Sei sulla pagina 1di 1

PROKOFIEV OP. 2 N.

2
Il primo brano che eseguirò è tratto dall’op. 2 di Prokofiev, nonché l’unica raccolta di studi per
pianoforte della sua produzione. In quest’opera del 1909 sono presenti 4 studi, ognuno dei quali è
ovviamente incentrato su un determinato aspetto tecnico-espressivo; è importante non dimenticarsi
che per quanto possano essere brani dall’alto valore artistico, nella definizione stessa di “studio” è
intrinseco uno scopo didattico.
Io vi suonerò il secondo, il quale è caratterizzato da una scrittura poliritmica che sovrappone due
tempi diversi: mentre una mano legge in 18/16, l’altra legge in 4/4.

SCHUBERT/LISZT “GRETCHEN AM SPINNRADE”


Il secondo brano che eseguirò, invece è una trascrizione di Liszt tratta da un lied di Schubert, quindi
cronologicamente facciamo un salto indietro. Il lied originale, per voce e pianoforte, è stato
composto nel 1814, mentre la trascrizione di Liszt è stata fatta nel 1838, e fa parte di una raccolta di
12 lieder trascritti tutti da Schubert.
Il testo del lied originale è tratto dal Faust di Goethe e narra di Margherita (Gretchen) che canta in
solitudine mentre sta filando della lana con un arcolaio a ruota e sta pensando al Dottor Faust e alle
sue promesse. Sia il testo che la musica hanno una carica emotiva notevole, narrando dell’amore di
una donna sedotta e abbandonata.
La trascrizione di Liszt rimane abbastanza fedele al carattere originale del lied di Schubert,
arricchendolo però di quei preziosismi pianistici tipici della scrittura di Liszt.

MENDELSSHON KONZERTSTUCKE OP. 114


Buonasera sono Martina Cavalieri e con i clarinettisti Paolo Zagni e Angela Sfolcini eseguiremo il
secondo konzertstucke di Mendelsshon per clarinetto, corno di bassetto e pianoforte del 1833,
trascritto per due clarinetti e pianoforte. Il corno di bassetto è uno strumento che in passato fu
particolarmente amato da Mozart, che scrisse parecchia musica da camera di carattere massonico
includendo questo strumento, presente anche nel requiem. Dopo Mendelsshon lo strumento cadde in
disuso e fu ripreso solo da Richard Strauss.

L’opera è dedicata a Henrich Joseph Baermann e al figlio Carl Baermann, entrambi grandi virtuosi
del clarinetto dell’epoca romantica. Diversi compositori del calibro di Felix Mendelssohn, Carl
Maria von Weber e Giacomo Meyerbeer scrissero musica per loro Baermann, che hanno dunque
influenzato indubbiamente il repertorio romantico per clarinetto.

Potrebbero piacerti anche