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STORIA DEL DESIGN APPUNTI 2020

LEZIONE 10 APRILE 2020


I primi progetti architettonici di Behrens hanno una forte connotazione art nouveau che andrà a
scomparire col passare del tempo.

LEZIONE 17 APRILE 2020


http://www.faredecorazione.it/?p=189
L’uomo primitivo inizia a decorare innanzitutto il suo corpo, poi passa alla decorazione di strutture più
complicate, abbellisce gli strumenti che usa per combattere e quindi ricopre di segni qualsiasi cosa abbia
intorno a sé. Le prime forme ornamentali sono quelle che vanno sul corpo e sugli oggetti, se siamo uomini
evoluti dobbiamo abbandonare le tradizioni del passato che non hanno più significato nella realtà attuale.
Loos crede fermamente che nel progresso sia insito un miglioramento dell’uomo in cui ci si lascia dietro
degli aspetti che finiscono ad essere rilegati al passato.

LEZIONE 24 APRILE 2020


https://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus (immagini)
‘’Maledetti architetti’’ fa ironia sull’architettura del 20esimo secolo seguendo l’utopia dell’abitare
trasparente e razionale.
La scorsa lezione si è parlato di ‘’Ornamento e delitto’’ di Loos (1908).
Bauhaus (1919): le vetrate sono esposte a nord. È una scuola disegnata avendo in mente una modernità
molto accentuata e soprattutto condivisa. Il bauhaus partiva da un’idea fortemente interdisciplinare: corso
propedeutico uguale per tutti al I anno, poi nel proseguo degli anni la scelta di laboratori e di corsi si
equivaleva. Tutti i corsi sfociavano nel tema della costruzione e dell’architettura secondo Gropius. Il pittore
formato al bauhaus, come il designer o l’artigiano lavoravano tutti insieme ad un progetto che aveva la sua
sintesi nell’edificio.
Il Bauhaus è una scuola, quindi ha un lato legato all’amministrazione ed ai
rapporti col pubblico. Oskar Schlemmel, il maestro di scenografia teatrale
crea un timbro: stilizzazione che viaggia verso l’astrazione. Linee che si
incrociano solo ad angolo retto ed uso molto cifrato dell’immagine sono
tutti caratteri che testimoniano la fede in una visione immediatamente
concepibile.
Il B. nasce a Weimar ed era anche finanziata da essa. ad un certo punto la
città ha dei dubbi sull’aspetto rivoluzionale della scuola: il bauhaus si
trasferisce così a Dessau.
La vita era condivisa tra studenti e professori. Lo stile è abbastanza asciutto ed efficientistico. Il bauhaus di
Van de Welde ora è uno stile tipicamente geometrico: tetti piatti, finestre a nastro, etc
Il manifesto promozionale del 1925 testimonia il nome del direttore e quello dei professori (Paul Klee,
Laszlo Moholy Nagy e Walter Gropius). Ognuno di loro gestiva un laboratorio. I personaggi più famosi
(Kandinskij e Klee) erano più legati al laboratorio tradizionale della grafica, della pittura e della scienza del
colore. Gli altri insegnanti (Schlemmel etc) erano invece più innovativi nell’insegnamento.
Ora la scuola ha un luogo (Bauhaus Dessau in verticale, con caratteri disegnati
dallo stesso Gropius).
Dopo la fase di Dessau, nel 1932, il bauhaus si trasferisce a Berlino, nel
momento in cui prende il potere il nazionalsocialismo di Adolf Hitler. Questo
abolisce ogni tipo di consultazione democratica, innesca una campagna
antisemita nei confronti della razza non ariana ed anche contro l’arte
d’avanguardia. Il bauhaus si trova al centro di questa polemica. In sé il
bauhaus presentava forti dissidi. Nel 1933 viene fatto chiudere per mano del
governo. Gropius è fuggito precedentemente negli USA. A capo del bauhaus
ora c’è Mies Van de Rohe.
La concezione del Bauhaus è quella che continuano oggi le accademie dei nostri giorni (parte
propedeutica, orientamento, etc.). il bauhaus però voleva unire tutti i rami della sua formazione in un
grande sforzo collettivo. L’esperienza del bauhaus si concilia anche alla tradizione: le insegnanti donne
offrivano infatti corsi di tessitura tradizionale. Moltissime allievi frequentavano lezioni di stampo
‘’femminile’’.

Marcel Breuer
Sedia cesca: le sedie di Breuer sono famosissime in questa stagione
Sedia Wassily: Breuer comincia a usare procedimenti appartenenti a tutt’altro campo. Studia le macchientte
con i quali gli idraulici curvano i cuvi e capisce che la modulazione può risultare utile anche alla
progettazione dei mobili. L’idea del congegno che piega solo ad angolo retto coincide con un’estetica di
tipo industriale. Preferisce infatti gli angoli perfetti, a 45 o 90 gradi. Il mondo industriale sta prendendo il
sopravvento. Da questa idea nascono molti mobili di Breuer.
La poltrona richiedeva una presentazione diversa, più moderna rispetto alle precedenti. La fotografia era
entrata nella pubblicità ma non era ancora il medium prevalente. La ragazza seduta indossa un abito liscio
e spiovente, porta una maschera metallica progettata da Schlemmel che fa di questa ragazza in parte un
essere umano ed in parte un essere robotico, questo comunica la duplicità dell’oggetto. La comodità è data
dalla pelle tesa elasticamente sotto al corpo.
Mies Van de Rohe aggiunge al teorema di Loos il detto ‘’less is more’’. La poltrona Barcellona traduce nella
modernità l’idea di poltrona ottocentesca. Abbiamo due staffe di acciaio flessibile, saldate diagonalmente al
centro che creano un effetto di minima molleggiatura. Seduta senza braccioli ad una piazza e mezza.
Inaugura l’idea di adattare il lusso e l’oggetto dispendioso al look moderno.

Marianne Brandt: lampada da studio

La crisi del ‘29



Mette sul lastrico famiglie di lavoratori e crea una enorme contrazione del mercato negli USA ed anche in
Europa, in particolare in Germania. Da qui avremo l’ascesa del nazismo. La crisi investe anche l’Italia.

LEZIONE 8 MAGGIO 2020


Sono movimenti culturali o associazioni di artisti ed industriali. Quando si parla di art deco ci si trova in
una situazione simile a quella del liberty: la corrente è di tipo globale universalistico. Comprende le arti
figurative, la grafica, il manifesto pubblicitario, le affiches e il design vero e proprio. Nel 1920-30 le
discipline dell’immagine che fanno tendenza inglobano anche cinema e fotografia. L’art deco comprende
anche design e architettura. L’art deco come l’art nouveau ha un forte radicamento in Francia. La
denominazione nasce nel 1925 a Parigi, dove c’è una grande esposizione di arti decorative. Lo stile nasce da
quello che molti designer seguono. Ha in sé una serie di elementi stilistici che si ritrovano nelle
avanguardie del novecento (specie del secondo futurismo, dell’orfismo, reminiscenze del liberty). Dal 1914
al 1918 c’è la grande guerra.
Le Corbusier si è approcciato largamente al design, specialmente nell’arredo d’interni. Lo si potrebbe
quasi considerare un parente del Bauhaus, ammiratore di Loos e di Ornamento e delitto. Nel 1925 presenta
‘’L’esprit nouveau’’, un ambiente perfettamente integrato e pieno di mobili
ideati da LC stesso. Non è un’art deco facilmente conciliabile con lo stile
fortemente ricco e variato, ma una versione geometrizzante che fa la corte
all’industria.
Chaise longue raffinata, semplice e ipertecnologica: tubo curvo d’acciaio, pelle
monocroma. Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand hanno lavorato al mobile.
Poltrona in pelle nera o marrone e divano: novità che LC e Perriand
presentano nella loro attività. Queste sono ancora venduti da Cassina. La casa
diventa anche luogo di lavoro, come un ufficio. Un luogo in cui si vive e si
lavora. In questi open space le divisioni interne sono date dai mobili. La casa immaginata da LC è una casa
con finestra a nastro. Il mobile si colloca al centro della stanza come elemento attivo di congiunzione o
separazione. Per svolgere questo compito esso deve essere modulabile.
Anche i tavoli si fondono alle scrivanie.

Casiers Standard: ‘’cassettoni’’ con dimensioni standardizzate. Il mobile moderno era di colore grigio, panna
o nocciola. Il vecchio mobile da ufficio di lamiera verniciata.
Stream lining è la versione americana dell’art deco europea. Alcuni
tra i maggiori grattacieli di quell’epoca sono degli esempi di art
deco adattata al nuovo mondo. L’architettura fastosa e fantasiosa
(balze) riprende lo stile europeo. Questi due si mescoleranno al
bauhaus, dato che i grandi architetti bauhaus si trasferiranno negli
Stati Uniti

LEZIONE 15 MAGGIO 2020


L’art deco: riassunto. 

anche l’oggetto apparentemente sovradimensionato che indulge al superfluo nella chiave industriale
diventa un oggetto per tutti
Gli anni 90 sono un decennio in cui c’è stato un momento di depressione economica riconfermatro in
conseguenza. Si è ritornato alle forme semplici. Le tecnologie digitali si sono imposte nei campi della
fabbricazione di oggetti (da qui caduta di profitto). Il fatto che un oggetto ci appaia più costoso e coloroato
spesso è un’illusione che a seconda delle mode il designer ci dà. La maturità del design nello stream lining
si raggiunge quando i bisogni vengono suscitati ed imposti nelle persone.
Da pag. 191, L’industria nel design negli USA

Chrysler Building

Si introduce negli anni il fenomeno del trasporto privato (veicoli) ed anche quello dello stream lining
(delineare gli oggetti in modo fluente). La parola prende origine dal comparto dei veicoli.


Alfa Romeo Dinamica (1915)

È una forma che mira ad essere aerodinamica sul modello Zeppelin. Le


cabine dei velivoli erano forgiate in questo modo. Il tema ovoidale si
trova anche in disegni di Da Vinci. La fascinazione del dinamismo nasce
a scopo mirato che poi si espande al di fuori di esso. Un’auto come
questa rimane a livello di prototipo: non c’è né mercato né richiesta.

Chrysler Airflow (1934)



Design ostentato ed esibizionistico. Forma ovoidale e parafanghi che
inglobano parzialmente le ruote nella parte anteriore e completamente
nella parte posteriore. Auto cinematograficamente rintracciabili. Alcuni
aspetti non favoriscono però la dinamicità della macchina.
Le gallerie del vento sono tunnel a sezione circolare in cui viene
posizionato l’oggetto (automobile) e questo viene ricoperto di nastri
adesivi attaccati solo ad un’estremità e una volta immessa l’aria si
verifica se i nastrini stiano appiattiti o sventolino come una bandiera.
La forma aerodinamica perfetta è una priva di increspature, liscia. La
tendenza pre crisi è quella di arrotondare gli oggetti e usare colori vivaci.
Tatra

Bugatti Aerolithe 1935 Studebaker Commander Land Cruiser (1934)

Joseph Sinel, bilancia pesa persone (1929)


Doveva avere una forte attrattiva
(per usarla si deve usare una monetina).
Per essere attraente la macchina assume la forma
del grattacielo ed un colore sgargiante.

Western Electric, modello 302 (1937). Erikson Bakelite Phone

Nato sulla scia dei marconisti e dei


telefonisti. Nel momento in cui un
prodotto è nato per uno specialista o per
un luogo pubblico nasce questo telefono.
Assume una forma domestica, viene
addomesticato
Radio Philips e Radio Crosley

Capta onde che si trasformano in messaggio.
Ci si inventa dei parametri grafici che abbiano la forza.

Tostapane è uno tra gli oggetti più automobilistici che si trovano.

Bottiglia classica Coca Cola



Dagli anni 30 si chiamano gli specialisti. La bottiglietta era già
bombata, si aggiunge la striscia centrale orizzontale che reca il
nome del marchio.

Loewy, Stazione Greyhound di Cleveland



Il treno era un servizio relativamente costoso e si
ferma solo nelle principali città, mentre il
Greyhound era considerato un servizio per meno
abbienti. Aveva uno stile molto riconoscibile che
immobilizza e sottolinea il carattere del servizio.
Si parla sempre di linguaggio stream lining.
In Italia, nella stazione ferroviaria di Reggio
Emilia (1937-38) aveva il bar fatto ad ogiva, una
struttura che ricorda lo stile di un transatlantico.
Stile littorio. Hopper riprende la scena americana
e ci dà l’idea dell’atmosfera americana, civiltà
avviata all’idea di dinamismo e di progresso.

Hisamu Noguchi, Zenith Radio Nurse (1938)

Quando si decise di voltare pagina nei confronti della guerra si sentì il bisogno
di cose nuove. La spettacolarizzazione degli oggetti ha a che fare anche con una
reazione psicologica nei confronti di una situazione di difficoltà.

Le Corbusier, Grand Comfort Lurelle Guild Vacuum Cleaner

L’architettura si rifaceva molto all’immaginario transatlantico. Perfino nelle chiese si trovano delle soluzioni
che riecheggiano il tema dello stream line. Negli USA con i protestanti, una comunità si può costruire la
propria chiesa in qualsiasi modo, privatizzazione spinta. Alcune chiese ricordano motel e stazioni di
servizio. Aumentano i cinema multisala ed i drive in. Qui la fantasia si sbizzarrisce. In una sala
cinematografica è molto più importante l’esterno.
L’aspetto transatlantico attrae il pubblico.
Aeroporto La Guardia di NY

Richiamo alle stazioni marittime e alle caserme dei pompieri.

15eme Arrondissement, edificio di Pierre Patout 



Il lotto ha forma stretta e allungata, che richiama naturalmente il
modello del transatlantico da crociera. È questo uno dei modelli
vincenti per esprimere il lusso delle abitazioni al suo interno.

Il progresso avanza e tante cose non vengono più fatte manualmente. Le


donne iniziano a lavorare e non hanno più occupazioni prettamente
domestiche. È diminuita la possibilità di manodopera a basso costo.
Comincia a calare la quantità di domestici e domestiche. Dagli anni 30 e
40 si ha un largo afflusso di manodopera femminile nelle fabbriche a
causa della guerra. Gli elettrodomestici quindi assumono un carattere
dirompente.

Raymond Loewy nasce in Francia, origini ebree come grandi designer industriali. Comincia a progettare
oggetti, apre succursali (tra cui Parigi).
Opera tra Stati Uniti ed Europa.

Lancia, Flaminia Nardi

> Fu un flop.

Studebaker Avanti

è una coupé sportiva costruita dalla Studebaker


Corporation di South Bend nell'Indiana dal 1962 al
1963. Elimina griglia anteriore che ricorda la texture di
due occhi ed una bocca.
Successo in America e crea lo standard per le grandi
auto americane. Indipendentemente dalla qualità un
oggetto si deve evolvere esteticamente.
Pacchetto Lucky Strike
Linee fluenti che richiamano plastica e cellophane.

Logo Shell
Logo pop e vivace. Produzione serigrafica

che si rifà ai fumetti e ai rotocalchi.

Natura esuberante e divertente dei 

prodotti.

Interno di abitacoli di EM e dell’Air Force One



Lo si considera come una sorta di designer e architetto di stato.

Nordmende, Spectra Futura

Si eliminano griglie e elementi come cromature etc. Lo si trova al suo meglio quando lavora sui marchi.
Fondamentali per il riconoscimento dell’azienda.

Marchio EXXON (Esso) New Man logo

Bus Greyhound
In Europa lo steam lining inizia a funzionare dopo la
Guerra, si parlerà di furniture design. Lo stile viene espresso
soprattutto dagli oggetti di mobilio.
Charles e Ray Eames

Uno dei più importanti rappresentanti americani che nel
55-60 inizia ad influenzare anche la nascita del grande
design italiano.
Inizia a formarsi un linguaggio che è tuttora molto
contemporaneo. Con questo design si apre un’altra epoca.

Le sedie sono di plastiche rinforzate prive di plasticità (altro rimando al design italiano). Si trovano nello
showroom di Herman Miller. I magazine iniziano ad occuparsi della figura del designer che diventa pop.
Scommettono tanto sulla pubblicità e sull’uso della fotografia, grande ironia. La loro casa era una sorta di
showroom, metteva in mostra il mondo degli Eames in
modo colorato e con tanti rimandi a Le Corbusier. I quadri
erano posti in posizione zenitale.
Gio Colombo, Giotto Stoppino, Mangiarotti sono famosi per
i prodotti in plastica e metallo.

LEZIONE 22 MAGGIO 2020



La decorazione di Le Corbusier
il rapporto di LC con Loos (1870-1933). Loos è più anziano rispetto
ai maestri del razionalismo moderno. I contemporanei di Loos
fanno fatica a capirlo; Loos verso il 1920 conosce Tzara (per cui
costruisce la casa) e fa leggere a LC Ornamento e Delitto. Loos
realizza alcune case e ville che hanno a che fare col modernismo
vero e propri, anche se L dopo avere scritto il suo testo si allontana
progressivamentr dalla sua posizione estremista. Diventa il simbolo
della generazione di LC, Gropius, Van der Rohe etc…
A differenza di altri grandi del movimento moderno, egli continua a parlare di arti decorative. Nel 1925 c’è
la Grande Espozione Internazionale delle Arti Decorative di Parigi. Il termine ‘’decorativo’’ si presta a molti
contenuti. Per arts decoratifs si intende l’arte che serve ad abbellire gli oggetti (anche mobilio). Le arti
decorative sono intese come arti minori.
Esce Le arti decorative al giorno d’oggi. Pur avendo letto Loos, LC trova utile continuare a parlare di arti
decorative integrandole al motivo del modernismo. Non è più il decorativo del merletto, dell’intaglio
manuale o dei buchi del calzolaio delle scarpe (di cui parla Loos). Il decoro è liscio, lineare ed
industrializzato. Sono decorativi anche gli spazi, gli intervalli e la proporzione classica di un oggetto. Il
decorativo di LC è meccanicistico, industriale, non artigianale e virtuosistico dell’Ottocento. Entrambe le
forme sono valide. La decorazione di LC è poco ornata: ma rimane il senso dell’armonia e della logica. Si
ritrovano le misure dell’uomo e la forma che quell’oggetto prende in base alla relazione tra questi. Egli
studierà a fondo il tema dell’ergonomia, eredità della tradizione dell’entropocentrismo.

LC, Chaise longue



Oggetto decorativamente interessante. Contraddizione fra parti nere e parti in acciaio (produzione
tipicamente moderna, oggetto nato dal 1880).

LC6, tavolo, 1928



Sotto la gomma a pressione si colloca il
piano in cui trova perfetta equilibratura.
Nel modo di concepire industriale le parti
dovrebbero essere interne in quanto i
meccanismi di funzione devono rimanere
nascosti. I designer iniziano a mostrare gli
elementi interni in un modo decorativo,
non c’è una giustificazione pratica perché
queste cose vengano mostrate.
LC2, poltrona, 1928

L’acciaio è la sintesi visiva più evidente di quello che è moderno. Una struttura come
questa in una poltrona sarebbe in legno e sarebbe stata nascosta. Evidenziano
qualcosa che rimane dentro. La scommessa è quella di unire l’utile al piacevole: si
vuole creare una gabbia che non abbia bisogno di un lavoro artigianale di
imbottitura (1mq) e aggiungere i cuscini che sembrano uguali quindi intercambiabili.
Messi nel modo opportuno la poltrona si forma da sola tramite operazione
dell’assemblaggio di cuscini. Si creano dei disegni (rettangoli e linee spezzate) che
nascono dalle interferenze. L’assemblaggio crea anche la decorazione dell’oggetto.

René Herbst, Sedia, 1925


È più architetto che designer. si trova su Pamono.it

La sedia è degli anni ’50, risale al secondo dopoguerra. L’idea che dà origine a questa
sedia sono le corde di gomma e tessuto elastico che servivano ad assicurare il
portapacchi alla macchina. Non sono oggetti preindustriali, ma nascono nell’età
dell’industria stessa. Icona tecnica della modernità (come le graffette e la puntina da
disegno). Herbst prende un telaio saldato e realizzato con le tecnologie che al tempo
esistevano da vent’anni. Fa produrre delle corde elastiche più corte rispetto alla media e
le fa tendere in buchi posti sui telai laterali in modo da creare una seduta elastica e
continua.

Ivan da Silva Bruhns 



Sono tappeti tipicamente art deco. È un francese di origini brasiliane. Apre un
laboratorio tessile di tappeti in stile Bauhaus, tipico stile degli anni 20. Hanno
dimensioni molto grandi. Non hanno nulla della decorazione classica europea e
persiana che si rifa all’architettura classica. Sembrano dei quadri di Kandinskij o
dei futuristi. Puramente decorativo. Il tappeto occupa uno spazio molto
importante.
I grafemi ricordano una scrittura mai decifrata, di cui non capiamo nulla,
dall’altra parte possono venire in mente dei circuiti elettrici, delle piante
architettoniche, dei render di oggi. Si crea un cortocircuito tra la sua estetica
moderna e i richiami fantastici. È l’esempio perfetto di come LC intendesse la decorazione.
Un tappeto come questo, dal punto di vista industriale è facilmente imitabile in versione economica ed
industriale. In maniera imitativa tanti marchi hanno ripreso questo tipo di estetica. Alcuni elementi grafici
ricordano la cultura latino americana.


L’ornamento identifica il luogo in cui siamo.


Loos dice che i nostri vestiti, i nostri elettrodomestici, gli articoli in cuoio e quotidiani non recano
ornamenti tranne quelli della donna. Parlando dei gioielli, in una società classista e repressiva, il trucco e
gli ornamenti sono un modo di ricacciare la donna in una situazione di minore importanza. C’è una forma
di sospetto rispetto a cosa non si conforma alla linearità.

Furniture Design

Raymond Loewy (1893-1986), grande divo che fa diventare il design quello che è oggi, soprattutto
comunicazione.

Padre del Furniture design


George Nelson
Marshmallow Sofa (per Herman Miller), 1956. Ball Clock. Harry Bertoia, Diamond Chair, 1952

I designer iniziano a giocare sullo stacco discontinuità sull’elemento vero e proprio e l’elemento
ingegneristico che sembra vivere di vita propria. Gli elementi di solito sono elementi in gomma che
assicurano elasticità nel momento in cui ci si assesta sulla sedia. Con la Diamond si ha anche la versione
completamente scoperta, che diventa significante e ha precisa valenza ornamentale.

Harry Bertoia, Plastic side chair Charles e Ray Eames Lounge Chair, 1956

Vantano un enorme numero di imitazioni.


La scultura di Moore che si rifà quindi all’arte. La scultura della sedia rimane come ‘’appesa’’ in aria. Il
gioco ingloba anche le forme d’arte più illustri.

Plastic chairs, 1950


Le sedie mescolano plastica metallo e legno.
Mescolano quindi materiali che in altri tempi
sarebbe stato peccaminoso mescolare. Questi
accostamenti fanno nascere un’estetica nuova,
fortemente decorativa e ornamentale. Sono i mobili
stessi ad essere degli ornamenti all’interno della
casa.

Hang it all

Richiama il pomello del cambio delle auto e l’aspetto divertente e pop delle
‘’caramelle’’

Eero Saarinen è soprattutto un grande architetto di aeroporti


Collabora con C. Heames e nel 1941 creano la
Organic chair
Stacco tra materiale ed un altro e grande plasticità nelle parti,a

Womb chair con ottomana


Ritmi ampi e pausati. Effetto del telaio come elemento disorganico rispetto al
sedile, che lo sostiene mantenendo una sua leggibilità.

Tulip, 1956

propone modelli estetici che sono antropologicamente
interessanti (persone che posano insieme agli oggetti).

LEZIONE 29 MAGGIO 2020


Esposizione Londra (1851): occasione in cui critici ed addetti ai lavori si confrontano sul tema
Intorno all’inizio del 900 si sviluppano le mostre di arti decorative. A Torino si apre l’esposizione
internazionale di arti decorative (anche oggetti di minore importanza ed insulsi). Oltre a Torino, Milano
diventa la città italiana conosciuta come patria del design (Torino ha la FIAT). La maggiore concentrazione
ed integrazione industriale la si trova nel capoluogo lombardo e nelle vicinanze di questo. Tra il 1920 e il
1940 oltre alle rassegne d’arte (Biennale e Quadriennale (1931) rispettivamente fondate da Sarfatti e Oppo)
si tengono delle fiere legate ai fenomeni dell’estetica industriale: la più importante è la Triennale di Milano
o Monza.

FIAT Topolino
Parallela della Ford T negli USA (che poi diventa auto di
massa). La Topolino ha un pubblico limitato. Nascono
anche diversi tipi di motocicli.
Negli anni 20-30 i corridori italiani utilizzano i mezzi nel
Tour de France e nel Giro d’Italia (marchi come
Legnano (paese non lontano da Milano) e Bianchi).
All’epoca la ‘’firma’’ del prodotto non era importante
quanto un design credibile e performante. Quando si
parla di italian design si parla di un fenomeno recente (fine della seconda guerra mondiale), in quanto inizi
con la ricostruzione italiana dopo la guerra. Negli anni 1946-47 fino ai primi 50 le città devono essere
ricostruite, qui entrano in gioco gli architetti come Gardella etc… Per quanto riguarda i designer, che si
formano tra le due guerre, essi nascono come ingegneri ed architetti
D’Ascanio

Realizza la Vespa per la Piaggio nel 1946. Nasce nel 

dopoguerra. La bicicletta fino agli anni 50 era un mezzo

popolare e largamente diffuso ed utilizzato.
Nel 1947 nasce la Lambretta. La Vespa non è il primo 

scooter nato dalla concezione di motociclo sul quale si

sale mettendosi a cavallo del corpo che ci trasporta.

La parte motoristica è messa nella parte posteriore. La

forma ricorda quella di un guscio rigido rivestito da carlinga (che diventa carrozzeria e telaio). D’Ascanio
era un progettista aeronautico: lo si nota dalla capacità del bagagliaio, la ruota di scorta, la possibilità di
portare due persone, la posizione di guida permette l’uso anche alle donne (all’epoca si portavano
prevalentemente gonne). Il veicolo ha anche consumi molto bassi. D’Ascanio introduce anche la singola
forcella per consentire lo smontaggio facile della ruota. Il sistema di molleggio è diverso da quello delle
moto tradizionali. L’oggetto diventa popolarissimo anche per l’uso fatto nel medium film. La Vespa diventa
simbolo dell’Italia all’estero.

Caproni

Produzione di aerei, fabbrica in periferia. L’azienda venne distrutta dai bombardamenti nel 1944 e in
seguito ricostruita. In tutte le città la periferia industriale veniva spesso bombardata.
Quando i designer non sono ingegneri ed architetti sono artisti (progettazione di ceramiche in laboratori
artigianali). I laboratori si allargano a causa della larga domanda.
Gli anni 48-50 vedono gettare le basi del design italiano moderno.
L’industria del cinema italiano, dopo la guerra, ha un grande successo. Il personale italiano era preparato, i
costi di produzione bassi. Nel 1960-61 La dolce vita mostra un paese pieno di divi e dive. Una situazione
attuale.
La stessa povertà del paese e valore della lira (ha uno scambio favorevole rispetto alle altre monete)
favorisce la rinascita dell’industria e del mercato italiano. Intorno al 1970 si prende coscienza del
fenomeno italiano. De Fusco ne parla, dicendo che il design italiano promette un estro ed un’artisticità che
spesso in altri paesi viene a mancare.
Mussolini all’EUR: Italia popolo di santi, artisti e navigatori
In questo periodo l’Italia è uno dei più grandi produttori di oggetti in plastica. In Italia non si hanno
grandi risorse di beni materiali (legno etc). si sfruttano quindi gli idrocarburi, tra cui la plastica. Negli anni
60-70 diventa uno tra i più grandi poli chimici al mondo (impennata di malattie professionali e danni
ambientali).
Puntata di Blu Notte in cui si parla delle morti causate dall’eternit dove forse spiega qualcosa ??? https://
www.youtube.com/watch?v=9uxVjik357s
L’Italia è anche un luogo predisposto all’educazione e al miglioramento continuo dei prodotti di design. La
struttura industriale statunitense e tedesca rendono i propri paesi vincenti. Per il design non sono il mezzo
migliore, in quanto non siano interessati a produzione in piccola serie (solo grande serie ed omogenee in
un territorio più ampio possibile). in Italia c’è una fortissima competitività interna, che porta un oggetto ad
essere modificato da regione a regione. Le piccole aziende ed artigianale erano un pilastro del design,
realizzavano oggetti di pregio. Queste piccole aziende italiane non hanno avuto bisogno di mega imprese (es.
Daewoo per Giappone). L’Italia si specializza in pochi prodotti che diventano però il top di gamma. La
forza di penetrazione del prodotto italiano è diventata ora una debolezza specie sul piano economico
mondiale. Il prodotto ed il marchio viene inglobato da aziende più grosse. Tante aziende italiane operano
all’estero.
De Fusco nota anche che rispetto ai grandi modelli stranieri, in Italia (progetto, produzione, vendita e
consumo quadrifoglio) la distribuzione è capillare e suddivisa in più canali. Un prodotto di punta è
vendibile solo in poche decine di pezzi. La popolarità del prodotto spesso non esce dall’ambito regionale.
Spesso i prodotti sono proposti in gamme molto vaste che permettono anche modifiche (variabilità).
Andrea Branzi scrive che i difetti dell’industria italiana (mai maturata come quelle americane e tedesche)
sono anche vantaggi rispetto agli altri paesi.

Moka Express Bialetti (1933)



Il prodotto è sempre lo stesso ma viene presentato anche in edizioni
limitate e in vesti nuove. L’imprenditore Bialetti è anche il designer
del prodotto.
La moka ha un design art deco. Ricordano le scalanature di una
colonna, stile modernista e rimandi allo stream lining americano
(oggetto aerodinamico ed affusolato).
Ricorda anche il muso di un treno.

Marzo Zanuso, Lady, Arflex, 1951



Reminiscenza dello steam lining statunitense. Stacchi netti tra
materiali e forme (rigido-morbido). Bisogna fornire arredi in grado
di entrare nelle case di chiunque, dalle case popolari alla classe
media. Il design è anche rottura delle abitudini, che spesso si
realizza ‘’dando fuoco’’ a ciò che viene classificato come vecchio.
Questi oggetti sono quindi relativamente economici. La poltrona
viene fornita in vari colori, è realizzata in elementi in gommapiuma
che vengono saldati. La forma è decorazione. La cucitura a
pressione che crea questo schiacciamento diventa ornamento nel
momento in cui crea una cornice. L’elemento estetico ed ornamentale nasce dai processi costitutivi stessi.

Olivetti, Numero 22, progettata da Marcello Nizzoli, 1950



Faceva il pubblicitario. Viene chiamato alla Olivetti. Comincia a
studiare un sistema (probabilmente dalle automobili) ed elabora un
‘’cofano’’ che si può rimuovere per ispezionare e fare manutenzione
sull’oggetto. Il prodotto mostra i tipici colori dell’epoca, colori
pastello, tendenti al grigio, pensati per l’epoca. Un riflesso estetico
della modestia è quindi l’uso di un colore discreto, su cui si veda
meno l’usura e la polvere. È il primo esemplare italiano di una
macchina da scrivere portatile (ottima per un uso domestico).
Nel 1968 la Olivetti produce Valentina, dietro la macchina c’è in
carrello che permette di portare in giro la macchina (stile pop inglese).

La Lettera 22 rimane uno staple delle macchine da scrivere.

Lampadina, Flos, disegnata da Achille Castiglioni, 1972


è un oggetto che non centra più nulla con lo stile adattato
alla frugalità degli anni precedenti. Si propone una
lampada realizzata professionalmente e che sembra fatta in
maniera ironica e riflessiva con dei rimasugli di altri
oggetti. La base è composta da una sorta di bobina (filmini
domestici), il filo elettrico viene arrotolato attorno alla
bobina e la lampadina non è una lampadina normale, ma
di grandi dimensioni (8-10 cm) che presenta una
zigrinatura che crea un filtro, in questo modo la luce si
può direzionare. Si ha una sorta di ready made. Ogni
elemento presenta un duplice significato (l’interruttore
funge da asta, la base della lampada è una bobina…). Se si guarda la lampada si nota che i tre fori del porta
bobina possono essere utilizzati per appendere a parete la lampada. L’oggetto è interattivo.
Sacco, Zanotta, disegnato da Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro, 1968
Alle sommosse del ’68 corrisponde la ricerca di
soluzioni formali ‘’alla mano’’ nel design di oggetti. Le
vecchie virtù della classe borghese non interessano più;
bisogna introdurre elementi innovativi. I giovani di
origini anche abbastanza modeste iniziano ad avere
soldi da spendere. I giovani quindi iniziano ad essere
un target valido. Sacco riassume l’anticonformismo
dell’epoca. È economica, disponibile in tanti colori, la si
mette dove si vuole (dalla spiaggia passando dal
concerto al salotto). Il significato è dato dall’utente.
Gag di Paolo Villaggio https://www.youtube.com/watch?v=j5VBosLtEw0
Spot di Sacco https://www.youtube.com/watch?v=QcPqrD1eMJU

Plia, Castelli, disegnata da Giancarlo Piretti Castelli, 1968



Il sedile è orizzontale, lo schienale è fortemente reclinato
all’indietro. Il problema viene risolto con la concavità della
‘’lunetta’’ posta al centro dello schienale. Quando si parla di forma e
funzione come se fossero separabili, bisogna ricordare che entrambi
concorrono allo stesso risultato finale.

500, FIAT, 1957


Si adatta al mutare del gusto italiano. La prima è di colori discreti e
modesta, negli anni 60 muta e diventa di colori vivaci e sono introdotti
i sedili reclinabili (spazio interno limitato). Ha un grande successo
grazie alla spesa bassa ed ai consumi contenuti. Nasce poi la versione
decappottabile.
C i n q u e c e n t o - E E L S T h t t p s : / / w w w. y o u t u b e. c o m / w a t c h ?
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Citroen, CV2

Joe, Poltranova, 1971



Andava di moda avere oggetti che facessero il verso alle opere
d’arte. La poltrona è dedicata a Joe Di Maggio (anni 40-50). È
ispirata al guantone da baseball del ricevitore. Ambiguità tra oggetto
d’uso ed opera d’arte. I prezzi iniziano a lievitare. Il guantone deve
ricordare un guanto vero, quindi essere dello stesso materiale (la
pelle) ed avere gli stessi dettagli (la cucitura della chiusura).
LEZIONE 5 GIUGNO 2020
Italia negli anni 50, 60 e 70. Italia complessa. Intorno a Milano gira il più grande patrimonio industriale
italiano. Dopo il 1945 e fino agli inoltrati anni 50 vive un boom economico dopo una crisi ‘’sociale’’. Il 68, in
cui si occupano università, si fanno scioperi e organizzazioni universitarie si legano al panorama politico,
dando luogo agli anni di piombo e della lotta armata tra giovani di destra e sinistra.
https://www.youtube.com/watch?v=PrOg3nzSNtc Episodio di Blu notte sugli omicidi negli anni 70
(curiosità)
https://www.raiplay.it/video/2019/11/Piazza-Fontana-racconto-di-una-strage---Blu-Notte---La-strage-di-
Piazza-Fontana-un-processo-senza-fine-0ecda3e2-f144-4ce9-9136-4eb225ae56f1.html Blu Notte strage di
Piazza Fontana
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Strage-di-Piazza-della-Loggia-Brescia-28-maggio-1974-
video-2607f01e-97cb-481d-8df0-8fc11c28abf8.html strage di Brescia (1974)
h t t p s : / / w w w. r a i p l a y. i t / v i d e o / 2 0 1 7 / 0 2 / B l u - n o t t e - L a - s t r a g e - d i - B o l o g n a -
fd55a1b1-91cf-447e-9ef4-0661598e19f3.html Strage stazione di Bologna
https://www.periodicodaily.com/walter-tobagi-38-anni-fa-lomicidio/ Omicidio W. Tobagi Corriere della Sera

https://www.moma.org/calendar/exhibitions/1783
nel 1980 il MOMA dedica una mostra monografica al design italiano. L’Italia, negli anni ’70 (crisi del ’73 e
rincaro degli idrocarburi da parte dei paesi arabi), fa notizia nel mondo.
Nel 1978 viene rapito ed ucciso Aldo Moro. Nel 1973 riceve il Nobel per la chimica Giulio Natta, il quale si
occupa di elaborazione di materiali sintetici. Nel ’70 mette a punto la formula del moplen. La plastica
soppianta i materiali tradizionali (legno, terracotta e ceramica). Grazie all’invenzione di Natta, Italia diventa
una delle più grandi produttrici di sottoprodotti idrocarburi (industria chimica). Il moplen era un materiale
amato dal pubblico. Veniva pubblicizzato anche da Gino Bramieri (https://www.youtube.com/watch?
v=PNCpF4K--Fs).

Franco Albini (1905-1977)


http://www.designindex.it/designer/design/franco-albini.html#1
Anche architetto. La formazione del designer spesso parte dalla pittura o dall’architettura.

Canapo, Cassina, 1945

Albini è il tipico designer degli anni 50. Adesione profonda all’idea


dell’Italia da ricostruire su basi solide tramite uno stile concreto.
Dagli anni 60 lavora sulla linea rossa della metropolitana di Milano
(collabora con Bob Noorda). Studia gli elementi comunicativi e le
fermate della metro che poi farà scuola. La metro di NY prende
ispirazione dalla metro nostrana (Massimo Ghirelli).

Gae Aulenti (1927-2012)


http://www.designindex.it/designer/design/gae-aulenti.html

Mario Bellini
http://www.designindex.it/designer/design/mario-bellini.html
Fa parte della mostra del MOMA. Tanti elementi in plastica
(soluzione linguistica prevalente). La Divisumma 18 è una delle
prime calcolatrici realizzata per Olivetti. Collabora spesso con
l’azienda.

Achille Castiglioni
http://www.designindex.it/designer/design/achille-castiglioni.html

Rimane sulla cresta dell’onda fino agli anni ’80 insieme ad Ettore Sottsass

Fornasetti Piero
http://www.designindex.it/designer/design/piero-fornasetti.html#0
È riconosciuto soprattutto come decoratore. I suoi famosi piatti della Cavalieri sono rielaborati secondo
modalità surrealiste e pop. Famosissima linea che comprende anche tazze, candele e altro. Elemento
umoristico prevalente. Si dedica solo al design ed alla progettazione.
Vico Magistretti
Famosissima la lampada Atollo e la Eclissi. Uso di materiale plastico. Si forma intorno al 1944-45 ed inizia la
carriera da Rogers, spostandosi poi verso il design. Continua parallelamente la sua carriera di architetto
tuttavia riuscendo di più in quella di designer.
Enzo Mari
Pratica delle strade antisistema industriale che induce allo spreco. Insieme a Munari inizia a pensare ai
giocattoli per bambini che siano anche didattici. Famosi i Calendari perpetui, legati ad un uso attivo e
pensati per durare nel tempo.
Giovanni Sacchi
Ettore Sottsass
Anche grafico. Per Olivetti produce la Valentine. Insieme a Castiglioni fa parte dei designer che si
rinnovano continuamente. Appartiene a più cicli del design italiano: ricostruzione, contestazione degli anni
’60, design moderno e postmoderno.
Giotto Stoppino

Realizza oggetti per Kartell e usa la plastica prendendo in esame le modalità nuove che essa introduce. La
plastica può essere infatti fusa e stampata. Grande coerenza e linearità. Fa parte della mostra del ’72 al
MOMA.
Marco Zanuso
Idea di razionalismo moderno. Realizza oggetti iconici del design italiano tra cui televisioni e radio (TS 522).
Nasce il premio Compasso d’oro in cui si premiano i migliori designer per stimolare la qualità della
produzione.
Perché Olivetti perde la leadership nel campo dell’elettronica? Intorno al 60 Adriano Olivetti prende in
carico l’azienda. È il figlio del fondatore, Camillo Olivetti. Quando si parla di Olivetti si pensa appunto al
figlio Adriano. Pratica un modello di fabbrica ed industria diverso dalla tipologia italiana (es. famiglia
Agnelli per FIAT). Il capitalismo italiano si traduce in un capitalismo assistito dallo stato che si disinteressa
alla situazione lavorativa interna alla fabbrica e che mantiene un rapporto teso tra amministrazione e
lavoratori. La Olivetti cerca una forza lavoro diversa per l’azienda, crea asili nido e crea dimensioni
educative e di ricerca per i suoi lavoratori. Fonda anche una casa editrice e si impegna in politica, viene
eletto tra le file del PCI. Innovazione è la parola chiave: essa passa anche attraverso il design e
l’architettura. Nel reparto pubblicità e comunicazione lavorano nomi famosi della letteratura italiana ed
esponenti delle università italiane.
Famiglia Feltrinelli
Fonda la casa editrice e negli anni 60 e 70 è la casa editrice con la politica aziendale più innovativa.
Giangiacomo Feltrinelli muore nel ’68. Avvicina alcuni dei settori della lotta armata all’azienda.

Alessi
http://www.designindex.it/aziende/design/alessi.html
Insieme a Bialetti (1930) nasce nel 1921 (prima della seconda guerra mondiale). Si afferma negli anni 50 e
60. La Olivetti viene fondata a fine 800. Le aziende più note vengono fondate nel dopoguerra.
Brionvega
Viene fondata nel 45-46. Abbraccia le nuove necessità della generazione del dopoguerra (elettrodomestici,
apparecchi radio, apparecchi televisivi…).
Bianchi
http://www.designindex.it/aziende/design/bianchi.html
Fabbrica di biciclette più antica del mondo. Nasce nel 1885. Fabbrica biciclette o bici motorizzate
(Aquilotto).
Cappellini
Nasce nel 1946 dal bisogno di crearsi dei lavori nuovi. Cappellini diventa famosa grazie ai suoi mobili. Negli
ultimi anni sposa il tema del postmoderno.
Flos
http://www.designindex.it/aziende/design/flos.html
La lampada Arco è un oggetto post razionalista. È formata da un blocco di marmo collegata ad un fusto di
metallo flessibile collegato ad un elemento lampada che direziona il fascio di luce. È la prima lampada che
introduce l’idea di lampada da scrivania. Il buco serve per trasportare l’oggetto. Azienda che interpreta
bene il cambiamento del design italiano.
Kartell
http://www.designindex.it/aziende/design/kartell.html
Plastica è il materiale privilegiato. Si rinnova nel tempo rimanendo sulla cresta dell’onda fino al 1990-2000.
Ingaggia Philippe Starck.
Alfa Romeo
MV Augusta: lavora su più campi. Negli anni 60 e 70 è famosa grazie a Giacomo Agostini.
Oluce
Nasce nel 1945, fondata da Ostuni. Collabora con grandi designer italiani. Crea lo stile oluce.
Piaggio
Nasce nel 1887 a Genova. Ad un certo punto viene inglobata dalla FIAT. L’azienda si esprime con grande
versatilità (mezzi di locomozione).
Zanotta
Casa produttrice della poltrona Sacco. Comincia ad interpretare a partire dal 54 un design molto
anticonformista. Insieme alla Kartell, sono nominate e diventano sponsor della mostra del MOMA.

LEZIONE 12 GIUGNO 2020

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