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L’arte greca

- I periodi
L’arte per i greci assume significati e finalità nuove e soprattutto, rispetto alle antiche civiltà
come quella micenea, diviene più libera e quindi meno limitata.
I periodi dell’arte greca vengono solitamente suddivisi in tre periodi, che a loro volta vengono
suddivise in periodi più precisi.
1. Periodo di formazione (o geometrico), tra il XII e la metà dell’VIII sec. a.C., Medioevo
ellenico, prime città, produzione in ceramica
2. Periodo arcaico, sviluppo architettura templare, a sua volta suddiviso in
o Primo arcaico (620-570 a.C.)
o Arcaico maturo (580-530 a.C.)
o Arcaico Tardo (530-480 a.C.)
3. Periodo classico, massimo splendore della Grecia da un punto di vista sociale, economico,
artistico e culturale, a sua volta suddiviso in
o Classico iniziale o Stile severo (490-450 a.C.)
o Classico maturo (450-425 a.C.)
o Stile ricco (425-380 a.C.)
o Classico tardo (380-323 a.C.)
4. Periodo ellenistico, tra il 323 e il 31 a.C. (battaglia di Azio). Declino dell’arte greca, ma
massima diffusione, a sua volta suddiviso in
o Prima ellenismo (323-230 a.C.)
o Medio ellenismo (230-170 a.C.)
o Tardo ellenismo (170-31 a.C.)

Periodo di formazione
Tra il XII e l’VIII secolo a.C. la Grecia subisce una serie
di cambiamenti che la porta a svilupparsi in modo
autonomo; In particolare tra l’XI e il IX secolo a.C. si
afferma un nuovo tipo di organizzazione, ovvero la
polis, che non è solo un modello urbano, ma
soprattutto un modo di organizzare la società
- Le parti della polis:
 L’acropoli: Cuore simbolico e religioso della polis;
 L’asty: la città vera e propria, al suo interno c’è
o L’agorà: il cuore sociale e civile della polis
 La chora la campagna, suddivisa in
o Kòmai villaggi agricoli
L’arte vascolare

Caratterizzante il periodo di formazione è l’arte vascolare, poiché sono stati rinvenuti oggetti del
genere: vasi in terracotta, anfore, tazze e crateri dove vi sono decorazioni di tipo geometrico. È
questo il motivo per cui il periodo di formazione viene anche chiamato Periodo geometrico

Meandri

Greche

Svastiche

Scacchi

Losanghe

1. Meandri Fiume dell’Asia minore, succedersi delle anse


2. Greche segmenti paralleli uniti da segmenti uguali, rotati ad angolo
retto
3. Svastiche dal sanscrito “felicità”. Croce a bracci eguali con prolungamenti
disposti ad angolo retto, posizionati alle quattro estremità
5. Losanghe quadrilateri con lati uguali e diagonali fra loro perpendicolari

I vasi greci

Inizialmente si diffonde lo stile proto-


geometrico, caratterizzato dall’essenzialità della
forma e delle decorazioni, che non coprono
tutta la superficie del vaso, ma solamente il
collo, le anse, il corpo, il piede o la spalla.
Successivamente dall’VIII secolo a.C., con la
diffusione delle anfore funerarie, la decorazione
si espande su tutta la superficie.
Proto-geometria
Anfora funeraria
L’età arcaica
Dal VII al VI secolo a.C. la ripresa dei commerci provoca un notevole aumento demografico e di
conseguenza una maggiore richiesta di beni agricoli. Ben presto l’accrescimento della popolazione
avrebbe determinato una difficile organizzazione. Proprio per evitare di compromettere gli
equilibri politici e sociali, le poleis fondano nuove città, le colonie. Il numero minimo di abitanti
variava da città a città. Tra l’VIII e il VII secolo a.C. la Grecia la Magna Grecia, che comprende la
Calabria, la Basilicata, la Puglia e la Campania. In questo periodo sorgono le prime costruzioni
templari e santuari, dove vige la proporzione.

Il tempio
La struttura templare greca riassume il suo spirito e ne caratterizza soprattutto la visione religiosa.
Il tempio greco nasce contemporaneamente alla casa e quindi, almeno non primo momento, ne
assume le principali caratteristiche: unico ambiente a pianta rettangolare preceduta da un portico
sorretto da due colonne; il tetto è ornato con motivi geometrici.

Gli elementi caratteristici interni


 Naos cella dedicata al Dio, pianta rettangolare,
accesso tramite la porta
 Prònao spazio porticato, rapporto realtà-ideale
 Colonne

Suddivisione dei templi in base al numero delle colonne poste sul lato frontale
1. Tetrastilo tre
2. Esàstilo sei
3. Octàstilo otto
4. Decàstilo dieci
5. Dodecàstilo dodici

Modelli generali del tempio greco


Secondo l’opera di Vitruvio Pollione, le tipologie di tempio sono 10 (+1)

Antis presenta due ante al termine del


prolungamento del naos e due colonne poste tra
queste ultime

Doppio antis Antis+opistodomo

Davanti alle ante vi sono almeno


Prostil quattro colonne
o

Anfiprostilo Prostilo+opistodomo
Periptero circondato da colonne perimetralmente, peristasi

Pseudoperiptero Falso periptero perché manca la peristasi

Diptero Doppio colonnato

Pseudodiptero quando l’ampiezza della


peristasi=due intercolumni+spessore colonna
Monoptero pianta circolare, un solo colonnato, assenza di naos

naos cilindrico

Periptero circolare o a Tholos come il monoptero,


però c’è il naos (cilindrico) e la peristasi (anch’essa cilindrica), proprio come
un periptero

Iptero variante del diptero, naos privo di


copertura

La statuaria severa
Dal VI secolo a.C. in Grecia, con la conclusione delle guerre persiane e il primato di Atene,
si afferma un mutamento dello stile statuario che diventa più rilassante e armonioso.
Questo stile viene chiamato severo, poiché scompare il sorriso delle statue arcaiche.

Principali caratteristiche

1. Testa più piccola e tendenzialmente sferica


2. Occhi e mento in posizione curvilinea
3. Bocca piccola e carnosa
4. Palpebre consistenti
5. Ciocche morbide
6. Massa più evidente
7. Spalle e busto imponenti
8. Arcata epigastrica ad arco
9. Gambe slanciate

Zeus di Capo Artemisio, Bronzo,


Efebo di Kritios, ca ca 460 a.C., Atene
480 a.C., Atene

Bronzi di Riace, V sec.


Giovane di Mozia, ca a.C., Reggio Calabria
4600 a.C., Atene

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