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Pier Luigi Nervi 1891 - 1979

Introduzione
Contesto
Il contesto di Nervi è tagliato a metà dalla seconda GM. In Italia, nel 1922, Mussolini prende il potere e inizia il
fascismo. Questo periodo vede dei giovani architetti iniziare a maturare e formarsi. Questa crescita è di pari passo
al crescere del fascismo  movimento rivoluzionario (moderno). Il movimento fascista prenderà potere con gli
anni, e diventerà una sorta di interlocutore con i giovani architetti. I quali identificheranno la modernità
dell’architettura leggendo la modernità del movimento. I giovani architetti  Da un lato
un’aspirazione nel vuol essere aggiornati (LC, Mies, ..), dall’altro lato si vuole comunque rimanere
ancorati alla tradizione italiana. (moderni e tradizionali).

Nel 1928 si tiene a Roma la prima manifestazione italiana razionale. Si tratta della prima mostra che
espone i progetti dei giovani architetti. Il manifesto di questa manifestazione rappresenta un pilastro
in cls armato con i ferri esposti (cioè che vogliono far parte di un edificio). Si tratta di una struttura
moderna, in cls armato. Si può concludere che il cls è un materiale che i giovani architetti aspirano.
Un manifesto che guarda al futuro

Alcuni progetti
Progetto realizzato da Mario Ridolfi con il collega Adalberto Libera
La struttura, adibita per un ristorante, e rappresenta una pila di piatti. Ridolfi è un laureato
insieme al collega. Tema delle grandi strutture con sbalzi

In questo momento si fondano 2 nuove riviste da parte dei nuovi arch.: Casabella e Domus
(1928).

Inizia un grande dibattito. Infatti i giovani architetti iniziano a creare una rete di apporto (Como,
Milano, Roma, ..), e nel 1931 aprono la seconda mostra. In questo momento inizia il vero
dibattito.
Da una parte si hanno i nuovi architetti che vogliono rappresentare il regime con la modernità, dall’altro lato vi
sono architetti accademici che avevano ancora un linguaggio neo-classico (non in linea con la modernità). Il
dibattito è quindi: l’architettura come arte di stato. Quindi è lo stato che in quel momento cominciava a bandire
una serie di concorsi, doveva decidere su quale movimento appoggiarsi.

Il tavolo degli orrori


Viene creato da un critico Pietro Maria Bardi e lo mostrerà a Mussolini per far scegliere il giusto movimento.
Si tratta di un collage di edifici accademici, quasi
una prese in giro e viene messo nella seconda
mostra. L’opera si schiera dalla parte degli
architetti giovani.
Bardi scriverà anche un rapporto sull’architettura
indirizzata a Mussolini.

Gruppo 7
Si tratta di un gruppo di architetti (con Giuseppe Terrani  più famoso) e scrivono:

“La pietra e il mattone hanno per tradizione secolare un’estetica loro, nata dalle possibilità costruttive e divenuta
ormai istintiva in noi. Il significato dell’architettura antica sta nello sforzo di vincere il valore di pesantezza del
materiale, che lo farebbe tendere verso terra. Dal superamento di questa difficoltà statica nasceva il ritmo:
l’occhio era appagato a un elemento o da una composizione di elementi quando questo o questi apparivano, per
forma e collocamento, avere raggiunto il perfetto riposo statico. E’ chiaro come dalla ricerca di esso siano nate
le proporzioni, gli oggetti, le dimensioni tradizionali. Ora questa scala di valori, col cemento armato perde ogni
senso e ragione d’essere: dalle sue nuove possibilità esso deriva necessariamente una nuova estetica”.
Gruppo 7, Una nuova epoca arcaica
Il tema è di andare verso una nuova estetica con nuovi materiali e nuove forme.

Esempi di concorsi
Il concorso più importante che si cimenteranno questi architetti è il palazzo
del Littorio a Roma. È situato davanti al foro romano, si tratta quindi di un
confronto.
Terrani (gruppo7): Si nota che vi sono degli elementi a sbalzo. Una grande
diga di porfido (materiale antico) lunga 80 m che risultava scaccata da terra e
difronte a Massenzio. In mezzo, dove c’è una frattura, un palco a sbalzo per le
apparizioni del duce. Questo sipario di porfido ha una
decorazione, come una sorta di linee che formano una
ragnatela. Queste linee che rappresentano la statica della
costruzione (la sua reazione)  decorazione e struttura sono
insieme.

Un altro esempio sono le palazzine di Adalberto Libera a Ostia nel 1931. È importane notare il
tema dello sbalzo  quasi esagerati.

Un altro esempio ancora è il Palazzo delle Poste di Ridolfi nel 1939. Si


tratta di un edificio realizzato e quindi sembra che l’assegnazione degli
incarichi venga data ai giovani arch.
Questo non accade, perché dal momento che il partito fascista si
trasformerà in impero, ci sarà un cambio di direzione.

Tutto questo è interrotto dalla seconda GM, dove l’Italia ne esce perdente. Nel 1945 si discuteranno le modalità di
ricostruzione.
Una risposta è il manuale dell’architetto  Sono coinvolti Ridolfi e un collega. Ridolfi abbasserà i toni di
costruzione, riiniziando con un altro metodo  una tecnica più semplice, dando così lavoro a manodopera meno
qualificata. La linea della prefabbricazione non viene mai attuata in Italia.

L’Italia del dopoguerra non è quella degli anni ’30. Nel 1955 esce la prima monografia di Nervi e si trova
all’interno di una collana “Architetti del Movimento Moderno”. La collana ha diversi architetti famosi (come
Wright). Nello stesso anno di Nervi esce anche quello per Perret (infatti per molti versi essi si assomigliano).
Questo pubblicazione è importante per Nervi, perché viene considerato “importante”.

Nervi
Il suo professore è Muggia era capo alla società anonima per costruzioni cementizie.

Lo stadio Berta 1930-32


È importante considerare che nel frattempo ha fondato una propria impresa (1930). Quindi costruisce cioè che
progetta (come Perret). Inizialmente entra in scena come consulente per il comune di Firenze. Entra in scena e
ruba il progetto introducendo 3 elementi:
Grande pensilina
Si tratta di 15 mensole a sezione curva con uno sbalzo di 22.5 m. Funziona come una sorta di
schiaccianoci. Le strutture di Nervi sono semplici da pensare ma difficili da costruire.
La torre di Maratona
Un fuso per metà di vetro che si appoggia su uno sbalzo. La torre è alta 55
m. Ha una funziona segnaletica.
Scale elicoidali
Dove si appoggia esternamente la torre, ma sono presenti anche agli angoli. Si tratta di scale
esterne (per accedere alle tribune) e sono strutture intelaiate ed ottenute tramite l’intersezione di
due travi elicoidali.
Si tratta di paradossi statici: grazie a questi tre elementi, Nervi fa vedere cosa è in grado di fare.
Questi elementi sono realizzati da Nervi tenendo conto la statica, il getto e la modellazione. Questi temi sono
trattati con la massima disinvoltura, con sprezzatura (sembrare facile qualcosa di difficile). Nervi mostra la
struttura con la forma (forma = struttura).
Pur essersi formato appartato dalla discussione, Nervi viene riconosciuto come un personaggio coerente al
dibattito. Questo progetto verrà subito pubblicato sulle riviste (CasaBella).
Pagano, direttore di Casa Bella scrive:
“quella pensilina nell’aria con arditezza e con fiducia, permise di definire l’autore come un architetto fra i nostri
più vivi, nelle prime linee dell’avanzata intrapresa dai giovani per l’affermazione d’uno spirito e d’una
corrispondente realtà attuale, audace, interamente nuova”.
Pier Maria Bardi
“ben riuscito monumento sportivo contemporaneo (...) Cosciente ed intelligente adattamento della struttura in
cemento armato ad una fusione pratica e monumentale a un tempo”.
Giuseppe Pagano

Nervi viene individuato come qualcuno che è in grado di gestire le tecniche costruttive come anche il
linguaggio architettonico  qualcuno capace di passare dalla carte al cantiere
Nel 1928, alla prima manifestazione razionale, su 500 progetti solo 5 erano idonee ad essere realizzati. (come
l’edificio della FIAT a Torino  sul tetto una pista per il collaudo delle auto)  LC si espira per i piani
urbanistici

Nervi così interviene sul dibattito:


“alcune manifestazioni di ieri hanno dimostrato che, fondamentalmente, alcune idee non sono abbastanza chiare.
Elementi formali quali l’arco, la piattabanda, il pilastro o la colonna, sembrano acquistare un’importanza che
non hanno e non possono avere” (verso gli accademici)
“altro pericoloso equivoco è nell’aggettivo “razionale” con cui si sono da molti, definite le nuove tendenze
architettoniche. Un’arte non può mai essere razionale”. (verso i razionalisti)
“necessità di ridare all’architetto non solo il suo nome, ma la funzione derivante dal suo stesso nome di “ capo
costruttore”, ossia unico responsabile dell’opera dal suo sorgere in idea, al suo vivere in concreta e viva realtà”.
“(...) a un serio esame sparisca il punto dove l’ingegneria diventa architettura o questa ingegneria (in quanto)
l’operazione di progettazione diventa un dialogo tra l’idea architettonica e le necessità della tecnica”.
 mette al centro dei problemi la tecnica(res edificatoria, costruzione (come diceva Alberti e Mies): infatti essa
annulla la differenza fra arch e ing. Non importa se sono architetto o ingegnere, io devo costruire.
Pier Luigi Nervi
Architettura, forma e struttura coincidono fra di loro. Questo lo si può notare nel
progetto del palazzo dell’acqua e della luce. Si può notare anche qui il tema del
paradosso strutturale  portare il cls fino alle su estremi limiti. Quindi non farne un uso
banale.
Nel 1937 le importazioni diminuiscono e il cls viene considerato come un materiale non
italiano e nel ‘39 viene messo al bando.

Prefabbricazione strutturale
Si tratta di scomporre la struttura in piccoli pezzi scomponibili leggeri in modo da essere montati con facilità
perché leggeri. Sono quindi creati in terra e in seguito collocati nella loro posizione e collegati con un getto per
creare una struttura monolitica. Si hanno quindi un sistema di ponteggi leggeri
La prefabbricazione è quindi un sistema semplice della costruzione  Si risparmia tempo, materiali e soldi.

Le strutture di nervi sono complicate da calcolare. Decide di procedere con l’auto di uno strutturista, Danusso, per
creare modelli in scala ridotta. Il modello precederà sempre l’esecuzione. Questo per evitare il calcolo.

Il ferro cemento
Allo scoppio della guerra, nervi continua a ragionare sui materiale e mette appunto di un
nuovo materiale (il ferro cemento), nel 1942. Durante la guerra, Nervi chiude lo studio e le
prove avvengono nella sua cucina. Brevettato in seguito nel 1943. Si tratta di un materiale
che è composto da molto ferro e poco conglomerato cementizio. All’interno vi sono delle
reti di armature (feltro) che vengono in seguito ricoperte di cls. Operazione che si svolge a
mano (con la cazzuola) operazione abbastanza difficile. La soletta aveva uno spessore di 3
cm. Sono elastiche, flessibili e riesistenti. Nervi dimostra che a parità di luce, questo sistema utilizza meno acciaio
di uno normale.
Impego: dev’essere sagomato  la sua resistenza è per forma
Edificio di verifica  capannone di sua proprietà  Padiglione in ferrocemento alla Magliana, Roma, 1945

Nel 1944 è pronto con il nuovo materiale. Ferrocemento + prefabbricazione

Nervi - Il Salone B di Torino 1948


Salone per le automobili ed è stata realizzato in 10 mesi. Questo cantiere unisce
Ferrocemento + prefabbricazione. Infatti il
cantiere è costituito da pezzi di prefabbricazione
con dei conci d’onda (elementi con ferro
cemento) che modellano la superficie. L’apside
finale rappresenta qualcosa già visto in progetti
precedenti (con dei tabelloni romboidali
(nervature))  mette insieme parti diverse.
La planimetria rappresenta una basilica. Quindi,
malgrado la grande modernità che dona Nervi, lui
si basa comunque sulla storia. Ricerca nella tradizione i principi costruttivi.

Da questo momento, inaugura un nuovo metodo di costruire. Diventa famoso in tutto il mondo e inizia a vincere
appalti. All’impresa si affianca uno studio di architettura.

Nervi – sede Unesco Paridi - 1952-58


Nervi viene scelto con un gruppo di architetti
tramite una commissione di arch. importanti
(es: Gropius, LC). Rappresenta una pensilina
con una parete con pilastri a seziona variabile.

Grattacielo Pirelli a Milano


Le asole di cls che chiudono il palazzo è un’invenzione di Nervi.

Strutture per le Olimpiadi di Roma - 1956-59


Viadotto di corso Francia  si nota i pilastri a sezione variabile

Nervi pubblica molti volumi. Il primo è nel 1945 “Scienza o arte del costruire?” Si
tratta di un ingegnere aperto sempre al confronto con l’architettura. Se sono un bravo
ingegnere lavoro sia sulla struttura che sul linguaggio.
Nervi crea una sorta di linguaggio ripetibile:
 Pilastri a sezione variabile
 Tabelloni con i rombi
 Solai a nervature isostatiche
Il catalogo delle opere di Nervi comprende 680 opere  successo di Nervi anche nel mondo.

Nervi - Palazzetto dello Sport, Roma, 1956-7


Costruito in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 ed è costruito
rapidamente 14 mesi. Prototipo di una struttura come un tendone da
circo con poche spese di manutenzioni. Si ha una calotta perfettamente
gonfiata che sembra pronta ad
innalzarsi ma è tenuta a terra da 36
cavalletti radiali inclinati. Le forze
vengono scaricate da qui. Fra le varie V
dei pilastri, Nervi crea delle onde  unica sua decorazione. All’interno si ha una
cupola di 60 metri di diametro con degli elementi romboidali (stessi delle
autorimesse). I tabelloni sono in ferro cemento e creati a terra. Essi sono leggeri in modo da essere spostati in
modo sicuro. Dall’immagine si capisce che il cantiere è piccolo: 3 operai e una cariola con una gru. L’impresa di
Nervi è altamente specializzata (pochi sanno fare il ferro cemento) ma è interamente artigianale (non si tratta di
una prefabbricazione industriale, perché i pezzi vengono fatti a mano). Il palazzetto è composto da 1600 pezzi di
16 tipi diversi. Quest’estrema modernità è qualcosa di simile a quello che stava facendo Ridolfi. (senza
prefabbricazione e industrializzazione, ma solo artigianalmente). Es: autostrada del sole  tante piccole imprese
che fanno 2 km alla volta (pezzi).

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