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ROMA: ETÀ TARDO-ROMANA

INIZIO: FINE:

A. Il principato di Antonino Pio (138 – 61 d.C.) A. Il saccheggio di Roma (410 d.C.)


B. L’avvento di Settimio Severo (193 d.C.) B. Caduta dell’impero d’Occidente (476 d.C.)

➔ Società, comandata dall’imperatore, sempre più strutturata in funzione difensiva per


rispondere alle minacce militari esterne ed interne, che deve affrontare il possibile crollo
economico e piena di corruzione interna. → Burocrazia dic rescente complessità.

➔ Difficile da assegnare dei confini culturali. Fin dove arriva il “romano” vero e proprio?

Durante questi secoli, la creatività della metropoli va scemando, mentre le province


sviluppano stili locali per reinterpretare la tradizione greco-romana.

In particolare l’identità romana si vede nel contenuto dell’arte. La forma, invece, subisce più
le influenze locali della provincia (vd. mosaici nord africani).

L’arte veniva realizzata per un’ampia varietà di contesti, ma non diversa dalla sostanza del
primo periodo imperiale.

DIVERSE ESIGENZE E DIVERSI CONTESTI = DIVERSO STILE E CONTENUTO ,


chiari per individuare lo sviluppo dell’arte nell’antica Roma.

ES. L’arco di Costantino estremamente sorprendente per la mescolanza di stili e monumenti


nella decorazione.

ELEMENTO TIPICO DEL PERIODO: TENSIONE TRA LA CONTINUITÀ (VISIBILE NEL


TEMA, NEL CONTENUTO) E L’INNOVAZIONE (VISIBILE NELLO STILE).

Possiamo definirla un’arte in transizione, che dal classicismo tende all’alto-medievale /


bizantino.

MUTAMENTO NELLA TECNICA PARALLELO AL MUTAMENTO


STILISTICO:
- Scultura: maggior uso del trapano corrente favorisce gli effetti chiaroscurali e la
dimostrazione del volume, senza plasmarlo realmente.
- Mosaico: abbandona la terza dimensione. Elaborazione di disegni pavimentali piatti ed
estesi all’intera superficie. + introduzione tessere d’oro e d’argento.
DOMANDA:
Perché tratti caratteristici non classici iniziano ad essere usati in maniera predominante?

1- Tali tratti sono sintomo di un’arte decadente. L’arte elabora uno stile nuovo, più
semplice e meno accurato che riflette la decadenza della società.
2- La presenza dei consueti esempi di lavori eseguiti da artigiani incompetenti, alcuni dei
quali realizzati copiando passivamente dei colossi ellenistici.
3- Il cristianesimo ha avuto una parte importante nel preferire un’impostazione non
classica.

Sicuramente il cristianesimo portò l’urgente bisogno di un’iconografia con uno stile didattico.

L’influsso reciproco degli stili varia anche da regione a regione.

Nell’Oriente greco le tradizioni dell’arte ellenistica mantennero salde le loro radici fino alla
fine del III secolo. Anche nell’arte ufficiale il tema era “romano” ma il modo di realizzarlo
“greco”.

+ influsso dell’arte asiatica veniva esportata e diffusa sia dagli scultori sia dai manufatti (es.
sarcofagi)

In Britannia, ad esempio, all’inizio del dominio vennero introdotti artigiani e opere d’arte per
ovviare alla mancanza di esperienza locale (velocemente colmata).

L’Africa settentrionale offre un caso diverso: in quella regione, ad esempio, i mosaici


pavimentali mostrano un allontanamento dai soggetti mitologici ellenistici e dalle loro
composizioni. C’è, invece, un avvicinamento ai temi più rilevanti per la vita del tempo.

Imperatore = più importante committente e l’arte ufficiale sfruttava qualsiasi genere, volta alla
propaganda.

Arte privata = ebbe un grande effetto anche sull’arte pubblica. I singoli benestanti dotarono le
loro città di ornamenti e attrattive (es. fontane).

Tendenzialmente le tradizionali immagini mitologiche vengono abbandonate e scene di vita


quotidiana o raffiguranti gli svaghi preferiti dai romani sono predilette.

Aumentano gli interessi religiosi anche sulla domanda del consumatore, come risulta evidente
da un confronto dell’arte cristiana prima e dopo la Pace della Chiesa. Prima del 313 d.C. l’arte
cristiana si limitava a contesti funerari. + i soggetti tradizionali riemergono nuovamente
nell’arte pagana, rimodellati in un contesto artistico specificamente cristiano.
LA FIGURA DELL’ARTISTA ARTIGIANO:
La condizione è di poco cambiata rispetto alla prima età imperiale.

Chiaramente si distingue la mano del maestro dalla mano dell’assistente.

Molti artigiani ottenevano lavoro da piccoli centri locali, ma devano aver viaggiato per
svolgere la propria attività, spingendosi oltre la propria provincia.

Spesso all’artigiano veniva chiesto un alto grado di inventiva, ma soave rappresentavano


disegni già noti.

ERANO IL TRAMITE DELLA TRASMISSIONE DI MOTIVI BEN AFFERMATI DA LUNGO


TEMPO NEI REPERTORI DELL’ARTE GRECO -ROMANA.

Continuità spiegata dallo spostamento fisico degli artisti itineranti e dei manufatti (come nel
passaggio dall’età ellenistica alla prima epoca romana).

Altrettanto importante il rapporto tra il committente e l’artista perché è emblema della tensione
tra la creatività e la tradizione di cui sopra.

ARCHITETTURA
Attraverso tutto l’impero romano, gli insediamenti e le città riproducevano gli stessi tipi di
edifici pubblici ma con molte varianti.

DECORAZIONE INTERNA
Lo sviluppo di costruzioni architettoniche essenzialmente introspettive porta ad una crescente
enfasi sulla decorazione degli interni.

Il mosaico potrebbe, dovrebbe accogliere la terza dimensione nel suo disegno?

In questo periodo le pareti e i soffitti voltati acquistano importanza come aree per la
decorazione musiva che poteva includere materiali fragili o di lusso

SCULTURA ORNAMENTALE
La scultura a tutto tondo giocò un ruolo sempre meno importante nella decorazione delle case
e delle ville. Quando accadeva, poteva conseguire un grande effetto se esposta come un’opera
tridimensionale contro uno sfondo di pareti e pavimento marmorei.

OGGETTI DI LUSSO
Il periodo di relativa pace e prosperità diede occasione di sviluppo alla domanda di oggetti di
lussi.

Argenteria!!! → molti tesori sono stati trovati al margine dell’impero, lontani dal centro di
produzione.
Avorio → dal 250 d.C. diventa un materiale popolare per gli oggetti di lusso. Contenuto e stile
di origine classica. Dal IV secolo appaiono temi cristiani.

TESSUTI
Strisce di stoffa di colore diverso, usate nell’abbigliamento o come tappezzeria sono i prodotti
tessili più comuni che si siano conservati.

RITRATTISTICA IMPERIALE
Aveva lo scopo di trasmettere le idee, le qualità morali e la natura dell’autorità. Molti dei modi
tradizionali di rappresentare l’imperatore sono divenuti pesanti formule.

SARCOFAGI
Quelli italici erano destinati ad essere messi al muro di un sepolcro e sono decorati soltanto su
tre lati.

La fronte è caratterizzata da una decorazione e da una tabula iscritta. Venivano realizzati in


marmo ad Atene e in Asia Minore. Poi venivano esportati per essere venduti o completati da
altri artigiani.

- Gli esemplari attici raffiguravano scene realistiche e a tutto tondo con ricche
modanature architettoniche.
- Gli esemplari asiatici sono più ornati e meno classici.

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