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Aprile
N. 130 – In copertina, l'attico della nuova Torre Hadid,
a Milano, teatro del nostro servizio Arredo per il Salone del
Mobile 2017. Styling Bruno Tarsia, foto Lorenzo Pennati.
EVENTI
31 News Esposizioni, libri, inaugurazioni e opening
nel ricchissimo calendario di questo mese.
51 White Luxury Al Fuorisalone, l'installazione firmata
da Marco Piva in partnership con Marie Claire Maison.
56 Orticola Appuntamento nel salotto green più chic.
DÉCOR
91
59 Allure coloniale Reminiscenze esotiche e ricchezza
esornativa stemperate da cromie di soave luminosità.
66 Oggetti Cult Ritornano gli anni Venti, avvolti da
un'aura aristocratica e illuminati da accenti metallici.
73 "D" Factor L'ultimo enfant prodige della decorazione:
si chiama Luke Edward Hall e vanta collaborazioni illustri.
79 Rosso relativo Le sfumature dalla tinta più intensa
guidano il duo olandese del brand Made by Rens.
83 Atelier à vivre Lo showroom milanese di Gio Pagani,
pensato come uno spazio abitativo per le sue creazioni.
DESIGN
91 Bianco Da Canova a Richard Meier, la storia avvincente
di una cromia simbolo di eleganza e modernità.
12 9 109 Future Lab Trend a confronto: dalle sfumature poudre
147 alle superfici materiche, fino alle suggestioni naturali.
LUXURY
119 New Look Gli accessori must dell'estate dialogano
con carte da parati effetto tessuto e mobili gioiello.
129 Stile à la carte In onore della Fiera del Libro di Milano,
i più sontuosi coffee table book in uscita.
ARTE
147 The Illusionist Alla Galleria di Palazzo Cini, a Venezia,
espone il fuoriclasse del trompe-l'œil Vik Muniz.
154 Full Immersion La simbologia dell'acqua nelle ultime
opere di Giampiero Bodino, in anteprima esclusiva.
66
11 9
21
S O MM ARIO
LE CASE
162 New York Stories Invito RSVP nella penthouse
agli ultimi tre piani del grattacielo più elegante
di Soho. Ospite d'onore: la Grande Mela.
17 2 Glamour assoluto Un signorile ordine simmetrico
addolcito da dettagli sartoriali. È il restyling
di una dimora d'epoca, decorata dal duo Kirsten Kelli.
184 A tutto volume A Dallas, un progetto firmato
Philip Johnson. Spazi immensi e arcate scultoree
accolgono tele astratte e arredamento minimal.
19 4 Visita privata Opere d'arte griffatissime
allestite in una town house di Manhattan.
Come un museo privato, riservato solo a pochi.
ARREDO
20 5 Il cielo sopra Milano Il Salone del Mobile 2017 visto
dall'undicesimo piano della Torre Hadid di Citylife.
214 Modern Living A Milano, l'oasi del buon vivere.
LIFESTYLE 162
218 L.A. Confidential Vitalità della natura e nuovi totem
della modernità: straordinaria Los Angeles.
230 Tropicalia Un eclettico sky garden circonda
la villa del fashion influencer James F. Goldstein.
238 I magnifici 10 Da Rio de Janeiro a Singapore,
gli hotel che vantano le migliori collezioni d'arte.
MAISON SELECTION
25 1 Nuove trame Tessuti e carte da parati, tra
virtuosismi floreali e caleidoscopiche geometrie.
RUBRICHE
251
265 Savoir-vert Grand Tour botanico.
27 1 Primafila Musica. Cinema. Lettura.
282 Le stanze di Jeremiah Goodman.
INDIRIZZI
27 7 Dove trovare i mobili e gli accessori 2 30
di questo numero di Marie Claire Maison.
51
IL PROSSIMO NUMERO
DI
SARÀ IN EDICOLA
IL 16 MAGGIO ANCHE CON 2 05
HMC ITALIA SRL
VIA R. BRACCO, 6 20159 MILANO
Direttrice responsabile
C INZ I A F EL IC ET TI
cfelicetti@hearst.it
Caporedattrice
EL ENA VAGH I
evaghi@hearst.it
Redazione
DANILO AS CANI
dascani@hearst.it
CR IS TIANA CECI
cceci@hearst.it
PAT RIZ IA PICCIN INI
ppiccinini@hearst.it
G AETANO Z O CCAL I
gzoccali@hearst.it
Redazione grafica
MARCO PASS I (Caposervizio)
mpassi@hearst.it
BAR BAR A VAR ET TO (Caposervizio)
bvaretto@hearst.it
S ILV IA M. R EPPA
sreppa@hearst.it
Segreteria e produzione
FR ANCA B O CCOLI
fboccoli@hearst.it
Collaboratori
Benedetta Bernasconi, Fiammetta Bonazzi,
Chiara Corridori, Anna Maria De Luca,
Rita Ferrauto, Filippo Luini, Elena
Luraghi, Sara Maspero, Cristina Nava,
Vanessa Perilli, Marina Pignatelli, Robert
Paulo Prall, Francesca Scaramagli,
Bruno Tarsia, TDR Translation Company.
Fotografi
Matteo Carassale, Simone Fiorini,
Scott Frances/ Photofoyer, Gianni Franchellucci,
Lorenzo Pennati, Valentina Sommariva,
Billal Taright, Aisha Zeijpveld.
FEDERAZIONE ACCERTAMENTI
ITALIANA DIFFUSIONE STAMPA
ISSN 1722-2702 CERTIFICATO ADS
EDITORI
N° 8270 DEL 03/02/2017
GIORNALI
E DIT ORI ALE
MILANO
SI VESTE DI BIANCO
Per il Salone del Mobile, la capitale
e mille sfaccettature croma- del design indossa il colore ne di una violenza psicologica sa-
L tiche e simboliche del bian-
co declinate in una fioritura di dell’eleganza intesa come essenza.
dicamente gratuita, resa ancora
più spietata dall’apparenza wasp
installazioni architettoniche. Lo stile diventa emblema dei protagonisti: assassini seria-
Il colore dell’eleganza all’inse- li dallo sguardo angelico, infila-
gna della sottrazione veste Mila- di CINZIA FELICETTI ti nei loro inappuntabili comple-
no durante l’imperdibile Design ti da golf e con le mani inguanta-
Week (3 – 9 aprile), in occasione te, citazione formale dei drughi
dell’itinerario White in the City. E di Arancia meccanica (1971).
diventa protagonista di questo numero di Marie Claire Maison Anche il pallore della pelle è sempre equivalso a un segno
– partner dell’iniziativa – con una nuova puntata della serie de- di riconoscimento e gli aristocratici proteggevano la carnagio-
dicata alla storia delle sfumature più affascinanti (da pag. 91). ne eburnea con l’immancabile parasole. Lo scopo era di distin-
Emblema di innocenza, il candore assoluto si staglia nel guersi dai contadini, “costretti” all’abbronzatura dalla faticosa
guardaroba letterario accompagnando le eroine dei romanzi ot- attività all’aria aperta. Nelle corti barocche la cipria imperversa-
tocenteschi nella prima fase della vita: quella che le vede anco- va non solo sul viso ma pure sulle parrucche, mentre nel periodo
ra caste e ignare del tragico destino incombente. Basti pensare Romantico un volto smunto, cereo come alabastro era conside-
a Tess dei d’Urberville (1891), l’umile lattaia del Wessex immor- rato prova inconfutabile della malinconia tanto in voga.
talata dalla penna di Thomas Hardy, che trasgredendo l’impla- Il bianco della perfezione ostentata, mascherata o semplice-
cabile codice sociale vittoriano finisce in un vortice di sciagure. mente agognata si propone oggi – al di là delle sue valenze este-
Ritratto Stefania Giorgi
Côté cinéma, nel film Morte a Venezia (1971) – tratto dalla no- tiche – come tratto distintivo di moralità e incorruttibilità. Virtù
vella di Thomas Mann (1912) e diretto da Luchino Visconti – la che finiscono per incarnare il reale valore di un oggetto nei più
pulizia immacolata degli abiti occulta la decadenza dell’anima svariati campi di applicazione (arte, moda, design), spesso coin-
e il disfacimento dei corpi minacciati dal colera. Mentre in Fun- cidente con il rispetto – leggi assenza di sfruttamento – della
ny Games (2007, di Michael Haneke) assurge a rappresentazio- forza lavoro che l’ha prodotto. Per un mondo più etico. l
29
E V E N T IM O S T R E , L I B R I , A N T I C I PA Z I O N I , P R O G E T T I , D E B U T T I .
C A L E N D A R I O D E G L I A P P U N TA M E N T I D A N O N P E R D E R E Q U E S T O M E S E
d i DA N I LO AS C A N I , B E N E D E T TA B E R N AS CO N I , PAT R I Z I A P I CC I N I N I
STYLE
GURU
MARTIN MARGIELA CONQUISTA
ANVERSA CON UNA GRANDE
PERSONALE INCENTRATA SULLA SUA
COLLABORAZIONE CON HERMÈS
CLASSICI
SENZA TEMPO
Durante la Design Week 2017
la lobby del Grand Hotel et
de Milan, in via Manzoni 29, fa da
cornice a ExtraOrdinary Style:
mostra di arredi d'alta gamma
curata da Ciarmoli Queda Studio.
Dal 4 aprile, i migliori prodotti
del mobile classico made in Italy
saranno esposti in questo spazio
esclusivo. grandhoteletdemilan.it
CILINDRO MAGICO
Come farebbe un prestigiatore con la tuba, Fornasetti
sorprende gli appassionati di decorazione con la sua ultima
novità. Si chiama Cilindro ed è un mobile contenitore in legno
stampato, laccato e dipinto a mano. Nella stessa collezione
– realizzata in edizione limitata – ci sono anche un tavolino
basso con cassetto e una vetrinetta a ripiani. fornasetti.com
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EV EN T I
IN TRASPARENZA
ORTI DELLA GERMINAZIONE
Piazza del Duomo e altre sedi, Pietrasanta. Fino all'11/6
Grandi sculture in bronzo, marmo e resina di fronte
al duomo di San Martino e tele piene di realismo
(qui, Disordine razionale in bianco) nelle sale attigue
alla chiesa di Sant'Agostino. L'opera dell'artista
COLPO
D’OCCHIO
CAROL RAMA: ANTIBODIES
New Museum, New York. Dal 26/4 al 10/9
Parti anatomiche di forte impatto visivo e oggetti
dall'erotismo esplicito. Il mondo della pittrice torinese
Carol Rama (1918 – 2015) approda per la prima
volta negli Stati Uniti. Curata da Massimiliano Gioni,
la mostra è una galleria di oltre cento opere,
tra tele, stampe e materiali assemblati su composizioni
astratte, dove il corpo umano si rivela protagonista
© Luisa Menazzi Moretti
LA COPPA
DEI CAMPIONI
Scelti fra quattromila
candidati, ventisei finalisti
si contendono il LOEWE
PRO VA DI F ORZ A Craft Prize, premio istituito
dall'omonima casa di moda,
TEN YEARS AND EIGHTY-SEVEN DAYS assegnato il 10 aprile a
Museo Santa Maria della Scala, Siena. Dal 13/4 al 4/6 Madrid. Tra i tanti oggetti
Nell'intensa indagine fotografica condotta da Luisa di design e artigianato,
Menazzi Moretti (sopra, Strength) spiccano i detenuti anche Edge of Chaos, del
del braccio della morte nel carcere texano di Livingston. belga David Huycke:
I dieci anni e ottantasette giorni del titolo coincidono un vaso in argento costituito
con il tempo medio di attesa, che separa ogni da microbiglie. loewe.com
condannato dall'esecuzione. santamariadellascala.com
EV EN T I
CERCHI DI LUCE
Sembrano librarsi nell'aria come satelliti
di un pianeta lontano. Sono gli anelli
che compongono Ring Horizontal, la nuova
sospensione di Henge. Progettata
da Massimo Castagna, è a Led, in ottone
brunito e legno termotrattato. henge07.com MAISON AL SALONE
Robertaebasta, l'elegante galleria di arte antiquaria
in via Fiori Chiari 3, a Milano, è il sofisticato scenario del
party di Marie Claire Maison al Salone del Mobile 2017.
L'appuntamento è fissato per il 6 aprile, quando un originale
tappeto rosso di Gobetto Resine guiderà gli ospiti
alla vicina Pinacoteca di Brera, che ospiterà la poltrona
UP Gigante firmata Gaetano Pesce. robertaebasta.com
© 2017 Louise Lawler
S O T TO L A L EN T E
LOUISE LAWLER: WHY PICTURES NOW
MoMA, New York. Dal 30/4 al 30/7
Ridefinire opere altrui attraverso scatti d'autore.
È il talento della fotografa Louise Lawler, che indaga
sull'ambientazione di alcuni artwork oppure si sofferma
su un dettaglio minimo, per svelarne nuove letture
(qui, Does Andy Warhol Make You Cry?, 1988). moma.org
LA GIOSTRA DI BROOM
In occasione del Salone del Mobile di Milano, Ventura
Lambrate raddoppia e inaugura Ventura Centrale.
Nei depositi abbandonati delle Ferrovie, il designer
inglese Lee Broom curerà un'installazione
Foto, Arthur Woodcroft
36
EV EN T I
CREATURE
DEGLI ABISSI
DAMIEN HIRST
Palazzo Grassi e Punta della
Dogana, Venezia. Dal 9/4 al 3/12
Non più animali in formaldeide,
ma oggetti preziosi immersi
nelle profondità marine. Al via
una mostra avvolta nel mistero;
unico indizio, il sottotitolo:
Treasures from the Wreck of the
Unbelievable, ovvero "tesori dal
relitto dell'incredibile" (qui, uno
scatto di Christoph Gerigk per
lanciare la mostra). palazzograssi.it
38
EV EN T I
NOVITÀ A TAPPETO
Colori pastello e cilindri
che si ripetono. Rotazioni,
il tappeto disegnato
da Patricia Urquiola, gioca
sulla tridimensionalità
attraverso l'effetto
sfumato della sua palette.
A produrlo cc-tapis, brand
che durante il Salone
del Mobile inaugura
un nuovo showroom
in piazza Santo Stefano
© David LaChapelle
10, a Milano. cc-tapis.com
F O TO G RA F I A AER E A
DAVID LACHAPELLE
Tre Oci, Venezia. Dal 12/4 al 3/9
Con oltre cento immagini si ripercorre la carriera
dell'americano David LaChapelle (Simsbury, 1963). Per
la prima volta in mostra anche diciotto scatti inediti
su temi quali il paradiso, l'uomo e la rappresentazione
della gioia (qui, Aristocracy Duo, 2014). treoci.org
Foto, Guillaume Ziccarelli; courtesy Galerie Perrotin
ZOO URBANO
Orsi dall'insolita livrea piumata in tinte fluo, zebre
A V IS O AP ERT O
e cavalli pronti a invadere le otto vetrine della
Rinascente di Milano. È il personale bestiario di Paola
Pivi (Milano, 1971), un mondo surreale in mostra GERHARD RICHTER – THE EDITIONS
fino al 9 aprile, che l'artista ha chiamato I am tired Museum Folkwang, Essen. Dal 7/4 al 30/7
of eating fish (qui, Ok, you are better than me, so what?, «Talvolta mi sento un creatore di immagini e non
progetto site-specific realizzato nel 2013 per la sede un pittore». Con queste parole Gerhard Richter
di New York della Galerie Perrotin). rinascente.it (Dresda, 1932) confessa come percepisce la sua arte:
una sfida tra la realtà al centro del dipinto e quella
narrata dalla tela stessa, dal piglio figurativo e astratto
(nella foto, Ella, 2014). museum-folkwang.de
40
EV EN T I
SCULTURA
IN FIORE
La delicata struttura in
rame e ferro assieme
al nome – che evoca una
delle Pleiadi, Elettra –
connotano l'originale
monofiore disegnato da
Federica Biasi per il brand
Mingardo. Il raffinato
gioco di pieni e vuoti fa
di questo vaso un oggetto
poetico. mingardo.com
L'ARTE IN PUGNO
SETH PRICE
Stedelijk Museum,
Amsterdam. Dal 15/4 al 3/9
Dalle sculture fatte con
D ON N E DI QUA DRI la tecnica del sottovuoto
alla poesia. L'opera di
THE MODERN WOMAN Seth Price (Gerusalemme
Scandinavia House, New York. Dal 29/4 al 3/10 Est, 1973) è al centro della
Riflettori puntati su Helene Schjerfbeck (qui, la sua mostra Social Synthetic
Girl from California, 1919), Elga Sesemann, Sigrid
Foto, Ron Amstutz
ASTRAZIONI
POSTMODERNE
OUT OF THE ORDINARY
Kunstmuseum, Wolfsburg. Dal 9/4 al 3/9
Artista multimediale belga, Hans
Op de Beeck (Turnhout, 1969) firma
sconcertanti rappresentazioni di scenari
postmoderni, che mescolano suoni
© Hans Op de Beeck
42
EV EN T I
HERMÈS
AI NASTRI
La stoffa giusta, quella griffata
Hermès, e l'estro creativo
di Gianpaolo Pagni, 48 anni,
artista dal sorprendente
dizionario grafico, che al Salone
del Mobile 2017 presenta
– con la storica maison francese –
una linea di carte da parati e
tessuti d'arredamento, sui quali
spiccano figure geometriche,
nastri e catene presi in
prestito dall'elegante mondo
dell'equitazione, oltre a disegni
dal twist ipnotico (sullo
sfondo, il jacquard Rubans).
Tra i colori, una carambola
di «rossi, verdi e blu, nuance
che io prediligo, da alternare
al nero per esaltarne la forza
espressiva», racconta Gianpaolo.
Pattern vibranti realizzati con
il tampone, suo strumento
d'elezione: «utensile dal fascino
artigianale, paragonabile
al pennello o alla matita, che
ti permette di osare con
la ripetizione del motivo».
Non a caso, lui ne crea sempre
di nuovi; «figurativi o astratti,
sono il mezzo ideale per
coniugare la tradizione Hermès
con il mio universo». Scenari
fantastici, tutti da esplorare.
© Julien Daniel
EV EN T I
WHITE LUXURY
AL FUORISALONE 2017, LA PRESTIGIOSA SALA DELLA PASSIONE
DELLA PINACOTECA DI BRERA OSPITA L’INSTALLAZIONE DI MARCO PIVA,
IN PARTNERSHIP CON MARIE CLAIRE MAISON
d i G A E TA N O ZO CC A L I
N
asce, per alchimia, dall'unione dei toni primari dello spettro cromatico,
ma è anche emblema catalizzatore di idee e nuovi progetti, a cavallo tra
arte, design e architettura. Non a caso, il colore bianco è il protagonista
assoluto del Fuorisalone milanese – dal 3 al 9 aprile – grazie alla mostra White in
the City, che interpreta la tonalità più luminosa nella sua accezione creativa, co-
me motore di innovazione e slancio inventivo. Un'intuizione di Claudio Bale-
stri, presidente di Oikos, per una mostra coordinata artisticamente dall'architetto
Giulio Cappellini, che coinvolge quattro siti monumentali del quartiere di Brera
(la Pinacoteca, l'Accademia di Belle Arti, l'ex Chiesa di San Carpoforo e Palazzo
Cusani). Evento nell'evento: l'allestimento White Luxury – concept dello Studio
Marco Piva, in collaborazione con Marie Claire Maison – nella Sala della Passio-
ne della Pinacoteca. Una scenografia total white capace di raccontare il tema del
lusso in un ambiente, che – durante la Design Week – sarà teatro di feste e in-
contri, ma anche set per le novità arredo e gli accessori moda. Partner dell'ini-
ziativa: Alchymia, Chanel, Corà, Culti Milano, Désirée, Euromobil, Fuda, Giaco-
mini Design, Kaldewei, Lualdi, Mosaico+, Samsung e Zonca. whiteinthecity.com l
In alto, anteprima dell'allestimento, con i marmi di Helios, il tavolo di Fuda, le luci a sospensione
di Zonca e la libreria di Euromobil; su progetto dello Studio Marco Piva (lui, nel ritratto).
52
EV EN T I
Sopra, Woody
Yao e Viviana QUANDO IL BIANCO
Muscettola di Zaha
Hadid Architects; “ILLUMINA”
sotto, David
Chipperfield.
GLI ARCHITETTI
A destra, Giulio
Cappellini,
art director della
manifestazione
Foto, Antonio Facco
e autore di due
installazioni.
EV EN T I
APPUNTAMENTO
NEL SALOTTO DI ORTICOLA
Dal 5 al 7 maggio la nota mostra-mercato del vivaismo d'eccellenza festeggia la XXII edizione
ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di Milano con centosessanta espositori. Tema
dell'anno: Piante italiane per il giardino italiano. Non un inno nazionalistico contro le varietà esotiche
(il verde è da sempre uno straordinario teatro di convivenze), bensì un invito a considerare
anche la bellezza delle piante nostrane: dai muschi alle erbe spontanee, fino agli agrumi regionali,
per accogliere nei progetti la biodiversità autoctona. Una riflessione, inoltre, è prevista il
19 e 20 aprile alla GAM, con due giornate di studio che anticipano la rassegna. orticola.org l G.Z.
D É C O R FORME, TEXTURE, COLORI. LE TENDENZE
C H E R E N D O N O P I Ù A F FA S C I N A N T E E P R E Z I O S A L A N O S T R A C A S A
ALLURE COLONIALE
REMINISCENZE ESOTICHE E RICCHEZZA ESORNATIVA,
STEMPERATE DA UN VENTAGLIO CROMATICO DI SOAVE LUMINOSITÀ
di BRUNO TARSIA - foto LORENZO PENNATI
h a co l l a b o rato F R A N C E S C A S C A R A M AG L I
Da sinistra, tappeto avorio, di Zanaboni, cm 250x300; poltrone in ferro Rombi, di OfficinaCiani, cm 58x64x91h, €1.830 l'una; sopra:
coppia di cuscini in misto cotone Attilio, jacquard oro e argento, Sahco, cm 140h, €186/m, e cuscino in cotone e viscosa Zephyr, di Jane
Churchill, cm 140h, €105/m. Consolle Aqvila, di Elledue, cm 130x42x92h; sul piano: lampada modello Galuchat, con stelo in pelle
di razza, OfficinaCiani, €1.800; collana in conchiglie con supporto, da Robertaebasta; vaso in ceramica, di Lamart, €82; coppa con décor
in oro, di Sambuco, €379. Lampadario in seta Scheherazade, di Venetia Studium, cm 86Øx177h, €3.487. Divano Numero Tre, in pelle,
di Turri, cm 262x98x80h; appoggiati: cuscino in seta, Etro Home, cm 43x43, €110 e, sulla destra, cuscino decorato color acacia Iridato,
Designers Guild, cm 60x30. Tavolino in ferro e cristallo, OfficinaCiani, cm 60x60x60h, €1.450, con ananas in ceramica, di Gabriele
Tumiati per Ahura, cm 11x11x20h, €46; vaso in ceramica Plumage, Botteganove, cm 12Øx32h, €280; vaso sferico Achille, in cristallo
60
D ÉC OR
di Murano molato, Armani/Casa, cm 22Øx19h, €2.400; scatola in legno intarsiato, da Gallery of Wonders, cm 25x10x15h, €3.000.
Tavolino in ottone con piano a specchio, Zanaboni, cm 45x45x44h; sopra: piccolo vassoio in ceramica, Etro Home, €125; candeliere
in ottone COG, Tom Dixon, da La Rinascente, €170; calice vino in vetro inciso, Etro Home, cm 23h, €540/il set da sei. Poltroncina
Leandro, con schienale esterno capitonné, di Opera Contemporary, cm 95x98x78, con clutch rossa di Laurafed, €450; elefante in
bronzo, Italia, primo Novecento, da Gallery of Wonders, cm 15x40h, €6.000. Dietro, colonna laccata Aqvila, in madreperla nella finitura
bronzo, con dettagli in oro lucido, di Walid Fleihan per Elledue, cm 37Øx104,5h; sopra: vaso in ottone bronzato, di Elledue. Pavimento
in gres Bistrot, di Ragno, cm 75x150. Sullo sfondo, da sinistra, wallpaper Medevi Mirror, di Zoffany, B&B Distribuzione, m 10x0,53h,
€144/rollo, e pannelli in carta da parati The Spice Route, di Misha, €1.518 ciascun elemento. Tutte le piante sono da Giardini Galbiati.
D ÉC OR
Da sinistra, letto Celine, di Twils, cm 160x200x145h, €2.440, con lenzuola, €262, e copriletto, cm 180x140, €235, di Twils. Guanciale
in piuma, di Twils, €86; cuscini décor, €169, in tinta unita, €141, e rollo, €188, tutto Twils. Baule in legno intarsiato e avorio, da Gallery
of Wonders, cm 75x15x35h, €5.000. Applique in ferro, OfficinaCiani, €3.420. Tappeto in lana Flow, design Bruno Tarsia per Karpeta,
cm 160Ø, €635. Tavolino Ludmilla, Opera Contemporary, cm 55Øx49h; sopra: penna Peacock, da La Rinascente; bicchiere, J. Hill’s
Standard, €120; teiera Tsé, Lyngby Porcelæn, €169; lanterna Lilian, Broste Copenhagen, da La Rinascente, €21. Consolle Orient Express,
Heritage Collection, cm 123x41x80h, €4.060, con madrepora, da Raw, €340, candeliere di Petri Firenze, €850, e bottiglia per profumo,
da Galleria Nicola Quadri, €80. Poltrona Lady, di Giorgetti, cm 74x72x67h, da €2.368; cuscino in misto seta Ceylan, Pierre Frey, €181/m.
A parete, carte da parati: Azari W6952-03, Osborne & Little, m 10x0,52h, €110/rollo, e Medevi Mirror, Zoffany, m 10x0,53h, €144/rollo.
D ÉC OR
Da sinistra, vaso in maiolica, Sigma L2, cm 38Øx40h, e candeliere cinese a forma di airone, in bronzo, da Gallery of Wonders, cm 40
x130h, €12.000 la coppia. Rubinetteria in ottone cromato Agorá, Zucchetti. Kos, cm 98h, €1.680; vasca in resina Old Time, di Hafro
Geromin, cm 170x80x72h, €4.771. Dietro, tavolino in tiglio, Gianfranco Ferré Home, cm 70x46x73,5h, €3.490, con lampada da tavolo
in ottone, nichel, cristallo e seta, di Sigma L2, cm 40Øx83h; scultura in metallo argentato e ammonite, di Petri Firenze, cm 42h,
€1.500 la coppia; scatola Arena, in ceramica/porcellana Keramnext con decori in oro, design Gabriele Tumiati per Ahura, cm 20x20
x18h, €177. Poltroncina con struttura in legno Matisse, Oasis, cm 62x63x82h; sopra: telo in lino color pietra, coll. Riprese&Ribattute,
di La Fabbrica del Lino, cm 100x180, €100. A parete, pannello in carta da parati dipinta a mano The Spice Route, di Misha, cm 90x270h,
€7.595/il set da cinque (anche a destra), e al centro wallpaper Azari, di Matthew Williamson per Osborne & Little, m 10x0,52h, €110/rollo.
64
D ÉC OR
A sinistra, sospensioni a Led Aella,
in vetro soffiato con struttura
in metallo nella finitura oro rosa,
design Toso & Massari per Leucos.
A sinistra, cabinet
Dama, con ante
Vaso in ceramica decorate nei marmi
con motivo astratto Bianco Carrara
e decori in foglia e Nero Marquina
oro Tall Palma, abbinati all'ottone,
di Kose, limited di Citco Privé.
edition di 50 pezzi,
prezzo da €1.440.
Sopra, lampada
da terra regolabile
OGGETTI
in altezza Alma,
in ottone brunito
e nichel, con base
in marmo, Kelly
C U LT
Wearstler, €998.
Sopra, specchio da
Ritornano gli anni Venti,
appoggio Ilario avvolti da un’aura aristocratica e
realizzato in ottone
lucido, design
illuminati da accenti metallici
Federica Biasi per d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I
Mingardo, misura
cm 47Øx18h.
"D"
FACTOR
L’ULTIMO ENFANT PRODIGE DELLA
DECORAZIONE SI CHIAMA LUKE
EDWARD HALL. È INGLESE E VANTA
GIÀ COLLABORAZIONI ILLUSTRI
d i DA N I LO AS C A N I - fo to B I L L A L TA R I G H T
D ÉC OR
U
n Olimpo abitato dagli dei della mitologia classica, gre-
che variopinte e capitelli ionici ripetuti su soffici cusci-
ni o usati come décor per coffee table e paralumi, alter-
nati a volti di fanciulli simili nel tratto alle litografie di
Jean Cocteau. Ma anche palme rigogliose, eleganti fe-
lini e marinai dal baschetto blu. Il mondo dell'inglese
Luke Edward Hall è un caleidoscopio di tinte che in-
fondono personalità a ceramiche, tessuti e mobili laccati: «Tutti oggetti ispi-
rati a foto d'epoca, stampe antiche o semplicemente immaginati», rivela.
Designer/illustratore, vanta prestigiose collaborazioni con brand come
Samsung, The Lacquer Company, Burberry. E se quest'ultimo, per la cam-
pagna pubblicitaria P/E 2016, gli aveva commissionato una serie di ritrat-
ti da affiancare agli scatti di Mario Testino, in tempi più recenti Berry Bros.
& Rudd – storica casa vinicola d'Oltremanica – gli ha affidato la grafica del-
le etichette di un rosé in edizione limitata (incarico dato lo scorso anno a
Paul Smith), che Luke ha interpretato con il viso di un Bacco in technicolor.
Sopra, Luke Edward
Hall ritratto nello studio Ma c'è molto altro. Perché negli store di Anthropologie sono appena
londinese di Camden; sbarcate lampade, carte da parati e sedute ispirate alla giungla, che vanno
distribuiti nel resto ad affiancarsi alla gamma di vassoi e tavolini della sua collezione. Autenti-
della pagina, alcuni
ci best seller, queste creazioni sono in vendita anche da Liberty e Alex Ea-
disegni delle sue recenti
collezioni (in vendita su gle a Londra, negli shop di Jonathan Adler sparsi per il mondo, da Bergdorf
lukeedwardhall.com). Goodman a New York e sul famoso sito di shopping d'arredo 1stdibs.com.
74
DÉC OR
La coppia di designer
Renee Mennen, 32 anni,
a sinistra, e Stefanie
van Keijsteren, 31. Il loro
studio/atelier si trova
a Eindhoven, all'interno
della factory creativa
voluta da Piet Hein Eek.
ROSSO
RELATIVO
LE SFUMATURE DELLA TINTA PIÙ
INTENSA GUIDANO IL DUO
OLANDESE DEL BRAND MADE BY RENS.
DALL’ARREDO AL GUARDAROBA
di PATRIZIA PICCININI - foto AISHA ZEIJPVELD
DÉC OR
R
imestano pigmenti e sale, porta-
no a bollore l'acqua e ci tuffano
vari materiali. Poi lasciano che il
tempo di immersione forgi i loro esperi-
menti artistici. Le alchimiste sono Renee
Mennen, 32 anni, e Stefanie van Keij-
steren, di uno più giovane: duo femmi-
nile del brand di design Made by Rens,
con laboratorio all'interno della factory di
Piet Hein Eek, a Eindhoven, in Olanda.
Amiche dall'adolescenza, si sono formate
all'Academy of Art and Design St. Joost
di Breda; quindi, nel 2008, hanno fonda-
to lo studio. Vantano esposizioni al Prin-
cessehof National Museum of Ceramics,
oltre a collaborazioni con alcune aziende:
VERMIGLIONE, Cor Unum Ceramics e Desso, quest'ul-
ROSA, PORPORA. timo leader nella produzione di carpet e
moquette. La cifra stilistica del marchio
IL DETTAGLIO è il colore e in particolare il rosso, insta-
SI ESPRIME bile di natura e per questo tanto più in-
trigante: vermiglione, carminio, cadmio,
IN TONI SEMPRE arancione, sangue di bue... «La nostra è
MUTEVOLI una palette intensa e capricciosa», rivela-
no. Come due streghe alle prese con po-
zioni magiche, intingono varie essenze di
legno nello stesso inchiostro, per svela-
re l'affascinante imprevedibilità delle re-
azioni chimiche. Perché il risultato della
pigmentazione è sempre diverso: un ar-
cobaleno cangiante, che prende infine la
forma degli accessori décor firmati Made
by Rens. Renee e Stefanie usano il mede-
simo procedimento con le ceramiche del-
le collezioni Reddish e Colour Traces; a
bagno per alcuni mesi, compiono meta-
morfosi inattese a seconda della quantità
di tinta assorbita. Lo stesso vale per i tap-
peti Re-vive (in partnership con Desso)
e gli outfit Rood by Rens. L'ultimo pro-
getto è il sistema modulare Split & Sto-
re, mobili in plexiglas traslucido e metal-
lo, che cambiano in modo impercettibile
nuance con il variare della luce. Debutta-
no proprio al Salone Satellite di quest'an-
no, naturalmente in abito scarlatto. l
80
D ÉC OR
ATELIER À VIVRE
LO SHOWROOM MILANESE DI GIO PAGANI, PENSATO
COME UNO SPAZIO ABITATIVO PER ACCOGLIERE LE SUE CREAZIONI
d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I
S
intesi estetica di una studiata sperimentazione su
design e arredamento, con un approccio influen-
zato dichiaratamente dal mondo fashion. È l'a-
telier inaugurato di recente da Gio Pagani in un
palazzo storico di via Montebello, a Milano. Un
elegante spazio di seicento metri quadrati su due
livelli, voluto da questo architetto e interior qua-
rantaseienne per ospitare le sue creazioni deluxe. Un total lo-
ok firmato interamente da lui: dai mobili ai dettagli − vernici,
parquet e rivestimenti − tra opulenti drappi e texture sensuali.
Il luogo è concepito come un'autentica dimora aperta alla
convivialità e all'accoglienza di amici/clienti. Al piano terra si
staglia un angolo bistrot di suggestione Art Déco, con sedute
e tavoli Rendez-Vous, della linea Chat Noir. Un po' discosti (e
confezionati con le stoffe per la casa ideate dal creativo) alcuni
outfit sui manichini svelano la sua passione per il prêt-à-porter.
Il piano superiore, invece, mostra lo scenario delle stanze, dal
living alle camere da letto, i cui allestimenti cambiano di conti-
nuo. Perché i pezzi GioPagani e GioPagani Couture (compren-
dente, oltre alla già citata Chat Noir, anche Saint-Ouen, Esprit
Noir, Clair de Lune e Fleurs du Mal: nomi francesi, in ono-
re del Paese prediletto) fanno tutti parte di capsule collection.
«Le idee nascono da un'ispirazione istantanea e lì si concludo-
no; proprio come nella moda, sempre in frenetica evoluzione»,
puntualizza. La sua palestra è la bottega di un sarto, dove attin-
ge i segreti di cuciture e materiali. «Per esempio, uso i pellami
morbidi e vissuti degli abiti; così il divano Vicious (un best sel-
ler, il cui nome è un tributo all'omonima canzone di Lou Reed)
è vestito come un Barbour, con un effetto cerato rock».
Le collezioni haute couture nascono con la complicità del
socio e compagno d'avventura Luca Montali, ma la ricerca del
bello di Pagani affonda le sue radici nel negozio d'arredo del
padre. Poi, studi al Politecnico e una carriera punteggiata di
collaborazioni con aziende prestigiose: al fianco di Piero Am-
brogio Busnelli, fondatore di B&B Italia, e Giulio Cappellini;
quindi, dal 2010, le carte da parati per Wall&decò, simili a in-
stallazioni. Più recenti i lavori per i magazzini Harrods di Lon-
dra e i negozi MaxMara. L'ultimo esito del suo stile sartoriale
sono i tessuti per tendaggi («soprattutto velluti teatrali, den-
si di storia», spiega), finiture murali, pavimenti in palissandro
ed ebano. Infine le luci, prodotto di punta al Salone del Mo-
bile 2017: «boule in vetro di Murano declinate nelle tinte am-
bra, acquamarina e panna», ci anticipa. E la prossima suggestio-
ne, che sta prendendo forma proprio ora, targata Stati Uniti. l
84
Poltrona Rendez-Vous,
della collezione Chat
Noir, di GioPagani Couture,
come il tavolo Absinthe
(sotto), linea Saint-Ouen.
A sinistra, Gio Pagani,
46 anni, ha firmato
anche l'interior design
delle boutique MaxMara.
CATTURARE LE ISPIRAZIONI
ISTANTANEE,
IN RAPIDA EVOLUZIONE
D E S I G N
Q U A N D O I L P R O G E T T O D I V E N TA F I L O S O F I A D I V I TA ,
I N U N A S I N T E S I A R M O N I O S A D I F U N Z I O N A L I TÀ E D E S T E T I C A
BIANCO
BIOGRAFIA
Paper Palace Folded Columns Wallpaper Mural, di Mineheart
DI UN COLORE
DA CANOVA A RICHARD MEIER, PASSANDO
PER LE CORBUSIER: LA STORIA DI UNA CROMIA
EMBLEMA DI ELEGANZA E MODERNITË
di CINZIA FELICETTI
DES IGN
Foto: John Lennon e Casa Bianca, Gettyimages; opera Piero Manzoni, Courtesy Fondazione Piero Manzoni, Milano, by SIAE 2017; The Solomon R. Guggenheim Foundation New York,
David M. Heald; Renée Perle © Jacques Henri Lartigue; quadro Georgia O'Keeffe, Whitney Museum of American Art, New York, by SIAE 2017; Elizabeth Taylor, Album/Scala, Firenze
Pulizia formale allo stato puro per il tavolo
Tulip di Eero Saarinen, prodotto da Knoll dal 1956
e insuperabile icona di modernità.
P
erfezione, equanimità, lindore, pace. Ma anche serenità conqui-
stata attraverso la saggezza, incanutimento, vecchiaia. In Asia
il bianco è addirittura simbolo del lutto, perché si presuppone
che il defunto si trasformi in un corpo di luce per volare verso la pu-
rezza originaria, mentre nel nostro vocabolario segnala sovente una
lacuna o una privazione: la mancanza di testo in una pagina, dell'im-
porto in un assegno, l'assenza di timbro nella voce infantile, una not-
te insonne, una défaillance erotica, la stoica rinuncia ai condimenti…
La parola deriva dall'alto tedesco arcaico blanch, evolutosi in
blank: "brillante" e "rilucente", a indicare primariamente il luccichio
metallico delle spade (da cui la locuzione "attacco all'arma bianca").
In seguito il suo impiego arriva a designare la nuance più chiara e
splendente in assoluto, contenente tutti i colori dello spettro elet-
tromagnetico. Quello che in latino si definisce albus – venuto poi
meno in italiano – caratterizza Zeus, il cui carro è trainato da caval-
li nivei come la sua tunica, e identifica Dio nelle raffigurazioni del- Sopra, rivisitazione optical
la tradizione cristiana, nonché la Pasqua, giorno della Risurrezione. per la Plex Ribbon Bag, Prada.
Sotto, Achrome, tela
Emblema di igiene irreprensibile, imperversa sui tessuti che
grinzata e caolino, cm 18x24,
prevedono un contatto con il corpo, quali lingerie e lenzuola. Un dell'artista Piero Manzoni.
gemellaggio, quello tra candore e pulizia, da ricercarsi nell'antica Il suo credo: "l'infinibilità
Sopra, John Lennon e Yoko Ono consuetudine di lavare i panni in lino e canapa nell'acqua bollente, è rigorosamente monocroma".
(1969) in versione total white,
autentica nemica dei pigmenti. Inoltre, la sua tendenza a sporcarsi
per dire no alla guerra in Vietnam.
Sotto, La Casa Bianca: residenza con facilità ne ha sempre fatto il distintivo delle classi privilegiate,
ufficiale del Presidente degli affrancate dal lavoro manuale. Da qui la successiva promozione, let-
Stati Uniti, a Washington; questa teralmente sul campo, a divisa di sport elitari come il tennis e il golf.
illustrazione risale al 1880.
Quanto all'abito nuziale, fino al Medioevo esige stoffe variopin-
te, sinonimo di ricchezza. In Cina e nella stessa Europa si impone a
lungo il rosso: lussuoso, propiziatore di nascite e per questo ancora
in auge in India. La prima sposa della storia a indossare il total whi-
te, nel 1406, è la principessa Filippa d’Inghilterra. Un evento spo-
radico, che diventa consuetudine dal 1840, quando la regina Vitto-
ria lo sfoggia per le nozze con Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Sopra, l'interno del Solomon R.
Guggenheim Museum di New York (1937).
Accanto, in senso orario, Renée Perle,
musa del fotografo Jacques Henri Lartigue
(Biarritz, 1930); The White Calico Flower
(1931), di Georgia O'Keeffe; Elizabeth
Taylor nel film Mercoledì delle ceneri (1973).
DES IGN
replica Frilli Gallery, Sculpture Art Studio in Florence since 1860; Venaria di Torino, Lavenaria.it; foto paesaggio innevato, da collezione privata
Foto: The Young Pope, Alamy; Villa Savoye, Jill Paider; opera Dante Gabriel Rossetti, Ashmolean Museum, University of Oxford; Tre Grazie,
La chaise-longue LC4, progettata nel 1928
da Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand,
fa parte della collezione I Maestri, Cassina.
John McKenzie; Audrey Hepburn, Gettyimages; cavallo, da collezione privata; Lovell Health House, neutra.org; casa, Greg Cox
Foto: opera Lucio Fontana, Archivio Attività Culturali, Intesa Sanpaolo; abito Balmain, Imaxtree; quadro John Singer Sargent,
Vedere i sorci bianchi? Diventa possibile
con l'ironica lampada in resina Mouse Lamp, firmata
Marcantonio Raimondi Malerba per Seletti.
WATER DESIGN
LAGHETTO PRESENTA AL FUORISALONE PLAYA
LIVING: PER UN’INEDITA ESPERIENZA ACQUATICA
FUTURE
LAB
TREND A CONFRONTO:
IL MISTERO DEI FONDALI
MARINI COMPETE
CON L’ESUBERANZA DELLE
FORESTE EQUATORIALI.
E SE LA PALETTE
PREDILIGE I TONI POUDRE,
LE SUPERFICI SONO
SEMPRE PIÙ MATERICHE
d i PAT R I Z I A P I CC I N I N I
DES IGN
MONDO
SOMMERSO
Cristalli, conchiglie e fossili.
I pattern organici esaltano
oggetti e wallpaper, alla ricerca
di un nuovo canone estetico
U
na spedizione archeologica porta alla luce inediti
tesori e conquista il design. In alto, da destra
in senso orario, piatto Sponge di Ananda Aragundi
Hanus (suo anche il vaso Shell in porcellana, qui a lato)
e lampadario Hok di Otto du Plessis, Southern Guild.
La materia trionfa poi sul tavolo RBS, in sabbia e resina,
di Steven Haulenbeek, mentre Rick Owens usa pelle
di cammello, calce e poliuretano per la panca Double
Prong Camel, Jason Jacques Gallery. Quasi mitologico
il tappeto Vhagarès di Raphaël & Réjean, in gres,
ispirato al manto di un drago. Bronzo e nitrato d'argento
è l'alchimia di Faye Toogood per la seduta Roly-Poly
Moon. La ceramica spicca grezza nel vaso Camagu
di Andile Dyalvane, romantica su Coral, decoro di Valeria
Nascimento, e primitiva in Crystallization 91, monofiore
di Lukas Wegwerth. Forti i contrasti di Afterimage
of Beginning, seduta in basalto di Byung Hoon Choi,
Friedman Benda, e scenografico Dreamcatcher,
pannello di conchiglie di Rowan Mersh (sullo sfondo).
110
DES IGN
LA VIE
EN ROSE
Dall’eterea nuance cipria
al cherry blossom dei ciliegi,
il rosa attira lo sguardo
con le sue infinite declinazioni
F
orme vintage e toni pink délavé. Dalla moda
all'arredo, gli accessori si sintonizzano su un trend
cromatico che affascina per il garbato tocco glam.
In alto, dal centro in senso orario, panca Apparition
in marmo con finiture rame, di Laurie Wiid van Heerden,
e coreografica sospensione in ottone, Leaf di Matteo
Zorzenoni per MM Lampadari. Tavolo Pli di Victoria
Wilmotte per ClassiCon e abito di Gucci collezione P/E
2017, ritmato da vanitosi volant nelle gradazioni mauve.
L'eleganza rétro avvolge il divano Elena di Abhika,
con frange stile Charleston, e la libreria New Quadro
di Annibale Colombo, dal rigoroso aplomb a quadri.
Delicato e poetico il tappeto Damsel di Eve Spencer,
cm 140x200, Floor Story, €1.733, che duetta con la sedia
Ring di Bower dalla seduta in lana, The Future Perfect.
Gran finale ton sur ton con la lampada Éclat D’Eau,
in vetro di Murano, firmata Gio Pagani Couture. Un volo
onirico diretto verso Oriente, complice À Contre-Jour,
prezioso twill in seta e cotone di Dedar (sullo sfondo).
112
DES IGN
MATERIA
GRIGIA
Metalli, semilavorati e cemento
in versione couture dettano
sinergie inedite. E sorprendono
per la loro forte personalità
L
e linee semplici e le forme quasi primordiali
della scultura SC xxv/Angel iii (in alto, al centro)
di David Umemoto, €356, indagano le possibilità
espressive del cemento. A seguire, in senso orario,
riflettori puntati sul metallo usato per U Bench-3', The
Future Perfect, sulla terracotta del vaso Alveus di Aytm
e sul mood architettonico del vaso Brutalist Concrete
no.2, di David Umemoto, €426. Look industrial chic per
il tavolino Perforated in Nero Marquina, cm 40x46h,
€2.844, e il cabinet Dillon, in metallo, cm 146x54,8x213h,
€16.205, entrambi di Kelly Wearstler. La struttura diventa
décor nella Staircase Dome, cm 25x46x41h, di Oliver
Gustav, €484, e nella madia Beehive, linea Peacock,
di Gian Paolo Venier, cm 135x40x64h, €2.750. Anima raw
per la tappezzeria Flash Lines di Wall&decò, il piatto
Slate di Matthias Dyer, da jouwstore.com, €340, e la
lampada Marugoushi di Currey & Company. Sullo sfondo,
la mappa di Los Angeles di Herwig Scherabon evidenzia,
con effetti 3D, le disuguaglianze di reddito della città.
DES IGN
RITMO
TRIBALE
Suggestioni tropicali e fantasie
etniche. La jungle fever
imperversa e le stanze del relax
sfoggiano un côté esotico
S
eduzioni tribali e allure etno-glam. La giungla
equatoriale si trasferisce in città. Il colore dominante
è il verde delle lussureggianti foreste, ma schiarito
e addomesticato. Come la nuance Greenery − tinta
dell'anno per Pantone − scelta da Paola Lenti per il pouf
Otto, cm 105x100x70h, €6.844, in alto. A seguire, in senso
orario, il tappeto King di Illulian gioca con la geometria
e lo sguardo del leone si fa subito chic. Evoca il ritmo
dei tamburi il tavolino in massello Grain Cut di Jaime
Hayon, Wittmann. Intrecci artigianali ornano la lampada
Dummy, di Roberto Cavalli Home, e il divano Ray,
di Antonio Citterio per B&B Italia, cm 105x101x65h,
€7.088. Anche la fauna selvatica viene domata e diventa
sgabello: è il caso di Felix, di Arteriors, cm 38x43h, €376,
e della Monkey Lamp, design Marcantonio Raimondi
Malerba, Seletti, €225. Sfoggiano le sfumature della savana
l'outfit P/E 2017 di Balmain, il piatto N°1 Parure, in
porcellana, Marie Daâge, e la wallpaper Ardmore, Cole
& Son, sullo fondo. Un eden che porta la natura in casa.
L U X U R Y
I L VA L O R E D E L L ’ U N I C I TÀ C O M E S E G N O D I S T I N T I V O , C E L E B R AT O
C O N G A R B O D A O G G E T T I S TAT U S S Y M B O L
NEW LOOK
GLI ACCESSORI MUST DELL’ESTATE
DIALOGANO CON CARTE DA
PARATI EFFETTO TESSUTO E PREZIOSI
MOBILI GIOIELLO
d i C R I ST I N A N AVA - fo to S I M O N E F I O R I N I
h a co l l a b o rato SA R A M AS P E R O
LUX URY
121
LUX URY
STILE À
L A CARTE
In onore della Fiera del Libro
di Milano (19 – 23 aprile),
le novità editoriali che non
possono mancare sugli scaffali.
Tra moda e arredamento
d i DA N I LO AS C A N I
e PAT R I Z I A P I CC I N I N I
Wallpaper Ex Libris di Fornasetti, Cole & Son
LUX URY
BELLE ÉPOQUE
VENEZIANA
P
eggy Guggenheim, la marchesa Luisa Casati e Doris Ca-
stlerosse (da sinistra, in copertina), viscontessa e prozia di
Cara Delevingne. Donne dalla forte personalità, le quali
in tempi diversi hanno trascorso parte della loro esistenza nel
settecentesco Palazzo Venier dei Leoni. A raccontare aneddoti
curiosi e illustrare le sale di questo capolavoro architettonico
incompiuto è Judith Mackrell, autorevole firma di The Guar-
dian, che dipana l'intreccio tra vita, amori, mecenatismo e ar-
te nella Venezia di questi tre incredibili figure. The Unfinished
Palazzo, di Judith Mackrell, pp. 408, €24. thamesandhudson.com
Occhiali Mambo,
eccentrici come
piacevano a Peggy
Guggenheim, Dolce
& Gabbana; a lato,
lampadario 10.000
Nodi, ispirato alla
marchesa Casati,
Valentina Giovando.
130
LUX URY
INCANTO
NEOCLASSICO
C
urato dallo storico Jeremy Musson, questo esclusivo cof-
fee table book vi condurrà nelle più belle case di cam-
pagna del Regno Unito: dalla splendida Kenwood (sulla
cover, la biblioteca della residenza londinese nel cuore di Ham-
pstead Heath) alla neoclassica Kedleston Hall o alla palladiana
Nostell Priory. Filo conduttore di queste dimore è lo stile del
celeberrimo architetto Robert Adam (1728 – 1792), documentato
attraverso le immagini dei suoi disegni preparatori, oggi custoditi
nell'archivio del pregevole Sir John Soane's Museum di Lon-
dra. Robert Adam, di Jeremy Musson, pp. 200, €61. rizzoliusa.com
132
LUX URY
GOTICO
VITTORIANO
C
ome su una passerella, tra le pagine di questo libro si
susseguono le creazioni più sorprendenti di Viktor Hor-
sting e Rolf Snoeren. Con una galleria di foto d'autore,
un glossario e un'intervista inedita ai due stilisti olandesi, Thier-
ry-Maxime Loriot esplora la storia ultraventennale del brand
diventato celebre per outfit spesso definiti "arte da indossare".
Ad arricchire il testo, un saggio di Luca Marchetti – docente
alla Haute École d'Art et Design di Ginevra – sull'alta moda
nelle più recenti collezioni della maison. Viktor&Rolf: Fashion
Artists, di Thierry-Maxime Loriot, pp. 192, €47. ngv.vic.gov.au
134
LUX URY
OPULENZA
PRINCIPESCA
A destra, statua in porcellana
di Maria Antonietta, XIX secolo,
cm 48h, 1stdibs.com, €2.108.
A seguire, tessuto in cotone e
seta Marivaux Ciel, Style
Collection, reinterpretazione di
un damasco settecentesco,
Lelièvre; cassettone Fragonard,
in stile Luigi XVI, realizzato in
legno intagliato artiginalmente
e laccato effetto anticato,
Moissonnier, cm 160x50x84h,
€6.500. Infine, ispirazioni Art
Déco per il divano a due posti
dalle dimensioni contenute
(cm 96x93x73h), rivestito in
velluto di cotone, Coincasa, €390.
L
a contessa Laura Burlington e Hamish Bowles, firma sto-
rica di Vogue America, aprono le porte di Chatsworth, ca-
stello inglese del Cinquecento immerso nella campagna
del Derbyshire. Tra sale dallo stile barocco e un maestoso sca-
lone d'onore, sono esposti abiti, uniformi e livree che spaziano
dall'era vittoriana alle creazioni più eccentriche di Alexander
McQueen. Questo libro documenta la grande collezione del
palazzo senza tralasciare i capolavori custoditi all'interno: dalle
incisioni di Mantegna alle tele di Nicolas Poussin. House Style, di
Laura Burlington e Hamish Bowles, pp. 192, €35. rizzoliusa.com
136
LUX URY
MODERNISMO
CHARMANT
T
utta l'expertise di Sarah D. Coffin e Stephen Harrison
– curatori del Cooper-Hewitt di New York lei e del Cle-
veland Museum of Art lui – e il fascino di oltre cento
illustrazioni a piena pagina. Questa raffinata novità editoriale
apre il sipario su design, arte, tecnologia e architettura negli Stati
Uniti degli anni Venti, anticipando anche una mostra molto at-
tesa − che porta lo stesso titolo del libro − in programma dal 30
settembre al 14 gennaio 2018, proprio nello spazio espositivo di-
retto da Mr Harrison. The Jazz Age: American Style in the 1920s, di
Stephen Harrison e Sarah D. Coffin, pp. 360, €40. clevelandart.org
138
LUX URY
ESTETICA
ART DÉCO
In alto a destra, sembra un
gioiello la sospensione Hinsdale,
in bronzo anticato e sfere di
vetro opalino, lunghezza cm 175,
Hudson Valley. Qui a lato,
vaso in cristallo Gold Bagatelle,
del 1939, Lalique, cm 17h, €890.
A seguire, Peonia segnaposto,
in fine porcellana dipinta a mano,
di Franz Conrad Linck, Porzellan
Manufaktur Nymphenburg,
€520; paravento Chloé, struttura
in legno e metallo laccato
rivestita in specchio e tessuto,
di Gallotti&Radice, cm 135x
217h, €4.390; astuccio Knuckle
Box di Alexander McQueen.
U
no scrigno di monili smaltati, gemme preziose e minau-
dière, tutto con motivi floreali. Dalla collezione del pa-
rigino Musée des Arts Décoratifs alle pagine di questa
novità editoriale risplendono i capolavori firmati, tra gli altri, da
René Lalique e Georges Fouquet. Con l'expertise di Évelyne
Possémé e Patrick Mauriés si ripercorre la storia del gioiello
dal Seicento ai giorni nostri: in oltre cento immagini le creazio-
ni Art Nouveau e Art Déco e quelle più moderne di designer
come Claude Lalanne e Lorenz Bäumer. Flora, di Évelyne
Possémé e Patrick Mauriés, pp. 128, €20. thamesandhudson.com
140
A R T E
RIFLETTORI PUNTATI SULLA CREATIVITÀ. PITTURA, SCULTURA E ARCHITETTURA,
T R A N O M I C E L E B R I E TA L E N T I D A S C O P R I R E
L'insolito autoritratto
del brasiliano Vik
Muniz, Self-Portrait
(Fall), è del 2005;
realizzato nell'atelier
dell'artista con foglie
secche, è stato
immortalato in foto.
© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione
THE ILLUSIONIST
di Ben Brown Fine Arts, Londra.
LA BELLEZZA È OVUNQUE.
PERFINO NELLA
DISCARICA DI RIO DE
JANEIRO, DOVE
MUNIZ TROVA I RIFIUTI
PER I SUOI ARTWORK
© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione di Ben Brown Fine Arts, Londra.
© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione di Ben Brown Fine Arts, Londra.
Fantasy Landscape
with Ruins and Figures
after Canaletto è
una nuova produzione
in mostra a Venezia;
qui l'artista riprende un
dipinto giovanile del
maestro veneziano.
G
iocattoli coloratissimi compongono alcuni incredibili trompe-l'œil, destabilizzando volutamente l'osservatore.
dei dipinti a olio più famosi di Caravaggio; Le tecniche sono le più svariate, ma riconducibili a un iter
la cioccolata ridisegna sorprendenti tele comune; si parte da un disegno o da una proiezione, seguiti
di Jackson Pollock, mentre i ritratti delle dalla vera e propria composizione con la materia prescelta.
star sono cosparsi di diamanti rilucenti. Il quadro viene poi immortalato con una foto e distrutto alla
È il tratto distintivo di Vik Muniz stregua di un mandala. «Non c'è traccia di imitazione in Muniz,
(San Paolo, 1961), in grado di ricreare perché rivitalizza antiche meraviglie», commenta Barbero.
con strumenti non propriamente ortodossi − polvere, chiodi, Esempi auterevoli della sua abilità sono The Creation of Adam,
marmellata e immondizia − opere celeberrime. Convinto after Michelangelo (nella doppia pagina precedente), in cui evoca
che la bellezza sia ovunque, dimostra la sua tesi trasformando l'affresco del genio rinascimentale usando i rifiuti raccolti
i materiali più prosaici in preziosi artwork. Lavori ironici nell'immensa discarica di Jardim Gramacho, a Rio de Janeiro,
e potenti, come quelli protagonisti a Venezia della rassegna e ancora l'autunnale Self-Portrait (Fall), in apertura, dove
Afterglow: Pictures of Ruins, un itinerario espositivo ideato riesce a riprodurre i suoi tratti somatici con le foglie secche.
ad hoc per la casa-museo Galleria di Palazzo Cini, a San Vio. Sperimentatore instancabile, per questo appuntamento in
La mostra − curata da Luca Massimo Barbero e visitabile dal Laguna l'artista ha scelto di concentrarsi sul tema del Capriccio:
21 aprile al 24 luglio − include progetti ispirati ai grandi maestri paesaggi o vedute che combinano elementi reali e fantastici,
della Collezione Vittorio Cini, tra questi: Francesco Guardi, per portare all'attenzione del pubblico un genere in voga nel
Dosso Dossi e Canaletto. «È un evento che nasce dall'interesse Settecento. «Questa selezione di nuove creazioni è incentrata
per il talento di Muniz, interprete disposto a operare ai limiti sulla rielaborazione di architetture classiche e rovine
della percezione e della storia dell'arte. Inoltre, mi intriga la archeologiche: metafora del tramonto delle civiltà moderne»,
sua capacità di fermare il tempo assemblando oggetti riciclati», conclude. Capolavori pronti a rivisitare la memoria iconografica,
spiega il curatore. Come un "illusionista", il brasiliano realizza proponendola in forma incredibilmente contemporanea. l
150
ARTE
© Vik Muniz (2017). Per gentile concessione di Ben Brown Fine Arts, Londra.
Un agglomerato di
giocattoli forma
l'installazione Cupid,
after Caravaggio
(2005), serie Rebus,
ispirata al famoso olio
su tela Amor Vincit
Omnia, di Caravaggio.
ARTE
FULL
IMMERSION
LA SIMBOLOGIA DELL’ACQUA NELLE ULTIME
OPERE DI GIAMPIERO BODINO,
IN ANTEPRIMA PER MARIE CLAIRE MAISON
d i C R I ST I A N A C E C I - fo to M AT T E O C A R ASSA L E
U
na piscina, quattro bambini che nuotano
di notte, cento scatti con l'iPhone. Nasco-
no così, dalla casualità, le nuove opere di
Giampiero Bodino: cinquantaseienne de-
signer di haute joaillerie (con il brand per-
sonale e in veste di art director di Riche-
mont), intrigato dagli sconfinamenti nel
mondo dell'arte. L'ultima produzione è appunto Dive ("immer-
sione"), presentata in anteprima a Marie Claire Maison nel sofi-
sticato set dell'atelier milanese appena inaugurato; sei artwork,
in cui le fotografie selezionate e lavorate in Photoshop vengo-
no trasfigurate attraverso una serie di interventi pittorici, con
una tecnica mista già sperimentata felicemente nel preceden-
te ciclo dedicato allo scultore Émile-Antoine Bourdelle.
L'ispirazione arriva ora dalla simbologia dell'acqua, in im-
magini dove l'ambiente di partenza – la swimming pool – per-
de i perimetri trasformandosi in fondale misterioso. «Perché è
il mare il mio elemento vitale. Non amo i laghi immobili o i fiu-
mi, il cui movimento è il riflesso di una caduta. Mi attraggono
la pulsione positiva, l'influenza della luna su ogni mutamento,
la dimensione apocalittica – eppure amniotica e rassicurante –
capace allo stesso tempo di estraniare e ricongiungere all'esi-
stenza. Qui ho cercato una sintesi di sensazioni personali, An-
dy Warhol e reminiscenze infantili di quel capolavoro preraf-
faellita che è l'Ophelia di John Everett Millais», rivela Bodino.
Gli esseri umani ritratti divengono creature magiche fluttuan-
ti nella sottile inquietudine degli abissi. Prevale, tuttavia, «una
connotazione estetica e gioiosa, di poesia dinamica». Lui che
per mestiere forgia i metalli preziosi, sa trovare nella materia
liquida e nel processo di fusione la fonte della bellezza. La flu-
idità è pure metafora dell'universo femminile, l'essenza stessa
delle donne, «affascinanti onde di energia», nonché destinata-
rie privilegiate dei gioielli da lui firmati. Duttile è infine il pro-
cesso ideativo e, in particolare, l'atto del disegnare: «il mio pri-
mo gioco da bambino», il talento che ha segnato un destino.
La collezione include alcuni dipinti con campiture in oro
e nero, ma un solo colore prevale. «È il ceruleo della torma-
lina paraiba, una pietra rarissima; ha una luminosità interna
speciale, con raggi di azzurro, verde e turchese». Utilizzata
per una collana iconica, la più esclusiva delle sue creazioni. l
154
LE FIGURE UMANE
APPAIONO TRASFIGURATE:
CREATURE FLUTTUANTI
IN UN LIQUIDO AMNIOTICO
CERULEO, METAFORA
DI CATARSI E RINASCITA
FOTOGRAFIE
PITTORICHE OTTENUTE
DIPINGENDO SULLE
STAMPE. TECNICA MISTA,
IN UNA PERSONALE
RILETTURA DEL REALISMO
156
EXTRAORDINARY STYLE
LO STUDIO CIARMOLI QUEDA
ADVERTORIAL SECTION
Un'infilata di arcate,
vetrate e rampe
ad altezza vertiginosa:
il celebre architetto
Philip Johnson (1906
– 2005) ha disegnato
così una residenza
a Dallas, nel 1960.
Oggi ristrutturata,
brilla di nuova luce.
Foto, Scott Frances
NEW YORK
STORIES
167
Nel living – su uno sfondo bianco scelto come colore gui-
da, interrotto solo da qualche pennellata di azzurro e por-
pora – sofà, poltrone italiane anni Cinquanta e coffee ta-
ble sfoggiano forme sinuose, in soffice pendant con un
tappeto Ralph Lauren Home. Un'opera "a onde" concen-
triche di Derrick Velasquez duetta a contrasto con il ca-
mino di taglio squadrato. Le sedute d'antan firmate Eu-
genio Gerli intorno a un tavolino in acciaio circoscrivono
un angolo all'insegna della cordialità, dove un'imponen-
te scultura di Fitzhugh Karol distoglie per un attimo lo
sguardo dalla magnetica vista sull'esterno. L'adiacente
sala da pranzo è arredata con un dining table in legno e
marmo, piacevolmente abbinato a sedie di Verner Panton
e a due credenze inserite nelle rispettive nicchie, mentre
gli artwork di Alexandra Rowley e quelli tessili di Luckey
Remington conferiscono un tono di sofisticata erudizione
all'insieme. La visuale spazia poi sulla scala scultorea di
collegamento, appoggiata alla parete trasparente per in-
nescare un'esperienza di vertigine multisensoriale. Altro
fiore all'occhiello di Damian e Britt è la cucina, da loro
concepita fino nei minimi particolari: mobili in noce lac-
cato, rifiniti con maniglie in nichel, superfici in quarzo
– candide al pari della sospensione a soffitto – e comodi
sgabelli intorno all'isola centrale, per un'area kitchen tut-
ta da vivere in un'atmosfera di calda accoglienza.
Il tredicesimo piano è dedicato alla zona notte, con tre
camere da letto corredate da funzionali vestiaire. Quella
padronale, di dimensioni monumentali, ha un affaccio a
trecentosessanta gradi sullo skyline e su una veranda fiori-
ta. Le eteree nuvole della wallcovering Beyond, di Phillip
Jeffries, la dormeuse in lucite di Christopher Coleman e
un salottino accanto al caminetto creano una dimensione
di riservatezza e relax. L'ultimissimo livello, il quattordi-
cesimo, è il regno della mondanità: un ambiente di rappre-
sentanza dove ci si muove tra giradischi di modernariato, i
quadri di ipnotica geometria dell'artista Evan Bellantone,
pouf e chaise-longue per amichevoli conversazioni, che
proseguono open air nella loggia dagli accessori in teak.
Perfino le stanze da bagno sono studiate per trasformar-
si in sbalorditivi belvedere, con i marmi interrotti da fine-
stre a tutta altezza. Le vasche diventano inediti punti di
osservazione: lì, distesi nel tepore ovattato dell'acqua, in
compagnia di sali profumati e candele, si ascolta la mega-
lopoli raccontare le sue storie più intriganti. l
171
GLAMOUR
ASSOLUTO
UN SIGNORILE ORDINE SIMMETRICO ADDOLCITO DA DETTAGLI
SARTORIALI. È IL RESTYLING DI UNA DIMORA D’EPOCA,
DECORATA CON MANO FEMMINILE DAL DUO KIRSTEN KELLI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto E L E N A LU R AG H I
Nel living al secondo
piano, divano realizzato
da De Angelis e rivestito
in velluto Lelièvre. Coffee
table in finitura zincata;
tappeto del brand Stark;
tendaggi in seta firmati
J. Robert Scott. Nella
pagina accanto, la scala
in pietra arenaria chiara
conduce all'ingresso;
vetrate e decorazioni
di reminiscenza Art Déco.
La media room ha tutte
le pareti foderate in pelle,
di Edelman. Poltrone
vintage in cuoio; divano
di De Angelis; coffee table
di Hinson & Company.
Al centro, sullo sfondo,
mobile bar da mercatino
delle pulci. Tavolini
impilabili, da Lorin Marsh;
lampade selezionate
da John Salibello; tappeto
dai bordi in pelle, di Stark.
174
Il tavolo in mogano è un
mobile di famiglia, con
sedie di antiquariato dalla
Russia attualizzate dal
rivestimento in seta,
di Clarence House. Sulla
boiserie, Gradients of Blue,
di Kenji Hoshi. Nella
pagina accanto, cubo da
Madison: lo showroom
a Dallas di Kirsten Kelli;
poltrone da John Salibello.
Opera di Frank Stella.
T
ra Central Park e la Fifth Avenue si concentra la New York elitaria. Vive in quell'Historic District
dell'Upper East Side che è il quartiere più esclusivo, sede di istituzioni culturali prestigiose quali
il Met Breuer e il Guggenheim Museum. L'area un tempo era soprannominata Millionaire's Row,
perché vi abitavano personalità illustri – come John D. Rockefeller e Jackie Onassis – e il mosai-
co di edifici d'antan sfoggia ancora intatto il suo fascino. Circa duecento town house conservano
le tracce di un glorioso passato: in particolare, la dimora edificata nel 1902 da Charles Brendon per
William G. Park, potente magnate dell'acciaio, scelta non a caso dal regista Sydney Pollack per la
scena iniziale del film I tre giorni del Condor, protagonista un giovane Robert Redford. Ed è proprio questa, oggi, a
risplendere di rinnovato fulgore. «Gli attuali proprietari sono un'erudita famiglia high society. Quando hanno ac-
quistato la residenza l'hanno trovata in una condizione di abbandono e degrado assoluto», racconta Peter Pennoyer,
quotato professionista dell'East Coast, specializzato appunto nel restauro di architetture classiche.
Su incarico dei nuovi inquilini, il progettista è stato abilissimo nel recuperare ed esaltare la struttura origina-
ria, aggiungendo impercettibili ma preziose innovazioni al corpo di fabbrica. «Innanzitutto, ho risanato le mura in
pietra calcarea con mattoni a vista e ripristinato le vetrate d'epoca», continua Peter. Le gentili decorazioni in ferro
della facciata fanno ora pendant con l'abbaino in lastre verdeazzurro della mansarda, ideata ex novo. All'interno, la
planimetria lunga e stretta rendeva difficoltose ulteriori interpretazioni. «A ogni livello c'erano sempre due stan-
ze, una su strada, l'altra sul retro. Solo il foyer centrale concedeva maggiore libertà di movimento, così ho potuto
concentrarmi sulle scalinate, ridisegnandole in forme e materiali diversi. Quella ovale, dall'andamento a spirale,
ha un ruolo da primadonna: sottolinea con grazia il passaggio tra gli ambienti di rappresentanza e privati, con que-
sti ultimi articolati dal terzo al quinto piano e raggiungibili attraverso una scala ortogonale di minori dimensioni.
Ho poi modificato parte del layout conferendo ariosità alla cucina e al giardino, collegati tramite una doppia ram-
pa speculare esterna, incorniciata da un gioco di balaustre evocative dei canoni stilistici dei primi del Novecento».
177
Il giardino sul retro
dell'abitazione, deliziosa
oasi privata, è arredato
con una collezione per
esterni scelta da Mecox.
Le quattro sedie sono
della serie Montecito,
Michael Taylor Designs,
con gli imbottiti in tessuto
di Holland & Sherry.
Servizio di porcellane
di Mottahedeh; cristalli
di William Yeoward.
Raffinatezza e fantasia irrompono anche nel décor, affidato alle sorelle – nonché socie in affari – Kelli Ford e Kir-
sten Fitzgibbons, anime del brand Kirsten Kelli, arredatrici di showroom e residenze sontuose in varie località de-
gli Stati Uniti. Per valorizzare l'insieme hanno attinto al loro segno distintivo, ovvero l'uso calibrato del colore. La
lirica cromatica nei diversi ambienti – comprese le cinque camere da letto e i sette bagni – è straordinaria: un mi-
sto di nostalgia, creatività e ricercatezza. Nel living, il divano in velluto viola si staglia sullo sfondo di tinteggiature e
tendaggi avorio; in sala da pranzo dominano i marroni, con la boiserie ad abbracciare il tavolo in mogano, mentre in
camera da letto i dettagli si accendono di rosso. «I padroni di casa desideravano un rifugio urbano intimo e contem-
poraneamente social», puntualizzano. Ergo, gli stessi locali che oggi vengono fruiti come epicentro della vita do-
mestica, domani si trasformano nel set di un affollato ricevimento. Oppure in un luogo aperto ai parenti, chiamati a
condividere il pranzo nell'aera dining. Memorabili i brunch nel dehors di duecento metri quadrati, in una scenogra-
fia informalmente chic dove si stagliano la fontana, gli angoli fioriti e il tavolo apparecchiato nel patio.
La melodia degli interior è studiata pure per accogliere un'esclusiva collezione d'arte. Le opere di Jeff Koons,
Ed Ruscha, Keith Haring, Ellsworth Kelly e Frank Stella entrano in simbiosi con l'arredo: tele optical accanto a
poltrone vintage, pitture astratte sopra i caminetti antichi in marmo. I molti disimpegni diventano nicchie esposi-
tive, in modo da esaltare capolavori di grande formato. La geometria compositiva prosegue con maestosi lampada-
ri in cristallo, specchiere inglesi, bergère francesi e mobili Déco acquistati da K&K durante i loro numerosi viaggi
all'inseguimento di rarità dell'abitare, ovunque possibile: gallerie e marché aux puces parigini, store newyorkesi, le
migliori boutique antiquarie. In parallelo, ci sono gli interventi custom-made: dai drappeggi dei letti a baldacchi-
no ai sofà reinterpretati con finiture sartoriali. «Amiamo donare nuova vita agli oggetti, spesso utilizzando splendidi
tessuti nel revamping dei rivestimenti», conclude Kelli. Il tutto all'insegna di una rigorosa simmetria, ammorbidita
dalla generosa luce naturale. Qui regna un ordine geometrico: coppie di sedute disposte a specchio, tavolini e mo-
bili bar centrati rispetto a finestre e pareti. In un sogno a occhi aperti di perfezione decorativa. l
180
Bergère gemelle da
Galerie Glustin, a Parigi, in
tessuto color crema di
Brunschwig & Fils. Sopra
il camino, l'opera Made
in the U.S.A. (1976), di
Ed Ruscha. Nella pagina
accanto, credenza in
pergamena e macassar,
da Galerie Glustin,
con coppia di abat-jour
Bleecker, di Aerin. A muro,
Untitled, di Keith Haring.
Letto a baldacchino
disegnato da Kirsten Kelli,
prodotto da De Angelis
con tessuti Cowtan & Tout;
comodini da Karl Kemp
Antiques e lampade
da John Salibello, come
pure gli specchi dalla
cornice rossa; a sinistra,
poltrona da Galerie
Glustin e specchio dorato,
da Carlos de la Puente
Antiques. Tappeto Stark.
183
A TUTTO
VOLUME
UN PROGETTO DEGLI ANNI SESSANTA A DALLAS,
FIRMATO DA PHILIP JOHNSON, RITROVA
LA GRANDIOSITÀ ORIGINARIA. SPAZI IMMENSI
E ARCATE SCULTOREE ACCOLGONO ORA
TELE ASTRATTE E ARREDAMENTO MINIMAL
d i F I A M M E T TA B O N A ZZ I - fo to S COT T F R A N C E S
189
«Abbiamo perciò creato una cucina confortevole, un'area
pranzo più vasta e accogliente, oltre a una serie di prati-
ci disimpegni, ben distinti dagli spazi di rappresentanza,
da utilizzare per ricevere ed esporre la notevole collezio-
ne d'arte contemporanea», spiega Fruit. Una suddivisio-
ne che, in realtà, esisteva già. «Il nostro compito è stato
di valorizzarla ulteriormente, aprendo una grande fine-
stra in fondo al corridoio di collegamento, piuttosto buio;
adesso invece lascia intravedere uno scorcio del giardi-
no. In questo modo è stata migliorata la luminosità, po-
tenziata anche da quattro lucernari quadrati, ritagliati in
corrispondenza delle volte del porticato», prosegue. La
luce naturale esplode, immensa al pari del contesto. Per
la decorazione, Mil Bodron ha riconfermato le atmosfe-
re understated e la palette rarefatta, muovendosi con pas-
so felpato negli statuari locali dai pavimenti in travertino
e i rivestimenti in legno chiaro. Da qui la scelta di utiliz-
zare tessuti e tappeti nei toni neutri e di preferire mobili
d'autore, pregiati nella loro massima essenzialità: tributi
al made in Italy (Piero Lissoni), riedizioni a tiratura limi-
tata di pezzi di design storico e rarità vintage.
All'esterno – al posto della precedente pool house, ri-
dotta a un rudere invaso dalla vegetazione – Svend Fru-
it ha inserito accanto alla nuova piscina una dépendance
in vetro dal tetto flat di cemento: un'attualissima "scatola"
di cristallo, arredata con le linee outdoor di Paola Lenti e
Pierantonio Bonacina. Come un gioiello, scintilla nel par-
co, che a sua volta è stato oggetto di un restyling radica-
le, affidato allo studio di paesaggismo Reed Hilderbrand
di Boston. Il risultato finale è di tale bellezza, da essersi
meritato il premio come migliore progetto di verde resi-
denziale dell'American Society of Landscape Architects
(ASLA). L'edificio e il panorama circostante sono stati
messi in più dolce dialogo tramite scalini simili a terraz-
zamenti. Intorno, sono stati piantumati alberi e siepi dal-
le rigogliose chiome tondeggianti, sintonizzati sull'anda-
mento curvilineo della costruzione. Il rapporto tra artificio
e spontaneità è perfetto, in uno scenario seducente.
Da ultimo, i proprietari hanno voluto recuperare l'ex
orangerie, trasformata in un laghetto al coperto: poco pro-
fondo, con piccoli zampilli e ciottoli candidi, è di gusto
squisitamente zen. Nelle serate di luna piena le sagome
degli archi si proiettano sulla superficie dell'acqua, poeti-
co teatro d'ombre in un rincorrersi di tenui riflessi. l
193
VISITA
RISERVATA
OPERE D’ARTE GRIFFATISSIME AMBIENTATE
IN UNA TOWN HOUSE DI MANHATTAN.
COME UN MUSEO PRIVATO, PER POCHI INTIMI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I F R A N C H E L LU CC I
te sto C R I ST I A N A C E C I e M A R I N A P I G N AT E L L I
Divani in tessuto Gretchen
Bellinger (con antichi
cuscini Fortuny), di William
T. Georgis; due coffee
table, a sinistra con piano
ricavato da un paravento
cinese, a destra di Paul
McCobb; specchio italiano
barocco. A soffitto, sfera
da discoteca, di recupero.
Sulla parete, Hat Full of
Rain, di Julian Schnabel.
Il tappeto è di Bowron.
196
P
restigio, abbagliante bellezza e valore in-
commensurabile, vissuti con domestica
nonchalance. In questa residenza – una
delle più illustri di New York – conver-
gono le due personalità d'eccezione che
in simbiosi l'hanno concepita: Richard D.
Marshall, scomparso di recente, già cura-
tore di una sezione del Whitney Museum, e il partner
William T. Georgis, celebre architetto e interior designer.
Un fuoriclasse capace di strappare la standing ovation a
clienti esigenti e blasonati, come Aby Rosen, magnate
tedesco del mercato immobiliare, e la consorte Saman-
tha Boardman, psicanalista di sangue blu, per i quali ha
ristrutturato una town house d'epoca, sempre nella Gran-
de Mela. Portano inoltre la sua firma boutique hotel, ri-
storanti, linee di mobili, biancheria e argenteria.
Per sé Georgis ha voluto una dimora nel quartiere sto-
rico dell'Upper Side di Manhattan, dove abitare e lavo-
rare (nello studio previsto al piano terra). L'ha trasforma-
ta a sua immagine, rivoluzionando l'assetto preesistente.
«Sono ripartito da zero, facendo tabula rasa. Come soste-
neva Picasso, per creare bisogna prima distruggere», ar-
gomenta. Con il piglio del progettista di razza, mai dimen-
tico della funzionalità, ha dunque ridisegnato gli ambienti
aprendo gli spazi e giocando con scale e soppalchi. Un in-
tero muro perimetrale è stato convertito in un'immensa
vetrata fumé a favore di giardino: guardarlo dall'interno
si rivela un'esperienza magicamente voyeuristica, in par-
ticolare di notte, per merito di un'illuminazione studiata.
«La struttura generale è pensata per essere la cornice
della nostra collezione d'arte, ambientata in una casa cal-
da, avviluppante e follemente amata», riflette ancora lui.
La raccolta è straordinaria quanto la location, resa unica
da omaggi personali degli autori e da una selezione sofi-
sticata, frutto dell'esperienza di Marshall nel settore. Sfi-
la il gotha della contemporaneità, in una collettiva di no-
mi accreditati, soprattutto statunitensi. L'allestimento è
ingegnoso, unione di esprit curatoriale e talento decorati-
vo, perché ad affiancare le opere accorre un antiquariato
altrettanto pregiato, accanto a raro modernariato e incur-
sioni classiche. Una soluzione inusuale, lontana dal main-
stream del design totalizzante. E ovunque, superfici spec-
chianti collocate in posizioni strategiche riflettono segni e
colori degli artwork, in un rapporto di esaltante complicità.
199
Nella reinterpretazione del layout, il livello su strada è
adesso un open space. L'ingresso introduce al living, con
un passaggio attraverso la cucina, in cui un'isola di Corian
nero incontra il pavimento in quercia ebanizzata; sul pia-
no poggia un'installazione di Richard Dupont: tre uomini
nudi esibiti con disinvoltura nell'area kitchen, che vanta
pure un grande ritratto del padrone di casa griffato Alex
Katz. Nel soggiorno, l'angolo conversazione è reso più in-
timo da un imponente camino in marmo persiano e da so-
fà in velluto vermiglio, ornati di cuscini dall'archivio For-
tuny. A soffitto, una magic ball anni Ottanta da discoteca
illumina di ironia la tela XL Hat Full of Rain, di Julian
Schnabel, che a sua volta fronteggia uno specchio baroc-
co. L'effetto è di straniante raffinatezza.
Solo il drappeggio di una tenda circoscrive la zona
pranzo, con un tavolo dell'Ottocento completato da sedie
anni Cinquanta, rivestite a loro volta in pelle nera. Di nuo-
vo, una spericolata carrellata di secoli va in scena sulla con-
solle italiana settecentesca, tra un quadro di Christopher
Wool, un'antica scultura raffigurante Cristo e una lampada
in bachelite. Ai piani superiori si aprono le camere e Lover,
di Jack Pierson, vivacizza quella degli ospiti; si tratta di un
"murales" di lettere in alluminio, stagno e resina, in con-
trapposizione con il letto veneziano del XIX secolo e i co-
modini inglesi; una statua rinascimentale proveniente dal
Metropolitan Museum fa invece da contrappunto ai mo-
bili dello stesso Georgis. E sempre il proprietario ha cre-
ato la testiera in acciaio nella stanza padronale, che duet-
ta con un tendaggio in seta magenta, pronto a schermare
la portafinestra affacciata sul dehors; l'arredamento inclu-
de inoltre una madia (tansu) dal Giappone e interventi pit-
torici di Kim MacConnel e Cornelius Völker.
La sublime eleganza si estende fino alle sale da ba-
gno, in un cocktail di specchiere olandesi, hammam in
granito scuro e vassoi in vetro di Murano per saponi e
asciugamani, fino all'eccentricità di uno sgabello in osso e
legno nello stile Egitto rivisitato. La summa del concept
si esprime infine nella biblioteca, dominata da una qua-
dreria: un'intera parete rivestita di capolavori, dove tecni-
che, formati e cromie si mescolano in un calibrato puzzle
di nomi altisonanti: Jean-Michel Basquiat, Ed Ruscha,
Robert Gober, Alex Katz, Cindy Sherman, George Con-
do... Apoteosi di uno specialissimo museo a ingresso ri-
servato, per un'emozionante dimensione abitativa. l
202
In una delle camere,
il letto è dell'Ottocento
veneziano, impreziosito
da un tessuto storico
proveniente dall'archivio
Fortuny; comodini inglesi
con lampade rifinite
in coccodrillo. A parete,
Lover, di Jack Pierson.
A sinistra, la scala verso
il terzo piano ha una
passatoia in cashmere,
di Einstein-Moomjy.
ARREDO L A N O S T R A I N T E R P R E TA Z I O N E D E L L’A B I TA R E C H I C ,
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Sarizzo, Sahco, €161.
Sul tavolino in vetro
Labirinto, Natuzzi, €907:
lampada Edge, Oasis,
vasi Cutty, Abhika, €97,
e in cristallo Cut Vase,
Omnia, €65; teca Musa,
in vetro e travertino, ADG,
cm 65h, €270. Sotto:
scatola in ebano macassar
e coperchio di plexiglas,
Riviere, €530, e porta
accendino da Studio
Dimore Collection, €340.
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MILANO
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PIANO DELLA TORRE HADID DI CITYLIFE
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in tessuto Croisette, di Casamance, cm 132h, €165. Tavolino in marmo Molecole, di Alessandro La Spada per Antolini, cm 120x100x55h.
Mobile bar Rendez-vouz,
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appoggiate: ciotola Contour,
Nude, cm 24Ø, €214, e candela
Sitra, di Ceramiche Rometti,
cm 13Øx26h, €175. All’interno,
dall'alto: bicchieri da whisky
Camp, Nude, e ciotola Mixology,
Pasabahce. Vassoio JJJ, da G
Lab Milano, €85, con bicchieri
da martini, di Salviati; coppa
Ovo, di Zanetto, dosamiele
da Ganci Argenterie, presse-
papier Sfridi, da G Lab Milano,
alzata Shape, da G Lab Milano,
€185. Cocktail shaker Newlife,
Zanetto, bicchieri Hemingway
High Ball, Nude, caraffa da
Ganci Argenterie e bottiglia da
whisky, da Ganci Argenterie.
208
Da sinistra, sul tappeto Aztec, Design Collection, di Illulian, cm 371x277, lampada/tavolino Megan, con top in marmo Calacatta, MSÉ,
cm 30Øx107h, €5.856. Poltrona Tentazione, di Erba, cm 77x87x74h, da €2.235 (anche a destra, con cuscino nel misto seta Croisette
di Casamance). Mobile bar Rendez-vouz, struttura in ottone brunito, di Borbonese, distr. Zanaboni, cm 86x44x130h; all'interno: ciotola
Mixology, Pasabahce, €38; caraffa Plaid, Pasabahce, €32, e bicchiere Hemingway High Ball, Nude, €7; bottiglie Cuvée Viviana e Valdo
90, di Valdo Spumanti, con bottiglia da whisky Arc, Nude, cm 19h, €65. Paravento Golden Eye, di Munna, cm 236x147h, €5.600;
lampada Plates, con stelo in ottone, Areti, cm 16x16x160h, €950. Tavolino Yori, in metallo nella finitura oro, Désirée, cm 57x35 x56h,
da €768; sopra: bicchiere da martini, coll. Barware, Salviati, €402/il set da sei; scatola portacarte Pinella, da G Lab Milano, €120.
Da sinistra, lounge chair Harp, con seduta in corda di poliestere, design Rodolfo Dordoni per Roda, cm 63x65x71h, €1.190; accanto,
lanterna Dome Small, in alluminio verniciato e vetro, con maniglia in teak, design Jan Nackaerts e Philip Vorsselmans per Royal Botania,
distr. Duemme Garden, cm 30x30x65h, €793, e poltrona con schienale alto Esedra, design Luca Nichetto per Ethimo, cm 101x81x100h,
€2.170. Coppia di tavolini Tea Time con piano in ceramica, di Kris Van Puyvelde per Royal Botania, da cm 40Øx30h, da €399; appoggiati:
ciotola in ottone satinato, da Studio Dimore Collection, cm 20Ø, €150, e candela con contenitore realizzato in noce Canaletto, Locherber
Milano, €140/il kit portacandela e due candele. Dietro, coffee table Capri, di Fendi Outdoor, distr. Luxury Living, cm 100x40x50h,
da €2.660; sopra: lampada da tavolo Ginger con struttura in alluminio e diffusore realizzato in lamelle di teak, design Niccolò Grassi
per Ethimo, cm 20x20x51h, €360, e vaso in pietra leccese, di Marrocco, da Fatto ad Arte Galleria, cm 28Øx25h, €180. Daybed Rayn,
rivestimento in tessuto Tempotest, resistente ai raggi UV e alle abrasioni, design Philippe Starck per Dedon, cm 160x109x71h,
€3.140 il daybed (più €1.550 per i cuscini); sopra: cuscino nel tessuto Cinéma, in viscosa e poliestere, coll. Mythique, di Casamance,
cm 139h, €137. Tavolino basso Esedra, con piano in pietra-ceramica Laminam, Ethimo, cm 56Øx40h, €490, e poltroncina da esterno
Sabi, base in legno di sassofrasso e struttura in acciaio, design Francesco Rota per Paola Lenti, cm 85x75x60h, da €5.429. Paravento
Wing realizzato con cinghie in poliestere, design Rodolfo Dordoni per Roda, cm 120x180h, €1.390. Lampada Ginger, con diffusore
caratterizzato da fitte lamelle di teak, Ethimo, cm 30x30x126h, €640. Piante e fiori in vendita da Floricoltura Radaelli Stefano.
Sul letto Bretagne, rivestito in pelle Nest Cemento, Poltrona Frau, cm 170x200, da €3.500: coppia di guanciali in misto cotone, coll. Hotel,
Mirabello; cuscino nel tessuto Sumba, di Sahco; completo in puro cotone Ritz, di Mirabello, €180 la parure; plaid in cashmere Biella,
di Masserano Cashmere, cm 140x180, €1.450. Panca in pelle Brera, Poltrona Frau, cm 180x42x41h, da €3.750, e tappeto in lana modello
CC2, Amini, cm 200x300, €2.705. Lampada da terra Mamì, Penta, cm 150h, €1.621; paravento rivestito con il tessuto Sumba 2748-07,
Sahco, cm 138h, €177. Pouf nel velluto Zkara Tempest, Black Edition by Romo, cm 140h, €160, e toilette Hamilton, con rivestimento
in tessuto e borchie, Gianfranco Ferré Home, cm 130x51x79h, €8.380; sopra: scatola in pelle, di Riviere, €560; scultura Sfera, da Galleria
Blanchaert, cm 14Ø; lampada Top Glass, con paralume in vetro fumé, Officina Luce, cm 32x20x45h, €1.340; portablocco, Pinetti, €324.
Toilette Hamilton, Gianfranco
Ferré Home; dentro il cassetto:
orologio in oro bianco Calatrava,
di Patek Philippe, €32.000;
portapassaporto e portachiavi,
di Pinetti. Sulla consolle: presse-
papier da G Lab Milano, €240;
lente da Ganci Argenterie, €250;
Night Set African Zigzag, con
brocca e bicchiere, Omnia, €75;
candela di Culti Milano, €39.
Quaderno Haiku, Nava, e con
elastico, di Grafiche Tassotti.
Tabacchiera in argento, da Ganci
Argenterie, e roller Montblanc
M, Montblanc, €390. Scatola
di Riviere, €560, e scultura
Cavallo, di Donatella Fogante,
Artemidatre, €213. Paravento
in tessuto Sumba, di Sahco.
213
MODERN LIVING
SPAZI LUSSUOSI, FINITURE DI PREGIO E AMPI GIARDINI NEL QUARTIERE MODELLO
CITYLIFE: L’ULTIMA OASI DEL BUON VIVERE MILANESE
d i G A E TA N O ZO CC A L I
In alto, gli esterni della Residenza Hadid. Nei ritratti, da sinistra, Lorenzo
Pascucci, General Manager di Milano Contract District
214 (contract-district.com) e Armando Borghi, AD CityLife (city-life.it).
MARIE CLAIRE MAISON PROMOTION
PASSIONE RUBINO
LA NUANCE PIÙ SEDUCENTE DEL ROSSO È STATA SCELTA DA
CULTI MILANO PER I DIFFUSORI AMBIENTE DELLA LINEA COLOURS
LIFESTYLE V I AG G I , G I A R D I N I E L U O G H I D I P U R O E D O N I S M O.
P R O TA G O N I S TA A S S O L U T O : I L P I A C E R E D E L T E M P O P E R S É
Foto, Valentina Sommariva
220
Qui, il ristorante
Commissary, in una
serra sulla terrazza del
Line Hotel. Sotto,
a destra, l'opera
pubblica Urban Light,
di Chris Burden;
a sinistra, il bacino
di Los Angeles visto dal
Griffith Observatory.
Nella pagina accanto,
la sala d'ingresso
del museo The Broad.
LIF ES T Y LE
R
innovamento vertiginoso, in un caleidosco- ristorante situato in una serra sulla terrazza del Line Hotel,
pio di luoghi unici ed emozioni intense. Si adatto per un pranzo vegetariano o un centrifugato rinfrescan-
respira un'aria elettrica oggi a Los Angeles, te. «Lo stile della città è dettato proprio da questa scacchie-
meta prediletta di giovani creativi e globe- ra di distretti, ognuno con le proprie caratteristiche distintive,
trotter da tutto il mondo, che la scelgono all'insegna del melting pot», conferma Ivan Olita, modello,
per il clima mite, lo stile di vita orientato al fotografo e attore, losangelino di origine italiana.
benessere e le opportunità di crescita perso- Proseguendo su Wilshire Boulevard verso Beverly Hills si
nale. Viaggiando sulle highway a bordo di una berlina o esplo- incontra un'altra location di pregio: il Los Angeles County Mu-
rando a piedi le novità, le vibrazioni risuonano alte. seum of Art; la raccolta spazia dall'antichità alle sperimenta-
Il quartiere finanziario di Downtown è diventato la princi- zioni postmoderne, in un volo lungo le ere. All'entrata, l'opera
pale fucina di cultura metropolitana, con la recente inaugura- pubblica Urban Light, di Chris Burden, è composta da due-
zione del museo The Broad, forte di ottocentoventimila visi- centodue lampioni d'epoca; emblema della città, è un'icona
tatori nel solo primo anno di attività. Dietro la facciata a nido fotografatissima al calare della sera, quando si illumina e crea
d'ape si apre la collezione d'arte contemporanea dei coniugi fi- uno spettacolo ipnotico. Un progetto di ristrutturazione dell'ar-
lantropi Eli ed Edythe Broad, che riunisce – tra gli altri – ca- chitetto svizzero Peter Zumthor renderà a breve gli ambienti
polavori di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Jeff Koons. Al del LACMA (questo l'acronimo dello spazio espositivo) ancora
primo piano si visita l'Infinity Mirrored Room di Yayoi Kusama: più godibili e aperti sul verde circostante di Hancock Park. La
un'installazione psichedelica di specchi e Led, anticipazione tappa successiva? Naturalmente Hollywood. Con i boulevard
della grande mostra personale de- orlati di palme e la famosa scritta
dicata all'artista giapponese, al via ARCHITETTURE sulla collina, racchiude non solo
il prossimo ottobre. Lì vicino, in il passato della megalopoli – rap-
un parco di ulivi, ci si può conce- E INSTALLAZIONI OSANO presentato dalla sede della Capi-
dere una sosta gourmet all'Otium: LINEE ARDITE, tol Records – ma anche il futuro:
menu accattivante, una magnifi- fecondo, multietnico e verticale.
ca cucina a vista e una gradevole NELLA METROPOLI CHE Qui sono sorti club e locali glam,
dimensione social. L'avventura al CAVALCA L’ONDA frequentati dalle celebrities. Dopo
DTLA (così gli Angelenos chia- la passeggiata sulla Walk of Fame
mano confidenzialmente la zo- ALTA DELL’INNOVAZIONE e la visita al Griffith Observatory,
na) si conclude con i trecento me- il puro stile hollywoodiano si as-
tri di ascesa alla vetta dello OUE sapora a bordo piscina nel bar del
Skyspace, da dove si gode la vista più alta. Poi, nella centralis- Tropicana Hotel o sorseggiando un Martini da Musso & Frank.
sima South Broadway Road, è un tripudio di splendide faccia- L'edonismo spinto e l'eccitazione della scoperta si rispec-
te Art Déco; il Los Angeles Theater, il Palace, l'Orpheum so- chiano nella vocazione beauty & wellness, tendenza peral-
no le sale in cui negli anni Venti andavano in scena le prime tro in prepotente crescita. Una personalità di spicco è Sarah
dei film di Charlie Chaplin e gli spettacoli dei Fratelli Marx. Tiefenthaler, insegnante di yoga e inventrice di una pratica
Il building dell'Ace Hotel è pure frutto di un progetto di ri- che sta spopolando: il Sup Yoga, praticato sulla tavola da surf.
qualificazione della storica sede della United Artists Corpora- «Ogni cambiamento a L.A. è accolto con entusiasmo. Adoro
tion, datata 1927. Spingendosi verso il fiume si incontra l'Arts questo dinamismo», commenta. Il paradiso salutista è sul la-
District, un'ex area industriale convertita in loft, tra i quali ha to occidentale, con una miriade di palestre, gli outdoor training
trovato casa la prestigiosa galleria Hauser & Wirth. di Venice Beach, gli snack bio e gli shot vitamici di Santa Mo-
L'innovazione si estende fino ai quartieri limitrofi di Echo nica. Ogni mercoledì va in scena il più vivace farmers' mar-
Park e Silver Lake, i più hype. Il primo seduce gli amanti del ket: mecca degli chef e della tribù dei foodie, in cerca di frut-
vintage con tanti piccoli negozi di abiti e i music store di vi- ti di bosco e cavolo riccio (kale) o dello stand migliore di piatti
nili ricercati. Il secondo, eccentrico e bohémien, regala inve- pronti da degustare sul posto. Quindi, uno squisito scone da
ce l'opportunità di passeggiare tra le raffinate ville moderniste Röckenwagner e finalmente l'immersione nella celeberrima
– tetti piani e linee orizzontali – dell'architetto Richard Neutra. cartolina: la spiaggia ammirata dal molo, quando la luminosità
A Koreatown, poco distante, tappa obbligata è il Commissary, intensa del sole si arrende alla dolcezza del tramonto. l
222
Smoke è l'imponente
scultura di Tony Smith,
in uno dei padiglioni
del County Museum of
Art (LACMA). Lo spazio
espositivo, con opere a
cavallo dei secoli, è
adesso al centro di un
progetto di restyling,
curato dallo svizzero
Peter Zumthor, che lo
porrà in aperto dialogo
con Hancock Park.
224
Dall'alto in senso
orario, il molo di Santa
Monica; il giardino
delle succulente
al J. Paul Getty Trust;
il modello, fotografo
e attore Ivan Olita;
Balloon Dog, di Jeff
Koons. Nella pagina
accanto, il neon
a intermittenza Double
America 2, dell'artista
Glenn Ligon.
Dall'alto in senso
orario, l'interno del
ristorante lounge
Otium; tramonto a El
Matador Beach,
Malibu, a poche miglia
da Los Angeles;
l'atmosfera glam
e rétro del leggendario
Chateau Marmont;
la Walt Disney Concert
Hall, progettatta
da Frank Gehry.
LIF ES T Y L E
CARNET
DE VOYAGE
IN AGENDA: I LUOGHI PIÙ ESCLUSIVI, GLI INDIRIZZI DEL MOMENTO
230
LIF ES T Y L E
TROPICALIA
fo to VA L E N T I N A S O M M A R I VA – te sto G A E TA N O ZO CC A L I
Ai piedi della collina,
un belvedere in cemento
e vetro permette
di rimanere sospesi sul
verde. Nella pagina
accanto, il proprietario
James F. Goldstein nella
sua camera da letto,
aperta sul paesaggio.
LIF ES T Y L E
233
L'ingresso alla Sky Box
dell'artista James Turrell:
una stanza con il tetto
apribile, da cui ammirare
inusuali cieli "a colori".
Nella pagina accanto,
la passerella sulla vasca
delle carpe, che collega
living e zona notte.
234
LIF ES T Y L E
I
ncastonato in un avveniristico layout geometrico, un sorprendente giardino tropicale fa da corollario
a una delle più iconiche abitazioni di Beverly Hills. Un dialogo virtuoso tra natura e interni suggel-
la questo capolavoro dell'architettura organica, conciliando design innovativo e verde lussureggiante.
Si tratta dell'eden privato di una personalità molto in vista a Hollywood: il milionario e fashion in-
fluencer James F. Goldstein. Una location unica, che ha fatto da sfondo a pellicole cult − da Charlie's
Angels a Il grande Lebowski − e ospitato feste memorabili, come il party per il ventisettesimo compleanno di
Rihanna, popolato da star del calibro di Naomi Campbell, Paris Hilton, Mick Jagger e Leonardo DiCaprio.
L'esclusivissima residenza regala scorci mozzafiato su Los Angeles e sull'Oceano Pacifico. Il parco, infatti,
è stato concepito in simbiosi con l'eclettico edificio che dall'alto della Beverly Crest domina il Benedict Can-
yon. Si tratta di un grandioso complesso su più livelli, ideato nel 1963 dall'architetto John Lautner, allievo di
Frank Lloyd Wright, come abitazione per l'artista Helen Sheats. Il segno distintivo di questo rifugio è rappre-
sentato proprio dalle linee moderne, con angoli netti e spigoli vivi, ma anche dall'impiego di materiali inno-
vativi. Il tetto, per esempio, si compone di due enormi "conchiglie" triangolari in calcestruzzo, acciaio e vetro:
delineano i volumi della dimora e custodiscono interiors gioiello, dove la vegetazione è parte integrante dello
scenario domestico attraverso vetrate a tutta altezza, che in ogni ambiente annullano i confini tra dentro e fuori.
Grande appassionato di architettura contemporanea, moda e basket, Goldstein ha acquistato la proprietà nel
1972 e avviato un lungo processo di restauro e perfezionamento del progetto, interpellando lo stesso Lautner,
al cui fianco ha lavorato fino al 1994. Per il verde, tuttavia, il trendsetter si è affidato al paesaggista Eric Na-
gelmann, esperto in varietà tropicali, perché − nonostante gli interni minimalisti e il clima asciutto della Ca-
lifornia − desiderava un tripudio rigoglioso, ispirato ai paradisi esotici di Bali e Tahiti.
A creare la dimensione giungla, ecco vigorose colocasie dalle foglie a cuore: emergono dalla vasca delle car-
pe koi, sovrastata da una passerella che fa da raccordo tra la zona giorno e l'area notte. Quanto ai terrazzamenti
sul pendio sottostante, sono stati piantumati con un'infinità di palme, ma anche Strelitzia alba, ficus e bambù.
Una foresta capace di dare riparo al fitto sottobosco di felci arboree, heliconie, aspidistre, cordyline e rampican-
ti. Esplorano questo mondo i camminamenti in cemento che guidano alla scoperta di angoli segreti e a spazi
relax, fino ad alcune installazioni artistiche, come la Sky Box di James Turrell: una stanza con il tetto apribile e
un letto da cui ammirare inediti cieli "a colori", grazie a un particolare effetto ottico. «Raggiunto questo livel-
lo di eccellenza, l'obiettivo è diventato il suo mantenimento», ha spiegato Goldstein, che da poco ha donato
l'intero complesso − con le sue collezioni d'arte e abiti couture − al Los Angeles County Museum of Art. «Af-
finché mi sopravviva e sia mantenuto aperto al pubblico come fonte d'ispirazione per gli artisti di domani». l
236
Lussureggianti palme
nane fanno da sfondo al
bagno in marmo, con
pareti trasparenti
e tetto apribile. Nella
pagina accanto, da
sinistra, il lavabo in vetro
della camera da letto
e la discesa al parco.
LIF ES TYLE
ART HOTEL
10
I MAGNIFICI
L
obby dove risplendono scenografiche installazioni e
suite con affreschi degni di un palazzo nobiliare. Ma
anche sculture di artisti contemporanei, che danno il
benvenuto agli ospiti al momento del check-in. Sono
i cinque stelle trasformati in autentiche gallerie. Se
il Gramercy Park Hotel di New York vanta alcune tele di Andy
Warhol – come del resto il Ritz-Carlton di Singapore e il Thief
di Oslo – i neon di Tracey Emin illuminano gli spazi dell'Art a
Denver e del Méridien Chambers di Minneapolis (qui la chia-
ve della stanza diventa vip pass nel vicino Walker Art Center).
Non meno sorprendente la collezione del Park Hyatt a Mi-
lano, con tanto di Anish Kapoor e un esclusivo servizio di art
butler per visitare i collezionisti più in vista della città. Di altro
stile i pezzi unici del Gran Meliá Nacional Rio, che nella capi-
tale carioca ospita imponenti opere di Hector Bernabó e Pedro
Corrêa de Araújo, o i samurai in vetro del boemo Šuhájek, di-
sposti tra le sontuose sale del Marsa Malaz Kempinski, a Doha.
Con un salto nel Settecento ci si ritrova, invece, tra gli af-
freschi di Tiepolo e Guarana nell'elegante cornice dell'Aman,
a Venezia, mentre al Rosewood di Pechino sono i poemi epici
di dinastie lontane a ispirare originali capolavori di calligrafia.
Per un soggiorno da ricordare sul più elegante dei guest book. l
GRAN MELIÁ
NACIONAL RIO
Rio de Janeiro
Inaugurato da poche settimane,
questo hotel sorge nell'esclusivo
quartiere di São Conrado.
A ospitare le 413 camere e suite
è un maestoso grattacielo progettato
nel 1972 da Oscar Niemeyer e oggi
completamente ristrutturato. Ma il suo
punto di forza è la ricca collezione
d'arte, che dà il benvenuto agli ospiti
già nella lobby. Oltre alla scultura
aerea di Pedro Corrêa de Araújo
(nella foto), occupa la scena il Painel
de CarybŽ (sullo sfondo), opera
di Hector Bernabó composta da 270
lastre scolpite con personaggi carioca.
I giardini, invece, vantano aiuole
e sentieri di ciottoli di Roberto Burle
Marx, celebre paesaggista brasiliano.
Avenue Niemeyer 769,
240 melia.com
PARK HYATT
Milano
Inondata dalla luce, la Cupola lobby
lounge di questo cinque stelle
è da tempo il palco per i grandi nomi
dell'arte contemporanea. Dove dieci
anni fa si stagliava Testa di Medusa
di Lucio Fontana − seguita da Mystica
di Peter Halley e dalla scenografica
Untitled di Anish Kapoor, in acciaio
lucidato a specchio − oggi, dello
stesso artista, c'è Untitled Tangerine
Magenta (nella foto), opera del 2015.
E se il Mio Bar sfoggia Seven
White Ovals, firmata Turi Simeti,
nella suite presidenziale spicca
una tela di Tancredi Parmeggiani.
Plus dell'hotel sono il servizio
di art butler e una serie di esposizioni
temporanee; progetti curati dalla
Galleria Massimo Minini di Brescia.
Via Tommaso Grossi 1,
milan.park.hyatt.com
LE MÉRIDIEN CHAMBERS
Minneapolis
Qui la chiave fornita al check-in apre
la camera e spalanca per magia pure le porte
del vicino Walker Art Center. Perché
funziona come un pass, che garantisce
accesso gratuito al museo, agli eventi privati
e ai vernissage. Tra la lobby e le sessanta
stanze, questo boutique hotel vanta
installazioni, video e dipinti di Tracey Emin,
Yasumasa Morimura (nella foto, la tela
Blinded by the Light), Sam Taylor-Wood,
Alec Soth ed Evan Penny (sua la sagoma
a parete No One - In Particular #6).
Hennepin Avenue 901,
lemeridienchambers.com
LIF ES T Y LE
AMAN VENICE
Venezia
Nella cornice di palazzo Papadopoli
− dimora patrizia costruita nel 1550 sul
Canal Grande − sorge uno dei cinque
stelle più affascinanti di Venezia.
Protagonisti assoluti, tra architetture
neorinascimentali e rococò, sono
i soffitti della Yellow Dining Room
(nella foto), decorati da Cesare Rotta:
noto artista veneto dell'Ottocento.
Ma non è tutto, perché nella Stanza
del Tiepolo e nell'Alcova Tiepolo Suite
affreschi di rara bellezza portano la
firma del grande pittore del Settecento
veneziano. Al suo allievo Jacopo
Guarana si devono, invece, le raffinate
allegorie sui soffitti di un salone al
secondo piano. A creare magia anche
un pianoforte Érard a coda, strumento
tra i favoriti di Fryderyk Chopin.
Calle Tiepolo 1364,
244 aman.com
THE ART
Denver
Dalla scultura Otter (a lato) di Deborah
Butterfield alle opere di John Baldessari,
passando per Tracey Emin e Sol LeWitt.
Nel cuore dell'effervescente Museum
district, questo hotel ospita pezzi unici di
Frank Gehry e Kiki Smith, accanto agli
scatti di Ed Ruscha e alle creazioni di Leo
Villareal. Proprio quest'ultimo ha realizzato
Multiverse, un'installazione di ventiduemila
luci a Led per il portico dell'edificio.
Broadway 1201,
thearthotel.com
THE RITZ-CARLTON
Singapore
Si chiama Cornucopia (nella foto)
ed è solo una delle tre megasculture
in fibra di vetro realizzate da Frank
Stella per la lobby e lo scalone
d'ingresso di questo hotel. Sono
infatti 4.200 le opere d'arte moderna
e contemporanea esposte. Non
a caso – tra tele di Andy Warhol,
sculture di Henry Moore e litografie
di David Hockney – qui si può girare
con l'ausilio di una guida su iPod,
come all'interno di un museo. Delle
numerose installazioni, le più pregevoli
sono quelle in vetro di Dale Chihuly,
i cui lavori si sono guadagnati uno
spazio anche al Louvre. Altrettanto
importanti le creazioni action painting
di Sam Francis, quelle astratte di John
Rose e gli artwork di Rainer Gross.
Raffles Avenue 7,
246 ritzcarlton.com
MARSA MALAZ
KEMPINSKI
Doha
Sul Pearl-Qatar, isolotto artificiale
ispirato alla laguna veneta, spicca
questo lussuoso cinque stelle, che
sfoggia preziosi chandelier di fattura
muranese (nella foto, il modello
Oyster). A omaggiare la cultura araba
ci sono le tele di Ali Hassan, le opere
calligrafiche di Ahmed Allawi e una
scultura in bronzo − The Horse −
di Ahmed Al Bahrani, collocata tra
le palme del giardino. Segno astratto,
invece, per le statue in cristallo di Jiří
Šuhájek, artista ceco che ha esposto
le sue creazioni al Victoria and Albert
Museum di Londra. A curare la vasta
collezione dell'hotel è la locale Anima
Gallery, che in Qatar rappresenta
tra gli altri anche l'inglese Marc Quinn.
Costa Malaz Bay, The Pearl,
kempinski.com/marsamalaz
THE THIEF
Oslo
Questo ricercato cinque stelle sembra
una dépendance del vicino Astrup Fearnley
Museum of Modern Art, con cui collabora
per fornire agli ospiti servizi molto esclusivi.
Ovunque si posi lo sguardo – tra le 118
camere e gli spazi comuni – ci sono opere di
Andy Warhol (a lato, dalla serie Ladies and
Gentlemen, 1975), Tony Cragg e Sir Peter
Blake. Se a quest'ultimo è dedicata la suite
Courtesy Design Hotels
NUOVE TRAME
TESSUTI E CARTE DA PARATI AL PASSO CON LE ULTIME TENDENZE,
TRA VIRTUOSISMI FLOREALI E CALEIDOSCOPICHE GEOMETRIE
d i C R I ST I N A N AVA - fo to LO R E N ZO P E N N AT I
h a co l l a b o rato SA R A M AS P E R O
SELECTION
253
1 2 3
4
SELECTION
6
7
10
11
9
12
1. Jacquard di cotone con motivo floreale Pappagallo, di JAB Anstoetz, cm 130h, €135/m. 2. Tessuto in lana e cotone con motivo
Anni 50 Pachisi, Dedar, cm 140h, €271/m. 3. Tondo rivestito in tessuto con ricami su iuta Geometric Pic Nic, Dedar, cm 132h, €181/m.
4. Tondo in tessuto rosso Infinity Soft, Zimmer + Rohde, cm 145h, €124/m. 5. Ciotola in cocco laccato Coconut, Untitled Homeware,
€15. 6. Centrotavola in filo di ferro, da Compasso, €1.300. 7. Centrotavola in bronzo, di Osanna Visconti di Modrone, su Yoox.com,
€580. 8. Tovagliolo in lino Estella 307, di Christian Fischbacher, cm 300h, €89. 9. Tessuto con filati di lino in catena e in trama Estella
407, Christian Fischbacher, cm 300h, €89. 10. Cuscino in jacquard geometrico Hartwell, di Colefax and Fowler, €151. 11. Cuscino
in cotone su sfondo di lino Bellvale, ispirato ai motivi décor del popolo etiope Bench, di Colefax and Fowler, €190. 12. Velluto tecnico
Natura, in viscosa e poliestere con superfice a intagli irregolari in due colori, Agena, cm 140h, €81. Foglia da Paolo Lattuada.
SELECTION
257
SELECTION
4
1
2 3 5
7
6
10
11
12
1. Tessuto in velluto di viscosa con stampa digitale Kaleido Rosewood, Black Edition by Romo, cm 136h, €182. 2. Tessuto in cotone
e lino Unit Collection, l’Opificio, cm 135h, €120/m. 3. e 4. Lenzuolo in puro cotone con federa bluette Dedalo, Mirabello, €80. 5. Piccoli
vassoi componibili, in acciaio nelle finiture ottone lucido e oro rosa, Axonometry parallelepipedo small, di Elisa Giovannoni, Ghidini
1961, €323. 6. Ciotolina in Mdf rifinito con diciassette mani di laccatura, Untitled Homeware, €33. 7. Vassoio ovale nella tonalità rosa
Monterey, California 1960, da Inside Out, €100. 8. Forma circolare rivestita in velluto Galatea, con disegno a grandi onde, Osborne
& Little, cm 145h, €209. 9. Vaso monofiore Swinging Petrol Blue, coll. Bamboo, di Rosenthal, in acciaio, €60,50. 10. Cuscino in velluto
Wellsville, Colefax & Fowler, €173. 11. Tessuto in puro cotone con lavorazione matelassé a pelle di leopardo G150, Alessandro Bini
Tessuti d'Italia, cm 280h, €123. 12. Completo copripiumino matrimoniale in raso di puro cotone Julius, coll. Oscar, di Somma, €249.
SAVOIR-VERT
LA CULTURA DEL PAESAG GI O, TRA SEDU ZIONI BOTANICHE E CHIC GARD ENI NG
d i G A E TA N O ZO CC A L I
Il parco Bardini
di Firenze, uno tra
i Grandi Giardini
Italiani, che propone
anche workshop
di garden design.
L’
unione fa la forza. E nel caso dell'associazione Grandi Giardini Italiani, che riunisce i più meritevoli capolavori dell'architettura
del verde, ha decretato anche un successo misurabile in otto milioni di visitatori nel 2016. Così, il network fondato nel 1997 da
Judith Wade − con l'intento di valorizzare i tesori green del nostro Paese − celebra quest'anno il suo ventennale attraverso l'an-
nessione di otto nuovi parchi. Arrivano così a centoventiquattro le proprietà incluse nel circuito: dall'eclettica Villa Grock di Imperia
Foto, George Tatge
(appartenuta al noto circense Adrien Wettach, definito il "Re dei clown") fino a Casa Cuseni, a Taormina, prestigiosa residenza del
pittore inglese Robert Hawthorn Kitson, nonché cenacolo di famosi artisti nei primi del Novecento. Questo Grand Tour dell'arte
del paesaggio è raccontato nella guida Grandi Giardini Italiani 2017 (pp. 272, €10). Per il 17 aprile, invece, è in programma una cac-
cia al tesoro botanica per famiglie: un'occasione imperdibile per scoprire in versione live le oasi green più belle. grandigiardini.it l
265
SAVOI R-VE RT
JINNY BLOM
THE THOUGHTFUL GARDENER
(Jacqui Small, pp. 256, €47)
Il garden design raccontato
dalla paesaggista di fama
internazionale Jinny Blom,
che considera il progetto
green "un atto di intelligenza
piuttosto che un semplice
esercizio di stile".
NEL COMASCO
ESTRATTO DI CAMELIE IN MOSTRA
NATURA Tutto il mese. cameliaitaliana.it
Artwork in edizione limitata Jarred Le migliori visite guidate alle
Old Tjikko, da cm 24hx21, diverse collezioni storiche
da €160. christofferrelander.com del Lago di Como: 1/4-30/5,
a Villa Monastero di Varenna;
Christoffer Relander fotografa 8/4 a Villa Melzi d'Eril
i più bei panorami nordici di Bellagio; 8-9/4 a Villa
con una speciale tecnica, che fa Carlotta di Tremezzina.
apparire gli scorci come se
fossero racchiusi in un barattolo.
L'effetto è tridimensionale; in A LONATO DEL GARDA (BS)
realtà, si tratta di stampe su carta. FIORI NELLA ROCCA
7-9/4. fiorinellarocca.it
Nella cornice del maniero
Visconteo-Veneto, fiorito
di diverse centinaia di specie
spontanee, si festeggia
la decima edizione della
mostra-mercato di essenze
rare e di decori per esterno.
A GUASTALLA (RE)
GEORGICA
15-17/4. georgica.it
BUGIA BIANCA
Candela Palais de Tokyo, di Astier
de Villatte, da Chez Dédé, €120 più
€66 per il coperchio. chezdede.com
La sontuosa fragranza "smoky
wood con note metalliche", ideata A PARMA
dal naso Christophe Raynaud, è IL POSTO DELLE VIOLE
qui racchiusa in un prezioso scrigno www.parmacolorviola.com
di ceramica decorato dai
ramage di Eudes Menichetti. L'associazione Parma Color
Viola ha riportato in vita
la storica serra del Giardino
Ducale, destinandola
all'iconica varietà a fiore
doppio (sopra). Con visite
guidate per tutto il mese.
A COLORNO (PR)
NEL SEGNO DEL GIGLIO
21-23/4. nelsegnodelgiglio.it
La ventiquattresima edizione
dell'evento, nel parco
DOPPIO della Reggia Imperiale,
celebra il ritorno alla natura
GIOCO e alla tradizione con piante
coltivate in maniera naturale
Volume Harvest, di Stefani Bittner e Alethea e prodotti artigianali.
Harampolis, Ten Speed Press, pp. 224, da €27,50.
Alla scoperta della primavera attraverso il AL CASTELLO DI MASINO
racconto di quarantasette multi-purpose plants. TRE GIORNI PER IL GIARDINO
Si tratta di specie ornamentali che rivelano 28/4-1/5. visitfai.it
TEMPO DI FUNGHI anche virtù gastronomiche e cosmetiche, oltre a
Le novità di centosessanta
Side table indoor/outdoor Mucidule, ortaggi dall'estetica sopraffina. Senza contare
espositori italiani e stranieri,
di Roche Bobois, cm 62x62x54h, €1.060. numerose ricette per preparazioni inedite:
all'insegna della massima
dal burro di fiordaliso alla crema idratante al lillà
Al Salone del Mobile 2017 biodiversità e della cultura
(nella foto) o al bouquet di carciofi e nasturzi.
con una ventata di ironia. Si ispira botanica. Con la regia
alla natura il tris di tavolini in di Paolo Pejrone e del
polimetacrilato Altuglas, design Antoine Fondo Ambiente Italiano.
Fritsch & Vivien Durisotti.
SEME
DI BELLEZZA
Volume illustrato Sowing
Beauty, di James Hitchmough,
Timber Press, pp. 364,
da €70. timberpress.com
I. JOSIFOVIC, J. DE GRAAFF
Queste pagine svelano
URBAN JUNGLE
i segreti dei più bei meadows,
(ACC Publishing, pp. 176, €30)
ovvero i prati misti fioriti.
Un tema di grande attualità Nel racconto di due noti
perché − coniugando blogger green, le migliori
Cassian Schmidt
268
PRIMAFILA
MUSIC A, LIBR I, CINE MA, SPETTACOLI. REC ENSI ONI M IRATE PE R VIVE RE L A CULTURA
d i R I TA F E R R AU TO
Foto, Lucio Romano
ELEKTRA
libretto di Hugo von Hofmannsthal, con Elena Pankratova e Andrea Concetti
Tra le scene di Anselm Kiefer (suoi anche i costumi) e sulle note del compositore tedesco Richard Strauss
torna a teatro l'Elektra: opera in un atto ispirata all'omonima tragedia di Sofocle, intenso dramma dell'odio che non
dà spazio a pentimenti e rimorsi. Già premiata come migliore spettacolo dell'anno nel 2004, questa
pièce affascina per l'intensità poetica della regia di Klaus Michael Grüber, qui ripresa con enfasi da Elena Hammer
e diretta dal maestro Juraj Valčuha. Napoli, Teatro di San Carlo, dal 9 al 15/4. teatrosancarlo.it Danilo Ascani
271
PRI MA FIL A
BAUSTELLE
4 aprile, Milano, Teatro degli
Arcimboldi; 8 aprile, Reggio Emilia,
Lime Theatre; 19 aprile, Pescara,
Teatro Massimo; 21 aprile, Napoli,
Teatro Augusteo; 30 aprile, Roma,
Auditorium Parco della Musica
S
obillatori sonici da oltre
vent'anni, i Baustelle non
sono mai stanchi di scuotere
le acque del pop contemporaneo.
Orchestrando con enigmatica
naturalezza clash creativi a base
di opulenza sinfonica e ascetismo
lo-fi, Battiato e Ramones, Prévert
e Sandokan, Jonathan Safran
Foer e Amanda Lear (o prodursi
in acuminate dichiarazioni d'affetto
per «Manzoni, quello vero: Piero»),
il gruppo è tornato con un album,
L'amore e la violenza, che è un
selfie agrodolce alle soglie della
maturità. Tra malinconie private
e acidi pamphlet politici e sociali,
la band canta i tempi difficili
con un sound «fatto alla nostra
maniera, acrobatico. L'intento
era scrivere un disco colorato,
di montagne russe e saliscendi».
Offerto a tutti coloro che vorranno
accompagnarli nei live, accettando
un giro da brividi sullo spiazzante
helter-skelter emozionale. l
272
RITRATTO DI FAMIGLIA
CON TEMPESTA
di Hirokazu Koreeda, con Hiroshi
Abe, Yoko Maki, Taiyo
Yoshizawa, Satomi Kobayashi
Anatomia leggiadra di una fine: quella
del matrimonio di Ryota, incapace di
dare alla sua famiglia affetto e stabilità.
Il fallimento sentimentale è specchio di
quello professionale e il protagonista si
ritrova solo, alla vigilia di una tempesta
destinata a cambiare delicatamente NATHAN HILL
gli equilibri della vicenda. Dal regista di IL NIX
Our Little Sister (2015), una parabola zen (Rizzoli, pp. 768, €22)
sulla vita, sulla perdita, sull'arte. Puro Esordio folgorante di
incanto, sospeso tra ironia e malinconia. un autore paragonato
a Charles Dickens e a David
Foster Wallace. Chicago,
2011: candidati repubblicani
IN BETWEEN − LIBERE, dal passato oscuro si
DISOBBEDIENTI, INNAMORATE muovono in torbidi giochi
politici e di ruolo. Futura
di Maysaloun Hamoud, con Sana Jammalieh,
serie tv, con Meryl Streep.
Shaden Kanboura, Mouna Hawa
Girl power in salsa hummus: tre ragazze arabe,
diverse tra loro per religione, educazione
e gusti sessuali, dividono un appartamento
a Tel Aviv. Tra party, flirt ed eccessi, le amiche
costruiscono il proprio personale percorso
d'indipendenza. Ritratto sorprendente di una
città e una società oltre la soffocante cappa
del maschilismo imperante. Una descrizione
del quotidiano più lucida di tante indagini
sociologiche, condotta con ironia e all'insegna
di una solidarietà femminile spregiudicata,
tutta tesa ad abbattere un muro invalicabile.
MASSIMO CUOMO
BELLISSIMO
MAL DI P IETRE (E/O, pp. 240, €17)
Indagine sul potere arcano
di Nicole Garcia, con Marion Cotillard, Louis Garrel, Alex Brendemühl
della bellezza, attraverso
Provenza, anni Cinquanta: tra campi di lavanda e rigida morale borghese, la giovane le vicende di due fratelli,
Gabrielle è pronta a sfidare ogni convenzione e dà ben presto prova della sua natura ribelle. poli opposti nella loro
Ne faranno le spese un marito di comodo, la famiglia e anche un fascinoso ufficiale reduce visione estetica. Passioni,
dall'Indocina. Dietro l'apparenza di fiammeggiante mélo, un esercizio di stile costruito fughe e colpi di scena,
abbassando la temperatura emotiva generale e puntando l'attenzione su Marion Cotillard nell'affresco di un'intera
e sulle infinite sfumature con cui l'attrice riesce a rendere amabile un'eroina negativa società. Smagliante
dalle molteplici, oscure ossessioni. Nel corpo e negli sguardi della protagonista, infatti, ambientazione messicana.
si legge tutta la sofferenza interiore di una donna alla ricerca di emancipazione.
GIOVANNI MONTANARO
GUARDAMI NEGLI OCCHI
(Feltrinelli, pp. 176, €15)
Arte, amore, cardinali
e papi, fasto e abiezione.
Una storia della Roma
del Cinquecento, filtrata
da un potente piglio
visionario. A fare da
detonatore narrativo:
un enigmatico dettaglio
della celebre opera
di Raffaello La Fornarina.
I N DI R IZ Z I
A
ABC CARPET & HOME,
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ABHIKA,
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ACC PUBLISHING GROUP,
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B
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277
I NDI RIZ Z I
J
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T
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PISCINE LAGHETTO, www.rosenthal.de
imprint/ten-speed-press/
www.piscinelaghetto.com ROWAN MERSH,
THAMES & HUDSON,
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Z
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S
PORZELLAN RT FACTS, COMPANY,
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SAHCO, TOM DIXON, www.zimmer-rohde.com
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SALVATORE FERRAGAMO, distr. B&B Distribuzione,
PRESTIGE FURNITURE www.ferragamo.com TURRI,
R
& DESIGN GROUP, www.bbdistribuzione.it
U
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RAFFAELE BARBUTO,
www.raffaelebarbuto. SAMBUCO, UHURU,
weebly.com www.sambuco.it uhurudesign.com
LE STANZE DI JEREMIAH GOODMAN
Velluti di una nuance sfrontatamente seduttiva e un trionfo di oggetti décor, a catturare la sfaccettata
personalità di una delle figure più carismatiche della moda d'inizio Novecento. Con il suo stile pittorico quasi teatrale,
Jeremiah Goodman ritrae il living della stilista Elsa Schiaparelli, amante dell'arte in tutte le sue forme
(collaborò, tra gli altri, con Jean Cocteau e Salvador Dalí), nonché inventrice della tonalità rosa shocking. A infondere
un tocco romantico alla stanza preferita di questa leggendaria designer surrealista, che esortava le donne a
«osare, senza il timore di apparire vistose», uno chandelier gioiello e un arazzo Aubusson effetto quadro. (Danilo Ascani)
ENGLISH
91/97 WHITE, THE BIOGRAPHY OF A COLOUR - 154/156 FULL IMMERSION
TEXT
162/171 NEW YORK STORIES - 172/183 ABSOLUTE GLAMOUR - 184/193 AT FULL VOLUME
194/203 PRIVATE VISIT - 218/228 L.A. CONFIDENTIAL - 230/237 TROPICALIA
Q U A N D O I L P R O G E T T O D I V E N TA F I L O S O F I A D I V I TA ,
I N U N A S I N T E S I A R M O N I O S A D I F U N Z I O N A L I TÀ E D E S T E T I C A
rics that come into contact with the body, such as lingerie
di Gianfranco Ferré, Helmut Lang, Yoji Yamamoto – e l'ha vista di-
Sopra, spilla vintage in oro
ventare essenza stessa dell'eleganza: quella senza data di scadenza.
bianco, tempestata di perline
Nella pittura la prima opera a tema è White on White, di Kazi- di varie dimensioni, Chanel.
mir Malevicˇ (1918), invocante la supremazia del sentimento puro Sotto, Jane Morris ritratta
e dove una linea impercettibile traccia il perimetro di un quadra- da Dante Gabriel Rossetti nel
disegno The Day Dream (1878):
to leggermente ruotato su un fondo avorio. Seguono le rigorose so- studio del quadro omonimo.
vrapposizioni lattee firmate Ben Nicholson (dal 1934) e i pannelli
di Robert Rauschenberg (1951), il cui scopo è condurre il dipin-
BIANCO
americana acromatica di Jasper Johns: White Flag (1955), che diso- Victoria (2009) interpreta la regina Vittoria:
la prima a sfoggiare (nel 1840) un abito
rienta lo spettatore rinunciando ai nazionalistici rosso e blu. nuziale immacolato. Accanto, in senso
Verso la fine dei gloriosi Fifties l'Italia cavalca il trend con Pie- orario, Le Tre Grazie, di Antonio Canova
ro Manzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, autori di te- (1812-17); Galleria Grande della Reggia di
le spesso abbacinanti, estroflesse attraverso varie tecniche. Negli Venaria (Torino); paesaggio innevato.
BIOGRAFIA
siderati, a creare giochi di luci e ombre. Bonalumi, invece, prefe-
risce celare sagome di legno e metallo. Quanto a Lucio Fontana,
espone dal 1959 i famosi "tagli", ovvero aperture verso un universo
Paper Palace Folded Columns Wallpaper Mural, di Mineheart
DI UN COLORE
ca la formula espressiva di Louise Nevelson – assemblaggi di objet
trouvé annegati sotto una densa mano di vernice – o Alberto Bur-
ri, che nel 1973 inaugura il ciclo dei Cretti: superfici percorse da cre-
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ceptible line marks out the edge of a slightly rounded by the metal square tube accessories by A.G. Fronzoni for
square against an ivory background. This was followed by Cappellini (1964), the Sedia Universale by Joe Colombo
the rigorously milky superimpositions by Ben Nicholson (1965), distributed by Kartell like the legendary Componi-
(1934) and the panels by Robert Rauschenberg (1951), bili (designed by Anna Castelli Ferrieri in 1968). The ab-
which aimed to take painting back to basics, reducing it to sence of colour triumphed in the 1990s, combined with an
a mere experience. Then came the achromatic US flag by inflexible desire for minimalism, leading up to the Neoz so-
Jasper Johns: White Flag (1955), which disorients the specta- fa by Philippe Starck for Driade (1996): an ‘inhabitable
tor by doing away with the nationalistic red and blue. To- nest’ with wheels. The start of the third millennium saw a
wards the end of the glorious Fifties, Italy adopted the Japanese revival and the success of the Nendo group,
trend with Piero Manzoni, Enrico Castellani and Agostino founded by the architect Oki Sato in 2002: a concentration
Bonalumi, authors of often dazzling canvases, extroflected of zen lines and rarefied presence. Quintessential white. l
using various techniques. In the Achromes by Manzoni, the
cotton impregnated with kaolin looks crinkled, crumpled or
pleated. In the case of Castellani, nails and ribs are inserted
behind the fabric to pull it taut where required, creating ARTE A RT E
FULL
plays of light and shade. Bonalumi, on the other hand, pre- IMMERSION
LA SIMBOLOGIA DELL’ACQUA NELLE ULTIME
OPERE DI GIAMPIERO BODINO,
U
na piscina, quattro bambini che nuotano
di notte, cento scatti con l'iPhone. Nasco-
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STORIES This is the biggest privilege here: the heart of the city beats
ESTETICA CON GLI INTERIOR PATINATI
d i R O B E RT PAU LO P R A L L - fo to G I A N N I
F R A N C H E L LU CC I - te sto M A R I N A P I G N AT E L L I
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vertigo. Another cherry on the cake of Damian and Britt is cultural institutions such as the Met Breuer and the Guggen-
the kitchen, completely created by them right down to the heim Museum. The area was once dubbed Millionaire’s Row,
finest details: cupboards in lacquered walnut wood finished because of the illustrious figures who lived there – such as
with nickel handles, work surfaces in quartz – in white, just John D. Rockefeller and Jackie Onassis – and the mosaic of
like the ceiling light – and comfortable stools around the period buildings has never lost its charm. About two hundred
central island all combine to inaugurate an environment town houses preserve the remnants of a glorious past: in par-
conceived not only for cooking but also for offering guests a ticular, the residence built in 1902 by Charles Brendon for
warm welcome. The thirteenth floor is dedicated to the William G. Park, a powerful steel magnate, justifiably picked
sleeping area, which hosts three bedrooms with practical by the director Sydney Pollack for the opening scene of his
dressing rooms. The main one is huge and affords a 360° film Three Days of the Condor, starring a young Robert Red-
view out over the skyline and the terrace full of flowers. ford. And today, this is precisely the one that shines with new
The ethereal clouds of the Beyond wallcovering, by Phillip splendour. “The current owners are an erudite, high society
Jeffries, the dormeuse in lucite by Christopher Coleman family. When they bought the house, it was in a state of aban-
and a small living room near the fireplace create a setting donment and absolute dereliction”, says Peter Pennoyer, an
that fosters privacy and relaxation. The very top floor, the East Coast professional, specialised in the restoration of clas-
fourteenth, is the kingdom of luxury and sophistication: it sical buildings. Appointed by the new inhabitants, the de-
hosts an area for receiving guests, featuring vintage record- signer has masterfully restored and exalted the original struc-
players, the hypnotic geometry of the paintings by artist ture, adding imperceptible yet precious innovations to the
Evan Bellantone, poufs and chaise-longues for friendly main body of the construction. “First of all, I refurbished the
chats, which continue outside in the loggia, complete with limestone walls with bare bricks and restored the period win-
accessories in teak. Even the bathrooms are designed to dows”, continues Peter. The noble iron decorations on the
turn into breath-taking vantage points, with their marble façade now match the dormer window in blue-green metal
walls interrupted by floor-to-ceiling windows. The bath sheets, a brand new design. Inside, the long narrow plan
tubs become unprecedented observation points: there, ly- made further interpretations difficult. “There were always
ing back in the relaxing heat of the water, pampered by the two rooms on each level, one facing the street, the other at
embrace of scented bath salts and candles, you can listen in the back. Only the central hall allowed for greater freedom of
on the megalopolis, as it tells its most intriguing stories. l movement, so I concentrated on the stairs, redesigning them
in different forms and materials. The oval one, with a spiral
staircase, plays the role of prima donna: it gracefully accentu-
ates the passage between the formal reception and the pri-
vate rooms, with the latter set on the third to fifth floor and
reachable by way of a smaller orthogonal stairway. I then
Nel living al secondo
piano, divano realizzato
da De Angelis e rivestito
in velluto Lelièvre. Coffee
table in finitura zincata;
tappeto del brand Stark;
tendaggi in seta firmati
changed part of the layout by giving airiness to the kitchen
J. Robert Scott. Nella
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to use fabrics and rugs in neutral tones and to opt for de- Georgis, a famous architect and interior designer. Georgis is
signer furniture, valued for their extreme simplicity: trib- a world-class name, able to produce a standing ovation from
utes to made in Italy (Piero Lissoni), limited edition re-is- demanding and renowned clients, such as Aby Rosen, Ger-
sues of historical designer pieces and vintage rarities. man real estate magnate, and his wife Samantha Boardman,
Outside – in the place of the former pool house, reduced to a blue-blooded psychoanalyst, for whom he renovated a pe-
a weed infested ruin – Svend Fruit put a dépendance in riod town house, also in the Big Apple. His name is on a
glass with a flat cement roof next to the new swimming number of boutique hotels, restaurants, furniture, line and
pool: an ultra-contemporary glass “box”, furnished with silverware linen, too. Georgis wanted a home for himself in
outdoor ranges by Paola Lenti and Pierantonio Bonacina. the historic Upper Side of Manhattan; a place where he
Like a jewel, it glints in the garden, which in turn under- could live and work (in the study intended for the ground
went a radical restyling, entrusted to the landscaping firm floor). He transformed it in his own image, revolutionizing
Reed Hilderbrand in Boston. The final result is of such its previous appearance. “I started from scratch, making a
beauty that it won the prize for best residential garden de- clean sweep. As Picasso said, we need to firstly destroy in
sign from the American Society of Landscape Architects order to create”, he argues. With the air of a thoroughbred
(ASLA). The building and the surrounding panorama have designer, never neglecting functionality, he therefore recre-
been put into gentle dialogue through steps, similar to ter- ated environments by opening up the spaces and playing
racing. All around, trees and hedges have been planted with with stairs and mezzanines. An entire outer wall has been
lush, rounded foliage, in line with the curved lines of the converted into an immense smoky glass window overlook-
structure. The relationship between artifice and nature is ing the garden: seeing it from inside is a magically voyeuris-
perfect, creating a seductive scenario. Lastly, the owners tic experience, particularly at night, thanks to the carefully
wanted to restore the former orangery, transformed in an in- planned lighting. “The general structure has been designed
door pond: shallow, with fountains and white pebbles, it is to provide a setting for our art collection, displayed in a
exquisitely Zen. When the moon is full, the arches cast warm, welcoming and much-loved house”, he reflects. The
shadows on the water surface, a poetic theatre of light and collection is as extraordinary as the venue, made unique by
dark in a succession of subtle reflections. l personal tributes from the artists and by a sophisticated se-
lection, achieved thanks to Marshall’s experience in the
sector. The elite of contemporary art is on show, in a long
list of renowned names, particularly made up of US artists.
Divani in tessuto Gretchen
Bellinger (con antichi
cuscini Fortuny), di William
T. Georgis; due coffee
table, a sinistra con piano
ricavato da un paravento
The display itself is ingenious, combining curatorial spirit
cinese, a destra di Paul
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architect Peter Zumthor is set to make the spaces of the gether innovative design and lush greenery. The private
LACMA even more enjoyable, opening onto the surround- Eden of a very public figure in Hollywood: the millionaire
ing green areas of Hancock Park. And what comes next? Hol- and fashion influencer James F. Goldstein. A unique loca-
lywood, naturally, with its palm-fringed boulevards and fa- tion, which has provided the backdrop to cult movies − from
mous writing on the hill, encompassing not only the past of Charlie’s Angels to The Great Lebowski − and has hosted mem-
this huge city – represented by the headquarters of Capitol orable parties, like Rihanna’s twenty-seventh birthday cele-
Records – but also its fecund, multiethnic and vertical fu- bration, attended by big stars such as Naomi Campbell, Par-
ture. Glamorous clubs and nightspots have opened up here, is Hilton, Mick Jagger and Leonardo DiCaprio. The highly
popular with celebrities. After visiting the Walk of Fame and exclusive residence offers breathtaking views of Los Ange-
Griffith Observatory, pure Hollywood style can be savoured les and the Pacific Ocean. In fact, the park was conceived in
around the pool at the Tropicana Hotel bar or by sipping a symbiosis with the eclectic building which dominates the
Martini at the Musso & Frank Grill. The overt hedonism Benedict Canyon from up on Beverly Crest. It is a grandiose
and the excitement of discovery are reflected in the city’s vo- two-storey complex, designed in 1963 by the architect John
cation for beauty and wellness, which is experiencing signif- Lautner, a pupil of Frank Lloyd Wright, as a home for the
icant growth. A key figure on this scene is Sarah Tiefenthal- artist Helen Sheats. The distinctive feature of this refuge is
er, yoga teacher and inventor of a practice that has really its modern lines, with sharp corners and edges, as well as
taken off: Sup Yoga, performed on a surfboard. “Changes al- the use of innovative materials. The roof, for example, is
ways receive an enthusiastic welcome in L.A. I love this dy- made up of two enormous triangular “shells” in concrete,
namism”, she comments. The west side of the city is a steel and glass: they outline the volumes of the residence
health-lover’s paradise, with a myriad of gyms, outdoor train- and guard precious interiors, where vegetation becomes an
ing on Venice Beach, organic snacks and vitamin shots in integral part of the domestic scene through full length win-
Santa Monica. A bustling farmers’ market is held here every dows, which eliminate the boundaries between inside and
Wednesday: a Mecca for chefs and foodies looking for fruits outside in all the rooms. A major fan of contemporary archi-
of the forest, kale and mouth-watering takeaway dishes. tecture, fashion and basketball, Goldstein bought the prop-
This is the perfect place to enjoy an exquisite scone from erty in 1972 and began a long process of restoring and im-
Röckenwagner, before immersing oneself in a picture-post- proving on the design, summoning Lautner himself, with
card scene: the beach seen from the jetty, as the intense light whom he worked until 1994. For the garden, however, the
of the sun gives way to the gentle hues of sunset. l trendsetter drafted in the landscape architect Eric Nagel-
mann, expert in tropical plants, because – despite the mini-
malist interiors and extremely dry Californian climate – he
wanted a triumph of greenery, inspired by the exotic para-
Dalle vetrate del salotto,
dove sono state
ambientate alcune
scene del film Il grande
Lebowski, la vista spazia
LIF E STYLE
dises of Bali and Tahiti. Thick Colocasie with heart-shaped
fino a Los Angeles.
TROPICALIA
fo to VA L E N T I N A S O M M A R I VA – te sto G A E TA N O ZO CC A L I
aspidistras, cordylines and climbers. Concrete pathways ex-
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