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LUIGI MORETTI
LA CASA DELLE ARMI
LE SUE OPERE E
IL SUO ARCHIVIO
2005
LUIGI MORETTI
esposizione e catalogo a cura di Massimo Domenicucci, Flavia Lorello, Cristina Mosillo, Franco Papale
elaborazioni immagini: Paolo Audino - segreteria: Rita di Genova, Enrico Lipartiti, Marisa Santoni, Orlano Simeone
presentazione
vicende culturali del nostro Paese, contribuendo, almeno in parte, alla sua
rimozione.
Oltre a questa incidenza nella formazione di una visione pi matura ed equilibrata del nostro passato, quella vicenda
ottenne anche un altro importante risultato, quello di dar vita a un movimento
di opinione che favor l'afflusso presso
lo stesso Archivio Centrale, di una serie
di importanti archivi di architettura, in
quanto ormai l'Istituto, a seguito di questa complessa operazione, veniva visto
come una delle sedi presso le quali era
possibile concentrarre e valorizzare
archivi di questa tutta particolare natura.
Basti ricordare, tra gli altri, gli archivi
della Societ Generale Immobiliare (poi
Sogene), cuore dello sviluppo urbanistico romano, di Plinio Marconi, Gaetano
Minnucci, G.B. Milani e, appunto, di
Luigi Moretti, il cui versamento, formalizzato nel 2000, scaturito dalla sensibilit degli eredi dello studio.
Proprio dalla presenza dell'archivio nel
nostro Istituto e dal successivo ordinamento delle migliaia di documenti, disegni, fotografie, provini, diapositive, pellicole ecc. potuto nascere lo studio del
prof. Severati sulla 'Casa delle armi', o
casa della scherma, o accademia della
scherma e cos via, una delle opere pi
affascinanti del nostro Autore, vero
capolavoro nel contesto del Foro
Mussolini, o Foro Italico, che trova tra
l'altro naturali elementi di completamento nei tanti altri fondi che registrano tracce di quell'impresa: dall'archivio
Marconi a quello della Presidenza del
Consiglio, dalla Segreteria del duce ai
fondi fotografici del PNF sulla sua attivit e cos via.
La mostra e il volume sulla Casa delle
Armi costituiscono le prime iniziative
che prendono le mosse dallutilizzazione dellarchivio di Luigi Moretti. Altre ne
seguiranno, nella prospettiva del centenario della sua nascita, nel 2007.
Aldo G. Ricci
Soprintendente dellArchivio Centrale dello Stato
1936 roma
casa delle armi al foro italico
"La Casa delle Armi destinata agli
Accademisti che, in numero di circa 300,
seguono lo speciale Corso biennale di
Scherma: data la sua ubicazione ad un
ingresso del Foro, si presta ad ospitare cerimonie, ricevimenti, riunioni, esposizioni,
manifestazioni varie; il che giustifica le sue
doti di particolare decoro e ricchezza"*. Che
la chiave di interpretazione di questo complesso edificio sia legata alla evoluzione progressiva della ideologia del Foro Mussolini
da luogo deputato della giovent sportiva
fascista al Foro della terza Roma, capitale
dell'impero - come accennato nello scritto
di Plinio Marconi, testimoniato dal procedere delle varie fasi della sua costruzione e
progettazione. Moretti compare sulla scena
del Foro come progettista nel 1933 con alcuni progetti minori: ma assai credibile che
abbia in pectore - come ancora Plinio
Marconi dice - anche questo grande progetto fin da quella data. Lo stesso Enrico Del
Debbio, fino ad allora responsabile dei lavori del Foro, sorpreso: ed costretto a
modificare la sua 'foresteria' dallo stravolgimento imposto alla scena dall'edificio di
1933 roma
casa della giovent in via induno
Primo edificio progettato da Luigi Moretti
per l'ONB a Roma. Il tema che si trova ad
affrontare molto complesso richiedendo
un articolato assemblaggio di funzioni ed
attivit. la soluzione compositiva raggiunta
esprime un sapiente quilibrio che continuer a costituire un testo di riferimento fino ai
primi anni Quaranta.
1936 roma
piazzale dellimpero al foro italico
Il tema del piazzale, ovvero la progettazione di uno spazio necessariamente vuoto in
quanto destinato ad accogliere le adunate
previste per celebrare il regime, viene risolto utilizzando le teorie della percezione
visiva. Le preesistenze, l'obelisco e la fontana, che gi sottolineano la direttrice prospettica dello spazio, ed i monoliti inventati da Moretti formano, nel progetto definitivo, un unico sistema visivo e costruttivo.
1936 roma
palestra del duce al foro italico
La palestra riservata a Mussolini rappresenta una delle prime prove di rilettura di
uno spazio gi definito che Moretti si trova
ad affrontare. Il progetto, segnato dalle
preesistenze, impostato soprattutto sulla
differenziazione degli spazi e delle funzioni: la palestra vera e propria, lo spogliatoio,
lo spazio per il riposo. Differenziazione
messa in evidenza anche attraverso laccostamento di materiali tradizionali e
moderni, ricercati e funzionali, quali il
marmo ed il linoleum.
1940 roma
cella commemorativa al foro italico
La necessit di collocare il proprio progetto
in un contesto gia edificato, non impedisce
a Moretti di realizzare una delle sue opere
pi interessanti in cui l'uso dei materiali
sfruttato per esaltare l'accurata composizione geometrica dei volumi e delle superfici. Nella stesura del progetto riemergono
con chiarezza i riferimenti classici che,
rielaborati, gli permettono di costruire una
spazio autenticamente moderno.
1948 milano
casa albergo in via corridoni
Moretti realizza a Milano tre interventi della
stessa tipologia edilizia: le case albergo.
Quello in via Corridoni il primo intervento
e certamente anche il pi noto, forse per il
forte contrasto che suscit al momento
della sua realizzazione: subito dopo la
guerra in un clima di ricostruzione dove il
dato fondamentale era l'economia degli
interventi. Da un punto di vista architettonico l'edificio si presenta come un fabbricato
lamellare la cui altezza viene esaltata dai
profondi e ininterrotti tagli verticali.
1949 roma
casa della cooperativa astrea in via
jenner
Primo intervento di Moretti a Roma dopo la
guerra. I singolari caratteri del fabbricato
sono dovuti all'eccezionale capacit dell'architetto di confrontarsi con dei dati iniziali assolutamente sfavorevoli: un'area
d'intervento irregolare, una cattiva esposizione. Il risultato affatto scontato. La
semplice distribuzione interna d luogo,
all'esterno, ad ampie superfici piegate ed
interrotte con forti contrasti di vuoti e pieni.
1950 roma
casa il girasole in viale bruno buozzi
1951 milano
complesso per abitazioni e uffici in
corso italia
1958
progetto di un complesso residenziale
alberghiero a genova-nervi
"In Genova-Nervi esiste un giardino di
straordinaria bellezza, aperto alla vista del
mare, sul quale era costruito il vecchio e
monumentale albergo Eden ... Le piante
delle case alte sono di un disegno bellissimo - che vorremmo dire vegetale, simile a
quello di una lunga foglia rivolta con la
punta verso il mare - ed i vari prospetti ...
con le lunghe fessure verticali e le curve
superfici - come certi involti di foglie lungo
le canne - variano col variare dei punti di
vista". (Gio Ponti)
1959 roma
villaggio olimpico
Il quartiere, destinato ad ospitare 6.000
abitanti, realizzato su incarico dell'INCIS
che aveva anche il compito di gestirne l'utilizzo dopo le Olimpiadi del 1960. Il taglio
planimetrico del quartiere, dovuto soprattutto a Moretti, rimanda a un sistema composito di segni astratti, consonanti con la
sua passione per le arti pittoriche contemporanee e, soprattutto, per alcune elaborazioni di Giuseppe Capogrossi.
1961 roma
quartiere decima
Il quartiere commissionato dall'INCIS comprendeva alloggi per 8.000 abitanti completati dai servizi collettivi. Si deve a
Moretti l'interessante soluzione del progetto urbanistico complessivo e certamente
l'impostazione del progetto teneva conto
della speranza di vedere realizzata la chiesa "Mater Ecclesiae" situata al margine dal
costruito.
1961 washington
complesso residenziale the watergate
Il quartiere occupa, con i suoi tredici piani
un'area triangolare collocata al margine
del disegno urbano del L'Enfant e definito
per un lato dalla riva del fiume Potomac.
La mancata realizzazione di un grande
centro culturale contiguo ad est, costituisce una grave menomazione dell'insieme.
Inoltre pesanti variazioni del disegno originale richieste dalla committenza in corso
d'opera, non permettono di ritrovare la
sensazione aerea e baroccheggiante che
invece suggeriscono i primi studi elaborati
da Moretti.
1961 montreal
the stock exchange tower in place
victoria
Place Vittoria in realt la seconda riduzione di un progetto pi ampio che vedeva l'ipotesi di un complesso di tre torri collegate
da una piattaforma ai piani bassi. Edificio
di grande qualit tecnologica il cui interesse formale dovuto soprattutto alla soluzione del difficile rapporto tra struttura e
courtain wall.
1962 roma
palazzina san maurizio a monte mario
La palazzina inventata da Moretti nel tentativo di soddisfare le richieste della committenza, della percezione visiva del fabbricato, nonch le imposizioni del regolamento
edilizio, ne fanno un esempio di architettura tra i pi affermati negli anni a seguire nel
settore dell'edilizia residenziale privata
romana. La soluzione formale raggiunta da
Moretti attraverso l'uso di masse dinamiche e superfici sfuggenti, resta certamente
un esempio unico.
1964 roma
sede per gli uffici della esso e della sgi
alleur
1967
progetto del santuario sul lago di tiberiade
a tabgha (palestina)
1970
progetto per la chiesa del concilio sancta
maria mater ecclesiae a roma