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MEDITERRANEO

Civiltà cicladica, cretese e micenea


Civiltà del
Mediterraneo
 V-III millennio a.c.
 Evoluzione dei commerci
del metallo (rame/bronzo)
 ISOLE CICLADI.
Cittadelle fortificate 2700 a.C.
Ruolo di mediazione nell’Egeo
 CRETA (o Minoica)
II millennio. Asia minore
ed Egitto.
Sviluppo artigianato, ogg. Culto
 MICENE
XV sec., Achei (pop. continentale)
 FENICI
Dalla Palestina/Libano, fino in Sicilia,
Africa e Francia (Palermo, Cagliari,
Cadice…)
CICLADI
III mill., VII sec a. C.

 Notevole abilità nella costruzione delle imbarcazioni


 Idoli femminili schematici e piatti
(Donne nude con le mani sul ventre)
 Musicisti, cacciatori e guerrieri.
 Le ceramiche più diffuse: brocche e pissidi con
decorazioni geometriche, kernoi, e recipienti
in pietra levigata

 Trasposizione dal reale all'immaginario


 Alta stilizzazione, astrazione formale, schematismo
Dal cubismo
al surrealismo…

Hans Arp
Human Concretion
1960
Hans Arp
Winged Being
1961
Hans Arp
Groupe Mediterraneen
1963
Hans Arp
The star
1962
Hans Arp
Fruit
1962
…e altri.

Brancusi
CICLADI
III mill., VII sec a. C.

 Navi e navigazione
sono gli elementi
fondamentali delle
rappresentazioni.
Prime raffigurazioni
di vascelli nella
decorazione di vasi
in terracotta, incise
sulle pareti, o
riprodotte in
modellini di
piombo.

La Flotta
Metà III millennio a.C.
Affreschi murali
Alkotiri (Thera)
CICLADI
III mill., VII sec a. C.

 Navi e navigazione
sono gli elementi
fondamentali delle
rappresentazioni.
Prime raffigurazioni
di vascelli nella
decorazione di vasi
in terracotta, incise
sulle pareti, o
riprodotte in
modellini di
piombo.

La Flotta
Metà III millennio a.C.
Affreschi murali
Alkotiri (Thera)
CRETA
III – I mill. a. C.

 TALASSOCRAZIA
Al centro delle vie commerciali per mare
 Cretese o minoica (dal nome del leggendario re
Minosse)
 Ricchi commerci con la Grecia, l’Asia Minore e l’Egitto
Primo impero marittimo del mondo.
 Le città non avevano fortificazioni (la flotta marina
garantiva la difesa attorno al palazzo reale).
 Divinità animali, specie toro e serpente
 Grandi palazzi (distinzione delle età Pre-Neo-Post
Palaziale)
 Le sale dei palazzi erano ornate con stucchi, lastre di
alabastro ed affreschi con colori vivaci e tinte piatte.
Soggetti ispirati alla vita di corte: giochi rituali,
processioni, feste e danze.
CIVILTA’ PALAZIALE
A partire dal 2300 a. C.,
costruzione di immensi palazzi

 A Cnosso, a Festo e a Zakro vengono costruiti palazzi sontuosi,


con decine di cortili e stanze riccamente affrescate.

«C’è una terra nel mezzo del mare scuro come il vino, Creta, fertile e
bella, circondata dall’acqua: in essa vi sono innumerevoli uomini e
novanta città: chi ha una parlata, chi un’altra, un miscuglio.., tra loro è
Cnosso, una grande città, nella quale regnò per nove anni Minosse,
confidente del grande Zeus» (Odissea, xix, 172 sgg.).
periodi della civiltà minoica

fasi

palaziale prima neopalaziale crisi dominio miceneo


2300 distruzione 1700 1400
1700 ac 1400 ac 1200 ac

crisi definitiva
1200 circa

Fase neopalaziale (1700-1400 a.C.).


 Dopo il terremoto intorno al 1700, i Palazzi vennero ricostruiti senza fortificazioni e senza
apparati difensivi: la pax minoica continuava a regnare.
 I palazzi di Festo e di Cnosso vennero adornati di propilei, colonnati, lunghi corridoi,
terrazze, cortili e ampie gradinate che collegavano i diversi piani.
 L’insieme comprendeva vasche, tubature per l’acqua e bagni.
 Le colonne, spesso rastremate verso il basso, terminavano in un capitello, che può essere
considerato l’antenato di quello dorico.
 Nella nuova costruzione venne ampiamente usato un tipico alabastro cretese (calcio
solfato), con cui vennero ricoperte pareti, pavimenti e gradinate.
 Le pareti interne dei palazzi, erano adorne di splendidi affreschi policromi,
rappresentanti persone, piante, fiori, animali e scene di vita sociale e religiosa.
PALAZZO DI CNOSSO
Centro politico, religioso ed economico
dell'impero marittimo minoico
22.000 mq, a più piani, 1300 ambienti
Cortile in terra battuta dove si esibivano i
ginnasti con i tori, animale sacro
Riti, giochi e botteghe
Pianta del palazzo estremamente complessa
CIVILTA’ PALAZIALE
(viene menzionato come labirinto nel mito
del Minotauro; progettato dall'architetto
ateniese Dedalo aiutato dal figlio Icaro
A partire
(mito dal
di Dedalo 2300 a. C.,
ed Icaro)
costruzione di immensi palazzi
Fonti archeologiche: un misterioso
ritrovamento ad Anemospiia

 1979, pochi chilometri a sud del Palazzo di Cnosso,


scoperti i resti di un piccolo tempio formato da tre
stanze rettangolari, non collegate tra loro ma aperte
verso lo stesso corridoio. Il tempio era crollato a causa di
un violento terremoto, intorno al 1700 a. C.: nessuno
aveva toccato i resti.
 La camera centrale conteneva l’immagine della divinità
venerata nel santuario.
 Nella stanza a sinistra furono rinvenuti resti di offerte
sacrificali.
 Nella stanza di destra i resti di tre scheletri umani, due
dei quali sul pavimento della stanza e uno disteso su una
piattaforma di pietra, un altare sopra il quale gli animali
venivano sacrificati alle divinità.
 Uno scheletro era quello di un giovane di circa diciotto
anni, di sana costituzione.
Gli altri due appartenevano a una donna e a un uomo
adulto (con tutta probabilità un sacerdote), che aveva un
anello d’argento al mignolo della mano sinistra e, intorno
al polso, un sigillo di pietra sui quale era incisa una barca.
 Un quarto scheletro fu trovato, in pessime condizioni, nel
corridoio che collegava le estremità delle stanze. Vicino gli
archeologi rinvennero i frammenti di un contenitore usato
di solito per raccogliere il sangue delle vittime sacrificali.
 Sul terreno fu ritrovato anche un coltello molto
particolare, che recava incisa sui due lati della lama una
testa di animale: un coltello per sacrifici.

 Archeologi e antropologi dell’Università di Atene hanno ricostruito in


questo modo i fatti avvenuti

 I continui terremoti che avevano colpito l’isola di Creta


indussero probabilmente i sacerdoti a prendere la decisione di
sacrificare un essere umano per scongiurare l’ira degli dèi.
Il sacrificio del giovane cretese si era appena compiuto, quando
una scossa più violenta delle altre distrusse il tempio.
CIVILTA’ PALAZIALE
A partire dal 2300 a. C.,
costruzione di immensi palazzi

 A Cnosso, a Festo e a Mallia vengono costruiti palazzi suntuosi,


con decine di cortili e stanze riccamente affrescate.
CRETA
Pittura parietale
 TAUROMACHIA (e Taurocatapsia)
 Il toro, e la teoria di danzatori che gli volteggiavano sulle corna, sono al centro
del ricco insieme di racconti mitologici cretesi.
(Leggenda della regina Pasifae, sposa del re Minosse, Minotauro, Teseo e
Arianna, figlia di Minosse.

 Perfetto accordo Uomo Natura;


 Ritmo e movimento
 Grande numero colori
CRETA
Scultura

IL SALTATORE DI TORI
Statuetta d'avorio
proveniente dal palazzo di
Cnosso (Creta)
Heràclion, Museo Arch
Un soggetto
ricorrente

La tomba del tuffatore


480 a.C.
Museo archeologico
di Paestum
Un soggetto ricorrente

Mario Ceroli
Il tuffatore
1990
Bari, collezione privata
Le donne, le dee.
AFRODITE
 Il culto della DEA MADRE.
Culto antropomorfo (di entità divine aventi forma umana):
 Predomina una figura femminile, descritta con varie forme, sempre collegate
al mondo della natura e della fertilità.

AFRODITE
 Divinità dell’amore e della fertilità, non sottoposta ai vincoli del matrimonio
ma libera di animare ogni cosa attorno a sé.
 La dea femminile è stata definita dagli storici della religione la “dea
veneranda” (o, con parola greca, potnia) e appare essere un tratto
antichissimo, comune alle varie religioni dell’età del bronzo e da connettere
con i primitivi rituali delle popolazioni agricole.
 Il culto avveniva all’aperto; danze rituali, spesso celebrate al suono del
flauto e del tamburo, durante le quali il danzatore sprofondava in uno stato
di esaltazione irrazionale (o trance) e percepiva dentro di sé la misteriosa
presenza di una forza divina
CRETA
 La produzione di ceramica dipinta
presenta 3 stili:

Ceramica  Lo Stile di Kamares (2000-1700 a.C. ca)


Decorazione a motivi geometrico-
vegetali, a spirali e intrecci.

Vasi XVIII sec. a.C.


Stile di Kamares
Museo archeologico di Candia, Creta
CRETA  Lo Stile naturalistico
(1700-1500 a.C. ca)

Ceramica soggetti derivati dal


mondo vegetale e
marino, eccezionale
realismo.

Brocchetta di Gurnià (1450a.c)


Museo Archeologico di Iráklion
CRETA  Lo Stile di Palazzo (1500-1400 a.C. ca)
Soggetti naturalistici molto stilizzati e

Ceramica schematizzati in forme geometriche


ritmicamente ripetute.

1450-1400 a. C.
Heraklion, Museo Archeologico
Creta
I temi stilistici, oggi

 «Fin dal principio ho cercato di non accontentarmi dell’apparenza della


natura: ho sempre pensato che lo spazio è una realtà interna alla nostra
coscienza, e mi sono proposto di definirlo»
G. Capogrossi
In questa "Superficie G.108" del 1960, collage su carta
intelata di 90 x 70 cm, come in altre composizioni di
Capogrossi, pulsa un ritmo primitivo, quasi
espressione di un ordine arcaico precostituito, scritto
nella natura con segni forti e vagamente ossessivi,
caricati di significati simbolici, immersi in uno spazio
monumentale che ignora la prospettiva: per effetto di
una potente suggestione allusiva che travalica
qualsiasi riferimento naturalistico, ogni elemento
grafico diventa "segno", sigla grafica elementare,
reperto archeologico di una realtà metafisica, che
trasfigura ed assimila le forme naturali in una
tessitura potente di viva forza emotiva e di grande
dignità formale.
Carla Accardi
Tako Karakusa
Keiko Masumoto
Octopus
MICENE
1600 – 1060 a.C.

 Tardo Elladico antico o epoca palaziale:


dal 1600 a.C. al 1400 a.C.
 Tardo Elladico medio o fase neo palaziale:
dal 1400 a.C. al 1200 a.C.
 Tardo Elladico avanzato: dal 1200
a.C. al 1000 a.C

 Popolazione indoeuropea giunta nel


continente greco, poi nell’isola di Creta.
 Diversamente dai minoici, la cui società
prosperava grazie al commercio, i micenei
si sviluppavano tramite la conquista.
Non solo i micenei sconfissero i minoici, ma
secondo successive leggende elleniche essi
espugnarono Troia, presentata nell’epica
come una città-stato rivale.
(L’unica prova della conquista è
l’Iliade di Omero e altri testi ricchi di
mitologia, l’esistenza di Troia e la storicità
della guerra di Troia sono incerte).
Lineare B
 La civiltà micenea era
dominata da
un’aristocrazia
guerriera.
Attorno al 1400 a.C.,
estese il proprio
controllo a Creta e
adottò una forma della
scrittura minoica
(chiamata Lineare A)
per trascrivere la loro
arcaica forma
di greco in quella che è
chiamata scrittura
Lineare B

 Prima di adottare
l’alfabeto fenicio,
attorno all’8oo a.C., i
Greci, tra il 1400 e il
1200 a.C., utilizzeranno
la Lineare B.
Il valore del mito come fonte
 Mito di Giasone, del vello d’oro (Conquistare il vello d’oro nella Colchide.
Nave Argonauti, parte da IOLCO, in Tessaglia), Medea
 Relazioni e drammi tra uomini e dei, destino dell’uomo giocato tra caos e rito,
tra dionisiaco e apollineo
 NARCISO

La guerra di Troia
 La conquista di Troia (compiuta probabilmente intorno al 1250 a.C.) fu opera
di una confederazione di principi achei, il cui comandante (secondo l’Iliade)
era appunto il re di Micene, Agamennone, che Omero definisce con il titolo,
di derivazione micenea, di wanax andron, “sovrano di popoli”.
 Al re di Micene veniva riconosciuto lo stesso titolo, «Grande Re» che si
attribuiva ai sovrani di Stati prestigiosi come quello egiziano e babilonese
Grandi FORTIFICAZIONI

 Possenti mura di difesa in Micene, Tirinto Argo, Pylos,


Atene.

 Arroccate in cima a colline o in luoghi impervi


 Serie di Stati militari che, a partire dal 1400 a.C.
circa, iniziarono a espandersi al di fuori della Grecia
continentale.
 Organizzazione urbanistica attorno all’Acropoli
(Palazzo del Sovrano e funzione pubblica).
- Ingressi o Porte
- Propilei: ingressi porticati
- Mégaron: Sala del Trono
- Vestibolo: antisala
PORTA DEI LEONI

Sistema trilitico

Massiccio architrave
«falsa volta»

Sormontato da una
grande lastra
triangolare con due
leoni in posizione
araldica ai lati di una
colonna inversamente
rastremata.
Micene  Heinrich Schliemann
iniziò gli scavi nel 1874,
e nel 1876 scopri il
famoso cerchio di tombe
di Micene, all’interno
del quale trovò vari
tesori della città «ricca
d’oro» (come la chiama
Omero) e una splendida
maschera funeraria, che
egli ritenne fosse quella
di Agamennone.

Maschera di Agamennone, XVI sec.


Museo Archeologico Nazionale di Atene
Architettura funeraria
Fossa, Camera, Tholos

Tesoro di Atreo
Tesoro di Atreo
Tholos, camera semi-sotterranea a
pianta circolare

Copertura a sezione ogivale, alta 13


metri, diametro 14,50 metri
(per trovare una costruzione in
muratura con una copertura voltata
altrettanto ampia si deve giungere al
Pantheon, 1400 anni dopo).

Un fregio con rosette sopra


l'architrave della porta e decorazione
a fasce con spirali Si accede alla tholos da un corridoio scoperto
che chiudeva l'apertura triangolare di inclinato o dromos, lungo 36 metri e con le
alleggerimento sopra l'architrave. pareti rivestite di pietre.

Breve passaggio alla camera funeraria in forma


pressoché cubica. Sulla destra il nàos, o cella.

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