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UGO FOSCOLO (1778-1827)

Niccolò Foscolo nacque a Zante, in Grecia nel 1778 da una famiglia borghese: il padre era un
medico. Essere nato in terra greca e da una madre greca sarà determinante per il pensiero del
poeta, in quanto si sentirà profondamente legato alla civiltà classica, in quanto suo ideale erede.
L’isola materna rimarrà nella sua memoria come simbolo di bellezza , gioia vitale e fecondità e
sarà citata spesso nelle sua poesia.
Però non appare forse più bello ciò che non viviamo per sempre ? Non si cadrebbe altrimenti
nella noia della quotidianità che la rovina quella bellezza ?
Infatti dapprima Foscolo si trasferisce con la famiglia a Spalato, poi successivamente, dopo la
morte de padre, raggiungerà la madre a Venezia all’età di 15 anni.
Politicamente, Foscolo era entusiasta dei principi della Rivoluzione francese tant’è vero che
rimase ostile al governo veneziano.
In un primo momento sostenne Napoleone, esaltando addirittura la sua gura nell’ode “Bonaparte
liberatore” . Formatosi a Venezia un governo democratico vi fece ritorno ed ecco qui la pesante
delusione che segnerà per sempre la sua vita : il tradimento di Napoleone. In cosa consiste
questo tradimento ? Nell’aver ceduto la Repubblica veneta all’Austria con il Trattato di
Campoformio.

La gura di Foscolo è di una rilevante importanza per la letteratura italiana. In lui abbiamo la
manifestazione di due tendenze apparentemente in contraddizione, in quanto si colloca al con ne
fra due epoche: il Settecento (contrassegnato dal razionalismo illuministico e il materialismo ,
infatti la formazione del poeta avverrà proprio in quel periodo) e l’Ottocento romantico,
contrassegnato, invece, dalla crisi della ragione, dall’imporsi delle illusioni e dalla profondità dei
sentimenti, dal con itto fra la soggettività e la realtà oggettiva, da un senso di esilio da un
paradiso perduto e dal fascino della morte.
L’arte del poeta è segnata da una duplice delusione storica:
1. Il fallimento degli ideali della Rivoluzione francese
2. Il tradimento di Napoleone , che lo porterà a creare un’immagine di sé come senza patria.

Di duplice natura sarà anche il suo rapporto con la letteratura, si muove su un binario a doppia
vista: da un lato vuole e ondere nella letteratura la sua vita e le sue vicende biogra che, MA , al
tempo stesso vuole ricevere dalla letteratura delle in uenze che lo condizionano a vivere la propria
esistenza. Quindi, “la vita che in uenza la letteratura, ma anche la letteratura che in uenza la vita.”
(-G. D’ANNUNZIO).
Come già detto, la formazione illuministica gli impone un’adesione al materialismo e al
meccanicismo, ambedue in stretta relazione l’una con l’altra. Secondo questa visione di eredità
illuministica la materia è tutta in perenne divenire e risponde ad un meccanicismo inevitabile di
trasformazione per cui TUTTO NASCE ED È DESTINATO A PERIRE: si nasce, ci si trasforma, si
muore. Viene chiamato “principio di auto-conservazione”: tutto muore perché rinasca, altrimenti
tutto sarebbe destinato alla completa distruzione…il cosiddetto “nulla eterno” che Foscolo
disperatamente cercherà di superare.

In un primo momento è fortemente in uenzato dal sentimentalismo di Rousseau e dalla sua


visione ottimistica secondo la quale l’uomo fosse originariamente buono per natura. Bontà che
pian piano verrà corrotta dalla nascita e dallo sviluppo della civiltà.
Più tardi il nostro Foscolo si stacca da questi principi, abbracciando invece le teorie pessimistiche
di Machiavelli e Hobbes, il quale dirà che “ IL MONDO È UNA FORESTA DI BELVE”. (“Homo
Homini Lupus”).

Ma la ragione, che no a poco a fa era protagonista ? Sarebbe sbagliato a ermare che la ragione
abbia perso completamente la sua rilevanza, ma sicuramente non può più essere esaltata come
l’unico principi
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In un primo momento risponde a queste delusioni con un atteggiamento passivo-pessimistico.
Abbiamo infatti il primo Foscolo, il Foscolo di Jacopo Ortis , un giovane patriota che, dopo la
cessione di Venezia all’Austria, si rifugia sui colli Euganei, dove si innamorerà della bella Teresa e
vivrà il suo amore impossibile, in quanto lei promessa ad un altro uomo (Odoardo).
ITALIANO 1 : neoclassicismo -preromanticismo
“Elegia scritta su un cimitero campestre” -T. Gray -> letteratura inglese, ma si trova anche nella
nostra come anticipazione di un argomento (preromanticismo e romanticismo ).

Ripartiamo dalla ne del ‘700 inizi dell’800 e andiamo verso lo studio della letteratura dell’800
tutto.
Andiamo verso il cambiamento.
L’illuminismo è propedeutico a tutto ciò che è nuovo e che cambia tra la ne del 18esimo e la
prima metà del 19esimo secolo.
L’arte e la letteratura di questo periodo altro non sono altro che la voce della scon tta storica della
ragione.Questa scon tta della ragione nasce innanzitutto su esperienze politiche: l’esaltazione
della ragione aveva portato attraverso l’età dei Lumi alla Rivoluzione francese e quindi ad una
trasformazione radicale della politica dell’antico regime e ad una di usione di tale novità politica.
La Rivoluzione francese aveva creato delle aspettative molto alte. Aveva lasciato intendere che
tutto sarebbe cambiato e si sarebbe trasformato dietro agli ideali che aveva esaltato: libertà,
fraternità, uguaglianza.
Invece i risultati sono stati deludenti: l’instaurassi del regime del terrore con delle forme di
dispotismo rivoluzionario e il con uire di queste idee e trasformazioni nell’imperialismo
napoleonico. Per questo motivo età napoleonica. Questo personaggio caratterizza fortemente
un’epoca. La sua parabola è stata piuttosto breve( 10 anni). Napoleone è arrivato al potere, ha
subito un percorso fulmineo di 10 anni. Nel 1804 diventa re. Nel 1821 muore nella famosa isola di
Sant’Elena , ma dopo aver subito, nel 1815 la terribile disfatta a Waterloo. Per quella data tutti i
giochi di potere erano stati fatti. Questi giochi portavano a spodestare Napoleone, farlo ritornare
in Francia da parte delle potenze emergenti : Austria, Prussia, Russia e il Regno Unito.
1815: Congress di Vienna: un ristabilirsi di ciò che era prima della rivoluzione.

Figura di Napoleone:
- gura che da sempre ha a ascinato , ha corrotto
- è stato oggetto di esalazione fortissima e di esecrazione fortissima: c’è stato chi lo ha messo
“due volte sulla polvere e due volte sull’altar “ (5 maggio - A. Manzoni )
- riuscì a dare l’impronta a 2 secoli , grazie al genio militare che non è da tutti possederlo . ma
grazie anche ad una determinazione e capacità di coraggio incredibile. ma anche ad una auto-
imporsi obiettivi al di là della coscienza , cioè spregiudicati. Fu una persona e personaggio
politica e militare estremamente spregiudicato che non badò alla so erenza dei popoli e al
rispetto delle patriottiche libertà.
Ma non era uscito dalla rivoluzione francese ? Com’è possibile una deriva di questo genere ?
Perché sotto un certo punto di vista è si, una deriva degli ideali rivoluzionari. Dall’altra invece, fu
una grande opportunità per il mondo intro , perché con tutto questo dispotismo e strategia
militare spregiudicata, Napoleone contribuì a di ondere le idee della rivoluzione in tutto il mondo.
E da questo di usione vennero fuori dei risultati diversi : da una parte negativi, dall’altra
estremamente positivi. Se solo facciamo l’esempio dell’Italia…Napoleone venne in Italia
(1806-1815) e fonda le famose Repubbliche : Cisalpina, Cispadana, Partenopea, Ligure. E che
cosa porta in Italia ? Le leggi che Napoleone promulga , sono leggi di eliminazione della feudalità.
Da qua possiamo capire la situazione in Italia. Il feudalesimo era tipico del Medioevo…era
passato circa un millennio sul nostro territorio vige ancora la legge della feudalità. Arretrati in
maniera incredibile e Napoleone crea le leggi eversive della feudalità che la smantellano la
feudalità. E all’interno di esse tante piccole leggi (il famoso editto di Saint Claude: l’editto che
prevedeva uno spostamento dei territori dalla città nei territori extraurbani per questioni igieniche).
L’età napoleonica è un’età estremamente complessa.
Ma Napoleone spesso è anche tiranno ed è anche una delusione storica perché portare in giro le
idee di libertà ed uguaglianza attraverso la devastazione e la morte e anche la privazione di
determinati altri diritti dei popoli. Il trattato di Campoformio con cui cedeva Venezia all’Austria nel
1797 è una di queste contraddizioni, un contravvenire all’ideali su cui tutto questo processo
aprico si basava. Non mancarono le ripercussioni per chi sulla base di queste idee ci aveva
sperato , aveva militato anche nell’esercito napoleonico , ad esempio proprio Ugo Foscolo.

A cosa vi fa pensare questo mini quadro storico, se non ad una disillusione, ad una vera e propria
crisi. Una crisi della ragione che viene raccontata dall’arte e dalla letteratura e che da origine a
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questi movimenti : NEOCLASSICISMO e PREROMANTICISMO . I quali movimenti hanno, tutto
sommato, una matrice comune: la crisi che si diverbera a livello spirituale e che va poi a con uire
nell’arte e nella letteratura. Hanno una matrice comune e poi si biforcano in 2 soluzioni diverse.
In che cosa allora di eriscono ?
Il Neoclassicismo è un nuovo classicismo, nuova classicità e aspira ad un ritorno al passato , ad
una nostalgia per il passato. Ma che il preromanticismo vuole ritornare al passato.

in comune : nostalgia per il passato , ritorno al passato


Questa nostalgia per il passato altro non è che la conseguenza della delusione subita per un
mondo che si auspicava nuovo , che aveva dato adito a nuove speranze : che la ragione dovesse
risolvere tutto, che tutto dovesse cambiare e trasformarsi. Ma così non era stato. Quindi ritorno al
passato . Come quando noi subiamo una delusione e rivediamo quello che avevamo pensato.
Magari avevamo pensato così tanto male di una persona e poi, conoscendo altre, e facendo
esperienza di altro rivalutiamo quella di prima…perché magari non era stata iporocrita , si era
avvicinata alla realtà, magari ci diceva le cose giuste. Ecco il ritorno al passato:il passato aveva
signi cato una grande maggiore avvicinano alla natura , la quale aveva signi cato un dare spazio
a ciò che di umano è nell’uomo che signi ca dare spazio non solo alla parte razionale, ma anche
fantasiosa ed immaginativa . Perché l’uomo non può e non può essere unicamente ragione.
L’illuminismo però aveva di uso un’idea di questo genere per lo più. Ma già nell’età illuministica ,
Rousseau aveva detto anche altro. Nulla in ogni epoca è assoluto. Ogni età riprende qualcosa dal
passato e anticipa qualcosa dell’età che sta per arrivare. Ci sono si gli estremisti, servono anche
loro , altrimenti queste idee magari non verrebbero sottolineate così fortemente da poter incidere
altrettanto fortemente.Servono , ma ce ne sono anche altre che mostrano molte sfaccettature ,
una ricchezza ulteriore che rappresenta un ponte tra passato, presente e futuro (ex: Rousseau,
uno dei massimi esponenti anche del preromanticismo. )

NEOCLASSICISMO : nostalgia per il passato e la bellezza che il passato rappresentava. Si ritorna


all’arte classica : scultura , pittura e letteratura. Questo ritorno è favorito da alcuni fattori:
1. TRASPORTO dei marmi del Partenone da Atene a Londra. negli anni tra inizi 800 si prendono
questi materiali e li si porta a Londra , dove verranno acquistati nel 1816 dal regno unito.
Quindi rinnovato interesse per l’arte della classicità
2. L’inizio degli scavi di Ercolano e Pompei : ritorno all’interesse per la romanità, per la roma
repubblicana e la roma imperiale. E ad avvalorare tutto ciò vi è una gura di archeologo ,
storico tedesco Winkleman, il quale riporta l’idea del bello ideale. Il bello ideale non è il bello
così come si trova in natura (ex: vediamo in natura una rosa e siamo così a ascinanti da essa
che poi la rappresentiamo ). Il bello ideale è il risultato di un bello che è stato depurato da ciò
che in natura è imperfetto. È un riportare in maniera (oggi diremo meno realistica ) elementi
belli all’interno della natura ( se la rosa ha delle imperfezioni, noi non andiamo a
rappresentarlo) . in letteratura è molto più di coltoso conseguire questo bello ideale.
Ma anche nel periodo neoclassico, abbiamo prodotti di tutti i tipi:
- i prodotti neoclassici di un certo tenore
- e quelli un po’ più deteriori dove tu vai a vedere la bellezza della forma , del preziosismo
lessicale .
Winkleman vuole conseguire una nobile semplice e una quiete grandezza = vuole rifarsi al
classico ch aveva creato questa nobile semplicità di forme che però assurgeva ad una certa
elevatura e una quieta grandezza (per realizzare queste opere c’è bisogno della calma che questa
calma è grande , non del quotidiano, ma che ha interiorizzato un percorso complesso che ha
portato però alla stasi e le sculture di Canova sono un’espressione di ciò che. Winky va dicendo
soprattutto a livello teorico )
L’altro artista che pure contribuisce alla di usione delle idee del neoclassicismo si chiama Jean
Louis David =pittore dell’arte dell’impero ( perché dove va a trovare questa ispirazion, nella Roma
imperiale ), del napoleonico. -> utilizza delle forme pittoriche che tendono ad esaltare il regime
napoleonico ,Napoleone, la sua famiglia, utilizzando le caratteristiche sfarzose tipiche della roma
imperiale che viene assunta come modello.( ritratto Napoleone sul cavallo ).
moglie : Josephine di Beauharnais.

In apparente contraddizione noi abbiamo il PREROMANTICISMO, il quale recupera innanzitutto


un’idea che prende lo spunto dal congresso di Vienna per poi , a livello politico, diramarsi nei
decenni successivi nelle manifestazioni di indipendenza delle varie nazioni: mentre l’età
napoleonica aveva avuto come obiettivo quello di creare un’unità sotto leggi napoleoniche alleno
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partendo dall’Europa…con in congresso di Vienna si ritorna alle varie nazionalità : i vecchi sovrani
ritornano sui loro troni. Questo contribuisce ad acquisire un’idea che è quella patriottica delle
varie nazionalità. Patriottica che va a riscoprire l’antica anima nazionale, nelle tradizioni popolari. E
questa riscoperta dell’anima nazionale , delle tradizioni , andrà a costituire i movimenti politici che
andranno sotto il nome di moti indipendentisti ( 1820-21 ; 1830-21; 1848 ; la carboneria , la
giovane italia , che portò alla prima guerra d’indipendenza ) .
Le idee politiche sono il risultato di un complesso di idee che diventa cultura perché si di onde .
Ma questi moti non ottennero l’e etto desiderato perché non erano appoggiati dai ceti più bassi,.
Questo è anche il motivo per cui Manzoni diceva che la letteratura va resa educativa , deve
arrivare all persone comuni per di ondere le idee. Altrimenti resta monopolio di una piccola
cerchia e le trasformazioni politiche non avvengono.
Anche il PREROMANTICISMO rappresenta un ritorno al passato . È il risultato di una disillusione,
di una tristezza, di una oscurità. E questa manifestazione si avvale di un particolare riferimento
allo spirito , al sentimento…molto più del neoclassicismo che restava sostanzialmente
un’esaltazione della bellezza , una ricerca di bellezza in tutto ciò che la realtà poteva
proporre.Quindi lo spirito, il sentimento interessano molto più il movimento del preromanticismo.
Ma se si fa riferimento alle parti più profonde dell’animo, allora ecco che emergono le oscurità, le
tenebre, e l’idea di morte.
preromanticismo perché prelude al romanticismo. è quasi una prova generale di quello che sarà il
romanticismo .

neoclassicismo : Vincenzo Monti , Ippolito Pindemonte, parzialmente Parini (l’ultimo Parini :


nell’ultima parte del “Giorno “ già aveva fatte sue queste istante neoclassiche , dato che aveva
subito l’illusioens troica e politica del passaggio dalla presenza austriaca a quella francese , e poi
nuovamente il ritorno degli austriaci da cui era stato emarginato. questa disillusione lo spinge al
disinteresse sociale e la poesia delle Odi che lo aveva impegnato civilmente, si trasforma in
poesia per la poesia , una poesia che ritorna al decantare la mitologia ex”alla musa” si rivolge
proprio alla musa della poesia e instaura un dialogo con questa ); Ugo FOSCOLO ( a metà strada
fra le due correnti )

preromanticismo : gure inglesi (John Keats, Thomas Gray, Thomas Young ),Rousseau (francia) e
tedeschi ( Goethe )
“i canti di ossian” tradotti in italiano da Melchior Cesarotti. =canti che lo scrittore , pittore
scozzese James Macpherson nse di tradurre dai canti di Ossian , bardo celtico scozzese del 3
secolo d.c. Sono interessanti perché riprendono tutta l’oscurità, delle tenebre del Medioevo
scozzese .
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ITALIANO 11: LE GRAZIE

Come mai Foscolo riprende un indirizzo neoclassico ? Foscolo in realtà non abbandona mai
completamente un’opera, ma la distribuisce su un arco temporale abbastanza lunga, di
conseguenza viene profondamente vissuta e percorsa dall’autore. Tant’è vero che le Grazie le
inizia nel 1803 ma la loro stesura dura 20 anni. Rimanendo però sempre allo stato frammentario.
Le concepisce come un’opera divisa in 3 inni, ma di ognuno di questi noi abbiamo dei frammenti
non un’opera unitaria.

1. COME MAI RIPRENDA IL NEOCLASSICISMO ?


2. Perché questo stato frammentario

1.Perché questa fase e questa modalità artistica rappresenta il modo per liberarsi delle brutture e
dal caso della storia dalle sue tormentate vicende personali , perché quando Foscolo riprende l
grazie in maniera fattiva e ci lavora su, ha perduto la cattedra di letteratura all’università di Pavia
ed è dovuto autoesiliarsi in Inghilterra. Quindi il tormento e le sue di coltà esistenziali lo
conducono ad abbandonare l’idea che la poesia possa risolvere le problematiche della storia o
che il poeta possa Comunque contribuire a risolvere le problematiche della storia. Un poeta che
nei Sepolcri si fa vate, cantore delle memorie civili , della linea continua delle civiltà , cantore delle
memorie storiche di questo lo che lega tutte le età della storia e di cui i grandi
rappresenterebbero l’esempio che deve essere seguito attraverso la consistenza di una tomba e
attraverso l’opera che hanno svolto nella vita.
Ora Foscolo pensa che invece la dimensione dell’arte , la ra natezza e la bellezza dell’arte possa
costituire una risoluzione ai mali della storia. E le grazie hanno proprio questo senso di ritorno alla
bellezza della classicità, all’armonia della classicità, all’arte per stemperare gli odi, le prepotenze,
la volontà di sopra azione di ogni uomo e la storia in generale.
Pensa che l’uomo qualora si facesse guidare dalla funzione rasserenatrice della bellezza, dell’arte
possa cambiare il percorso suo e degli altri . Questo è il motivo per cui pensa di dedicare
quest’opera alle Grazie (divinità fra cielo e terra che secondo la tradizione mitologica erano nate
insieme a Venere sull’isola di citerà nel mar ionio e che poi siano state abbandonate a venere e
lasciate sulla terra per infondere negli uomini il senso della serenità nella bellezza , delle forme
nell’armonia. Quindi una bellezza etica, che deve avere un valore morale, non bellezza come
forma estetica, ma una bellezza che possa cambiare le sorti dell’umanità (Dostoyevski ) pur
rimanendo legata alle forme.
le Grazie : Aglalia, Eufrosine , Talìa.
Tant’è vero che ad ispirare il poeta fu proprio il gruppo delle grazie di Antonio Canova il quale si
ispira alle grazie di Ra aello, si ispira già alle grazie di Botticelli . Quello di Ra aello è un po’
staccato come gruppo, mentre quello di Botticelli è più unito (danzano insieme alla primavera ;
tripudio di ori e colori , legate ad una rappresentazione ra nata della bellezza rinascimentale).
Le Grazie di Canova sono 2 gruppi :
1. commissionato dalla moglie di Napoleone e concluso nel 1816 , ma lei era già morta da 2 anni
quindi non riuscì a vederlo . Pietroburgo
2. commissionato da John Russel (6 duca di Bedfortt ) , Edinburgo

di erenza grazie canova , le precedenti : gruppo marmoreo mentre le altre gruppi pittorici. le
grazie sono molto più vicine e le loro movenze sono avvolgenti. si abbracciano in maniera più
stretta e si vedono bene le mani , accoppante da veli marmorei che sottolineano la morbidezza
dei corpi.
Canova era l’artista della corte Napoleonica perciò gli furono commissionate molte opere da
personaggi della corte.
Nelle Grazie vuole rappresentare l’esigenza dell’uomo di questo periodo di risolvere le brutture, le
catastro che le guerre napoleoniche stavano portando in europa.
Foscolo vede il secondo gruppo e pensa di ispirarsi ad esso.
Divide l’opera in 3 inni :
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1. dedicato a venere : nascita delle grazie insieme a venere sull’isola di citera nel mar ionio

2. dedicato a Vesta : dapprima immagina che venere lasci le grazie in grecia , mentre lei si ritira
sull’olimpo per di ondere la civiltà. la loro presenza e anche sola presenza contribuisce a
spostare l’uomo dallo stato felino a quello della civiltà. le grazie avrebbero una funzione
civilizzatrice . l’uomo solo approva alla civiltà solamente quando abbraccia il culto del bello e
dell’armonia. le arti sono la suprema espressione della bellezza e dell’armonia . poi sposta il
suo sguardo sulle colline di BELLOSGUARDO sui colli di Firenze: salto temporale = ritorno dal
passato al presente . qui immagina di essere circondato da 3 donne : eleonora , cornelia
martinetti , maddalena che compiono insieme a lui un rito. Un rito allegorico di celebrazione
della dea Vesta e ognuna una di queste donne rappresenterebbe un’arte : la musica , la danza
e la poesia con molti elementi allegorici ( simbolo della poesia :cornelia sarebbe la custode
delle api )

3. dedicato a Pallade Atena : sposta l’attenzione spaziale su una remota isola di Atlante che si
sarebbe trovata nell’oceano. ebbene le grazie vengono portate su questa isola dalla dea
Pallade perché l’umanità avrebbe manifestato una tale ferocia nelle guerre, una tale volontà di
sopra azione che le grazie non possono più abitare la terra degli uomini e devono essere
preservate, custodite in posto incontaminato che sarebbe appunto questa isola di Atlantide ,
dove da Flora (Dea della primavera) viene intessuto un velo che debba coprire le grazie una
volta che queste fossero tornare sulla terra per salvaguardarle dall’odio e dalla ferocia umane.
e su questo velo vengono intessuti tutti i più alti valori dell’umanità , con cui esse (le grazie)
possano farsi scudo contro la malvagità. Questo è il momento più alto del neoclassicismo
foscoliano.

Foscolo vuole attraverso le grazie rappresentare ciò che l’arte rappresenta attraversa i suoi
strumenti. Gli stessi strumenti che l’arte utilizza per costruire il bello, la poesia deve costruire
attraverso la parola. Ma la poesia deve anche avere la capacità di creare un’opera che possa
essere come quella artistica perché riprendiamo ancora una volta il concetto di “ uct pictura
poesis” (la poesia deve essere capace di creare una pittura ma anche una scultura): Arte e parola
poetica sia bbracciano in maniera inscindibile . Resta a noi cercare di capire com ha fatto foscolo
per darci l’idea di una visione di bellezza che posa corrispondere al gruppo scultoreo delle grazie
di canova.

poesia: il velo delle grazie

questa anafora con cui ha inizio questo brano è “mesci” tende a dare il senso del ricamo dove i li
vengono mescolati tra loro con un colore preponderante : una volta c’è bisogno del rosa, un’altra
volta c’e il dorato ecc a seconda della parte del velo che viene ricamata e a seconda della scena
che viene rappresentata.
le scene rappresentate : l
1. giovinezza: primo grande e insostituibile valore che però già risente della precarietà del tempo
che passa e quindi di un declivo da cui non si torna indietro . non c’è possibiltà , scendendo
questa discesa , di rifare la salita e tornare al punto di partenza.
2. l’amore coniugale : la pietà di un guerriero , di un soldato che vede coloro i quali ha fatto
prigionieri e pensa alle loro famiglie che so rono. le atrocità della guerra guardate con occhio
pietoso di un individuo. la guerra pare un accumulo di brutture , di odio di malvagità , però la
guerra è fatta di tante singole persone che so rono per quello che sta accadendo, che vengono
manovrate da un potere feroce che è un mostro tale così tanto forte da guidarli come dei burattini.
3. l’amore di una madre per il suo bambino che è nella culla e di cui la madre già pensa “chissà
povero glio che destino avrà e chissà quante so erenze dovrà subire. ora così dolce e serena
l’infanzia e poi ecco l’immissione nel percorso di un’esistenza che anche quando è
sostanzialmente felice, qualche infelicità pure la reca con sé.
noi abbiamo un po’ l’impressione che questo testo assomigli ai testi rinascimentali per la
musicalità ra nata che ha lo stesso e etto avvolgente e le stesse forme delle grazie di canova.
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Endecasillabo sciolto ->
di erenza con le opere rinascimentali : qui c’è qualcosa di molto più profondo , una ri essione sui
destini dell’uomo che le opere del rinascimento non avevano né la forza e neanche la matura
artistica per proporre. grandissimi artisti nell’età rinascimentale ne abbiamo pochi: Ariosto,
Giovanni della casa (non signor della casa), ma non raggiungeva questi livelli di profondità .
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