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Quadro storico della civiltà greca

Età del bronzo -


Grecia aveva visto lo sviluppo di 3 civiltà:
-

-Cicladica= isola di Thera (attuale San Torini)


-Minoica= isola Creta (Knosso capitale)
-Micenea= principali città: Micene (Peloponneso, istmo di Corinto non aperto, navi trasportate dal
golfo di Corinto a quello di Egina trascinandole via terra), Argo, Pilo e Knosso, conquistata dai
Micenei.
Queste civiltà sono peculiari e hanno tratti distintivi tra loro.

I elemento in comune tra civiltà minoica e micenea= grandi palazzi, in cui accentravano il
potere politico e amministrativo. Al loro interno vi sono archivi che ci hanno permesso di capire
che l’unica civiltà che si esprimeva in greco era quella micenea, tramite un sistema di scrittura
(non alfabetico, ma sillabico), che usa segni iscritti su tavoletta di terracotta (greco prima dei
Fenici= lineare B, decifrata).
La società micenea era suddivisa in modo gerarchico attorno ai grandi palazzi—> testimonianze.
Tra il 1200 e 1150 ca il mondo miceneo subisce un collasso—> distrutti palazzi a Pilo e
sull’acropoli di Atene.
Inoltre dei terremoti violenti distruggono Micene: la civiltà cade per varie concause, anche se non
si sa chi perpetrò queste azioni.
La caduta della civiltà Micenea viene messa in relazione dagli autori antichi con l’invasione
dorica= Tucidide colloca la fine nel 17
-
1104 (80 anni dopo la presa di Troia da parte dei greci).
20lato convenzionale
, ,
non ne siamo certi

È un periodo di forte instabilità—> flotte di civiltà orientali attaccano l’Egitto—> mediterraneo


sconvolto.

Migrazione dorica (1104 a.C)—> slide 3


Secondo gli autori antichi i Dori erano in origine abitanti della Grecia centrale, che calarono da
qui verso il Peloponneso condotti dagli Eracliti (discendenti di Ercole).
In Grecia abbiamo 3 etnie (1 slide):
n

-⑧dori (giallo su cartina)—> dialetto dorico, soprattutto nel Peloponneso e altre zone della Grecia
n

orientale.
0 dialetto ionico, in Attica e in Eubea.
-ioni—> e

0 dialetti settentrionali (verdi su cartina)


-eoli—> -

Questi gruppi a seguito delle guerre persiane riconosceranno la loro comunanza ellenica (3
dialetti inizialmente), nonostante la loro diversità peculiare.

Ma è mai esistita una migrazione dorica? L’archeologia non ne dà conferme certe, perché anche
lo studio dei dialetti romani non conferma questa discesa linguistica da nord a sud.

C’è anche un’altra migrazione storica (linea gialla nella slide), che parte dalla zona Dorica-attica
fino alle coste della Turchia—> migrazione realmente accaduta intorno al 1000 a.c., la più
importante è quella ionica, poi se ne hanno altre minori.

Per questo 00
Turchia= Ionia (stile ionico: quello delle città della costa Egea)
Grecia propria—> 4/5 slide
Alcuni santuari sopravvivono alla crisi dei palazzi micenei—> si parla di continuità tra mondo
miceneo e quello greco storico (sono casi eccezionali): la cultura della Grecia dopo l’età del bronzo
cadrà nel “medioevo ellenico”, in cui in primis non si è più in grado di scrivere il greco, si scriverà solo
intorno al 700 a.c.
↳ Gli abitanti vivevano in capanne costruite con mattoni crudi e tetti di paglia, in piccole comunità
rurali con un’economia di sussistenza.
Ci sono solo pochi casi di edifici grandi.
Per questo motivo gli anni 1200-1800 sono detti Età oscura o Medioevo Ellenico.

Geografia locale
Sparta, Cicladi, Thera, Creta, Knosso, Argo, Messene, Olympia, Peloponneso: Corinto, Megara,
Attica: Atene, Delfi e la Macedonia: Pella.

Ionia—> centri principali: Lesbo, Smirne, Efeso, Mileto, Alicarnasso e Rodi—> centri che
fioriranno in periodi diversi.

Periodizzazione greca
Le prime 3 fasi derivano dalla nomenclatura dallo stile della decorazione ceramica: la ceramica
decorata è la guida per l’archeologo. Negli strati si rinvengono frammenti ceramici. Dunque dalla
fine dell’800 hanno classificato questi frammenti e attraverso ciò hanno determinato la
successione stilistica delle decorazioni sui vasi.

1) PROTOGEOMETRICO—> precede il geometrico (metà XI a X a.C.)


2) GEOMETRICO—> da IX a VIII
3) ORIENTALIZZANTE—> motivi tratti dall’oriente, VII a.C.
4) ETÀ ARCAICA—> dal 600 alla fine guerre persiane (480).
5) ETÀ CLASSICA—> 480 fino alla morte di Alessandro magno (323).
6) ETÀ ELLENISTICA—> dal 323 fino alla battaglia di Anzio (31).

Periodo protogeometrico
Dal Protogeonetrico fino all’800–> crisi in Grecia ma anche eccezioni: nell’isola dell’Eubea (slide
7) troviamo un edificio collocato a LEFDANDÌ (HEROON= parola greca che indica un monumento
dedicato ad una figura eroica).
Si tratta di un edificio di straordinarie dimensioni (lungo 50 m e largo 10). Ha delle fondazioni in
pietra basse—> edificio absidato che ha fondazioni in piccole pietre, ma sotto era in mattoni crudi.
Costruito intorno al 1000 a.c in un luogo abitato da capanne a poca distanza da una necropoli.
Aveva pilastri centrali (figura destra), che sostenevano un tetto di paglia (stramineo)—> fila di
pilastri lignei esterni che circonda i muri—> si può parlare di peristasi (colonnato che circonda
edifici e templi).
Si entrava da destra (est):
-vestibolo

i
-vano quadrangolare con due pilastri interni
-grande sala centrale con due pozzi
-due piccoli ambienti
-abside
' Nella sala centrale due pozzi: uno conteneva degli scheletri di cavalli (animale molto
importante per i greci),
L’altro una donna inumata (inumazione= corpo integro, incenerazione, corpo bruciato su una
pira, di rango più elevato perché si usava la pira).
La donna ha una specie di reggiseno dorato, accompagnata nella fossa accanto da
un’incenerazione: qui abbiamo un calderone in bronzo con orlo sbalzato che conteneva le
ceneri di un uomo. Questo calderone è un importazione da Cipro, importante simbolo di
contatti con civiltà a lunga distanza. È un calderone che si data al XII secolo.
Poco dopo la costruzione dell’edificio fu coperto da un tumulo di terra, che designava una
tomba monumentale di un importante personaggio (probabile sua casa, ma non si sa).

Vasi greci ceramica o fittile—> importanti come oggetti d’arte in se, usati per vari scopi e
ogni periodo apporta modifiche alla tettonica del vaso. ORLO/LABBRO
(Guardare slide) 4
I vasi si distinguono in: ->
COLLO

1)Orlo -SPALLA
2)Collo ↳
ANSA
3)Spalla
4)Anse 2) PANCIA

5)Pancia
6) Fondo e piede
Si distinguono forme aperte e chiuse
Al
->FONDO/PIEDE

Chiusa—> l’imboccatura del vaso è più stretta rispetto alla pancia.


Aperta—> l’orlo è ampio quanto, se non più della pancia. Queste erano usate per mescolare
i liquidi o anche per bere.

• Anfora (oggetto che si porta da due parti)—> contenitore per trasporto di acqua o vino,
di solito associata a figure femminili che raccolgono acqua (diversi tipi di anfore)—>
molti tipi di anfore, es: panatenaicon: premio che si dava agli atleti dei giochi di Atene.
• Hydria—> recipiente per versare l’acqua, ansa dal collo alla spalla, ha un’ansia che va
dal collo alla spalla, ma ne ha anche altre due piccole che consentivano il trasporto.
• Brocche—> (1= olpe, plur= olpai)
• Diversi tipi di crateri—> a volute (per via delle anse), a calice (per le parete svasate), a
campana (per la forma di campana rovesciata).
• Lekytos (lekytoi)—> forme slanciate, affusolate, vasi usati per i riti funebri.
• Oinochoe (Oinochoai)—> brocca da vino. D
• Vasi usati per bere il vino, due tipologie:
1) Kantharos—> anse alte sul labbro, usato nei simposi per il consumo del vino,
mescolato con acqua nel cratere e poi veniva inserito negli appositi vasi. ->
2) Kylix (kylikes)—> bocca molto ampia
3) Skyphos—> sempre per bere il vino
Periodo protogeometrico
Skyfos—> alto circa 30 cm, decorato sul fondo naturale
dell’Argilla, il ceramografo dipinge su argilla vera e
propria. Due figure coinvolte nella produzione dei vasi:
1) ceramisti—> col tornio creano la forma del vaso.
2) ceramografi—> artisti che con strumenti tecnici
decorano la superficie
Nel protogeometrico i ceramografi scelgono zone precise per la decorazione: colore nero per bocca
del vaso, motivo a dente di lupo e sulla pancia del vaso ha decorato 3 cerchi concentrici, e poi la
transizione tra la pancia e il fondo è stata decorata con una banda nera e il nero è anche il piede
tronco conico.

PROTOGEOMETRICO per via delle figure geometriche—> tramite una serie di dati si è potuti arrivare
ad una cronologia assoluta: 1050-900 a.C.

Durante questo periodo è importante la produzione di Atene (esposti nel museo dell’agorà): si usano
linee ondulate, semicerchi, cerchi concentrici, denti di lupo…

Centauro di Lefkandi
Caso eccezionale: 900 a.c.: prima scultura greca. Vaso plastico cioè configurato che ha la forma di un
centauro. Questo oggetto molto peculiare è in un museo di Eretria.
Nel volto aspira a rappresentare sembianze umanoidi, ha una ferita segnata col rosso sul ginocchio,
dunque secondo alcuni può essere il centauro Ierone.
Sicuramente l’artista che lo ha lavorato al tornio è molto maturo: denti di lupo per il dorso, serie di linee
per il torso, e un colore bruno per la pancia

PERIODO GEOMETRICO—> dal 900 al 700 a.c. Tre fasi:


• geometrico Antico (900-850)
• geometrico Medio (850-750)
• geometrico Tardo (750-700)
Soprattutto in quello tardo la cultura greca dà segni di ripresa: contatti con mondo orientale

La più antica iscrizione greca—> in alfabeto greco, viene dalla necropoli di Dipylon= doppia porta,
poiché questa porta era posta subito fuori le porte di Atene nei pressi del Dypilon.
L’anfora è graffita con un’iscrizione dedicatoria, datata intorno al 740 a.c.

Città greche nel periodo geometrico—> diventano poleis (città stato), no rurali, che possono avere
forme diverse, alcune come un vero e proprio agglomerato, altre sparse in campagna.
—> caratteristiche della poleis: piazza (agorà) e un santuario polliade (con divinità venerata dalla città)

Si formano delle gerarchie, le più importanti sono: Atene, Corinto, Argo, Sparta e Tebe.
Le classi sociali si differenziano molto: spiccano i membri di un’elite.
Inoltre inizia il grande sviluppo dei santuari maggiori della Grecia: DELFI E OLYMPIA.

APOLLO DAPHNEPHOROS—> a Erètria, dove c’era il culto di Apollo (daphnephoros—> epitesi per
portatore di alloro)
Rettangolo giallo—> a edificio absidato si sovrappongono altre fasi più tarde del tempio (fenomeno
comune in Grecia).
1a fase—>edificio ad abside (800-750): lungo 10 m, le sue pareti erano di legno di alloro, al centro
pilastri lignei che sostenevano le pareti, ma no peristasi esterna. Con tetto stramigno
Fine del 700 a.,C.—> costruito un altro edificio absidato.

Sono edifici con confronti evidenti con modellini (da santuari): uno deriva dal sito di Perachora
(Corinto), con pareti con motivi geometrici (meandro), travi che sostengono il tetto e un accenno del
tetto. Aveva il pronao (ingresso) con due colonne, tetto stramigneo ricoperto di fango e apertura per far
uscire il fumo dei sacrifici).
Altro modellino da Argo, rettangolare ,ma simile nella struttura: tetto spiovente che è stato dipinto con
motivi del tardo geometrico.
La ionia da subito inizia a far rilevare differenze: ARTEMISION DI EFESO (VIII sec a.c.)
Riquadro giallo: tempio più antico, ma sotto la cella c’è una sorta di baldacchino di età
geometrica costituito da 4x8 colonne, aperto, dotato di peristasi di legno. Il baldacchino al
centro conteneva la statua statua della dea.

Heraion di SAMO
Grande tempio arcaico, ma al di sotto dell’edificio è stato trovato l’edificio a destra in cui si
riconoscono:
1) pianta molto lunga (edifici di 100 piedi= hekatompedon—> 30 m)
In alto (la prima)—> semplice edificio rettangolare con una fila di sostegni per il tetto e 3 colonne
lignee per l’ingresso da est, struttura in un’unica sala con i un fondo la statua di culto.
Edificio in mattoni crudi senza περιστασι
Grande importanza alla fronte dell’edificio

Le ceramiche (vasi colorati)


Vasi più importanti del geometrico antico—> vengono da atene, in particolare dalla necropoli
posta dove sorgerà l’agora. Due zone:
1) antica agora, ma prima del VI sec a.c. questa zona era usata come necropoli, che si
collocavano ai margini dell’abitato, che doveva essere concentrato attorno alla rocca dell’acropoli.
2) area Dipylon (doppia porta)—> tracciato delle mura di età Themistoclea (V sec), dove nel
geometrico era collocata una necropoli e un quartiere ceramico.

Nel geometrico antico la forma viene messa in relazione col sesso della persona defunta, poiché
questi vasi si usavano o in casa o come corredo funerario, quest’ultimo utilizzo era duplice: si può
trovare o dentro la sepoltura o come segnacolo (sema) sopra la tomba.
Le anfore per la loro funzione di contenitore di acqua erano destinate a tombe femminili, mentre il
cratere indicavano le tombe degli uomini.

Anfora—> GA
Nel geometrico antico la maggior parte del vaso è ricoperto di vernice bruna, salvo le parti salienti
del vaso che l’artista vuole mettere in risalto lasciando solo l’argilla in evidenza:
• orlo: linee verticali su argilla naturale.
• anse: decorate con linee
• riquadro metopale, dove notiamo un motivo a meandro (a greca).
• il punto tra spalla e pancia è a campiture del fondo con linee orizzontali.
Come si distinguono le 3 fasi? la coloritura nera del vaso mano amano diminuisce—> nel GM le
parti decorate sono aumentate mentre quelle campite sono diminuite.
• collo: motivo a meandro e linee verticali
• spalla: il ceramografo ha usato molti strumenti per distribuire uniformemente i motivi a ruota.

Pissidi (pyxides)—> GM
Compaiono per la prima volta figure animali e poi anche umane (verso 800 a.C.).
Vi sono forme nuove come la Pisside—> vaso con coperchio, che veniva usato come contenitore
per oggetti da toilette, decorato da meandro sulla pancia.
Nella seconda pisside invece una raffigurazione di cavallo come manico del coperchio.

Atene—> ancora centro fondamentale della produzione ceramica e questi vasi iniziano poco a
poco ad assumere dimensioni sempre più grandi.
Nel GM molto importante è lo Skyphos che apparteneva al corredo di una tomba di Eleusi—>
• ha un riquadro su entrambe le facce
• due riquadri risparmiati su cui sono state dipinte due scene narrative, per la prima volta dopo
l’eta micenea i vasai ricominciano a dipingere storie su mito con uomini, soprattutto in Attica
(tratto distintivo rispetto alle altre regioni)—> narrazioni che circolavano all’epoca o storie
recenti.
• lato A: arcieri che scagliano frecce contro dei nemici che sono caduti. Figure tracciate a
silhouette. Campite di nero, di solito con gambe di profilo e il torso triangolare frontale.
• lato B—> scena di combattimento navale, a cui presenziano 2 personaggi il cui corpo è
ricoperto da scudo fatto a due semicerchi (scudo a pelta), da cui spuntano le due lance—>
scudo tipico di età micenea, quindi è probabile che ci sia una reminiscenza di antichi
combattimenti= alludere a un evento avvenuto in passato (narrazione).

La ricca signora dell’areopago—> MG


Corredo che viene dalla collina dell’Areopago, che si trova tra l’acropoli e l’agorà.
Collina usata come necropoli e dagli scavi è venuta fuori una tomba di donna definita “la ricca
signora”, poiché oltre ad oggetti preziosi è stato rinvenuto un modellino interpretato come la
miniatura di un sylos per il grano—> la decorazione copre tutto l’oggetto, prevalenza del meandro.

Tardo geometrico
Massima affermazione di gran parte dei vasai: aumentano le dimensioni dei vasi e le scene.
—> Anfora del Dipylon—> massimo esempio, grande anfora alta oltre 1.50 m, che viene dalla
necropoli del Dipylon ed è stata attribuita ad un maestro che prende il nome dalla necropoli (vasi
non ancora firmati, ma nome dato dagli studiosi).
• Si moltiplicano le scene figurate a soggetto umano, spesso contenuti in pannelli metopati: tra
le due anse vi è la scena di protesis (esposizione del corpo della defunta)
• defunta (si riconosce il sesso dalla gonna) sdraiata sul letto funebre
• baldacchino ricamato per ragioni di incompetenza dell’artista è rappresentato alle spalle della
donna.
• letto circondato da persone che battono il capo con le mani (soprattutto uomini, ma anche
due prefiche che lamentano la scomparsa della donna)—> chiara la rappresentazione delle
figure umane: torso triangolare frontale, gambe di profilo, teste di profilo, mento aguzzo e
occhio risparmiato sul fondo d’argilla.
• c’è anche un piccolo bambino che tocca il letto funebre con la mano.

Tombe maschili sempre dal Dipylon: cratere


• Oltre al funerale vi è in un altro fregio in cui si trova una scena di trasporto—> carri che
trasportano il corpo del defunto su luogo del funerale (ek forà)—> molti cavalli condotti da
aurighi su carri e personaggi con scudo a scudo a pelta—> sapore epico.

Cratere attico
frammento caratterizzato da collo decorato da meandro, sotto al quale si collocano due registri
con scene di combattimento, con scudi a doppia pelta (matrice epica).
Oinochoe
Sul collo ha una scena singola in cui si vede una chiglia di nave rovesciata (=naufragio), dei
personaggi caduti tra i frutti e un individuo seduto sulla nave, da molti individuato come ODISSEO
—> la scena che rappresenterebbe il naufragio di Odisseo.
Fine del GT—> la ceramica inizia il suo declino: diventa stanca e ripetitiva, meno innovativa come
tematiche.
Fine ottavo sec—> mercato vasi dominato dalle ceramiche nel mercato di Corinto (concorrenza).

Nel geometrico si producevano anche oggetti di bronzo .


Nei grandi santuari si svolgeva la pratica di dedicare oggetti votivi agli dei—> tripode (calderone
poggiato su tre supporti e in origine questi oggetti usati per bollire carni per dei) in bronzo—>
ritrovati sparsi in Grecia.
• ornati con grandi anse di bronzo circolari.
• Il calderone è sbalzato a martello.
• anse e i piedi sono in bronzo fuso.
• potevano anche avere forme di animali e uomini (come nel tripode di Delfi)—> 2 figure
maschili ai piedi e un cavallo alla sommità delle anse.

Gli scavi hanno identificato anche piccole statuette di bronzo che decoravano le anse dei
calderoni:
• Sinistra—> parte frontale del carro e l’auriga che teneva le redini con alto elmo—> figure che
ricordano quelle dei vasi nella forma.
• Destra—> incontro tra Zeus e un centauro—> secondo alcuni è un incontro, secondo altri una
centauromachia. Interessante la costruzione del corpo del centauro con retro equino ma torso
umano.

Le figure diventano più fluide col tempo (fine del periodo geometrico):
• il bronzetto a sinistra è più evoluto e dinamico, volto più antropomorfo (labbra, occhi con
forma più canonica, capigliatura indicata), doveva sostenere una lancia nella destra e uno
scudo nella sinistra.
• il bronzetto a destra, meno evoluto più rigido, anche se ha maggiore antropomorfizzazione
rispetto a prima.

L’apollo di Mantiklos
Sulle cosce vi è un’iscrizione, che ci informa che era una dedica da parte di Mantiklos per Apollo.
Questa statuetta rappresenta il dio stesso.
• costruita secondo un metodo additivo: asse centrale al quale erano state applicate le masse
muscolari in modo però ingenuo.
• iscrizione incisa sul bronzo: “manticle mi dedicò come decima (decima parte del bottino) al
lungisaettante dall’arco di argento (Apollo che scaglia le frecce lontano) e tu, o Febo,
concedimi in cambio una buona sorte”.

Orientalizzante—> nome dato dagli studiosi moderni per indicare l’intensificarsi dei contatti
culturali tra Grecia e vicino Oriente—> penisola anatolica non colonizzata e la zona della Fenicia e
della Siria.
Questi continui contatti con queste popolazioni non è nuovo: è avvenuto anche con civiltà
minoica e micenea, le quali subirono grandi influenze orientali.
• Compreso tra 700 e 600 a.c., ma il suo inizio varia di regione in regione in Grecia—> alcune
regioni si approcciano prima altre più tardi.
• Ruolo fondamentale fu svolto dall’ intensificarsi dalla colonizzazione greca: intorno al 730 gli
eubei sbarcano a ischia fondandovi un emporio e poi a Cuma (prima colonia greca in Italia).
• I greci fondarono anche un proprio emporio (avamposto commerciale) nel vicino oriente nel
sito di Al mina (Siria meridionale) e in Egitto nel Naucratis.
• Tutte queste zone all’epoca dei fatti erano sotto il controllo degli assiri—> vi era una sorta di
pressione degli assiri che chiedevano tributi alle città conquistate, che spingeva alcuni greci
che risiedevano nella costa dell’ Egeo a spostarsi di nuovo verso la costa occidentale.
Ci furono anche delle vere e proprie migrazioni di artisti orientali in Grecia o spostamento di
oggetti per vie commerciali—> anche Sparta avrà sempre ottimi rapporti con l’oriente.
Cosa arrivava dall’Oriente?
Arrivarono molti prodotti che i greci iniziarono a conoscere: prodotti che venivano realizzati
spesso in oriente o anche completati in Grecia da artisti greci o immigrati dall’oriente.
Come i calderoni:
• usati sempre come oggetti funebri, che hanno vasca a bordo sbalzato, piede a tripode e
anche troncoconico.
• Importanti anche le appliqués o le attaches che ne regolavano l’orlo perche alcune sono
arrivate con il calderone dall’oriente, ad esempio la sirena—> produzione vicino orientale
applicato ad un calderone realizzato in loco.
• abbiamo anche protomi (testa) di grifoni—> questi si realizzavano sia in Grecia che in
Oriente, ma con una differenza:
- oriente—> lamina sbalzata
- greci—> bronzo fuso, non martellato
Santuari
Erano aperti anche ai barbari, dalle fonti sappiamo che il celebre mida dedica il suo trono a Delfi
e Gige, re della Lidia, gli aveva dedicato ingenti quantità di argento e oro.

• Alcune famiglie orientali fuggono in Grecia, a causa degli assiri—> profondo cambiamento
della cultura greca sia per la lingua e soprattutto per la cultura figurativa: le raffigurazioni
orientali portano esempi irrazionali ai greci, che mai avevano conosciuto prima, elementi che
hanno apparenza fantastica e spesso mostruosa—> per i greci rappresentano
l’IRRAZIONALE BARBARO.
• Nuovi metodi narrativi—> confronto di irrazionale con il logos. La paura dell’ignoto viene
sconfitta con centauromachie, gimantomachie, che mostrano la reazione dell’ordine contro
la mostruosità.
• Questi fenomeni non avvengono contemporanee in tutte le regioni o greche—> questi
modelli vengono prese soprattutto dalle popolazioni a diretto contatto con le culture
dell’Asia, quelli della costa della Turchia—> adottarono uno stile di vita raffinato e lussuoso
che attirava i greci della Grecia propria.
• Conquiste tecnologiche—> invenzione della TEGOLA, fino a quel periodo vi erano tetti a
terrazza piani o tetti straminei perché la base non poteva sostenere il peso di un tetto più
pesante, ma a Corinto venne introdotta la tegola.

La tegola
(VII sec) Si costruisce un’architettura più monumentale e realizzata in blocchi squadrati di pietra.
• nelle cave sui squadrava il blocco, si trasportava sul sito di costruzione e senza l’ausilio di
malte si realizzavano muri in pietra, coperti da un tetto di TEGOLE e COPPI (=semicircolare,
copre il giunto tra una tegola e l’altra).
• Parte aperta del coppo è chiusa per ragioni estetiche e di permeabilizzazione dall’antefissa.
• Le antefisse chiudono il coppo sulla linea di gronda
• Grondaia: raccoglieva le acque piovane che defluivano dal tetto, adesso meno spiovente
perché non ha problemi di impermeabilizzazione.
• Spesso si usavano dei goccciolatoi a forma di protome leonina a bocca aperta o
decorate con rivestimenti in terracotta policroma.
Ordini architettonici- tempio greco
Tempio dorico ca 470 a c
• edificio a pianta rettangolare, caratterizzato da 3 gradini di cui i primi 2 sono i CREPIDOMA
e quello superiore lo STILOPADE (dove poggiano le colonne).
• IL TEMPIO GRECO é SEMPRE APERTO A EST
• saliti i 3 scalini siamo in presenza della PERISTASI (colonnato)—> numero delle colonne sui
lati lunghi è pari al doppio più 1 rispetto al lato breve (es: se 6 colonne su breve, allora 13
su lungo).
• Al centro della peristas, dopo il pronao, poi si passa attraverso le 2 colonne in antis (poste
tra le ante), e dal pronao si arriva al NAOS (cella). Spesso questo naos aveva un suo
colonnato interno su due ordini e di dimensioni minori.
• Speculare al pronao c’era un OPISTODOMO, ambiente sul retro, il tempio dorico ha una -
• tripartizione della cella: Pronao, naos e opistodomo, che comunica solo con l’esterno,
anche se il pubblico non aveva il consenso di entrare, potevano entrare solo i sacerdoti.

Apollo a Thermos, etolia (regione centro settentrionale)


• Uno dei più antichi templi in stile dorico—> LEGNO PER LE COLONNE.
• Abbiamo una peristasi lignea: 5 colonne x15, tempio allungato, cella stretta e lunga e non
presenta tripartizione canonica.
• Si entrava da sud, in un ambiente lungo con opistodomo che si apriva sull’esterno a nord
• la parte del naos ha un colonnato assiale ligneo che la divide in 2 navate.
• Tempio che si data al 630 a.C.
• pareti in mattoni crudi su fondazioni in pietra.
• Si è conservato anche molti elementi della sua decorazione—> FREGIO DORICO.
• Le colonne sostenevano un’architrave in legno e questa architrave sosteneva il fregio
dorico.
• Poi la cornice con le antefisse (forma di satire e sereni) e il tetto in tegole: coppi triangolari,
poiché di trad. corinzia (atene= coppi semicircolari). Questo edificio è ancora antico, poiché
coniuga la tegola a dei muri che sono ancora in mattoni crudi, e colonne ancora in legno.

Fregio dorico—> fregio posto a nascondere l’ordigno ligneo delle travi (capriata) dall’esterno.
• si compone di due elementi rispettivamente in legno:
1) TRIGLIFO: blocco modellato su 3 verticali.
2) METOPE in terracotta.
Il triglifo si appoggia su una terminazione della trave e lo spazio vuoto tra
due travi era coperto dalle metope.

Metope di Thermos
• documento della pittura del periodo per cui avremo anche
pittura in terracotta.
• Soggetti anche a carattere mitologico
• Questa pittura fa uso di colori che corrispondo a quelli tipici
della cercamica di Corinto: nero, bianco, rossastro.
• Realizzate risparmiando un riquadro sull’argilla, che presenta
una bordura decorata con rosette.
• Personaggio con petaso (cappello a tesa larga) che corre (corsa
in ginocchio) sorreggendo la testa di qualcuno sotto, ucciso—>
Perseo.
• 3 figure femminili sedute di 3/4, riccamente decorate: sono le
tre grazie
• Orione il cacciatore.

Archetipo ligneo della trabeazione dorica (slide)


Goccipatolo
• colonne con capitelli di legno
• architrave a blocchi di legno METOPEL
• travi della capriata: ciascuna ha un triglifo alla sua terminazione

Tempio di Poseidon a Isthmia—> esempio di tempio orientalizzante


• Divinità marittima InEaYear
• Peloponneso, dove si assiste nel tempo alla canonizzazione del dorico. TRIGLIF)
• tempio allungato e un colonnato centrale, assenza di opistodomo e ingresso a est con
due porte.
• Tempio datato nella prima metà del VII secolo,
• 7x18 colonne
• cella lunga 100 piedi e colonne ancora lignee, muri rinforzati da piccoli contrafforti,
basamento in calcare e l’elevato in mattoni crudi.

Altre caratteristiche del dorico


• La cella doveva essere lunga 100 piedi, e un opistodomo e pronao di dimensioni e forme
analoghe
• le colonne interne, quando ci sono, sono allineate con quelle del pronao
• quando le colonne diventeranno in pietra avranno un rapporto tra il loro diametro e la loro
altezza= modulo—> l’architetto decideva un modulo di base e proporzionava gli elementi
del tempio secondo tale modulo.
• La prima singolarità dei templi dorici è l’enatasis—> correzione ottica, volta a mitigare gli
effetti ottici di distorsione dovuta alla distanza. L’entasis è un rigonfiamento posto a 3/4
del fusto della colonna dorica: serve perche se altrimenti i lati della colonna fossero stati
rettilinea essa sarebbe apparsa concava alla distanza.
Isthmia—> tempio allungato e un colonnato centrale, assenza di opistodomo e ingresso a est.
Tempio datato nel 7 secolo, cella lunga 7 piedi e colonne ancora lignee, muri rinforzati da piccoli
contrafforti, basamento in calcare e l’elevato in mattoni crudi.

I tre ordini architettonici


Colonne e trabeazione
Dorico—> assenza di una base (poggia direttamente sullo stilobate), scanalature più dilatate,
entasis, capitello che si articola in 2 elementi:
• superiore—> abaco= elemento quadrangolare.
• echino a ciambella.
Sopra l’albaco ci sono i blocchi dell’architrave: al di sopra della trabeazione vi è il fregio dorico.
Questi elementi presentano delle protuberanze a forma di breve cilindro chiamate gocce (chiodi
usati per connettere il triglifo di legno alla trave). Questi aggettano ai mutui, elementi
rettangolari appiattiti .
Sopra il fregio dorico vi è il triangolo frontonale, la cui parte interna si chiama timpano,
racchiuso entro cornici che sono orizzontale (sottostante) e rampanti.
• Cornice orizzontale— geison
• Rampanti—> sime
La parte che va dall’ architrave all’ageison è la trabeazione dell’edificio.

Ordine ionico
Ha una base articolata in modaliture concave e convesse, fusto i più slanciato, che non si
rastrema (restringe) molto verso l’altro, ha un capitello a volute, un architrave che può essere
liscia o spesso a tre fasce e sopra corre il fregio ionico che non è scandito con alternanza di
triglifi e metope, ma è un fregio narrativo continuo (contrario di dorico scandito da metope e
triglifi)
Ordine corinzio (età ellenistico-romana)
L’invenzione del capitello corinzio è di età Fidiace. Il capitello è un cespo di acanto.
Il mito dice che Callimaco mentre passeggiava per la necropoli ateniese vide la tomba di una
fanciulla ornata da un cesto dal quale cadevano foglie di acanto—> questo gli fece venire l’idea
di un capitello fogliato.
Architrave a tre fasce, fregio continuo e dentelli che si trovano anche in quello ionico—> ciò che
li distingue è il capitello.

Santuario di Olympia
• Santuario antico, già a partire dall’età geometrico abbiamo
molti rinvenimento.
• edifici arcaici= viola,
• Edifici classici= arancione
• Edifici ellenistici= giallo,
• Edifici romani= verde.


• Si sviluppava nella piana dell’Altis
• il culto inizia con l’età del ferro ed era dedicato anche a Pelope
oltre che a Zeus. Pelope e Zeus erano adorati in una piazza
priva di edifici, dove vi era solo un grande altare costituito
dall’accumulo di ceneri dei sacrifici. Zeus non aveva un tempio
e il primo tempio, che è l’esempio del dorico classico, sarà
costruito tra il 470 e il 450 a.C.
• Più antico è l’edificio a sua moglie Hera (in viola)
• Tesori per contenere le offerte votive
• grande stadio dove si svolgevano le gare olimpiche (776)

tesse

Temperati
↳ grande Stadio

Tempio di Hera—> tempio dorico


• miglior esempio di passaggio da architettura in legno—> in pietra
• Costruito tra 650 e 600.
• Inizialmente aveva solo pronao (est) e opistodomo (sinistra) e poi venne aggiunto adyton sul
fondo della cella e ospitava la statua di culto.
• All’esterno nella fase finale (600), viene costruita una prima perostasi in legno che aveva 6x16
colonne lignee.
• Pausania scrive una fonte per gli archeologi imprescindibile ossia la sua guida per la Grecia
(Periegesi della Grecia)—> qui lui scrive in greco ma ha in mente l’elite colta romana a cui si
rivolge, per descrivere quanto di bello la cultura greca aveva lasciato.
Dunque la pieriegesi è focalizzata solo sugli edifici di età greca. Quando arriva ad Olympia dice
che aveva ancora qualche colonna di legno—> significa che nel tempo la peristasi era diventata
di pietra, ma che ne sopravvivono solo alcune in legno .
• Lo spazio della cella viene suddiviso in ambienti distinti tramite contrafforti che formano 4
nicchie per lato, tra le nicchie vi è una colonna dorica.
• pareti in mattoni crudi, che si appoggiavano su blocchi in calcare.
• La trabeazione ancora in legno e le metope erano di lamina di bronzo balzata.
• Grande elemento di terracotta a disco, che coronava l’apice del triangolo frontonale (oggi al
museo di Olympia).
• acroteri—> usati come decorazioni per gli apici dei timpani frontonali.

Ordine ionico—> nelle coste dell’Anatolia le civiltà vedono uno sviluppo proprio orientalizzante
dei templi, sviluppano l’ordine ionico, che avrà più creatività.
Heraion di SAMO—> I maggiori esempi di questa eta vengono da SAMO ed Efeso. A SAMO
nel santuario di Hera, sotto il primo tempio diptero c’era l’edificio più antico: l’Hekatompedon
1:
• tempio lungo 100 piedi
• datato intorno al 650 a.c.
• muri costruiti in blocchi di calcare
• alla fine del secolo l’edificio sarà circondato da una peristasi in legno
• pronao che è preceduto da 4 colonne, che non sono in antis, ma qui si dà più importanza
alla facciata a est e dunque le 4 colonne sono prostile (= poste di fronte, non tra le due
ante) ed ornano il pronao.
• scomparso il colonnato centrale
• le pareti della cella sono dotate di contrafforti lignei, per garantirne la sicurezza.
• architrave e fregio continuo
Le statue in Grecia—> varie funzioni
• Agalma—> “oggetto che risplende”,statue in marmo
• Kolossos—> statue usate come segnacoli delle tombe, sostituiscono i vasi
• Eikon—> immagine
• Xoanon—> in origine statue fatte di lagno, poi antica statua di culto in altri materiali.
• Sphyrelata—> statue che hanno un’anima in legno rivestite in lamina bronzea sbalzata,
spesso sono statue di culto.

XOANA
• a palma di montechiaro sono state ritrovate queste Xoana in legno: forse sono una piade
divina con 3 figure femminili di età arcaica.
• dal santuario di samo derivano statutette di Hera, di mezzo metro: Hera indossa un altissimo
copricapo cilindrico di nome poros e un abito con mantellina sulle spalle, una cintura alla
vita, riccamente decorata. Queste statue erano dipinte—> intuizione di Winckelmann, che
però trovò la sua veridicità solo nel secolo scorso.

SPHYRELATA di Deros (Creta)


• triade apollinea, con Apollo al centro con Artemide e Latona ai lati.
• realizzate in lamina bronza con anima in legno poi inserirti gli occhi con materiali diversi
• sono statuette, datate intorno al 700, tra le ultime realizzate con questa tecnica, poi dopo
realizzate con bronzo fuso a cera persa.

Funzioni della statua greca


La statua greca ha sempre una funzione, soprattutto religiosa, che si articola in 2 casistiche:
1) statue di culto: a cui veniva offerto il culto in sacrificio nei templi.
2) offerta votiva alla divinità, statuette che rappresentavano o il dio stesso o lo stesso fedele che
si offriva in prima persona al dio.
Tra le statue votive troviamo anche quelle di animali, che sostituivano il sacrificio vero e proprio.
Questi oggetti possono essere piccolissimi o colossali.

Funzione funeraria—> quelle che si trovano nelle necropoli, non nei santuari
• usate come segnacolo della tomba
• usate come “ritratto” del defunto, sono però ritratti ideali (kuroi e korai) e si capiva chi era
grazie alla descrizione—> i ritratti fisionomici ci saranno solo con Platone.

I greci e Dedalo—> la cultura orientalizzante ebbe grande impatto anche sulla scultura: il
contatto con l’Egitto spinse i Greci a realizzare qualcosa di simile alle figure faraoniche, con i
materiali a loro più consoni—> usarono il marmo per realizzare delle figure simili ai faraoni egizi—
> i kuroi.
Un tramite fondamentale per l’arrivo in Grecia della scultura in marmo è l’isola di Creta—> i Greci
hanno conservato questa memoria con leggende attorno alla figura di Dedalo, viene dal greco
daidallo—> “colui che ben modella”.
1) Uno studioso tedesco, di nome B. Schweitzer) studia come Dedalo venga considerato da
alcuni come una figura mitica, non storica, e si basa su un passo dell’Iliade (18esimo libro), in cui
Omero descrive lo scudo di Achille: dice che vi era una scena di danza realizzata da Dedalo a
Knosso.
A questa categoria appartengono anche Euripide e Aristotele, che ne parlano come se fosse
qualcosa tra un mago e un dio.
2) interpretazione scientifico-razionale—> realizzata da Teodoro siculo, il quale protende per una
reale esistenza di dedalo. Egli ritiene che fosse uno scultore e che avesse inventato gli automata,
figure animate—> avevano gambe e braccia in movimento.
3) sculture realmente esistito, attivo a Creta tra 750 e 700. Questi avrebbe fondato la scuola
dedalica a cui appartengono i figli Dipoinis e Skyllis che poi si trasferirono nel Peloponnesoa
lavorare e i loro allievi (terza generazione) Tektaios e Skyllis, che sis spostarono nelle Cicladi,
poiché qui vi erano ampissime cave di marmo molto pregiato—> la critica moderna ha voluto
dar conto a ciò che noi troviamo davvero: antiche sculture in calcare a Creta e nel Peloponneso
e di marmo nelle Cicladi.
4) Altro dedalo—> quello del labirinto, questo certamente mitico.
5)Per pausania dedalo sarebbe stato anche l’inventore della statua di culto.

Perché Creta? Perché si trova sulla rotta tra la Grecia propria e l’Egitto—> regioni che
possedevano già un agrande scultura e architettura e icontatti con queste regioni motivarono i
greci a fare lo stresso.

Apollonion di Dreros
• piccolo sacello quadrangolare, molto semplice, in cui si accedeva tramite una porta
• al suo interno conservava due colonnine lignee che inglobavano un altare con fuoco al
centro della struttura
• sul fondo del tempietto c’era una panchina ai cui piedi sono state ritrovate le 3 statuette,
statue di culto di questo edificio.
• Apollo è di maggiori dimensioni, ha un copricapo semicircolare, solleva il braccio destro,
distaccato dal corpo (doveva sostenere l’arco) ed è dunque una figura mobile, dinamica.
• Dal punto i di vista stilistico è coevo a quello di Mantiklos.
• Le due figure femminili invece sono identiche e vestite come lo stile dedalico: indossano un
copricapo cilindrico (poros), capelli a forma triangolare, indossano un chitone con mantellina
sulle spalle trattenuta in vita da una cintura.
• Occhi inseriti a parte forse in avorio e l’iride in pietre colorate.
• La tecnica di utilizzo è di origine orientale—> vita breve.
• Stile greco però, figure slanciate, non ci sono confronti con l’oriente
Da questi esempi in bronzo si passò ai primi esempi in calcare (=in poros)

Lo stile dedalico—> DEDALICA, libro in cui si tratteggia lo stile dedalico, che è lo stile principale
della cultura greca del VII secolo che si caratterizza da uno stile fisso:
• volto triangolare con mento appuntito
• occhi grandi e ben delineati
• acconciatura di stile egizio che ricorda il klef dei faraoni
• tunica con mantellina e cintura in vita
Dama di Auxerre—> Statuetta votiva, in calcare, è un offerente perche fa questo gesto con la
mano. Queste caratteristiche si ritrovano in un sacco di altre figure.

Dea seduta da Gortina


Scultura femminile seduta su un trono, è molto schematica, ma riccamente dipinta, abito con
colori vivaci.
Sempre da cortina viene sempre una grande metopa, che vede tre figure:
1) centro: maschio, incede con il torso frontale, capelli che scendono
2) affiancato da due figure femminili nude, con poros.
Si tratta della triade apollinea, è importante anche perche è l’unico esempio di statue femminili
nude che abbiamo fino a Prassitele—> tipici stilemi dello stile dedalico.

Prinias, Creta
• Il tempio di Prinia è un alto edificio rettangolare semplice, con un pronao attraverso il quale
si accedeva da 3 pilastri e si entrava nel tempio in cui vi era l’altare.
• Alla decorazione della porta appartenevano delle sculture che sono state rinvenute, mentre
le lastre in rilievo fanno parte del fregio del tempio che non ha un ordine canonico (semplice
sacello)—> fregio in tholos con cavalieri e le sfingi come acroteri.
• Oltre a questo rilievo sono state ritrovate anche le sculture che ornavamola porta.
• Fregio con pantere e sopra l’architrave si fronteggiavano 2 figure femminili identiche che
sono sedute con questo medesimo abbigliamento, la stessa foggia di capelli e il tolos (volto
triangolare) con i tipici stilemi dello stile dedalico.
• Tutto policromo.

La dama di Auxerre—> massimo esempio dello stile dedalico


• Figura rinvenuta a creta ma non si sa dove, riportata da un collezionista francese ad Auxerre.
• alta 75 cm e mostra tutte le caratteristiche dello stile dedalico, unita a una certa elasticità dei
volumi.

Da creta questo stile si trasferì nel Peloponneso,e proprio dal tempo greco di Micene viene
questa metopa, in calcare che rappresenta la dea Hera, infatti ha i tratti dedalici come sempre
ma è rappresentato il lembo di un velo—> figura parzialmente nascosta—> rimanda al gesto
caratteristico dell’iconografica greca delle donne spose che si toglievano il velo ed Hera era la
sposa per eccellenza.
Siamo ancora nel VII secolo, più avanzata: volto reso con più dettagli, però è importante che
questa venga dal Peloponneso, poiché i dati riportano che i figli di dedalo erano andati proprio
qui.

Cicladi—> dal Peloponneso si spostano nelle Cicladi. Queste possedevano grandi cave di
marmo, soprattutto Nasso (cristalli più grandi) e Paros (grana più sottile)—> marmi pregiati
perché la luce filtra attraverso questi conferendo loro una particolare trasparenza e lucentezza.
Si svilupparono importanti scuole di scultura—> la prima lavorazione del blocco di marmo si
svolgeva proprio nelle cave.
Kouroi e korai arcaici
• Sinistra Kouros databile intorno al 600–> via via sviluppo fino a quello di destra che si data agli
inizi del IV sec (da orientalizzante a inizio eta arcaica): siamo in una fase in cui vi è un regolare
sviluppo stilistico In cui corpi si fanno sempre più realistici, il modellato sempre più fluido,
braccia discostate dal corpo, le anche non sono più parallele ma c’è una suddivisione di
ponderazione tra la gamba scarica (destra) e gamba ponderante (sinistra).

Fondamentale per lo sviluppo della scultura greca è l’arcipelago delle Cicladi, grazie alle cavi di
marmo—> qui si sviluppano scuole di artisti molto importanti di marmo—> l’impulso alle Cicladi
deriva dall’Egitto, da cui deriva l’idea del kuros (=fanciullo), ossia una figura maschile nuda con le
braccia lungo i fianchi e una gamba rialzata anche se questo movimento non si riflette poi sul
torno e sulle anche inizialmente
È un tipo kouroi che non esiste a Creta, ma le vediamo per la prima volta nelle Cicladi:
• Significativo che nelle Cicladi il primo tentativo di realizzare un kouros sia già di dimensioni
straordinarie—> Apollo dei Nassi

Apollo dei Nassi


• oggi a Delo , isola molto piccola, ma che ospitava uno dei piu grandi santuari di Apollo ed era
frequentato da civiltà di etnia ionica, sull’isola vi era solo il santuario, la necropoli era su
un’isola acccanto, tutt’ora l’sola è occupata dal santuario e dalla città che pero solo in età
ellenistica si impiantò qui, città dedica ai commerci
• i Nassi (abitanti dell’isola di Naxos) che esercitavano un dominio sul santuario costruirono un
oikos (sacello) per Apollo già in marmo e accanto al tempio fecero erigere questa statua
colossale del dio (alta circa 9 m e si data intorno al 590 a.c)
• Esso si erigeva su una base rettangolare adiacente al tempio, correlata di un’iscrizione che
precisa la dedica al dio Apollo.
• È il più grande kourus greco in marmo.
• Torso e capelli che scendono sulle spalle—> frammentario perché una palma d’oro, che era
una dedica del generale ateniese Nicia per Apollo del 417, cadde sul colosso e lo ruppe. Ma
nel 1445 un erudito antiquario italiano, Ciriaco di Ancona, visitando l’isola di Delo vede il
colosso con la testa e la disegna.
• La base dichiara di essere in marmo di Nasso come la statua—> orgoglio artigiano.
• Il modellato è molto lineare e poco plastico—> pettorali solo delicatamente accennati.
• La statua raffigurava il dio stesso, si sa perché vi sono dei forellini che erano fatti per ospitare
una cintura in bronzo (chiodi)—> attributo del dio Apollo.
• Dai disegni di Ciriaco si capisce che ha ancora gli elementi caratteristici dello stile dedalico.
• In questa scultura si vedono gli stilemi della scultura Nassia= semplicità

Nikandre—> figura femminile di nome Nikandre, che è una statua votiva perché ha un’iscrizione
(prima kore giunta) datata intorno al 650 a.c., oggi al museo nazionale di Atene.
• caratteristiche peculiari che derivano dalla scultura lignea, perche la figura è concepita come
una trave schiacciata nelle vedute di profilo, am più ampia e lineare in quella frontale, ma
ancora caratteri dedalici.
• ha una tunica (chitone) con cintura, piedi aggettano frontalmente.
• Lungo il fianco sinistro della statua corre l’iscrizione —> dea Artemide, sorella di Apollo, e
anche lei aveva un culto sull’isola come la madre e lei precisa di essere figlia di un nassio e ora
moglie di Fraxos—> un dono in onore delle nozze tra i due.
• Marmo di nasso
• Gusto semplice e lineare
• Fanciulla aristocratica si capisce dai motivi molto preziosi
Leoni Nassii a Delo—> sono ancora qui
Statue di leoni in marmo nassio, che accompagnavano in processione Artemide verso il suo
santuario (Artemide anche dea delle bestie)
• misure diverse, in tutto 16, posti su basi distanti 8 m l’una dall’altra.
• ricavati da un solo blocco con la loro base
• sono della prima meta del 7 secolo
• forme ineari nella resa delle costole
• fauci spalancate
• leone un po’ intristito—> pastiches, poiché il torso è greco ma la testa rifatta nel rinascimento:
fu portata dai veneziani a Venezia dove tutt’ora è a guardia dell’arsenale.

Bronzistica orienmtalizzante

Calderone (lebes—> lebete)


• viene dal santuario di Olympia (oggi al Museo di Olimpia) ed è integralmente di fattura
orientale e si capisce dal sostegno troncoconico che è sbalzato e non fuso e dalle protomi
dei grifoni, anch’esse non fuse ma di lamina di bronzo sbalzata.

Altro calderone—> diverso perché unisce delle teste rivolte verso l’interno di grifoni in bronzo
sbalzato a dei grifoni rivolti verso l’esterno, che invece sono in bronzo fuso. Si suppone che le
appliqués a forma di sirena erano state realizzate in oriente mentre le teste di leone in Grecia e
poi applicate sullo stesso calderone.

Isola di Creta
Qui si trova il monte Ida, famosissimo perché si poteva visitare l’antro ideo (grotta del monte
Ida)—> questa grotta aveva ospitato il piccolo Zeus che era stato allevato dalla capra Analtea,
perché il padre minacciava di ucciderlo. I pianti di Zeus sono coperti dai demoni delle montagne
di creta (cureti), che suonavano poderosamente i loro tamburelli.
Alla fine dell 800 gli italiani (Federico Halbherr) scavarono la grotta e vi trovarono una messe di
oggetti in bronzo (=offerte votive a Zeus).
Tra i rinvenimenti ricordiamo gli scudi di bronzo datati tra il 700 e il 650 a c—> realizzati da
artisti orientali (forse Siria del nord)
1) Scudo a sinistra—> lamina in bronzo sbalzata:
• decorazione animale con al centro una protome felina usata come umbone (parte sporgente
dello scudo) e poi intorno arcieri che combattono belve feroci.
• Sul fregio esternio vi è una teoria di animali, opposti a cavalieri caduti
2) Scudo a destra—> lamina in bronzo sbalzata:
• rappresenta al centro una figura barbata con gambe e braccia estese, figura accompagnata
da due demoni alati che agitano dei giganteschi tamburelli—> rappresentazione di Zeus
accompagnato dai curenti.
A creta c’era una grande produzione bronzistica e molti oggetti cretesi sono stati ritrovati in altri
santuari della Grecia—> corazza bronzea da Olimpia:
• parte posteriore= scapole scolpite con figure animali, mentre la zona lombare vede
l’incontro tra Zeus (sinistra) e Apollo che sostenne la cetra—> incontro su corazza da parata
nel santuario di Zeus ad Olympia—> x lo stile riconducibele all’isola di Creta.
Altri oggetti da Creta:
• destra: mitra (parte dell’armatura che serviva a coprire il pube) da olimpia e rappresenta
l’uccisione di Clitemnestra, che cerca di ripararsi con un velo da Egisto.
• sinistra: un elmo da parata a sbalzo con figura maschile rappresentata nella corsa in
ginocchio (Hermes).

Lamina di bronzo, Argo, Heraion


• Lamina di bronzo di produzione cretese che rappresenta Clitemnestra in atto di uccidere
Cassandra
• Figure che replicano lo stile dedalico

Ceramica particolare che si trova solo a Creta:


Pithoi (vasi che contenevano granaglie)
Quelli prodotti a Creta o nelle Cicladi hanno dei fregi decorativi ma sulle spalle scene mitologiche.
• Mykonos—> su un lato Perseo che sta per decapitare la Gorgone medusa, rappresentata
come una specie di centauro (verga equine anche se ha il corpo da donna).
Altro lato: cavallo di troia, ligneo con finestre da cui spuntano le teste dei greci nascosti.

Ceramica protocorinzia
Corinto si trova sull’istmo, si affaccia su due golfi (nord quello di Corinto a sud quello Saronico).
Grazie a ciò poté usare diverse rotte navali e prendeva anche un dazzilo (tassa) quando l’istmo
era attraversato da navi—> Corinto si arricchì enormemente e a partire dal VII sec soppiantò
atene per quanto riguarda la produzione della ceramica.
La ceramica ateniese era stata eportata dalla Grecia in modo limitato invece quella orientalizzante
di Corinto (=protocorinzia) invase tutto il Mediterraneo grazie a certi corinzi che andavano
cercando fortuna.

Sviluppo cronologico—> studiata da uno studioso inglese di nome Tayne, che nel volume degli
anni 20 studiò la ceramica corinzia trovata nelle colonie:
• PCA 720-690 perche si trova nelle prime tombe a Siracusa fondata dai corinzi nel 734,
quando i coloni della prima generazione muoiono questi vasi vengono portati nelle tombe—>
aryballos globulare.
• PCM 690-650, primi esempi ritrovati a Gela (su colonia di Siracusa, fondata nel 689)—> a.
Ovoidi e piriformi.
• PCT 650-630
—> Città dedita al commercio e intorno al 720 mentre lo stile geometrico andava esaurendosi, la
città ebbe questa nuova ceramica caratterizzata da decorazioni naturalistiche (non narrativo).
—> La ceramica a Corinto è organizzata nell’argilla locale, che è di colore beige chiaro e i motivi
decorativi di colore bruno o rossastro
1) aryballoi per profumi e unguenti—> vasi piccolissimi. Si distinguono nelle forme:
-globulare
-ovoide—>forma della pancia ad uovo
-piriforme—> testa configurata di stile dedalico

Inoltre anche la decorazione ha un carattere miniaturistico, prime figure nere che si conoscono
dalla ceramica greca—> viene inventata a Corinto—> qui figure dipinte di nero ma i dettagli
interni delle figure sono incisi con un oggetto metallico a punta (bulino).
Oinochoe trilobata (tre lobi)
• decarazione a scaglie che usa il colore bruno, paonazzo e le scaglie,
• sulla pancia processione di animali spesso fantastici—> animali che provengono dall’oriente
• rosetta puntinata—> piccolo fiore con un puntino al centro e i petali puntina ti che ruotano
attorno.
Spunti narrativi (episodi del mito)—> nuova tecnica a figure nere—> lotta fra Zeus (personaggio in
cors che tiene il fulmine stilizzato) e un centauro, sulla spalla abbiamo degli animali gradienti.
A sinistra in forma lineare un cavallo alato con bellerofonte che sconfiggono la chimera.

Pc medio—> bellerofontr r chimera su uno skyphos, più slanciata che viene da Egina—> il labbro
decorato con metope dipinte mentre nella tecnica ad incisione c e di nuovo pegaso

Arte arcaica
All’inizio del 6 sec ad atene emerge la personalità dell’arco te Solone che si batte per
mediare E i contadini che
La pace sociale fu effimera e sulla scena politica apparve un personaggio che ebbe una
grande rivelanza : tiranno pisistrato (personalità politica)
Per ben tre volte provo a prendere il potere ad atene e si insiedio tra il 561 e 528–> si
scontra con la famiglia degli alcmeoidi e riuscì nell’intento di insediarsi
Governo di pisistrato:
• favore per gli agricoltore
• governa con moderazione aumentando lo sviluppo dell’agricoltura e dotò atene di un
acquedotto pubblico
• Atene amplia la propria sfera politica ed economica e si sostituisce ai nassi al controllo di
delo
Sotto pisistrato e figli (ippica e Ipparco) atene diventa cosi potente che permea tutta la Grecia
Vi era una ricchezza particolare e alla morte di pisistrato il potere passa nelle mani di Ippia e di
Ipparco, ma nel 514 Ipparco saràò ucciso da una cungiura ad opera dei tirannici (aristocratici).
Sparta intravede una possibilità e si allea, operazione che riuscì nel 510 e con questo finisce la
tirannide di atene, nel 508 vi è l’imposizione di clistere che inaugura ad atene un regime
democratico
Atene si distingue perché si apri a riform,e di tipo democratico
Nel sesto secolo Sparta allarga i suoi orizzonti a tutto il Peloponneso e dopo il 550 la cultura di
Sparta si isola e finisce il cosmopolitismo dei suoi rapporti —> inaugura uno stile politico che è
quello che le viene attribuito con una classe al potere detta degli spartiate.
Corinto continua la sua potenza commerciale e la troviamo nei mercati della Sicilia, magna
Grecia ecc
Diversa la sorte delle colonie greche sulla costa della Turchia
L’impero persiano si si estese in tutta la Mesopotamia e fino alòl’egeo—> le città greche caddero
sotto il dominio dei persiani che controllavano un impero enorme.
Le città greche cercarono di reagire e si ribellarono, per prima milito (499 a.C.)—> ribellione
sedata nel sangue ma motivo il gran re persiano Dario a compiere una spedizione contro atene
che era intervenuta appoggiando la ionia—> iniziano le GUERRE PERSIANE
2 episodi:
1) i persiani entrano via mare e incontrano la resistenza dei greci a maratona, dove poi i greci
sconfiggono la flotta persiana
2) 10 anni dopo serse prepara una controffensiva contro tutta la Grecia—> ad atene comandava
Themistocle il quale costruì una poderosa flotta militare e donne e bambini vennero evacuati
dalla città e vennero portati a salamina, dove i persiani vennero sconfitti ancora ma anche in
questo caso l’acropoli viene saccheggiata dai persiani (480)
Atene aveva accumulato un gran de credito morale—> divenne la grande potenza greca
E elmo nel santuario di Olympia con iscrizione Milziade—> protagonista della battaglia di
maratona, non sappiamo se sia davvero lui o un omonimo
Dal punto di vista della storia dell’arte l’età arcaica e l’età in cui gli artigiani dimostrano le loro
capacita maggiori—> si realizzano grandi capolavori con prototipo di grande pregio sia piuttosto
modesti e fanno anche grande uso del marmo dell’attica (=pendelico).
Le divinità non sono piu minacciose ma diventano protettive e operose, accanto alle
rappresentazioni mitologiche troviamo spesso scene di vita quotidiana.
Insieme alle opere nasce l’auto coscienza degli artisti, orgogliosi dei loto lavori, quindi firmano le
opere
Il tempio greco di ordine greco via via si sviluppa nel tempo

Correzioni ottiche
• entasis
• Curvatura delle orizzontali—> curvati gli elementi orizzontali—> geison, stilopate, trabeazione
Ispessimento delle colonne angolari
• conflitto angolare—> si. Rea perche mentre nelle colonne non verticali l asse del triglifo
cade sull’asse della colonna questo non avviene nelle colonne angolari—> per questo gli
architetti dorici trovarono 2 soluzioni:
• A) allargare la metopa angolare cosi da preservare il ritmo degli altri triglifi spostando
fuori asse il triglifo angolare
• B) contrazione dell interasse (distanza tra due assi delle ultime due colonne laterali)—>
distanza regolare tra i triglifi.
In eta arcaica si assiste ad uno sviluppo di queste metodiche
Tempio di Apollo a Siracusa (600)
• tempio ben conservato
• Colonnato, crepidoma e muri della cella
• Tempio molto allungato—> esatilo sulla fronte ma ha 17 colonne sui lati lunghi—> uno
dei piu antichi peripatetic in pietra
• Ha un doppio colonnato davanti al
• Pronao in antis
• Cella con colonnato interno e un aditon
• le colonne sono monolitiche e questo rese molto orgoglioso l’architett come dice
l’iscrizione—> l’architetto fece il tempi per Apollo e innalzo le colonne in pietra (forse
unica firma di architetto)
• Capitellomolto schiacciato—> capitello moltomschiacciato in eta arcaica ma poi via via
le stew pareti diventano sempre piu lineari
• Resto in pietra e fregio dorico sviluppato
• La valenza provinciale si vede anche perche l asse delle colonne non hanno rapporto
con il fregio
Tempio di Artemide a Corfù
• più antico peripteral della Grecia propria
• Ha un’apparenza piu normale perche ha degli pterà (corridoi che separano il colonnato
esterno dalla cella)
• Cella allungata con tripartizione canonica con pronao piu grande dell’ opistodomo
• Doppio ordine—> colonne una sull’altra
• Pietra
• 8x17 colonne
• Troviamo una decorazione frontonale scolpita per la prima volta
• Frontone che occupava il timpano e rappresentava delle figure mitologiche, al centro vi è
medusa, alta 3 metri-.-> frontone basso rilievo dove medusa è rappresentato al centro,
cintura con serpenti, breve fuga (rappresentata nel motivo della corsa in ginocchio)
• Ai lati i figli—> crisaore e pegaso che si pensava fossero nati dal cadavere di medusa
decapitati da persero
• Pantere, doveva essere presente anche Perseo e se andiamo oltre le pantere si vedono
altre figure: a sinistra c e Era in trono vista di profilo e un gigante e dall’altro lato Zeus
che combatte contro un gigante
• Stile: figure non bene in rapporto le une con le altre: le dimensioni svaniscono man mano
che viene meno lo spazio a disposizione
• Opera molto complessa per l’epoca—> cerca di riassumere miti differenziati in un unico
campo frontonale
Corinto, tempio di Apollo
• pianta esastile con 15 colonne
• Nella cella c’è l aggiunta di un vano ulteriore che conteneva l a statua di culto del dio a cui si
accedeva dall’opistodmo
• per la prima volta si vede l applicazione di correzioni ottiche—> curvatura dello stilopate
(bombato al centro), contrazione intercolumni sui lato lunghi, e l’entasi
• Descritto da vitruvio, che aveva studiato i trattati degli architetti greci, egli conosce già l utilizzo
delle colonne
• Non si deve curare il ritmo regolare

Ordine ionico
• planimetria piu allungata
• no tripartizione
• preminenza della facciata
• Non esiste la regola del doppio piu uno
• Alzato—> timpano frontonale, assenti i timpani scolpiti, trabeazione costituita in un fregio che è
scolpito come un nastro che avvolge tutto l’edificio
• Poggia su architrave che è tripartito
• Abaco del capitello ionico che è modanato e si configura in volute (volute ioniche) che al centro
presentano una fila di ovuli in rilievo e due palmette occupano gli angoli delle volute stesse
• No entasi e piu leggermente rastremato verso l’alto e scanalature piu fisse
• Lo ionico ha una base che varia a seconda delle regioni o delle città—> scuole locali che
determinano la scelta della base (base ionico attico, costituito da uno convesso ossia il toro, la
scozia concavo e toro
• Base ionica che si ripete
• Sa io
• invenzione delle Cicladi che si trovano in luce negli edifici di delo e nasso

Oikos dei nassi a samo—> le Cicladi furono la culla del dorico


Nelle Cicladi c’era il marmo e l ordine ionico è marmoreo—> inizio del 6 sec a.c si ergeva il colosso
e si tratta di un edificio senza peristasi dio dimensioni contenute che ha le caratteristiche dello
ionico, le colonne prostile e due in antis sul retro
Lunga cella con al centro un colonnato che presentano già una base

Heraion di SAMO nella sua terza fase


Nel tempo necessito di un nuovo tempio e gli architetti rhoikos e Theodora’s costruiscono l’edizione
gigantesco, è il primo esempio di tempio diptero—> due file di colonne come peristasi (104
colonne)
Plinio—> autore di eta Flavia, egli aveva studiato molto bene la trattatistica greca quando tratta del
marmo e del bronzo ci dà importanti riferimenti e ci dice che Teodoro aveva scritto un trattato sulla
propria opera
Progetto del tempio calcolato neri minimi dettagli
Intenso i decoraticismo
A motivo delo suo grande peso il tempio inizio a dimostrare problemi di statica e per questo dovette
essere ricostruito
Progetto molto ambizioso che non venne mai completato ì

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