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Letteratura pianistica 2 (triennio) A.A.

2020-2021
Elenco degli argomenti trattati durante il corso:

Il repertorio delle accademie fino al 1830.

Il repertorio delle accademie dal 1830 alla nascita del recital.

Le accademie di Frederik Chopin.

I grandi virtuosi della prima metà dell’Ottocento: Chopin, Liszt, Kalkbrenner, Pixis, Hiller,
Mendelssohn, Moscheles, Osborne, Thalberg, Henselt, Wieck, Herz, Weber.

Il repertorio storico ad opera di Ignaz Moscheles.

Franz Liszt: il recital. Rapporto Chopin/Liszt. Analisi dei programmi da concerto di Liszt e della
sua produzione pianistica.

I grandi virtuosi della seconda metà dell’Ottocento: Carl Tausig, Anton Rubinstein, Hans von
Bülow, Charles Hallé, Eugene d’Albert, Kindworth, Reisenauer, Rosenthal, Emil von Sauer, A.
Siloti, Hutcheson,

I grandi virtuosi a cavallo tra Ottocento e Novecento.


Josef Hofmann, Josepf Lehvinne, Theodor Leschetizki, Raoul Pugno, Maurice Planté, Vladimir de
Pachmann, Alfred Grünfeld, Sophie Menter, Sapellnikov, Camille Saint-Saëns, Ignaz Paderewsky,
Teresa Carreño, Leopold Godowsky, Alfonso Rendano.

Il caso Ferruccio Busoni.


06 marzo 2021, prime 3 ore
1 Programmi da concerto fino al 1830. I pianisti/compositori suonavano
principalmente le proprie composizioni.
Numerose sono le testimonianze di Beethoven interprete delle proprie composizioni e la prassi di
suonare brani composti da altri non era in voga.

2 Programmi da concerto dopo il 1830.


Vienna 1827: pag. 9, accademia dell’11 febbraio 1827
Stephen Heller pianista tredicenne (Pest 1813-Parigi 1888)
1 Weber: Ouverture Oberon https://www.youtube.com/watch?v=y2Eg7ra6fbQ
Dir. Bernard Haitink
2 Moscheles (1794-1870): Concerto n° 2 il solo primo movimento
https://www.youtube.com/watch?v=wW22kVJyuM8
Sinfonia da Camera Ian Hobson, piano/conductor

Qui il Concerto n° 3
https://www.youtube.com/watch?v=CBB_cljn738&list=PL05FA8F2CE1D9D196
Michael Ponti, piano - Philharmonica Hungarica, Othmar Maga conductor

3 Fürstenau (Münster 1792-Dresda 1852) Variazioni per flauto e orchestra


4 Rossini (1792-1868): duetto dalla Gazza ladra
5 Moscheles: Concerto n° 2, secondo e terzo movimento

Altenburg (Germania) 1832: pag. 10, accademia dell’11 novembre 1832 (a tredici anni)
Clara Wieck
1 Spohr: Ouverture dell’Alchimista
2 Reisseger: Ouverture del Nerone
3 Pixis: Concerto
4 Moscheles: Concerto n° 2 (finale)
5 C. Wieck: Notturno per fisarmonica e pianoforte
6 Chopin: Variazioni op. 2 https://www.youtube.com/watch?v=5P8xoE4gAL0

Accademia del 3 gennaio 1835 (a quindici anni)


Clara Wieck
1 Chopin, Notturno, Mazurka, due Studi
2 Johann Peter Pixis (1788-1874), Concerto
3 Henri Herz (Wien 1803-Paris 1888), Variazioni di bravura op. 20
4 Jan Křtitel Václav Kalliwoda (1801-1866), Pot-pourri per violino e orchestra
5 Due brani per canto
6 Un poesia recitata

Jena, Accademia del 24 settembre 1835


Clara Wieck
1 Bach, Preludio e fuga in do diesis minore (WTK 1)
2 Beethoven, 2° e 3° movimento della Sonata op. 57
3 Chopin, Notturno op. 15 n° 2
4 Pixis
5 Herz
Norimberga, Accademia del 15 gennaio 1839
Clara Wieck
1 Mozart, aria
2 Louis Spohr (Braunschweig 1784-Kassel 1859), aria
3 Henselt, Variazioni per pianoforte op. 1
4 Chopin, Notturno op. 9 n° 2
5 Wieck, Hexentanz
6 Chopin, Studio op. 10 n° 5
7 Schubert-Liszt, Lob der Tränen (pubblicato pochi mesi prima di questa accademia)
8 Chopin, Mazurka op. 7 n° 1
9 Adolf von Henselt (1814-1889, Studio op. 2 n° 6
10 Sigmund Thalberg (Ginevra 1812-Napoli 1871), Capriccio op. 15

Clara Wieck 7 febbraio 1856, Vienna:


1 Beethoven 106
2 Tre Lieder Schumann (Soprano Matilde Marchesi)
3 Wieck, Variazioni su un tema di Schumann op. 20
4 Mendelssohn Scherzo a Capriccio
5 Romberg, pezzo per violoncello e pianoforte
6 Schumann Carnaval

I programmi da concerto di Clara Wieck-Schumann si sarebbero poi evoluti, dopo la morte di


Robert, con un centro focale su Beethoven e Schumann e una maggior presenza di Bach, Scarlatti,
Haydn, Mendelssohn, Chopin e Brahms. Scompaiono del tutto dai suoi concerti Pixis, Thalberg,
Henselt, Herz, a testimonianza di una evoluzione nel gusto ed una visione più matura del panorama
compositivo. La carriera concertistica di Clara è stata tra le più lunghe e continuative dell’Ottocento
visto che è rimasta in attività dal 1827 al 1888, anno della morte di Liszt.
Del valore pianistico di Clara esistono molte testimonianze ma basterebbe osservare i programmi
del 4 gennaio del 1862 a Vienna:
1 Wieck Quartetto per pianoforte e archi
(qui il Trio op. 17 https://www.youtube.com/watch?v=nzTcsluFxU4 )
2 Brahms-Haendel Variazioni su tema di Haendel
3 Bach Toccata in fa maggiore
4 Schumann Fantasia op. 17

e del 15 febbraio 1866 a Vienna;


1 Beethoven, 31 n° 2
2 Bach, Fantasia cromatica e fuga
3 Brahms, Ballate op. 10 n° 2 e 3
4 Chopin, Improvviso op. 29
5 Schumann Carnaval
6 Schumann 5 Lieder (inframezzati ai pezzi pianistici) con Dunstmann.

e del 17 marzo 1867, sempre a Vienna,


1 Wieck Lieder
2 Franz Lieder
3 Grädener Lieder
4 Beethoven Fantasia op. 77
5 Bach Toccata in sol maggiore
6 Bach W. Fr. Andante
7 Scarlatti due Sonate
8 Schumann Studi sinfonici op. 13
9 Brahms Scherzo op. 4
10 Brahms Variazioni su un tema di Paganini.

Vienna, Accademia del 25 aprile 1841


Sigmund Thalberg
1 Thalberg Fantasia su “La donna del lago”
2 Sechter Der Hirt am Felsen, per canto e fisarmonica
3 Thalberg Studi
4 Beethoven “Ah! Perfido”, per canto e pianoforte
5 Thalberg Fantasia sulla “Semiramide”

Breslavia, Accademia, 1842


Adoplh Henselt
Henselt Gondola
Aria russa
Due studi dall’op. 5 (Ave Maria, Eroica)
Weber Ouvertures del Freischütz e dell’Oberon
Concertstück op. 79
https://www.youtube.com/watch?v=j-yqC_3BIac Friederich Gulda
Invito alla danza (aneddoto di von Lenz a lezione da Liszt)
Sonata op. 49
Liszt Reminiscenze della “Lucia di Lammermoor”
Thalberg Fantasia sul Mosè
https://www.youtube.com/watch?v=s_3ob4pu0iE Raymond Lewenthal
Kessler Studio in re minore
Chopin Notturno in fa diesis maggiore [op. 15 n° 2]
Studi in do maggiore mi bemolle maggiore e la minore
Henselt riduce moltissimo i propri brani per proporsi più come interprete che come esecutore dei
propri brani. Il 1840/1842 è il periodo in cui si iniziano a dividere le strade tra i pianisti/compositori
(o compositori/pianisti) e i pianisti interpreti di altrui composizioni.

Rossini Une Petit train de plaisir


Programma delle ore 13 marzo 2021 ore 4-6
Le accademie di Frederik Chopin
Varsavia 1830: pag. 9, accademia del 17 marzo 1830.
Chopin op. 21, op. 13 https://www.youtube.com/watch?v=5_tsewEETfs
https://www.youtube.com/watch?v=fNiFyY5wKsU (2a parte) Idil Biret. Orchestrazione con
divisione in blocchi: archi/fiati. (Affinità con la scrittura orchestrale del primo Beethoven, vedi
Sinfonia n° 1 in do maggiore).
Elsner https://www.youtube.com/watch?v=PsjfpowCwWo
Polacca con oboi calanti
Gömer,
Kurpinski https://www.youtube.com/watch?v=Y7cuzsd_BPE
Cercare polacche
Paër.

Parigi 1832: debutto di Chopin a Parigi, 26 febbraio 1832.


Chopin, per garantirsi il successo economico del debutto, ci circonda di “buoni compagni”: tre
celebri cantanti dell’Opéra, strumentisti vari e i pianisti
Kalkbrenner https://www.youtube.com/watch?v=EW-wPsh7n7A
Mendelssohn
Hiller https://www.youtube.com/watch?v=rw7L19bGTeA
M. Ponti op. 69
Osborne https://www.youtube.com/watch?v=EmAOWimEYCE op 75 allievo di Kalkbrenner
Sowinski (3’ 56’’) https://www.youtube.com/watch?v=EC4Tp1SeJQw
Artur Słotwiński - piano
Wojciech Sowinski, Piano Concerto no. 1 in G-Minor, op. 36

Con i quali suona la marcia e polacca per 6 pianoforti di Kalkbrenner, oltre alle proprie op. 21 e 2.
Il concerto finisce male: Chopin non copre le spese.
Assai meglio sarà il concerto dato 9 anni dopo il debutto, 26 aprile 1841, presso la Salle Pleyel. In
quella occasione Chopin inviterà una cantante e un violinista (ciascuno con il proprio pianista
accompagnatore) ed eseguirà la Ballata op. 38, lo Scherzo op. 39, le Polacche op. 40, le Mazurke
op. 41 oltre a bis vari con Studi, Notturni e Preludi (così riporta Franz Liszt nella recensione).

5 i grandi virtuosi della prima metà dell’Ottocento: Chopin, Liszt, Kalkbrenner,


Pixis, Hiller, Mendelssohn, Moscheles, Osborne, Thalberg, Henselt, Wieck,
Herz, Weber.
Adolf von Henselt, Nocturne op. 6 n. 1 - Schmerz im Glück (c. 1836)
https://www.youtube.com/watch?v=ZVwOqoYFERY
Claudius Tansky, pianoforte

Friedrich Kalkbrenner La Solitudine opus 46 (c.1825) (copiato da Field?)


https://www.youtube.com/watch?v=W3oWwsrCjTg
van Ouwerker fortepiano viennese

Ferdinand Hiller, Etude n° 7, Suite seconda


https://www.youtube.com/watch?v=Ozo5OyHuG1g
George Alexander Osborne, Shower of pearls
https://www.youtube.com/watch?
v=45IHJl01AAE&list=PLLQcpMV3g11svO2ukBzCrZ6PFQCZLM-s0

Ignaz Moscheles (Mendelssohn!!!) Sonate Melancolique


https://www.youtube.com/watch?v=EG6JQMwjkVc

Johann Peter Pixis - Melange Sur des Motifs Favoris du "Siège de Corinthe" de Rossini
https://www.youtube.com/watch?v=Apy1gHTJ1IU
Oleg Marshev, piano (1999)

Sigismond Thalberg – Fantasia su “God Save the Queen” op. 27


https://www.youtube.com/watch?v=CGkSeMIthBE
Grande Fantasia op. 63
https://www.youtube.com/watch?v=jxM9zoTaQRE (Valentina Lisitsa)

Il repertorio storico ad opera di Ignaz Moscheles


Moscheles per primo pensa al recital come occasione non solo di spettacolo ma come momento
culturale (Pag. 13). Pur evitando accuratamente Haydn e Mozart, i suoi programmi spaziano da
Scarlatti (eseguito al cembalo, strumento ormai dimenticato da almeno 30 anni, nelle sale da
concerto) passando per Bach, Händel, Beethoven, Schubert fino ai contemporanei (Weber, Chopin
e, ovviamente, le proprie composizioni).
Vediamo il programma presentato il 18 febbraio 1837 alla Hannover Square di Londra:
Weber, Sonata op. 24
Bach, tre Preludi e fuga (vol. 1 do diesis maggiore, do diesis minore, re maggiore)
Beethoven, Sonata op. 31 n° 2
Scarlatti, Sonate (tra le quali la “Fuga del gatto”)
Händel, Il fabbro armonioso
Beethoven, Sonata op. 81a
Moscheles, Studi op. 95
Arie varie con cantanti (Purcell, Mendelssohn, Mozart)
Mozart rientra grazie alle arie dal Così fan tutte. Il programma solistico potrebbe tranquillamente
comparire in una stagione di concerti odierna e sarebbe apprezzato per la equilibrata alternanza di
brani dal profondo contenuto con altri di minor “peso specifico” ma di grande godibilità per un
pubblico composto di non soli addetti ai lavori.
Il programma del 23 novembre del 1844, presso la Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna è
incentrato più sul repertorio per pianoforte ed orchestra e questa sarà la direzione delle scelte di
Moscheles che, col passare degli anni, diraderà sempre più le sue apparizioni in pubblico.
Ecco il programma:
Moscheles, Concerto pastorale per pianoforte ed orchestra.
Nicolai,
Schubert,
Beethoven, Sonata op. 26
Moscheles, tre brani virtuosistici
Moscheles, Freie Fantasie
Un programma simile sarà presentato il 3 dicembre del 1844 con il quinto Concerto di Beethoven in
apertura di serata.

Franz Liszt: il recital. Rapporto Chopin/Liszt. Analisi dei programmi da


concerto di Liszt e della sua produzione pianistica.
Franz Liszt concertista.
Paris, Salle Érard, 30 maggio 1836
Beethoven, Sonata op. 106

Paris, Salle Érard, 9 aprile 1837


Chopin, Studi op. 25
Hummel, Settimino op. 74 nella trascrizione pianistica di Liszt

Paris, giugno 1837


Beethoven, Sonata op. 106
Liszt, Fantasia sulla Niobe
Liszt, Fantasia sull’Ebrea
La recensione di Berlioz:
Non c’era nemmeno la più piccola cavatina italiana, né il più leggero concerto per flauto, né
alcun duetto buffo, nulla di ciò che incanta tanto certi dilettanti; non c’era neppure nessuna
gigantesca Sinfonia di Beethoven, nessun coro di Glück, nessuna Ouverture di Weber per
attirare certi altri ascoltatori molto diversi dai primi, ma la cui unione con gli amanti delle
cavatine costituisce la folla dei melomani, Eppure la folla è venuta, sebbene si fossero fatti
tutt’al più dieci o dodici inviti. Ma la notizia della ricomparsa di Liszt s’era così prontamente
diffusa, e la curiosità che suscitava era tale che, bene o male, quattro o cinquecento persone
s’erano introdotte, e invece del circolo di amici in mezzo ai quali pensava di trovarsi Liszt
ebbe a che vedersela con un vero pubblico, misto di curiosi indifferenti ed anche di curiosi
ostili. L’immenso successo ottenuto, l’effetto vertiginoso prodotto su tutti non possono essere
paragonati se non alla sorpresa che Liszt ha mosso in quegli stessi ch’egli aveva diritto di
contare tra i suoi più caldi sostenitori.
Non una nota è stata omessa, non una nota è stata aggiunta (seguivo con gli occhi lo spartito),
nessuna alterazione è stata apportata al movimento che non fosse indicata nel testo, nessuna
idea è stata indebolita o distorta dal suo senso vero. Soprattutto nell’Adagio, nella
riproduzione di questo inno inaudito che il genio di Beethoven sembra aver cantato a sé
stesso, planando solitario nell’immensità. Liszt s’è costantemente mantenuto al livello del
pensiero dell’autore. Non si può dire nulla di più, lo so, ma non si deve dire nulla di meno,
perché è vero. È l’ideale dell’esecuzione di un’opera ritenuta ineseguibile. Liszt, riproducendo
in questo modo un’opera ancora incompresa, ha dimostrato che è lui il pianista dell’avvenire.
Onore a lui.

Roma, marzo 1839.


Dalla lettera di Marie D’Agoult a Ferdinand Hiller del 17 marzo 1839
Franz ha dato qui dei monologhi pianistici. I concerti sono vietati in Quaresima, ma gli
stranieri volevano assolutamente ascoltarlo. L’ambasciatore di Russia e due o tre altri gli
hanno offerto i loro saloni. I biglietti sono stati distribuiti senza annunci e manifesti. Venerdì
scorso duecento persone erano riunite presso il principe Galitzin. Era il fior fiore
dell’aristocrazia, Franz ha suonato pure l’ouverture del Guglielmo Tell, degli Studi di
Chopin e di Moscheles, e due delle sue Fantasie. Furore, fanatismo [in italiano], questo va
da sé. I romani sono sbalorditi che si paghino due piastre per ascoltare un pianista solo,
senza accompagnamento di flauto, di oboe, senza Casta diva [dalla Norma], senza il duetto
dei Palpiti [dal Tancredi]; se ne parlerà tra dieci anni.
8
Dalla lettera di Franz Liszt (Albano, 4 giugno 1839) alla Principessa Cristina di Belgioioso
Che contrasto con i noiosi “soliloqui musicali” (non so che altro nome dare a questa
invenzione di mio conio) di cui ho immaginato di gratificare i romani e che sarò capace di
importare a Parigi, tanto la mia impertinenza diviene incommensurabile! Figuratevi che,
stanco di guerre [con gli altri esecutori] e non potendo arrivare a comporre un programma
che avesse un senso comune, ho osato dare una serie di concerti tutto da solo, facendola da
Luigi XIV e dicendo insolentemente al pubblico: <<Il concerto sono io>>. Per la curiosità
della cosa Vi trascrivo qui uno dei programmi di questi soliloqui:
1. Ouverture del Guglielmo Tell, eseguita da M. L (Monsieur Liszt).
2. Reminiscenze dei Puritani, fantasia composta ed eseguita dal suddetto.
3. Studi e frammenti, dello stesso dallo stesso.
4. Improvvisazioni su temi dati, sempre dallo stesso.
Ed ecco tutto, Né più né meno. Soltanto, durante gli intervalli, conversazioni animate e, se
del caso, entusiasmo.

Paris, Rue Blanche, la via in cui abitava Liszt


Programma delle ore 7/8/9 (20 marzo 2021)
Caroline Butini Boisser “Liszt maestro di piano” Sellerio editore: Il divano 121 (Palermo 1997)
12a lezione 15 gennaio 1832 (Pag. 36) metodo di studio diviso in 5 fasi.
16a lezione 17 febbraio 1832 (Pag. 68) postura della mano, attacco del tasto, legato e staccato.
18a lezione 24 febbraio 1832 (Pag. 76) breviario di tecnica pianistica e metodologia.
23a lezione 13 marzo 1832 (Pag. 98) studi del Gradus con dita arrotondate. Il legato povero.

Franz Liszt
Londra, 9 giugno 1840.
Beethoven, Scherzo e Finale della Sinfonia pastorale
Schubert, Serenata
Schubert, Ave Maria
Aa.Vv. Hexaméron
https://www.youtube.com/watch?v=nlDlc34cW1Q parte 1 (Vladimir Horowitz)
https://www.youtube.com/watch?v=hQe_-sySBs4 parte 2

Liszt, Tarantelle napoletane


Liszt, Gran Galop chromatique
https://www.youtube.com/watch?v=tmq5JBpFf9w Cziffra

Ascolto dello Scherzo e Marcia di Horowitz


https://www.youtube.com/watch?v=dder_UGo9Wc

Ascolto della Polacca in mi maggiore. Cziffra


https://www.youtube.com/watch?v=No6IY5FqSvY&feature=youtu.be
https://www.youtube.com/watch?v=No6IY5FqSvY

Berlino, dicembre 1841-marzo 1842, Liszt, in 10 concerti esegue:


Bach Fantasia cromatica e fuga, Preludio e fuga in do minore WTK 1
Bach-Liszt Preludi e fuga per organo in la minore e mi minore
Beethoven Sonate op. 26, 27 n° 2, 31 n° 2, 57, 106, Concerti n° 3, n° 5, Fantasia op. 80
Beethoven-Liszt Marcia funebre della Sinfonia n° 3, Scherzo, Tempesta e Finale della Sinfonia n°
6, Adelaïde.
https://www.youtube.com/watch?v=4Xw-goBJ1gk (Egon Petri, allievo di Busoni e Paderewski)
Chopin Notturni, Mazurche, Valzer
Händel Fuga in mi minore, Tema e variazioni della Suite in re minore
Hummel Settimino op. 74 (trascritto da Liszt), Fantasia op. 116 per pianoforte e orchestra,
Oberons Zauberhorn.
Mendelssohn Capriccio op. 5
https://www.youtube.com/watch?v=EM8H-VSaQrQ Igor Alexeyevich Komarov (1927-1981)
Moscheles Studi op. 95
Paganini-Liszt La campanella, Il carnevale di Venezia
Rossini-Liszt Ouverture del Guglielmo Tell, Tarantella, La serenata, l’Orgia
Scarlatti Sonate
Schubert-Liszt Erlkönig, Ave Maria, Städchen, Lob der Tränen
Liszt Parafrasi sul Don Giovanni di Mozart, Roberto il diavolo e Gli Ugonotti di
Meyerbeer, Niobe di Pacini, La sonnambula, I Puritani e Norma di Bellini, Lucia
di Lammermoor e Lucrezia Borgia di Donizetti, Valzer a capriccio n° 3, God save
the King, Valse de bravoure, Gran Galop chromatique, Au lac de Wallenstadt, Au
borde d’une source, Mazeppa, Rapsodie ungheresi, marcia ungherese,
Hexaméron.
Osservando le scelte di repertorio di Liszt non possiamo non notare l’assenza di Schumann,
Mendelssohn e Schubert. Sembra quasi che Liszt veda unicamente sé stesso al cuore della scena
contemporanea relegando Chopin in un angolo ed eseguendone solo le composizioni brevi, con la
notevole eccezione degli Studi op. 25 (eseguiti il 9 aprile del 1837). Il periodo barocco è delineato
con Bach, Scarlatti e Händel mentre quello a cavallo tra Classicismo e Romanticismo vede
Beethoven protagonista e seguito da pochi lavori di Hummel e Moscheles.
Tutto questo programma berlinese è stato eseguito a memoria. L’uso del suonare a memoria non è
da ascriversi a Liszt: fu Clara Wieck, già nel 1837 a Berlino, a presentarsi in pubblico senza il
“disturbo” del volta pagine.
La presenza di Scarlatti nei programmi da concerto non è una innovazione risalente a Liszt:
Clementi per primo aveva iniziato a riscoprire le Sonate di Scarlatti e le pubblicò nel primi anni
dell’Ottocento gli Scarlatti’s Chefs d’oeuvre (da una serie di manoscritti in suo possesso), Ignaz
Moscheles nel febbraio del 1837 aveva inserito le Sonate di Scarlatti, eseguite al cembalo. È però
merito di Liszt se i sui allievi (Emil von Sauer, Hans von Bülow) avrebbero curato la revisione di
una selezione delle Sonate consentendo, proprio grazie a queste prime edizioni, la conoscenza di
questo repertorio. Le prime edizioni (Bülow in edizione Kalmus, Sauer edito da Peters) hanno visto
interventi assai arbitrari sul testo con sostituzione di armonie giudicate “sconvenienti”, aggiunte di
ottave e riempimento di accordi (nello stile tardo romantico), oltre all’idea di legare le sonate tra
loro a formare una Suite. Queste prime edizioni, proprio grazie alla grande diffusione, avrebbero
inoltre condizionato le scelte discografiche di molti pianisti a cavallo tra Otto e Novecento: non è
difficile riscontrare una uniformità nelle scelte dei grandi pianisti che non avevano a disposizione
altre edizioni. La prima edizione integrale delle Sonate di Scarlatti vide la luce a partire dal 1906
per i tipi di Ricordi nella revisione di Alessandro Longo.

Liszt e gli allievi:


Eugene d’Albert, Conrad Ansorge, Hans von Bülow, Hans Bronsart, Arthur Friedheim, Frederic
Lamond, Karl Klindworth, Sophie Menter, Alfred Reisenhauer, Moritz Rosenthal, Emil von Sauer,
Giovanni Sgambati, Alexander Siloti, Bernhard Stavenhagen, August Stradal, István Thomán, Carl
Tausig, Egon Petri, Anton Rubinstein.

Rapporto Chopin/Liszt
Chopin scrive a Ferdinand Hiller: Le scrivo senza sapere che cosa la mia penna sta
scarabocchiando, perché in questo momento Liszt sta suonando i miei studi [op. 10] e getta i miei
onesti pensieri fuori dalla mia testa: vorrei rubargli il modo di suonare i miei propri Studi!
Testimonianza di Von Lenz a pagina 76 del libro “Il pianoforte e i suoi virtuosi” di Wilhelm von
Lenz (Sellerio).
Carl Tausig (1841-1871), allievo di Liszt Nel 1855 si trasferì a Weimar dove
continuò gli studi con Franz Liszt (tra i suoi compagni di studi: von Bülow e
Klindworth). Debutta nel 1858 in un concerto con orchestra (sotto la direzione di
Hans von Bülow) e nello stesso periodo diviene amico intimo di Wagner e,
successivamente, di Brahms. Nel novembre del 1864 sposa la pianista Seraphine
von Vrabely e fissa la propria dimora a Berlino a partire dal 1865: insignito del
titolo di Pianista di corte, e su suggerimento di Hans von Bülow, apre una
Scuola di Pianoforte, impresa destinata a concludersi presto a causa della scarsa
attenzione e presenza di Tausig, preso da una intensa attività
concertistica. Nei primi mesi del 1867, non ancora ventiseienne, suona a Berlino e si presenta al
pubblico con quattro differenti programmi chopiniani. Ecco l’ultimo recital, tenuto l’11 marzo
1867:
Polacca op. 44
Barcarola op. 60
Ballata n. 4 op. 52
Notturno op. 62 n. 1
Mazurche op. 63 n. 1, n. 2
Scherzo op. 31

Nei quattro programmi non sono presenti i grandi cicli chopiniani: preludi op. 28, studi op. 10, op.
25. Questo non toglie minimamente importanza a questo ciclo di concerti che, così come fu per
Bülow, contribuì a far divenire i brani di Chopin colonne portanti del grande repertorio
concertistico.
Anton Rubinstein (1829-1894), conobbe Chopin e Liszt da quale ricevette
consigli pianistici. Dopo un soggiorno a Berlino per studiare composizione si
stabilì a San Pietroburgo dove fondò e diresse il Conservatorio (1862-1867 e,
successivamente, 1887-1890). Con il fratello Nikolaj fonda e dirige il
Conservatorio di Mosca. Si considera il fondatore della scuola pianistica russa,
benché le origini culturali siano occidentali (tedesche), perché dalla sua scuola
emergono grandi pianisti e didatti (tra i tanti Sergej Ivanovic Taneev, maestro di
Skriabine e Rachmaninov, e poi Tchaikowsky, Hofmann, Lehvinne,
Leschetizki).

10 maggio 1858, Paris, Rubinstein affronta il repertorio storico eseguendo Händel, Mozart,
Beethoven, Schubert-Liszt, Chopin, Schumann e le Rappel des Oiseaux di Rameau.
https://www.youtube.com/watch?v=VEfPhW8cIRI Sokolov
https://www.youtube.com/watch?v=UJ2N4Kk9ibE Sokolov (Madrid)
https://www.youtube.com/watch?v=4pjR6V3mzGI Cziffra

Il recital del 29 gennaio 1899 ad Halle:


Beethoven Marcia turca (trascrizione di Rubinstein)
Rubinstein Studio op. 23 n° 2
https://www.youtube.com/watch?v=5H9K_kdWegM (Michael Ponti)
Beethoven sonata op. 111
Mozart Rondo in la minore
Haendel Variazioni dalla Suite in re minore
Chopin Notturno op. 27 n° 2
Field Notturno n° 1
Schubert-Liszt Erlkönig

Anton Rubinstein ha sempre avuto una visone moderna nella scelta dei programmi da concerto ed
anch’egli aveva ideato un ciclo storico (che terminava con un intero concerto di proprie musiche)
all’interno del quale era previsto il programma dedicato a Beethoven che comprendeva:
Sonata op. 27 n° 2, op. 31 n° 2, op. 53, op. 57, op. 90, op. 101, op. 109 e op. 111.
Programma delle ore 10/11/12 (27 marzo 2021)
Ernst Pauer, (1826-1905), viennese, figlio di una Streicher, allievo di Franx Xaver Mozart, si
trasferisce a Londra nel 1851 dove diviene uno dei più importanti musicisti.
La sua serie di concerti con programmi storici è di grande rilievo. I programmi, eseguiti
alternandosi al clavicembalo e al pianoforte, spaziano da Kuhnau, Bach (padre e W. Fr.), Haendel,
Galuppi, Paradisi, Scarlatti, Lully, Martini, Couperin, Rameau (tutti eseguiti al cembalo) a Carl
Philipp Emanuel Bach, Mozart, Clementi, Haydn, Cramer, Beethoven, Field, Chopin, Schumann,
Heller, Hummel, Mendelssohn, Schubert, Weber, Liszt e Thalberg.
Pauer prende l’eredità del solco tracciato da Moscheles e lo amplia curando una delle primissime
edizioni, una antologia di autori clavicembalistici, con aggiunta di segni di articolazione e di
espressione.

Il panorama concertistico però prevede, oltre ai pianisti/compositori che continuano a suonare


propri brani, un deciso orientamento del repertorio verso Beethoven e Chopin, autori che
conquistano definitivamente i favori del grande pubblico.

Hans von Bülow (1830-1894), dopo essere stato avviato dai genitori agli
studi forensi, incontra Liszt a Lipsia dove lo sente dirigere Wagner. Diviene
allievo di Liszt ed esegue in prima assoluta la Sonata in Si minore nel gennaio
del 1857 e, nel luglio del 1874 a Manchester, le Variazioni su tema di Haydn
di Brahms per due pianoforti con Charles Hallé 1, dirige la prima del Concerto
n° 1 di Tchaikowsky a Boston nell’ottobre del 1875).
Dirige le prime rappresentazioni di Tristano e Isotta (nel 1865) e I maestri
cantori di Norimberga (nel 1868). Dal 1867 al 1869 divenne il secondo
Direttore Musicale Generale della Bayerisches Staatsorchester. Introduce il
contrabbasso a 5 corde e la pedaliera nei timpani.

Conquista il primato tra gli interpreti beethoveniani della seconda metà dell’Ottocento.
Ecco tre programmi beethoveniani presentati nel 1867 a Monaco:
19 novembre 1867:
Sonata op. 106, Variazioni op. 34, Fantasia op. 77, Bagatelle op. 126, Sonata op. 101
3 dicembre 1867:
Sonata op. 27 n° 1, 32 variazioni in do minore, Sonata op. 110, Tre Minuetti, Rondò a capriccio,
Sonata op. 57
17 dicembre 1867:
Sonata op. 27 n° 2, Sonata op. 54, Sonata op. 81a, 33 Variazioni su un valzer di Diabelli op. 120.

Notare come la Fantasia op. 77 fosse stata introdotta nel repertorio concertistico da Clara Wieck e
sia rimasta per tutto l’Ottocento.
https://www.youtube.com/watch?v=x_nLUaoa87I Dino Ciani (live)

Un altro ciclo Beethoveniano di Bülow si tenne a Vienna, al Musikverein, a partire dall’8 gennaio
1872 con il seguente programma:
Mozart Fantasia K 475,
Beethoven op. 13, Variazioni op. 34 su un tema originale, op 31 n° 1, op. 27 n° 2, Variazioni op. 35.
Il secondo programma, 13 gennaio 1872:

1
Charles Hallé eseguì a Londra. In otto serate, le 32 Sonate di Beethoven e l’intero Clavicembalo
ben Temperato di Bach tra maggio e luglio del 1881. L’ultimo concerto prevedeva: op. 106, 109.
110, 111 e gli ultimi sei Preludi e fuga del secondo libro.
Beethoven Sonata op. 31 n° 2, Fantasia op. 77, Marcia (trascritta da Bülow), 32 variazioni in do
minore, Sonata op. 57, Sonata op. 90, tre Minuetti (trascritti da Bülow), Rondò a capriccio, Sonata
op. 81a
Il terzo programma, 18 gennaio 1872:
Beethoven Sonata op. 101, 106, 109, 110, 33 Variazioni su un valzer di Diabelli op. 120.

Dopo il 1879 Bülow presenterà spesso un programma con le ultime 5 Sonate di Beethoven (due ore
e venti minuti circa) eseguendo, come bis, la Fuga della 106.
Gli ultimi grandi cicli beethoveniani di Bülow sono la chiara risposta ai cicli di Anton Rubinstein.
Ecco i programmi dei quattro concerti tenuti a Vienna il 21, 24 gennaio e 1 e 7 febbraio 1887:
1: Sonate op. 2 n° 2, 10 n° 2, Variazioni su un tema russo, Sonata op. 13, op. 14 n° 1 e n° 2,
Variazioni op. 34, Sonata op. 28
2: Sonate op. 27 n° 1 e n° 2, Variazioni op. 35, Sonate op. 31 n° 2 e n° 3, 32 Variazioni in do
minore.
3: Sonate op. 57, 78, 81a, Fantasia op. 77, Sonate op. 109, 110, 111
4: Sonate op. 101, 106, 33 Variazioni su un tea di Diabelli op. 120.
Il quinto programma, eseguito due mesi più tardi, comprendeva:
Sonata op. 2 n° 3, Bagatelle op. 33 n° 1, 2, e 3, Sonate op. 10 n° 1, op. 7, Bagatelle op. 119 n° 1, 2,
e 3, Variazioni op. 76
Il concerto di addio (New York, 1 maggio 1889) comprendeva:
le Sonate op. 109, 110, 111 di Beethoven, il Notturno op. 37 n° 2, la Ballata op. 23, lo Scherzo op.
54, il Notturno op. 62 n° 1, l’Improvviso op. 51, il Valzer op. 42 e la Berceuse di Chopin.

Emil von Sauer (1862-1942) allievo di Liszt e di Nikolaj Rubinstein, su tra i


principali allievi di Liszt (sebbene studiò con Liszt solo due anni)
e, in linea con gli insegnamenti ricevuti, si occupò della revisione di molte
revisioni e prime pubblicazioni (Scarlatti, l’opera di Brahms). In una
intervista del 1895 ha affermato: "non è corretto considerarmi un allievo di
Liszt, considerando che sono rimasto con lui alcuni mesi. Liszt era molto
vecchio e non poteva insegnarmi molto. Il mio principale maestro,
indubbiamente, fu Nicholas Rubinstein. Questa affermazione probabilmente
voleva essere un omaggio a Rubinstein ma von Sauer ebbe sempre ben
presente la forte impronta degli insegnamenti e della musica di Liszt.
https://www.youtube.com/watch?v=iXNfcMQJtfI Liszt Sonata, parte 1
https://www.youtube.com/watch?v=k-KctADbhjo Liszt Sonata, parte 2

Alfred Grunfeld (Praga 1852-Vienna 1921 o 1924?), oggi ricordato per


essere stato il primo pianista a compiere una registrazione discografica (ad
eccezione dei frammenti rinvenuti con Brahms che interpreta un proprio
valzer), è stato un virtuoso di prima categoria del quale abbiamo diverse
registrazioni, che testimoniano il vasto repertorio e la modernità dello
stesso. Ecco un paio di programmi da concerto. Vienna, 16 dicembre 1884:
- Bach, Fantasia cromatica e fuga
- Beethoven, Sonata op. 81a
- Schumann: Des Abends, In der nacht (op. 12) Vogel ald Prophete
- Glück-Saint-Saëns, Capriccio sull’Alceste
- Silas, Bourrée
- Schumann, Fantasia
- Wagner-Liszt, Morte di Isotta
- Chopin, Preludio, Studio, Notturno, Valzer
- Grünfeld, Mazurca n° 3
https://www.youtube.com/watch?v=Gq6FplsEhjY (Phillip Sear)
- Rubinstein, Valse Caprice
Vienna, 19 marzo 1889:
- Bach-Liszt, Fantasia e fuga in sol minore
- Beethoven, Sonata op. 31 n° 2
- Bach, Gavotta in re minore (Dalla Suite inglese n° 6)
- Field, Notturno in mi bemolle maggiore
- Schubert, Improvviso op. 90 n° 1
- Schytte, Nella steppa
- Schumann, Carnevale di Vienna op. 26
- Chopin, Valzer in do diesis minore op. 64 n° 2
- Chopin, Improvviso in la bemolle maggiore op. 29
- Wagner-Liszt, Morte di Isotta
- Moszkowski, Guitarre
https://www.youtube.com/watch?v=KAXODFBA4Jw (Guiomar Novaes)
- Grünfeld, Gavotta op. 32

Strauss-Fledermaus op. 56 trascrizione di Alfred Grunfeld registrato il 25 ottobre 1910.


https://www.youtube.com/watch?v=S9HAB9-4JmU
https://www.youtube.com/watch?v=_Cla9aMsYto Kissin live

Sophie Menter (1846-1918), allieva di Liszt, era una virtuosa di


così grande levatura da essere chiamata “L’incarnazione di Liszt”.
Nata in Germania, studiò dapprima con Carl Tausig e
successivamente con Hans von Bülow prima di diventare allieva di
Liszt. Fu la prima donna ad interpretare il Concerto n° 1 di Liszt
(Vienna 1869) dopo il difficile debutto di 14 anni prima ad opera di
Liszt stesso. Alla grande attività concertistica affiancò
l’insegnamento essendo chiamata ad insegnare pianoforte presso il
Conservatorio di San Pietroburgo (dal 1883 al 1886). Ecco due
programmi da concerto:
Frankfurt am Main, 13 novembre 1882
- Bach-Tausig, Toccata in re minore
- Schumann, Carnaval op. 9
- Scarlatti, Due Sonate
- Mendelssohn, Sulle ali del canto (trascrizione di Liszt), Canzone dell’arcolaio
- Chopin, Due Preludi
- Henselt, Due Studi
- Chopin, Mazurca, Andante spianato e grande polacca brillante op. 22
- Liszt, Fantasia sul Don Giovanni.
https://www.youtube.com/watch?v=kxYraSvdm78
https://www.youtube.com/watch?v=31nHcqh5gKM (Erico Pace dopo aver fatto la Totentanz…)

Eral Wild (Allievo di Egon Petri, ha eseguito Rhapsody in blue di Gershwin sotto la direzione di
Arturo Toscanini. Durante la seconda guerra mondiale venne arruolato nell’esercito come
musicista, al pari di quanto accadde ad Emil Gilels in Russia, spedito a far concerti per le truppe al
fronte. È stato il primo pianista a tenere un concerto in streaming nel 1997. È scomparso all’età di
94 anni il 23 gennaio del 2010).

Vienna, 31 gennaio 1888


- Liszt, Fantasia e fuga sul nome BACH
- Scarlatti, Due Sonate
- Schumann, Carnaval op. 9
- Chopin, Mazurche, Scherzo op. 39
- Schubert-Liszt, Ave Maria, Serenata, Wohin? Marcia ungherese
Rubinstein, Romanza op. 44
Balakierv, Mazurca
Liszt, Rapsodia ungherese

Ignaz Friedman (1882 - 1948)


Pianista e compositore polacco, studiò con Theodor
Leschetizky a Vienna e successivamente con Ferruccio
Busoni. Nel 1904 debutta a Vienna con tre concerti per
pianoforte ed orchestra nella stessa sera. Virtuoso da tutti
considerato al pari di Rachmaninov, Hofmann e
Lehvinne, è stato considerato tra i più grandi interpreti
delle Mazurche di Chopin, autore per al quale Friedman
dedicò molto spazio nei propri programmi di concerto.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale si trasferisce
in Australia dove, dopo oltre 2800 concerti, termina la
sua carriera il 24 luglio del 1943. Poche sono le
registrazioni pervenute ai nostri giorni perché Friedman
suonava dal vivo alla radio e non sono state conservate
testimonianze delle ore di trasmissione radiofonica
effettuate in Australia. La sua interpretazione chopiniana
è stata oggetto di ampio studio e la si colloca tra le
ultime testimonianze di un pianismo romantico, a
volte manierato quando non eccentrico, ma poggiato su solidissime basi tecniche e su un controllo
del suono che è stato elogiato da Rachmaninov.

https://www.youtube.com/watch?v=gpfMOUtscB4 Chopin studi op. 10 n° 5, 7. 12


L’ascolto degli studi di Chopin ci rende l’idea della capacità pianistiche di Friedman: velocità e
articolazione delle note sono a livelli riservati a pochi pianisti. Durante l’ascolto occorre superare
l’approccio filologico che oggi filtra severamente ogni ascolto e concentrarsi sulla flessibilità del
tempo e sulla varietà del tocco che allontana questi studi dal rischio del meccanicismo per portarli
verso una dimensione salottiera/colloquiale che forse è la vera cifra artistica di Ignaz Friedman.

Vladimir de Pachmann (Odessa 27 luglio 1848 – Roma 6


gennaio 1933): fino a 18 anni studiò con il padre, violinista, che
conobbe Beethoven e Weber. Successivamente studiò a Vienna
con Josef Dachs (allievo di Karl Tausig) e, per la composizione,
di Anton Bruckner, si formò a Vienna e il suo percorso di studi fu
saldamente basato sulla tradizione. Oltre alla quasi totalità delle
composizioni di Chopin, che costituivano la maggior parte dei sui
recital, studiò l’intero Clavicembalo ben temperato di Bach, le
Sonate di Beethoven, le composizioni di Mendelssohn e molte di
Franz Liszt. Nessuna di Brahms, compositore che detestava. Fu
tra i primi pianisti a compiere registrazioni discografiche,
dapprima con sistemi auto riproduttori (Welte-Mignon) e
successivamente su dischi a 78 giri.
È conosciuto soprattutto per l’eccentricità dei sui comportamenti in concerto. Gli errori venivano
bonariamente stigmatizzati: se sbagliava un passaggio si fermava e diceva al pubblico “questa mano
ha sbagliato”. La schiaffeggiava e ripeteva il passaggio: se il passaggio veniva bene, si girava verso
il pubblico sorridendo e annuendo per confermare l’avvenuto superamento del pericolo. Nel tempo
libero si dedicava alle passeggiate in montagna e alla mungitura delle vacche, operazione che, a suo
giudizio, teneva in esercizio la sensibilità dei polpastrelli.
Chopin studio op. 10 n° 5
https://www.youtube.com/watch?v=7QCX4P7uHPc
con i commenti sulla modernizzazione delle armonie.
Chopin Valzer op. 64 n° 2 in do diesis minore nelle tre versioni pervenute
https://www.youtube.com/watch?v=gwNGiKyR5ms
Chopin Studi op. 25 n° 5 e n° 9 (registrazione del 1912)
https://www.youtube.com/watch?v=IcLlMGLRvCE
a questo proposito occorre ascoltare la fantasiosa interpretazione di Ignaz Friedman (11’ 45’’).
https://www.youtube.com/watch?v=gpfMOUtscB4

Francis Platé (1839-1934)


Francis Planté was France's most important pianist in the nineteenth
century, after Chopin. He started his concert life at age seven in
Paris, where Chopin was also performing, and so heard him play.
By 1850 he had won a First Prize from the Paris Conservatoire. He
went on to befriend Rossini, through whom he was introduced to most
of the important musical figures of the day, many of whom he got to
know and with whom he formed lasting friendships. During the 1860s
he duetted with both Saint-Saëns and Liszt, and established himself
as the leading French pianist of the day. He was recorded at age 89,
rather past his best no doubt, in a single set of specially arranged
recording sessions in his own retirement villa over a few days in 1928.
His musical style has its roots in the French tradition of crisp and
accurate finesse, a sort of pearly-clean touch and not vast amounts of
indulgence in romantic tugging at the rhythms. He was best known for
the shorter romantic works in the piano repertoire, but it is a moot
point as to how much his own playing resembles that of pianists such
as Chopin (when we
compare him to performers such as Koczalski, Rosenthal and Pachmann for example, all of whom had
attachments to the "authentic" Chopin tradition). Here Planté plays Chopin's Etude in A minor, op.25
no.11.
https://www.youtube.com/watch?v=Z2f_CJ4gOMY
https://www.youtube.com/watch?v=UOVs526XWJw (op. 10 ° 7: la domanda è…Il a
dit bien! ou merd?
Programma delle ore 13/14/15 (3 aprile 2021)
Ferruccio Busoni (1866 - 1924)
Tra i tanti meriti Ferruccio
Busoni c’è quello di aver portato
Bach nei programmi da concerto
al pari di Beethoven e Chopin
inserendolo definitivamente nel
repertorio da concerto più
conosciuto. Questa operazione
culturale è avventa attraverso due
strade: l’esecuzione delle opere
originali di Bach e la proposta
delle proprie trascrizioni, nel
solco di quanto fatto in
precedenza da Tausig e Liszt.

Nella foto Busoni registra sullo


Steinway-Welte.

Programmi solistici:
Helsinki, 5 marzo 1889 (22 anni)
1) Chopin, Studi op. 10, 24 Preludi op. 28. Studi op. 25
Helsinki, 27 aprile 1889
2) Chopin, Polacche op. 26 n° 1 e 2, Polacca op. 53, Polacca Fantasia op. 61, Andante spianato e
Polacca brillante op. 22, Ballate op. 47 e op. 52, Berceuse op. 57, Tarantella op. 43, Notturno op.
15 n° 2, Notturni op. 27 n° 1 e 2, Notturno op. 48 n° 1, Sonata op. 35
Berlino, 9 novembre 1895
3) Bach-Liszt, Fantasia e fuga in sol minore
https://www.youtube.com/watch?v=QJUs6gRf-Ao (Daniil Trifonov)
https://www.youtube.com/watch?v=dXkCY0HUadg (Youra Guller)
Liszt, Variazioni su un tema di Bach
Beethoven, 33 Variazioni su un tema di Diabelli op. 120
Chopin, Notturno op. 48 n° 1
Chopin, Scherzo n° 1
Liszt, Bénédiction de Dieu dans la solitude
Wagner-Liszt, Ouverture del Tannhäuser
https://www.youtube.com/watch?v=13zFjZ7OLDw (G. Cziffra)
Berlino, 14 gennaio 1896
4) Brahms, Variazioni su un tema di Händel
Beethoven, Sonata op. 111
Chopin, Studi op. 25
Liszt, Fantasia quasi Sonata “Après un lecture de Dante”
Auber-Liszt, Tarantella di bravura da “La muta di portici”
Milano (1), 7 aprile 1913
5) Beethoven, Sonata op. 53, op. 111
Bach-Busoni, Fantasia cromatica e fuga, Tre Preludi-Corali, Preludio e fuga in re maggiore,
Ciaccona https://www.youtube.com/watch?v=QYUbfOVpUAQ (Emil Gilels)
Milano (2). 11 aprile 1913
6) Beethoven, Sonata op. 26,
Beethoven, Bagatelle op.126, Sonata op. 109. Op 106
Milano (3), 14 aprile 1913
7) Chopin, Studi op. 10, Preludi op. 28, Sonata op. 35
Milano (4), 19 aprile 1913
8) Chopin, Studi op. 25, Barcarola op. 60
Due Notturni, Ballata, Polacca op. 53, Sonata op. 58, Scherzo op. 20
Milano (5) 21 aprile 1913
9) Liszt, Variazioni su un tema di Bach
Liszt, Tre Studi Trascendentali. Tre Studi da Paganini, Erlkönig, Rapsodia ungherese n° 12
Milano (6) 5 maggio 1913
10) Liszt, Italia, Secondo anno di pellegrinaggio,
Sonata in si minore, Fantasia sul Don Giovanni
Milano (7) 9 maggio 1913
11) Brahms, Variazioni su un tema di Händel,
Variazioni su un tema di Paganini op. 35,
Franck, Preludio corale e fuga.
Alkan, Studi
R. Schumann, Pezzi fantastici op. 12
Milano (8) 12 maggio 1913
12) Busoni, Fantasia sui temi di Bach (1909),
https://www.youtube.com/watch?v=ItIpPUFdWxA (John Ogdon)
Sonatina n° 1 e n° 2, Sei Elegie, Capriccio paganiniano da “An die Jugend”, Scena da ballo n. 4
Liszt-Busoni, Mephisto Walzer n° 1
Ascolto della Sonatina n° 1 (1909), Geoffrey Douglas Madge,
https://www.youtube.com/watch?v=MdpgLf2eQdI (non disponibile)
https://www.youtube.com/watch?v=5TIlyh6qe2E (Jeni Slotchiever)
Ascolto della Sonatina n° 2
https://www.youtube.com/watch?v=HmxvD3n-nuk (Jeni Slotchiever)

Busoni interprete chopiniano?


https://www.youtube.com/watch?v=d9sB65-rS5I
19.57” da piano a rullo Duo.Art

https://www.youtube.com/watch?v=e3O1yygAEc0
disco 78 giri

https://www.youtube.com/watch?v=dMK3qYOY5Nk
Steinway-Welte

E a proposito di Chopin…
Busoni Variazioni da Chopin (preludio op. 28 n° 20), Geoffrey Madge
https://www.youtube.com/watch?v=PeK8gRsIOyA

Analizzando le scelte di Busoni appare chiaro il suo disinteresse per gli autori russi e per i
contemporanei francesi. È chiara linea di demarcazione del repertorio nato sul pianoforte: nulla
compare di Scarlatti. Haydn, Mozart (del quale compariranno solo i Concerti per pianoforte ed
orchestra: ne suonò ben 8). Bach è solo nelle proprie trascrizioni e non esistono pezzi “leggeri” di
Weber o Mendelssohn. Il repertorio Biedermeier è sconosciuto, anzi, disconosciuto. L’ottavo
concerto è autocelebrativo.

Le famose quattro serate di Berlino, nel 1898, dedicate al concerto per pianoforte e orchestra:
Prima serata:
Bach Concerto in re minore BWV 1052
Mozart Concerto in la maggiore K 488
Hummel Concerto op. 89
https://www.youtube.com/watch?v=mY6l6t3v1jc
https://www.youtube.com/watch?v=xMMuUXP5mZA
Stephen Hough, piano English Chamber Orchestra Bryden Thomson, conductor Recorded in All
Saints' Church, Tooting, London 22, 23 September 1986

Seconda serata:
Beethoven Concerto op. 73
Weber Konzertstücke
Schubert-Liszt, Wanderer Fantasia
Chopin, Concerto in mi minore op. 11

Terza serata:
Mendelssohn Concerto op. 25
Schumann Concerto in la minore op. 54
Henselt Concerto op. 16
https://www.youtube.com/watch?v=xPys5ZWoaQ0
Raymond Lewenthal, piano
London Symphony Orchestra / Charles Mackerras Rec. 1969

Programma delle ore 16/17/18 (7 aprile 2021)


Quarta serata:
Rubinstein Concerto op. 74
https://www.youtube.com/watch?v=mLpg39XnBaQ
Raymond Lewenthal, piano
Brahms Concerto in re minore op. 15
Liszt Concerto in la maggiore n° 2

Concerto per pianoforte e orchestra


https://www.youtube.com/watch?v=98lgYUiAct0
Christopher Falzone, Orléans Orchestra (Live 16 aprile 2012) Direttore François‐Xavier Bilger

https://www.youtube.com/watch?v=ohPzurDZzZ4
Marc-André Hamelin piano. Sibelius Hall, Lahti - 31 Marzo 2001

Beethoven per primo, con la Fantasia Corale per pianoforte e orchestra op. 80, ha pensato di
includere il coro nella sezione finale di un concerto (Fantasia) per pianoforte e orchestra. Dopo
Beethoven ci sono pochissimi esempi: Daniel Steibelt, con il Concerto No. 8 (eseguito per la prima
volta il 16 marzo 1820, a San Pietroburgo), e il Concerto No. 6, Op. 192 (1858) di Henri Herz.
Busoni aveva intenzione di dedicare il Concerto al suo amico William Dayas, ma William morì nel
1903. Sua figlia Karin fu la prima interprete del concerto in America nel 1932.
La prima esecuzione, Berlino, Beethoven-Saal, 10 novembre 1904, vide Busoni solista con Karl
Muck alla conduzione dell’Orchestra Filarmonica di Berlino e del Kaiser-Wilhelm
Gedächtniskirche. La critica accolse il concerto con esiti assai diversi ma, in prevalenza,
l’accoglienza fu piuttosto negativa.

Uno scritto di Busoni a testimonianza della sua vita da concertista:


Per cominciare l’orario ferroviario. Ritrovarcisi.
Infine ci si arriva: pagina 103.
Niente coincidenze. Dunque il collegamento è impossibile?
E niente Wagon-lit. Amen, fa lo stesso.
Assonnato, infreddolito arrivo alle 11.
C’è un tale: “la prova sta aspettando”.
“Non ho ancora fatto colazione”. Dice colui:
“Mi dispiace, la prova è pubblica”.
Avanti dunque. Salto fuori dall’albergo,
l’assessore mi riceve agrodolce:
“Lei è un po’ in ritardo! Già da un pezzo
La signorina ha cantato i numeri di sua spettanza”.
Mi precipito al pianoforte. Gli abiti da viaggio
Li ho ancora addosso. E le mani son fredde
Adesso è fatta. Disgraziatamente c’era
il critico: troppo vecchio per uscire di sera.
Che importa poi se la sera va che è una meraviglia?
La recensione si fa sulla prova.
Soltanto niente bis, che è tardi,
e la stazione è lontanuccia.
Ancora fradicio raggiungo il mio coupé.
“Signori in carrozza!” , e il treno è già in moto.
E ancora si parte senza cena,
e domattina la prova è alle 10.
Così andavano le cose…
Pag 76/78, Olga Janina, ex amante di Liszt, cerca un agente e…

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