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PARTE 2°:
⁃ 1928-1933
⁃ 1933-1947
⁃ 1947-1956
⁃ 1959
Gli antefatti: il concorso per il Palazzo della Società delle Nazioni a Ginevra
(1926-1027) e l’esposizione del Werkbund a Stoccarda (1927)
Gli architetti si sentono esclusi dai concorsi e messi in difficoltà dalle istituzioni
La giuria, presieduta da Victor Horta, era composta da otto architetti, tra questi si
annoveravano, da un lato, quattro tradizionalisti e, dall'altro, quattro modernisti della
generazione attiva all'inizio del Novecento.
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elvetica (Schweizerischer Werkbund) e nel 1915 quella inglese, associazioni che si
ispirarono al modello tedesco.
Le Corbusier ottenne due lotti diretti verso la città e il budget più ampio. Gli edifici
non variano molto nella forma, presentando una grande coerenza progettuale; si
tratta di case a schiera, villette e blocchi di appartamenti. Le caratteristiche comuni
agli edifici sono le facciate essenziali, i tetti piani, adibiti a terrazza, le finestre a
nastro, la cosiddetta “pianta libera” e l'elevato livello di prefabbricazione, che
permise l'edificazione del complesso in soli cinque mesi.
L'idea del congresso nasce come iniziativa polemica rispetto al risultato del
concorso per il Palazzo della Lega delle Nazioni (1927), che aveva visto premiato un
progetto "accademico" invece della proposta di Le Corbusier.
1929: Francoforte
Tema: Die Wohnung für das Existenzminimum (L'abitazione per il minimo vitale).
Le Corbusier (che era assente ma invia uno scritto) Analisi degli elementi
fondamentali del problema dell'alloggio minimo;
Hans Schmidt, Sulle normative tecniche; Ernst May, L'alloggio per il livello minimo
di vita.
1930: Bruxelles
Tema: Rationelle Bebauungsweisen (Metodi costruttivi razionali).
Karel Teige (Praga), La domanda di alloggi per i ceti al livello minimo di vita;
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1937: Parigi
Tema: Logis et loisirs (Abitazione e tempo libero).
1947: Bridgwater
Non si trattò di un congresso tematico, bensì di un lavoro di riorganizzazione. Gli
interventi prendevano in esame i seguenti problemi: ripresa dei contatti dopo
l'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, riaffermazione dei principi
formulati nei precedenti congressi, riconfigurazione delle strutture organizzative.
Vengono delineati i temi per i futuri congressi: urbanistica, espressione
dell'architettura, insegnamento dell'architettura. Gli atti non vennero pubblicati se
non nella forma di comunicati per la stampa.
1949: Bergamo
I lavori, dato l'elevato numero di partecipanti, vengono organizzati per commissioni:
urbanistica, arti plastiche, insegnamento, industrializzazione, legislazione,
programmi sociali. È questa la prima volta nella quale, per la presentazione dei
lavori nella commissione sull'urbanistica, viene utilizzata la Griglia Ciam (elaborata
da Le Corbusier, cfr. Grille Ciam d'urbanisme. Mise en pratique de la Charte
d'Athènes, Clermont-Ferrand 1948).
1951: Hoddesdon
Tema: Il cuore della città.
1953: Aix-en-Provence
Tema: Habitat. La riflessione sull'umanizzazione dello spazio urbano si allarga alla
scala del quartiere per riorganizzare la vita degli abitanti in relazione alle necessità
biologiche, sociali e spirituali. Il risultato di maggior rilievo del congresso fu la
stesura di una "Carta dell'Habitat". Per il suo carattere innovativo si segnala
l'intervento dei giovani architetti inglesi Alison e Peter Smithson centrato sui
problemi dell'organizzazione delle comunità urbane in relazione ad assetti spaziali
riconoscibili (in grado di rafforzare il senso di appartenenza dei singoli luoghi).
Attorno agli Smithson si coaugulò un gruppo di giovani architetti che, sotto la sigla
Team X, si sarebbero dovuti occupare dell'organizzazione del X CIAM.
1957: Dubrovnik
Tema: Habitat: the problem of relationships (Habitat: il problema delle relazioni). Nel
dibattito emerse la posizione dell'architetto olandese Jaap Bakema, che delineò il
ruolo dell'architetto-urbanista nel mettere a punto nuovi ordinamenti spaziali, politici
ed economici della società.
1959
Sul problema del ruolo dell'architetto-urbanista nella società la struttura
organizzativa del CIAM si sfalda. Da una parte ci sono i fondatori (Gropius, Tyrwhitt,
Sert, Le Corbusier e Giedion), dall'altra i "giovani" (Alison e Peter Smithson, Jaap
Bakema, Aldo Van Eyck e in generale i componenti del Team X).