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I CORSI DEI MUSEI CIVICI 2014

LA VITA NELL’ANTICO EGITTO


Corso sull’archeologia e la cultura nella terra del Nilo
all’epoca dei faraoni

Dal servo al faraone:


la «piramide» sociale

Trieste, 15 marzo 2014


L’Onomasticon di Amenemipet (XX din., XI sec. a.C.)

“Inizio dell’insegnamento, della spiegazione per il cuore, dell’istruire l’ignorante, per conoscere
tutto ciò che c’è, creato da Ptah, fatto esistere da Thoth; il cielo con le sue caratteristiche, la terra
e ciò che è in essa, il pendio della montagna e ciò che è bagnato dalle acque primordiali, che
consiste in tutto ciò che è utile ed illuminato da Ra; tutto ciò che è stato fatto per crescere sulla
terra, riferito dallo scriba dei libri divini nella Casa della Vita Amenemipet, figlio di Amenemipet,
che dice: (…)” (cfr Gardiner, A.H., Ancient Egyptian Onomastica, Londra 1947)

Papiro EA10202 con il testo dell’Onomasticon di Amenemipet, XXI-XXII dinastia (XI-IXsec. a.C.), British Museum, Londra.
L’Onomasticon di Amenemipet (XX din., XI sec. a.C.)
La struttura del testo: Professioni legate all’alimentazione;
Parrucchiere;
1-62 Cielo, acqua, terra Poliziotto;
63-71 Divinità, spiriti, re, membri della Gioielleria;
famiglia reale Lavorazione del cuoio;
72-76 Eredi al trono Fabbricazione di armi;
77-229 Funzionari, Bigiotteria di fantasia;
militari, Architettura;
sacerdoti, Ceramica e faïence (31 rubriche tot.)
artigiani e amministrazione,
agricoltori e commercianti
230-312 Persone e gruppi di persone, nn. 225-229: operai agricoli, giardiniere,
inclusi stranieri e terre straniere coltivatore, ortolano, guardiano della stalla
(238-294) e classi d’età (295-311)
313-419 Categorie di città (313), lista di
città dell’Alto e Basso Egitto alla fine della sezione sono nominati lo schiavo
420-473 Edifici e loro parti, tipi di terreno e la schiava
474-578 Terreno agricolo, cereali,
produzione
579-610 Parti di un bovino e tipi di carne
L’ “Insegnamento di Khety”
(cosiddetta “Satira dei Mestieri”, XII din., XX-XIX sec. a.C.)
Le professioni citate:

Fabbro
Falegname
Tagliapietre
Barbiere
Pecoraio
Vasaio
Muratore
Falegname (bis)
Giardiniere
Contadino
Tessitore
Fabbricante di frecce
Corriere
Calzolaio
Lavandaio Papiro Sallier II con la copia più completa dell’Insegnamento di Khety, XIX din.
Uccellatore (1204 a.C.), British Museum, Londra.
Pescatore
Scriba
nesw il faraone

La sala con il soffitto astronomico della tomba di


Sethi I nella Valle dei Re, Luxor (XIX din., 1290-
I tre ushabti del faraone Sethi I (XIX din., 1290-1279 a.C.) del Civico
1279 a.C.)
Museo di Storia ed Arte, Trieste.
L’AMMINISTRAZIONE CENTRALE: tjaty il visir

Profeta di Ptah, visir, Bak-ren-ef, giustificato. Sacerdote-sem, visir, Bak-ren-ef, giustificato.

Ushabti del visir Bak-ren-ef (Epoca Tarda, VII-VI sec. Statue del visir Bakenrenef (XXVI din.,VII sec. a.C.).
a.C.), Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste. Musées Royaux d'Art et d'Histoire, Bruxelles (sinistra);
Museum of Fine Arts, Boston (destra).
Un alto funzionario a Trieste: Suty-nakht

L’Osiride, porta-flabello alla destra del re, lo scriba,

il capo della tesoreria del signore delle Due Terre, Suty-nakht

Ushabti di Suty-nakht (XIX din., XIII sec. Coperchio del sarcofago in granito rosa di
a.C.), State Historical Museum of Armenia, Suty-nakht (XIX din., XIII sec. a.C.), Civico
Erevan. Museo di Storia ed Arte, Trieste.
Scena dalla tomba di Sennefer, necropoli dei nobili sulla riva ovest di
Luxor, XVIII dinastia (XVI-XIV sec. a.C.).

Scettri-sekhem dagli scavi della necropoli di Assiut, Primo Periodo Intermedio


(2200-2000 a.C.), Fondazione Museo delle Antichità Egizie, Torino.
mesha l’esercito

Modellini di reparti armati dell’esercito egiziano (nubiani a sinistra ed egiziani a destra)


dalla tomba di Meketra a Tebe, XI din. (2000 a.C. circa), Egyptian Museum, Cairo.

Spada in bronzo con impugnatura in osso e rivettatura in oro, XVII-


XVIII din. (1600-1400 a.C. circa), Fondation Gandur pour l’Art, Ginevra.
Dalle “Miscellanee Scolastiche”(XIX-XX din., XIII-XI sec. a.C.)

La dura vita del soldato.


“… Quando è ancora un bambino di due cubiti, è preso e imprigionato in una caserma. … È
posto giù e battuto come un papiro, percosso con punizioni.
Lascia che ti descriva il suo viaggio in Siria e la sua marcia sulle colline. Il suo pane e la sua
acqua sono sulle sue spalle come la soma degli asini e la sua nuca ha formato una groppa come
(quella) degli asini. Le vertebre della sua schiena sono piegate mentre beve acqua putrida e si
ferma solo per fare la guardia. Quando arriva alla battaglia, è come un uccello spennato e non
c’è forza in tutto il suo corpo. Quando giunge a ritornare in Egitto … è malato, lo assale la
prostrazione ed è portato indietro su un asino. I suoi vestiti sono rubati da un ladro, e il suo
servo se ne scappa.”

La dura vita dell’ufficiale di cavalleria.


“… A causa del padre di sua madre è assegnato ad una stalla con cinque servi. Gliene sono dati
due, ma essi non lo prendono in considerazione. … Riceve dei bei cavalli ed è gioioso ed
esultante. Raggiunge con essi il suo villaggio e prende a galoppare. Sono belli, mentre trottano
liberamente, ma egli non conosce il modo di trattarli, e dà la sua proprietà al padre di sua
madre affinché possa comprare il cocchio … Va per galopparci, ma lo riducono come sandali
per un calzolaio. … Quando si viene a raccogliere vettovaglie, comincia ad essere tormentato,
scaraventato a terra e percosso con cento colpi.”

(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Einaudi 1999, p. 327-328)
Ushabti di Hapi-ankh, Ushabti di Pa-…, Ushabti di Pa-sceri-en-ta-ihet, XXVII-XXX din.(525-332 a.C.),
Epoca Tarda (672-525 Epoca Tarda (715-332 Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste.
a.C.), CMSA, Trieste. a.C.), CMSA, Trieste.

remetj n mesha hem netjer, imy-ra mesha imy-ra mesha


soldato sacerdote, generale generale
Stele CMSA 12004
(XIX din., 1279-1212 a.C.)

Ur n madjay

Capo dei Medjay

Amen-em-inet
Gli hemu netjer, i sacerdoti

Dalle “Miscellanee Scolastiche”


(XIX-XX din., XIII-XI sec. a.C.)

“… Il profeta sta come coltivatore, il sacerdote-uab fa il


servizio e passa il tempo - ve ne sono tre (di servizi
giornalieri) - a immergersi nel fiume, e non distingue tra
inverno ed estate, se il cielo è ventoso o piovoso. …”
(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Einaudi
1999, p. 324)

Un sacerdote-sem che esegue la


purificazione del defunto dalla tomba di
Nefer-Ronpet, necropoli dei nobili sulla
riva ovest di Luxor ( XIII sec. a.C.).
Le amministrazioni locali: la divisione in sepat

La “Cappella Rossa” di Hatshepsut a


Karnak (XVIII din., metà XV sec. a.C. ).

Dettaglio della decorazione del basamento della “Cappella Rossa”.

Le differenti grafie del nome del nômo Ta-sety nell’Alto Egitto


presso la prima cateratta. (da Montet, P., Géographie de l’Egypte
ancienne, vol. II La Haute Egypte, Paris 1961, p. 13)
Stele CMSA 12003
(XII-XIII din., XVIII sec. a.C. circa)

Sesh sepat Sa-hut-her

Lo scriba del distretto, Sa-hathor


sesh lo scriba

Statuetta in legno raffigurante uno scriba, da


Assiut (2200-2000 a.C. circa), Fondazione Statua di scriba anonimo( 2620-2500 a.C.), Musée du
Museo delle Antichità Egizie, Torino. Louvre, Parigi.

Dall’ “Insegnamento di Ptahhotep” (V din., 2450 a.C. circa):


“Una bella parola è più nascosta del feldspato verde, ma la si può trovare presso la schiava alla
macina”
(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Einaudi 1999, p. 324)
Primo foglio del papiro del Libro dei Morti dello scriba Amen-hotep, XVIII dinastia (XV-XIII sec. a.C.), Civico Museo di
Storia ed Arte, Trieste.
Scriba contabile delle mandrie di Amon, Amenhotep

Veduta del tempio di Amon a Karnak da una foto del 1914.


Gli artigiani

Planimetria della “città degli operai” della piramide di Sesostri II (XII dinastia, XIX sec. a.C.) a Illahun.
Distribuzione quotidiana del salario durante la spedizione mineraria nello Wadi
Hammamat (18.741 uomini).
200 pani e 5 misure di birra al capo della spedizione;
30-100 pani e 1-3 misure di birra ai suoi collaboratori;
20 pani e ½ misura di birra agli scultori;
15 pani e 1/3+1/4+1/5 di misura di birra per gli ausiliari;
10 pani e 1/3 di misura di birra per i “registrati”.

Esempio di distribuzione del


salario per la costruzione di
una tomba privata.
96 pani forniti quotidianamente,
suddivisi tra 47 persone:
10 per ogni responsabile;
2-5 per i capisquadra;
6 per il disegnatore;
2 ai cavatori;
1 ai manovali.

(da Donadoni, S., L’uomo egiziano,


Roma-Bari 1990, p. 43)

Papiro Reisner I, dell’epoca di Sesostri I (XII dinastia, XIX sec. a.C.).


Planimetria e veduta
del villaggio operaio di
Deir el-Medina.
I salari degli operai di Deir el-Medina.
Salario mensile di un operaio semplice:
150 chilogrammi di grano (5 kg al giorno)
56 chilogrammi d’orzo (1,9 kg al giorno)

Inoltre, viene fornito regolarmente di:


Acqua, pesce, legumi, frutta, vasellame,
combustibile per il forno.

Elargizioni in caso di festività o eventi particolari: Disegni ricostruttivi delle case di Deir el-Medina.
Determinati tipi di pane, dolci, carne, vino, miele,
olii, vesti, ecc.

(da Donadoni, S., L’uomo egiziano, Roma-Bari 1990, p. 47)


Kha, capo architetto dei lavori nella necropoli

La tomba dell’architetto Kha a Deir el-Medina al momento della scoperta.

Gli strumenti da lavoro di Kha, XVIII din. (XVI-XV sec. a.C.), Museo Egizio, Torino. La statua di Kha, XVIII din.,
Museo Egizio, Torino.
Il favorito del re e soprastante ai lavori, lo scultore Djehutymes

Busto di Nefertiti, XVIII din. (1353 -


1336 a.C.), Neuen Museum, Berlin.

Planimetria e ricostruzione della città di Akhetaton (Tell el-Amarna) dal sito:


http://www.amarnaproject.com/
Dall’ “Insegnamento di Khety”
(cosiddetta “Satira dei Mestieri”, XII din., XX-XIX sec. a.C.)

“Ho visto il fabbro al suo lavoro, alla bocca della sua fornace: le sue dita sono come di (pelle di)
coccodrillo, puzza più che le uova di pesce. …
Il tagliapietre fa incisioni con lo scalpello su pietre dure di ogni tipo: quando ha inciso un cubito di
tracciato, le sue braccia non funzionano ed è stanco; quando deve star seduto per il pane quotidiano,
sono doloranti le sue braccia e la sua schiena.
Il barbiere fa la barba fino a tarda sera: si reca in città, si mette agli angoli e sui cantoni, va di strada
in strada a cercare chi possa radere; rende forte il suo braccio per riempire il ventre, come l’ape che
mangia in proporzione con quanto lavora. …
Il vasaio è ficcato nel fango, sicché passa l’esistenza come una bestia: la melma lo imbratta più che
un maiale, per cuocere le sue terraglie; le sue vesti sono indurite dal fango, la sua cintura è a
brandelli; nel suo naso entra direttamente l’aria che esce dal forno; calpesta coi piedi l’argilla e ne
vien lui stesso pestato. …
Il fabbricante di frecce, molto si affligge andando nel deserto; è più quello che dà alla sua asina di
quello che porta sulla groppa; è molto quello che deve dare alla gente nei campi, perché lo mettano
sulla strada. Quando a sera arriva a casa sua, lo ha spossato il viaggio. …
Il calzolaio sta molto male, eternamente alle sue tinozze da concia. Sta bene come si sta bene tra i
cadaveri; mastica il cuoio.”
(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Torino 1999, p. 139-143)
I contadini

Veduta della valle del Nilo.

Dalle Storie di Erodoto, libro II, 14 (V sec. a.C.):


“Nessuno in tutto il mondo ottiene i frutti della terra con tanto poca fatica. Non fanno la fatica di
solcare il suolo con l’aratro o di zappare, né di compiere alcuna delle fatiche che tutti gli altri uomini
fanno per garantirsi le messi. Il fiume si alza da sé, irriga i campi, e dopo averli irrigati si ritira. Allora
ognuno semina il proprio campo e vi fa entrare i porci per far penetrare i semi, dopodiché tutto quel
che deve fare è attendere il periodo del raccolto. I porci gli servono anche per battere il grano, che è
poi trasportato al granaio.”
(da Donadoni, S., L’uomo egiziano, Roma-Bari 1990, p. 6-7)
Tomba di Sennedjem, XVIII din., Deir el-Medina

Tomba di Menna, XVIII din., Luxor.

Tomba di Nakht, XVIII din., Luxor.


Tomba di Khaemwaset, XVIII din., necropoli dei nobili, riva ovest di Luxor.
Dall’ “Insegnamento di Khety”
(cosiddetta “Satira dei Mestieri”, XII din., XX-XIX sec. a.C.)

“… Il giardiniere porta il giogo, le sue spalle sono sotto carichi


d’acqua, sulla sua nuca c’è una grande pustola che produce pus;
passa il mattino ad annaffiare verdura e la sera piante-sciaut.
Arriva alla notte dopo che il suo corpo è malato; quando si posa,
è (stanco) morto. (Soffre più) di chi fa ogni (altro) mestiere.
Il contadino si lamenta eternamente, la sua voce è più alta di
quella del corvo, le sue dita e le braccia sono donate alle verdure,
egli si affatica in mezzo ai pantani ed è sempre stracciato; egli
sta bene come si sta bene fra i leoni: la frusta è dolorosa contro
di lui ed egli ne soffre. Quando esce di là, dalle campagne, arriva
a sera a casa sua, e lo ha spossato il viaggio.”
(da Bresciani, E., Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Torino 1999, p.
141)
Zappa in bronzo, XII din. (1900 a.C.
circa), Fondation Gandur pour l’Art,
Ginevra.
Letture di approfondimento
Nefer. La donna LEOSPO, E. - TOSI, M., La
nell’antico Egitto, donna nell’antico Egitto,
Catalogo della mostra Saggi Giunti, Giunti, Firenze
Milano Palazzo Reale, 1997
27.01 - 09.04.2007,
Federico Motta Editore,
Milano 2007

CIAMPINI, E. M., Canti BRESCIANI, E. , Letteratura e


d’amore dell’antico Egitto, poesia dell’antico Egitto.
«Faville» 31, Salerno Editrice, Cultura e società attraverso
Roma 2005 i testi, Einaudi Tascabili,
Einaudi, Torino 2007 (nuova
edizione)

DONADONI, S. (a cura di), BRESCIANI, E. , Sulle rive del


L’uomo egiziano, Economica Nilo, Grandi Opere, Laterza,
Laterza, Editori Laterza, Roma- Roma-Bari 2000
Bari 2005 (5° edizione)

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