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Esche per la pesca in mare

Le esche si basano su due aspetti principali: l'odore e la luminescenza. L'odore, o meglio i grassi oleosi si
diffondono con la corrente creando una forma di richiamo, fra le esche odorose possiamo includere le
sardine, i muggini, e tutti gli anellidi che contengono liquidi, la capacit di un'esca di rendersi
luminescente efficace invece soprattutto con mare calmo, quando le correnti non trasportano gli odori,
tra le esche luminescenti, le principali sono la seppia ed il calamaro, come i pesci si dividono in predatori
e grufolatori, anche le esche sono divise in generiche e specifiche.

Generiche

Calamaro e
Seppie
Muggine

Le Esche del SurfCasting

Specifiche
Granchio
Murice

Anguilla

Fasolare

Bibi

Patella

Cannolicchio
Altri Anellidi
Sardina

Cozza

Oloturia

SARDINA
E' l'esca principe del Surfcasting, ottima da usare soprattutto nel periodo ottobre-dicembre e in estate
come richiamo, costa poco, qualche euro per kilo. La lunghezza giusta intorno ai 12 cm, in modo da
poterla innescare intera, a filetti o solo la testa (il filetto il modo pi utilizzato).
Per l'innesco si dispone la sardina su di un piano, e con una lama ben affilata si ottengono due filetti di
circa 6 cm a partire dalla coda, si buca con l'amo la parte pi larga e si dispone l'amo longitudinalmente
al filetto con la punta verso fuori (esterna al filetto), oppure con la pelle verso l'esterno (ottimo
soprattutto al tramonto per via del riflesso che lo fa sembrare un pesce in difficolt), con l'uso del filo
elastico, si avvolge il tutto creando un rotolo, molto resistente, una variante prevede un pezzo di
polistirolo da mettere nel filetto, vola benissimo, e sopporta frustate incredibili, ma la sua durata in acqua
breve, perch perde molto velocemente l'odore, ed anche se l'innesco perfetto, bisogna cambiarlo
almeno ogni mezzora (si tasta il filetto con i polpastrelli delle dita, se non unge va cambiato).
Questo tipo d'innesco letale con tutti i predatori, dal grongo, al sarago o alla famigerata spigolona.
L'amo deve essere a curva stretta e con gambo lungo (acciaio o carbonio) della misura minima del n4 in
modo da facilitare l'ingoio dello stesso.
Il terminale migliore lo short rovesciato di diametri non troppo bassi (0.26 minimo), se il mare mosso
si usano ami storti, perch il pesce mangia a strappo e difficilmente ingoia, il terminale migliore il Paternoster con braccioli dello 0.40 di 30 cm massimo.
La testa s'innesca facendo passare l'amo fra gli occhi e fuoriuscire sul dorso dietro la scatola cranica. Un
altro innesco si ottiene tagliando la testa,infilando da qui un ago da sarda che va fatto fuoriuscire dalla
coda, poi agganciamo il finale alla clips si tira l'ago che trasciner il filo fuori della coda, si fa entrare il
gambo dell'amo nella polpa e si fa un "nodo parlato" intorno alla coda con il finale, infine si lega il capo
libero alla girella del trave.
MUGGINE
E' l'esca per insidiare il grosso predatore (spigola, grongo, palombo, ombrina, dentici, lecce, ricciole,
serra, razze). Pu essere usato vivo, oppure come la sardina a filetti che sono pi grossi e consistenti
(vanno prima squamati), ed invece del filo elastico, si usa uno 0.18, visto che le carni sono pi dure.
Per innescarlo vivo, si prende un cefalo (20 cm) e si innesca sul dorso appena dietro il capo non troppo in
profondit per non ridurne la vitalit, se c' un predatore in giro, non passeranno pi di venti minuti e
avremo una bella spigola sul bagnasciuga.

ANGUILLA
Abbastanza usata in prossimit delle foci, si utilizza solo viva, ha un'enorme resistenza, anche al lancio,
la misura ideale intorno ai quindici centimetri e si innesca passando l'amo sottopelle a 7 centimetri dalla
coda, in modo da evitare al minimo i grovigli,si usano dei Longarm con ami storti, ed ogni tanto si opera
un piccolo recupero, perch l'anguilla tende ad infilarsi sotto la sabbia, per evitare questo, s'inserisce un
bel galleggiante a circa 2/3 del terminale.
SEPPIE
E
CALAMARI
Nei mesi freddi (dicembre-febbraio), se si va a caccia di predatori, meglio utilizzare come esca i
cefalopodi, contrariamente a quanto si pensa, il calamaro non brilla di luce propria, il fenomeno causato
da batteri bioluminescenti costituenti il plancton che, irritandosi in seguito ai movimenti oppure
riproducendosi velocemente e cibandosi del calamaro stesso conferiscono al cefalopode luminosit anche
dopo morto e fuori dell'acqua producendo una luce,verdastra, questa rappresenta un richiamo visivo
invincibile.
I cefalopodi si possono innescare a coda di rondine, ottima per la Spigola, meno per il Sarago oppure in
maniera elicoidale o lineare, passando l'amo all'interno delle carni.
Le trance hanno una larghezza di un centimetro e una lunghezza variabile a volont, se la corrente
forte si utilizza l'innesco lineare (una trancia al cui interno fatto passare l'amo), se la corrente debole,
preferibile l'innesco elicoidale ( l'amo entra ed esce dalla trancia pi volte) per avere una mobilit
maggiore.
L'innesco a coda di rondine si ottiene tagliando un lato della trancia (dove ci sar la punta dell'amo) in
modo da formare due punte, un altro ottimo innesco, quello dei due tentacoli (grinfioni) del calamaro.
Si utilizzano generalmente ami a gambo lungo e non troppo grossi, per migliorarne la resistenza nel
lancio, si fa qualche giro di filo elastico in prossimit dell'occhiello dell'amo.
MURICE
E' una specie di lumacone contenuto in un guscio durissimo, ed ottimo per Orate e Saraghi, un'esca
robusta, adatta anche ai lanci pi forti e pu essere usata anche surgelata.
S'innesca direttamente sulla spiaggia, rompendo con un martello il guscio e infilando un amo storto n1
nel piede (la parte dura) e nascondendolo poi nella parte morbida, molto spesso si utilizzano sino a tre
murici sullo stesso amo. Si utilizzano Longarm bassi che daranno gran mobilit e faranno lavorare il
murice sul fondo.
GRANCHIO
E' un'esca importantissima, tra le migliori, ma spesso sottovalutata,basta aprire qualsiasi pesce
d'opportune dimensioni e si scoprir nelle loro pance alcuni granchi chiari che si trovano sul bagnasciuga.
Costa zero euro e si procura direttamente sulla spiaggia legando le interiora di un pesce oppure una
sardina su un pezzo di cannuccia che sar infilata sulla sabbia dove il mare arriva e non arriva.
Controllando di tanto in tanto cattureremo granchi ogni volta.
Si pu innescare in due modi, o si passa l'amo storto tra le due giunture delle zampe laterali dopo aver
tolto le chele, oppure senza togliere n zampe n chele, s'incastra un amo di misura adeguata al
granchio, sotto il carapace longitudinalmente (la punta dell'amo gli capiter vicino la bocca), con il filo
elastico poi si effettua una legatura dell'amo e del carapace insieme orizzontalmente, stando attenti a
lasciare due zampe da una parte e due zampe dall'altra della legatura.
Molto resistente al lancio, non s'intacca in nessuna maniera la sua vitalit,e sar impossibile per lui
insabbiarsi (a patto di aver rimosso precedentemente le due zampe a forma di pala), un esca molto
gradita soprattutto dalle Orate, ma anche a mormore grandi e Spigole di qualsiasi dimensione,
naturalmente non teme attacchi da altri granchi. Si utilizzano Longarm dello 0.23-0.26
CANNOLICCHIO
E' un'esca ottima soprattutto in primavera con mare poco mosso e soprattutto quando l'acqua del mare
non molto trasparente, infatti il colore bianco delle sue carni un richiamo in queste situazioni, ottimo
soprattutto in Sardegna e Corsica, dove gradito a tutte le specie come orate, mormore, saraghi,
ombrine e razze, sembra un coltello a serramanico, e per innescarlo, bisogna privarlo del guscio ed
utilizzare il piede (bianco), s'innesca come un verme, con l'aiuto dell'ago provvedendo prima di passarlo

sull'amo rendendolo pi consistente con qualche giro di filo elastico assicurandosi infine che il piede
corrisponda alla punta dell'amo.
Da preferire il suo utilizzo fresco, pu essere anche surgelato, avendo cura di scottarlo per una 20 di
secondi in acqua salata e preoccupandosi poi a richiudere le valve che tendono ad aprirsi, unendoli
nuovamente in mazzetti da 10 pezzi che stringeremo insieme con un elastico mantenendoli poi nel
congelatore.
BIBI
Ottimo soprattutto per Orate e saraghi, con mare poco mosso o mosso. Ha un ottimo potere attirante
grazie al liquido che contiene. da preferire quello di piccole dimensioni.
Va innescato su ami a gambo dritto, con una curva abbastanza larga (minimo n4) da facilitare il
trasferimento dall'ago all'amo, importantissimo ridurre la perdita del prezioso liquido durante la fase
d'innesco. Sopporta i lanci potenti e raramente teme l'attacco di granchi. Non si conserva facilmente. Il
bibi richiede spesso lo Short rovesciato.
OLOTURIA
Vive vicino agli scogli ed assomiglia ad un cetriolo di colore scuro, per innescarlo bisogna aprirlo, togliere
il dentro e con un coltello affilatissimo staccare la parte bianca, poco consistente che vediamo all'interno,
con quella creeremo dei bocconi che saranno irresistibili per Saraghi e Orate. Si usa su qualsiasi
terminale.
FASOLARE
E' un bivalve racchiuso in una grossa conchiglia con all'interno una lingua rossa. abbastanza robusta ed
gradita da qualsiasi sparide, ma anche dalla spigola e dall'ombrina, ha un sapore fortissimo, ed quindi
da utilizzare prevalentemente con mare mosso, si innesca privandola delle valve e nascondendo l'amo
storto nelle sue carni che possono anche essere sezionate, ottima tutto l'anno, per difficile da trovare.
Funziona con terminali corti.
COZZA
Appetibile da Saraghi e Orate, s'innescano privandole delle valve e nascondendo l'amo nel suo
muscolo,oppure si usano degli mosse ingannevoli. Si apre la cozza, s'infila l'amo nel muscolo usando
anche altre cozze sgusciate in modo da aumentare l'inganno, si chiude il tutto con alcuni giri di filo
idrosolubile, si lancia, il filo si scioglie, la cozza si apre e le Orate se ci sono, non mancheranno di
abboccare all'inganno. Si usano terminali molto lunghi e ami storti.
PAGURO
E' un'esca generica, facilmente reperibile, specie d'estate e graditissima a molte specie, gli sparidi in
primo luogo, i suoi habitu sono infatti l'orata, il pagello, il sarago e forse meno la mormora, e' un'esca
che d il meglio con mare non troppo mosso e sul misto.
Le orate preferiranno sicuramente quelli pi grossi, anche di 6/7cm sgusciati, mentre gli altri pesci non
dubiteranno nemmeno con esemplari di misura pi ridotta, 2/3cm bastano, va estratto dalla conchiglia
che lo accoglie con delicatezza e innescato dall'addome rigorosamente su robusti ami storti a gambo
corto, e montato su terminali preferibilmente lunghi.
MURIDDU
Verme d'allevamento, distribuito in scatolette di 10 esemplari circa, robusto ed efficace, appetito
soprattutto dalle mormore,anni fa era sicuramente il pi usato, attualmente molto meno, forse perch
non pi bello come prima. Non serve l'ago per innescarlo, ma preferibile usarlo.
OPHELIA
o
BOTTACCIOLO
E' un verme tozzo di colore rosso violaceo multicolore, con screziature color verde metallico che abita
nella sabbia del bagnasciuga, potendo raggiungere la lunghezza di una decina di cm, un'esca delicata,
ma semplicissima da trovare in caso di necessit.
Molto gradito da mormore e ombrine, necessario innescarne anche 5/6 per volta con aghi molto sottili e
sostituirli abbastanza spesso.

COREANO
Non un'esca molto appetita per il suo odore e sapore, la sua unica caratteristica positiva la sua
eccezionale mobilit, che in certe situazioni lo fanno scambiare facilmente per un'anguilla o per un altro
pesce dai predatori, quasi del tutto inutile se presentato a fondo, offre se presentato su uno short
rovesciato con un flotterino sul bracciolo con mare increspato (lecce stella e aguglie) o mosso (spigole),
va innescato solo per pochi centimetri e a partire dalla testa, intero, lasciando un lungo scodinzolo libero
dall'amo, che potr essere un Gamakatsu 120N o un Aberdeen leggero piccolo, purch non ne avvilisca la
mobilit, nelle misure dal 6 al 10 secondo la taglia dei vermi e dei pesci.
AMERICANO
Verme molto sanguinolento, lungo, dotato di una testa retrattile, per innescarlo bisogna infilare l'ago
nella testa quando questa esce (attenti perch morde), abbastanza resistente, ottimo nel periodo
autunnale e invernale,in alcuni periodi, sembra che le Orate mangino solo lui. Costa circa 60cents a
verme in scatolette da 4-5 esemplari, si conserva in frigo anche per una settimana.
VERME DI RIMINI
un verme di due tre etti con tanti piedini, che vive in adriatico e che si compra singolarmente. Attenti
alla testa perch se vi morde fa veramente male, s'innesca tagliando il pezzetto che c'interessa dalla coda
e innescandolo sull'amo anche senza ago, luminescente e funziona benissimo specialmente con mare
mosso, grazie alla sua consistenza, manda in visibilio tutti i pesci grossi come orate, spigole, ombrine e
saraghi , si mantiene a lungo anche se gi cominciato.
Data la mole, si utilizzano ami d'acciaio abbastanza grossi, cos il pesce sar spesso grosso.
CORDELLA
Esca estiva, di recente introduzione, di colore rosato e si mantiene a temperature superiori ai 25 gradi,
come il verme di rimini s'innesca a partire dalla coda.
TREMOLINA
Si usa soprattutto in gara nel sottoriva per i cefali oppure a galla per sugheri e lecce.
ARENICOLA
la pi usata in tutta Italia, soprattutto quando il mare non molto mosso, s'innesca con l'aiuto dell'ago,
bisogna prenderla sempre dalla testa (altrimenti si sminuzza tutta), s'inserisce il verme sull'ago dalla
testa, e se lunga (anche 50 cm) si spezza in due o in tre parti, si fa scorrere sull'amo e si lancia senza
alcun problema, perch resistente allo strappo ed sicuramente quella che arriva pi lontano possibile.
Ci si prende di tutto, ottima anche a galla per sugheri e lecce stella con l'ausilio di un flotterino magari
luminoso sul terminale, accanto all'esca, si pu innescare anche a ciliegia realizzando un boccone denso
in prossimit della punta dell'amo, non si pu lanciare per con violenza.
Costa da 60 cent a verme fino a 1,5 euro. E' un'opinione comune che sia scarsamente durevole come
esca, la cosa pi importante non fargli prendere sbalzi di temperatura, e deve mantenersi sempre fra i
14 e i 21 C, fondamentali luoghi come cantine e garage, mai in assoluto il frigo, per trasportarla
dobbiamo usare i frigoriferi portatili che raffredderemo solo d'estate con un pasticca di ghiaccio, che per
non dovr mai venire a contatto con la scatola d'arenicola, altrimenti la uccide.

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