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SETTEMBRE 2022
S T I L E L I B E R O
S P E C I A L E YA C H T 2 0 2 2
#MolteniGroup
RATIO— VINCENT VAN DUYSEN
Nuova Apertura
FLEXFORM MILANO
Via della Moscova 33
MILANO
via Borgospesso, 11 | info@turri.it | www.turri.it
paola navone
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SISTEMA DI SEDUTE ROGER | DESIGN RODOLFO DORDONI
TAVOLINO SUPERQUADRA | DESIGN MARCIO KOGAN / STUDIO MK27
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MILANO PIAZZA VELASCA 6 ROMA VIA PO 1H NAPOLI VIALE KENNEDY 415/419
BERGAMO VIA SUARDI 7 PESCARA VIA G. MAZZINI 133 BARI P.ZZA GARIBALDI 75/A
BRESCIA VIALE VENEZIA 1 TORINO C.SO TURATI 82 REGGIO CALABRIA C.SO GARIBALDI 545
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MADIA ONDA / SPECCHIO DIAMOND
POLTRONCINE SOFIA / TAVOLINO LUMIERE / OROLOGIO SANREMO riflessi.it
Marble objects © Salvatori
Photo © Gianluca Cisternino
plhitalia.com
devices with soul
Quello che per tutti sono placche di comando, interruttori, switches o tastiere,
per noi sono ‘devices with soul’, collezioni di prodotti ad alta tecnologia
con unʼanima artigianale, pensati e realizzati in Italia.
Sommario
69
149
75
75 1 2 9 La Noto di Jacques Garcia 161
4 7 Editoriale Oliver Jahn
4 9 Editoriale Francesca Immersione nell’arte 1 3 5 Gohar World e Gucci Vault
Santambrogio Ólafur Elíasson arriva a Firen-
ze con una grande personale
139 La stanza
Futuri possibili
53
a Palazzo Strozzi
Lo scenario extra pittorico dei
Galleria 8 3 Objet Nomades, un racconto di valori e visioni dell’artista
desideri
Foto Paola Pansini. Getty Images. Jens Ziehe © Ólafur Elíasson
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ARCHITECTURAL DIGEST INTRO
Sommario
194
204
183
216
Case NUMERO 488. SETTEMBRE 2022
184 216
Backstage
Cover di Matthieu Salvaing. Foto Carlo Piro. Ngoc Minh Ngo. Nicola Carignani
La scatola dell’arte Vita di campagna
S T I L E L I B E R O
In un palazzo Art Déco affac- Negli Hamptons, il retreat da Idee, oggetti, materiali ispira-
ciato sulla Rive Gauche, un du- sogno dello stilista Joseph ti alle case di questo numero
plex/galleria d’arte firmato da Altuzarra e della sua famiglia
1 9 3 Un drink da me?
Vincent Van Duysen
2 2 5 Alter ego
226
2 3 9 Evergreen
194 Lui & Lei
Alla fine va tutto bene La ristrutturazione di una S P E C I A L E YA C H T 2 0 2 2
204
240
Spirito libero Yacht la Rive Gauche, un du-
plex che ospita una ma-
gnifica collezione d’ar-
Ritorno alle origini Alexandre de Betak: dal dise- Performance, hi-tech, sosteni- te ha la firma di Vincent
Van Duysen.
Un progetto costruito su det- gno dei più spettacolari set di bilità. Le novità della nautica
tatura del destino. Un villaggio sfilate nel mondo a quello del-
domestico la propria casa 2 9 6 Flashback
44
www.baxter.it
ARCHITECTURAL DIGEST E D I TO R I A L E
Sicuri
che non c’è
niente
di nuovo?
Di tanto in tanto, nel mondo del design si levano vo- con un grande potenziale. E allora perché non concepi-
ci che dicono: «Non c’è niente di nuovo sotto il sole. re il tavolo da pranzo come un palcoscenico per rappre-
Il tema è stato raccontato fino all’esaurimento». Meri- sentazioni surreali? Personalmente, non ho mai visto
ta di certo una riflessione, ma occorre anche chiedersi: una cosa simile e sono molto curioso di capire che co-
da quando è così? Da 10, 50 o 100 anni? Tanto per fare sa si inventeranno prossimamente queste due pioniere.
un esempio, anche i geni del XX secolo, da Josef Frank Oppure, prendiamo l’eredità della più grande cop-
a Charlotte Perriand, da Verner Panton a Ettore Sott- pia della storia del design: Ray e Charles Eames. La figlia
sass, non hanno scoperto l’acqua calda – chi l’avrebbe Lucia aveva meticolosamente conservato tutto quello
mai detto? Eppure, quanto sarebbe più povera la nostra che i genitori avevano usato come materiale illustrati-
cultura dell’abitare se, perplesse e scoraggiate, queste vo per le loro ricerche. Tantissima roba! La figlia di Lu-
nature curiose avessero, a un certo punto, dato forfait? cia, Llisa Demetrios, dona nuova vita a questo grande,
Storicamente orientata e rivolta al futuro, originale ma anche piccolo, patrimonio – non tanto per accre-
e pronta a contribuire a dare nuova espressione al pre- scere ulteriormente la fama dei suoi nonni (cosa prati-
sente, questa rivista racconta come si può portare avanti camente impossibile), ma per consentire di impiegare
e come si porterà avanti il design. Pensate al lavoro an- il loro originale pensiero per attività inedite (da pag. 93).
cora acerbo delle sorelle Laila e Nadia Gohar (da pag. Attività del futuro. Chi è scettico sul domani del design,
135). Con Gohar World, le due newyorkesi nate in Egit- dovrebbe prendere in considerazione un viaggio a Peta-
to stanno mettendo in discussione la cultura della tavo- luma, California. Non a caso Demetrios ha chiamato la
la. Le camicie diventano tovaglie e le candele assumo- sua organizzazione no-profit Eames Institute of Infinite
no la forma di salami o ricotte. Un grande divertimento Curiosity. Letteralmente. ○
Ritratto: René Fietzek
Oliver Jahn
47
Milano, Corso Venezia 14 - Tel. +39 02 76 26 02 30
ARCHITECTURAL DIGEST E D I TO R I A L E
STILE LIBERO
Mi è sempre piaciuto Charles Bukowski quando diceva: «Se hai
stile, hai il tuo metodo che continua mentre tutte le cose vacil-
lano». Cambiasse tutto, lo stile AD resta. Resta perché è uno
stile in ascolto, vibrante e sempre riconoscibile nella diversità.
E il nostro Style Issue è qui a provarlo.
Come faremmo altrimenti a trovare un filo che unisce il
castello da fiaba in Cornovaglia dei fondatori del marchio di
interior decoration House of Hackney, la villa a Noto di Jac-
ques Garcia e, accanto, il cottage dello stilista Joseph Altuzar-
ra negli Hamptons, e, perché no, una casa-galleria reinventa-
ta a Parigi da Vincent Van Duysen? La risposta è nel mare, nel-
lo “stile” del mare. Anzitutto perché lo abbiamo ancora davan-
ti agli occhi, evviva, e poi perché la fluidità, la freschezza, la
profondità del blu ispira il nostro sguardo aperto su ogni terra
del design: dallo speciale Living, con i nuovi divani e poltrone
in ambienti illustrati e creati apposta per noi, fino all’inserto
speciale Yacht. Mare, dunque, e nel numero abbiamo tre isole,
Irlanda, Maiorca, Ibiza.
Un tempo le nostre lettere viaggiavano per mare, per terra,
per aria, e visto che le Poste Italiane compiono quest’anno ben
160 anni raccontiamo la bellezza modernista dei più straordina-
ri uffici postali, da Trieste a Palermo. E poi dico ancora una vol-
ta mare, e penso al suo colore, e mi vengono in mente le parole
di Miles Davis «La musica e la vita sono solo questioni di stile».
Ecco, rimetto sul piatto Kind of Blue, vinile ovvio, e sono già persa Francesca Santambrogio
alle prime note di So what. Quindi cosa dovrei aggiungere? ○ Head of Editorial Content AD Italia
Il mio carnet
Ritratto: Beppe Brancato. ©Wearecontents_Arsham-MAMO
1 2 3 4
Per essere le uniche dovevano essere davvero speciali. Un’unica donna in mezzo a un gruppo di musicisti, chef, operai,
diplomatici, cow boy, come raccontano le fotografie anonime del libro The Only Woman, appena pubblicato da Phaidon (phaidon.
com, 4). Unica è anche Lola Montes che ha scoperto l’altra faccia degli angeli come raccontano i bassorilievi in ceramica, titolo
Faccia d’angelo. Every angel has another face, esposti nella galleria Nino Mier a Los Angeles (miergallery.org, 2). Ritrovo la stessa
energia a Marsiglia, naturalmente Unité d’Habitation di Le Corbusier, fondale per le sculture in bronzo di Daniel Arsham
(danielarsham.com, 1). Altra sponda del Mediterraneo e sono a Istanbul di fronte a Waving Towers, istallazione creata da Cristián
Mohaded per Between Humankind and Nature (instambul74.com, 3). Spiaggia, rocce, intrecci di rattan. Quando si dice una scultura
che il vento attraversa. Ed è esattamente quello che voglio, farmi attraversare dall’ultimo vento dell’estate.
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Redazione: 20123 MILANO — Piazzale Cadorna 5 — Tel. 0285611 — Fax 0285612698 DEL 06-04-2022
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Color Collection,
colours and surfaces
for contemporary living
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Come eravamo, come saremo. Dalla storia delle Poste Italiane al fascino di un castello
normanno in Inghilterra, passando per la creatività contagiosa delle grandi maison della
moda. E poi via, alla scoperta di Noto con Jacques Garcia e a Firenze con Ólafur Elíasson
GALLERIA
P R I M A PA G I N A
C’è un grande pannello di tessuto patchwork in segmenti con- colorati, semitrasparenti, scintillanti, che possono essere attra-
centrici di 10 metri quadrati, posizionato orizzontalmente, ap- versati, sfiorati o aggirati. La voglia di farsi accarezzare da que-
pena sopra l’altezza degli occhi. È nel cortile del Chiostro Gran- ste morbidezze caleidoscopiche, quasi fossero le lenzuola fresche
de della Certosa di San Giacomo a Capri. Dodici lembi più pic- del bucato di mamma, è fortissima.
coli di stoffa leggerissima si allungano verticalmente dai cavi Siamo dentro un’installazione dell’americana Rachel Hayes
che sospendono l’arazzo principale, creando una rete di tessuti che, con i suoi murales animati per la mostra A Moment In Time
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
ti, dalla forte componente moda. Non a caso Missoni l’ha scel-
ta per una serie di progetti nel 2017-18, partendo da un’installa- umana voler sperimentare le cose attraverso il tatto, per questo
zione in passerella per la fashion week di Milano, seguita da una voglio che la mia arte venga vissuta». Arte di difficile classifica-
mostra nel negozio di Manhattan e dalla campagna pubblicita- zione. «Tratto linguaggi comuni a diversi campi: dalla pittura al-
ria con Kendall Jenner nel Parco Nazionale White Sands in New la trapuntatura, dalla scultura al design tessile, dall’architettura
Mexico. A fare da sfondo, i suoi tessuti in technicolor. alla pianificazione spaziale, fino al placemaking creativo. Ma c’è
Queste installazioni, fragili e potenti allo stesso tempo, ap- una costante: le persone sono attratte da materiali, colori, textu-
pagano la vista, ma sono anche interattive. «Nelle gallerie e nei re e movimento». Tutto vero. «Mi piace provocare una risposta
musei, ci viene sempre detto di non toccare. Ma è nella natura emotiva. È questa la magia dell’arte, no?». ○
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STYLING STUDIO SALARIS - PH. MATTEO IMBRIANI
Magico Mexico: un paesaggio fantastico per uno stampato in puro cotone rubelli.com
MAXI PANNELLI SCORREVOLI, SELF BOLD CONTENITORE. DESIGN GIUSEPPE BAVUSO
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
E testo
Laura Leonelli
T
U
S
C
R
I
V
I
La facciata
delle Poste
di Grosseto,
realizzate
da Angiolo
Mazzoni nel
1932. Sopra il
M
monumentale
portale
d’ingresso
il gruppo
scultoreo
in marmo
La Maremma
I
domata, opera
di Napoleone
Foto Massimo Listri
Martinuzzi.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Prima che le email togliessero peso alla nostra corri- riscoprire uno straordinario patrimonio d’architettura,
spondenza, prima che le parole di qualunque tempera- arte e design, che di posta in posta, di tappa in tappa –
tura emotiva perdessero corpo, la posta era un tempio, questo significava il termine, una fermata per le carroz-
un castello, una cattedrale. Un luogo altro e alto, eleva- ze e i corrieri – attraversa l’Italia, da nord a sud.
to per efficienza e monumentalità al quale lo Stato, dal- E se gli uffici di Trieste, progettati dall’architetto
la fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra, aveva affi- viennese Friedrich Setz nel 1894, sono ancora in stile
dato il compito di mettere in comunicazione l’intero Pa- neorinascimentale e celebrano la quarta città dell’Im-
ese e quindi “essere”, più di qualunque altro ufficio, l’in- pero austroungarico, le poste dell’Italia fascista appar-
tero Paese. Per questo, in occasione del 160° anniversa- tengono pienamente al Novecento e al Razionalismo
rio della nascita delle Poste Italiane, la riedizione del- più originale. Poste di regime, certo, e a lungo l’archi-
lo splendido volume Le belle Poste. Palazzi storici di Po- tetto che le ha disegnate con fedeltà politica e varietà
Foto Luciano Romano
ste Italiane, pubblicato da Franco Maria Ricci, invita a di soluzioni spettacolari, Angiolo Mazzoni, è stato
Razionalismo con forti richiami ai caratteri plastico-murari dell’edilizia partenopea. A questo connubio si ispirano le Poste di Napoli,
di Giuseppe Vaccaro e Gino Franzi. Nel cuore del rione Carità, il trionfo dell’“Età delle macchine”, tra vetri curvi, acciaio e ottone.
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NOOR COLLECTION 2022 - Design: Mass, finely handknotted in natural silk and natural silk relief, 400x300 cm
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La Sala della Sportelleria del Palazzo delle Poste di Agrigento, progettato da Angiolo Mazzoni come un edificio circolare fra il 1932
e il 1936. Unico nel suo genere, è decorato con i mosaici di Matilde Festa Piacentini e sculture di Quirino Ruggeri.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
volutamente dimenticato. Impossibile fare altrimenti. ingresso, cittadini e missive. Ovunque si legge la volon-
Ma oggi forse questi palazzi parlano una lingua propria tà di andare oltre la densità del marmo, materia regina
e non possiamo che stupirci della bellezza, per esempio, di ogni progetto. Così è la strabiliante quinta curvilinea
delle poste di Grosseto, di ascendenza medievale nel bu- in vetro e acciaio delle poste di Napoli, progetto di Giu-
gnato della facciata, e modernissime nel disegno, com- seppe Vaccaro, e così sono le poste di Palermo, altra idea
presi l’orologio a palette al vertice della torre e sull’in- di Mazzoni, nelle quali splende uno dei capolavori del-
gresso il gruppo scultoreo di Napoleone Martinuzzi, la pittura futurista. Per la precisione, aeropittura futuri-
l’uomo che doma il cavallo, omaggio alla Maremma. sta. E per la precisione è una donna a crearlo, Benedetta
Le poste sono internazionali e locali insieme, so- Cappa. Di nuovo è Angiolo Mazzoni a mettere tutto in
prattutto quando diventano il perno del nuovo sviluppo moto. Quando nel 1932 sulla Gazzetta del Popolo Filippo
urbano o devono inserirsi nel tessuto storico. Radicate e Tommaso Marinetti presenta l’edificio delle poste di La-
Foto Luciano Romano
fluide, tanto è in movimento tutto quello che varca il loro tina, definendolo «superamento futurista del semplice
La Sala del Consiglio delle Poste di Palermo, in marmo rosso e libeccio di Trapani, con porte in lacca rossa e nera e rame e marocchino
rosso per le sedie della ditta Ducrot. Alle pareti, le tele dell’aeropittura futurista, firmate da Benedetta Cappa Marinetti.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Uno dei progetti più belli di Friedrich Setz, architetto dell’Impero austroungarico. Inaugurate nel 1894, i 7.000 metri quadrati delle Poste
di Trieste rendono omaggio allo stile neorinascimentale. Attraverso la scalinata è come entrare in un palazzo italiano del Cinquecento.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
razionalismo», l’architetto, lusingato, invita a collabo- del Novecento» da Edoardo Pepino, curatore delle edi-
rare non solo Depero, Fillia, Prampolini, Tato, ma arti- zioni Franco Maria Ricci e direttore del Labirinto della
ste come Benedetta Cappa, Bruna Pestagalli e Matilde Masone di Fontanellato (non si perda la mostra Dall’al-
Festa. Un cambio di passo ra- to. Aeropittura futurista, aperta fino al 18 settembre). A
dicale rispetto al culto dome- suggerire il paragone sono cinque tele gigantesche che
stico della donna del Venten- celebrano le comunicazioni telegrafiche, radiofoniche,
nio. Ed è proprio Beny, così si terrestri, marittime e aeree.
firmava, l’autrice di una delle Nel 1931 Antoine de Saint-Exupéry pubblicava uno
opere più eccezionali del pe- dei suoi romanzi più belli, Volo di notte, storia di un avia-
riodo, i pannelli della Sala del tore postale. «Nubi pesanti spengono le stelle», scrive-
Consiglio di Palermo, defini- va. Avesse visto la luce della pittura di Beny si sarebbe
ta «quasi una Cappella Sistina orientato in ogni cielo. ○
Foto Giovanni Ricci
in alto Le Poste di La Spezia, progetto di Angiolo Mazzoni, 1933, custodiscono enormi a mosaico di ceramica firmati da Fillia
ed Enrico Prampolini. sopra La copertina di Le belle Poste. Palazzi storici di Poste Italiane (Franco Maria Ricci Editore, 192 pagine).
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
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Photography: Beppe Brancato - AD: Studio MILO
I CHING
DESIGN ELISA OSSINO
@tubesradiatori
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Immersione nell’arte
Foto Jens Ziehe © Ólafur Elíasson
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ARCHITECTURAL DIGEST
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dall ’ alto Red window semicircle (Berlino, 2008) e Beauty, 1993 (al Long Museum, Shanghai, nel 2016), entrambe le opere sono reinstallate a Palazzo Strozzi.
GALLERIA
«Ho pensato a Palazzo Strozzi non tanto Quando nel 2003 Ólafur Elíasson ha porta-
come un ospite passivo, ma come un to un sole artificiale nella sala delle turbine
alla Tate Modern con The weather project ha
co-produttore della mostra» Ó l a f u r E l í a s s o n mostrato quel che un museo poteva essere nel
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
L’installazione
Room for one colour
(1997) di Ólafur
Elíasson alla galleria
neugerriemschneider
di Berlino.
il quale racconta anche che Elíasson «si è in- Galansino. «Solidi platonici, ellissi e cerchi
namorato di questo posto a prima vista». Lo sfideranno l’ortogonalità dell’architettura».
stesso artista ribadisce la centralità del luogo Definito la moderna incarnazione dell’uo-
nella progettazione della personale: «Questo mo rinascimentale, Ólafur Elíasson – nato nel
meraviglioso palazzo ha compiuto un viag- 1967 in Danimarca da genitori islandesi – me-
gio nel tempo, dalle origini nel Rinascimen- scola nella sua pratica scienza, pensiero eco-
to al suo odierno ruolo di spazio per accoglie- logico e utopia sociale. Ha stabilito il proprio
re centri di ricerca e mostre. Mi sono propo- studio a Berlino negli anni Novanta, una co-
sto di concepirlo non tanto come ospite pas- munità di oltre cento persone di cui fanno par-
sivo, sfondo o semplice contenitore, ma piut- te designer, architetti, film maker e cuochi.
tosto come un co-produttore dell’esposizione Il 3 novembre inaugurerà anche, al Castello
e spero che le mie opere lo rendano evidente di Rivoli (TO), una sua installazione (a cura
ed esplicito al visitatore». di Marcella Beccaria) concepita per la secen-
In preparazione dal 2015, la mostra in- tesca Manica Lunga – una galleria di 147 me-
Foto Anders Sune Berg, © Ólafur Elíasson
clude diversi lavori nuovi e riadattamenti di tri, ex pinacoteca di Casa Savoia – che trasfor-
precedenti come Your uncertain shadow (co- ma lo spazio in una gigantesca macchina otti-
lour), che proietta le silhouette dei visitato- ca ed esalta l’importanza della presenza fisica
ri su un pattern cangiante, o Beauty, con gio- nell’era digitale. ○
chi di nebbia di diverse sfumature. Una piace-
vole smaterializzazione dell’arte, in un’epoca
in cui questa è sempre più commodity. «Sarà
una magia di luci e ombre che ingannano i La grande personale di Ólafur Elíasson è a Palazzo
sensi, di grande impatto emotivo», prosegue Strozzi di Firenze dal 22/09 al 23/1/2023.
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ph: Thomas Pagani
ODEON, lampada da soffitto. Design by Lorenza Bozzoli NUOVO FLAGSHIPSTORE SLAMP MILANO DUOMO
via Larga 2 | Tel. 02 84930003 - milano@slamp.it
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
HOME TOUR
testo Marta Galli
Ritratto Matthieu Salvaing. Courtesy Louis Vuitton
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
«CHIEDIAMO AI DESIGNER
DI SPINGERSI IN TERRITORI
CHE NON CONOSCONO;
E CHE NON CONOSCIAMO
NEANCHE NOI»
n at h a l i e fremont
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
introdotto l’outdoor) e far dialogare for- il dondolo Cocoon dei fratelli Campana,
ti personalità creative con il Dna della era stato dapprincipio studiato per essere
maison. «L’editing è cruciale: per quanto smontabile. «Ma il risultato non ci soddi-
interessanti, alcuni disegni semplicemen- sfaceva. E del resto, la promessa del viag-
te non vanno con lo spirito del progetto; gio è nell’oggetto stesso: accucciarsi lì den-
altre volte qualcosa nasce come una sedu- tro significa farsi trasportare in un mondo
Foto Tommaso Sartori, courtesy Louis Vuitton
ta e diventa un tavolo; facciamo attenzio- di sogni». Così, invece di portare questi og-
ne a che tutti i prodotti si possano combi- getti in viaggio si cominciava a pensare di
nare tra loro». portare il viaggio dentro casa.
Se in origine, sulla scia degli Ordi- Un’avventura nell’universo domesti-
ni Speciali, i prodotti erano pieghevoli e co che la fedele schiera di collezionisti rin-
trasportabili – «questa limitazione pote- nova a ogni occasione. «Gli Objets Noma-
va condurre a esiti interessanti anche da des, con la loro particolarità e il loro carat-
un punto di vista estetico», nota Fremont tere ludico, risvegliano anche gli interni
– col tempo il concept si è fatto meno let- più classici. E, come gli oggetti d’arte, so-
terale. Uno dei best seller della collezione, no collezionati per la loro unicità». ○
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
sopra La pigrizia del discobolo di Emilio Isgrò, acrilico su tela. «Cancellare Brixia non significa cancel-
lare realmente una città ma esattamente
il contrario», dichiara Emilio Isgrò. «Si-
gnifica riportare all’attenzione degli ita-
liani e degli europei una comunità cul-
turale e civile che ha dato molto al Pae-
se e che continua a farlo in questi anni
veramente difficili. La Cancellatura non
è fatta per uccidere o censurare, ma so-
prattutto per preservare sotto l’inchio-
stro quelle parole di speranza e di fiducia
Emilio Isgrò a Brescia: una nuova, grande e originale che oggi mancano al mondo».
esposizione a 360° che coinvolge i più importanti luoghi Le cancellature di Isgrò non sono
una banale negazione ma l’affermazio-
storici della città, Capitale Italiana della Cultura nel 2023 ne di nuovi significati: trasformare un
segno negativo in un gesto positivo, un
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Ritratto Leonardo Cendamo/Getty Images. Foto Andrea Valentini, courtesy Archivio Emilio Isgrò
pone in dialogo l’archeologia e l’arte
contemporanea, la storia e il presente,
la cultura classica e la sua persistenza
nel nostro tempo. «Una mostra dove ri-
escono a convivere pittura e teatro, tec-
nologia digitale e melodramma» spie-
ga il curatore Marco Bazzini. Un im-
portante esempio di valorizzazione in-
tegrata, dove installazioni fisiche, digi-
tali e performative, permanenti o effi-
mere, di dimensioni monumentali, ide- sopra Emilio Isgrò,
ate e realizzate dall’artista per l’occasio- Le colonne
di Afrodite,
ne, sono in stretta relazione anche con acrilico su tela.
gli spazi non museali che le ospitano: a destra La luce
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Curiosità infinita
Imparare a pensare per trovare soluzioni creative: è questa la lezione degli Eames,
alla base dell’istituto dedicato al futuro fondato dalla nipote
testo Bettina Krause
Ray e Charles Eames hanno eredi ricono- ad: Quando ha capito di avere degli ante-
scenti. Oltre allo Eames Office e alla Ea- nati decisamente straordinari?
Il fienile diventa un think-tank:
mes Foundation, presto aprirà i batten- ld: Relativamente tardi. Charles è mor- la farm a Petaluma fu fatta
Foto Nicholas Calcott
ti lo Eames Institute of Infinite Curiosity to nel 1978, quando avevo dodici an- costruire da Lucia Eames per
ospitare l’eredità dei genitori.
a Petaluma, California. Nel fondare que- ni, e Ray nel 1988, che di anni ne ave- Oggi diventa sede dello Eames
sto ente no profit, la curatrice Llisa De- vo 22 e andavo all’Università di Ya- Institute of Infinite Curiosity,
fondato dalla figlia
metrios si è ispirata totalmente ai suoi fa- le. A lei faceva piacere non tanto che Llisa Demetrios. Trenta pecore
mosi nonni. studiassi a Yale, quanto piuttosto che e un lama possono restare.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
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Location by @francesca_semprini_location | Photo by Franco Chimenti
sopra , dall ’ alto Il fienile progettato da William Turnbull. Oggi qui è esposta la collezione dello Eames Institute. Ancor prima dell’apertura
ufficiale, tre mostre con una selezione di migliaia di pezzi sono disponibili sul sito eamesinstitute . org
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
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AD × FRÉDÉRIC MALLE
di Maurice
prediletti, Maurice Roucel: leggenda della pro-
fumeria artistica, amico fidato e creatore di al-
cune delle sue essenze più iconiche come Mu-
sc Ravageur. Per anni Malle è stato incuriosito
dal profumo che Roucel aveva creato in labora-
torio per se stesso, una miscela unica e senza
compromessi, proprio come lui: audace, bril-
lante e pieno di fascino. Uncut Gem nasce quin-
di come inno a un uomo diverso, più consapevo-
le della propria unicità: “Un profumo che gioca
con i codici obsoleti della mascolinità mentre at-
tinge dalla loro forza ancestrale per creare qual-
cosa di grandioso e irresistibile”. Presentato in
anteprima a Parigi, Uncut Gem è un’essenza al-
chemica che ha incuriosito il patron della casa
profumiera Editions de Parfums Frédéric Mal-
le. Uncut Gem è un autentico studio sui contra-
sti: robusto e sensibile, classico e moderno. Al-
lo stesso tempo diretto ed enigmatico con una
sensualità che cede il posto a una persistente de-
licatezza. “A prima vista sembra grezzo”, rivela
Malle, “ma è incredibilmente raffinato, ricco di
humour e amore. Racchiude qualcosa di irre-
sistibile. Non ero l’unico a pensare che Roucel
avesse un buon profumo, ma sono l’unico con
cui avrebbe lavorato per trasformare il suo pro-
fumo da semplice esquisse a qualcosa di più raf-
finato. E sono onorato perché è così autobiogra-
fico e personale”, continua, “con note naturali,
fresche e muschiate che rendono la fragranza
non solo ammaliante ma anche chic. Le note di
testa speziate conducono al cuore: un accordo
di cuoio, vetiver e generose quantità di ambra
che vibrano a contatto con la pelle”.
sopra Frieda Gormley e Javvy M. Royle hanno acquistato nel 2018 la tenuta. pagina seguente , dall ’ alto Plantasia è il nome della carta
da parati di House of Hackney nella cucina. Anche le Castle Chairs modulari nel living (sulla sinistra) sono un progetto della coppia.
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
sopra A bordo piscina, le palme incorniciano la vista sul paesaggio circostante. Il giardino è opera degli architetti paesaggisti Isabel e Julian Bannerman.
in basso In una delle camere da letto, Flora Fantasia di House of Hackney è su tutte le pareti, su diversi cuscini, sulle coperte e persino sul paralume.
luxury brand di interior decoration. Le ot- da letto in lino proviene dall’Inghilter- Comunque, a conquistare il cuore della
to camere da letto sono ciascuna dedica- ra, come pure le moquette o gli imponen- coppia è stato lo strepitoso giardino, cre-
ta a una diversa collezione: le rose si ar- ti letti a baldacchino. La cucina comple- ato dai coniugi Isabel e Julian Banner-
rampicano sulle pareti con Rainbow Rose; tamente rinnovata da deVOL adesso ri- man, architetti paesaggisti che avevano
le magiche stampe floreali di Flora Fanta- splende di bianco. Piastrelle lucide di Zel- preso in affitto il castello di Trematon. È
sia fanno a gara con il paradisiaco parco, e lige e paesaggi verde muschio dipinti a difficile credere che, quando fu venduta, la
Wild Card, nell’iconico motivo leopardato mano vestono le pareti. proprietà godeva di tale tripudio floreale
di House of Hackney, equivale a una gita da soli dieci anni. Famosi per i loro giar-
nella savana. La tenuta è una sorta di art dini rigogliosi e ricchi di fiori, i Banner-
showroom per i progetti dei nuovi abitan- man hanno piantato roseti da sogno, dan-
ti (quasi tutti i prodotti sono in vendita) e do però anche spazio alle erbe spontanee.
anche un manifesto dell’artigianato arti- Nel mezzo di quest’odorosa magnificen-
stico britannico. La raffinata biancheria za si trova la piscina che, con i suoi arabe-
schi floreali e le arcate sinuose, per un mo-
mento trasporta gli ospiti in Oriente. Co-
«Qui ci si deve me si dice: “La mia casa è il mio castello”.
Foto ©Unique Homestays
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Un omaggio alla grazia, tra audacia e garbo. a sinistra L’architetto francese accanto
all’unità robotizzata di lucidatura di Miss Dior.
Philippe Starck ci racconta la sedia Miss Dior, che con la sua La sedia, realizzata in alluminio naturale,
è disponibile in diverse tonalità satinate o
silhouette appena tratteggiata fa del classico un’avanguardia lucide, tra cui nero cromato, rosa ramato e oro.
FEMME FATALE
testo Patrizia Piccinini
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« C O N L A N AT U R A L E Z Z A E L A S I N C E R I TÀ
seduta pensiamo a un simbolo della cul-
SPESSO SI C OMPIONO RIVOLUZIONI
tura occidentale. Se poi è quella scelta
S E N Z A AV E R N E AV U TA L ’ I N T E N Z I O N E »
da Christian Dior… Per questo nel ridise-
philippe s ta r c k
gnarla ho tolto tutto ciò che c’era in più
per giungere all’essenziale e cogliere l’e-
leganza del minimalismo. Alla fine del
processo sono arrivato allo scheletro, al-
la colonna vertebrale. E quando tocchi
la sostanza come in questo caso, regali
alla tua creatura un elisir di lunga vita».
Perché Miss Dior ha nel suo Dna la
longevità, una caratteristica ben studia-
ta dal suo progettista e una realizzazio-
ne che sceglie un materiale indistrut-
tibile come l’alluminio. «Magari verrà
trovata fra anni e le persone penseran-
no: che chic!», aggiunge Starck. E forse
Foto Adrien Dirand (1). Till Janz
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AD × LA PRAIRIE
La Prairie
alla conquista
di armonia
e giovinezza
Il perfetto connubio tra forma e funzio-
ne è il faro che guida i creativi dagli albori,
un equilibrio estetico dinamico e difficile
da ricercare: La Prairie ci è riuscita grazie
al progetto “il Collettivo Donne Bauhaus”,
che ha portato cinque giovani talenti lau-
reate nelle maggiori scuole di arte e desi-
gn del mondo, a realizzare altrettanti pro-
getti artistici ispirati all’eredità femminile
del Bauhaus, da anni punto di riferimen-
to del brand elvetico (le 5 opere digitali del
Collettivo sono visibili sul sito de La Prai-
rie). La sua influenza è evidente nella ricer-
ca di La Prairie, consacrata a innovazioni
che diano risultati e siano allo stesso tem-
In basso, il Collettivo Donne po sublimi anche dal punto di vista este-
Bahuas di La Prairie. A destra, tico e del packaging. Ogni prodotto sfrut- codici del Bauhaus. Una visione simile ha
La confezione di Skin Caviar ta sia la singolare presenza di un oggetto guidato La Prairie a catturare la fugace ar-
Harmony L’Extrait rappresenta
una “dualità dinamica di forma d’arte che l’accurata lavorazione artigiana- monia della gioventù, una ricerca scienti-
e funzione”. le – un’interpretazione contemporanea dei fica culminata nella scoperta riguardan-
te i legamenti cutanei – i pilastri verticali
della pelle. I legamenti cutanei sono corre-
lati agli elementi essenziali che compon-
gono l’armonia del viso e sono ancora po-
co considerati nella skincare. Nel 2022 La
Prairie mette in atto un cambiamento radi-
cale, spostando l’attenzione dagli elementi
orizzontali della cute alla sua dimensione
verticale. Infuso con Caviar Infinite, Skin
Caviar Harmony L’Extrait rappresenta un
foto: Titia Hahn
111
ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
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è dunque fluido e museale. La parte espo- sipario oltre cui si presentano le quinte sce-
sitiva si apre con un’area dedicata agli al- niche fatte dagli archivi, un laboratorio di
lestimenti temporanei. Poi una tenda pre- materiali e suggestioni», prosegue Urquio-
para a immergersi nel racconto dell’azien- la. Non manca l’esposizione della collezio-
da e delle sue collaborazioni», spiega lei. ne d’arte, allestita con Sarah Cosulich (cu-
Per Cersaie, Mutina presenta qui la ratrice di Mut) e identificata con un mu-
nuova collezione con Tokujin Yoshioka. ro di Nathalie du Pasquier, che firma an-
«A quest’area si affianca la parte di inte- che due torri all’esterno. «E, in facciata,
Foto Gerhardt Kellermann
rior, progettata come una successione di c’è una scritta neon site-specific lunga 20 dall ’ alto
Nello spazio Mut dedicato all’arte, a
set di un teatro di posa, in cui i prodotti vi- metri dell’artista Shimabuku. Recita: “Sa- pavimento Noi e, a parete, Autoritratto su Men-
ta (con Camicia Bianca) di Francesco Gennari.
vono in storie di interni. L’ampio spazio in- rebbe meglio evitare qualsiasi contatto con Nell’area showroom, tenda di Kvadrat e tappeto
dustriale, con le sue navate e la sua luce na- forme extra terrestri”; in francese non so We all come from Venus di Urquiola (cc-tapis).
a sinistra Davanti a una parete di Nathalie du
turale dall’alto, termina il suo asse prospet- perché, ma è la parte che preferisco», chio- Pasquier, divano e tavolino Gogan e poltrone
tico con una grande parete tessile, quasi un sa Orsini. Non chiamatela azienda. ○ Ruff di Urquiola (Moroso), tappeto di Warli.
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I TESORI DI UN’ISOLA
testo Alessandra Laudati
Si dice che per vivere in Sardegna sia ne- terra e mare così prezioso che gli abitanti
cessario apprezzare il colore del caldo, del- dei paesi limitrofi da sempre ne pretesero
la polvere e dei percorsi sterrati. e ottennero la protezione. Oasi permanen-
Ci si deve avventurare lungo una stra- te di protezione faunistica e di cattura, zo-
Ritratto Lorenzo Rivella. Foto Marco Boglione
da bianca che costeggia un interminabile na speciale sancita dalla rete europea del-
golfo di sabbia per scoprire Culuccia, un le aree di notevole interesse. Con la tutela
tesoro di meraviglie: varietà di verde del- del Piano Paesaggistico Regionale il rispet-
la macchia mediterranea, profumo salma- to ambientale diventa totale.
stro del mare e di fronte le isole dell’arcipe- L’unico abitante era Angelo Sanna, da
lago della Maddalena. tutti conosciuto come zio Agnuleddu, ulti-
sopra Stella e Marco Boglione davanti a un mu- Si chiamava Isola delle Vacche al tem- mo della famiglia Sanna e da decenni pro-
retto a secco dello stazzo. Sullo sfondo, l’isola po del contrabbando di bestiame con la prietario di Culuccia. Con lui e col suo fu-
di Spargi. in alto Anche se una sottile striscia di
terra la unisce alla terraferma è nota ormai co- Corsica, in realtà una penisola sulla co- cile faceva i conti chi si avventurava lun-
me Isola di Culuccia. sta nordest della Sardegna, uno spazio tra go i sentieri intrecciati di cisto e lentischio
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
che portavano ai due stazzi; la sua appro- con le vacche inselvatichite a guardare cu-
vazione concedeva a volte una chiacchie- riose i pochi bagnanti arrivati via mare.
rata in cucina, davanti a pane e pecorino. Fu proprio questo patrimonio natura-
Quando non riuscì più a occuparsi del ter- listico a catturare l’attenzione di Marco Bo-
reno, la natura trionfò su viti e coltivi, ma glione, un illuminato imprenditore che og-
zio Agnuleddu fu così determinato da ri- gi intende interpretarne la natura e il ve-
Foto Massimiliano Girone. Lorenzo Rivella
fiutare qualunque vendita che comportas- ro genius loci. Il suo progetto: creare l’A-
se tentativi di speculazione. Al tempo risul- zienda Agricola Culuccia per ricostruire la
tarono anche proposte di Stéphanie di Mo- singolarità economica caratteristica degli
naco e di Aga Khan. stazzi galluresi.
Culuccia, lasciata in eredità a un en- Fino a pochi anni fa, infatti, le fami-
sopra , dall ’ altoUna delle spiagge di Culuccia: te no profit, conobbe altri proprietari, ma glie galluresi vivevano dei prodotti della
la preziosa poseidonia si deposita naturalmen- continuò a vivere nell’abbandono, conser- terra intorno allo stazzo, la vigna, gli or-
te sull’arenile. Tra i vari animali che popolano la
macchia di Culuccia anche Burrasca, un affet- vando il suo enorme patrimonio naturali- ti, gli animali, una vita autonoma, autar-
tuoso asinello. stico, tra il profumo di mirto e di lavanda, chica. Gli stagni come allora lambiscono
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Foto Santiago Calatrava (2). Renate Kühling/© Collezioni statali di antichità classiche e Gliptoteca. Illustrazione: Santiago Calatrava.
basso uno schizzo).
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Collezione Henges Matt Black
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Poesia concreta
Foto Marco Zorzanello
Aline Asmar d’Amman svela il secondo atto della collezione La Mémoire des pierres,
in scarti di marmo, realizzata con il Laboratorio Morseletto di Vicenza
testo Marina Hemonet
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IDEAS NEVER STOP
Emiliano Salci,
Francesca Santambrogio,
Britt Moran
Champagne
Veuve Clicquot
Carla Sozzani
Douglas Friedman,
Martha Stewart,
Kevin Sharkey Thomas Costantin
Metti una sera d’estate, in una delle settimane più calde per il design, il Sa-
lone del Mobile, un appuntamento capace di accendere di creatività non
solo Milano, ma il mondo. Le edizioni di AD Architectural Digest – Italia,
Germania, Spagna, Francia, India, Messico e Stati Uniti – hanno deciso
di festeggiare insieme per la prima volta in una cornice unica: la casa di
Elisa e Stefano Giovannoni, designer fondatore di Qeeboo. Un evento che
ha visto l’alternarsi di ospiti rinomati, tra ritmi scatenati e bollicine Veuve
Clicquot: ecco a voi una cartolina dalla Design Week firmata AD. ○
Le Rabbit
Chairs di
Qeeboo
Foto Marco Erba/SGP e Gabriele Basilico
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che offre il calore e la bellezza della pietra naturale.
IL GIOCO
DELLE FORME
testo Alessandra Pellegrino
C’è un vento tiepido che soffia dalla co- Questa dimora sinuosa, voluta nel 1975
sta dell’Esterel, arriva fin sopra la collina dall’industriale francese Pierre Bernard,
di Théoule-sur-Mer. Da qui, la vista sulla ha un fascino magnetico. Negli anni, ha
baia di Cannes è di rara bellezza. Dalle fi- conquistato diversi stilisti: prima il suo se-
Foto Getty Images (1)
nestre a oblò, dalle suggestive vetrate ova- condo proprietario Pierre Cardin – che la
li e dalle centinaia di lucernari a calotta descrisse come «[…] mon coin de paradis»
sopra , dall ’ alto
Le forme arrotondate del Palais che punteggiano Palais Bulles, la casa-i- («il mio angolo di paradiso») –, e più recen-
Bulles ricordano quelle del motivo delle perle d’o-
ro della collezione Perlée di Van Cleef & Arpels. cona ideata dall’architetto ungherese Ant- temente Jacquemus, che qui ha trascorso
L’anello Perlée Couleurs in oro rosa e rubini. ti Lovag, tutto ha una prospettiva diversa. diverse estati. Ora è la volta della maison
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
di gioielleria Van Cleef & Arpels, che l’ha immortalato. Una sorta di itinerario mul-
scelta per raccontare – e svelare – la colla- tidimensionale che animerà le vetrine del-
borazione con il designer Arthur Hoffner le boutique della maison in tutto il mondo
e il fotografo Erik Madigan Heck, che in- dal 1° settembre al 15 ottobre.
sieme interpretano l’universo grafico del- «È un piacere proseguire quest’avven-
la collezione Perlée. «Un’ode alla perla d’o- tura con Van Cleef & Arpels (la prima col-
ro, alla sua lucentezza, sfericità e vivacità. laborazione è del 2019, ndr) e scoprire nuo-
È così che ho immaginato l’insieme di scul- ve affinità tra il mio lavoro e questa colle-
ture e decori che accompagnano la colle- zione», conclude l’artista francese, che già
Foto courtesy Van Cleef & Arpels
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Due amici, una folla di personaggi, il cinema e il profumo: in basso L’illustrazione Lipstick Rose di Kon-
stantin Kakanias per il libro De l’Art du Par-
Frédéric Malle e Konstantin Kakanias raccontano ad AD come fum di Frédéric Malle pubblicato da Angelika,
con la prefazione di Catherine Deneuve.
nascono le (loro) idee. Passando per un test psicologico
ARCHETIPO
À PORTER
testo Elena Dallorso
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sot to Frédéric Malle e Konstantin Kakanias. a destra , dall ’ alto Le illustrazioni Musk Ravauger
e Portrait of a Lady Red di Konstantin Kakanias per il libro De l’Art du Parfum.
« I D I S E G N I D I K O N S TA N T I N
KAKANIAS SONO
PERFET TI ARCHETIPI
C I N E M AT O G R A F I C I .
PA R L A N O A T U T T I »
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ARCHITECTURAL DIGEST GALLERIA
Il tempo
IL MARE DENTRO del cambiamento
Nel porto di New York viene ricreato un incredibile ecosistema.
Che un orologio supporta, partendo dalla sua vocazione
testo Elena Dallorso
P A S S I O N E A C Q U AT I C A
Edizione numerata
U N D E R W AT E R
C’è stato un tempo, non molto lontano, in cui il porto di New
Impermeabile fino a 300 metri
York era un ecosistema in cui la presenza di moltissime ostri-
che garantiva la vita di centinaia di specie.In meno di cent’anni La finitura verde naturale riflette il colore
dell’acqua del porto e il quadrante in madre-
sono state spazzate tutte via. Ma oggi il Billion Oyster Project perla verde si ispira alle ostriche.
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AD × PORADA
Twenty-two, bellezza
e funzionalità
Il ritorno in presenza del Salone del Mo- Twenty-one insieme alla novità, la Twen-
bile di Milano quest’anno nutriva un va- ty-two: l’ispirazione proviene ancora una
lore simbolico rilevante per Porada, feli- volta dal mobile italiano degli anni Cin-
ce di tornare a mostrare dal vivo le nuove quanta, la cui tradizione è rielaborata in
produzioni, frutto di una creatività che chiave contemporanea. Con citazioni di
Matics 2, madia in noce canaletta, a non si è fermata nel biennio della pande- grandi maestri del design di quegli anni:
giorno o con ante in vetro Stopsol su-
per silver chiaro, con telaio in metal- mia. Alla Design Week milanese si sono Franco Albini, Ico Parisi e Ignazio Gar-
lo in finitura grigio peltro. ammirate le ultime collezioni Twenty e della. La nuova collezione si presenta
secondo due linee: continuità – con svi- il cuoio. Il marmo si declina in nuove va-
luppo dei pezzi più apprezzati degli ul- rianti, come dimostra il tavolino Callisto
timi anni –, e innovazione – con linee e disegnato da Carlo Ballabio, che ne com-
prodotti inediti. Twenty-two rispecchia i bina tre diversi: Verde Lapponia, Dover
valori aziendali, la tradizione, l’eccellen- White e Roma Imperiale. I dettagli delle
za artigianale delle lavorazioni, ma ha lo lavorazioni ricordano poi le forme della
sguardo rivolto al futuro. Pensare a una natura: i sassi lungo un fiume o sulla bat-
collezione significa immaginare la casa e tigia, piuttosto che le rocce levigate dal
le persone che la vivranno, anticipando- vento, con rimandi anche ai giardini Zen.
ne le esigenze e offrendo soluzioni. Bel- I tessuti sono materici con trame grosse
lezza al servizio della funzionalità. L’a- e contrasti tra trama e ordito, mentre le
rea living si veste a nuovo con il divano essenze rimangono noce canaletta e fras-
Etienne disegnato da Emanuela Garbin. sino con particolare attenzione a finiture
Suggestiva l’etimologia del nome, che in “green”, che riducono l’impatto delle la-
aramaico significa ghirlanda. Etienne, vorazioni sull’ambiente.
come una ghirlanda si snoda e racchiu-
de gli spazi, li incornicia in aree dedica-
te al relax e al racconto. Sospeso da terra
con piedi in metallo e legno, segue con
leggerezza angoli e curve adattandosi
con carattere allo spazio. Per l’home of-
fice ecco invece Savio, disegnato da Da-
vid Dolcini: ispirato ai “secretaire” dane-
si, si presenta come un armonioso volu-
me chiuso con un delicato disegno grafi-
co di impiallacci scanditi da essenze di-
Dall’alto, altri pezzi della collezio-
verse (noce e acero) sul fronte. Da sotto- ne Twenty-two Porada: coiffeuse
lineare anche il lavoro di ricerca sui ma- Afrodite Bijoux in massello di no-
teriali della nuova collezione, il marmo e ce canaletta, seduta Abbey e siste-
ma sofà/divano Softbay.
La nuova
collezione
Porada esalta
i valori del
brand: tradizione
ed eccellenza
artigianale
ma con sguardo
rivolto al futuro
Itlas – v ia d e l l a vo ro – n°35, 31016 C o rdig n a n o, Tre v is o – I t a lia
p h. +39 0438 36 8 04 0 — itlas.com
AD – S t u d i o M a lis a n I m a g e – N u d e si g n / Ri c c a r d o M u n a r in
L’utilizzo virtuoso del legno.
Ecos: economia circolare sostenibile.
Living
a cura di
Francesca Santambrogio
illustrazioni
Filipe Jardim
Room
Ha collaborato Giovanni D’Odorico Borsoni
161
ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE
ANGOLI
MORBIDI
Soft Corners,
Cassina
Inizia con Linde Freya
Tangelder il progetto Pa-
tronage di Cassina: la
designer olandese ha
ideato tre tipologie di
pouf architettonici mor-
bidi che si abbracciano
in un incastro di forme.
Da abbinare dinamica-
mente e liberamente.
162
TAT T I L E E P O P
Blogger 3, Roche Bobois
163
ARCHITECTURAL DIGEST
M U LT I TA S K I N G
9000, Arflex
164
SPECIALE
T R A S F O R M I S TA
Standalto, Edra
La struttura di Standal-
to di Edra ha il “cuscino
intelligente”: un sistema
di snodi inseriti all’in-
terno dello schienale e
dei braccioli che, grazie
a questo meccanismo,
possono essere model-
lati a piacere. Bassi, al-
ti, obliqui, avvolgenti o
da lettura, si adattano
all’uso e ai desideri.
Foto courtesy Edra
165
ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE
GEOMETRIA PIENA
Domus, Turri
166
tavolo Skorpio sedie Italia Couture lampade Magellano madia Metropol
cattelanitalia.com
ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE
L A M AT E R I A , L A F O R M A
Curve, Poliform
168
ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE
V E R S AT I L E
AL 100%
Cleo, Molteni&C
I l n u o v o p r o ge t t o
dell’architetto e diret-
tore creativo Vincent
Van Duysen si chia-
ma Cleo ed è un si-
stema componibile in
cui si combinano, per
la massima versati-
lità, elementi rettili-
nei, ad angolo e a iso-
la, che permettono di
creare molte composi-
zioni per il living.
170
ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE
D O P P I A I D E N T I TÀ
Lars, Minotti
172
ARBLU
per progettare il tuo bagno:
box doccia, piatto doccia, mobile,
termoarredo e carta da parati.
Tutto quello che serve.
PIANI DIVERSI
Zenit, Rimadesio e Niki, Calligaris
1 74
DISCOVER
M O R E
ARCHITECTURAL DIGEST SPECIALE
NU OVO
CLASSICO
San Siro, Azucena
Disegnato da Luigi
Caccia Dominioni nel
1967, questo divano
non dimostra i suoi 55
anni grazie alle forme
sofisticate e ai volumi
compatti. Oggi Azuce-
na lo riedita, aggior-
nandolo. In versione
poltrona e divano da
2, 3 o 4 posti.
176
Bed / Fandango
Night Table / Inca
Lamp / Liberty Soft
A TUT TO TONDO
Softbay, Porada
178
D O C C I A | S A U N A | H A M M A M
EXENSAUNA
RASODOCCIAPIATTO+DOCCIA
MORBIDA PIETR A
Pebble Rubble,
Moroso
180
Sedia: Philippe Starck, Remix Gallery
Vaso: Claude Dumas, Remix Gallery
CASE
183
Parigi
Matthieu Salvaing
foto
Thomas Skroch
produzione
Nicolas Milon
testo
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
186
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
«L’architettura è rigorosa,
con toni caldi, concepita come
una scatola destinata a contenere
opere» V i n c e n t V a n D u y s e n
187
La grande terrazza panoramica sul tetto è come un salotto a cielo aperto, con
una grande panchina in muratura con cuscini e il camino, posti sotto al pergola.
Nel living con il camino sormontato da un’opera di Lucio Fontana, poltrona The Tired Man di Flemming Lassen, 1936, e, sul
piedistallo, una scultura di Antony Gormley. Sulle mensole a sinistra, vaso Kokushuto Ginsai Tsubo di Iguchi Daisuke, 2019.
ARCHITECTURAL DIGEST
190
CASE
191
Tappeto / Rug Figura.Due_D
ARCHITECTURAL DIGEST B A C K S TA G E
UN DRINK DA ME?
Rivisitazione del mobile bar degli anni ’50, che torna,
con nuovi materiali, finiture e funzioni, ad aggiungere
un elemento conviviale al living. Ma anche alla zona notte
Lo spazio contenitore, dal design minimale, ap- Disegnata da Emanuele Missaglia e Luciano Luca- Un secretaire contemporaneo, da utilizzare come
poggia su una sottile struttura lineare. Il basamen- tello, ha struttura in legno e piedini in metallo. Le scrittoio con ribaltina o come mobile bar conteni-
to è in noce canaletto con giunti in brass satinato. ante e i casetti sono in Marmoreflex/Legnoreflex. tore. Le gambe sottili rendono slanciato l’insieme e
All’interno delle ante piccoli ripiani per i bicchieri. La teca superiore in vetro è illuminata con Led. l’anta a ribalta è rivestita in pelle. Elegante e rétro.
Sembrano fluttuare nello spazio i contenitori di- Un mobile bar che può essere usato anche come Ideato dalla Diesel Creative Team, questo mobile
segnati, secondo un’estetica razionalista, da Mar- piccolo secretaire o nella zona notte. La sottile bar ha un’estetica anni ’50 e un’anima artigianale.
cio Kogan/studio mk27. In misure e altezze diver- struttura portante in metallo ne alleggerisce l’e- La finitura “stripe” delle ante in acciaio è ottenuta
se, dalla versione dining al living/TV al cabinet. stetica. Ante, pannelli e divisori sono in legno. con verniciatura digitale.
193
Maiorca
E alla fine
va tutto bene
196
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
197
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
sopra Nella camera da letto, scultura di Piia Hiltunen e sedia Groovy di Pierre Paulin. pagina accanto Achilles Ion Gabriel indossa
un lungo cappotto di Prada, t-shirt bianca di Camper e scarpe di CamperLab, modello Traktori. Sullo sfondo, la scacchiera di Marion
de Raucourt, con due pezzi mancanti: il re e la regina. «Erano un regalo di nozze», ci dice, «ma ha promesso di rifarli per me».
198
ARCHITECTURAL DIGEST
200
CASE
201
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
202
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
203
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
Ibiza
Il grande camino a centro stanza, vero cuore
della villa, è di Focus. Divano su disegno,
lampade e pouf marocchini sul pavimento
in microcemento con riscaldamento integrato.
206
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
sopraL’ingresso di casa con porta a vetri scorrevole di Vitrocsa e una vecchia sedia in legno.
pagina accanto Un corridoio collega i diversi cubi di cui si compone il complesso.
La sedia è in legno e pelle e, a parete, attrezzi agricoli locali d’epoca acquistati in asta.
207
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
208
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
210
La terrazza principale, che guarda il mare
e il tramonto. Sul pavimento in microcemento,
tavolo e panche custom in massello
di quercia e sedia sospesa in rattan.
Per vedere le stelle, il binocolo Carl Zeiss.
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
212
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
sopra Nel bagno degli ospiti, lavabo di antoniolupi su vecchie tavole in quercia, e specchio di Gubi.
A parete, fotografie di famiglia e di Ibiza degli ultimi cinquant’anni. pagina accanto La camera da letto
padronale, con porte finestre in corten traforato. Copriletti e pouf marocchini.
213
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
214
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
« P O C H I E S E L E Z I O N AT I
I PEZZI DI ARTE E DESIGN,
L E S TA N Z E D E V O N O
PA R L A R E D A S O L E »
annette
215
Water Mill, New York
Vita di campagna
testo Derek Blasberg styling Mieke ten Have foto Ngoc Minh Ngo
Nel living, una fotografia
di Candida Höfer è
appesa dietro a un
divano di Dmitriy & Co.
rivestito in un tessuto
di Schumacher.
Specchio Rogan
Gregory, pouf di Karl
Springer, tavolino di
Bjørn Wiinblad, poltrone
di Vladimir Kagan.
217
Una fotografia di Simen
Johan in sala da pranzo.
Lampadario di Apsara,
tavolo di Josh Greene
Design e sedie di Gallotti
& Radice. Vasi di Sara
Paloma Pottery, la sedia
accanto alla foto è
di Faye Toogood.
219
ARCHITECTURAL DIGEST
sopra Le pareti della family room sono rivestite in lino belga. Divano a L in velluto di RH, tavolino e poltrone di Lawson-Fenning,
tappeto di Soufiane Zarib. A parete, fotografie di Charles Fréger. pagina accanto , dall ’ alto La camera principale è rivestita
in ultrasuede. Letto di Christophe Delcourt, panca di BDDW. Sui comodini, lampade di Eny Lee Parker. Nel bagno principale, vasca
di Lacava con rubinetti Kallista, applique di Apparatus, sgabello di Charlotte Perriand.
220
CASE
221
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
Pag. 217: foto © 2022 Candida Höfer/Artists Rights Society (ARS), New York
ci ci dicono: “Siete pazzi?”», racconta Weissman, indi-
cando il lungo divano a L color crema di RH e il morbi-
do tappeto marocchino bianco. Altuzarra indica due pol-
trone rivestite in uno shearling acquistato da un’azien-
da tessile con cui collabora spesso. «Quando si progetta
è importante avere una visione chiara di ciò che si desi-
sopraJoseph Altuzarra e Seth pagina accanto La casa con il tetto dera, ed essere in grado di esprimerla», afferma. «Che si
Weissman (a sinistra) con la figlia di tegole in legno di cedro è un
tratti di disegnare un abito che faccia sentire “powerful”,
Emma e Ben, il loro Schnauzer nano. progetto di HWKN Architecture.
o di progettare una stanza che ci renda sereni, è sempre
l’espressione di uno stato d’animo o di un sentimento».
Anche se la famiglia cresce, la coppia non chiederà
più a nessuno di creare mood board su Pinterest. Come,
infatti, racconta sorridendo Weissman: «Per convincere
Emma a trasferirsi in una camera più grande, le abbiamo
detto che poteva scegliere la carta da parati. Poi Joseph le
ha fatto vedere tre opzioni, ma le aveva ovviamente già
decise lui». ○
222
ARCHITECTURAL DIGEST B A C K S TA G E
ALTER EGO
Progetti utili quanto decorativi, in cui i designer esprimono
la più vasta creatività. Dal minimalismo intramontabile a
forme sempre più sperimentali. A ciascuno il proprio specchio
Disegnato dall’artista inglese Charlotte Kingsnor- Concepito come un drappo che orienta e trasfor- Parte di una collezione di Khaled El Mays, questo
th su ispirazione dei licheni, è realizzato in bron- ma l’identità dello spettatore, grazie alla sua for- complemento ornamentale di art design è realiz-
zo patinato lavorato con pigmenti e agenti chimi- ma irregolare e tridimensionale, questo specchio, zato in maniera artigianale in Libano utilizzando
ci per ottenere effetti cangianti iper naturalistici. in vetro fuso stampato, è firmato Damien Gernay. legno, vimini, filo e specchio.
Frutto di una ricerca di Federica Elmo sull’ibrida- Semplice e d’effetto, ha cristallo specchiante o Classico contemporaneo. Ha finitura laccata pa-
zione e il riuso dei materiali, ha una cornice creata bronzato e cornice in metallo verniciato grafite, tinata e cornice con mosaico artistico minuto, re-
riunendo in una forma fluida sei pezzi di legno, con oro rosa, champagne perlato, oppure in metallo alizzato a mano secondo tradizione, che integra
finitura laccata lucida color rosso ossido. spazzolato con finitura ottone, titanio o cobalto. un’illuminazione Led. Design Massimiliano Raggi.
225
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
226
LUI & LEI
Una townhouse georgiana rinasce grazie a una ristrutturazione che ne valorizza l’eredità
storica e ne ammorbidisce le linee maschili con una quota rosa di dettagli e arredi soft
Dublino
230
In uno dei bagni carta
da parati di Rockett
St. George, lampade di
Soho Home, lavabo e
rubinetto di
Sonas Bathrooms.
pagina accanto
Nella camera degli
ospiti il pavimento è in
terrazzo. Poltrona
e pouf Bubble Chair di
Roche Bobois, come
la lampada Nomade.
Sospensione Nelson
Saucer Bubble di Hay.
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
Nel living,
lampadario
Sputnik in ottone
anni ’50, divano
Rico di Ferm Living
e divano Ploum
di Ronan & Erwan
Bouroullec per
Ligne Roset, come
lo sgabello in legno
Monolog. Coffee
table in marmo
nero di Pols Potten.
Glenn Cabinet
di Woo design.
232
«Nella scelta dei mobili
ha prevalso una linea morbida,
femminile, in contrasto
con la mascolinità dell’intera
struttura della casa»
Róisín Laffer ty
ARCHITECTURAL DIGEST CASE
234
Sulla scala principale
finestra originale
a doppia altezza con
vetri colorati. Sedia in
legno antico e velluto,
acquistata da Joy
Thorpe. Alle pareti
colore Purbeck Stone
di Farrow & Ball.
pagina accanto
La camera padronale.
Lampadario italiano
vintage (Vinterior).
Letto in noce con
piedini in ottone (Etsy)
e sospensioni laterali
Fulcrum (nest . co . uk ).
Panca Bailey di DFS.
Il tappeto è di Rug Art.
ARCHITECTURAL DIGEST
236
Foto Ruth Maria Murphy/Living Inside
CASE
Le case non sono entità neutre. Gusci, sì, ma non vuoti. Pare- In quest’ottica abbiamo creato una connessione tra il grande li-
ti, sì, ma che parlano. Hanno un carattere. E un sesso. Questa ving e la cucina, che occupano entrambi la parte frontale dell’e-
townhouse in una delle zone a più alta presenza di architetture dificio, affacciata su un meraviglioso parco a uso dei residenti e
georgiane di Dublino, il sobborgo di Kenilworth Square – cresciu- su altre bellissime case della stessa epoca». A fungere da trait d’u-
to a circa cinque chilometri dal centro intorno al 1858 –, è certa- nion le sfumature black del parquet originale a grandi listoni di
mente portatrice di cromosomi XY. «È squadrata, con angoli ret- pispagno, con tutti i segni del tempo e le imperfezioni del legno.
ti, simmetrica», dice Róisín Lafferty, fondatrice e Creative Direc- «I pavimenti originali, che negli anni erano stati coperti da una
tor di Kingston Lafferty Design (KLD), lo studio che l’ha restitu- pesante moquette, una volta liberati hanno rivelato un carattere
ita, in tutta la sua gloria, ai nuovi proprietari, che se ne erano in- incredibile, così abbiamo deciso di tenerli e di tingerli di un in-
namorati nonostante nei decenni avesse subito parecchi rima- tenso color ebano», racconta Lafferty.
neggiamenti e partizioni che avevano trasformato i grandi spazi Per enfatizzare i dettagli d’epoca la designer si è rivolta ad ar-
originali in un alveare di stanzette adibite a uffici. tigiani di fiducia, come la falegnameria O’Gorman Joinery, che
Triste sorte di bistrattamenti architettonici capitata a questo ha integrato in ciò che era preesistente elementi contemporanei
edificio a tre piani come a molti altri durante gli anni in cui i “li- dando alla casa linearità e rigore. «Questo tipo di intervento è ri-
sted buildings” non si sapeva neppure che cosa fossero, né che uscito a collegare tutti gli spazi attraverso pannelli, armadiatu-
con un vincolo del Dublin Civic Trust si potesse preservare l’e- re e pareti a specchio in bronzo che riflettono i vari ambienti. Se
redità del passato. Nella caratterizzazione cromatica Lafferty ha devo pensare a una parola chiave per questa casa è rispetto», ag-
seguito la mascolinità della casa: una palette di grigi, blu e tona- giunge l’interior designer. «Rispetto per la sua storia, per il con-
lità di verde richiama la vocazione marinara e migratoria della testo in cui è stata costruita, per ciò che è sopravvissuto o che sia-
città e dell’isola e sottolinea che sì, lo stile georgiano è uno sti- mo riusciti a far rivivere».
le per gentlemen. Ingentilito da stucchi, architravi, soffitti altis- Come i camini in sala e in cucina, abbracciati da cornici con-
simi e finestre luminosissime, ma pur sempre maschile. Per tro- temporanee di marmo disegnate dallo studio di interior in modo
vare una sorta di equilibrio, Lafferty ha introdotto forme morbi- da riprendere lo stile dei fregi antichi, o le enormi finestre, valo-
de negli arredi e lampadari Mid-Century (originali e in stile) che rizzate da un layout che le rende sempre protagoniste, e arredi che
aggiungono un tocco soft, femminile, al tutto. non riempiono mai troppo e volutamente informali. «Non vole-
«Nella ristrutturazione abbiamo pensato prima di tutto a ri- vamo niente di pesante, né in termini di colore né di forma. Nel-
configurare lo spazio nel rispetto delle proporzioni originali, ma la scelta dei mobili e delle lampade ha prevalso una linea morbi-
secondo l’uso meno formale che una famiglia come quella che da, femminile, in contrasto con la mascolinità dell’intera strut-
è venuta ad abitare qui – due genitori molto impegnati profes- tura della casa», dice Lafferty. Il divano blu navy di Ligne Roset
sionalmente e tre figli, di cui uno appena nato – fa delle diverse e quello in lana bouclé panna di Ferm Living nel soggiorno ne
stanze», spiega Lafferty. «I proprietari volevano dare risalto al- sono la testimonianza, così come le lampade italiane Mid-Cen-
la zona al piano terra collocando qui anche la cucina e la sala da tury. Al primo piano si trova la zona notte, con una grande sui-
pranzo anziché nel basement più buio dove si trovavano prima. te padronale affacciata sulla piazza. Uno spazio guardaroba che
contenesse la grandissima quantità di abiti e oggetti della fami-
glia è stato ideato da O’Gorman Joinery, quasi fosse una boise-
rie, per questo spazio, e scorre dalla camera da letto principale
fino al bagno, pannellando le pareti. L’altissima testata del letto
pagina accanto , rubinetteria di Sonas.
dall ’ alto in senso Nel living al piano
copre la parete che ospitava in passato un camino, trasforman-
orario Nell’ingresso, interrato, divano dola in una quinta teatrale.
dettaglio di un Nuela in pelle di DFS «I proprietari ci hanno chiesto di trovare sempre un equili-
architrave originale e lampade scultoree
con specchio fumé Up di Marcel brio tra formale e informale in modo giocoso e contemporaneo,
e panca custom e Wanders per Roche accentuando i dettagli antichi ma contrastandoli con forme più
lampadario italiano Bobois. Mensole a
vintage (Vinterior). incasso. Uno scorcio moderne. Volevano un progetto che si basasse sugli elementi ori-
Dettaglio di un del corridoio con ginali: la loro casa doveva raccontare una storia, incorniciare il
bagno con armadietti boiserie su misura
custom di O’Gorman di O’Gorman Joinery
modo in cui vivono oggi e fornire loro un rifugio per affrontare
Joinery, vasca e e gli scuri originali. la vita frenetica di tutti i giorni». ○
237
ARCHITECTURAL DIGEST B A C K S TA G E
EVERGREEN
Una composizione di arredi e complementi, modulata
sulle sfumature di un unico colore dominante, crea
una ritmica domestica che fluisce tra armonie e contrappunti
PA R S I FA L O R I E N TA L M O O N P AT C H A
Fendi Casa Hyejeong Kim cc-tapis
Disegnata da Thierry Lemaire, la poltrona ha base La giovane e pluripremiata ceramista mixa influen- Utilizzando un patchwork di trame, altezze di tes-
rotonda girevole con finitura oro spazzolato. Strut- ze orientali e occidentali in creazioni dalle forme suti e colori misti, con materiali riciclati e tintu-
tura in legno rivestita in poliuretano e Fiberfill. La organiche ispirate a fiori e frutti. Come questo va- re sostenibili, Patricia Urquiola crea un tappeto
seduta è in tessuto. Esiste in varie altre versioni. so in gres, parte della serie Carpel. di stratificazioni che è un inno alla spontaneità.
ARAD YO ! BISOU
Sahrai Milano Connubia Christian Fischbacher
Parte della Parsa Collection, rivisita i tradiziona- Disponibile con o senza braccioli, con seduta in- Avvolgente e soft, il plaid in 100% cachemire ha
li tappeti persiani con un design made in Italy. In trecciata o in polipropilene su telaio in alluminio, un’armatura panama che conferisce una mano ul-
versione Grey, ma disponibile anche Beige, è in se- in vari colori, questa sedia è studiata per l’outdoor. tramorbida. È disponibile in cinque colori. Un ac-
ta finemente annodata a mano. Impilabile, ha anche la versione sgabello. cessorio passe partout, senza tempo.
239
Parigi
SPIRITO
LIBERO
Dal disegno dei più spettacolari set di sfilate nel mondo a quello
della propria casa. L’elegante iper creatività di Alexandre de Betak
testo Marina Hemonet styling Sarah de Beaumont foto Matthieu Salvaing
In sala da pranzo,
tavolo e sedie
di Joseph
Pheromones
(Paul Bert Serpette)
e due sedie
Nobody’s perfect
di Gaetano Pesce.
Wallcovering di
Reese Studio.
pagina accanto
La scalinata
su disegno
di Alexandre
e, sul fondo,
un accumulo
di Rock Lamp
di André Cazenave.
ARCHITECTURAL DIGEST
242
CASE
Nella camera
padronale, una
boiserie italiana
del XVIII secolo
(Paul Bert Serpette).
Lampade disegnate
da de Betak (Treca)
e biancheria di
Yves Delorme.
243
ARCHITECTURAL DIGEST
244
CASE
245
ARCHITECTURAL DIGEST
246
CASE
sull’isola di Maiorca. Oltre agli effetti della calce, anche il bian- della camera della figlia Sakura, con i volti dei membri della fa-
co delle pareti è una costante: «È piuttosto rilassante avere i muri miglia inseriti in modo un po’ sfacciato. Una dose di follia si trova
candidi. Passando il tempo a creare, in qualche modo mi dà più li- nel Betak Clandestino, un rifugio al piano rialzato della casa na-
bertà il fatto di non avere alcuna influenza artistica intorno a me. scosto dietro uno specchio in stile Lewis Carroll: «A me e a Sofia
E spesso non appendo nulla, appoggio soltanto. C’è un lato più ef- sono sempre piaciute le stanze nascoste, e ci piace fare festa, così
fimero, preferisco che le cose non vengano fissate». ho deciso di creare un intero bar. Questo bar può essere utilizzato
Solo la camera da letto principale ha una parte di parete in- anche come discoteca, cinema, sala di meditazione, camera degli
teramente rivestita con una boiserie italiana del XVIII secolo, ospiti, in un ambiente fantasmagorico dove il soffitto è decorato
mentre lo spogliatoio è ornato da un antico pannello giappone- con un cielo stellato ispirato a una mappa del XVII secolo, disse-
se. La passione per il Giappone ha portato Alexandre a immagi- minato delle costellazioni zodiacali di ogni membro della famiglia.
nare un decoro dipinto – ora edito da Pierre Frey – per le pareti È bello mettere un po’ di follia nella nostra vita!». ○
247
YACHT
La performance, le innovazioni hi-tech, le soluzioni sempre più green. E poi l’eleganza,
i materiali, i layout e il décor firmati da grandi nomi. Ecco il presente (e il futuro) della nautica
a cura di testi
Potenza (quella delle navi militari), comfort ed eleganza sot toUn render del C127 in naviga-
zione: 58 metri costruiti su misura.
nel nuovo 58 metri di Codecasa, il C127 in basso Bridge Deck di Codecasa
58 – Costruzione C127.
250
YA C H T
dall ’ alto
La cabina armatoriale, con
l’ampia vetrata. Lo yacht ha altre 5
cabine per gli ospiti e 6 per l’equi-
paggio. Il sundeck, con la piscina
e i lettini. a destra Il grande salo-
ne principale.
Foto Courtesy Cantieri Navali Codecasa (1). M2 Atelier (2)
COSTRUZIONE C127
Codecasa
Lunghezza: 57,80 m
Larghezza: 10,50 m
Motori: 2 Caterpillar 3516E
(2525 kW / 3386 hp @ 1800 rpm)
Velocità massima: 20 nodi
Velocità di crociera: 16 nodi
251
ARCHITECTURAL DIGEST
SILENZIO, SI NAVIGA
Fino a 12 ore di autonomia in rada, 170 mq di pannelli solari, zero emissioni: il nuovo
catamarano Widercat 92 di LUCA DINI Design & Architecture pensa e viaggia eco
252
YA C H T
253
ARCHITECTURAL DIGEST
Coniuga il meglio del design residenziale Il suo nome, Kenshō, viene dal giapponese e, a
spanne, si può tradurre come vedere l’essenza.
e nautico Kenshō di The Italian Sea Group, Un traguardo frutto di un lavoro di cesello, non
il mega-yacht che rivoluziona la vita in mare certo di una scoperta casuale e subitanea: «In-
tegra le migliori idee del design residenziale e
KENSHŌ
The Italian Sea Group
254
YA C H T
255
ARCHITECTURAL DIGEST
IL DOMINATORE
DELLE ONDE
256
YA C H T
M A N G U S TA 1 0 4 R E V
Mangusta
Lunghezza: 31,80 m
Larghezza: 7,1 m
Motori: 2 x MTU 16V 2000 M96L
2600 HP @ 2450 RPM (1939 kW). 2
X WATERJETS KAMEWA S63-4
Velocità massima: 35 nodi
Velocità di crociera: 25 nodi
257
1 O SA LON E N AU TI CO I N ACQUA D ’ E UR O PA
O6 11
S ETT.
2O22
Il lusso si dà appuntamento con lo yachting
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accesso al club VIPÉ
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
ITALIAN STYLE
259
ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
QUESTIONE DI SILHOUETTE:
D U E M E G AYA C H T
CHE CORRONO NEL BLU
260
ARCHITECTURAL DIGEST
Linee tese e filanti per un carattere sportivo e interni dalle grandi ampiezze
per la convivialità insieme a un concept dal sapore tropicale
per un’atmosfera gioiosa: le due anime del mega-yacht RIO di CRN
sopraCRN M/Y RIO in navigazione. È l’ultimo superyacht true custom in acciaio e alluminio del cantiere navale CRN realizzato in collaborazione con lo studio di design
e architettura Omega Architects, per il concept degli esterni, e con lo studio di design Pulina Exclusive Interiors, a cui sono stati affidati gli interni.
262
YA C H T
263
F OR S OM E ON E
IT ’ S A SH A PE .
F O R U S IT ’ S
A N A MA Z IN G S C U L PT U RE .
Cruising is an art with Custom Line. An accomplished exponent of timeless Italian excellence from its very inception, Custom Line is on a mission
to create exquisite, unmistakeable designs that combine cutting-edge technology and ingenious functional solutions, to deliver an extraordinary
experience for every owner. Because cruising is the art of going beyond. The art of being different.
customline-yacht.com
ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
UN TIPO IRRESISTIBILE
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
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Superfici e volumi extra, luce, artigianalità (e la sensazione
di camminare sull’acqua) nel 30 metri di Next Yacht Group
UNA TERRAZZA
SULLE ONDE È come camminare su una promenade in con-
tinuo movimento, quasi come volare rima-
nendo sospesi sull’acqua. Già, nella versione
«Walkaround» del Maiora 30, il fly corre da
prua a poppa senza interruzioni, impedimen-
ti, scalini, altri ostacoli. Diventa un unicum di
un’area all’aperto che misura circa 120 metri
quadri: uno spazio generoso per socializzare o
trovare un angolo tutto per sé. Dove riposare
all’ombra accarezzati dalla brezza, organizzare
sopr aIl Maiora 30 di Next Yacht
Group in navigazione. un cocktail o imbandire una tavola per la cena.
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
MAIORA 30
Next Yacht Group
Lunghezza: 30,5 m
Larghezza: 7,50 m
Motori: 2 X MTU 12V2000M96X
2000 hp/each (1472 kW @ 2450 rpm)
Velocità massima: 23 nodi
Velocità di crociera: 20 nodi
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
sopra Triumph 65M, le cui linee esterne, filanti e scolpite, sono Delle molte definizioni possibili, una più di
opera di Cassetta Yacht Designers. sot to L’interno del beach
club progettato dallo studio Green & Mingarelli Design che ha
tutte sembra stare a pennello a Triumph 65M,
disegnato gli interni combinando lusso e stile etnico. il nuovo arrivato della famiglia Custom di Be-
netti: cosmopolita. Una sovrapposizione d’i-
dentità plurime coerenti tra loro, che conflu-
iscono su un 65 metri carico di suggestioni.
Ecco l’american bar all’aperto, nella
grande area dining di poppa; la palestra con
la sua vetrata scorrevole e l’area condizionata
di serie, per allenarsi pure quando il sole batte
feroce. Potrebbe appartenere a un qualunque
hotel a cinque stelle intorno al mondo, così
come la suite armatoriale che, di fatto, è un
appartamento: misura più di 130 metri qua-
dri, comprende uno studio e una zona lounge,
prosegue ancora con un’ampia terrazza ester-
na da cui spiare i soprassalti delle onde.
Il viaggio prosegue nelle decorazioni, a
cura dello studio Green & Mingarelli Design,
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
TRIUMPH 65M
Benetti
Lunghezza: 65,40 m
Larghezza: 11,20 m
Motori: MTU 12V 4000 M53
Velocità massima: 16,5 nodi
Velocità di crociera: 12 nodi
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A Z I M U T YA C H T S . C O M
EMOTIONAL INTELLIGENCE
Inspired by an affinity for grandeur, the Azimut Grande Series is a spectacular collection of
works of art that combines advanced technology with engineering mastery. Visionary design
reimagines the function of space with surprising innovation, revolutionizing the onboard
lifestyle through the creative touch and aesthetic of authentic Made in Italy.
A Z I M U T. DA R E T O A M A Z E .
Esterni di ispirazione automotive e interni domestici Una logica degli opposti, realizzata con co-
erenza e capacità di andare oltre l’ordinario.
per il cruiser Baglietto. Contemporaneo e accogliente Un viaggio tra vicino e lontanissimo: nono-
stante sia pensato per crociere transoceani-
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YA C H T
M / Y AT T I T U D E
Baglietto
Lunghezza: 41 m
Larghezza: 8,70 m
Motori: 2 x CAT C32
(1193 kW ciascuno)
Velocità massima: 17,5 nodi
Velocità di crociera: 15 nodi
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ARCHITECTURAL DIGEST
UN NUOVO
RINASCIMENTO
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YA C H T
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Beyond marine furniture.
POLTRONA FRAU
custominteriors@poltronafrau.com
IMPATTO MORBIDO
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
Lunghezza: 29,63 m
Larghezza: 7 m
Motori: 2 x 1550 Hp MAN
Velocità massima: 20 nodi
Velocità di crociera: 16 nodi
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M O T O P A N F I L O
LUSSO MINIMAL
Zuccon International Project.
Si adattano all’interno come all’esterno, han- specificatamente per il segmento nautico dei
no un design senza tempo che funziona in superyacht», spiega Nicola Coropulis, Ceo di
ogni contesto, tanto sfarzoso quanto mini- Poltrona Frau.
mal. Hanno volumi generosi ma in dimensio- Non si tratta certo di un debutto: già a
ni contenute, per limitare l’ingombro a bor- partire dagli Anni ’30 il brand creava arredi
do delle imbarcazioni. Una soluzione pensa- per i lussuosi transatlantici dell’epoca. «Ho
ta per sposare estetica e praticità. Sono alcune affrontato il progetto secondo un principio
delle caratteristiche che definiscono il sistema di illusione», racconta Bernardo Zuccon, che
di sedute modulare Jacques-Yves, il primo frut- guida lo studio assieme alla sorella Martina:
to della collaborazione tra Poltrona Frau e lo «Ci ha permesso di arrivare a un oggetto che
studio Zuccon International Project. a prima vista appare destinato a un uso dome-
«Vogliamo stabilire un legame ancora stico, ma che in realtà presenta tutte le fun-
più solido con il cliente e presentarci al mer- zionalità più tipiche legate alla tradizione dei
cato con un prodotto innovativo e pensato mobilieri per imbarcazioni».
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
PICCHI EMOTIVI
sopra Il varo del Ferretti Yachts 860 presso il cantiere di Cattolica. La barca, di profilo, è immortalata nell’attimo in cui ha toccato l’acqua per la prima volta.
sot to Un rendering del salone del main deck con la zona living e la zona pranzo.
Un po’ come a casa: quel piacere di sentir- studio IdeaeItalia per gli interni. Due le
si a proprio agio, circondati da oggetti che traiettorie: quella classica, con colori scu-
hanno un valore, in ambienti densi di si- ri e caldi definiti da contrasti importan-
gnificato. Con questo motivo sullo sfondo, ti; quella contemporanea, dalle tonalità
Ferretti Yachts 860 ostenta versatilità e fa- chiare, fresche, che digradano fino a un
miliarità, comfort e design. Valori accen- bianco totale.
tuati da alcuni picchi e motivi dominan- Ferretti Yachts 860 è una scoperta, un
ti: le tante curve, le geometrie d’ispirazio- affastellamento di ritrovi qui intimi, lì co-
ne art déco; la scala sinusoidale, raccordo rali. Le cabine sono quattro: la armatoriale
tra il ponte principale e l’inferiore; le am- a centro barca, la vip a prua, più due dop-
F E R R E T T I YA C H T S 8 6 0 pie vetrate, che invitano la luce. Una pro- pie. Il pozzetto sfoggia un parapetto in cri-
Ferretti Group va di ricercatezza e sobrietà, di lusso sen- stallo, una coppia di divani, un vasto tavo-
za esasperazioni. lo centrale. Poi, ecco la beach area con ac-
Lunghezza: 26,95 m Questo flybridge, emblema dello stile cesso al garage, dove riposano un tender e
Larghezza: 6,22 m
Motori: 2 x MAN V12 made in Italy, sintesi di capacità costrutti- una moto d’acqua a due posti: un plus non
1800 mhp / 1324 kW a 2300 g/min; 2 MAN va e tecnologica del cantiere di Cattolica, da poco per la categoria dell’imbarcazio-
V12 2000 mhp / 1471 kW a 2300 g/min
Velocità massima: 28 e 32 nodi
ha la firma dell’architetto Filippo Salvet- ne. Così gli ospiti possono lanciarsi in av-
Velocità di crociera: 24 e 27 nodi ti per la progettazione degli esterni e dello venture tra le onde, prima di risalire a casa.
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Iseo · A q u a r i va Super · R i va m a re · D o l c e r i va · 5 6’ R i va l e · 6 6’ Ribelle · 68’ Diable
76’ Perseo Super · 76’ Bahamas · 88’ Folgore · 88’ Florida · 90’ Argo · 102’ Corsaro Super · 110’ Dolcevita · 130’ Bellissima
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A FERRETTI GROUP BRAND
ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
A PIEDI NUDI
«Perseguire l’eccellenza, senza se e senza ma. prodotto si possa pulire facilmente, non si usuri».
Puntare tutto o quasi sul concetto del fare su Quanto al linguaggio espressivo, ci sono ele-
misura. Una scelta azzeccata, che ci ha consen- menti ricorrenti, un lessico universale da decli-
tito di superare le severissime barriere d’ingres- nare a piacere: «Abbiamo un’eccezionale desi-
so del mondo della nautica di lusso e posizio- gn library costruita in tutti questi anni. C’è la
narci tra i primi attori del settore». Così Vin- scelta dei colori e dei toni, in generale chiari, ri-
cenzo Solenne, fondatore e Ceo di Luxury Car- lassanti, per lasciar parlare il mare e il cielo che
pet Studio, racconta il continuo percorso di cre- circondano lo yacht».
scita della sua azienda, che l’ha portata a dise-
gnare e realizzare moquette e tappeti per i prin-
cipali cantieri navali italiani e stranieri.
L’handmade, accanto a un profondo
know-how tecnico ed estetico, sono i pila-
stri della società con sede a Seregno e attivi-
tà in ogni parte del mondo. Altro valore, la
sostenibilità: «Ricerchiamo materiali recu-
perabili o riciclabili, studiamo le dimensioni
del manufatto per ridurre al minimo gli spre-
chi». E la qualità è assoluta, che si tratti di la-
na, seta, loro incroci. È durabilità: «Chi vive
in barca vuole camminare a piedi nudi, dun-
que calpestare una superficie morbida è una
necessità primaria. Come è essenziale che il
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ESCAPE
FROM
PORTOFINO
IL MOTOSCAFO FELICE
testo Elena Dallorso
Foto Emanuele Scilleri (1). Francesco Rivetti (1). Filippo Rolfi (1)
ni Nautica sul Lago d’Iseo, i maghi del re- ralezza e semplicità spesso si parla di “af-
stauro di questi gioielli d’epoca. finità elettive”. A noi piace definirle “af-
Dopo l’esordio del- finità selettive”, perché
lo scorso anno con Mr. catturano e poi estrapo-
Brainwash, che ha “ve- lano il prodotto espres-
stito” gli interni di un Ri- sivo della pittura e del
va Aquarama Super, Belli- design da un lato, della
ni continua il suo percor- passione e della tradizio-
so inedito nel campo della ne dall’altro, per rimesco-
Street Art: in collaborazio- larle in una nuova e unica
ne con la Galleria Deoda- espressione d’arte», dice
to Arte, ha selezionato Ro- Battista Bellini, ammini-
mero Britto per realizzare stratore delegato di Belli-
un Riva Aquarama unico, ni Nautica.
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PARIS NORD
VILLEPINTE 08-12 SEPT. 2022 #MAISON
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
BLUE CARPET
È un rito con dentro un record: apre ufficial-
mente la stagione nautica ed è il più grande sa-
lone in acqua d’Europa. Senz’altro è anche uno
dei più consolidati, eleganti, ricchi di simboli-
smi: va avanti da 45 anni e si snoda lungo l’in-
tera, celebre Croisette.
Il Cannes Yachting Festival, in programma
dal 6 all’11 settembre, ritorna con la sua liturgia,
presentando il meglio dell’offerta mondiale del-
la creatività sull’acqua.
Per raccontare l’identità della nuova edizio-
ne, ha raccolto nel suo manifesto un superyacht,
un catamarano a vela e un dayboat, tre delle bar-
che più rappresentative della kermesse, che
nell’edizione precedente ha riunito 620 imbar-
cazioni e circa 600 espositori, brillando per i nu-
meri e per l’eclettismo della sua proposta.
«Il nostro obiettivo per il 2022», spiega
la direttrice Sylvie Ernoult, «è quello di arric-
chire l’offerta della manifestazione e di dare
al contempo sempre più visibilità agli approc-
ci eco-responsabili, alle nuove tecnologie e al
sopra Vista aerea sul Vieux Port, sede del Cannes Yachting Festival insieme a Port Canto, che lusso nella sua forma più nobile». Senza mai
riunisce le imbarcazioni a vela. sot to , da sinistra Un momento del Concours d’Élégance, spet-
voler stringere su un target specifico: il salone è
tacolo di barche a motore sotto i 12 metri. La Luxury Gallery, spazio dedicato al lusso, all’arti-
gianato e al lifestyle all’interno del Palais des Festivals au Vieux Port. aperto ai veterani del settore, agli addetti ai la-
vori, ma anche ai curiosi che vogliono scoprire
da vicino il design che abita nel blu.
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ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
sopra , da sinistra
Due momenti del Monaco Yacht Show: The yacht «Seducation», un gioco lessicale, una fusione
design & innovation hub, spazio dedicato ai progetti di stile e la visita
ai superyacht presenti nel porto. sot to Il porto di Fontvieille a Monaco.
di educazione e seduzione: non uno scontro,
piuttosto un incontro. Il risultato è il nome e il
cappello di un ricco programma diviso per aree
tematiche, per far crescere nel pubblico la cu-
riosità e la passione verso la nautica. È una del-
le tante anime del Monaco Yacht Show, in pro-
gramma dal 28 settembre all’1 ottobre. Un inca-
stro, anche, di luoghi e di racconti: ecco lo spa-
zio «The yacht design & innovation hub» che
evolve, diventa un ponte fra stile e innovazio-
ne, tra le soluzioni estetiche più ricercate, raffi-
nate, d’avanguardia, in mostra accanto ai trend
futuri del mondo dei superyacht.
La manifestazione intercetta le urgenze
della contemporaneità, abbinandogli un lato
meno serioso, quasi ludico, senza essere mai
fuori fuoco. Tra le novità della prossima edi-
zione, il «Sustainability hub», sezione dedica-
ta alle aziende specializzate nelle tecnologie in
grado di ridurre l’impronta ambientale delle
barche. E poi, un’altra primizia stretta in un’e-
tichetta che è già un programma: l’«Adventure
Foto ©Monaco Yacht Show
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baglietto.com
ARCHITECTURAL DIGEST YA C H T
Dal 22 al 27 settembre va di scena il 62° Salone Nautico Tra i suoi appuntamenti principali c’è la terza
edizione del «Design Innovation Award»: i pre-
Internazionale, con oltre 1000 barche in esposizione
mi assegnati alle novità in mostra, a quelle capa-
GENOVA AL CENTRO
ci di eccellere per ricerca, sostenibilità, qualità.
Ad assegnarli, una giuria di esperti composta da
rappresentanti di vari Paesi. Il Salone Nautico
Internazionale di Genova, organizzato da Con-
findustria Nautica, ha un feeling naturale con il
design, con un giusto accento d’orgoglio tricolo-
re: è il punto d’incontro dell’eccellenza italiana
nel settore e un riferimento per il mercato globa-
le. Una piattaforma di confronto attiva 365 gior-
ni l’anno, non solo durante la manifestazione.
L’edizione di quest’anno, la numero 62, in
calendario dal 22 al 27 settembre, si presenta
con i migliori auspici: già a giugno aveva fatto
registrare il tutto esaurito da parte degli esposi-
tori, sia locali sia provenienti dall’estero. Oltre
ad ammirare le loro creazioni, si potrà parteci-
pare a eventi e workshop, affiancati da conve-
gni e seminari tecnici sulle ultime innovazioni.
In attesa del prossimo anno, quando sarà pron-
to il nuovo waterfront di Levante, che aumen-
terà l’impatto funzionale e spettacolare del sa-
lone, enfatizzandone ancora di più la centrali-
tà nel Mediterraneo.
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CERSAIE
OPEN TO EVOLUTION
Bologna, 26 - 30 settembre 2022
CONFINDUSTRIA CERAMICA
ARCHITECTURAL DIGEST FL ASHBACK
Lo stile fa 90
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