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“Inizio dell’insegnamento, della spiegazione per il cuore, dell’istruire l’ignorante, per conoscere
tutto ciò che c’è, creato da Ptah, fatto esistere da Thoth; il cielo con le sue caratteristiche, la terra
e ciò che è in essa, il pendio della montagna e ciò che è bagnato dalle acque primordiali, che
consiste in tutto ciò che è utile ed illuminato da Ra; tutto ciò che è stato fatto per crescere sulla
terra, riferito dallo scriba dei libri divini nella Casa della Vita Amenemipet, figlio di Amenemipet,
che dice: (…)” (cfr Gardiner, A.H., Ancient Egyptian Onomastica, Londra 1947)
Papiro EA10202 con il testo dell’Onomasticon di Amenemipet, XXI-XXII dinastia (XI-IXsec. a.C.), British Museum, Londra.
L’Onomasticon di Amenemipet (XX din., XI sec. a.C.)
La struttura del testo: Professioni legate all’alimentazione;
Parrucchiere;
1-62 Cielo, acqua, terra Poliziotto;
63-71 Divinità, spiriti, re, membri della Gioielleria;
famiglia reale Lavorazione del cuoio;
72-76 Eredi al trono Fabbricazione di armi;
77-229 Funzionari, Bigiotteria di fantasia;
militari, Architettura;
sacerdoti, Ceramica e faïence (31 rubriche tot.)
artigiani e amministrazione,
agricoltori e commercianti
230-312 Persone e gruppi di persone, nn. 225-229: operai agricoli, giardiniere,
inclusi stranieri e terre straniere coltivatore, ortolano, guardiano della stalla
(238-294) e classi d’età (295-311)
313-419 Categorie di città (313), lista di
città dell’Alto e Basso Egitto alla fine della sezione sono nominati lo schiavo
420-473 Edifici e loro parti, tipi di terreno e la schiava
474-578 Terreno agricolo, cereali,
produzione
579-610 Parti di un bovino e tipi di carne
L’ “Insegnamento di Khety”
(cosiddetta “Satira dei Mestieri”, XII din., XX-XIX sec. a.C.)
Le professioni citate:
Fabbro
Falegname
Tagliapietre
Barbiere
Pecoraio
Vasaio
Muratore
Falegname (bis)
Giardiniere
Contadino
Tessitore
Fabbricante di frecce
Corriere
Calzolaio
Lavandaio Papiro Sallier II con la copia più completa dell’Insegnamento di Khety, XIX din.
Uccellatore (1204 a.C.), British Museum, Londra.
Pescatore
Scriba
nesw il faraone
Ushabti del visir Bak-ren-ef (Epoca Tarda, VII-VI sec. Statue del visir Bakenrenef (XXVI din.,VII sec. a.C.).
a.C.), Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste. Musées Royaux d'Art et d'Histoire, Bruxelles (sinistra);
Museum of Fine Arts, Boston (destra).
Un alto funzionario a Trieste: Suty-nakht
Ushabti di Suty-nakht (XIX din., XIII sec. Coperchio del sarcofago in granito rosa di
a.C.), State Historical Museum of Armenia, Suty-nakht (XIX din., XIII sec. a.C.), Civico
Erevan. Museo di Storia ed Arte, Trieste.
Scena dalla tomba di Sennefer, necropoli dei nobili sulla riva ovest di
Luxor, XVIII dinastia (XVI-XIV sec. a.C.).
(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Einaudi 1999, p. 327-328)
Ushabti di Hapi-ankh, Ushabti di Pa-…, Ushabti di Pa-sceri-en-ta-ihet, XXVII-XXX din.(525-332 a.C.),
Epoca Tarda (672-525 Epoca Tarda (715-332 Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste.
a.C.), CMSA, Trieste. a.C.), CMSA, Trieste.
Ur n madjay
Amen-em-inet
Gli hemu netjer, i sacerdoti
Planimetria della “città degli operai” della piramide di Sesostri II (XII dinastia, XIX sec. a.C.) a Illahun.
Distribuzione quotidiana del salario durante la spedizione mineraria nello Wadi
Hammamat (18.741 uomini).
200 pani e 5 misure di birra al capo della spedizione;
30-100 pani e 1-3 misure di birra ai suoi collaboratori;
20 pani e ½ misura di birra agli scultori;
15 pani e 1/3+1/4+1/5 di misura di birra per gli ausiliari;
10 pani e 1/3 di misura di birra per i “registrati”.
Elargizioni in caso di festività o eventi particolari: Disegni ricostruttivi delle case di Deir el-Medina.
Determinati tipi di pane, dolci, carne, vino, miele,
olii, vesti, ecc.
Gli strumenti da lavoro di Kha, XVIII din. (XVI-XV sec. a.C.), Museo Egizio, Torino. La statua di Kha, XVIII din.,
Museo Egizio, Torino.
Il favorito del re e soprastante ai lavori, lo scultore Djehutymes
“Ho visto il fabbro al suo lavoro, alla bocca della sua fornace: le sue dita sono come di (pelle di)
coccodrillo, puzza più che le uova di pesce. …
Il tagliapietre fa incisioni con lo scalpello su pietre dure di ogni tipo: quando ha inciso un cubito di
tracciato, le sue braccia non funzionano ed è stanco; quando deve star seduto per il pane quotidiano,
sono doloranti le sue braccia e la sua schiena.
Il barbiere fa la barba fino a tarda sera: si reca in città, si mette agli angoli e sui cantoni, va di strada
in strada a cercare chi possa radere; rende forte il suo braccio per riempire il ventre, come l’ape che
mangia in proporzione con quanto lavora. …
Il vasaio è ficcato nel fango, sicché passa l’esistenza come una bestia: la melma lo imbratta più che
un maiale, per cuocere le sue terraglie; le sue vesti sono indurite dal fango, la sua cintura è a
brandelli; nel suo naso entra direttamente l’aria che esce dal forno; calpesta coi piedi l’argilla e ne
vien lui stesso pestato. …
Il fabbricante di frecce, molto si affligge andando nel deserto; è più quello che dà alla sua asina di
quello che porta sulla groppa; è molto quello che deve dare alla gente nei campi, perché lo mettano
sulla strada. Quando a sera arriva a casa sua, lo ha spossato il viaggio. …
Il calzolaio sta molto male, eternamente alle sue tinozze da concia. Sta bene come si sta bene tra i
cadaveri; mastica il cuoio.”
(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Torino 1999, p. 139-143)
I contadini