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L’ETÀ NAPOLEONICA
LE ISTITUZIONI CULTURALI
La necessita di far circolare le nuove idee libertarie stimola inizialmente un forte incremento dell'attivita pubblicistica (giornali, opuscoli,
proclami, manifesti politici), oltre che una nuova produzione teatrale (il cosiddetto teatro "nazionale" o "patriottico"). Col tempo, pero, queste
forme di comunicazione diventano strumenti di propaganda del regime napoleonico.
GLI INTELLETTUALI
Nei primi anni del fervore rivoluzionario gli intellettuali sono investiti di un ruolo sociale determinante, poiche sono responsabili della
diffusione delle nuove ideologie democratiche e libertarie.
LA QUESTIONE DELLA LINGUA
Poiche la letteratura in eta napoleonica resta un ambito riservato ad un'elite di persone colte, di conseguenza poeti e scrittori fanno uso di
una lingua aulica del tutto estranea al parlato comune. Si afferma la teoria linguistica del Purismo, che riprende il modello di Pietro
Bembo basato sulla lingua usata dagli scrittori toscani del 300 (Petrarca e Boccaccio).
FORME E GENERI DELLA LETTERATURA
La letteratura italiana si caratterizza anche in eta napoleonica per il suo perdurante classicismo formale, come dimostra la resistenza di
alcuni generi e moduli espressivi ispirati agli autori greci e latini della tradizione. Poemi e poemetti di tipo epico, mitologico e didascalico,
espostole in versi. La tragedia vive un momento di grande vitalita. Nel campo della prosa il genere di maggior rilievo e la storiografia di
Vincenzo Cuoco. Un'opera di importanza fondamentale puo essere considerato l'Ortis di Foscolo, romanzo epistolare che appare molto
innovativo dal punto di vista tematico, ma che rientra ancora in pieno nei canoni formali del classicismo.
IL NEOCLASSICISMO
Il classicismo, che affonda le proprie radici in una tradizione secolare, assume una fisionomia specifica tra settecento e ottocento.a
rinnovare l'interesse per il mondo classico sono innanzitutto le scoperte di Pompei ed Ercolano, che diffondono il gusto per raffigurazioni
nitide e armoniose, dal forte rilievo visivo. Nei suoi studi sull'arte antica Wickelmann vede nelle opere classiche esempi di una bellezza
ideale. E la teoria del bello che informa il gusto "neo-classico", caratterizzato da una nostalgica ammirazione dell'antico, concepito come
una sorta di paradiso perduto.All'affermazione del classicismo concorre la rivoluzione francese, che propone Atene, Sparta e Roma come
modelli di liberta repubblicana. Il regime napoleonico sfrutta poi questa tendenza culturale in chiave scenografica celebrativa,
richiamandosi ai fasti dell'eta imperiale romana anziche alle virtu repubblicane.le stanze piu autentiche innovative del neo classicismo di
ispirazione winckelmanniana si colgono piuttosto nella poesia di Ugo Foscolo.
IL PREROMANTICISMO
Contemporaneamente al Neoclassicismo compaiono manifestazioni culturali che preludono al Romanticismo e sono definite
"preromantiche". Esse esprimono in modo diverso la medesima crisi di fondo e la medesima ansia di fuga della storia che sono alla base
del Neoclassicismo, esasperando la dimensione passionale e soggettiva, esaltando il primitivo, il barbarico e L'esotico. In Francia si
diffonde un gusto sentimentale grazie soprattutto al romanzo "La nuova Eloisa" di Jean-Jacques Rousseau. In Germania il movimento dello
Sturm und Drang esalta la passionalita e concepisce l'arte come espressione del genio individuale, libero da ogni regola; oltre al primo
Goethe, la poetica sturmeriana e rappresentata principalmente da Friedrich Schiller, autore di opere, come il dramma I masnadieri. In
Inghilterra la sensibilita romantica, intrisa di malinconia, e anticipata, intorno alla meta del 700, dalla poesia cimiteriale di Edward Young e
di Thomas Gray. La rievocazione di un suggestivo passato barbarico e al centro dei Canti di Ossian, che lo scozzese James Macpherson
compone mescolando canti della tradizione popolare con parti di propria invenzione. La raccolta, attribuita al leggendario guerriero e
bardo del III secolo d.C. Ossian, ebbe straordinario successo e circolo anche in Italia nella traduzione di Melchiorre Cesarotti.
VINCENZO MONTI
in Italia le diverse tendenze culturali che caratterizzano il periodo compreso tra la fine del settecento l'inizio dell'ottocento trovano
espressione nell'opera di Foscolo in quella di Vincenzo monti.nella sua prima produzione prevale il gusto arcadico e classicheggiante,
esalta con entusiasmo illuministico le conquiste della scienza (Al signor di Montgolfier). Una certa propensione per i toni cupi e per
l'orrido, di ascendenza pre romantica, affiora invece nella Bassvilliana, un poemetto che descrive gli orrori rivoluzionari in Francia.
LA VITA
LA CULTURA E LE IDEE
L’OPERA
LE ODI E I SONETTI
Foscolo comincio a scrivere sin da ragazzo odi, sonetti, canzoni e altre composizioni di vario metro. Il poeta stesso fece una scelta
rigorosa di tutta questa produzione, pubblicando nel 1803 le Poesie, che comprendevano solo 2 odi e 12 sonetti.
LE ODI
Le 2 odi, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata, risalgono al periodo della scrittura dell'Ortis, ma rappresentano
tendenze + squisitamente neoclassiche della poesia foscoliana.Al centro di entrambe vi e il vagheggiamento della bellezza femminile,
trasfigurata attraverso la sovrapposizione delle immagini di divinita greche. Ricorrono continui rimandi mitologici, il lessico e aulico e
sublime. Ma mentre l'ode A Luigia Pallavicini conserva maggiormente un carattere di omaggio galante e settecentesco alla bella donna,
All'amica risanata vuol proporsi come un discorso filosofico sulla bellezza ideale, sul suo effetto di rasserenare l'animo inquieto degli
uomini, ed anche sulla funzione eternatrice della poesia che canta la bellezza.
I SONETTI
I sonetti sono + vicini alla materia autobiografica e alla passionalita dell'Ortis. La maggior parte e infatti caratterizzata da un forte
impulsivo soggettivo. Fitte sono le reminiscenze di Petrarca e dei poeti latini.Tra questi sonetti spiccano 3 autentici vertici poetici, Alla sera, a
Zacinto, In morte del fratello Giovanni.Vi sono ripresi i temi centrali dell'Ortis: la proiezione del poeta in una figura eroica sventurata e
tormentata, il conflitto con il "reo tempo-colpevole tempo", il "nulla eterno" come unica alternativa, l'esilio, l'impossibilita di trovare un
terreno stabile ossia un rifugio consolante nella famiglia; l'illusione della sepoltura "lacrimata", il rapporto con la terra "materna" e il
valore eternatore della poesia.
DEI SEPOLCRI
L'ARGOMENTO
i sepolcri sono un po' metto (il termine con cui Foscolo lo definisce "carme") in endecasillabi sciolti, sotto forma di epistola poetica
indirizzata all'amico Ippolito Pindemonte. L'occasione fu una discussione originata dall'editto napoleonico di Saint-Cloud, con cui si
imponevano le sepolture fuori dei confini della citta e si regolamentavano le iscrizioni sulle lapidi. Pindemonte, da un punto di vista cristiano,
sosteneva il valore della sepoltura, mentre Foscolo, dal punto di vista materialistico, aveva negato l'importanza delle tombe. Nel carme,
Foscolo riprese quella discussione. Nei sepolcri, si puo scorgere un superamento del nichilismo a cui avevano portato la delusione storica il
crollo delle speranze rivoluzionarie.Anche il carme al centro il motivo della morte: ma e superata l'idea che essa sia semplicemente il nulla
eterno. Foscolo le contrappone l'illusione di una sopravvivenza dopo la morte. La tomba assume per Foscolo un valore fondamentale nella
civilta umana: e il centro degli affetti familiari e la garanzia della loro durata dopo la morte, e il centro dei valori civili, conservando le
tradizioni di un popolo. L'esaltazione foscoliana della tradizione e dei grandi del passato non e uno scontato motivo retorico, ma il tentativo
di dare una risposta a problemi vivi nella coscienza collettiva.
LE CARATTERISTICHE DEL DISCORSO POETICO
i sepolcri, pur avendo alle spalle il genere della poesia cimiteriale, non possono essere ridotti entro tale ambito: Foscolo stesso precisa che
Il suo carme, a differenza della poesia sepolcrale inglese di Young e Gray, e essenzialmente poesia civile e meditazione filosofica e
politica. La tesi che le tombe sono indizio di civilta si traduce nella rievocazione di diversi tipi di civilta nel corso della storia: l'idea
secondo cui le tombe dei grandi spingono il "forte animo" a grandi imprese; l'affermazione che la poesia raccoglie l'eredita delle tombe
nel conservare la memoria richiama il mito della fondazione di Troia, della sua fine, del poeta Omero. Il discorso del carme ha una
struttura rigorosa ed armonica; i trapassi da un concetto all'altro, avvengono in forma fortemente ellittica. Cio da al carme un grande
afflato lirico, ma ne rende ardua la lettura. Il poemetto e anche costruito su una sapiente orchestrazione di toni diversi, segnato da
continue interrogazioni, polemica veemente, pacata argomentazione. Estremamente mossa e la prospettiva spazio-temporale: si passa
dallo spazio ristretto ed appartato della tomba alla prospettiva immensa della terra e del mare in cui la morte semina le "infinite ossa"
degli uomini, si succedono spazi aperti e spazi chiusi, il desolato cimitero comune di Parini, le chiese, i cimiteri, l'interno di Santa Croce, la
piana di Maratona e il mare. Si passa dal mondo terrestre all'aldila, dall'eta contemporanea al Medioevo, al mondo classico, alle eta
primitive. Il lessico rimanda la tradizione della poesia classicheggiante ed in particolare al modello di Parini e di Alfieri, la sintassi puo
variare dalla sentenza concisa e lapidaria al periodare ampio e complesso. L'endecasillabo sciolto, metro classico per eccellenza, e
piegato a tutti i toni, attraverso il ritmo degli accenti, pause interne, enjambements, il timbro delle vocali e delle consonanti.
LE GRAZIE
Foscolo lavoro a + riprese al progetto di un inno alle Grazie, che prese successivamente la forma di 3 inni dedicati rispettivamente a
Venere,Vesta e Pallade. L'opera, rimasta incompiuta, si collega ai presupposti neoclassici delle Odi sia nel disegno concettuale, incentrato
sull'idea di bellezza di cui le Grazie sono simbolo, sia nello stile armonioso e capace di evocare immagini vivide. Anche in quest'opera,
caratterizzata da un impianto allegorico, non mancano i rimandi alla realta attuale e le implicazioni civili, in quanto alla bellezza viene
riconosciuta l'importante funzione di promuovere l'incivilimento dell'umanita e il miglioramento della vita sociale.
L’eta del romanticismo
ASPETTI GENERALI DEL ROMANTICISMO EUROPEO
II XIX secolo e segnato da profonde trasformazioni dal punto di vista politico: in seguito alle rivoluzioni settecentesche (quella americana
e quella francese), crolla la monarchia assoluta in quasi tutta l'Europa e si afferma il principio della sovranita popolare, sostenuta da
ideali di liberta e di uguaglianza. Sotto il profilo economico in molti paesi europei si assiste al fenomeno dell'industrializzazione. La
mentalita romantica risulta pertanto influenzata dal senso di insicurezza, inquietudine e impotenza che nasce dalle trasformazioni
politiche, economiche e sociali. La figura dell'intellettuale cambia notevolmente: perde la posizione privilegiata. Poeti, scrittori e artisti,
quasi sempre provenienti dalla classe borghese, assumono spesso atteggiamenti di rivolta e di anticonformismo nei confronti dei valori.
Poiche l'opera d'arte o d'inge-gno diventa una merce sottoposta alle regole del mercato, intellettuali ed artisti sono obbligati a scegliere se
assecondare i gusti del pubblico per riscuotere successo, oppure se sottrarsi ai meccanismi dell'editoria di massa e seguire l'ispirazione
personale. La maggior parte della produzione artistica e letteraria dell'eta romantica e caratterizzata da alcuni tratti comuni:
l'inquietudine, il rifiuto, la fuga o la rivolta dinanzi ad una realta sentita come negativa. L'esasperazione passionale, il sogno e la follia
sono condizioni ideali per il poeta e per l'artista. Questa tensione verso l'infinito, l'assoluto e la verita si traduce in un deciso ritorno alla
spiritualita e alla religiosita, ma anche alle scienze occulte, all'esoterismo e alla magia. Il rifiuto della realta presente determina inoltre la
diffusione del fenomeno dell'esotismo, che consiste nella fuga in un luogo o in un tempo immaginario. Il desiderio di un ritorno
all'innocenza originaria e all'autenticita spinge artisti e scrittori a rivalutare l'infanzia e il popolo come le uniche dimensioni in cui
risiedono i valori negati dalla civilta moderna. Nella concezione romantica il concetto di "popolo" si fonde poi con quello di "nazione".
L'ITALIA: STRUTTURE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI DELL'ETÀ RISORGIMENTALE
La divisione politica che caratterizza l'Italia fino alla seconda meta dell'Ottocento determina una condizione di arretratezza dal punto di
vista civile, economico e culturale. | valori patriottici e le idee di li-berta, progresso e civilta cominciano a circolare negli strati sociali alti,
che vengono indicati con il termine di "borghesia". In questi ambienti si formano le societa segrete che promuovono i moti rivoluzionari del
1820-21 e del 1830. Il processo di unificazione nazionale si realizza tra il 1848 e il 1870 attraverso tre guerre condotte dalla monarchia
sabauda e dalla classe dirigente di orientamenti moderati,
LE IDEOLOGIE
Le ideologie dominanti nella cultura risorgimentale si possono schematicamente suddividere in due grandi schieramenti: quello liberale
moderato (nella variante laica e in quella cattolica) e quello democratico. Spiccano le figure di Camillo Benso di Cavour, da Giuseppe
Mazzini e da Carlo Cattaneo.
LE ISTITUZIONI CULTURALI
Grazie al graduale aumento del numero di lettori e all'introduzione di macchine a vapore per la stampa viene prodotta una quantita di
libri molto maggiore e anche le riviste, i periodici, le gazzette e i quotidiani si diffondono ampiamente.
GEORGE BYRON
Esponente della nobilta inglese, Byron (1788-1824) conduce una vita sregolata ed errabonda, partecipando a movimenti insurrezionali in
Italia e in Grecia. Egli incarna il tipo del dandy aristocratico, sprezzante delle convenzioni e della morale comune, ma pronto a lottare per
la liberta contro l'oppressore. Autore di novelle in versi, tragedie e di un poema ironico incompiuto, il Don Juan, Byron propone spesso eroi
"satanici" e fatali.
IL ROMANZO IN EUROPA
Nell'eta romantica si affermano in Europa alcune forme di romanzo innovative rispetto a quelle apparse nel Settecento: il romanzo storico,
inaugurato nel 1814 da Walter Scott, e quello realistico, diffusosi a partire dagli anni Trenta e legato principalmente alle figure di Stendhal
e Balzac. Il romanzo storico, proponendosi di ricostruire una determinata epoca del passato attraverso la mescolanza di realta e
invenzione Il romanzo realistico ha invece per oggetto la societa contemporanea. Lo scozzese Walter Scott (1771-1832) approda al
romanzo storico dopo essersi cimentato in opere poetiche ispirate alla letteratura popolare. Nell'Inghilterra del XII secolo e ambientato /
vanhoe, che riscuote un enorme successo. L'esperienza di Stendhal e segnata dall'aspirazione ad una vita intensa e dallo scontro con una
realta mediocre, sancita dalla Restaurazione Tale dissidio tra individuo e societa e incarnato dai protagonisti delle sue opere principali, il
rosso e il nero. Stendhal si ricollega allo spirito dell'Illuminismo per la prosa asciutta e ironica. Come Scott, cosi il francese Honore de
Balzac rappresenta una nuova figura d'intellettuale, costretto a scrivere freneticamente per saldare i debiti contratti con la propria impresa
editoriale. Egli s'impegna nella realizzazione di una serie di romanzi, la Commedia umana, che intendono ritrarre la societa
contemporanea in tutta la molteplicita dei suoi aspetti.
EDGAR ALLAN POE
La zona oscura della psiche, popolata da "mostri", ango-sce, impulsi irrazionali e al centro dei racconti di Poe (1809-49), scrittore
statunitense la cui vita "maledetta" fu segnata dal trauma della morte della giovane moglie e dall'alcolismo. Allo scrittore, maestro della
suspense, si deve anche l'invenzione del genere "poliziesco".
HERMAN MELVILLE
Nato a New York, Melville (1819-91) fu costretto, in seguito alla rovina economica del padre, a imbarcarsi come marinaio, un'esperienza
che trasfuse nei suoi racconti e romanzi. Il piu significativo di questi ultimi e Moby Dick, storia di una caccia alla balena che cela densi
significati simbolici dietro il motivo avventuroso.
Il romanticismo in I talia
DOCUMENTI TEORICI DEL ROMANTICISMO ITALIANO
In Italia la formazione del movimento romantico e stimolata da un articolo di Madame de Stael (Sulla maniera e l'utilita delle traduzioni,
1816), in cui si invitavano gli italiani ad aprirsi alle correnti piu vive della letteratura europea. L'articolo suscita reazioni negative anche da
parte dei classicisti piu avanzati, tra cui Pietro Giordani, che si ergono a difesa della specificita culturale italiana. Altri intellettuali, come
Giovanni Berchet, Silvio Pellico, accolgono con favore le tesi dell'articolo e nel 1818 danno vita a un giornale, "Il Conciliatore", che si propone
di diffondere le nuove idee letterarie. Dal programma del giornale, e dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo (1816) di Berchet,
principale manifesto del Romanticismo italiano, emerge l'esigenza di una cultura moderna, che si rivolga ai ceti medi (il «popolo»)
utilizzando una lingua piu semplice
LA POESIA IN ITALIA
La lirica italiana, fatta eccezione per le grandi personalita di Manzoni e Leopardi, e generalmente lontana dallo spirito d'innovazione del
Romanticismo europeo. Un filone importante e costituito dalla poesia patriottica, il cui esponente piu significativo e Giovanni Berchet. Il
motivo politico-patriottico e la critica dei costumi sociali improntano la poesia satirica, rappresentata principalmente dal toscano Giuseppe
Giusti. L'effusione sentimentale si accentua nei poeti della cosiddetta "seconda generazione romantica", come Giovanni Prati (1814-84) e
Aleardo Aleardi (1812-78). L'unico filone della lirica italiana che introduce profonde innovazioni tematiche e formali e la poesia dialet-tale,
interpretata con esiti di eccezionale forza espressiva dal milanese Carlo Porta (1775-1821) e dal romano Giuseppe Gioacchino Belli
(1791-1863). La loro "rivoluzione" consiste nell'aver posto al centro della poesia la realta plebea, osservata da un punto di vista "basso" e
rappresentata con il linguaggio che le e proprio.
IL ROMANZO IN ITALIA
Il romanzo si afferma tardivamente in Italia si diffonde nella variante storica a partire dal 1827, l'anno di pubblicazione della prima
edizione dei Promessi sposi. Nei decenni successivi il romanzo storico invade il mercato, riscuotendo un successo senza precedenti.
Stentano invece ad imporsi altre forme di romanzo. Il superamento del romanzo storico si ha poco dopo la meta dell'Ottocento con Le
confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo
Alessandro Manzoni
La vita
Il giansenismo
I contenuti dottrinali
E la dottrina esposta dal teologo olandese lansen (Giansenio). Si tratta di un tentativo di riforma religiosa secondo Giansenio il peccato
originale ha privato l'uomo della libera volonta e lo ha inclinatc inevitabilmente al male. Di conseguenza l'uomo non puo raggiungere la
salvezza con le sue sole forze: Dio puo concedere la Grazia ad alcuni eletti. Le tesi di Giansenio si contrapponevano alla morale
ecclesiastica, secondo i quali la salvezza e sempre possibile all'uomo, ed e sorretto dalla buona volonta
Manzoni e il giansenismo
Si e molto discusso se Manzoni fosse giansenista o no. La risposta piu attendibile e che non fu propriamente un giansenista, ma subi
l'influenza di alcuni orientamenti di quella corrente religiosa. a differenza dei giansenisti, Manzoni era convinto della responsabilita
dell'uomo, cioe del fatto che egli si puo riscattare dal male con un libero atto della volonta
Le unità aristoteliche
Il modello classico
La tradizione classicistica prescriveva che l'azione della tragedia fosse unica, non superasse la durata di ventiquattro ore e si svolgesse tutta
nello stesso luogo, senza cambiamenti di scena. ogni genere letterario doveva seguire precise regole ed imitare un modello antico. A
convalidare le regole fu proposta l'autorita di Aristotele. In effetti Aristotele nella sua Poetica sottolineava con favore il rispetto delle unita.
Da Aristotele a Shakespeare
Furono i romantici tedeschi, tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, a rifiutare la regola, opponendo ai classici il modello della
tragedia di Shakespeare, che ignora completamente le unita