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Le Corbusier - Charles-Edouard Jeanneret-Gris Parte_1

Introduzione
Le Corbusier (LC) per tutta la sua vita ha cercato la modernità. Nasce a La Chaux-de-Fonds nel 1887-1965. Si
forma come disegnatore di casse di orologi a La Chaux-de-Fonds. Il suo maestro è Charles L'Eplattenier 
docente di disegno e composizione decorativa. Infatti sceglie per i suoi migliori allievi un tipo di percorso
formativo. (con apprendistato all’estero)
Da anni, il suo maestro sta pensando ad una riforma delle arti decorative per abolire le gerarchie fra arti maggiori
(pittura, scultura) e minori  guardare le arti come un tutt’uno. In questa riflessione emerge il tema dell’artigiano
 visto come una figura contrapposta al ruolo della macchina. L’artigiano dovrebbe avere all’interno della
società un ruolo importante. Il maestro voleva creare un atelier d’arte che esprimesse l’artigianato locale.

Lo Corbusier - Maison Fallet - 1905-07


LC è impegnato nel disegno della decorazione (interno ed esterno). Non si ha
nulla di moderno. I materiali sono tradizionali. Si tratta di una decorazione che
vale su tuttal la facciataa ed è stilizzata. Mistra gli elementi naturalistici. È
interessante notare i temi naturalistici presenti (un pino astratto). Il tutto legato
con estrema precisione secondo una giusta geometria. Parla della natura che
circonda La Chaux-de-Fonds. Si tratta di una natura stilizzata e astratta.

1907 – Primo Viaggio


Va in Italia e nei Balcani. In Italia visita Venezia e Firenze e si sofferma alla Certosa di Eva. Si tratta di una
fonte di aspirazione importante. Si concentra non sullo stile architettonico ma sull’edificio collettivo  vengono
organizzate tante unità attorno ad uno spazio aperto  ovvero come possono stare le persone in un grande
edificio comunitario.
I suoi interessi riguardano la creazione di un’architettura per la comunità  questo pensiero lo seguirà per
tutta la sua carriera.

In seguito si reca a Vienna (abbastanza critico e infatti rifiuta la possibilità di lavoro data da Hoffman)
Dal luglio del 1908 lavorerà per 16 mesi nello studio dei fratelli Perret. Perret è il principale costruttore (ha
un’impresa di costruzione) ed è il massimo esperto del cls  quindi studia l’uso dei materiali moderni e l’uso dei
materiali appropriati. Impara anche la sincerità strutturale  come nell’edificio “casa in rue Franklin”
Parigi, 1903-04.

Nel 1909 ritorna a casa ma rimasto in buoni rapporti con Perret (sarà il mio maestro fino alla fine). Riparte
immediatamente per la Germania. Vuole raccogliere del materiale per scrivere una pubblicazione “la
costruzione delle città”. Scrive molto a differenza di Mies. LC pensa molto al tema della città  sollecitato dalla
visita della Certosa di Firenze. L’architettura di LC è da pensare in un contesto di città.

Nel 1910 visita la Garnisonkirche di Theodor Fischer nel 1909  chiesa in cls. Quello che interessa è l’impiego
dei materiali. La chiesa è un edificio dove il tema fra modernità e tradizione non sono strettamente legate
assieme. Possiede un doppio campanile (romanico) che se ruotato diventa un elemento di facciata dalla parte
opposta. Si hanno degli elementi in cls e degli elementi tradizionali tamponati in mattoni.

Nel 1910 arriva a Berlino e vuole scrivere un saggio sulle arti applicate quindi deve incontrare il Werkbund.
Comincia così a scontrarsi con i problemi della grande metropoli berlinese, infatti ne risulta sconvolto
dall’aspetto mostruoso della città. Incontra Peter Behrens e visita Fabbrica di turbine AEG. Rimane colpito
dall’interno e annota: “Grande facciata di Behrens, piena di carattere, andamento utilitario plastico della pietra, del
cemento e del ferro”. Si confronta con il tema dell’industria, con le macchine (lui era un artigiano). Capisce
che è il tema centrale ed entrerà nello studio di Behrens. (molto intimidito da Behrens). Il tema dello studio è
struttura e architettura  tema più generale è la tradizione e innovazione, come si fa a non sradicarsi dalla
tradizione pur creando qualcosa di moderno.
Nel frattempo va a trovare il fratello pianista in una città giardino Hellerau  esperimento: si cerca di creare
piccole comunità che vivono secondo nuove modalità legate all’arte. L’idea è porsi come delle comunità ideali
armoniose.

Alla vigilia della prima guerra mondiale 1911 parte per l’oriente. Parte da Vienna (dove ritrae Negozio Kniže di
Loos) e successivamente passa da Istanbul, Atene, Napoli, Pompei e Roma. Si tratta di un percorso lineare, prima
la modernità e poi il classico. LC parla del mediterraneo come del luogo più importante, dal quale si affacciano
tutte le nostre origini  deriveranno tutte le sue suggestioni. Farà molti schizzi sui tempi. Istanbul è luogo di
convivenza fra Europa e asia.
Al ritorno si chiude il periodo di formazione e si traferisce a Parigi nel 1917.

Il cambiamento 1917
Inizia la mutazione  cambia nome e fonderà con il pittore Ozenfant (presentato da Perret) una rivista
“L’esprit Nouveau  Spirito nuovo”. Significa ripartire da zero ed essere nuovo  ovvero profeta della civiltà
delle macchine.
Inizia così a dedicarsi alla pittura con un nuovo stile  Lo stile purista. Si
vuole ricominciare da zero dopo la 1GM.
Nel 1918 il suo primo quadro: In fondo a sinistra sembra un richiamo a
Behrens (cerniera AEG).
I quadri sono tutte nature morte con oggetti del quotidiano (mai oggetti
naturalistici in questo periodo) e sono prodotti industriali, dall’uomo 
oggetti della civiltà delle macchine e resi astratti e geometrici (come la
decorazione della villa Fallet). Questi oggetti sono posizionati in base a
precisi tracciati biometrici  tracciati regolatori. Sono quindi tecniche
architettoniche per rappresentare oggetti. Il quadro è concepito come una
macchina per emozionare e nulla è lasciato al caso. Si tratta di una
bellezza matematica, legata alla geometria.

Verso un’architettura
Nel 1923 pubblica “Verso un’architettura”  LC diventa un vero e proprio faro dell’architettura moderna. In
compertina c’è un ponte di una nave  ovvero una macchina perfetta che si muove  si sta correndo verso il
futuro.
Vi sono molte macchine (automobili)  La macchina è modello di massima economia di forma e funzione:

La macchina è calcolo; il calcolo è sistema creativo umano che investe il nostro mondo, spiegando con delle
proporzioni, esatte ai nostri occhi, l’universo che intuiamo, la natura che vediamo con le sue dimostrazioni
tangibili di vita ordinata. L’espressione grafica di questo calcolo è la geometria. Calcolo è geometria La
macchina è tutta di geometria. La geometria è la nostra grande creazione e ci affascina.
C. E. Jeanneret, in «L’Esprit Nouveau», n.25, p. 93

Mette il Partenone a confronto con delle automobili  Entrambi sono frutto di una selezione, di un calcolo
esatto. Il Partenone è una macchina nella quale tutti gli ingranaggi sono messi con la massima economia (edificio
nulla si può aggiungere e levare). Innovazione alla tradizione. Quindi nella civiltà delle macchine vi è
l’annuncio di una classicità  unione. Solo acquisendo questa massima disciplina si può garantire all’uomo
la massima libertà (architettonica, artistica, ..)

LC - Maison Dom-ino 1919


Ci mostra uno schema costruttivo dell’idea di casa. Esso poggia su dei Pilotis 
pilastri che staccano la casa dal terreno:
 Intervallo è fondamentale per isolare l’edificio. In questo modo si rende il
piano costruito più libero possibile  grazie ai pilastri aio bordi. In questo
modo si può avere una facciata libera, come nella Fagus
 Creano spazi liberi al piano terra.
La scala è separata, come un elemento assentante e può essere posizionata ovunque.
L’ultimo piano è un tetto piano abitabile o un giardino
Il concetto: La casa è fatta da tante parti indipendenti che possono essere montate fra di loro. La casa è vista
come una macchina, in cui si può disporre elementi anche nel corso del tempo (ho figli  aggiungo una parete e
creo una stanza, ..).
La padronanza di questa tecnica consente a LC di avere una totale libertà artistica
Da questo schema nascono altri progetti
Le Corbusier - Maison Citrohan II - 1922
Costruita da due muri portanti con una grande vetrata libera  si tratta di una cellula
tipo usata in tutti i suoi progetti urbanistici. L’edificio è chiamato come un’automobile
perché è costituito da elementi assemblati, come una macchina. Una casa tipo che sono la
dimostrazione di come la civiltà delle macchine si applichi all’architetta. Si
chiameranno macchine d’abitazione  la messa in opera della modernità.

Le Corbusier - la Città contemporanea - 1922


Città e casa sono sempre insieme. Si tratta di una città nuova, con due assi
cartesiani che si intersecano al centro, ed una serie di strade a reticolo
ortogonale che intersecano delle altre strade oblique. L’angolo retto è quello
dell’architetto. La linea retta esprime una volontà precisa, mentre la linea
curva è il tracciato di un asino, che non sa dove andare. Limiti, misure e ordini
ci danno la liberà. La città ha più livelli stradali grazie ai Pilotis che
differenziano i percorsi con quote d’altezza, mentre al centro troviamo un
aeroporto  Luogo della massima modernità (come AEG che era al centro).

Le Corbusier - Charles-Edouard Jeanneret-Gris Parte_2


Primi progetti
Le Corbusier - casa Jeanneret-La Roche - Parigi, 1923-24
Si tratta di una villa doppia: una parte per il fratello musicista e l’altra per un Banchiere La Roche. Si configura
come un oggetto a L. Usa i suoi 5 punti che vengono quasi sempre utilizzate
nelle sue opere. SI ha una pianta libera staccata dal terreno (non tutto). Una
parte del tetto è destinata al giardino. Si hanno le finestre a nastro che corrono
liberamente sulla facciata. Le pareti diventano libere e seguono dei tracciati
regolatori (come quelli dei quadri)  anche la disposizione delle finestre. La
parte più imponente è il muro curvo a botte sopraelevato dai Pilotis.
All’interno del volume curvo si ha la fascia di finestre alta. Questo permette
di illuminare l’ambiente in modo diffuso, ma soprattutto da la possibilità di
creare pareti vuote allo scopo di appendere quadri (collezionati dal banchiere). Si ha una rampa (elemento che
segue molte opere di LC) che propone una discesa lenta (rispetto la scala che è veloce)  questo permette di
visionare le opere lentamente a diverse altezze con punti di vista differenti  passeggiata panoramica. Si ha una
gestione degli spazi interni molto più complessi rispetto alle facciate.

Le Corbusier - Villa Stein – Garches – 1927

Una villa unifamiliare studiata da molti architetti. Il prospetto è disegnato


attraverso tracciati regolatori, finestre a nastro. Si hanno dei pilastri interni
arretrati rispetto alla facciata per permettere una migliore visuale. Non si
hanno i Pilotis (non si può parlare dei 5 elementi). Qui inizia ad introdurre
elementi di disturbo:
 Piccolo balcone
 Piccola pensilina
 Balcone che apre al cielo
Mentre la facciata sull’alto opposto mostra qualcosa più aperta (più luce), ma
senza una parte. La rampa è stata sopraelevata di 2 gradini, per essere precisa con le
linee guida (diagonali).
Nasce il tema del doppio, dove le facciate perfettamente disegnate geometricamente
 ma in realtà contengono all’interno spazi molto complessi. Perfetta geometria
esterna  elementi plastici all’interno (curve) Questo tema viene ripreso nella Casa
Savoie.
La geometria collega natura e architettura
Le Corbusier - Casa Savoie – Poissy - 1929
Casa unifamiliare  icone del contemporaneo. Si tratta quasi di un ragno che
si appoggia lievemente (il meno possibile) sul terreno. La casa è divisa in due
piani + giardino superiore. Vi sono i Pilotis che sollevano la casa dal suolo.
Le finestre a nastro ci permettono di capire l’interno della casa e come essa
funziona. Al disopra delle curve. LC dice che l’architettura è il gioco delle
forme sotto la luce. Le curve creano un teatro delle ombre  e sono degli
elementi artificiali che interagiscono con il sole (elemento naturale). Questo
provoca un gioco di ombre che realizza qualcosa che la natura offre, ma non
è capace di creare da sé.
All’interno si ha una scelta di percorso:
 Una scala a chiocciola (percorso veloce)
 Una rampa (percorso lento) che sale fino alla terrazza attraversando tutto l’edificio  passeggiata
architettonica. Questo ci fa capire come funziona la casa. In cima alla rampa si ha una finestra aperta sul
paesaggio  Natura distante, inquadrata e progettata
Il rapporto con la natura è distante, tenuta fuori dalla casa (come Mies). La natura si vede meglio osservandola
dalla finestra. Si tratta di visuali progettate ed è quindi l’architetto che definisce la porzione di natura che posso
vedere. Non è un progetto in comunione con la natura.

Nel 1926 la pittura di LC inizia a cambiare e introduce nei suoi quadri


degli oggetti naturali. Sono oggetti che raccoglie durante le sue
passeggiate (conchiglie, foglie, …) e sono chiamati “oggetti a
reazione poetica”. Essi appartengono a un mondo irrazionale e creano
come una confusione  già vissuta nella villa Stein con la facciata
disturbata da elementi.
Vi è anche il tema del doppio  sole e luna
Passaggio Socrate
Chi ti ha fatto?, pensai. Diversa da ogni altra, eppure non informe,
sei tu il gioco della natura [..]  significa che vi è comunque una
legge che governa le forme della natura. Questo oggetti iniziano ad
interrogare LC sulla natura del proprio ragionamento. L’architettura di LC inizia a cambiare

LC - Pavillion Suisse - 1929-33


Si tratta di un padiglione per gli studenti. Si nota che i tracciati regolatori ve
ne sono meno. L’oggetto è composto da varie parti, ed una parte davanti fatti
in sassi, in ciottoli  come i materiali naturali che trovava. Inizia così a
introdurre nuovi materiali naturali, con i Pilotis che iniziano ad assumere
forme organiche. Gli oggetti curvilinei che una volta si trovavano sul tetto
scendono e vanno a far parte del progetto. Si ha un cls trattato a vista.

LC -Ville Radieuse 1935


Nel 1935 pubblica la Ville Radieuse, che riguardano nuove riflessioni. Nel
1933 (H al potere) vi è un congresso con tema la città  situazione molto
delicata. Il convegno si svolge in una grande nave con meta Atene 
rifugiarsi nelle proprio origini.
Si tratta di un progetto orientato secondo un asse posizionato secondo il sole.
Non è più una città per 3 milioni di persone, ma accoglie lo sviluppo e di
ingrandirsi nel tempo (accogliere il tempo)  cambia il progetto. Ci sono dei
grattacieli cartesiani (a croce) con forme aperte e con riflessioni che riguardano
la loro funzionalità.
LC – Piano di Algeri - 1931
Algeri era una città francofona nel Nord Africa che affaccia sul
mediterraneo  caro a LC.
Inizia a studiare la civiltà Araba e ne viene influenzato  e ragione
sul tempo differente, lento rispetto a quello occidentale.
In questo tempo crea il Modulor  sistema di misura basato sul
corpo umano. Ricerca, misura e disegna. Anche la sua arte diventa
più astratta (quasi da Picasso).
Il progetto si articola in tre parti:
 Una città degli affari che si affaccia sul porto
 Viadotto che collega con curve che richiamano oggetti ad
espirazione poetica  unità residenziali
 All’intersezione c’è un elemento inedito
La città vecchia viene conservata. Tema del doppio: tempo lento
(città Araba) e questo progetto caratterizzato da un tempo veloce (collegamenti + tecnica).
Il viadotto è interamente abitato. Sul tetto corre
un’autostrada (tempo veloce) e all’interno le unità abitative
incastrate all’interno. Le celle sono costituite da tante
Maison Citrohan incastrate. Questo tempo della tecnica
tiene insieme celle con architetture moderne e celle con
architetture arabe.
Non sarà mai costrito
La curva dell’asino non viene più considerato, perché LC è
cambiato.

LC - Unità di abitazione – Marsiglia - 1946-52


L’edificio rappresenta un frammento del progetto di Algeri. Infatti
si può notare che la facciata di lato non ha finestre  come se
fosse un pezzo ritagliato dal grande viadotto di Algeri. Si tratta di
un piano di ricostruzione di Marsiglia dopo la seconda guerra
mondiale. Viene pensato un sistema di grandi unità residenziali fra
di loro  ne verrà costruita solo una.
L’edificio è posto su dei Pilotis ed ha un grandissimo tetto piano.
Si tratta di un tetto di pietra che accoglie le funzione dell’edificio
comunitario  con negozi (piano) e sul tetto i servizi (piscina,
palestra, asilo). Sul tetto sono presenti anche degli oggetti a
reazione poetica  come quelli visti per la prima volta sulla ville
Savoie (si può notare una sorta di citazione della stessa villa  il
cubo che si vede sotto al secondo camino. Dal tetto giardino si
osserva il paesaggi, ma secondo quello che l’architetto decide
 il parapetto alto 180 cm porta ad escludere la città e mostrare solo le montagne. Orizzonte progettato.
Vi sono delle unità abitative vengono incastrate come se fossero cassetti in modo da avere uno spazio ad doppia
altezza con una finestra.
Al piano terra vi è l’effetto plastico del cemento  il disegno della posa dei casseri diventa tessitura
dell’edificio  decorazione naturale.

LC - Cappella, Ronchamp – 1950-54


Progetto che susciterà scandalo e si tratta di una
ricostruzione di una chiesa distrutta dalla
guerra. Questo edificio è formato da curve e
controcurve  le curve del tetto giardino (o
presenti all’interno dei primi edifici) sono scese
nel progetto e portate all’esterno. Si tratta di un
montaggio di parti diverse. A sud vi è un grande muro a vela traforato da
finestre misurate con il modulor (funzione anche da sfondo per messe
esterne).
Modulor: scala metrica sulle misure umane  come il modulo delle colonne greche  diametro della base e
serviva per misurare l’intero tempio greco. Nel 1950 LC si interroga sui fondamenti dell’architettura e li trova
all’interno del corpo umano (non più macchina ma umano). Le apertura non sono casualmente disposte in
facciata, ma misurate dal tracciato regolatore e il modular.
Le apsidi curve si estendono anche tridimensionalmente formando elementi come il campanile e anche per
portare luce all’interno  ispirato dalle case algerine.
La copertura sembra pesantissima, grossissima ma all’interno vuoto  preso spunto da un guscio di granchio.
Una vela che si appoggia sulla struttura in modo leggero  sembra quasi che volasse  infatti è stato creato un
piccola superfice di luce fra il tetto e i muri. Durante il giorno la luce entra e cambia la percezione dello spazio.
In questo edificio LC sembra un’altra persona  si tratta di quasi un tradimento della sua architettura 
provocato dal suo percorso.
Non sono presenti i 5 punti.

Nota presentazione
Tema del doppio: Villa la Roche: Plastiche interne con volumi che si muovono in modo da non notarli. (Esempio
le doppie altezze interne). Quindi un apparente facciata razionale, racchiuda in realtà spazi complessi. A Villa
Savoie non si tratta ancora di oggetti a reazione poetica, ma sono considerati come una sorta di disturbo. Solo con
il padiglione Svizzero si hanno forme più organiche. A Ronchamp vi è meno il tema del doppio.

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