Alfieri: Vita La depressione è ulteriormente accresciuta da un “tristo
Nacque ad Asti il 16 gennaio 1749 da una famiglia di ricca amore” con la marchesa Gabriella Turinetti nobiltà terriera Comincia a dedicarsi all’attività letteraria Ciò gli permette di dedicarsi all’attività letteraria a tempo Si dedica soprattutto agli illuministi francesi come pieno Montesquieu, Voltaire, Rousseau e Helvétius. I quali Sin dall’infanzia dimostra un’indole malinconica e una costituiranno la base della sua cultura volontà ribelle Nel 1775 Alfieri scorge il manifestarsi della sua vocazione Nel 1759 fu mandato a Torino a compiere gli studi, di poeta tragico presso la Reale Accademia L’anno prima aveva abbozzato una tragedia, Antonio e Uscito dall’Accademia compì numerosi viaggi per l’Italia e Cleopatra, lasciata incompiuta. Ritrovandola l’anno l’Europa successivo ebbe la realizzazione che poteva proiettare Ciò fece crescere in lui uno spirito cosmopolita, tipico nell’opera i sentimenti che egli provava per la Turinetti. dell’età dei Lumi Realizza che questo proiettare nella poesia costituisce Alfieri però non compì questi viaggi per una volontà di l’unico mezzo per superare i propri tormenti, una catarsi imparare, ma bensì perché spinto da un’inquietudine Alfiera cerca di espandere la propria cultura, studia interiore, che nella Vita interpreterà come un bisogno di quindi i classici latini e italiani trovare qualcosa a cui ordinare intorno la propria Lo scoppio della Rivoluzione Francese eccita il suo spirito esistenza. rivoluzionario e anti-tirannico Questi viaggi gli diedero inoltre l’opportunità di Ma ben presto gli sviluppi che la rivoluzione ebbe accumulare esperienza delle condizioni politiche e sociali provocarono in lui il disgusto dell’Europa contemporanea, l’Europa dell’assolutismo. Vede la ciò che la rivoluzione è diventata come una falsa Fu disgustato da tutte le forme di assolutismo libertà che maschera una nuova tirannide Guarda con ammirazione i paesi più liberali, come Muore a Firenze l’8 ottobre 1803. Inghilterra e Olanda Tornato a Torino, la sua insofferenza per le gerarchie gli impedisce di dedicarsi alle attività politiche Nel pensiero di Alfieri si scontrano quindi due entità: un Alfieri: Idee bisogno di affermazione dell’io (libertà) e la percezione di Le basi delle idee di Alfieri si ritrovano nelle idee forze oscure che si oppongono a questa affermazione illuministe, sensistiche e materialistiche, ricavate dagli (governo) autori che studiò in gioventù. Nelle opere di Alfieri si delinea quindi un titanismo, Anche se non si distaccò mai del tutto da queste idee, ci un’ansia di infinita grandezza e di infinita libertà che si sono alcune divergenze scontra con tutto ciò che la limita e l’ostacola Ripugna il culto della scienza: per Alfieri il freddo Ma in questo contrasto è implicita l’inevitabilità della razionalismo scientifico blocca il “forte sentire”, quella sconfitta (Pessimismo) violenza emotiva e passionale in cui egli ritiene consista la vera essenza dell’uomo Per questo motivo egli ripudia l’ideale illuminista del controllo razionale delle passioni. Rifiuta le posizioni dell’illuminismo sulla religione. Rifiuto del cosmopolitismo e del filantropismo a favore dell’isolamento della propria identità e di un culto di un’umanità eroica Quello che inizialmente sembra un odio contro la tirannide in favore della libertà, si dimostra invece come un rifiuto totale di ogni forma di potere (Es: è favorevole alle rivoluzioni quando nascono, ma appena stabiliscono un nuovo governo è sdegnoso) Da ciò scaturisce che la sua ricerca della libertà non avrà mai frutto, non essendo raggiungibile sotto nessuna forma di governo. Esso resta quindi un ideale astratto e indeterminato Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia, Foscolo tornò a Ugo Foscolo: Vita Milano, ma dopo la sconfitta definitiva a Waterloo e il Nacque nel 1778 a Zante (isola greca sotto dominio della rientro a Milano degli Austriaci fu costretto a fuggire, Repubblica veneta) da madre greca prima in Svizzera, e poi a Londra. Ciò gli lo fece sentire molto legato alla civiltà classica, Morì nel villaggio di Turnham Green nel 1827 a 49 anni. considerandosi suo erede Nel 1871 i suoi resti furono sepolti vicino alle tombe dei Dopo la morte del padre, si trasferì con la madre a grandi uomini da lui cantati nei Sepolcri Venezia, per cercare aiuto da amici e parenti Qui comincia a scrivere i primi versi, che gli portarono Ugo Foscolo: La cultura e le idee fama all’interno della società veneziana Nella formazione di Foscolo convergono le componenti Politicamente era entusiasta dei principi della Rivoluzione tipiche della cultura del suo tempo: la tradizione classica; Francese, soprattutto per quanto riguardava le sollecitazioni pre-romantiche; l’Illuminismo l’uguaglianza e la libertà. settecentesco Ciò portò attriti con il governo di Venezia e nel 1796 Nella sua formazione letteraria si aggiungono anche: dovette fuggire sui colli Euganei Dante, Petrarca. Guarda con ammirazione al rigore di Nel frattempo le truppe napoleoniche avanzavano verso Parini, all’ansia di libertà di Alfieri, al sentimentalismo e al Venezia con la promessa di liberarla, Foscolo si arruolò naturalismo di Rousseau e al Werther di Goethe immediatamente nelle truppe della Repubblica Col tempo abbandonò il naturalismo di Rousseau in Cispadana, pubblicando un’ode elogiando Napoleone favore del pessimismo di Machiavelli e di Hobbs, La ceduta di Venezia agli austriaci l’anno dopo lo lasciò vedendo la società come in una guerra di tutti contro estremamente ferito. Foscolo abbandonò di nuovo tutti Venezia e si diresse a Milano, dove conobbe anche Parini A questo pessimismo si accompagna anche il Nel 1808 ottenne la cattedra di Eloquenza all’università di materialismo. Da ciò deriva una negazione di tutto ciò Pavia, ma che fu ben presto revocata dal governo che è trascendente, vedendo la morte come la fine Si recò allora a Firenze, dove soggiornò per due anni. È dell’esistenza questo il periodo della composizione delle Grazie Vede l’arte come depuratrice dell’animo dalle passioni che nascono dai conflitti della vita, come consolatrice delle sofferenze e delle angosce del vivere Le Ultime lettere di Jacopo Ortis Le Odi e i Sonetti La prima opera importante di Foscolo 2 odi e 12 sonetti raccolte nella raccolta del 1803, Poesie Opera giovanile Le due odi: “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” Romanzo epistolare, si costruisce attraverso una serie di e “All'amica risanata” rappresentano la sua passionalità lettere che il protagonista scrive all’amico Lorenzo ed il suo soggettivismo esasperati Alderani Al centro delle odi vi è un vagheggiamento squisitamente Il modello dell’opera è il romanzo di Goethe, “I dolori del neoclassico sulla bellezza femminile, continui rimandi giovane Werther” mitologici, la struttura che rimanda al periodare classico Intreccio: un giovane si suicida per amore di una donna e la continua sovrapposizione di divinità greche già destinata ad un altro I sonetti sono più vicini alla materia autobiografica e alla Temi principali: passionalità dell’Ortis Rapporto Intellettuale-Società: il dramma di Werther Forte impulso soggettivo, che rivela la matrice della lirica è quello di non potersi identificare con la propria alfieriana classe di provenienza, quello di Jacopo è quello di una Sono ripresi anche i temi centrali dell’Ortis mancanza di una patria entro in cui inserirsi dopo il fallimento storico dei sogni patriottici e rivoluzionari Dei Sepolcri Poemetto in endecasillabi sciolti, sotto forma di epistola (età napoleonica). La disperazione nasce dal vedere Originata dall’editto di Saint-Cloud (1804) con cui si tutte le speranze patriottiche e democratiche finire in imponevano le sepolture fuori dai confini della città una tirannide. In questo poemetto Foscolo espande e sviluppa concetti Amore e Morte: l’amore è vista come una forza già citati in altre opere positiva, l’unica forza che trattiene il protagonista dal Il carme ha al centro il motivo della morte: ma è superata suicido, ma svanita anche questa, Jacopo si uccide l’idea materialistica secondo la quale dopo ci sia un nulla Con la figura dell’eroe sventurato, il tema ricorrente della eterno morte, le tonalità cupe Foscolo rimanda a tematiche di Foscolo vede nelle tombe un valore fondamentale della tipo pre-romantico civiltà umana: è il centro degli affetti familiari e civili, è in Rappresenta la sua passionalità ed il suo soggettivismo oltre la garanzia della loro durata dopo la morte esasperati