Le Esche/2
Vediamo alcune preparazioni di paste da esca indicate per la pesca al cefalo, ricordandovi che
esistono anche prodotti molto validi già pronti per chi è meno pratico o per chi vuole avere già
tutto pronto. A nostro parere comunque, c'è più soddisfazione a pescare con qualcosa fatta con
le proprie mani!
Pasta Semplice:
Ingredienti: 4 panini all'olio, acqua di mare
Preparazione: Togliamo tutta la mollica dai panini e riuniamoli in una ciotolina. Bagnamo
leggermente la mollica con acqua di mare ed amalgamiamola. Aggiungiamo poco a poco altra
acqua ed impastiamo bene quanto basta ad avere una pasta morbida ma comunque di una certa
consistenza. Essa và innescata a piccole perette sugli ami.
Pasta Carrè:
Ingredienti: 1 pacco di Pancarré, 1 tubetto di pasta da
acciughe, acqua di mare
Preparazione: Per prima cosa và eliminata la scorza del
pane, tagliandola via con un coltello ben affilato; Si
ottengono così tante fette di pane di sola mollica che, a
gruppi di 5/6, vengono immerse in acqua di mare, per circa 5
secondi. Si strizzano per bene con entrambe le mani e si
lavorano bene, amalgamando e impastando fino ad ottenere
una pallina di pasta morbida omogenea.
Eseguire l'operazione con le fette restanti del pane.
Avremo ottenuto cosi 4 o 5 palline di pasta che potranno essere arricchite con la pasta di
acciughe oppure impiegate così come sono.
Per l'innesco, si stacca dalla massa un pezzetto di pasta e la si lavora con le dita, fino a formare
una pallina che viene infilata sull'amo e lavorata ancora, fino a formare una piccola peretta che
nasconde completamente l'amo.
Pasta "Ricca":
Ingredienti: 1 pacco di Pancarré, 200 gr. di pecorino grattuggiato, 2 formaggini, 10 gr. di olio di
conserva di acciughe
Preparazione: Per prima cosa và eliminata la scorza del pane, tagliandola via con un coltello ben
affilato; Si ottengono così tante fette di pane di sola mollica che, a gruppi di 5/6, vengono
immerse in
acqua di mare,
per circa 5
secondi. Si
strizzano per
bene con
entrambe le
mani e si
lavorano bene,
amalgamando e
impastando fino
ad ottenere una
pallina di pasta
morbida
omogenea.
In una ciotola
separata
mettiamo il formaggio grattuggiato, i formaggini e l'olio. Amalgamiamo per bene i componenti fino
ad ottenere una pasta morbida e omogenea. Uniamo a piccoli pezzi le due paste, lavorando bene
la pasta ottenuta per amalgamare bene i componenti.
Questa pasta và bene sia per il porto che per le coste rocciose, dove può far fruttare ache belle
catture di occhiate e salpe e và innescata con piccole perette sugli ami.
La Pastura
Vediamo alcune ricette sia per la pesca in porto che per le coste rocciose:
Preparazione: si mette il pane e la farina di pesce in un secchio e si aggiunge acqua di mare fino
a consistenza pastosa, poi aggiungeremo le sarde con una manciata di sale fino, oppure il
preparato pronto di sarde. Misceliamo ben bene i componenti, aiutandoci magari con un po'
d'acqua di mare. Completiamo con la sabbia, aggiungendone un po' alla volta e se necessario,
bagniamo con altra acqua di mare, fino ad avere una consistenza tale che mantenga la forma,
cioè formando con le mani una pallina essa mantiene la forma, senza sfaldarsi.
Impiego: è la classica pastura da acque portuali, specialmente quelle più interne e profonde,
indicata quando si pesca a fondo. Diminuendo la quantità di sabbia o eliminandola del tutto, si
avrà una pastura adatta per la pesca a mezz'acqua e in superficie. Si consiglia di prepararla al
momento e di lanciare subito 2 o 3 palle di pastura grosse come una palla da tennis e
successivamente continuare la pasturazione con palline più o meno grosse a seconda della
voracità delle prede.
Preparazione: sfaldiamo per bene il pancarrè in poca acqua di mare. In un altro recipiente
mettiamo il pane macinato e la pastura pronta. Aggiungiamo a poco a poco il pancarrè e l'acqua
in cui lo abbiamo sciolto; amalgamiamo per bene, aggiungendo eventualmente poca acqua di
mare. Aggiungiamo insieme le sarde fresche e il sale fino, l'olio e il dado o il glutammato.
Amalgamiamo ben bene il tutto, fino a completa omogeneizzazione di tutti i componenti. Se la
pastura fosse troppo morbida, aggiungiamo eventualmente altra pastura pronta, fino a che
mantenga la forma.
Impiego: è una pastura adatta alle acque più chiare delle zone portuali, per la pesca a
mezz'acqua o in vicinanza del fondo su fondali modesti. Questa pastura esprime il meglio di sé in
estate e in autunno, con le acque più calde. Oltre che i cefali, questa pastura può portarci a tiro di
canna anche boghe ed occhiate, consentendo catture più variegate. Prima di iniziare l'azione di
pesca lanciamo in acqua 2 o 3 palline di preparato, continuando la pasturazione con palline più
piccole ad ogni innesco.
Preparazione: Mettiamo il pane raffermo in acqua dolce la sera prima. Quando siamo arrivati
sulla scogliera, strizziamo per bene il pane e mettiamolo in un secchio. Aggiungiamo le sarde
fresche e il sale fino, amalgamando bene i componenti. Infine aggiungiamo il formaggio. Se la
pastura si presentasse eccessivamente morbida, aggiungiamo poco alla volta, del pane raffermo
tostato e macinato, oppure della crusca, semolino o altri sfarinati assorbenti.
Impiego: adatta ad attirare sia i cefali che altre specie come occhiate, boghe e saraghi. Con
questa pastura pescheremo a mezz'acqua o appena sotto la superficie. Appena pronta, gettiamo
in acqua 3 o 4 palline di pastura grosse come un'arancia, continuando a pasturare con palline più
piccole. E' importante lanciare la pastura alla distanza giusta e a monte della corrente, in modo
che il galleggiante ci peschi in mezzo.
Impiego: Una volta preparata, lanceremo 3 o 4 palle di pastura grandi come una palla da tennis,
continuando a pasturare con palline più piccole. Questa pastura è adatta alla pesca a
mezz'acqua e ci porterà a tiro di canna oltre ai cefali, occhiate e saraghi. Badiamo sempre a
lanciare la pastura alla distanza giusta e a monte della corrente, per fare sempre in modo che le
esche stiano nel mezzo della nuvola di brumeggio.