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Ugo Foscolo

1778-1827
Zante
Nasce a Zante, un’isola greca nel mar Ionio al cui ricordo dedicherà il sonetto A
Zacinto, il 6 febbraio 1778.

Il padre Andrea è un medico veneziano, mentre la madre Diamantina Spathis è


di origine greca: l’origine e il collegamento ideale con la poesia di Omero e
di Teocrito saranno sempre un punto fisso per Foscolo.
Nè più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
4Del greco mar, da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde


Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
8L’inclito verso di colui che l’acque

Cantò fatali, ed il diverso esiglio


Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,


O materna mia terra; a noi prescrisse
14Il fato illacrimata sepoltura.
Il trasferimento a Venezia e la formazione
culturale
• Il padre muore nel 1788.
• Foscolo e la madre nel 1792 si spostano a Venezia, dove il giovane
Ugo entra in contatto con alcuni importanti intellettuali e
letterati del tempo, tra cui Melchiorre Cesarotti e Ippolito
Pindemonte, oltre a Isabella Teotochi Albrizzi, di cui il poeta si
innamora.
• In questi anni Foscolo inizia la propria formazione poetica, con
la lettura dei classici greci, latini (in particolare Tibullo, Ovidio e
Orazio) e italiani (tra cui Dante, Parini, Alfieri, oltre a Vincenzo
Monti) e la scoperta del pensiero degli illuministi e di J.J.
Rousseau
L’impegno politico
• Sotto l’influsso delle idee giacobine, Foscolo si avvicina anche alla
politica, coltivando gli ideali di libertà e indipendenza nazionale. Tutto
ciò confluisce nei primi testi letterari, ancora influenzati
dal Classicismo e dall’Arcadia.
• Nel 1797 va in scena a Venezia la tragedia Tieste, composta secondo lo
stile e i moduli alfieriani: l’opera ha successo ma il contenuto dell’opera
mette l’autore in cattiva luce presso il governo veneziano.
• Foscolo fugge così a Bologna, dove si arruola nell’esercito napoleonico
e pubblica l’ode A Bonaparte liberatore.
La delusione politica
• Le convinzioni del poeta subiscono un duro contraccolpo il 17
ottobre 1797, quando Napoleone con il Trattato di
Campoformio cede Venezia all’Austria
• Foscolo si autoesilia a Milano, dove conosce Giuseppe Parini (la
scena è trasposta in un famoso capitolo delle Ultime lettere di
Jacopo Ortis)e Vincenzo Monti, innamorandosi della moglie di
quest’ultimo
L’attività di ufficiale
• Nel 1798 è a Bologna, dove si arruola volontario nella Guardia Nazionale,
guadagnandosi negli anni successivi il grado di capitano per le ferite
riportate in alcune battaglie.
• Nel 1799 esce la prima edizione delle Ultime lettere di Jacopo Ortis,
contrarie alla volontà dell’autore perché portate a termine da Angelo
Sassoli per aggirare i vincoli della censura politica.
• Sempre in quell’anno Foscolo ripubblica l’ode A Bonaparte liberatore,
facendola però precedere da una dedica assai polemica nei confronti del
generale francese, e compone l’ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo.
Tra Firenze e Milano
• Tra 1800 e 1801 stringe un legame amoroso con Isabella Roncioni, che è una
delle fonte di ispirazione per il personaggio di Teresa nel romanzo.
• Nel 1801 Foscolo torna a Milano, dove ha una relazione con la nobildonna e
intellettuale Antonietta Fagnani Arese, alla quale dedicherà nel 1803 l'ode
All’amica risanata.
• Nel 1802 Foscolo porta a termine le Ultime lettere di Jacopo Ortis
• Nel 1803 pubblica l’edizione delle Poesie, in cui confluiscono le due odi e i
sonetti scritti in questi anni, tra cui anche quelli più celebri (il
sonetto-autoritratto Solcata ho fronte, occhi incavati intenti; Alla sera, A
Zacinto, In morte del fratello Giovanni
In Francia e…di nuovo in Italia
• Nel 1804 il poeta si sposta in Francia, per prestare servizio sotto l’armata
napoleonica contro l’Inghilterra, sulle coste della Manica. Qui il poeta
traduce dal greco l’ILIADE e dall’inglese il Viaggio sentimentale di
Laurence Sterne e ha una figlia da una donna inglese.
• Nel 1806 Foscolo torna a Venezia dopo la caduta del dominio austriaco;
qui ritrova Cesarotti, la Albrizzi e Pindemonte. Dai colloqui avuti durante
questo soggiorno e dopo la pubblicazione dell’editto di Saint Cloud
(1804), Foscolo coglie l’ispirazione per il carme DEI SEPOLCRI.
• Dal 1808 Foscolo è docente di Eloquenza all’Università di Pavia
…in Italia
• L’incarico tuttavia gli viene presto revocato, anche per i cattivi rapporti con il
regime napoleonico. Il rapporto tra Foscolo e il potere peggiora ulteriormente
nel 1811, alla rappresentazione a Milano della tragedia Aiace.
• Tra 1812 e 1813 vive tra Bologna e Firenze, lavorando ad una nuova tragedia
(la Ricciarda) e al poemetto delle Grazie e pubblicando la Notizia intorno a
Didimo Chierico, un’opera ironica e pseudo-autobiografica cui, insieme con
il Sesto tomo dell’Io, Foscolo lavora già da anni.
L’esilio e gli ultimi anni della
vita
• Alla caduta di Napoleone nel 1814 e al conseguente ritorno degli austriaci a Milano, Foscolo
rifiuta i compromessi con il potere asburgico, che pure vorrebbe assegnarli la direzione di una
prestigiosa rivista, la «Biblioteca Italiana».
• Nella notte tra il 30 e il 31 marzo il poeta abbandona per sempre l’Italia, riparando prima
in Svizzera (dove nel 1816 pubblica la terza edizione dell’Ortis ) e poi esiliandosi a Londra, a
partire dal settembre del 1816. Gli anni inglesi, continuamente tormentati dalle ristrettezze
economiche (anche per lo stile di vita dispendioso del poeta), vedono Foscolo riavvicinarsi alla
figlia Mary e dedicarsi all’attività di critico letterario, con un importante saggio sulla poesia
di Petrarca e altri interventi sulla lingua e la letteratura italiana.
• Dopo alcuni guai giudiziari per debiti che lo conducono anche in carcere, Foscolo si ritira
a Turnham Green (Chiswick), nei pressi di Londra. Qui il poeta, malato di idropisia, muore il 10
settembre 1827.
Nel 1871 le sue ceneri verranno trasferite
nella Basilica di Santa Croce, a Firenze.
La formazione culturale
❖Formazione culturale classica: Omero, Plutarco, Lucrezio
❖Illuminismo, Sensismo, Razionalismo, ateismo
❖Preromanticismo: Alfieri ( tensione alla libertà e titanismo)
❖Parini: impegno civile e intento educativo
Il pensiero
❖Adesione agli ideali rivoluzionari, giacobinismo
❖Partecipazione alle vicende storiche del suo tempo (incarichi politici, entusiasmo
nei confronti della Rivoluzione e di Napoleone, ideale di una Italia libera e
indipendente))
❖Concezione pessimistica in ambito politico: dopo Campoformio perdita della
fiducia nei confronti di ogni forma di potere politico;
❖Concezione pessimistica del mondo e della vita: sulla base della ragione visione
meccanicistica, atea e sensista: dopo la morte il nulla; la vita come sofferenza il
cui approdo è la morte; sulla base del sentimento e della poesia recupero di
ideali-illusioni : amore, bellezza, pietà, giustizia
La poetica
❖Poeta di transizione: coesistenza di elementi classici e tendenze romantiche

▪ Esaltazione
della Grecia ▪ Patriottismo
antica ▪ Passionalità e culto
▪ Ricerca della del sentimento
bellezza e ▪ Autobiografismo
dell’armonia, ▪ Illusioni
▪ Riferimenti ▪ Pessimismo
mitologici ▪ Temi sepolcrali
▪ Lessico alto…
La poetica: funzioni della poesia
❖ Eternatrice (sopravvivenza alla morte, al nulla eterno. I sepolcri e la poesia
sono le illusioni che consentono all’uomo di vivere dopo la propria fine.

❖Civilizzatrice (la poesia attraverso il ricordo dei grandi del passato che si
trasformano in esempi per il presente)
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis (pag.
481, trama)
Protagonisti: Jacopo Ortis, perseguitato politico; Lorenzo Alderani, amico di corrispondenza; Teresa,
fanciulla di cui il protagonista è innamorato; Odoardo, nobile e facoltoso fidanzato di Teresa
Trama:In seguito al trattato di Campoformio il giovane Jacopo si rifugia sui Colli Euganei dove si
innamora della giovane Teresa, destinata però in sposa ad Edoardo. Dopo un vagabondaggio attraverso
l’Italia, sopraffatto dalla duplice delusione, amorosa e politica, Jacopo si suicida.
Impianto autobiografico
Modello: I Dolori del Giovane Werther di W. Goethe, a differenza del quale si affianca la tematica
politica. Jacopo è un eroe alfieriano nella sua tensione alla libertà (eroe titanico, romantico in lotta
contro il destino, la storia, la società); il suicidio non rappresenta una sconfitta ma l’affermazione dei
valori traditi (amore e passione politica)
Stile: prosa lirica, paratattico, sentenze brevi e secche (stile tacitiano)
LE POESIE (1802-1803)
2 ODI e 12 SONETTI
ODI: Poetica, tematiche e stile neoclassico
A Luigia Pallavicini caduta da cavallo (1799): invocazione alle Grazie affinchè aiutino la
nobildonna caduta da cavallo, della quale si esalta la bellezza
All’amica risanata (1802): dedicata all’amica Antonietta Fagnani Venere ripresasi da una
malattia, paragonata alla stella Venere. Tema della bellezza fugace eternata dalla poesia
TEMI: Bellezza femminile, mito, poesia eternatrice.
STILE NEOCLASSICO: Arcadia, Parini
LE POESIE (1802-1803)
I SONETTI: Alla sera (1802-1803), A Zacinto (1802-1803), In Morte del fratello Giovanni (1802)
SINTESI DI TEMI ILLUMINISTICI, NEOCLASSICI, ROMANTICI
RACCONTO AUTOBIOGRAFICO IN VERSI
FONTI: Petrarca (conflitto interiore), Tasso ( struggimento, inquietudine), Alfieri (titanismo)
TEMI: amore della patria, esilio, malinconia, conflitto interiore, morte, nulla eterno, sepolcro,
poesia, classicità
STRUTTURA BIPARTITA: scelta del sonetto (2 quartine e 2 terzine) funzionale alla resa del
conflitto interiore
STILE: frequenti enjambements, polisindeti, antitesi, inversioni sintattiche> conflitto
Dei Sepolcri
DEORUM MANIUM IURA SANCTA SUNTO
«Carme» di 295 endecasillabi sciolti

TIPOLOGIA TESTUALE

Epistola poetica indirizzata


all’amico Pindemonte
L’occasione dichiarata Dei Sepolcri
E’ l’applicazione anche in Italia (1806) dell’editto di Saint Cloud
(1804) già operante in Francia
L’editto prescriveva:
1. La sepoltura al di fuori del perimetro urbano
2. Norme molto severe per le iscrizioni tombali e per le lapidi
sepolcrali (egualitarismo rivoluzionario, alcun riferimento
nobiliare)
Foscolo ebbe l’occasione di discutere dell’editto nel salotto di Isabella Teotochi Albrizzi, quando
Ippolito Pindemonte, a cui il carme sarà dedicato, stava lavorando ad un poemetto sui Cimiteri

ISABELLA TEOTOCHI ALBRIZZI

IPPOLITO PINDEMONTE

Il Carme venne composto in modo molto rapido e divenne modello per la stesura del poemetto
di Pindemonte, pubblicato nel 1807 con il titolo I Sepolcri e con dedica a U. Foscolo
La polemica
L’opera è subito oggetto di polemiche, ad una di queste Foscolo risponderà con una Lettera
a Monsieur Guillon, sulla incompetenza dell’abate a giudicare i poeti italiani

Foscolo nella Lettera spiega l’ossatura logica del carme


La sintesi foscoliana dei Sepolcri nella
Lettera a M. Guillion
Nella prima parte (vv.1-90) si spiega che:
«i monumenti inutili ai morti, giovano ai vivi perché destano affetti virtuosi lasciati in eredità
ai vivi»
Nella seconda parte (vv. 91-150) si spiega come
il culto delle tombe sia il fondamento della storia delle civiltà, specificando come l’Italia sia
uno dei punti più bassi di questa storia
Nella terza parte (vv. 151-212) si spiega
Che le «reliquie degli Eroi» hanno la funzione di «destare a nobili imprese». Santa Croce, con i
sepolcri dei grandi italiani, in particolare è il Tempio delle virtù patrie (Michelangelo, Galileo,,
Alfieri, Rossini) che ispira l’amor di patria e a compiere nobili gesta.
Nella quarta parte (vv. 213-295):
Si esalta la funzione eternatrice della poesia sottolineando come oltre il sepolcro degli uomini
virtuosi distrutto dal tempo, sarà la poesia a rendere immortale il loro ricordo.
Tomba di
Michelangelo Tomba di Galilei Tomba di Alfieri

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