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Vi sono delle epoche letterarie che mantengono sempre in genere qualcosa che era stato già
detto precedentemente...non tutto si perde ma nel contempo ciò che si mantiene può creare
qualcosa di nuovo; questo è il caso di un'epoca letteraria che va sotto il nome di
NEOCLASSICISMO. Accade che in Italia del 1789 si susseguono tre anni che vanno sotto il nome
di Triennio Giacobino, il frutto delle idee che erano scaturite dalla rivoluzione francese, pertanto
l'ideale di libertà, uguaglianza e fraternità si erano molto diffusi in varie parti d'Italia. Questo
triennio giacobino caratterizza in Italia anche soprattutto sulla figura di Napoleone una
rivoluzione in termini sociali poichè si da un assetto alla burocrazia, all'amministrazione; il limite
dell'Italia è il fatto di essere frammentata, per cui le idee francesi riuscite a permeare il nostro
territorio non riescono a concretizzarsi dato che vi è un divario sociale tra coloro che ottengono
un posto di lavoro dignitoso e coloro che continuano a far parte del popolo; pertanto queste
idee rivelano immediatamente il loro limite. Quando vi è una situazione storica non stabile lo
scrittore, il pensatore reagisce recependo ciò che c'è nello scenario storico. Vi sono due risposte
opposte a questi cambiamenti; Napoleone farà delle campagne in Italia, qualcosa che darà
"fastidio" a Foscolo; ma si presenta come una sorta di bonomia, vuole aiutare il paese a trovare
un'unità ma in realtà poi commetterà una cosa terribile cedendo Venezia agli austriaci con il
trattato di Campoformio cosa che farà infuriare Foscolo che si rifugerà a Londra. Napoleone con
i suoi fasti e parate che ricordavano i trionfi di Cesare che entrava in Roma, guardava con
nostalgia alla Roma imperiale; pertanto insieme a questo sguardo nostalgico verso una
pomposità accessiva della Roma classica si associa una scoperta epocale. Nella seconda metà
del 700 vengono alla luce manufatti greci, l'armonia, la bellezza, la compostezza, si diede quindi
una grande rivalutazione alla cultura classica soprattutto quella greca che era vista come
bellezza, armonia, equuilirio; tutto questo nella letteratura si traduce con uno sguardo
nostalgico verso le forme così dette classiche che poichè adesso sono ambientate in una
situazione totalmente diversa si definiscono NEOCLASSICHE cioè un classicismo nuovo che
comunque è ambientao in una situazione storica diversa. Quindi a prima corrente letteraria che
si diffonde è quella che guarda con nostalgia all'armonia della bellezza che viene vista come
bellezza letterale. A livello storico si guarda all'antico pensando proprio alle forme politiche...a
livello letterale si guarda alla bellezza. Un periodo storico così instabile suscita in altri invece, per
quanto riguarda il PRE-ROMANTICISMO, non un richiamo alla classicità ma un turbamento
nasce un tipo di poesia non statica, ossia che guarda solo al bello... vi travasa l'IO LIRICO, l'io
tormentato. Ad esempio il Ciclo di Ossian era ispirato tutto non ad una letteratura che guardava
la bellezza classica ma all'esaltazione di altri eventi su tutti vi è però la POESIA CIMITERIALE. In
Inghilterra prende piede un filone che arriverà in Italia tra Ippolito Pindemonte e Ugo Foscolo.
Quindi questa attenzione ai luoghi lugubri. Questa poesia viene accolta da anni che si cibano di
questa nuova forma letteraria che tanto prenderà piede in Italia; Ippolito scriverà "I Cimiteri",
Foscolo scriverà "I Sepolcri". Napoleone fa il Trattato di Saint Claude che stabilisce che per
motivi igienici non bisogna più seppellire nelle chiese i morti; pertanto stabilisce che bisogna
creare delle fosse comuni molto lontane dal centro abitato, Foscolo a ciò è preso dall'ira. Lui ha
un mentore, Parini, e dice che non lo immagina sepolto di fianco al cranio di un assassino, allora
scrive I Sepolcri proprio a rivendicare l'urgenza della tomba che è consolatoria per chi rimane
ma soprattutto crea quella CORRISPONDENZA DI AMOROSI SENSI, ossia quel legame unico che
si stabilisce attraverso una catena di affetti tra chi resta e chi non c'è più. La sepolutura è vista
come un grado di civiltà, esempio ne sono le necropoli, o anche l'episodio tra Achille ed Ettore,
il pre-romanticismo dando libero sfogo all'io romantico, a questo nuovo tipo di letteratura, non
può guardare al classicismo così come fanno i Neoclassici. Pertanto queste due correnti
letterarie sono complementari. In Foscolo sono inscindibili. Le parate napoleoniche che tendono
proprio alla magnificenza hanno un risvolto anche nella moda; le spose e le grandi dame
mettevano solo abiti stile impero, così come le arti figurative, pittoriche e musicali. La presenza
ossessiva della morte è uno dei temi principali del Pre-Romanticismo; questa verrà
accompagnata anche da un tema che in due romanzi epistolari che sono proprio la "bandiera"
di questo secolo - I Dolori Del Giovane Verter, Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis - l'idea della
morte si traduce anche nel suicidio; la letteratura di Rousseau da sfogo alla Sensiblearì cioè alla
sensibilità, da sfogo alle situazioni quasi patetiche, la predilezione per le emozioni, le situazioni
affettuose, commoventi. Vi è quindi una larga gamma di temi ma vi è anche un movimento
chiamato Sturn Um Gran cioè Tempeste di Impeto. Il romanzo epistolare vede nei due
capolavori sopra elencati una loro genesi proprio in questo movimento. Lo S.U.G. è una sorta di
cenacolo, quasi un'accademia di giovani intellettuali ribelli che si oppongono a questa dilagante
moda del Neoclassicismo che essi ritengono stucchevole; pertanto rifiutando il neoclassicismo
che sta diventando quasi una moda propongono un'alternativa, si riuniscono come facevano le
precedenti accademie affiancati da vari filosofi come Shiller. La risposta del Pre ROmanticismo è
che da un lato vi sono i romanzi zuccherosi come quelli di Rousseau dell'altro vi sono questi che
parlano del diavolo. Ebbene questi autori sono in netta polemica con il razionalismo e con la
rigidità del neoclassicismo, vogliono una pesia che metta la parola fine ad una poesia che essi
ritengano arida, artificiosa non comunicativa che guarda solo alle strutture formali, è qualcosa
che dietro l'apparenza non nasconde nulla.
CALOGAZIA: il potere della bellezza era visto come forza (il soldato Terzite), la bellezza era la
nobiltà d'animo. Già dall'antica Grecia comincia il concetto dell'escluso. Verga con Rosso
Malpelo.