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Nell’uso comune, una cosa manierata è una cosa forzata, ricercata, con molta attenzione nella
realizzazione, studiata, elegante, ra nata, priva di naturalezza e senza originalità.
Il termine Maniera veniva utilizzato come un termine per criticare il fatto che i nuovi artisti
copiassero i vecchi artisti che, partendo dai classici e dalla realtà, sviluppano la loro arte.
Proporzioni improbabili e posizioni assurde, non naturali, sulle punte reggendo il corpo di Cristo
morto, ad esempio. Ci sono donne che sembra come se volassero, senza una connotazione reale
o un punto di appoggio e ettivo.
In sintesi, il manierismo ha un linguaggio anticlassico, a causa del suo antinaturalismo (perchè gli
artisti non si ispiravano alla natura, alla realtà, ma alla maniera dei grandi maestri del 500 -
Leonardo, Ra aello, eccetera). È considerato una “involuzione” del rinascimento, ma in realtà è
semplicemente un linguaggio diverso.
Un chiaro riferimento ai maestri del 500 sono le pose un po’ forzate, arti ciose, e la gura
serpentinata di Michelangelo, qui molto più accentuate.
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Lo sfondo non è reale, ma proprio tutta l’ambientazione, che spesso viene meno e lo sfondo ha
un colore uniforme, con paesaggi molto limitati e colori molto accentuati, che servono proprio a
togliere concretezza. Inoltre manca la prospettiva, tranne in qualche opera.
Mancano però tutti gli elementi tipici del linguaggio rinascimentale, derivato dai classici e
dall’imitazione della natura.
Un elemento manierista è la licenza dalla regola. Dalla regola che aveva supportato il linguaggio
rinascimentale, da Brunelleschi a Bramante.
Un esempio è il
>Palazzo Te di Mantova
È una villa che i Gonzaga si erano fatti realizzare.
Dal Concilio di Trento, escono indicazioni precise e rigorose per gli artisti (come dovevano essere i
santi, che emozioni dovevano suscitare, eccetera).
Ma i manieristi li rinnegano.
Per tali motivi, alla ne del 500 prevale un po’ di distacco dalla realtà, che permette di capire
anche gli artisti barocchi, come Caravaggio, ad esempio.
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