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27.
MARCO ZANUSO
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andrà a finire la poltrona, non dipende dall’architettura, il prodotto in sé da carattere
agli interni.
La struttura è in
tubolare
metallico (da
Bauhaus). Ha il
famoso
drappeggio.
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Modularità, standardizzazione. Pensato per gli spazi pubblici. Parte da un modulo di
20 cm. L’imbottitura è in poliestere o schiuma poliuretanica. Viene presentato il
prototipo ma ha un problema d i giunzione, quindi non risulta economico. Nel 2003
viene messo in produzione grazie al superamento dei limiti.
In plastica snodabile.
La scocca è in materi
ale plastico, colorato
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con anche la maniglia estraibile. Nasce il concetto
di PORTABILITA’. H a due antenn e, una si ripiega,
una si può mettere sotto.
DI EMERGENZA, 1972
Nel 1972 si tiene al MoMa ”Italy the New Domestic Landscape”. Sociale,
modulazione, estetica, tecnologia ecc….
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E’ una specie di container che si apre creando
un vero e proprio ambiente per 2/4 persone
dotata di tutto ciò di cui si aveva bisogno.
Sponsorizzata da Fiat per la mostra al MoMa
del 1972. Mondo dal quale attingere per gli spazi piccoli.
Casa di vacanza privata. Cerca di entrare in relazione con la natura, anche il materiale
è locale. Lo spazio è vicino alla natura e alla tradizione.
SPREMIAGRUMI, Compasso
d’Oro, 1959
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SEDIA IMPILABILE STAMPADA A INIEZIONE, Kartel Joe Colombo, 1955
Teodoro, Zanotta,
1968
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E’ riempito con palline di polistirolo. E’ una protesta contro il salotto borghese a
favore della libertà di progettazione.
POLTRONA SAFARI,
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CACTUS
POLTRONA BOCCA
CAPITELLO
DIVANO SUPERONDA,
Poltronova, 1966, Archizoom
Associat
SEDIA MIES VAN DER ROHE, Knoll, 1929, Esposizione universale di Barcellona,
Struttura metallica con tessuto elastico che prendeva forma durante la seduta.
POLTRONA BLOW (’67), E POLTRONA JOE (’70) De Pas, D’urbino, Lomazzi, Carla
Scolari
POLTRONA UP5, Gaetano Pesce, C&B (poi B&B), 1969 (anno dello sbarco sulla luna)
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Viene venduta in busta. Come funzionava?
L’utente a casa apriva la busta e il poliuretano
con l’aria si espandeva. Dopo alcuni anni venne
sospesa la produzione perché rilasciava gas non
raccomandabili. Successivamente venne messa
in produzione già gonfiata. Il servi zio
fotografico che gli viene fatto è stile futuristico.
29. (seconda)
IGNAZIO GARDELLA
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occupati uno a ciascuno dai progettisti.
Edificio che si apre su un giardino e cerca di visualizzare il
più possibile il verde. Appartamento di Gardella:
appartamento per alta borghesia, ma rispetto allo schema
rigido egli cambia in parte il suo progetto, si hanno ancora
in un certo senso le enfilades, ma sono più continue. Zona
pranzo ancora caratterizzata da un sistema di aperture ad anta a tutta altezza che la
può chiudere completamente rispetto al soggiorno.
Le terrazze occupano un area molto vasta e ricavano delle vere e proprie corti in
modo che il verde entri nella casa.
Pareti che si fanno attrezzatura a tutta altezza, busti di eredità familiare.
Zona da pranzo isolabile. Effetto di continuità della parete che in realtà non esiste.
SEDIA PICCI
sedia pieghevole che prende ispirazione da un oggetto di
uso comune, la sedia sdraio, la novità è il colore e la
ridefinizione delle dimensione.
Eredità degli anni '30: l'orgoglio della modestia, che deriva
da Giuseppe Pagano.
“Mostra dello Standard”, X Triennale, 1954.
Creazione di una serie di prodotti standardizzati,
economici e rivolti a tutti. All'interno della mostra
vengono esposti anche una serie di oggetti più particolari:
TAVOLINI SOVRAPPONIBILI
in compensato di betulla e mogano, Azucena di
Magistretti,
realizzati con un piano di ebano e le gambe in ottone
o rame. Prodotto di serie accostato a sedie storiche.
Vico vuole operare per il più grande numero di
persone possibile, quindi troverà il modo di
diffondere le idee attraverso i nuovi materiali pur
mantenendo eleganza nelle case di tutti, andando a
collaborare con le industrie emergenti del design.
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Studio-biblioteca: non abbassa il soffitto, ma crea una
scaffalatura fino ai due metri e nella parte
sovrastante appende quadri, una sorta di
pinacoteca personale che ridimensiona questo
spazio fuori misura, lo fa quindi con elementi
che non toccano la struttura.
Arredi: lampada a Imbuto di Caccia Dominioni, sedia
Thonet, un tavolo disegnato da lui. Normalmente le pareti di Vico sono bianche,
come una tela per i libri, fondamentali in una casa, e per i quadri, che risaltano
maggiormente, gioca con colori diversi nell'arredo e nella pavimentazione.
Appartamento per i ragazzi: è più basso e li collega con una scala, apertura ad
orecchio, con un arco di scarico da una parte e dall'altra una parte curva che si rifà
alla forma umana più ampia che inquadra perfettamente l'uomo, scaletta fatta da
cubi, elementi che fanno da gioco per i bambini.
In funzione del bambino si possono pensare soluzioni su misura infantile.
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Uno dei
quattro
edifici,
insieme
alla Torre
Velasca,
presentati
al
congresso
internazionale di architettura moderna nel 1959, il CIAM,
uno di quelli dove è stato stabilito l'Existenzminimum, che
sanciranno la fine del CIAM per il reinserimento
dell'architettura nel solco della continuità della storia,
teorizzato da Rogers. (Ritorno alla qualità)
E' un'architettura formata da volumi aggregati gli uni agli
altri in maniera aggressiva, ci sono caratterizzazioni: le scossaline che riparano i
davanzali, le persiane, l'adattamento alla topografia del sito, queste cose sono state
lette come un allontanamento dall'ortodossia dei principi del razionalismo.
Ci stiamo aprendo agli anni 60-70 → la camera si affaccia sulla zona giorno, denuncia
LIBERTA' di formalità e di comportamenti.
Copertura a terrazze verde, camino di forma scultorea, piani curvilinei che si
ricorrono all'interno dell'appartamento, rincorrersi di prospettive curve.
DALU’ (1965)
lampada nata dal materiale plastico con spessore sottile, ripiegato, la
resistenza e la solidità dell'oggetto è dato dalla forma e dalla piegatura
ECLISSE (1965)
costituita da
tre semisfere
agganciate le
une sulle altre
su un unico
asse, nata
perché il
proprietario di Artemide chiede di inventare
una lampada da comodino, diversa dalla abat-jour tradizionale.
Unica lampada in metallo, altre in materiale plastico.
Vico rivisita la lanterna cieca della Parigi ottocentesca di Victor
Hugo.
CHIMERA, (1966)
nasce dalla piegatura a soffietto di un foglio di policarbonato bianco
resistente.
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Chimera entra nel pavimento di Cerruti, lo stilista, con i cuscini a pavimento che
caratterizzano il modo di vivere libero. Gioco di dislivelli con soppalco e soffitto
tagliato a mezzaluna, come faceva con le pareti, ambiente dominato dal vuoto. Zona
SELENE, (1969)
sedia coloratissima, stampata in un pezzo unico, gambe portanti sembrano derivate
da Chimera, ricerca per alleggerire sempre più la massa
di materiale utilizzato rendendo però la sedia
resistente. Questa si differenzia per sottigliezza e leggerezza dalla sedia della Kartell
per bambini da Zanuso e da quella di Joe Colombo
SEDIA PIA
MANGIADISCHI, Bellini
KAR-A-SUTRA, Bellini
Una macchina può essere vissuta come
un ambiente libero. un successo
incredibile, crea un concept di interno
auto, ispirato al mangiadischi di Bellini,
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dimostrando come uno spazio come quello può essere vissuto in modo libero e
informale, come il sacco è un modo informale di concepire lo star seduti. Qui
funzionalità (abitabilità interna e comunicabilità fra gli utilizzatori) è accompagnata
da fantasia, eccentricità e anticonformismo.
MOBILI IN FIBERGLASS, mostra Italy, The new domestc landscape, Kartell, MoMa,
New York, 1972
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STANZA PER FARE ALL’AMORE, Mostra “La casa abitata”, Firenze, 1965
TRE VASI
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E’ il periodo in cui sta male, sta per morire. L’utilizzo del colore scuro e tenebroso è il
riflesso dei suoi sentimenti.
MEMPHIS, 1981-1987
Emblema del
design radicale.
Da apparecchi
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elettronici al design degli interni alle arti decorative (comprendendo anche il disegno
di gioielli particolari). Quando Sottsass capisce
che Mendini è interessato al design arte, al fare
tutto a mano, si stacca e costituisce il gruppo
Memphis nel 1981, con De Lucchi, Tuhn, Branzi,
Umeda (giapponese), Hollain (viennese del
postmoderno)... suoi allievi.
Lavorano e presentano un numero importante di
pezzi, all'inaugurazione del negozio c'erano 2000
persone, folgorate dalle novità e capiscono che è
successo qualcosa che travalica la storia del design italiano. Il design diventa
globalizzato, non si era mai visto un gruppo tale in Italia, grazie ai suoi contatti
internazionali è riuscito a coinvolgere un gruppo di persone da tutti i paesi. Una sera
loro erano assieme e il giradischi si era incantato su una canzone di Bob Dylan,
Memphis e decidono di chiamare così questo lavoro.
Sottsass era il mentore di questo gruppo
JOE COLOMBO
Negli anni 60 considerato uomo del futuro, oggi uomo del presente.
Si chiama Cesare Colombo, nasce a Milano e le sue passioni sono disegno e pittura,
si iscrive all'accademia delle belle arti e frequenta il mondo dell'arte, insieme agli
amici Enrico Bai e Sergio D'angelo, comincia a frequentare ambienti collaterali, le
'cave'. Progettista diverso dalle altre generazioni, mondo di riferimenti e
comportamenti che si discostano molto. Incomincia a vivere una vita molto più
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vicina alla nostra, cominciano ad affrescare gli ambienti e fondano il movimento
della Pittura Nucleare, fondata sull'energia, vista in senso negativo, come energia
distruttiva, ma vista anche in senso neutro in quanto è l'uso che se ne fa che ne
determina positività o negatività, vi vedono il lato di energia creativa, che può
produrre qualcosa di nuovo, macchie di colori, grumi che vanno a sollecitare a
seconda una sensazione drammatica, o una vitalistica, energetica.
In questo mondo fantasioso e creativo, lui rivolge le sue attenzioni anche al mondo
dell'architettura, frequentando la Milano al di fuori degli ambienti accademici, spinto
da Munari, legato al Mac, Movimento Arte Concreta, egli lo convince che il mondo
dell'arte non è più legato tanto alla pittura o scultura, quanto alla creazione di nuovi
oggetti innovativi, e lo spinge a dedicarsi al design, strettamente connesso
all'architettura a quel tempo.
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INTERNO: dall’ingresso ci sono una serie di pedate che sollevano, e una serie di ele
menti a soffitto che abbassano, creando anche una specie di scaffali. Abitare nuovo!!
COLORATISSIMO (toni lilla, giallo, azzurro…). Definisce spazi non separati da bariere
fisiche ma grazie a volumi. Il divano è ricavato grazie ad un sistema di pedane
(pedane che contengono impianti). Crea anche degli effetti di luce, come ad
esempio oggetti illuminanti incassati nei controsoffitti ecc…..
STANZA DA LETTO:
abbassa il soffitto
sopra il bagno. Le
tende sono in
tessuto, girabili, che
schermano la finestra. Il
letto non ha la testata tradizionele ma funge da
mobile d’appoggio. Soppalco sotto usato con mobili contenitori. SOLAIO:
controsoffitto luminosissimo. SPAZIO LETTO: i letti hanno dei cassetti sotto utilizzati
in sostituzione ai mcomò tradizionali.
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Questo modo di concepire la casa è svincolato dalle regole
precedenti.
UNITA’ DA CUCINA MINI-LITCHEN, Boffi, 1963 (medagli argento alla Triennale del
1964)
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POLTRONA ELDA, Prod. Confort, Gruppo Fratelli
Longhi, 1963
Il nome tende a supportare più usi. Il sedile è indipendente dalle gambe. Si possono
graduare le altezze dei piedi ni fino a pensarla per l’altezza di un bancone del bar. E’
impilabile.
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I cuscini sono collegati attraverso delle cinghie di
pelle. Sono montabili in più configurazioni. Poltrona
fatta da cilindri di gommapiuma rivestiti da tessuto
o pelle. Il cilindro da solo non funziona, va montato
agli altri per dare una forma alla poltrona, venduto
smontato come cilindro che contiene gli altri. Nasce
dall'idea di flessibilità all'interno dell'abitazione. La
si può comporre a proprio piacimento, è come una
chaise longue proiettata nel futuro.
Composta da
due cuscini imbottii con degli automatici
collegabili tra loro con cinghie di pelle e ganci. La
si può costruire in base alla configurazione che si
preferisce → evoluzione marcata nel modo di
sedere che dimostra il cambiare dei
comportamenti della società nel tempo, una
trasformazione che si lega a una lettura dinamica
della casa, perché questo senso di comporre e
ricomporre la casa è legato all'introduzione del quarto parametro temporale
nell'abitazione, contenitore unico, articolato in volumetrie, ma un solo spazio per
l'abitare, sovrapposizione degli spazi in base al loro tempo di utilizzo e quindi
riduzione della superficie abitativa necessaria. Concezione vicina a quella di Gio
Ponti, con La casa adatta, arriva alle sue stesse conclusioni in maniera più classica.
HABITAT FUTURIBILE VISIONA 1, 3 blocchi: central living + night cell + kitchen box,
1969
203
Lo spazio è unico e trasformabile
in base al tempo (come aveva
pensato anche Gio Ponti). Spazio
realizzato pensando all’idea dei
blocchi funzionali: attrezzature
che inglobano una serie di elementi caratteristici dell’abitare
italiano. Zona soggiorno, zona notte, zona bagno e blocco
cucina e salotto… tutto spostabile!
armadio,
toilette, t v, radio ecc.. E si
può chiudere per privacy.
Solo il pranzo e salotto sono insieme. Il tavolo si trasforma in un
mobile bar. Le sedie sono multi-funzionali, possono passare da
sedie per sedersi a mangia a se die per rilassarsi.
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Contiene tutto per la casa, è una parete tutta apribile e composta. Non avrà seguito
perché troppo lanciata verso il futuro e perché poi lui muore.
Attrezzano con
pareti a
scomparsa il
salotto, c he di
sabato viene
usato come
sinagoga, mentre
il resto del tempo
della settimana
come soggiorno. La zona notte non
deve essere necessariamente separata
dalla zona giorno, ma può essere
un’estensione, tramite porte scorrevoli
si può decidere cosa farne. La sedia del Politecnico
nell’atrio è disegnata da loro, ma in accordo con
uno del Politecnico hanno deciso di metterla in
produzione nel laboratorio di interni e di utilizzarla
in università.
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E’ la casa di ca mpagna di un calciatore. Lo spazio è flessibile. La zona giorn o
occupa l’ingresso della casa.
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ACHILLE E PIER
GIACOMO
CASTIGLIONI
La casa in mostra, in F. Irace (a cura di), Storie di Interni, Carocci, Roma 2015
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TUBUNO,
Arreduce
1949, poi
Flos 1974
Economia e
razionalità di
produzione
Tubino arriva
dagli USA.
E’ un tubo con un treppiedi, è una lampada che si può spostare con facilità, leggera.
210
XV MOSTRA DELLA RADIO, Triennale di Milano, 1948
Programmazione
settimanale. Spirale che si avvolge al
soffitto.
PADIGLIONE RAI, 30° fiera di Milano, 1952, grafica Bruno Munari, pittore E. Taiut
Ci sono una serie di pedane circ olari: su una pedana c’è cosa
c’era pri ma dell’avvento della tel evi sione, sull’altra pedana
c’è dopo l’avvento della televisione. Iniziano a veders i pezzi
di design, come pareti arredate ecc…..
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Vengono mostrati una serie di prodotti di design (dagli
elementi illuminanti al motore di un
motoscafo, a dei secchi di plastica…)
che vengono accostati per utilità e
funzione, per tipo di materiale o per f
orma.
Lo spazio è ricoperto da degli shed che fanno passare la luce, ma dato che vogliono
che l’attenzione sia attirata dagli oggetti, coprono le finestre laterali di nero, la luce
allora entra solo dall’alto e riflette su questi coni giganti appesi a soffitto che
sottendono gli oggetti sottostanti. Le piattaforme sottostanti sono bianche e
poggiano su pezzi neri, in modo tale che sembra che galleggino.
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Il soggiorno è informale con
delle caratteristiche che
alterano le regole delle
etichette passate. Il soggiorno
contiene il lavandino, con il rit
ratto del padre e il mosaico di
un amico. C’è un tavol o sul
quale si può fare quals iasi
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POLTRONA SANLUCA, Gavna 1960, poi Knoll dal 1990, Bernini
La critica associa queste linee al Neo Liberty, quindi legata all’artigianato, in realtà è
la forza dell’industria.
“I
milanesi
sono dei
bauscia
quindi li
abbiamo
messi in
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vetrina”. Rimandano all’idea del vagone del pri mo secolo. Presente la L MPADA
SPLU GEN BRAU studiata appositamente per il locale, com e an che i bicchieri e le
la spillatrice. La lampada è in alluminio bombato, ed è scavata all’interno per evitare
che si surriscaldi. E’ una lampada saliscendi.
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marmo c’è un buco, in modo che sia comoda da spostare an che con un bastone di
scopa.
Sembra una
colonna. La calotta
è in vetro, coperta
da una lastra in
alluminio che
riflette.
TOIO, 1962
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Sovverte
La struttura
metallica è
ricoperta
da teli e la
calotta è
gonfiabile.
INTERN O:
è una sorta di caleidoscopio. Il pavimento è riflettente. Si moltiplicano le immagini.
C’è un’interattività (per luce ecc….)
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Ambiente arredato per il pranzo. E’ più un’idea dei singoli architetti che l’insieme
della casa arredata: è più la casa dei Castiglioni che la casa in generale per chiunque.
SEDIA TRICK
OROLOGIO
LAMPADA BLACK AND WHITE, un bulbo centrale esce dalla calotta (black), se accesa
ci sono altre 3 lampadine nella calotta (white).
C’è
un’attenzione al packaging.
TARAXACUM e VISCONTEA,
1960,1962, riedizione del
2005 Heisenkell, Flos
In cocum, sostanza
spruzzabile.
GATTO, 1962
TARAXACUM, ‘88
Tantissime lampadine.
Gioco di specchi
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