e
setolose lunghe da 1 a 2 cm. Alcune dj
queste, in numero di 5 o 6, più centrali,
sono più robuste, con punta brunastra e
base più chiara.

MATUCANA WEBERBAUER1 (Vpl.) Backbg.


Corpo globoso appiattito, che con I'età
può raggiungere 15 cm di diametro; è

Niãatucana ritterl (collezione Martini, foto Zerbi-


m

spine (da 20 a 30) irradiate in ogni direzio-


ne; sono bianche e setolose, hanno una
lunghezza massima di 1,5 cm e sono
leggermente ricurve. Centralmente si pos-
sono distinguere 4-6 spine più robuste,
leggermente più giallastre con punta bru-
na, e lunghe sino a 2,5 cm.
Possiedo tm secondo esemplare (nato da V

seme proveniente da Oyon) dove la colora-


zione è decisamente differente: le spine
radiali sono giallo chiaro mentre quelle Matucana ritteri
centrali sono giallo miele. I bocciuoli na-
scono tutt'int0rno all'apice sulla sommità- fornito di una ventina di c0Ste tubercolate
dell'areola e sono privi di peli. non molto larghe che si `restringono tra
tubercolo e tubercolo..
Matucana weberbaueri è molto simile,
MATUCANA VILLARICA Knize n.n. come aspetto, alla Matucana myriacantha
Corpo globoso poi allungato, verde, mol- ma quest'ultima differisce principalmente
to simile, per quanto riguarda l'aspetto ed per la forma delle costolature e per il loro
il portamento, a Matucana haynei. Presen- numero: sono più numerose, poco tuberco-
ta 24-26 coste tubercolate. L'areola è gran- late, con tacche trasversali e più larghe.

28
fiori di colore arancio e quindi potrei
ipotizzare che gli esemplari da me osserva-
ti appartengano a tale gruppo. Non condi-
vido l'affermazione che la colorazione gial-
lo limone sia una peculiarità di tale specie.
Faccio riferimento all'articolo scritto sul
primo numero del sesto volume della no-
' -*-**`~;- I?_ - stra rivista "Piante Grasse" dai soci STEFA-
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Matucana variabilis (Oyon)


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Il colore del fusto della Matucana weber-


baueri è verde scuro. Le areole sono gialla-
stre e feltrose e da esse si irradiano una
ventina di spine, alcune delle quali lunghe
anche 4 cm, gialle ed addirittura dorate se
giovani, più chiare e giallastre se vecchieì
Non c'è distinzione, per me, tra quelle
radiali e centrali. La pianta può accestire
da adulta formando grossi cespi. Matucana villarica KK 580 - Vìllarica - 3800 m
Il fiore è zigomorfo, lungo 6-7 cm, con il s.l.m.
tubo fiorale scarsamente ricoperto da peli,
i bocciuoli sono nudi e nascono dalle fotografato delle Matucana haynei con fiori
areole disposte intorno all'apice della giallo e rossi. È vero che le suddette piante
pianta. potrebbero non essere delle haynei ma è
La scarsa lanugine fuoriesce dalle sca- altrettanto vero che è impossibile che tali
glie lanceolate che ricoprono il tubo fiora- esemplari fossero delle Matucana weber-
le, che è tubolare e leggermente imbutifor- baueri poiché queste ultime crescono sul
me. versante orientale della Cordigliera Cen-
Il fiore è giallo limone; sui miei esempla- trale presso Chachapoyas, dipartimento di
ri la colorazione è giallo arancio ma mi è Amazonas, nel Perù settentrionale e non
noto che si conosce la varietà flammea con vicino al paese di Matucana nel Perù

29
A parte questa mia personalissima con-
l statazione, ho avuto modo di osservare la
fioritura di diverse decine di esemplari di
Matucana weberbaueri posseduti da vari
collezionisti di mia conoscenza: essi aveva-
no, invariabilmente, i fiori della stessa
colorazione giallo arancio.

EOMATUCANA oREoDoxA Ritt.*


Il corpo è subgloboso o emisferico di
l colore verde scuro e, se franco, raramente
,, I accestente_ Si vedono spesse nelle collezio-
ni esemplari abbondantemente ricoperti
Matucana weberbaueri da polloni; ciò dovuto alla frequenza con
cui si tende a tenere innestata questa
centrale. La stessa ,Matucana myríacantha, pianta poiché la crescita risulta difficolto-
secondo il testo di CULLMANN, GÖTZ e sa se la stessa è lasciata sulle sue- radici.
GRÖNER "The Encyclopaedia of Cacti", Il corpo è provvisto di 7-12 costolature
avrebbe i fiori di colore giallo: ed ancora, irregolari, a loro volta formate da grossi
Matucana aureiflora ha i fiori dello stesso tubercoli tronco-conici. Tali coste sono
colore. divise da profondi solchi longitudinali e
profondi solchi trasversali dividono tra
loro i tubercoli, specialmente nella parte
giovane della pianta.
Le areole sono piccole, provviste di 4-12
spine lunghe sino a 4 cm, brunastre se
giovani, grigiastre se vecchie.
La radice è a fittone. _
I fiori nascono molto vicino all'apice
della pianta e sono a simmetria radiale
(fiore attinomorfo); il calice è esile, privo
Fil
di peli, lungo 4-6 cm. Esternamente la
'Un
*ei colorazione del fiore varia da arancio a
rosso carico, internamente da giallo dorato
ad arancio rosso.

COLTIVAZIONE

Le Matucana non danno grandi proble-


mi di coltivazione se si osservano alcune
regole che sono molto importanti.
Per quanto riguarda i vasi, quelli di
terracotta vanno benissimo, ma anche
quelli di plastica possono essere utilizzati
senza paura; io coltivo le mie piante sia in
coccio sia in plastica e non ho mai avuto
alcun problema.
Ibrido (ottenuto da A. Benzonl) tra Eomatucana
-oreodoxa e Soehrensia sp. (*) Non ancora classificata come Matucana.

30
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lo stesso terriccio che davo ai Gymnocaly-
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giardino, torba, ghiaietta ed abbondante
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aggiunta di agriperlite) queste assorbivano
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-'.*;°` s.- una grande quantità di acqua, sebbene


fossi parsimonioso con le innaffiature an-
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:ia __ che nei mesi estivi.
E bello e soddisfacente vedere le nostre
piante, crescere e produrre fiori, ma sulle
-Pf_ mie tutto questo avveniva in modo anor-
`~'P" ."Ipa
-_17.1* . '- ..'-'Iu J,
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male: crescevano troppo! Gonfiandosi
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. d'acqua diventavano "obese”, produceva-
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no spine piccole e pochi fiori, proprio come
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quando si concima troppo.
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M fa-o- 4
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-n.

Ho incominciato, all'inizio, a far cresce-


re le mie Matucana in un terriccio che
veniva utilizzato per la stragrande mag-
gioranza dei cactus che componevano la
mia collezione, ma mi sono reso conto, con
l'esperienza acquisita, che questo non an-
dava bene.
È. da tenere presente il fatto che queste
mie osservazioni sulla coltivazione sono
state effettuate dove abito e potrebbero
rivelarsi non valide se fatte in un altro
luogo; voglio dire che il metodo di coltiva- -~.- _-

zione che io ho adottato è senz'altro giusto


in Piemonte dove il clima è quello che è
(primavere poco calde con abbondanti
piogge, estati calde ma anche umide e con
una debole irradiazione solare spesso fil- Matucana haynei var. (collezione Martini, foto
trata da cappe di calore che rendono le Zerbini)

31
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Eomatucana oreodoxa Eomatucana oreodoxa

A questo punto potevo adottare due coltivare tali cactus in un terreno ricco e
soluzioni: o innaffiare molto poco o impo- moderatamente drenato. Attualmente io
verire ulteriormente il terriccio rendendo- aggiungo una quantità di ghiaia e ghiaiet-
lo molto magro. Ho scartato la prima to pari alla quantità di terriccio base che
soluzione poiché mi creava troppi disagi intendo utilizzare, rendendo così il tutto
(non è facile, quando si hanno molte molto povero e permeabile all'acqua poi-
piante, bagnare un giorno una specie , due ché è mia convinzione che questi cactus,
giorni dopo un'altra e così via e ricordarsi, più di altri, funzionino come delle vere
di settimana in settimana, quale si era pompe naturali nel momento in cui vengo-
innaffiata per prima; la cosa si complica no innaffiati: cercano di immagazzinare
ulteriormente, poi, se si aggiungono a più acqua possibile quando questa viene
distanza di tot annaffiature i sali minerali data loro e subitamente poiché, in natura,
per la concimazione, un funghicida o altro) quando piove, queste piante non hanno
e ho cercato di lavorare sulla seconda una grande possibilità di approvvigiona-
apportando, cioè, delle modifiche alla mento visto che il terreno è composto in
composizione del terriccio. gran parte da polvere e ciottolame attra-
Avevo avuto altresì informazioni sul verso il quale l'acqua scorre con grande
habitat delle Matucana e mi ero reso conto facilità non venendo quasi per niente trat-
che queste piante vivono in un terreno tenuta.
privo di humus estremamente drenato, Comunque, anche con questo tipo di
polveroso. Era quindi errato insistere e terriccio, non esagero con l'innaffiatura e

32
Io credo che questasuddivisione sia il
risultlàto di osservazioni raccolte sui diver-
\\ si modi con cui crescono le piante del
genere. Spiegandomi meglio posso dire che
le Matucana sono presenti a quote molto
alte (oltre i 2500-3000 m) e quindi sottopo-
'*"\_`,`
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ste a temperature più fredde; il corpo è più
sviluppato in altezza che non in diametro
ed è avvolto da molte spine lunghe e
robuste, accompagnate da peli e setole. Le
Submatucana sono generalmente presenti
a quote più basse (al di sotto dei 2500-3000
/Z;_« ¬'~ _:;%.ì_-¬__:+-.-
m) e quindi abituate a temperature più
miti, hanno una forma per lo più globosa o
globoso-depressa; le spiinè sono deboli,
aghiformi e rade su ogni areola.
Un altro fattore di distinzione sembra
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essere il tubo fiorale provvisto di peli sulle


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seconde e sprovvisto di peli invece sulle
prime, ma questo carattere non sembra
essere così distintivo, come si vorrebbe

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Sezione del fiore Borzicactus (Submatucana)


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Krahnii Donald

mi limito ad innaffiare, al massimo, una


volta alla settimana, anche nel periodo più
caldo. L'unico problema può essere rap-
presentato dal fatto che alcune Matucana
crescono a bassa altitudine (800 - 1000 m),
il che farebbe pensare che tali cactus
abbisognano di terreno più ricco, più nu-
triente; a mio parere però non è così. Come
prova ho invasato una Matucana ritreri
usando come terriccio solo ghiaia e sabbia
e non ho notato alcune difficoltà di crescita
da parte di questa.
La diversità di altitudine come habitat è
stata una delle cause che ha spinto studiosi
come Backeberg a suddividere questo ge-
nere in Matucana e Submatucana; suddivi-
sione che, come si sa, non viene accettata
da molti.

Matucana hystrix

33
la coltivazione, o, almeno, lo deve solo
influenzare occasionalmente; voglio dire

\,»-1!
che si può adottare un sistema generalizza-
to per Matucana e Submatucana facendo
eccezione per alcune specie, quali Subma-
lucana formosa o Submatucana myria-
cantha, alle quali si dovranno dare alcuni
gradi in più di calore nella stagione fredda.

«fm
i”
Non è infrequente, comunque, che si verifi-
chino, tra i collezionisti, casi in cui tali
piante, sebbene tenute in condizioni non
('_ qu
idonee, prosperino benissimo anche colti-
\ a
vate allo stesso modo di tutti gli altri
cactus.
ìv
Più importante è, invece, dare alle nostre
,_øP./ri,
1 _... ___;
Matucana quanto più sole è possibile. Una
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" -'/› posizione a sud-est è senz'altro la migliore
cercando un angolo dove i raggi solari
arrivino per sei o sette ore. Non ho mai
notato segni di bruciature sulle mie piante
ma, per precauzione, dopo l'asciutta inver-
nale e dopo averle poste in un luogo
assolato, consiglio, per i primi giorni, di
Ombreggiarle leggermente, almeno duran-
te le ore più calde.
Consiglio di esporre al sole principal-
_ .,.- ....__........._._..---.-.g«~ mente per due motivi: secondo me si
ottiene una migliore spinazione e, sempre
Matucana hystrix var. nigrlspina KK 53 I
secondo un mio personalissimo parere, si
ottengono migliori e più precoci fioriture_
poiché in entrambi i generi si possono H0 notato che le Submatucana fioriscono
avere popolazioni prive della caratteristi- più facilmente delle Matucana ed anche
ca (tubo fiorale peloso o glabro) che do- più precocemente; mi è capitato di veder
vrebbe eseere tipica del genere. Questa produrre fiori da esemplari di Submaruca-
osservazione potrebbe avvalorare l'idea na paucicosrata non più grandi di-4-5 cm,
che alcune piante (non so se sia esatto mentre non ho ancora avuto il piacere di
definirle forme di transizione) rientrino in
una categoria intermedia.
In questo articolo, come si è potuto
notare, ho chiamato tutte le piante descrit- . ,grill `

te con il nome di Matucana ma, a dire il 1! É:I.“_'-_*


vero, io stesso preferisco dividere queste É'_?.,›1$”'_`

piante nei due gruppi sopra menzionati, se


non altro per capire, nei discorsi che si
fanno tra amatori, collezionisti e botanici,
di che cosa si stia parlando e per poter fare
una ragionevole suddivisione in specie e
sottospecie fra tutte le piante appartenenti
alle Borzicactinae. H'.
«_-'

Tutto questo discorso non deve ad ogni


modo, influenzare le nostre cognizioni sul- Matucana purpureoalba

34
più basse e, per brevi periodi, anche al di
sotto dello zero; io non ho mai voluto
provare, anzi rischiare, poiché non soppor-
to l'idea di poter perdere delle piante di
per sé difficili da reperire sul mercato e
poi, magari, non più rimpiazzabili, per il
solo motivo di fare un esperimento.

SEMINE E, MALATTIE
Per effettuare le semine delle Matucana
si può adottare il solito sistema che viene
usato per la stragrande maggioranza degli
Matucana celendinensis
altri cactus. Personalmente ho fatto diversi
esperimenti cambiando, di volta in volta, il
vedere fiori sulle mie varietà di Matucana
terriccio su cui volevo seminare: ho semi-
haynei sebbene gli esemplari in mio pos-
nato in sabbia pura, nel ten'iccio che uso
sesso abbiano un diametro di lO-12 cm.
per le Matucana adulte, in torba setacciata
Devo anche far notare che alcune di
con aggiunta di sabbia, in torba e letame
queste hanno prodotto numerosi bocciuoli
maturo di coniglio; le Matucana sono
che, però, non sono riusciti ad aprirsi e
sono miseramente seccati. Non so trovare
una spiegazione a questo poiché non faccio
mancare i sali minerali necessari e cerco di
coltivarle nel miglio modo possibile: posso
solo ipotizzare che le mie piante, seppur
già di una certa dimensione, non siano
ancora in forza da fiore. - _. `
il
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Sulla coltivazione devo ancora aggiun- ."“-'- ¬.. _.--f' '


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/'.-9.'..f'\
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gere alcune note su come tratto le mie 'V\\

Matucana nel periodo invernale. Sospendo ¬¬|_'


_~I~¢.'
le innaffiature nel mese di Settembre per
poi riprenderle nel mese di Marzo; in
quest'arco di tempo non dò assolutamente ¦,':~t
acqua alle mie Matucana ma, saltuaria-
mente, le nebulizzo usando acqua piovana
o acqua distillata. Dispongo di una piccola .`:__¦~È'_s;.£
sen'a, autocostruita, senza riscaldamento e
ci porto tutte le piante della mia collezione
dal mese di Febbraio, lasciandovele fino a
Novembre. Nei mesi invernali le dispongo
lungo le scale di casa mia, dove la tempe-
ratura oscilla da una minima di 6 ad una
massima di 13 °C, l'illuminazione è buona
e l'umidità non è molto elevata.
In questa condizione “svernano" benissi-
mo, incluse le Matucana, e devo dire che le
perdite per marciume od altro sono prati-
camente nulle. Molto probabilmente, sen-
tite anche le esperienze di altri soci, le Matucana clavispìna (da seme raccolto a Cora-
Matucana sopportano temperature anche cora a 4200 m s.l.m.)

35
dati di località, questo per evitare di
immettere sul "mercato" dei collezioni-sti
esemplari "dubbi", i quali non farebbero
altro che confondere ulteriormente le idee
sulla classificazione di questi cactus. Non
stò alludendo direttamente al problema
della diffusione di piante ibride poiché
ritengo che attualmente non ve ne siano
molte in commercio, visto le difficoltà che
si hanno ad avere le piante-tipo, e dato che
quello delle Matucana e un genere poco
coltivato. Non escludo, ovviamente, che
-1
non ve ne siano, visto anche che l'ingegner
BENZONI di Vedano Olona ha ibridato una
Eomarucana oreodoxa con una Soehrensia
sp. ottenendo un esemplare oltremodo in-
teressante, sia perché ciò indica l'esistcnza
di affinità genetiche tra i due generi, sia
sotto il profilo estetico. :
Le Matucana sono soggette a marciume
come tutte le altre succulente e per evitar-

l
1

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4

Matucana blancii var. platygona

sempre germinate e cresciute senza troppi


problemi sino al successivo trapianto. Ulti-
mamente, indirizzato dalle mie considera-
zioni, ho adottato come terreno su cui
seminare, una miscela composta da argilla
sabbiosa mescolata con abbondante
ghiaietto per acquari. Sterilizzo, come
molti altri, il terriccio e combatto muffe e
funghi con Lui buon funghicida, asportando
nelle prime settimane, tutte le particelle
organiche visibili, comprese eventuali
piantine ammuffite o marcite. Se i semi
sono freschi, e questo è un fatto molto
importante, si dovrebbero vedere le prime
piantine nascere già dal terzo giorno dopo
la semina.
Vorrei consigliare, a chi eventualmente
volesse cimentarsi nella coltivazione di
queste Borzicactinae, di seminare possibil-
mente semi provenienti da piante ben Matucana sp. nova (da seme raccolto a Poma-
classificate, eventualmente provviste di bamba)

36
lo, come ho già scritto, raccomando un quanto riguarda l'integrità della pianta
terriccio ben drenato ed un riposo inverna- che risulterà rovinata presso l'apice; que-
le completamente privo di innaffiature. sto, crescendo, produrrà per un certo pe-
Agendo in tal modo, gli attacchi da parte di riodo tubercoli piccoli provvisti di minute
funghi sono molto contenuti e raramente si spinette ben lontane dal loro vero aspetto.
hanno delle perdite. Per combattere questi parassiti esistono
Attacchi da parte di acari e cocciniglie moltissimi prodotti in commercio e quindi
sono, invece, più frequenti: se non si presta non c'è che l'imbarazzo della scelta da
molta attenzione e se non sono combattuti parte dell'interessato; gli unici consigli che
efficacemente possono causare seri proble- posso dare (e non riguardana solo le Matu-
mi. Anche se personalmente e fortunata- cana) è di non aspettare che le nostre
mente non ho mai avuto occasione di piante vengano completamente infestate
osservarlo direttamente, so che le Matuca- prima di agire e di alternare due o tre
na sono facilmente attaccate dal ragnetto prodotti diversi per evitare che i parassiti
rosso il quale causa i ben noti danni: si assuefacciano ad un unico prodotto che
l'epidermide assume un colore rossiccio e si rivelerà, poi, inefficace col passar del
secca, screpolandosi con il crescere della tempo.
pianta, che rimane così deturpata irrime-
diabilmente. Voglio ringraziare i sigg. ANGELA e MA-
Un altro terribile parassita è la coccini- RIO MARTINI '-per avermi messo a disposizio-
glia cerosa; questi insetti che si trovano ne diapositive e piante e voglio altresì
specialmente sull'apice delle piante, ap- ringraziare la signora ANNAROSA NICOLA
paiono bianchi poiché coperti da uno stra- per avermi dato la possibilità di effettuare
terello formato da granuli di cera che le le diapositive dei semi.
protegge: essi diventano grigiastri se inu- I disegni sono dell'Aut0re_
miditi con alcool od altri pesticidi. Le foto, salvo diversa indicazione, sono dell'Au-
Sulle Matucana meno spinose, le Subma- tore a piante della sua collezione.
lucana per intenderci, sono facilmente visi-
bili e sono eliminabili manualmente con
uno stuzzicadenti o con qualsiasi altro Bibliografia
oggetto acuminato; la cosa è più comples-
sa per le Matucana le quali hanno gli apici G. LODI, Le Mie Piante Grasse, Edagricole,
fittamente coperti da spine e peli che Bologna, 1979.
impediscono all'osservatore di vedere, se W. I-IAAGE, Kakteen von A Bis Z, Neumann
al di sotto di questi, si vanno a formare le Verlag, Leipzig - Radebeul, 1982.
colonie di questi parassiti. Molte volte CuL1_MANN, Gòrz & GRÖNER, The Encyclo-
quando ce ne accorgiamo (a me è successo) paedia of Cacti, 1986.
è già tardi e non tanto per quanto riguarda M. PIZZETTI, Piante Grasse-Le Cactacee, A.
l'eliminazione dell'infestazione, ma per Mondadori, Milano, 1985.

5:
-jf-š¬°=;«`ífEf.~ì.*3-..
,$f"` °';"'*._f"2;.
vwmo
pg;
"P ANNA
pi_?
\
nnmm Cascina La Custodia
Fm. S. Genaio
10090 Castagneto Po (lb)
piante insolite bel. 011 -912 982
esotiche
succulente
37
Elenco dei «field numbers» '
dei principali raccoglitori di Matucana

FR - FRIEDRICH RITTER 596 Matucana aurantiaca


596a Matucana aurantiaca v. densispi-
142 Matucana haynei na
l42a = 595 Matucana crinifera 597 Matucana paucicostata
l42b Matucana multicolor 658 Matucana formosa
142c Matucana haynei v. elongata 690 Matucana supertexta
164 Matucana currundayensis 691 Matucana winteri
178 Matucana rarissima (ibrido natu- 692 Matucana celendinensis
rale fra Oreocereus ritteri e Matu- 693 Matucana intertexta
cana multicolor) 911 Matucana multicolor v. hystrix
299 Matucana ritteri 1063 Matucana crinifera v.
565 = 911 Matucana multicolor v. hystrix 1072 Matucana formosa v. minor
(Matucana robusta n.n.) 1073 Matucana tuberculosa
587 = 594 Matucana comacephala 1076 Matucana pallarensis
592 Matucana yanganucensis 1304 Matucana weberbauen'
592a Matucana yanganucensis v. seto- 1305 Matucana myriacantha
S61 1306 Matucana hastifera
592b Matucana yanganucensis v. gran- 1307 Matucana ƒmticosa
diflora 1308 Matucana calliantha
593 Matucana calvescens 1308a M atucana calliantha v. prolifera
594 Matucana = FR 587 1310 Matucana aureiflora
595 Matucana criniďra 1311 Eomarucana oreodoxa

ALFRED LAU - svenizlom-1 PERUJl968/69


103 Matucana _ herzogiana Balsas - Amazonas
104 Submatuciina aureiflora Cajamarca - Perù
105 Submatucana formosa Rio Maranón - Balsas
106 Submatucana madisoniorum Pongo Rentema - Amazonas
107 Submatucana madisoniorurn v. Puente 24 de Julio - Chamaya
Submatucana pujupatii Amazonas
108 Submatucana intertexta Puente Crinsnejas - Cajamarca
109 Submatucana weberbaueri
115 Submatucana calvescens Cajamarca - Perù
116 Submatucana ritteri Otuzco - La Libertad
117 Matucana yanganucensis Passo Casma
118 Submatucana auranriaca v. densispina Nimora - Cajamarca
120 Matucana winteri Santiago de Chuco - La Libertad
166 Matucana breviflora Chala - Incuio
171 Submatucana curmndayensis Otuzco
172 Submatucana calvescens Angamarca
173 Matucana sp. Boca del Rio Crisnajes
174 Submatucana huagalensis Hacienda Hugal
175 Submatucana intertexta v. nova Hacienda Hugal
177 Submatucana aurantiaca San Pablo
178 Submatucana calliantha Ritt. Balsas
178a Submatucana calliantha v. prolifera Chanchillos
179 Matucana variabilis Churin - Oyon
183 Matucana elongata Rio Fortaleza
184 Matucana crinifera Machua Huari
185 Matucaina comacephala Huari
187 Submatucana paucicostata
187a Submatucana paucicostara v. robustispina Hari
189 Matucana yanganucensis Catac - Ancash 3.700 m
192 Matucana blancii Rio Parron - Cordillera Blanca
197 Matucana sp. presso Caraz 2.000 m
199 Malgicana haynei Valle Eulalia

38
207 Matucana multicolor Puquio - Nazca
208 Matucana hystrix Puquio - Nazca
209 Matucana cereoides Valle Psico
218 Matucana weberbaueri Carrizal - Balsas 1 200 m
221 Ma tucana formosa v. nova Pai Pai
223 Matucana tubercuiosa Ritt.
224 Mafricana roseo-alba Aricapampa
225 Matucana pallarensis Ritt. Pallar
226 Matucana formosa v. minor Chagual 900 m
232 Matuca na sp. Aguia
272 Matucana sp. (hastifera?) Huari - Valle Puccha 3 700 m
273 Matucana oreodoxa Huari

KK - KAREL KNIZE
Matucana Br. & R.

713 blancii Caraz Cordillera Negra, 3 800 m


780 breviflora Incuio - Pauza 4 000 ni
1 132 breviflora var. Pauza 4.000 m
460 cereoides Rio Pisco 2 000 rn
794 cereoides Castrovirreina 4 200 m
575 clavispina Coracora 4 200
727 comacephala Chavin 4.000 m
577 crinifera Machac 2.500 in
566 elongata Lago Yarinavocha 3 800 m
275 haynei Matucana 2 000 m
565 herzogiana Casma - Huarez 3 200 rn
573 huarinensis I-Iuari 3.200 m
530 hystrix Lucanas 4.000 in
531 hystrix var. nigrispina Pampa de Galeras 3 800 m
1299 Iutea Uchupata 2 800 rn
574 luteispina Chavin 3.800 m
532 multicolor Lucanas 4.200 m
1133 multicolor var. armillata Lucanas 4.200 m
1040 variabilis Churin 2.200 m
580 villarica Villarica 3 800 m
1035 violaciflora (axiosa) Santiago de Chuco 2 800 m
730 yanganucensis Yunguyo 3 800 m
1459 yanganucensis var. setosa Recuay 4.000 m
564 yanganucensis var. Lago Yanganuco 3 800 m
1037 spec. Caraz 3.800 m
1038 spec. Pomabamba 4 200 m
1044 spec. Carhuaz 3 800 m
1041 spec. Huari 2.800 m

Submamcana Backbg.

455 aurantiaca (Vlp.) Hualgayoc 2 200 m


777 aureiflora Cajamarca 2 800 m
13 15 aureiflora elata Cajamarguilla Cajamarca 2 800
776 aureiflora elata Cajamarca 2 500 m
1317 caespitosa Huari 2.500 m
758 calliantha Balsas 1.800 in
753 calvescens _ Angasmarca 3 000 m
778 calvescens var. seminuda Santiago de Chugo 3 000 m
1470 Calvescens var. semmuda San Marcos CaJarnarca 2 500
1039 Celendmensfs Celendin 2.000 m
729 curmndayenszs gemme 1_30() m
276 f0f`m0$0 _ _ Balsas 800 m
276b formosa var. Iongispma Balsas 1_0(}0
276a formosa var. minor El Chagual 1.000 m
576 grandiflora Balsas 1.200 m
773 huagalensis Huagal 1.400 rn.
774 huagalensis var. bmnneispina Huagal - Cajamarca 1.800 m
1450 huarinensis Huari 2.800 rn
1085 inrerrexta Cayday Cajamarca 1.800 m
1036 intertexta Rio Crisneias 1.800 m
1054 intertexta var. Ichocan Cajamarca 2.000 m
1316 intertexta var. Matara Cajamarca 2.200 m
1153 inrerrexra var. Rio Crisneias 1.500 m
456 rnadisoniomm Bagua Chica 1.000 m
712 madisoniomm var. uyupani Charnaya Marañón 1.300 m
457 myriacantha ' Balsas 1.300 m
755 paucicostala var. San Marcos 2.800 m
791 paucicosiala var. Huari 2.500 m
1471 paucicosrara var. Aczo Raimondi 2.800 m
711 rifleri Otuzco 2.800 m
1045 rirreri fa. Agallpampa Libertad 2.800 m
728 turbiniformis Llamelin 1.800 m
Cajamarca 2.600 m
I

779 1-veberbaueri
754 spec. Llamelin 2.000 m

DAL LISTINO I/B8

/3 _ (tutte piante adulte. che hanno già


AL CACTAO fiorito): Ariocarpus retusus. Iurfura-
MERAVIGLIAO f'f7*.`.~ ceus e kotschoubeyanus var elep-
hantidens; Pelecyphora pseudo-

- 'v1.w .'-"f
..r
.-'›l\
\`
l-_
pectinata. pulcherrirna (!) ed aseili-
` .Ill/_,
-;-
___/ ¦`_-`\"-D
\'. __
formis: Encephalocarpus strobili-
I-1 '- :rr formis: Turbini carpus (tuni!); Obre-
La serra mia è senz'arbore. \'.
%

' ._-J'':_.' _'.-.:%


\\\`\N¢
'__'
17%.-"~›\
..__"
_ gonia denegrii: Epithelantha micro-
finocchi e parassiti, J_.'._ meris: Sclerocactus. Pediocactus e
! «_ I E I
Navajoa (tulti!): Austrocactus hi-
ma ci son pelecifore. __" ` :I
*~= . “
..',| a|'-'".'
1 'i. "J..I

1 <_. /I; È
*"..›,-`.›._' bernus e coxii: Ancistrocactus
sousie ed asimfm: I f_ :_-_ 5 .~,,;,-55.
\\"I
I

scheeru e megarhizus: Echinoma-


stus durangensis. mapimiensis.
non mancano gli aztechi J
a`-
_
mcdowellii e mariposensis; Homa-
sia grandi che piccini: f`\
-' ß
.'
_i
locephala texensis; Glandulicactus
f/
"`~ crassihamatus: Orova acollana:
i soldi non li sprechi 7-'
..f'
, 1~-. -`\...

Reicheocactus pseudoreicheanus;
/Ø <-
se vai da Sabatini!
Dal|'EUF1 solo tre miglia.
aperto anche i festivi: *filt.-i`°ç"5O 4//Ö'
'J
' I
/

_. _._\ J
ff* :X
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Cochemiea setispina e poselgeri;
ecc
1

\Q
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vien pur con la famiglia,


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all'AIAS siam giulivi! oOƒ"?0 v "fi" "' r» :gif-"Pc
V ll .":.O% ` : 1,

Ma se non puoi venire \ › /, CAQTÀO


l"1ERAVlCr\.lAO
""¬--._____
I
'

(de|l`auto tu sei senza?)


no, non t'invelenire: _____-í_1

c'e la corrispondenza! CACTAO MERAVIGLIAO `“'^ É HOT)/PE

Dl ALDO SABATINI
Tu scrivimi (0 telefona). di
HOÖ
V,^

vedrai che in un baleno VIA DELLA LINOTYPE 57


(capita un po' |'antifona...?) ,__-
00128 ROMA
di cacti sarai pieno! I \/IA l"lOl`1OT›'Pf C0v¬+'.2w›i
'rl-:L oo/52421174 - 5240937
l
._____í-m_-_ ____.._ _ _ __

40
UNA AFFASCINANTE SUCCULENTA:
ADENIUM OBESUM Balf.

Giorgio Sacchi (*)

Esotica e strana, questa splendida Apo-


cynacea è particolarmente attraente nel
periodo della fioritura grazie all'abbon-
danza e alla bellezza dei suoi magnifici
fiori.
Questi non sono però la sola attrattiva di
questa succulenta, che è anche oltremodo
interessante per il suo aspetto ed il suo
portamento.
Il tronco dell'Adenium obesum è carnoso,
glabro, di colore più o meno grigiastro; i

esso presenta un grosso rigonfiamento alla


base (caudice) mentre la parte superiore
della pianta è caratterizzata da pochi rami Adenium obesum (Forsk) Roem. Schult. var.
multiflorum (Klotzsch) Codd
fomiti di foglie disposte attorno al loro
apice. mili si coltivano tenendoli in ogni periodo
Queste foglie: lievemente carnose, sono
dell'anno in posizione luminosissima, so-
di un bel colore verde brillante, talvolta
leggiata e calda. Il mantenimento di una
tendente al verde grigiastro; esse sono temperatura relativamente alta e costante,
presenti sulla pianta solo nel periodo di
particolarmente nella stagione fredda, è
crescita, ossia soltanto per alcuni mesi forse il requisito essenziale per poter colti-
all'anno. L'aspetto di questa succulenta è vare con successo queste belle succulente,
comunque sempre molto caratteristico, sia
che andrebbero mantenute sempre a non
quando la pianta è in crescita, sia durante
meno di +18 °C. Un altro fattore importan-
il periodo di riposo. tissimo nella coltura di Adenium obesum e
C'è sempre uno strano contrasto fra il simili è l'accurato controllo delle irrora-
tronco grigiastro, "obeso" e spoglio ed il
zioni. È necessario bagnare bene la pianta
brillante aspetto delle foglie e dei fiori che solo durante il periodo della crescita, che si
coronano la pianta; ed anche quando essa è
estende da noi dalla tarda primavera a
priva di vegetazione presenta sempre un
tutta l'estate. Quando le foglie cadono le
aspetto inusitato. annaffiature vanno sospese fino alla tarda
I fiori, dal tenue profumo, presentano primavera successiva, ossia fino alla ripre-
sfumature di colore che vanno dal rosa sa di un nuovo ciclo vegetativo.
pallido al rosa intenso, spesso con toni più
Questi accorgimenti, luce, calore e irro-
scuri verso l'estremità dei petali.
razioni solo stagionali, sono essenziali per
I frutti sono follicoli che si aprono a
conservare e mantenere in buona salute
maturità lasciando fuoriuscire i semi, for-
queste piante.
niti di pappo, che vengono dispersi dal
In coltura, gli Adenium crescono molto
vento.
bene in una composta formata da circa un
Adenium obesum e le altre specie consi-
terzo della massa da ghiaia grossolana (o
laterite 0 pietra pomice), da un terzo di
(*) Via S. Bartolomeo 3, I - 22031 Albavilla
CO. vecchio terriccio di foglie ben setacciato e

41
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Adenium obesum Balf.

per il rimanente terzo da sabbia grossola- to. Durante il trapianto bisogna adibire la
na e vecchio stallatico perfettamente de- massima attenzione per non danneggiare
composto e finemente sminuzzato. le radici. La crescita delle piantine, se le
È. consigliabile tenere queste succulente condizioni ambientali sono quelle ottima-
in un ampio contenitore affinché le piante li, avviene in modo abbastanza veloce.
possano sviluppare bene sia la parte sot- Occorrono pochi anni di attesa per vedere
terranea del tronco caudiciforme, sia le fiorire le piante e qualche anno ancora
radici, che sono camose e delicate e che, se perché le stesse assumano il tipico aspetto,
lese, si deteriorano facilmente portando sia nella disposizione dei rami, sia nelle
spesso alla perdita dell'esemplare. È que- notevoli dimensioni della base del fusto
sto il motivo per cui è bene non sottoporre caudiciforme.
gli Adenium a frequenti rinvasature. Il Adenium obesum può anche essere tenu-
contenitore deve essere molto ben drenato to innestato su talee di oleandro ma in
al fine di evitare ogni ristagno di acqua, questo caso, pur producendo le consuete,
letale per le radici delle piante. ' abbondanti fioriture, perde il caratteristi-
Il modo migliore per acquisire queste co aspetto caudiciforme delle piante otte-
piante è senz'altro quello di ricorrere alla nute da seme.
semina, da eseguire, preferibilmente in La classificazione botanica degli Ade-
primavera, in una terrina contenente ter- nium è in fase di sistemazione da parte di
riccio sabbioso misto a poca torba e a alcuni bot-anici e, secondo costoro, le dia-
minutissimo terriccio di foglie. Il substrato gnosi delle numerose specie descritte da
va tenuto sempre umido e la temperatura vari autori comedistinte andrebbero inve-
dell"ambiente deve essere calda, attorno a ce riferite a varietà di un ristretto numero
+28 °C. La germinazione avviene abba- di specie fondamentali.
stanza rapidamente e, dopo alcuni mesi, le Oltre ad Adenium 'obesum Balf. se ne
pianticelle presentano già il caratteristico possono citare altri come, ad es., A. arabi-
fusticino camoso. Nell'anno successivo a curr; Balf., A. boehmianum Schinz, A. olei-
quello della semina i -piccoli Adenium folium Stapf., A. multiflomm K1., A. soco-
vanno trapiantati in singoli contenitori tranum Vierh., A. somalense Balf., ecc. -
colmi del terriccio di coltura sopra descrit- Gli Adenium vivono in un areale che si

43
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Adenium obesum (Forsk) Roem. Schult. var.


multiflorum (Klotzsch) Codd Adenium obesum Balf.

estende dalla penisola arabica meridionale arrivo, non sopravviva. L'ideale sarebbe
attraverso l'isola di Socotra fino alla So- poter acquistare direttamente (di persona
malia, all'Africa Orientale e al Sud Africa. o tramite amici) gli Adenium in vaso.
Adenium obesum cresce nell'Africa Orien- Ho scritto queste notizie sull'Adem`um
tale. obesum perché sono attratto dalla sua
La linfa di tutte le specie di Adenium bellezza e per la particolare considerazio-
contiene sostanze tossiche. ne che ho di questa succulenta e perché
Nella mia collezione sono presenti da desidero dare qualche utile suggerimento
molti anni alcune piante di Adenium obe- su queste piante a chi volesse coltivarle. Le
sum che sistemo durante l'estate all'aper- stesse, infatti, seppure conosciute da molto
to, a mezzogiorno, in pieno sole, vicino ad tempo, non sono molto diffuse fra gli
una parete e durante l'inverno sul davan- amatori. Spero, in tal modo, di aver offerto
zale di una finestra rivolta a mezzogiorno; un contributo ad una maggiore conoscenza
sotto il davanzale si trova il calorifero. di queste splendide piante, degne di figura-
Queste piante di Adenium mi hanno re, per il loro aspetto e la loro fioritura, in
sempre ricompensato per le poche, essen- ogni collezione.
ziali cure che ho prestato loro regalandomi
copiose fioriture e con la progressiva for- Le piante e le foto sono deII'Autore.
mazione dell'ingrossamento caudiciforme
alla base del tronco.
Nei mesi di Luglio e Agosto queste Bibliografia
piante producono splendide fioriture che
durano molto tempo. La ricchezza di tali H. JACOBSEN, A Handbook of Succulent
fioriture è rilevabile dalle foto che ho Plants, Blandford Press, Poole (Inghilter-
scattato e che sono riprodotte come illu- ra), 1960, Vol. I.
strazioni al presente testo. W. RAUH, The Wonderful World of Succu-
Semi o pianticelle si possono ottenere lents _ Smithsonian Institution Press,
richiedendoli a dei fornitori esteri che, sia Washington D.C. (U.S.A.), 1984.
pure saltuariamente, li offrono nei loro G. ROWLEY, Caudiciform & Pachycaul Suc-
listini. Può darsi che anche in Italia qual- culents, Strawberry Press, Mill Valley,
che azienda florovivaistica disponga di California (U.S.A.), 1987.
piante di Adenium e ne faccia commercio;
tuttavia, fino ad oggi non ne sono al G. ROWLEY, The Adenium & Pachypodium
corrente. Nel caso di acquisti per corri- Handbook, British Cactus and Succulent
spondenza, le pianticelle, spedite con radi- Society, 1983, Inghilterra.
ce nuda, soffrono e capita che qualcuna di E. PALMER e N. PITMAN, Trees of Southern
esse, nonostante tutte le attenzioni e le Africa, A.A. Balkema, Cape Town (Re-
cure che è possibile offrirle dopo il suo pubblica del Sud Africa), 1973, Vol. III.

44
UNA PIANTA DI FACILE COLTIVAZIONE:
ECHINOPSIS Zuccarini

Massimo Leoni (*)

Le Echinopsis sono globose in età giova-


nile, poi più o meno allungate o cilindri-
che, spesso assai prolifere, tanto da forma-
re un cespo anche molto voluminoso. Alcu-
ne specie e alcuni ibridi (le specie pure
sono quasi inesistenti sul mercato) hanno
più tendenza di altri all'emissione di que-
sti polloni o germogli e, anche nell'ambito 'fiñfi

della'stessa specie, alcuni cloni sono più í1?šaš=Ff-= “ _ " '-:'-2._.;.Ã'_::


prolifici di altri senza un motivo apparente
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e ciò ha ingenerato "teorie" del tipo di
quella citata dal Lodi e cioè che "ci sono - -:pdc

piante femmine che fanno figli e piante


maschio che fanno fiori". In realtà, per Echinopsis; ibrido di E. eyrìesii (collezione e
quello che posso dedurre dalla mia espe- foto Nicosia)
rienza, se alle piante si lasciano molti
germogli, si hanno meno fiori perché la si possono allevare due esemplari per ogni
pianta spreca energie “per allevare figli", specie o ibrido, uno mantenuto libero dai
per cui è bene staccare questi germogli germogli (e quindi più fiorifero) e uno
quando sono ancora piccoli e servirsene lasciato al "naturale".
eventualmente per la moltiplicazione in La sistematica del genere Echinopsis
modo da-indirizzare le risorse della pianta Zucc.** è controversa e le tendenze varie:
verso la fioritura. D'altra parte è indubbio c'è chi assimila ad Echinopsis tutto il
che in natura le piante conservano i germo- genere Trichocereus e altri (oltre a qualche
gli e che quindi il loro aspetto più naturale Lobivia) mentre ci sono altri che lo smem-
sia quello cespitoso. Se si dispone di spazio brano in 'Echinopsis e Pseudolobivia***.
Anche la distinzione fra Echinopsis e Lobi-
via non sembra ben netta. Fondamental-
mente Lobivia dovrebbe essere a fioritura
esclusivamente diurna e a fiori per lo più
colorati e generalmente inodori, mentre
Echinopsis a fioritura notturna e a fiori
bianchi o, al massimo, colorati in tinte

lfsi_.l. §1
(**) L'epiteto generico, derivato dal greco,
significa "dall'aspetto simile a quello di un
riccio .
(***) In “Name that Succulent", 1980, Stan-
ley Thornes Publ., Ltd., a p. 121, G.D. Rowley,
richiamandosi alla classificazione di Hunt, dà
come sinonimi di Echinopsis (che ha la priorità,
Echinopsis multiplex (foto e collezione Ruocco) essendo il più antico): Helz`am°hocereus, Lasioce-
reus, Leucostele, Pseudolobivia pro parte, Roseo-
(*) Via Fra' Bartolomeo 5, 1 - 50132 Firen- cereus e Trichocereus. Precisa, inoltre, che la
ze. specie tipo è E. eyriesii (Turp.) Zucc.

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Echinopsis multiplex; il diametro del cespo è di 35 cm (collezione e foto Virgilio)

tenui e profumati. In entrambi i generi il ta fiori. In inverno invece, le piante vanno


tubo florale è rivestito esternamente da tenute completamente asciutte (da Ottobre
squame minute e setole. fino alla comparsa dei primi bocciuoli) e
Comunque sia, indipendentemente da co- non occorrono particolari protezioni dal
me sia più corretto denominarle, si tratta freddo, almeno in quelle zone dove gli
in genere di piante robuste e di facile inverni decorrono di solito senza particola-
coltivazione. Il substrato deve essere sì ben ri eccessi di gelo. Infatti, queste piante
drenato ma anche piuttosto ricco e le sopportano bene anche quelche grado al di
annaffiature saranno abbondanti fra Apri- sotto dello O °C purché il gelo non si
le e Settembre; la mia esperienza, anzi, mi prolunghi troppo. Nel tristemente famoso
porta a dire che quanto più si abbonda con gennaio 1985 le mie Echinopsis hanno
l'acqua in questo periodo tanto più le sopportato senza danni temperature che,
piante fioriscono: una mia pianta ha pro- per tutta una settimana, sono state sempre
dotto nel corso del1'estate scorsa ben tren- negative, giungendo anche fino a -8 °C.

46
rante l'inverno. Durante l'estate io le con-

cimo ogni 7-10 giomi con un fertilizzante
minerale ricco di fosforo (P) e potassio (K)
o, meglio, costituito solo da P e K e
l sospendo le concimazioni in Settembre. Le
piante hanno una certa tendenza a far
abortire i primi bocci formati in primave-
ra: non c'è da spaventarsi, altri ne verran-
no prodotti e arriveranno regolarmente a
fiorire risultando tanto più numerosi
quanto più vecchie sono le piante. La
fioritura è per lo più notturna e i fiori
durano una sola notte, ma possono resiste-
re per tutta la mattinata successiva, spe-
cialmente se il sole non è tanto forte.
Per quello che ne so io, i .fiori sono
autosterili, ma producono facilmente frutti
verdi, globosi, ricchi di semi, se vengono
impollinati con polline di altre Echinopsis
(o generi affini). La crescita da seme, come
per quasi tutte le cactacee, è piuttosto
lenta. Le piante vecchie tendono a divenire
cilindriche (potendo raggiungere circa 50
cm di altezza) perdendo completamente la
forma globosa che ha valso loro l'appe1lati-
vo popolare di "mondo".

Echinopsis sp. (collezione e foto Ruocco) Bibliografia

Naturalmente, solo se le piante sono com- G. LODI, “Le mie Piante Grasse", Edagrico-
pletamente asciutte è assicurata la resi- le, Bologna.
stenza alle basse temperature per cui è G. ANDERSOHN, “Cacti & Succulents”, A. &
indispensabile ripararle dalla pioggia du- C. Block.

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Un gruppo di Notocactus ottonis (collezione e
foto Nicosia)
Un maestoso esemplare di Echinocactus gruso- _J
nii (foto Nicosia)

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Gymnocalycium baldianum (collezione e foto


Nicosia)

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Coryphantha bumamma, età 3 anni, fiorita in


Luglio I987 (collezione e foto Carelli)
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Austrocylindropuntìa vestita; Eäemplflrß Cresta' Lobivia haematantha var. drijveriana fa. longi-
to (collezione e foto Nicosia) spina Lau 489 (collezione e foto Ficai)

48
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to Zerbini) ne e foto Zerbini)

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