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RINASCITA ARTISTICA

L'XI e il XII secolo sono ritenuti l'età d'oro dell'arte bizantina in Grecia. Molte delle
principali chiese bizantine di Atene e dei dintorni difatti furono costruite in questi
due secoli, e questo riflette la crescente urbanizzazione in Grecia di questo periodo.
Ci fu anche una rinascita dell'arte del mosaico, con artisti che mostrarono un grande
interesse per la riproduzione di paesaggi naturali con animali selvatici e scene di
caccia. I mosaici divennero più vividi e realistici, con un'enfasi crescente sulla
raffigurazione di scene tridimensionali. Con la sua passione per il lusso e per i colori,
l'arte di quest'epoca produsse capolavori che diffusero la fama di Bisanzio in tutto il
mondo cristiano.
Anche le pregiate sete prodotte nelle botteghe di Costantinopoli ritraevano in colori
sgargianti animali come leoni, elefanti, aquile e grifoni i quali si confrontavano l'un
l'altro o rappresentavano maestosi imperatori a cavallo o impegnati nella caccia.
Molti clienti ne furono attratti, e l'economia della Grecia crebbe. Nelle province, le
scuole regionali di architettura cominciarono a produrre diversi stili caratteristici che
attingevano a una vasta gamma di influenze culturali. Tutto questo fa pensare che ci
fosse una crescente domanda per l'arte, con un crescente numero di persone che
disponevano di sufficiente ricchezza per commissionare e pagare queste opere.
La meravigliosa espansione dell'arte bizantina di questo periodo tuttavia non si
ferma qui. Dal decimo al dodicesimo secolo, Bisanzio fu la principale fonte di
ispirazione per l'Occidente. Per stile, disposizione e iconografia i mosaici di San
Marco a Venezia e della cattedrale di Torcello mostrano chiaramente un'origine
bizantina. Similmente quelli della Cappella Palatina, della Martorana di Palermo e
della cattedrale di Cefalù, insieme alle decorazioni della cattedrale di Monreale,
provano l'influenza di Bisanzio sulla Corte Normanna della Sicilia del XII secolo.
L'arte ispano-moresca deriva senza dubbio da quella bizantina. L'arte romanica deve
molto all'Oriente, da cui prese a prestito non solo le sue forme decorative, ma anche
i modelli di alcune delle sue costruzioni, come dimostrano ad esempio le chiese a
cupola della Francia sud-occidentale. I principi di Kiev, i dogi veneziani, gli abati di
Montecassino, i mercanti di Amalfi e i re Normanni di Sicilia si rivolgevano tutti a
Bisanzio per artisti e opere d'arte. L'influenza dell'arte bizantina nel XII secolo era
tale che la Russia, Venezia, l'Italia meridionale e la Sicilia diventarono praticamente
centri periferici dedicati alla sua produzione.

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