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La Toscana nuova - Anno 2 - Numero 9 - Ottobre 2019 - Registrazione Tribunale di Firenze n. 6072 del 12-01-2018 - Iscriz. Roc. 30907.

Euro 2. Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv.in L 27/02/2004 n°46) art.1 comma 1 C1/FI/0074
presenta

LA NOSTRA
PROPOSTA DI
OTTOBRE

Per il mese di Ottobre FirenzeArt Gallery ha voluto rendere omaggio a Luca Luca Alinari
Alinari. Nato il 23 ottobre 1973 a Firenze, inizialmente intraprende gli studi Figure
di Lettere e Filosofia che lo porteranno ad avere una carriera da redattore di 1982
riviste di narrativa e a lavorare anche nella televisione. Al 1969 risale la sua olio su tela
prima personale alla galleria Inquadrature di Firenze, in questo periodo utilizza 60 x 60 cm
collage e colori fluorescenti. Ma è dagli anni ottanta che ottiene i primi elogi
che lo porteranno a partecipare alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale
di Roma. Da qui la sua arte si caratterizza di personaggi fantastici e paesaggi
immaginari che diventeranno il suo segno di riconoscimento.
La galleria degli Uffizi acquista il suo autoritratto esposto nel Corridoio
Vasariano nel 1999, facendolo diventare parte della sua collezione. Dieci anni
dopo, espone 45 opere al Beijin Today Art Museum di Pechino e al Centro per
l’Arte Contemporanea SunShine di Shanghai. Ci lascia il 15 Marzo 2019 a causa
della lunga malattia che stava affrontando.

FirenzeArt Gallery | Piazza Taddeo Gaddi 2/r, 50142 Firenze | Tel 055.224028 | www.firenzeart.it | info@firenzeart.it
D E S I G N E R
LUCIANO MANARA

www.manaradesign.it
info@manaradesign.it
055.435003
Firenze - Italy
Sommario ottobre 2019
6 La natura da salvare nelle opere di Anna Cecchetti alle Oblate
Premio Internazionale 8 A Palazzo Strozzi, l’avanguardia russa di Natalia Goncharova
9 Ansel Adams, maestro della fotografia naturalistica
“Michelangelo Buonarroti” 13 A Firenze, la presentazione del libro Fotografi in Toscana 2019
14 Le geometrie di Roberto Demarchi al Convitto della Calza
5 ª Edizione 16 Metafisica e surrealismo nella pittura di Maurizio Laurenti
17 Psicologia oggi: depressione, il male di vivere
18 Antonio Sgarbossa, artista della luce al Castello di Marostica
POESIA SINGOLA - Sezione A 20 Il Conventino, “officina creativa” dell’artigianato fiorentino
LIBRO DI POESIA - Sezione B 21 Grappa, quintessenza dell’uva
RACCONTO - Sezione C 22 Una mostra e due premi per Sergio Nardoni a Empoli
NARRATIVA - Sezione D 24 Islam, la seconda religione più diffusa in India
************************ 25 Storia delle religioni: origine e significato del Rosario
26 Giordano Pini, lo “scultore” del gioiello
PITTURA - Sezione E
28 A Palazzo Bastogi, la Biennale Internazionale dell’Etruria
SCULTURA - Sezione F
30 La Toscana di Franco Carletti protagonista a Berlino
FOTOGRAFIA - Sezione G
32 Roberto Loreto, pittore tra sogno e realtà
34 La minipersonale di Nicoletta Macchione all’Auditorium al Duomo
36 Marco Masini, il supertifoso Viola
38 L’autore de I Musacci alla Specola secondo Claudio Parigi
39 Antonella Mezzani in tour da Milano a Firenze con le “pittografie”
40 Autunno di novità per il Movimento Life Beyond Tourism
42 A Firenze, la seconda vita dell’ex Manifattura Tabacchi
Tutte le Opere Premiate
43 La moda del Grand Tour in Toscana
saranno inserite
nell’Antologia e nel Catalogo 47 Dimensione salute: dna e invecchiamento
della 5ª Edizione 48 Il cromatismo intenso e corposo di Eugenio Brega
del Premio Internazionale 50 L’esempio virtuoso del Design Campus di Calenzano
52 Massimo Bramandi ospite a Colonia degli Health Media Award
ph. Aurelio Amendola

Michelangelo Buonarroti
53 Il pistoiese Italo Zetti, eccellente xilografo nel Novecento
Scadenza Bando prorogata a 54 B&B Road Trip: a Padova per un tuffo nella Y-40
Giovedi 12 Ottobre 2019 56 Artisti dell’ANSPI al Centro San Sebastiano di Sesto Fiorentino
58 Oltre vent’anni di attività formativa con China 2000
60 Invito alla formazione e all’assaggio con ONAS
61 Il biologico certificato dell’azienda Le Vigne
62 Le Marche celebrano Leonardo, Vitruvio e Raffaellino del Colle
Per info regolamento
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Contattaci su Whatsapp al n. +39 371 1983645


Richiedici info per mail a:premiomichelangelo@gmail.com

353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n, 46) Niccolò Fiesoli


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Anna Cecchetti, Salviamo il Stampa: Valter Quagliarotti
Mondo (2019), acrilico su Nova ArtiGrafiche srl Silvano Salvadori
carta, cm 100 x 150 Via Cavalcanti 9/d - 50058 Signa (Fi) Enzo Santese
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Periodico di attualità, arte e cultura Facebook: Michele Taccetti
La Nuova Toscana Edizioni La Toscana nuova - Periodico di attualità, Francesca Vivaldi
di Fabrizio Borghini arte e cultura
Viale F. Redi 75 - 50144 Firenze www.latoscananuova.it Foto:
Tel. 333 3196324 Ansel Adams
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Anno 2 - Numero 8 Nicola Crisci Marco Pettini
Settembre 2019 Maria Grazia Dainelli Maurizio Pini
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4
LA MAISON GIULIACARLA CECCHI
OSPITE D'ONORE
ALLALA GIULIACARLA
MAISON BIENNALE
FLORENCE per l'arte CECCHI
contemporanea
OSPITE D’ONORE
Per la XII edizione della Florence Biennale, vetrina internazionale d’eccellenza della
produzione artistica contemporanea che si terrà a Firenze, alla Fortezza Da Basso, dal 18
Alla CECCHI
Florence Biennale da Polaper l’arte contemporanea
al 27 Ottobre 2019, nell'anno che celebra Leonardo da Vinci, è stata scelta la collezione di
GIULIACARLA disegnata Cecchi. Con inedite musiche suonate sull'Arpa
Celtica da Anna Maria De Vito, compositrice di quattro brani che traducono in musica le
Per la XII edizione
parole della Florence
di Leonardo da Biennale,
Vinci, vetrina
cantati internazionale d’eccellenzasoprano,
dalla splendida della produzione artistica contemporanea
introducono le ballerine che
si classiche
terrà a Firenze,
che esaltano gli importantissimi abiti da sera della maison presentati durante lala
alla Fortezza Da Basso, dal 18 al 27 ottobre 2019, nell’anno che celebra Leonardo da Vinci, è stata scelta
collezione di GIULIACARLA
serata di Gala. Poiché CECCHI ladisegnata
Biennaleda PolaèCecchi.
anche Inedite composizioni
grande design,tradurranno
diventain musica le parole diper
l'occasione Leo-
nardo da Vinci e introdurranno le ballerine classiche che indosseranno gli abiti da sera della maison durante la serata di Gala.
abbinare agli abiti alcuni prototipii disegnati e realizzati negli anni '60 -'80 per STUDIO
Poiché la Biennale è anche un’occasione per celebrare le eccellenze del grande design, agli abiti della maison verranno abbi-
MOST,
nati dall'architetto
anche alcuni Marzio
prototipi disegnati Cecchi
e realizzati figlio -di
negli anni Sessanta Giuliacarla
Ottanta Cecchi
per STUDIO MOST prematuramente
dall’architetto Marzio Cecchi,
scomparso. Piccoli focus sugli abiti e i mobili, saranno in vari punti espositivi
figlio di Giuliacarla Cecchi prematuramente scomparso. Piccole installazioni di abiti e mobili saranno allestite in vari punti dellade-
manifestazione espressione della creatività nel design,
gli spazi espositivi, raccontando così l’eclettica creatività della famiglia Cecchi.architettura e moda della famiglia
Cecchi.

GIULIACARLA CECCHI - Via J. da Diaccieto 14, 50123, Firenze, FI, Italia


GIULIACARLA CECCHI
+39 055 28 42 69 – polacecchi@gmail.com
Via J. da Diacceto 14, 50123, Firenze
+39 055 28 42 69
polacecchi@gmail.com
Anteprima
Mostre

Anna Cecchetti
Dopo il successo delle personali per festeggiare 50 anni di attività, il
prossimo 24 ottobre la nota pittrice e scultrice torna ad esporre a Firenze
nel complesso delle Oblate

In mostra ventuno opere di grande formato per riflettere sulla necessità di salvare il mondo

di Fabrizio Borghini / foto courtesy dell’artista

P
rosegue il ciclo delle mostre di selvaggia bellezza (siamo in Sarde- Inno alla Vita / Salviamo il Mondo
della pittrice e scultrice Anna gna, nelle zone a sud di Capo Comino Personale di Anna Cecchetti
Cecchetti nel suo post-cinquan- raggiungibili solo a piedi o via mare). Dal 24 ottobre al 9 novembre 2019
tennale artistico. Come ebbe a dire cin- Introdurrà la mostra, il presidente del Inaugurazione giovedì 24 ottobre ore 17
que anni fa il professor Pier Francesco Consiglio Regionale Eugenio Giani e se- Sala Conferenze - Biblioteca delle Oblate
Listri in occasione della sua visita allo guiranno le considerazioni critiche del Via dell’Oriuolo 24, Firenze
studio dell’artista:«Mezzo secolo di pit- professor Ugo Barlozzetti.
tura ha visto crescere la sapienza dei
suoi pennelli, ma non diminuire la pas-
sione del suo istinto artistico». Ecco
quindi che, dopo il triennio 2014/2016
in cui ha festeggiato i 50 anni di attivi-
tà con importanti personali a Forte dei
Marmi (Museo Guidi e Hotel Logos), Fi-
renze (Palazzo Medici Riccardi e Palaz-
zo del Pegaso) e Lucca (Lucca Center of
Contemporary Art) e dopo il prestigioso
premio Caterina de’ Medici ricevuto a
giugno 2016 nel Salone dei Cinquecen-
to, Anna Cecchetti lancia ora un invito a
salvare la natura e la vita ivi racchiusa
esponendo 21 opere di grandi dimen-
sioni ispirate a paesaggi incontaminati
Il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e la presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze
Maria Federica Giuliani consegnano ad Anna Cecchetti il premio Caterina de’ Medici nell’edizione del 2016

Anna Cecchetti La consegna del ritratto del maestro Franco Zeffirelli dipinto da Anna Cecchetti al direttore del Museo
Fondazione Zeffirelli Francesco Ermini Polacci

6 ANNA CECCHETTI
Inno alla Vita: salviamo il Mondo
Eventi di Ugo Barlozzetti

collaterali
I
nno alla Vita, il tema a cui Anna sione sul contesto e l’esperienza del
Cecchetti si è ispirata per l’espo- rapporto tra vita degli uomini e am-
alla mostra sizione che ne festeggia i 55 anni biente. Le opere s’inseriscono nel-
di attività artistica, è di forte attualità la pittura-pittura, con grandi pannelli

N
el corso della mo- tenendo presente l’urgenza dell’im- che testimoniano una tavolozza clas-
stra si svolgeranno pegno per avviare una seria rifles- sicamente consolidata capace di re-
due interessanti even- stituire monumentalità alla
ti collaterali, sempre nella Sala figura umana con il suo inse-
Conferenze della Biblioteca del- rimento in spazi e suggestivi
le Oblate, aperti a tutti gli inte- paesaggi. La sintesi è in fun-
ressati al mondo dell’arte: zione dell’intensità dei gesti
che giunge ad evocare l’arte
- martedì 29 ottobre ore 16, arcaica d’Ellade ed Etruria. La
presentazione del Gruppo Ar- natura è vita con le acque, gli
tistico Donatello di Firenze, a animali, la vegetazione ed an-
cura del professor Ugo Bar- che il vento. Di rilievo l’armo-
lozzetti nia della distribuzione delle
forme, costruite, spesso ar-
Lo scorso anno il Gruppo Ar- ginate da una linea, un con-
tistico Donatello ha festeggia- torno che ne sottolinea la
to il settantesimo anniversario stesura della materia croma-
e Anna Cecchetti ne è socia da tica. E appunto il colore, gli
25 anni. In occasione dell’an- azzurri di Anna, i gialli, i vio-
niversario è stato attribuito il letti, i rossi sono protagonisti
Premio Donatello alla Carrie- dell’Inno non privo di “me-
ra al maestro Franco Zeffirelli, ditate” citazioni di situazio-
con consegna della Pisanel- ni ed affetti. Il ritmo dell’Inno
liana, medaglia in bronzo che dimostra di saper recupe-
raffigura il regista in età gio- Alla scoperta di meraviglie della natura rare il sogno, tra memoria e
vanile coniata dallo scultore desiderio. Non vi è niente di
Gianni Oliveti. Sempre in tale criptico, ma s’invita implici-
occasione è stato consegnato tamente l’osservatore ad ab-
al direttore del Museo Fonda- bandonarsi a cogliere, nel
zione Franco Zeffirelli, France- gioco tra mito e quotidiani-
sco Ermini Polacci, un ritratto tà, l’avvio alla meditazione,
del maestro realizzato da Anna alla dialettica tra volontà e
Cecchetti. ragione. L’originalità del lin-
guaggio, del segno di Anna, è
- martedì 5 novembre ore 16, nutrito da una cultura che ha
Incontro con artisti, operato- saputo selezionare la lezione
ri culturali, gruppi artistici, a dei grandi maestri secondo
cura del giornalista Fabrizio la tradizione della formazio-
Borghini (Toscana TV) ne, attraverso la serietà della
disciplina del saper fare fino
Nel corso di quest’incontro alla definizione della propria
si parlerà dello stato attua- personale ricerca che l’ha vi-
le dell’arte, della valenza delle sta impegnata con successo
associazioni artistiche e degli anche nel ritratto come nel-
spazi dedicati all’arte. la scultura, nell’ambito della
quale si è espressa con ma-
teriali e forme che ne confer-
Natura incontaminata da salvare mano l’inesauribile creatività.

ANNA CECCHETTI 7
Firenze
Mostre

Natalia Goncharova
Palazzo Strozzi celebra una delle principali protagoniste
delle avanguardie del Novecento
di Barbara Santoro

D
al 28 settembre 2019 al 12 Picasso, Balla e Boccioni. Promossa conformista che seppe fondere in ma-
gennaio 2020 Palazzo Stroz- dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dal- niera originale tradizione e innovazione,
zi celebra Natalia Goncharova, la Tate Modern di Londra con la colla- Oriente e Occidente, cimentandosi con
straordinaria protagonista dell’arte del borazione dell’Ateneum Art Museum di eguale talento in pittura, grafica, sceno-
Novecento, attraverso una retrospetti- Helsinki e il sostegno del Comune di Fi- grafia e nella moda. Nata il 21 giugno
va dal titolo Natalia Goncharova. Una renze, della Regione Toscana e della Ca- 1881 nella provincia di Tula, proveni-
donna e le avanguardie tra Gauguin, mera di Commercio, la mostra si avvale va dalla famiglia del grande poeta russo
Matisse e Picasso. La mostra, a cura del contributo della Fondazione Cassa di Puskin. Fu l’incontro con il futuro mari-
di Ludovica Sebregondi, Matthew Gale Risparmio. In un viaggio ideale tra Pari- to Mikhail Larianov, anche lui artista, a
e Natalia Sidlina, mette a confronto la gi e Mosca, le due città simbolo dell’ar- cambiarle la vita. Fu proprio Larianov,
vasta produzione dell’artista russa con tista russa, l’esposizione ripercorre con infatti, ad intravedere le sue doti di pit-
alcuni capolavori di Gauguin, Matisse, 130 opere la storia di una donna anti- trice nonostante si fosse formata co-
me scultrice. I due visserò insieme per
sessant’anni, dando vita ad una lunga e
felice alleanza umana ed artistica e fon-
dando il movimento detto “Raggismo”,
una delle avanguardie pittoriche del No-
vecento. Nel 1915 la coppia si trasferì
a Parigi, dove furono invitati da Sergej
Djaghilev a realizzare le scene e i costu-
mi per gli spettacoli intitolati Le stagio-
ni russe. Nella capitale francese, Natalia
conobbe l’opera di Cezanne, Gauguin e
la pittura fauve, pur rimanendo sempre
molto legata alle proprie origini. Dopo
gli esordi impressionisti, si avvicinò al-
la pittura primitivista e quindi al Futu-
rismo, per il quale illustrò molti libri,
partecipando anche al film intitolato
Dramma nel cabaret futurista numero
13. Insieme al marito disegnò le scene
per molti spettacoli, fra cui l’opera bal-
letto Il gallo d’oro di Rimskij-Korsakov.
Trasferitasi in Spagna, dipinse i bozzet-
ti per la Rapsodia spagnola di Maurice
Ravel. Dopo un tour tra Roma, Firenze,
Venezia, i due rientrarono a Parigi, dove
Natalia iniziò a collaborare con le famo-
se case di moda Coco Chanel e Myrbor-
Robe e a disegnare vestiti per le riviste
Vogue e Vanity Fair. Morì a Parigi nel
1962, due anni prima del marito. En-
trambi vollero che i loro archivi e qua-
dri fossero donati alla Russia, cosa che
avvenne in maniera definitiva nel 1987,
quando il nutrito lascito dei due artisti
Natalia Goncharova, Autoritratto con gigli gialli (1907-1908), olio su tela, arrivò a Mosca dove ancora oggi si tro-
cm 77,5 x 58,2, Mosca, Galleria Statale Tretyakov va nella Galleria Tret’jakov.

8 NATALIA GONCHAROVA
Spunti di critica
Fotografia
A cura di
Nicola Crisci

Ansel Adams
Maestro della fotografia naturalistica, ha dedicato
l’intera vita ad immortalare i parchi nazionali americani
fissandoli in immagini senza tempo
Rock Formation
di Nicola Crisci / foto Ansel Adams

N
ato nel 1902 a San Franci- stato anzitutto un grande comunicato-
sco in California da una fami- re. Convinto dell’alto ruolo artistico e
glia benestante, Ansel Adams culturale della fotografia, ha avuto un
si dedica alla fotografia dopo aver vi- ruolo chiave nella creazione del primo
sto i lavori del fotografo Paul Strand. dipartimento museale di fotografia al
Arriva al successo nei primi anni Tren- Moma di New York. Ha prodotto dieci
ta grazie alla sua abilità, energia e atti- volumi di manuali tecnici sulla fotogra-
vità vulcanica. Nel 1933 si reca a New fia, in particolare la trilogia The Camera,
York per incontrare il celebre fotografo The Negative e The Print. All’importanza
Alfred Stieglitz. Secondo Adams, i mo- della tecnica, ha unito la varietà di inte-
menti topici per una buona fotografia ressi culturali che a suo guidizio un fo-
sono tre: lo scatto, la scelta del nega- tografo deve avere - letteratura, teatro,
tivo e il lavoro in camera oscura. A lui cinema, musica - per condensare nel-
si deve il famoso e complesso sistema lo scatto influenze di vario tipo. Durante
zonale concepito per sfruttare al meglio la sua carriera, ha attraversato l’Ameri-
la capacità del negativo - catturando la ca in lungo e in largo per catturare la ad altri suoi colleghi. Egli era convinto,
luce attraverso un uso sapiente e coor- bellezza senza tempo dei paesaggi na- infatti, che fosse possibile per l’essere
dinato dell’esposizione - dello sviluppo turali, molti dei quali sono stati sottratti umano vivere in armonia con la natura.
del negativo e della stampa finale. Ol- alla devastazione dell’uomo diventan-
tre che abilissimo fotografo, Adams è do aree protette grazie proprio a lui e www.anseladams.com

Moon and Half Dome (Yosemite Valley) Jeffrey Pine

ANSEL ADAMS 9
EDUCANDATO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA
Piazzale del Poggio Imperiale 1 - Firenze
21 – 31 ottobre 2019

OMAGGIO A TRE GRANDI FIORENTINI DEL CINQUECENTO:


CATERINA DE’ MEDICI, COSIMO I E LEONARDO

Evento promosso dall’Associazione Toscana Cultura


con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana e del Comune di Firenze

LUNEDÌ 21 OTTOBRE ORE 17.30 MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE ORE 17.30

Apertura della manifestazione con il Corteo Sala Bianca


Storico Rinascimentale di Pontassieve Accademia Musicale di Firenze e Scuola di Musica di
Saluto di benvenuto: l’attore Alessandro Calonaci Scandicci, nell’ambito dello scambio culturale con le città di
declamerà il Canto di Bacco e Arianna Amstelveen e Amsterdam presentano:
Sala Bianca: apertura ufficiale della Orchestra Camerata di Amstelveen diretta da Raven Mischke
manifestazione con interventi di: Orchestra Giovanile di Firenze diretta da Janet Zadow e
Eugenio Giani Presidente del Consiglio Riccardo Senesi
Regionale della Toscana
Tommaso Sacchi Assessore alla Cultura GIOVEDÌ 24 OTTOBRE ORE 17.30
del Comune di Firenze
Maria Federica Giuliani Vicepresidente Sala Bianca
del Consiglio Comunale di Firenze Benvenuto musicale a cura di Luciano Manara
Galleria: Inaugurazione della mostra di pittura, scultura e ar- chitarra classica
te orafa dedicata a Leonardo, Caterina e Cosimo a cura di Omaggio a Leonardo della Maison Giulia Carla Cecchi
Lucia Raveggi e presentazione del professor Ugo Barlozzetti con presentazione della collezione della maison
musica originale per arpa
MARTEDÌ 22 OTTOBRE ORE 17.30
Consegna Premio Ponte Vecchio alle aziende:
Sala Bianca
Accademia Musicale di Firenze e Scuola di Musica di Caffè San Marco
Scandicci, nell’ambito dello scambio culturale con le città di CSO Sapaf
Amstelveen e Amsterdam presentano: AMB Firenze Art
Stringwise e Violenbende diretti da Wiesje Miedema Arkiwine Mugel Travel
Ensemble di violini Scandemia e Petit Ensemble Idea Toscana Ristorante La Loggia
diretti da Janet Zadow Banco Fiorentino
VENERDÌ 25 OTTOBRE ORE 17.30 SABATO 26 OTTOBRE ORE 17.30

Sala Bianca Sala Bianca


Per Mozart – presentazione Fabrizio Borghini Presentazione del libro Fotografi in Toscana 2019
Interventi musicali di: a cura di Maria Grazia Dainelli e Viola Petri
Giuseppe Fricelli pianoforte con proiezione delle foto contenute nel volume
Daria Aleshina pianoforte Firenze capitale d’Italia e della fotografia: intervento del
Eseguiranno a quattro mani la sonata di Mozart n° 2 KV n° professor Cosimo Ceccuti
358 composta nel 1780 allegro, adagio, molto presto
DOMENICA 27 OTTOBRE ORE 17.30
PREMIO PONTE VECCHIO
Sala Bianca
Cerimonia di consegna a: Concerto dell’orchestra di Firenze
Leonardo Bassilichi diretta dal maestro Andrea Mura
Luigi Dei Haydn sinfonia n° 6 in re maggiore
Emanuela Trane Dolcenera Mozart sinfonia n° 40 in sol minore
Gruppo Ferragamo Consegna del Premio Ponte Vecchio all’artista Anna Di Volo
Eugenio Giani
Dacia Maraini Donazione all’Educandato della SS. Annunziata del quadro
Pasquale Mennonna Mozart della pittrice Anna Di Volo
Stefano Ricci Presentazione dell’opera da parte della storica dell’arte
Marilena Rizzo Viktorija Carkina
Silvio Zuccarini L’ingresso a tutti gli eventi, che saranno ripresi in esclusi-
va da Toscana Tv per la rubrica Incontri con l’arte, è libero
Mostra di pittura, scultura e arte orafa
dedicata a Leonardo, Caterina e Cosimo

A cura di Lucia Raveggi


Presentazione critica del professor Ugo Barlozzetti
Inaugurazione lunedì 21 ottobre ore 17.30

Galleria - Educandato della Santissima Annunziata


Piazzale del Poggio Imperiale 1 - Firenze

Espongono gli artisti:

Joanna Aston Anna Di Volo Nicoletta Macchione


Patrizia Bacarelli Giuseppe Fabbri Giuseppina Maestrelli (Peppetta)
Silvia Baldacci Luciano Faggi  Luciano Manara
Laura Ballini Luigi Falai Vittoria Marziari 
Mirella Biondi Cristina Falcini Manuela Masi
Igina Biriaco  Salvatore Ferrante (Soterus)  Maurizio Masini
Antonio Bruno Elvira Gabbi Anna Mercati
Annamaria Calamandrei Santi Gabriele Galardini Elena Migliorini
Franco Carletti Cosetta Garuglieri Antonella Nannicini
Anna Cecchetti Franca Ghilardi Gianna Pinotti
Sonia Cecconi Leda Giannoni Vinicio Polidori
Civita Centola Monica Giarre' Stefania Pratesi
Silvia Cheli Delio Granchi  Milvio Sodi
Britta Cianferoni Raffaella Guarducci  Massimo Sonnini
Rita Rossella Ciani Roberto Guerri Maila Stolfi
Vincenzo Cirillo Sylvia Loew Giovanna Ugolini
Grazia Danti Roberto Loreto Walter Viani
Romano Dini Angela Lucarini Paolo Vignini
Obbiettivo
Fotografia
A cura di
Maria Grazia Dainelli

Fotografi in Toscana 2019


Il libro verrà presentato sabato 26 ottobre nella Sala Bianca
dell’Educandato della SS. Annunziata al Poggio Imperiale
di Erminio Annunzi

Testo tratto dalla prefazione di Erminio Annunzi, docente all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano

I
primi anni del nuovo secolo sono ce o dell’eventua-
stati per tutti noi, gli anni dell’affer- le dito che preme
mazione della moderna era dell’im- compulsivamen- FOTOGRAFI
magine e della riproduzione digitale. La te il pulsante del-
grande rivoluzione tecnologica che si è lo smartphone; ci in TOSCANA 2019
affermata in maniera dilagante, ha pro- sono poi i pro-
dotto il successo
Maria Graziadella fotografia
Dainelli videomakerdigita- fessionisti del-
e giorna-
Fotografi in Toscana 2019

lista pubblicista nel mondo dell’arte in To-


le e della scana, fotografa del gruppo fotograficola
tecnologia ad essa collegata Il fotografia,
Cupolone, caporedattore del mensile d’ar-
in aree sempre più ampie della popola-
te La Toscana nuova e curatrice della rubri-
oggi impegna-
zione; come contr’ altare
ca “obiettivo haa” creato falsi ti con tutta la lo-
fotografi
miti e indotto aspettative, a mio avviso, ro professionalità
fuorvianti.Viola
La tecnologia ha fatto crede-
Petri grafica pubblicitaria, e competenza, ad
diplomata
a cura di
re che “fare fotografia”
in pittura fosse
e scultura un’opera-
al liceo assecondare una
artistico Leon
MARIA GRAZIA DAINELLI
Battista Alberti, ha conseguito il corso di
zione semplice, immediata
perfezionamento e alla
di grafi portata clientela
ca pubblicitaria e sempre VIOLA PETRI

di tutti. Purtroppo e/o per fortuna non è più “difficile” per-


fotografi a a Porta Romana

così; di semplice ed immediato c’è so- ché meno umile


lo lo “scattare una fotografia”, ovvero, e meno consa-
premere un pulsante tecnologicamente pevole dei ruoli
evoluto in preda ad una esaltazione or- e delle professio-
monale, indotta dall’uso del nuovissimo nalità. Infine ci
Masso delle Fate Edizioni

smartphone dotato di tripla fotocame- sono i fotografi


ra oppure di una macchina fotografica che usano la fo-
dotata di milioni di pixel. Fare fotogra- tografia come un
fia è un’operazione fisica ed intellettua- foglio bianco su
le complessa ed articolata, di certo non cui tracciare se-
alla portata di tutti, che parte da idee gni, impronte e
ISBN 978 - 88 - 6039 - 486 - 6

con precisi contenuti articolati dal foto- pensieri; fotogra-


grafo, il quale dovrebbe possedere una fi€ 15,00 in (IVA
grado
inclusa)di ele-

sostanziale personalità e un certo sti- vare la fotografia,


edizioni

Masso delle Fate

le. Per molti, la fotografia è una passio- di renderla una


ne, una via di mezzo tra il divertimento forma assimilabile all’arte. Non siamo “Autore” ha importanti responsabilità,
e l’aspirazione nel sentirsi “artisti”; per più nel campo dei cacciatori d’immagi- una di queste è contribuire ad educare
altri, è un’arena di confronto in cui ci- ni, ma entriamo in quello degli “Autori”, alla cultura; alla cultura delle immagini,
mentarsi in scontri cavallereschi in cui persone in grado di plasmare l’imma- alla cultura della Fotografia.
vincere il trofeo in palio. Altri ancora la gine (da non intendersi “Photoscioppa-
vedono come una estensione del polli- re”), attraverso una speciale sensibilità, Fotografi in Toscana 2019
cultura e mentalità ed in- A cura di Maria Grazia
dole. Di “Autori” purtroppo Dainelli e Viola Petri
non ve ne sono moltissimi, Presentazione:
e sarà forse questa la ragio- sabato 26 ottobre ore 17.30
ne di una certa banalizzazio- Sala Bianca, Educandato
ne, in questa epoca storica, della SS. Annunziata
della fotografia. Di certo Piazzale del Poggio
possiamo affermare che un Imperiale 1 - Firenze

FOTOGRAFI IN TOSCANA 13
Firenze
Mostre

Roberto Demarchi
La genesi dell’armonia nelle opere dell'artista torinese
presentate a Firenze nel chiostro del Convitto della Calza
di Niccolò Fiesoli

« C’è una linea riconoscibile che at-


traversa tutta intera la storia della
pittura italiana. A volte si inabissa co-
e tecnica rimanda inevi-
tabilmente al magico mo-
mento del Rinascimento
me un fiume carsico per poi riemerge- italiano. Claudio Strina-
re in gloria e splendore (…). Di questa ti scrive: «L’obiettivo del-
tendenza stilistica riflessiva e speculati- la sua arte non è diverso
va, fondata sulla felicità del ritmo e del- da quello della grande ar-
le proporzioni, sull’appagata filosofica te rinascimentale o baroc-
contemplazione della natura delle cose, ca. E’, in altri termini, un
partecipa Roberto Demarchi, torinese». intento comunicativo che
Così scriveva nel 2007 Antonio Paolucci vuole coinvolgere l’osser-
ad introduzione della mostra di Roberto vatore in un’esperienza
Demarchi da lui curata presso l’Archi- globale fatta di bellezza e
vio di Stato di Torino dal titolo Genesi. di armonia». Il ciclo Perì
Effettivamente le parole di Antonio Pa- Physeos, presentato lo
olucci definiscono senza equivoci l’es- scorso 28 settembre al
senza del lavoro del maestro torinese, Convitto della Calza a Fi-
pittore, architetto, storico dell’arte (non renze nella mostra a cura
si possono slegare queste tre attività) di Niccolò Fiesoli, nasce
nel quale la sintesi di pensiero, forma nel marzo del 2001 co- Eschilo (I sette contro Tebe)

di Roberto Demarchi
«Il filosofo dipinge nell'anima imma- pensiero e linguaggio inevitabilmente no e scrissero nei loro trattati-poemi
gini di sapienti pensieri per farla in- generano in noi immagini. La riflessio- i più antichi sophòi (sapienti), scrit-
namorare». Così scrive Platone nel ne sul momento aurorale del pensiero ti che venivano intitolati Perì Physe-
dialogo del Filebo. Nell'uomo il pen- occidentale, genericamente ed impro- os (sulla natura). Natura (physis) che
siero è indissolubile dal linguaggio e priamente definito “filosofia presocra- non è solo ciò che intendiamo noi,
tica”, si è materializzata, cioè la realtà fenomenica, ciò che ap-
nel ciclo pittorico Perì pare alla luce, il divenire, ma anche il
Physeos, in immagini, suo “essere”, la forza generatrice che
quadrati e rettangoli che, sta in lei e che è al di là di lei e che la
emergendo dal nero di governa. Ora, affinché tutto ciò non si
fondo metafora del ka- riduca a lucido, grande ma algido pen-
os, si vanno ordinando siero, occorre, come dice Platone, un
in infinite combinazio- “innamoramento” e l'innamoramen-
ni, trasposizioni analo- to passa, inevitabilmente, attraverso
giche di un kosmos che il pathos (sentimento) che solo le ar-
si sta delineando se- ti (visive, musicali, poetiche) possono
condo tàxis (armonia) e donare. Ricordiamoci che, nell'infini-
simmetria (proporzione) ta saggezza dei miti antichi che l'ar-
grazie alla forza propul- rogante presunzione della così detta
siva di un arkè (princi- scienza irride, Eros, cioè colui che ge-
pio primo e comando) nera amore, nasce da penìa (povertà),
che le origina e che le cioè mancanza. Colmare questa man-
Perì Physeos 4 governa. Questo intuiro- canza è il destino primario dell'arte.

14 ROBERTO DEMARCHI
Roberto Demarchi

R
oberto Demarchi nasce a To-
rino nel 1951. Pittore, archi-
tetto, storico dell’arte, il suo
percorso artistico, iniziato assai pre-
cocemente, ha consapevolmente scel-
to, dalla prima mostra del 1969, rari
momenti di pubblica visibilità, lonta-
no dagli abituali percorsi di critica e
di mercato benché le sue opere sia-
no presenti in numerose collezioni pri-
vate in Italia e nel mondo. Dal marzo
2001 ha iniziato il ciclo Perì Physe-
os del quale nel 2003 l’editore Crocet-
ti ha pubblicato una monografia che
raccoglie le testimonianze dei più im-
portanti letterati italiani ed europei. Da
allora la ricerca del pittore si è orienta-
ta anche sulla rappresentazione di te-
matiche sacre tratte dall’Antico e dal
Nuovo Testamento. Di questa ricer-
Genesi dell'arte (da Filippo Brunelleschi, Basilica di Santo Spirito) ca fanno parte i cicli Genesi e Genesi
del Mondo e Genesi dell’Arte curati en-
me una riflessione sugli albori del pen- rettangoli, l’apparire dell’arkè sotto for- trambi da Antonio Paolucci. Nel 2011
siero occidentale ed in particolare sui ma di luce e numero, cioè armonia. Claudio Strinati ha presentato, nel-
filosofi greci da Talete da Mileto a De- la Pinacoteca Ambrosiana di Milano
mocrito, definiti generalmente “preso- Niccolò Fiesoli il trittico La Passione secondo Mat-
cratici”, il cui pensiero si può dedurre, +39 3393689667 teo riflessione, in astrazione, sull’omo-
oltre che dalle citazioni di Platone, di nima opera di J.S. Bach e, a Roma e
Aristotele e di altri pensatori successi- Torino, la mostra Vangeli Astratti con
vi, dai frammenti dei loro poemi-tratta- catalogo Skira. Nel 2013 l’Editore Al-
ti quasi sempre intitolati Perì Physeos. lemandi pubblica il libro La tempesta,
Queste tavole dipinte propongono l’ap- lettura iconologica dell’omonima ope-
parire dell’arkè, principio primo, che ra del Giorgione. Nel 2014 presenta a
trasforma il kaos (sistema disordinato Tokyo, presso l’Istituto Italiano di Cul-
che in sé contiene, tuttavia, l’Essere) tura, la mostra Haiku, curata da An-
in kosmos, sistema ordinato secondo i tonio Paolucci, riproposta nel 2016 a
principi dell’identità del diverso e della Genova presso il Museo di arte Orien-
taxis (armonia). L’armonia, nella cultu- tale Chiossone. Nel 2016 una triplice
ra ellenica, soprattutto per la diffusio- mostra curata dalla Fondazione Bottari
ne del pensiero pitagorico, è numero, Lattes e nel 2017 in Palazzo Carignano
è simmetria (“sun-metros”, cioè con a Torino viene ripresentata la mostra
misura) e quindi la conoscenza è fa- Genesi. Nel novembre 2018, presso la
re luce sull’armonia del divenire che è sede centrale dell’Archivio di Stato di
specchio, seppure imperfetto, dell’ar- Torino, la mostra Alle radici. L’origine
monia assoluta dell’Essere. Le tavole del pensiero occidentale in astrazione.
di Perì Physeos si propongono quindi
di evocare, con un linguaggio astratto www.robertodemarchi.info
binario che usa unicamente quadrati e Genesi dell'arte (da Michelangelo, Pietà Bandini)

ROBERTO DEMARCHI 15
Ritratti
d’artista

Maurizio Laurenti
Una pittura “visionaria” sempre in bilico tra metafisica e surrealismo
di Lucia Raveggi

N
ato a Grosseto nel 1961, da agli estremi confini d’Europa, gli ha fat- za anche l’incontro con Michele Loffre-
molti anni risiede ad Arez- to riscoprire il disegno e quindi anche la do, critico e storico dell’arte che lo ha
zo. Ha partecipato a collettive pittura come un modo per conservare seguito nel suo percorso, fino a diven-
in Italia (Arezzo, Firenze, Roma, Mila- il ricordo dei luoghi visitati. La sua pit- tare, come lui stesso afferma, “il timo-
no, Anghiari) e all'estero (Berlino, Pa- tura, spesso definita realismo magico, niere della sua barca visionaria”. Il suo
rigi, Barcellona) e ha presentato il suo spazia dalla metafisica al surrealismo, lavoro è recensito su varie pubblicazio-
lavoro in due mostre personali ad Arez- con spunti di astrattismo. Fondamenta- ni a cura dell’associazione Toscana Cul-
zo (Chiesa di San Pier Piccolo nel 2009 li per la sua formazione artistica sono tura (Artisti dal mondo a Firenze per
e Galleria Villicana nel 2015). Appassio- stati gli insegnamenti di Franco Rossi Toscana Expo 2015; Artisti del Casen-
nato di disegno fin da bambino, dopo e Max Ciccone, a cui deve gli strumen- tino, 2015), sul CAM (Editoriale Gior-
un periodo di pausa, ha ritrovato que- ti espressivi e tecnici che, dopo oltre gio Mondadori), su Arte Mondadori e in
sta passione al rientro da un viaggio in quindici anni di studio, lo hanno reso Profili d’Artista.
Islanda. Il bisogno di fermare sul foglio capace di trasferire sulla tela le proprie info@mauriziolaurenti.com
le bellezze naturalistiche di questa terra immagini interiori. Di grande importan- www.laurentimaurizio.com

di Michele Loffredo

S
taccati gli ormeggi e levata go sulla veloce e leggera goletta della
l’ancora, spiegando le ve- propria creatività, introducendoci in
le che si gonfiano al vento, mari inesplorati e celati alla vista, alla
Maurizio Laurenti, con un gran- ricerca di ciò che di magico può offri-
de senso di libertà, prende il lar- re la pittura.

Maurizio Laurenti

Natura morta metafisica (2019), olio su tela, cm 40x45 Ritratto del giovane Severini (2019), olio su tela, cm 60x40

16 MAURIZIO LAURENTI
Psicologia
oggi
A cura di
Emanuela Muriana

Depressione: il male di vivere


Come superarla con la terapia breve strategica

di Emanuela Muriana

D
epressione in senso lessica- liedrica la manifestazione sintomatica
le significa avvallamento, di- come mancanza di sonno, appetito, at-
minuzione. Riferito al sistema tenzione, manifestazione di apatia, ritiro
umano il termine indica la rottura di un dalla vita sociale, incapacità di provare
equilibrio e un conseguente “avvalla- piacere. Con le colleghe Tiziana Verbi-
mento” verso il basso dello stato d’a- tz, Laura Pettenò e il Centro di Terapia
nimo percepito come avvilimento. E’ Strategica abbiamo condotto una lun-
un’esperienza che accompagna gli es- ga ricerca empirica, studiando come si
seri umani fin dall’origine in quanto col- forma, si mantiene e s’interrompe l’ide-
legata all’umana sofferenza. Negli anni azione depressiva, come il paziente su-
Cinquanta del secolo scorso arrivano bisce la realtà non essendo in grado di
le prime sostanze psicotrope che ten- affrontarla e come rinuncia trasforman-
deranno ad oscurare gli interventi che dosi in vittima di se stesso, degli altri o
le varie epoche mettevano a disposi- del mondo. La formazione della depres-
zione, ognuno fedele alla propria ezio- sione, quando non è in relazione con
logia: dai preparati erboristici alle cure un lutto, una perdita, un abbandono o
termali, dalla preghiera ai consigli mo- un trauma, segue la struttura illusione/
rali; dall’opera di convincimento razio- delusione/ depressione. Abbiamo mo-
nale all’elettroschock e alla lobotomia. strato come la depressione sia preva-
La sistematizzazione del DSM (Manua- lentemente secondaria ad altri disagi o
le Statistico dei disturbi Mentali dell’ disturbi non curati come ed esempio gli La depressione non è quindi vista come
American Psychiatric Association) nel- attacchi di panico. L’intervento clinico una malattia, ma come una sofferenza,
le sue cinque edizioni, segue la logica per sbloccare il meccanismo depressi- effetto di disagi diversi tutti accomunati
della ricerca eziologica che è sempre vo si focalizza sulla relazione che i pa- da uno stesso atteggiamento: la rinun-
stata rassicurante per l’uomo. Il termi- zienti intrattengono con se stessi, con cia. Ad oggi la percentuale di succes-
ne “depressione” è sicuramente il più gli altri e con il mondo; in altre paro- so sui casi di depressione trattati con
usato e abusato degli ultimi vent’anni le sulla modalità stessa che li ha porta- la psicoterapia breve strategica è intor-
e uno dei più ricercati su internet. Po- ti ad assumere la posizione di vittima. no al 75%.

Emanuela
Muriana

E
manuela Muriana vive e lavora prevalentemente a Firenze. E’ responsa-
bile dello Studio di Psicoterapia Breve Strategica di Firenze, dove svolge Studio di Terapia Breve Strategica
attività clinica e di consulenza. Specializzata al Centro di Terapia Stra- Viale Mazzini 16, Firenze
tegica di Arezzo diretto da Giorgio Nardone e al Mental Reasearch Institute di + 39 055-242642 - 574344
Palo Alto CA (USA) con Paul Watzlawick. Ricercatore e Professore della Scuo- Fax 055-580280
la di Specializzazione quadriennale in Psicoterapia Breve Strategica (MIUR) dal emanuela.muriana@virgilio.it
1994, insegna da anni ai master clinici in Italia e all’estero. E’ stata professore
alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Siena (2007-2012)
e Firenze (2004-20015). Ha pubblicato tre libri e numerosi articoli consultabili
sul sito www.terapiastrategica.fi.it

DEPRESSIONE 17
Mostre in
Italia

Antonio Sgarbossa
L’artista della luce tra realtà e visione al Castello di
Marostica per la personale a cura di Andrea Petralia
di Enzo Santese

N
el tratto curricolare di Antonio rassicurante: prima la confidenza con aggiunge poi l'ingrediente che dà strut-
Sgarbossa hanno rilievo e in- il colore ad olio assunta fin dall’ado- tura di credibilità all'immagine e, nel
cidenza due fatti, capaci di im- lescenza, quando viene inviato dai ge- contempo, cattura attimi della cronaca
primere nella sua evoluzione artistica il nitori a “imparare un mestiere” in un colta nella casualità del quotidiano. Quel
marchio di un punto d'avvio, solido e laboratorio artigiano per la decorazio- taglio compositivo resta anche nell’ar-
ne di piatti in ceramica. chitettura del dipinto, dove si rimarca
Si può ben capire come le la connessione tra elemento lumino-
competenze acquisite in so e forme della realtà nella creazione
quell’apprendistato contri- di atmosfere, nelle quali vibra intensa la
buiscano a una formazione virtualità di un luogo, che è il territorio
di base, utile a inquadrare percorso dall'emozione prodotta dall'e-
il nesso tra figura e spazio, sistente, anche dai suoi riflessi più con-
segno e colore, interven- sueti. Per questo la rassegna La luce tra
to sulla superficie e ricer- spazio fisico e virtuale sintetizza nel ti-
ca delle risposte più adatte
a rendere il piano dipinto
un corpo pulsante di for-
me e cromie, conquistate
in una lunga attività spe-
rimentale. Il secondo ele-
mento che contribuisce in
maniera sostanziale a ri-
scaldare ulteriormente
l'attenzione del pittore per
il fatto creativo è l'anno di
permanenza a Neuchatel
(Svizzera), dove ha mo-
do di conoscere una serie
di artisti, che gli mostra-
no una grande varietà di Il Castello di Marostica, sede della mostra
moduli operativi sulla su-
perficie; la confidenza con
il nudo dal vero gli apre
orizzonti e prospettive che
in seguito convergono in
un'adozione del corpo co-
me elemento di “scrittura”
dello spazio fisico; que-
sto esprime fin dall'inizio
la capacità di diventare,
di volta in volta, ambito di
accadimenti poetici, intesi
come epifanie dello spirito
che si concretizzano in se-
quenze di racconti, lasciati
poi alla sensibilità definito-
ria di chi osserva. La pas-
sione per la fotografia Come passa il tempo, olio su tavola, cm 100x80

18 ANTONIO SGARBOSSA
Particolare del Monumento al Carabiniere (Torino), olio su tavola, cm 100x140

tolo un segmento concettuale che uni- muscoli tesi nello sforzo di


sce due polarità antagonistiche, eppur un passo di danza, l’espres-
strettamente congiunte in una poetica, sione di volti impegnati a Proiezione di luce, olio su tavola, cm 110x90
dominata proprio dalla luce. La ricer- interpretare un balletto classico, i pan-
ca si fonda sulla possibilità di utilizza- neggi di una tela bianca che funge da
re una sorta di diario di registrazione di metaforica alcova, la tessitura di un pa-
fatti, episodi, persone, circostanze cli- vimento ligneo sulla cui lucidità si spec-
matiche, atmosfere umane, su cui poi chiano le presenze ritratte. La vena di
Sgarbossa elabora un proprio mosaico Sgarbossa incide in quell'area magica
di sensazioni visive, incanalate in preci- che trasforma qualsiasi spazio, anche
si ambiti d'osservazione. Il sole è pro- quello esterno, in un perimetro priva-
tagonista assoluto delle opere, proprio to, nei cui ritmi ed emergenze l'artista
per la cura dell'artista di scegliere i mo- ritrova il modo per una sintonia con i
menti della giornata in cui i raggi filtra- propri battiti personali. Da questo punto
no obliquamente, dando alle figure la di vista, quando una scena del reale vie-
possibilità di affermarsi anche in virtù ne trasposta sulla tavola, cessa di es-
delle ombre lunghe che ne protendono sere racconto e diviene scatto emotivo, Antonio Sgarbossa
i lineamenti sul piano. Queste risultano guizzo sensoriale, evocazione di uno

N
sempre fattori attivi nell'economia del slancio poetico impegnato a neutraliz- ato a Fontaniva (PD) il 18
dipinto, dove il chiaro e lo scuro sono zare la ponderalità del reale per asse- luglio 1945, Antonio Sgar-
derivazioni da un'unica matrice, la fon- gnargli la levità tipica di un afflato lirico, bossa s’innamora della
te che dà sostanza volumetrica alle for- portato a dare dimensione spirituale al- pittura ad 11 anni, quando i suoi
me, facendole vivere in un contesto di le cose. (…) Il suo racconto si snoda genitori, allo scopo di avviarlo ad
fisicità, dentro il quale si attiva ogni vol- attraverso spazi, in cui trova motivo per un mestiere, lo mandarono in un
ta quel circuito sottilissimo di comuni- entrare in sintonia con frequenze molte- piccolo laboratorio di decorazio-
cazione con la virtualità del quadro, per plici: il fascino di un tempo andato, non ni su ceramica. Questa esperienza
quel dialogo sommesso dei soggetti ancora costretto dallo strapotere della segna il primo incontro con i co-
umani con se stessi, con l'ambiente in tecnologia, che vive su meccaniche rea- lori ad olio e l’inizio qualche anno
cui sono inseriti, con la luce che talo- li e virtuali, tutte differenti da oggi. Uno dopo della sua attività espositiva.
ra li esalta nelle rispettive fattezze, nei degli ambiti di indagine preferito da An- Nel 1971 mi trasferisce per lavoro
gesti, nelle pose, negli abbandoni a una tonio Sgarbossa è il fattore dinamico, a Neuchatel, in Svizzera, dove co-
sospensione tra il peso della realtà e la relativo all'impostazione della sua pittu- nosce un gruppo di artisti locali e
leggerezza del pensiero che essi mede- ra. La sua straordinarietà è data soprat- frequenta per un anno una grande
simi stimolano. Lo sguardo meticoloso tutto da un uso del colore che, al primo soffitta. In questo periodo inizia la
al dettaglio raggiunge esiti virtuosistici impatto, dà l'illusione di una tendenza al sua esperienza nel ritratto del nudo
nella resa di corrispondenza con l'esi- monocromo, mentre in effetti è una so- dal vero. Nel 1977, tornato a Fon-
stere e ciò è pienamente verificabile in luzione pulviscolare di tinte e di nuan- taniva, apre un laboratorio di ce-
numerosi interventi, che possono avere ces, impastate sovente con olio di lino e ramiche, dove si dedica anche alla
valore esemplare: il tatuaggio che tra- cera liquida, che avvolgono la composi- scultura e al modellato.
pela dalla rete delle calze, l'evidenza dei zione in un abbraccio caldo e lieve.

ANTONIO SGARBOSSA 19
Eventi in
Toscana

Il Conventino
Negli spazi dell’antico complesso monastico nasce
Officina Creativa, un centro della cultura artigiana nel
cuore dell’Oltrarno fiorentino
di Barbara Santoro

C
ostruito tra il 1893 e il 1896 co- In questo spazio polifunzionale di oltre cazione culturale di questo caffè è con-
me monastero di clausura delle 3500 metri quadri oggi denominato “Of- fermata dalla presenza di una libreria /
Carmelitane Scalze, il Conven- ficina Creativa”, hanno sede una trenti- biblioteca dove è possibile soffermar-
tino fu trasformato in ospedale milita- na di realtà artigianali e attività creative si a leggere. Un’altra buona iniziativa
re durante la prima guerra mondiale. I che uniscono tradizione e innovazione. è stata quella di aprire all’interno del
danni provocati dalla guerra segnaro- Si trova al numero 20 di via Giano della complesso una rivendita di giornali che
no indelebilmente la struttura che ri- Bella, nelle immediate vicinanze di Piaz- ha avuto la piena approvazione del sin-
mase abbandonata per molti anni. Nel za Tasso. La strada fu costruita all’ini- daco Dario Nardella. Olivia Turchi idea-
1920 si riaccese l’interesse per questo zio del Novecento ed è costeggiata da trice e curatrice del progetto condiviso
complesso che a poco a poco diventò una serie di villini in stile Liberty anco- con l’amministrazione comunale e con
sede di laboratori artigianali e atelier di ra ben conservati. Si distinguono fra gli Artex, si dice soddisfatta di aver tra-
artisti trasformandosi in un luogo dedi- altri i due villini Lampredi (dal nome del sformato questo luogo in una realtà tut-
cato all’artigianato, all’arte e alla storia proprietario) progettati da Giovanni Mi- ta da scoprire e da “vivere” non solo per
sociale. Durante il Fascismo ebbe se- chelazzi tra il 1908 e il 1909. Nel com- i residenti in zona ma anche per l’inte-
de all’interno dell’edificio una tipografia plesso si trova un caffè letterario che ra collettività.
clandestina che nel corso della secon- offre il meglio della gastronomia a chi-
da guerra mondiale divenne rifugio dei lometro zero con prodotti a filiera cor-
partigiani tra cui Sandro Pertini. Dopo tissima dell’Oltrarno fiorentino e con le Officina Creativa
l’ultimo importante restauro, avvenuto specialità del “menù d’artista”; un pro- Ex Conventino
all’incirca dieci anni fa da parte del Co- getto nato dall’Associazione Città So- Via Giano della Bella 20, Firenze
mune di Firenze, la struttura ha assun- stenibile con lo scopo di salvaguardare + 39 055 570627
to l’aspetto che ancora oggi mantiene. e promuovere l’antica struttura. La vo- www.artex.firenze.it

Veduta d’insieme del Conventino oggi diventato Officina Creativa

20 OFFICINA CREATIVA
Arte del
Vino
A cura di
Paolo Bini

Grappa, quintessenza dell’uva


di Paolo Bini / foto courtesy ANAG

L
’alta qualità dell’uva vendem- dy, Cognac, Armagnac sono i più rap-
miata in queste settimane presentativi esponenti di un mondo che
consentirà, dopo un attento nasce dall’uva e si colloca nell’universo
processo di vinificazione e riposo in chiamato “spirits” che comprende an-
cantina, di raggiungere gli ottimi risul- che altri prodotti come Whisky, Rum,
tati già ipotizzati per il prodotto finale. Tequila, questi ultimi però ottenuti da
La fermentazione alcolica, innescata nei materie prime differenti.
tini da lieviti selezionati o presenti sul-
le bucce degli acini, è una via metaboli- Da anni l’ANAG, Assaggiatori Grappa e
ca che nel mosto trasforma gli zuccheri Acquaviti, promuove sul territorio na-
in alcol. E’ in questa fase che, dopo la zionale il consumo consapevole dei di-
spremitura e per contatto, le bucce ce- stillati e la conoscenza dei prodotti che
dono al liquido quelle sostanze determi- ogni regione italiana sa esprimere. Pro-
nanti per la qualità finale del vino. Il ciclo prio qualche settimana fa in occasione
dell’uva spesso però non si esaurisce della Douja d’Or, importante manifesta-
con il processo fermentativo; il residuo zione enogastronomica del settembre
degli acini ottenuto dopo la pigiatura e astigiano, sono state premiate le mi-
dopo un’eventuale breve fermentazione gliori grappe e i brandy vincitori del 36°
è chiamato “vinaccia” e può diventare concorso Alambicco d’oro. I successi
protagonista assoluto per la produzio- assoluti ottenuti sia dalla friulana Spe-
ne di un noto distillato: la Grappa. cial edition Picolit di Domenis1898 con Grappa aromatica di Moscato toscano, Nannoni
Non esistano da subito fraintendimenti: i suoi aromi raffinati che dalla comples-
la Grappa è definita per legge “l’acqua- sa piemontese 7.0 Grappa invecchiata sono state assegnate rispettivamente
vite di vinaccia ottenuta da uve prodot- di Ruché di Mazzetti d’Altavilla palesano all’aromatica inebriante Grappa di Mo-
te e vinificate esclusivamente in Italia”, quanto l’esperienza secolare del setten- scato toscano Nannoni, alla persistente
a conferma sia della nostra grande tra- trione continui con modernità a sod- e gustosa Grappa invecchiata Cru Cen-
dizione nazionale che della cura con cui disfare i palati più esigenti e preparati. tenario Morelli e all’esclusiva, bilancia-
viene prodotta; astenersi improvvisati, Colpiscono però anche i grandi risulta- ta e suadente Grappa riserva da vinacce
impreparati e faidaté. Aneddoti storici ti ottenuti da alcuni prodotti toscani che di Chianti Classico Clemente VII Castel-
e sociali, famosi o “di periferia”, oc- confermano la rapida ascesa qualitativa li del Grevepesa distillata da DETA. Sale
casioni conviviali e momenti di rifles- delle distillerie regionali. Tre Gold medal lo spirito: in alto i calici!
sione… Molti di noi ne avrebbero da
raccontare e forse proprio per questo
la Grappa ci ispira una simpatia istin-
tiva pur rimanendo un prodotto ogget-
tivamente di nicchia come buona parte
dei distillati internazionali. Distillata in
alambicchi a vapore, bagnomaria o fuo-
co diretto, la Grappa eccellente esige,
innanzitutto, la condizione necessaria
di una materia prima pregiata, una vi-
naccia fresca e ricca da trasformare in
spirito profumato, intenso ma non pun-
gente al naso e caldo ma non ardente
in bocca. Forse più che in altri settori,
quello dei distillati richiede agli esper-
ti la massima accuratezza nella degu-
stazione e per il consumatore finale la
pazienza di non fermarsi al primo pro-
dotto disponibile sullo scaffale a prezzo
irrisorio per assaggiare un prodotto di Grappa riserva da vinacce di Chianti Clas-
qualità medio-alta. Grappa, Marc, Bran- Grappa invecchiata Cru Centenario, Morelli sico Clemente VII, Castelli del Grevepesa

GRAPPA 21
Eventi in
Toscana

Sergio Nardoni
Una mostra e due premi alla carriera per il maestro
fiorentino protagonista insieme ai propri allievi al
Circolo Arti Figurative di Palazzo Ghibellino ad Empoli
di Silvano Salvadori

I
l mondo di Sergio Nardoni è un abbiamo altri spettatori con noi assorti me nell’illusionistico soffitto di Andrea
mondo soffuso di luce, la cui eva- nella contemplazione di proiezioni sul- Pozzo a Sant’Ignazio, il circo contem-
nescenza ovunque penetra anneb- lo sfondo: ora di famose opere di altri poraneo si mescola alle figure dipinte
biando la nostra vista nei controluce, pittori ora di scene di film. A volte, co- che si staccano dal soffitto e prendono
dissolvendo in ma-
gia le forme, in quel
chiarore memore
delle lezioni di Pie-
ro della Francesca
e del Beato Angeli-
co, fino a giungere
a Caspar Friedrich.
Le scacchiere pro-
spettiche con nitore
rinascimentale por-
tano come pedine
personaggi ora sto-
rici ora della Com-
media dell’Arte e
ora contemporanei;
il quadro diviene un
teatro, una rappre-
sentazione dentro
la rappresentazio-
ne. Noi spettatori
Sergio Nardoni riceve i due premi alla carriera dall'assessore alla cultura del Comune di Empoli Giulia Terreni

Nardoni con l'assessore Terreni (a destra), il presidente del Circolo Arti Figurative Salvadori (il primo da sinistra) e alcuni suoi allievi

22 SERGIO NARDONI
vita in cieli ancora più infini-
ti, al limite di viaggi interstel-
lari. L’oggettività, il mito e la
trascendenza convivono nei
suoi quadri, dove il sogno
tutto avvolge. Il virtuosismo
si avvale di proiezioni defor-
manti su superfici convesse
o sulle forme primarie del cu-
bo e del cono, fino a volte a
misurarsi con le oniriche vi-
sioni surrealiste alla Salvator
Dalì. Credo che Nardoni ab-
bia ormai percorso, in un’arte
combinatoria, tutte le sugge-
stioni dell’universo pittorico,
in una sorta di gioco festoso
in cui il pittore stesso s’inol-
tra, quasi fosse il protagoni-
sta di una favola ancora da
scrivere. Siamo lieti di po-
ter ospitare al Circolo questo
maestro che ha infuso il suo
entusiasmo per la rappresen-
tazione a tante allieve duran-
te i suoi corsi tenuti a Empoli.
Qui le troviamo insieme a lui
ed abbiamo toccato con ma-
no l‘affetto che è cemento del
loro devoto sodalizio. Dal 21
settembre al 3 ottobre, le
opere di Sergio Nardoni so-
no state esposte in mostra al
Circolo Arti Figurative di Pa-
lazzo Ghibellino ad Empoli in-
sieme ai lavori dei suoi allievi.
In questa occasione, il mae-
stro fiorentino è stato insigni-
to di due premi alla carriera,
uno conferitogli dal
Circolo Arti Figu-
rative insieme agli
allievi che con que-
sto riconoscimen-
to hanno voluto
ringraziarlo per gli
insegnamenti rice-
vuti, l’altro dall’As-
sociazione Spiga
d’Argento di Mon-
tagnana. Entrambi
i premi sono sta-
ti consegnati all’ar-
tista dall’assessore
alla cultura del Co-
mune di Empoli Giu-
lia Terreni.
L'artista con Silvano Salvadori, presidente del Circolo Arti Figurative, e l'assessore Terreni

SERGIO NARDONI 23
Storia delle
Religioni
A cura di
Stefano Marucci

Islam
Dopo l’Induismo, la religione più diffusa in India
di don Johnson Koovakunnel

I
n India la religione Islam occupa no a questa raccolta per non rischiare trare nella moschea è necessario lavar-
il secondo posto dopo l’Induismo. di inquinare con dei falsi il dettato ori- si mani e piedi per purificarsi e coprirsi
La parola araba “Islàm” significa ginario. L’anno 653 è una data impor- il capo in segno di riverenza nei con-
“sottomissione, donare il proprio viso tante, perché il terzo califfo ordinò di fronti di Dio. In ogni moschea si entra
a Dio”, e indica una religione monotei- compilare un nuovo testo a partire dai scalzi, per questo tutte le moschee so-
sta, i cui fedeli sono chiamati musulma- foglietti raccolti e di bruciare tutti gli al- no piene di tappeti. Nel caso in cui non
ni. Il suo portavoce è stato Muhammad tri. Questo è il Corano, riconosciuto a sia possibile recarsi in una moschea, il
(Maometto), considerato dai musul- tutti gli effetti il libro sacro per gli isla- fedele stende a terra un piccolo tappeto
mani l’ultimo e definitivo profeta invia- mici. Il Corano è per gli islamici Kalim orientato verso la Mecca, la città in cui
to da Dio al mondo intero. Per 20 anni Allah, cioè “parola di Dio”, che tutti de- nacque Muhammad, dove ogni musul-
Muhammad ricevette nel deserto con- vono mettere in pratica. La parola di Dio mano si deve recare almeno una volta
tinue rivelazioni dall’arcangelo Gabrie- non può essere in alcun modo interpre- nella vita compiendo un grande pelle-
le. Muhammad non sapeva scrivere, tata, occorre sottomettersi ad essa, da grinaggio. Se chiedete a un musulma-
per questo imparò a memoria ciò che cui la parola araba Muslim, musulma- no di spiegarvi che cosa sia l’Islam vi
gli era comunicato; poi, secondo la dot- ni che significa appunto “sottomessi”. dirà probabilmente che è una religio-
trina coranica, recitava all’arcangelo ciò Il Corano è un testo massimamente ne antichissima, basata sulla pace, la
che aveva ascoltato e solo allora gli ve- giuridico. Il libro sacro va letto in ara- misericordia e il perdono. La distor-
niva rivelato il passo successivo. L’I- bo antico ed è per questo motivo che le sione però di alcuni dei concetti conte-
slam è considerato dai suoi fedeli come scuole coraniche insegnano per prima nuti nelle rivelazioni di Allah, insieme a
l’insieme delle rivelazioni fatte da Allah cosa questa lingua. Secondo il Corano sentimenti di invidia, odio e razzismo,
(Dio) all’umanità fin dall’epoca del pri- sono Kalim Allah anche il Nuovo testa- ha creato il fondamentalismo islamico,
mo profeta Adamo. L’insieme di queste mento e l’Antico. Essi sono stati rivelati un modo di vedere la religione che fa
rivelazioni sono contenute nel Corano a due profeti, Gesù e Mosè, secondi per uso della violenza e del terrorismo, al-
(che significa “predicazione”), il docu- i musulmani solo a Muhammad. I mu- lontanandosi da quanto contenuto nel
mento sacro dei musulmani, formato sulmani pregano cinque volte al giorno: Corano. La religione islamica è tutt’al-
da 114 sure (capitoli) di varia lunghez- all’alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, tro: amore, pace, misericordia, perdono
za, divise in versetti e imparate a me- al calar del sole e la notte. Prima di en- e conoscenza.
moria dai fedeli. Anche i
seguaci di Muhammad non
sapevano scrivere, ma im-
paravano a memoria ciò
che il profeta rivelava loro.
Alla morte di Muhammad
e dei suoi compagni sor-
se il problema di trascrive-
re la rivelazione e di questo
compito si incaricarono i
successori di Muhammad,
in arabo “califfi”. Il secon-
do califfo accolse tutti i fo-
glietti sui quali erano stati
scritti dal popolo i detti di
Muhammad e consegnò
tutto alle donne che po-
tevano essere le più sicu-
re custodi delle parole del
profeta. Il terzo califfo capì
che occorreva porre un fre- Maometto e l'angelo Gabriele

24 ISLAM
Storia delle
Religioni

Origine e significato del Rosario, antico


simbolo della preghiera cristiana
di Valter Quagliarotti
1^ parte

D
opo la parentesi estiva ri- prega il Rosario è contemplare il volto
prendiamo i nostri incontri di Cristo attraverso gli occhi di Maria:
esponendo, in modo del tut- «Con esso il popolo si mette alla scuo-
to semplice, la storia del Santo Rosa- la di Maria, per lasciarsi introdurre alla www.paolopenko.it
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sia il Rosario e come e quando sia en- di Cristo e all’esperienza della profon- + 39 055. 2052577
trato in uso. La tradizione del rosario dità del suo amore» (Giovanni Paolo
inizia nel III-IV secolo quando era an- II, Rosarium Virginis Mariæ). La nostra tu dici “Maria”, ella ripete “Dio”». Uno
cora una semplice ripetizione numerica contemplazione del volto di Cristo trova speciale carisma ebbe il beato Barto-
di formule di preghiera. All’origine del in Maria un modello insuperabile; anzi, lomeo Longo, il cui cammino di santi-
Rosario vi sono i 150 Salmi di Davide è con i suoi occhi che siamo invitati a tà poggia su un’ispirazione profonda:
che i consacrati recitavano quotidiana- contemplare Cristo, suo Figlio, perché: «Chi propaga il Rosario è salvo!». E’ su
mente. Ma poiché nel primo Medioe- «Alla contemplazione del volto di Cri- questa base che egli si sentì chiamato a
vo la maggioranza dei laici non sapeva sto nessuno si è dedicato con altrettan- costruire a Pompei un tempio dedicato
leggere o non aveva una sufficiente co- ta assiduità di Maria» (Giovanni Paolo alla Vergine del Santo Rosario. Il beato
noscenza della lingua latina, il termine II, Rosarium Virginis Mariæ). San Lui- Giovanni Paolo II, nell’Udienza generale
“salterio” assunse, con l’andar del tem- gi Maria Grignion da Montfort nel suo del 29 ottobre 2003, affermava: «Il Ro-
po, un’ampiezza di significato sempre Trattato della vera devozione alla San- sario costituisce la “via di Maria”, ossia
maggiore. Per ovviare alla difficoltà di ta Vergine afferma: «Ogni volta che tu un percorso privilegiato per raggiunge-
imparare a memoria tutti i Salmi, verso pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio. re un duplice obiettivo: primo, che i cri-
l’850 il monaco benedettino San Beda Ogni volta che tu dai lode e onore a Ma- stiani crescano come contempltori del
il Venerabile (672-735) suggerì di reci- ria, Maria con te loda e onora Dio. Se volto di Cristo; secondo, che le comu-
tare, al posto dei Salmi, 150 volte nità ecclesiali diventino autentiche
il Padre Nostro. Per contare le pre- scuole di preghiera». E ancora: «Il
ghiere, i fedeli avevano vari meto- Rosario, proprio a partire dall’e-
di, tra cui quello di portare con sé sperienza di Maria, è una preghiera
150 sassolini, sostituiti dall’uso di spiccatamente contemplativa. Pri-
cordicelle con 150 o 50 nodi. Po- vato di questa dimensione, ne usci-
co tempo dopo, come forma ripe- rebbe snaturato». Purtroppo, oggi,
titiva, s’iniziò ad utilizzare anche il il Rosario viene talvolta contesta-
Saluto dell’Angelo a Maria, che co- to e definito una preghiera infanti-
stituiva allora la prima parte dell’A- le, meccanica, superstiziosa, che si
ve Maria. Nel XIII secolo, i monaci riduce a una ripetizione frettolosa
cistercensi svilupparono una nuova di Ave Maria, una preghiera adatta
forma di preghiera che chiamaro- ad altri tempi, mentre oggi è prefe-
no Rosario, perchè la comparava- ribile – si dice- la lettura della Bib-
no ad una corona di rose mistiche bia. Ma il Rosario fu definito da Pio
donate alla Madonna. Il Rosario è XII “il compendio di tutto quanto il
la preghiera dei semplici, dei picco- Vangelo”. Oggi c’è una grande crisi
li, di coloro che si rivolgono a Ma- della preghiera in generale. La gen-
ria sicuri di trovare in lei l’aiuto e la te è tutta presa dagli interessi mate-
protezione che una madre non nega riali e all’anima pensa poco o nulla.
ai suoi figli. E’ senza dubbio la pre- Non si può essere cristiani sen-
ghiera amata dai santi, una preghie- za preghiera, essa è fondamentale,
ra che insegna a meditare in modo perchè solo da essa possiamo trar-
profondo tutto il mistero della vi- Caravaggio, Madonna del Rosario (1607), olio su tela, re la forza per vivere e avere chiara
ta di Cristo. Primo scopo per cui si Kunsthistorisches Museum, Vienna la mèta verso cui andare.

SIGNIFICATO DEL ROSARIO 25


Ritratti
d’artista

Giordano Pini
L'arte di trasformare il gioiello in piccole sculture
da indossare
di Barbara Santoro / foto Maurizio Pini

H
o conosciuto Giordano Pini torrenti, le conchiglie raccolte
una decina di anni fa duran- sulla spiaggia, i vetri e i fossi-
te una mostra al Museo de- li trovati lungo le rive del ma-
gli Argenti di Palazzo Pitti dove erano re, gli suggeriscono da sempre
esposte due sue opere: Onda infranta e idee per nuove creazioni. Pini
Diversità con lo stesso destino. Rima- reinterpreta con grande libertà
si colpita dal fatto che non fossero sol- d’invenzione schemi d’impian-
tanto gioielli ma vere e proprie sculture. to naturalistico, tanto che solo
L’arte di Giordano Pini, infatti, si distac- guardando con molta attenzio-
ca dagli stereotipi della moda per crea- ne le sue creazioni riusciamo
re un linguaggio più intimo e personale. a carpirne il segreto. Sembra-
Affascinato dalla drammatica forza del- no il risultato di processi na-
le opere di Jorio Vivarelli, suo maestro turali e non oggetti creati dalla
e pistoiese come lui, Pini infonde nuo- mano di un artista. Lavoran-
va espressività alle forme, ricordando do con la duttile tecnica del-
ancora oggi il forte legame con la na- la cera persa, Pini condensa
tura coltivato fin dalla giovinezza. Così, nel processo creativo cuore
i ciottoli raccolti lungo gli argini di un e mente, arrivando a coglie-
fiume, le pietre levigate dall’acqua dei re l’anima dell’oggetto. «Nel

mondo incantato della gioielleria ogni


pezzo deve essere originale nella sua
esecuzione» afferma Pini seguendo la
teoria del grande orafo svizzero Gilbert
Albert. Per questo motivo le sue crea-
zioni sono diverse l’una dall’altra e per-
sonalizzabili in base alle richieste delle
clienti. Con grande maestria trasforma
i materiali in vere e proprie sculture da
indossare, create per chi abbia voglia di
sentirsi protagonista di una moda sen-
za tempo. Ma chi è Giordano Pini? Nato
a Pistoia nel 1961, dopo un’infanzia tra-
scorsa nella fucina della “ferriera” do-
ve giornalmente si recava ad ammirare
la lavorazione del ferro, si scrive all’I-
stituto d’Arte Petrocchi dove studia con
Umberto Bovi, Jorio Vivarelli e Sigfrido
Bartolini. Dal primo apprenderà le tec-
niche fondamentali dell’oreficeria, cioè
sbalzo, cesello, fusione a cera persa e
incastonatura delle pietre; dal secondo
imparerà a disegnare; con il terzo, in-
cisore e grafico eccelso, instaurerà un
rapporto d’amicizia durato tutta la vita.
Nella casa museo di Bartolini si trova-

26 GIORDANO PINI
no alcuni gioielli disegnati da Pini che
rileggono in maniera originale le opere
del maestro. Nel 1970, terminati gli stu-
di superiori, collabora con Bovi e con la
Ditta Mancadori di Milano per la quale
crea capolavori d’ispirazione antica. Dal
1985 ospita all’interno del suo atelier, in
via Valdibrana 19 a Pistoia, vari artisti
con esposizioni e mostre di qualità. Nel
cinquecentenario della morte di Leo-
nardo da Vinci, Giordano Pini ha voluto
omaggiare il grande artista con una tria-
de formata da un anello, un bracciale e
un girocollo davvero splendidi. Il primo,
che può essere indossato su tutte le di-
ta compreso l’indice, è ispirato alla vite
aerea; il secondo, ispirato ai ponti mi-
litari autosostenuti, è un bracciale ele-
gante che può essere indossato anche
tutti i giorni; il collier, diviso in più parti
in modo da avvolgere il collo morbida-
mente, guarda invece alla forma dell’ala
della macchina volante. Gioielli raffinati
ed esclusivi nati dalla creatività di que-
sto orafo geniale per incontrare il gusto
delle donne.

www.giordanopini.it

GIORDANO PINI 27
Firenze
Mostre

Biennale Internazionale dell’Etruria


A Palazzo Bastogi una collettiva dedicata a Firenze e
alla sua anima etrusca
di Fabrizio Borghini / foto Rosanna Ossola

N
elle prestigiose sale di Palaz- efficacemente quanto le radi-
zo Bastogi, col patrocinio e la ci storiche siano determinan-
collaborazione della presiden- ti nel linguaggio artistico. La
za del Consiglio Regionale della Tosca- mostra suggeriva un percorso
na, si è svolta dall’11 al 26 settembre nel tempo, partendo da un ri-
la mostra dal titolo Firenze e la sua ani- chiamo all’antico e proceden-
ma etrusca. Dopo la prima presentazio- do con una progressione verso
ne del progetto tenutasi lo scorso mese una visione contemporanea
di marzo a Roma con un’esposizione e e futuristica. E’ stata messa
un convegno nelle sale del Primo Muni- in prima luce la scultura, con
cipio, la Biennale Internazionale dell’E- opere di artisti che hanno sot-
truria (BIE), ideata e organizzata da tolineato il legame con il terri-
Quirino Martellini, ha fatto tappa a Fi- torio e con la cultura etrusca,
renze con una mostra che ha visto ar- a cominciare da Claudio Capo-
moniosamente raggruppati artisti di tondi, nativo di Tarquinia, che
area toscana e di altri territori, anche in età giovanile venne incarica-
internazionali. Nomi di rilievo ed ope- to di eseguire una copia dei Ca-
re di alta qualità che hanno sintetizzato valli Alati conservati al Museo Un'opera di Matteo Baroni

28 BIENNALE INTERNAZIONALE
Etrusco di Palazzo Vitelleschi. Impor-
tanti, inoltre, le opere di Sauro Caval-
lini, fra cui due grandi figure in ferro
d’impronta arcaica, e le sculture lignee
di Giuliano Azzoni, artista che visse a
Terranova Bracciolini e che ha lasciato
opere di notevole impatto. Lea Monetti
ha impreziosito la mostra con due gran-
di opere in bronzo patinato a fuoco, Mi-
grante e Picccola Eva. Molto interesse
hanno inoltre riscosso le realistiche fi-
gure ferrose di Matteo Baroni e le fan-
tasiose creazioni anch’esse in ferro di
Charles Skapin: materiali di scarto che
vengono riciclati, a simboleggiare la
perduranza della materia che non cono- Rosanna Ossola, curatrice della mostra, con l'opera Cavalli alati di Claudio Capotondi (ph. Maddalena Barletta)
sce tempo. Tutti gli artisti e i lavori sele-
zionati, tra cui molte opere sia pittoriche
che polimateriche, hanno dato un alto
contributo al legame storico che tutto-
ra richiama, ovviamente con linguaggi
personalizzati, le radici classiche della
mediterraneità. Nel corso dell’inaugu-
razione il presidente del Consiglio Re-
gionale Eugenio Giani ed il professor
Giovanni Cipriani hanno mirabilmente
messo in evidenza l’importante patri-
monio che dall’antica Etruria è derivato
nella vita politica e culturale della Firen-
ze del Rinascimento. La mostra, a cura
di Rosanna Ossola con il coordinamen-
to di Elisa Paoli, è stata presentata al
pubblico dal critico Ilaria Magni. In questa e nelle altre foto una panoramica delle opere in mostra

BIENNALE INTERNAZIONALE 29
Ritratti
d’artista

Franco Carletti
Dopo la partecipazione alla Pro Biennale di Venezia
2019, la recente mostra a Berlino con i paesaggi della
Toscana e la storia di don Milani
di Lorenzo Borghini / foto courtesy dell’artista

D
opo la partecipazione alla Pro sciatore d’Italia e del primo consigliere ti della fotografa Luciana Palmerini. Un
Biennale di Venezia, dove ha dell’ambasciata d’Italia a Berlino. Car- prestigioso catalogo curato da Giaco-
ricevuto il Premio Sgarbi Pro- letti, selezionato da Puntelli insieme a mo Puntelli, con il contributo di Rosario
Biennale 2019 e tenuto la mostra per- grandi nomi come Talani, Valla, Bor- Sprovieri, direttore del Teatro dei Dio-
sonale al Lido - evento collaterale alla ghi e Spotorno, ha esposto in mostra, scuri al Quirinale, è stato pubblicato da
58ª Biennale di Venezia con il patroci- all’opera Magia in Val D’Orcia che rap- Mondadori per documentare la mostra.
nio dell’Accademia d’Egitto -, l’artista presenta la solitudine dell’artista nel Il prossimo appuntamento espositivo di
senese Franco Carletti ha esposto in momento della creazione dell’opera, un Franco Carletti è la partecipazione alla
personale alla Galerie Lache & Farben bozzetto del Palio Straordinario di Sie- mostra collettiva promossa dall’asso-
di Berlino, nella centralissima Brunnen- na in occasione della fine della Grande ciazione Toscana Cultura, con la cura-
strasse 170, dal 13 luglio al 29 agosto. Guerra e il dipinto Il ponte di Luciano, tela di Lucia Raveggi, nella storica sede
L’esposizione si è svolta nell’ambito del selezionato per la donazione all’Amba- della Villa Medicea di Poggio Imperia-
progetto internazionale La solitudine sciata d’Italia a Berlino e ispirato alla le a Firenze.
dell’Angelo ideato e diretto dal profes- storia del bambi-
sor Giammarco Puntelli, con tappe ad no che attraver-
Assisi, Berlino e al Museo Storico Na- sava il bosco per
zionale di Tirana. L’evento era stato pre- andare a scuola
sentato nel mese di febbraio durante La da don Milani. La
notte delle stelle, serata di gala svoltasi personale di Car-
in occasione del Festival internaziona- letti ha ospitato
le di Berlino, alla presenza dell’amba- anche alcuni scat-

Franco Carletti (a sinistra) con il professor Gianmarco Puntelli e l’opera Il ponte di Luciano, olio su tela
Magia in Val d’Orcia

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Ritratti
d’artista

Roberto Loreto
Geometrie di luce tra sogno e realtà
di Daniela Pronestì

L
a città di Firenze, con i ponti, i come fogli di carta sparpagliati dal ven- Roberto Loreto
palazzi storici, i vicoli del cen- to, mentre i tetti, dalla forma conica, + 39 335 309781 
tro. Gli antichi borghi medievali sembrano frecce in fuga verso impos- roberto@loreto.us
incastonati sulle pendici delle colline o sibili bersagli. Un mondo visto o sogna- www.robertoloreto.it
arrampicati in cima alle alture. Ed anco- to, filtrato dalla fantasia o dal ricordo,
ra: la volta celeste, la distesa marina, i dove il tradizionale ordine delle cose
filari d’alberi lungo i sentieri del bosco. appare incredibilmente rovesciato. Alle
Frammenti di realtà che compongono geometrie del colore, ottenute stratifi-
l’immaginario pittorico di Roberto Lore- cando le pennellate in diversi passaggi,
to, artista fiorentino. Le opere illustrano corrispondono gli effetti di rifrazione e
l’evoluzione stilistica, dagli esordi agli diffrazione della luce, che scompagina il
ultimi sviluppi, mettendo in risalto il soggetto raffigurato, fino a confonder-
passaggio dai valori descrittivi delle pri- lo con lo spazio circostante. Tinte bril-
me realizzazioni alla attuale sintesi com- lanti e toni notturni descrivono scenari
positiva. Le più recenti opere mostrano, dominati dal sogno e dal silenzio, città
infatti, una semplificazione geometri- impossibili e paesaggi immaginari, do-
ca dello spazio dipinto, che sostituisce ve non è ammessa la presenza dell’uo-
la profondità prospettica con un conti- mo. Memore delle avanguardie – dalla
nuo sovrapporsi di piani e volumi. Una scomposizione cubista al dinamismo
visione prismatica del reale, raggiunta plastico futurista, passando attraverso
duplicando e moltiplicando gli elemen- il raggismo russo – Loreto ne reinter-
ti figurali, come in un gioco di specchi. preta la lezione con rigore e sensibili-
Il cielo è un intarsio di colori che inter- tà. Ne deriva un linguaggio autonomo
secano il paesaggio sottostante, in una e riconoscibile, capace di coniugare le Cipresso e case, acrilico su tela, cm 80x60
dinamica alternanza di raggi luminosi e raffinatezze quasi astratte del
tasselli cromatici. Le case, poliedri co- colore con una trascrizione liri-
lorati, si affastellano in ordine sparso, ca della realtà.

Una casa in campagna, acrilico su tela, cm 60x80 Fontana di piazza Santa Croce, acrilico su tela, cm 80x60

32 ROBERTO LORETO
Ritratti
d’artista

Nicoletta Macchione
Si è da poco conclusa la sua minipersonale all’Auditorium al
Duomo di Firenze. Tra i dipinti in mostra, una rilettura della
Madonna con Bambino del Verrocchio
di Fabrizio Borghini

S
i è conclusa alla fine di settem- lasciato lusinghieri giudizi sul libro del- cra immagine della Vergine Maria, c'è
bre la minipersonale della pittrice le presenze. In particolare, è stata ap- un filo rosso che congiunge in maniera
mugellana Nicoletta Macchione prezzata la tecnica usata da Nicoletta indissolubile un'opera all'altra ed è rap-
all'Auditorium al Duomo di Firenze cu- che s’inserisce nel solco della tradizio- presentato dall'uso di una tecnica dalle
rata da Lucia Raveggi per Toscana Cul- ne italiana che da sempre esercita un solide fondamenta che consente all'ar-
tura. Numerosi turisti sia stranieri che fascino particolare su chi visita Firenze tista di poter spaziare con padronanza
italiani – ai quali si sono aggiunti na- e s’immerge in quel clima post rinasci- assoluta nell'ampio panorama del figu-
turalmente anche moltissimi fiorentini mentale che si è tramandato di gene- rativo.
– dopo aver visitato la mostra, hanno razione in generazione artistica fino ai
giorni nostri. La Macchione ha frequen-
tato e continua a frequentare la bottega
del maestro Giuliano Paladini, deposi-
tario e continuatore di una scuola che
ha avuto come punti di riferimento Gio-
vanni Fattori e i suoi epigoni mugellani
Giovanni Malesci, erede universale del
maestro labronico, Rutilio Muti e Fo-
resto Marianini. Il cavalletto apparte-
nuto a Fattori è oggi fra gli oggetti più
preziosi custoditi nella Casa di Giotto Nicoletta Macchione
a Vespignano di Vicchio, proprio dove

È
Nicoletta frequenta i corsi di Paladini nata a Dicomano, dove at-
e dove sono nati i quadri che ha espo- tualmente vive. Nonostan-
sto nella mostra fiorentina. Fra questi, te la sua passione per l’arte
un ritratto della figlia, la rilettura di un e la pittura fosse già presente in
capolavoro del passato particolarmen- gioventù, inizia a coltivare il suo ta-
Natura morta, olio su tela, cm 70x50 te amato, la Madonna con Bambino del lento come pittrice soltanto in età
Verrocchio, e una natura morta ricca adulta grazie alla partecipazione
e armoniosa tale da riportarci a un al- ai corsi promossi dall’Associazio-
tro innamoramento artistico, quello nei ne Dalle Terre di Giotto e dell’An-
confronti dell'Arcimboldo. E poi alcune gelico presso la Casa di Giotto a
figure femminili frutto della frequenta- Vespignano. Ultimamente ha par-
zione dei corsi di nudo tenuti dal suo tecipato alle seguenti mostre: Don-
maestro. «La guida di Giuliano è stata ne nell’arte in Toscana (Villa Vogel,
fondamentale non solo per l'apprendi- Firenze); Artisti in Maremma (For-
mento di varie tecniche ma soprattut- tezza Orsini di Pitigliano, Gallerie
to perché al di là del percorso artistico Eventi Grosseto); Artisti in Soffit-
mi ha aiutato ad intraprendere un cam- ta (Spazio d’Arte La Soffitta, Sesto
mino esistenziale basato sulla passio- Fiorentino); Mostra collettiva di ar-
ne per la pittura e la voglia di andare te contemporanea (Auditorium al
avanti nella ricerca e nello studio della Duomo, Firenze).
storia dell'arte» ha dichiarato Nicoletta
nel corso del vernissage. Nonostan- +39 339 6474329
Interpretazione della Madonna col Bambino di te la presenza di temi apparentemente nicolettamacchione@yahoo.it
Andrea del Verrocchio, olio su tela, cm 70x50 lontani fra di loro come il nudo e la sa-

34 NICOLETTA MACCHIONE
The Authentic Tuscan Natural Fragrances

IDEA TOSCANA - Viale Niccolò Machiavelli, 65/67 | 50019 Sesto Fiorentino (FI) |
Tel. 055.4494083 |info@ideatoscana.it | www.primaspremitura.it 35
Il super tifoso
Viola
A cura di
Lucia Petraroli

Marco Masini
Fiorentino doc e “super tifoso” della Viola, è da poco
diventato allenatore della Nazionale Italiana Cantanti
insieme ad Alfredo Tognetti
di Lucia Petraroli / foto courtesy Marco Masini

M
arco Masini fiorentino doc e Sto scrivendo con vari autori e soprat-
soprattutto viola scuro nell’a- tutto sto lavorando ad un progetto mol-
nima. Non poteva che essere to impegnativo per festeggiare i miei 30
lui il protagonista del primo articolo di anni di musica coadiuvato da molti gio-
questa nuova rubrica dedicata ai “super vani collaboratori.
tifosi” della Viola. Sì, perché Marco, in
uscita con un progetto sensazionale per Hai esordito in panchina con la Na-
festeggiare i suoi 30 anni di carriera, si zionale Cantanti nel ruolo di allenato- Il calcio fa parte della tua vita in di-
sta cimentando anche in un’altra ve- re: le tue impressioni? versi aspetti soprattutto quello di ti-
ste, quella calcistica. Avete capito bene. foso viola. Quando hai iniziato ad
Marco ha fatto della sua enorme pas- Mi piace molto il calcio e ho la possibili- andare allo stadio?
sione anche qualcosa di più. Insieme ad tà di imparare grazie a questo ruolo. Ho Avevo 8 anni quando per la prima vol-
Alfredo Tognetti è diventato allenatore in programma di prendere al più presto ta andai in maratona con mio padre.
della Nazionale Italiana Cantanti e pre- il patentino. Non mi dispiacerebbe dare Poi sono passato in curva e due anni
sto prenderà il patentino. I temi toccati il mio contributo a livello calcistico, ma- nel collettivo sono stato capo tambu-
in questa intervista sono davvero tanti: gari partendo dai pulcini, sempre con rino, ma mi hanno “licenziato” perché
la musica, Firenze, la Fiorentina, l’attac- molta modestia. ero troppo bravo (ride). Non andavano
camento alla maglia, il mito Antognoni, a tempo con me!
la frecciatina a Chiesa, il suo passato da Prediligi un calcio offensivo? E che ti-
capo tamburino in curva e la canzone po di modulo? La partita indimenticabile e quella
viola che ancora non ha scritto... più brutta?
Abbiamo uno schema in testa ma non
Innanzitutto parliamo di te: cosa stai possiamo parlare di moduli. La nostra La più brutta quella col Genoa, l’inci-
facendo in questo momento? nazionale è in piena evoluzione.  dente di Giancarlo con Martina, il por-
tiere, mi toccò molto.
Ci fu un panico ge-
nerale e la partita finì
per perdere di senso.
Mentre la più bella, il
4-2 sulla Juve con Pe-
pito Rossi. 

Il miglior giocatore di
sempre?

Antognoni. Se penso
ad un grande giocato-
re, non può che essere
lui. E’ lui il mio nume-
ro 10. Ha dato il cuore
a Firenze, ha segna-
to la mia adolescenza.
Poi, certo, anche Ba-

36 MARCO MASINI
tistuta e Baggio sono stati grandissimi mio piatto preferito. La spe-
giocatori. cialità toscana per eccellenza.
In nessun altro posto potran-
Cosa rappresenta per te Firenze e la no mai farne di più buoni.
Fiorentina? Che cosa le unisce?
Hai mai pensato di scrivere
La tifoseria. I tifosi dimostrano sempre una canzone per la Fiorenti-
quanto sia calorosa questa città, lo di- na?
mostrano allo stadio e nella vita di tutti i
giorni. Perciò quando si vede un gioca- No, non ci ho mai pensato.
tore scontento di vestire questa maglia Una volta nella mia canzone
si spera vada via presto. Come Chiesa Gli occhi dell’Arno, ho parlato di mia poco, prima di aprirsi e diventare euro-
che spero inizi presto ad essere conten- madre e di Firenze. Ma non era un pezzo pea ha bisogno di tempo. Credo che il
to. che aveva pretese di essere un singolo. nuovo stadio potrebbe aiutare molto.
Sulla Fiorentina ti faccio una metafora. Puntare a costruire una squadra di alto
Dove ti piace andare nel tempo libe- Venditti dicendo “Grazie Roma” rigrazia livello con giovani interessanti, magari
ro? sia la città che la squadra di calcio. Con italiani, come il progetto che è stato av-
la Fiorentina puoi solo dire grazie alla viato, è molto interessante. 
In palestra, sembra strano ma è così. squadra o alla bistecca, e non mi sem-
Non avendo molto tempo per me, mi bra molto musicale... Quali sono i tuoi progetti futuri?
basta essere nella mia città e appena ho
un momento libero, scarico lì la tensio- Questa Fiorentina potrà ambire di Oltre al progetto per il trentennale della
ne. Altrimenti vado a pesca, sul fiume nuovo a palcoscenici importanti? mia carriera, sto seguendo due giova-
o sul lago. ni cantautrici che probabilmente aiuterò
Credo nella serietà di Pradé e Montella, in veste di produttore. Mi piace questa
Firenze significa anche buona cuci- nell’umiltà di Commisso e Barone che mia nuova veste, mi aiuta a crescere
na; il tuo piatto preferito? che ho conosciuto a Moena. Tutto di- professionalmente e umanamente.
penderà dalla sinergia tra città e pro- E poi ho in cantiere una tournée per il
I crostini toscani sono in assoluto il prietà. Firenze è una piazza che concede nuovo anno.

Marco Masini con Paolo Vallesi, Joe Barone, braccio destro di Rocco Commisso, e Cosimo Guccione, assessore allo sport del Comune di Firenze

MARCO MASINI 37
I misteri dell'
Arte

I Musacci alla Specola


Risalenti alla seconda metà del XIX secolo, questi ritratti
potrebbero essere, secondo lo scultore ed esperto d’arte
Claudio Parigi, di un pittore vicino a Francesco Hayez
di Paola Giusti

R
ecentemente sono iniziati alcu- chiamati I Musacci raffigurino i volti di li, quest'ultimo incaricato dal Granduca
ni lavori di restauro al Museo un bibliotecario, di un modellatore di di Toscana di affrescare alcune sale di
di Scienze Naturali La Speco- cere e di un giardiniere che lavorarono Palazzo Pitti, non molto distante quindi
la di Firenze. Qui l'artista Claudio Pari- nel palazzo, oggi sede del museo, nella dalla Specola. La serie de I Musacci si
gi ricorda di aver visto tanti anni fa sulla seconda metà del XIX secolo. L'artista può visionare su Internet, così come si
parete di una stanza adibita a magazzi- Parigi ha trovato nel diario di Hayez Le può trovare di Hayez l'autoritratto con
no otto ritratti a carboncino protetti da mie memorie, edito da Neri Pozza nel gli amici artisti Migliara, Palagi, Molte-
una cornice affissa direttamente al mu- 1995 a Vicenza, alcuni ritratti di amici ni e Grossi. Il ritratto di Hayez esegui-
ro. Realizzati nell’Ottocento da un arti- del famoso artista lombardo che rivela- to da Von Amerling ricorda quello del
sta ignoto, si ritiene che questi ritratti no una certa somiglianza con I Musac- macchinista Felice Gori conservato alla
ci. Quanto basta a Claudio Specola. Ovviamente, queste sono sol-
Parigi per ipotizzare che i tanto ipotesi maturate da Parigi metten-
ritratti della Specola sia- do a confronto le opere. E non potendo
no di un artista vicino ad in quest’articolo esaurire un argomen-
Hayez, il quale − insieme to che richiederebbe ben più profonde
al pittore Odorico Politi considerazioni, Parigi, abile scultore, ha
(allievo di Teodoro Mat- scelto di pubblicare il proprio autoritrat-
teini) − soggiornò a Firen- to, nella ferma convinzione che questo
ze per incontrare Pietro genere artistico consenta, più di ogni
Benvenuti e Luigi Sabatel- altro, di indagare la natura umana.

Claudio Parigi, Autoritratto con guerriero etrusco Francesco Hayez, Autoritratto con gruppo di amici (1824 - 1827),
olio su tela, Museo Poldi Pezzoli, Milano

38 CLAUDIO PARIGI
Ritratti
d’artista

Antonella Mezzani
Due mostre a Milano e una collettiva su Leonardo a
Firenze per lʼartista delle “pittografie”, immagini nate
dal connubio tra pittura e fotografia
Tratto dal testo critico di Monica Mazzolini

O
sservando le opere di Antonella ta di collage che accresce il soggetto di don, i volti di Arcimboldo e le fotografie
Mezzani sorge spontanea una significati. I quadri fotografici di Anto- dei pittorialisti che ricercavano immagi-
domanda: sono dipinti o foto- nella rappresentano figure femminili ni lontane dalla realtà che trasmettesse-
grafie? Sono un gioco visivo. Esempio che in una visione d’insieme sono ac- ro stati d’animo.
di creatività ma soprattutto evidenza comunate da volti armoniosi in cui la
di come pittura e fotografia, perden- prevalenza di colori dai toni caldi, qua-
do la loro specificità, possono diven- li rosso e giallo, permettono di sentire
tare un’ulteriore genere espressivo. immediatamente un senso di profon-
Nelle opere di Antonella assistiamo ad dità, guidando ad una lettura interio-
un nuovo dialogo, un’ulteriore evoluzio- re. Sono occhi dagli sguardi intensi,
ne a partire da quelle fotografie di metà talvolta velati da pennellate colorate o
Ottocento che venivano minuziosamen- mascherati da petali e foglie. Lo stesso
te colorate a mano per renderle più vale per le labbra sensuali con funzio-
corrispondenti alla realtà. Queste “pitto- ne di ricettacolo, mimetismo e meta-
grafie”, come vengono definite dall’au- morfosi. Ad incrementare la bellezza e il
trice stessa, sono immagini complesse valore estetico sono gli oggetti sapien-
composte dalla sovrapposizione di più temente aggiunti sull’immagine. Foglie
fotografie che una volta stampate su te- e fiori simbolo di bellezza e caducità Antonella Mezzani
la vengono arricchite diventando opere contrapposti a pietre, perle e cristalli

D
che da bidimensionali si trasformano in che resistono maggiormente al trascor- opo il diploma al Liceo Ar-
materiche e tridimensionali. Acquerelli rere del tempo. Sono quadri fotografici tistico di Carrara nel 1990
e crete incrementano gli effetti coloristi- che pongono domande e suggeriscono e la frequentazione del cor-
ci. L’applicazione di oggetti quali pietre, risposte che si possono cogliere con la so di Storia dell’Arte all’Università
perle, cristalli, fili d’oro ma anche piu- sensibilità attraverso la quale l’autrice di Pisa, Antonella Mezzani inizia un
me e ritagli di stampe di suoi scatti con si è messa in gioco richiamandoci alla lungo percorso artistico, spaziando
riproduzioni di farfalle e fiori, aggiungo- mente le donne dei preraffaeliti così co- dalla pittura alla produzione di gio-
no un’ulteriore stratificazione. Una sor- me le farfalle del simbolista Odilon Re- ielli e approdando, in tempi più re-
centi, alla fotografia. Ha partecipato
a concorsi nazionali (Portfolio Italia)
e locali e a contest promossi dalla
FIAF. Ha esposto tra l’altro a Firenze,
Lucca e Spoleto. Ad ottobre sarà a
Milano per due eventi, uno dei quali
presentato da Vittorio Sgarbi. Dal 24
ottobre al 5 novembre prossimi, una
sua pittografia sarà esposta a Firen-
ze (Palazzo Bastogi) nell’ambito del-
la mostra Arte Firenze 2019 / Premio
Internazionale Leonardo da Vinci.

Antonella Mezzani
+ 39 340/7771251
antonella.creafiori@gmail.com
antonellacreafoto
La Donna fiore

ANTONELLA MEZZANI 39
Centro studi e incontri
Internazionali

Novità per gli affiliati al


Movimento Life Beyond Tourism
Concorsi a premi e pubblicazioni scientifiche, passando
per i nuovi servizi riservati alle aziende
di Stefania Macrì

L
’autunno di Life Beyond Touri- sizione dei membri del Movimento Li- Incontri Internazionali, l’Istituto Inter-
sm si prospetta ricco di iniziati- fe Beyond Tourism, alle pubblicazioni nazionale Life Beyond Tourism e il Mo-
ve di vario genere: dagli incontri scientifiche. Ma procediamo per gra- vimento Life Beyond Tourism con la
istituzionali ai bandi internazionali con di e andiamo a scoprire insieme a co- collaborazione della Fondazione Ro-
premiazioni, ai nuovi strumenti a dispo- sa stanno lavorando il Centro Studi e mualdo Del Bianco.

Due premi internazionali e un Forum mondiale

È R
partito il primo otto- imanendo in tema di concor-
bre un nuovo ban- si internazionali, manca sola-
do internazionale mente un mese alla chiusura
promosso dalla Fondazione del contest fotografico Heritage for
Romualdo Del Bianco in oc- Planet Earth - H4PE. Si chiude infatti
casione del 500° anniversario il 30 novembre la possibilità di parte-
della morte di Leonardo Da cipare e vincere fino a 1.000,00 eu-
Vinci. Si tratta del premio in- ro. Per farlo basta collegarsi al sito
ternazionale Life Beyond Tou- ufficiale e, seguendo il regolamento,
rism Leonardo: interpreta e è possibile caricare fino a quattro fo-
comunica l’arte, la creatività to per utente che rientrino in una del-
e l’ingegno del tuo territorio le categorie tra quelle indicate, vale
che ha un montepremi totale a dire:
di 25.000,00 euro. Con que- 1. Viaggio
sto premio si vuole stimolare 2. Pace nel mondo
la conoscenza delle espres- 3. Salvaguardia e sostenibilità
sioni culturali dei territori per 4. Futuro del pianeta
sensibilizzare le nuove ge- 5. Natura ed ecosistemi
nerazioni all’importanza del- 6. Artigianato nel mondo
la loro conservazione così da 7. Dialogo tra culture
portarne avanti nel tempo l’i- 8. Ritratto
dentità e le prospettive di svi- 9. Paesaggio
luppo economico sostenibile. Per saperne di più ecco il sito ufficia-
Per avere maggiori informa- le cui far riferimento: h4pe.lifebeyon-
zioni e partecipare al concor- dtourism.org
so basta andare nell’apposita
sezione del sito del Movimen-
to Life Beyond Tourism.

www.lifebeyondtourism.org/
international-life-beyond-tou-
rism-prize-leonardo-da-vinci

40 CENTRO STUDI E INCONTRI INTERNAZIONALI


I
vincitori del concorso verranno naturale, tangibile e intangibile, nella 5. Cultural Expressions of
annunciati e premiati in occasio- salvaguardia delle identità culturali dei Places
ne dell’evento internazionale, or- singoli luoghi, con le proprie espres- 6. Education and awareness
ganizzato dal Centro Studi e Incontri sioni culturali per poter operare nel ri- Per avere maggiori informazioni sul-
Internazionali, dal titolo Building Pe- spetto dell'ambiente. I macro-temi su le modalità di partecipazione, invia-
ace through Heritage - World Forum cui verteranno le sessioni convegnisti- re una proposta di elaborato, entrare
to Change through Dialogue, che si che sono sei: a far parte dell’area espositiva con
svolgerà a Firenze dal 13 al 15 mar- 1. Heritage Sites for un desk, basta collegarsi al sito uf-
zo 2020. Il Forum porterà a Firenze Dialogue ficiale dove poter scaricare la Call for
rappresentanti istituzionali, aziende 2. Travel for Dialogue Abstract completa: https://www.life-
ed esperti provenienti da 111 paesi 3. Heritage for Planet Earth – beyondtourism.org/events/world-fo-
del mondo per parlare di diverse te- Sustainable Design: city, rum-to-change-through-dialogue/.
matiche connesse al tema del viag- architecture, technology Grazie alla proroga della data di sca-
gio Life Beyond Tourism; un viaggio 4. Uses and Maintenance of denza di presentazione delle propo-
dei valori che vuole evidenziare il po- Tangible and Intangible ste di elaborati, sarà possibile inviare
tere del patrimonio, sia culturale che Heritage un estratto fino al 10 novembre.

D
a settembre sono disponibi- dell’Assemblea Generale e Simposio zionale UCLG Global – United Cities and
li gli Atti del Simposio 2019, Internazionale 2019 dal titolo Herita- Local Governments – di Durban (11-
la pubblicazione scientifica ge as Builder of Peace. I due volu- 15 novembre 2019), la Fondazione Ro-
mi che la compongono hanno valore mualdo Del Bianco e il Movimento Life
a livello accademico e di ricerca scien- Beyond Tourism presenteranno gli At-
tifica. In occasione dell’evento interna- ti a tutti i partecipanti della rete UCLG.

Il Centro Studi e Incontri Internazionali

C
on il proprio Istituto Internazionale Life Beyond Tourism e la Life Beyond Per info:
Tourism Edizioni con sede in Palazzo Coppini a Firenze promuove e or- 055-284722
ganizza attività didattica e formativa, servizi e appuntamenti per l’interna- company@lifebeyondtourism.org
zionalizzazione delle aziende e gestione di eventi internazionali. www.lifebeyondtourism.org

CENTRO STUDI E INCONTRI INTERNAZIONALI 41


Eventi in
Toscana

Ex Manifattura Tabacchi
Dopo decenni di abbandono torna a nuova vita come
centro per l’arte e la cultura contemporanea a Firenze
di Barbara Santoro / foto Niccolò Vonci

gli uffici, la direzione


e le sale di materni-
tà per le maestranze
femminili. Nel giu-
gno 2016 la Aermont
Capital LLP, multi-
nazionale degli inve-
stimenti immobiliari
con sede a Londra, in
accordo con il Grup-
po Cassa Depositi e
Prestiti, ha avviato un
processo di riqualifi-
cazione della struttu-
ra con l’obiettivo di
realizzare un centro
per l’arte, la moda e
Panoramica del B9, una delle aree dell’ex Manifattura già recuperate la cultura contempo-
ranea aperto a tutti e

M
olte volte passando da via ganza e la modernità delle linee archi- che guarda verso il mondo. Dal 2018,
delle Cascine mi sono soffer- tettoniche, che ricordano quelle dello l’ex Manifattura promuove un intenso
mata a guardare la Manifattu- stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Ner- programma di attività in spazi recupera-
ra Tabacchi e a riflettere su come quel vi, fanno ipotizzare la mano dell’illustre ti in attesa di una definitiva destinazio-
grandioso spazio potesse essere riuti- architetto lombardo, titolare dell’impre- ne d’uso. I segni del tempo sono stati
lizzato a favore della città. In occasio- sa incaricata di costruire la struttura. volutamente mantenuti per ricordare la
ne della recente conferenza stampa per I lavori furono avviati nel 1933: il pri- storia dell’edificio: le pareti con i vecchi
l’undicesima edizione di Firenze Suona mo edificio fu quello destinato alla la- intonaci, i pavimenti con le mattonelle
Contemporanea, il festival internazio- vorazione dei sigari che si trova sul lato in klinker e le bellissime finestre recu-
nale dedicato alla musica del Novecen- nord dell’area. L’intera opera fu comple- perate da un altro fabbricato e ora di-
to e alle arti visive svoltosi quest’anno tata in ogni sua parte nel 1940 e venne ventate porte a bilico che delimitano i
all’interno della Manifattura, ho potu- ufficialmente inaugurata il 4 novembre box commerciali. I vecchi pozzetti sono
to finalmente accedere a questi spazi e dello stesso anno alla presenza dell’al- diventati lavabi dei bagni e sono stati ri-
scoprirne più a fondo la storia. La Mani- lora ministro delle Finanze Paolo Thaon utilizzati molti elementi in ferro. All’in-
fattura Tabacchi soprende anzitutto per di Ravel. Nel 1999, l’Ente Tabacchi Ita- terno si trovano ora laboratori, atelier,
le monumentali dimensioni: si tratta, in- liani, dopo oltre sessant’anni di attività, realtà commerciali, un bistrot, spazi di
fatti, di un complesso di circa 100.000 ne decise la dismissione produttiva e il coworking, un orto, un giardino, un pal-
metri quadri suddivisi in 16 fabbrica- 16 marzo 2001 la Manifattura fu chiu- co per eventi ed un’area degustazioni.
ti al cui interno lavorano un tempo ol- sa definitivamente. Lo schema origina- Tutto ciò fa capire come si punti ad un
tre 1400 dipendenti. Fu progettato negli rio della fabbrica si articola in tre aree polo diurno e notturno che insieme a
anni in cui l’architettura razionalista ita- principali: ad ovest, gli edifici destina- molte altre realtà includerà un altro The
liana era caratterizzata dalla ricerca di ti ai magazzini dei “materiali greggi”; Student hotel, il secondo dopo quello
modernità e dinamicità, spesso decli- al centro i due edifici adibiti alle lavo- già inaugurato in viale Spartaco Lava-
nate con un’austera semplicità delle razioni che formano una corte aperta gnini, e una sede del Polimoda.
forme. La paternità del progetto è dei con l’edificio dei servizi generali; ad est,
tecnici del Monopolio, anche se l’ele- il grande corpo curvilineo che ospitava www.manifatturatabacchi.com

42 EX MANIFATTURA TABACCHI
Letterati stranieri in
Toscana
A cura di
Massimo De Francesco

Il Grand Tour in Toscana


Firenze tra le mete preferite dai turisti inglesi per il
viaggio di formazione in Italia
di Massimo De Francesco

S
iamo nel 1660: l’8 maggio il prin- Manica; da Calais si spostano in car- fiorentini è Sir Horace Mann, ministro
cipe Carlo II di Stuart diviene re rozza attraverso la Francia valicando il britannico presso il Granducato tra la
su proclama del Parlamento di Gran San Bernardo o il Sempione; vi- prima e seconda metà del Settecen-
Inghilterra e, assumendo il trono ven- sitano poi il Lago di Como, da qui ri- to e cugino di Horace Walpole, auto-
tun giorni dopo, dà inizio alla Restaura- partono verso la Riviera di Levante ed re del primo romanzo gotico Il Castello
zione Inglese, che vede le monarchie di arrivano in Toscana, luogo simbolo del- di Otranto del 1764. Hester Lynch Pioz-
Inghilterra, Scozia e Irlanda unirsi sotto la cultura rinascimentale. Sebbene an- zi, mecenate e salottista gallese nonchè
la stessa corona. Siamo in un momen- che altre città italiane siano state mete moglie del compositore bresciano Ga-
to antecedente l’Illuminismo, periodo del Grand Tour, gli inglesi raccomanda- briele Maria Piozzi, nell’estate del 1785
in cui ai dogmi rinascimentali di poe- vano di fermarsi soprattutto a Firenze, lascia Firenze scrivendo:«Devo dire ad-
sia, letteratura, arte, architettura e bel- città capace di far sentire lo straniero a dio a Firenze, dove le strade sono così
lezza si antepongono scienza e ragione. proprio agio. Il “turista tipo” è un gio- pulite che uno temerebbe di sporcarle
Non è così per la borghesia terriera in- vane borghese − proveniente per lo più camminandoci». All’inizio dell’800, an-
glese, detta anche Landed Gentry, che dall’Inghilterra meridionale e figlio di che Pisa diventa mèta eletta di illustri
appassionata di cultura umanistica in- ricchi proprietari terrieri − come quel- letterati come Percy Bysshe Shelley e
traprende il viaggio alla scoperta delle li che vediamo spesso raffigurati nelle la moglie Mary Shelley, i quali fondano
bellezze artistiche del continente. Inizia opere di Canaletto, Piranesi e il lucche- ciò che definiscono “una società per la
così il Grand Tour, un percorso solita- se Pompeo Batoni, apprezzato “ritratti- nostra classe”, dando così vita al Pisan
mente di quattro anni alla scoperta di sta dei Lord”, per il quale posano molti Circle o Circolo Pisano, all’ultimo piano
quel Rinascimento da cui la civiltà ripar- nobili, fra cui il barone Francis Basset dei Tre Palazzi di Chiesa, al quale si uni-
te dopo le catastrofi del Trecento. Il fe- di Dunstanville e Basset e il marchese scono i poeti connazionali Lord Byron,
nomeno prende il suo nome dall’opera Thomas Taylour di Headfort. Molti di John Keats, Leigh Hunt e Edward Tre-
dello scrittore Richard Lassels, religio- essi investono in proprietà storiche co- lawny. Il Grand Tour volge al suo primo
so e tutore privato della nobiltà inglese, me la Villa Medici di Fiesole, che Lady tramonto durante le guerre napoleoni-
The Voyage of Italy (stampato postu- Orford acquista nel 1772, e Villa Careg- che e, dopo il Congresso di Vienna, si
mo a Parigi nel 1670 in due volumi), gi, residenza di Lord George Nassau, riapre come opportunità che perde il
un libro guida su come viaggiare in Ita- ambasciatore inglese in Toscana. Per- suo fascino quando l’espansione delle
lia. Partendo da Dover, attraversano la sonaggio centrale dei salotti anglo- reti ferroviarie per viaggiare in Europa
favorisce il fenomeno
del turismo di mas-
sa. Inglesi, america-
ni, uomini e donne,
anche di altre nazio-
nalità, continuano ad
ammirare e ad abita-
re in Toscana, deside-
rando forse più oggi
che ieri di essere rico-
nosciuti come coloro
a cui è stato affidato
il compito di perpe-
tuare questa storica
e allo stesso tempo
contemporanea ma-
nifestazione di lealtà
culturale verso la no-
stra terra.
William Marlow, Vista degli Uffizi da Ponte Vecchio (ca 1768), olio su tela

GRAND TOUR 43
CONTEMPORARY ART MEETING
20 ottobre - 3 novembre 2019
Galleria e Casa d’Aste Flori

Inaugurazione domenica 20 ottobre ore 17


Rassegna a cura di:

Roberto Doda, Stephanie Holznecht, Margherita Blonska


antiquario titolare Dangerous beauty Ciardi, architetto e
della prestigiosa e curatrice della ras-
antica Galleria Flori di segna Contemporary
Montecatini Terme, Art Meeting
casa d’aste fondata
nel 1928

Aperta tutti i giorni ore 10/13 e 17/20


Nella bellissima cornice della Galleria Flori di Montecatini Terme si inaugurerà il 15 ottobre 2018 alle ore 17.00 la mostra Con-
temporary Art Meeting, rassegna di arte contemporanea. La scelta di questa storica location accentua il fattore “tempo” co-
me spartiacque tra passato e presente. L'arte di ieri considerata oggi come antica, era a sua volta “contemporanea”. Con il
passare degli anni e l’evoluzione delle correnti artistiche, i gusti e le mode cambiavano, portando con sè importanti variazio-
ni nella percezione estetica. Il ruolo dell’artista, infatti, è raccontare il momento storico che sta vivendo, rivelando alla società
le verità nascoste e facendo vedere il mondo con occhi diversi. Contemporary Art Meeting dimostra che l'arte di oggi dialo-
ga bene con quella del passato, portando con sé freschezza ed energia e valorizzando ancora di piu la bellezza classica della
tradizione. La mostra montecatinese ospiterà sette artisti internazionali - Stephanie Holznecht, Uri De Beer, Karin Monschau-
er, Cesare Triaca, Michal Ashkenasi, Margherita Blonska e Jorge Goncalves - e sarà ripresa da Toscana TV per la rubrica In-
contri con l’Arte di Fabrizio Borghini. La Galleria Flori è situata nel cuore di Montecatini Terme in viale Verdi 2, a pochi passi
dagli stabilimenti termali, ed è aperta tutti i giorni. Il titolare Roberto Doda ha iniziato a lavorare in questa galleria nel 1988
come battitore d'asta. Un lavoro faticoso a cui deve l’esperienza che gli consente di conoscere in maniera profonda le opere
e gli oggetti d’arte proposti in collezione con passione, professionalità ed attenzione al cliente.

Karin Monschauer Uri De Beer Michal Aschkenasi


Artista lussemburghese appassiona- Architetto e artista israeliano, imma- Artista israeliana, presenta le sue ulti-
ta di computer art, matematica e arte gina come saranno le città del futuro me tele dedicate alle composizioni di
del ricamo, unisce queste tre discipline progettandole con programmi di ren- arte frattale realizzate con il computer
creando immagini caleidoscopiche con dering architettonico e trasformandole con l’intento di rappresentare l’infinito
intrecci di geometrie colorate talvolta in installazioni

Cesare Triaca Stephanie Holznecht Margherita Blonska


Artista, decoratore e restauratore Artista americana, è specializ- Architetto e artista italo-polacca, pre-
lombardo, è innamorato delle bellez- zata nella pittura astratta dove senta la serie pop espressionista rea-
ze paesaggistiche del lago di Como sperimenta la forza espressi- lizzata con tecnica mista e collage per
va del gesto e della linea emo- raccontare le problematiche sociali più
zionale attuali
Ornella gioielli

Piazza Ginori 8, Sesto Fiorentino (FI)


+ 39 055 4480339
leggieri.poccianti@gmail.com
Dimensione
Salute
A cura di
Stefano Grifoni

Dna e invecchiamento
La risposta del patrimonio genetico al passaggio
del tempo

di Stefano Grifoni

I
l Dna si trova all’interno di ogni In sostanza quando gli anni avanzano meno attive. Non sappiamo se queste
cellula del corpo umano e contie- i geni del Dna sono sempre più impe- persone vivono più a lungo o si amma-
ne tutte le informazioni genetiche gnati nel riparare i danni dovuti all’età. lano di meno; forse sono dotate di uno
che si trasmettono da individuo a indi- Ma non tutti allo stesso modo: esistono scudo invisibile antinvecchiamento che
viduo. E’ una catena proteica che ci ren- persone che hanno un Dna più giova- potrebbe aiutarli a difendersi dalla vita.
de diversi gli uni dagli altri e che con ne rispetto alla loro età e che si com- Una persona anziana quando si guarda
il passare del tempo si altera nei suoi porta come se avessero 25 anni. In nello specchio si trova diversa e spesso
meccanismi più complessi e per questo pratica le procedure genetiche dell’in- si chiede cosa le sia successo, talvolta
invecchiamo. vecchiamento in questi soggetti sono senza trovare una risposta.

Il segreto dell’eterna giovinezza nascosto nella struttura del Dna


di Daniela Pronestì

S
embrare “eternamente giova- dati genetici di 350 donne di diverse età l’invecchiamento della pelle, è il modo
ne”, senza l’ausilio di chirurgia e gruppi etnici, che a rendere sempre in cui funzionano che cambia. Il cor-
o creme anti-age, è aspirazio- giovane l’aspetto di alcune persone so- po delle donne “eternamente giovani”
ne di tutti e fortuna di pochi “eletti” no i geni del Dna. In particolare, è stato produce più antiossidanti che rallenta-
il cui patrimonio genetico sembra re- dimostrato che le afro-americane invec- no la comparsa di rughe e rigenerano
sistere al passaggio del tempo. Uno chiano 10 volte più lentamente rispetto la pelle molto più velocemente. La ge-
studio condotto dall’Harvard Medi- alle caucasiche, sembrando più giovani netica, quindi, è l’anti-age più potente
cal School e presentato al Congresso rispetto all’età anagrafica e senza segni che possa esistere, l’unico che non si
mondiale annuale di Dermatologia di di vecchiaia sul viso. Anche se ognuno può comprare in farmacia o in una cli-
Vancouver ha scoperto, analizzando i di noi possiede i geni che controllano nica di chirurgia estetica

Stefano
Grifoni

N
ato a Firenze nel 1954, Stefano Grifoni è direttore del reparto di Medicina e Chirurgia di Urgenza del Pronto
Soccorso dell’Ospedale di Careggi e sempre presso la stessa struttura è direttore del Centro di Riferimento Re-
gionale Toscano per la Diagnosi e la Terapia d’Urgenza della Malattia Tromboembolica Venosa. Ha condotto nu-
merosi studi nel campo della medicina interna, della cardiologia, della malattie del SNC e delle malattie respiratorie e
nell’ambito della medicina di urgenza. Membro del consiglio Nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergen-
za-Urgenza, è vice presidente dell’associazione per il soccorso di bambini con malattie oncologiche cerebrali Tutti per
Guglielmo e membro tecnico dell’associazione Amici del Pronto Soccorso con sede a Firenze. Ha pubblicato oltre 160
articoli su riviste nazionali e internazionali nel settore della medicina interna e della medicina di urgenza e numerosi te-
sti scientifici sullo stesso argomento. Da molti anni collabora con RAI TRE Regione Toscana nell’ambito di program-
mi di medicina, con il quotidiano La Nazione e da tre anni tiene una trasmissione radiofonica quotidiana sulla salute.

DNA E INVECCHIAMENTO 47
Ritratti
d’artista

Eugenio Brega
Un cromatismo intenso e corposo per raccontare luci
ed ombre della vita
di Marco Maria Melardi

N
ella pittura di Eugenio Brega i to. Dalle superfici emergono, attraverso nel limbo della memoria. Ciò risulta evi-
colori sono sentimenti, il più il dosaggio delle sfumature e dei pas- dente soprattutto nelle ultime tele, le
delle volte istintivi e generati in saggi di tonalità, forme sempre nuo- quali, per ammissione dello stesso ar-
maniera immediata, ma anche pensieri, ve, in un gioco di apparire e scomparire tista, si sono sviluppate a partire da
nel senso di riflessioni. Al colore è attri- che le rende simili ad ectoplasmi eva- un’idea generica, una suggestione o un
buito il compito di interpretare ed im- nescenti, dai contorni incerti. Ogni fi- tarlo che rodevano il pensiero per poi
personare lo stato d’animo dell’artista gura è una situazione rivissuta, come in prendere forma secondo un processo
tormentato dai ricordi di una vicenda un sogno o in un incubo, sulla super- associativo. Ogni cosa, quindi, è gio-
biografica non facile. Il cromatismo di ficie dipinta, dove viene catarticamen- cata all’interno del vissuto dell’artista
Eugenio è intenso, corposo e mai piat- te “liberata” dopo essere stata a lungo e delle sue ossessioni: la presenza, ad

Sensazione forte (2000), olio su tela, cm 70x100


di Ilaria Madiai

I
n una dimensione atempora- tro dell’arte di Brega l’umanità con il sentimento di malinconia, che rende
le, nello spazio onirico del so- suo sentire, resa dall’artista con gran- l’espressione artistica di Brega anco-
gno prende vita e acquista forma de espressività e partecipazione emoti- ra più veritiera e umana, coinvolgen-
l’opera di Eugenio Brega. Al cen- va. Pervade tutta la sua opera un vago do intimamente l’osservatore.

48 EUGENIO BREGA
Ritratti
d’artista
esempio, della figura femminile che è soluta che per
sia la madre, mai vissuta e sempre mi- Eugenio può
tizzata, che la compagna capace di al- essere sta-
leggerire la solitudine del pittore. Non ta quella della
a caso, una donna veglia benevola dal madre, ma che
cielo su una figura fragile nell’opera Ca- forse è la pro-
sa con ruscello del 1987, oppure, ci ap- gressiva perdi-
pare irreale e con gli occhi di un’icona ta della nostra
bizantina in Donna ideale del 1977. So- umanità. Si
litudine ed inquietudine sono altri due deve arrivare
temi ricorrenti nella pittura di Brega: gli al 2000 per in-
scorci paesaggistici appaiono vertigi- contrare la Re-
nosi ed ardui, e di fronte ad una strada denzione, in
o un paesaggio marino ci si sente co- cui figure tra-
me risucchiati verso il centro della pro- sparenti come
pria solitudine e del proprio disagio. Per fantasmi ritor-
questo, di fronte a quadri come Pensie- nano a sorri- Dialogo (2001), olio su tela, cm 70x100
ro sul mare e La Strada, entrambi del dere e a spiegare le ali verso una nuova
1982, si può dire di essere catturati dal serenità e purezza, dopo il dolore e la
sentimento del sublime. Un sentimento malattia documentati nel Tunnel (2000)
disturbante, inquietante, mai fermo, da che è la descrizione dello stato di co-
cui scaturiscono ritmi, spirali, esplosio- ma sperimentato dall’artista a causa di
ni, come nella Crisi o nella Crocifissione una legionellosi. Eugenio dimostra con
del 1974. Quest’ultimo quadro baste- la sua arte e con tutta la sua persona,
rebbe a mostrare come Eugenio abbia una caparbia volontà di vivere al di là
fatto centro nel tiro al bersaglio dell’e- delle malversazioni. Di fibra forte, non
spressività artistica. Una croce sghem- lo si può mettere a tacere. Colori e pen-
ba ed imbevuta di sangue dalla quale nelli sono le armi di una rivalsa vittorio-
stillano lacrime di un biancore quasi sa sulle difficoltà, in quanto attraverso
accecante, circondata di alberi neri e di essi induce a riflettere, a crescere,
stecchiti, mentre alle spalle un sole im- a sentirci meno meccanici di quan- Eugenio Brega
pazzito “urla” raggi gialli e arancione to non siamo di solito. Ne abbiamo bi-

N
che incendiano il cielo. Questa croce è sogno, e quando a ciò si accompagna ato nel viterbese e trasferito-
nuda; il Salvatore è stato già deposto e un notevole impatto visivo e per giun- si a Firenze giovanissimo, Eu-
permane come relitto la targa infamante ta estremamente originale, maggiore è genio Brega inizia a dipingere
INRI, mentre il paesaggio intorno evo- la soddisfazione di avere incontrato una nel 1970. In pittura esprime pensieri,
ca il dolore della perdita. La perdita as- “voce che grida nel deserto”. ricordi, solitudine, istintualità, dissi-
di interiori, interrogandosi sui rapporti
sociali e famigliari sempre sfuggen-
ti. Numerose le mostre realizzate dal
1992 ad oggi che lo hanno visto espor-
re, tra l’altro, a Firenze, Prato, Pistoia,
Padova, Viterbo e Parma. E’ presen-
te nei volumi Artisti in Toscana (2013)
edito dal Masso delle Fate e Annuario
Toscano dell’Arte (2002) edito da Poli-
stampa. Nel 2000, è stato insignito del
diploma e della medaglia nell’ambito
del 40° concorso nazionale di pittura e
grafica G. Battista Cromer a Padova e
del diploma di merito nel 23° concor-
so nazionale di pittura e grafica Gio-
vannino Guareschi a Parma.

Eugenio Brega
+ 39 3664331289
www.eugeniobrega.it
bregae@gmail.com
Tunnel (2000), olio su tela, cm 70x100

EUGENIO BREGA 49
L’avvocato
Risponde

Il Design Campus di Calenzano


Esempio virtuoso di piena sinergia tra l’Ateneo
fiorentino e il mondo del lavoro
di Fabrizio Borghini

N
el distretto territoriale fioren- torato, i Master Post-Laurea e Corsi di to a coloro i quali si sono distinti per il
tino – tradizionale patria del perfezionamento. particolare pregio delle tesine del cor-
Made in Italy e del design – l’U- so in Diritto della Proprietà Industriale.
niversità degli Studi di Firenze ha avuto Ci può parlare del corso di Diritto del-
la lungimiranza di istituire fin dal 2001 il la Proprietà Industriale da lei tenuto Cos’è il Design Campus di Calenzano?
Corso di Laurea in Disegno Industriale, nell’Ateneo fiorentino?
fiore all’occhiello nell’offerta formativa Il Design Campus di Calenzano è la pre-
dell’Ateneo fiorentino ed esempio vir- Il corso in Diritto della Proprietà Indu- stigiosa ed avveniristica sede del Cor-
tuoso di piena sinergia tra Università e striale da me curato, mira a formare so di Laurea in Disegno Industriale.
mondo imprenditoriale e del lavoro. Ne lo studente sull’importanza della tutela Inaugurato nel 2012 - la prima pietra
parliamo con un osservatore privilegia- giuridica della creatività e dell’innova- dell’edificio posta all’ingresso proviene
to: Aldo Fittante, docente in Diritto del- zione, analizzando i diversi istituti giu- peraltro dal lastricato della scuola po-
la Proprietà Industriale presso il Corso ridici previsti dall’ordinamento italiano polare fondata da don Lorenzo Milani a
di Laurea in Disegno Industriale, oltre e dalla normativa comunitaria ed inter- San Donato – il Design Campus è es-
che titolare dello studio legale omo- nazionale attraverso i quali chi ha idea- so stesso mirabile esempio di design
nimo con sede a Firenze e varie part- to un nuovo prodotto o procedimento o architettonico. Tra pieni e vuoti, pareti
nerships nel mondo ed autore di molte brand può conseguire un’esclusiva sul- vetrate e rivestimenti metallici, sottoli-
pubblicazioni dedicate al diritto indu- lo sfruttamento patrimoniale del pro- neati dall’inconfondibile colore rosso
striale e d’autore, tra le quali la più re- prio lavoro. Durante lo svolgimento del della facciata, compare la scritta Desi-
cente è la monografia Brand, Industrial corso svolgo anche esercitazioni allo gn. Il complesso si sviluppa su cinque
Design e Made in Italy: la tutela giuridi- scopo di far acquisire agli studenti con- piani ed ospita al proprio interno labo-
ca edita da Giuffrè Editore e alla sua 2^ creta familiarità con gli strumenti di tu- ratori all’avanguardia, aule didattiche e
edizione nel 2017. tela giuridica della creatività, del design un’aula magna con impianti audio/vi-
e del brand ed al termine dell’anno ac- deo interattivi, un giardino pensile ed
Professor Fittante ci può presentare il cademico sono solito svolgere una pre- il museo del Design dedicato alla sto-
Corso di Laurea in Disegno Industria- miazione degli studenti più meritevoli, ria e all’evoluzione del prodotto italia-
le dell’Università di Firenze? conferendo uno speciale riconoscimen- no, il tutto per complessivi 4.500 metri

Il Corso di Laurea in Disegno Industria-


le, istituito dall’Ateneo fiorentino ormai
nel lontano 2001, ha come obiettivo la
formazione di “tecnici del progetto” in
grado di operare con competenza in tut-
te le fasi di progettazione e sviluppo dei
prodotti industriali, siano essi prodotti
materiali o di altra natura. Il corso ha
una durata triennale e si articola al se-
condo e terzo anno in quattro percorsi
differenziati corrispondenti alle diverse
discipline dei Laboratori di Progettazio-
ne e comprendenti: Prodotto (Product
design), Arredo e Allestimento (Inte-
rior design), Comunicazione (Visual
design), Moda (Fashion design). L’of-
ferta formativa si completa con il Cor-
so di Laurea Magistrale in Design e in
Fashion System Design, i Corsi di Dot- L’esterno del Design Campus di Calenzano (ph. Eva Bagnoli)

50 DESIGN CAMPUS
Una panoramica del museo di design ospitato dal Campus (ph. courtesy Laboratorio del Master in Interior Design (ph.courtesy Unifi)
VisitTuscany.com)

quadrati. Non solo un polo di didattica so di Laurea in Disegno Industriale, striale di tali innate doti. Posso inoltre
e ricerca, quindi, ma una vera e propria che ha preso avvio nel 2009, posso te- testimoniare un’intensa e vivace parte-
“cittadella del design”. stimoniare il grande valore dei docenti cipazione da parte degli studenti, porta-
del Design Campus - veri maestri di de- tori di una notevole freschezza di idee:
Si sente di consigliare agli studen- sign - cui compete la importante mis- ad essi è del resto per così dire affidata
ti che nutrono interesse per il design sion di stimolare creatività, sensibilità la “forma” del mondo che ci aspetta ed
questo percorso formativo? artistica ed estro degli studenti, ma an- il grande entusiasmo che gli stessi di-
che l’insegnamento del corretto metodo mostrano lascia ben sperare per il futu-
Nella mia esperienza di docenza al Cor- per l’espressione ed applicazione indu- ro del design fiorentino e italiano.

L’aula magna all’interno del Campus (ph.courtesy Lamm.it)

Aldo
Fittante

A
vvocato in Firenze e Bruxelles, docente in Diritto della Proprietà Indu- www.studiolegalefittante.it
striale e ricercatore Università degli Studi di Firenze, già consulente
della “Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Fenomeni della Con-
traffazione e della Pirateria in Campo Commerciale” della Camera dei Deputati.

DESIGN CAMPUS 51
Ritratti
d’artista

Massimo Bramandi
L’artista castellano ospite d’onore del premio Health
Media Award a Colonia. È sua l’opera simbolo del
prestigioso riconoscimento attribuito alle migliori
aziende nel campo della sanità
di Serena Gelli / foto courtesy Massimo Bramandi

L
’artista castellano Massimo ma con chiari richiami al Rinascimen- UP- Gioventù creativa promosso dalla
Bramandi è stato ospite d’o- to. Sono partito da un’approfondita ri- Presidenza del Consiglio dei Ministri e
nore dell’undicesima edizio- cerca storica, ispirandomi alle opere di dall’Anci ad Ascoli Piceno. Nel 2013 si
ne del premio Health Media Award che Benozzo Gozzoli e cercando di fondere fa strada in lui il pensiero che l’arte torni
si è tenuto a Colonia lo scorso 13 set- insieme passato e presente dell’arte». ad essere “scudo e spada per affrontare
tembre. Per questo prestigioso ricono- La carriera di Bramandi è ricca di suc- i problemi attuali”, a partire anzitutto dal
scimento attribuito alle migliori aziende cessi. Appassionato d’arte fin da bam- problema del lavoro, vera emergenza
nazionali nel campo della sanità, Massi- bino, si diploma in Grafica pubblicitaria italiana. Nasce così la mostra itineran-
mo Bramandi ha realizzato L’angelo del- all’Istituto Federigo Enriques di Castel- te intitolata L’immagine riflessa che, do-
la salute, oscar che viene consegnato ai fiorentino, per poi iscriversi alla Alanus po una prima tappa nelle sale di Palazzo
premiati. L’incarico gli è stato affidato University of Arts di Bonn dove stu- Panciatichi a Firenze, è stata riproposta
già nel 2015 dalla nota azienda tedesca dia scultura. Dal 2006 al 2009 collabo- in altre città della Toscana raggiungen-
Health Media Award organizzatrice del ra con lo scultore Marco Di Piazza alla do in tre anni ben trentotto mila visi-
premio. «E’ stato un onore per me rice- realizzazione di progetti artistici a Bonn tatori. Nel 2017, Bramandi è presente
vere questo incarico − commenta l’ar- e San Gimignano. Nel 2010, la prima con l’opera Gli invisibili alla kermes-
tista − e lo è ancor di più sapere che la importante personale al Lucca Center se internazionale Arte Salerno diret-
mia opera è diventata il simbolo dell’He- of Contemporary Art, con la curatela ta da Vittorio Sgarbi in collaborazione
alth Media Award. Si tratta di una scul- di Maurizio Vanni e Antonio Parpinel- con Daniele Radini Tedeschi. La parte-
tura in acciaio dalle linee nette e decise li. Nel 2012 vince il concorso AP Art cipazione a questo evento gli permette
di essere ospite alla
57ª Biennale di Ve-
nezia nel padiglione
del Guatemala do-
ve gli viene confe-
rito il premio Leone
Alato. Inizia, inoltre,
la collaborazione
con Vittorio Sgarbi
e con la casa d’aste
Prince Art Gallery.
Nel 2018, Bramandi
inaugura a Castel-
fiorentino la galle-
ria Bramandi Art
House alla presen-
za di Vittorio Sgarbi
che prossimamente
curerà due mostre
dell’artista in pro-
gramma a Milano e
Firenze.

Massimo Bramandi consegna l’oscar L’angelo della salute da lui ideato ad una dei premiati

52 MASSIMO BRAMANDI
Speciale
Pistoia
A cura di
Laura Belli

Italo Zetti
Nato a Casore del Monte, in provincia di Pistoia,
visse tra Firenze e Milano dove si affermò come
eccellente xilografo
di Laura Belli

C
asore del Monte si trova lungo
il crinale che da Femminamor-
ta arriva fino a Serravalle Pisto-
iese.  Questa posizione privilegiata fa
dell’antico centro una sorta di terrazza
naturale da cui si gode una vista ecce-
zionale poiché, quando è sereno, si può
scorgere il campanile di Giotto e la cu-
pola del Brunelleschi, il Monte Amiata e
l’Alto Tirreno con alcune isole dell’Ar-
cipelago Toscano. Già questo lo rende
interessante come mèta di una pas-
seggiata ma il paese riserva una sor-
presa artistica di notevole interesse: la
casa museo di Italo Zetti, pittore e in- I sassi, xilografia Italo Zetti
cisore nato nel 1913 a Firenze e morto
nel 1978 a Casore del Monte. E’ uno tra re nell’ambiente fiorentino in qualità di Mariae Braidensis, voluta da Aldo Carpi
i maggiori rappresentanti italiani del- grafico. Frequenta diversi circoli artisti- in favore degli artisti bisognosi, e della
la xilografia, l’antica tecnica di stampa co-letterari fiorentini, dove conosce gli BNEL (Associazione italiana Collezioni-
con matrici incise in rilievo su legni du- scrittori Montale, Loria, Quasimodo, sti, Artisti e Amatori del Bianco e Ne-
ri per riprodurre disegni con l’uso di Gadda e i pittori Carpi, Colacicchi e De ro e dell’Ex Libris). Dall’inizio degli anni
un torchio. Italo Zetti studia all’Istituto Pisis; in particolare, all’inizio degli an- Cinquanta collabora con la Triennale
Superiore d’Arte di Firenze, esordendo ni Trenta, si avvicina al gruppo futuri- d’Arte di Milano e nella seconda metà
giovanissimo, nel 1929, nella città na- sta di Thayaht, per il quale incide una degli anni Sessanta incide le xilografie
tale. Si forma sotto la guida di affermati delle sue prime cartoline xilografiche. per l’Opera Omnia di Machiavelli. Nel-
xilografi, Pietro Parigi e Bruno Braman- Sin dai primi anni della sua attività, Zet- lo stesso periodo soggiorna frequen-
ti, e inizia ben presto a farsi conosce- ti partecipa alle maggiori esposizioni temente a Casore del Monte e a Sestri
nazionali ed internazionali di incisione, Levante; proprio i lunghi periodi tra-
quali la Biennale di Venezia, dove è in- scorsi nella località ligure ispireranno le
vitato la prima volta nel 1932. Dal 1937 xilografie a colori della serie Sassi del-
lo xilografo si trasferisce a Milano, dove la Liguria, tema che negli anni successi-
stabilisce rapporti di amicizia o di colla- vi diventa oggetto quasi esclusivo della
borazione lavorativa con diversi artisti sua ricerca anche pittorica. Muore a Ca-
(Bartolini, Borra, Cantatore, Salvadori, sore del Monte, paese natale della ma-
Spreafico) e collezionisti (Vitali, Man- dre, nel 1978.
tero, Millanta). Nel capoluogo lombar-
do, Zetti inizia a lavorare per diverse www.fondazioneitalozetti.it
case editrici (Hoepli, Garzanti, Scheiwil-
ler), sia in qualità di grafico esperto
dell’estetica del libro sia come xilogra-
fo. Dopo la parentesi bellica che lo ve-
de impegnato al fronte, riprende la sua
attività artistica e si fa promotore di di-
verse iniziative culturali: è tra i fondatori
del settimanale d’informazione cultu-
Figura femminile, xilografia rale La Giostra, dell’associazione Laus

ITALO ZETTI 53
B&B Hotels
Italia

Settima tappa del B&B Hotels Road Trip:


a Padova per un tuffo nella piscina più
profonda al mondo
di Francesca Vivaldi

Q uesto settimo capitolo del mio


diario nasce dalla passione per
la subacquea, che mi ha porta-
B&B Hotel Padova. Una struttura acco-
gliente con camere spaziose, dotate di
ogni comfort. C’era pure la Chromecast
me chicche. Addirittura prodotti beau-
ty e kit cortesia. La mattina successiva,
dopo la colazione in hotel, sono parti-
ta a Padova e, per la precisione, a Y-40: in camera con la quale ho potuto vede- ta per questa nuova e tanto attesa av-
la piscina più profonda del mondo. Or- re in streaming l’ultima stagione della ventura. Un’esperienza che desideravo
mai fedele frequentatrice di B&B Ho- Casa di Carta! Una serata all’insegna fare da mesi. Un tuffo dalle vibrazioni
tels e dall’ultima volta socia del B&B del relax, tra serie tv e snack acquista- sensazionali che mi hanno accarezzato
Hotels Club, il super programma fedel- ti al piccolo supermarché nella hall. Uno l’anima e regato un ricordo che rimarrà
tà della catena, decido di soggiornare al shop dove si possono trovare tantissi- indelebile nel mio cuore.

Foto courtesy Pressmare.it

54 PADOVA
B&B Hotels

D
estinazioni, design, prezzo.
B&B Hotels unisce il calore e
l’attenzione di una gestione di
tipo familiare all’offerta tipica di una
grande catena d’alberghi. Un’ospitali-
tà di qualità a prezzi contenuti e com-
petitivi, senza fronzoli ma con una forte
attenzione ai servizi. 38 hotel in Ita-
lia. Camere dal design moderno e fun-
zionale con bagno spazioso e soffione
XL, Wi-Fi in fibra fino a 200Mega, TV
40”con canali Sky e satellitari di sport,
cinema e informazione gratuiti. Inoltre,
grazie ad una partnership esclusiva con
Samsung, nei B&B Hotels sono presen-
ti Smart TV che offrono un servizio di
e-concierge per scoprire la città a 360°.
Vivi l’Italia come mai avevi fatto prima.
E’ questo il momento di viaggiare.

hotelbb.com

PADOVA 55
Firenze
Mostre

Centro Espositivo Culturale San Sebastiano


Grande successo per la seconda mostra promossa dalla
sezione artistico - culturale dell’ANSPI di Sesto Fiorentino
di Alessia Nardi

S
abato 21 settembre si è inaugura- zione sociale, la mostra è caratterizzata commistione di immagini che raffigura-
ta presso il Centro Espositivo Cul- da opere che abbracciano diversi gene- no le differenti espressioni della realtà
turale San Sebastiano la seconda ri artistici, dalla fotografia alla stampa, quotidiana insieme alla raffigurazione di
mostra, per l’anno 2019, di arti visive dalla pittura figurativa a quella astratta. monti immaginari. La semplicità e fami-
dei soci ANSPI, settore arte e cultura. Le opere esposte affrontano temi diffe- liarità della rappresentazione degli scor-
Come in occasione della prima esposi- renti e la mostra si presenta come una ci casalinghi si unisce all’introspezione
dei ritratti, all’elegan-
za delle nature morte e
alle istantanee di viag-
gio che ci proiettano in
paesi lontani ed esoti-
ci, il tutto si armoniz-
za perfettamente con
la figurazione di luo-
ghi magici e fantastici.
Quest’ultimi sono tal-
volta solitari e disabi-
tati talaltra popolati da
figure, i cui volti affio-
rano direttamente dalla
linea e dal colore, qua-
si avessero la volon-
tà di creare un dialogo
con l’osservatore inva-
dendone lo spazio.
Una panoramica della Sala San Sebastiano con le opere in mostra

Sponsor della manifestazione:

La storica dell'arte Alessia Nardi

56 CENTRO ESPOSITIVO CULTURALE


Foto di gruppo degli artisti che hanno preso parte alla mostra

Il Centro Espositivo Culturale San Sebastiano


di Fabrizio Finetti

I
l 21 settembre è ripartita, dopo la solo nove mesi di attività, l'as-
pausa estiva, l’attività del Centro sociazione può annoverare tra i
Espositivo e Culturale Sala San suoi iscritti nomi come Gualtiero
Sebastiano (piazza della Chiesa 84, Risito, Primo Spensierati, Valter
Sesto Fiorentino) con una mostra col- Figoni, Felice Giannelli, Andrea
lettiva. Il centro espositivo, adiacente Mattolini, Sergio Billeri, Massimo
alla Pieve di San Martino, fa parte del Pancani, Giovanna Lombardi, Loren- gei & Biancalani, Carlo Ciolli, Vinicio
ramo artistico culturale dell'associa- zo Danzi, Ledo Fabbri. Molti sono quelli Giachetti, Orazio Guerra, Claudio Sor-
zione ANSPI di Sesto ed è presieduta che, oltre a praticare la pittura, scrivono ge, Gianni e Fabio Cavicchi, Focardi
da don Daniele Bani, con la vicepresi- racconti e testi di poesia, come Guido & Cerbai, Fausto Pizzalis, Giuseppe
denza di Simone Mannini, la direzio- Nardi, Fabrizio Finetti (Finaù), Rosan- Sozzi, Luciano Pugliese, Marco Con-
ne artistica di Fabrizio Finetti e Felice na Boddi Bronzi, Anna Maria Pacchet- ti, Sandro Pecchioli, Massimo Bosi e
Giannelli e il contributo storico - cri- ti, Gianni Calamassi, Julius Camilletti Barbara di Alfieri Auto. Lo scorso 5
tico di Alessia Nardi. Il centro è na- (JulCam), Lidia Atzori, Silvana Cipria- ottobre ha preso l’avvio l’iniziativa Gli
to per offrire uno spazio dove poter ni, Rosita Comparini, Miriam Ferretti. autori ci raccontano con la giornali-
esporre le opere del proprio inge- Non manca la fotografia, degnamente sta e scrittrice Alessandra Bruscagli
gno e proporre tutto ciò che riguarda rappresentata dai soci Alessandro Ban- e l’attore Alessandro Calonaci. Gli in-
la letteratura e il teatro, quest’ultimo chelli, Simone Rossi e Umberto Bian- contri proseguiranno con altri illustri
diretto dall’attore e direttore artistico chini. Sono attivamente presenti anche personaggi della cultura.
Alessandro Calonaci. Fanno parte di due appassionate d'arte come Maria
questo nuovo ramo dell’associazione Rosina Danzi e Paola Turchi. Ricordia- Per iscriversi all’associazione o per
molti pittori e diversi scrittori e poe- mo che l'associazione e le attività del informazioni sulle iniziative:
ti, alcuni dei quali hanno scelto di far settore artistico culturale sono aper- + 39 338.5252537 (Fabrizio Finetti)
parte dell'associazione anche se risie- te a tutti. Un ringraziamento va anche fab.finetti@hotmail.com
dono distanti da Sesto, come Danella ai sostenitori dei vari progetti: Vincen- + 39 349.6062629 (Felice Giannelli)
Fabbrini di Abbadia San Salvatore sul zo Cannova, Filippo Li Volsi, Giovanni giannelli.felice@yahoo.it
monte Amiata, Simona Tesi di Pisto- Landi, Romano Traversi, Antonio Ama- Sala San Sebastiano Centro Espo-
ia e l’americano Matthew Bates. Dopo tulli, Sergio Viti, Stefano Petrucci, Rau- sitivo Culturale

CENTRO ESPOSITIVO CULTURALE 57


Eccellenze toscane
in Cina
A cura di
Michele Taccetti

China 2000 srl


Un modo innovativo di introdurre giovani laureati
e professionisti alla conoscenza del grande
paese asiatico
di Michele Taccetti

D
al 1998 China 2000 srl svol- Milano, Camera di Commercio di Firen- economiche sul grande paese asiati-
ge anche attività di formazione ze e di Bologna, CNA Forlì, CNA Prato, co anche le esperienze e testimonianze
per le piccole e medie imprese Università di Firenze; negli stessi anni pratiche che, unite alla teoria, costitui-
che intendono competere con il merca- China 2000 srl svolge realizza interven- scono la chiave di volta per la completa
to cinese: nel corso di questi vent’anni, ti formativi “simmetrici” in Cina pres- lettura del paese. Per illustrare un paese
tale attività si è affinata ed è diventata so la Shanghai Garment Association e il complesso, in continuo cambiamento e
per le aziende che se ne sono avvalse Suzhou No.1 Hospital. L’aspetto forma- di difficilissima lettura come la Cina, il
un valido supporto all’attività consulen- tivo riveste un ruolo fondamentale per formatore deve difatti avere anche una
ziale. L’attività formativa nasce in colla- preparare giovani o manager aziendali esperienza commerciale e di vita quo-
borazione continua con un’importante ad affrontare il mercato cinese, tuttavia tidiana: solo chi ha conosciuto e spe-
scuola di formazione di Reggio Emilia i corsi usualmente reperibili sul mer- rimentato il cambiamento epocale che
presente su scala nazionale (IFOA) e si cato sono gestiti da docenti che hanno la Cina ha avuto negli ultimi trent’anni,
sviluppa in seguito con incarichi confe- una buona preparazione teorico-com- può testimoniarne la costante evoluzio-
riti all’amministratore unico della China merciale oppure storico-culturale, ma ne, utile per leggere e capire le strate-
2000 srl, tra l’altro, da ICE, Toscana Pro- che raramente sono in grado di unire gie future. L’esperto formatore della
mozione, Regione Sicilia, Politecnico di alle nozioni teoriche, culturali e macro- Cina è quindi un soggetto maturo, pro-

Vista notturna di Shangai, dove si svolge gran parte dell'attività di China 2000

58 CHINA 2000 SRL


culturale con la Ci- menti fondamentali della cultura cinese,
na, necessario per analizzano le problematiche socioeco-
sviluppare poi rap- nomiche del paese per poi proporre le
porti commerciali o strategie per la trattativa commerciale
istituzionali, e che e suggerire gli strumenti per un corret-
talvolta hanno uti- to approccio al mercato. Con altri mo-
lizzando strategie di duli più specifici vengono approfondite
dialogo diverse. Gli le tematiche merceologiche o settoria-
Stati Uniti, ad esem- li, come ad esempio: food&beverage,
pio, hanno sfruttato fashion, machinary, turismo, arte, lo-
il forte legame po- gistica, certificazioni import ed export,
litico con Taiwan, retail, con i relativi aspetti commerciali,
Michele Taccetti, amministratore di China 2000, a Shenzhen in Cina nel 2015 la Francia ha inizia- amministrativi, legali, burocratici. L’a-
to a relazionarsi con spetto innovativo della proposta for-
la Cina già dagli an- mativa di China 2000 srl è sicuramente
ni ’20 creando im- quello di collegare l’esperienza formati-
portanti rapporti fra va teorica in aula con quella pratico-o-
le Università, mentre perativa in azienda (in Italia, ma anche
l’Inghilterra ha avuto in Cina) utilizzando così le competenze
il vantaggio di con- acquisite per la realizzazione di progetti
trollare Hong Kong, in corso di svolgimento o sviluppando-
porta d’ingresso alla ne di nuovi a fronte di opportunità reali.
Cina, per oltre cen- Questo permette ai partecipanti di ave-
to anni fino al 1997. re vantaggi concreti ed immediati: per
L’Italia ha fatto regi- il neolaureato di calarsi immediatamen-
strare il consueto ri- te in una realtà commerciale ed avere la
La sede IFOA di Reggio Emilia, importante scuola di formazione che tardo rispetto alle possibilità di accrescere le proprie co-
collabora con China 2000 altre potenze mon- noscenze e quindi trovare opportuni-
diali. Per troppo tà di lavoro, mentre per il manager di
fessionista o imprenditore, in possesso tempo il nostro paese non ha curato l’a- concretizzare o finalizzare progetti com-
di nozioni storico-culturali del sud est spetto culturale-formativo con il gran- merciali nel proprio ambito lavorativo.
asiatico, che ha avuto esperienze com- de paese asiatico seppure ci fossero Per tutti la formazione diventa una ve-
merciali o professionali con la Cina, che buone relazioni diplomatiche e fosse- ra opportunità commerciale per costru-
ha vissuto o trascorso lunghi periodi in ro presenti in Cina alcune importanti re- ire il proprio futuro.
questo paese e che possa quindi cono- altà industriali nazionali sin dall’inizio
scerne gli aspetti più profondi, senza delle relazioni diplomatiche fra i due pa-
tuttavia non aver perso i legami con il esi. E’ alla luce di questo contesto che
mondo occidentale. si colloca la proposta formativa di Chi-
In genere queste figure professionali na 2000 srl che rappresenta un mix fra
provengono da quei paesi come Fran- formazione, consulenza e approccio
cia, Stati Uniti, Inghilterra, Olanda, commerciale. Il corso, rivolto a giova-
Germania, Australia, Giappone che sto- ni o neolaureati, professionisti e mana- China 2000 Srl
ricamente hanno privilegiato il dialogo ger di azienda, è strutturato in moduli www.china2000.it/formazione
di pochi giorni che introducono gli ele- formazione@china2000.it

Michele
Taccetti

L
aureato in Scienze Politiche con una tesi sugli scambi economici Italia/ Per info:
Cina ed erede della propria famiglia operante con il grande paese asia- michele.taccetti@china2000.it
tico fin dal 1946, assiste da oltre vent’anni le aziende italiane interessa- China 2000 srl
te ad aprire il mercato cinese in vari settori merceologici e, in particolare, alla @Michele Taccetti
promozione del Made in Toscana in Cina. Svolge attività di formazione in mate- taccetti_dr_michele
ria di marketing ed internazionalizzazione ed è consulente per il Ministero del- Michele Taccetti
lo Sviluppo Economico.

CHINA 2000 SRL 59


Architettura
del gusto
A cura di
Elena Maria Petrini

Invito alla formazione e all’assaggio con ONAS


di Elena Maria Petrini / foto courtesy Dario Sarti / Onas

P
arliamo di un invito al nuovo ri esperti, l’analisi sensoriale dei
corso per Tecnico Assaggia- salumi per formulare una valuta-
tore di Salumi previsto per il zione delle caratteristiche organo-
mese di novembre che sarà articola- lettiche dei prodotti per le aziende
to su tre date (9-23-30/11/2019 ore produttrici e dei consorzi di tute-
9:00-14:00) organizzato da ONAS, la, ma anche degustazioni guidate
(Organizzazione Nazionale degli As- per consumatori ed operatori del
saggiatori di Salumi fondata il 19 ot- settore per promuovere la cono-
tobre 1999) senza finalità di lucro scenza e la valorizzazione dei pro-
presso la CCIAA di Cuneo presiedu- dotti tipici legati al territorio.
ta dalla dottoressa Bianca Piovano. Per partecipare al primo modulo
ONAS si prefigge di promuovere e del corso organizzato a Poggibon-
diffondere la cultura del salume ita- si dal referente tecnico della To-
liano, dall’allevamento alla macella- scana Dario Sarti.
zione delle carni, corsi di formazione, Per contatti:
aggiornamento e specializzazione re- Dario Sarti
alizzati su tutto il territorio nazionale. + 39 327 0605288
Esegue, con panel di assaggiato- toscana@onasitalia.org

A Firenze, due degustazioni ANAG e un aperigrappa


nello showroom Schmidt
Testo e foto di Elena Maria Petrini

P
arliamo di due degustazio- bland3, insieme a Mario Famà, coordi- stina Matteucci a Firenze, in siner-
ni promosse da ANAG, in si- natore del comitato tecnico di Le Cigaró gia con Teleregione Toscana CH 86 e
nergia con Le Cigaró Cigar Gentlemen’s Club Firenze. Ancora Mar- l’associazione Toscana Tumori, do-
Club di Firenze, all’interno della ma- cello Vecchio, questa volta però con il ve è stato possibile degustare dei
nifestazione Caruso Wine & Food barman ABI Professional Massimiliano cocktail a base di grappa in abbi-
Summer Festival, ideata e prodotta Liuzzi, ha organizzato un aperigrappa namento ai piatti gourmet realizzati
dall’associazione culturale Promowi- presso lo spazio Schmidt, showroom nelle splendide cucine Schmidt.
ne e da Firenze Spettacolo e coor- di cucine e soluzioni per la casa di
ganizzata dal Museo Caruso con il proprietà di Stefano Rossini e Cri-
Patrocinio del Comu-
ne di Lastra a Signa
e dalla Presidenza
del Consiglio del-
la Regione Toscana.
Le due degustazio-
ni, guidate dal presi-
dente Toscana ANAG
(Assaggiatori Grappa
e Acquaviti) Marcel-
lo Vecchio e dal som-
melier AIS Paolo Bini
hanno proposto abbi- Da sinistra, Massimiliano Liuzzi con lo staff di Cucine Schmidt Ges- Da sinistra, il presidente ANAG Marcello Vecchio
namenti di vino a piat- sica Fibbi, Stephane Marquette e Marianne Volpelier e i proprietari con Mario Famà, coordinatore del comitato tec-
ti gourmet e di grappa Stefano Rossini e Cristina Matteucci, Marcello Vecchio, Giovanna nico di Le Cigaró Gentlemen’s Club Firenze
al sigaro toscano XXL Bruscoli dell’Associazione Tumori Toscana e Claudio Palomba

60 ONAS
Architettura
del gusto

Certificazione Vegan per


l’azienda Toscana Le Vigne
di Elena Maria Petrini / foto Maurizio Mattei e Marco Pettini
re i terreni con le culture che organolettiche qualitative del chic-
leguminose che la tecni- co di grano utili per la conservazione e
ca del “sovescio” per tra- la quantità della parte integrale, maci-
sferire azoto fissatore nel niamo anche il germe. La macinatura
terreno e impiegando an- è diversa in base all’utilizzo: ad esem-
che semi che garantiscono pio, la tipo 2 è una farina adatta tra l’al-
una produzione di altissima tro per tortelli e crostate». Dall’iniziativa
qualità anche in condizioni dei due figli, Marco e Matteo, è nato an-
estreme. Con le loro scel- che un nuovo progetto per la produzio-
te innovative ed i circa 170 ne di miele. L’azienda produce, inoltre,
ettari, di cui 8,5 a vigneto, un olio extravergine di oliva, un blend
14 ad oliveto ed il restan- e tre monovarietali da olivastra seg-
te a seminativo per i grani gianese, tipica dell’Amiata, moraiolo e
antichi, cereali e legumi, ri- leccino. Ricordiamo tra le certificazio-
escono a produrre un’ec- ni, quelle per i prodotti biologici per
cellenza tutta italiana per il Giappone (JAS) e per gli Stati Uni-
ottime degustazioni di far- ti (NOP). Una riconosciuta e altissima
I prodotti biologici dell'azienda ro decorticato, semi di lino, qualità che si può apprezzare appieno
cece piccino e lenticchie. A nella degustazione di cereali, legumi,

U
n’altra certificazione merita- questo proposito, Marco, figlio dei tito- olio e vino (con il supporto dell’enologo
tissima per l’azienda Le Vi- lari anche lui impegnato nella gestione Gabriele Gadenz, tra i migliori interpreti
gne di Montenero d’Orcia, ad dell’azienda, racconta:«Dai cereali ma- del Sangiovese), contornati dalla bellez-
una quarantina di chilometri da Gros- cinati a pietra si producono anche le za del paesaggio e accompagnati dalla
seto, dove i coniugi Chiara Bartolini e farine di grano duro come il Senatore squisita ospitalità della famiglia Barto-
Andrea Pettini, dopo aver rilevato l’a- Cappelli e di grano tenero come il Gentil lini-Pettini. 
zienda di famiglia insieme ai figli Marco Rosso, una varietà di grano molto anti-
e Matteo, sono stati premiati per il lo- ca di origine autoctona dalla quale de- Per info e visite in azienda: 
ro grande lavoro e l’impegno nel realiz- rivano diverse tipologie di pasta lunga Marco Pettini 
zare prodotti biologici, ma non solo. La e corta (fusilli, pici, taglietelle e gigli, +39 3294551892
certificazione Vegan, infatti, viene con- ndr). Produciamo tre tipologie di farine info@aziendalevigne.com
ferita anche per il non utilizzo di con- da semi di grano tenero antico e maci-
cimi di origine animale, applicando sia nato a pietra; per non scaldare la farina,
la rotazione quadriennale per arricchi- e quindi preservare tutte le caratteristi-

La famiglia Bartolini-Pettini: da sinistra, Marco, Chiara, Andrea e Matteo insieme all’enologo Gabriele Gadenz Il Vermentino

VIGNE DI MONTENERO D’ORCIA 61


Mostre in
Italia

Tre mostre a Fano, Pesaro e Urbino per celebrare


Leonardo, Vitruvio, Raffaello e Raffaellino del Colle
di Elena Maria Petrini / foto Elena Maria Petrini, Luigi Angelucci e courtesy Alessandra Zanchi
(ufficio stampa Sistema Museo)

D
opo il successo delle mostre questa mostra è possibile am-
Rinascimento Segreto (2017) mirare la ricostruzione virtuale
e Rossini 150 (2018) e in oc- della Basilica vitruviana e delle
casione dei 500 anni dalla scomparsa macchine Leonardiane come la
di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio balestra gigante interattiva, l’o-
(nel 2020), i Comuni di Fano, Pesaro dometro e l’orologio ad acqua.
e Urbino hanno condiviso di concerto L’evento espositivo è a cura di
tre mostre con il contributo della Re- Francesca Borgo, docente al-
gione Marche, dei comitati naziona- la St. Andrews University (la
li per la celebrazione dei 500 anni dalla più antica università scozze-
morte di Leonardo da Vinci e Raffael- se), Guido Beltramini, docente
lo Sanzio, del Centro Studi Vitruviani e direttore del Centro Interna-
di Fano, dell’Ente Olivieri - Biblioteca zionale di Studi di Architettu-
e Musei Oliveriani e dell’organizzazio- ra Andrea Palladio di Vicenza,
ne curata da Sistema Museo. La mostra e Paolo Clini, ordinario all’Uni-
di Fano, nel Museo del Palazzo Mala- versità Politecnica delle Marche
testiano, è dedicata a Leonardo e Vi- (Dipartimento di Ingegneria Ci-
truvio: oltre il cerchio e il quadrato ed vile, Edile e Architettura di An-
affronta il polimorfo rapporto fra Leo- cona). La mostra al Palazzo
nardo (1452-1519) e il De Architectu- Mosca di Pesaro, intitolata
ra di Vitruvio (I secolo a.C.), proprio a Agostino Iacurci. Tracing Vitru- Il professore Paolo Clini insieme al vicepresidente del Centro
Fano, luogo dell’unica basilica realizza- vio. Viaggio onirico tra le pagi- Studi Vitruviani di Fano Dino Zacchilli all’interno del chiostro
ta dall’architetto romano (o forse fane- ne del De Architectura e curata della Chiesa di Sant’Agostino
se) Marco Vitruvio Pollione nel centro dal direttore artistico Marcel-
storico, sotto le fondamenta dell’at- lo Smarrelli con la consulenza scien- di Vitruvio con installazioni policrome
tuale Chiesa di Sant’Agostino. Oltre tifica di Brunella Paolini, vede l’artista ed elementi architettonici dai forti effet-
ai cinque manoscritti del Codice Atlan- contemporaneo Agostino Iacurci im- ti chiaroscurali. Infine, quella al Palazzo
tico in cui viene nominato Vitruvio, in pegnato a rivisitare il De Architectura Ducale di Urbino, intitolata Da Raffael-
lo. Raffaellino del Colle con la curatela
di Vittorio Sgarbi, approfondisce l’at-
tività dell’artista biturgense discepolo
del grande Raffaello Sanzio, restituen-
dogli la giusta importanza nella storia
dell’arte. Spiega a questo proposito il
professor Sgarbi:«Abbiamo concepito
una mostra monografica come quelle
di nuova invenzione, dedicata a un in-
tellettuale, scrittore, amico di Raffaello:
Raffaellino del Colle, pittore nato a San-
sepolcro, ma pronto, già giovanissimo,
a sentire lo spirito di Raffaello trovan-
dosi con lui a lavorare nelle stanze va-
ticane nel 1517. Spero sia l’occasione
per mostrare un grande artista marchi-
giano, pittore inedito, bello e luminoso,
come all’inizio del secolo avvenne per
Lotto». Le tre mostre rimarranno aperte
Il professor Vittorio Sgarbi fino al 13 ottobre prossimo.

62 LEONARDO, VITRUVIO E RAFFAELLINO


GRAN CAFFÈ SAN MARCO

Un locale nuovo e poliedrico, con orari


che coprono tutto l’arco della giornata.
Perfetto sia per un pranzo di lavoro che
per una cena romantica o per qualche
ricorrenza importante

Piazza San Marco 11/R - 50121 Firenze

+39055215833
www.grancaffesanmarco.it
Una banca coi piedi
per terra, la tua.
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