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Ii bestiariodi Machiavelli,
traemblematica
e naturalismo
si chiedesseai lettoridel Principedi Machiavelliqual e la partedel
trattatoche pii vivamentericordano,credoche quasituttichiamerebberoin causail capitolo18,e in particolareil passo dellavolpe e del leone.
Se
unoprincipesaperebeneusarelabestia,debbe
Sendodunquenecessitato
di quellepigliarela golpee il lione;perchbel lionenon si defendeda'
lacci,la golpenon si difendeda' lupi;bisognaadunqueesseregolpea
conosceree' lacci,e lionea sbigottiree' lupi.(165)
Questa esortazioneall'azione praticaviene incorniciatatestualmentee
fondataconcettualmentesu due considerazionidi caratterepiu generale:
la primae che il principeviene costrettodalle necessit~a servirsidi certe
caratteristiche
tipicamenteanimali;1la seconda,che questaanimalith&giA
comunquediffusatragli esseriumani,e che non si trattadunquedi conseguirlao meno, ma di riconoscerlae servirseneefficacementeprimache
altrilo faccianoalla medesimamaniera.2
La naturaumana come descrittada Machiavellinel Principerisulta
insommaintimamentecomposita:essa e fattadi una componenteumana
(e umanistica)e di una belluina,la qualesi scindea sua voltain un piccolo
bestiariodi stampo,apparentemente,anticoo medievale.
Machiavellifa
primo,3
GiAnella sua primaprovaletteraria,il Decennale
un largoimpiegodi immaginianimali,che affollanoanziossessivamentela
storiadella "ins6 discordanteItalia"(435;16)trail 1494e il 1504.Dopo un
proemiocheannunciala materiae includeun'invocazionedel tuttoformale
alle Muse,Yl'accenno
al "basto"(435;26)mediceosu Firenzema soprattutto
di CarloVIIIincomincianoa dare al poemettoun
31)
(435;
all'"artiglio"
accentoanimalesco,mentreil precedenterichiamoai "Galli"era privo di
accennimetaforicie faceva ancorapensarepii agli abitantidella Gallia
chead animalida cortile.Intornoall'"artiglio"
del refrancese
contemporanea
si realizzanoinvecedei mutamentisignificativi:si passadall'introduzione
alla materiaprincipale;dal tono discorsivoa quellonarrativo;dalleimmaginicivilia quelleanimali.E il tuttocon un parallelismopernullacasuale:
dove inizialmentesi discorre,si piangonole rovinecivili e si invocanole
Muse,qui sta l'uomo;dove si agisce,la bestia.
Cosi repentinamentel'opposizionedi PierCapponiai francesidiventa
"Lavoce d'un cappontracentogaUlli"
(435;36) in un verso in cui ora si le
ITALICA
Volume 80 Number 3 (2003)
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MARCOARNAUDO
avversaripolitici:
Gli uomini... spesso fanno come certiminoriuccellidi rapina,ne' quali
&tanto desideriodi conseguirela loro preda,a chela naturagl'incita,che
non sentono uno altro maggioreuccello che sia loro sopra per ammazzarli. (96;1.40;corsivo mio)
In entrambi i casi notiamo una sottolineatura del carattere irragionevole
e meccanico dell'animale, inclusiva di una critica all'uomo che a tale animale si appaia.
Se Machiavellinell'impiegodelle metaforeanimalisembrarifarsitalvolta alia tradizionedei bestiarimedievali,che attribuisconoa certianimall un determinatosignificatoallegorico,non ~ per6 questo il tipo di
operazioneche generale metamorfosidel primo Decennale.
Nella favola
classicacomenel bestiarioe un legameanalogico,orasu baseteologicaora
morale, che crea i legami tra l'animale-simbolo e l'oggetto simbolizzato:
cosi la fenice che rivive dalle ceneri starebbe per l'anima umana che rivive
dopo la morte.4Nel Decennaleprimo,invece, Machiavellinon si accontenta di questo meccanismo che pur fornisce gli artigli all'ambizioso
Carlo,associa il Valentinoai bavalischidei bestiari(449;397) e all'idra
mitologica (449; 404), e pure crea l'associazione "Ascanio Sforza, quella
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IIbestiariodi Machiavelli
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ARNAUDO
MARCO
La brevith, la capacith del testo di comprimere in un limitato componimento i tempestosi fatti del decennio si collegano nelle parole di Vespucci
alla loro motivazione, ciob il desiderio di fare di quella materia storica
recente un oggetto di elevato intrattenimento. I versi machiavelliani sono
pensati per essere recitati davanti a un pubblico reale; come tali, rifiutano l'indugio descrittivo, la digressione teorica e persino i nessi causali,9
ma incatenano uno all'altro i fatti nell'incedere inarrestabile della terzina
dantesca. All'ascoltatore viene presentato un ritmo martellante di awvvenimenti turbinosi, che, oltre a tenere imbrigliata 1' attenzione nel corso di
una performanceorale, rende pure il senso tumultuoso degli eventi stessi:
le tecniche di compressione, insomma, si adeguano bene anche all'oggetto
rappresentato, che guadagna dunque in perspicuith e incisivith.10
L'animale, che proviene dalla tradizione araldica o popolare, possiede
nella mente del lettore-ascoltatorecinquecentesco una vivacit, una vitalitA
e una disponibilitAalla rievocazione immediata che ~ oggi per noi difficile
da immaginare, e che poteva manifestarsi nelle forme e nei modi piti
diversi, dalla letteratura conviviale all'omicidio politico. Quella stessa
biscia dello stemma visconteo che appare nel Decennaleprimola ritroviamo
nelle Istoriefiorentine,dove Zanobi del Pino, per avere tradito i suoi signori,
viene dato
in preda a' suoi servidori i quali, dopo molti scherni,gli davono solamente mangiarecarte dipinte a biscie, dicendo che di guelfo per quel
modo lo volevono fare diventareghibellino:e cosi stentando,in brievi
giorni morl. (185;4.12)
Qui la biscia sulle carte sta tanto per la famiglia tradita che per l'idea
generale di tradimento convenzionalmente connessa al serpente. Come
gli esecutori di del Pino, Machiavelli si mostra in grado di collegare lo
spirito ludico della risoluzione di un indovinello a contenuti problematici se non addirittura tragici, cosi che certe invenzioni animali del Decennaleprimo(specie quelle basate sul bisticcio o sulla forzaturalessicale) potevano valere anche come momenti di micro-rebus nel discorrere del testo:
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Il bestiariodi Machiavelli
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MARCO
ARNAUDO
Sonpoi le lorpaternesepulture:
O sepulcricrudel,ferocie strani!
Sempreson le loro facce orridee scure,
A guisa d'uom che sbigottitoammiri,
Per nuovi danni o subite paure. (148;148-56)
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I1bestiariodi Machiavelli
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la legge dell'anacyclosis
e minatadal basso e privatadi ogni valorepuramente teorico:gli staticompirebberosi un cicloarmonico,ma solo se non
si esaurisseil loro cilo vitale per una semplicemancanzadi energia.16
Machiavelli,nel momento stesso in cui &tentatodalla regolageneralee
assoluta,non intendescordarele forzepuramentematerialidella natura,
che tendonoa disgregaree riportarea massaincompostatuttoquelloche
l'uomo ha costruito- fisicamentecome culturalmentee civilmente.
Questo &esattamentequanto avviene in una riuscitissimapagina
delle Istorieflorentine,in cui Machiavelli descrive la grande tempesta del
1456. Per prima cosa Machiavelli si assicura di coUllegareil fatto metereologico a uno politico:
Correval'anno1456quandoi tumultimossi da IacopoPiccininofinirono:
donde che, posatel'armidagliuomini,parveche Iddiole volessi prendere
Egli, tantafu grandeuna tempestadi venti che allorasegui .... (321-22;
6.34)
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MARCOARNAUDO
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IIbestiariodi Machiavelli
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ture politiche tanto che "in tutte le cittAed in tutti i popoli sono quei
medesimidesiderie quelli medesimiomori"(90;1.39).Eccoallorache la
differenzatra questo tipo di uomo e la materia,propriola pasta fisicadi
cui e composto, diventa labile;e ricordareche un principiomateriale,
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MARCO
ARNAUDO
siero machiavelliano,componenti sempre piil importantidella costruzione sia retoricache concettuale:retorica,perh& gli animali ancorapossono
addensare e comprimere significati intorno a un'immagine perspicua;
concettuale in quanto non sono piii segni vuoti, ma portano giAcon s&parte
del discorso: insomma non paragonano piidsolamente l'uomo all'animale
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II bestiariodi Machiavelli
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o naturasuadifesa.(139;1.88-90)
Contr'abito
il che abbassaa meccanicitA
animalee istintualele azioniumane,e fornisce
ancheuna giustificazioneironicaall'autoredel poemetto:lui erariuscitoa
non "mordere"(diremale) per un periodo,ma ora la sua naturasatirica
ritornainevitabilmentea galla.
Nell'Asino,interrottoprima della previstametamorfosidel protagonista in animale,il confine tra l'essereumano e le bestie e quantodi pii
incertoe sfumatosi possa immaginare.
Ii protagonistache si reca al palazzo di Circe"carpendotra le fiere"
assume la stessa posa degli altri animali;si mescola tra questi sino a
temere che una metamorfosiferinasia giAin atto:
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MARCO
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IIbestiariodi Machiavelli
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e avariziachequelbencancella(161;8.130-32)
e dunquedoti di vantaggiopuramentepratico(mani,lingua)e annullate
dalle cattive disposizioni di ambizione e avarizia.Questo distinguere
l'uomodallebestiesolamentepervia di manoe favelladistaccaMachiavelli
dallaconcezionearistotelicadell'uomocomeanimalerazionale,perannunciarepiuttosto la rivoluzionedell'essereumano che condurrAall'elogio
dellamanoe dell'asinoin GiordanoBruno.Privodi una specificitA
morale
trale bestieb lo squarcio
o intellettuale,
l'uomoche si intravedequiatterrato
di una visione materialisticaradicale,giA priva della fede nel riscatto
della materiache era propriadel neoplatonismo,come ancorapriva del
confortodi una vita-materiauniversaleche sarApoi di Bruno.36
Allo svelamentodi una purae totaleanimalitAdell'uomocorrisponde
anche,nell'Asino,un'esasperazionedel ruolodella Fortuna,che giAsi era
vista prenderesempre maggiore spazio nei casi umani lungo le opere
secondoil Fatoapparivacome un
precedentidi Machiavelli.Nel Decennale
semplice erroredi calcolo:se i principisapesserovalutarecorrettamente
gli eventi li potrebberodominaree "tantapotenza al ciel sarebbetolta"
nel Principe
la Fortuna&arrivataa dominareben metA,o un po'
(458;172);37
di piu, degli eventiumani,mentregiAnel Capitolo
difortuna(120;151-59)al
in
non
si
validi argini.38Nel
sorte
della
piena
possono
pidi
opporre
flume
proemioal secondo librodei Discorsila "virti di quello [il politico]ordinatore"(153;2) si oppone a una fortunadisordinatrice,che muove una
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MARCO
ARNAUDO
Chesottoformad'unAsinsoffersi,
Canterbio, purchefortunavoglia.(137;1.1-3)
Incipitche anzi sembraritrattarequel "gli alti accidentie fatti furiosi...
canter6io, e di cantareardito"che aprivail Decennalesecondo(453;1-7),
dove trasparivainveceuna strenuaopposizioneallafortunada partedella
virthi.
Che ora la fortuna,la naturae la materiadomininototalmentela vita
delle creaturenon 4, in s4, un bene n6 un male:e una situazioneche porta
serenithagli animaliche la assecondano,doloree ridicoloagli uomini che
la contrastanoper ambizione.Lo stesso autore,come protagonistae voce
poetica,decidedi stareal gioco e applicareal propriodoppio letterariogli
effettidi questi postulati.
Intanto,Machiavellipiega il proprioverso a una saporositAe ruvidezza che, se di derivazioneburlesca,funzionanoqui anche di rinforzo
all'immaginedel poeta-belluinoche ragliai propriversi. Le nobili rime
iniziali "voglia"(137;1.1)e "doglia"(137;1.3)annuncianoil disturbante
"raglio"del nono verso:il quale a sua volta, come l'"artiglio"di Carlo
VIIInel Decennale,fa da cesuratra un primo scenariodi topoiliriciquali
"Elicona"(137;1.4),"Febo"(137;1.5),"Arco"(137;1.5),"faretra"
(137;1.5),
"lira"(137;1.6),"grazia"(137;1.7),tutto compressoin otto versi, e il pit
vasto scenariodel poema, fatto invece di "morsi"(137;1.16),"mazzate"
(137;1.16),"unpaio di calcie due coregge"(139;1.115),"ilfrenoe 'l basto,"
un altro"raglio"(137;1.27)emesso da una bestiacciache "nonlo terrebbe
il ciel che non ragghiassi"(139;1.108).4o
Anche come personaggio protagonista,Machiavelliritrae se stesso
secondola parzialesuperioritA
della naturaanimalesullaumana:il segretariovotatoallapoliticache aveva compostocommediesolo nell'inattivitA
forzosa,"perch'altrovenon have / dove voltareil viso,"41si dipinge qui
come un sensuale che divaga di teoria politica (capitolo V) solo per
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Il bestiariodi Machiavelli
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E bench'iofossiin quelpensierointento
chetuttoil giornoa s4 mi avevatratto,
e del mio petto ogni altracura spento,
com'io sentii la mia donna, di fatto
pensai ch'ogni altracosa fosse vana
fuor di colei di cui fui servo fatto;
che,giuntadov'ioera,tuttaumana
il collomioconun dbbracciavvinse,
conl'altromi pigli6la manlontana.(152;6.10-18)
'Tuttaumana"~ insommaadesso la bellamandrianache portapace sensualea un uomolasciatoinfelicemente
"sospesoed involto/ conYl'affannata
mente"(152;6.1-2) dall'applicazionepolitica.
Machiavelli,insomma, si mette in beffa a pii livelli: si rappresenta
come verseggiatoreche raglia,come amantetimoroso,e soprattuttocome
animalesensuale che trovanei piaceridel corpo consolazionee riscatto
delle delusionipolitiche.C'eun potentesoffiocarnevalescoin tuttoquesto,
e propriocome il carnevalee ribaltamentodel mondo consueto,i ribaltamenti dell'Asinomettono a testa in giu ma non annullanole idee delle
operemaggiori,da cui anzi attingonoa piene mani.42Cosi che nell'Asino,
sotto il velo del grottescoe del burlesco,vive in massimogrado la stessa
compresenzadi bestialitAe umanitAche &esposta come teorianel centaurodel Principee che ha una deformazionediciamo"intermedia"nella
Mandragola.
Nella Mandragola,
infatti,il famosocentaurocomparenientemenoche
sul frontespiziodella primaedizione;e trattandosidi una delle rareopere
pubblicateda Machiavelliin vita possiamo ben credereche la scelta di
questa immaginenon sia casuale.Come e stato affermato,il legame tra
Principee Mandragola
garantitodallafiguradel centauro43
rafforzal'ipotesi
di una letturaallegoricadellacommediaallaluce del trattato,senzanecessariamentetracciaretroppo rigidi paralleli tra elementi dei due testi
FraTimoteo=Savanarola...) ma vedendo piuttosto
(Lucrezia=Firenze,
un comunepatterndi azioni,reazioni,rapportisociali,motivazionipsicologiche. Per il nostro discorso attuale, conta vedere come Machiavelli
finiscaper estendereancheallacommedial'ideaprofondadella mistione
di naturaumana e animale,quest'ultimaintesa qui sia come tendenza
sensualedi Callimaco,sia come simbolodelle astuzievolpine di Ligurio
e FraTimoteo.E si trovaanche esposta in chiave visiva, su questo frontespizio, la stessa riflessioneamarae autoironicache sta nel prologo:a
un politico fallitoe costrettoa far commediecorrispondeinfattiun centauroche non e pit un principebellicosoe determinato,ma un placido
maestro di cerimonieche, con l'arco da guerra pendente dalla spalla,
introducei lettorialla commediaintrattenendolicol suono della viola.
E cosi, come direbbeEliot,torniamoal punto di partenzaper vederlo
per la primavolta:il centaurodel Principe.
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MARCoARNAUDO
una "forza"siafisicacheintellettualechenon trovavariscontronelleformulazionipoliticheprecedenti,e che si allontanavatantodalla figurarinascimentaledi uomo da poter trovareespressionesolo nell'animalita.
Una volta di pih, confrontareMachiavellicon le sue fonti ci spinge
a notare la liberta, se non irriverenza,del reimpiego da lui messo in
atto. Sappiamo che il passo del centauro nel Principerichiama quasi
alla letterail ciceronianoDe officiis:
Nam cum sint duo genera decertandi,unum per disceptationem,alterum per vim, cumque illud propriumsit hominis,hoc belvarum,confugiendum est ad posterius,si uti non licet superiore(41;1.34)
ma in realtAquesto passaggio, letto nel suo contesto originale,rivela quanto
Cicerone considerasse occasionale e temporanea l'opportunitAdi awvvalersi
del lato animale, come un'eccezione da riservare alle circostanze straor-
siano semprecompresenti,e il cui lato belluinovada riconosciutoe attivato di regola,e non come deroga.
Nel contempo,con le successive divisioni di questo emblemaibrido
in nuovi animali(le volpi, i leoni), anche solo in quantoagglomeratodi
elementi discordantiil centaurova a distruggerequell'unitAmedievale
e rinascimentale
di uomo,conoscenze,moralee mezziche gli ultimidecenni
di storiaitalianaavevano reso un ideale quantomai utopico.
In questaapparenteconsiderazionedi "ibridismoideale"(il principe
deveacquistare
Machiavellilasciapoi intravederequell'ibridismo
animalitA)
naturaleche e in realtAgiAinsito in tutti gli uomini, e che rimandaa un
universotuttomaterialein cui gli interscambi
traaltoe basso,belvee umani,
virtCie corruzione,prosperitAe decadenza,non sono che aspettitemporaneidi un incessanterivolgersidi flussi,corpi,eventi.Si trattadi un rimestarsiche tendea cicligeneralie si soffermaa voltesull'ordine,ma che pure
si rivoltaimprevedibilmente
in una vicissitudineda cui,secondoi Discorsi,
"non si pub mai cancellare uno inconveniente, che non ne surga un altro"
(23; 1.6).45
Questa creaturametAanimale e metAuomo acquista il suo pieno significato solo se messa in sequenza con altri personaggi umani dal fondo animale (nelle commedie, nelle lettere) e personaggi animali dal fondo umano
(nel Decennaleprimo, nell'Asino). Solo allora si svela una piut ampia ricchezza di sguardo su un mondo di assoluta varietA,che conduce sia a tetre
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IIbestiariodi Machiavelli
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MARCOARNAUDO
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I1bestiariodi Machiavelli
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24per i rapportitra il metodo di Machiavellie la scienza medica di primo Cinquecento, vd Zanzi 105-208; Valentinetti53-55.
25Vd Sasso, Machiavelli 232-33.
26Sul rapportotra Lucrezio e Machiavelli,vd Sasso, Studi su Machiavelli 168.
27A1propositovd Raimondi278-79.
28per una letturad'insieme dell'Asino si pub vedere il lavoro di Di Legami.
29Vd Fazion;Tarantino.
30Tral'altro si &realizzato per l'Asino propriocib che il Vespucci temeva per il
Decennaleprimo, ovvero che la "brevith"e la forte allusiviti delle immaginirendessero
il testo oscuro ai posteri.
31CfrAnselmi 14.
32CfrQuaglio 172.
33Vd Fazion 115.
34Vd Sasso, "I1cinghiale di Machiavellie il gryllos di Plutarco,"Machiavellie gli
antichi e altri saggi; Santese, "Le virtii degli animali,"in Plutarco43-51.
35Sasso, II "cinghiale"di Machiavelli 147 e sgg.
36Vd Ordine.
37Da notarecome nel Decennalesecondo,venutameno l'ansianarrativae la volontk
incisivadel Decennaleprimo, a un aumentodell'afflatoteoricocorrispondauna completa
assenzadi metaforeanimali(nemmenoi francesiappaionopii come galli).Si trattadi una
provae contrarioche 1 essi servivanoda marcheemblematichee mnemonichedi lunghi
elenchi di eventi; decisamentemeno necessarienel pit disteso argomentareteorico.Vd
Blasucci 184; Mattucci.
38Vd al riguardoBlasucci 189, Baldassarri,soprattutto23.
39Vd Montanari33.
40Da notare come il lessico animale e quello della mascalcia si addensinoin due
blocchi intornoalla novellettadel giovane maniaco,di cui diventanodunquecornice e
chiave.
41Machiavelli,"Prologo"della Mandragola561.
42Vd Blasucci 175.
43Vd Fido, Le metamorfosidel centauro 118; Sorellal7 e sgg.
44Sasso, Machiavelli e gli antichi 156-58.
45Vd anche il capitolo XXI del Principe.
46Vd. Raimondi268-72.
47Vd Ilfisiologo 11-15 (Bestiarimedievali,a curadi Morini);P. de Thatin,Bestiaire
(ibid. 114-42; 25-580); Gervaise,Bestiarie (ibid. 294-98; 59-138); Librodella natura
degli animali (ibid. 442-43; 13); Bestiario moralizzato(ibid. 293-94; 1-2). Vd anche
Maspero230-50.
OPERE CITATE
Alighieri, Dante.La divina commedia.A curadi G. Davico Bonino e C. Poma. Milano:
Mondadori,1985.
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IIbestiariodi Machiavelli
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