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S O MM ARIO

Aprile
N. 130 – In copertina, l'attico della nuova Torre Hadid,
a Milano, teatro del nostro servizio Arredo per il Salone del
Mobile 2017. Styling Bruno Tarsia, foto Lorenzo Pennati.

29 Editoriale Milano si veste di bianco. Per il Salone


del Mobile, la capitale del design indossa
il colore dell'eleganza. E lo stile diventa emblema.

EVENTI
31 News Esposizioni, libri, inaugurazioni e opening
nel ricchissimo calendario di questo mese.
51 White Luxury Al Fuorisalone, l'installazione firmata
da Marco Piva in partnership con Marie Claire Maison.
56 Orticola Appuntamento nel salotto green più chic.

DÉCOR
91
59 Allure coloniale Reminiscenze esotiche e ricchezza
esornativa stemperate da cromie di soave luminosità.
66 Oggetti Cult Ritornano gli anni Venti, avvolti da
un'aura aristocratica e illuminati da accenti metallici.
73 "D" Factor L'ultimo enfant prodige della decorazione:
si chiama Luke Edward Hall e vanta collaborazioni illustri.
79 Rosso relativo Le sfumature dalla tinta più intensa
guidano il duo olandese del brand Made by Rens.
83 Atelier à vivre Lo showroom milanese di Gio Pagani,
pensato come uno spazio abitativo per le sue creazioni.

DESIGN
91 Bianco Da Canova a Richard Meier, la storia avvincente
di una cromia simbolo di eleganza e modernità.
12 9 109 Future Lab Trend a confronto: dalle sfumature poudre
147 alle superfici materiche, fino alle suggestioni naturali.

LUXURY
119 New Look Gli accessori must dell'estate dialogano
con carte da parati effetto tessuto e mobili gioiello.
129 Stile à la carte In onore della Fiera del Libro di Milano,
i più sontuosi coffee table book in uscita.

ARTE
147 The Illusionist Alla Galleria di Palazzo Cini, a Venezia,
espone il fuoriclasse del trompe-l'œil Vik Muniz.
154 Full Immersion La simbologia dell'acqua nelle ultime
opere di Giampiero Bodino, in anteprima esclusiva.

66
11 9
21
S O MM ARIO

LE CASE
162 New York Stories Invito RSVP nella penthouse
agli ultimi tre piani del grattacielo più elegante
di Soho. Ospite d'onore: la Grande Mela.
17 2 Glamour assoluto Un signorile ordine simmetrico
addolcito da dettagli sartoriali. È il restyling
di una dimora d'epoca, decorata dal duo Kirsten Kelli.
184 A tutto volume A Dallas, un progetto firmato
Philip Johnson. Spazi immensi e arcate scultoree
accolgono tele astratte e arredamento minimal.
19 4 Visita privata Opere d'arte griffatissime
allestite in una town house di Manhattan.
Come un museo privato, riservato solo a pochi.

ARREDO
20 5 Il cielo sopra Milano Il Salone del Mobile 2017 visto
dall'undicesimo piano della Torre Hadid di Citylife.
214 Modern Living A Milano, l'oasi del buon vivere.

LIFESTYLE 162
218 L.A. Confidential Vitalità della natura e nuovi totem
della modernità: straordinaria Los Angeles.
230 Tropicalia Un eclettico sky garden circonda
la villa del fashion influencer James F. Goldstein.
238 I magnifici 10 Da Rio de Janeiro a Singapore,
gli hotel che vantano le migliori collezioni d'arte.

MAISON SELECTION
25 1 Nuove trame Tessuti e carte da parati, tra
virtuosismi floreali e caleidoscopiche geometrie.

RUBRICHE
251
265 Savoir-vert Grand Tour botanico.
27 1 Primafila Musica. Cinema. Lettura.
282 Le stanze di Jeremiah Goodman.

INDIRIZZI
27 7 Dove trovare i mobili e gli accessori 2 30
di questo numero di Marie Claire Maison.

51

IL PROSSIMO NUMERO
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ITALIANA DIFFUSIONE STAMPA
ISSN 1722-2702 CERTIFICATO ADS
EDITORI
N° 8270 DEL 03/02/2017
GIORNALI
E DIT ORI ALE

MILANO
SI VESTE DI BIANCO
Per il Salone del Mobile, la capitale
e mille sfaccettature croma- del design indossa il colore ne di una violenza psicologica sa-
L tiche e simboliche del bian-
co declinate in una fioritura di dell’eleganza intesa come essenza.
dicamente gratuita, resa ancora
più spietata dall’apparenza wasp
installazioni architettoniche. Lo stile diventa emblema dei protagonisti: assassini seria-
Il colore dell’eleganza all’inse- li dallo sguardo angelico, infila-
gna della sottrazione veste Mila- di CINZIA FELICETTI ti nei loro inappuntabili comple-
no durante l’imperdibile Design ti da golf e con le mani inguanta-
Week (3 – 9 aprile), in occasione te, citazione formale dei drughi
dell’itinerario White in the City. E di Arancia meccanica (1971).
diventa protagonista di questo numero di Marie Claire Maison Anche il pallore della pelle è sempre equivalso a un segno
– partner dell’iniziativa – con una nuova puntata della serie de- di riconoscimento e gli aristocratici proteggevano la carnagio-
dicata alla storia delle sfumature più affascinanti (da pag. 91). ne eburnea con l’immancabile parasole. Lo scopo era di distin-
Emblema di innocenza, il candore assoluto si staglia nel guersi dai contadini, “costretti” all’abbronzatura dalla faticosa
guardaroba letterario accompagnando le eroine dei romanzi ot- attività all’aria aperta. Nelle corti barocche la cipria imperversa-
tocenteschi nella prima fase della vita: quella che le vede anco- va non solo sul viso ma pure sulle parrucche, mentre nel periodo
ra caste e ignare del tragico destino incombente. Basti pensare Romantico un volto smunto, cereo come alabastro era conside-
a Tess dei d’Urberville (1891), l’umile lattaia del Wessex immor- rato prova inconfutabile della malinconia tanto in voga.
talata dalla penna di Thomas Hardy, che trasgredendo l’impla- Il bianco della perfezione ostentata, mascherata o semplice-
cabile codice sociale vittoriano finisce in un vortice di sciagure. mente agognata si propone oggi – al di là delle sue valenze este-
Ritratto Stefania Giorgi

Côté cinéma, nel film Morte a Venezia (1971) – tratto dalla no- tiche – come tratto distintivo di moralità e incorruttibilità. Virtù
vella di Thomas Mann (1912) e diretto da Luchino Visconti – la che finiscono per incarnare il reale valore di un oggetto nei più
pulizia immacolata degli abiti occulta la decadenza dell’anima svariati campi di applicazione (arte, moda, design), spesso coin-
e il disfacimento dei corpi minacciati dal colera. Mentre in Fun- cidente con il rispetto – leggi assenza di sfruttamento – della
ny Games (2007, di Michael Haneke) assurge a rappresentazio- forza lavoro che l’ha prodotto. Per un mondo più etico. l

29
E V E N T IM O S T R E , L I B R I , A N T I C I PA Z I O N I , P R O G E T T I , D E B U T T I .
C A L E N D A R I O D E G L I A P P U N TA M E N T I D A N O N P E R D E R E Q U E S T O M E S E
d i DA N I LO AS C A N I , B E N E D E T TA B E R N AS CO N I , PAT R I Z I A P I CC I N I N I

STYLE
GURU
MARTIN MARGIELA CONQUISTA
ANVERSA CON UNA GRANDE
PERSONALE INCENTRATA SULLA SUA
COLLABORAZIONE CON HERMÈS

Tra sofisticate scenografie e luci


pensate per esaltare il minimo
dettaglio, sfilano le più belle creazioni
griffate dal belga Martin Margiela
e realizzate tra il 1997 e il 2003
per Hermès (nella foto, un outfit A/I
2001-02). L'iconoclasta della moda
ha rivoluzionato lo stile della maison
francese con dodici collezioni dalla
palette monocroma. In mostra anche
l'innovativa linea Transformable,
Foto, Ralph Mecke

gli accessori e gli eleganti gioielli di


Henri d'Origny. Margiela: The Hermès
Years. MoMu Fashion Museum,
Anversa. Fino al 27/8. momu.be
EV EN T I

© Smoking Dogs Films, courtesy Lisson Gallery


MODA
& SHOWBIZ
Mise elaborate e stravaganti,

ULTIMA SPIAGGIA tessuti couture e monili


dal tocco rétro, ma anche piume,
LA TERRA INQUIETA conchiglie e borchie dorate.
La Triennale, Milano. Dal 28/4 al 20/8 Le creazioni di Daniel Lismore
Un racconto del presente inteso come universo instabile e in continuo – indossate da Rita Ora e Nicki
fermento; una polifonia di immagini (qui, Vertigo Sea, 2015, installazione Minaj – sfilano tra le pagine
video del ghanese John Akomfrah) per narrare trasformazioni di questo libro. Daniel Lismore,
epocali, come le migrazioni e la crisi dei rifugiati politici. È il concept pp. 176, €47. rizzoliusa.com
di questo nuovo progetto espositivo della Fondazione Trussardi
(con sessanta artisti invitati), curato da Massimiliano Gioni. triennale.org

CLASSICI
SENZA TEMPO
Durante la Design Week 2017
la lobby del Grand Hotel et
de Milan, in via Manzoni 29, fa da
cornice a ExtraOrdinary Style:
mostra di arredi d'alta gamma
curata da Ciarmoli Queda Studio.
Dal 4 aprile, i migliori prodotti
del mobile classico made in Italy
saranno esposti in questo spazio
esclusivo. grandhoteletdemilan.it

CILINDRO MAGICO
Come farebbe un prestigiatore con la tuba, Fornasetti
sorprende gli appassionati di decorazione con la sua ultima
novità. Si chiama Cilindro ed è un mobile contenitore in legno
stampato, laccato e dipinto a mano. Nella stessa collezione
– realizzata in edizione limitata – ci sono anche un tavolino
basso con cassetto e una vetrinetta a ripiani. fornasetti.com

32
EV EN T I

IN TRASPARENZA
ORTI DELLA GERMINAZIONE
Piazza del Duomo e altre sedi, Pietrasanta. Fino all'11/6
Grandi sculture in bronzo, marmo e resina di fronte
al duomo di San Martino e tele piene di realismo
(qui, Disordine razionale in bianco) nelle sale attigue
alla chiesa di Sant'Agostino. L'opera dell'artista

Foto, Elisabeth Bernstein, Archivio Carol Rama, Torino


sardo Giuseppe Carta (Banari, 1950) si spinge oltre
l'apparenza delle cose e rompe gli schemi della pittura.

COLPO
D’OCCHIO
CAROL RAMA: ANTIBODIES
New Museum, New York. Dal 26/4 al 10/9
Parti anatomiche di forte impatto visivo e oggetti
dall'erotismo esplicito. Il mondo della pittrice torinese
Carol Rama (1918 – 2015) approda per la prima
volta negli Stati Uniti. Curata da Massimiliano Gioni,
la mostra è una galleria di oltre cento opere,
tra tele, stampe e materiali assemblati su composizioni
astratte, dove il corpo umano si rivela protagonista
© Luisa Menazzi Moretti

assoluto (qui, Bricolage, 1986). newmuseum.org

LA COPPA
DEI CAMPIONI
Scelti fra quattromila
candidati, ventisei finalisti
si contendono il LOEWE
PRO VA DI F ORZ A Craft Prize, premio istituito
dall'omonima casa di moda,
TEN YEARS AND EIGHTY-SEVEN DAYS assegnato il 10 aprile a
Museo Santa Maria della Scala, Siena. Dal 13/4 al 4/6 Madrid. Tra i tanti oggetti
Nell'intensa indagine fotografica condotta da Luisa di design e artigianato,
Menazzi Moretti (sopra, Strength) spiccano i detenuti anche Edge of Chaos, del
del braccio della morte nel carcere texano di Livingston. belga David Huycke:
I dieci anni e ottantasette giorni del titolo coincidono un vaso in argento costituito
con il tempo medio di attesa, che separa ogni da microbiglie. loewe.com
condannato dall'esecuzione. santamariadellascala.com
EV EN T I

CERCHI DI LUCE
Sembrano librarsi nell'aria come satelliti
di un pianeta lontano. Sono gli anelli
che compongono Ring Horizontal, la nuova
sospensione di Henge. Progettata
da Massimo Castagna, è a Led, in ottone
brunito e legno termotrattato. henge07.com MAISON AL SALONE
Robertaebasta, l'elegante galleria di arte antiquaria
in via Fiori Chiari 3, a Milano, è il sofisticato scenario del
party di Marie Claire Maison al Salone del Mobile 2017.
L'appuntamento è fissato per il 6 aprile, quando un originale
tappeto rosso di Gobetto Resine guiderà gli ospiti
alla vicina Pinacoteca di Brera, che ospiterà la poltrona
UP Gigante firmata Gaetano Pesce. robertaebasta.com
© 2017 Louise Lawler

S O T TO L A L EN T E
LOUISE LAWLER: WHY PICTURES NOW
MoMA, New York. Dal 30/4 al 30/7
Ridefinire opere altrui attraverso scatti d'autore.
È il talento della fotografa Louise Lawler, che indaga
sull'ambientazione di alcuni artwork oppure si sofferma
su un dettaglio minimo, per svelarne nuove letture
(qui, Does Andy Warhol Make You Cry?, 1988). moma.org

LA GIOSTRA DI BROOM
In occasione del Salone del Mobile di Milano, Ventura
Lambrate raddoppia e inaugura Ventura Centrale.
Nei depositi abbandonati delle Ferrovie, il designer
inglese Lee Broom curerà un'installazione
Foto, Arthur Woodcroft

scenografica. Si tratta di Carousel: una giostra che fa


da palco alle più recenti creazioni e ai suoi prodotti
iconici, reinterpretati in total white. leebroom.com

36
EV EN T I

CREATURE
DEGLI ABISSI
DAMIEN HIRST
Palazzo Grassi e Punta della
Dogana, Venezia. Dal 9/4 al 3/12
Non più animali in formaldeide,
ma oggetti preziosi immersi
nelle profondità marine. Al via
una mostra avvolta nel mistero;
unico indizio, il sottotitolo:
Treasures from the Wreck of the
Unbelievable, ovvero "tesori dal
relitto dell'incredibile" (qui, uno
scatto di Christoph Gerigk per
lanciare la mostra). palazzograssi.it

Foto, Christoph Gerigk; © Damien Hirst and Science Ltd

38
EV EN T I

NOVITÀ A TAPPETO
Colori pastello e cilindri
che si ripetono. Rotazioni,
il tappeto disegnato
da Patricia Urquiola, gioca
sulla tridimensionalità
attraverso l'effetto
sfumato della sua palette.
A produrlo cc-tapis, brand
che durante il Salone
del Mobile inaugura
un nuovo showroom
in piazza Santo Stefano

© David LaChapelle
10, a Milano. cc-tapis.com

F O TO G RA F I A AER E A
DAVID LACHAPELLE
Tre Oci, Venezia. Dal 12/4 al 3/9
Con oltre cento immagini si ripercorre la carriera
dell'americano David LaChapelle (Simsbury, 1963). Per
la prima volta in mostra anche diciotto scatti inediti
su temi quali il paradiso, l'uomo e la rappresentazione
della gioia (qui, Aristocracy Duo, 2014). treoci.org
Foto, Guillaume Ziccarelli; courtesy Galerie Perrotin

© Gerhard Richter, 2017

ZOO URBANO
Orsi dall'insolita livrea piumata in tinte fluo, zebre

A V IS O AP ERT O
e cavalli pronti a invadere le otto vetrine della
Rinascente di Milano. È il personale bestiario di Paola
Pivi (Milano, 1971), un mondo surreale in mostra GERHARD RICHTER – THE EDITIONS
fino al 9 aprile, che l'artista ha chiamato I am tired Museum Folkwang, Essen. Dal 7/4 al 30/7
of eating fish (qui, Ok, you are better than me, so what?, «Talvolta mi sento un creatore di immagini e non
progetto site-specific realizzato nel 2013 per la sede un pittore». Con queste parole Gerhard Richter
di New York della Galerie Perrotin). rinascente.it (Dresda, 1932) confessa come percepisce la sua arte:
una sfida tra la realtà al centro del dipinto e quella
narrata dalla tela stessa, dal piglio figurativo e astratto
(nella foto, Ella, 2014). museum-folkwang.de
40
EV EN T I

SCULTURA
IN FIORE
La delicata struttura in
rame e ferro assieme
al nome – che evoca una
delle Pleiadi, Elettra –
connotano l'originale
monofiore disegnato da
Federica Biasi per il brand
Mingardo. Il raffinato
gioco di pieni e vuoti fa
di questo vaso un oggetto
poetico. mingardo.com

Foto, Finnish National Gallery/Hannu Aaltonen

L'ARTE IN PUGNO
SETH PRICE
Stedelijk Museum,
Amsterdam. Dal 15/4 al 3/9
Dalle sculture fatte con
D ON N E DI QUA DRI la tecnica del sottovuoto
alla poesia. L'opera di
THE MODERN WOMAN Seth Price (Gerusalemme
Scandinavia House, New York. Dal 29/4 al 3/10 Est, 1973) è al centro della
Riflettori puntati su Helene Schjerfbeck (qui, la sua mostra Social Synthetic
Girl from California, 1919), Elga Sesemann, Sigrid
Foto, Ron Amstutz

(qui, Different Kinds of Art,


Schaumann ed Ellen Thesleff, artiste finlandesi che dettaglio, 2004). stedelijk.nl
all'inizio degli anni Venti destarono interesse
per la loro vita emancipata. In mostra oltre cinquanta
opere sulla figura femminile. scandinaviahouse.org

ASTRAZIONI
POSTMODERNE
OUT OF THE ORDINARY
Kunstmuseum, Wolfsburg. Dal 9/4 al 3/9
Artista multimediale belga, Hans
Op de Beeck (Turnhout, 1969) firma
sconcertanti rappresentazioni di scenari
postmoderni, che mescolano suoni
© Hans Op de Beeck

e immagini in movimento. Per la prima


volta in Germania, anche installazioni
e video creati appositamente
per la mostra (qui, Staging Silence 2,
2013). kunstmuseum-wolfsburg.de

42
EV EN T I

HERMÈS
AI NASTRI
La stoffa giusta, quella griffata
Hermès, e l'estro creativo
di Gianpaolo Pagni, 48 anni,
artista dal sorprendente
dizionario grafico, che al Salone
del Mobile 2017 presenta
– con la storica maison francese –
una linea di carte da parati e
tessuti d'arredamento, sui quali
spiccano figure geometriche,
nastri e catene presi in
prestito dall'elegante mondo
dell'equitazione, oltre a disegni
dal twist ipnotico (sullo
sfondo, il jacquard Rubans).
Tra i colori, una carambola
di «rossi, verdi e blu, nuance
che io prediligo, da alternare
al nero per esaltarne la forza
espressiva», racconta Gianpaolo.
Pattern vibranti realizzati con
il tampone, suo strumento
d'elezione: «utensile dal fascino
artigianale, paragonabile
al pennello o alla matita, che
ti permette di osare con
la ripetizione del motivo».
Non a caso, lui ne crea sempre
di nuovi; «figurativi o astratti,
sono il mezzo ideale per
coniugare la tradizione Hermès
con il mio universo». Scenari
fantastici, tutti da esplorare.
© Julien Daniel
EV EN T I

WHITE LUXURY
AL FUORISALONE 2017, LA PRESTIGIOSA SALA DELLA PASSIONE
DELLA PINACOTECA DI BRERA OSPITA L’INSTALLAZIONE DI MARCO PIVA,
IN PARTNERSHIP CON MARIE CLAIRE MAISON
d i G A E TA N O ZO CC A L I

Sopra, preview di White Luxury, progetto dello Studio


Marco Piva nell'ambito della manifestazione White in the City,
che animerà la settimana del design dal 3 al 9 aprile.
EV EN T I

N
asce, per alchimia, dall'unione dei toni primari dello spettro cromatico,
ma è anche emblema catalizzatore di idee e nuovi progetti, a cavallo tra
arte, design e architettura. Non a caso, il colore bianco è il protagonista
assoluto del Fuorisalone milanese – dal 3 al 9 aprile – grazie alla mostra White in
the City, che interpreta la tonalità più luminosa nella sua accezione creativa, co-
me motore di innovazione e slancio inventivo. Un'intuizione di Claudio Bale-
stri, presidente di Oikos, per una mostra coordinata artisticamente dall'architetto
Giulio Cappellini, che coinvolge quattro siti monumentali del quartiere di Brera
(la Pinacoteca, l'Accademia di Belle Arti, l'ex Chiesa di San Carpoforo e Palazzo
Cusani). Evento nell'evento: l'allestimento White Luxury – concept dello Studio
Marco Piva, in collaborazione con Marie Claire Maison – nella Sala della Passio-
ne della Pinacoteca. Una scenografia total white capace di raccontare il tema del
lusso in un ambiente, che – durante la Design Week – sarà teatro di feste e in-
contri, ma anche set per le novità arredo e gli accessori moda. Partner dell'ini-
ziativa: Alchymia, Chanel, Corà, Culti Milano, Désirée, Euromobil, Fuda, Giaco-
mini Design, Kaldewei, Lualdi, Mosaico+, Samsung e Zonca. whiteinthecity.com l

In alto, anteprima dell'allestimento, con i marmi di Helios, il tavolo di Fuda, le luci a sospensione
di Zonca e la libreria di Euromobil; su progetto dello Studio Marco Piva (lui, nel ritratto).

52
EV EN T I

Foto Getty Images


A sinistra, Patricia
Urquiola; sotto,
Stefano Boeri che
firma l'opera Urban
Hugs: uno spazio
per abbracciarsi.

Sopra, Woody
Yao e Viviana QUANDO IL BIANCO
Muscettola di Zaha
Hadid Architects; “ILLUMINA”
sotto, David
Chipperfield.
GLI ARCHITETTI

Numerose le archistar presenti alla Design Week con


Foto, Francesca Moscheni

installazioni inedite, ispirate al rasserenante "colore-


non-colore". Spiccano Stefano Boeri, con l'opera Ur-
ban Hugs − uno spazio cittadino per abbracciarsi −
e Giulio Cappellini, autore di The White Gate e Whi-
te Icons. Ma Milano accoglie anche nomi del calibro
di David Chipperfield, Zaha Hadid Architects, Daniel
Libeskind, Jasper Morrison, Aires Mateus, Patricia
Urquiola, Alfonso Femia e Gianluca Peluffo, Alberto Sotto, l'architetto
Apostoli, Carla Baratelli di Studio Asia. E ancora: Stu- statunitense
Daniel Libeskind,
dio CaberlonCaroppi, Raffaella Laezza, Studio Ma- 70 anni, autore
mo, Sergio Fabio Rotella, Emanuele Svetti. Una ro- anche di una delle
sa di talenti assoluti, per nuove visioni illuminanti. l torri di Citylife.

A destra, Giulio
Cappellini,
art director della
manifestazione
Foto, Antonio Facco

e autore di due
installazioni.
EV EN T I

APPUNTAMENTO
NEL SALOTTO DI ORTICOLA
Dal 5 al 7 maggio la nota mostra-mercato del vivaismo d'eccellenza festeggia la XXII edizione
ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di Milano con centosessanta espositori. Tema
dell'anno: Piante italiane per il giardino italiano. Non un inno nazionalistico contro le varietà esotiche
(il verde è da sempre uno straordinario teatro di convivenze), bensì un invito a considerare
anche la bellezza delle piante nostrane: dai muschi alle erbe spontanee, fino agli agrumi regionali,
per accogliere nei progetti la biodiversità autoctona. Una riflessione, inoltre, è prevista il
19 e 20 aprile alla GAM, con due giornate di studio che anticipano la rassegna. orticola.org l G.Z.
D É C O R FORME, TEXTURE, COLORI. LE TENDENZE
C H E R E N D O N O P I Ù A F FA S C I N A N T E E P R E Z I O S A L A N O S T R A C A S A

Da sinistra, consolle Aqvila,


di Elledue, cm 130x42x92h;
sul piano: lampada Galuchat,
in pelle di razza e marmo,
OfficinaCiani, €1.800; notes, di
Raw, €60; collana di conchiglie,
da Robertaebasta. A seguire:
collana in argento Regina
Bianca, Anna e Alex, €260;
coppia di bracciali in madreperla
e resina, di Sharra Pagano;
vaso in porcellana, Lamart, €82;
coppa in oro e ceramica, di
Sambuco, €379; candeliere in
ottone, Tom Dixon, da La
Rinascente, €170. A parete,
wallpaper Medevi Mirror,
Zoffany, cm 53h, €144/rollo.

ALLURE COLONIALE
REMINISCENZE ESOTICHE E RICCHEZZA ESORNATIVA,
STEMPERATE DA UN VENTAGLIO CROMATICO DI SOAVE LUMINOSITÀ
di BRUNO TARSIA - foto LORENZO PENNATI
h a co l l a b o rato F R A N C E S C A S C A R A M AG L I
Da sinistra, tappeto avorio, di Zanaboni, cm 250x300; poltrone in ferro Rombi, di OfficinaCiani, cm 58x64x91h, €1.830 l'una; sopra:
coppia di cuscini in misto cotone Attilio, jacquard oro e argento, Sahco, cm 140h, €186/m, e cuscino in cotone e viscosa Zephyr, di Jane
Churchill, cm 140h, €105/m. Consolle Aqvila, di Elledue, cm 130x42x92h; sul piano: lampada modello Galuchat, con stelo in pelle
di razza, OfficinaCiani, €1.800; collana in conchiglie con supporto, da Robertaebasta; vaso in ceramica, di Lamart, €82; coppa con décor
in oro, di Sambuco, €379. Lampadario in seta Scheherazade, di Venetia Studium, cm 86Øx177h, €3.487. Divano Numero Tre, in pelle,
di Turri, cm 262x98x80h; appoggiati: cuscino in seta, Etro Home, cm 43x43, €110 e, sulla destra, cuscino decorato color acacia Iridato,
Designers Guild, cm 60x30. Tavolino in ferro e cristallo, OfficinaCiani, cm 60x60x60h, €1.450, con ananas in ceramica, di Gabriele
Tumiati per Ahura, cm 11x11x20h, €46; vaso in ceramica Plumage, Botteganove, cm 12Øx32h, €280; vaso sferico Achille, in cristallo

60
D ÉC OR

di Murano molato, Armani/Casa, cm 22Øx19h, €2.400; scatola in legno intarsiato, da Gallery of Wonders, cm 25x10x15h, €3.000.
Tavolino in ottone con piano a specchio, Zanaboni, cm 45x45x44h; sopra: piccolo vassoio in ceramica, Etro Home, €125; candeliere
in ottone COG, Tom Dixon, da La Rinascente, €170; calice vino in vetro inciso, Etro Home, cm 23h, €540/il set da sei. Poltroncina
Leandro, con schienale esterno capitonné, di Opera Contemporary, cm 95x98x78, con clutch rossa di Laurafed, €450; elefante in
bronzo, Italia, primo Novecento, da Gallery of Wonders, cm 15x40h, €6.000. Dietro, colonna laccata Aqvila, in madreperla nella finitura
bronzo, con dettagli in oro lucido, di Walid Fleihan per Elledue, cm 37Øx104,5h; sopra: vaso in ottone bronzato, di Elledue. Pavimento
in gres Bistrot, di Ragno, cm 75x150. Sullo sfondo, da sinistra, wallpaper Medevi Mirror, di Zoffany, B&B Distribuzione, m 10x0,53h,
€144/rollo, e pannelli in carta da parati The Spice Route, di Misha, €1.518 ciascun elemento. Tutte le piante sono da Giardini Galbiati.
D ÉC OR

Da sinistra, letto Celine, di Twils, cm 160x200x145h, €2.440, con lenzuola, €262, e copriletto, cm 180x140, €235, di Twils. Guanciale
in piuma, di Twils, €86; cuscini décor, €169, in tinta unita, €141, e rollo, €188, tutto Twils. Baule in legno intarsiato e avorio, da Gallery
of Wonders, cm 75x15x35h, €5.000. Applique in ferro, OfficinaCiani, €3.420. Tappeto in lana Flow, design Bruno Tarsia per Karpeta,
cm 160Ø, €635. Tavolino Ludmilla, Opera Contemporary, cm 55Øx49h; sopra: penna Peacock, da La Rinascente; bicchiere, J. Hill’s
Standard, €120; teiera Tsé, Lyngby Porcelæn, €169; lanterna Lilian, Broste Copenhagen, da La Rinascente, €21. Consolle Orient Express,
Heritage Collection, cm 123x41x80h, €4.060, con madrepora, da Raw, €340, candeliere di Petri Firenze, €850, e bottiglia per profumo,
da Galleria Nicola Quadri, €80. Poltrona Lady, di Giorgetti, cm 74x72x67h, da €2.368; cuscino in misto seta Ceylan, Pierre Frey, €181/m.
A parete, carte da parati: Azari W6952-03, Osborne & Little, m 10x0,52h, €110/rollo, e Medevi Mirror, Zoffany, m 10x0,53h, €144/rollo.
D ÉC OR

Da sinistra, vaso in maiolica, Sigma L2, cm 38Øx40h, e candeliere cinese a forma di airone, in bronzo, da Gallery of Wonders, cm 40
x130h, €12.000 la coppia. Rubinetteria in ottone cromato Agorá, Zucchetti. Kos, cm 98h, €1.680; vasca in resina Old Time, di Hafro
Geromin, cm 170x80x72h, €4.771. Dietro, tavolino in tiglio, Gianfranco Ferré Home, cm 70x46x73,5h, €3.490, con lampada da tavolo
in ottone, nichel, cristallo e seta, di Sigma L2, cm 40Øx83h; scultura in metallo argentato e ammonite, di Petri Firenze, cm 42h,
€1.500 la coppia; scatola Arena, in ceramica/porcellana Keramnext con decori in oro, design Gabriele Tumiati per Ahura, cm 20x20
x18h, €177. Poltroncina con struttura in legno Matisse, Oasis, cm 62x63x82h; sopra: telo in lino color pietra, coll. Riprese&Ribattute,
di La Fabbrica del Lino, cm 100x180, €100. A parete, pannello in carta da parati dipinta a mano The Spice Route, di Misha, cm 90x270h,
€7.595/il set da cinque (anche a destra), e al centro wallpaper Azari, di Matthew Williamson per Osborne & Little, m 10x0,52h, €110/rollo.

64
D ÉC OR
A sinistra, sospensioni a Led Aella,
in vetro soffiato con struttura
in metallo nella finitura oro rosa,
design Toso & Massari per Leucos.

A sinistra, cabinet
Dama, con ante
Vaso in ceramica decorate nei marmi
con motivo astratto Bianco Carrara
e decori in foglia e Nero Marquina
oro Tall Palma, abbinati all'ottone,
di Kose, limited di Citco Privé.
edition di 50 pezzi,
prezzo da €1.440.

Sopra, lampada
da terra regolabile

OGGETTI
in altezza Alma,
in ottone brunito
e nichel, con base
in marmo, Kelly

C U LT
Wearstler, €998.

Sopra, specchio da
Ritornano gli anni Venti,
appoggio Ilario avvolti da un’aura aristocratica e
realizzato in ottone
lucido, design
illuminati da accenti metallici
Federica Biasi per d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I
Mingardo, misura
cm 47Øx18h.

Spilla in oro Atlas, Cuscini in pura seta


a forma di formica jacquard della
che sostiene una capsule collection
perla; fa parte della Golden Deco,
Thieves Collection, di Frette, con décor
Frances Wadsworth a foglie di palma
Jones, da €490. Pouf capitonné Miky, con struttura nella nuance oro.
in faggio, gambe laccato lucido
e ruote in ottone, cm 72x58x50h,
66 firmato Gianfranco Ferré Home.
D ÉC OR

Luke Edward Hall,


27 anni, con i suoi
tessuti Greek Key.
Abito Gucci P/E
2017 a motivo Toile
de Jouy; camicia
di Jupe by Jackie.

"D"
FACTOR
L’ULTIMO ENFANT PRODIGE DELLA
DECORAZIONE SI CHIAMA LUKE
EDWARD HALL. È INGLESE E VANTA
GIÀ COLLABORAZIONI ILLUSTRI

d i DA N I LO AS C A N I - fo to B I L L A L TA R I G H T
D ÉC OR

U
n Olimpo abitato dagli dei della mitologia classica, gre-
che variopinte e capitelli ionici ripetuti su soffici cusci-
ni o usati come décor per coffee table e paralumi, alter-
nati a volti di fanciulli simili nel tratto alle litografie di
Jean Cocteau. Ma anche palme rigogliose, eleganti fe-
lini e marinai dal baschetto blu. Il mondo dell'inglese
Luke Edward Hall è un caleidoscopio di tinte che in-
fondono personalità a ceramiche, tessuti e mobili laccati: «Tutti oggetti ispi-
rati a foto d'epoca, stampe antiche o semplicemente immaginati», rivela.
Designer/illustratore, vanta prestigiose collaborazioni con brand come
Samsung, The Lacquer Company, Burberry. E se quest'ultimo, per la cam-
pagna pubblicitaria P/E 2016, gli aveva commissionato una serie di ritrat-
ti da affiancare agli scatti di Mario Testino, in tempi più recenti Berry Bros.
& Rudd – storica casa vinicola d'Oltremanica – gli ha affidato la grafica del-
le etichette di un rosé in edizione limitata (incarico dato lo scorso anno a
Paul Smith), che Luke ha interpretato con il viso di un Bacco in technicolor.
Sopra, Luke Edward
Hall ritratto nello studio Ma c'è molto altro. Perché negli store di Anthropologie sono appena
londinese di Camden; sbarcate lampade, carte da parati e sedute ispirate alla giungla, che vanno
distribuiti nel resto ad affiancarsi alla gamma di vassoi e tavolini della sua collezione. Autenti-
della pagina, alcuni
ci best seller, queste creazioni sono in vendita anche da Liberty e Alex Ea-
disegni delle sue recenti
collezioni (in vendita su gle a Londra, negli shop di Jonathan Adler sparsi per il mondo, da Bergdorf
lukeedwardhall.com). Goodman a New York e sul famoso sito di shopping d'arredo 1stdibs.com.

74
DÉC OR

Sotto, piatto Ganymede,


in ceramica dipinta
a mano, della collezione
A Feast of Heroes,
da David Gill Gallery;
cuscino decorativo
Greek Key, rivestito in
tessuto di lino e cotone.

A nutrire il suo estro sono «sculture di età ellenistica, le vivide tonalità


mid-century in voga a Palm Springs e gli scenari romantici della campagna
inglese: suggestioni da coniugare con dettagli ironici e texture in grado di
esaltare i diversi pattern», spiega. Non stupisce, quindi, che Luke ami l'ec-
centrica palette dei dipinti di David Hockney e collezioni vecchi saggi di
design, gemme e minerali, trouvaille anni Trenta e Quaranta.
Diplomatosi nel 2012 al Central Saint Martins College di Londra, ha la-
vorato nello studio di interior Ben Pentreath e, dal 2015, ha avviato il pro-
prio atelier. Ancora studente, ha lanciato un e-commerce di antichità con
temporary shop nella capitale del Regno Unito e a Manhattan assieme al
Sopra, coffee table compagno, l'affermato consulente creativo Duncan Campbell. Il loro ap-
Greek Key, con piano partamento di North London sembra una Wunderkammer; Luke progetta
in lacca e gambe e decora tutto ciò che lo circonda: dal guardaroba al letto, luci e tessili com-
realizzate in ottone, di
presi. Un fortunato banco di prova, che lo ha portato ad arredare dimore e
The Lacquer Company,
cm 40Øx54h, e un country house dei clienti vip nelle contee del Somerset e del Kent.
disegno a matita Appassionato di disegno e collage sin da piccolo – quando dipinge-
di Luke Edward Hall. va castelli fatti in cartone e poi T-shirt – Hall trascorre lunghe giornate in
compagnia di gessetti, pastelli a olio, acquerelli e colori acrilici. Inventa
stampati da riprodurre persino su eleganti biglietti d'auguri o su divertenti
fazzoletti da taschino. E arricchisce la sua fiaba di pagine sempre nuove. l
D ÉC OR

La coppia di designer
Renee Mennen, 32 anni,
a sinistra, e Stefanie
van Keijsteren, 31. Il loro
studio/atelier si trova
a Eindhoven, all'interno
della factory creativa
voluta da Piet Hein Eek.

ROSSO
RELATIVO
LE SFUMATURE DELLA TINTA PIÙ
INTENSA GUIDANO IL DUO
OLANDESE DEL BRAND MADE BY RENS.
DALL’ARREDO AL GUARDAROBA
di PATRIZIA PICCININI - foto AISHA ZEIJPVELD
DÉC OR

R
imestano pigmenti e sale, porta-
no a bollore l'acqua e ci tuffano
vari materiali. Poi lasciano che il
tempo di immersione forgi i loro esperi-
menti artistici. Le alchimiste sono Renee
Mennen, 32 anni, e Stefanie van Keij-
steren, di uno più giovane: duo femmi-
nile del brand di design Made by Rens,
con laboratorio all'interno della factory di
Piet Hein Eek, a Eindhoven, in Olanda.
Amiche dall'adolescenza, si sono formate
all'Academy of Art and Design St. Joost
di Breda; quindi, nel 2008, hanno fonda-
to lo studio. Vantano esposizioni al Prin-
cessehof National Museum of Ceramics,
oltre a collaborazioni con alcune aziende:
VERMIGLIONE, Cor Unum Ceramics e Desso, quest'ul-
ROSA, PORPORA. timo leader nella produzione di carpet e
moquette. La cifra stilistica del marchio
IL DETTAGLIO è il colore e in particolare il rosso, insta-
SI ESPRIME bile di natura e per questo tanto più in-
trigante: vermiglione, carminio, cadmio,
IN TONI SEMPRE arancione, sangue di bue... «La nostra è
MUTEVOLI una palette intensa e capricciosa», rivela-
no. Come due streghe alle prese con po-
zioni magiche, intingono varie essenze di
legno nello stesso inchiostro, per svela-
re l'affascinante imprevedibilità delle re-
azioni chimiche. Perché il risultato della
pigmentazione è sempre diverso: un ar-
cobaleno cangiante, che prende infine la
forma degli accessori décor firmati Made
by Rens. Renee e Stefanie usano il mede-
simo procedimento con le ceramiche del-
le collezioni Reddish e Colour Traces; a
bagno per alcuni mesi, compiono meta-
morfosi inattese a seconda della quantità
di tinta assorbita. Lo stesso vale per i tap-
peti Re-vive (in partnership con Desso)
e gli outfit Rood by Rens. L'ultimo pro-
getto è il sistema modulare Split & Sto-
re, mobili in plexiglas traslucido e metal-
lo, che cambiano in modo impercettibile
nuance con il variare della luce. Debutta-
no proprio al Salone Satellite di quest'an-
no, naturalmente in abito scarlatto. l

Dall'alto, Renee Mennen e, a destra,


il cabinet Split & Store; Stefanie
van Keijsteren; il tappeto Re-vive (a
sinistra) e il piatto Colour Traces.

80
D ÉC OR

ATELIER À VIVRE
LO SHOWROOM MILANESE DI GIO PAGANI, PENSATO
COME UNO SPAZIO ABITATIVO PER ACCOGLIERE LE SUE CREAZIONI
d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I

L'angolo bistrot con


tavoli e sedute Rendez-
Vous, collezione Chat
Noir, firmata GioPagani
Couture. Sulla parete
di fondo, pannelli in
wallpaper Mod, di Gio
Pagani per Wall&decò.
DÉ COR

S
intesi estetica di una studiata sperimentazione su
design e arredamento, con un approccio influen-
zato dichiaratamente dal mondo fashion. È l'a-
telier inaugurato di recente da Gio Pagani in un
palazzo storico di via Montebello, a Milano. Un
elegante spazio di seicento metri quadrati su due
livelli, voluto da questo architetto e interior qua-
rantaseienne per ospitare le sue creazioni deluxe. Un total lo-
ok firmato interamente da lui: dai mobili ai dettagli − vernici,
parquet e rivestimenti − tra opulenti drappi e texture sensuali.
Il luogo è concepito come un'autentica dimora aperta alla
convivialità e all'accoglienza di amici/clienti. Al piano terra si
staglia un angolo bistrot di suggestione Art Déco, con sedute
e tavoli Rendez-Vous, della linea Chat Noir. Un po' discosti (e
confezionati con le stoffe per la casa ideate dal creativo) alcuni
outfit sui manichini svelano la sua passione per il prêt-à-porter.
Il piano superiore, invece, mostra lo scenario delle stanze, dal
living alle camere da letto, i cui allestimenti cambiano di conti-
nuo. Perché i pezzi GioPagani e GioPagani Couture (compren-
dente, oltre alla già citata Chat Noir, anche Saint-Ouen, Esprit
Noir, Clair de Lune e Fleurs du Mal: nomi francesi, in ono-
re del Paese prediletto) fanno tutti parte di capsule collection.
«Le idee nascono da un'ispirazione istantanea e lì si concludo-
no; proprio come nella moda, sempre in frenetica evoluzione»,
puntualizza. La sua palestra è la bottega di un sarto, dove attin-
ge i segreti di cuciture e materiali. «Per esempio, uso i pellami
morbidi e vissuti degli abiti; così il divano Vicious (un best sel-
ler, il cui nome è un tributo all'omonima canzone di Lou Reed)
è vestito come un Barbour, con un effetto cerato rock».
Le collezioni haute couture nascono con la complicità del
socio e compagno d'avventura Luca Montali, ma la ricerca del
bello di Pagani affonda le sue radici nel negozio d'arredo del
padre. Poi, studi al Politecnico e una carriera punteggiata di
collaborazioni con aziende prestigiose: al fianco di Piero Am-
brogio Busnelli, fondatore di B&B Italia, e Giulio Cappellini;
quindi, dal 2010, le carte da parati per Wall&decò, simili a in-
stallazioni. Più recenti i lavori per i magazzini Harrods di Lon-
dra e i negozi MaxMara. L'ultimo esito del suo stile sartoriale
sono i tessuti per tendaggi («soprattutto velluti teatrali, den-
si di storia», spiega), finiture murali, pavimenti in palissandro
ed ebano. Infine le luci, prodotto di punta al Salone del Mo-
bile 2017: «boule in vetro di Murano declinate nelle tinte am-
bra, acquamarina e panna», ci anticipa. E la prossima suggestio-
ne, che sta prendendo forma proprio ora, targata Stati Uniti. l

A destra, tavolino alto e sgabelli a contrasto Rendez-Vous,


GioPagani Couture; sopra, poltrone e divano in pelle Je t'attends,
collezione Esprit Noir, accostati ai coffee table della serie
Absinthe, entrambi con top in vetro e piedi in metallo nero lucido.

84
Poltrona Rendez-Vous,
della collezione Chat
Noir, di GioPagani Couture,
come il tavolo Absinthe
(sotto), linea Saint-Ouen.
A sinistra, Gio Pagani,
46 anni, ha firmato
anche l'interior design
delle boutique MaxMara.

GLI INTERIOR SONO


CONCEPITI COME CAPSULE
COLLECTION, PER
Foto, Giovanni Gastel

CATTURARE LE ISPIRAZIONI
ISTANTANEE,
IN RAPIDA EVOLUZIONE
D E S I G N
Q U A N D O I L P R O G E T T O D I V E N TA F I L O S O F I A D I V I TA ,
I N U N A S I N T E S I A R M O N I O S A D I F U N Z I O N A L I TÀ E D E S T E T I C A

BIANCO
BIOGRAFIA
Paper Palace Folded Columns Wallpaper Mural, di Mineheart

DI UN COLORE
DA CANOVA A RICHARD MEIER, PASSANDO
PER LE CORBUSIER: LA STORIA DI UNA CROMIA
EMBLEMA DI ELEGANZA E MODERNITË

di CINZIA FELICETTI
DES IGN

Foto: John Lennon e Casa Bianca, Gettyimages; opera Piero Manzoni, Courtesy Fondazione Piero Manzoni, Milano, by SIAE 2017; The Solomon R. Guggenheim Foundation New York,
David M. Heald; Renée Perle © Jacques Henri Lartigue; quadro Georgia O'Keeffe, Whitney Museum of American Art, New York, by SIAE 2017; Elizabeth Taylor, Album/Scala, Firenze
Pulizia formale allo stato puro per il tavolo
Tulip di Eero Saarinen, prodotto da Knoll dal 1956
e insuperabile icona di modernità.

P
erfezione, equanimità, lindore, pace. Ma anche serenità conqui-
stata attraverso la saggezza, incanutimento, vecchiaia. In Asia
il bianco è addirittura simbolo del lutto, perché si presuppone
che il defunto si trasformi in un corpo di luce per volare verso la pu-
rezza originaria, mentre nel nostro vocabolario segnala sovente una
lacuna o una privazione: la mancanza di testo in una pagina, dell'im-
porto in un assegno, l'assenza di timbro nella voce infantile, una not-
te insonne, una défaillance erotica, la stoica rinuncia ai condimenti…
La parola deriva dall'alto tedesco arcaico blanch, evolutosi in
blank: "brillante" e "rilucente", a indicare primariamente il luccichio
metallico delle spade (da cui la locuzione "attacco all'arma bianca").
In seguito il suo impiego arriva a designare la nuance più chiara e
splendente in assoluto, contenente tutti i colori dello spettro elet-
tromagnetico. Quello che in latino si definisce albus – venuto poi
meno in italiano – caratterizza Zeus, il cui carro è trainato da caval-
li nivei come la sua tunica, e identifica Dio nelle raffigurazioni del- Sopra, rivisitazione optical
la tradizione cristiana, nonché la Pasqua, giorno della Risurrezione. per la Plex Ribbon Bag, Prada.
Sotto, Achrome, tela
Emblema di igiene irreprensibile, imperversa sui tessuti che
grinzata e caolino, cm 18x24,
prevedono un contatto con il corpo, quali lingerie e lenzuola. Un dell'artista Piero Manzoni.
gemellaggio, quello tra candore e pulizia, da ricercarsi nell'antica Il suo credo: "l'infinibilità
Sopra, John Lennon e Yoko Ono consuetudine di lavare i panni in lino e canapa nell'acqua bollente, è rigorosamente monocroma".
(1969) in versione total white,
autentica nemica dei pigmenti. Inoltre, la sua tendenza a sporcarsi
per dire no alla guerra in Vietnam.
Sotto, La Casa Bianca: residenza con facilità ne ha sempre fatto il distintivo delle classi privilegiate,
ufficiale del Presidente degli affrancate dal lavoro manuale. Da qui la successiva promozione, let-
Stati Uniti, a Washington; questa teralmente sul campo, a divisa di sport elitari come il tennis e il golf.
illustrazione risale al 1880.
Quanto all'abito nuziale, fino al Medioevo esige stoffe variopin-
te, sinonimo di ricchezza. In Cina e nella stessa Europa si impone a
lungo il rosso: lussuoso, propiziatore di nascite e per questo ancora
in auge in India. La prima sposa della storia a indossare il total whi-
te, nel 1406, è la principessa Filippa d’Inghilterra. Un evento spo-
radico, che diventa consuetudine dal 1840, quando la regina Vitto-
ria lo sfoggia per le nozze con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Sopra, l'interno del Solomon R.
Guggenheim Museum di New York (1937).
Accanto, in senso orario, Renée Perle,
musa del fotografo Jacques Henri Lartigue
(Biarritz, 1930); The White Calico Flower
(1931), di Georgia O'Keeffe; Elizabeth
Taylor nel film Mercoledì delle ceneri (1973).
DES IGN

replica Frilli Gallery, Sculpture Art Studio in Florence since 1860; Venaria di Torino, Lavenaria.it; foto paesaggio innevato, da collezione privata
Foto: The Young Pope, Alamy; Villa Savoye, Jill Paider; opera Dante Gabriel Rossetti, Ashmolean Museum, University of Oxford; Tre Grazie,
La chaise-longue LC4, progettata nel 1928
da Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand,
fa parte della collezione I Maestri, Cassina.

Nella quotidianità la massima realizzazione di questa cromia così


chic si compie con la camicia, che – incredibile ma vero – duran-
te l'Impero romano è considerata un prosaico indumento intimo, da
occultare sotto toghe e pepli. Il pieno riscatto arriva solo nel XIX se-
colo con il dandismo e i poeti romantici, capitanati rispettivamente
da Lord Brummell e George Byron. Una riabilitazione che l'ha por-
tata dritta ai fasti degli anni Novanta – attraverso le interpretazioni
di Gianfranco Ferré, Helmut Lang, Yoji Yamamoto – e l'ha vista di-
Sopra, spilla vintage in oro
ventare essenza stessa dell'eleganza: quella senza data di scadenza.
bianco, tempestata di perline
Nella pittura la prima opera a tema è White on White, di Kazi- di varie dimensioni, Chanel.
mir Malevicˇ (1918), invocante la supremazia del sentimento puro Sotto, Jane Morris ritratta
e dove una linea impercettibile traccia il perimetro di un quadra- da Dante Gabriel Rossetti nel
disegno The Day Dream (1878):
to leggermente ruotato su un fondo avorio. Seguono le rigorose so- studio del quadro omonimo.
vrapposizioni lattee firmate Ben Nicholson (dal 1934) e i pannelli
di Robert Rauschenberg (1951), il cui scopo è condurre il dipin-
to all'essenziale, riducendolo a mera esperienza. Fino alla bandiera
americana acromatica di Jasper Johns: White Flag (1955), che diso-
rienta lo spettatore rinunciando ai nazionalistici rosso e blu.
Verso la fine dei gloriosi Fifties l'Italia cavalca il trend con Pie-
ro Manzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, autori di te-
le spesso abbacinanti, estroflesse attraverso varie tecniche. Negli
Achromes di Manzoni, il cotone impregnato di caolino appare in-
crespato, stropicciato o plissettato. Nel caso di Castellani, chiodi e
centine vengono inseriti dietro la stoffa per tenderla nei punti de-
siderati, a creare giochi di luci e ombre. Bonalumi, invece, prefe-
risce celare sagome di legno e metallo. Quanto a Lucio Fontana,
espone dal 1959 i famosi "tagli", ovvero aperture verso un universo
sconosciuto, oltre la piatta dimensione visibile. Molto più materi-
ca la formula espressiva di Louise Nevelson – assemblaggi di objet
trouvé annegati sotto una densa mano di vernice – o Alberto Bur-
ri, che nel 1973 inaugura il ciclo dei Cretti: superfici percorse da cre-
pe, simili alle fessurazioni delle terre argillose riarse dalla siccità.

Sopra, Jude Law con la veste


talare nella serie tv The Young
Pope (2016), di Paolo Sorrentino.
Accanto, Villa Savoye (1928-31),
casa modernista situata a
Poissy, nella periferia di Parigi,
progettata da Le Corbusier.
Sopra, Emily Blunt nel film The Young
Victoria (2009) interpreta la regina Vittoria:
la prima a sfoggiare (nel 1840) un abito
nuziale immacolato. Accanto, in senso
orario, Le Tre Grazie, di Antonio Canova
(1812-17); Galleria Grande della Reggia di
Venaria (Torino); paesaggio innevato.
DES IGN

John McKenzie; Audrey Hepburn, Gettyimages; cavallo, da collezione privata; Lovell Health House, neutra.org; casa, Greg Cox
Foto: opera Lucio Fontana, Archivio Attività Culturali, Intesa Sanpaolo; abito Balmain, Imaxtree; quadro John Singer Sargent,
Vedere i sorci bianchi? Diventa possibile
con l'ironica lampada in resina Mouse Lamp, firmata
Marcantonio Raimondi Malerba per Seletti.

L'arte plastica vede nella pietra immacolata il suo materiale d'ele-


zione perlomeno dal 1506, coincidente con il rinvenimento a Roma
del gruppo del Laocoonte, che durante la millenaria permanenza
sotto terra ha perso la tinta originaria e finisce per abbagliare Miche-
langelo, nonché gli artisti dell'epoca. Nel 1755 sarà Johann Joachim
Winckelmann a sigillare il mito del nitore eburneo nell'antichità
classica, innalzando le sculture marmoree a paradigma dell'ideale
estetico e glorificando i concetti di "nobile semplicità, quieta gran-
Sopra, il libro sugli interiors
dezza", tradotti magistralmente dallo scalpello di Antonio Canova. di Rachel Ashwell, regina
A partire dal Neoclassicismo questa tonalità attraversa anche la dello stile Shabby Chic, Rizzoli
storia dell'architettura e si impone negli anni Venti e Trenta del No- New York. Sotto, il capolavoro
di John Singer Sargent Lady
vecento come segno distintivo del Movimento Moderno di Le Cor-
Agnew of Lochnaw (1892),
busier, Walter Gropius e Ludwig Mies van der Rohe (i cui progetti alla Scottish National Gallery.
sono improntati a criteri di ferrea funzionalità), Frank Lloyd Wright
e Alvar Aalto (fautori di un approccio più "organico", attento al rap-
porto tra uomo e natura), ma anche del Razionalismo italiano e, in
seguito, dei legittimi eredi, ossia il collettivo dei New York Five. Il
loro esponente più conosciuto, Richard Meier, punta per i suoi edi-
Sopra, Concetto spaziale. fici su facciate asettiche, incontaminata espressione di modernità.
Attese, 1967, di Lucio Fontana. Côté design, gli oggetti cult battezzati con una foggia vergina-
Fa parte della Collezione
le sono innumerevoli: dalla Plastic Chair di Charles & Ray Eames
Intesa Sanpaolo ed è esposto alle
Gallerie d'Italia, in Piazza della per Vitra (1950) al tavolo Tulip di Eero Saarinen (prodotto da Knoll
Scala 6, a Milano. Sotto, close-up a partire dal 1956). Seguono i complementi in tubo metallico qua-
su un abito Balmain, P/E 2013. drato di A. G. Fronzoni per Cappellini (1964), la Sedia Universale di
Joe Colombo (1965), distribuita da Kartell come i leggendari Com-
ponibili (progettati da Anna Castelli Ferrieri nel 1968). L'assenza di
colore trionfa negli anni Novanta abbinata a un inflessibile deside-
rio di minimalismo, fino al divano Neoz di Philippe Starck per Dria-
de (1996): "nido abitabile" provvisto di ruote. L'inizio del terzo mil-
lennio assiste a un revival del Giappone e al successo del gruppo
Nendo, fondato nel 2002 dall’architetto Oki Sato: un concentrato di
linee zen e presenza rarefatta. Ovvero, la quintessenza del bianco. l
Sopra, icone a confronto: una camicia
candida (must del guardaroba femminile)
indossata dall'attrice Audrey Hepburn.
Accanto, in senso orario, un cavallo quasi
fiabesco; l'edificio modernista Lovell
Health House (1929), di Richard Neutra; il
living asettico di una casa sudafricana.
Rivestimento Diamante, collezione Le Pietre Incise by Lithos Design Primes, designer Raffaello Galiotto

WATER DESIGN
LAGHETTO PRESENTA AL FUORISALONE PLAYA
LIVING: PER UN’INEDITA ESPERIENZA ACQUATICA

Un salotto "liquido", che accoglie tutta la seducente fluidità di uno specchio


d'acqua temperata e con bolle regolabili. Il nuovo progetto Playa Living firmato
Laghetto — presentato al Fuorisalone 2017 nell'ambito del circuito White in the
City, a Palazzo Cusani — si presta alla massima versatilità. Trasforma la zona
giorno in uno spazio edonista, mentre in un contesto outdoor (su una terrazza
o in giardino) invita al relax assoluto. Partner ideale durante le ore di sole
o al momento dell'aperitivo, diventa anche il compagno di giochi più amato dai
bambini. Componibile, funzionale (si riempie in due ore), Playa Living è arricchito
da cuscini modulabili, complici di puro piacere pieds dans l'eau. piscinelaghetto.com
ADVERTORIAL SECTION
L'essenzialità del design sposa
la bellezza del paesaggio, per valorizzare
ancora di più scenografie in & out.
Questa la filosofia che ispira il percorso
progettuale dell'azienda Paola Lenti, come
dimostrano nella foto la sdraio
e il tavolino Portofino disegnati da
Vincent Van Duysen, perfetta sintesi tra
ricerca e tradizione artigianale. L'azienda
è stata un'antesignana dell'innovazione
tessile nel mondo dell'arredo di design
fin dal 1994, quando Paola Lenti decise
di produrre in proprio oggetti unici.
Dapprima i tappeti contemporanei in
feltro di lana, quindi la messa a punto dei
filati tecnici Rope e Aquatech. Con essi
Paola Lenti ha rivoluzionato l'ambiente
outdoor, realizzando tappeti e tessuti per il
rivestimento di divani, di eleganti strutture
ombreggianti e di elementi architettonici
con cui allestire autentici salotti all'aperto.
Il loro denominatore comune consiste
nell'attenzione allo studio dei materiali:
eco-compatibili, resistenti alla luce
e all'acqua di mare e di piscina, in modo
da mantenere inalterate nel tempo
le loro qualità funzionali ed estetiche
(altro elemento che connota le linee
della maison). Dal 2014 Paola Lenti si
dedica anche all'ambiente indoor: tessuti
esclusivi, divani modulari e flessibili
e un sistema di pannelli ideati per
la personalizzazione degli spazi formano
oggi una nuova, completa collezione.
Le proposte 2017 saranno presentate
durante la Design Week, dal 3 fino
al 9 di aprile, nel nuovo spazio in
via Orobia 15, a Milano. paolalenti.it

Foto Sergio Chimenti


PAESAGGI
DOMESTICI
ADVERTORIAL SECTION

INNO ALLA BELLEZZA, LE CREAZIONI


DI PAO L A LE N TI CO N I UG AN O PR O G E TTO
ARTISTICO ED ECCELLENZA ARTIGIANALE,
PER SUGGESTIVI SALOTTI O PE N A IR .
M A AN C H E N UOV I S CE N AR I I N DO O R
Rivestimento Kaleido Pearl di StudioArt

Un ambiente vasto e luminoso,


di formale purezza. La danese
Cecilie Manz ha immaginato
così la sala più intima della casa
nel creare l'ultima linea Luv,
di Duravit. Protagonista
assoluto è il lavabo: un ovale
che coniuga rigore geometrico
e morbidezza, eleganza delle
laccature mat e freschezza degli
smalti. Realizzato in materiale
DuraCeram, il bacino posa
su un mobile a quattro piedi,
pensato dalla designer come
un vero e proprio tavolo da
bagno e completato da cassetti
a scomparsa; in vari colori,
tra cui grigio o sabbia, nuance
in ideale dialogo con il candore
dell'interno del lavabo. Fanno
parte della serie Luv anche
i nuovi specchi con funzione
dimmer e luci a Led, oltre
a raffinate vasche minimal
dalla finitura opaca. duravit.it
STILE NORDICO
LA DESIGNER DANESE CECILIE MANZ CREA LA NUOVA
LINEA LUV FIRMATA DURAVIT. PER UN’ELEGANTE SALA DA BAGNO,
TRA SUPERFICI OPACHE E FORME DI MORBIDA GEOMETRIA
ADVERTORIAL SECTION
ADVERTORIAL SECTION
BLANC
DE BLANCS
PUNTA DI DIAMANTE DELL’INNOVATIVA
COLLEZIONE OIKOS, IL COLORE DEL
BENESSERE VALORIZZA L’ESTETICA DELLE
SUPERFICI. E VESTE DI FASCINO LA CASA

Via libera al benessere e all'aria sana all'interno degli ambienti in cui


viviamo. Oikos – azienda leader nella produzione di colori ecologici
e senza solventi – valorizza il bianco in numerose finiture. Cromia
che avvolge gli spazi di un raffinato senso di equilibrio e serenità,
l'innovativo Bianco Benessere brilla di luce propria: spicca in una
collezione di 187 sfumature dalle molteplici finiture e texture. Oikos
– main sponsor del progetto White in the City al Salone del Mobile
2017 – offre dal 1984 un'ampia gamma di prodotti (qui, ecosoluzione
cromomaterica a rilievo) privi di formaldeide e composti organici
volatili. Carta bianca... alla sostenibilità. oikos-group.it
DES IGN

Il bianco evidenzia le differenze


Paper Palace Folded Hall Wallpaper Mural, di Mineheart

tra aperture e ch iusure, solidità


e trasparenza, in volucro e struttura.
Rende vivi gli elem enti arch itettonici
RICHARD MEIER
architetto
DES IGN

FUTURE
LAB
TREND A CONFRONTO:
IL MISTERO DEI FONDALI
MARINI COMPETE
CON L’ESUBERANZA DELLE
FORESTE EQUATORIALI.
E SE LA PALETTE
PREDILIGE I TONI POUDRE,
LE SUPERFICI SONO
SEMPRE PIÙ MATERICHE

d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I
DES IGN

MONDO
SOMMERSO
Cristalli, conchiglie e fossili.
I pattern organici esaltano
oggetti e wallpaper, alla ricerca
di un nuovo canone estetico

U
na spedizione archeologica porta alla luce inediti
tesori e conquista il design. In alto, da destra
in senso orario, piatto Sponge di Ananda Aragundi
Hanus (suo anche il vaso Shell in porcellana, qui a lato)
e lampadario Hok di Otto du Plessis, Southern Guild.
La materia trionfa poi sul tavolo RBS, in sabbia e resina,
di Steven Haulenbeek, mentre Rick Owens usa pelle
di cammello, calce e poliuretano per la panca Double
Prong Camel, Jason Jacques Gallery. Quasi mitologico
il tappeto Vhagarès di Raphaël & Réjean, in gres,
ispirato al manto di un drago. Bronzo e nitrato d'argento
è l'alchimia di Faye Toogood per la seduta Roly-Poly
Moon. La ceramica spicca grezza nel vaso Camagu
di Andile Dyalvane, romantica su Coral, decoro di Valeria
Nascimento, e primitiva in Crystallization 91, monofiore
di Lukas Wegwerth. Forti i contrasti di Afterimage
of Beginning, seduta in basalto di Byung Hoon Choi,
Friedman Benda, e scenografico Dreamcatcher,
pannello di conchiglie di Rowan Mersh (sullo sfondo).

110
DES IGN

LA VIE
EN ROSE
Dall’eterea nuance cipria
al cherry blossom dei ciliegi,
il rosa attira lo sguardo
con le sue infinite declinazioni

F
orme vintage e toni pink délavé. Dalla moda
all'arredo, gli accessori si sintonizzano su un trend
cromatico che affascina per il garbato tocco glam.
In alto, dal centro in senso orario, panca Apparition
in marmo con finiture rame, di Laurie Wiid van Heerden,
e coreografica sospensione in ottone, Leaf di Matteo
Zorzenoni per MM Lampadari. Tavolo Pli di Victoria
Wilmotte per ClassiCon e abito di Gucci collezione P/E
2017, ritmato da vanitosi volant nelle gradazioni mauve.
L'eleganza rétro avvolge il divano Elena di Abhika,
con frange stile Charleston, e la libreria New Quadro
di Annibale Colombo, dal rigoroso aplomb a quadri.
Delicato e poetico il tappeto Damsel di Eve Spencer,
cm 140x200, Floor Story, €1.733, che duetta con la sedia
Ring di Bower dalla seduta in lana, The Future Perfect.
Gran finale ton sur ton con la lampada Éclat D’Eau,
in vetro di Murano, firmata Gio Pagani Couture. Un volo
onirico diretto verso Oriente, complice À Contre-Jour,
prezioso twill in seta e cotone di Dedar (sullo sfondo).

112
DES IGN

MATERIA
GRIGIA
Metalli, semilavorati e cemento
in versione couture dettano
sinergie inedite. E sorprendono
per la loro forte personalità

L
e linee semplici e le forme quasi primordiali
della scultura SC xxv/Angel iii (in alto, al centro)
di David Umemoto, €356, indagano le possibilità
espressive del cemento. A seguire, in senso orario,
riflettori puntati sul metallo usato per U Bench-3', The
Future Perfect, sulla terracotta del vaso Alveus di Aytm
e sul mood architettonico del vaso Brutalist Concrete
no.2, di David Umemoto, €426. Look industrial chic per
il tavolino Perforated in Nero Marquina, cm 40x46h,
€2.844, e il cabinet Dillon, in metallo, cm 146x54,8x213h,
€16.205, entrambi di Kelly Wearstler. La struttura diventa
décor nella Staircase Dome, cm 25x46x41h, di Oliver
Gustav, €484, e nella madia Beehive, linea Peacock,
di Gian Paolo Venier, cm 135x40x64h, €2.750. Anima raw
per la tappezzeria Flash Lines di Wall&decò, il piatto
Slate di Matthias Dyer, da jouwstore.com, €340, e la
lampada Marugoushi di Currey & Company. Sullo sfondo,
la mappa di Los Angeles di Herwig Scherabon evidenzia,
con effetti 3D, le disuguaglianze di reddito della città.
DES IGN

RITMO
TRIBALE
Suggestioni tropicali e fantasie
etniche. La jungle fever
imperversa e le stanze del relax
sfoggiano un côté esotico

S
eduzioni tribali e allure etno-glam. La giungla
equatoriale si trasferisce in città. Il colore dominante
è il verde delle lussureggianti foreste, ma schiarito
e addomesticato. Come la nuance Greenery − tinta
dell'anno per Pantone − scelta da Paola Lenti per il pouf
Otto, cm 105x100x70h, €6.844, in alto. A seguire, in senso
orario, il tappeto King di Illulian gioca con la geometria
e lo sguardo del leone si fa subito chic. Evoca il ritmo
dei tamburi il tavolino in massello Grain Cut di Jaime
Hayon, Wittmann. Intrecci artigianali ornano la lampada
Dummy, di Roberto Cavalli Home, e il divano Ray,
di Antonio Citterio per B&B Italia, cm 105x101x65h,
€7.088. Anche la fauna selvatica viene domata e diventa
sgabello: è il caso di Felix, di Arteriors, cm 38x43h, €376,
e della Monkey Lamp, design Marcantonio Raimondi
Malerba, Seletti, €225. Sfoggiano le sfumature della savana
l'outfit P/E 2017 di Balmain, il piatto N°1 Parure, in
porcellana, Marie Daâge, e la wallpaper Ardmore, Cole
& Son, sullo fondo. Un eden che porta la natura in casa.
L U X U R Y
I L VA L O R E D E L L ’ U N I C I TÀ C O M E S E G N O D I S T I N T I V O , C E L E B R AT O
C O N G A R B O D A O G G E T T I S TAT U S S Y M B O L

Panca Webby, in noce Canaletto


tinto wengé con seduta capitonné,
Porada, cm 132x47x42h, €1.780,
e libri da collezione privata. Borsa
Toupet, in crine di cavallo e pelle,
€7.200; guanti in agnello, €291;
carré in seta, cm 90x90, €350;
tutto firmato Hermès. Sul tappeto
Tyrant, in lana e seta, Illulian,
cm 296x240, ciabattine Mia Mule,
con ricami di perline, Alberta
Ferretti, €700. A parete, carta da
parati in vinile Spotty Tulips, di
Cressida Bell, LondonArt, €70/m.

NEW LOOK
GLI ACCESSORI MUST DELL’ESTATE
DIALOGANO CON CARTE DA
PARATI EFFETTO TESSUTO E PREZIOSI
MOBILI GIOIELLO
d i C R I ST I N A N AVA - fo to S I M O N E F I O R I N I
h a co l l a b o rato SA R A M AS P E R O
LUX URY

Sulla consolle George, in legno,


con piedi decorati in foglia
argento, Cantori, cm 150x50x78h,
€3.390, borsa Broche, in pelle e
rettile naturale, con manico in
bambù, Gucci, e occhiali da sole,
linea Serpenteyes, Bulgari, €280.
Vaso in porcellana Bellflower,
€990, e figurina Afghan Hound,
in porcellana, cm 15x5h, €170,
entrambi Lladró; orologio Première,
in oro giallo e diamanti, Chanel
Horlogerie, €24.200. Abito con
stampa Vortici, in cotone stretch,
Emilio Pucci. Parete rivestita con
carta da parati Mascarade Arlequin,
connotata da motivo a losanghe
stile Arlecchino; è disponibile in
diversi colori e fa parte della coll.
Au Théâtre Ce Soir, Designers
Guild, €366/rollo. Fiori di lilium
Casablanca, da Paolo Lattuada.

121
LUX URY

Poltroncina rivestita in tessuto,


coll. Progetto Non Finito, di
DimoreStudio, cm 60x67x76h;
sopra: cuscino in velluto di
cotone Emile, colore Dark Aqua,
Colefax and Fowler, €90/m;
borsa in pitone, €2.500, e portafogli
in vitello, €550, Salvatore
Ferragamo; occhiali da sole, linea
Minimal Baroque, Prada Eyewear,
€270. Sul tappeto Tyrant, in
lana e seta, coll. Palace, Illulian,
cm 296x240, sandali Rosie
in camoscio e vitello, con perle
e tacco in plexiglas laccato,
Paula Cademartori, €670. Sullo
sfondo, carta da parati Amalfi
Wall, design Katharina Hoffmann,
Zimmer + Rohde, €144/rollo;
a sinistra, applique Elegant
AP3, con montatura in cromo e
canne in vetro, Ideal Lux, €129.
LUX URY

Scrittoio Olivier, con piano in


marmo e contenitori in pelle, Flou,
cm 150x68x74h, €3.265, e borsa
Paradigme, in pelle Saffiano, Prada.
Guanti vintage, da Sermoneta
Gloves; notes in pelle, Montblanc,
€55; fragranza Parco Palladiano
II, Bottega Veneta, €265. Nei
cassettini: cover per agenda
in pelle, €451, e portafogli, sempre
in pelle, Epsom, Hermès, €1.700.
Alzata in vetro, €60, e teiera
in ceramica, €60, da L’utile e
il Dilettevole. Cavaliere in ceramica
Staffordshire, di fine Ottocento,
da Atelier Bellinzona, €250.
Sulla poltroncina in pelle Ginger,
Poltrona Frau, cm 63x55x81h,
da €2.050, foulard in seta, Emilio
Pucci, €215. A parete, tessuto
Pagoda, puro cotone stampato,
Manuel Canovas, cm 141h, €261/m.
125
LUX URY

Cornice in marmo bianco di Carrara


per il caminetto in stile Luigi XV
risalente alla metà dell’Ottocento,
completato da un controcuore
decorato in ghisa, da Fumisteria
Vigorelli, €6.710 la cornice e
€1.952 il controcuore. Appoggiati:
borsa Lucia, in pelle stampata,
Dolce & Gabbana; guanti in nappa
con fodera in seta, Sermoneta
Gloves, €69, e portamonete
in vitello rosa, Salvatore Ferragamo,
€475. Tazza da tè con piattino
in porcellana dipinta a mano,
della collezione Contessa Onice,
di Richard Ginori, rispettivamente
€88 e €54; vaso in ceramica,
in vendita da Mauro Bolognesi,
€50. A parete, carta da parati
Rosenholm con motivo floreale
barocco, collezione Tradition,
Sandberg, distr. Agena, €135/rollo.
LU XURY

STILE À
L A CARTE
In onore della Fiera del Libro
di Milano (19 – 23 aprile),
le novità editoriali che non
possono mancare sugli scaffali.
Tra moda e arredamento

d i DA N I LO AS C A N I
e PAT R I Z I A P I CC I N I N I
Wallpaper Ex Libris di Fornasetti, Cole & Son
LUX URY

BELLE ÉPOQUE
VENEZIANA
P
eggy Guggenheim, la marchesa Luisa Casati e Doris Ca-
stlerosse (da sinistra, in copertina), viscontessa e prozia di
Cara Delevingne. Donne dalla forte personalità, le quali
in tempi diversi hanno trascorso parte della loro esistenza nel
settecentesco Palazzo Venier dei Leoni. A raccontare aneddoti
curiosi e illustrare le sale di questo capolavoro architettonico
incompiuto è Judith Mackrell, autorevole firma di The Guar-
dian, che dipana l'intreccio tra vita, amori, mecenatismo e ar-
te nella Venezia di questi tre incredibili figure. The Unfinished
Palazzo, di Judith Mackrell, pp. 408, €24. thamesandhudson.com

Occhiali Mambo,
eccentrici come
piacevano a Peggy
Guggenheim, Dolce
& Gabbana; a lato,
lampadario 10.000
Nodi, ispirato alla
marchesa Casati,
Valentina Giovando.

Al centro, vaso a calice in vetro


realizzato da Murano Soffiati,
antica vetreria in voga negli anni
Venti, online 1stdibs.com, €527.
A destra, in perfetto stile Belle
Époque, il divano Hagal presenta
scocca in multistrato curvato,
rivestimento interno in velluto
Vermeer trapuntato ed esterno
in pelle Navaho; progettato da
Steve Leung per Visionnaire,
misura cm 283x108x95h. Più a
destra, lampada da terra Fortuny,
disegnata nel 1907 da Mariano
Fortuny, il poliedrico artista
spagnolo innamorato di Venezia,
Pallucco, cm 93x82x190/240h.

130
LUX URY

INCANTO
NEOCLASSICO

Colonna ornamentale Maestro,


lavorata a mano in marmo bianco
Perla, di Pieffe Tornitura, da
Artemest, misura cm 45Øx130h,
€2.760. A destra, riproduzione
Sotto, decorazione trompe-l'œil
décor della facciata neoclassica
raffigurante fregio neoclassico,
di Buckingham Palace, Chisel
di Decorative Imaging; in basso,
& Mouse, cm 17x5x26h, €190. Più
sedia Art. 3101PE, rivestita
a destra: busto Marathon Boy,
in pelle, di Roberto Giovannini.
in ceramica, di Sophia, cm 16x14
x32h, €89,90, e lampada da
tavolo The Poets, coll. Prestige,
con paralume candido, realizzata
a mano in jasper, un gres dalla
finitura opaca che da oltre
250 anni connota molti prodotti
della maison Wedgwood.

C
urato dallo storico Jeremy Musson, questo esclusivo cof-
fee table book vi condurrà nelle più belle case di cam-
pagna del Regno Unito: dalla splendida Kenwood (sulla
cover, la biblioteca della residenza londinese nel cuore di Ham-
pstead Heath) alla neoclassica Kedleston Hall o alla palladiana
Nostell Priory. Filo conduttore di queste dimore è lo stile del
celeberrimo architetto Robert Adam (1728 – 1792), documentato
attraverso le immagini dei suoi disegni preparatori, oggi custoditi
nell'archivio del pregevole Sir John Soane's Museum di Lon-
dra. Robert Adam, di Jeremy Musson, pp. 200, €61. rizzoliusa.com

132
LUX URY

GOTICO
VITTORIANO

C
ome su una passerella, tra le pagine di questo libro si
susseguono le creazioni più sorprendenti di Viktor Hor-
sting e Rolf Snoeren. Con una galleria di foto d'autore,
un glossario e un'intervista inedita ai due stilisti olandesi, Thier-
ry-Maxime Loriot esplora la storia ultraventennale del brand
diventato celebre per outfit spesso definiti "arte da indossare".
Ad arricchire il testo, un saggio di Luca Marchetti – docente
alla Haute École d'Art et Design di Ginevra – sull'alta moda
nelle più recenti collezioni della maison. Viktor&Rolf: Fashion
Artists, di Thierry-Maxime Loriot, pp. 192, €47. ngv.vic.gov.au

Sotto, il look di Johnny Depp


in Dark Shadows (2012,
di Tim Burton) duetta con
la sfilata di Viktor&Rolf,
Haute Couture A/I 2013-14.

A destra, panca imbottita Indigo,


nata dalle sperimentazioni
sulle potenzialità espressive del
tessuto dello studio di design
JamesPlumb, da Gallery FUMI.
Sotto, bracciale B5, in oro 18
carati e metallo, pezzo unico del
portoghese Pedro Cabrita Reis,
da Elisabetta Cipriani. A seguire,
scultura in porcellana Black
Cones, una creazione di Valeria
Nascimento, da Woolff Gallery, a
Londra, cm 30x30, e specchio
realizzato in alluminio e bronzo
The Synthesis Monolith, del
designer Hongjie Yang; misura
cm 170h, The Future Perfect.

134
LUX URY

OPULENZA
PRINCIPESCA
A destra, statua in porcellana
di Maria Antonietta, XIX secolo,
cm 48h, 1stdibs.com, €2.108.
A seguire, tessuto in cotone e
seta Marivaux Ciel, Style
Collection, reinterpretazione di
un damasco settecentesco,
Lelièvre; cassettone Fragonard,
in stile Luigi XVI, realizzato in
legno intagliato artiginalmente
e laccato effetto anticato,
Moissonnier, cm 160x50x84h,
€6.500. Infine, ispirazioni Art
Déco per il divano a due posti
dalle dimensioni contenute
(cm 96x93x73h), rivestito in
velluto di cotone, Coincasa, €390.

A sinistra, vaso in stile Medici,


Marie Antoinette, in porcellana di
Limoges, Bernardaud, €623;
sotto, pantofola Flower Strass,
in seta e cristalli, Roger Vivier.

L
a contessa Laura Burlington e Hamish Bowles, firma sto-
rica di Vogue America, aprono le porte di Chatsworth, ca-
stello inglese del Cinquecento immerso nella campagna
del Derbyshire. Tra sale dallo stile barocco e un maestoso sca-
lone d'onore, sono esposti abiti, uniformi e livree che spaziano
dall'era vittoriana alle creazioni più eccentriche di Alexander
McQueen. Questo libro documenta la grande collezione del
palazzo senza tralasciare i capolavori custoditi all'interno: dalle
incisioni di Mantegna alle tele di Nicolas Poussin. House Style, di
Laura Burlington e Hamish Bowles, pp. 192, €35. rizzoliusa.com

136
LUX URY

MODERNISMO
CHARMANT

T
utta l'expertise di Sarah D. Coffin e Stephen Harrison
– curatori del Cooper-Hewitt di New York lei e del Cle-
veland Museum of Art lui – e il fascino di oltre cento
illustrazioni a piena pagina. Questa raffinata novità editoriale
apre il sipario su design, arte, tecnologia e architettura negli Stati
Uniti degli anni Venti, anticipando anche una mostra molto at-
tesa − che porta lo stesso titolo del libro − in programma dal 30
settembre al 14 gennaio 2018, proprio nello spazio espositivo di-
retto da Mr Harrison. The Jazz Age: American Style in the 1920s, di
Stephen Harrison e Sarah D. Coffin, pp. 360, €40. clevelandart.org

Sopra, tavolo Bullock, in acciaio


nella finitura oro e top in marmo,
Visionnaire; in alto, chandelier
Evasione SP10, in metallo
e cristallo molato, Ideal Lux.

A lato, tumbler Hexagon Whisky,


Royal Selangor, €39. A seguire,
omaggio a Duke Ellington e John
Coltrane: sassofono OAS130 del
marchio Odyssey, €419; decori
in stile floreale per il mobile bar
modello M2010 in abete massello
anticato con ricami in vetro
specchiato, Arte Veneziana, cm
106x53x177h. Sotto, per rivivere i
fasti del Cotton Club e del Savoy,
storici locali jazz di New York,
poltrona Goldfinger, in velluto,
Jonathan Adler, cm 88x95x83h,
€1.845 e, più a destra, coffee
table in ottone TS Column, di
GamFratesi, Gubi, cm 60Øx105h.

138
LUX URY

ESTETICA
ART DÉCO
In alto a destra, sembra un
gioiello la sospensione Hinsdale,
in bronzo anticato e sfere di
vetro opalino, lunghezza cm 175,
Hudson Valley. Qui a lato,
vaso in cristallo Gold Bagatelle,
del 1939, Lalique, cm 17h, €890.
A seguire, Peonia segnaposto,
in fine porcellana dipinta a mano,
di Franz Conrad Linck, Porzellan
Manufaktur Nymphenburg,
€520; paravento Chloé, struttura
in legno e metallo laccato
rivestita in specchio e tessuto,
di Gallotti&Radice, cm 135x
217h, €4.390; astuccio Knuckle
Box di Alexander McQueen.

Sopra, poltrona D.154.2 ideata


per villa Planchart a Caracas
da Gio Ponti, Molteni&C, misure
cm 120x81x74h; a lato, sandalo
Maeva Pearl, Nicholas Kirkwood.

U
no scrigno di monili smaltati, gemme preziose e minau-
dière, tutto con motivi floreali. Dalla collezione del pa-
rigino Musée des Arts Décoratifs alle pagine di questa
novità editoriale risplendono i capolavori firmati, tra gli altri, da
René Lalique e Georges Fouquet. Con l'expertise di Évelyne
Possémé e Patrick Mauriés si ripercorre la storia del gioiello
dal Seicento ai giorni nostri: in oltre cento immagini le creazio-
ni Art Nouveau e Art Déco e quelle più moderne di designer
come Claude Lalanne e Lorenz Bäumer. Flora, di Évelyne
Possémé e Patrick Mauriés, pp. 128, €20. thamesandhudson.com

140
A R T E
RIFLETTORI PUNTATI SULLA CREATIVITÀ. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA,
T R A N O M I C E L E B R I E TA L E N T I D A S C O P R I R E

L'insolito autoritratto
del brasiliano Vik
Muniz, Self-Portrait
(Fall), è del 2005;
realizzato nell'atelier
dell'artista con foglie
secche, è stato
immortalato in foto.
© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione

THE ILLUSIONIST
di Ben Brown Fine Arts, Londra.

ALLA GALLERIA DI PALAZZO CINI, IL FUORICLASSE DEL TROMPE-L’OEIL VIK MUNIZ


RENDE OMAGGIO AI MAESTRI DELLA PITTURA. E INCANTA VENEZIA
d i B E N E D E T TA B E R N AS CO N I
ARTE

LA BELLEZZA È OVUNQUE.
PERFINO NELLA
DISCARICA DI RIO DE
JANEIRO, DOVE
MUNIZ TROVA I RIFIUTI
PER I SUOI ARTWORK
© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione di Ben Brown Fine Arts, Londra.

Il dittico The Creation


of Adam, after
Michelangelo (2011)
è uno dei capolavori
di Vik, che proietta
l'opera prescelta
e la ricostruisce con
materiali di scarto.
ARTE

© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione di Ben Brown Fine Arts, Londra.
Fantasy Landscape
with Ruins and Figures
after Canaletto è
una nuova produzione
in mostra a Venezia;
qui l'artista riprende un
dipinto giovanile del
maestro veneziano.

G
iocattoli coloratissimi compongono alcuni incredibili trompe-l'œil, destabilizzando volutamente l'osservatore.
dei dipinti a olio più famosi di Caravaggio; Le tecniche sono le più svariate, ma riconducibili a un iter
la cioccolata ridisegna sorprendenti tele comune; si parte da un disegno o da una proiezione, seguiti
di Jackson Pollock, mentre i ritratti delle dalla vera e propria composizione con la materia prescelta.
star sono cosparsi di diamanti rilucenti. Il quadro viene poi immortalato con una foto e distrutto alla
È il tratto distintivo di Vik Muniz stregua di un mandala. «Non c'è traccia di imitazione in Muniz,
(San Paolo, 1961), in grado di ricreare perché rivitalizza antiche meraviglie», commenta Barbero.
con strumenti non propriamente ortodossi − polvere, chiodi, Esempi auterevoli della sua abilità sono The Creation of Adam,
marmellata e immondizia − opere celeberrime. Convinto after Michelangelo (nella doppia pagina precedente), in cui evoca
che la bellezza sia ovunque, dimostra la sua tesi trasformando l'affresco del genio rinascimentale usando i rifiuti raccolti
i materiali più prosaici in preziosi artwork. Lavori ironici nell'immensa discarica di Jardim Gramacho, a Rio de Janeiro,
e potenti, come quelli protagonisti a Venezia della rassegna e ancora l'autunnale Self-Portrait (Fall), in apertura, dove
Afterglow: Pictures of Ruins, un itinerario espositivo ideato riesce a riprodurre i suoi tratti somatici con le foglie secche.
ad hoc per la casa-museo Galleria di Palazzo Cini, a San Vio. Sperimentatore instancabile, per questo appuntamento in
La mostra − curata da Luca Massimo Barbero e visitabile dal Laguna l'artista ha scelto di concentrarsi sul tema del Capriccio:
21 aprile al 24 luglio − include progetti ispirati ai grandi maestri paesaggi o vedute che combinano elementi reali e fantastici,
della Collezione Vittorio Cini, tra questi: Francesco Guardi, per portare all'attenzione del pubblico un genere in voga nel
Dosso Dossi e Canaletto. «È un evento che nasce dall'interesse Settecento. «Questa selezione di nuove creazioni è incentrata
per il talento di Muniz, interprete disposto a operare ai limiti sulla rielaborazione di architetture classiche e rovine
della percezione e della storia dell'arte. Inoltre, mi intriga la archeologiche: metafora del tramonto delle civiltà moderne»,
sua capacità di fermare il tempo assemblando oggetti riciclati», conclude. Capolavori pronti a rivisitare la memoria iconografica,
spiega il curatore. Come un "illusionista", il brasiliano realizza proponendola in forma incredibilmente contemporanea. l

150
ARTE

© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione di Ben Brown Fine Arts, Londra.

Un agglomerato di
giocattoli forma
l'installazione Cupid,
after Caravaggio
(2005), serie Rebus,
ispirata al famoso olio
su tela Amor Vincit
Omnia, di Caravaggio.
ARTE

FULL
IMMERSION
LA SIMBOLOGIA DELL’ACQUA NELLE ULTIME
OPERE DI GIAMPIERO BODINO,
IN ANTEPRIMA PER MARIE CLAIRE MAISON
d i C R I ST I A N A C E C I - fo to M AT T E O C A R ASSA L E

U
na piscina, quattro bambini che nuotano
di notte, cento scatti con l'iPhone. Nasco-
no così, dalla casualità, le nuove opere di
Giampiero Bodino: cinquantaseienne de-
signer di haute joaillerie (con il brand per-
sonale e in veste di art director di Riche-
mont), intrigato dagli sconfinamenti nel
mondo dell'arte. L'ultima produzione è appunto Dive ("immer-
sione"), presentata in anteprima a Marie Claire Maison nel sofi-
sticato set dell'atelier milanese appena inaugurato; sei artwork,
in cui le fotografie selezionate e lavorate in Photoshop vengo-
no trasfigurate attraverso una serie di interventi pittorici, con
una tecnica mista già sperimentata felicemente nel preceden-
te ciclo dedicato allo scultore Émile-Antoine Bourdelle.
L'ispirazione arriva ora dalla simbologia dell'acqua, in im-
magini dove l'ambiente di partenza – la swimming pool – per-
de i perimetri trasformandosi in fondale misterioso. «Perché è
il mare il mio elemento vitale. Non amo i laghi immobili o i fiu-
mi, il cui movimento è il riflesso di una caduta. Mi attraggono
la pulsione positiva, l'influenza della luna su ogni mutamento,
la dimensione apocalittica – eppure amniotica e rassicurante –
capace allo stesso tempo di estraniare e ricongiungere all'esi-
stenza. Qui ho cercato una sintesi di sensazioni personali, An-
dy Warhol e reminiscenze infantili di quel capolavoro preraf-
faellita che è l'Ophelia di John Everett Millais», rivela Bodino.
Gli esseri umani ritratti divengono creature magiche fluttuan-
ti nella sottile inquietudine degli abissi. Prevale, tuttavia, «una
connotazione estetica e gioiosa, di poesia dinamica». Lui che
per mestiere forgia i metalli preziosi, sa trovare nella materia
liquida e nel processo di fusione la fonte della bellezza. La flu-
idità è pure metafora dell'universo femminile, l'essenza stessa
delle donne, «affascinanti onde di energia», nonché destinata-
rie privilegiate dei gioielli da lui firmati. Duttile è infine il pro-
cesso ideativo e, in particolare, l'atto del disegnare: «il mio pri-
mo gioco da bambino», il talento che ha segnato un destino.
La collezione include alcuni dipinti con campiture in oro
e nero, ma un solo colore prevale. «È il ceruleo della torma-
lina paraiba, una pietra rarissima; ha una luminosità interna
speciale, con raggi di azzurro, verde e turchese». Utilizzata
per una collana iconica, la più esclusiva delle sue creazioni. l

154
LE FIGURE UMANE
APPAIONO TRASFIGURATE:
CREATURE FLUTTUANTI
IN UN LIQUIDO AMNIOTICO
CERULEO, METAFORA
DI CATARSI E RINASCITA

Sopra, mobile di Paolo Buffa; qui accanto, scrittoi, libreria


e lampade, tutto da Raw; fermalibri francesi, da Robertaebasta;
scultura di Adolfo Wildt. In alto, Giampiero Bodino e, a sinistra,
accanto alla scala, una delle tele dedicate a Émile-Antoine
Bourdelle. Nell'altra pagina, in basso, sulle dormeuse Hall, Driade,
il Blaylock Kennel Robertino e, a parete, opera della serie Dive.
ART E

FOTOGRAFIE
PITTORICHE OTTENUTE
DIPINGENDO SULLE
STAMPE. TECNICA MISTA,
IN UNA PERSONALE
RILETTURA DEL REALISMO

Sopra, ancora nel nuovo spazio di via Poma, a Milano, pennelli e


tavolozza nell'angolo laboratorio; qui accanto, Giampiero Bodino,
artista, designer di gioielli e art director di Richemont, con
Robertino, un Blaylock Kennel. In alto, in una delle sale, coppia di
poltrone Anni 50 e, a muro, i quadri che rivisitano le sculture di
Émile-Antoine Bourdelle, sul fondo, e della serie Dive, a destra.

156
EXTRAORDINARY STYLE
LO STUDIO CIARMOLI QUEDA

Foto, Yoshie Nishikwa


INTERPRETA I PEZZI CULT DELL’ARREDO
MADE IN ITALY REGALANDO ALLA
DESIGN WEEK ATMOSFERE SOGNANTI.
CON UNA MOSTRA DA VIVERE

Foto, Paolo Alberto Gatti

ADVERTORIAL SECTION

Un sogno a occhi aperti: con l'allestimento ExtraOrdinary Style, nella suggestiva


lobby del Grand Hotel et de Milan, Simone Ciarmoli e Miguel Queda (nel ritratto in alto
da sinistra) regalano al pubblico della Design Week 2017 nuove atmosfere oniriche.
La mostra ideata dai due artisti, infatti, vede come protagonisti di una scenografia
fiabesca i pezzi più importanti di noti brand dell'arredo classico made in Italy,
da Annibale Colombo a Gianni Seguso, Jumbo Collection, Provasi, Rubelli. Più che
un'espozizione visiva, un'installazione sensoriale! cqstudio.it; grandhoteletdemilan.it
LE CASE C O LT O , R A F F I N AT O , C O S M O P O L I TA :
L O S T I L E M A I S O N D E C L I N AT O N E L L E D I M O R E P I Ù E S C L U S I V E

Un'infilata di arcate,
vetrate e rampe
ad altezza vertiginosa:
il celebre architetto
Philip Johnson (1906
– 2005) ha disegnato
così una residenza
a Dallas, nel 1960.
Oggi ristrutturata,
brilla di nuova luce.
Foto, Scott Frances
NEW YORK
STORIES

Sofà design Studio DB


per Prestige Furniture
& Design Group, in tessuto
Clarence House; poltrona
italiana Anni 50, da RT
Facts, in tessuto Samarai,
di Pierre Frey; coffee table
e tavolino in marmo rosa,
entrambi di West Elm;
lampada da terra Pearson,
di Arteriors. A parete,
sopra il camino, Untitled
98, di Derrick Velasquez.
INVITO RSVP NELLA PENTHOUSE
AGLI ULTIMI TRE PIANI DEL GRATTACIELO
PIÙ ESCLUSIVO DI SOHO. OSPITE
D’ONORE: LA GRANDE MELA, IN SIMBIOSI
ESTETICA CON GLI INTERIOR PATINATI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I
F R A N C H E L LU CC I - te sto M A R I N A P I G N AT E L L I
U
n esuberante piglio cosmopolita è
il tratto distintivo di Britt e Damian
Zunino: giovane coppia di architetti e
designer americani, con base a New
York, fondatori dello Studio DB. Lei
ha collaborato come stylist alla rivista
Martha Stewart Living; lui vanta origi-
ni italiane e una precedente esperienza nel settore green.
In comune hanno quattro figli, un entusiasmo contagioso
e un indiscusso talento. Il loro tocco ha reso memorabi-
li importanti progetti immobiliari; l'ultimo riguarda alcu-
ni spazi pubblici e tre dei venticinque appartamenti – tra
cui l'attico protagonista di questo nostro servizio, abita-
to da una famiglia del jet set – nella torre One Vandam
a Soho: elegante e slanciato grattacielo trapezoidale, di-
segnato da BKSK Architects. Il building rivisita uno de-
gli elementi tipici del quartiere, ovvero l'uso generoso di
vetro e ferro, donandogli uno slancio futuristico, mentre
i Zunino sono riusciti nell'intento di infondere calore e
convivialità agli interior. Un ennesimo successo profes-
sionale, basato sulla complementarietà. «Damian e io ra-
gioniamo fianco a fianco sullo schema generale, per poi
concentrarci sui singoli dettagli. Il nostro processo idea-
tivo, tuttavia, segue strade diverse. Io in genere amo ini-
ziare da uno specifico locale; lui, al contrario, mantiene lo
sguardo sull'insieme. Non siamo sempre d'accordo, ma
rispettiamo i reciproci punti di vista, convinti che il dialo-
go porti a un risultato più interessante», rivela Britt.
La penthouse – seicento metri quadrati articolati su
tre livelli – ha una serie di caratteristiche eccezionali, a
partire dalle ampie terrazze situate a ogni piano, rarità
nella Grande Mela. «Le abbiamo rese tutte fruibili, or-
ganizzandole come veri e propri salotti all'aria aperta, es-
sendo l'intrattenimento una priorità dei padroni di ca-
sa». East Village e Tribeca sono subito lì sotto e lo stesso
scenario è godibile anche dall'interno, complici le im-
mense pareti vetrate. È il privilegio più grande, qui: il
cuore della città pulsa potente e la scintillante casca-
ta di luce naturale dona un'energia speciale. Un conte-
sto di tale grandiosità avrebbe potuto intimidire. Inve-
ce il duo ha risposto con mano sicura, optando per un
"bilanciamento" estetico: «La silhouette angolare dell'e-
dificio e la drammaticità dei volumi ci hanno suggeri-
to leggerezza, linee dolci e senza spigoli» spiega Britt.

Sofà di Studio DB per Prestige Furniture & Design


Group, in tessuto Clarence House e con cuscini di Rebecca
Atwood; i due tavolini sono di West Elm. Dietro
il divano, lampada da terra in bronzo Moresby, da Circa
Lighting. Tappeto Ralph Lauren Home. A sinistra,
scultura di Fitzhugh Karol e due poltrone vintage serie 142,
di Eugenio Gerli, Tecno, rivestite in tessuto Kravet.
I DESIGNER HANNO BILANCIATO IL RIGORE
DEL BUILDING AMMORBIDENDOLO CON ACCESSORI LEGGERI

Sopra, cucina custom-made, di Studio DB; a sinistra, consolle


di White on White e opera in tessuto di Luckey Remington.
In alto, stanza padronale con sofà di West Elm e poltrone
di Pierre Paulin. Sopra il camino, fotografie di Alexandra Rowley.
Nella sala da pranzo
domina il tavolo Element,
realizzato in marmo
scuro e noce, di Uhuru; è
completato dalle sedie
Verner Panton serie 430,
di Verpan. Il lampadario
è Arrow, in pelle e acciaio,
di Apparatus. A sinistra,
a muro, opera di Alexandra
Rowley; sotto la scala,
l'artwork Opposites Attract,
di Ghost of a Dream.

167
Nel living – su uno sfondo bianco scelto come colore gui-
da, interrotto solo da qualche pennellata di azzurro e por-
pora – sofà, poltrone italiane anni Cinquanta e coffee ta-
ble sfoggiano forme sinuose, in soffice pendant con un
tappeto Ralph Lauren Home. Un'opera "a onde" concen-
triche di Derrick Velasquez duetta a contrasto con il ca-
mino di taglio squadrato. Le sedute d'antan firmate Eu-
genio Gerli intorno a un tavolino in acciaio circoscrivono
un angolo all'insegna della cordialità, dove un'imponen-
te scultura di Fitzhugh Karol distoglie per un attimo lo
sguardo dalla magnetica vista sull'esterno. L'adiacente
sala da pranzo è arredata con un dining table in legno e
marmo, piacevolmente abbinato a sedie di Verner Panton
e a due credenze inserite nelle rispettive nicchie, mentre
gli artwork di Alexandra Rowley e quelli tessili di Luckey
Remington conferiscono un tono di sofisticata erudizione
all'insieme. La visuale spazia poi sulla scala scultorea di
collegamento, appoggiata alla parete trasparente per in-
nescare un'esperienza di vertigine multisensoriale. Altro
fiore all'occhiello di Damian e Britt è la cucina, da loro
concepita fino nei minimi particolari: mobili in noce lac-
cato, rifiniti con maniglie in nichel, superfici in quarzo
– candide al pari della sospensione a soffitto – e comodi
sgabelli intorno all'isola centrale, per un'area kitchen tut-
ta da vivere in un'atmosfera di calda accoglienza.
Il tredicesimo piano è dedicato alla zona notte, con tre
camere da letto corredate da funzionali vestiaire. Quella
padronale, di dimensioni monumentali, ha un affaccio a
trecentosessanta gradi sullo skyline e su una veranda fiori-
ta. Le eteree nuvole della wallcovering Beyond, di Phillip
Jeffries, la dormeuse in lucite di Christopher Coleman e
un salottino accanto al caminetto creano una dimensione
di riservatezza e relax. L'ultimissimo livello, il quattordi-
cesimo, è il regno della mondanità: un ambiente di rappre-
sentanza dove ci si muove tra giradischi di modernariato, i
quadri di ipnotica geometria dell'artista Evan Bellantone,
pouf e chaise-longue per amichevoli conversazioni, che
proseguono open air nella loggia dagli accessori in teak.
Perfino le stanze da bagno sono studiate per trasformar-
si in sbalorditivi belvedere, con i marmi interrotti da fine-
stre a tutta altezza. Le vasche diventano inediti punti di
osservazione: lì, distesi nel tepore ovattato dell'acqua, in
compagnia di sali profumati e candele, si ascolta la mega-
lopoli raccontare le sue storie più intriganti. l

La camera da letto appare come sospesa sullo


scenario urbano, complici due pareti trasparenti ad angolo,
a tutta altezza. La chaise-longue vintage prodotta
in lucite fa parte della Christopher Coleman Collection;
è arricchita dai cuscini di West Elm e da un plaid
in mohair, di Huzza. Lampada da terra e tavolino in marmo
e bronzo, di West Elm. Tappeto Crosby Street Studios.
SALOTTI OPEN AIR E IMPONENTI PARETI VETRATE
TRASFORMANO OGNI SCORCIO IN UN OSSERVATORIO SULLA CITTÀ

Nella sala da bagno, vasca di design e lampadario di ABC


Carpet & Home; a sinistra, sospensione Lariat, di Apparatus.
In alto, sofà e chaise-longue in teak, di Restoration Hardware,
come il tavolino centrale; le due sedie sono di West Elm.
Ancora nella stanza dei
padroni di casa, il letto
è di ABC Carpet & Home,
con cuscini di West Elm;
sui due lati, comodini
in pelle di zigrino, firmati
Restoration Hardware
e decorati con le lampade
gemelle, sempre di West
Elm. La wallcovering
Beyond è di Phillip Jeffries,
in sintonia con il tappeto
di Crosby Street Studios.

171
GLAMOUR
ASSOLUTO
UN SIGNORILE ORDINE SIMMETRICO ADDOLCITO DA DETTAGLI
SARTORIALI. È IL RESTYLING DI UNA DIMORA D’EPOCA,
DECORATA CON MANO FEMMINILE DAL DUO KIRSTEN KELLI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto E L E N A LU R AG H I
Nel living al secondo
piano, divano realizzato
da De Angelis e rivestito
in velluto Lelièvre. Coffee
table in finitura zincata;
tappeto del brand Stark;
tendaggi in seta firmati
J. Robert Scott. Nella
pagina accanto, la scala
in pietra arenaria chiara
conduce all'ingresso;
vetrate e decorazioni
di reminiscenza Art Déco.
La media room ha tutte
le pareti foderate in pelle,
di Edelman. Poltrone
vintage in cuoio; divano
di De Angelis; coffee table
di Hinson & Company.
Al centro, sullo sfondo,
mobile bar da mercatino
delle pulci. Tavolini
impilabili, da Lorin Marsh;
lampade selezionate
da John Salibello; tappeto
dai bordi in pelle, di Stark.

174
Il tavolo in mogano è un
mobile di famiglia, con
sedie di antiquariato dalla
Russia attualizzate dal
rivestimento in seta,
di Clarence House. Sulla
boiserie, Gradients of Blue,
di Kenji Hoshi. Nella
pagina accanto, cubo da
Madison: lo showroom
a Dallas di Kirsten Kelli;
poltrone da John Salibello.
Opera di Frank Stella.
T
ra Central Park e la Fifth Avenue si concentra la New York elitaria. Vive in quell'Historic District
dell'Upper East Side che è il quartiere più esclusivo, sede di istituzioni culturali prestigiose quali
il Met Breuer e il Guggenheim Museum. L'area un tempo era soprannominata Millionaire's Row,
perché vi abitavano personalità illustri – come John D. Rockefeller e Jackie Onassis – e il mosai-
co di edifici d'antan sfoggia ancora intatto il suo fascino. Circa duecento town house conservano
le tracce di un glorioso passato: in particolare, la dimora edificata nel 1902 da Charles Brendon per
William G. Park, potente magnate dell'acciaio, scelta non a caso dal regista Sydney Pollack per la
scena iniziale del film I tre giorni del Condor, protagonista un giovane Robert Redford. Ed è proprio questa, oggi, a
risplendere di rinnovato fulgore. «Gli attuali proprietari sono un'erudita famiglia high society. Quando hanno ac-
quistato la residenza l'hanno trovata in una condizione di abbandono e degrado assoluto», racconta Peter Pennoyer,
quotato professionista dell'East Coast, specializzato appunto nel restauro di architetture classiche.
Su incarico dei nuovi inquilini, il progettista è stato abilissimo nel recuperare ed esaltare la struttura origina-
ria, aggiungendo impercettibili ma preziose innovazioni al corpo di fabbrica. «Innanzitutto, ho risanato le mura in
pietra calcarea con mattoni a vista e ripristinato le vetrate d'epoca», continua Peter. Le gentili decorazioni in ferro
della facciata fanno ora pendant con l'abbaino in lastre verdeazzurro della mansarda, ideata ex novo. All'interno, la
planimetria lunga e stretta rendeva difficoltose ulteriori interpretazioni. «A ogni livello c'erano sempre due stan-
ze, una su strada, l'altra sul retro. Solo il foyer centrale concedeva maggiore libertà di movimento, così ho potuto
concentrarmi sulle scalinate, ridisegnandole in forme e materiali diversi. Quella ovale, dall'andamento a spirale,
ha un ruolo da primadonna: sottolinea con grazia il passaggio tra gli ambienti di rappresentanza e privati, con que-
sti ultimi articolati dal terzo al quinto piano e raggiungibili attraverso una scala ortogonale di minori dimensioni.
Ho poi modificato parte del layout conferendo ariosità alla cucina e al giardino, collegati tramite una doppia ram-
pa speculare esterna, incorniciata da un gioco di balaustre evocative dei canoni stilistici dei primi del Novecento».

177
Il giardino sul retro
dell'abitazione, deliziosa
oasi privata, è arredato
con una collezione per
esterni scelta da Mecox.
Le quattro sedie sono
della serie Montecito,
Michael Taylor Designs,
con gli imbottiti in tessuto
di Holland & Sherry.
Servizio di porcellane
di Mottahedeh; cristalli
di William Yeoward.
Raffinatezza e fantasia irrompono anche nel décor, affidato alle sorelle – nonché socie in affari – Kelli Ford e Kir-
sten Fitzgibbons, anime del brand Kirsten Kelli, arredatrici di showroom e residenze sontuose in varie località de-
gli Stati Uniti. Per valorizzare l'insieme hanno attinto al loro segno distintivo, ovvero l'uso calibrato del colore. La
lirica cromatica nei diversi ambienti – comprese le cinque camere da letto e i sette bagni – è straordinaria: un mi-
sto di nostalgia, creatività e ricercatezza. Nel living, il divano in velluto viola si staglia sullo sfondo di tinteggiature e
tendaggi avorio; in sala da pranzo dominano i marroni, con la boiserie ad abbracciare il tavolo in mogano, mentre in
camera da letto i dettagli si accendono di rosso. «I padroni di casa desideravano un rifugio urbano intimo e contem-
poraneamente social», puntualizzano. Ergo, gli stessi locali che oggi vengono fruiti come epicentro della vita do-
mestica, domani si trasformano nel set di un affollato ricevimento. Oppure in un luogo aperto ai parenti, chiamati a
condividere il pranzo nell'aera dining. Memorabili i brunch nel dehors di duecento metri quadrati, in una scenogra-
fia informalmente chic dove si stagliano la fontana, gli angoli fioriti e il tavolo apparecchiato nel patio.
La melodia degli interior è studiata pure per accogliere un'esclusiva collezione d'arte. Le opere di Jeff Koons,
Ed Ruscha, Keith Haring, Ellsworth Kelly e Frank Stella entrano in simbiosi con l'arredo: tele optical accanto a
poltrone vintage, pitture astratte sopra i caminetti antichi in marmo. I molti disimpegni diventano nicchie esposi-
tive, in modo da esaltare capolavori di grande formato. La geometria compositiva prosegue con maestosi lampada-
ri in cristallo, specchiere inglesi, bergère francesi e mobili Déco acquistati da K&K durante i loro numerosi viaggi
all'inseguimento di rarità dell'abitare, ovunque possibile: gallerie e marché aux puces parigini, store newyorkesi, le
migliori boutique antiquarie. In parallelo, ci sono gli interventi custom-made: dai drappeggi dei letti a baldacchi-
no ai sofà reinterpretati con finiture sartoriali. «Amiamo donare nuova vita agli oggetti, spesso utilizzando splendidi
tessuti nel revamping dei rivestimenti», conclude Kelli. Il tutto all'insegna di una rigorosa simmetria, ammorbidita
dalla generosa luce naturale. Qui regna un ordine geometrico: coppie di sedute disposte a specchio, tavolini e mo-
bili bar centrati rispetto a finestre e pareti. In un sogno a occhi aperti di perfezione decorativa. l

180
Bergère gemelle da
Galerie Glustin, a Parigi, in
tessuto color crema di
Brunschwig & Fils. Sopra
il camino, l'opera Made
in the U.S.A. (1976), di
Ed Ruscha. Nella pagina
accanto, credenza in
pergamena e macassar,
da Galerie Glustin,
con coppia di abat-jour
Bleecker, di Aerin. A muro,
Untitled, di Keith Haring.
Letto a baldacchino
disegnato da Kirsten Kelli,
prodotto da De Angelis
con tessuti Cowtan & Tout;
comodini da Karl Kemp
Antiques e lampade
da John Salibello, come
pure gli specchi dalla
cornice rossa; a sinistra,
poltrona da Galerie
Glustin e specchio dorato,
da Carlos de la Puente
Antiques. Tappeto Stark.
183
A TUTTO
VOLUME
UN PROGETTO DEGLI ANNI SESSANTA A DALLAS,
FIRMATO DA PHILIP JOHNSON, RITROVA
LA GRANDIOSITÀ ORIGINARIA. SPAZI IMMENSI
E ARCATE SCULTOREE ACCOLGONO ORA
TELE ASTRATTE E ARREDAMENTO MINIMAL
d i F I A M M E T TA B O N A ZZ I - fo to S COT T F R A N C E S

Al piano terra, da sinistra,


le opere Forget the Past,
di Dave Muller; Red/Gray
Zone Painting I, di Robert
Mangold; January 2007,
According to NY Times
(Let it be), sempre di Dave
Muller. Al livello superiore,
a sinistra, quattro quadri
dello stesso ciclo Lighter,
di Wolfgang Tillmans; a
destra, in grande formato,
Veil, di Tim Hawkinson.
186
E
ra il 1960 quando Philip Johnson – leg-
gendario architetto di Cleveland, scom-
parso nel 2005 a novantanove anni – ac-
cettò di pianificare a Dallas una villa per
una coppia dell'upper class: Henry C.
Beck Jr. e sua moglie Patricia, che ambi-
vano a una dimora esclusiva per ospita-
re party ed eventi. La residenza, completata nel 1964, fu
prevista su due piani collegati da una scalinata scenogra-
fica a doppia rampa e con la facciata scandita da un mo-
numentale colonnato di archi a tutta altezza, straordinario
elemento caratterizzante. Ancora oggi, quando all'alba e al
tramonto i bagliori enfatizzano le sfumature in chiaroscu-
ro create dall'alternanza di pieni e vuoti, si ha l'impressio-
ne di trovarsi in una delle città metafisiche di De Chirico.
Si tratta, infatti, di un progetto atipico per i suoi tempi, di
rottura rispetto all'archetipo del Dopoguerra: né propria-
mente modernista, né classico in senso stretto, bensì ori-
ginale sintesi stilistica. La struttura ricorda il padiglione
sul lago nel parco della Glass House, realizzata da John-
son per sé alla fine del 1940 a New Canaan (nello stato del
Connecticut) e considerata il suo capolavoro.
La casa venne venduta nel 2002 ad altri coniugi che,
considerando lo stato di degrado, decisero di affidarne
la remise en forme allo studio Bodron+Fruit, già noto per
avere seguito i lavori di ristrutturazione di un altro loro
immobile nella stessa metropoli statunitense. Bisognava
rendere la location di nuovo pienamente abitabile e so-
prattutto fruibile da parte di una famiglia, pur senza tra-
dire lo spettacolare impianto. «Dopo quasi mezzo secolo,
la prima necessità era di aggiornare l'edilizia, proceden-
do all'isolamento e all'impermeabilizzazione, quindi ag-
giungendo un sistema di sicurezza. In soggiorno abbia-
mo sostituito il parquet originario e restaurato boiserie,
librerie e porte in noce, conservando con cura le cernie-
re e le maniglie d'epoca. Sulle scale dell'atrio sono sta-
te recuperate le balaustre in bronzo e acciaio: le mede-
sime che Johnson aveva già utilizzato per il ristorante
del Four Seasons di New York», racconta Mil Bodron.
È stato lui a occuparsi della rivisitazione degli interni,
mentre il socio Svend Fruit ha diretto i lavori di ammo-
dernamento complessivo, durati quattro anni e mezzo.
In primis, i clienti desideravano ampliare la zona giorno
e definire meglio gli ambienti destinati alla vita privata.

L'atrio della villa sembra la traduzione


architettonica di una città metafisica di De Chirico. È dominato
da monumentali vetrate a doppia altezza e da una scala
sinuosa, costituita da due rampe perfettamente simmetriche;
le balaustre in bronzo e acciaio, così come le finiture,
sottolineano i volumi. Al centro del soffitto, l'installazione aerea
Tests Applied to Final Choices (2011), di Sarah Sze.
PIENI E VUOTI, LUCI E OMBRE, CURVATURE E LINEE
DIRITTE: CONTRASTI PER RESTITUIRE VERVE AL MODERNISMO

Sopra, tavolo di Paul László e sedute di Warren Platner, Knoll;


a sinistra, il parco ridisegnato dallo studio Reed Hilderbrand.
In alto, due sofà di John Saladino; poltrone Monteverdi-Young;
daybed Barcelona, design Mies van der Rohe, Knoll.
L'area pranzo dedicata
ai momenti di intimità della
famiglia, con splendido
affaccio sul verde. Il tavolo
è P.04, di Piero Lissoni per
Porro, abbinato alle sedute
firmate Milo Baughman,
di Thayer Coggin. Sullo
sfondo, nella zona lettura
e conversazione, divano
Nest bianco, ugualmente
di Piero Lissoni, Cassina.
Tappeto di Edward Fields.

189
«Abbiamo perciò creato una cucina confortevole, un'area
pranzo più vasta e accogliente, oltre a una serie di prati-
ci disimpegni, ben distinti dagli spazi di rappresentanza,
da utilizzare per ricevere ed esporre la notevole collezio-
ne d'arte contemporanea», spiega Fruit. Una suddivisio-
ne che, in realtà, esisteva già. «Il nostro compito è stato
di valorizzarla ulteriormente, aprendo una grande fine-
stra in fondo al corridoio di collegamento, piuttosto buio;
adesso invece lascia intravedere uno scorcio del giardi-
no. In questo modo è stata migliorata la luminosità, po-
tenziata anche da quattro lucernari quadrati, ritagliati in
corrispondenza delle volte del porticato», prosegue. La
luce naturale esplode, immensa al pari del contesto. Per
la decorazione, Mil Bodron ha riconfermato le atmosfe-
re understated e la palette rarefatta, muovendosi con pas-
so felpato negli statuari locali dai pavimenti in travertino
e i rivestimenti in legno chiaro. Da qui la scelta di utiliz-
zare tessuti e tappeti nei toni neutri e di preferire mobili
d'autore, pregiati nella loro massima essenzialità: tributi
al made in Italy (Piero Lissoni), riedizioni a tiratura limi-
tata di pezzi di design storico e rarità vintage.
All'esterno – al posto della precedente pool house, ri-
dotta a un rudere invaso dalla vegetazione – Svend Fru-
it ha inserito accanto alla nuova piscina una dépendance
in vetro dal tetto flat di cemento: un'attualissima "scatola"
di cristallo, arredata con le linee outdoor di Paola Lenti e
Pierantonio Bonacina. Come un gioiello, scintilla nel par-
co, che a sua volta è stato oggetto di un restyling radica-
le, affidato allo studio di paesaggismo Reed Hilderbrand
di Boston. Il risultato finale è di tale bellezza, da essersi
meritato il premio come migliore progetto di verde resi-
denziale dell'American Society of Landscape Architects
(ASLA). L'edificio e il panorama circostante sono stati
messi in più dolce dialogo tramite scalini simili a terraz-
zamenti. Intorno, sono stati piantumati alberi e siepi dal-
le rigogliose chiome tondeggianti, sintonizzati sull'anda-
mento curvilineo della costruzione. Il rapporto tra artificio
e spontaneità è perfetto, in uno scenario seducente.
Da ultimo, i proprietari hanno voluto recuperare l'ex
orangerie, trasformata in un laghetto al coperto: poco pro-
fondo, con piccoli zampilli e ciottoli candidi, è di gusto
squisitamente zen. Nelle serate di luna piena le sagome
degli archi si proiettano sulla superficie dell'acqua, poeti-
co teatro d'ombre in un rincorrersi di tenui riflessi. l

Il sognante bacino d'acqua con i ciottoli sul fondo


evoca le fontane orientali realizzate seguendo i principi del Feng
Shui. Questa soluzione risale all'ultimo restyling,
dello studio Bodron+Fruit di Dallas, partendo dall'orangerie
con vetrate ad arco già prevista nel progetto
originario, concepito agli inizi degli anni Sessanta dal grande
architetto statunitense Philip Johnson (1906 – 2005).
IL DISEGNO DEL PARCO METTE IN RELAZIONE PRATO
ALL’INGLESE, TERRAZZAMENTI GEOMETRICI E ALBERI VAPOROSI

Sopra, nel bagno custom-made, sgabello di Warren Platner,


Knoll; a sinistra, letto di Bodron+Fruit e daybed di Zographos.
In alto, nella pool house disegnata da Svend Fruit, sedute Paola
Lenti; chaise-longue con ruote 1966, di Richard Schultz, Knoll.
La sala da pranzo formale,
inondata di luce naturale,
con il tavolo da conferenza
dal piano in sicomoro,
di Zographos, completato
dalle poltroncine vintage
di Billy Haines. Maxitappeto
in lana e seta, di Edward
Fields. L'intero perimetro
delle pareti è decorato da
sedici pannelli site-specific
A Time to Keep (2011),
dell'artista Matthew Ritchie.

193
VISITA
RISERVATA
OPERE D’ARTE GRIFFATISSIME AMBIENTATE
IN UNA TOWN HOUSE DI MANHATTAN.
COME UN MUSEO PRIVATO, PER POCHI INTIMI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto C R I ST I A N A C E C I e M A R I N A P I G N AT E L L I
Divani in tessuto Gretchen
Bellinger (con antichi
cuscini Fortuny), di William
T. Georgis; due coffee
table, a sinistra con piano
ricavato da un paravento
cinese, a destra di Paul
McCobb; specchio italiano
barocco. A soffitto, sfera
da discoteca, di recupero.
Sulla parete, Hat Full of
Rain, di Julian Schnabel.
Il tappeto è di Bowron.
196
P
restigio, abbagliante bellezza e valore in-
commensurabile, vissuti con domestica
nonchalance. In questa residenza – una
delle più illustri di New York – conver-
gono le due personalità d'eccezione che
in simbiosi l'hanno concepita: Richard D.
Marshall, scomparso di recente, già cura-
tore di una sezione del Whitney Museum, e il partner
William T. Georgis, celebre architetto e interior designer.
Un fuoriclasse capace di strappare la standing ovation a
clienti esigenti e blasonati, come Aby Rosen, magnate
tedesco del mercato immobiliare, e la consorte Saman-
tha Boardman, psicanalista di sangue blu, per i quali ha
ristrutturato una town house d'epoca, sempre nella Gran-
de Mela. Portano inoltre la sua firma boutique hotel, ri-
storanti, linee di mobili, biancheria e argenteria.
Per sé Georgis ha voluto una dimora nel quartiere sto-
rico dell'Upper Side di Manhattan, dove abitare e lavo-
rare (nello studio previsto al piano terra). L'ha trasforma-
ta a sua immagine, rivoluzionando l'assetto preesistente.
«Sono ripartito da zero, facendo tabula rasa. Come soste-
neva Picasso, per creare bisogna prima distruggere», ar-
gomenta. Con il piglio del progettista di razza, mai dimen-
tico della funzionalità, ha dunque ridisegnato gli ambienti
aprendo gli spazi e giocando con scale e soppalchi. Un in-
tero muro perimetrale è stato convertito in un'immensa
vetrata fumé a favore di giardino: guardarlo dall'interno
si rivela un'esperienza magicamente voyeuristica, in par-
ticolare di notte, per merito di un'illuminazione studiata.
«La struttura generale è pensata per essere la cornice
della nostra collezione d'arte, ambientata in una casa cal-
da, avviluppante e follemente amata», riflette ancora lui.
La raccolta è straordinaria quanto la location, resa unica
da omaggi personali degli autori e da una selezione sofi-
sticata, frutto dell'esperienza di Marshall nel settore. Sfi-
la il gotha della contemporaneità, in una collettiva di no-
mi accreditati, soprattutto statunitensi. L'allestimento è
ingegnoso, unione di esprit curatoriale e talento decorati-
vo, perché ad affiancare le opere accorre un antiquariato
altrettanto pregiato, accanto a raro modernariato e incur-
sioni classiche. Una soluzione inusuale, lontana dal main-
stream del design totalizzante. E ovunque, superfici spec-
chianti collocate in posizioni strategiche riflettono segni e
colori degli artwork, in un rapporto di esaltante complicità.

In cucina, isola in Corian nero e sgabelli Anni 50,


di Frederick Weinberg. Una tenda in velluto di cotone separa
idealmente l'area kitchen dal soggiorno. A destra,
un esclusivo ritratto del padrone di casa, William T. Georgis,
firmato da Alex Katz. Sul fondo, la parete
vetrata affacciata sul giardino ingloba il caminetto scultoreo,
realizzato in prezioso marmo persiano.
La geometrica isola
centrale dell'area cucina,
in Corian nero, diventa
l'originale supporto per
l'installazione di sculture
dell'artista newyorkese
Richard Dupont. Sulla
parete candida accanto
alla scala spicca l'olio
su tela a colori vibranti
The Rubble Luxe, di Ali
Smith: autrice che si ispira
alla tecnica del collage.
A sinistra, le opere
di Alex Katz e Richard
Dupont a confronto;
a destra, busto francese
dell'Ottocento. Sotto,
letto di William
T. Georgis, con testiera
in acciaio e biancheria
di Léron; a sinistra,
antico mobile tansu
dal Giappone e, a muro,
olio su tela Trash,
di Kim MacConnel.

199
Nella reinterpretazione del layout, il livello su strada è
adesso un open space. L'ingresso introduce al living, con
un passaggio attraverso la cucina, in cui un'isola di Corian
nero incontra il pavimento in quercia ebanizzata; sul pia-
no poggia un'installazione di Richard Dupont: tre uomini
nudi esibiti con disinvoltura nell'area kitchen, che vanta
pure un grande ritratto del padrone di casa griffato Alex
Katz. Nel soggiorno, l'angolo conversazione è reso più in-
timo da un imponente camino in marmo persiano e da so-
fà in velluto vermiglio, ornati di cuscini dall'archivio For-
tuny. A soffitto, una magic ball anni Ottanta da discoteca
illumina di ironia la tela XL Hat Full of Rain, di Julian
Schnabel, che a sua volta fronteggia uno specchio baroc-
co. L'effetto è di straniante raffinatezza.
Solo il drappeggio di una tenda circoscrive la zona
pranzo, con un tavolo dell'Ottocento completato da sedie
anni Cinquanta, rivestite a loro volta in pelle nera. Di nuo-
vo, una spericolata carrellata di secoli va in scena sulla con-
solle italiana settecentesca, tra un quadro di Christopher
Wool, un'antica scultura raffigurante Cristo e una lampada
in bachelite. Ai piani superiori si aprono le camere e Lover,
di Jack Pierson, vivacizza quella degli ospiti; si tratta di un
"murales" di lettere in alluminio, stagno e resina, in con-
trapposizione con il letto veneziano del XIX secolo e i co-
modini inglesi; una statua rinascimentale proveniente dal
Metropolitan Museum fa invece da contrappunto ai mo-
bili dello stesso Georgis. E sempre il proprietario ha cre-
ato la testiera in acciaio nella stanza padronale, che duet-
ta con un tendaggio in seta magenta, pronto a schermare
la portafinestra affacciata sul dehors; l'arredamento inclu-
de inoltre una madia (tansu) dal Giappone e interventi pit-
torici di Kim MacConnel e Cornelius Völker.
La sublime eleganza si estende fino alle sale da ba-
gno, in un cocktail di specchiere olandesi, hammam in
granito scuro e vassoi in vetro di Murano per saponi e
asciugamani, fino all'eccentricità di uno sgabello in osso e
legno nello stile Egitto rivisitato. La summa del concept
si esprime infine nella biblioteca, dominata da una qua-
dreria: un'intera parete rivestita di capolavori, dove tecni-
che, formati e cromie si mescolano in un calibrato puzzle
di nomi altisonanti: Jean-Michel Basquiat, Ed Ruscha,
Robert Gober, Alex Katz, Cindy Sherman, George Con-
do... Apoteosi di uno specialissimo museo a ingresso ri-
servato, per un'emozionante dimensione abitativa. l

Nella sala da pranzo, due vasi giapponesi spiccano


sul tavolo dell'Ottocento abbinato a sedie Anni 50, di Dorothy
Schindele, rivestite in vitello nero lucido. Specchio
di William T. Georgis in acciaio laminato e consolle settecentesca
in stile Neoclassico italiano; sul suo piano in onice,
da sinistra, lampada in bachelite di modernariato, quadro
di Christopher Wool e antica scultura religiosa.
201
A sinistra, nel bagno
degli ospiti, candelieri
d'antan; a destra, arredi
di William T. Georgis
e statua rinascimentale
proveniente dal
Metropolitan Museum.
Sotto, coffee table,
sofà e sgabelli di Billy
Haines; a parete,
opere di Jean-Michel
Basquiat, Alex Katz,
Cindy Sherman e altri.

202
In una delle camere,
il letto è dell'Ottocento
veneziano, impreziosito
da un tessuto storico
proveniente dall'archivio
Fortuny; comodini inglesi
con lampade rifinite
in coccodrillo. A parete,
Lover, di Jack Pierson.
A sinistra, la scala verso
il terzo piano ha una
passatoia in cashmere,
di Einstein-Moomjy.
ARREDO L A N O S T R A I N T E R P R E TA Z I O N E D E L L’A B I TA R E C H I C ,
T R A A M B I E N TA Z I O N I E L E G A N T I S S I M E E D E T TA G L I S U M I S U R A

Paravento in tessuto
Sarizzo, Sahco, €161.
Sul tavolino in vetro
Labirinto, Natuzzi, €907:
lampada Edge, Oasis,
vasi Cutty, Abhika, €97,
e in cristallo Cut Vase,
Omnia, €65; teca Musa,
in vetro e travertino, ADG,
cm 65h, €270. Sotto:
scatola in ebano macassar
e coperchio di plexiglas,
Riviere, €530, e porta
accendino da Studio
Dimore Collection, €340.

IL CIELO SOPRA
MILANO
IL SALONE DEL MOBILE 2017 VISTO DALL'UNDICESIMO
PIANO DELLA TORRE HADID DI CITYLIFE
d i B R U N O TA R S I A - fo to LO R E N ZO P E N N AT I - h a co l l a b o rato F R A N C E S C A S C A R A M AG L I
Da sinistra, panca Track, con rivestimento trapuntato in pelle, Living Divani, cm 190x80x33h, da €2.332; sopra: lampada Flowerpot
VP4, design Verner Panton, &tradition, distr. Nordic Design, cm 23Øx36h, €328; volume Christian Dior, di Farid Chenoune, Assouline,
€250; vassoio di Riviere, cm 46x31, €540, con flûte di Argenesi, da Ganci Argenterie, €100/il set da due. Mobile Eucalipto, nella finitura
con ante a specchio color bronzo, B&B Italia, cm 121x55x148h, da €4.172; accanto, l'opera a tecnica mista Puoi dire Così!, di Raffaele
Barbuto, cm 90x200h, €1.900. Chaise-longue in pelle Paul, di Vincent Van Duysen per Molteni&C, cm 100x220x92h, €5.414; appoggiati:
cuscino Golden Gate, Lelièvre, €70, e Rombo Storm, in velluto jacquard, di Black Edition by Romo, cm 50x50, €128. Tappeto Reverso,
Design Collection, di Illulian, cm 300x240. Tavolino basso Jacob, con piano in marmo Calacatta, Minotti, cm 180x80x22h, €4.990; sul top:
portacandela Orion in marmo nero Marquina, oOumm, cm 32Øx12h, €1.920; in giallo, Coppa dell'abbondanza, Zanetto, cm 19x53x8h,
€465; vaso City Hurricane smoke, di Louise Roe, cm 13x13x24h, €93. Sullo sfondo, coffee table Kenaz, di Steve Leung per Visionnaire,
cm 48Øx70h, €4.945. Divano Freeman Tailor, di Rodolfo Dordoni per Minotti, composto da due terminali da cm 196x112x89h ciascuno,
da €11.070; sopra: cuscino Zkara Malva, in velluto, di Black Edition by Romo, cm 50x50, €128; libri Chanel, Assouline, €75 il set da
tre (Chanel Fashion di François Baudot, Chanel Jewelry e Chanel Perfume, entrambi di François Aveline); cuscino Freeman, in tessuto
Leopold, Minotti, cm 45x45, da €160. Lampada Tea composta da cinque steli in metallo, Italamp, cm 47Øx180h, €1.870. Paravento
in tessuto Croisette, di Casamance, cm 132h, €165. Tavolino in marmo Molecole, di Alessandro La Spada per Antolini, cm 120x100x55h.
Mobile bar Rendez-vouz,
di Borbonese, distr. Zanaboni;
appoggiate: ciotola Contour,
Nude, cm 24Ø, €214, e candela
Sitra, di Ceramiche Rometti,
cm 13Øx26h, €175. All’interno,
dall'alto: bicchieri da whisky
Camp, Nude, e ciotola Mixology,
Pasabahce. Vassoio JJJ, da G
Lab Milano, €85, con bicchieri
da martini, di Salviati; coppa
Ovo, di Zanetto, dosamiele
da Ganci Argenterie, presse-
papier Sfridi, da G Lab Milano,
alzata Shape, da G Lab Milano,
€185. Cocktail shaker Newlife,
Zanetto, bicchieri Hemingway
High Ball, Nude, caraffa da
Ganci Argenterie e bottiglia da
whisky, da Ganci Argenterie.

208
Da sinistra, sul tappeto Aztec, Design Collection, di Illulian, cm 371x277, lampada/tavolino Megan, con top in marmo Calacatta, MSÉ,
cm 30Øx107h, €5.856. Poltrona Tentazione, di Erba, cm 77x87x74h, da €2.235 (anche a destra, con cuscino nel misto seta Croisette
di Casamance). Mobile bar Rendez-vouz, struttura in ottone brunito, di Borbonese, distr. Zanaboni, cm 86x44x130h; all'interno: ciotola
Mixology, Pasabahce, €38; caraffa Plaid, Pasabahce, €32, e bicchiere Hemingway High Ball, Nude, €7; bottiglie Cuvée Viviana e Valdo
90, di Valdo Spumanti, con bottiglia da whisky Arc, Nude, cm 19h, €65. Paravento Golden Eye, di Munna, cm 236x147h, €5.600;
lampada Plates, con stelo in ottone, Areti, cm 16x16x160h, €950. Tavolino Yori, in metallo nella finitura oro, Désirée, cm 57x35 x56h,
da €768; sopra: bicchiere da martini, coll. Barware, Salviati, €402/il set da sei; scatola portacarte Pinella, da G Lab Milano, €120.
Da sinistra, lounge chair Harp, con seduta in corda di poliestere, design Rodolfo Dordoni per Roda, cm 63x65x71h, €1.190; accanto,
lanterna Dome Small, in alluminio verniciato e vetro, con maniglia in teak, design Jan Nackaerts e Philip Vorsselmans per Royal Botania,
distr. Duemme Garden, cm 30x30x65h, €793, e poltrona con schienale alto Esedra, design Luca Nichetto per Ethimo, cm 101x81x100h,
€2.170. Coppia di tavolini Tea Time con piano in ceramica, di Kris Van Puyvelde per Royal Botania, da cm 40Øx30h, da €399; appoggiati:
ciotola in ottone satinato, da Studio Dimore Collection, cm 20Ø, €150, e candela con contenitore realizzato in noce Canaletto, Locherber
Milano, €140/il kit portacandela e due candele. Dietro, coffee table Capri, di Fendi Outdoor, distr. Luxury Living, cm 100x40x50h,
da €2.660; sopra: lampada da tavolo Ginger con struttura in alluminio e diffusore realizzato in lamelle di teak, design Niccolò Grassi
per Ethimo, cm 20x20x51h, €360, e vaso in pietra leccese, di Marrocco, da Fatto ad Arte Galleria, cm 28Øx25h, €180. Daybed Rayn,
rivestimento in tessuto Tempotest, resistente ai raggi UV e alle abrasioni, design Philippe Starck per Dedon, cm 160x109x71h,
€3.140 il daybed (più €1.550 per i cuscini); sopra: cuscino nel tessuto Cinéma, in viscosa e poliestere, coll. Mythique, di Casamance,
cm 139h, €137. Tavolino basso Esedra, con piano in pietra-ceramica Laminam, Ethimo, cm 56Øx40h, €490, e poltroncina da esterno
Sabi, base in legno di sassofrasso e struttura in acciaio, design Francesco Rota per Paola Lenti, cm 85x75x60h, da €5.429. Paravento
Wing realizzato con cinghie in poliestere, design Rodolfo Dordoni per Roda, cm 120x180h, €1.390. Lampada Ginger, con diffusore
caratterizzato da fitte lamelle di teak, Ethimo, cm 30x30x126h, €640. Piante e fiori in vendita da Floricoltura Radaelli Stefano.
Sul letto Bretagne, rivestito in pelle Nest Cemento, Poltrona Frau, cm 170x200, da €3.500: coppia di guanciali in misto cotone, coll. Hotel,
Mirabello; cuscino nel tessuto Sumba, di Sahco; completo in puro cotone Ritz, di Mirabello, €180 la parure; plaid in cashmere Biella,
di Masserano Cashmere, cm 140x180, €1.450. Panca in pelle Brera, Poltrona Frau, cm 180x42x41h, da €3.750, e tappeto in lana modello
CC2, Amini, cm 200x300, €2.705. Lampada da terra Mamì, Penta, cm 150h, €1.621; paravento rivestito con il tessuto Sumba 2748-07,
Sahco, cm 138h, €177. Pouf nel velluto Zkara Tempest, Black Edition by Romo, cm 140h, €160, e toilette Hamilton, con rivestimento
in tessuto e borchie, Gianfranco Ferré Home, cm 130x51x79h, €8.380; sopra: scatola in pelle, di Riviere, €560; scultura Sfera, da Galleria
Blanchaert, cm 14Ø; lampada Top Glass, con paralume in vetro fumé, Officina Luce, cm 32x20x45h, €1.340; portablocco, Pinetti, €324.
Toilette Hamilton, Gianfranco
Ferré Home; dentro il cassetto:
orologio in oro bianco Calatrava,
di Patek Philippe, €32.000;
portapassaporto e portachiavi,
di Pinetti. Sulla consolle: presse-
papier da G Lab Milano, €240;
lente da Ganci Argenterie, €250;
Night Set African Zigzag, con
brocca e bicchiere, Omnia, €75;
candela di Culti Milano, €39.
Quaderno Haiku, Nava, e con
elastico, di Grafiche Tassotti.
Tabacchiera in argento, da Ganci
Argenterie, e roller Montblanc
M, Montblanc, €390. Scatola
di Riviere, €560, e scultura
Cavallo, di Donatella Fogante,
Artemidatre, €213. Paravento
in tessuto Sumba, di Sahco.

213
MODERN LIVING
SPAZI LUSSUOSI, FINITURE DI PREGIO E AMPI GIARDINI NEL QUARTIERE MODELLO
CITYLIFE: L’ULTIMA OASI DEL BUON VIVERE MILANESE
d i G A E TA N O ZO CC A L I

A mpie metrature, design fluido e avvolgente, terrazzi af-


facciati sul verde, ritempranti spazi fitness... Sono solo al-
cuni dei plus che rendono esclusive le residenze del comples-
altissimo livello alla famiglia che desidera vivere in un contesto
tranquillo, ma con tutte le comodità, qui chiunque trova una
soluzione adatta alle proprie esigenze», afferma l'AD Armando
so CityLife, come la Penthouse della Torre Hadid dove è stato Borghi. Gli interni sono realizzati da Milano Contract District,
ambientato lo shooting Arredo delle pagine precedenti. Il pro- piattaforma integrata che coordina diciotto marchi di finiture e
getto suggella il percorso di riqualificazione urbana dell'area interior design made in Italy (tra cui Ernestomeda, Flos, Fon-
ex-FieraMilanoCity, concept d'avanguardia per cinquecento- tanot, Lema, Listone Giordano, Gessi, BTicino e Oikos) per ri-
trenta appartamenti deluxe con certificazione energetica di vestimenti e arredi high-end. «È il primo esempio di collabo-
classe A – dal bilocale all'attico – di cui meno di cento sono an- razione tra brand complementari sotto un'unica regia, così il
cora liberi. «Offriamo molteplici opportunità: due poli residen- cliente si rapporta con un solo interlocutore per il massimo ri-
ziali firmati da Daniel Libeskind e Zaha Hadid, un business sultato», spiega Lorenzo Pascucci, ideatore e General Manager
center e uno shopping district all'interno di Milano Contract District. Dalle fini-
del secondo parco più grande della cit- ture di capitolato alla personalizzazione
tà, con anche l'orto fiorito curato dall'As- degli interiors, questo servizio rispetta il
sociazione Orticola di Lombardia. Ecco protocollo Psicologia dell'Abitare svilup-
perché CityLife è un'area adatta a tutti. pato da Tecma Solutions, finalizzato al
Dal businessman in cerca di una casa di benessere della persona. l

In alto, gli esterni della Residenza Hadid. Nei ritratti, da sinistra, Lorenzo
Pascucci, General Manager di Milano Contract District
214 (contract-district.com) e Armando Borghi, AD CityLife (city-life.it).
MARIE CLAIRE MAISON PROMOTION

E leganti flaconi in vetro ton sur ton, in una cro-


mia che comunica sensazioni intense e lumino-
se. Il rosso rubino è una delle cinque tonalità scelte da
CULTI MILANO per vestire i diffusori ambiente del-
la linea Colours: capaci di donare energia a ogni spazio
— pubblico o privato — e di armonizzarsi con i più di-
versi stili di decorazione. L'impatto visivo arricchi-
sce quello olfattivo, declinato in quattro magici pro-
fumi. In Aramara i sentori agrumati accolgono il car-
damomo e il sandalo; Mareminerale porta in casa la
freschezza di linfe marine e musk, mentre in Tessu-
to fioriscono gelsomino e geranio. Thè, infine, è una
soave miscela a base della qualità giapponese sencha.

PASSIONE RUBINO
LA NUANCE PIÙ SEDUCENTE DEL ROSSO È STATA SCELTA DA
CULTI MILANO PER I DIFFUSORI AMBIENTE DELLA LINEA COLOURS
LIFESTYLE V I AG G I , G I A R D I N I E L U O G H I D I P U R O E D O N I S M O.
P R O TA G O N I S TA A S S O L U T O : I L P I A C E R E D E L T E M P O P E R S É
Foto, Valentina Sommariva

Veduta dello skyline


di Los Angeles, dal parco
privato di una residenza
tra Bel Air e Beverly Hills.
Il privilegio di un verde
rigoglioso, alle porte
della città americana.
L.A.
CONFIDENTI AL
VITALITÀ DELLA NATURA, NUOVI TOTEM DELLA MODERNITÀ,
CLUBBING CON LE STAR: STRAORDINARIA LOS ANGELES
d i F I L I P P O LU I N I - fo to VA L E N T I N A S O M M A R I VA

Uno scorcio di Tongva


Park, a Santa Monica,
luogo ideale per il relax
all'ombra delle palme,
con l'oceano vicinissimo.
Nella pagina accanto,
veduta della zona
Downtown, nelle ore
magiche del tramonto,
dallo OUE Skyspace:
hall con belvedere
all'ultimo piano della
U.S. Bank Tower.
219
Non solo m ecca del cinema, ma anch e epicentro
dell'arte contemporanea e hu b per le a vanguardie

220
Qui, il ristorante
Commissary, in una
serra sulla terrazza del
Line Hotel. Sotto,
a destra, l'opera
pubblica Urban Light,
di Chris Burden;
a sinistra, il bacino
di Los Angeles visto dal
Griffith Observatory.
Nella pagina accanto,
la sala d'ingresso
del museo The Broad.
LIF ES T Y LE

R
innovamento vertiginoso, in un caleidosco- ristorante situato in una serra sulla terrazza del Line Hotel,
pio di luoghi unici ed emozioni intense. Si adatto per un pranzo vegetariano o un centrifugato rinfrescan-
respira un'aria elettrica oggi a Los Angeles, te. «Lo stile della città è dettato proprio da questa scacchie-
meta prediletta di giovani creativi e globe- ra di distretti, ognuno con le proprie caratteristiche distintive,
trotter da tutto il mondo, che la scelgono all'insegna del melting pot», conferma Ivan Olita, modello,
per il clima mite, lo stile di vita orientato al fotografo e attore, losangelino di origine italiana.
benessere e le opportunità di crescita perso- Proseguendo su Wilshire Boulevard verso Beverly Hills si
nale. Viaggiando sulle highway a bordo di una berlina o esplo- incontra un'altra location di pregio: il Los Angeles County Mu-
rando a piedi le novità, le vibrazioni risuonano alte. seum of Art; la raccolta spazia dall'antichità alle sperimenta-
Il quartiere finanziario di Downtown è diventato la princi- zioni postmoderne, in un volo lungo le ere. All'entrata, l'opera
pale fucina di cultura metropolitana, con la recente inaugura- pubblica Urban Light, di Chris Burden, è composta da due-
zione del museo The Broad, forte di ottocentoventimila visi- centodue lampioni d'epoca; emblema della città, è un'icona
tatori nel solo primo anno di attività. Dietro la facciata a nido fotografatissima al calare della sera, quando si illumina e crea
d'ape si apre la collezione d'arte contemporanea dei coniugi fi- uno spettacolo ipnotico. Un progetto di ristrutturazione dell'ar-
lantropi Eli ed Edythe Broad, che riunisce – tra gli altri – ca- chitetto svizzero Peter Zumthor renderà a breve gli ambienti
polavori di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Jeff Koons. Al del LACMA (questo l'acronimo dello spazio espositivo) ancora
primo piano si visita l'Infinity Mirrored Room di Yayoi Kusama: più godibili e aperti sul verde circostante di Hancock Park. La
un'installazione psichedelica di specchi e Led, anticipazione tappa successiva? Naturalmente Hollywood. Con i boulevard
della grande mostra personale de- orlati di palme e la famosa scritta
dicata all'artista giapponese, al via ARCHITETTURE sulla collina, racchiude non solo
il prossimo ottobre. Lì vicino, in il passato della megalopoli – rap-
un parco di ulivi, ci si può conce- E INSTALLAZIONI OSANO presentato dalla sede della Capi-
dere una sosta gourmet all'Otium: LINEE ARDITE, tol Records – ma anche il futuro:
menu accattivante, una magnifi- fecondo, multietnico e verticale.
ca cucina a vista e una gradevole NELLA METROPOLI CHE Qui sono sorti club e locali glam,
dimensione social. L'avventura al CAVALCA L’ONDA frequentati dalle celebrities. Dopo
DTLA (così gli Angelenos chia- la passeggiata sulla Walk of Fame
mano confidenzialmente la zo- ALTA DELL’INNOVAZIONE e la visita al Griffith Observatory,
na) si conclude con i trecento me- il puro stile hollywoodiano si as-
tri di ascesa alla vetta dello OUE sapora a bordo piscina nel bar del
Skyspace, da dove si gode la vista più alta. Poi, nella centralis- Tropicana Hotel o sorseggiando un Martini da Musso & Frank.
sima South Broadway Road, è un tripudio di splendide faccia- L'edonismo spinto e l'eccitazione della scoperta si rispec-
te Art Déco; il Los Angeles Theater, il Palace, l'Orpheum so- chiano nella vocazione beauty & wellness, tendenza peral-
no le sale in cui negli anni Venti andavano in scena le prime tro in prepotente crescita. Una personalità di spicco è Sarah
dei film di Charlie Chaplin e gli spettacoli dei Fratelli Marx. Tiefenthaler, insegnante di yoga e inventrice di una pratica
Il building dell'Ace Hotel è pure frutto di un progetto di ri- che sta spopolando: il Sup Yoga, praticato sulla tavola da surf.
qualificazione della storica sede della United Artists Corpora- «Ogni cambiamento a L.A. è accolto con entusiasmo. Adoro
tion, datata 1927. Spingendosi verso il fiume si incontra l'Arts questo dinamismo», commenta. Il paradiso salutista è sul la-
District, un'ex area industriale convertita in loft, tra i quali ha to occidentale, con una miriade di palestre, gli outdoor training
trovato casa la prestigiosa galleria Hauser & Wirth. di Venice Beach, gli snack bio e gli shot vitamici di Santa Mo-
L'innovazione si estende fino ai quartieri limitrofi di Echo nica. Ogni mercoledì va in scena il più vivace farmers' mar-
Park e Silver Lake, i più hype. Il primo seduce gli amanti del ket: mecca degli chef e della tribù dei foodie, in cerca di frut-
vintage con tanti piccoli negozi di abiti e i music store di vi- ti di bosco e cavolo riccio (kale) o dello stand migliore di piatti
nili ricercati. Il secondo, eccentrico e bohémien, regala inve- pronti da degustare sul posto. Quindi, uno squisito scone da
ce l'opportunità di passeggiare tra le raffinate ville moderniste Röckenwagner e finalmente l'immersione nella celeberrima
– tetti piani e linee orizzontali – dell'architetto Richard Neutra. cartolina: la spiaggia ammirata dal molo, quando la luminosità
A Koreatown, poco distante, tappa obbligata è il Commissary, intensa del sole si arrende alla dolcezza del tramonto. l

222
Smoke è l'imponente
scultura di Tony Smith,
in uno dei padiglioni
del County Museum of
Art (LACMA). Lo spazio
espositivo, con opere a
cavallo dei secoli, è
adesso al centro di un
progetto di restyling,
curato dallo svizzero
Peter Zumthor, che lo
porrà in aperto dialogo
con Hancock Park.
224
Dall'alto in senso
orario, il molo di Santa
Monica; il giardino
delle succulente
al J. Paul Getty Trust;
il modello, fotografo
e attore Ivan Olita;
Balloon Dog, di Jeff
Koons. Nella pagina
accanto, il neon
a intermittenza Double
America 2, dell'artista
Glenn Ligon.
Dall'alto in senso
orario, l'interno del
ristorante lounge
Otium; tramonto a El
Matador Beach,
Malibu, a poche miglia
da Los Angeles;
l'atmosfera glam
e rétro del leggendario
Chateau Marmont;
la Walt Disney Concert
Hall, progettatta
da Frank Gehry.
LIF ES T Y L E

CARNET
DE VOYAGE
IN AGENDA: I LUOGHI PIÙ ESCLUSIVI, GLI INDIRIZZI DEL MOMENTO

VEDERE THE HUNTINGTON COMPRARE


Istituzione culturale no profit,
EAMES HOUSE il cui fiore all'occhiello è la ARCANA: BOOKS ON THE ARTS
È la residenza dove visse la coppia biblioteca, custode di rare Nello storico quartiere di Helms
di designer Charles e Ray Eames. mappe e manoscritti antichi. Bakery, libreria specializzata
Poco fuori dalla città, due strutture Da visitare anche il parco in cataloghi patinati e volumi
a forma di parallelepido, in vetro botanico e il giardino zen. illustrati di architettura e interior.
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Palisades, eamesfoundation.org LOS ANGELES COUNTY arcanabooks.com
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HOLLYHOCK HOUSE Un'immensa collezione di oltre JUST ONE EYE
La villa, costruita tra il 1919 e il 1921 130 mila pezzi, dall'antichità fino Tempio del bello, tra alta moda
a Barnsdall Art Park, è il primo agli autori contemporanei. Arte (uomo e donna), gioielleria, home
intervento a Los Angeles di Frank asiatica e precolombiana, accanto & décor. Seducente la location:
Lloyd Wright. Il décor riflette a mostri sacri quali Rembrandt, un palazzo Art Déco, un tempo
l'interesse per le costruzioni Cézanne, Magritte e Ansel Adams. appartenuto al produttore
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THE BROAD
J. PAUL GETTY TRUST Il building high-tech appena PRADA EPICENTER
La più grande collezione del inaugurato è la nuova sede Lo showroom sulla leggendaria
mondo dedicata alle arti visive, della raccolta dei filantropi Eli Rodeo Drive è un gioiello
negli spazi progettati da Richard ed Edythe Broad, con focus all'avanguardia, pensato
Meier. Mobili, fotografie e dipinti sulla produzione dal Dopoguerra. dall'olandese Rem Koolhaas.
capolavoro, tra cui il celeberrimo 221 South Grand Avenue, Da visitare come un'art gallery
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LIF ES T Y L E

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Ubicato nel cuore di Downtown, accanto al museo The Broad. Gli interni total white, i morbidi
a due passi dal palazzetto dello Vocazione bio e verdure dall'orto, drappeggi e un'ottomana
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Lakers, questo locale rivisita 222 South Hope Street, di un'atmosfera soft, per fughe
con un twist originale i piatti Downtown, otiumla.com dallo stress e dal traffico.
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asiatico, il menu rievoca stagionali, in continua evoluzione. sentiero, che si snoda lungo un
la scuola culinaria nata nel Centrifugati, frullati biologici canyon di roccia rossa, in un'oasi
corso dell'occupazione francese e il classico brunch nel weekend. di querce. Si sale poi fino
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maestro della nouvelle vague rivestita di marmi e mosaici. Hollywood, nell'area urbana
giapponese, si è da poco trasferito 415 Pacific Coast Highway, di tendenza, propone cinque
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degustare roll, ceviche e black cod fané del Ventesimo secolo
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22706 Pacific Coast Highway, 4626 Hollywood Blvd,
noburestaurants.com/malibu hotelcovell.com
Dalle vetrate del salotto,
dove sono state
ambientate alcune
scene del film Il grande
Lebowski, la vista spazia
fino a Los Angeles.
Il pavimento in cemento
regala continuità
tra interni ed esterni.

230
LIF ES T Y L E

SULLE ALTURE DI BEVERLY HILLS, UN ECLETTICO


SKY GARDEN CORONA L'ORIGINALE DIMORA
DEL FASHION INFLUENCER JAMES F. GOLDSTEIN

TROPICALIA
fo to VA L E N T I N A S O M M A R I VA – te sto G A E TA N O ZO CC A L I
Ai piedi della collina,
un belvedere in cemento
e vetro permette
di rimanere sospesi sul
verde. Nella pagina
accanto, il proprietario
James F. Goldstein nella
sua camera da letto,
aperta sul paesaggio.
LIF ES T Y L E

Prospettive ardite, pronte a dirigere lo sguardo


su panorami mozzafiato e sul verde esu berante

233
L'ingresso alla Sky Box
dell'artista James Turrell:
una stanza con il tetto
apribile, da cui ammirare
inusuali cieli "a colori".
Nella pagina accanto,
la passerella sulla vasca
delle carpe, che collega
living e zona notte.

234
LIF ES T Y L E

I
ncastonato in un avveniristico layout geometrico, un sorprendente giardino tropicale fa da corollario
a una delle più iconiche abitazioni di Beverly Hills. Un dialogo virtuoso tra natura e interni suggel-
la questo capolavoro dell'architettura organica, conciliando design innovativo e verde lussureggiante.
Si tratta dell'eden privato di una personalità molto in vista a Hollywood: il milionario e fashion in-
fluencer James F. Goldstein. Una location unica, che ha fatto da sfondo a pellicole cult − da Charlie's
Angels a Il grande Lebowski − e ospitato feste memorabili, come il party per il ventisettesimo compleanno di
Rihanna, popolato da star del calibro di Naomi Campbell, Paris Hilton, Mick Jagger e Leonardo DiCaprio.
L'esclusivissima residenza regala scorci mozzafiato su Los Angeles e sull'Oceano Pacifico. Il parco, infatti,
è stato concepito in simbiosi con l'eclettico edificio che dall'alto della Beverly Crest domina il Benedict Can-
yon. Si tratta di un grandioso complesso su più livelli, ideato nel 1963 dall'architetto John Lautner, allievo di
Frank Lloyd Wright, come abitazione per l'artista Helen Sheats. Il segno distintivo di questo rifugio è rappre-
sentato proprio dalle linee moderne, con angoli netti e spigoli vivi, ma anche dall'impiego di materiali inno-
vativi. Il tetto, per esempio, si compone di due enormi "conchiglie" triangolari in calcestruzzo, acciaio e vetro:
delineano i volumi della dimora e custodiscono interiors gioiello, dove la vegetazione è parte integrante dello
scenario domestico attraverso vetrate a tutta altezza, che in ogni ambiente annullano i confini tra dentro e fuori.

In giardino, u n tripudio di aitanti colocasie, palm e,


ficus e bambù accentuano il rigoglioso effetto giu ngla
LIF ES T Y LE

Gli esterni sono grandiosi, in puro stile h ollywoodiano.


Qui ogni spazio è pensato per liberare l'immaginazione

Grande appassionato di architettura contemporanea, moda e basket, Goldstein ha acquistato la proprietà nel
1972 e avviato un lungo processo di restauro e perfezionamento del progetto, interpellando lo stesso Lautner,
al cui fianco ha lavorato fino al 1994. Per il verde, tuttavia, il trendsetter si è affidato al paesaggista Eric Na-
gelmann, esperto in varietà tropicali, perché − nonostante gli interni minimalisti e il clima asciutto della Ca-
lifornia − desiderava un tripudio rigoglioso, ispirato ai paradisi esotici di Bali e Tahiti.
A creare la dimensione giungla, ecco vigorose colocasie dalle foglie a cuore: emergono dalla vasca delle car-
pe koi, sovrastata da una passerella che fa da raccordo tra la zona giorno e l'area notte. Quanto ai terrazzamenti
sul pendio sottostante, sono stati piantumati con un'infinità di palme, ma anche Strelitzia alba, ficus e bambù.
Una foresta capace di dare riparo al fitto sottobosco di felci arboree, heliconie, aspidistre, cordyline e rampican-
ti. Esplorano questo mondo i camminamenti in cemento che guidano alla scoperta di angoli segreti e a spazi
relax, fino ad alcune installazioni artistiche, come la Sky Box di James Turrell: una stanza con il tetto apribile e
un letto da cui ammirare inediti cieli "a colori", grazie a un particolare effetto ottico. «Raggiunto questo livel-
lo di eccellenza, l'obiettivo è diventato il suo mantenimento», ha spiegato Goldstein, che da poco ha donato
l'intero complesso − con le sue collezioni d'arte e abiti couture − al Los Angeles County Museum of Art. «Af-
finché mi sopravviva e sia mantenuto aperto al pubblico come fonte d'ispirazione per gli artisti di domani». l

236
Lussureggianti palme
nane fanno da sfondo al
bagno in marmo, con
pareti trasparenti
e tetto apribile. Nella
pagina accanto, da
sinistra, il lavabo in vetro
della camera da letto
e la discesa al parco.
LIF ES TYLE

ART HOTEL

10
I MAGNIFICI

DA RIO DE JANEIRO A SINGAPORE


CON SCALO A OSLO. I CINQUE
STELLE CHE VANTANO LE MIGLIORI
COLLEZIONI: DAL SETTECENTO
VENEZIANO FINO A DAMIEN HIRST
d i DA N I LO AS C A N I

L
obby dove risplendono scenografiche installazioni e
suite con affreschi degni di un palazzo nobiliare. Ma
anche sculture di artisti contemporanei, che danno il
benvenuto agli ospiti al momento del check-in. Sono
i cinque stelle trasformati in autentiche gallerie. Se
il Gramercy Park Hotel di New York vanta alcune tele di Andy
Warhol – come del resto il Ritz-Carlton di Singapore e il Thief
di Oslo – i neon di Tracey Emin illuminano gli spazi dell'Art a
Denver e del Méridien Chambers di Minneapolis (qui la chia-
ve della stanza diventa vip pass nel vicino Walker Art Center).
Non meno sorprendente la collezione del Park Hyatt a Mi-
lano, con tanto di Anish Kapoor e un esclusivo servizio di art
butler per visitare i collezionisti più in vista della città. Di altro
stile i pezzi unici del Gran Meliá Nacional Rio, che nella capi-
tale carioca ospita imponenti opere di Hector Bernabó e Pedro
Corrêa de Araújo, o i samurai in vetro del boemo Šuhájek, di-
sposti tra le sontuose sale del Marsa Malaz Kempinski, a Doha.
Con un salto nel Settecento ci si ritrova, invece, tra gli af-
freschi di Tiepolo e Guarana nell'elegante cornice dell'Aman,
a Venezia, mentre al Rosewood di Pechino sono i poemi epici
di dinastie lontane a ispirare originali capolavori di calligrafia.
Per un soggiorno da ricordare sul più elegante dei guest book. l

Installazioni site-specific du ettano con le opere


degli artisti più quotati nel panorama internazionale
GRAMERCY PARK
HOTEL
New York
Qui il design d'interni è curato a regola
d'arte. Non a caso, nella vip lounge
al diciottesimo piano l'installazione
Light Bulb Ceiling di Annika Newell
si contende la scena con Spot Painting
(entrambe nella foto), tela di Damien
Hirst, al quale – in queste settimane –
è dedicata la mostra negli spazi del
Jade e del Rose bar. Nella collezione
permanente dell'hotel (il cui valore
è stimato attorno ai cinquanta
milioni di dollari) ci sono anche tele
di Fernando Botero, Jean-Michel
Basquiat, Andy Warhol, George
Condo e Urs Fischer. A selezionare
gli artisti è il regista, pittore e scultore
Julian Schnabel; sua, infatti, l'iniziativa
di allestire qui un'eclettica galleria.
Lexington Avenue 2,
designhotels.com
Courtesy Design Hotels
ROSEWOOD
Pechino
Sculture in bronzo, legno e acciaio – come
la Calligraphic Head di Zheng Lu (nella
foto) – o le pergamene di Li Yongfei, gli
acquerelli di Jiang Shan Chun e i pannelli
acrilici del calligrafo irlandese Denis Brown.
Tra la lobby e le 282 camere sono in mostra
le creazioni di artisti locali e non, tutte
ispirate ai versi dei più popolari poemi epici
cinesi. Nella collezione anche i collage di
Meng Liping, già esposti al British Museum.
Jing Guang Centre, Hujialou,
rosewoodhotels.com

GRAN MELIÁ
NACIONAL RIO
Rio de Janeiro
Inaugurato da poche settimane,
questo hotel sorge nell'esclusivo
quartiere di São Conrado.
A ospitare le 413 camere e suite
è un maestoso grattacielo progettato
nel 1972 da Oscar Niemeyer e oggi
completamente ristrutturato. Ma il suo
punto di forza è la ricca collezione
d'arte, che dà il benvenuto agli ospiti
già nella lobby. Oltre alla scultura
aerea di Pedro Corrêa de Araújo
(nella foto), occupa la scena il Painel
de CarybŽ (sullo sfondo), opera
di Hector Bernabó composta da 270
lastre scolpite con personaggi carioca.
I giardini, invece, vantano aiuole
e sentieri di ciottoli di Roberto Burle
Marx, celebre paesaggista brasiliano.
Avenue Niemeyer 769,
240 melia.com
PARK HYATT
Milano
Inondata dalla luce, la Cupola lobby
lounge di questo cinque stelle
è da tempo il palco per i grandi nomi
dell'arte contemporanea. Dove dieci
anni fa si stagliava Testa di Medusa
di Lucio Fontana − seguita da Mystica
di Peter Halley e dalla scenografica
Untitled di Anish Kapoor, in acciaio
lucidato a specchio − oggi, dello
stesso artista, c'è Untitled Tangerine
Magenta (nella foto), opera del 2015.
E se il Mio Bar sfoggia Seven
White Ovals, firmata Turi Simeti,
nella suite presidenziale spicca
una tela di Tancredi Parmeggiani.
Plus dell'hotel sono il servizio
di art butler e una serie di esposizioni
temporanee; progetti curati dalla
Galleria Massimo Minini di Brescia.
Via Tommaso Grossi 1,
milan.park.hyatt.com

LE MÉRIDIEN CHAMBERS
Minneapolis
Qui la chiave fornita al check-in apre
la camera e spalanca per magia pure le porte
del vicino Walker Art Center. Perché
funziona come un pass, che garantisce
accesso gratuito al museo, agli eventi privati
e ai vernissage. Tra la lobby e le sessanta
stanze, questo boutique hotel vanta
installazioni, video e dipinti di Tracey Emin,
Yasumasa Morimura (nella foto, la tela
Blinded by the Light), Sam Taylor-Wood,
Alec Soth ed Evan Penny (sua la sagoma
a parete No One - In Particular #6).
Hennepin Avenue 901,
lemeridienchambers.com
LIF ES T Y LE

Affreschi capolavoro, stucchi preziosi e cornici in marmo,


per vivere il fascino e l'opulenza di tempi lontani

AMAN VENICE
Venezia
Nella cornice di palazzo Papadopoli
− dimora patrizia costruita nel 1550 sul
Canal Grande − sorge uno dei cinque
stelle più affascinanti di Venezia.
Protagonisti assoluti, tra architetture
neorinascimentali e rococò, sono
i soffitti della Yellow Dining Room
(nella foto), decorati da Cesare Rotta:
noto artista veneto dell'Ottocento.
Ma non è tutto, perché nella Stanza
del Tiepolo e nell'Alcova Tiepolo Suite
affreschi di rara bellezza portano la
firma del grande pittore del Settecento
veneziano. Al suo allievo Jacopo
Guarana si devono, invece, le raffinate
allegorie sui soffitti di un salone al
secondo piano. A creare magia anche
un pianoforte Érard a coda, strumento
tra i favoriti di Fryderyk Chopin.
Calle Tiepolo 1364,
244 aman.com
THE ART
Denver
Dalla scultura Otter (a lato) di Deborah
Butterfield alle opere di John Baldessari,
passando per Tracey Emin e Sol LeWitt.
Nel cuore dell'effervescente Museum
district, questo hotel ospita pezzi unici di
Frank Gehry e Kiki Smith, accanto agli
scatti di Ed Ruscha e alle creazioni di Leo
Villareal. Proprio quest'ultimo ha realizzato
Multiverse, un'installazione di ventiduemila
luci a Led per il portico dell'edificio.
Broadway 1201,
thearthotel.com

Foto, Paul Thuysbaert

THE RITZ-CARLTON
Singapore
Si chiama Cornucopia (nella foto)
ed è solo una delle tre megasculture
in fibra di vetro realizzate da Frank
Stella per la lobby e lo scalone
d'ingresso di questo hotel. Sono
infatti 4.200 le opere d'arte moderna
e contemporanea esposte. Non
a caso – tra tele di Andy Warhol,
sculture di Henry Moore e litografie
di David Hockney – qui si può girare
con l'ausilio di una guida su iPod,
come all'interno di un museo. Delle
numerose installazioni, le più pregevoli
sono quelle in vetro di Dale Chihuly,
i cui lavori si sono guadagnati uno
spazio anche al Louvre. Altrettanto
importanti le creazioni action painting
di Sam Francis, quelle astratte di John
Rose e gli artwork di Rainer Gross.
Raffles Avenue 7,
246 ritzcarlton.com
MARSA MALAZ
KEMPINSKI
Doha
Sul Pearl-Qatar, isolotto artificiale
ispirato alla laguna veneta, spicca
questo lussuoso cinque stelle, che
sfoggia preziosi chandelier di fattura
muranese (nella foto, il modello
Oyster). A omaggiare la cultura araba
ci sono le tele di Ali Hassan, le opere
calligrafiche di Ahmed Allawi e una
scultura in bronzo − The Horse −
di Ahmed Al Bahrani, collocata tra
le palme del giardino. Segno astratto,
invece, per le statue in cristallo di Jiří
Šuhájek, artista ceco che ha esposto
le sue creazioni al Victoria and Albert
Museum di Londra. A curare la vasta
collezione dell'hotel è la locale Anima
Gallery, che in Qatar rappresenta
tra gli altri anche l'inglese Marc Quinn.
Costa Malaz Bay, The Pearl,
kempinski.com/marsamalaz

THE THIEF
Oslo
Questo ricercato cinque stelle sembra
una dépendance del vicino Astrup Fearnley
Museum of Modern Art, con cui collabora
per fornire agli ospiti servizi molto esclusivi.
Ovunque si posi lo sguardo – tra le 118
camere e gli spazi comuni – ci sono opere di
Andy Warhol (a lato, dalla serie Ladies and
Gentlemen, 1975), Tony Cragg e Sir Peter
Blake. Se a quest'ultimo è dedicata la suite
Courtesy Design Hotels

Oslo, i video di Julian Opie fanno capolino


dagli ascensori, mentre una Balloon Venus di
Jeff Koons occupa la scena tra i tavoli al bar.
Landgangen 1,
thethief.com
SELECTION

Da sinistra, tenda in velluto


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coll. Aurea di Richard Ginori,
€65 e €44; vaso in ceramica
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da Inside Out, €300; caraffa
termica EM77, di Erik Magnussen
per Stelton, online su Yoox.com,
€145. Tris di piccoli ananas
in vendita da Paolo Lattuada.

253
1 2 3
4

SELECTION

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11
9

12
1. Jacquard di cotone con motivo floreale Pappagallo, di JAB Anstoetz, cm 130h, €135/m. 2. Tessuto in lana e cotone con motivo
Anni 50 Pachisi, Dedar, cm 140h, €271/m. 3. Tondo rivestito in tessuto con ricami su iuta Geometric Pic Nic, Dedar, cm 132h, €181/m.
4. Tondo in tessuto rosso Infinity Soft, Zimmer + Rohde, cm 145h, €124/m. 5. Ciotola in cocco laccato Coconut, Untitled Homeware,
€15. 6. Centrotavola in filo di ferro, da Compasso, €1.300. 7. Centrotavola in bronzo, di Osanna Visconti di Modrone, su Yoox.com,
€580. 8. Tovagliolo in lino Estella 307, di Christian Fischbacher, cm 300h, €89. 9. Tessuto con filati di lino in catena e in trama Estella
407, Christian Fischbacher, cm 300h, €89. 10. Cuscino in jacquard geometrico Hartwell, di Colefax and Fowler, €151. 11. Cuscino
in cotone su sfondo di lino Bellvale, ispirato ai motivi décor del popolo etiope Bench, di Colefax and Fowler, €190. 12. Velluto tecnico
Natura, in viscosa e poliestere con superfice a intagli irregolari in due colori, Agena, cm 140h, €81. Foglia da Paolo Lattuada.
SELECTION

A parete, da sinistra, tessuto


Cortina, coll. Carlucci, di Chivasso
by JAB Anstoetz, cm 140h,
€90/m; rettangolo in misto
viscosa Cinéma, Casamance,
cm 139,5h, €137/m, con applique
da Mauro Bolognesi, €120.
Wallpaper in vinile After Rain,
LondonArt, €85/mq. Sul tavolo,
misto lino coll. Fadini Borghi
di Pierre Frey, cm 130h, €335/m.
Vassoio Hay, su Designrepublic.
com, €35, con alzatina in vetro,
da L’Utile e il Dilettevole,
€40; tovagliolo in misto cotone
Aspirazione, Agena, cm 139h,
€132/m; brocca in acciaio inox
Bamboo gold, di Sambonet,
€200; vaso e teiera in porcellana,
da Mauro Bolognesi, €90 e €60.

257
SELECTION

Carta da parati Groussay Nuit,


Designers Guild, €101/rollo.
Sul tavolo, tessuto Barbade
Malachite, coll. Nouveaux Mondes,
in cotone, Designers Guild,
cm 137h, €105/m. Da sinistra,
vaso monofiore Swinging
Clear gold, Rosenthal, €60,50;
vaso in ceramica con decoro
a righe, da Mauro Bolognesi,
€90; appoggiato all'interno,
sottopiatto in ottone lucido Palm
Plate, di Nika Zupanc, Ghidini
1961, €315; vaso in cristallo nella
tonalità verde menta, design
Carlo Scarpa, Venini, €340.
Rettangolo in satin di cotone
La Palmeraie, Manuel Canovas,
cm 136h, €124. Gufo in porcellana
Owl, Lladr—, cm 16h, €150.
SELECTION

4
1
2 3 5

7
6

10
11

12
1. Tessuto in velluto di viscosa con stampa digitale Kaleido Rosewood, Black Edition by Romo, cm 136h, €182. 2. Tessuto in cotone
e lino Unit Collection, l’Opificio, cm 135h, €120/m. 3. e 4. Lenzuolo in puro cotone con federa bluette Dedalo, Mirabello, €80. 5. Piccoli
vassoi componibili, in acciaio nelle finiture ottone lucido e oro rosa, Axonometry parallelepipedo small, di Elisa Giovannoni, Ghidini
1961, €323. 6. Ciotolina in Mdf rifinito con diciassette mani di laccatura, Untitled Homeware, €33. 7. Vassoio ovale nella tonalità rosa
Monterey, California 1960, da Inside Out, €100. 8. Forma circolare rivestita in velluto Galatea, con disegno a grandi onde, Osborne
& Little, cm 145h, €209. 9. Vaso monofiore Swinging Petrol Blue, coll. Bamboo, di Rosenthal, in acciaio, €60,50. 10. Cuscino in velluto
Wellsville, Colefax & Fowler, €173. 11. Tessuto in puro cotone con lavorazione matelassé a pelle di leopardo G150, Alessandro Bini
Tessuti d'Italia, cm 280h, €123. 12. Completo copripiumino matrimoniale in raso di puro cotone Julius, coll. Oscar, di Somma, €249.
SAVOIR-VERT
LA CULTURA DEL PAESAG GI O, TRA SEDU ZIONI BOTANICHE E CHIC GARD ENI NG
d i G A E TA N O ZO CC A L I

Il parco Bardini
di Firenze, uno tra
i Grandi Giardini
Italiani, che propone
anche workshop
di garden design.

GRAND TOUR BOTANICO


Otto parchi new entry e molte iniziative green, per celebrare il ventennale del circuito Grandi
Giardini Italiani. Alla scoperta di un patrimonio culturale che riserva infinite sorprese

L’
unione fa la forza. E nel caso dell'associazione Grandi Giardini Italiani, che riunisce i più meritevoli capolavori dell'architettura
del verde, ha decretato anche un successo misurabile in otto milioni di visitatori nel 2016. Così, il network fondato nel 1997 da
Judith Wade − con l'intento di valorizzare i tesori green del nostro Paese − celebra quest'anno il suo ventennale attraverso l'an-
nessione di otto nuovi parchi. Arrivano così a centoventiquattro le proprietà incluse nel circuito: dall'eclettica Villa Grock di Imperia
Foto, George Tatge

(appartenuta al noto circense Adrien Wettach, definito il "Re dei clown") fino a Casa Cuseni, a Taormina, prestigiosa residenza del
pittore inglese Robert Hawthorn Kitson, nonché cenacolo di famosi artisti nei primi del Novecento. Questo Grand Tour dell'arte
del paesaggio è raccontato nella guida Grandi Giardini Italiani 2017 (pp. 272, €10). Per il 17 aprile, invece, è in programma una cac-
cia al tesoro botanica per famiglie: un'occasione imperdibile per scoprire in versione live le oasi green più belle. grandigiardini.it l

265
SAVOI R-VE RT

JINNY BLOM
THE THOUGHTFUL GARDENER
(Jacqui Small, pp. 256, €47)
Il garden design raccontato
dalla paesaggista di fama
internazionale Jinny Blom,
che considera il progetto
green "un atto di intelligenza
piuttosto che un semplice
esercizio di stile".

NEL COMASCO
ESTRATTO DI CAMELIE IN MOSTRA
NATURA Tutto il mese. cameliaitaliana.it
Artwork in edizione limitata Jarred Le migliori visite guidate alle
Old Tjikko, da cm 24hx21, diverse collezioni storiche
da €160. christofferrelander.com del Lago di Como: 1/4-30/5,
a Villa Monastero di Varenna;
Christoffer Relander fotografa 8/4 a Villa Melzi d'Eril
i più bei panorami nordici di Bellagio; 8-9/4 a Villa
con una speciale tecnica, che fa Carlotta di Tremezzina.
apparire gli scorci come se
fossero racchiusi in un barattolo.
L'effetto è tridimensionale; in A LONATO DEL GARDA (BS)
realtà, si tratta di stampe su carta. FIORI NELLA ROCCA
7-9/4. fiorinellarocca.it
Nella cornice del maniero
Visconteo-Veneto, fiorito
di diverse centinaia di specie
spontanee, si festeggia
la decima edizione della
mostra-mercato di essenze
rare e di decori per esterno.

A GUASTALLA (RE)
GEORGICA
15-17/4. georgica.it

NEL NOME Il lungofiume Lido Po


si anima di numerosi stand
DELLA ROSA che ospitano alberi da frutto
tradizionali, fiori, ortaggi
Carta da parati in vinile
Dolcevita, di Grandezza
NOTTI e animali di "bassa corte",
per la quinta edizione della
by JAB Anstoetz, m 10 ESOTICHE festa della terra e dell'acqua.
x0,70h, da €296. jab.de Cuscino décor Exotic Gardening, in
cotone, di Christian Fischbacher,
Una fantasia floreale cm 60x40, €120. fischbacher.com/it
romantica, con motivi
damascati oversize Un inno alla vitalità e all'energia di una
che ritraggono la regina serra tropicale, sognando eden lontani. Così
delle rose moderne, ovvero ananas, eucomis e orchidee iconiche, ma
la rampicante Pierre anche bromeliacee, lilium e piante carnivore
de Ronsard. Fitti ramage convivono inaspettatamente su un
e tralci carichi di boccioli unico guanciale. Stampate su fondo nero
su fondo scuro creano per una resa ancora più lussureggiante.
un vero effetto giardino, J. EASTOE, G. LANE
per una decorazione ROSE VINTAGE
murale di sorprendente (Logos, pp. 240, €20)
impatto scenografico. GALLO D'ORO Un volume con sessanta
Portachiavi con volatile in edizione
speciale, coll. Chinese New varietà dalla bellezza
Year, di Gucci. gucci.com intramontabile selezionate
tra le cultivar antiche e quelle
Questo prezioso accessorio celebra moderne di maggiore fascino.
l'animale simbolo di talento e Tutte illustrate e raccontate
portafortuna, nonché segno zodiacale con i consigli di coltivazione.
protagonista dell'oroscopo cinese 2017.
È in ottone finitura oro anticato, con
266 rubino, cristalli Swarovski e perla griffata.
SAVOI R-VE RT
A MILANO
FLORA ET DECORA
21-23/4, floraetdecora.it
Nei chiostri della Basilica
di Sant'Ambrogio si danno
appuntamento cento tra
vivaisti e artigiani per la nota
mostra filantropica. Novità
di quest'anno: la consulenza
di un "medico delle piante".

BUGIA BIANCA
Candela Palais de Tokyo, di Astier
de Villatte, da Chez Dédé, €120 più
€66 per il coperchio. chezdede.com
La sontuosa fragranza "smoky
wood con note metalliche", ideata A PARMA
dal naso Christophe Raynaud, è IL POSTO DELLE VIOLE
qui racchiusa in un prezioso scrigno www.parmacolorviola.com
di ceramica decorato dai
ramage di Eudes Menichetti. L'associazione Parma Color
Viola ha riportato in vita
la storica serra del Giardino
Ducale, destinandola
all'iconica varietà a fiore
doppio (sopra). Con visite
guidate per tutto il mese.

A COLORNO (PR)
NEL SEGNO DEL GIGLIO
21-23/4. nelsegnodelgiglio.it
La ventiquattresima edizione
dell'evento, nel parco
DOPPIO della Reggia Imperiale,
celebra il ritorno alla natura
GIOCO e alla tradizione con piante
coltivate in maniera naturale
Volume Harvest, di Stefani Bittner e Alethea e prodotti artigianali.
Harampolis, Ten Speed Press, pp. 224, da €27,50.
Alla scoperta della primavera attraverso il AL CASTELLO DI MASINO
racconto di quarantasette multi-purpose plants. TRE GIORNI PER IL GIARDINO
Si tratta di specie ornamentali che rivelano 28/4-1/5. visitfai.it
TEMPO DI FUNGHI anche virtù gastronomiche e cosmetiche, oltre a
Le novità di centosessanta
Side table indoor/outdoor Mucidule, ortaggi dall'estetica sopraffina. Senza contare
espositori italiani e stranieri,
di Roche Bobois, cm 62x62x54h, €1.060. numerose ricette per preparazioni inedite:
all'insegna della massima
dal burro di fiordaliso alla crema idratante al lillà
Al Salone del Mobile 2017 biodiversità e della cultura
(nella foto) o al bouquet di carciofi e nasturzi.
con una ventata di ironia. Si ispira botanica. Con la regia
alla natura il tris di tavolini in di Paolo Pejrone e del
polimetacrilato Altuglas, design Antoine Fondo Ambiente Italiano.
Fritsch & Vivien Durisotti.

SEME
DI BELLEZZA
Volume illustrato Sowing
Beauty, di James Hitchmough,
Timber Press, pp. 364,
da €70. timberpress.com
I. JOSIFOVIC, J. DE GRAAFF
Queste pagine svelano
URBAN JUNGLE
i segreti dei più bei meadows,
(ACC Publishing, pp. 176, €30)
ovvero i prati misti fioriti.
Un tema di grande attualità Nel racconto di due noti
perché − coniugando blogger green, le migliori
Cassian Schmidt

estetica ed ecologia − questa idee per vivere con il verde,


soluzione crea ricchezza e trasformando la casa
varietà, "imitando" la natura. in una giungla; ispirate dalle
Per reinventare una bordura più originali abitazioni
partendo dalla semina. di appassionati pollici verdi.

268
PRIMAFILA
MUSIC A, LIBR I, CINE MA, SPETTACOLI. REC ENSI ONI M IRATE PE R VIVE RE L A CULTURA
d i R I TA F E R R AU TO
Foto, Lucio Romano

ELEKTRA
libretto di Hugo von Hofmannsthal, con Elena Pankratova e Andrea Concetti
Tra le scene di Anselm Kiefer (suoi anche i costumi) e sulle note del compositore tedesco Richard Strauss
torna a teatro l'Elektra: opera in un atto ispirata all'omonima tragedia di Sofocle, intenso dramma dell'odio che non
dà spazio a pentimenti e rimorsi. Già premiata come migliore spettacolo dell'anno nel 2004, questa
pièce affascina per l'intensità poetica della regia di Klaus Michael Grüber, qui ripresa con enfasi da Elena Hammer
e diretta dal maestro Juraj Valčuha. Napoli, Teatro di San Carlo, dal 9 al 15/4. teatrosancarlo.it Danilo Ascani

Foto, Brescia e Amisano


Foto, Jean-Charles Verchère

ROBBINS / PRELJOCAJ / EKMAN LA VALSE / SYMPHONY


IN C / SHÉHÉRAZADE
con Eleonora Abbagnato con Roberto Bolle
Si parte da The Concert di Jerome Robbins – sulle note Due nuove produzioni – La Valse sulle note di Maurice Ravel
di Fryderyk Chopin – per chiudere con Cacti, balletto montato e Shéhérazade musicato da Nikolaj Rimskij-Korsakov –
dal coreografo Alexander Ekman e musicato con brani e uno dei grandi classici di George Balanchine, Symphony
tratti dai capolavori di Franz Joseph Haydn, Franz Schubert in C, che vede in scena l'acclamata étoile Roberto Bolle
e Ludwig van Beethoven. Nel mezzo spiccano Annonciation (nella foto). A coreografare La Valse sono Stefania Ballone,
di Angelin Preljocaj con Eleonora Abbagnato (nella foto), Matteo Gavazzi assieme a Marco Messina: danzatori
le partiture di Antonio Vivaldi e le sonorità di Stéphane Roy, del balletto scaligero chiamati a inaugurare un'iniziativa
compositore noto per le sue melodie elettroacustiche. pensata per valorizzare i talenti del corpo di ballo. Milano,
Roma, Teatro dell'Opera, fino all'8/4. operaroma.it D.A. Teatro alla Scala, dal 19/4 al 13/5. teatroallascala.org D.A.

271
PRI MA FIL A

BAUSTELLE
4 aprile, Milano, Teatro degli
Arcimboldi; 8 aprile, Reggio Emilia,
Lime Theatre; 19 aprile, Pescara,
Teatro Massimo; 21 aprile, Napoli,
Teatro Augusteo; 30 aprile, Roma,
Auditorium Parco della Musica

S
obillatori sonici da oltre
vent'anni, i Baustelle non
sono mai stanchi di scuotere
le acque del pop contemporaneo.
Orchestrando con enigmatica
naturalezza clash creativi a base
di opulenza sinfonica e ascetismo
lo-fi, Battiato e Ramones, Prévert
e Sandokan, Jonathan Safran
Foer e Amanda Lear (o prodursi
in acuminate dichiarazioni d'affetto
per «Manzoni, quello vero: Piero»),
il gruppo è tornato con un album,
L'amore e la violenza, che è un
selfie agrodolce alle soglie della
maturità. Tra malinconie private
e acidi pamphlet politici e sociali,
la band canta i tempi difficili
con un sound «fatto alla nostra
maniera, acrobatico. L'intento
era scrivere un disco colorato,
di montagne russe e saliscendi».
Offerto a tutti coloro che vorranno
accompagnarli nei live, accettando
un giro da brividi sullo spiazzante
helter-skelter emozionale. l

FATHER JOHN MISTY JULIA HOLTER THE NEW


PORNOGRAPHERS
Pure Comedy In the Same Room Whiteout Conditions
(Sub Pop) (Domino Documents) (Collected Works Records)
Corrosivo cinismo politico e sonorità Un'ambiziosa registrazione dal vivo, Power pop altamente euforizzante
carezzevoli: i contrasti non spaventano in alta fedeltà, per catturare la ricchezza per questo ritorno del supergruppo
Josh Tillman, già nella band culto dei degli arrangiamenti e la voce di Julia di Vancouver specializzato in cori
Fleet Foxes e ora di Holter – compositrice avvolgenti e
ritorno, come Father di eccezionale strumentazioni
John Misty, con un talento – con il suo sfarzose. Solari,
folk al vetriolo. Snob art pop sospeso le melodie sono
e sorprendente allo tra avanguardia perfette costruzioni
stesso tempo: una e teatralità surreale. sonore, assemblate
perfetta bussola per Per un sound di per conquistare
questi tempi cupi. rarefatta eleganza. al primo ascolto.

272
RITRATTO DI FAMIGLIA
CON TEMPESTA
di Hirokazu Koreeda, con Hiroshi
Abe, Yoko Maki, Taiyo
Yoshizawa, Satomi Kobayashi
Anatomia leggiadra di una fine: quella
del matrimonio di Ryota, incapace di
dare alla sua famiglia affetto e stabilità.
Il fallimento sentimentale è specchio di
quello professionale e il protagonista si
ritrova solo, alla vigilia di una tempesta
destinata a cambiare delicatamente NATHAN HILL
gli equilibri della vicenda. Dal regista di IL NIX
Our Little Sister (2015), una parabola zen (Rizzoli, pp. 768, €22)
sulla vita, sulla perdita, sull'arte. Puro Esordio folgorante di
incanto, sospeso tra ironia e malinconia. un autore paragonato
a Charles Dickens e a David
Foster Wallace. Chicago,
2011: candidati repubblicani
IN BETWEEN − LIBERE, dal passato oscuro si
DISOBBEDIENTI, INNAMORATE muovono in torbidi giochi
politici e di ruolo. Futura
di Maysaloun Hamoud, con Sana Jammalieh,
serie tv, con Meryl Streep.
Shaden Kanboura, Mouna Hawa
Girl power in salsa hummus: tre ragazze arabe,
diverse tra loro per religione, educazione
e gusti sessuali, dividono un appartamento
a Tel Aviv. Tra party, flirt ed eccessi, le amiche
costruiscono il proprio personale percorso
d'indipendenza. Ritratto sorprendente di una
città e una società oltre la soffocante cappa
del maschilismo imperante. Una descrizione
del quotidiano più lucida di tante indagini
sociologiche, condotta con ironia e all'insegna
di una solidarietà femminile spregiudicata,
tutta tesa ad abbattere un muro invalicabile.

MASSIMO CUOMO
BELLISSIMO
MAL DI P IETRE (E/O, pp. 240, €17)
Indagine sul potere arcano
di Nicole Garcia, con Marion Cotillard, Louis Garrel, Alex Brendemühl
della bellezza, attraverso
Provenza, anni Cinquanta: tra campi di lavanda e rigida morale borghese, la giovane le vicende di due fratelli,
Gabrielle è pronta a sfidare ogni convenzione e dà ben presto prova della sua natura ribelle. poli opposti nella loro
Ne faranno le spese un marito di comodo, la famiglia e anche un fascinoso ufficiale reduce visione estetica. Passioni,
dall'Indocina. Dietro l'apparenza di fiammeggiante mélo, un esercizio di stile costruito fughe e colpi di scena,
abbassando la temperatura emotiva generale e puntando l'attenzione su Marion Cotillard nell'affresco di un'intera
e sulle infinite sfumature con cui l'attrice riesce a rendere amabile un'eroina negativa società. Smagliante
dalle molteplici, oscure ossessioni. Nel corpo e negli sguardi della protagonista, infatti, ambientazione messicana.
si legge tutta la sofferenza interiore di una donna alla ricerca di emancipazione.

GIOVANNI MONTANARO
GUARDAMI NEGLI OCCHI
(Feltrinelli, pp. 176, €15)
Arte, amore, cardinali
e papi, fasto e abiezione.
Una storia della Roma
del Cinquecento, filtrata
da un potente piglio
visionario. A fare da
detonatore narrativo:
un enigmatico dettaglio
della celebre opera
di Raffaello La Fornarina.
I N DI R IZ Z I

A
ABC CARPET & HOME,
www.abchome.com
ABHIKA,
www.abhika.it
ACC PUBLISHING GROUP,
www.accpublishinggroup.com
ADG,
ad-g.it
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B&B ITALIA,

B
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www.bbdistribuzione.it
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www.zanaboni.it www.compasso-design.it
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www.botteganove.it cowtan.com

F
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www.bottegaveneta.com cqstudio.it
ALESSANDRO BINI
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lalberodellacuccagna.com bowron.com www.crosbystreetstudios.com
ALEXANDER MCQUEEN, BROSTE COPENHAGEN, CULTI MILANO, FATTO AD ARTE GALLERIA,
www.alexandermcqueen.com www.brostecopenhagen.com www.culti.com www.fattoadarte.com
AMINI, FAYE TOOGOOD,

D
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amini.it www.brunschwig.com www.curreycodealers.com fayetoogood.com

C
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ANNA E ALEX, ANTIQUES, www.debrafolz.com
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CHANEL, available through JONES,
ARGENESI, www.chanel.com Nicoletta Ferrara, www.franceswads
www.argenesi.it ferrara.nicoletta@gmail.com, worthjones.com
CHANEL www.designersguild.com
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www.armanicasa.com www.chanel.com DESIGNREPUBLIC.COM, www.frette.com
ARTEMEST, designrepublic.com
CHISEL & MOUSE, FRIEDMAN BENDA,
artemest.com chiselandmouse.com DÉSIRÉE, friedmanbenda.com
Gruppo Euromobil,

G
ARTEMIDATRE, CHIVASSO FUMISTERIA VIGORELLI,
www.artemidatre.com BY JAB ANSTOETZ, www.gruppoeuromobil.com
www.fumisteriavigorelli.com
www.jab.de DIMORESTUDIO,
ARTERIORS,
www.arteriorshome.com CHRISTIAN www.dimorestudio.eu
FISCHBACHER, DOLCE & GABBANA,
ARTE VENEZIANA, www.fischbacher.com
www.arteveneziana.com www.dolcegabbana.it GALERIE GLUSTIN,
CHRISTOPHER DRIADE, glustin.net
ASSOULINE, COLEMAN,

E
www.assouline.com ccinteriordesign.com www.driade.com GALLERIA
DURAVIT, BLANCHAERT,
ASTIER DE VILLATTE, CIRCA LIGHTING, www.galleriablanchaert.it
www.astierdevillatte.com www.circalighting.com www.duravit.it
GALLERIA
ATELIER BELLINZONA, CITCO PRIVÉ, NICOLA QUADRI,
www.atelierbellinzona.com www.citco.it www.gallerianicolaquadri.it
AYTM, CITYLIFE, EDIZIONI E/O, GALLERY FUMI,
www.aytm.dk city-life.it www.edizionieo.it www.galleryfumi.com

277
I NDI RIZ Z I

GALLERY OF WONDERS, ILLULIAN, LAURIE WIID MINOTTI,


galleryofwonders.com www.illulian.com VAN HEERDEN, www.minotti.com
wiiddesign.co.za
GALLOTTI&RADICE, INSIDE OUT, MIRABELLO,
www.gallottiradice.it viapizzi29.it LE CORBUSIER, www.mirabellocarrara.it
distr. Cassina,

J
GANCI ARGENTERIE, ITALAMP, www.cassina.it MIRANDA
ganciargenterie.com www.italamp.com WATKINS,
LELIÈVRE, www.mirandawatkins.com
GHIDINI 1961, www.lelievre.eu
www.ghidini1961.com MISHA,
LÉRON, www.mishawallpaper.com
GIAMPIERO BODINO, leron.com
JAB ANSTOETZ, MM LAMPADARI,
www.giampierobodino.com
www.jab.de LEUCOS, www.mmlampadari.com
GIAN PAOLO VENIER, www.leucos.it
JACQUI SMALL, MOISSONNIER,
www.gianpaolovenier.com
www.jacquismallpub.com LIVING DIVANI, www.moissonnier.com
GIANFRANCO FERRÉ www.livingdivani.it
HOME, JAIME HAYON, MOLTENI&C,
www.gianfrancoferrehome.it, www.hayonstudio.com LLADRÓ, molteni.it
www.jumbo.it JANE CHURCHILL, www.lladro.com
MONTBLANC,
GIARDINI GALBIATI, distr. Colefax and Fowler, LOCHERBER MILANO, www.montblanc.com
www.giardinigalbiati.it www.colefax.com www.locherbermilano.com
MOTTAHEDEH,
GIOPAGANI, JASON JACQUES LOEWE, mottahedeh.com
GALLERY, www.loewe.com
www.giopagani.com
jasonjacques.com MSÉ,
GIORGETTI, LOGOS, martasalaeditions.it
J. HILL’S STANDARD,

N
www.giorgetti-spa.it www.logosedizioni.it
jhillsstandard.com MUNNA,
G|LAB, LONDONART, www.munnadesign.com
JOHN SALADINO, www.londonart.it
www.glab.it
www.saladinostyle.com
GRAFICHE TASSOTTI, L'OPIFICIO,
JOHN SALIBELLO, www.lopificio.it
www.tassotti.it
www.johnsalibello.com
GRAND HOTEL LORIN MARSH, NATUZZI,
ET DE MILAN, JONATHAN ADLER, lorinmarsh.com
www.jonathanadler.com www.natuzzi.it
www.grandhoteletdemilan.it
LOUISE ROE, NAVA,
GRETCHEN JOUW STORE, louiseroe.com
www.jouwstore.com www.navadesign.com
BELLINGER,
gretchenbellinger.com LUKAS WEGWERTH, NEW WORKS,
J. ROBERT SCOTT, lukaswegwerth.com
www.jrobertscott.com newworks.dk
GUBI,
www.gubi.dk LUKE EDWARD HALL, NGV,

H K MO
JUPE BY JACKIE, www.lukeedwardhall.com
j-b-j.com ngv.vic.gov.au
GUCCI,
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LE STANZE DI JEREMIAH GOODMAN

Da Jeremiah: A Romantic Vision, di Jeremiah Goodman, PowerHouse Books

Velluti di una nuance sfrontatamente seduttiva e un trionfo di oggetti décor, a catturare la sfaccettata
personalità di una delle figure più carismatiche della moda d'inizio Novecento. Con il suo stile pittorico quasi teatrale,
Jeremiah Goodman ritrae il living della stilista Elsa Schiaparelli, amante dell'arte in tutte le sue forme
(collaborò, tra gli altri, con Jean Cocteau e Salvador Dalí), nonché inventrice della tonalità rosa shocking. A infondere
un tocco romantico alla stanza preferita di questa leggendaria designer surrealista, che esortava le donne a
«osare, senza il timore di apparire vistose», uno chandelier gioiello e un arazzo Aubusson effetto quadro. (Danilo Ascani)
ENGLISH
91/97 WHITE, THE BIOGRAPHY OF A COLOUR - 154/156 FULL IMMERSION
TEXT
162/171 NEW YORK STORIES - 172/183 ABSOLUTE GLAMOUR - 184/193 AT FULL VOLUME
194/203 PRIVATE VISIT - 218/228 L.A. CONFIDENTIAL - 230/237 TROPICALIA

whose chariot is drawn by horses as snowy as his tunic and


D E S I G N
DESIGN
replica Frilli Gallery, Sculpture Art Studio in Florence since 1860; Venaria di Torino, Lavenaria.it; foto paesaggio innevato, da collezione privata

identifies God in depictions from the Christian tradition, as


Foto: The Young Pope, Alamy; Villa Savoye, Jill Paider; opera Dante Gabriel Rossetti, Ashmolean Museum, University of Oxford; Tre Grazie,

Q U A N D O I L P R O G E T T O D I V E N TA F I L O S O F I A D I V I TA ,
I N U N A S I N T E S I A R M O N I O S A D I F U N Z I O N A L I TÀ E D E S T E T I C A

La chaise-longue LC4, progettata nel 1928


Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand,
fa parte della collezione I Maestri, Cassina.
well as Easter, the day of the Resurrection. An emblem of ir-
Nella quotidianità la massima realizzazione di questa cromia così
chic si compie con la camicia, che – incredibile ma vero – duran-
te l'Impero romano è considerata un prosaico indumento intimo, da
occultare sotto toghe e pepli. Il pieno riscatto arriva solo nel XIX se-
colo con il dandismo e i poeti romantici, capitanati rispettivamente
da Lord Brummell e George Byron. Una riabilitazione che l'ha por-
reproachable hygiene, white is the dominant colour of fab-
tata dritta ai fasti degli anni Novanta – attraverso le interpretazioni

rics that come into contact with the body, such as lingerie
di Gianfranco Ferré, Helmut Lang, Yoji Yamamoto – e l'ha vista di-
Sopra, spilla vintage in oro
ventare essenza stessa dell'eleganza: quella senza data di scadenza.
bianco, tempestata di perline
Nella pittura la prima opera a tema è White on White, di Kazi- di varie dimensioni, Chanel.
mir Malevicˇ (1918), invocante la supremazia del sentimento puro Sotto, Jane Morris ritratta
e dove una linea impercettibile traccia il perimetro di un quadra- da Dante Gabriel Rossetti nel
disegno The Day Dream (1878):
to leggermente ruotato su un fondo avorio. Seguono le rigorose so- studio del quadro omonimo.
vrapposizioni lattee firmate Ben Nicholson (dal 1934) e i pannelli
di Robert Rauschenberg (1951), il cui scopo è condurre il dipin-

and sheets. This twinning of whiteness and cleanliness


to all'essenziale, riducendolo a mera esperienza. Fino alla bandiera Sopra, Emily Blunt nel film The Young

BIANCO
americana acromatica di Jasper Johns: White Flag (1955), che diso- Victoria (2009) interpreta la regina Vittoria:
la prima a sfoggiare (nel 1840) un abito
rienta lo spettatore rinunciando ai nazionalistici rosso e blu. nuziale immacolato. Accanto, in senso
Verso la fine dei gloriosi Fifties l'Italia cavalca il trend con Pie- orario, Le Tre Grazie, di Antonio Canova
ro Manzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, autori di te- (1812-17); Galleria Grande della Reggia di
le spesso abbacinanti, estroflesse attraverso varie tecniche. Negli Venaria (Torino); paesaggio innevato.

Achromes di Manzoni, il cotone impregnato di caolino appare in-


crespato, stropicciato o plissettato. Nel caso di Castellani, chiodi e

should be sought in the ancient custom of washing linen and


centine vengono inseriti dietro la stoffa per tenderla nei punti de-

BIOGRAFIA
siderati, a creare giochi di luci e ombre. Bonalumi, invece, prefe-
risce celare sagome di legno e metallo. Quanto a Lucio Fontana,
espone dal 1959 i famosi "tagli", ovvero aperture verso un universo
Paper Palace Folded Columns Wallpaper Mural, di Mineheart

sconosciuto, oltre la piatta dimensione visibile. Molto più materi-

DI UN COLORE
ca la formula espressiva di Louise Nevelson – assemblaggi di objet
trouvé annegati sotto una densa mano di vernice – o Alberto Bur-
ri, che nel 1973 inaugura il ciclo dei Cretti: superfici percorse da cre-

hemp clothes in boiling water, the real enemy of pigments.


pe, simili alle fessurazioni delle terre argillose riarse dalla siccità.
DA CANOVA A RICHARD MEIER, PASSANDO
PER LE CORBUSIER: LA STORIA DI UNA CROMIA Sopra, Jude Law con la veste
EMBLEMA DI ELEGANZA E MODERNITÀ talare nella serie tv The Young
Pope (2016), di Paolo Sorrentino.
di CINZIA FELICETTI Accanto, Villa Savoye (1928-31),
casa modernista situata a
Poissy, nella periferia di Parigi,
progettata da Le Corbusier.

Moreover, its tendency to get dirty easily has always made it


a distinctive feature of the privileged classes, who did not
91/97 WHITE have to do manual work. This explains its subsequent pro-
THE BIOGRAPHY OF A COLOUR motion, literally on the field, to sportswear for elite sports
From Canova to Le Corbusier and Richard Meier: such as tennis and golf. As regards wedding dresses, multi-
the history of a hue emblematic of elegance and modernity coloured fabrics, indicative of wealth, used to be worn until
By Cinzia Felicetti the Middle Ages. In China, and even in Europe, red was the
dominant colour for many years: luxurious, propitiator of
White embodies perfection, equanimity, neatness, peace. births and, as a result, still popular in India. The first bride in
But also serenity achieved through wisdom, white hair and history to wear total white was Princess Philippa of England
old age. In Asia, it is even a symbol of mourning, because it in 1406. It was then worn sporadically, until it became all the
is believed that the deceased is transformed into a body of vogue in 1840, when Queen Victoria wore it for her wedding
light that takes flight towards original purity. In Italian the to Prince Albert of Saxe-Coburg and Gotha. In everyday life,
term bianco is equivalent to the English blank, meaning a the ultimate fulfilment of this chic colour is found in the
shortcoming or lack: the lack of text on a page, a figure on a shirt, which – incredible, but true – was considered a prosaic
cheque, the absence of timbre in a child’s voice, a sleepless undergarment during the Roman Empire, to be concealed
night, an erotic failure, a stoical rejection of seasoning... The beneath togas and peploses. It finally reached its peak in the
latter definition derives from the archaic high German blanch, 19th century with dandyism and the Romantic poets, re-
which evolved into blank: ‘shiny’ and ‘glossy’, primarily indi- spectively captained by Lord Brummell and George Byron.
cating the metallic glimmer of swords (hence the Italian ex- This revival led it straight to the splendours of the 1990s –
pression ‘attacco all’arma bianca’, referring to hand-to-hand through the interpretations of Gianfranco Ferré, Helmut
combat). Subsequently, it began to be used to describe the Lang and Yoji Yamamoto – when it became the very essence
palest and brightest nuance of all, containing all the colours of timeless elegance. In painting, the first work on the
of the electromagnetic spectrum. The colour termed albus in theme is White on White by Kazimir Malevich (1918), invok-
Latin – which disappeared in Italian – characterises Zeus, ing the supremacy of pure sentiment, in which an imper-

283
E NGLI S H TE X T

ceptible line marks out the edge of a slightly rounded by the metal square tube accessories by A.G. Fronzoni for
square against an ivory background. This was followed by Cappellini (1964), the Sedia Universale by Joe Colombo
the rigorously milky superimpositions by Ben Nicholson (1965), distributed by Kartell like the legendary Componi-
(1934) and the panels by Robert Rauschenberg (1951), bili (designed by Anna Castelli Ferrieri in 1968). The ab-
which aimed to take painting back to basics, reducing it to sence of colour triumphed in the 1990s, combined with an
a mere experience. Then came the achromatic US flag by inflexible desire for minimalism, leading up to the Neoz so-
Jasper Johns: White Flag (1955), which disorients the specta- fa by Philippe Starck for Driade (1996): an ‘inhabitable
tor by doing away with the nationalistic red and blue. To- nest’ with wheels. The start of the third millennium saw a
wards the end of the glorious Fifties, Italy adopted the Japanese revival and the success of the Nendo group,
trend with Piero Manzoni, Enrico Castellani and Agostino founded by the architect Oki Sato in 2002: a concentration
Bonalumi, authors of often dazzling canvases, extroflected of zen lines and rarefied presence. Quintessential white. l
using various techniques. In the Achromes by Manzoni, the
cotton impregnated with kaolin looks crinkled, crumpled or
pleated. In the case of Castellani, nails and ribs are inserted
behind the fabric to pull it taut where required, creating ARTE A RT E

FULL
plays of light and shade. Bonalumi, on the other hand, pre- IMMERSION
LA SIMBOLOGIA DELL’ACQUA NELLE ULTIME
OPERE DI GIAMPIERO BODINO,

fers to conceal wooden and metal shapes. As regards Lucio


IN ANTEPRIMA PER MARIE CLAIRE MAISON
d i C R I ST I A N A C E C I - fo to M AT T E O C A R ASSA L E

U
na piscina, quattro bambini che nuotano
di notte, cento scatti con l'iPhone. Nasco-

Fontana, he has exhibited his famous ‘tagli’ (or ‘cuts’) from


no così, dalla casualità, le nuove opere di
Giampiero Bodino: cinquantaseienne de- FOTOGRAFIE
signer di haute joaillerie (con il brand per-
sonale e in veste di art director di Riche- PITTORICHE OTTENUTE
mont), intrigato dagli sconfinamenti nel DIPINGENDO SULLE
mondo dell'arte. L'ultima produzione è appunto Dive ("immer-
sione"), presentata in anteprima a Marie Claire Maison nel sofi- STAMPE. TECNICA MISTA,
sticato set dell'atelier milanese appena inaugurato; sei artwork, IN UNA PERSONALE

1959 onwards: openings onto an unknown universe, beyond


in cui le fotografie selezionate e lavorate in Photoshop vengo-
no trasfigurate attraverso una serie di interventi pittorici, con RILETTURA DEL REALISMO
una tecnica mista già sperimentata felicemente nel preceden-
te ciclo dedicato allo scultore Émile-Antoine Bourdelle. LE FIGURE UMANE
L'ispirazione arriva ora dalla simbologia dell'acqua, in im-
magini dove l'ambiente di partenza – la swimming pool – per-
APPAIONO TRASFIGURATE:
de i perimetri trasformandosi in fondale misterioso. «Perché è CREATURE FLUTTUANTI
il mare il mio elemento vitale. Non amo i laghi immobili o i fiu-
IN UN LIQUIDO AMNIOTICO

the visible flat dimension. A much more tangible expressive


mi, il cui movimento è il riflesso di una caduta. Mi attraggono
la pulsione positiva, l'influenza della luna su ogni mutamento, CERULEO, METAFORA
la dimensione apocalittica – eppure amniotica e rassicurante –
capace allo stesso tempo di estraniare e ricongiungere all'esi-
DI CATARSI E RINASCITA
stenza. Qui ho cercato una sintesi di sensazioni personali, An-
dy Warhol e reminiscenze infantili di quel capolavoro preraf-
faellita che è l'Ophelia di John Everett Millais», rivela Bodino.
Gli esseri umani ritratti divengono creature magiche fluttuan-

formula was adopted by Louise Nevelson – assemblies of


ti nella sottile inquietudine degli abissi. Prevale, tuttavia, «una
connotazione estetica e gioiosa, di poesia dinamica». Lui che
per mestiere forgia i metalli preziosi, sa trovare nella materia
liquida e nel processo di fusione la fonte della bellezza. La flu-
idità è pure metafora dell'universo femminile, l'essenza stessa
delle donne, «affascinanti onde di energia», nonché destinata-
rie privilegiate dei gioielli da lui firmati. Duttile è infine il pro-
cesso ideativo e, in particolare, l'atto del disegnare: «il mio pri-

found objects drowned beneath a thick layer of paint – and


mo gioco da bambino», il talento che ha segnato un destino.
La collezione include alcuni dipinti con campiture in oro Sopra, mobile di Paolo Buffa; qui accanto, scrittoi, libreria Sopra, ancora nel nuovo spazio di via Poma, a Milano, pennelli e
e nero, ma un solo colore prevale. «È il ceruleo della torma- e lampade, tutto da Raw; fermalibri francesi, da Robertaebasta; tavolozza nell'angolo laboratorio; qui accanto, Giampiero Bodino,
scultura di Adolfo Wildt. In alto, Giampiero Bodino e, a sinistra, artista, designer di gioielli e art director di Richemont, con
lina paraiba, una pietra rarissima; ha una luminosità interna
accanto alla scala, una delle tele dedicate a Émile-Antoine Robertino, un Blaylock Kennel. In alto, in una delle sale, coppia di
speciale, con raggi di azzurro, verde e turchese». Utilizzata Bourdelle. Nell'altra pagina, in basso, sulle dormeuse Hall, Driade, poltrone Anni 50 e, a muro, i quadri che rivisitano le sculture di
per una collana iconica, la più esclusiva delle sue creazioni. l il Blaylock Kennel Robertino e, a parete, opera della serie Dive. Émile-Antoine Bourdelle, sul fondo, e della serie Dive, a destra.

154 156

Alberto Burri, who started to work on his Cretti (‘cracked


paintings’) in 1973: surfaces covered in cracks, similar to the
154/156 FULL IMMERSION
fissures in clayey ground dried up by drought. Sculpture has
always favoured immaculate stone, at least since 1506, coin- The symbolism of water in Giampiero Bodino’s latest works,
ciding with the discovery of the Laocoön Group in Rome, previewed here for Marie Claire Maison
which had lost its original tint during its thousand-year bur- By Cristiana Ceci - Photos Matteo Carassale
ial below ground and ended up dazzling Michelangelo and
other artists of the time. In 1755, Johann Joachim Winckel- An outdoor pool, four children swimming at night, one hun-
mann sealed the myth of ivory clarity in classical antiquity dred photos shot on an iPhone. By pure chance, that is what
by raising marble sculptures to a paradigm of the aesthetic led to the new paintings by Giampiero Bodino, the fifty-
ideal and glorifying the concepts of ‘noble simplicity, quiet six-year old high jewellery designer (with his own personal
greatness’, interpreted so masterfully by Antonio Canova. brand and as art director of Richemont) who is intrigued by
From Neo-Classicism onwards, this tone has also made its his forays into the art world. His latest project is, appropriate-
mark on the history of architecture, establishing itself in the ly enough, called Dive, and Marie Claire Maison was given a
1920s and 1930s as the distinctive feature of the Modern sneak preview of it on the sophisticated set of Bodino’s re-
Movement of Le Corbusier, Walter Gropius and Ludwig cently-opened atelier in Milan. Six artworks, in which a selec-
Mies van der Rohe (whose designs are based on criteria of tion of photographs, edited with Photoshop, are transformed
steely functionality), Frank Lloyd Wright and Alvar Aalto through a series of painted interventions, with a mixed tech-
(advocates of a more ‘organic’ approach, focusing on the re- nique which the artist has already used, to great effect, in
lationship between man and nature), but also Italian Ra- his previous work, dedicated to the sculptor Émile-Antoine
tionalism and, subsequently, its legitimate heirs, that is to Bourdelle. Now, Bodino draws inspiration from the symbol-
say the New York Five collective. Their best-known mem- ism of water, in images where the initial environment – the
ber, Richard Meier, focused on aseptic façades for his build- swimming pool – loses its boundaries, turning into a mysteri-
ings, in an uncontaminated expression of modernity. In ous seabed. “Because the sea is my vital element. I don’t like
terms of design, there are countless cult objects with a vir- motionless lakes, or rivers, which flow as the reflex of falling
ginal hue: from the Plastic Chair by Charles & Ray Eames water. I’m attracted by its positive impulse, the influence of
for Vitra (1950) to the Tulip table by Eero Saarinen (manu- the moon on every change, the apocalyptic aspect – but al-
factured by Knoll from 1956 onwards). They were followed so amniotic and reassuring – which is simultaneously capa-
ble of alienating and reconnecting with life. Here, I sought which is the focus of this article, lived in by a family of jet
to create a blend of my personal feelings, Andy Warhol, and setters – in the One Vandam tower in Soho: an elegant trap-
childhood memories of the Pre-Raphaelite masterpiece that ezoidal skyscraper designed by BKSK Architects, which
is Ophelia by John Everett Millais”, Bodino reveals. The hu- reaches for the stars. The building revisits one of the dis-
man beings portrayed become magical creatures, floating in trict’s characteristic elements, that is, the generous use of
the slightly sinister atmosphere of the deep. However, what glass and iron, giving the structure a futuristic feel, whereas
prevails here is “an aesthetic, joyful connotation of dynam- the Zuninos have aspired and managed to inject warmth and
ic poetry”. Bodino, who by trade forges precious metals, can conviviality into the interiors. An umpteenth professional
see a source of beauty in the liquid matter and the fusion pro- success story, based on their ability to complement one an-
cess. Fluidity is a pure metaphor for the female universe, the other’s work. “Damian and I discuss and consider the gener-
very essence of women, whom he describes as “mesmerizing al layout side by side, before focusing on the individual de-
waves of energy”, as well as the intended wearers of his jew- tails. But our conceptual processes follow different paths. In
ellery pieces. Lastly, the creative process itself is malleable, general, I like to start from a specific room; instead, he main-
particularly the act of drawing, “my first game as a child”, the tains an overall outlook. We don’t always agree, but we re-
talent which shaped a destiny. The collection includes sev- spect one another’s points of view, because we know that di-
eral paintings with gold and black backgrounds, but just one aloguing will bring a more interesting result”, Britt reveals.
colour reigns supreme. “It’s the sky blue of Paraiba tourma- The penthouse – six hundred square metres, spanning three
line, an incredibly rare gemstone: it has a special inner light, floors – has a series of exceptional characteristics, starting
with rays of light blue, green and turquoise”. And was used from the large terraces located on each level, a rarity in the
for an iconic necklace, the most exclusive of his creations. l Big Apple. “We made them all useable, organising them as
true open-air living rooms, because entertaining guests is
one of the owners’ priorities”. East Village and Tribeca are
located right underneath and the same scenario can also be
enjoyed from inside, thanks to the immense glass windows.
NEW YORK
INVITO RSVP NELLA PENTHOUSE
AGLI ULTIMI TRE PIANI DEL GRATTACIELO
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powerfully and the sparking waterfall of natural light brings


a special energy. A context of this splendour could easily
have been intimidating. Instead the duo met the challenge
with confidence, opting for an aesthetic “balance”: “The an-
Sofà design Studio DB
per Prestige Furniture
& Design Group, in tessuto
Clarence House; poltrona
gular silhouette of the building and the dramatic nature of
italiana Anni 50, da RT
Facts, in tessuto Samarai,
di Pierre Frey; coffee table
e tavolino in marmo rosa,
entrambi di West Elm;
lampada da terra Pearson,
di Arteriors. A parete,
sopra il camino, Untitled
98, di Derrick Velasquez.
its volumes made us think of lightness, gentle shapes and no
sharp corners”, explains Britt. In the living room – against
the white background chosen as the main colour, interrupt-
162/171 NEW YORK STORIES ed only by a few brushstrokes of light blue and purple – a so-
An invitation to the penthouse on the last three floors of fa, some 1950s-style Italian armchairs and a coffee table
the most exclusive skyscraper in Soho. Guest of honour: the flaunt undulating forms, gently complemented by a Ralph
Big Apple, in aesthetic symbiosis with the glossy interiors Lauren Home rug. A work composed of concentric “waves”
By Robert Paulo Prall - Photos Gianni Franchellucci by Derrick Velasquez duets in contrast with the square-
Text Marina Pignatelli shaped fireplace. Old-fashioned chairs designed by Eugenio
Gerli placed round a small steel table circumscribe a corner
An exuberant cosmopolitan feel is the distinctive trait of for hosting guests, where a majestic statue of Fitzhugh Karol
Britt and Damian Zunino: a young couple of American archi- distracts the gaze for a moment from the magnetic panorama
tects and designers based in New York and founders of Stu- outside. The adjacent dining room is furnished with a dining
dio DB. She worked as a stylist at the magazine Martha Stew- table in wood and marble, pleasantly combined with chairs
art Living; he boasts Italian origins and a previous experience by Verner Panton and two dressers set in their respective
in the green sector. In common they have four children, a niches, while artwork by Alexandra Rowley and textile crea-
contagious enthusiasm and a wealth of undisputed talent. tions by Luckey Remington bring a touch of sophisticated
Their touch has made many important real estate projects culture to the whole environment. The gaze then drifts to
memorable; the latest one concerns several public spaces the sculptural staircase which connects the floors, laid against
and three of the twenty-five apartments – including the loft a transparent wall to spark an experience of multi-sensory

285
E NGLI S H TE X T

vertigo. Another cherry on the cake of Damian and Britt is cultural institutions such as the Met Breuer and the Guggen-
the kitchen, completely created by them right down to the heim Museum. The area was once dubbed Millionaire’s Row,
finest details: cupboards in lacquered walnut wood finished because of the illustrious figures who lived there – such as
with nickel handles, work surfaces in quartz – in white, just John D. Rockefeller and Jackie Onassis – and the mosaic of
like the ceiling light – and comfortable stools around the period buildings has never lost its charm. About two hundred
central island all combine to inaugurate an environment town houses preserve the remnants of a glorious past: in par-
conceived not only for cooking but also for offering guests a ticular, the residence built in 1902 by Charles Brendon for
warm welcome. The thirteenth floor is dedicated to the William G. Park, a powerful steel magnate, justifiably picked
sleeping area, which hosts three bedrooms with practical by the director Sydney Pollack for the opening scene of his
dressing rooms. The main one is huge and affords a 360° film Three Days of the Condor, starring a young Robert Red-
view out over the skyline and the terrace full of flowers. ford. And today, this is precisely the one that shines with new
The ethereal clouds of the Beyond wallcovering, by Phillip splendour. “The current owners are an erudite, high society
Jeffries, the dormeuse in lucite by Christopher Coleman family. When they bought the house, it was in a state of aban-
and a small living room near the fireplace create a setting donment and absolute dereliction”, says Peter Pennoyer, an
that fosters privacy and relaxation. The very top floor, the East Coast professional, specialised in the restoration of clas-
fourteenth, is the kingdom of luxury and sophistication: it sical buildings. Appointed by the new inhabitants, the de-
hosts an area for receiving guests, featuring vintage record- signer has masterfully restored and exalted the original struc-
players, the hypnotic geometry of the paintings by artist ture, adding imperceptible yet precious innovations to the
Evan Bellantone, poufs and chaise-longues for friendly main body of the construction. “First of all, I refurbished the
chats, which continue outside in the loggia, complete with limestone walls with bare bricks and restored the period win-
accessories in teak. Even the bathrooms are designed to dows”, continues Peter. The noble iron decorations on the
turn into breath-taking vantage points, with their marble façade now match the dormer window in blue-green metal
walls interrupted by floor-to-ceiling windows. The bath sheets, a brand new design. Inside, the long narrow plan
tubs become unprecedented observation points: there, ly- made further interpretations difficult. “There were always
ing back in the relaxing heat of the water, pampered by the two rooms on each level, one facing the street, the other at
embrace of scented bath salts and candles, you can listen in the back. Only the central hall allowed for greater freedom of
on the megalopolis, as it tells its most intriguing stories. l movement, so I concentrated on the stairs, redesigning them
in different forms and materials. The oval one, with a spiral
staircase, plays the role of prima donna: it gracefully accentu-
ates the passage between the formal reception and the pri-
vate rooms, with the latter set on the third to fifth floor and
reachable by way of a smaller orthogonal stairway. I then
Nel living al secondo
piano, divano realizzato
da De Angelis e rivestito
in velluto Lelièvre. Coffee
table in finitura zincata;
tappeto del brand Stark;
tendaggi in seta firmati
changed part of the layout by giving airiness to the kitchen
J. Robert Scott. Nella

and garden, linked by an external double flight stairs framed


pagina accanto, la scala
in pietra arenaria chiara
conduce all'ingresso;
vetrate e decorazioni
di reminiscenza Art Déco.

by a play of balusters evocative of early twentieth century


stylistic canons”. Elegance and imagination also come
GLAMOUR through in the decor, entrusted to the sisters – as well as busi-
ASSOLUTO
UN SIGNORILE ORDINE SIMMETRICO ADDOLCITO DA DETTAGLI
SARTORIALI. È IL RESTYLING DI UNA DIMORA D’EPOCA,
DECORATA CON MANO FEMMINILE DAL DUO KIRSTEN KELLI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto E L E N A LU R AG H I
ness partners – Kelli Ford and Kirsten Fitzgibbons, the very
soul of Kirsten Kelli brand, decorators of showrooms and
sumptuous homes throughout the United States. To enhance
172/183 ABSOLUTE GLAMOUR
the entire interior they stuck to their hallmark, namely the
A noble symmetrical order softened by sartorial calibrated use of colour. The symphony of colour in the dif-
details. The restyling of a period home, decorated ferent rooms – including the five bedrooms and seven bath-
by the female hands of the Kirsten Kelli duo rooms – is extraordinary: a mix of nostalgia, creativity and so-
By Robert Paulo Prall - Photos Gianni Franchellucci phistication. In the living room, the sofa in purple velvet
Text Elena Luraghi stands out against the background of ivory shades and drapes;
browns dominate the dining room, with the wainscoting em-
New York’s elite is concentrated between Central Park and bracing the mahogany table, while in the bedrooms the de-
Fifth Avenue. They live in that historical district of the Up- tails are set off by red. “The owners wanted an intimate yet
per East Side, the most exclusive and home to prestigious social urban refuge”, they point out. So, the same rooms that
are today used as the epicentre of home life, are tomorrow upper class couple in Dallas: Henry C. Beck Jr. and his wife
transformed into a set for a crowded reception. Or into a Patricia, who sought an exclusive residence for staging par-
place open to relatives, invited to share lunch in the dining ties and events. The house, completed in 1964, was planned
area. Unforgettable brunches take place in the two hundred as two floors connected by a spectacular double-ramp stair-
square meters outdoor area, in an informally chic setting case, and with its façade punctuated by a monumental col-
where the fountain, corners planted with flowers and the ta- onnade of full-length arches, an extraordinary and distin-
ble set on the patio all stand out. The melody of the interiors guishing feature. Still today, when the light accentuates the
was also designed to house an exclusive art collection. Works chiaroscuro shading created by the alternating volumes and
by Jeff Koons, Ed Ruscha, Keith Haring, Ellsworth Kelly and voids at sunrise and sunset, you feel like you are in one of
Frank Stella are in perfect symbiosis with the furnishings: De Chirico’s metaphysical cities. It is, in fact, an unusual
optical paintings next to vintage armchairs, abstract ones design for its time, breaking away from the post-war arche-
above old marble fireplaces. The many halls and anterooms type: not really modernist, nor classical in strict sense, but
become exhibition niches, to exalt large scale masterpieces. an original style synthesis. The structure recalls the pavilion
The geometric composition continues with majestic glass on the lake in the garden of the Glass House, designed by
chandeliers, English mirrors, French bergère chairs and Art Johnson for himself in late 1940 in New Canaan, Connecti-
Deco furnishings bought by K&K during their many trips to cut, and considered his masterpiece. The house was sold in
find domestic rarities, wherever possible: Parisian galleries 2002 to another couple who, considering its state of disre-
and flea markets, New York stores, leading antique shops. In pair, decided to entrust its remise-en-forme to Bodron+Fruit,
parallel, there are custom-made elements: from the canopy already known for having carried out renovations on anoth-
drapes on the beds, to the sofas reinterpreted with sartorial er one of their properties in the same American city. The
finishes. “We love to give objects new life, often using splen- house had to be made fully inhabitable again, above all for
did textiles when revamping the upholstery”, concludes Kel- a family, without betraying its spectacular layout. “After al-
li. All is marked by strict symmetry, but softened by the gen- most half a century, the primary need was to update the ma-
erous natural light. Here, a geometric order reigns: pairs of sonry, through insulation and waterproofing, thus adding a
chairs mirror each other, small tables and bar furnishings security system. In the sitting room, we replaced the origi-
stand in the centre of rooms, between walls and windows. In nal parquet and restored the walnut wainscoting, bookcases
a waking dream of decorative perfection. l and doors, carefully preserving the period hinges and han-
dles. On the stairs of the atrium, the banisters in bronze and
steel were restored: the same ones that Johnson had already
used for the Four Seasons restaurant in New York”, says Mil
A TUTTO UN PROGETTO DEGLI ANNI SESSANTA A DALLAS,
FIRMATO DA PHILIP JOHNSON, RITROVA
Bodron. He was responsible for the renovation of the interi-
VOLUME
LA GRANDIOSITÀ ORIGINARIA. SPAZI IMMENSI
E ARCATE SCULTOREE ACCOLGONO ORA
TELE ASTRATTE E ARREDAMENTO MINIMAL
d i F I A M M E T TA B O N A ZZ I - fo to S COT T F R A N C E S

ors, while his business partner Svend Fruit directed the


overall upgrading works, which took four and a half years.
First of all, the clients wanted to expand the living area and
better define the more private spaces. “We thus created a
comfortable kitchen, a larger and more inviting dining
Al piano terra, da sinistra,
le opere Forget the Past,
room, as well as a series of practical corridors, distinct from
di Dave Muller; Red/Gray
Zone Painting I, di Robert
Mangold; January 2007,
According to NY Times
(Let it be), sempre di Dave
Muller. Al livello superiore,
a sinistra, quattro quadri
dello stesso ciclo Lighter,
di Wolfgang Tillmans; a
destra, in grande formato,
the reception areas, to be used to house and display the vast
Veil, di Tim Hawkinson.

contemporary art collection”, explains Fruit. A division


which, in reality, already existed. “Our job was to further
184/193 AT FULL VOLUME enhance it, opening up a large window at the end of the
A design from the 1970s in Dallas, by Philip connecting corridor, which was rather dark. Now it gives a
Johnson, recovers its original magnificence. Huge glimpse of the garden. The brightness has thus been im-
spaces and sculptural arches are now home proved, strengthened also by four square skylights, cut in
to abstract paintings and minimalist furniture correspondence with the vaults of the portico”, he contin-
By Fiammetta Bonazzi - Photos Scott Frances ues. Natural light explodes, with an immensity in keeping
with the surroundings. For the decoration, Mil Bodron re-
It was 1960 when Philip Johnson – the legendary architect confirmed the understated atmosphere and rarefied palette,
from Cleveland, who passed away in 2005 at the age of moving softly through the statuesque rooms with floors in
ninety-nine – accepted the job of designing a villa for an travertine and light wood coverings. From here the decision

287
E NGLI S H TE X T

to use fabrics and rugs in neutral tones and to opt for de- Georgis, a famous architect and interior designer. Georgis is
signer furniture, valued for their extreme simplicity: trib- a world-class name, able to produce a standing ovation from
utes to made in Italy (Piero Lissoni), limited edition re-is- demanding and renowned clients, such as Aby Rosen, Ger-
sues of historical designer pieces and vintage rarities. man real estate magnate, and his wife Samantha Boardman,
Outside – in the place of the former pool house, reduced to a blue-blooded psychoanalyst, for whom he renovated a pe-
a weed infested ruin – Svend Fruit put a dépendance in riod town house, also in the Big Apple. His name is on a
glass with a flat cement roof next to the new swimming number of boutique hotels, restaurants, furniture, line and
pool: an ultra-contemporary glass “box”, furnished with silverware linen, too. Georgis wanted a home for himself in
outdoor ranges by Paola Lenti and Pierantonio Bonacina. the historic Upper Side of Manhattan; a place where he
Like a jewel, it glints in the garden, which in turn under- could live and work (in the study intended for the ground
went a radical restyling, entrusted to the landscaping firm floor). He transformed it in his own image, revolutionizing
Reed Hilderbrand in Boston. The final result is of such its previous appearance. “I started from scratch, making a
beauty that it won the prize for best residential garden de- clean sweep. As Picasso said, we need to firstly destroy in
sign from the American Society of Landscape Architects order to create”, he argues. With the air of a thoroughbred
(ASLA). The building and the surrounding panorama have designer, never neglecting functionality, he therefore recre-
been put into gentle dialogue through steps, similar to ter- ated environments by opening up the spaces and playing
racing. All around, trees and hedges have been planted with with stairs and mezzanines. An entire outer wall has been
lush, rounded foliage, in line with the curved lines of the converted into an immense smoky glass window overlook-
structure. The relationship between artifice and nature is ing the garden: seeing it from inside is a magically voyeuris-
perfect, creating a seductive scenario. Lastly, the owners tic experience, particularly at night, thanks to the carefully
wanted to restore the former orangery, transformed in an in- planned lighting. “The general structure has been designed
door pond: shallow, with fountains and white pebbles, it is to provide a setting for our art collection, displayed in a
exquisitely Zen. When the moon is full, the arches cast warm, welcoming and much-loved house”, he reflects. The
shadows on the water surface, a poetic theatre of light and collection is as extraordinary as the venue, made unique by
dark in a succession of subtle reflections. l personal tributes from the artists and by a sophisticated se-
lection, achieved thanks to Marshall’s experience in the
sector. The elite of contemporary art is on show, in a long
list of renowned names, particularly made up of US artists.
Divani in tessuto Gretchen
Bellinger (con antichi
cuscini Fortuny), di William
T. Georgis; due coffee
table, a sinistra con piano
ricavato da un paravento
The display itself is ingenious, combining curatorial spirit
cinese, a destra di Paul

and decorative talent. Indeed, the artworks are accompa-


McCobb; specchio italiano
barocco. A soffitto, sfera
da discoteca, di recupero.
Sulla parete, Hat Full of
Rain, di Julian Schnabel.
Il tappeto è di Bowron.

nied by equally fine antiques, alongside wonderful modern


VISITA pieces and classical incursions. This unusual solution is far
RISERVATA
OPERE D’ARTE GRIFFATISSIME AMBIENTATE
IN UNA TOWN HOUSE DI MANHATTAN.
COME UN MUSEO PRIVATO, PER POCHI INTIMI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto C R I ST I A N A C E C I e M A R I N A P I G N AT E L L I
from the mainstream of totalising design. Everywhere, stra-
tegically placed mirrored surfaces reflect the shapes and
colours of the artworks, in a relationship of celebratory com-
plicity. The layout has been reinterpreted so that the street-
level is now an open space. The entrance leads into the liv-
ing area, with a passage through the kitchen, where a black
194/203 PRIVATE VISIT
Corian island meets the ebonised oak flooring. An installa-
Extraordinary artworks displayed in a Manhattan town tion by Richard Dupont perches on the top: three nude
house that resembles a private museum for the privileged few men freely on display in the kitchen area, which also boasts
By Robert Paulo Prall - Photos Gianni Franchellucci a large portrait of the master of the house by Alex Katz. The
Text Cristiana Ceci e Marina Pignatelli seating area of the living room is made even more intimate
by an imposing Persian marble fireplace and a vermilion
Prestige, dazzling beauty and immeasurable value, treated velvet sofa, embellished with cushions from the Fortuny ar-
with domestic nonchalance. This home – one of the most il- chive. On the ceiling, a 1980s disco ball provides ironic
lustrious in New York – is the result of the encounter be- lighting for the huge canvas Hat Full of Rain by Julian Sch-
tween two exceptional figures, who conceived it together: nabel, placed opposite a Baroque mirror. The effect is one
Richard D. Marshall, recently deceased, former curator of a of alienating refinement. Only the drape of a curtain sepa-
section of the Whitney Museum, and his partner William T. rates the dining area, with a 19th century table accompa-
nied by 1950s chairs, upholstered in black leather. Once highway in a sedan or exploring the latest innovations on
again, a daring sequence of different centuries is staged on foot, the vibrations reverberate loudly. The Downtown fi-
the 18th century Italian console, with a painting by Christo- nancial district has become the main hotbed of metropolitan
pher Wool, an antique sculpture of Christ and a bakelite culture, partly due to the recent opening of The Broad Mu-
lamp. The bedrooms are housed on the upper floors, with seum, which attracted 820,000 visitors in its first year alone.
Lover by Jack Pierson embellishing the guest room. This The honeycomb façade conceals the contemporary art col-
‘mural’ of aluminium, tin and resin letters contrasts with the lection put together by the philanthropic couple Eli and
19th century Venetian bed and English bedside cabinets. Edythe Broad, which includes masterpieces by Andy War-
Meanwhile, a Renaissance statue from the Metropolitan hol, Roy Lichtenstein and Jeff Koons. The first floor houses
Museum acts as a counterpoint to the furniture designed by the Infinity Mirrored Room by Yayoi Kusama: a psychedelic
Georgis himself. The owner also created the steel head- installation of mirrors and LEDs, providing a foretaste of the
board in the master bedroom, which duets with a magenta major solo show devoted to the Japanese artist due to open
silk curtain, ready to screen the French window overlooking in October. Nearby, in an olive grove, diners can treat them-
the outdoor area. The other furnishings include a chest selves to a gourmet break at the Otium: a captivating menu,
(tansu) from Japan and paintings by Kim MacConnel and a magnificent open kitchen and a pleasing social dimension.
Cornelius Völker. This sublime elegance even extends to The adventure in DTLA (as the locals call the area) con-
the bathrooms, in a cocktail of Dutch mirrors, dark granite cludes with a 300-metre ascent to the top of OUE Skyspace,
Turkish bath and Murano glass dishes for soap and towels, the highest viewpoint in the city. Meanwhile, the central
as well as an eccentric bone and wood stool in revisited South Broadway Road is home to a blaze of wonderful Art
Egyptian style. The concept reaches its peak in the library, Deco façades: the Los Angeles Theater, the Palace and the
dominated by a picture gallery. This entire wall, lined with Orpheum put on the first Charlie Chaplin films and Marx
masterpieces, merges techniques, formats and colours in a Brothers performances back in the 1920s. The Ace Hotel
balanced puzzle of resonant names: Jean-Michel Basquiat, building is the result of a regeneration project involving the
Ed Ruscha, Robert Gober, Alex Katz, Cindy Sherman, historic headquarters of the United Artists Corporation, dat-
George Condo... The apotheosis of a very special private ed 1927. Heading towards the river, we come to the Arts Dis-
museum, for a fascinating living dimension. l trict, a former industrial area converted into loft, including
the prestigious Hauser & Wirth gallery. The innovation ex-
tends to the trendy neighbouring districts of Echo Park and
Silver Lake. The former seduces fans of everything vintage
with its numerous little clothes shops and music stores sell-
L.A.
CONFIDENTIAL
VITALITÀ DELLA NATURA, NUOVI TOTEM DELLA MODERNITÀ,
ing sought-after vinyl records. The latter, bohemian and ec-
CLUBBING CON LE STAR: STRAORDINARIA LOS ANGELES
d i F I L I P P O LU I N I - fo to VA L E N T I N A S O M M A R I VA

centric, offers the opportunity to stroll past elegant modern-


ist villas with their flat roofs and horizontal lines, designed
by the architect Richard Neutra. The Commissary, a restau-
rant housed in a greenhouse on the terrace of the Line Ho-
Uno scorcio di Tongva
Park, a Santa Monica,
luogo ideale per il relax
all'ombra delle palme,
con l'oceano vicinissimo.
tel, is a compulsory stop in nearby Koreatown and the per-
Nella pagina accanto,

fect place for a vegetarian lunch or refreshing smoothie.


veduta della zona
Downtown, nelle ore
magiche del tramonto,
dallo OUE Skyspace:
hall con belvedere
all'ultimo piano della
U.S. Bank Tower.

219

“The city’s style is dictated by this chequerboard of neigh-


bourhoods, each with its own distinctive features. A kind of
218/228 L.A. CONFIDENTIAL melting pot”, confirms Ivan Olita, a model, photographer
Luxuriant nature, new icons of modernity and clubbing and actor living in Los Angeles, but of Italian origin. Contin-
with the stars in extraordinary Los Angeles uing along Wilshire Boulevard towards Beverly Hills, we
By Filippo Luini - Photos Valentina Sommariva come to another prestigious location: Los Angeles County
Museum of Art (LACMA), with its collection ranging from
Los Angeles has undergone a process of mind-blowing re- antiquity to post-modern experimentation, encompassing all
generation, in a kaleidoscope of unique places and intense the various eras. At the entrance, the public artwork Urban
emotions. Today, an electrical atmosphere permeates the Light by Chris Burden is comprised of 202 period lamps.
city, popular with young creatives and globetrotters from all This emblem of the city has become a real icon that is often
over the world, drawn by its mild climate, wellbeing lifestyle photographed as evening falls, when it lights up and creates
and opportunities for personal growth. Whether cruising the a mesmerising spectacle. A regeneration project by the Swiss

289
E NGLI S H TE X T

architect Peter Zumthor is set to make the spaces of the gether innovative design and lush greenery. The private
LACMA even more enjoyable, opening onto the surround- Eden of a very public figure in Hollywood: the millionaire
ing green areas of Hancock Park. And what comes next? Hol- and fashion influencer James F. Goldstein. A unique loca-
lywood, naturally, with its palm-fringed boulevards and fa- tion, which has provided the backdrop to cult movies − from
mous writing on the hill, encompassing not only the past of Charlie’s Angels to The Great Lebowski − and has hosted mem-
this huge city – represented by the headquarters of Capitol orable parties, like Rihanna’s twenty-seventh birthday cele-
Records – but also its fecund, multiethnic and vertical fu- bration, attended by big stars such as Naomi Campbell, Par-
ture. Glamorous clubs and nightspots have opened up here, is Hilton, Mick Jagger and Leonardo DiCaprio. The highly
popular with celebrities. After visiting the Walk of Fame and exclusive residence offers breathtaking views of Los Ange-
Griffith Observatory, pure Hollywood style can be savoured les and the Pacific Ocean. In fact, the park was conceived in
around the pool at the Tropicana Hotel bar or by sipping a symbiosis with the eclectic building which dominates the
Martini at the Musso & Frank Grill. The overt hedonism Benedict Canyon from up on Beverly Crest. It is a grandiose
and the excitement of discovery are reflected in the city’s vo- two-storey complex, designed in 1963 by the architect John
cation for beauty and wellness, which is experiencing signif- Lautner, a pupil of Frank Lloyd Wright, as a home for the
icant growth. A key figure on this scene is Sarah Tiefenthal- artist Helen Sheats. The distinctive feature of this refuge is
er, yoga teacher and inventor of a practice that has really its modern lines, with sharp corners and edges, as well as
taken off: Sup Yoga, performed on a surfboard. “Changes al- the use of innovative materials. The roof, for example, is
ways receive an enthusiastic welcome in L.A. I love this dy- made up of two enormous triangular “shells” in concrete,
namism”, she comments. The west side of the city is a steel and glass: they outline the volumes of the residence
health-lover’s paradise, with a myriad of gyms, outdoor train- and guard precious interiors, where vegetation becomes an
ing on Venice Beach, organic snacks and vitamin shots in integral part of the domestic scene through full length win-
Santa Monica. A bustling farmers’ market is held here every dows, which eliminate the boundaries between inside and
Wednesday: a Mecca for chefs and foodies looking for fruits outside in all the rooms. A major fan of contemporary archi-
of the forest, kale and mouth-watering takeaway dishes. tecture, fashion and basketball, Goldstein bought the prop-
This is the perfect place to enjoy an exquisite scone from erty in 1972 and began a long process of restoring and im-
Röckenwagner, before immersing oneself in a picture-post- proving on the design, summoning Lautner himself, with
card scene: the beach seen from the jetty, as the intense light whom he worked until 1994. For the garden, however, the
of the sun gives way to the gentle hues of sunset. l trendsetter drafted in the landscape architect Eric Nagel-
mann, expert in tropical plants, because – despite the mini-
malist interiors and extremely dry Californian climate – he
wanted a triumph of greenery, inspired by the exotic para-
Dalle vetrate del salotto,
dove sono state
ambientate alcune
scene del film Il grande
Lebowski, la vista spazia
LIF E STYLE
dises of Bali and Tahiti. Thick Colocasie with heart-shaped
fino a Los Angeles.

leaves create the jungle dimension, emerging from the


Il pavimento in cemento
regala continuità
tra interni ed esterni.

pond of koi carp, crowned by a walkway that links the living


area and the bedrooms. As for the terracing on the slope be-
low, it has been planted with countless palm trees, as well as
Strelitzia Alba, fig trees and bamboo. A forest capable of giv-
SULLE ALTURE DI BEVERLY HILLS, UN ECLETTICO
SKY GARDEN CORONA L'ORIGINALE DIMORA
ing shade to the thick undergrowth of ferns, lobster claws,
DEL FASHION INFLUENCER JAMES F. GOLDSTEIN

TROPICALIA
fo to VA L E N T I N A S O M M A R I VA – te sto G A E TA N O ZO CC A L I
aspidistras, cordylines and climbers. Concrete pathways ex-
230

plore this world, taking you on the discovery of secret cor-


ners and lounge areas, as far as some artistic installations,
230/237 TROPICALIA
like the Sky Box by James Turrell: a room with an openable
Up in Beverly Hills, an eclectic sky garden crowns roof and a bed from which you can admire unprecedented
the original home of fashion influencer James F. Goldstein “coloured” skies, thanks to a special optical effect. “Having
Photos Valentina Sommariva - Text Gaetano Zoccali reached this level of excellence, the aim was then its main-
tenance”, explained Goldstein, who has recently donated
Set in a futuristic geometric layout, a surprising tropical gar- the entire complex – with its art collections and couture
den surrounds one of the most iconic homes in Beverly garments – to the Los Angeles County Museum of Art. “So
Hills. A virtuous dialogue between nature and interiors that it outlives me and is kept open to the public as a
seals this masterpiece of organic architecture, bringing to- source of inspiration for the artists of tomorrow”. l

290
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